Sociologia dei processi culturali e comunicativi
La salute come costruzione sociale
Dott.ssa Giuseppina Sementilli
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La salute è una “realtà inventata”, ovvero storicamente
costruita e ridefinita nel corso del tempo da parte degli
“osservatori”, tramite il loro stesso operare, rappresentare e
comunicare
La salute come costruzione sociale è l’insieme dei segni e dei
processi del corpo, dei modi dell’identità, degli stili di
relazione che definiscono una qualità dell’esperienza,
costituita e trasformata attraverso processi interpersonali e
collettivi.
Il rapporto salute-malattia: 3 approcci
• Il dualismo: salute e malattia sono due opposti; la salute è assenza di
malattia, e viceversa.
• L’olismo: salute e malattia si compenetrano, come parti inscindibili di
un tutto.
• L’approccio relazionale: salute e malattia sono due fenomeni distinti
ma tra loro in relazione; un processo continuo connette i due poli.
Le origini del termine “salute”
• SALUS” (latino): salvezza, ovvero allontanamento da una
condizione negativa
• “HOLOS” (greco): totalità, ovvero ripristino dello stato
originario di completezza
5 significati di salute
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Salute come stato ideale
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Salute come fitness fisica e mentale
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Salute come bene di consumo
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Salute come forza/capacità dell’individuo
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Salute come sviluppo delle potenzialità personali
La “salute-che-pensiamo”
Concezioni socialmente e storicamente differenziate
danno luogo ad abiti mentali e a modelli di salute che
risultano spesso in competizione tra di loro nella società.
Attualmente si confrontano 3 modelli principali:
- bio-medico
- comportamentale
- socio-psico-somatico
Il modello bio-medico (1)
Approccio di matrice positivista, occidentale,
consolidatosi tra la fine dell’Ottocento e i primi del
Novecento, si basa sull’idea di un sapere medico
scientifico potenzialmente incrementabile all’infinito e in
ultima istanza in grado di debellare ogni tipo di malattia.
E’ l’approccio ancora oggi dominante e si fonda sempre
più sull’innovazione tecnologica.
Il modello biomedico (2)
La medicina è una scienza oggettiva, che scopre le
cause delle malattie ed i rimedi per riportare la salute.
Il livello di salute di una popolazione dipende dal livello
delle sue conoscenze medico-scientifiche (e
tecnologiche) e dalla sua disponibilità di risorse
mediche.
La salute è assenza di anormalità fisiologiche.
Assunti fondamentali del modello biomedico
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Dualismo mente-corpo (2 realtà distinte)
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Metafora meccanica (il corpo è una macchina)
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Imperativo tecnologico
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Riduzionismo biologico (salute biologica)
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Eziologia specifica
Principali critiche al modello
bio-medico (1)
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La forte riduzione della mortalità da malattie infettive è correlata
solo parzialmente all’intervento medico: un ruolo importante è stato
giocato dal generale miglioramento delle condizioni di vita a tutti i
livelli sociali (nutrizione, igiene, abitazioni…)
I grandi investimenti nei trattamenti curativi e nella tecnologia
applicata hanno preso il sopravvento sulle politiche di riduzione dei
fattori (sociali, ambientali, comportamentali) che sono all’origine di
molte delle malattie attuali.
Principali critiche al modello
bio-medico (2)
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L’enfasi sugli aspetti farmacologici della cura ha
prodotto l’insorgere di patologie causate proprio
dall’intervento medico (iatrogenesi)
La spinta verso la medicalizzazione della vita
quotidiana è sostenuta da forti interessi economicofinanziari, coinvolti nel sistema sanitario.
Il “mito della guarigione” provoca dipendenza e
aspettattive
eccessive
nella
popolazione,
deresponsabilizzando le persone rispetto alla cura di
se stesse (che non coincide con l’automedicazione
Il modello comportamentale (1)
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Approccio nato dall’insoddisfazione per i limiti del
modello bio-medico, si avvale soprattutto delle
conoscenze in ambito psicologico.
La salute delle persone è fortemente correlata ai loro
comportamenti, ovvero alle pratiche e alle abitudini
quotidiane di vita.
Enfasi sulla responsabilità individuale verso la salute.
Il modello comportamentale (2)
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Il modello enfatizza l’educazione alla salute e la
prevenzione delle malattie.
Le 7 “regole d’oro” della prevenzione:
1. Non fumare
2. Dormire 7 ore per notte
3. Fare colazione al mattino
4. Non superare il peso consigliato
5. Bere alcol con moderazione
6. Fare movimento ogni giorno
7. Non mangiare tra i pasti
Una persona che a 45 anni segue 6/7 di queste regole ha
un’aspettativa di vita di 11 anni più lunga di una persona che ne
segue meno di 4.
Limiti del modello comportamentale
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I comportamenti individuali sono spesso influenzati da
più ampi fenomeni sociali: il contesto influisce
sull’individuo, limitando e condizionando le sue effettive
possibilità di scelta (es. correlazione tra fumo e
condizione sociale).
