Assistenza
445
del 18/10/2014 anno XXVI°
direttore:
Marco Bedinotti
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P e s a r o Vs O pe n j o b Varese
Con L’ Openjob Varese del “Pozz” bisogna tornare a ridere.
Lo scivolone di Brindisi va subito dimenticato.
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MUSI LUNGHI? OGGI N
L’esordio shoccante di Brindisi non può ammettere repliche la Vuelle mostri subito di essere sulla via della crescita
Il caso della Settimana
27
Gli appuntamenti
19/10/2014
Consultinvest Pesaro vs Openjob VA
01/11/2014
Concerto Subsonica
“ In una foresta tour 2014”
08/11/2014
Consultinvest Pesaro vs Acea Roma
14/15/16/Nov./2014
Cirque du soleil “ Quidam”
Per info. 0721/400272
Med a Serv ce
Sports Magazine Diffusione Gratuita
Numero 445 del 18/10/2014
Alé Vis - Quindicinale Sportivo Reg.Tribunale di Pesaro
al N° 297 Anno XXVI
Dir. Responsabile Marco Bedinotti
Composizione Grafica Matteo Bedinotti
Stampa La Pieve - V. Verucchio Impianti Linotipia - Rimini
Sports Magazine, TVRS, TV Centro Marche:
MediaService s.r.l. • Via G. Giolitti, 20 • 61121 Pesaro
Tel. e Fax 0721/490173
Cell.329/6921300
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Benvenuta Consultinvest,
ma attenzione ai Gattopardo
“Se vogliamo che tutto rimanga come è,
bisogna che tutto cambi”. Così Tancredi
Falconeri, nipote del Principe Fabrizio, ne
“Il Gattopardo”, opera del siciliano
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che magari
non sarà studiata e approfondita con attenzione a scuola, ma che da qualche decennio
(e il riferimento specifico è alla frase) serve a
fotografare le storture e le contraddizioni del nostro Paese. E
anche quelle della pallacanestro italiana.
Benvenuta alla Consultinvest, società del settore finanziario, che
ha scelto di farsi carico di un’eredità sportiva e sociale che non ha
alcun precedente in Italia: venire dopo il brand Scavolini non è
facile, non tanto per i successi sportivi raccolti in un quarantennio
di storia, ma per quello che ha significato la presenza della famiglia Scavolini nella quotidianità del club e nel suo rapporto con la
città. Quella con Scavolini è un’esperienza ineguagliabile e non ce
ne voglia chi ha preso il suo posto. Partire con la consapevolezza
che i paragoni sono impossibili e con la volontà di poter crescere
con gradualità significa costruire le fondamenta di una struttura
solida. Quello che dovrà succedere all’interno del club, infatti, non
è banale: Valter Scavolini e la sua famiglia non sono stati semplici
sponsor, ma anche i proprietari e i progetta tori di ogni stagione.
Ario Costa, da quando è arrivato alla guida della società, ha capito esattamente quale fosse la sua missione. Trasformarla da una
prestigiosissima azienda familiare in un’efficace azienda ‘a capitale diffuso’. Alla base di questo cambiamento ci sono - evidentemente - le risorse economiche (e qualcosa si è mosso, proprio grazie a
Consultinvest), ma la società va completata sotto l’aspetto organizzativo. Significa provare a sganciarsi sempre più da una dipendenza “pubblica” (soldi da distribuire non ce ne sono più da tempo,
ma pensare che il pubblico possa essere un ponte per agganciare
nuove risorse non sta bene visti i tempi) e far sì che, piano piano, si
possa marciare con le proprie gambe, rinforzandole.Certo, non va
dimenticato il contesto: quello economico della nostra provincia è
shoccante come il -36 rimediato a Brindisi, ma è il sistema-basketitaliano che sta male e che, fingendo di cambiare, resta sempre
uguale a se stesso. La Vuelle sta provando a smentire Tomasi di
Lampedusa, ma dovrà farlo anche lavorando con la stessa energia
sui tavoli nazionali, a cominciare da quello della Legabasket, dove
l’elezione di Marino alla guida delle società (dopo quella finita
come si sapeva di Minucci) sembra fatta apposta...perché nulla
cambi.
Marco Bedinotti
Pag.2
Certo che ha fatto un certo effetto (e non solo ai
tifosi più estremi) guardare le facce dei giocatori
della Vuelle e di Varese al termine delle rispettive
partite di esordio, domenica scorsa: musi lunghi e
facce tristi a Brindisi, per i biancorossi pesaresi e
per coloro che li avevano seguiti in trasferta; la
pazza felicità di Gianmarco Pozzecco per il derby
vinto in casa con Cantù, alla sua prima partita da
capo allenatore. Forse nessuno, né qui da noi, né in
casa dei nostri avversari odierni, ha pensato che
poteva finire in quel modo: -36 e tanti interrogativi
per Pesaro, +11 e la testa rasata del coach per
Varese. Gli interrogativi che hanno messo di malumore i tifosi e (in parte) la società erano però tutti
prevedibili, a partire dall’andamento del pre-campionato, dove la squadra è stata nettamente diversa
Ant ho ny My l es #1
da quella vista a Brindisi. Qual è, dunque, la vera
Consultinvest? La risposta non poteva arrivare
domenica scorsa e non arriverà nemmeno questa
sera, al termine della sfida con Varese. Va detto, in
ogni caso, che quello che accade prima della stagione regolare va preso con la dovute cautele: le squadre giocano con obiettivi diversi dal ‘vincere a tutti i
costi’ e senza la pressione vera è difficile fare delle
valutazioni attendibili. Di Pesaro, comunque si sa
che è una squadra estremamente talentuosa e altrettanto inesperta, per ora senza un leader riconosciuto,
molto forte atleticamente e meno sul fronte strategico, magari spettacolare e certamente tutta ancora da
amalgamare. Se non si tiene presente da dove si
parte, c’è il rischio forte di infilarsi in un calvario
NON SERVE PROPRIO!
