Desiderio di conoscenza e
stupore
Il ruolo dei genitori e il compito
della scuola nell’educazione
all’osservazione
• 1 - Legittimità ed urgenza
•
2 – Caratteristiche
• 3 - Linee operative
• 3.1 - La meraviglia dell’adulto
• 3.2 – Fattori
• Bibliografia
1 - Legittimità ed urgenza
Atteggiamento
ludico,

turista frettoloso,

consumatore
superstizioso
e sempre meno investigativo.
Anche nello studio.
Nemici :apparenza e consumo
Ci si ferma alla superficie
delle cose. Si scambia la
realtà con il deposito
delle sensazioni, più o
meno piacevoli, e con le
risposte, più o meno
valide, seguendo un
"pensiero debole",
soggiogato a ciò che si
vede e si sente
momentaneamente.
• Davvero la realtà non
suggerisce nulla?
• Davvero le cose vanno
solo consumate da buoni
clienti e godute da buoni
spettatori ?
• Davvero il desiderio di
conoscere si sta
spegnendo?
Il contrario dello stupore:
la chiusura mentale
“ Si dice chiusura anticipata perché l’individuo,
ad un certo punto del suo cammino deve
chiudere il pensiero, deve cioè operare una
sintesi. Se l’individuo la mette in atto da subito,
si preclude la possibilità di scoprire il nuovo:
utilizza cioè il suo apparato mentale ed
affettivo per confermare ancora una volta le
precedenti acquisizioni, così non incontra mai
niente ( Scabini, 1994, pag.9).
Un'impresa, oltre che necessaria, difficile
Come combattere il
sonnambulismo, che
non è un male solo
della scuola?
E' possibile educare
allo stupore?
Si può insegnare l'arte
dell'ammirazione?
E’ "la cosa
più alta cui
l'uomo
possa
arrivare".
(Goethe
2 – Caratteristiche
E' un'emozione di fronte all'oggetto
interessante, fatta di impressione e di
desiderio: l' impressione di non
comprendere e il desiderio di capire.
Studium&punctum
Etimologicamente
stupore significa
reazione ad un
qualcosa
d'imprevisto, di
inaspettato, da cui
siamo stati come
battuti, colpiti.
Visita di un imprevisto
“Uno choc
del conoscere
in un
trasalimento
del corpo"
(Ricoeur 1990,
p.250),
" Qualcosa che irrompe
dall'esterno.
E' questo il metodo supremo
della conoscenza.
Bisogna ridare all'avvenimento la
sua dimensione ontologica di
nuovo inizio.
E' un'irruzione del nuovo, che
rompe gli ingranaggi, che
mette in moto un processo"
(Finkielkraut 1992, p.58).
Correlato : sintonia
• Le primissime esperienze del bambino
avvengono nella docilità ed apertura.
• Egli impara in modo significativo una
certa cosa grazie ad un’ accordatura, o
capacità di entrare in sintonia con la cosa.
"Lo studio e la ricerca della verità
e della bellezza rappresentano
una sfera di attività
in cui è permesso di
rimanere bambini per tutta la vita"
(A. Einstein)
3 - Linee operative
Educare allo
stupore non solo
è necessario,
ma anche possibile
dentro e fuori la
scuola.
3.1 - La meraviglia dell’adulto
La prima modalità di educazione
allo stupore è la meraviglia
dell’adulto documentata nello stile
di vita, nei rapporti con le
persone, nel suo essere uomo,
nella voglia di imparare e
conoscere.
Desiderio di imitare
" L’ammirazione
e il desiderio
d'imitare costituiscono le più
potenti risorse
dell'apprendimento scolastico "
(Meireu, 1990, p.113 ).
3.2 – Fattori dell’educazione dello stupore
Spontaneità
ed osservazione,
insieme alla significatività e
all'autorevolezza,
sono fattori dell’ incontro,
vero e proprio ambito di educazione
allo stupore.
Realtà o scetticismo e stupidità ?
• Certe pratiche educative sembrano muoversi
dietro un motto di Woody Allen: " Io credo che
troppa realtà sia insopportabile per l'uomo, ci
vuole qualcosa che la scongiuri; per questo è
necessario un certo scetticismo".
• L'esito è un uomo che non sa rendere conto delle
sue certezze in modo razionale, crede di essere
critico e libero, in verità segue le mode e chi
grida di più: non sa pensare, non sa incontrare la
realtà.
Osservazione insistente, totale, globale, "gratuita",
disinteressata
desiderio e capacità di impegnare
tutti i propri sensi ( non solo quello della vista), la
propria intelligenza e la propria energia
nel rapporto con la realtà, oggetto di studio,
argomento di conversazione –ricerca.
In quanto tale è fondamento di ogni incontro, di ogni
rapporto.
