MERCATO ELETTRICO e
del GAS NATURALE:
dalla liberalizzazione alla
concorrenza
7 dicembre 2009
Dott.ssa Margherita Salucci
([email protected])
MERCATO ELETTRICO
OUTLINE:
1.
FILIERA DEL SETTORE
2.
CONDIZIONI DI BASE
3.
PROCESSO DI
LIBERALIZZAZIONE
FILIERA DEL SETTORE ELETTRICO
U
P
GENERAZIONE ELETTRICITA’ / IMPORTAZIONE
S
T
R
E
A
MERCATO ALL’INGROSSO:
- BORSE ELETTRICHE
- CONTRATTI BILATERALI
M
M
I
D
S
RETE DI TRASMISSIONE
T
D
R
O
E
W
DISTRIBUTORE
N
M
S
T
RETE DI DISTRIBUZIONE
R
E
A
M
A
CONSUMATORE FINALE
(INDUSTRIALE O
DOMESTICO)
1. GENERAZIONE/
IMPORTAZIONE
ELETTRICITA’
 Mix di fonti energetiche per la generazione (2007)
 L’Italia è dipendente per l’86% dalle importazioni estere
(II importatore mondiale dopo la Germania): in particolare
importa energia elettrica nucleare da Francia, Svizzera e
Slovenia
FILIERA DEL SETTORE ELETTRICO
GENERAZIONE ELETTRICITA’ / IMPORTAZIONE
MERCATO ALL’INGROSSO:
- BORSE ELETTRICHE
- CONTRATTI BILATERALI
RETE DI TRASMISSIONE
DISTRIBUTORE
RETE DI DISTRIBUZIONE
CONSUMATORE FINALE
(INDUSTRIALE O
DOMESTICO)
2. STRUMENTI CONTRATTUALI
DELLA COMPRAVENDITA
1. CONTRATTI DI BORSA:
- Borsa elettrica
- GSE (ex GRTN)
- GME
- Acquirente Unico
2. CONTRATTI BILATERALI LIBERI: tra clienti idonei e fornitori
3. CONTRATTI BILATERALI VINCOLATI: tra clienti vincolati e
fornitori
FILIERA DEL SETTORE ELETTRICO
GENERAZIONE ELETTRICITA’ / IMPORTAZIONE
MERCATO ALL’INGROSSO:
- BORSE ELETTRICHE
- CONTRATTI BILATERALI
RETE DI TRASMISSIONE
DISTRIBUTORE
RETE DI DISTRIBUZIONE
CONSUMATORE FINALE
(INDUSTRIALE O
DOMESTICO)
3. ATTIVITA’ DI TRASMISSIONE

Servizio di trasporto dell’elettricità del generatore fino ai nodi
periferici prossimi all’utenza finale attraverso una rete di cavi ad
alta tensione che copre l’intero territorio nazionale

TERNA S.p.A. (29.99% CDP, 5,1% ENEL,5,2 Pictet, 59,7 Altri investitori
istituzionali) è il gestore e il principale proprietario della Rete di
Trasmissione Nazionale Italiana

Accesso alla rete:
- gli autoproduttori (coloro che consumano e producono
energia elettrica in misura non inferiore al 70%)
- le 3 GENCO

Segmento della filiera caratterizzato da monopolio naturale
(impossibilità a replicare la rete e le infrastrutture)
FILIERA DEL SETTORE ELETTRICO
GENERAZIONE ELETTRICITA’ / IMPORTAZIONE
MERCATO ALL’INGROSSO:
- BORSE ELETTRICHE
- CONTRATTI BILATERALI
RETE DI TRASMISSIONE
DISTRIBUTORE
RETE DI DISTRIBUZIONE
CONSUMATORE FINALE
(INDUSTRIALE O
DOMESTICO)
4. DISTRIBUZIONE

Attività di trasporto e trasformazione dell’energia
elettrica su reti di distribuzione locale a media e
bassa tensione per consegna ai clienti finali