21:30
Varese: Pozzecco c’è, ma fa il coach e non andrà in campo
Diawara la stella? Si, con Balanzoni che fa la differenza
dall’andamento più complicato persino rispetto all’anno scorso. Questa J u v o n t e R e d d i c # 2 5
doverosa premessa, però, non giustifica il -36 all’esordio: non è solo una
questione di “passivo shoccante”, come tutti lo hanno identificato. Ha
preoccupato un po’ tutti che la squadra, dopo l’imbarcata iniziale, non
abbia mostrato nessuno - proprio nessuno - segnale di ripresa: una sorta di
elettrocardiogramma piatto, del quale Dell’Agnello si è assunto la piena
responsabilità e sul quale deve aver lavorato sin da lunedì scorso, quando
ha richiamato la squadra in palestra dopo 7 ore scarse di riposo. Juvonte
Reddic, al momento del suo arrivo a Pesaro, aveva detto ai tifosi che
“Pesaro è il posto ideale per crescere”. E i tifosi che lo ascoltavano gli
hanno battuto le mani. Che cosa è cambiato da allora? Praticamente nulla,
perché la Vuelle può e deve crescere, mostrando in ogni gara - a partire da
oggi - di saper fare meglio della partita precedente. Questo è il segnale che
anche i tifosi devono percepire. E Varese? A voler essere superficiali, sul
convincente successo nel derby con Cantù pesano i 28 punti del francese
Yakhouba Diawara, top scorer della prima giornata, che domenica scorsa
ha anche sfiorato il suo career high italiano (29 punti in maglia Reyer, anche in quell’occasione
contro Cantù). Ma esaminando con più attenzione la partita, Pozzecco l’ha svoltata lanciando
un’ala italiana di 21 anni, Jacopo Balanzoni, che in 9’ ha dato più sostanza alla difesa, lavorando di fisico sui lunghi avversari. Ecco, se un rookie italiano può fare la differenza più della stella Diawara, significa che anche i ‘giovanotti’ di Pesaro possono fare la loro parte, senza trasformarsi nei primi della classe (nessuno di loro, al momento, lo è), ma portando un piccolo, utile e
Le partite di oggi
significativo contributo alla squadra. Questo il compitino da svolgere. Il premio? Non concedere
a Pozzecco (che si merita tutto il bene possibile da questa sua nuova esperienza) di bissare tutta Consultinvest VL Openjob VA
la sua esuberanza.
Ma. Be.
Grissin Bon RE
Vanoli Cremona
Granarolo BO
Varese vista da Gigi
Upea Capo D.
Giorgio Tesi PT
Dinamo Sassari
Vitasnella Cantù
Dopo la pesante sconfitta di Brindisi, la nuova Vuelle targata
Consultinvest è attesa ad una prestazione più convincente e ad un
atteggiamento più combattivo, rispetto a quello fatto vedere sul campo
dell’Enel. Il banco di prova di questa settimana, almeno per quanto
riguarda la combattività, è di alto livello: tra le mura dell’Adriatic
Arena arriva la nuova Openjobmetis Varese. Una squadra interessante,
con l’obiettivo principale di una salvezza tranquilla ma con uno sguardo molto diretto alle prime otto della classifica. La squadra di coach
Pozzecco ha cambiato tutto l’organico ma ha costruito una formazione capace di giocare
un basket frizzante e prettamente offensivo, pieno di giocatori in grado di ricoprire tantissimi ruoli diversi. In cabina di regia trova spazio l’esperto (ha militato tra le fila di
Reggio Emilia, Veroli e Venezia) Dawan Robinson, playmaker moderno ma capace di
giocare bene il pick and roll. Al suo fianco, il tiratore puro Andy Rautins. Sotto canestro
giocano due vecchie conoscenze del nostro campionato: Ed Daniel, centro sottodimensionato, dinamico e decisamente atipico e Kristian Kangur, di ritorno a Varese e pronto a
dare pericolosità offensiva grazie alla sua doppia dimensione esterna/interna. L’uomo
chiave è senza dubbio il francese Yakhouba Diawara: ala piccola dal fisico imponente
che gli permette di giocare da ala forte e all’occorrenza anche da centro, torna a Varese
dopo una carriera europea e d’oltreoceano di alto livello, per essere il leader offensivo di
una squadra costruita senza centro di ruolo, ma in grado di offrire una grande molteplicità di soluzioni offensive.
Luigi Maria Piarulli
Pag.3
EA7 Emp. MI
Sidigas AV
Dolomiti Energia TN
Umana Venezia
Pasta Reggia CE
Acea Roma
Enel Brindisi
La classifica
Enel Brindisi
Dinamo Sassari
Acea Roma
Openjob Varese
Grissin Bon RE
EA7 Emp.Armani MI
Umana Venezia
Giorgio Tesi Pistoia
Consultinvest V.L. PU
Upea C. D’ Orlando
Sidigas Avellino
Vanoli Cremona
Vitasnella Cantù
Dolomiti Energia TN
Pasta Reggia CE
Granarolo BO
2
2
2
2
2
2
2
2
0
0
0
0
0
0
0
-2
Prossimo turno 26/10/2014
Sidigas AV
Consultinvest VL
EA7 Emp. MI
Umana Venezia
Dolomiti E. TN
Vitasnella Cantù
Openjob VA
Grissin Bon RE
Granarolo BO
Pasta Reggia CE
Giorgio Tesi PT
Vanoli Cremona
Dinamo Sassari
Enel Brindisi
Upea Capo D.
Acea Roma
Openjob Varese
La Squadra
0
00
1
3
5
8
13
23
25
33
L a Q ui n t o n Ro s s
Ke n d a l l W i l l i a m s
A n t h o ny M y l es
Nicolò Ba sile
Be r nardo M u ss o ( K)
To m m a s o R a s p i n o
Wa l l y J u d g e
N i c h o l a s C r ow
J uv o n t e Re d d i c
L o r e n z o To r t ù
La Squadra
1
An d y R a ut i n s
2
Ed Danie l
4
An d re a C as el l a
5
D a w a n Ro b i n so n
6
Jacop o L ep r i
9
Ya k h o u b a D i a w a r a
10
F i l i p p o Te s t a
11
S t a n l e y O ko y e
12
Wi l l i e D ea ne
13
Craig Callaha n
14
K r i s t j a n Ka n g u r
18
Ja c o p o B a l a n zo ni
Capo All. S . D e l l ’ A g n e l l o
CapoAll.G i a n m a r c o Po z z e c c o
Ass. All. U m b e r t o B a d i o l i
Ass.All. U g o D u c a r e l l o
Ass. All. S p i r o L e ka
Ass. All. M a t t e o J e m o l i
Mass.S . S e r a f i n i - R . Ta m b u r i n i Mass. M a u r o B i a n c h i
Prep.Atl.R
R o b e r t o Ve n e r a n d i Prep.Atl. M a r c o A r m e n i s e
MediciSoc. P. B e n e l l i - M . M a n c i n o Medico. A . B i a n c h i n i - S . S e l l a
U N BABY CLU B AL L’ ADRIATIC ARE NA
Bella iniziativa dei Bees, un Baby Club all’Adriatic Arena
durante le partite della Consultivest
Grazie ai Bees, che regalerà il servizio alla Vuelle, in questa stagione agonistica 201415 all’Adriatic Arena, durante le partite di basket, sarà possibile fruire ancora di un
Baby Club, un servizio che in serie A hanno solo Sassari e Cantù.
