La società ellenistica
A cura di
Colombara Stefano, Verona Gabriel e Viola
Leonardo
Il primato della retorica e
della filosofia
•Nella prima metà del IV secolo a.C si ebbero
trasformazioni nella cultura ellenica, che
accentuarono il primato di Atene. Il compito di
educare i cittadini alla poesia drammatica passò
alla retorica e alla filosofia.
•Si affermarono maestri di filosofia
fondarono scuole in concorrenza tra loro.
che
Platone all'Accademia
•La critica di Platone alle istituzioni politiche si tradusse
in un progetto alternativo alla democrazia ateniese.
•Platone delineò le caratteristiche dello stato giusto: non
poteva essere governato secondo le opinioni della
maggiornaza, ma secondo la conoscenza del bene
comune.
•L'accademia, fondata da Platone, serviva come luogo di
formazione di una nuova classe dirigente.
•Il sistema filosofico elaborato da Platone influenzò il
pensiero Occidentale.
Aristotele e il suo liceo
•Aristotele fu l'allievo più dotato di Platone, ma anche il
più indipendente dal pensiero del maestro. Fu il più
grande esponente del pensiero classico.
•Ad Atene fondò una scuola, chiamata "Liceo".
•Artisotele si occupò di: Scienze naturali, Fisica e
Astronomia.
•In ciascuno di questi campi elaborò teorie complete e
profonde.
La cultura delle corti
•Il tramonto della polis e la formazione delle grandi
monarchie influenzarono la cultura e l'arte.
•La cultura greca era una cultura cittadina accessibile a
tutti, si estese a tutto il Mediterraneo e in Oriente fino
all'India.
•Atene mantenne il suo primato nella filosofia e nella
commedia. Negli altri settori fiorirono un gran numero di
centri, soprattutto le capitali dei regni ellenistici
•La corte più splendida e fiorente era Alessandria, dove il
faraone Tolomeo II creò due istituzioni: il Museo e la
Biblioteca.
Le filosofie dell'individuo:
Epicuresimo e Stoicisimo
•Il potere del re era assoluto, la sua volontà era legge.
•Non c'erano più i cittadini, ma solo sudditi: per questo
motivo la vita collettiva e l'attività politica persero di
interesse e si scoprì l'importanza dell'individuo della vita
privata.
•Secondo Epicuro (grande filosofo) la felicità si trovava
nel piacere.
•Secondo gli stoici, il mondo era guidato da un principio
di razionalità e giustizia.
Una letteratura per un pubblico colto
•Tra i generi letterari decaddero la tragedia e la retorica,
sopravvisse invece la commedia attica non più rivolta alla
satira politica, quanto piuttosto ai temi dell'amore e degli
affetti famigliari.
•I letterati più apprezzati del tempo utilizzarono generi
nuovi come il romanzo e la poesia bucolitica e la lirica.
Una scienza grandissima, ma astratta
•La scienza ellenistica raggiunse risultati che sarebbero
rimasti insuperati per millenni. Il limite della scienza
ellenistica fu il suo carattere esclusivamente teorico, che
non consentì significative applicazioni a livello pratico.
•Non si sviluppavano grandi opere tecnologiche grazie
all'ampia disponibilità di schiavi a basso costo.
Un'arte per i potenti e per i ricchi
•L'arte ellenistica produsse un impressionante quantità di
opere di architettura, scultura e pittura.
•I sovrani rivaleggiavano nell'abbellire le loro città
cercando anche di sbalordire con opere spettacolari.
•La maggiore novità del temo era che le opere d'arte
erano molto ricercate dai ricchi anche per le case private,
e si sviluppò perciò un mercato di prodotti artistici di
gran pregio e costo.
L'Ellenismo, una civiltà dell'incontro
•L'età Ellenistica rappresentò, per la prima volta nella
storia, uno straordinario processo di incontro e scambio
reciproco tra popoli e culture diversi.
•Non fu solo la cultura greca a estendere la propria
influenza a tutto il mediterraneo Orientale e, tramite
Roma, quello Occidentale. Anche altre culture
parteciparono a questo processo ad esempio la cultura
Egizia che secondo alcuni storici raggiunse la sua piu alta
fioritura proprio in età Ellenistica.
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