L’America della
solitudine
Scarlett Johansson
5DL
Liceo Scientifico Statale “Fabio Volo”
A.S. 2010-2011
Una vita onesta
 * Nyach 1882 - † New




York 1967
1900: La “New York
School of Art”
1906 e 1909: i soggiorni
parigini
1912: i soggetti
americani
1924: il matrimonio con
Josephine Verstille
Nivison
Self-Portrait (1925-1930); New York,
Whitney Museum of American Art
Hopper, pittore della solitudine
 L’arte come vita interiore dell’artista
 L ‘ anonima vita borghese americana
 I luoghi prediletti:
- aree di servizio
- ambienti ferroviari
- la costa atlantica
 “Tutto è fermo”
 Desolazione e
marginalità
Railroad
Train (1908);
Andover
(Massachusetts),
Addison
Gas (1940);
New York,
The Museum
of Modern
Art
Yawl
Riding
a
Swell
(1935)
Gallery of American Art, Phillips Academy
 Dall’intervista di Katherine Kuh a Edward
Hopper:
KUH: “Si dice sempre, parlando del tuo lavoro, che la
solitudine e la nostalgia sono i tuoi temi.”
HOPPER: “Se lo sono, non è per niente qualcosa di conscio.
Probabilmente sono un uomo solo. E anche la nostalgia
non è voluta. La gente trova qualcosa nel tuo lavoro, la
traduce in parole e poi va avanti per sempre. Del resto,
perché non dovrebbe esserci nostalgia nell’arte? Io non
ho temi voluti consciamentente”.
La dimensione privata dell’uomo
Morning Sun (1952); Columbus (Ohio), Museum of Art
I luoghi pubblici
Automat (1927); Des Moines (Iowa), Des Moines Art Centre
Edgar Degas, L’assenzio
(1875-1876), particolare
Automat (1927), particolare
Edouard Manet, La
prugna (1878)
Chop Suey (1929); Saint Louis, Collection of Mr. And MRs Barney A. Ebswoth
Nighthawks (1942); Chicago, Art Institute
I luoghi rurali
Cape Cod Evening (1939); Washington, National Gallery of Art
Conclusione
 Il legame tra la vita di Edward Hopper e le sue
opere: rigore, austerità, semplicità
 Un pittore “moderno”
Summertime (1943); Wilmington,
Delaware Art Museum
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Edward Hopper - Liceo Artistico Statale di Verona "Nani