Rete e diadi
Aspetti strutturali e processuali
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Il modello network
Network degli
attori
attori
Network
attività
delle attività
risorse
Network
delle risorse
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ATTORI
 gestiscono e controllano attività attraverso il
controllo sulle risorse
 fondano le loro attività sul controllo diretto o
indiretto delle risorse
 perseguono obiettivi soggettivi che possono essere
di varia natura e che privilegiano tanto più quanto più
sono in posizione di potere
Hanno diversa conoscenza e prospettiva/percezione
degli altri attori/risorse/attività
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Risorse
 impianti, macchinari, know-how, risorse tecniche,
capacità oranizzative, qualità della manodopera,
disponibilità finanziarie
 risorse tangibili ed intangibili
Sono le fonti di posizioni di “potere” degli attori
il valore della risorsa risiede nel suo uso e dalla sua
combinazione con altre risorse
 minore è la disponibilità di una risorsa maggiore è il suo
valore: importanza della risorsa scarsa
 eterogeneità delle risorse
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Risorse … continua
La risorsa “conoscenza” è alla base del vantaggio differenziale
• Know-what (sapere cosa … i fatti)
• Know-why (sapere perchè delle cose … le conoscenze
scientifiche)
• Know-how (sapere fare cose … competenze pratiche, tecniche)
• know-who (sapere chi fa cosa …. dove risiede la conoscenza)
 scarse
 importanti per l’obiettivo
 poco replicabili
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Attività
 le attività si sviluppano quando gli attori usano,
scambiano, combinano risorse
 possono essere di trasformazione (modificano le
risorse) o di trasferimento (delle risorse)
 le attività possono essere collegate in modo
sequenziale (un’attività si svolge se è già stata svolta
l’altra); in modo indiretto (sono collegate da attività
intermedie; in modo generico se I risultati di un’attività
hanno una qualche influenza su un’altra
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Le principali forze del network
 attori, attività e risorse formano un sistema
interdipendente
 le relazioni di potere tra gli attori si basano sul controllo
di attività e risorse rilevanti in funzione degli obiettivi
 le conoscenze tra attori sono complementari e possono
generare valore
 il network e la sua dinamica è il prodotto della storia
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La relazione diadica
 Mutual orientation
 Flussi di scambio
 Fiducia
 Legami deboli e legami forti
 Adattamento e investimenti specifici
 Potere e dipendenza
 Stabilità e dinamismo
 Cooperazione e conflitto
 Ciclo di vita delle relazioni
 I vincoli delle relazioni
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I flussi di scambio
 materiali
 cognitivi/informativi
 finanziari
 sociali
 personali
 logistici
 tecnici
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La fiducia
La fiducia come “la convinzione da parte di A che se A o B
dovessero incontrare un problema nell’esecuzione dei loro
obblighi transazionali impliciti o espliciti, B si comporterà
come avrebbe fatto A se avesse avuto la disponibilità di
risorse di B”
La fiducia è tanto più importante quanto maggiore è
l’incertezza
La fiducia è frutto dello scambio sociale, dei rapporti tra
le persone e si forma sulla base dei comportamenti
passati, è frutto della storia
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L’impatto della fiducia sulle dimensioni
critiche delle relazioni
Opportunismo
Costi di
transazione
Incertezza
decisionale
-
+
fiducia
conflitto
Scambio di
informazioni
Investimenti
idiosincratici
Coinvolgimento
Competitività
efficienza
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Il processo di sviluppo della fiducia nelle
relazioni
Fiducia iniziale
Affidabilità
Su indizi
generici:
reputazione,
impressioni,
similarità con
altre esperienze
Su base esperienziale
Durata e
frequnza di
interazioni
limitata
Specificazione
ambiti di fiducia
limitata
Durata e frequenza
interazioni elevata
Specificazione ampia
Fiducia in senso
stretto
Su base esperienziale
Durata e frequnza
interazioni elevata
Estensione
generalizzata della
fidicia
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Legami deboli e legami forti
La forza dei legami deboli nelle reti
La forza di un legame è la combinazione dell’ammontare
di tempo, intensità emotiva, mutua confidenza e servizi
reciproci che caratterizza il legame
A
B
Legame forte
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Mutuo adattamento ed investimenti
specifici
Gli investimenti nella relazione possono renderla più
efficace, accrescere la fiducia tra le parti e sviluppare
capacità di controllo sugli interessi comuni:
- Esborsi finanziari
- Disponibilità di risorse umane
- Impiego di risorse tangibili
- Definizione di procedure per lo scambio di informazioni
- Sviluppo di relazioni sociali
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Il mutuo adattamento è il risultato di ricerca di risoluzione
di problemi nella relazione, di sviluppo di soluzioni di
maggiore conoscenza reciproca.
