UNIONE DI COMUNI DELLA MESSAPIA
CAVALLINO - LIZZANELLO
Provincia di Lecce
Indirizzo: Largo Caduti di Nassirya, 2 – 73020 – Cavallino (Lecce)
Sito Web: www.unionecomunimessapia.it – Tel.0832.613112
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL
SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA PER IL TRIENNIO 2015/2018 –
CIG: 6351300A8E.
Titolo I: INDICAZIONI GENERALI
ART.1
OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio di refezione scolastica presso le scuole
dell’infanzia, ed eventualmente anche primarie, comprensivo del servizio di provvista, cottura
vivande, eventuale trasporto, distribuzione e scodellamento pasti, gestione, monitoraggio e
rendicontazione del servizio di refezione scolastica, nonché la predisposizione, la sanificazione, la
successiva pulizia dei locali in cui si consumeranno i pasti e la gestione dei rifiuti, il tutto nel
rispetto della normativa prevista dal decreto legislativo n 163/2006, in quanto richiamato, nonché
delle Linee di Indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica di cui alla Conferenza
Unificata del 29/04/2010, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 11/06/2010 n.134, delle Linee
Guida Regionali (DGR Puglia n.276/2002) e secondo il sistema della multiporzione, secondo le
tabelle dietetiche allegate al presente capitolato.
Trattandosi di servizio pubblico il medesimo non potrà subire sospensioni e/o interruzioni.
Il periodo presumibile di esecuzione del servizio viene previsto dal 2015 al 2018.
Sarà ammesso a fruire della mensa anche il personale scolastico, che per ragioni di servizio dovrà
permanere nei plessi, come previsto dalle norme contrattuali vigenti.
I plessi interessati dal servizio sono i seguenti:
1
Denominazione plesso
CAVALLINO
1)
–
Scuola
dell'Infanzia
Popolazione scolastica stimata
via
Cesare
Battisti
131
CAVALLINO – n. 5 sez.
2) - Scuola dell'Infanzia via Crocifisso CAVALLINO
27
– n. 1 sez.
3) - Scuola dell'Infanzia viale della Repubblica –
73
CASTROMEDIANO – n. 3 sez.
LIZZANELLO
5) - Scuola dell'Infanzia via Bellini LIZZANELLO
135
6) – Scuola dell'Infanzia via Montenegro – MERINE
132
Limitatamente al Comune di Cavallino i pasti dovranno essere preparati presso i due centri di
Cottura Comunali siti uno nella scuola dell'Infanzia di Via Battisti a Cavallino e da questo dovranno
essere veicolati presso la scuola di via Crocifisso e l'altro presso la cucina ubicata nei locali della
scuola dell’Infanzia di Castromediano di via della Repubblica per i soli utenti che frequentano la
suddetta scuola.
I suddetti centri, pienamente funzionali, e le attrezzature di cui sono dotati verranno concessi in
comodato alla ditta aggiudicataria per tutta la durata dell’appalto.
A tale effetto la ditta aggiudicataria riconosce al Comune di Cavallino a titolo di rimborso
spese forfettario per le utenze di luce, gas ed acqua e per l'uso delle n. 2 cucine messe a
disposizione dal Comune di Cavallino l'importo complessivo forfettario di € 1.000,00 per anno
scolastico, con compensazione del predetto importo sulle fatture relative ai pasti erogati
presso le scuole di Cavallino.
La manutenzione ordinaria dei beni concessi in comodato sarà a carico della ditta
aggiudicataria, quella straordinaria a carico del Comune di Cavallino.
In caso di necessità e/o di impossibilità ad utilizzare i predetti centri di cottura messi a
disposizione dal Comune di Cavallino, la ditta aggiudicataria dovrà comunque garantire il
servizio di refezione scolastica con preparazione e veicolazione dei pasti da altro centro di
cottura nella propria disponibilità.
La ditta aggiudicataria si impegna altresì ad integrare l’attrezzatura eventualmente già installata
presso i suddetti centri di cottura con altra che dovesse rendersi necessaria al corretto svolgimento
del servizio.
Al termine dell’appalto l’attrezzatura integrata tornerà nella completa disponibilità della ditta
appaltatrice.
2
Per quanto concerne i pasti da servire per gli utenti del Comune di Lizzanello essi verranno
preparati presso un Centro di Cottura già nella disponibilità della ditta aggiudicataria ovvero
che la ditta si impegna a realizzare ed a far autorizzare dalle autorità competenti entro e non
oltre sette giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione provvisoria, a pena di decadenza
dalla stessa aggiudicazione provvisoria, con una capacità produttiva residua pari al numero
di pasti necessari a soddisfare il servizio ed ubicato a non più di 30 minuti dalla sede dei plessi
scolastici del Comune di Lizzanello (Scuola dell'Infanzia via Bellini LIZZANELLO e Scuola
dell'Infanzia via Montenegro – MERINE). Per il computo di tale tempo si farà riferimento al
portale maps.google.it
Centro di cottura alternativo e per le emergenze
L’appaltatore obbligatoriamente, dalla data d’inizio del servizio e per tutta la durata dell’appalto,
dovrà altresì avere in disponibilità, per gestire le emergenze nel caso in cui i centri di cottura non
siano in grado di funzionare per guasti o altre sopravvenienze, un centro di cottura alternativo
debitamente certificato idoneo sotto il profilo igienico sanitario dall’A.S.L. di competenza con
eventuali relative autorizzazioni a norma di legge. Lo stabilimento dovrà avere la capacità
produttiva per assolvere tale emergenza, deve essere dedicato alla ristorazione collettiva veicolata,
essere adeguatamente attrezzato e dimensionato a norma di legge per la preparazione dei pasti. Non
sono ammessi eventuali centri cottura che producano solo per aziende o cucine di mense aziendali o
pubbliche come self service; in quanto sono servizi con gestione diversa da quella della ristorazione
scolastica.
Tale centro dovrà essere ubicato ad una distanza con tempo di percorrenza non superiore ad un’ora
dai plessi scolastici di Cavallino e Lizzanello. Per il computo di tale tempo si farà riferimento al
portale maps.google.it
A tal fine l’appaltatore, in sede di presentazione dell’offerta, dovrà dichiarare, a pena di esclusione
dalla gara, di impegnarsi ad avere in disponibilità, sulla base di adeguato titolo, alla data d’inizio del
servizio, il centro di cottura di emergenza, e di garantire tale disponibilità per tutta la durata del
servizio.
L’appaltatore dovrà presentare, prima della consegna del servizio, la documentazione relativa
all’ubicazione dei centri di cottura e le relative autorizzazioni igienico-sanitarie.
Il mancato possesso dei requisiti dichiarati in sede di gara, previsti per l’inizio del servizio,
determineranno per la ditta la decadenza dell’aggiudicazione e le conseguenze previste dalla legge.
La perdita del requisito relativo ai centri di cottura, durante l’esecuzione del servizio, determinerà la
risoluzione del contratto previa contestazione dell’inadempimento contrattuale e assegnazione di
adeguato termine per provvedere.
3
I pasti verranno veicolati in multiporzione dai centri di cottura alle utenze utilizzando automezzi
debitamente autorizzati dalle autorità competenti per il trasporto pasti.
Ai fini del presente capitolato la stazione appaltante Unione di Comuni della Messapia è indicata
per brevità “Stazione appaltante” e l’impresa appaltatrice “Appaltatore”.
ART.2
DURATA DELL’APPALTO
L’appalto coprirà gli anni scolastici 2015/2016; 2016/2017; 2017/2018.
L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di prorogare il contratto, ai sensi dell’art.125,
comma 10, lett. c), del D.Lgs. n°163/2006, previo avviso da comunicarsi per iscritto alla Ditta
almeno quindici giorni prima della scadenza del termine. La Ditta è impegnata ad accettare tale
eventuale proroga alle condizioni del contratto, nessuna esclusa.
L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di richiedere l’esecuzione immediata della
prestazione ove ricorrano le condizioni ed i presupposti di cui all’art.11, comma 9, del d.lgs.
n°163/2006.