Infatti, tutte le domeniche in cui la Vuelle giocherà in casa, i bambini e le bambine dai
3 anni in poi potranno divertirsi, seguiti da istruttori
qualificati, nella palestra nord.
Nelle aree di gioco ci saranno mini-canestri e palloncini, birilli, macchinine, uno spazio per i disegni, le costruzioni, e uno spazio anche per le favole.
I bimbi saranno dotati di un braccialetto identificativo, grazie al quale i genitori potranno riprenderli
alla fine, dopo essersi goduti la partita senza il pensiero di dover inseguire i figlioletti per tutto il
palas.
Il servizio, uso dei braccialetti compreso, era già
uso lo scorso anno, grazie ad un’iniziativa di
Pesaro Village, inoltre è giusto aggiungere che nel
volley femminile, in realtà come Novara,
Conegliano o Busto Arsizio, sia già attivo da alcuni
anni.
Per saperne di più abbiamo sentito Graziano G.M.
dei Bees che ha affermato: “In accordo con Ario Costa della Vuelle, abbiamo deciso
di sponsorizzare come Bees il Baby Club all’interno delle partite in casa della
Consultivest. Tutti i bambini che non vogliono guardare la partita, perché sono piccoli
e hanno voglia di giocare, potranno rimanere con noi nella palestra nord.
Abbiamo ragazze preparatissime che lavorano con il baby basket all’interno dei Bees,
per cui i genitori possono affidarci i loro figli in tutta tranquillità.
All’ingresso della sala stampa ci sarà una nostra postazione dove poter consegnare il
bambino che sarà dotato di un braccialetto con il
nome e il numero di telefono. Lo stesso discorso
vale anche per il padre o la madre che lo accompagnano, in modo poi che in qualsiasi momento che
vogliano ritrovare il figlio possono venire in
palestra e vedere cosa fa.
Per come ho in mente di fare questo Baby Club,
penso che saremo gli unici in Italia, i bambini
staranno con noi quasi 3 ore e si sta pensando anche
a una piccola merenda. Sarà una cosa carina.
Certamente si divertiranno.
Questa idea è figlia del baby basket, un progetto
che portiamo avanti per i piccoli di 3-4 anni.
I bambini si divertono, sono sempre di più, fanno
psicomotricità, cerchiamo di insegnare loro quello
che facciano noi nei campi, cioè correre, rotolare e
saltare”.
Testo e foto di Danilo Billi
NAS CE P E S AR O 19 46 , IL N UOVO GRUPP O CHE S OSTE RRÀ LA VL
L’8 settembre 2014 ci siamo ritrovati in 13 al Bar Jessica in via Cecchi, nostro mitico
punto di ritrovo e abbiamo fondato Pesaro 1946, il nuovo gruppo che sosterrà la VL e
difenderà i suoi colori sia in casa che in trasferta!!!!Pesaro la città che amiamo e 1946
anno di nascita della VL!!!! Abbiamo preso questa decisione in quanto, non essendo i
fondatori del gruppo Vecchia Guardia,
volevamo sentire
qualcosa di nostro,
non ci rispecchiavamo più in quel
gruppo per diversi
motivi....Abbiamo
fatto presente la
questione ai fondatori della Vecchia
Guardia che hanno
capito la questione
e ci siamo lasciati
in ottimi rapporti!!!!! Il nostro è un
gruppo aperto a tutti, chiaramente c’è un direttivo, dove le decisioni più importanti le
prendiamo noi, ma
accettiamo suggerimenti e proposte da
tutti!!!! Facciamo un
appello mega ai giovani che rappresentano il futuro: “dopo
la discoteca del sabato
venite in curva k2 con
noi e in trasferta cantiamo, saltiamo, sventoliamo le bandiere,
ridiamo e nasceranno
grandi amicizie come
e’stato per noi!!!! La
curva è anche questo!!!! Abbonatevi in K2 e non ve ne pentirete!!!! Vi aspettiamo
numerosi!!!!”.
Il nostro gruppo condivide tante idee e iniziative del Mondo Ultras, in quanto i movimenti ultras non sono solo violenza come tv e giornali cercano di far capire!!!!!
Avanti Pesaro 1946!!!! Avanti VL!!!! Liberi di Volareeee
Testo Fabio Nobile Foto Alessandra Boiani
I L PANATHL ON HA FESTEGGIATO L ’ ASTRO NASCENTE AURORA PONSELÈ
La campionessa del nuoto ospite d’onore di un incontro voluto da Pesaro e Fano
Il colmo per una nuotatrice? Sentirsi un pesce fuor d’acqua. Eppure è così che si
sentiva Aurora Ponselè quando, qualche anno fa, ha lasciato Pesaro e la Pesaro
Nuoto per trasferirsi a Roma e inseguire il suo sogno. Allenamenti duri, voglia
di dimostrare il proprio valore e tanta, tantissima caparbietà hanno permesso
alla nuotatrice fanese di emergere e di conquistarsi
agli ultimi Europei di Nuoto a Berlino una splendida medaglia
di bronzo nella 10 km.
Di questo Aurora Ponselè ha parlato sabato scorso agli studenti
del Liceo Sportivo di Pesaro “Marconi”, della sua voglia di non
mollare e della capacità di superare gli ostacoli che si ponevano
tra lei e i suoi obiettivi. E di questo Aurora ha parlato anche
durante una conviviale congiunta del Panathlon Club di Pesaro e
di Fano, venerdì sera, al Flaminio Resort di Pesaro. La nuotatrice è stata l’ospite d’onore di una serata dedicata al nuoto, uno
sport che nella Provincia di Pesaro e Urbino continua a generare
campioni.
Prima di Aurora, hanno preso la parola le autorità locali, che
hanno ribadito l’orgoglio per l’impresa compiuta dalla nuotatrice a Berlino. Il presidente del
Panathlon di Pesaro Alberto Paccapelo ha fatto gli onori di casa, mentre il presidente del
Club di Fano Giovanni Orciani ha chiesto maggiore attenzione per le società sportive del territorio, che oltre a far nascere campioni come la Ponselè, contribuiscono a creare uomini e
donne di sani principi sportivi. Sconfitta la timidezza iniziale, Aurora Ponselè ha raccontato
ai soci del Panathlon la sua 10 km di bronzo. Era la sua prima gara del mondiale e l’ha
affrontata con coraggio. Dopo una partenza azzardata, ha pagato qualche errore dovuto alla
poca esperienza, gli avversari l’hanno recuperata, ma senza perdersi d’animo e rimasta in
scia ed è riuscita a lottare e a prendersi il terzo posto del podio.
