L’INTERVISTA
INTERVISTA(RE) =
INTERROGARE
• INTERROGAZIONE QUALITATIVA
INTERVISTA LIBERA (né domanda né
risposta sono standardizzate)
INTERROGAZIONE QUANTITATIVA
QUESTIONARIO (sia domanda che
risposta sono standardizzate)
APPROCCIO
QUALITATIVO/QUANTITATIVO
INTERVISTA
ASSENZA DI
STANDARDIZZAZIONE
ORIENTATO ALLA
COMPRENSIONE
QUESTIONARIO
PRESENZA DI
STANDARDIZZAZIONE
ORIENTATO ALLA
DOCUMENTAZIONE
ASSENZA DI CAMPIONE
RAPPRESENTATIVO
PRESENZA DI CAMPIONE
RAPPRESENTATIVO
CENTRATO SUL SOGGETTO
CENTRATO SULLE VARIABILI
TIPOLOGIE DI
INTERVISTA
 STRUTTURATA (domande prestabilite per forma
e contenuto). Consente la standardizzazione dei
risultati
 SEMISTRUTTURATA (contenuto prestabilito ma
non la forma)
 NON-STRUTTURATA (né forma né contenuto
sono prestabiliti e possono variare da soggetto a
soggetto)
FASI DI LAVORO
L’intervista va:
- effettuata
- registrata
- trascritta
- analizzata
- interpretata
al fine di stendere il rapporto di ricerca
(tesi)
INTERVISTA STRUTTURATA
È definibile come “questionario a domande
aperte”
Si utilizza quando:
- non si vuole perdere la possibilità di
standardizzare i risultati;
- le possibilità di risposta potrebbero essere
così varie e complesse che risulta impossibile
individuarne un elenco esauriente
INTERVISTA SEMISTRUTTURATA
Si utilizza:
 quando non si possono stabilire le domande da
porre a priori
 quando si sa poco dell’argomento in questione
 quando l’oggetto delle domande è di natura
delicata
 quando si vogliono raccogliere dati su credenze,
atteggiamenti e comportamenti
INTERVISTA NON STRUTTURATA
L’intervistatore deve:
Incoraggiare e stimolare le risposte
evitando comunque divagazioni eccessive
Prevedere che durante l’intervista possano
emergere dei sotto-temi accanto al tema
principale
Le interviste risulteranno molto diverse tra
di loro
SOMMINISTRAZIONE MISTA
Prevede
 Raccolta principale dei dati secondo una certa
modalità
 Raccolta secondaria per scopi più circoscritti con
altre modalità
Esempio
 Questionario postale e intervista telefonica
 Intervista strutturata e focus group
 Questionario e intervista
TIPOLOGIE DI INTERVISTA:
CASI PARTICOLARI
Interviste a scopo terapeutico:
• INTERVISTA NON DIRETTIVA (Rogers)
• INTERVISTA CLINICA (Intervista sulla storia personale)
• METODI PROIETTIVI
Interviste a scopo conoscitivo:
• INTERVISTA A OSSERVATORI PRIVILEGIATI
• INTERVISTA DI GRUPPO (focused interview)
• INTERVISTA TELEFONICA (o Fax)
• INTERVISTA COMPUTERIZZATA o ELETTRONICA
• INTERVISTA TELEMATICA o TELEINTERVISTA
CONDUZIONE DELL’INTERVISTA
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
Spiegazioni preliminari
Domande primarie
Domande-sonda (probing)
Linguaggio
Linguaggio non verbale
Caratteristiche dell’intervistatore
Ruolo dell’intervistatore
CONDUZIONE
DELL’INTERVISTA:
Spiegazioni preliminari
Contatto e spiegazioni preliminari
 Processo di avvicinamento
 Illustrazione della ricerca
CONDUZIONE
DELL’INTERVISTA:
Domande primarie
• Introducono nuovo tema o aprono nuovo
interrogativo
Domande secondarie
Domande descrittive
Domande strutturali
Domande-contrasto
CONDUZIONE
DELL’INTERVISTA:
Domande-sonda
Sono stimoli che hanno la funzione di
incoraggiare l’intervistato ad andare
avanti abbassando le difese (probing)
• Ripetizione della domanda, della risposta o
di una sintesi delle ultime risposte
• Incoraggiamento, espressione interesse
• Pausa
• Richiesta di approfondimento…
4)
CONDUZIONE
DELL’INTERVISTA:
Linguaggio
Lo stile linguistico delle domande può
cambiare adattandosi alle caratteristiche
del soggetto
Aspetti prosodici
Scelte grammaticali e lessicali
CONDUZIONE
DELL’INTERVISTA:
Linguaggio non verbale
Comportamenti cinesici
Comportamenti prossemici
Aspetti paralinguistici
Caratteristiche fisiche e ornamenti
CONDUZIONE
DELL’INTERVISTA:
Caratteristiche dell’intervistatore
Sesso
Età
Etnia
Preparazione sull’argomento e status
socioeconomico
CONDUZIONE
DELL’INTERVISTA: Ruolo
dell’intervistatore
 Ruolo dinamico in quanto il buon esito dell’intervista
dipende in gran parte dal legame instaurato dai due
interlocutori
 Ruolo complesso che implica sensibilità, intuizione,
esperienza nei rapporti umani e conoscenza del
problema oggetto di studio
 Ruolo delicato in quanto l’intervistatore non deve mai
orientare le risposte dell’intervistato
LA PREPARAZIONE
DELL’INTERVISTATORE
(Zammuner, 1998)
Obiettivo: intervistare in modo amichevole ma professionale
(friendly but business-like questioning)
Tempi (5-20 ore)
Addestramento di gruppo, soprattutto fasi iniziali
Supervisore ogni 8-10 persone
Studio manuale, visione e analisi videocassette, role-playing,
interviste prova e interviste sul campo
