“Tra le cose che ci sono al mondo, il razzismo è la
meglio distribuita. È un comportamento molto
diffuso, comune a tutte le società tanto da
diventare, ahimè, banale.”
Da “Il razzismo insegnato a mia figlia” di T. Ben Jelloun
Il razzismo come teoria organica e come movimento organizzato è un fenomeno
recente e affonda le sue radici nel nascente nazionalismo europeo della seconda
metà del XIX secolo Precursore del moderno razzismo fu il francese J. A.
Gobineau, cui si dovettero la prima interpretazione razziale della storia e la tesi
della supremazia della razza bianca pura, o razza ariana, identificata con i
“Germani” in senso stretto (popolazione di pelle chiara dell’Europa centro
settentrionale).
Fu soprattutto con questi contenuti che l'idea razziale entrò a far parte integrante
dell'ideologia del nazionalsocialismo e quindi nella politica razziale del governo
hitleriano. I princìpi fondamentali della dottrina nazionalsocialista della razza, già
enunciati nel Mein Kampf di Hitler, vennero elaborati in teoria sistematica da
Rosenberg nel Mito del XX secolo (1930), dove, sulla base di un'interpretazione
eminentemente razziale della storia, intesa come lotta tra la razza ariana, creatrice
di cultura, e le razze inferiori dell'umanità e in particolare quella ebraica,
distruttrici di cultura, venivano propugnati il primato esclusivo della razza ariana
sulle altre e la preservazione della sua purezza.
Tali princìpi, ebbero gravi effetti pratici nella severa legislazione
antisemita adottata dal governo tedesco tra il 1933 e il 1938 in difesa del
“tipo biologico ideale di razza ariana”.
Negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale e
soprattutto durante il conflitto si arrivò, con i campi di concentramento,
con le deportazioni in massa e i massacri, al genocidio degli Ebrei
dell'Europa centro-orientale e all’uccisione di zingari, malati di mente,
omosessuali, handicappati.
Mussolini si era mostrato contrario alla tesi di una razza “biologicamente
pura”. Però, dopo la pubblicazione del Manifesto della razza (14 luglio
1938), redatto, in seguito agli accordi di Berlino, da un gruppo di studiosi
fascisti, nel settembre 1938 vennero emanati contro gli Ebrei due
provvedimenti legislativi che li escludevano dall'insegnamento e dalla
frequenza in scuole italiane e ponevano loro gravi limitazioni in materia di
cittadinanza. Seguì il 6 ottobre 1938 una “dichiarazione del Gran Consiglio”
contenente precise direttive sull'applicazione di numerosi divieti.
Ci sono però anche altre forme di razzismo; il problema è ancora oggi
enorme e molto articolato.
Nel mondo esistono infatti molte situazioni di razzismo che nascono da
contrasti etnici (per esempio in Ruanda, gli hutu e i tutsi) religiosi (per
esempio nella ex Jugoslavia i serbi sono ortodossi,i bosniaci sono
musulmani e i croati sono cattolici), sociali.
È inutile far finta che il problema del razzismo non ci riguarda.
Tutte le volte che un altro è visto come avversario o come inferiore
prendendo a pretese la sua diversità, siamo vittime del virus.
Non è solo questione del colore della pelle. Hai il vestito firmato e il tuo
vicino non c’è l’ha,tu sei bello e lui no, tu sei sano e lui è handicappato.
L'inconsistenza del razzismo è stata formalmente denunciata
dall'Unesco nella Dichiarazione sulla razza e le differenze razziali
(1950), con la quale si afferma priva d'ogni fondamento scientifico
qualunque dottrina che pretenda di far risalire alle differenze di razza
differenze attitudinali d'ordine intellettuale e psichico e attribuisca a
incroci tra razze diverse effetti in qualche modo negativi dal punto di
vista biologico.
La Svastica simbolo di Hitler
Adolf Hitler
“Segno simbolico che si ritrova presso molte
popolazioni dalla preistoria fino in età storica,
variamente interpretato nel quadro del simbolismo
solare: consiste in una croce a quattro bracci di
uguale lunghezza, terminanti ciascuno in un
prolungamento ad angolo retto volto verso sinistra”.
