QUALITA’ E
CERTIFICAZIONE NEL
SETTORE PRIMARIO
Master in COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELLE
AREE RURALI
Davide Pettenella e Laura Secco
Dip. TESAF - Università di Padova
Obiettivi delle lezioni
Al termine della lezione lo studente saprà:






inquadrare la certificazione tra gli strumenti di
valorizzazione delle produzioni del settore primario
definire il concetto di “qualità”
distinguere la certificazione di prodotto da quella di
processo
riconoscere un approccio “di sistema” da uno
“prestazionale”
distinguere tra certificazione di 1a, 2a e 3a parte
riconoscere i grandi campi di applicazione dei concetti
di qualità e certificazione nel settore primario
Presupposti di base:
Per una certificazione è necessario che ci
sia:
•
un’organizzazione che ha interesse a
certificarsi (o che è costretta a farlo)
•
una (buona) norma di riferimento
•
un ente di certificazione accreditato
Organizzazione dei moduli
L’organizzazione
Iter di
certificazione
Modalità di
controllo e
garanzia
La “qualità”
Gli schemi di
certificazione
della qualità e
sicurezza
Certificazioni
ambientali
Certificazione
attività agricole
Certificazione
gestione forestale
Certificazioni CES
Catena di custodia
Certificazione
integrata
Mutuo
riconoscimento
Le norme
L’organizzazione
Definizione
"insieme di persone e di mezzi, con definite responsabilità, autorità
ed interrelazioni. Ad esempio: Società, raggruppamento di società,
azienda, impresa, istituzione,..., associazione o loro
combinazione" (ISO 9000:2000)
"gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, ovvero loro
parti o combinazioni, associata o meno, pubblica o privata, che
abbia una propria struttura funzionale e amministrativa.
Nota: Nelle organizzazioni costituite da più entità operative, una
singola entità operativa può essere definita come organizzazione”
(ISO 14001)
L’organizzazione interessata
Singola azienda
(anche un settore della
PA)
 Un gruppo di aziende
 Un territorio omogeneo

Sottoposte/o ad una forma
di controllo interna
Vantaggio
Field
competitivo
auditing
Operazione di
immagine,
comunicazione
Desk
auditing
Motivazioni



Un investimento per l’azienda per la migliore
organizzazione interna, costruire una identità
aziendale, motivare il personale
Uno strumento di informazione e garanzia
esterna per i clienti (reali o potenziali)
Uno strumento per ridurre le funzioni di
controllo pubblico
 Un potenziale vantaggio competitivo
e quindi:
 Uno strumento che spiazza alcune imprese
Beneficiari
La c. è cosa diversa dal raggiungimento di
standard che possono essere acquisiti anche
senza certificarsi.
Quindi certificare per chi?
• per promuovere gli interessi dei venditori (p.e.: CES)
• per difendere particolari esigenze dei consumatori
(contenuto di pesticidi nel miele biologico)
• per difendere gli interessi generali della collettività,
quindi anche i non consumatori (FSC)
Obbligatorietà/volontarietà
In genere la certificazione è un atto volontario,
nella logica di trovare una alternativa ai tradizionali
strumenti di comando e controllo
Anche quando si tratta di un atto volontario, speso è
una conditio sine qua non per rimanere su un
mercato (fenomeni di induzione da parte di impreseclienti)
Alcune aree di obbligatorietà:
•Salute e sicurezza
•Le normative europee e nazionali:
Direttiva 85/734/CEE (recepita con il DPR 224 del 24/5/88) sulla
responsabilità legale da prodotto difettoso, la quale disciplina la
responsabilità di chi vende un prodotto nel caso che esso causi danni;
Direttiva 89/106/CEE (CPD= Construction Products Directive) sui prodotti
da costruzione (recepita con il DPR 246 del 21/4/93), la quale ha stabilito
che i alcuni prodotti debbano essere conformi alle norme comunitarie
armonizzate e dotati della marcatura CE;
Direttiva riguardante le forniture tecnologiche (recepita con il DPR 237 del
10/10/1994), la quale ha stabilito che le forniture pubbliche ad alto valore
tecnologico debbano essere affidate solo da ditte certificate;
Legge Merloni, legge quadro sugli appalti pubblici, la quale ha stabilito che
dal 1/1/1997 i grandi lavori pubblici debbano venire affidati solo a ditte
certificate;
Le norme
Organismi di normazione
Organismi ufficiali, non specializzati:
*
ISO: International Standard
Organisation
*
CEN: Comitato Europeo per la
Normalizzazione (paesi CEE + EFTA)
*
Organismi ufficiali nazionali: UNI (CEI
per i prodotti elettrici), AFNOR (Association
Française de Normalisation),
DIN (G),
CSA (Canadian Standards Association), BS
(British Standards), UNE (Spagna), ...