 Dizione, velocità di eloquio, trascrizione risposte, rinforzi
 Codice deontologico




INTERVISTA BIOGRAFICA
• Metodo della ricerca di orientamento qualitativo
che raccoglie resoconti biografici e autobiografici
utili a conoscere veramente una realtà sociale
• Permette di accedere al vissuto delle persone
arrivando a comprendere motivazioni, intenzioni…
• Permette la comprensione di fenomeni collettivi
tramite la loro “individualizzazione”
INTERVISTA BIOGRAFICA:
ambiti di utilizzo nella formazione
• Analisi bisogni formativi per
progettazione interventi
• Valutazione significato attività
formative e loro efficacia reale
• Modalità didattica per produrre
cambiamenti significativi nei soggetti
• L’INTERVISTA INTERVISTA NARRATIVA
QUESTO TIPO D’ INTERVISTA Si INSERISCE
NEL CONTESTO DELLA RICERCA BIOGRAFICA,
IN QUANTO SI DOMANDA AL SOGGETTO DI
PRESENTARE LA STORIA DI UN EVENTO
SIGNIFICATIVO AL QUALE L’INTERVISTATO
HA PRESO PARTE, IN UNA NARRAZIONE
IMPROVVISATA
• Story: un intervistato racconta brevemente un’esperienza
riferita ad un tema specifico rispondendo a un interesse del
ricercatore/intervistatore…
• Life story: si raccontano estensivamente le esperienze di un
periodo circoscritto (o dell’intero percorso di vita) rispetto
al quale si chiede il resoconto di un evento significativo…
• History: è il ricercatore che racconta una sintesi
dell’esperienza di un altro protagonista e a riferirla in terza
persona…
STORIE PROFESSIONALI DI
FISIOTERAPISTI: un esempio
Come ho imparato ad insegnare?
Come ho modificato negli anni la mia
pratica?
possono aiutare i fisioterapisti in
formazione iniziale
Formazione autobiografica:
metodologie di lavoro
Cosa significa scrivere?
•
confrontarsi con la coerenza della scrittura raggiungendo
un’oggettività che va oltre ciò che si pensava di poter
esprimere
•
avere a che fare con le regole vincolanti della lingua
scritta e allo stesso tempo riuscire ad esprimere il
proprio punto di vista: il resto non entra in un contesto
comunicativo
•
confrontarsi con la cultura e con l’immaginario sociale
IN SINTESI…
L’approccio autobiografico nel contesto
educativo è tutt’altro che un invito al
soggettivismo: tutto ciò che diciamo e
scriviamo è mediato dalla cultura e dal
contesto comunicativo. Esso si basa sulla
consapevolezza che solo nella relazione si
riesce a ricostruire il proprio percorso
formativo ricavandone le risorse
necessarie per rinnovarsi e per guardare
avanti (M. Lichtner, 2007)
ANALISI DEL MATERIALE
EMPIRICO
ANALISI DI TIPO QUALITATIVO
 Ha come obiettivo la comprensione delle persone piuttosto
che l’analisi delle relazioni (variazioni) fra variabili
 Centrata sui soggetti piuttosto che sulle variabili secondo un
approccio olistico
 Presenta i risultati con prospettiva narrativa usando anche
le parole degli intervistati
 I fenomeni indagati di solito sono poco numerosi e
difficilmente estendibili al resto della popolazione
 Non si pone il problema dell’oggettività e della
standardizzazione di dati ma si preoccupa della loro
ricchezza e profondità
ANALISI DEL MATERIALE
EMPIRICO
ANALISI DI TIPO MISTO
Si utilizza quando in un’intervista si possono rilevare temi
comuni dai quali possono essere estratte informazioni
relative a tutti gli intervistati = parte quantitativa che
permette di classificare e codificare informazioni mediante
gli strumenti classici della statistica
Si tratta di una procedura che:
o ha senso solo in presenza di campioni di una certa ampiezza;
o va condotta da un gruppo limitato di persone con criteri di
classificazione comuni
LA CODIFICA DI UN
TESTO
CODICE = qualsiasi simbolo (numero,
parola, stringa di caratteri
alfanumerici…) scelto per riassumere
un’entità più complessa
• Ex post oppure ex ante
• Manuale o automatica
CODIFICA A POSTERIORI
DEL TESTO
• Lettura generale del testo oggetto di analisi
• Individuazione delle unità naturali di significato
espresse nel testo (parola/e, frasi, insiemi di
frasi)
• Costruzione di un sistema di categorie che
mettono in relazione le unità di senso/di analisi
individuate
N.B. Le scelte discrezionali del ricercatore sono
importantissime
UN ESEMPIO DI ANALISI
QUALITATIVO-QUANTITATIVA: il
software ATLAS.ti
• Conduce un percorso molto vicino a quello
di una codifica “carta e matita” con il
vantaggio di rendere tutte le operazioni
molto più veloci, sistematiche e precise
• Serve per raccogliere ed elaborare liste di
codici e/o famiglie di codici
• Facilita le azioni di recupero e permette
l’archivio delle citazioni del testo rendendo
agile il confronto fra i vari documenti
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