argomenti
 Presentazione ciliegia;
Provenienza ed origine;
La coltivazione;
La raccolta;
Composizione chimica;
Il ginjinha;
La ciliegia
La ciliegia è il frutto del ciliegio. La pianta domesticata è stata ottenuta da
ripetute ibridazioni della specie botanica.
Il nome dialettale, così come quello portoghese, francese, spagnolo e inglese
deriva dal greco κέρασος e da qui al nome della città di Cerasunte , nel Ponto da
cui, secondo Plinio il Vecchio, furono importati a Roma nel 72 a.C. da Lucio
Licinio Lucullo i primi alberi di ciliegie.
In effetti il frutto può nascere da due diverse Specie botaniche. Da una parte il
ciliegio dolce, che produce le ciliegie che siamo abituati a consumare come
frutta fresca. Dall'altra il ciliegio visciolo che produce le amarene e le
marasche, genericamente definite come ciliegie acide.
Il frutto, normalmente sferico, di 0,7-2 centimetri di diametro, può assumere
anche la forma a cuore o di sfera leggermente allungata. Il colore, normalmente
rosso, può spaziare, a seconda della varietà, dal giallo chiaro del graffione
bianco piemontese al rosso quasi nero del durone nero di Vignola.
CILIEGIA LE ORIGINI
Originario dell'Asia Minore, il ciliegio si diffuse in Egitto sin dal VII secolo avanti
Cristo e, successivamente, in Grecia . Le prime testimonianze della sua
presenza in Italia risalgono al II secolo avanti Cristo, quando Varrone ne illustrò
dettagliatamente l'innesto. Più tardi, Plinio il Vecchio ne descrisse dieci varietà
nella sua "Naturalis Historia".
La coltivazione
Oltre che nell'Europa, il ciliegio è ampiamente coltivato anche in Asia,
Australia, America. Con un raccolto annuo pari a circa 150.000
quintali, l'Italia rappresenta uno dei principali produttori di ciliegie a
livello europeo. Le regioni più importanti e più vocate per questa
coltivazione sono Puglia, Campania, Emilia-Romagna e Veneto. Il
panorama varietale comprende numerose cultivar , molte delle quali,
però, hanno importanza solo locale.
La raccolta
La raccolta delle ciliegie coincide nella maggior parte dei casi con il
mese di giugno. Il 24 giugno, festa di San Giovanni, si completa la
raccolta delle ciliegie precoci e di media maturazione, per questo le
piccole larve bianche del Dittero Rhagoletis cerasi che si trovano nei
frutti infestati in tale periodo, sono detti appunto "giovannini", o
l'equivalente, nei vari dialetti o lingue locali.
Ci sono però anche varietà che maturano più tardi, come per esempio
la ciliegia S.Giacomo che, come suggerisce il nome, matura il 25 luglio,
appunto nel giorno di San Giacomo il Maggiore, pur trovandosi nel sud
Italia nei territori compresi tra Marzano Appio e Caianello, a bassa
altitudine.
Per la vendita al pubblico le ciliegie vengono suddivise in due
categorie: nella prima, i frutti devono essere provvisti di peduncolo e
corrispondere per forma e colore alla varietà dichiarata; per la
seconda categoria si accettano piccoli difetti di forma e colori diversi.
Per sua costituzione naturale buona parte del costo del frutto è dovuto
agli oneri di raccolta; in alcuni casi i coltivatori organizzano la vendita
"sull'albero"; il cliente ritira un canestro e provvede direttamente a
raccogliere i frutti sull'albero ed a riempire il canestro. Provvedendo
direttamente alla raccolta il cliente pagherà un prezzo molto limitato.
Composizione chimica
•Acqua: 77-87%
•Zuccheri: 11-22,5%
•Grassi: 0,1%
•Proteine: 0,7-1%
•Vitamina A
•Vitamina C
•Fosforo
•Potassio
Il ginjinha
La Ginja, o Ginjinha, è un liquore a base
di amarena, tipico di Lisbona e delle non
distanti città di Óbidos, famosa per il suo
centro storico, e Alcobaça, famosa per le
sue mele. Nel 1840 un monaco galiziano,
Francisco Espinheira, ebbe l'idea di
lasciare in infusione nell'acquavite le
amarene con zucchero, acqua e cannella.
L'intenzione era creare un medicamento
che curasse una serie di malanni però
evidentemente l'intruglio, più che come
panacea, funzionò come nettare per
ubriaconi.
Eseguito da:
Lorenzo
Tinelli
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Ciliegia