Altri:
Organismi tecnici : Association Technique
Internationale des Bois Tropicaux (ATIBT), AIAB,
Canadian National Lumber Grades Authority
(NLGA), American Lumber Standard Board (ALS),
CTBA (F), ...
Organismi di categoria: IFOAM, FSC, National
Hardwood Lumber Association (NHLA - USA), South
East Asian Lumber Producers Association
(SEALPA), ...
Processo di approvazione di
nuove norme (1/2)
Gli enti di normazione elaborano nuove norme o
recepiscono e modificano norme emanate a livello
superiore o inferiore
ISO
CEN
UNI
Si creano Comitati tecnici, Sottocommissioni (es.:
EN/TC 175 su “definizione e metodi di misura del legno
tondo e segati per tutte le destinazioni d'uso, a parte
quelle strutturali”) o Gruppi di lavoro che predispongono
proposte di norma (es.: prEN 175.43019 per la
classificazione qualitativa di legname tondo di conifera)
Processo di approvazione di
nuove norme (2/2)
Alcune imprese che operano in mercati di nicchia, molto
specializzate nell’impiego di materie prime di particolari
caratteristiche tecniche, possono aver bisogno di
norme/criteri aziendali non rispecchiati in pre-definiti
standard.
Anche per questa ragione, rimane di fondamentale
importanza il ruolo dei collaudatori.
Diversi aspetti
della “qualità”
e delle relative norme
QUALITA’ = CONFORMITA’
(non “ottimo prodotto” o “servizio”!)
Qualità
Disciplinare, Protocolli,
Standard, Norme o
Codice di buona pratica,
ecc.
Concetti correlati: uniformità, costanza,
ripetibilità, catena di custodia, trasparenza,
responsabilizzazione.
Approcci di
Sistema
vs.
Miglioramento
continuo
Prestazionali
Rispetto di
prescrizioni
(esterne)
n
Area di conformità
Il ciclo di Deming
Area di non conformità
0
REQUISITI FONDAMENTALI SGA
Miglioramento
continuo
Riesame della
direzione
Controlli
azioni correttive
Analisi
ambientale
Politica
ambientale
Pianificazione
Attuazione
funzionamento
Approcci di
Sistema
vs.
Prestazionali
Rispetto di
prescrizioni
(esterne)
Miglioramento
continuo
Un esempio:
Agricoltura biologica
Riduzione graduale
dell’uso di pesticidi
Nessun pesticida
Va utilizzato
Certificazione di prodotto e di
processo

Q e C di prodotto

Q e C di processo
Approccio prestazionale
Approccio di sistema
Marchi, (eco)label
aziendali
Marchi, (eco)label
“ombrello”
Per essere chiari:
Organizzazione
aziendale:
• Contratti
• Informazione
• Formazione
• Controllo qualità
•…
Prodotto A
Prodotto B
Certificazione di prodotto
Prodotto C
Certificazione di processo
La normativa di
riferimento
Aree tematiche
Tematiche relative alla
certificazione di processo e …
…di prodotto
Qualità,
prestazioni, …
Origine-tipicità
Qualità
Ambiente
Salute e
sicurezza
Società
Il Ciclo di Vita
del prodotto
Biologico
Buona gestione
Forestale
CES
Schemi di certificazione prevalentemente di
processo (1/2)
Oggetto
Norma di
riferimento
Prodotto/
processo
Approccio
Marchio
Sistema
Qualità
ISO 9001-3
(Vision 2000)
Processo
Sistema
Vietato
Sistema di
ISO 14001-4
Processo
Sistema
Vietato
Gestione
Ambientale
Reg. 1836/93
L 70/94 (EMAS)
Reg. 761/2001
(EMAS 2)
Processo
Sistema
Si, ma
solo sito
Schemi di certificazione prevalentemente di
processo (2/2)
Oggetto
Norma di
riferimento
Prodotto/
processo
Approccio
Marchio
Salute e
Sicurezza
OHSAS 18001
OHSMS (DNV),
VCA/SCC, BS8800
(linee-guida)
HACCP
Processo
Prestazionale No
Processo
SistNo
Prestazionale
Social
SA 8000
Processo
Sist.+Prest.