Antecedentemente all'inizio del servizio, sarà redatto un verbale tra il Responsabile del contratto
del Comune e quello della Ditta Appaltatrice sulla consegna e gestione dei locali, delle attrezzature,
dei macchinari e dei materiali.
Alla scadenza del contratto la Ditta Appaltatrice si impegna a riconsegnare all'Amministrazione
Comunale i locali con impianti ed attrezzature ed arredi annessi, i quali devono essere uguali in
numero specie e qualità a quelli di cui all'inventario iniziale. Tali beni devono essere consegnati
all'Amministrazione Comunale in perfetto stato di pulizia, funzionamento e manutenzione, tenuto
conto della normale usura dovuta all’utilizzo durante la gestione.
ART. 3
IMPORTO A BASE D’ASTA
L’importo a base d’appalto è stato determinato sulla base del valore reale di contratti analoghi
conclusi nel corso di anni immediatamente precedenti a quello in cui è indetta la procedura di gara,
rettificato al fine di tener conto sia del costo presuntivo delle attività aggiuntive di cui è richiesto lo
svolgimento, sia dei cambiamenti in termini di quantità che potrebbero sopravvenire.
L’importo è comprensivo di tutti gli oneri connessi all’esecuzione delle prestazioni previste dal
presente capitolato e di tutte le spese occorrenti per la corretta e puntuale esecuzione dell’appalto,
ivi comprese le spese generali e l’utile d’impresa.
L’importo presunto dell’appalto ammonta complessivamente a € 714.150,00 oltre IVA per il
periodo di vigenza dell’appalto medesimo (anni scolastici: 2015/2016; 2016/2017 e
2017/2018), oltre € 1.850,00 oltre iva per oneri per la sicurezza di cui al DUVRI allegato non
4
soggetti a ribasso, calcolato su una media presunta di n. 345 pasti al giorno e per un numero
presunto di pasti per tutto il periodo contrattuale di pasti/anno n. 51.750 x 3 anni = pasti
presunti n. 155.250 al costo unitario a pasto a base d'asta di € 4,60 oltre IVA.
Tale quantificazione è, tuttavia, indicativa e non vincolante per la stazione appaltante e potrà essere
soggetta a variazione in aumento o in diminuzione, ferme restando le condizioni di aggiudicazione,
senza che l’appaltatore possa sollevare eccezioni e/o pretendere indennità ai sensi dell’art. 11 del
R.D. n 2440 del 18/11/1923. Verranno corrisposti solo i pasti effettivamente richiesti e forniti senza
garanzia di un numero minimo.
L’appaltatore non potrà vantare diritti ad alcuna compensazione sia nel primo che nel secondo caso,
fermo restando l’obbligo di assicurare il pasto a tutti coloro che ne abbiano diritto.
E’ fatta salva la facoltà della stazione appaltante di richiedere il servizio relativo ad attività
complementari, ma analoghe, per altre tipologie di utenti, soggetti diversi in stato di bisogno ecc., le
cui modalità, fermo restando il prezzo, verranno concordate con l’appaltatore.
Il prezzo di aggiudicazione rimarrà invariato per tutta la durata dell’appalto, salvo il diritto
all’aggiornamento di cui all’art. 115 del D. Lgs. n. 163/2006, come specificato all’art. 18.
ART. 4
MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO
Il servizio di preparazione dei pasti dovrà essere svolto presso i locali dei centri cottura citati al
precedente art. 1.
La stazione appaltante mette a disposizione i locali da adibire a cucine per il solo Comune di
Cavallino e frazione Castromediano, l’appaltatore per il periodo del servizio dovrà mettere a
disposizione il centro di cottura ove preparare i pasti destinati all’utenza del Comune di
Lizzanello e frazione Merine, nonché tutte le attrezzature ed i mezzi di trasporto necessari alla
buona esecuzione del servizio.
Il trasporto degli alimenti per cucinare i pasti avverrà con automezzi autorizzati e sarà contenuto in
appositi contenitori, messi a disposizione dall’appaltatore e dovrà essere effettuato a totale cura e
spese dell’appaltatore medesimo.
Le attrezzature, gli automezzi, le stoviglie, la posateria occorrente saranno messe a disposizione
dall’appaltatore e dovranno rispondere alle relative norme di legge.
Saranno altresì messi a disposizione dall’appaltatore con oneri a suo carico e dovranno rispondere
alle relative norme di legge i refrigeratori, i frigoriferi e i congelatori.
L’appaltatore dovrà provvedere alla fornitura di quanto necessario alla consumazione dei
pasti, e cioè posate, stoviglie, bicchieri, tovaglie e tovaglioli, tutto in materiale completamente
atossico, conforme alle vigenti disposizioni di legge in materia, ed avendo cura che tale
5
fornitura sia adeguata al numero degli utenti; inoltre, e se necessario, alla fornitura
dell’utensileria necessaria alla preparazione dei pasti.
L’appaltatore dovrà inoltre provvedere alle seguenti attività:
- effettuazione di un servizio di riscontro tra le presenze giornaliere degli utenti in mensa ed i
buoni pasto consegnati al personale della ditta, secondo modalità concordate tra
Amministrazione comunale, appaltatore ed autorità scolastica competente;
- compilazione di apposita distinta giornaliera dei pasti preparati, in triplice copia, per ogni
plesso servito, controfirmata da un incaricato della scuola e da un incaricato della ditta medesima.
Le distinte raccolte dovranno essere allegate alla fattura del mese a cui si riferiscono.
ART.5
SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Il servizio si svolgerà per cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, con esclusione delle
festività infrasettimanali. Il servizio medesimo avrà inizio nel corso dell’anno scolastico 2015/2016
e terminerà, presumibilmente, nel mese di giugno del 2018 o comunque alla data stabilita dalla
stazione appaltante in accordo con l'Autorità scolastica. Sono esclusi i periodi di vacanza stabiliti
dalle stesse Autorità.
Le date di cui sopra sono indicative e potranno subire variazioni senza che l’appaltatore possa avere
nulla a pretendere.
Il servizio dovrà svolgersi, in ogni caso, con modalità tali da garantire, anche progressivamente:
- l’iscrizione al servizio di refezione da parte dei genitori che ne fanno richiesta;
- la rendicontazione giornaliera dei pasti somministrati in ciascuna scuola distinti per fasce di
reddito predeterminate dal Comune;
- la rendicontazione mensile (entro e non oltre il giorno 2 di ogni mese) dei versamenti effettuati
dagli utenti, a favore della Tesoreria Comunale, distinti per fasce di reddito predeterminate dal
Comune;
- la contabilizzazione del pagato e del non pagato;
- la predisposizione di report dei pagamenti ricevuti e dei pasti somministrati;
- la conoscibilità, da parte dei genitori e degli insegnanti che assistono al servizio di refezione del
menù settimanale e del menù del giorno, con le quantità in grammi delle pietanze da distribuire. A
tal fine, l’impresa è tenuta ad affiggere, all’inizio di ciascuna settimana, all’ingresso delle singole
scuole o in apposita bacheca ed in maniera che sia ben visibile, il menù settimanale.
L’impresa aggiudicataria deve, inoltre, esporre nella sala di distribuzione dei pasti, il menù del
giorno con le quantità in grammi della pietanza da distribuire.
Il servizio dovrà svolgersi quotidianamente, dal lunedì al venerdì, presso uno o più plessi, a cura del
personale dipendente dalla ditta aggiudicataria, per un monte orario e contingente adeguati alle
6
dimensioni dell’utenza dei plessi serviti. Il personale adibito al servizio deve essere equamente
ripartito tra i Comuni di Cavallino e Lizzanello in proporzione al numero dei pasti forniti ed
al numero dei plessi interessati dal servizio.