Un bel punto di arrivo, ma anche un punto di partenza, perché
quella gara, come tutte le altre, la ha dato un po’ di esperienza
in più che le sarà utile nei prossimi impegni, che saranno le
Universiadi e i Mondiali, con un occhio però sempre puntato
verso le Olimpiadi di Rio. La serata è stata particolarmente gradita a uno dei soci fondatori del Panathlon di Pesaro, Agostino
Ercolessi, a cui sono tornate in mente i ricordi di quando il
nuoto a Pesaro era ancora agli albori. Ercolessi ha ricordato la
figura di Patrignani, l’uomo che ha insegnato lo stile libero ai
pesaresi. Patrignani per spiegare la tecnica diceva in dialetto: “È
come gi a ballè il walzer. Una bracciata e tre colpi di gambe”. A
margine della serata, infine, il Panathlon Club di Pesaro ha conferito il suo annuale premio “Posto d’Onore” a due ragazze che si sono distinte nello sport e
nello studio. Quest’anno il premio è andato a due pallavoliste, Ilaria Ottaviani e Giulia
Micheletti, che hanno un buon rendimento nel Liceo Sportivo e che questa estate si sono laureate vice campionesse italiane di beach volley.
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CONFINDUSTRIA PESARO URBINO
TFR altra follia
Le Aziende italiane stanno tirando la cinghia. Almeno quelle che ancora
possono farlo e non sono già state costrette a chiudere i
battenti.
C’è una forte crisi dei consumi interni, l’export incomincia ad avere seri problemi (dovuti in parte a situazioni politiche esplosive
come è il caso della Russia, Ucraina e Libia), la disoccupazione aumenta
e il PIL diminuisce.
E’ da tutti ribadita l’esigenza di una drastica riduzione della spesa pubblica improduttiva e degli sprechi per liberare risorse in grado di far diminuire la pressione fiscale su famiglie e imprese. Rendere più competitive
le imprese e mettere più soldi in tasca ai lavoratori.
Ma sul fronte della diminuzione della spesa pubblica le novità sono veramente scarse. Se non nulle. Basti vedere quanto fatto per gli stipendi dei
dirigenti e funzionari della Camera dei deputati ai quali di fatto il limite
massimo degli stipendi fissato a 240.000,00 euro annui è stato portato a
360.000,00!!
O la proposta del PD marchigiano di prevedere nella riforma dello Statuto regionale la
possibilità di nominare fino a 6 assessori esterni. Cioè 6 politici in più – non eletti dal
popolo – da stipendiare.
E come possibilità per mettere qualche soldo in più nelle tasche dei lavoratori l’ultima fol-
lia del Premier Renzi è quella di mettere in busta paga il TFR.
Il TFR è un salario differito ed è dei lavoratori. Accantonato temporaneamente nelle “casse” delle aziende (una fonte di finanziamento per le
imprese) e liquidato al termine del periodo lavorativo con una tassazione
fiscale agevolata.
In un momento di grave crisi per le PMI la decisione di trasferire parte
del TFR in busta paga finirebbe per indebolire ulteriormente le nostre
imprese stremate dalla crisi ma anche da una carenza di liquidità e dalla
perdurante impossibilità di ottenere credito bancario per la gestione corrente delle attività.
E’ vero che questi soldi in busta paga potrebbero favorire un aumento dei
consumi (forse, non è stato così per gli 80 euro!). Ma se le aziende non
hanno liquidità e non c’è credito bancario resta solo la possibilità di
chiudere l’azienda o licenziare i dipendenti.
Per ripartire il Paese ha bisogno di misure serie. Questa è ridicola.
Come assurda è la previsione contenuta nella legge di stabilità 2015 di
un possibile aumento dell’IVA nel 2016, nel 2017 e nel 2018 per un totale di oltre 52
miliardi.
E questa oltre che un’altra follia sarebbe una tragica beffa per il Paese.
Amerigo Varotti Direttore Generale Confcommercio
Presentato il portale Le Marche di Urbino
Una folta presenza di operatori turistici della città ha partecipato ad Urbino
presso il Municipio alla presentazione del nuovo portale del turismo di
Urbino e del territorio,“Le Marche di Urbino”: un progetto realizzato da
Confcommercio Pesaro Urbino con
il decisivo contributo economico
del GAL Montefeltro. Ha introdotto l’incontro il
segretario di Confcommercio Urbino Egidio
Cecchini alla presenza anche del presidente della
Confcommercio urbinate Eligio Dini.
Le Marche di Urbino è un portale in cinque lingue
(tra cui anche il giapponese) dove, come ha illustrato il direttore provinciale di Confcommercio
Amerigo Varotti, “assieme alle oltre 40 strutture
ricettive e della ristorazione che finora hanno aderito, saranno inseriti tutti gli eventi del territorio, le proposte di ospitalità, i pacchetti turistici,
le offerte, le opportunità. Accanto al portale – ha continuato Varotti - saranno realizzate
molte altre iniziative di promozione,a cominciare dalla partecipazione di Confturismo
Urbino al prossimo TTG di Rimini del 9/11 ottobre (si tratta del principale workshop per
promuovere il prodotto turistico a livello internazionale), a serate turistiche promozionali in
Presentate Pisaurum e Loreto
Pisaurum
alcune delle principali città italiane ed europee, a eductour e brochure informative sulla città
di Urbino e le offerte commerciali degli operatori”. Il sindaco di Urbino Maurizio Gambini,
ha manifestato grande soddisfazione per una iniziativa di promozione della città e del territorio che parte direttamente gli operatori turistici e che,se portata avanti con determinazione e
in collaborazione con le importanti iniziative che il Comune di Urbino sta mettendo in
campo, potrà contribuire a fare del turismo una risorsa davvero decisiva per lo sviluppo
della città.
Il Presidente del Gal Montefeltro, Bruno Capanna (foto)- presente assieme al direttore
Domenico Fucili – “ha espresso soddisfazione perché l’importante intervento economico del
Gal ha contribuito alla realizzazione di uno strumento certamente positivo di promozione del
territorio ed ha evidenziato l’impegno del Gal comunicando l’apertura a breve di nuovi
bandi che prevedono contributi per 1.400.000 euro”.
Per Sara Cangiotti, presidente di Confturismo Urbino, il portale realizzato in base alle più
moderne ed efficaci tecniche del Web Marketing ha l’obiettivo di divenire in breve tempo il
più visitato tra quelli che includono l’offerta turistica e culturale cittadina ed un grande strumento di promozione via Web per tutti gli operatori della città ducale. Infine Leonardo
Bustelli di Mediastudio (la società urbinate che ha realizzato il portale) ne ha illustrato le
caratteristiche che sono risultate di grande interesse e fortemente apprezzate dagli operatori
e dalle autorità presenti.