Gli investimenti effettuati, i processi di adattamento ed I
rapporti sociali instaurati determinano legami stabili e
forme di interdipendenza tra le imprese
Se la dipendenza è reciproca e bilanciata non vi sono
problemi ma se è sbilanciata I benefici realizzabili con la
relazione possono essere più difficilmente conseguibili
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Potere e dipendenza
A dipende da B e dunque B ha più potere su A a seconda
di:
1) quanto A ha bisogno delle risorse di B
2) quanto è difficile procurarsi altre risorse da altri attori
(relazioni di scambio alternative)
In sostanza, il potere dipende dalla diepndenza dalle risorse.
Nella misra in cui le risorse alternative sono disponibili
nell’ambito della rete la dipendenza è inferiore
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Tanto maggiore è il potere di un’organizzazione tanto
maggiore risulta l’influenza nella relazione (e nella rete)
 relazione bilanciata: se la dipendenza di A da B è
uguale alla dipendenza di B da A
 relazione sbilanciata: A o B hanno un vantaggio di
potere
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Collegamenti tra relazioni a livello di network
Due relazioni sono collegate tanto più quanto la
frequenza e l’ampiezza dello scambio nella prima
relazione è funzione dello scambio nella seconda.
Il collegamento può essere positivo o negativo:
 positivo, se l’aumento della frequenza in una relazione
aumenta la frequenza nell’altra
 negativo se l’aumento della frequenza in una relazione
diminuisce la frequenza dell’altra
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Posizioni di potere nelle reti
E
B1
D
C
A
B2
F
A ha la posizione di maggiore centralità ed è in
posizione più potente anche sulla periferia D, E, F =
potere strutturale o posizionale
B1, B2 e C hanno potere sulle periferiche perchè
unici mediatori
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Se modifichiamo le frecce …. E D, E, F
divengoono fonti di entrata di risorse importanti
E
nel sistema, il maggior potere passa ai mediatori
B1
D
C
A
B2
F
Il potere dunque dipende sia dalla dipendenza da risorse
ma anche dalla posizione strutturale
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Come A può bilanciare il potere di B
1) Diminuire il valore della risorsa che acquisisce da B
2) aumentare le alternative di attori cui accedere
(ampliare il network)
3) Aumentare il valore di una risorsa detenuta per B
4) ridurre le alternative aperte a B, alleandosi con altri
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Cooperazione e conflitto
 cooperazione e competizione
 cooperazione e conflitto
 cooperazione e tensione
Modalità di risoluzione dei conflitti:
-Negoziazione
-Adattamento reciproco
-Dominanza
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Il ciclo di vita delle relazioni
Si identificano 4 situazioni in funzione dell’intensità
dell’investimento motivazionale sia del venditore che del
compratore:
1.mantenimento bilaterale della relazione
2.relazione mantenuta dal venditore
3. relazione mantenuta dal compratore
4. scambio isolato
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Il ciclo di vita della relazione
Le relazioni si sviluppano attraverso 5 fasi generali:
1. La consapevolezza
2. L’esplorazione, che prevede l’attenzione, la
comunicazione e contrattazione, lo sviluppo e l’esercizio del
potere, lo sviluppo di norme, lo sviluppo di aspettative
3. L’espansione
4. Il coinvolgimento
5. La separazione
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I vincoli delle relazioni
 La perdita di controllo
 L’indeterminatezza
 I costi di adattamento
 L’esclusività
 La vischiosità con altri contesti relazionali
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