Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica
Unita Tecnica Finanza di Progetto
IL PROJECT FINANCE IN ITALIA
MITO E REALTA’
Avv. Velia M. Leone
Responsabile Area Legale
Trento, 9 marzo 2001
Il quadro economico
•
Controllo sul debito pubblico
Trattato di Maastricht
•
•
Gap infrastrutturale
Riforma della P.A. e dei servizi pubblici
• Ridefinizione del ruolo dello Stato
• Rivalutazione del ruolo del settore privato
• Partenariato privato - pubblico
2
Iniziative del governo
•
•
•
Finanza di Progetto
PPP
Costruzione e gestione delle infrastrutture
Modifica del quadro normativo di riferimento
- stabilità
- certezze delle tariffe
•
Riforme della pubblica amministrazione
3
Punti di riferimento
PPP = Miglior uso delle risorse + finanziamenti
(tecnologie)
Costituzione di società miste
Costruzione e gestione delle infrastrutture
Finanza di Progetto
Corretta identificazione dei bisogni da parte delle P.A.
PROGRAMMAZIONE
4
La Finanza di progetto
 PROJECT FINANCING
FINANZIAMENTO DI UNA DETERMINATA ATTIVITA’ ECONOMICA IN CUI
IL FINANZIATORE TRAE IL RIMBORSO DEL SUO FINANZIAMENTO DAI
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL’UNITA’ STESSA ED IN CUI IL
PATRIMONIO DI QUEST’ULTIMA COSTITUISCE UNA GARANZIA
COLLATERALE DEL PRESTITO (NEVITT, 1996)
 PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO
NOZIONE PIU’ AMPIA RISPETTO AL P.F. CHE RICOMPRENDE INIZIATIVE
CHE NON GENERANO FLUSSI FINANZIARI SUFFICIENTI A GARANTIRE
UN ADEGUATO RITORNO AGLI INVESTIMENTI EFFETTUATI E NELLE
QUALI IL SETTORE PUBBLICO E’ CHIAMATO, CON FORME E
MODALITA’ DIVERSE, A SVOLGERE IL RUOLO DI VOLANO
DELL’INIZIATIVA FACENDOSI CARICO, EVENTUALMENTE, ANCHE DI
UNA COMPONENTE DI RISCHIO ECONOMICO - FINANZIARIO
5
La Finanza di progetto
DEFINIZIONI
TECNICA FINANZIARIA CHE CONSENTE LA REALIZZAZIONE DI UNA INZIATIVA
ECONOMICA IN FORMA DI IMPRESA AUTONOMA ATTRAVERSO:
LA DISTRIBUZIONE DEI RISCHI E DEI RENDIMENTI TRA I DIFFERENTI SOGGETTI A
VARIO TITOLO COINVOLTI
IL FINANZIAMENTO DELL’INIZIATIVA BASATO SOPRATTUTTO SULLA VALIDITA’
ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO A BASE DELL’INIZIATIVA
INSIEME DI RAPPORTI ECONOMICI CHE DEVONO ESSERE PRECISAMENTE DEFINITI SUL
PIANO
LEGALE E CONTRATTUALE - (CONTRATTI DI APPALTO, FINANZIAMENTO,
FORNITURA, STATUTI, PATTI PARASOCIALI, CONCESSIONE, GESTIONE GARANZIE
ACCESSORIE)
6
La Finanza di Progetto
CARATTERISTICHE DISTINTIVE
 IL PROGETTO È POTENZIALMENTE IN GRADO DI GENERARE FLUSSI DI CASSA
SUFFICIENTI
A RIPAGARE I PRESTITI OTTENUTI PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO STESSO ED A
GARANTIRE UNA ADEGUATA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE IN ESSO INVESTITO
 L’OBIETTIVO È LA SEPARAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DEL PROGETTO DAL
BILANCIO DEI PROMOTORI
OBIETTIVO, NON REQUISITO DEL PROJECT FINANCING: PUÒ
ESSERE PRESENTE ANCHE SOLO IN FORMA PARZIALE
 COSTITUZIONE DI UN’UNITÀ ECONOMICA AD-HOC, QUASI SEMPRE SOTTO FORMA DI UNA
SOCIETÀ AVENTE PERSONALITÀ GIURIDICA AUTONOMA, ALLA QUALE VENGONO
DESTINATI I FINANZIAMENTI OTTENUTI (COSIDDETTI “PRESTITI PER SCOPO”)
 LA
PARTECIPAZIONE DI PIÙ SOGGETTI GARANTISCE UN’ALLOCAZIONE DEI RISCHI DEL
PROGETTO
ATTUATA
ATTRAVERSO
UNA
COMPLESSA
PROCEDURA
DI
CONTRATTUALIZZAZIONE DEGLI IMPEGNI, DELLE RESPONSABILITÀ, DELLE GARANZIE
7
La Finanza di Progetto
SOGGETTI E RELAZIONI
FINANZIATORI
(banche e Istituti finanziari)
Rimborso
Finanziamenti
PROMOTORE
/
SPONSOR
Capitale
Prestiti Subord.
