Scienza politica
Prof. Luca Lanzalaco
Modulo III
a.a. 2010-2011
MATERIALI RELATIVI
AL terzoMODULO DI LEZIONI
ARGOMENTI TRATTATI:
- LOGICA E FUNZIONAMENTO DEI REGIMI
DEMOCRATICI E COMPETIZIONE ELETTORALE
- LE ISTITUZIONI DEI REGIMI DEMOCRATICI:
- LE FORME DI STATO
- LE FORME DI GOVERNO
- I SISTEMI ELETTORALI
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• Come funzionano i regimi democratici?
Il metodo democratico è lo strumento istituzionale per giungere a
decisioni politiche in base al quale singoli individui ottengono il
potere di decidere attraverso una competizione che ha come
oggetto il voto popolare
J. Schumpeter
Elezioni
Acquisizione
potere politico
Elezioni
del
Acquisizione del
Mantenimento,
potere politico
esercizio e
controllo del potere
politico
(8 condizioni di Dahl)
3
Cosa succede tra una elezione e l’altra in un regime
democratico ?
FORMAZIONE DI ALLEANZE,
COALIZIONI, CONFLITTI
(“giochi di potere”)
Elezioni------Processo politico-----elezioni
CONTROLLO SUL
ESERCIZIO DEL
INFLUENZA SUL
POTERE POLITICO
POTERE POLITICO
POTERE POLITICO
(OPPOSIZIONE,
PARLAMENTO)
(DECISIONI COLLETTIVIZZATE,
POLITICHE PUBBLICHE)
(GRUPPI, MOVIMENTI,
CITTADINI, IMPRESE)
4
LE ELEZIONI E LA FORMAZIONE DEL GOVERNO:
UN PROCESSO COMPLESSO
Forma di stato
Per chi si vota?
Forma di governo
Come si convertono
i voti in
potere politico?
Elezioni
chi partecipa
alla
competizione
elettorale?
Sistemi elettorali
come avviene
la competizione?
Partiti
e sistemi di partito
formazione dei programmi e
campagna elettorale
il processo elettorale
5
La complessità delle elezioni: sintesi
ISTITUZIONI
ATTORI
PROCESSI
SISTEMA
FORMA
DI
FORMA
DI
ELETTORALE
GOVERNO
STATO
PARTITI
GRUPPI DI
CITTADINI
POLITICI
PRESSIONE
PROCESSO ELETTORALE
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Le istituzioni dei regimi democratici:
le forme di stato
• Natura storicamente determinata dello stato moderno e
contemporaneo.
• Formazione dello stato come processo di accentramento
territoriale delle risorse economiche, culturali e politiche.
• Emergono la distinzione e il conseguente conflitto tra
centro e periferia.
• Modelli di ordinamento territoriale dello stato
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Differenti tipi di organi di governo subnazionali o periferici
Varietà di livelli (municipale, provinciale, regionale)
Varietà di competenze (amministrative vs. politiche)
Varietà di forma istituzionale (organi amministrativi vs.
rappresentativi)
Differenti forme di stato cioè di relazioni tra organi centrali e
periferici
8
La forma di stato: le tipologie “tradizionali”
• stati unitari vs. federali
• stati regionalizzati
• differenti tipi di federalismo (federalismo
concorrenziale, esecutivo, cooperativo)
duale,
La forma di stato: dalla dicotomia ai “continua”
• esperienze storiche
• tendenza verso la convergenza
• stabilità dei modelli costituzionali vs. dinamismo delle
relazioni politico-amministrative
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La costruzione del “continuum”
Considerare la forma di stato “unitaria”, “regionale”
o “federale” come stati di una proprietà o variabile
Considerare DUE proprietà (o variabili):
Il grado di centralismo/federalismo  modello
costituzionale
Il grado di centralizzazione/decentramento
relazioni politico amministrative
10
11
La proprietà “grado di
centralizzazione/decentramento”
Il grado di decentramento è la quantità di potere
distribuita sul territorio in rapporto a quella
concentrata a livello centrale
Indicatori
Ripartizione percentuale della spesa pubblica
Ripartizione percentuale delle entrate fiscali
Ripartizione percentuale del pubblico impiego
Indice
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La proprietà “grado di centralismo/federalismo”
Il federalismo è quel principio che unisce una
pluralità di unità politiche in una unità politica
inclusiva secondo modalità che consentono di
garantire l’esistenza e l’integrità di entrambe (Elazar)
Polarità di centri (nazionale e subnazionali)
