Laboratorio
didattica dell’area
antropologica
Università degli studi di
Macerata
Prof. Antonio Grifoni
IDENTITA’
AUTONOMIA
COMPETENZE
SVILUPPO DELL’IDENTITA’
conoscenza di sé
FINALITÀ
Bambino
come soggetto attivo
ADULTI
PARI
ALUNNO
INTEGRAZIONE
AMBIENTE
CULTURA
DIMENSIONE
ECOLOGICA
PRESA IN CARICO GLOBALE
PRIMO LIVELLO: INTEREZZA DELLA PERSONA E DELLE SUE FUNZIONI
SECONDO LIVELLO: AI CONTESTI DI VITA DELLA PERSONA
John Dewey
"L'esperienza ha il suo aspetto geografico, i suoi lati
artistico
e
letterario,
scientifico
e
storico.
Tutti gli studi traggono origine dall'unica terra e dall'unica
vita vissuta sopra di essa.
Noi non abbiamo una serie di terre stratificate, una delle
quali è matematica, un'altra fisica, un'altra storica e così
via. Non saremmo in grado di vivere in nessuna di esse
presa isolatamente. Noi viviamo in un mondo in cui tutte le
parti sono legate tra loro. Tutti gli studi traggono origine
dalle relazioni in un solo grande mondo comune. Quando
il ragazzo vive in una relazione concreta e attiva con
questo mondo comune, i suoi studi sono naturalmente
unificati.
Porre in relazione i vari studi non è più un problema.
L'insegnante non deve ricorrere a ogni sorta di artifici per
intessere una piccola nozione di aritmetica in una lezione
di storia, e così via. Collegate la scuola con la vita e tutti gli
studi sono necessariamente collegati fra loro.”
i bambini
apprendono qualsiasi cosa
in modo totale,
utilizzano tutti i sensi che hanno a
disposizione
Conoscenza
o
consapevolezza di esistenza
Predisporre le occasioni per
l'apprendimento significa pensare ai
materiali, agli spazi, ai tempi, alle
modalità di conduzione; ma significa
anche interrogarsi su "perché" si pensa
di fare in un certo modo e non
altrimenti.
Campi d'Esperienza
IL SÉ E L'ALTRO
(LE GRANDI DOMANDE, IL SENSO MORALE, IL VIVERE INSIEME);
IL CORPO IN MOVIMENTO
(IDENTITÀ, AUTONOMIA, SALUTE);
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
GESTUALITÀ, ARTE, MUSICA, MULTIMEDIALITÀ);
I DISCORSI E LE PAROLE
COMUNICAZIONE, LINGUA, CULTURA);
LA CONOSCENZA DEL MONDO
ORDINE, MISURA, SPAZIO, TEMPO, NATURA).
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino impara ad osservare la realtà,
l’ambiente naturale con i suoi fenomeni, le piante e gli animali.
Comprende lo scorrere del tempo e l’alternarsi delle stagioni.
Opera e gioca classificando, raggruppando e contando.
Conosce i numeri, le forme geometriche e lo spazio,
sviluppando la sua curiosità.
AMBITO ANTROPOLOGICO
Per la scuola dell’infanzia
TEMATICHE PORTANTI
Scuola dell’infanzia
-
Io vivo nel tempo (storia)
-
Io vivo nello spazio (geografia)
-
Io vivo con gli altri (studi sociali)
si orienta nel tempo della vita quotidiana colloca temporalmente
eventi del passato formula ipotesi sul futuro è consapevole e sa
esprimere adeguatamente esigenze emozioni è consapevole della
sua storia personale e familiare delle differenze e sa averne rispetto
racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di
storie dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega usa il linguaggio
per progettare le attività e per definirne le regole
colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone segue
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali coglie
trasformazioni naturali
Unità
BIO – PSICO - OPERANTE
DIMENSIONE
PSICOLOGICA
DIMENSIONE
CORPOREA
(biologica)
DIMENSIONE
OPRATIVA
(prassica)
PSICODINAMICO
rafforzamento
dell'identità
personale del
bambino
CORPOREO
INTELLETTUALE
identità personale del bambino
- Sviluppare/consolidare la percezione di una identità autonoma
- Riconoscersi globalmente (identità corporea)
- Riconoscere le varie parti del corpo
- Acquisire sicurezza nelle proprie capacità
- Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo
- Conoscere le regole fondamentali da rispettare a scuola
identità personale del bambino
diversamente abile
valorizzare la consapevolezza del
loro corpo
Rafforzare la consapevolezza
del proprio corpo
Diagnosi
funzionale
Profilo dinamico
funzionale
Piano educativo
individualizzato
Diagnosi
funzionale
Redatta dallo specialista dell’ASUR
Fornisce una descrizione
delle difficoltà e delle potenzialità
Profilo dinamico
funzionale
Individua i livelli di sviluppo
che il bambino può raggiungere
Piano educativo
individualizzato
Si riferisce agli obiettivi educativi e riabilitativi
Previsti dal profilo
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LEZIONE 1 - Università degli Studi di Macerata