Garanzie Operative
Cessione
Garanzia
Finanziamenti
Contributi
SOCIETA’
DI PROGETTO
Dividendi, interessi
Ritorni economici
diretti
Garanzie Operative
Ritorni economici
diretti o indiretti
Prodotti/servizi
Prezzi/tariffe
ACQUIRENTI/UTENTI
8
SOGGETTI
TERZI
La Finanza di Progetto
SOGGETTI E RELAZIONI
AMMINISTRAZIONE
PUBBLICA
cessione
dell’opera
a fine gestione
prezzo
di concessione
UTENZE
erogarione
servizi
concessione
di lavori pubblici
CONCESSIONARIO
DI LAVORI
PUBBLICI
tariffe
appalto lavori
> 30%
APPALTATORI
ESTERNI
cessione
proventi
di gestione
ammortamento
del credito
capitale credito
privilegiato
ENTE
FINANZIATORE
lavori
servizi
operativi
lavori
corrispettivi
per lavori
forniture
pagamenti
ammortamento
credito subord.
SOCI
9
FINANZIATORI
credito
subordinato
SOCI
OPERATORI
La Finanza di Progetto
SOCIETA’ DI PROGETTO
CONFERIMENTO DEL CAPITALE DI RISCHIO –
ASSUNZIONE DEL RISCHIO IMPRENDITORIALE
ACQUISIZIONE DEL CAPITALE DI PRESTITO
PROVENIENTE
DA TERZI
FINANZIATORI
–
RIMBORSO PRESTITO (CAPITALE ED INTERESSI)
SOGGETTO
CENTRALE DEL
P.F.
SVOLGIMENTO DI FUNZIONI ORGANIZZATIVE E
MANAGERIALI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA DEL
PROGETTO
OPERATIVITA’ AUTONOMA – “ISOLAMENTO”
GIURIDICO ED ECONOMICO FINANZIARIO DEL
PROGETTO
VIENE COSTITUITA DAI PROMOTORI NELLA
FORMA GIURIDICA GIUDICATA PIU’ ADEGUATA
10
La Finanza di Progetto
CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE – PF AD INIZIATIVA PUBBLICA
Programmazione opera o impianto
per la produzione
di servizi pubblici vendibili
(art. 14, L. 109/94)
Predisposizione e
approvazione progetto preliminare corredato da indagini geologiche
(art. 16/18 e 20 L.109/94)
Indizione licitazione privata per la concessione
(art. 19 e 20 L. 109/94)
Applicazione del criterio di aggiudicazione dell’offerta economica più vantaggiosa
(art.21, co.2, L. 109/94)
Elementi di valutazione prezzo, valore tecnico, tempi, rendimento, durata, costi operativi, tariffe
(art. 21 co.2 L.109/94)
11
La Finanza di Progetto
CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE – PF AD INIZIATIVA PUBBLICA
Il concessionario predispone la progettazione definitiva ed esecutiva
(art. 19 co. 2, L. 109/94)
Il concessonario appalta almeno il 40% dei lavori
(art. 2, co.4 bis, L. 109/94)
Aggiudicazione dell’appalto mediante licitazione
privata con il criterio dei prezzi unitari
(art.29,co.3, Dlgs.406/91)
(art.21, co.1, L. 109/94)
Esclusione dell’appalto delle imprese riunite,
consorziate, controllate e collegate
(art. 4, co. 5, Dlgs. 406/91)
(art. 2, co.4, L. 109/94)
Realizzazione dei lavori
Gestione di opere e servizi
12
La Finanza di Progetto
CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE – PF AD INIZIATIVA PUBBLICA
CONTROPRESTAZIONE DELL’ENTE A FAVORE DEL CONCESSIONARIO (art. 19 L. 109/94)
 DIRITTO DI GESTIRE E SFRUTTARE ECONOMICAMENTE I LAVORI REALIZZATI
 EVENTUALE PREZZO CORRISPOSTO DA AMMINISTRAZIONE (MAX 50% IMPORTO TOTALE LAVORI)
