La carta è costituito da materie prime fibrose prevalentemente vegetali, unite
per feltrazione ed essiccate, inoltre questo prodotto può essere arricchito
da collanti, cariche minerali, coloranti ed additivi diversi. La carta è un materiale sottile
e flessibile. È formata da milioni di fibre vegetali. Per farla è necessaria la cellulosa, un
insieme di fibre sottili che si ricavano dai vegetali. Si preferisce ricavarla dal legno,
perché costa meno. La Carta può essere anche riciclata fino a 7 volte, per migliorare
l'ambiente e abbassare i costi di produzione.
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I Cinesi per primi utilizzarono i bozzoli del baco da seta come fibra per ottenere dei fogli; e
già dal II secolo d.C. utilizzarono la scorza del gelso, gli steli del bambù, le fibre di ramiè
ricavate dal china-grass, la canapa. L'uso della carta si diffuse a partire dall'VIII secolo in
Asia Minore; successivamente in Africa e Spagna e con il XIII secolo in tutta Europa. Con
l'impiego della gelatina animale la carta risultava resistente ai liquidi e quindi permetteva la
scrittura.
I cascami dell'industria tessile e gli stracci continuarono ad essere la materia prima.
Con il XVII secolo e l'introduzione del cilindro olandese, le cui lame metalliche riducevano
gli stracci in poltiglia, la preparazione dell'impasto divenne più rapida, non necessitando
più di lunghi tempi di macerazione. Nell'800 con l'invenzione della macchina piana per
carta ideata da L. N. Robert e della macchina in tondo ideata da M. Leistenschneider iniziò
la produzione industriale della carta. Ricavate dal legno furono le materie prime che col
tempo presero il posto degli stracci: la pasta di legno meccanica, ottenuta sfibrando il legno
delle latifoglie con delle mole di pietra; la pasta chimica, o comunemente detta cellulosa,
ottenuta dalla cottura del legno delle conifere con soluzioni di bisolfito di calcio o solfato.
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La carta è la materia principe per la stampa. Per parecchi secoli la carta è stata
prodotta dagli stracci, o da vegetali come canapa, juta e lino. Oggi essa è ottenuta
essenzialmente dalla pasta di legno, cellulosa, paglia, riso e sostanze collanti e
coloranti, è fabbricata in stabilimenti industriali con macchine che trasformano
l’impasto base e acqua in un nastro di carta continuo avvolto in bobine. I
trattamenti successivi più comuni sono la calandratura e la patinatura. In fase di
stampa bisogna tener conto che la carta ha una fibra che corre parallela al senso
della bobina.
I prodotti cartari sono usati in 6 grandi categorie:
Carta da stampa: usata generalmente per stampa di giornali, guide telefoniche, volumi
pubblicitari e anche carte speciali come carte geografiche e carta moneta; Carta da
scrivere e per ufficio: usata per buste, carta per quaderni, carta per disegno, carta per
fotocopie, carta carbone e copiativa; Carta da imballaggio: usata per carte per alimenti,
carta pergamena, carte siliconate; Cartoni e cartoncini: usata per cartoni a più strati,
cartoni ondulati, carta da onda, cartoni pressati; Articoli igienico-sanitari: carta igienica,
fazzoletti, tovaglie e tovaglioli, carte per uso medico; Carta per uso industriale: usata per
cavi elettrici e condensatori, carte per sigarette, carte per la fotografia, carta adesiva e
carta da parati.
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La carta, e il cartone, devono essere raccolti in modo differenziato in sacchi,
raccoglitori della carta, bidoncini condominiali e nei cassonetti della raccolta
multimateriale. La carta e il cartone vengono poi recuperati dal servizio di igiene
urbana e portati alla piattaforma ecologica di selezione dove vengono separati
dalle frazioni organiche estranee. Il materiale selezionato viene pressato in
ecoballe e spedito alla cartiera. Presso la cartiera il materiale da macero viene
sminuzzato e messo in un grande spappolatore con acqua fino ad ottenere un
impasto fluido ed omogeneo. L’impasto viene disteso, per formare il foglio, su
una tela in movimento detta tavola piana che gli consente di perdere una
parte di acqua. Il foglio di carta, appoggiato su un feltro di lana, prosegue il suo
viaggio attraverso i cilindri aspiranti, che riducono la percentuale di acqua
fino al 65% e poi, attraverso un cilindro essiccato e altri cilindri caldi. Infine gli
ultimi cilindri lo raffreddano : il foglio enorme uscito da tali apparecchiature, che
costituiscono tutte insieme la macchina continua, viene arrotolato in bobine
pesanti alcuni quintali. Le prime macchine continue potevano produrre 10 metri
al minuto di carta larga metro, oggi invece si superano gli 800 metri con strisce di
carta larghe più di 8 metri. Le bobine vengono stipate in magazzini in attesa di
subire ulteriori trasformazioni. Infine c’è da dire che la carta si può riciclare per
cinque/sei volte.
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La Carta – Buonincontro