Si, per
azienda
Accountability
AA 1000
Processo
(comunicaz. sociale)
Sistema
No
Schemi di certificazione prevalentemente di
prodotto (1/2)
Oggetto
Norma di
riferimento
Prodotto/
processo
Approccio
Ciclo di Vita
dei Prodotti
Reg. 880/92,
L.294/93 (Ecolabel
comunitario),
Dichiar. Ambientale
di Prodotto (ISO
14025)
Prodotto e
processo
Prestazionale Si
Origine/tipicità Reg.2081/92 (DOP
prodotti agricoli IGP)
e for.non
legnosi
Prodotto e
processo
Prestazionale Si
Prodotto
biologico
Reg. 2091/92
Processo e Prestazionale Si
prodotto
Norme IFOAM
Processo e Prestazionale Si
prodotto
(International Federation of
Organic Agriculture
Movements)
Marchio
Schemi di certificazione prevalentemente di
prodotto (2/2)
Oggetto
Norma di
riferimento
Prodotto/
processo
Gestione For.
Sostenibile
Forest Stewardship
Council (FSC)
Processo e Prestaz.+Sist. Si
CoC
Pan European
Forest Certification
Council
Processo e Sist.+Prestaz. Si
CoC
Norme FLO (Fairtrade
Processo e Prestazionale Si
CoC
Commercio
Equo e
Solidale
Labelling Organizations
International)
www.fscoax.org/
www.pefc.org/
www.ifoam.org/
www.fairtrade.net
Approccio
Marchio
Modalità
di controllo/garanzia
Certificazione di parte prima
Più correttamente:
“Dichiarazione di conformità”
azienda
norma
Sistema autoreferenziale
Garanzia = f(rapporto fiduciario azienda/ cliente)
Certificazione di parte seconda
Più correttamente:
“Attestazione di conformità”
azienda
Organismo di
certificazione
norma
Nei rapporti consolidati tra due aziende l’attestazione può essere sufficiente
Certificazione di parte terza
La “certificazione”
azienda
Organismo di
certificazione
Organismo di
accreditamento
norma
Sistema di
certificazione e
accreditamento
In sintesi:
autocertificazione (meglio “dichiarazione di conformità”) da parte dell’impresa sulla base di
criteri che l’impresa stessa dichiara di rispettare (“first-party claim”)
esempi: tronchi della Val Canale (provvisti di apposito marchio), segati delle Foreste
Demaniali della Provincia di Trento, infissi della Panto da foreste tropicali gestite in forma
sostenibile L’effettiva provenienza del materiale e la qualità dello stesso sono garantite sulla
base di un rapporto fiduciario dai produttori stessi.
l’attestazione di conformità effettuata da un organismo esterno ma non indipendente, cioè
commercialmente coinvolto nelle attività che l’impresa realizza (“second-party claim”)
esempi: i marchi Vero Legno e Super Legno attribuiti da apposito Consorzio, il marchio
Austria OK attribuito dalle CCIAA austriache
certificazione di parte terza (la “certificazione”): sistema di controllo basato sulla presenza
di un organismo di certificazione esterno e indipendente che viene chiamato dall’impresa
interessata a valutare. Il “controllo dei controllori” ( = accreditamento) è effettuato da un ente
esterno (ente di accreditamento).
