PROGETTO LETTURA
" UN TRENO DI PAROLE “
A.S. 2012-13
SCUOLA DELL’INFANZIA DI CANDELARA
In una realtà eccessivamente ricca di stimoli eterogenei, nella quale
spesso i bambini faticano ad orientarsi in modo coerente, crediamo sia
importante che la scuola aiuti i piccoli a “far ordine“ nei pensieri,
cercando di evitare caotiche dispersioni che non favoriscono lo
sviluppo di positive capacità attentive e di concentrazione.
Si tratta di un obiettivo importante che può essere raggiunto in molti
modi; il linguaggio tuttavia costituisce un mezzo privilegiato anche in
vista dei fondamentali apprendimenti da conquistarsi nella scuola
primaria.
Per “saper scrivere” occorre prima di tutto “saper pensare”: sapere,
cioè, organizzare in sequenze logiche, in modo fluido e chiaro il
proprio pensiero.
OBIETTIVO FORMATIVO
Comunicare ai bambini la curiosità e la gioia del leggere.
TRAGUARDI
I discorsi e le parole
Comunicazione, lingua,cultura
• Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il
proprio lessico.
• Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie
emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il
linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse
attività.
• Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga,
discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per
definire le regole.
• Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti
compiuti nei diversi campi di esperienza.
• Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta
pluralità linguistica e il linguaggio poetico.
• E’ consapevole della propria lingua materna.
• Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.
Il Progetto Lettura è stato improntato su attività, che hanno consentito
di sviluppare gradualmente il semplice gusto di “giocare” con la
lingua: leggendo, ascoltando,fantasticando ed inventando storie,
divertendosi con le parole, trovando rime in canzoni e filastrocche.
Cantare e recitare insieme delle filastrocche sono attività molto
apprezzate, specialmente dai più piccoli; crediamo che l’approccio del
bambino con questo tipo di testi aiuti a familiarizzare con la struttura
sonora della parola, iniziando così quel lavoro di scomposizione e
riconoscimento dei suoni che sarà prezioso nel suo futuro scolastico.
A tal proposito, ogni attività di lettura, ascolto, drammatizzazione è
stata sviluppata all’interno del LABORATORIO LINGUISTICO, il quale
ci ha dato la possibilità di giocare con la lingua e di esercitare abilità
metalinguistiche, di acquisire competenze, in particolare fonologiche,
che costituiscono il presupposto per l’avvio alla costruzione della
lettura e della scrittura.
Il laboratorio linguistico si è
dimostrato sempre stimolante ed
interessante ed ha avuto una
significativa ricaduta sui bambini.
Il progetto, rivolto principalmente ai
bambini di cinque anni, è stato
portato avanti anche con i bambini
di quattro e tre anni. Infatti, ad
essere caratterizzata da una
esposizione quotidiana all’ascolto di
fiabe, di racconti, alle
drammatizzazioni, ai giochi di
parole come le canzoncine, le
filastrocche, le conte…. ,è tutta la
vita scolastica. Ogni momento è
rivolto alla precisa e corretta
pronuncia delle parole, alla
spiegazione del significato delle
medesime, all’attenzione degli
aspetti posturali e particolare
attenzione viene posta al rispetto
del bambino nel suo insieme.
I più piccoli si sono divertiti con esercizi di pre-speech
attraverso l’imitazione di animali, produzione di suoni
onomatopeici, giochi di soffio, esercizi linguali….
Ovviamente anche ai bambini di tre anni sono stati proposti semplici racconti
con cadenza stagionale; per essere meglio compresi sono stati
drammatizzati e quando è stato possibile è seguita anche la
rappresentazione grafica!
E’ arrivato l’ Autunno……..dal racconto “ L’albero Giovanni “……
Si comincia a prendere confidenza con le rime
attraverso la filastrocca…”Uva bianca, uva nera”
…e si finisce col brindisi!!!
E’ arrivato Natale……dal racconto “Il passero di Natale”……….
E’ Primavera …dal racconto “Le api ballerine”…esempio di una drammatizzazione!
E’ Pasqua…dal racconto “La leggenda della fata Pasqualina”…
Con i bambini di quattro anni, oltre ai giochi di pre-speech, si è portato
avanti un lavoro più specifico sulle rime, sui suoni delle parole ed
esercizi di pregrafismo.
Le attività prendevano spunto solitamente da racconti che seguivano, ad
esempio,l’andamento stagionale….. Si leggeva il racconto, veniva drammatizzato per una
migliore comprensione, veniva rappresentato graficamente….
Ogni bambino, ripensando al racconto che insieme ha ascoltato e
drammatizzato, dice ai suoi amici una parola della storia,la quale
viene ritmata scandendo le sillabe con il battito delle mani.
E poi tante filastrocche per scandire il ritmo, riconoscere le rime, i suoni finali
delle parole….( senza tralasciare esercizi di pregrafismo)
Quando la terra si mette a dormire
con la coperta di foglie leggere,
quando gli uccelli non cantan più
niente….
quando gli ombrelli riparan la gente….
quando tanti buoni frutti avremo
e noi li mangeremo:
ecco l’autunno!
A Carnevale…partendo da una filasrocca vengono trovate le “parole amiche“!
Dal racconto “ Le api ballerine “……
I bambini giocano con il
ritornello della storia e vanno
alla ricerca di altre parole con
lo stesso suono finale!
Lettura di immagini e suddivisione in sillabe
Anche i bambini di cinque anni hanno lavorato sulla corretta pronuncia delle
parole, sulla sillabazione, sul riconoscimento del primo fonema, sulle rime,
sulla distinzione tra frase e parola,sulle parole difficili e il loro significato…..
Dal racconto “L’albero Giovanni”…..
ATTIVITA’:I bambini hanno scelto alcune parole della storia, sono state
ripetute correttamente, divise in sillabe….
Tanti pallini……..tante sillabe!
Dal racconto “La bambina senza nome”…
ATTIVITA’: IL MIO NOME. Ogni bambino colora il proprio nome con i colori
a dita, ripassandolo prima con il dito; poi sotto lo riproduce liberamente.
Infine insieme confrontiamo la lunghezza dei nomi, contiamo le lettere,
osserviamo le somiglianze o le differenze grafiche: il grafema iniziale, quello
finale, le lettere uguali….lasciamo che siano loro ad effettuare osservazioni
ed ipotesi.
ATTIVITA’:I NOMI E I LORO SUONI. Giochiamo a pronunciare il nome di ciascun
bambino in diversi modi:sottovoce, ad alta voce, in gradazione da forte a piano e
viceversa, sillabando, dicendo solo l’inizio o la fine; in seguito i bambini “leggono”
alcune immagini, individuano il fonema iniziale e lo associano al fonema iniziale del
proprio nome.
Dal racconto “Il pagliaccio timido”….
ATTIVITA’: i bambini hanno individuato alcune parole difficili, le hanno “studiate”,
ripassate e messe in una tasca appesa al muro in sezione.
Dal racconto “La voce del vento”…
ATTIVITA’: dopo aver letto la prima parte del racconto, i bambini sono stati
invitati a fare la loro ipotesi su cosa accadrebbe se, all’improvviso, il vento
non soffiasse più…
“Senza il vento non si potevano far volare più gli aquiloni”
ATTIVITA’
ATTIVITA’: i bambini con alcune parole della storia hanno inventato le….FRASI!
Con i bambini
di cinque anni
sono stati
attivati momenti
laboratoriali in
piccolo gruppo
(max. 5) per
svolgere
esercizi di
training metafonologico
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laboratorio linguistico scuola dell`infanzia di candelara