L’Impresa dovrà utilizzare personale qualificato e in numero tale da assicurare modalità e
tempi adeguati per una tempestiva e ordinata esecuzione del servizio (rapporto minimo: un
operatore addetto alla distribuzione dei pasti - a un'ora e trenta minuti al giorno - ogni 30
utenti), come da scheda personale allegata al presente capitolato sulla base del rapporto
utenti/operatori predetto. L’organico previsto per ogni centro di produzione pasti dovrà essere
coordinato da un cuoco/a responsabile. Resta fermo che, qualora tale rapporto non fosse
sufficiente per garantire che il servizio venga svolto nel rigoroso rispetto degli orari scolastici,
anche su più turni, la stazione appaltante potrà richiedere la presenza di un numero superiore
di operatori, senza costi aggiuntivi.
Sino all’avvio effettivo del servizio, come proposto in sede progetto presentato in sede di offerta, le
prestazioni saranno assicurate dagli uffici comunali, salve le rendicontazioni di competenza
dell’appaltatore e le prestazioni necessariamente espletabili in loco a cura dello stesso.
ART.6
ORGANIZZAZIONE DEGLI UTENTI
I bambini e le bambine che usufruiscono del servizio, saranno accompagnati ai refettori dal
personale insegnante che li riaccompagnerà ed assisterà nelle aule al termine del pasto stesso.
Il pasto dovrà essere assicurato anche al personale docente e personale non docente scolastico
(individuato ai sensi della Legge 135/2012, art. 21 CCNL Scuola 2007 e del D.M. 16 maggio 1996
e successive integrazioni), che rimarrà in servizio in ciascuna sezione durante la refezione, come
previsto dalle norme contrattuali vigenti.
ART.7
ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE DELLA DITTA
Presso ogni refettorio ove si consumano i pasti, l’appaltatore dovrà fornire gli addetti per
l’espletamento dei seguenti compiti:
a)consegna della posateria e delle tovaglie;
b)consegna dei “contenitori pasto” e distribuzione e scodellamento dei pasti;
c)pulizia delle attrezzature, delle cucine, del refettorio e dei tavoli dopo i pasti;
d)asporto della posateria e di quanto utilizzato nella consumazione dei pasti;
e)asportazione dei rifiuti ai contenitori comunali.
7
L’organizzazione del lavoro da parte dell’appaltatore per le operazioni di cui sopra dovrà essere tale
da consentire la fruizione del pasto in 45/50 minuti, per non interferire con le attività didattiche
pomeridiane.
ART.8
INTERRUZIONI DEL SERVIZIO
In caso di sciopero programmato del personale delle scuole, l’appaltatore dovrà essere preavvisato
dagli uffici scolastici del Comune o da un incaricato della scuola, possibilmente almeno 24 ore
prima. Comunque l’attuazione o meno del servizio, in relazione allo sciopero, sarà comunicata
entro le ore 9,00 del giorno precedente l’espletamento del servizio.
Per scioperi non programmati, l’appaltatore dovrà essere avvertito entro e non oltre le ore 09,00
dello stesso giorno dell’espletamento del servizio.
Sciopero del personale della Ditta
Il servizio di refezione scolastica deve essere garantito anche in caso di sciopero del personale della
Ditta aggiudicatrice, in quanto trattasi di servizio pubblico ai sensi della legge 146/90 e successive
modifiche ed integrazioni.
Cause di forza maggiore
In caso di eventi improvvisi, non prevedibili e/o non programmabili, osservando la normale cura
del “buon padre di famiglia”, che non consentano la preparazione dei piatti caldi, l’appaltatore
dovrà fornire, in sostituzione, piatti freddi, dandone preventiva comunicazione agli uffici scolastici
del Comune.
Nessuna penalità è prevista in caso di gravi eventi, quali calamità naturali ecc, che dovessero
comportare la chiusura improvvisa e immediata delle scuole.
ART. 9
CAUZIONE PROVVISORIA E DEFINITIVA
GARANZIE DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
A garanzia dell’adempimento degli obblighi derivanti dalla partecipazione alla gara, la ditta
concorrente è obbligata ai sensi dell’art .75 D. Lgs. 163/2006 a presentare cauzione provvisoria nei
modi prescritti dalla legge, pari al 2% dell’importo a base d’asta, salvo il beneficio previsto dall’art.
75 comma 7 dello stesso Decreto. In quest’ultimo caso il concorrente dovrà segnalare, in sede di
offerta, il possesso del requisito per fruire del beneficio e lo dovrà documentare nei modi prescritti
dalla legge.
La predetta cauzione provvisoria deve garantire anche l'eventuale pagamento della sanzione
pecuniaria prevista dall'art. 38 comma 2bis del D.Lgs 163/2006 come modificato dalla legge
8
114/2014, sino all'ammontare del DUE PER MILLE dell'importo a base di gara come stabilito
dal bando di gara.
La garanzia dovrà prevedere espressamente, pena l’esclusione dalla gara, la rinuncia al beneficio
della preventiva escussione del debitore principale e la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957,
comma 2 c.c. Inoltre, l’operatività della garanzia medesima entro 15 giorni, a semplice richiesta
scritta della stazione appaltante ed avere validità per almeno 180 giorni dalla data di presentazione
dell’offerta.
L'appaltatore è obbligato a prestare garanzia fideiussoria definitiva pari al 10% dell'importo
contrattuale. In caso di aggiudicazione con ribasso d'asta superiore al 10%, la garanzia fideiussoria
è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia
superiore al 20%, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%.
La fideiussione bancaria o la polizza assicurativa di cui sopra deve prevedere espressamente la
rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di
cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro
quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Al fine di quantificare
l’importo netto di aggiudicazione per commisurare l’importo della garanzia definitiva, e quindi il
valore presunto del contratto, si procederà moltiplicando il prezzo unitario offerto dall’impresa in
sede di gara moltiplicato per il numero complessivo di pasti presunto per tutta la durata dell’appalto.
La stazione appaltante potrà avvalersi della cauzione, anche per l’applicazione di penalità previste
dal presente capitolato. In tal caso, a pena decadenza, la cauzione dovrà essere integrata entro i
termini che saranno comunicati.
La cauzione definitiva non dovrà prevedere l’estinzione automatica della garanzia e sarà svincolata
nei modi di cui all’art. 113 c. 3 del D. Lgs. 163/2006.
La mancata costituzione della garanzia definitiva determina la revoca dell'affidamento e
l'acquisizione della cauzione provvisoria di cui all'articolo 75 del D. Lgs. n. 163/2006 da parte della
stazione appaltante, che aggiudica l'appalto al concorrente che segue nella graduatoria.
ART.10
RINUNCIA ALL’AGGIUDICAZIONE
Qualora l’appaltatore non intenda accettare l’affidamento del servizio, non potrà avanzare alcun
diritto di recupero della cauzione provvisoria e sarà comunque tenuta al risarcimento degli eventuali
superiori danni subiti dalla stazione appaltante.
ART.11
DIVIETO DI CESSIONE – SUBAPPALTO
9
Si applica l’art. 116 del D. L.gs. 163/2006 per tutte le vicende che dovessero interessare l’esecutore
del contratto medesimo.
E’ vietata ogni forma di sub appalto e di cessione del servizio
E’ ammesso il sub appalto esclusivamente per le operazioni di trasporto e consegna dei pasti.
La Ditta concorrente, in sede di offerta, dovrà dichiarare la volontà di sub appaltare detto servizio di
trasporto e consegna pasti. Prima dell'attivazione del sub appalto la Ditta aggiudicataria dovrà
dimostrare il possesso, da parte del subappaltatore, di tutti i requisiti previsti dalla normativa
vigente.
In caso di subappalto i subappaltatori dovranno essere in possesso dei mezzi indicati in sede di
offerta dalla Ditta aggiudicataria o dei mezzi richiesti in capitolato.
Inoltre, ai sensi del D.Lgs.163/2006 comma 3, è fatto obbligo agli affidatari di trasmettere, entro
venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei loro confronti, copia delle fatture
quietanzate relative ai pagamenti da essi affidatari corrisposti al subappaltatore o cottimista, con
l’indicazione delle ritenute di garanzia effettuate.