esempi: sistemi di qualità aziendali ISO 9000, ISO 14000, sistema FSC, prodotti biologici,
marchio DOC, ecolabel comunitario
Organismi di certificazione
e laboratori di prova
enti pubblici o privati (con personalità giuridica e
indipendenti dalle ditte) accreditati
esempi:
per le prove:
CATAS, più di 100 prove per i mobili, organizzato in due
laboratori (S.Giovanni al Natisone - UD)
CERT (Treviso), per infissi
COSMOB (Montelabbate - PS)
…
http://www.sinal.it/ita/asp/ricerca.asp
http://www.catas.com
http://www.cert.tvtecnologia.it/
http://www.cosmob.com/laboratorio/default.htm
certificazione dei sistemi qualità (ca. 30 in Italia):
ICILA (industria del legno)
CISQ
CERTIQUALITY (industria chimiche e cartarie,
(EQNETagroalimentare, ambiente)
IQNET)
CSQA (agroalimentare)
…
DNV,
SGS,
AIOCI
Bureau Veritas, …(tutti i settori)
http://www.iqnet-certification.com/
http://www.cisq.com/italiano/federazione/sethome.html
http://www.aioici.org/
Organizzazione del sistema di
certificazione-accreditamento
ISO 45001 Criteri generali per il funzionamento dei
Laboratori di prova
ISO 45002 Criteri generali per la valutazione dei Laboratori
di prova
ISO 45003 Criteri generali riguardanti gli organismi che
accreditano i laboratori di prova
ISO 45011 Criteri generali riguardanti gli organismi di
certificazione dei prodotti
ISO 45012 Criteri generali riguardanti gli organismi di
certificazione di Sistemi di qualità
ISO 45013 Criteri generali riguardanti gli organismi di
certificazione del personale
ISO 45014 Criteri generali per la redazione da parte di un
fornitore della dichiarazione di conformità
Enti di accreditamento
L’accreditamento è realizzato da una serie di enti (organismi diretti
da rappresentanti di Assoc.di categoria, enti pubblici, …)
Enti italiani preposti all'accreditamento:
- SINAL, Sistema nazionale per l'accreditamento dei laboratori
- SINCERT, Sistema nazionale per l'accreditamento degli
organismi di certificazione
- SICEV: per i valutatori
http://www.sinal.it/ita/index.htm
http://www.sincert.it/
http://www.3vit.it/qpoint/valutatori/valuaicq.htm
I primi 2 organismi controllano periodicamente il buon funzionamento dei
laboratori pubblici e privati che effettuano prove tecniche definite in sede
nazionale e internazionale (SINAL) e degli organismi di certificazione della
qualità aziendale (SINCERT) una volta questi siano ufficialmente
accreditati
Iter di certificazione
Alcune definizioni di base
Con il termine CERTIFICAZIONE si intende:
“La dichiarazione (di una terza parte indipendente)
che un sistema produttivo, un prodotto o un
servizio è, con ragionevole attendibilità,
conforme ai requisiti stabiliti da una norma o
regola tecnica di riferimento”
PROCESSO = insieme di risorse e attività
tra loro interconnesse che
trasformano input in output (con
VA)
PRODOTTO = risultato di attività o di processi
SERVIZIO =
risultato di attività all’interfaccia
fornitore/cliente e di attività proprie
del fornitore per soddisfare esigenze
del cliente
(Definizioni da UNI EN ISO 8402)
SISTEMA DI GESTIONE = tutti gli elementi
necessari (struttura organizzativa, procedure,
procedimenti e risorse) per attuare la gestione
aziendale
SISTEMA QUALITÀ (SQ):
Sistema di gestione aziendale in grado di garantire
la costanza delle prestazioni aziendali e delle
caratteristiche qualitative dei prodotti e servizi offerti
•
Principi-guida:
- soddisfazione cliente
- prevenzione non conformità
- miglioramento continuo
SISTEMA GESTIONE AMBIENTALE (SGA):
Sistema di gestione aziendale in grado di garantire il
miglioramento continuo del comportamento
dell’azienda nei confronti dei possibili impatti
sull’ambiente.
• Principi-guida:
- soddisfaz. cliente/collettività (riduzione impatti amb.)
- prevenzione (NC, danni ambientali)
- miglioramento continuo (delle prestazioni ambientali)
SISTEMA GESTIONE SOCIALE (SA):
Sistema di gestione aziendale in grado di garantire il
miglioramento continuo del comportamento
dell’azienda per i diritti dei lavoratori e la sicurezza e
igiene sul lavoro.