Osservare è
immergersi nella realtà che ci circonda con
tutto se stessi, facendo attenzione ai
particolari, ai loro legami, al loro rapporto
con il tutto, ai loro rimandi essenziali, in
modo da non precludersi di andare oltre il
dato, di cogliere il di più che che c'é nelle
cose, di avvicinarsi al loro segreto.
Osservazione e comprensione
Osservare non è solo un registrare, ma
un porre attenzione ed interrogare ogni
particolare
avendo presente con la coda dell'occhio tutto
l'oggetto
e il contesto in cui si trova
A che serve ?
" A cosa serve quello che stiamo facendo?
Dove sta la sua utilità pratica? Che cosa mi fa
guadagnare?",
domande formulate avendo già risposte declinate
sui criteri di consumismo e di utilità
immediata per bisogni indotti dal mercato e
dal potere.
Figli di una mentalità che li penalizza fin da bambini
doppiamente:
o tacitando i bisogni reali sottrae loro una potente motivazione
ad apprendere,
o inondandoli di cose
bambini sono privati del piacere del nuovo e di quella
"verginale sensibilità" che li conduce a fremere di
fronte agli oggetti più banali come riscoperti per la
prima volta (Xodo 1995, p. 63).
Gratuità e distacco
Educarli allo stupore è anche educarli ad una
lettura dei loro bisogni, ad una
"morigeratezza"( Xodo 1995, p. 64), alla "
povertà" ovvero al distacco tra sé e le cose per
meglio comprenderle e conoscerle.
Per conoscere occorre, infatti, un distacco, una
giusta distanza.
Senso del mistero
Educare allo stupore è dunque anche educare al giusto
distacco, ad uno sguardo capace di cogliere l'intero
orizzonte umano e quindi di provare " la più bella e
profonda emozione" che è il senso del mistero: "sta
qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza"
(Einstein).
Distacco da se stessi, dai propri schemi, dalle proprie
opinioni…
Osservazione e studio.
'Stupirsi'delle cose è tenere sgranati gli occhi sul reale e
vedere le cose come per la prima volta, nel miracolo
del loro esserci e della loro forma. Non per nulla lo
stupore è stato definito "desiderio di vedere"
(Heidegger)
. "Chi non è più in grado di provare né stupore né
sorpresa è per così dire morto; i suoi occhi sono spenti
" ( Einstein 1982, p. 22).
« Stupore è la circostanza in cui il vedere è costretto a
diventare un guardare » (Petrosino, 88)
3 - Sintesi
e prospettive
Lo stupore è la prima caratteristica dello studio per
almeno due ragioni.
o Innanzitutto perché lo stupore è la matrice
dell’esperienza, la quale è meta e strada di ogni studio
o In secondo luogo perché lo stupore è la molla della
conoscenza, verso cui lo studio tende come oggetto
del desiderio, e spinta propulsiva del lavoro di
comprensione e di memoria, che è il nucleo dello
studio personale e creativo.
LA FONTE DELLA CONOSCENZA:
LO STUPORE
• “ E’ la meraviglia, più che il dubbio, la
fonte della conoscenza” (A.J.Heschel)
• " La prima condizione per imparare a
pensare e quella di coltivare in sé la
facoltà dello stupore” (J. Guitton)
• “L' ammirazione e il desiderio d'imitare
costituiscono le più potenti risorse
dell'apprendimento scolastico” (J.
Guillaumin)
Senza l'educazione allo stupore, senza
l'insegnamento dell'arte dell'ammirare, non c'è
introduzione alla realtà ( cioé educazione), non
c'é insegnamento del metodo di studio, perché
l'homo faber, trasformato in homo
tecnologicus, non lascia spazio all'homo
theoreticus. (Xodo 1995, p. 58), ovvero
all'uomo appassionato del sapere puro, della
conoscenza disinteressata (Reboul 1988, 59ss).
Come insegnare lo stupore?
Innanzitutto comunicandolo (mettendolo in
comune) e pro-vocandolo in una relazione
positiva, caratterizzata da umanità condivisa e
da una mentalità capace di considerare tutti i
bisogni e le esigenze dell'uomo.
Quadro
sintesi
Educare allo stupore fonte
della conoscenza è
1.
2.
3.
4.
educare l'attenzione
sviluppare la "curiosità",
promuovere motivazioni intrinseche,
guidare all'osservazione (stima, intelligenza
del particolare, giudizio sintetico, giusto
distacco),
5.
favorendo il contatto con tutta la realtà
mediante la con-segna di un'ipotesi esplicativa
di essa ragionevole e affascinante.
Bibliografia
• Bersanelli-Gargantini, Solo lo stupore
conosce…, BUR, 2003
• J. Guitton, L’arte di pensare, Ed.Paoline
1987
• Xodo C., Stupore e conoscenza, In Scuola e
didattica, n.17. 1995
• Mazzeo R., Insegnare un metodo a studiare,
Il Capitello, 1997
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Desiderio di conoscenza e stupore