Si precisa comunque che, nei confronti dell’Amministrazione Comunale il responsabile del servizio
svolto, anche tramite subappalto, resta sempre la Ditta aggiudicataria.
ART 12
DANNI - RESPONSABILITA’ – ASSICURAZIONI
L’appaltatore risponderà direttamente e indirettamente di ogni danno che in relazione
all’espletamento del servizio o in conseguenza del servizio medesimo potrà derivare
all’amministrazione comunale e/o agli utenti, a terzi e a cose.
In particolare l’appaltatore si assume la responsabilità per danni quali avvelenamenti, intossicazioni
e quant’altro di simile causati da ciò che produce in proprio o ciò che, prodotto da terzi, verrà
distribuito/somministrato nelle mense, compresi i danni imputabili a vizio originario del prodotto o
a cattiva conservazione o ad errori nel non rispetto del termine di scadenza.
Per la copertura di tali danni l’appaltatore deve stipulare e mantenere operanti, per tutta la durata
dell’appalto, polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, ritenendo compresa tra i
terzi anche l’Amministrazione Comunale e scolastica con massimale non inferiore ad €
3.000.000,00. In alternativa alle specifiche polizze di cui ai punti precedenti, la ditta aggiudicataria
potrà dimostrare l’esistenza di polizze già attivate aventi le medesime caratteristiche richieste e
produrre una appendice alle polizze già esistenti che espliciti che le stesse coprono anche il servizio
oggetto del presente appalto. Detta polizza, nella quale dovrà risultare che l'Unione di Comuni è
considerata “terzo” a tutti gli effetti, dovrà prevedere tra l’altro, la copertura dei rischi da
intossicazione o da tossinfezione alimentare o da avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio
10
nonché ogni altro danno conseguente alla somministrazione dei pasti preparati con le derrate fornite
dall’impresa.
ART.13
ESONERO DA RESPONSABILITA’ PER LA STAZIONE APPALTANTE
La gestione del servizio è fatta sotto la diretta ed esclusiva responsabilità dell’appaltatore, che
risponde dell’esatto adempimento dei suoi obblighi nei confronti della stazione appaltante.
L’impresa è sempre responsabile, sia verso l'Unione che verso terzi, dell’esecuzione di tutti i servizi
assunti: ogni responsabilità connessa con l’uso degli immobili, degli impianti, delle apparecchiature
e delle attrezzature e con l’erogazione dei servizi oggetto del presente capitolato è assunto
totalmente dall’impresa, rimanendo l'Unione sollevato e indenne da qualsiasi responsabilità per
danni a persone o a cose che dovessero accadere nell’esercizio del servizio.
L’appaltatore risponde, inoltre, direttamente e personalmente dei danni di qualsiasi genere e delle
conseguenze comunque pregiudizievoli, che nell’espletamento dell’attività da essa o dai propri
dipendenti svolta nell’esecuzione del presente appalto, possano derivare agli stessi dipendenti, agli
utenti, alla stazione appaltante, al Comune o a terzi in genere.
L’appaltatore inoltre solleva la stazione appaltante da qualunque pretesa che nei suoi confronti fosse
fatta valere da terzi, assumendo in proprio l’eventuale lite.
ART.14
AUTORIZZAZIONI
L’appaltatore dovrà essere in possesso delle autorizzazioni e licenze richieste dalla legge per la
prestazione dei servizi oggetto dell’appalto.
Titolo II: ONERI INERENTI IL CONTRATTO
ART.15
FUNZIONAMENTO DELLA CUCINA E LOCALI REFEZIONE
L’appaltatore oltre agli obblighi di cui all’art. 7 deve provvedere alla fornitura, stoccaggio e
conservazione delle derrate, assumendo ogni rischio per il loro deterioramento e calo di peso e, in
ogni caso, al rispetto delle norme in materia di conservazione delle stesse, anche in ottemperanza
delle linee guida regionali contenute nella D. G. R. Puglia n. 276/2002;
Si specifica che, limitatamente ai centri cottura destinati alle produzione di pasti per il Comune di
Cavallino, le utenze idrica, acque nere, elettrica e gas relative alle cucine sono a carico del Comune
di Cavallino.
11
L’impresa aggiudicataria deve, inoltre, effettuare, presso i locali interessati alla conservazione,
preparazione e distribuzione degli alimenti, un intervento di disinfestazione e di derattizzazione
generale all’inizio del servizio e poi con cadenza quadrimestrale per tutta la durata del contratto e
ogniqualvolta se ne ravvisi l’esigenza. Le operazioni di disinfestazione e di derattizzazione devono
essere svolte, esclusivamente, da ditte in possesso delle abilitazioni ai sensi di legge.
Le imprese concorrenti, in sede di gara, devono presentare l’elenco dei prodotti che intendono
utilizzare per la pulizia e la sanificazione corredati delle schede tecniche e di sicurezza complete.
I prodotti detergenti e sanificanti devono essere impiegati nelle concentrazioni indicate sulle
confezioni, contenuti nelle confezioni originali e conservati in locale apposito o in armadi chiusi.
E’ assolutamente vietato detenere i prodotti detergenti e sanificanti nelle zone destinate alla
preparazione, confezionamento e distribuzione dei pasti.
La ditta aggiudicataria dovrà provvedere autonomamente alla gestione dei rifiuti conseguenti
l’attività in oggetto. Tutti i rifiuti devono essere raccolti in sacchetti e convogliati negli appositi
contenitori per la raccolta con apertura a pedale.
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dovrà rispettare le modalità previste dal Comune, anche con
riferimento alla raccolta differenziata.
ART.16
DERRATE ALIMENTARI
Sono a carico dell’appaltatore le spese per l’approvvigionamento delle derrate, le spese per il
personale, le spese eventuali per il personale di trasporto e per i relativi mezzi ed ogni altra spesa e
qualsiasi onere relativo al servizio di appalto.
ART.17
SPESE CONTRATTUALI
Le spese contrattuali, nessuna esclusa, sono a carico dell’appaltatore.
ART.18
CORRISPETTIVO DELL’APPALTO – MODALITA’ DI PAGAMENTO REVISIONE DEL CORRISPETTIVO
Il corrispettivo dell’appalto sarà liquidato mensilmente all’appaltatore su presentazione di fattura e
sulla base dei pasti effettivamente somministrati, entro 30 giorni dalla data di ricevimento della
fattura stessa, inviata al protocollo generale della stazione appaltante, relativa al servizio effettuato
nel mese precedente e corredata della distinta o dalle distinte dei pasti somministrati nei vari plessi
scolastici.
12
Grava sull’appaltatore la raccolta dei dati sulle presenze nominative mensili degli alunni della
scuole oggetto di appalto, e il riscontro con i ticket ritirati giornalmente dagli utenti, che dovranno
essere conservati fino a tre mesi dopo la fine di ogni anno scolastico.
Con il suddetto corrispettivo l’appaltatore si intende compensato di qualsiasi suo onere per il
servizio di che trattasi, senza alcun diritto a nuovi o maggiori compensi.
Qualora nel corso dell’appalto le componenti essenziali di costo subiscano variazioni in termini di
aumento o diminuzione, a decorrere dal secondo anno di servizio successivo alla stipula del
contratto il prezzo sarà adeguato alla media tra inflazione programmata (rilevabile dal Documento
di Programmazione Economica e Finanziaria) ed inflazione effettiva (rilevabile dagli indici ISTAT)
riferite all’anno precedente.
Titolo III: PERSONALE
ART.19
PERSONALE – CLAUSOLA SOCIALE DI ASSORBIMENTO
L’appaltatore, nell’espletamento del servizio di cui al presente appalto, come meglio precisato nel
bando di gara, dovrà avvalersi di personale, per monte orario, quantità e qualifiche di
inquadramento, sufficiente all'efficiente ed efficace espletamento del servizio ed in regola con le
leggi sanitarie in vigore previste per la manipolazione di prodotti destinati all’alimentazione.
