Liceo Scientifico Tecnologico “G. Marconi”
a.s. 2006/2007
Tesina interdisciplinare
di
Già nella Bibbia, quando Abramo viene chiamato da
Dio, gli viene fatta la seguente promessa:
« Guarda il cielo e conta le stelle, se riesci a contarle:
tale sarà la tua discendenza. »
Il nostro percorso inizia con l’esplorazione dell’Universo,
che, con la sua vastità, richiama l’idea dell’immenso e
dell’infinito.
Da tempo immemorabile l'Infinito ha suscitato le
passioni umane più di ogni altra questione.
E' difficile trovare un'idea che abbia stimolato la mente
in modo altrettanto fruttuoso.
Fra tutte le invenzioni dell'intelletto quella
dell'Infinito è quindi forse la più affascinante.
Dalla Poesia alla Filosofia, alla Matematica, alla
Scienza , l'uomo, per secoli e secoli, ha cercato di
sentirlo. Anzi, di conquistarlo.
L’immagine che meglio ha
esemplificato questa ricerca
dell’infinito è senz’altro costituita
dagli "interminati spazi" della
famosa poesia intitolata, appunto,
"L’infinito" di Giacomo Leopardi .
L’infinito/infinitesimo è un concetto
caratteristico dell’analisi matematica,
detta anche “infinitesimale”, ed è
continuamente presente in tutti i problemi
e nella storia della matematica ha richiesto
un tempo piuttosto lungo per la sua
definizione.
Nel 1800 la riflessione sull’estremamente piccolo,
che fino ad allora aveva interessato soprattutto i
filosofi, diventò, invece, campo di ricerca per i
chimici e per i fisici.
Gli scienziati si dedicarono allo studio degli atomi e
delle cellule e si scoprì l’esistenza della “nucleina”,
una sostanza acida contenuta nel nucleo delle
cellule, composta da proteina e da una sostanza
che fu denominata acido nucleico, poi ribattezzata
DNA.
Studio dell’atomo
Fisica nucleare
comprensione delle leggi
che governano il nucleo atomico
e le particelle che lo compongono
Energia nucleare
sfruttamento dell’energia nuclerare , come
arma, per fini di distruzione di massa
(bomba atomica)
Dal 1700 ai giorni d’oggi il concetto di
indivisibile è arretrato verso particelle di
dimensioni inferiori all’atomo stesso per cui i
modelli atomici hanno subito continue
evoluzioni:
Thomson
Dal modello di Thomson…..
…. al modello attuale di Bohr……
Bohr
Fin dall’antica Grecia e
fino al 1600 circa i
filosofi pensavano che la
materia fosse composta
da atomi.
Leibniz, amante del
sapere, affermò che la
materia può essere divisa
all’infinito e non ci si
può fermare agli atomi.
Nel 1963, i fisici statunitensi Murray GellMann e George Zweig ipotizzarono il cosiddetto
quark, particella elementare con carica
frazionaria. Il termine quark fu tratto dal
romanzo Finnegans Wake dello scrittore
irlandese James Joyce.
A un certo punto c’è una filastrocca che inizia
con le parole “ Three quarks for Muster Mark”
Quella invocazione piacque tanto a Gell-mann
che decise di chiamare quark le sue ipotetiche
particelle .
Oggi, il quark è la particella più piccola che si
conosca.
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Valentina Freddi - Istituto Marconi Civitavecchia