Molti fattori di malattia sono comunque al di fuori del
controllo dei singoli individui (inquinamento, qualità del
cibo, ...).
La promozione della salute può rischiare di divenire una
forma di controllo sociale (es. proibizionismo negli USA).
Il modello socio-psico-somatico (1)
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La salute degli individui è influenzata dall’ambiente
sociale, politico, economico, culturale e naturale in cui
essi vivono.
La salute è il processo di interazione reciproca tra
corpo, mente e “ambiente esterno”: le sue componenti
principali sono la fisiologia, il comportamento e le
emozioni.
Reinterpretazione,
in
chiave
relazionale,
della
definizione OMS (anni ‘40): “la salute è lo stato
completo di benessere fisico, mentale e sociale”.
Il modello socio-psico-somatico (2)
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La salute è una capacità di risolvere i problemi e di
gestire le emozioni, attraverso la quale si mantiene o
si ristabilisce un’idea positiva di sé ed il benessere sia
psicologico
che
fisico
(senso
di
coerenza
dell’individuo).
La promozione della salute si realizza attraverso un
insieme di interventi non solo di carattere medicosanitario, ma anche finalizzati a mettere l’individuo
nella condizione di sviluppare l’insieme delle proprie
potenzialità (qualità della vita, empowerment).
Alcune domande che la sociologia pone
alla medicina
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Se salute e malattia sono “costrutti sociali”, come
funziona il processo comunicativo e relazionale
all’interno del quale si forma la loro definizione ed loro il
riconoscimento?
Ci sono asimmetrie informative per cui alcune categorie
di attori detengono un maggior potere di definizione
della realtà rispetto ad altre?
(Paradigmi scientifici; interazione medico-paziente)
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Qual è il posto della responsabilità individuale e della
responsabilità sociale (e politica) nel definire salute e
malattia? Quali autonomie vanno tutelate e quali
corresponsabilità vanno invocate?
La sociologia della salute: dal dibattito epistemologico
alla“valutazione della qualità del servizio”…………………
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Manuali e testi di Sociologia della Salute attribuiscono a
Talcott Parsons la paternità di quella branca della
sociologia che nell’arco degli ultimi sessant’anni si è
occupata di salute/malattia e sistema sanitario con i vari
sub-sistemi, riconosciuta inizialmente come Sociologia
della/nella Medicina mentre oggi si identifica nella
dimensione olistica di Sociologia della Salute.
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Nel capitolo X “La struttura sociale e il processo
dinamico: il caso della professione medicamoderna” del
“Sistema Sociale” Parsons specifica come la malattia è
intesa come “devianza” da parte del “malato” poiché non
in grado di ricoprire i propri ruoli.
Egli scrive: «la malattia è uno stato di turbamento nel
funzionamento “normale” dell’individuo umano nel suo
complesso, in quanto comprende sia lo stato
dell’organismo come sistema biologico sia i suoi
adattamenti personali e sociali. Essa viene così definita
in parte biologicamente e in partesocialmente.
La
partecipazione
al
sistema
sociale
è
sempre
potenzialmente rilevante per lo stato di malattia, per la
sua eziologia e per le condizioni di successo nella terapia,
nonché per altri suoi aspetti».
SISTEMA SALUTE
Natura esterna
Sistema sociale
Sistema Sanitario
IO/ME in relazioni di mondo vitale
Natura interna
SISTEMA SALUTE
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Ricomprende, oltre al sistema sanitario in strictu
sensu, anche la natura esterna, il sistema sociale, la
natura interna, il soggetto in relazione al mondo vitale
e soprattutto le reciproche interconnessioni che fra
questi concetti è possibile individuare
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Si apre così la strada alla Sociologia della Salute che centra la
propria attenzione non ad un particolare sub-sistema sociale ma tenta
di analizzare aspetti della Salute attraverso un ottica
multidimensionale, multidisciplinare e multifunzionale.
Il contributo della sociologia al sistema sanitario (e al sistema salute
più in generale) è orientato alla valutazione della qualità. Un apporto
utile per l’ottimizzazione della gestione degli interventi sia di tipo
medico-sanitario (determinando l’efficacia degli interventi basati
sull’evidenza) sia di tipo organizzativo-gestionale (efficienza di
disposizioni, orientamenti, politiche, ecc.). Inoltre, un notevole mezzo
di valutazione per la valutazione della qualità è dato dalla
soddisfazione dell’utenza
e dalla raccolta di “storie di vita”.
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La salute, definita nella Costituzione
dell'OMS, come "stato di completo
benessere fisico, psichico e sociale e
non semplice assenza di malattia", viene
considerata un diritto e come tale si
pone alla base di tutti gli altri diritti
fondamentali che spettano alle persone.
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Attività motorie e sportive speciali in situazioni di