L’appaltatore è obbligato a mantenere ed assicurare per tutta la durata del servizio almeno il monte
orario di lavoro complessivo attualmente assolto dal personale assunto.
Ai sensi dell'art. 69 D.Lgs. n. 163/2006, la ditta aggiudicataria si obbliga ad assorbire il
personale dell’impresa cessante adibito all’erogazione del servizio presso questa Unione di
Comuni della Messapia, come da ELENCO PERSONALE ALLEGATO al presente capitolato
ed in osservanza delle vigenti normative.
L’Impresa dovrà utilizzare personale qualificato e in numero tale da assicurare modalità e
tempi adeguati per una tempestiva e ordinata esecuzione del servizio. Per il personale addetto
alla distribuzione dei pasti presso i refettori dovrà essere garantita la presenza di almeno n. 1
(un) operatore ogni n. 30 (trenta) utenti compresenti per ogni turno, come da scheda
personale allegata al presente sulla base del rapporto utenti/operatori predetto. Resta fermo
che, qualora tale rapporto non fosse sufficiente per garantire che il servizio venga svolto nel
rigoroso rispetto degli orari scolastici, anche su più turni, la stazione appaltante potrà
richiedere la presenza di un numero superiore di operatori, senza costi aggiuntivi.
L’organico previsto per ogni centro di produzione pasti dovrà essere coordinato da un cuoco/a
responsabile, con adeguata competenza professionale e documentata esperienza in analoghi
servizi, in grado di dirigere dal punto di vista organizzativo-gestionale, tutto il servizio.
13
Prima dell'inizio del servizio, la Ditta aggiudicataria dovrà trasmettere all'Amministrazione
Comunale l'elenco nominativo di tutto il personale utilizzato con l'indicazione delle qualifiche
possedute e delle sedi di lavoro.
Qualsiasi variazione rispetto all'elenco trasmesso deve essere tempestivamente comunicata per
iscritto all' Amministrazione Comunale.
L'organico, per tutta la durata del contratto, deve essere quello dichiarato dall'impresa in fase di
offerta, in ogni sede di lavoro, sia come numero, mansioni, livello, monte-ore e orario di lavoro
come esplicitato in apposita tabella che sarà allegata all’offerta.
L’impresa deve mettere a disposizione per il servizio, proprio personale in numero tale da assicurare
modalità e tempi di esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del servizio
stesso. In caso contrario l'Unione potrà ordinare il potenziamento del numero degli addetti alla
distribuzione.
L’impresa deve tenere un foglio firma giornaliero e mensile del personale addetto ad ogni sede di
servizio, completo dei nominativi ed orari dei dipendenti da esibire in caso di controllo da parte del
personale incaricato dall'Unione.
L’impresa deve garantire la continuità ed efficienza del servizio provvedendo alla tempestiva
sostituzione del personale assente.
L’appaltatore dovrà provvedere alla immediata sostituzione del personale assente, fermo restando il
possesso da parte dei sostituti dei requisiti minimi richiesti dal presente capitolato. Il personale
utilizzato dovrà, inoltre, mantenere durante l'espletamento del servizio un comportamento decoroso
e consono ad un ambiente frequentato prevalentemente da bambini.
L'Unione si riserva il diritto di richiedere all’impresa la sostituzione del personale ritenuto non
idoneo al servizio per comprovati motivi. In tal caso l’impresa provvederà a quanto richiesto, senza
che ciò possa costituire motivo di maggior onere per l'Unione.
Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, al confezionamento, al trasporto e alla
distribuzione dei pasti, deve scrupolosamente curare l'igiene personale ed ha l'obbligo di indossare
idonea divisa con simbolo, logo o altra indicazione della ditta appaltatrice, fornita e rinnovata a cura
del gestore del contratto, di un copricapo idoneo a raccogliere tutta la capigliatura, di guanti
igienici, ove necessario, e del tesserino di riconoscimento.
Tutto il personale dovrà essere munito dell'attestato di formazione che sostituisce il libretto di
idoneità sanitaria, secondo le leggi vigenti.
La distribuzione dei pasti sarà effettuata al tavolo ed a cura del personale della Ditta Appaltatrice,
compresa la distribuzione dei pasti a tavola agli alunni e la porzionatura nel piatto.
Il personale addetto alla distribuzione deve rispettare le seguenti prescrizioni:
1. indossare camice e copricapo, che devono essere sempre puliti e decorosi, e guanti monouso;
2. esibire il cartellino di riconoscimento;
14
3. lavare accuratamente le mani e togliere anelli e gioielli in genere;
4. areare i refettori prima di apparecchiare i tavoli;
5. riordinare a terra le sedie e non appoggiarle sui tavoli;
6. igienizzare i tavoli con appositi prodotti prima di apparecchiare laddove il pasto viene consumato
nelle aule;
7. apparecchiare i tavoli, disponendo ordinatamente e accuratamente tovagliette e tovaglioli a
perdere, piatti idonei, posate in acciaio inox, bicchieri in vetro capovolti, brocche con apposito
coperchio contenenti acqua potabile della rete idrica cittadina, pane in contenitori chiusi;
8. prima di iniziare il servizio, effettuare l'operazione di taratura che consiste nel valutare la quantità
di cibo espressa in volume o peso, da distribuire ad ogni utente, facendo riferimento alle tabelle
delle grammature a crudo: la quantità di portate da distribuire deve essere quella indicata nelle
rispettive tabelle dei pesi e dei volumi a crudo;
9. procedere alla distribuzione solo dopo che gli utenti abbiano preso posto a tavola, secondo i turni
di arrivo degli alunni nei refettori, e, comunque, iniziare dapprima a servire gli utenti con diete
particolari, diverse dal menu base;
10. procedere al condimento delle pietanze prima della distribuzione del pasto; le paste asciutte
devono essere trasportate alle sedi di consumo ubicate in luoghi diversi dai centri di produzione
pasti unicamente condite con olio extra vergine e il condimento (pesto, pomodoro, ecc.) e il
formaggio grattugiato, posti in contenitori separati da quello della pasta asciutta, devono essere
aggiunti solo al momento della distribuzione;
11. distribuire ad ogni commensale le quantità di cibo relative alle intere porzioni, salvo diversa
indicazione dell’insegnante, distribuendo successivamente a richiesta ulteriori quantità sino
all'esaurimento della portata;
12. distribuire il secondo piatto solo dopo che gli utenti hanno terminato di consumare il primo
piatto;
13. eseguire la distribuzione mediante idonei carrelli termici, sui quali vengono unicamente poste le
vivande messe in distribuzione relative alle portate e le stoviglie appropriate;
14. nel caso di pasti trasportati, aprire i contenitori termici solo nel momento in cui inizia la
distribuzione onde evitare l'abbassamento della temperatura;
15. utilizzare per la distribuzione utensili adeguati, esclusivamente in acciaio inox;
16. distribuire il pane dopo la distribuzione del primo piatto;
17. eseguire la sparecchiatura con appositi carrelli esclusivamente adibiti allo scopo;
18. tagliare la carne e sbucciare la frutta per gli alunni delle scuole dell’infanzia e della prima classe
della scuola primaria;
19. provvedere al termine del servizio alla rigovernatura dei refettori (e degli spazi destinati a tale
uso), alla loro pulizia, al lavaggio dei piatti e di quanto utilizzato per il servizio;
15
20. nel caso di pasti trasportati, conservare il materiale di somministrazione (tovagliette, tovaglioli,
piatti, posate, bicchieri, brocche) negli armadi posizionati nei locali di porzionamento.
Il personale in questione dovrà avere un comportamento corretto e professionale sia nei confronti
degli alunni che del personale scolastico autorizzato ad usufruire del servizio mensa. Al termine del
servizio, il personale della Ditta Appaltatrice deve provvedere alla pulizia dei refettori, al lavaggio
delle stoviglie e di quanto utilizzato per il servizio, lasciando i locali refezionali puliti, disinfettati
ed in perfetto ordine. Il personale addetto alla distribuzione dei pasti deve indossare, durante il
servizio, idoneo vestiario. La distribuzione dei pasti dovrà avvenire con l'ausilio degli appositi
utensili comunemente usati.
