
L’assistente sociale ha un’immagine di
quale può essere il suo ruolo nella
società
 Può
quindi operare con approcci diversi
che sottolineano specifiche finalità
Essere assistenti sociali implica:
avere una propria immagine sugli
obiettivi da raggiungere a livello generale

 dotarsi
di riferimenti teorici adeguati per
realizzarli
Il servizio sociale è visto come possibilità per favorire
benessere negli individui, nei gruppi e nella comunità,
promuovendone la crescita e l’autorealizzazione.
Attraverso il processo costante di interazione con gli altri si
modificano le proprie idee e si possono influenzare gli altri.
Questo processo di influenza reciproca
 porta gli assistenti sociali ad assumere un atteggiamento
riflessivo.
 Aiuta le persone ad acquisire il controllo sui loro sentimenti e
sul loro modo di vivere e, attraverso questo “potere
personale”, li rende capaci di superare e affrontare sofferenze
e svantaggi.
Il servizio sociale sviluppa cooperazione e
supporto reciproco nella società in modo che
le persone oppresse e svantaggiate possano
acquisire potere sulle loro vite.
L’assistente sociale facilita le persone,
attraverso l’empowerment, a prendere parte
ad un processo di apprendimento e
cooperazione in modo da creare istituzioni in
cui tutti possano riconoscersi e partecipare
Il servizio sociale è visto come uno dei
servizi di welfare offerti agli individui nella
società.
In questo contesto incontra i bisogni
individuali e incrementa i servizi di cui è
parte, in modo che si possa operare in
maniera più efficace.
Ognuna di queste finalità viene sostenuta da
approcci specifici
 riflessivo-terapeutico è supportato da
approcci esistenziali, umanistici, psico-sociali
 Socialista-collettivista fa riferimento a teorie
radicali, alla pratica anti-oppressiva o
all’empowerment;
 Individualista-riformista viene sostenuto da
un approccio centrato sul compito e dalla
teoria dei sistemi
Tra queste tre modalità di vedere il servizio
sociale vi è un continuo dibattito e
l’equilibrio è costantemente messo in
discussione e modificato
Vi sono due visioni su cui il dibattito è aperto:
positivistica/modernista
la conoscenza è acquisita attraverso la ricerca
costruttivista/postmodernista
la conoscenza è una rappresentazione della realtà
costruita attraverso parole in un linguaggio
simbolico
Payne (1991, adattato da Sibeon 1990)
Tipi di teorie
T. formali
T. informali
Teorie su che cos’è il servizio sociale
Relazioni formali scritte che
definiscono la natura e le
proposte del welfare
Valori morali,
politici, culturali,
adottati dagli
operatori per
definire le funzioni
del servizio sociale
Teorie su come “fare” servizio sociale Teorie formali scritte che
definiscono la pratica (es.
casework,
terapia familiare,
groupwork…)
Teorie della pratica
induttive e non
scritte, costruite
dalla esperienza
Teorie sul mondo del cliente
Uso da parte dei
professionisti
dell’esperienza e del
significato culturale
a livello generale (es.
