Fratelli Cristiani:
Cattolici e Ortodossi
Già nella Chiesa primitiva, fra i cristiani, a volte
nascevano contrasti dovuti a modi diversi di
interpretare e di vivere l'insegnamento di Gesù.
San Paolo, nella sua prima Lettera ai Corinti
manifesta la sua preoccupazione con queste
parole:
"Fratelli, in nome di Gesù Cristo nostro Signore, vi chiedo di
essere tutti unanimi nel parlare perché non vi siano divisioni tra
voi, ma siate in perfetta unione, abbiate gli stessi pensieri e le
stesse convinzioni... Cristo è stato forse diviso? Siete stati tutti
battezzati nel suo nome! ". Cor 1,10-11
Col passare dei secoli, all'interno della
sempre più grande famiglia dei cristiani,
sorsero delle gravi incomprensioni tra i
"fratelli" d'Oriente e quelli d'Occidente.
Ognuna delle due Chiese era convinta di
difendere la tradizione che risaliva agli
apostoli e alle Sacre Scritture. Il modo
diverso di essere cristiani dovuto alle
profonde differenze culturali tra Oriente e
Occidente, portò nel 1054 i cristiani al primo
scisma (divisione):
i cattolici che riconoscevano l'autorità
del Papa di Roma
gli ortodossi che consideravano come
loro guida il patriarca di Costantinopoli
Gli Ortodossi non accettano la suprema autorità del
Papa di Roma, che non riconoscono come capo dell’unica
Chiesa fondata da Gesù. L'unità è garantita dalla condivisione
dell'unica fede e dall'aiuto dello Spirito.
La Chiesa ortodossa è suddivisa in Chiese nazionali
tra loro indipendenti, ciascuna delle quali guidata da
un Patriarca.
Tra i patriarcati storicamente più importanti ricordiamo
quelli di Alessandria d’Egitto, di Antiochia (in Siria), di
Costantinopoli e di Gerusalemme; a essi si aggiunsero più
tardi i patriarcati della Chiesa Russa e di quella Serba.
I loro ministri del culto sono chiamati pope.
I Cristiani ortodossi nutrono una
venerazione particolare per la Madonna
e amano raffigurarla su tavole di legno
chiamate icone.
Sono sette come quelli cattolici.
Battesimo, Unzione Crismale o Cresima,
Eucarestia, Confessione, Matrimonio,
Ordine Sacro e Unzione dei Malati.
La Chiesa Ortodossa considera come
Sacramenti anche: la Consacrazione del
tempio, delle Croci, delle Icone, dell’Acqua,
dei frutti della terra, i Funerali e i Voti
Monastici, la Benedizione Liturgica e
Sacerdotale, il segno della Croce, la
preghiera, proprio perché anche tutti
questi Riti conferiscono la Grazia dello
Spirito Santo.
Hanno una concezione simile a quella cattolica,
ma i pope (sacerdoti) possono sposarsi.
Non prevedono il sacerdozio femminile.
La teologia ortodossa fondamentalmente
non si differenzia da quella cattolica.
La divisione attuale è soprattutto legata
alla questione del primato papale
dell'autonomia delle varie Chiese.
La tradizione orientale invoca la Madre di Dio
come «la tutta Santa», vergine e «immune da
ogni peccato».
È però inconcepibile un culto
(e la rappresentazione delta madre)
senza il figlio Gesù.
CROCE ORTODOSSA
Nella religione cristiano ortodossa,
la croce è rappresentata con otto
bracci.
Sull'asse centrale (verticale) si
trovano tre traverse orizzontali.
Quella mediana è grande, per le
mani del Cristo crocifisso. La traversa
orizzontale superiore ricorda la
tavola con la scritta: INRI (Gesù
Nazareno Re dei Giudei).
La traversa orizzontale inferiore è per
i piedi del Crocifisso.
Nella tradizione ortodossa i piedi di Cristo
non sono trafitti con un solo chiodo, come
in quella cattolica, bensì con due chiodi,
uno per ciascun piede, come mostra
l'immagine della Sindone di Torino. Un
capo di essa è un pò rialzato, verso il cielo
e verso cui è diretto il Buon Ladrone,
crocifisso assieme a Cristo, l'altro capo
invece è diretto verso il basso, verso
l'inferno, il posto per l'altro ladrone,
quello che non si è pentito.
Benedetto XVI
Cattolica
Ortodossa
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