D. Lgs. 081 del 9 Aprile 2008
decreto attuativo della delega di cui
all’articolo 1, comma 2, della legge 3
agosto 2007, n. 123
si compone di XIII Titoli (306 art.) e di LI Allegati
Articolo 1
Finalità
Articolo 2
Definizioni
Articolo 3
Campo di applicazione
Articolo 4
Computo dei lavoratori
TITOLO I
CAPO I
DISPOSIZIONI GENERALI
a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente
dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività
lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un
datore di lavoro pubblico o privato, con o senza
retribuzione, …….
q) «valutazione dei rischi»: valutazione globale e
documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza
dei lavoratori presenti nell’ambito
dell’organizzazione in cui essi prestano la propria
attività, finalizzata ad individuare le adeguate
misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare
il programma delle misure atte a garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di salute e
sicurezza;
si applica a tutti i settori di attività,
privati e pubblici, e a tutte le
tipologie di rischio.
Gli interinali si computano per ore lavorate.
Articolo 5
Comitato per l’indirizzo e valutazione delle politiche attive e per il
coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di
salute e sicurezza sul lavoro
Articolo 6
Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul
lavoro
Articolo 7
Comitati regionali di coordinamento
Articolo 8
Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di
lavoro
Articolo 9
Sistema delle amministrazioni e degli enti statali aventi
compiti di prevenzione e formazione
Articolo 10
Servizi di informazione, consulenza e assistenza in materia di
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Articolo 11
Attività promozionali
Articolo 12
Interpello
Articolo 13
Vigilanza
Articolo 14
Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela
della salute e sicurezza dei lavoratori
TITOLO I
CAPO II
SISTEMA ISTITUZIONALE
la rivisitazione e il
coordinamento delle attività di
vigilanza, per il
miglioramento dell’efficienza
degli interventi. Creazione di
un sistema informativo,
pubblico al quale partecipano
le parti sociali, per la
condivisione e la circolazione
di notizie sugli infortuni, sulle
ispezioni e sulle attività in
materia di salute e sicurezza
sul lavoro, utile anche a
indirizzare le azioni
pubbliche;
TITOLO I
CAPO III
GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI
LAVORO
Articolo 15
Misure generali di tutela
Articolo 16
Delega di funzioni
Articolo 17
Obblighi del datore di lavoro non delegabili
Articolo 18
Obblighi del datore di lavoro e del dirigente
SEZIONE I
Articolo 19
MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI
Obblighi del preposto
Articolo 20
Obblighi dei lavoratori
Articolo 21
Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare di
cui all’articolo 230-bis del codice
civile e ai lavoratori autonomi
Articolo 22
Obblighi dei progettisti
Art. 23
obblighi dei datori di lavoro committenti ed appaltatori nei
Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori
contratti di appalto.
Art. 24
Sancito l’obbligo del documento unico di valutazione dei
Obblighi degli installatori
rischi da interferenza delle lavorazioni (comma 3) ed alla
Articolo 25
indicazione dei “costi relativi alla sicurezza dal lavoro”
Obblighi del medico competente
(comma 5).
Articolo 26
Il datore di lavoro non può rispondere dei rischi propri
Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di
della impresa appaltatrice o del singolo lavoratore
somministrazione
autonomo.