 TRASFERIMENTO DI BENI IMMOBILI DELL’AMMINISTRAZIONE DA DISMETTERE PER UN VALORE MAX DEL 50%
DELL’IMPORTO TOTALE DEI LAVORI (POSSESSO IMMEDIATO E PROPRIETA’ DOPO IL COLLAUDO)
DURATA DELLA CONCESSIONE
MASSIMO 30 ANNI
OGGETTO DELLA CONCESSIONE
PROGETTAZIONE DEFINITIVA
PROGETTAZIONE ESECUTIVA
ESECUZIONE LAVORI PUBBLICI O DI PUBBLICA UTILITA’
GESTIONE FUNZIONALE ED ECONOMICA DELL’OPERA REALIZZATA
DOCUMENTI FONDAMENTALI
PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO (CON SPECIFICAZIONE VALORE RESIDUO AL NETTO AMM.TI ANNUALI E AL
TERMINE DELLA CONCESSIONE)
 CONVENZIONE DI CONCESSIONE
13
La Finanza di Progetto
PROMOTORE – PF AD INIZIATIVA PRIVATA
PRESUPPOSTI (art. 37-bis L. 109/94)
INSERIMENTO DEI LAVORI PUBBLICI O DI PUBBLICA UTILITA’ NEL PROGRAMMA TRIENNALE EX ART. 14
ovvero
INSERIMENTO NEGLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE FORMALMENTE APPROVATI DALL’AMMINISTRAZIONE
SOGGETTI PROMOTORI (art. 37-bis L. 109/94)
1. SOGGETTI EX ART. 10 L. 109/94
2. SOCIETA’ DI INGEGNERIA
3. SOGGETTI DOTATI DI IDONEI REQUISITI TECNICI, ORGANIZZATIVI, FINANZIARI E GESTIONALI
eventualmente associati o consorziati con
4. ENTI FINANZIATORI
5. GESTORI DI SERVIZI
OGGETTO DELLA PROPOSTA (art. 37-bis L. 109/94)
1. STUDIO DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE E AMBIENTALE
2. STUDIO DI FATTIBILITA’
3. PROGETTO PRELIMINARE (CORREDATO DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE, ETC.)
4. BOZZA DI CONVENZIONE
5. PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO
6. ASSEVERAZIONE DEL PIANO SUDDETTO DA ISTITUTO DI CREDITO
7. SPECIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO E DELLA GESTIONE
8. INDICAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO (MAX 2,5% DEL VALORE
DELL’INVESTIMENTO)
9. INDICAZIONE ELEMENTI PER AGGIUDICAZIONE EX ART. 21 CO. 2 LETT. B) (PREZZO, VALORE TEC., TEMPO ESEC.,
RENDIMENTO, DURATA, MODALITA’ DI GESTIONE E LIVELLO DELLE TARIFFE, ALTRI ELEMENTI)
14
PROJECT FINANCING
SU INIZIATIVA PRIVATA
AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater L. 109/94)
1. DEFINIZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE E DEGLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA
2. PROCEDURA NEGOZIATA TRA PROMOTORE E DUE MIGLIORI OFFERENTI
ATTUAZIONE DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater e ss. L. 109/94)
1. EVENTUALE COSTITUZIONE DELLA SOCIETA’ DI PROGETTO
2. OBBLIGO DI SUBAPPALTARE IL 30% DEI LAVORI
3. POSSIBILITA’DI EMETTERE OBBLIGAZIONI IN DEROGA AI LIMITI EX ART. 2410 C.C. GARANTITE DA IPOTECA
4. PERFORMANCE BOND
5. REVISIONE PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO SULLA BASE DI VARIAZIONI APPORTATE DALL’AMMINISTRAZIONE O DI
NUOVI MECCANISMI TARIFFARI O CONDIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ INTRODOTTE DA NORME LEGISLATIVE
E REGOLAMENTARI