Segmento caratterizzato da monopolio naturale
ma con ambito territoriale più limitato:
- continuazione fino al 2030 delle concessioni rilasciate
entro il 31 marzo 2001 (ex aziende municipalizzate,
ENEL);
- per le nuove concessioni: affidamento tramite GARA:
CONCORRENZA PER IL MERCATO
CONDIZIONI DI BASE DEL
MERCATO ELETTRICO:
LATO DELLA
DOMANDA:
euro/Mwh
200
150
100
50
23
21
19
17
15
13
11
9
7
5
3
0
1
- Bene omogeneo
(indipendentemente da fonti
produttive) e indispensabile
- Rigidità della domanda
(bassa elasticità al prezzo)
- Non stoccabilità
dell’energia elettrica
- Variabilità della domanda
nel tempo
PUN ora (11/07/2008)
CONDIZIONI DI BASE DEL
MERCATO ELETTRICO:
LATO DELL’OFFERTA:
- Bene eterogeneo – tecnologie, fonti, diversi costi marginali
- Supply function Model: prezzo minimo per data capacità:
- Merit Order: funzioni non continue e non concave (rampe)
FONDAMENTALI DEL
SETTORE ELETTRICO
Alta specificità delle risorse e intensità del
capitale nella generazione (sunk costs,
lunghi tempi di recupero degli investimenti)
 Alte barriere all’entrata
 Economie di coordinamento e di integrazione
 Excess-capacity
 Forti economie di scala
 Elevato costo del trasporto

PRIMA DELLA
LIBERALIZZAZIONE
Generazione
Trasmissione
Distribuzione
CLIENTI
VINCOLATI
ENEL
NAZIONALIZZAZIONE (1962)
• Istituzione ENEL: unico erogatore servizio pubblico
(acquisizione 1270 imprese private)

Ragioni economiche:
• Caratteri strutturali di monopolio naturale
• Scarsa propensione privato a investimenti con ritorni di
lungo periodo
• Forte integrazione verticale ed economie di coordinamento

Le ragioni politiche
• Monopolio pubblico preferito a monopolio privato regolato
• Garantire servizio universale al di là di vincoli economici
• Logica di benessere sociale superiore a logica di max
profitto
• Importanza strategica per lo sviluppo
PROCESSI DI
LIBERALIZZAZIONE

Liberalizzazione
superamento del monopolio e passaggio alla
concorrenza

Liberalizzazione normativa
ordinamento comunitario (art. 86 T.CE) sancisce
il superamento del monopolio legale (ex art. 43
Cost.) e il passaggio ad un regime di mercato
PRINCIPALI OBIETTIVI DELLE
LIBERALIZZAZIONI UE

Creazione di un mercato unico dell’elettricità e del
gas, come nel caso degli altri mercati di dimensione
comunitaria (N.B. Paradosso)

Introdurre concorrenza nel settore
secondo criteri di non discriminazione

Migliorare l’efficienza delle imprese e la competitività
dell’economia

Ridurre i prezzi e i costi per i consumatori e le imprese
dell’energia,
PRINCIPALI MISURE

SEPARAZIONE VERTICALE
dell’assetto organizzativo (nuovo modello
organizzativo)

APERTURA AL MERCATO
- fino al 1 luglio 2004 solo per i clienti idonei
- a partire dal 1 luglio 2004 per tutti i clienti non civili
- dal 1 luglio 2007 tutti i clienti

TRASPARENZA ED INTEGRAZIONE DEI MERCATI
NAZIONALI (come conseguenza)
Apertura al mercato:
SWITCH

Dal 1 luglio 2007 al 1 ottobre 2008:
- il 7% delle famiglie è passato al mercato libero nell’energia elettrica
- il 2,9% se si considerano solo le famiglie che lo hanno fatto con un
fornitore diverso da quello abituale
- il 4,5 delle famiglie è passato al mercato libero del gas
- il 3,5% con altro fornitore



Scarsa conoscenza delle offerte commerciali
Il fattore prezzo (prezzo fisso) è quello che incide di più
nell’eventuale scelta di cambiare fornitore
Tassi di switch in linea con i valori europei
PRINCIPALI CRITICHE
AI PROCESSI DI
LIBERALIZZAZIONE

Perdita del coordinamento (decisioni, gestione,responsabilità)

Riduzione drastica degli investimenti

Logiche finanziarie su quelle industriali

“Perdita della bandiera”