Articolo 27
Previsione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei
lavoratori autonomi
TITOLO I
CAPO III
GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI
LAVORO
SEZIONE II
VALUTAZIONE DEI RISCHI
Articolo 27
Oggetto della valutazione dei rischi
Articolo 28
Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi
Articolo 29
Disposizioni particolari in materia di valutazione dei rischi
Articolo 30
Modelli di organizzazione e di gestione
E’ SANCITO IL CONCETTO CHE LA
VALUTAZIONE DEI RISCHI
RIGUARDA TUTTI I RISCHI
PROCEDURE STANDARDIZZATE PER
AZIENDE (A BASSO RISCHIO) FINO A
10 ADDETTI, entro il 30 giugno 2012, fino
a tale data è ammessa la autocertificazione
PROCEDURE STANDARDIZZATE PER
AZIENDE (A BASSO RISCHIO) FINO A
50 ADDETTI, nel frattempo DVR normale
TITOLO I
CAPO III
GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI
LAVORO
SEZIONE III
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Articolo 31
Servizio di prevenzione e protezione
Articolo 32
Capacità e requisiti professionali degli addetti e dei
responsabili dei servizi di
prevenzione e protezione interni ed esterni
Articolo 33
Compiti del servizio di prevenzione e protezione
Articolo 34
Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti
di prevenzione e protezione dai rischi
Articolo 35
I DATORI DI LAVORO DEVONO FARE
Riunione periodica
CORSI DI AGGIORNAMENTO
PERIODICO
SI INTRODUCE IL SISTEMA DI
GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA
SICUREZZA SUL LAVORO
SGSL
TITOLO I
CAPO III
GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI
LAVORO
SEZIONE IV
FORMAZIONE, INFORMAZIONE E
ADDESTRAMENTO
Articolo 36
Informazione ai lavoratori
Articolo 37
Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti
IL LIBRETTO FORMATIVO DEL
CITTADINO.
OBBLIGO DI AGGIORNAMENTO
FORMAZIONE RLS
FORMAZIONE SPECIFICA DEI
PREPOSTI
TITOLO I
CAPO III
GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI
LAVORO
SEZIONE V
SORVEGLIANZA SANITARIA
Articolo 38
Titoli e requisiti del medico competente
Articolo 39
Svolgimento dell’attività di medico competente
Articolo 40
Rapporti del medico competente con il Servizio sanitario
nazionale
e con il medico di medicina generale
Articolo 41
Sorveglianza sanitaria
Articolo 42
Provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica
Introduce la novità per cui, nelle aziende con più unità produttive, nei casi di gruppi di
imprese o quando la valutazione dei rischi ne evidenzi la necessità, il datore di lavoro può
nominare più medici competenti individuando tra essi un medico con funzioni di
coordinamento.
Le visite mediche non possono essere effettuate:
a) in fase preassuntiva;
b) per accertare stati di gravidanza;
c) negli altri casi vietati dalla normativa vigente.
….sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol
dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti (attività
pericolose)
TITOLO I
CAPO III
GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI
LAVORO
SEZIONE VI
GESTIONE DELLE EMERGENZE
Articolo 43
Disposizioni generali
Articolo 44
Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato
Articolo 45
Primo soccorso
Articolo 46
Prevenzione incendi
Per il Primo Soccorso vale il DM 388 del 15 luglio 20003
Per la prevenzione incendi, fino alla emanazione di nuovi decreti, si
applica il DM 10 marzo 1998
TITOLO I
CAPO III
GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI
LAVORO
Disciplina puntualmente le prerogative
della figura del Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza territoriale
(RLST), necessariamente presente in
quelle realtà imprenditoriali nelle quali
non sia stato eletto o designato un
rappresentante.
Il RLS richiedere la consegna di copia del
documento di valutazione dei rischi e di
quello di valutazione dei rischi da
interferenza delle lavorazioni (commi 4 e 5).
Egli è tenuto al rispetto del segreto
industriale e dei processi lavorativi rispetto a
quanto sia venuto a conoscenza per
l’esercizio delle sue funzioni (comma 6).
Non può essere nominato come responsabile
o addetto al servizio di prevenzione e
protezione.
SEZIONE VII
CONSULTAZIONE E
PARTECIPAZIONE DEI
RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI
Articolo 47
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Articolo 48
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale
Articolo 49
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo
Articolo 50
Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Articolo 51
Organismi paritetici
Articolo 52
Sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità
L’articolo 52 prevede che le aziende prive di
rappresentanti per la sicurezza
partecipino finanziariamente al Fondo di sostegno
alla piccola e media impresa istituito
presso l’Inail, nella misura di due ore lavorative
annue per lavoratore (comma 2).