• Principi-guida:
- soddisfazione cliente/collettività/lavoratori
- prevenzione (NC, rischi salute e incidenti, ...)
- miglioramento continuo
PUÒ ESSERE OGGETTO DI CERTIFICAZIONE:
- un sistema produttivo-gestionale
- un prodotto/servizio
- loro combinazioni
l’adozione di un sistema di gestione
aziendale non coincide necessariamente con
la sua certificazione!
Co-presenza di diverse attività di
certificazione
ente di
certificazione
Certificato
accreditamento
enti di
accreditamento
impresa che desidera
essere certificata
accreditamento
laboratori di prova
Rapporto di
prova
Attenzione: un rapporto di prova certifica che quel campione (e non tutta la
produzione aziendale) che è stato fornito al laboratorio è conforme alla norma.
Solo se l’azienda ha un sistema di gestione certificato il campione potrebbe
essere rappresentativo dell’intera produzione o di parte della stessa.
Alla base della certificazione vi è l’attività di
valutazione del sistema di gestione
aziendale e/o dei prodotti/servizi offerti da
parte di un organismo di certificazione
indipendente
Tale attività di valutazione si basa su
VERIFICHE ISPETTIVE
LA CERTIFICAZIONE
INDIPENDENTE
l’Organismo di c. è
controllato da un ENTE DI
ACCREDITAMENTO
Un ORGANISMO DI
CERTIFICAZIONE,
esterno indipendente e
autorizzato,
viene chiamato
dall’AZIENDA
INTERESSATA
valuta rispetto (conformità)
degli STANDARD di riferimento
emette certificato
ed autorizza l’ev.
USO DEL
MARCHIO
VERIFICA ISPETTIVA della Qualità, SGA,…
= esame sistematico e indipendente volto a
determinare:
1) se le attività svolte per la Qualità, … ed i relativi risultati
sono in accordo con quanto stabilito/pianificato
(OBIETTIVO = VERIFICARE LA CONFORMITÀ a
norme/procedure stabilite);
2) se quanto stabilito/predisposto viene attuato in maniera
efficace e risulta idoneo a conseguire gli obiettivi
prefissati (OBIETTIVO = VERIFICARE LA
EFFICACIA/EFFICIENZA delle procedure/di quanto
stabilito per raggiungere gli obiettivi aziendali);
UN SISTEMA DI GESTIONE è basato su:
• PIANIFICAZIONE delle attività e delle
risorse umane necessarie per realizzarle;
• DOCUMENTAZIONE delle linee d’indirizzo e
delle regole per condurre le attività;
• EVIDENZA OGGETTIVA dell’applicazione
delle regole tramite opportune registrazioni.
LA VERIFICA ISPETTIVA DI UN SISTEMA DI
GESTIONE è basata su:
• OSSERVAZIONE = constatazione di un fatto
rilevato durante la verifica ispettiva e
supportata da evidenza oggettiva;
• EVIDENZA OGGETTIVA = informazioni,
documentazioni (qualitative o quantitative) o
constatazioni relative al SQ, …, basate su
osservazioni, misure o prove e che possono
essere verificate.
La VERIFICA ISPETTIVA prevede in genere
due fasi:
1) VERIFICA DOCUMENTALE = i valutatori
(ispettori) qualificati analizzano i documenti del sistema
di gestione aziendale (Manuale Qualità, Manuale SGA,
…, procedure, organizzazione e struttura, …);
2) VISITA PRESSO L’AZIENDA = i valutatori
osservano se quanto specificato nei documenti del
sistema di gestione aziendale viene effettivamente
applicato in azienda e con quali risultati.
L’ITER DI CERTIFICAZIONE
Domanda di certificazione inoltrata all’organismo di c. da parte
dell’azienda
Verifica documentazione + eventuale visita preliminare
Visita ispettiva presso l’azienda (audit ispettivo)
Rapporto di verifica ispettiva (segnalazione di
eventuali non conformità)
Decisione di certificazione (Comitato di certificazione)
ESITO POSITIVO
Emissione certificato
Visite di mantenimento per tutta la durata del certificato
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QUALITA` E CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI AGRO