Origine
La Svastica o croce uncinata è una figura legata ad
antichi culti del sole che furono (impropriamente) attribuiti a
popolazioni di origine indoeuropea o ariana. Per questo motivo il
simbolo della svastica fu adottata sul finire dell’Ottocento,da
alcuni movimenti antiebraici, dai quali poi il nazismo lo riprese.
Titolo del film: Philadelphia
Data di realizzazione:1993
Regista: Jonhat Denne
Bianco/nero – colori: film a colori
Colonna sonora
Protagonisti: Andrew Beckett (Tom Hanks), Miguel (Antonio Banderas), avvocato difensore di
Andrew Beckett
Ambientazione: Philadelphia (U.S.A.)
(luogo e tempo): anni ’80-’90
Contenuto: Andrew Beckett, un eccellente avvocato , viene licenziato dai suoi superiori per un
presunto “calo di bravura”. Andrew però capisce che in realtà il vero motivo non è questo: infatti
lui è malato di AIDS.
Andrew vuole difendere la sua reputazione , ma per farlo, ha bisogno di un abile avvocato che citi
in giudizio i suoi datori di lavoro. Trova l’avvocato che fa per lui: è di colore e dopo i primi
momenti , di “paura” nei confronti di Andrew (che è omosessuale e ha l’AIDS) , capisce il suo
problema e insieme si impegnano in una battaglia in difesa della dignità della persona.
Tema : Discriminazione nei confronti dei malati di AIDS e degli Omosessuali
Tutto il materiale che abbiamo riportato è stato trovato su:
•Siti internet: - http://www.cronologia.it/storia/biografie/hitler4.htm;
-…
•P.Comalini, G.Muschialli, I colori del mondo Ed. Archimede;
•E.Beniamino Stumpo, M.Teresa Tonelli, Il nuovo libro di storia (3°),
Ed. Le Monnier.
Si dichiarano razzisti:
25
20
15
10
5
0
5 ragazzi su 18
2 ragazzi su 17
2 ragazzi su 20
3 ragazzi su 12
classe 1°A
classe 2°A
classe 3°A
classe 3°B
Perché…
1) Ti consideri razzista?
 SI
 NO
perché…………………………………………………………………………………………………………
………………………… ……………………………………………………..
2) Pensa a qualcuno che senti “differente” da te, come,ad esempio, a uno
straniero. Quali sentimenti provi nei suoi confronti?
 DISAGIO
 CURIOSITA’
 INTERESSE
 DIFFERENZA
 PAURA
 DISINTERESSE
 ALTRO:
3) Racconta in breve un episodio positivo o negativo legato ad un ragazzo che hai conosciuto a scuola
oppure in vacanza,oppure perché è venuto ad abitare vicino a casa tua.
……………………………………………………………………………………………………….…………
………………………………………………………………………………..
Alla prima domanda i ragazzi che hanno risposto sì (12 su 67) sostengono che
gli extracomunitari vengono in Italia per “rubarci” il lavoro o vengono qui solo
per rubare nelle case o nei negozi!
Alla seconda domanda molti ragazzi hanno risposto che nei confronti di queste
persone provano: Disagio, Indifferenza, Paura e raramente Curiosità.
Gli episodi elencati qui sotto (terza domanda) sono tratti dal sondaggio in tutte
le classi.
L’episodio non razzista che ci ha colpito di più è stato questo:
Un ragazzo di nome “Andi” che è venuto in Italia dalla Nigeria per
mancanza di lavoro mi ha insegnato molte cose fra cui giocare e calcio, nuotare e
giocare a pallavolo.
L’episodio razzista che ci ha colpito di più è stato questo:
Mentre stavo giocando a calcio è arrivato un bambino di carnagione
scura che, dopo avermi rubato il pallone lo ha gettato nella valle, mi ha fatto
molto arrabbiare ed io innervosito gli ho dato pugni e calci mandandolo a casa
pieno di lividi!
A queste persone rispondiamo che:
Noi rispondiamo a queste persone che
molti extracomunitari favoriscono sia lo
sviluppo dell’industria (perché fanno
quei lavori che gli Italiani non fanno più,
per esempio in fonderie, concerie,
edilizia) sia lo sviluppo della società
(perché si occupano di anziani, ammalati
e bambini).
Inoltre liti avvengono non solo tra
ragazzi italiani e non, ma anche tra
Italiani.
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