famiglia come
istituzione,
comportamento
normale,
genitorialità
competente
Teorie formali scritte delle
scienze sociali e dati empirici
(es. sulla personalità,
matrimonio, famiglia, razza,
classe, genere…)
Analisi critica. Si basa sull’utilizzo di teorie in contrapposizione per
sviluppare una pratica critica
Selettività. Si fonda sulla scelta di una teoria specifica
Eclettismo. Si esprime con due diverse modalità: la prima porta a scegliere
una specifica teoria in relazione alla tipologia del caso, la seconda porta a
utilizzare teorie diverse in sequenza sullo stesso caso o a mettere insieme
indicazioni provenienti da diversi approcci in una sorta di modello
costruito in maniera intenzionale da un singolo o da un gruppo oppure
anche usato in maniera “casuale”
Prospettive
teoriche
Approcci
diversi
Autori
significativi
Prospettiva
psicodinamica
Terapia
psicosociale
Hollis Woods
Modello
Funzionale
Smalley
Contesti
terapeutici
Vari autori
Prospettive
teoriche
Approcci
diversi
Autori
significativi
Teorie
psicologiche
dell’IO
Intervento sulla
crisi e
Golan
Modello centrato Reid and
sul compito
Epstein
Prospettive
teoriche
Approcci
diversi
Autori
significativi
Teorie cognitivo- Terapia
Sheldon
comportamentali cognitivocomportamentale
Uso di tecniche Vari
con gruppi e
comunità-lavoro
residenziale
Prospettive
teoriche
Approcci
diversi
Prospettive
sistemica
ed ecologica
Teoria dei
Pincus e
sistemi applicata Minahan
al servizio
sociale
Modello
esistenziale
Sistemi di rete e
di supporto
sociale
Autori
significativi
Germain e
Gitterman
Vari
Prospettive
teoriche
Approcci diversi
Autori
significativi
Teorie dei ruoli Modello socio- Satir
sociali
psicologico e
Teorie della
della
comunicazione comunicazione
Prospettive
teoriche
Approcci
diversi
Autori
significativi
Prospettiva
umanista ed
esistenziale
Approccio
centrato sul
cliente
Umanismo e
idee simboliche
Analisi
transazionale
Lavoro di
gruppo
umanistico
Esistenzialismo e
servizio sociale
Rogers
Vari
Berne
Pitman
Glassman e
Kates
Thompson
Prospettive
teoriche
Approcci
diversi
Autori
significativi
Teorie dello
Sviluppo sociale Midgley
sviluppo sociale
Sviluppo della Vari
Marxismo
comunità
Prospettive
teoriche
Approcci diversi
Autori
significativi
Prospettiva
Lavoro
centrato Hammer e Statham
antidiscriminatoria sulle donne
ed antioppressiva
Darlymple e Burke
Pratica
antioppressiva
Prospettive
teoriche
Approcci
diversi
Prospettiva Servizio
radicale e sociale
marxista
strutturale
Casework
radicale
Autori
significativi
Mullaly
Fook
Prospettive
teoriche
Empowerment
advocacy
Approcci diversi Autori
significativi
e Black
empowerment
Gruppi
autodiretti
Barbara Solomon
Mullander e Ward
superamento di qualsiasi forma di determinismo, biologico,
psicologico e ambientale
centralità dei processi di interazione e influenzamento
reciproco fra individuo e ambiente nel contesto di sistemi
aperti in continua evoluzione (teorie sistemiche)
la presenza nell’essere umano di una mente “attiva” che
percepisce la realtà attraverso i propri costrutti cognitivi
(cognitivismo), prospetta ipotesi, fa progetti, trova le
soluzioni possibili
la capacità innata della personalità umana di far
fronte ai problemi, di risolverli e di assumersi
la responsabilità di portare a termine i
“compiti” assunti (teorie umanistiche)
l’importanza di un’analisi della realtà
esistenziale del soggetto costruita insieme a
lui. Ruolo dell’assistente sociale non più come
“esperto”, ma in una logica coevolutiva
(costruttivismo)
Lavoro con gruppi già esistenti da
coinvolgere in progetti di aiuto o da
orientare alla costruzione di servizi
innovativi.
Attività di promozione, sostegno e
integrazione di gruppi di auto/mutuo
aiuto per affrontare problemi
individuali e comunitari
Sviluppo di comunità
Obiettivo è rendere consapevole e attiva la comunità nelle
sue diverse articolazioni.
Si rifà alla psicologia dei gruppi e di comunità, alla
pedagogia sociale, alla sociologia del territorio,
all’antropologia culturale.
Strumento principale è il gruppo di compito.
L’assistente sociale agisce in base ad un preciso mandato
sociale. Il suo ruolo di advocacy deve essere riconosciuto
dall’istituzione di cui è parte.
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modelli Payne - Dipartimento di Sociologia