Le operazioni di pulizia dei locali non possono essere eseguite contemporaneamente alle operazioni
delle preparazioni alimentari.
ART.20
RESPONSABILE TECNICO
Il coordinamento di tutte le operazioni ed attività connesse al servizio, nonché la responsabilità e la
gestione dei rapporti con l’Amministrazione Comunale, saranno affidati dalla ditta ad un
“Responsabile Tecnico” di comprovata capacità ed esperienza
Spettano al “Responsabile Tecnico” i seguenti compiti:
- supervisione di tutte le attività e prestazioni previste dal capitolato a carico della ditta;
- coordinamento di tutti gli operatori;
- controllo sul corretto andamento del servizio in collaborazione con il Comune e con gli altri
soggetti (autorità scolastiche, autorità sanitaria, componenti della Commissione Mensa ).
ART.21
APPLICAZIONE NORME CONTRATTUALI - SICUREZZA
Nell’espletamento del servizio l’appaltatore è obbligato ad applicare integralmente ai lavoratori
impiegati nel servizio, tutte le norme del “Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro” per la
categoria di appartenenza e degli “accordi locali integrativi”, in vigore per il tempo in cui il servizio
viene espletato. L’appaltatore è obbligato al pagamento dei contributi e delle indennità poste dalla
legge a carico dei datori di lavoro.
In caso di inottemperanza agli obblighi precisati nel presente articolo, accertata dalla stazione
appaltante o segnalata dagli altri uffici competenti al controllo, verrà comunicata all’appaltatore
l’inadempienza accertata e verrà sospeso il pagamento delle prestazioni eseguite sino a quando non
venga accertato che gli obblighi predetti non siano stati integralmente adempiuti.
16
Per la sospensione del pagamento di cui sopra l’appaltatore non potrà opporre eccezioni neppure a
titolo di risarcimento danni.
Inoltre, l’appaltatore stesso si obbliga alla scrupolosa osservanza delle disposizioni concernenti gli
infortuni e l’igiene sul lavoro, in applicazione di quanto contenuto nel D. Lgs. n. 626/94 e sue m. e
i. e D. Lgs. 81/2008 e successive modificazioni (D. Lgs. 106/09).
La Stazione Appaltante, ai sensi della normativa citata (D. Lgs. 09 aprile 2008, n° 81 e s. m. i.),
promuove la cooperazione ed il coordinamento delle misure di prevenzione e protezione dei rischi
cui sono esposti i lavoratori, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi (DUVRI),
recante le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da
interferenze.
Tale documento sarà allegato al contratto di appalto.
Quanto sopra non fa venire meno l’obbligo per le imprese di elaborare il proprio documento di
valutazione e di provvedere all’attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo
i rischi propri dell’attività, con costi a proprio carico.
A tale scopo l’appaltatore è tenuto a trasmettere prima dell’avvio del servizio un piano di sicurezza
per ogni centro cottura, relativo alle attività svolte nell’ambito dei servizi oggetto dell’appalto. Il
piano dovrà contenere almeno:
la relazione sulla valutazione dei rischi relativa ai luoghi di lavoro;
l’individuazione delle misure di prevenzione conseguenti alla valutazione;
il programma delle misure da adottare in caso di emergenza;
l’indicazione del preposto alla sicurezza e gli addetti alle emergenze.
TITOLO IV: CARATTERISTICHE DERRATE ALIMENTARI
ART.22
CARATTERISTICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI
Le derrate alimentari devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia ed il
menù deve essere conforme alla tabella dietetica allegata alle linee guida regionali di cui alla D. G.
R. Puglia n. 276/2002 e riportata nell'allegato 2) al presente capitolato.
Il menù suddetto dovrà chiaramente indicare la tipologia dei prodotti biologici, tipici e tradizionali,
certificati ai sensi delle normative comunitarie di riferimento, nonché quelli a denominazione
d'origine protetta, richiesti e dichiarati in sede di gara, ai sensi dell'art. 59 della legge n. 488/99
oggetto di offerta migliorativa. La stazione appaltante effettuerà i controlli specifici circa l’effettivo
utilizzo dei prodotti di cui al punto precedente, anche attraverso il riscontro delle fatture di acquisto
17
degli stessi, l’ispezione presso i locali ove si effettua lo stoccaggio ed il riscontro dell’effettivo
consumo degli stessi prodotti.
L’appaltatore dovrà inviare, prima dell’avvio del servizio, agli Uffici preposti, l’elenco delle derrate
alimentari, comprensivo dei relativi marchi, nominativi delle aziende fornitrici, nome commerciale
dei prodotti utilizzati, schede tecniche, ecc. Ogni modifica e/o aggiornamento dell’elenco, anche se
relativo ad un solo componente, comporta la predisposizione di un nuovo elenco completo.
Ogni stesura dell'elenco deve riportare la data e la firma del Responsabile Tecnico o del legale
rappresentante. I generi alimentari utilizzati nella preparazione dei pasti dovranno avere le qualità e
le caratteristiche di cui all' apposito elenco.
In sede di offerta, le imprese partecipanti potranno proporre l’utilizzo di prodotti della “filiera
corta”.
Le imprese concorrenti potranno, altresì, proporre l’impiego di uno o due prodotti appartenenti al
Commercio equo e solidale.
Nel caso in cui uno o più dei predetti prodotti (sia quelli biologici richiesti obbligatoriamente dalla
Civica Amministrazione sia quelli della “filiera corta” che quelli appartenenti al commercio equo e
solidale offerti dalla ditta in sede di gara) non fossero disponibili sul mercato per situazioni
indipendenti dalla volontà della ditta aggiudicataria, essi saranno momentaneamente sostituiti da
prodotti convenzionali. In tal caso:
-l’Impresa aggiudicataria ha l’obbligo tassativo di comunicare via fax all’ufficio competente
l’elenco dei prodotti di cui non è stato possibile approvvigionarsi nel determinato giorno e le
relative motivazioni;
Nel caso in cui dovesse essere riscontrata la mancata somministrazione dei predetti prodotti in
assenza della prevista comunicazione preventiva dell’Impresa aggiudicataria ovvero nell’ipotesi di
mancata somministrazione dei medesimi prodotti per tre giorni consecutivi, si farà luogo, altresì,
all’applicazione delle penalità di cui all’Art. 39 del presente Capitolato.
ART. 23
ELENCO DELLE QUALITA’ E DELLE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
CHE DOVRANNO AVERE I GENERI ALIMENTARI DA UTILIZZARE PER LA MENSA
SCOLASTICA.
CARNI
Devono provenire da animali sani, regolarmente macellati provvisti dei bolli sanitari come disposto
dalle vigenti norme.
Tagli richiesti: anteriore e posteriore di:
VITELLO e/o VITELLONE : 1^ qualità di quarto anteriore o posteriore – tessuto di colorito rosso
vivo e grana fina.
18
CARNE MACINATA: i tagli possono provenire anche dai quarti anteriori purché corrispondenti
alle caratteristiche della 1^ qualità.
PETTO DI POLLO E DI TACCHINO – senza pelle, la carne deve essere di colore bianco – rosa.
SCALOPPINE DI MAIALE: Arista.
PRODOTTI ITTICI: (surgelati).
Bastoncini di Merluzzo
Filetto di Merluzzo
Nasello
Sogliola
Platessa al naturale.
La tecnica della surgelazione utilizzata e la successiva conservazione deve essere tale da mantenere
inalterate le caratteristiche organolettiche del prodotto e le sue caratteristiche intrinseche.
I prodotto surgelati devono essere di prima qualità.
PROSCIUTTO COTTO:
I prodotti dovranno essere tassativamente privi di sostanze colorate e di polifosfati. L’odore dovrà
essere gradevole e il sale e gli aromi dovranno essere presenti nella giusta misura.