Policentrismo ed equiordinazione
Vincoli reciprocimeccanismi centro-vincolanti
13
La proprietà “grado di centralismo/federalismo”
Indicatori dell’esistenza e della intensità di meccanismi
centro-vincolanti p.es.:
Costituzione federale pattizia
Rappresentanza territoriale
Ripartizione delle competenze esclusive
Arbitrato costituzionale
Indice di centralismo/federalismo rispetto al quale
disporre tutte le democrazie
14
15
La forma di stato: i risultati della analisi
empirica
1. Esiste una relazione tra modello costituzionale
e relazioni politico amministrative tra centro e
periferia
2. La relazione, tuttavia, non è così stretta
3. Gli stati federali sono in generale più
centralizzati di quello che ci aspetteremmo
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Le istituzioni dei regimi democratici: le forme di
governo
• Funzioni di governo
• Istituzioni di governo (politiche e amministrative)
• Tipi di governi (a legittimazione diretta o indiretta,
monocratici o collegiali)
• Tipi di parlamenti (monocamerali o bicamerali
avversariali o policefali)
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MODELLI
COSTITUZIONALI
FORME
CONDIZIONI
DI GOVERNO
POLITICHE
18
La forma di governo:
i modelli costituzionali
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Governo
Governo fuso
(parlamentare puro)
Parlamento
Elettori
20
Governo bicefalo
(semipresidenziale)
Presidente
(Capo dello
stato)
Capo
dell’ese
cutivo
Elettori
Parlamento
21
Governo separato
(presidenziale)
Presidente
(Capo dello stato
e dell’esecutivo)
Governo
Parlamento
(Congresso)
Elettori
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Governo a investitura diretta
(premierato)
Primo ministro
Parlamento
Elettori
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Quali condizioni politiche?
Nel parlamentarismo
I fattori che condizionano la formazione di una
maggioranza parlamentare, cioè:
Il sistema dei partiti
L’organizzazione interna dei partiti
Il grado di distanza ideologica tra i partiti
Il continuum: dal controllo centralizzato alla
dispersione del potere all’interno della
maggioranza
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Nel presidenzialismo
I fattori che incidono sulle rigidità decisionali, cioè:
Caratteristiche organizzative dei partiti
Grado di professionalizzazione dei parlamentari
Nel semipresidenzialismo
I fattori che incidono sulle prassi presidenziali,
cioè:
La coincidenza tra maggioranza parlamentare e
presidenziale
La struttura organizzativa del partito di
maggioranza relativa
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Le istituzioni dei regimi democratici: i sistemi
elettorali
- Funzioni delle elezioni:
1.
investitura dei decisori pubblici
2.
controllo sui decisori pubblici
3.
ritualizzazione delle pratiche
democratiche
- I sistemi elettorali
Preferenze degli elettori --> voti --> seggi
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dalle Preferenze ai Voti
Come si esprimono le preferenze? - voto cardinale
presente il rischio di scelte
subottimali:
ABABAB
CCCCCC
che si evitano con il
- voto ordinale (voto trasferibile)
Chi è l’oggetto delle preferenze?
- candidato
- partito
- voto disgiunto
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Dimensione della circoscrizione elettorale
300
100
1
100
1
1
100
1 2…………300
N
Collegio unico
nazionale
Circoscrizioni
plurinominali
magnitudo
Collegio
unico
nazionale per
carica
monocratica
Collegi
uninominali
1
Nazionale
Estensione geografica
Subnazionale
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La formula elettorale
A
45%
A
B
C
45%
30%
25%
PROPORZIONALE
A
60%
B
30%
C
25%
B
C
A
22%
18%
100%
MISTO O
MAGGIORITARIO
PREMIO DI
PURO O A DOPPIO
MAGGIORANZA
TURNO
VOTI COLLEGIO
SEGGI
3. SOGLIA DI SBARRAMENTO
P.ES.
26%
A
60% SEGGI
B
40% SEGGI
29
Scheda 3
Giorno 16 novembre 2010
Evento
Fase a cui si riferisce
Evento 1
Articolazione
Evento 2
Implementazione
…………
Evento n
Conversione in decisionui
30
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