IL ROMANZO
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- È una narrazione in prosa di una certa
ampiezza
- Presenta numerosi personaggi, di solito
persone comuni che agiscono nella realtà
quotidiana: in essi il lettore si identifica. Il
sistema dei personaggi è più complesso di
quello del racconto/novella
• Molti episodi e frequenti cambiamenti di
scena, sviluppo più minuzioso del racconto
• Ha una precisa contestualizzazione storica,
sociale e ambientale
• Ha carattere POLIFONICO: si mescolano diversi
punti di vista
• È spesso PROBLEMATICO: presenta diverse
verità
• È un genere MODERNO, fiorito tra 1700 e
1800
BREVE STORIA DEL GENERE
• Durante il Medioevo vengono definiti
romanzi le narrazioni, prima in versi, poi i
in prosa, scritte in lingua volgare (cioè
parlata dal vulgus, il popolo) o romanza,
cioè derivata dal latino, la lingua di Roma.
All’inizio abbiamo il romanzo cortese o
cavalleresco, in Francia, che narra le
vicende dei cavalieri.
• Poi romanzo inizia ad indicare narrazione in
prosa, abbastanza estesa, delle vicende reali o
immaginarie di uno o più personaggi, da una
difficile situazione iniziale fino alla conclusione, di
solito positiva
• Nel 1500 abbiamo il romanzo picaresco, in
Spagna, che narra le vicende di picari, astuti
furfanti
• Primo eroe romanzesco in senso moderno è Don
Chisciotte, (1605 e 1615) dello spagnolo
Cervantes
• Poi romanzo BORGHESE, 1700 Inghilterra e
Francia: vengono indagati i rapporti tra individuo
e società. È il secolo dell’Illuminismo, della grande
fiducia nella scienza, i romanzieri studiano
l’emergente borghesia. Hegel, filosofo, lo
definisce “moderna epopea borghese”
• Dal 1800 nascono anche sottogeneri, per
esempio romanzo storico, di formazione…
• Nel 1900 perde importanza la trama e diventano
fondamentali lo scavo psicologico dei personaggi
e le inquietanti problematiche storiche, politiche
e sociali della società dell’epoca
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