FORMAGGI:
Mozzarella e Scamorza: il prodotto dovrà risultare corrispondente ai requisiti previsti dal D.P.R.
14.01.97 N° 54.
Il latte vaccino utilizzato per la fabbricazione di tutti i formaggi deve essere tassativamente fornito
da allevamenti indenni da TBC e BRUCELLOSI.
Edamer – formaggio filato per cucinare (involtini, pizza, frittata, ecc)
GALBANONE O FILATO BAYERLAND Formaggio filato.
ORTAGGI: Proprietà
-essere di recente raccolta
-maturazione fisiologica
-essere asciutti e privi di terrosità.
-Essere esenti da difetti che possono alterare i caratteri organolettici degli organi stessi.
-Non devono aver subito trattamenti tecnici per favorire la colorazione e la consistenza.
FRUTTA FRESCA:
- dovrà essere di prima qualità merceologica, di recente raccolta e lavata accuratamente.
UOVA: fresche – categoria A (gr. 60/65)
OLIO: extravergine di oliva per condimento dei cibi.
PASTA:
Secca: di semola di grano duro nelle varie forme e denominazione rispondenti a quanto per norma e
legge stabilito all’art. 5 del DACA 13 – 11 – 53 – g .u. 271 del 25.11.53.
19
All’uovo: prodotta con farina di frumento – esente da additivi – deve corrispondere alle
caratteristiche contenute negli artt. 5 e 6 legge 574 – 22/6/33.
PANE
rosette – preparazione, cottura e caratteristiche organolettiche rispondenti agli artt. 2 – 3 legge
18/11/53 G.U. 271/53, preparato in apposita confezione (bustine plastica perforata imbustate ad una
ad una).
RISO: fino o super fino tipo R. B. (Si consiglia l’utilizzo del riso denominato “Parboiled”;
PASSATA DI POMODORO - esente da coloranti e conservanti;
PELATI - esente da coloranti e conservanti;
MINESTRONE: se surgelato dovrà essere prodotto di prima qualità.
.
* Per quanto non contenuto nel presente elenco si rimanda alle tabelle di composizione degli
alimenti emanate dall'Istituto Nazionale della Nutrizione.
I menù giornalieri devono essere, comunque, conformi alle Linee guida per l’Educazione
Alimentare della Regione Puglia, nonché delle Linee di Indirizzo nazionale per la ristorazione di cui
alla Conferenza Unificata del 29/04/2010, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 11/06/2010 n. 134.
Le pietanze dovranno avere grammature diverse a seconda che si tratti di alunni di scuola materne o
di alunni di scuola elementare; le grammature per gli adulti equivalgono a quelle previste per gli
alunni delle scuole elementari.
Prima della somministrazione, gli addetti alla distribuzione dovranno procedere alla misurazione
della porzione standard.
A tal fine, presso ciascun plesso scolastico, l’impresa aggiudicataria dovrà garantire la presenza di
apposita bilancia automatica per la verifica del peso delle pietanze da parte del personale addetto
alla distribuzione e di altro personale incaricato del controllo.
ART.24
ETICHETTATURA
Le derrate alimentari devono avere confezione ed etichettatura conformi alle leggi vigenti.
Non sono ammesse etichettature incomplete ovvero che non rechino la traduzione in lingua italiana.
ART.25
GARANZIE DI QUALITA’
L’Impresa aggiudicataria deve essere in possesso di un Piano di autocontrollo, ai sensi della
normativa vigente, e di Certificazione del Sistema di Qualità. L’Impresa aggiudicataria dovrà
effettuare, per tutta la durata dell’appalto, controlli analitici così come previsto dal piano di
20
autocontrollo e dal manuale della qualità; copia del manuale della qualità e degli esiti dei controlli
dovranno essere forniti su richiesta dell’Amministrazione Comunale.
Per le forniture con prodotti dell’agricoltura convenzionale, il piano di autocontrollo deve
contemplare necessariamente anche monitoraggi con analisi quali-quantitative su eventuale
presenza di pesticidi nelle derrate alimentari.
L’Amministrazione Comunale si riserva di richiedere eventuali integrazioni e/o modifiche al Piano
di autocontrollo.
L’Impresa aggiudicataria deve disporre di una procedura di selezione e controllo dei fornitori e di
un elenco dei fornitori qualificati e dovrà acquisire dagli stessi idonee certificazioni di qualità o
dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti leggi in materia e alle tabelle
merceologiche allegate; l’appaltatore deve essere in grado di verificare la documentazione relativa
al sistema di codifica dei lotti di produzione dei fornitori (tracciabilità e rintracciabilità).
Copia dell’elenco dei fornitori e delle certificazioni dovranno essere forniti su richiesta
dell’Amministrazione. Ogni variazione dei fornitori dovrà essere comunicata per iscritto con le
motivazioni del cambiamento.
Dovrà, inoltre, essere fornita copia di tutte le certificazioni relative ai fornitori, così come dichiarato
in sede di offerta tecnico – gestionale.
.
Titolo V: IGIENE DELLA PRODUZIONE
ART.26
IGIENE DELLA PRODUZIONE
La produzione deve rispettare gli standard igienici previsti dalle leggi vigenti.
Le linee di processo devono essere predisposte in modo tale da evitare contaminazioni crociate.
Deve essere rispettato il principio della “marcia in avanti”.
L’appaltatore deve sottoscrivere un proprio regolamento di norme igieniche e deve farlo rispettare
al proprio personale addetto; tale regolamento deve essere visibile all’interno della struttura
produttiva e fornito in copia alla stazione appaltante. Ogni stesura di regolamento deve riportare la
data e la firma del Responsabile Tecnico o del legale rappresentante.
L’utilizzo di mascherine è obbligatorio per il personale addetto alla preparazione dei piatti freddi,
quali prosciutto cotto, formaggio, insalata di riso, ortaggi crudi, ecc.
In particolare, prima di utilizzare stabilmente nel menù gli ortaggi crudi, l’appaltatore dovrà
conseguire la specifica autorizzazione da parte dell'AUSL competente, in ottemperanza delle linee
guida regionali di cui alla D. G. R. n. 276/2002.
21
L’appaltatore deve attenersi alle procedure di autocontrollo previste dal Regolamento (CE)
29.04.2004, n.852 e cioè deve individuare nella propria attività, predisponendo apposito piano, ogni
fase che potrebbe rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti e deve garantire che siano
individuate, applicate, mantenute ed aggiornate le adeguate procedure di sicurezza avvalendosi dei
principi su cui è basato il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici HACCP
(Hazard Analysis and Critical Control Points).
In ottemperanza alla linee guida regionali di cui alla D. G. R. Puglia n. 276/2002, nell'impiego del
pesce occorre che lo stesso sia surgelato e spinato per motivi, oltre che di igiene, anche di sicurezza
per la presenza di lische.
ART.27
CONSERVAZIONE DELLE DERRATE
I frigoriferi delle cucine e le dispense devono essere tenuti in perfetto stato igienico e in buon
ordine. Il carico dei frigoriferi deve essere compatibile con le potenzialità dell’impianto frigorifero.
I contenitori delle derrate deperibili e non deperibili devono essere sistemate su apposite pedane e
non devono essere mai a contatto del pavimento.
I prodotti sfusi non devono essere a diretto contatto con l’aria, sia nei magazzini sia nei frigoriferi,
ma devono essere ri-confezionati e ri-etichettati.
Nessun contenitore per alimenti, specie se in banda stagnata, deve essere riutilizzato. Ogni qualvolta
venga aperto un contenitore in banda stagnata ed il contenuto non venga immediatamente
consumato dovrà essere travasato in altro contenitore di vetro o acciaio inox o altro materiale non
soggetto ad ossidazione.
I sacchetti, le scatole e i contenitori metallici, una volta usati, vanno svuotati e gettati; il contenuto
residuo va riposto in recipienti idonei per alimenti con coperchio, sui quali va apposta l’etichettatura
originale corrispondente al contenuto.
Le carni, le verdure, il prosciutto cotto, i formaggi e i prodotti surgelati dovranno essere conservati
in contenitori o frigoriferi distinti.
