MONETA: YEN
CAPITALE: TOKYO
LINGUA UFFICIALE: GIAPPONESE
RELIGIONE: BUDDISTA, SHINTOISTA
FORMA DI GOVERNO: MONARCHIA
COSTITUZIONALE
Un po’ di storia
Chiamato “l’Impero del Sol Levante” per la sua posizione
rispetto alla Cina, il Giappone ha mantenuto le antiche
tradizioni feudali fino al XIX secolo. L’imperatore era
considerato di stirpe divina, anche se il potere era nelle
mani dello shogun, il primo ministro.
Nel 1602 la capitale venne spostata da Kyoto a Edo,
l’attuale Tokyo.
Con il trattato del 1854 sull’apertura internazionale dei
porti giapponesi, gli Stati Uniti forzarono il Paese a
un’apertura con l’Occidente: il Giappone adottò molte
istituzioni occidentali e divenne una grande potenza
imperialistica.
Durante la Seconda Guerra Mondiale si alleò con la
Germania e l’Italia. In seguito all’attacco compiuto dal
Giappone alla base americana di Pearl Harbor nelle
Hawaii (7 dicembre 1941), gli Stati Uniti entrarono in
guerra. E sempre in Giappone si svolse l’epilogo del
secondo conflitto mondiale con il lancio di due bombe
atomiche su Hiroshima e Nagasaki (1945).
Costretto alla resa venne smilitarizzato e rimase sotto il
controllo americano fino al 1951, divenendo una
monarchia costituzionale.
Gli Stati Uniti favorirono la ripresa del Paese che in breve
ritornò ad essere una grande potenza economica, grazie
soprattutto ad uno straordinario sviluppo tecnologico.
Il territorio
Comprende 4 isole principali (Hokkaido, Honshu,
Kyushu, Shikoku) e molti isolotti disposti in vasto arco
lungo quasi 3000 km.
Il versante rivolto all’Oceano Pacifico è più caldo e
meno nebbioso di quello che si affaccia sul mar del
Giappone.
L’isola di Hokkaido e il settore settentrionle dell’isola
di Honshu, nel nord del Paese, registrano temperature
invernali bassissime.
Le zone costiere gono invece di un clima mite in ogni
stagione.
MONTI
Il 75% del territorio è montuoso.
Nel settore centrale dell’isola di Honshu, la catena
delle cosiddette Alpi Giapponesi comprende cime di
altezza superiore ai 3000 m.
VULCANI
Nell’arcipelago sono presenti 165 vulcani di cui una
sessantina tuttora attivi. Molto intensa è l’attività
sismica.
Alpi Giapponesi
Isole Senkaku
LA GENTE
La popolazione è piuttosto omogenea, con il 99% di
Giapponesi. Il tenore di vita è elevato con un’ottima
disponibilità di beni e servizi.
Le religioni più seguite sono il buddismo e lo shintoismo,
per cui l’Imperatore è una divinità che discende dal nipote
della dea del Sole, Amaterasu, sceso sulla Terra per
governarla.
Come nei Paesi avanzati, la natalità è diminuita
drasticamente e la percentuale degli anziani è in continuo
aumento.
Nonostante sia uno dei Paesi più moderni e più avanzati
del mondo tecnologicamente, le antiche tradizioni sono
ancora vive: dalla cerimonia del tè alle geishe, maestre
nelle arti di musica, canto e danza.
La cultura giapponese è arrivata anche in Occidente, per
esempio con i bonsai (= “piante miniaturizzate”) che oggi
si trovano anche nelle nostre case.
Anche la cucina è tipica e rivaleggia con quella cinese: è
leggera e raffinata, a base di riso, pesce e tofu, che
fornisce un’alimentazione prevalentemente vegetariana.
Spesso gli ingredienti sono serviti crudi, con salse.
LE CITTA’
Il Giappone è densamente abitato; la popolazione è
concentrata lungo le coste.
Le maggiori città si trovano nell’isola di Honshu, la più
vasta e abitata.
Lungo oltre 100 km di costa si è formata una gigantesca
megalopoli di oltre 70 milioni di abitanti: vi fanno parte
la capitale Tokyo, Yokohama, Osaka, Nagoya, Kyoto e
molti altri centri con più di 500.000 abitanti.
• Tokyo: metropoli di importanza mondiale e capitale
non solo politica, ma anche economica e culturale.
