SCRIVERE UN DIALETTO
SU INTERNET
Emanuele Miola
novembre 2014
RUDIMENTI DI DIALETTOLOGIA
ITALIANA

Che cos’è un dialetto?

Quali sono i dialetti italiani?

C’è qualcosa di più oltre ai dialetti italo-romanzi?

Come stanno i dialetti italo-romanzi?
CHE COS’È UN DIALETTO?
“un sistema linguistico
 solitamente parlato in un’area spaziale ridotta
 con produzione letteraria o scritta limitata,
 normalmente non utilizzato in ambito ufficiale o
tecnico-scientifico”
(Palazzi-Folena, s.v. dialetto)


bilinguismo endogeno (o endocomunitario) a
bassa distanza strutturale con dilalia (Berruto)
DE VULGARI ELOQUENTIA/1

“mettiamoci sulle tracce della lingua più decorosa
d'Italia, la lingua illustre; e per aprire alla nostra
caccia una strada transitabile, in primo luogo
buttiamo fuori dalla selva cespugli
aggrovigliati e rovi. […]
Dopo di questi estirpiamo Milanesi e
Bergamaschi a loro vicini; anche su di loro
ricordiamo che un tale ha composto un canto di
scherno:
Enter l'ora del vesper, ciò fu del mes d'occhiover.”
(I, xi, 1, 5)
DE VULGARI ELOQUENTIA/2

“per dare uno sguardo veloce alla rimanenza;
diciamo che le città di Trento e di Torino, nonché
di Alessandria, sono situate talmente vicino ai
confini d'Italia che non possono avere parlate
pure; tanto che, se anche possedessero un
bellissimo volgare - e invece l'hanno
bruttissimo, per come è mescolato coi volgari di
altri popoli dovremmo negare che si tratti di una
lingua veramente italiana.”
(I, xv, 8)
ISOGLOSSA:
linea
immaginaria
che delimita le
aree che hanno
in comune uno
stesso
fenomeno
linguistico
unendone i
punti estremi.
Da Rohlfs 1937
C’È QUALCOSA OLTRE I DIALETTI ITALOROMANZI IN ITALIA?


Le minoranze linguistiche: le alloglossie o
eteroglossie
Coloro che “in uno stesso territorio parlano o
documentano una lingua diversa da quella
ufficiale o della maggioranza”
Allogeni/endogeni
 Alloglossie diffuse

LA LEGGE 482/1999

“tutela della lingua e cultura delle popolazioni
albanesi, catalane, germaniche, greche,
slovene, croate e di quelle parlanti il francese,
il franco-provenzale, il friulano, il ladino,
l’occitano e il sardo.”
PROBLEMI
 il tabarchino, la lingua delle popolazioni zingare,
e il galloitalico in Sicilia?
 i dialetti?

modalità di dichiarazione d’appartenenza alla
minoranza
COME STANNO I DIALETTI?

Esercizi prognostici (Berruto 1991)
mantenimento;
 trasfigurazione dei dialetti;
 morte dei dialetti;
 crescente differenziazione regionale

COME STANNO I DIALETTI?

Risorgenze dialettali (Berruto 2006)
Fumetti;
 Spazi pubblici
 Musica;
 Nuovi media

… ma BEWARE OF TOKENISM!
QUALE DIALETTO IN INTERNET?
a) actual/real, i.e. corresponding to the dialect
variety/ies actually in use in the speech community.
This denotes the most vital use of the dialect;
b) expressive/playful, when dialect is used because it is
more expressive than Italian;
c) symbolic/ideological, when dialects are used as a
means of representation of identity in the broad sense
of the term;
d) folkloric, found on websites where idioms or proverbs
are collected, where dialect is not actually used, but is
only exhibited as a series of crystallised expressions,
like relics preserved in a museum. Needless to say,
this value is the one that mirrors the least vitality of
the dialect.
IL DIALETTO IN INTERNET: QUALI?
Feb 2011
Nov 2013
PMS
35000
62800
LMO
19000
29000
NAP
13000
14000
IL DIALETTO IN INTERNET: QUALI?
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Piedmontese 35000
Lombard 19000
Sicilian 16000
Neapolitan 13000
Tarantino 8000
Venetian 8000
Friulan 3000
Ligurian 3000
Sardinian 2000
Emiliano-Romagnolo 1200
da Tavosanis 2011
IL DIALETTO IN INTERNET: QUALE?
COME SCRIVERLO? IL CASO PIEMONTESE

Grafia classica: Pacotto-Viglongo (1930)
“L'hai bin paura che tire fòra adess la gran-a dla
grafìa piemontèisa, a sia un po’ come bustiché un
vespé” (enfasi originale, Pacotto 1946)
“Ël prim ch'a l'é butasse a scrive 'l piemontèis,
naturalment a l'ha pensà ‘d dovré l'alfabet italian,
ch'a l'era col ch'a conossìa mèj e che, an fond, a
s'adatava 'd pi. Mach che an pràtica a l'é trovasse con
don-trè son ch'a l'avìo nen ij segn corispondent an
italian.” (enfasi mia, Pacotto 1951)
COME SCRIVERLO? IL CASO PIEMONTESE
Pacotto-Viglongo
[ø]
[y]
[ɔ]
[u]
[ŋ]
eu
u
ò
o
n-
[ə]
ë
francese, (milanese oe)
francese
o ‘larga’ , tonica*
o ‘stretta’
(nh, diverso da <n>, ma…)
Situazione sociolinguistica di allora
COME SCRIVERLO? IL CASO PIEMONTESE
Villata-Eandi (2001)
Proposta tenendo presente l’esistenza
di piemontesofoni fuori d’Italia (ma
solo in paesi ispanofoni)
COME SCRIVERLO? IL CASO PIEMONTESE
Le scritture spontanee su internet

Silver surfers: vantaggi e svantaggi

Tastiera italiana: restrizioni e soluzioni

Alfabetizzazione in italiano: pregiudizi e realtà

Noncuranza ortografica
COME SCRIVERLO? IL CASO PIEMONTESE
Le scritture spontanee su internet

Per lo più grafie dialettali irriflesse o foneticamente
consapevoli
cioè…

Assenza di grafi non presenti sulla tastiera italiana

“Surrogati”: <'>, <->, <Ø>

Italianizzazione grafica (e morfologica)
COME SCRIVERLO? IL CASO PIEMONTESE
Italianizzazione grafica e morfologica
 [o]
e [ø/œ] rese con <o>
 [u]
e [y] rese con <u>
 Radici
‘italianizzate’: <viaggiava>, <passà>,
<cerchè> (letto dall’informatore [ser’ke]), <cità>
([si’ta])
COME SCRIVERLO? IL CASO PIEMONTESE
Italianizzazione grafica e morfologica



Morfologia ‘italianizzata’: <beji>, <pareji>; forse anche
<fumne> in una varietà con –e finale > -i
(cfr. <essi>, <vivi>)
Assenza di morfologia ‘tipica’ del piemontese, inesistente in
italiano:
Pronomi soggetto:
<aute parole che pr mi Ø aviu niun sens>
< Ø ses in tua cà>
<Ha la guardame>
COME SCRIVERLO? IL CASO PIEMONTESE
Quali soluzioni si possono trovare per una corretta
pianificazione linguistica?
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Miola 25 nov 2014