Aumento costi di transazione e diminuzione potere
contrattuale importatori

Concentrazioni/Fusioni come risultato
SETTORE ELETTRICO DOPO
LA LIBERALIZZAZIONE
Generatore A
Generatore B
Generatore C
Rete di trasmissione
Impresa
Distribuzione
A
Vendita A
Consumatore finale
Impresa
Distribuzione
B
Impresa
Distribuzione
C
Vendita B
Consumatore finale
Consumatore finale
Vendita C
Consumatore finale
Consumatore finale
Consumatore finale
Mercato elettrico italiano
ENEL
EDISON
Import + altri
Borsa elettrica (GME, GSE) – Contratti Bilaterali (AU)
Rete di trasmissione (TERNA, già GRTN)
Distribuzione
(HERA, ENEL…)
Vendita A
Italcementi
Vendita B
Vendita C
PMI
Famiglie
NORMATIVA SULLA
LIBERALIZZAZIONE

ELETTRICITA’
- Direttiva 96/92/CE
- D.lgs. n. 79/1999
- Direttiva 2003/54/CE

GAS NATURALE
- Direttiva 98/30/CE
- D.lgs. n. 164/2000
- Direttiva 2003/55/CE

TERZO PACCHETTO ENERGIA
1° DIRETTIVA ELETTRICITA’
(Dir. 96/92/CE)
 ACCOUNT
UNBUNDLING: le imprese
elettriche integrate devono tenere conti
separati per ogni attività della filiera
come se fossero entità indipendenti

GESTORE DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE:
gestore responsabile della gestione, della
manutenzione e dello sviluppo della rete di
distribuzione per ciascuna area identificata;
LIVELLI DI UNBUNDLING

ACCOUNT UNBUNDLING (SEPARAZIONE CONTABILE):
obbligo di predisporre contabilità separate per le diverse attività

MANAGERIAL UNBUNDLING (SEPARAZIONE
AMMINISTRATIVA):
identificazione delle diverse attività operative dell’impresa integrata e
attribuzione relative responsabilità di gestione a soggetti distinti

LEGAL UNBUNDLING (SEPARAZIONE SOCIETARIA):
gestione separata delle attività filiera in diverse società di capitali

OWNERSHIP UNBUNDLING (SEPARAZIONE PROPRIETARIA):
non solo esistono società diverse per ciascuna attività, ma
appartengono anche a soggetti diversi
1° DIRETTIVA ELETTRICITA’
GRTN

GESTORE DELLA RETE DI TRASMISSIONE (GRTN):
- S.p.A. governativa, indipendente almeno sul piano gestionale
(MANAGERIAL UNBUNDLING) dalle altre attività della filiera
elettrica;
- Attività di trasmissione, dispacciamento e gestione unificata della
rete di trasmissione nazionale;
- Connette alla rete di trasmissione nazionale chiunque ne faccia
richiesta nel rispetto delle regole tecniche e delle condizioni
tecnico-economiche di accesso e di interconnessione fissate
dall’Autorità di regolazione;
- Gestisce i flussi di energia, i relativi dispositivi di interconnessione
ed i servizi ausiliari necessari;
- Garantisce la sicurezza, l’affidabilità, l’efficienza e il minor costo
del servizio e degli approvvigionamenti di energia;
- Delibera gli interventi di manutenzione e sviluppo della rete di
trasmissione nazionale.
D.LGS. N. 79/99
(DECRETO BERSANI)

Fine al monopolio di ENEL: si autorizzano nuovi soggetti
a partecipare alle attività di produzione, importazione,
esportazione, acquisto e vendita

UNBUNGLING SOCIETARIO per i segmenti infrastrutturali
“essential facilities”:
- rete di trasmissione ad alta tensione
- dispacciamento
- distribuzione locale

Creazione della Borsa Elettrica (IPEX)
2° DIRETTIVA ELETTRICITA’
(Dir. 2003/54/CE)

Indizione di GARE (o qualsiasi altra procedura equivalente in termini di
trasparenza, non discriminazione sulla base di criteri pubblicati) per nuova
capacità

ACCOUNT UNBUNDLING per ciascuna attività di trasmissione e
distribuzione, per tutte le attività della filiera e per la fornitura di clienti idonei e
non idonei

LEGAL UNBUNDLING del gestore del sistema di trasmissione e del gestore
del sistema di distribuzione

Apertura del mercato
- fino al 1 luglio 2004: clienti idonei (criteri fissati dagli stati membri)
- a partire dal 1 luglio 2004: clienti non civili (persone fisiche/giurdiche che
acquistano energia per uso non domestico – inclusi produttori e clienti
grossisti)
- dal 1 luglio 2007: tutti i clienti