PREROGATIVE PER GLI ENTI FINANZIATORI (art. 37- octies e nonies L. 109/94)
1. POSSIBILITA’ DI DESIGNARE SOGGETTO SUBENTRANTE AL CONCESSIONARIO INADEMPIENTE A CONDIZIONE CHE:
IL SUBENTRANTE ABBIA CAPACITA’ TECNICHE E FINANZIARIE EQUIVALENTI E, INOLTRE, CHE
LA DESIGNAZIONE SIA FATTA ENTRO 90 GG. DA COMUNICAZIONE DELLA VOLONTA’ DELL’ENTE DI RISOLVERE IL
CONTRATTO
L’INADEMPIMENTO DEL CONCESSIONARIO CESSI ENTRO 90 GG. DAL TERMINE PRECEDENTE O ENTRO IL MAGGIOR
TERMINE CONCORDATO
2. DIRITTO DI PRELAZIONE SULLE SOMME DOVUTE DAL CONCEDENTE IN CASO DI REVOCA O RISOLUZIONE
3. PRIVILEGIO GENERALE SUI BENI MOBILI DEL CONCESSIONARIO CHE RISULTI DA ATTO SCRITTO
15
La Finanza di Progetto
PROMOTORE – PF AD INIZIATIVA PRIVATA
TERMINI
1. PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE ENTRO 30 GIUGNO
2. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE ENTRO 31 OTTOBRE
3. INDIZIONE GARA ENTRO 31 DICEMBRE
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA FATTIBILITA’ DELLE PROPOSTE (art. 37-ter L. 109/94)
1. PROFILO COSTRUTTIVO, URBANISTICO E AMBIENTALE
2. QUALITA’ PROGETTUALE
3. FUNZIONALITA’ E FRUIBILITA’ DELL’OPERA E SUA ACCESSIBILITA’ AL PUBBLICO
4. RENDIMENTO
5. COSTO DI GESTIONE E MANUTENZIONE
6. DURATA DELLA CONCESSIONE
7. TARIFFE E LORO AGGIORNAMENTO
8. VALORE ECONOMICO E FINANZIARIO DEL PIANO
9. CONTENUTO DELLA BOZZA DI CONVENZIONE
10. ASSENZA ELEMENTI OSTATIVI
FASE DELLA NEGOZIAZIONE (art. 37- ter e quater L. 109/94)
L’AMMINISTRAZIONE HA L’OBBLIGO DI SENTIRE I PROMOTORI CHE NE FACCIANO RICHIESTA E PUO’ DEFINIRE
MODIFICAZIONI DEL PROGETTO PRELIMINARE PRESENTATO
16
La situazione italiana
Legge-quadro sui lavori pubblici
opera # progetto # servizi/gestione
promotore # sponsor
procedure # concorrenza effettiva = mortificazione
dell’innovazione/mercato “adiacente”
Art. 37 bis e ss. = Art. 19 - progettazione preliminare
- 37 quinquies
concessione “tradizionale
- 30 anni
- 50 per cento
- rinegoziazione
17
Cosa fare?
Programmazione = identificazione dei bisogni
• PA = “sponsor” + procedure autorizzative
•“promotore” = gara ad hoc
• proposta = affinamenti successivi
• aggiudicazione = “bocce-ferme”
• SPV = soggetto centrale
18
utenti finali
PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO
SpA o Srl (anche consortili) >pubblica locale
(ex art. 113, lett.e), D.Lgs. n. 267/2000)
“costituite o partecipate dall’ente titolare del pubblico
servizio qualora sia opportuna in relazione alla natura o
all’ambito territoriale del servizio la partecipazione di più
soggetti pubblici o privati”.
SOCIETA’ MISTE
SpA (anche consortile) > privata
(ex art. 113, lett.f) e art. 116, D.Lgs. n. 267/2000)
Promosse dagli enti
pubblici territoriali
Costituite dagli “enti locali per l’esercizio di servizi pubblici e per
la realizzazione delle opere necessarie al corretto svolgimento
del servizio, nonché per la realizzazione di infrastrutture ed altre
opere di interesse pubblico. (…)”.