Novità del RLS di Sito, situazioni produttive concentrate
con più realtà aziendali
TITOLO I
CAPO III
GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI
LAVORO
SEZIONE VIII
DOCUMENTAZIONE TECNICO AMMINISTRATIVA E
STATISTICHE DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE
PROFESSIONALI
Articolo 52
Tenuta della documentazione
Articolo 53
Comunicazioni e trasmissione della documentazione
Il pieno funzionamento del sistema informativo informatico porterà alla sostituzione del
registro infortuni
TITOLO I
CAPO IV
DISPOSIZIONI PENALI
Aggravio delle aziende a rischio e per i datori
di lavoro recidivi
Sanzioni
SEZIONE I
SANZIONI
Articolo 55
Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente
Articolo 56
Sanzioni per il preposto
Articolo 57
Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli
installatori
Articolo 58
Sanzioni per il medico competente
Articolo 59
Sanzioni per i lavoratori
Articolo 60
Sanzioni per i componenti dell’impresa familiare, i
lavoratori autonomi, i piccoli imprenditori e i soci delle
società semplici operanti nel settore agricolo
SEZIONE I
TITOLO I
CAPO IV
DISPOSIZIONI PENALI
SANZIONI
Aggravio per le aziende a rischio e per i datori
di lavoro recidivi
Sanzioni
Articolo 55
Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente
Articolo 56
Sanzioni per il preposto
Articolo 57
Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli
installatori
Articolo 58
Sanzioni per il medico competente
Articolo 59
Sanzioni per i lavoratori
Articolo 60
Sanzioni per i componenti dell’impresa familiare, i
lavoratori autonomi, i piccoli imprenditori e i soci delle
società semplici operanti nel settore agricolo
SEZIONE II
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROCESSO PENALE
Articolo 61
(Esercizio dei diritti della persona offesa)
La costituzione di Parte Civile
TITOLO II
LUOGHI DI LAVORO
TITOLO III
USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
TITOLO IV
CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI
TITOLO V
SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
TITOLO VI
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
TITOLO VII
ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI
TITOLO VIII
AGENTI FISICI (rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici e radiazioni ottiche)
TITOLO IX
SOSTANZE PERICOLOSE (chimici, cancerogeni e mutageni, amianto,
TITOLO X
ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI
TITOLO XI
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
TITOLO XII
DISPOSIZIONI IN MATERIA PENALE E DI PROCEDURA PENALE
TITOLO XIII
NORME TRANSITORIE E FINALI
TITOLO XIII
ABROGAZIONI
SARANNO ABROGATI:
D.P.R. 547/55,
DPR 164/56,
DPR 303/56,
D. LGS. 277/91,
D.LGS 6262/94,
D.LGS 493/96,
D.LGS 494/96
D. LGS. 26 MARZO 2001, N. 151 TUTELA
DELLA MATERNITA’ E DELLA
PATERNITA’
E’ vietato esporre le lavoratrici gestanti che hanno informato il datore di
lavoro del proprio stato, le puerpere e le lavoratrici in periodo di
allattamento, al trasporto e al sollevamento di pesi, nonché ai lavori
pericolosi, faticosi e insalubri,
Fra questi sono compresi, in particolare, anche i lavori che:
- comportano una stazione in piedi per più di metà dell’orario;
- con macchina mossa o comandata a pedale, quando il ritmo del movimento sia
frequente o esiga un notevole sforzo;
- con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense vibrazioni.
Nell’Allegato C è presente un elenco non esauriente di agenti, di processi e
di condizioni di lavoro non vietati di per sé,ma ritenuti critici per le
lavoratrici madri.
È fatto obbligo alle lavoratrici di comunicare al datore di lavoro
il proprio stato di gravidanza, non appena accertato.
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Sanzioni per i lavoratori