Introduzione delle Autorità di Regolamentazione
MERCATO DEL GAS
NATURALE
OUTLINE:
1.
FILIERA DEL SETTORE
2.
CONDIZIONI DI BASE
3.
PROCESSO DI
LIBERALIZZAZIONE
FILIERA DEL SETTORE GAS
PRODUZIONE
MERCATO
INTERNO
MERCATO
INTERNAZIONALE
(APPROVVIGIONAMENTO)
GASDOTTI
GNL
TRASMISSIONE
DISTRIBUZIONE
FINALE
PRODUZIONE
Esplorazione
Sviluppo Giacimento
Estrazione
Stoccaggio
Trattamento/Separazione
GAS NATURALE LIQUEFATTO
(GNL)
Liquefazione
Trasporto via nave
Stoccaggio
Rigassificazione
TRASMISSIONE
Miscelazione
Stoccaggio
Trasmissione
ad alta pressione
DISTRIBUZIONE FINALE
Stoccaggio
Trasmissione
a bassa pressione
(reti locali)
Consegne dirette
FONDAMENTALI DEL MERCATO
DEL GAS NATURALE

Alta intensità del capitale in ogni fase della filiera

Investimenti idiosincratici (sunk costs) e risorse
specifiche

“Mercato” internazionale “regionale”

Mercato rigido e vincolato

Contratti di lungo periodo e alti costi di transizione

Rischi politici

Rischi geopolitici
NORMATIVA SULLA
LIBERALIZZAZIONE

ELETTRICITA’
- Direttiva 96/92/CE
- D.lgs. n. 79/1999
- Direttiva 2003/54/CE

GAS NATURALE
- Direttiva 98/30/CE
- D.lgs. n. 164/2000
- Direttiva 2003/55/CE

TERZO PACCHETTO ENERGIA
1° DIRETTIVA GAS
(Dir. 98/30/CE)

ACCOUNT UNBUNDLING: separazione e trasparenza della
contabilità delle imprese integrate

Apertura del mercato: per i clienti idonei:
- impianti a gas per la produzione di energia elettrica;
- clienti finali con consumo annuale superiore a 25 mln.mc
D.LGS. N. 164/2000
(DECRETO LETTA)

Il monopolio di ENI è stato colpito ponendo un duplice tetto alla quota di
mercato:
1) A decorrere dal 1 gennaio 2003 e fino al 31 dicembre 2010 (nuovo tetto al
2015) nessuna impresa di gas può vendere ai clienti finali più del 50% dei
consumi nazionali di gas annuali
2) A decorrere dal 1 gennaio 2002 e fino al 31 dicembre 2010 (2015) nessuna
impresa del gas può vantare una quota d’immissione (produzione + importazione)
superiore al 75% (tetto che si riduce di 2 punti percentuali ogni anno fino a
scendere al 61%) dei consumi totali (esclusi gli autoconsumi)

A decorrere dal 1 gennaio 2002 UNBUNDLING SOCIETARIO per le attività di
trasporto e di dispacciamento da tutte le altre attività della filiera, ad eccezione
dell’attività di stoccaggio, che è comunque oggetto di UNBUNDLING
CONTABILE E GESTIONALE dall’attività di trasporto e di dispacciamento e di
UNBUNDLING SOCIETARIO da tutte le altre attività

A decorrere dal 1 gennaio 2003 la vendita può essere esercitata unicamente da
società che non svolgono altra attività salvo importazione, esportazione,
coltivazione, cliente grossista
2° DIRETTIVA GAS
(Dir. 2003/55/CE)

LEGAL UNBUNDLING:
- del gestore del sistema di trasporto
- del gestore del sistema di distribuzione

ACCOUNT UNBUNDLING

TPA: non discriminatorio, trasparente, accesso negoziato o regolato

TPA EXEMPTION: nel caso in cui l’impresa importatrice costruisca nuove infrastrutture:
- se rafforzano concorrenza e sicurezza;
- se vi è LEGAL UNBUNDLING;
- se investimento è tale per cui è necessaria l’esenzione
- se concorrenza non pregiudicata
chi ha costruito l’infrastruttura può esserne il fruitore esclusivo