19
PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO
Caratteristiche societarie
•
“i comuni, le province, e gli altri enti locali, possono, per atto unilaterale,
trasformare le aziende speciali in società per azioni, di cui possono restare
azionisti unici per un periodo comunque non superiore a due anni dalla
trasformazione” (v. art. 115, comma 1, D.Lgs. 267/2000).
Tale articolo è sintomatico del favore del legislatore per le società di capitali quali
forme di gestione dei servizi pubblici locali ;
•
un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato ritiene che occorre indire una
gara ad evidenza pubblica per la scelta del socio privato di minoranza (socio
imprenditore o socio finanziatore);
•
occorre procedere a gara ad evidenza pubblica per appalti di lavori e/o servizi e/o
forniture;
•
la società è formalmente soggetto privato, ma definito – dalle direttive europee –
organismo di diritto pubblico  si applicano i principi delle direttive appalti lavori,
servizi, forniture, settori esclusi;
•
emergono spesso difficoltà a trovare privati che abbiano interesse a partecipare
come soci finanziatori:
SpA o Srl a prevalente
capitale pubblico locale
a) perché devono rimettere il loro capitale di rischio alla efficienza della gestione
della P.A.;
b) perché sono esclusi, per incompatibilità, dal partecipare a gare per l’appalto di
lavori, forniture, servizi.
20
PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO
Caratteristiche societarie
La costituzione di società miste a maggioranza privata è disciplinata da apposito
regolamento (D.P.R. 533/1996) il quale prevede che:
a)
possono essere soci, oltre all’ente e agli enti promotori, le regioni, altre amministrazioni
pubbliche anche statali, e società a partecipazione pubblica;
b)
il capitale iniziale non può essere inferiore a un miliardo di lire;
c)
l’ente promotore, o almeno uno di essi in ipotesi di pluralità, non può avere una partecipazione
inferiore al quinto del capitale sociale;
SpA o Srl con partecipazione d)
minoritaria di enti locali
la partecipazione azionaria di maggioranza, pari almeno al cinquantuno per cento, deve essere
assunta da imprenditori individuali, o da società singole o raggruppate allo scopo;
e)
all’azionariato diffuso è, comunque, riservata una parte ben definita del capitale sociale;
f)
la scelta del socio di maggioranza è effettuata attraverso una procedura concorsuale ristretta,
assimilata all’appalto concorso previsto dal D.Lgs. 157/95 e disciplinata specificatamente dal
regolamento stesso;
g)
l’eventuale modifica dell’assetto societario, per l’ingresso di nuovi soci enti locali, avviene previo
apposito aumento di capitale, mentre eventuali cessioni di azioni, o ogni altro atto idoneo a
determinare la perdita della posizione di maggioranza del socio privato, sono preclusi per un
periodo di tempo determinato (fino al 31 dicembre del quinto anno dalla costituzione della
società) e, comunque, sono soggetti al gradimento motivato dei soci pubblici;
h)
i rapporti tra i soci pubblici e privati sono regolati attraverso apposite convenzioni, a garanzia
del corretto esercizio del servizio e della permanenza dell’assetto societario, anche con
l’attribuzione all’ente concedente di mezzi di controllo e verifica della economicità della gestione
e della quantità dei servizi.
21
PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO
Esempio di società per azioni
Caratteristiche societarie
a capitale misto pubblico-privato:
•
gli azionisti privati delle società per azioni devono essere scelti tramite
fattispecie “tipica”, prevista
procedura di evidenza pubblica;
dall’art. 120 del D.lgs. 267/2000
•
le STU provvedono:
a) alla preventiva acquisizione delle aree interessate dall’intervento;
SOCIETA’ DI
TRASFORMAZIONE
URBANA (STU)
Promossa da città metropolitane
e comuni, anche con la
partecipazione della provincia e
della regione, AL FINE DI
PROGETTARE E REALIZZARE
INTERVENTI DI
TRASFORMAZIONE URBANA,
in attuazione degli strumenti
urbanistici vigenti.
b) alla trasformazione delle aree di intervento;
c) alla commercializzazione delle aree di intervento;
•
l’individuazione delle aree di intervento equivale a dichiarazione di
pubblica utilità, anche per le aree non interessate da opere pubbliche;
•
le aree di proprietà degli enti locali interessate dall’intervento possono
essere attribuite alla società a titolo di concessione;
•
i rapporti tra gli enti locali azionisti e la STU sono disciplinati da una
convenzione contenente, a pena di utilità, gli obblighi ed i diritti delle parti.