Otto medaglie per la judo Fazi PS
Asd Loreto
Il 10 ottobre, nella Galleria dell’Iper Rossini a Pesaro, si è tenuta la presentazione del
Pisaurum, squadra che milita in Dnc e che nella prima partita, giocata in casa ha conquistato
i primi due punti della stagione ai danni della Vigor Matelica. La manifestazione, organizzata dal club verde-arancio, ha visto coinvolti anche i bambini della categoria Scoiattoli del
centro minibasket della società Real Magnifico, nonchè alcuni bambini selezionati direttamente sul posto.
Sono stati allestiti dei canestri all’interno della galleria del centro commerciale e sono stati
premiati con magliette i ragazzini che hanno realizzato più tiri liberi. Precedentemente, il 27
settembre, era stata presentata in Sala Rossa del Comune l’Asd Loreto Basket, la società
cestistica più longeva di Pesaro, nata nel 1965, grazie alla passione di Mario Panicali,
Giorgio Ghirlanda e Giorgio Giommi.
Attualmente la squadra gioca anch’essa in Dnc, costituisce un patrimonio ormai consolidato
del quartiere, della città e riveste una importanza fondamentale sia a livello regionale che
nazionale, al punto da essere additata ad esempio dai vertici della Fip Nazionale.
In questo campionato di Dnc le retrocessioni sono bloccate dunque un ottimo spunto per ringiovanire entrambe le formazioni anche se gli obiettivi sono assai diversi il Pisaurum tenterà
anche quest’anno di salire di categoria mentre la Asd Loreto aspira a svecchiare la squadra
(in parte molti sono approdati proprio quest’anno al Pisaurum) e riaprire un ciclo che possa
tenere banco per il futuro
Rosalba Angiuli
Ottimo esordio nella stagione sportiva
2014/2015, a Montevarchi (Arezzo), per gli atleti dell’Associazione Judo Fazi Pesaro Urbino.
Sabato 11 ottobre la giovanissima squadra guidata da Guy Ruelle ha partecipato al 3.o Trofeo
Giovanile classi non agonistiche riservato alle
categoria Fanciulli e Ragazzi, mentre domenica
12 i più grandi sono scesi in pedana per il 16.mo
Trofeo Malatesti e per la 36.ma Coppa
Ceracchini. Nella prima giornata, nelle rispettive
categorie di peso ed età, Elia Ferretti ha conquistato la medaglia d’oro, Alex Naghi la medaglia
d’argento, le giovanissime Elena Cerini e Laura
Paparelli la medaglia di bronzo.
Il giorno seguente, Lucrezia Carletti ha vinto la medaglia d’oro all’esordio assoluto nella
categoria 57 kg (man mano che gli atleti crescono fisicamente, il peso corporeo aumenta e si
modifica di conseguenza la categoria di partecipazione alle gare). Nella stessa giornata, Luca
Barucca ha ottenuto l’argento e Simone Marraffa
il bronzo nella categoria 60 kg Esordienti, dopo
avere mancato per un soffio la possibilità di una
lotta “tutta in casa” per la conquista dei primi due
posti. Michael Omiccioli, infine, ha conquistato
l’argento nella categoria 60 kg: un ottimo rientro
in squadra, festeggiato nel migliore dei modi
dopo una lunga assenza dovuta a motivi di lavoro. Ottima l’organizzazione del settore Judo della
Fijlkam Toscana (la sezione regionale della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti
Marziali), e grande soddisfazione per il Direttore Tecnico della Scuola, Guy Ruelle, che ha
appena rinnovato l’accordo con il Provveditorato agli Studi di Pesaro per dare vita all’edizione 2014/2015 del “Progetto Scuola”: quattro ore gratuite di introduzione al judo, nelle ore
curriculari, per avviare i giovani alla specialità. Visti i risultati in continua crescita, una
“scuola” che funziona davvero bene…
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Pesaro - Via Parigi, 8 - tel. 0721 400303
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Banda larga e ultralarga in arrivo voucher per le imprese
Presto i contributi per l’ammodernamento tecnologico. La CNA “serviranno a competere sui mercati internazionali e a fare rete tra aziende”
Un voucher per favorire la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle imprese. Sarà presto a disposizione anche per le imprese della provincia di Pesaro e
Urbino, un “buono” in denaro da investire nei canali di
comunicazione digitale (hardware, software e servizi di
consulenza specialistica). Il contributo servirà alla digitalizzazione dei
processi aziendali, modernizzazione e organizzazione del lavoro (telelavoro). Non solo, il voucher potrà servire anche alla realizzazione di
opere infrastrutturali e tecniche necessari alla connettività alla banda
larga e ultralarga. O anche all’acquisto e attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante tecnologia satellitare ed infine spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di
servizi di formazione qualificata. Nella lista degli interventi ammissibili sono compresi anche i servizi per la gestione delle transazioni online e il miglioramento dei sistemi di sicurezza. Si tratta di un decreto attuativo firmato dal Ministero
per lo sviluppo economico. “Un provvedimento importante - commenta Michele
Tegaccia (foto), presidente regionale di CNA Comunicazione - che
favorirà la digitalizzazione delle nostre imprese sempre più alle prese
con un mercato globale. I voucher potranno essere l’occasione per piccole e piccolissime realtà dell’artigianato e del commercio per poter
competere “digitalmente” sui mercati virtuali. Da tempo CNA
Comunicazione sta lavorando sui temi della formazione e della aggregazione di imprese e il provvedimento del Ministero si inserisce perfettamente nei processi di modernizzazione delle PMI”. “La CNA, sulla
base di questo provvedimento - aggiunge Alessandra Benvenuti,
responsabile provinciale di CNA Comunicazione - ha intenzione di
mettere in comunicazione le tante realtà territoriali (tradizionali e non)
del mondo della piccola impresa e delle nuove professioni. Su questo
terreno sono già in atto diverse iniziative come i “BtoB” “BarCamp
delle Idee”, “Coworking” e formazione gratuita all’avanguardia che già viene offerta attraverso eventi come il Pesaro Photo Festival.
Per informazioni 348-7009515
Caldaie, normative più semplici
Maker Faire: il futuro artigiano
Il manutentore diventa anche il verificatore degli impianti.
Caldaie, da oggi parte il nuovo libretto di impianto In provincia di
Pesaro e Urbino solo oltre 200mila le caldaie per riscaldamento.
