CLIL
Slide generali sul CLIL provenienti principalmente
dall’Università Ca’ Foscari
R. Delle Monache
CLIL
Content and Language Integrated
Learning
Uso veicolare della lingua straniera
Viene sostenuta da un intervento didattico
specifico con doppio apprendimento
I contenuti disciplinari vengono insegnati ed
appresi in lingua e la lingua, insegnata ed appresa
anche per mezzo dei contenuti disciplinari
Lingua veicolare
lingua straniera usata per insegnare
un’altra disciplina
con i suoi obiettivi
didattici che non
riguardano l’insegnamento
della lingua
Ricetta” per l’applicazione ottimale del CLIL
• Insegnare la disciplina veicolata e la lingua allo stesso
tempo e mediante le medesime attività, facendo
prevalere il contenuto, ma puntando allo stesso tempo
anche sulla qualità della lingua
(Balboni 2002:201)
• Regola fondamentale:
favorire, sempre e comunque, lo sviluppo di
comunicazione viva e reale basata su contenuti disciplinari
significativi per l’apprendimento
“just keep communication going” (Robert Di Pietro)
CLIL = 4C’s
• Contenuto :progressione nelle conoscenze, abilità e comprensione legata ad elementi specifici
del curriculum
• Comunicazione: uso della la lingua mentre si impara (focus sull’interazione)
• Conoscenza: sviluppo di abilità di pensiero che collegano la formazione del pensiero astratto
e concreto con comprensione e lingua
• Cultura: esposizione a prospettive alternative e comprensioni condivise che approfondiscono la
consapevolezza di se stessi e degli altri
Collaborazione tra docenti (team)
nella programmazione ed in itinere
• L’insegnante di lingua
dà un supporto
linguistico a studenti
ed insegnante e una
preparazione
didattica per la
comprensione dei
testi
• amplia i propri
orizzonti in ambiti
specialistici
• L’insegnante della
materia trasmette i
contenuti della
materia
• si pone il problema del
veicolo linguistico la
cui conoscenza spesso
è data per scontata
Entrambi i docenti
• Selezionano i nuclei fondamentali delle proprie
discipline
• stabiliscono gli obiettivi del corso
• prevedono possibilità di cambiamenti in itinere
(flessibilità)
• formulano il piano di lavoro in comune sulla base
delle proprie competenze
• prevedono le difficoltà
• Verifica e valutazione: comune
Modalità di insegnamento
• Apprendimento collaborativo e cooperativo
• A coppie
• A gruppi
• Metodologia basata sul compito (task) dove gli
allievi producono in modo autonomo
MATERIALI
•
Esistono pochi testi pensati e didattizzati
•
i testi delle scuole straniere usano approcci diversi, punti di
vista e programmi differenti e si adattano a studenti una
materia nella propria lingua madre
•
occorre adattare materiale autentico (abbreviare, lasciare info
essenziali, semplificare il lessico, evitare le forme passive,
evitare le espressioni idiomatiche)
•
è preferibile usare materiale iconografico e supporti visivi per la
comprensione
•
utilizzare un linguaggio base facilmente trasferibile su altri
domini offrire ambiti lessicali, sintattici e contenutistici
stimolanti, ma anche spunti di esercizio linguistico
Principi metodologici generali
• Ridurre al massimo l’insegnamento frontale
• Favorire forme d’apprendimento dialogiche
• Garantire più interazione tra alunni (lavori in
coppia e di gruppo, progetti, presentazioni,
ecc.)
• Gli errori linguistici non vengono
costantemente corretti
•
Fornire sostegno visivo e di contenuto (immagini, grafici,
schemi, scalette, riassunti, ecc.)
•
Inserire al momento opportuno fasi di riflessione e
esercizio linguistico all’interno del contesto disciplinare
•
Valorizzare le preconoscenze dei discenti e sommarle tra
loro
•
Variare metodi e approcci didattici
• enfatizzare le sezioni importanti,
riprendere i punti., ecc.)
• dopo ogni sezione di lavoro chiedere
agli studenti di fare una
sintesi(completare , disegnare un
grafico,….ecc.)
• intervenire sugli errori solo quando
questi sono tali da impedire la
comprensione
• Mantenere contatto visivo per
monitorare la comprensione
VALUTAZIONE
•
obiettivi
• sia i contenuti sia la lingua
• la verifica deve essere formulata in modo tale che non ci siano dubbi
se le carenze sono linguistiche o riguardano i contenuti
Elaborazione di un
percorso CLIL
•
Classe (livello, n°allievi, insegnanti coinvolti, lingua, compet linguist
LS….)
•
modello CLIL (modulo, lezione, unità, durata , insegnanti in sinergia…)
•
area curricolare
•
competenza chiave del contenuto (obiettivi)
•
lessico chiave
•
abilità linguistiche attivate
• abilità di studio coinvolte
• processi cognitivi
• metodologia
• materiali usati
• attività/esercizi
• valutazione
Indicazioni prima
della lezione
La comprensione è un processo complesso e faticoso. Quindi l’input
deve contenere facilitazioni (argomenti, parole chiave )
•
Far avere agli studenti la scaletta: argomenti, qualche parola chiave
•
leggere insieme lo schema
•
fornire l’input in maniera ridondante comprensibile
•
illustrare gli elementi astratti con esempi concreti
•
evidenziare i marcatori (di ordine logico, tempo, causa-effetto
•
schemi, riassunti, scalette, ecc.)
•
evidenziare i marcatori (di ordine logico, tempo, causa-effetto,…)
Interazione
• Fare domande ed elicitare risposte (limitando la
lezione frontale)
• Organizzare attività comunicative in cui gli alunni si
scambino informazioni sui contenuti chiave
• Bilanciare le attività per fare sviluppare tutte le
abilità
(parlato,ascolto, lettura, scrittura)
Applicazione
• Controllare che gli alunni siano in grado di
dimostrare competenze e conoscenze sui nuovi
contenuti
Verifica
• Verificare la conoscenza dei contenuti
• Verificare l’abilità linguistica sulla base dell’efficacia
comunicativa
ATTIVITA’ CHE AIUTANO LA
COMPRENSIONE
• Prima della lettura: creare
motivazione, parole chiave,
creare aspettativa
Durante la lettura:
• pensare a delle attività mirate che favoriscano la
comprensione
• Fare uso di immagini
• Mimare
• Usare espressivamente il tono di voce
• Evidenziare con sottolineature o altro, i punti
salienti del testo
• Segnalare, mediante frecce, circoli, diagrammi, le
relazioni tra parti del testo
Dopo la lettura
attività di consolidamento e riutilizzo
• Fare svolgere attività (anche non verbali) a
partire dal testo, utilizzare le tecniche
glottodidattiche (attraverso esercizi mirati)
• Formulare domande sul testo
• Fare rielaborare il testo (sintesi, traduzione,
trasformazione di genere e tipo testuale)
• Collegare il testo con altri brani
Bibliografia di base
• Balboni P.E. (2002), Le sfide di Babele, UTET, Torino
• Coonan C.M. (2002), La lingua straniera veicolare, UTET, Torino
• Genesee F. (1987), Learning Through Two Languages. Studies of Immersion and Bilingual Education,
Newbury House, Rowley, MA
• Serragiotto G., (2003), CLIL. Apprendere una lingua e contenuti non linguistici, Guerra-Soleil, Perugia
• Magnani M., L’insegnamento veicolare delle lingue – dall’immersione al CLIL. In: ORIZZONTI SCUOLA,
4/2005 (www.emscuola.org)
RISORSE
• e-Twinning.net
• Facebook : CLIL
• orizzonte scuola
• British Council
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