Apertura del mercato
- fino al 1 luglio 2004: clienti idonei (fissati criteri ogni anno dagli stati membri)
- a partire dal 1 luglio 2004: clienti non civili
- a partire dal 1 luglio 2007: tutti i clienti

Obbliga gli stati membri a creare un’Autorità di Regolazione
TERZO PACCHETTO
ENERGIA
TERZO PACCHETTO
ENERGIA
1. Direttiva 2009/72/CE relativa a norme comuni per il mercato interno
dell'energia elettrica e che abroga la Direttiva 2003/54/CE
2. Direttiva 2009/73/CE, relativa a norme comuni per il mercato interno
del gas naturale e che abroga la Direttiva 2003/55/CE
3. Regolamento n. 713/2009 che istituisce un’Agenzia per la
cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia
4. Regolamento n. 714/2009, relativo alle condizioni di accesso alla rete
per gli scambi transfrontalieri di energia elettrica e che abroga il
Regolamento n. 1228/2003
5. Regolamento n. 715/2009, relativo alle condizioni di accesso alle reti
di trasporto del gas naturale e che abroga il Regolamento n.
1775/2005
ITER DI APPROVAZIONE
TERZO PACCHETTO ENERGIA
-
Presentazione da parte della Commissione Europea il 19 settembre
2007
-
Approvazione del Parlamento e del Consiglio il 13 luglio 2009
-
Pubblicazione sulla Gazzetta UE il 14 agosto 2009
-
Entrata in vigore il 3 settembre 2009
-
Le disposizioni devono essere recepite negli ordinamenti degli Stati
membri entro il 3 marzo 2011
Un diverso termine è previsto, invece, per le disposizioni di tali
Direttive in materia di unbundling: 3 marzo 2013
-
DIRETTIVA ELETTRICITA’
2009





Adottata con 588 voti favorevoli, 81 contrari e 9 astensioni
Stabilisce norme comuni per la generazione, la
trasmissione, la distribuzione e la fornitura dell'energia
elettrica
Disposizioni in materia di protezione dei consumatori al fine
di migliorare e integrare i mercati competitivi dell'energia
elettrica nella Comunità europea
Definisce le norme relative all'organizzazione e al
funzionamento del settore dell'energia elettrica, l'accesso
aperto al mercato, i criteri e le procedure da applicarsi nei
bandi di gara e nel rilascio delle autorizzazioni nonché nella
gestione dei sistemi
Definisce gli obblighi di servizio universale e i diritti dei
consumatori di energia elettrica, chiarendo anche i requisiti
in materia di concorrenza.
DIRETTIVA GAS 2009