Oltre 200 le imprese di installazione/manutenzione
Tra tecnologia e contenuti si è tenuta a Roma, nei giorni scorsi,
la fiera Maker Faire, appuntamento che chiama a raccolta
i makers, gli artigiani dell’alta tecnologia di oggi e di domani.
Il Maker Faire è un curioso punto d’osservazione verso gli artigiani tecnologici di tutta Europa, la migliore occasione per vedere da vicino l’evoluzione
di questo fenomeno che, nato negli Stati Uniti, sta conoscendo una rapida crescita anche
nel nostro Paese; pur essendo soltanto alla seconda edizione Maker Faire di Roma è oggi
la più importante fiera del digitale artigiano nel mondo dopo quella di New York.
L’interesse nei confronti di questo settore è testimoniato dai 20mila spettatori , interessati a
esaminare i 200 innovativi progetti selezionati per essere esibiti nel corso dell’evento: dai
violini stampati in 3D ai minirobot intelligenti che annaffiano le piante, dal robot cingolato
progettato per ispezionare le catacombe e costruirne rappresentazione 3D, al progetto poetico delle scarpe, che grazie a particolari sensori tessuti nella soletta sono in grado di
riconoscere l’umore di chi le indossa emettendo delle lucine per far sorridere l’utilizzatore , per arrivare alle stampanti 3D che
producono qualsiasi oggetto, dagli elicotteri ai circuiti stampati. I Makers di oggi
potrebbero essere definiti gli hobbisti tecnologici del 21esimo secolo. Si interessano di
tecnologia, design, arte, sostenibilità,
modelli di business alternativi. Vivono di
comunità online, software e hardware open
source, ma anche del sogno di inventare qualcosa da produrre autonomamente, per vivere
delle proprie invenzioni. In una fase di crisi si affidano alla creatività facendo della propria
passione un lavoro. Il movimento dei Maker si basa sulla riutilizzazione e condivisione dei
risultati, sulla creatività e sull’innovazione. Sul medio e lungo periodo potrebbe permettere
di innescare importanti effetti virtuosi sull’economia, in cui comunità crescenti di makers
sperimentano nuovi approcci alla produzione basati su tecnologie a basso costo. Molto stimolante è stata la visita ai padiglioni specchio di una realtà italiana tutt’altro che rassegnata, fatta di artigiani produttori pieni di inventiva e di idee, una generazione che non sta con
le mani in mano ma che prova a conquistarsi un pezzo di futuro costruendo oggetti innovativi. Una passione per il fare che prende vita e si alimenta nelle silenziose cantine o nei
garage di casa, un’ energia apparentemente sommersa , inedita e fuori dagli schemi, che potrebbe originare il futuro
prossimo venturo. In mezzo a tale bazar di idee e modalità
realizzative ci stimola e stupisce l’analogia con gli artigiani
di una volta: alla base c’è sempre l’estrema manualità e la
passione del fare abbinata con le conoscenze più avanzate
della tecnologia moderna. Un posto privilegiato è stato destinato, fra gli stand, al design più evoluto dichiarando apertamente quanto l’aspetto estetico dell’oggetto vada oggi di
pari passo con la tecnologia. Da segnalare che i progetti oggi
sono per la maggior parte in open source, scaricabili cioè liberamente dai siti, proprio
come accade negli altri paesi d’Europa. E il vantaggio è a favore del consumatore che può
scaricare le idee e realizzarle a proprie spese. Il maker di oggi parla sempre più la nostra
lingua: la tecnologia è importante ma quello che per noi italiani è fondamentale è l’investimento nei contenuti culturali ed artistici dei progetti. L’attenzione alla qualità estetica e al
contesto d’uso del prodotto sono i primi segni di un approccio più umanistico all’innovazione. Una ventata di ottimismo che consente, ai prodotti del Bel Paese, di dettare ancora
legge a livello internazionale partendo dal nostro background culturale e puntando sull’alta qualità dei nostri prodotti. Un invito da diffondere a tutti i creativi digitali ma anche a
coloro che, per i mille casi della vita, hanno sempre tenuto gelosamente un’ idea nel cassetto: mettiamo in pratica e produciamo, solo così potremo vedere l’effetto che la nostra idea
ha sul mondo.
Da mercoledì 15 ottobre, sono entrati in vigore i nuovi libretti di impianto per
caldaie e climatizzatori. Si tratta di una novità importante che introduce una
serie di operazioni mirate alla sicurezza e alla efficienza energetica e alla riduzione dei consumi. “Anche se molti potranno intravedere nelle nuove norme
legislative una serie di inutili e dispendiosi adempimenti, CNA Impianti ritiene
invece l’introduzione del nuovo libretto di impianto, un modo per fare definitiva chiarezza
in un vero e proprio ginepraio di interpretazioni in materia di manutenzione ordinaria. La
manutenzione ordinaria ha il compito di preservare la sicurezza di apparecchi a gas alimentati a corrente i quali riscaldano circuiti idrici a pressione. In provincia di Pesaro e Urbino
sono oltre 200mila, mentre le imprese che operano nel campo della manutenzione/installazione sono oltre 200. La novità principale introdotta dal DPR 74/2013, spiega la CNA, è
che sarà il manutentore della caldaia a definire le scadenze delle manutenzioni ordinarie. E’
infatti affidato in primis all’installatore o al manutentore, il compito di indicare modalità e
frequenze con cui eseguire questi controlli in base alla condizione di funzionamento dell’impianto stesso. Le nuove disposizioni stabiliscono anche che il manutentore diventa, contemporaneamente, anche il verificatore della caldaia. Questo consentirà di eliminare una
doppia inutile figura di controllore dello stesso impianto. Con il nuovo libretto, il manutentore a tutti gli effetti diventa il “notaio” dell’impianto. Sulle nuove normative la CNA ha
preparato un vademecum che sarà distribuito ai manutentori aderenti all’associazione e che
sarà consegnato a cittadini, Enti e a tutti i possessori di impianto. Discorso a parte invece va
fatto per il controllo di efficienza energetica che attiene alla verifica del corretto funzionamento dell’apparecchio con il minor consumo di energia. Si tratta di controlli che vanno
effettuati ogni 4 anni. Per quanto riguarda l’invio l’invio del Bollino Verde (il rapporto che il
manutentore comunica alla Provincia/Comune sullo stato della caldaia), sarà la Regione
Marche a stabilire prossimamente la periodicità dell’invio dei rapporti stessi. Sull’argomento
è in atto una discussione sulla frequenza di tali invii. In Lombardia e Veneto ad esempio è
biennale; in alcuni regioni, come l’Umbia, addirittura quadriennale.