Centro principale del terziario avanzato, ospita la
Borsa (seconda la mondo dopo quella di New York), le
migliori università, le maggiori imprese nazionali, gli
istituti di ricerca, le più importanti case editrici. Il suo
agglomerato supera i 20 milioni di abitanti.
• Yokohama: seconda città del Paese, centro
industriale e portuale.
• Osaka: storicamente la capitale commerciale, oggi
uno dei maggiori distretti industriali e portuali,
considerata tradizionalmente la “cucina del Paese” o la
“capitale della buona tavola” del Giappoen.
Tokyo
Tokyo
• Kyoto:
l’antica
capitale,
non
ha
subito
bombardamenti durante la seconda guerra mondiale,
conserva il suo centro storico con edifici dei secoli
scorsi. La città è nota soprattutto per i “giardini zen”,
ovvero i giardini di pietra che si trovano accanto ai
templi e sono utilizzati per la meditazione. Pietre,
sabbia e ghiaia disposti variamente simboleggiano le
forze della natura.
Il Protocollo di Kyoto
E’ un trattato internazionale in materia ambientale
riguardante il riscaldamento globale sottoscritto nella
città giapponese l’11 dicembre 1997 da più di 180
Paesi. Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005:
infatti,perché il trattato potesse entrare in vigore era
necessario che venisse ratificato da non meno di 55
Nazioni, e che queste stesse Nazioni firmatarie
complessivamente rappresentassero non meno del 55%
delle emissioni serra globali di origine antropica: un
obiettivo raggiunto proprio grazie alla sottoscrizione
Russa.
Il trattato prevede l'obbligo in capo ai paesi
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le
Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas
climalteranti, che riscaldano il clima terrestre) rispetto
ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline), in
percentuale diversa da Stato a Stato: per fare questo le
Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di
monitoraggio delle emissioni ed assorbimenti di gas ad
effetto serra, da aggiornare annualmente, insieme alla
definizione delle misure per la riduzione delle emissioni
stesse
Convivere con il rischio sismico
Il Giappone è scosso continuamente da sismi più o meno
intensi, ma qui il terremoto sembra non spaventare: le
case, gli edifici sono costruiti secondo criteri antisismici,
ovvero grazie all’utilizzo di materiali elastici, in grado di
assorbire le onde d’urto; sotto alle fondamenta sono
installate strutture in grado di ammortizzare le scosse.
Anche le infrastrutture sono realizzate con questi criteri.
Una fitta rete di strade e ferrovie
La rete delle vie di comunicazione interna è molto
intensa. Tunnel e viadotti uniscono molte isole. Si sono
estese anche le linee ad alta velocità fino a raggiungere
tutte le principali città (sono anche più convenienti
degli aerei per gli spostamenti interni.
Economia
Durante la seconda metà del secolo scorso il Giappone ha
avuto una crescita economica rapidissima. In breve è
riuscito a risollevarsi dalla sconfitta della seconda guerra
mondiale.
-Settore primario: l’agricoltura: solo il 13,2% è coltivato.
La produzione è buona grazie alle tecniche avanzate, ma
non sufficiente a soddisfare il fabbisogno interno molto
elevato. Il riso è la coltura prevalente, poi la soia, patate,
ortaggi, frutta, agrumi e soprattutto tè. L’allevamento
non è molto sviluppato (bovini e suini). La pesca è una
delle attività più produttive.
-Settore secondario: l’industria è ben differenziata e si
estende a tutti i settori produttivi con impianti
tecnologicamente avanzati. Dominano le multinazionali.
-Settore terziario: l’economia giapponese è ormai rivolta
a
questo
settore.
Banche,
assicurazioni,
telecomunicazioni, ricerca scientifica.
N.B.: il punto dolente del Paese è rappresentato
dall’elevato fabbisogno energetico. Il Paese è povero di
risorse minerarie e per ridurre la dipendenza dall’estero
ha puntato sul nucleare.
Le multinazionali giapponesi
Sono giapponesi 28 tra le prime 200 multinazionali
mondiali, soprattutto nei settori dell’elettronica avanzata e
degli autoveicoli (vedi la Mitsubishi, che oltre ad
automobili, produce anche televisori, macchine
fotografiche, prodotti alimentari). Queste aziende, anche se
specializzate in un settore specifico, spaziano in campi
molto diversi.
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