Adottata con 596 voti favorevoli, 45 contrari e 45
astensioni
Stabilisce norme comuni per il trasporto, la distribuzione, la
fornitura e lo stoccaggio di gas naturale
Definisce le norme relative all'organizzazione e al
funzionamento del settore del gas naturale, l'accesso al
mercato, i criteri e le procedure applicabili in materia di
rilascio di autorizzazioni per il trasporto, la distribuzione, la
fornitura e lo stoccaggio di gas naturale nonché la
gestione dei sistemi
Le norme stabilite dalla direttiva per il gas naturale,
compreso il GNL, si applicano in modo non discriminatorio
anche al biogas e al gas derivante dalla biomassa o ad
altri tipi di gas, purché questi possano essere iniettati nel
sistema del gas naturale e trasportati attraverso tale
sistema senza porre problemi di ordine tecnico o di
sicurezza.
MISURE A TUTELA DEL
CONSUMATORE/CLIENTE (1/5)
1) PIU’ TRASPARENZA:
-
-
-
Più chiara rendicontazione degli effettivi
consumi di gas ed energia
Prezzi trasparenti e facilmente paragonabili
tra i vari fornitori
Informazioni nero su bianco sui siti delle
compagnie fornitrici o direttamente in bolletta.
MISURE A TUTELA DEL
CONSUMATORE/CLIENTE (2/5)
2) PIU’ ASSISTENZA:
- Risarcimenti in caso di servizio inefficiente
(ES. caso di un conto in bolletta non ben
giustificato)
- Sistema di gestione delle lamentele
(ES. creazione di un "difensore civico energetico"
o di una specifica associazione di tutela
dei consumatori.
MISURE A TUTELA DEL
CONSUMATORE/CLIENTE (3/5)
3) PIU’ LIBERTA’ DI SCELTA PER IL
CONSUMATORE:
- Possibilità di cambiare il proprio fornitore di energia
senza alcun costo entro tre settimane
- Ricevere un conguaglio definitivo non oltre sei
settimane dopo aver effettuato il cambiamento di
fornitore
- Almeno l’80% dei consumatori europei dovrà disporre
di contatori elettronici entro il 2020
MISURE A TUTELA DEL
CONSUMATORE/CLIENTE (4/5)
4) TUTELA DEL CONSUMATORE PIU’
DEBOLE
Gli Stati membri dovranno prendere misure
concrete per contrastare la “povertà energetica” dei
clienti vulnerabili (divieto di interruzione ai clienti
vulnerabili nei periodi critici)
ES. attraverso un Piano Nazionale per l'energia o
un sistema sociale ad hoc per garantire sufficiente
rifornimento a tutti.
MISURE A TUTELA DEL
CONSUMATORE/CLIENTE (5/5)
5) GARANZIA DEL SERVIZIO UNIVERSALE
- Gli Stati membri dovranno provvedere affinché tutti i
clienti civili e, se lo ritengono necessario, le piccole
imprese (aventi cioè meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo o
un totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro)
usufruiscano nel rispettivo territorio del servizio
universale
- A tal fine, gli Stati membri possono designare un
fornitore di ultima istanza e devono imporre alle
società di distribuzione l'obbligo di collegare i clienti
alla rete.
MISURE PER I FORNITORI
1) PIU’ CONCORRENZA:
Separazione tra la rete e l’erogazione del servizio
Le aziende che forniscono energia non potranno più
anche produrla.
- Consentirà alle compagnie più piccole di entrare e
competere sul mercato europeo utilizzando le reti
esistenti, consentendo un vantaggio finale per le
tasche dei cittadini.
UNBUNDLING

UNBUNDLING: per la separazione delle attività di fornitura e produzione
di elettricità e gas gli Stati membri potranno scegliere tra:
1. OWNERSHIP UNBUNDLING (separazione integrale della
proprietà): le aziende integrate dovranno vendere i gasdotti e gli
elettrodotti
2. ISO: Operatore Indipendente del Sistema (nel caso in cui la
proprietà voglia essere mantenuta parte del servizio): affidamento
della gestione delle reti a un terzo indipendente
3. ITO: Operatore Indipendente della Trasmissione: gestore della
rete indipendente a livello societario e contabile, ma pur sempre
legato alla società madre nel rispetto di regole (istituzione di un
consiglio di sorveglianza e di programmi).
L’ENERGIA DIVENTA
EUROPEA
CREAZIONE DI UN’AGENZIA DI COOPERAZIONE TRA
I REGOLATORI ENERGETICI:
- detta linee guida non vincolanti per favorire la
cooperazione e al contempo tutelare l'indipendenza dei
regolatori nazionali a livello regionale.
- esprime pareri e formula raccomandazioni agli ITO,
alle Autorità di Regolazione, al Parlamento Europeo, al
Consiglio o alla Commissione (autorizzata a intervenire
sull’intera rete europea nelle situazioni di emergenza).
- l’Agenzia presenterà, entro un termine ragionevole
non superiore a sei mesi, un orientamento quadro non
vincolante che fissi principi chiari e obiettivi per
l'elaborazione di codici di rete.
CREAZIONE DI NETWORK
EUROPEI

Con l’obiettivo di assicurare una gestione ottimale della
rete di trasmissione e degli scambi transfrontalieri:
- REGST Elettricità: Rete europea di gestori del sistemi
di trasmissione dell’energia elettrica
- REGST Gas: Rete europea di gestori di sistemi di
trasporto del gas

Le REGST dovranno elaborare un piano di sviluppo
decennale che indichi le reti di trasmissione realizzabili e
le interconnessioni regionali necessarie, importanti dal
punto di vista commerciale o della sicurezza degli
approvvigionamenti.

All’Agenzia è affidato il compito di controllare
l'esecuzione dei compiti da parte della REGST
SOLIDARIETA’
ENERGETICA
Gli Stati membri dovranno:
- aiutarsi a vicenda nei casi di gravi crisi energetiche,
come quelle a cui abbiamo assistito gli inverni scorsi tra
Russia e Ucraina
- cooperare per sviluppare moderne infrastrutture
energetiche.
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