Per informazioni 348-7009502
FormArt Marche nuovo stage
Organizzato dalla CNA e dal FormArt Marche è iniziato giovedì scorso
un nuovo stage per aspiranti professionisti. Trenta ore la durata Pizza
che passione, all’Alberghiero via ad un nuovo corso per pizzaioli
La pizza? Per qualcuno è diventata negli anni una vera e propria passione, per
altri un lavoro. Anche in questi anni di crisi, che hanno visto la chiusura di
tante imprese nei settori più tradizionali, le pizzerie non solo hanno
continuato a lavorare, ma sono
anzi aumentate di numero. Le attività di lavorazione (sia al taglio che al piatto), si sono negli
anni specializzate. Pizze integrali, biologiche,
prodotte con materie prime del territorio, cotte
secondo precise regole, senza aggiunta di lieviti
chimici, nel rispetto dell’igiene e della tradizione. Insomma pizze sempre più gustose, sane e
fragranti. Per apprendere i segreti del mestiere,
la CNA ed il Form Art Marche, dopo il successo dei primi stage, hanno organizzato un
nuovo corso per pizzaioli che partirà giovedì 16 ottobre. Il corso si terrà all’Istituto
Alberghiero Santa Marta di Pesaro ed avrà la durata di 30 ore. Le lezioni si terranno il lunedì
ed il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. Il corso sarà tenuto da Roberto Mazza.
Per informazioni: 0721-426122 Gabriele Storini: 348-7009516
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CONFINDUSTRIA PESARO URBINO
Arredamento: parte da Pesaro la mobilitazione nazionale
Obiettivo: abolire gli incentivi per la combustione dei trucioli
Il truciolo, sottoprodotto del legno, ha più valore come
combustibile, piuttosto che come materiale di recupero: questo per via delle centrali a biomasse, che sempre più proliferano sul territorio nazionale e che possono godere di incentivi del governo, concessi per la termovalorizzazione ai fini energetici del legno. Questa
clamorosa stortura – ha spiegato Fabiana Scavolini,
(foto) responsabile commerciale e marketing del gruppo omonimo – se non viene risolta il prima possibile
porterà, oltre agli aumenti che già ci sono stati, a ulteriori significativi aumenti del prezzo del pannello
semilavorato, che in molti casi diventerebbe impossibile da reperire. E proprio per
invertire questa tendenza, decine di aziende mobiliere della nostra provincia hanno protestato a Roma, chiedendo al ministro dell’Ambiente Galletti “di abolire gli incentivi
oggi utilizzati per la combustione dei trucioli, che impediscono il recupero del legno per
creare nuovi mobili”. “Ho fatto notare – ha aggiunto la Scavolini – che abbiamo bisogno di continuare a produrre a prezzi competitivi, per valorizzare il ‘made in Italy’ in
modo virtuoso”. In un paese normale non ci sarebbe stato bisogno di far convergere a
Roma tutti gli stati generali del mobile, perché le direttive europee in materia sono
molto chiare e garantiscono la priorità al recupero del legno (come di altre materie),
prima della valorizzazione ai fini energetici. Purtroppo in Italia, il complesso dedalo di
normative e la mancanza di controllo, impediscono un uso razionale degli incentivi.
L’iniziativa di una protesta nazionale è nata, nel luglio scorso, all’interno del Gruppo
Mobili di Confindustria Pesaro Urbino: il presidente, Filippo Antonelli, ha incontrato a
Pesaro, assieme ai soci del settore arredamento, tutti i principali produttori nazionali di
pannelli fra cui Saviola, Frati, Fantoni e Saib, che da soli garantiscono oltre il 90% del
semilavorato nazionale per la produzione di mobili. A Palazzo Ciacchi, le nostre imprese hanno deciso di dare manforte ai loro subfornitori di pannelli, con tre obiettivi principali: introdurre dei vincoli normativi per favorire il riciclo del legno in via preventiva
alla termovalorizzazione nelle centrali a biomassa; aumentare i controlli sulle centrali,
per evitare abusi sul materiale utilizzato per la combustione; prevedere piani per
aumentare le superfici boschive con particolare riferimento al pioppo. A Roma il settore
dell’arredamento pesarese era rappresentato oltre che Fabiana Scavolini, anche da
Giovanna Sperandio (Fab) e Giuseppe Rossi (Imab); presente anche la sen. Camilla
Fabbri, che, iniseme al direttore generale dell’associazione degli industriali, Salvatore
Giordano, ha seguito passo passo l’evolversi della situazione. Durante l’incontro, sono
stati ribaditi al ministro Galletti e al presidente della Commissione Ambiente della
Camera, Ermete Realacci, i numeri del settore arredamento in Italia: oltre 400.000
addetti con 27 miliardi di fatturato. Per la produzione di mobili vengono riciclati ogni
anno 3 milioni di tonnellate di legno posto consumo, mentre attualmente le centrali a
biomassa ne bruciano oltre 4,5 milioni. Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli, ha
infine sottolineato che “l’azione intrapresa con tutto il settore arredo non è una battaglia
contro le centrali a biomasse, fondamentali per il recupero ai fini elettrici e termini di
moltissime materie prime, ma un atto buon senso per recuperare una materia prima e
contenere i costi di produzione, riducendo le emissioni di CO2”.