22
La Finanza di Progetto in Italia
•
•
•
La legge di modifica della disciplina in materia di lavori
pubblici (c.d. Merloni-ter) ha introdotto modifiche dirette a
rendere lo strumento della concessione di costruzione e
gestione compatibile con la tecnica della finanza di
progetto.
La legge No. 144/1999 ha istituito all’interno del CIPE la
Unità Tecnica Finanza di Progetto (UFP).
I componenti della UFP sono professionisti provenienti dal
settore privato e dalla Pubblica Amministrazione nominati
con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
nell’Aprile 2000
23
Componenti UFP
•
•
Coordinatore
Luigi de Pierris
Settore Legale
Velia Leone
Rosalba Cori
Gabriele Pasquini
Massimo Ricchi
•
Settore Finanziario
Luigi de Pierris
Monica Foschi
Gabriele Pescarini
Maria Samoggia
•
Settore Ingegneria
Pasquale Serlenga
Alberto Germani
Lorenzo Serra
24
Compiti istituzionali della UFP
•
Promozione della tecnica della Finanza di Progetto
 La UFP “ha il compito di promuovere, all’interno delle
pubbliche amministrazioni, l’utilizzo di tecniche di
finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitali
privati”
•
Supporto alle Amministrazioni
 La UFP “fornisce supporto alle commissioni costituite
nell’ambito del CIPE su materie inerenti il finanziamento
delle infrastrutture”
 La UFP fornisce “supporto alle amministrazioni
aggiudicatrici nella attività di individuazione delle
necessità suscettibili di essere soddisfatte tramite la
realizzazione di lavori finanziati con capitali privati”
25
Compiti istituzionali della UFP
•
Assistenza alle Amministrazioni
 La UFP “assiste le pubbliche amministrazioni che ne
facciano richiesta nell’attività di valutazione tecnicoeconomica delle proposte presentate dai soggetti
promotori ai sensi dell'art. 37-bis della Merloni-ter, nelle
attività di indizione di gara e della aggiudicazione delle
offerte da essa risultanti.”
 La UFP “esercita la propria attività nel quadro degli
investimenti individuati dalla programmazione triennale
dei lavori pubblici”
26
Compiti istituzionali della UFP
•
“Evoluzione normativa”
L’UFP “formula raccomandazioni in merito ai
mutamenti legislativi necessari a rimuovere
ostacoli alla diffusione della tecnica di Finanza
di Progetto”
27
Linee operative
•
Promozione del Partenariato Pubblico-Privato
 Supporto e promozione delle iniziative non rientranti
direttamente nel contesto della legge Merloni- ter
 Applicazioni delle tecniche di Finanza di Progetto nel
processo di liberalizzazione e privatizzazione dei servizi
pubblici e di pubblica utilità
28
Punti chiave
•
Superare difficoltà e resistenze “culturali”:
 Possibile scetticismo sulle reali possibilità di aprire il
mercato alle iniziative private
 Difficoltà delle amministrazioni locali a gestire regole e
procedure a cui non sono abituati, ma essenziali per le
tecniche di finanza di progetto
 Fraintendimento sugli obiettivi della Finanza di Progetto
(sopravvalutazione dei vantaggi ottenibili)
29
Punti chiave
•
Creare un contesto per la diffusione della Finanza di
Progetto in Italia:
 Incoraggiare l’imprenditoria privata ad investire nel capitale
di rischio delle società di progetto
 Motivare il sistema bancario ad intervenire in operazioni di
Finanza di Progetto
 Sfruttare
le
possibilità
offerte
dalla
crescente
internazionalizzazione dei mercati dei capitali (equity e
debito)
 Individuare operazioni suscettibili di essere co-finanziate con
fondi UE
30
Conclusioni
PPP
Necessità per la P.A.
Procedure più complesse
Relazioni settore pubblico - privato
Rivoluzione copernicana
31
Unità Tecnica Finanza di Progetto
Unità Tecnica Finanza di Progetto
Via Lucania 29
00187 Roma
Telefono 06 4761 7151
Fax
06 4761 7165
WebSite www.Tesoro.it/Banche Dati/Project Financing
32
Scarica

GLI AVVII DELL`ESPERIENZA ITALIANA Luigi de Pierris