www.confindustria.pu.it – [email protected]
Provincia di PU passaggio di consegne Galuzzi Tagliolini
Entro la fine di ottobre sarà convocato il consiglio provinciale. Il neo eletto:
“Massima sinergia tra Provincia e Comuni del territorio per ridurre i costi e
superare doppioni istituzionali”
Passaggio di consegne, questa mattina in Provincia, tra il commissario Massimo
Galuzzi ed il neo presidente Daniele Tagliolini, sindaco di Peglio, dopo la proclamazione da parte del segretario generale della Provincia Rita Benini (responsabile
dell’Ufficio elettorale), alla presenza del direttore generale dell’ente Marco
Domenicucci. “Voglio ringraziare pubblicamente Massimo Galuzzi – ha detto Daniele Tagliolini
in conferenza stampa prima di ricevere la fascia di Presidente – per essersi speso per la Provincia
e per il territorio nei suoi dieci anni da assessore ed in questa fase commissariale. Per me, che ho
iniziato l’attività di amministratore a 26 anni, è stato sempre un riferimento amministrativo e personale e sicuramente ci sarà modo di collaborare ancora”. Riguardo al voto, Tagliolini ha espresso soddisfazione per il risultato elettorale (388 preferenze su 510 votanti, pari al 76% dei voti
validi), per la partecipazione dei rappresentanti dei piccoli
comuni e per i consensi ottenuti nelle aree interne (il sindaco
più votato per numero di schede è stato quello di Auditore
Omar Lavanna). Entro la fine di ottobre sarà convocato il
consiglio provinciale, all’interno del quale verrà nominato il
vice presidente, con l’assegnazione di competenze ad alcuni
sindaci neo consiglieri, mentre i poteri di giunta faranno
riferimento al presidente. “I consiglieri eletti – ha detto
Daniele Tagliolini - rappresentano di fatto tutto il territorio
provinciale. Lavoreremo insieme a beneficio della popolazione, nell’ottica del risparmio ed azzeramento di doppioni a
livello istituzionale. Dobbiamo aggredire tutti i centri di costo ed ottimizzare al massimo la sinergia tra Provincia e Comuni, la collaborazione con le Unioni dei Comuni può essere il miglior viatico per attivare questo tipo di percorso”. Tra i doppioni da superare, quello relativo al sociale,
“che dovrà avere un unico punto di riferimento, quello degli ambiti sociali” (per il Centro antiviolenza e Centro accoglienza donne maltrattate è prevista una “cabina di regia” che collaborerà con
gli ambiti sociali), così come per cultura e
turismo “da affrontare di comune accordo tra i
vari livelli istituzionali per avere i migliori
risultati”. Tra le altre linee di indirizzo, anche
la creazione di una centrale unica di committenza per l’energia elettrica (visto che tra gli
enti locali del territorio esistono circa 400-500
contratti di tipo diverso) e l’introduzione dello
strumento della “videoconferenza in maniera
certificata”, creando postazioni dedicate dove i cittadini potranno rapportarsi con la pubblica
amministrazione, ma anche i sindaci dialogare tra loro, evitando perdite di tempo, spese per benzina, ore di spostamenti in macchina, anche nell’ottica di un minore impatto ambientale.
“Dobbiamo interpretare la modernità, nel mio Comune con i consiglieri ci mandiamo tutti i messaggi su whatsApp, tutto quello che è gratuito va attivato”.
“Faccio a Daniele – ha detto Massimo Galuzzi – il più forte in bocca al lupo. Lo conosco da tanto
tempo, ha entusiasmo, idee nuove, è un giovane di grandi capacità e sono convinto che saprà
affrontare molto bene anche le questioni più difficili. Ci siamo già confrontati sulle priorità per il
territorio, la sua indicazione più forte è l’attenzione ai problemi del lavoro. La Provincia in questi
anni si è spesa per la soluzione di crisi aziendali e per dare aiuto concreto ai cittadini in difficoltà,
anche confermando il fondo anticrisi per il pagamento delle bollette di acqua e rifiuti. Le funzioni
principali che le nuove Province assumeranno dal primo gennaio 2015 riguardano essenzialmente
strade, scuole superiori, trasporto, ambiente e territorio, pari opportunità, ma con la discussione in
corso tra Regione Marche, Anci e Upi entro la fine del 2014 dovranno essere individuate ulteriori
competenze”.
Galuzzi ha poi evidenziato come la mancanza di risorse ed i lacci burocratici stiano impedendo
agli enti locali di fare il loro lavoro, in particolare riguardo alla tutela del territorio. “Come
Provincia abbiamo speso 15 milioni di euro per le frane, fiumi ed altre problematiche, sono in
corso lavori per 2 milioni di euro ma abbiamo 7-8 milioni di euro a disposizione che non possiamo spendere per le norme del patto di stabilità e per problemi burocratici”.
Pesaro e Urbino aumentano i fallimenti delle imprese
Quasi un terzo dei fallimenti di tutta la regione. In provincia di Pesaro e Urbino, la
crisi continua a lasciare sul campo numerose attività che molto spesso sono
costrette a portare i libri in tribunale. Colpa della crescita che non arriva, della
deflazione, degli effetti della crisi sui consumi e della stretta creditizia. Tanti i
freni allo sviluppo delle piccole e medie imprese. A livello regionale sono state
281 le aziende che sono fallite nel primo semestre del 2014; di queste si calcola
che poco meno di un terzo abbiano la loro ragione sociale in provincia di Pesaro e Urbino con
conseguenze pesanti non solo per i dipendenti rimasti senza lavoro ma anche per i creditori ed i
fornitori.
Una catena che a volte mette in difficoltà intere filiere produttive. Secondo i dati Cribis, elaborati
dal Cento Studi Sistema per la Cna Marche e Fidimpresa Marche, la maggioranza delle imprese
fallite tra gennaio e giugno (29,2 per cento) apparteneva al comparto manifatturiero, in particolare mobile e moda. Nel 21 per cento dei casi si è trattato di esercizi commerciali, nel 16,7 per
cento di aziende edili e nel 14,2 per cento di imprese dei servizi. Se la crisi ha fatto aumentare i
fallimenti, ha invece avuto l’effetto contrario su cambiali, tratte e pagherò dei pesaresi. Tra gennaio e maggio i protesti in provincia di Pesaro e Urbino 2.707 per un importo complessivo di 6
milioni e 917mila euro per una media di poco più di 2.500 euro a protesto. I protesti hanno avuto
un calo di circa il 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le somme protestate si
sono addirittura dimezzate (-53,4%). I motivi? Secondo la Cna la crisi ha spinto i possibili creditori ad accettare con più difficoltà forme di pagamento ritenute non affidabili, mentre imprese e
consumatori sono più cauti nell’assumersi impegni economici, anche a breve termine. Le imprese
non si fidano più ad accettare in pagamento cambiali, tratte ed assegni e, in questo anno di crisi,
c’è anche chi fa ricorso al fondo antiusura per non fallire e per resistere agli strozzini. Nei
primi sei mesi di quest’anno, Fidimpresa Marche, il Confidi unico di emanazione Cna ha
approvato 21 richieste di ricorso al Fondo per un importo di 388.500 euro. Di queste 4 pratiche sono state fatte in provincia di Pesaro e Urbino. “Il Fondo antiusura - sostiene il presidente di Fidimpresa Marche Silvano Gattari - è l’ultima spiaggia per le imprese e prima di
farvi ricorso, il nostro Confidi cerca di garantire i finanziamenti tramite i normali canali bancari per gli investimenti ed il credito veloce per la liquidità. Ma è sempre più difficile e lo
dimostra la crescita di incagli e sofferenze. L’auspicio è quello di una immissione di denaro
fresco della Bce verso gli istituti di credito mentre dalle istituzioni ci aspettiamo politiche di
maggior sostegno per i Confidi che sono rimasti l’unico strumento di garanzia per i prestiti
alle piccole e medie imprese marchigiane”.
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