I prodotti cotti refrigerati prima del consumo con abbattitore, devono essere conservati in apposito
frigorifero ad una temperatura compresa tra 1° e 4°C.
La protezione delle derrate da conservare deve avvenire solo con pellicola trasparente o di alluminio
idonea al contatto con gli alimenti o con altro materiale comunque conforme alla normativa in
materia. I prodotti cotti dovranno essere conservati solo ed esclusivamente in contenitori di vetro o
acciaio inox. È vietato l’uso di recipienti in alluminio. I prodotti a lunga conservazione come pasta,
riso, farina, ecc. devono essere conservati in confezioni ben chiuse, riportanti l’etichettatura
completa.
22
ART.28
RICICLO
È vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Pertanto tutti i
cibi erogati dovranno essere preparati in giornata, tranne per quanto contemplato nel successivo art.
31 del presente capitolato.
E’ facoltà della stazione appaltante richiedere, senza oneri a proprio carico, che i cibi utilizzabili
siano destinati a particolari categorie di utenza ( per esempio “Mensa di fraternità”).
Titolo VI: MANIPOLAZIONE E COTTURA
ART.29
MANIPOLAZIONE E COTTURA
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard
elevati di qualità igienica, nutrizionale e sensoriale. I prodotti prelevati dal frigorifero prima della
cottura ed in attesa della lavorazione, potranno essere contenuti e mantenuti per brevi periodi in
appositi contenitori isotermici.
Per la cottura e la conservazione dei cibi cotti devono essere impiegati solo utensili e pentole in
acciaio. E' vietato usare pentole in alluminio o utensili di legno o materiale diverso da quello in
acciaio inox.
ART.30
PREPARAZIONE PIATTI FREDDI
La preparazione dei piatti freddi deve avvenire con l’ausilio di mascherine. La conservazione degli
stessi precedentemente alla distribuzione agli utenti, deve avvenire ad una temperatura compresa tra
0° e 4°C in conformità all’art. 31 del D.P.R. 26 marzo 1980, n°327 e successive modificazioni ed
integrazioni. In ottemperanza alle linee guida regionali di cui alla D. G. R. Puglia n. 276/2002, i
latticini freschi possono essere utilizzati solo se l'approvvigionamento è giornaliero.
ART.31
OPERAZIONI PRELIMINARI ALLA COTTURA
Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito
descritte:
23
tutti i prodotti congelati e/o surgelati, prima di essere cotti, devono essere sottoposti a
scongelamento in frigorifero o in celle frigorifere a temperatura compresa tra 0° e 4°C, ad eccezione
dei prodotti che vengono cotti tal quali;
la porzionatura delle carni crude dovrà essere effettuata nella stessa giornata in cui avviene il
consumo o il giorno precedente ma nel rispetto delle norme di conservazione degli alimenti;
il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata;
il lavaggio ed il taglio della verdura deve essere effettuato nelle ore immediatamente antecedenti al
consumo;
le operazioni di impanatura devono essere effettuate nelle ore immediatamente antecedenti la
cottura;
non possono essere effettuate fritture tradizionali per immersione in olio;
ogni cottura analoga alla frittura deve essere realizzata in forni a termoconvenzione (frittata,
cotolette);
la porzionatura del prosciutto cotto e formaggi deve essere effettuata nelle ore antecedenti la
distribuzione.
ART. 32
LINEA REFRIGERATA
È ammessa la preparazione di alcune derrate il giorno precedente al consumo, purché dopo la
cottura vengano raffreddate con l’ausilio dell’abbattitore rapido di temperatura secondo le
normative vigenti, poste in recipienti idonei e conservate in frigoriferi a temperatura compresa tra
0° e 4°C.
Gli alimenti per i quali è consentita la cottura il giorno antecedente il consumo (e successivo
abbattimento) sono: arrosti, brasati, e bolliti.
È tassativamente vietato raffreddare prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad
immersione in acqua.
ART.33
CONDIMENTI
Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure e per la preparazione dei sughi, delle pietanze
cotte e per la preparazioni di salse si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva
avente le caratteristiche prescritte dal D. M. n. 509 dell’ottobre 1987 e successive modificazioni ed
integrazioni. Per la cottura si potrà utilizzare olio di oliva.
24
Titolo VII: MENU
ART.34
MENU SETTIMANALI – TABELLE DIETETICHE
Ogni pasto sarà composto, in particolare da:
primo, secondo, contorno, pane, acqua e frutta o yogurt
Può accadere che, per motivi tecnici di servizio, debbano essere invertiti i menù giornalieri
all’interno della tabella dietetica e preparati “pasti” diversi da quelli previsti dal menù del giorno ma
non della tabella, dette variazioni con inversione devono essere di volta in volta solo comunicate
agli uffici preposti della stazione appaltante per conoscenza.
La tabella dietetica e il menù potranno subire modifiche, sia per esigenze climatiche contingenti,
che per esigenze inderogabili degli utenti, attestate dall’ASL, sia su espressa richiesta della stessa
ASL, o su richiesta della stazione appaltante previa autorizzazione della ASL.
Tali modifiche non daranno luogo a variazioni del corrispettivo stabilito in contratto e derivante dal
prezzo di aggiudicazione.
ART.35
DIETE SPECIALI
L’appaltatore si impegna a preparare diete speciali richieste dall’utenza, per situazioni patologiche
comprovate mediante presentazione di certificato medico, senza che ciò comporti variazioni del
prezzo di aggiudicazione. Copia del suddetto certificato medico dovrà essere trasmesso alla ASL, al
Comune, alla Scuola e alla Ditta.
In sede di gara, l’appaltatore può proporre diete per ricorrenze speciali o per ragioni etico-religiose.
Titolo VIII: NORME PER LA VEICOLAZIONE DEI PASTI - CONTROLLI
ART.36
CONTENITORI E MATERIALE MONOUSO
L’eventuale trasporto delle vivande dal luogo di cottura a quello della consumazione dovrà avvenire
con confezioni conformi al D. P. R. n.327/80 e successive modificazioni ed integrazioni, in
contenitori termici o non, forniti dall’appaltatore, in modo che i cibi giungano al consumatore alla
temperatura più idonea per il consumo ed evitando un doppio ciclo termico agli alimenti con
raffreddamento o congelazioni intermedie. In particolare saranno espressamente esclusi contenitori
termici in polistirolo. I contenitori possono essere in polipropilene, all’interno dei quali sono
collocati contenitori gastro-norm in acciaio inox con coperchio a tenuta ermetica o non, muniti
25
eventualmente di guarnizioni in grado di assicurare, sino al momento della distribuzione del pasto ai
bambini ed alle bambine, il mantenimento delle temperature previste per legge. I singoli
componenti di ogni pasto dovranno essere confezionati in contenitori separati (ad es. pasta, sugo,
formaggio grattugiato, pietanza, contorno). In particolare le vasche gastro-norm per il trasporto
della pasta dovranno avere un’altezza non superiore ai cm.20, per evitare fenomeni di
impaccamento.
Il pane e la frutta dovranno essere trasportati in contenitori ad uso alimentare muniti di coperchio.
Per l’esecuzione del servizio l’appaltatore potrà utilizzare piatti, bicchieri e posate monouso per
alimenti.
ART. 37
VIGILANZA E CONTROLLO
E' facoltà della stazione appaltante effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con tutte le
modalità che riterrà opportune, controlli presso i centri ove si preparano i pasti e presso le mense
scolastiche per verificare la rispondenza del servizio fornito alle prescrizioni del presente capitolato.
E' facoltà dell' Amministrazione Comunale disporre, senza limiti d'orario, la presenza presso la
cucina ed i locali refezionali di un proprio incaricato con il compito di verificare la corretta
applicazione delle norme di legge e delle condizioni contrattuali. Il gestore del contratto dovrà
garantire l'accesso agli incaricati dell'Amministrazione Comunale in qualsiasi ora lavorativa ed in
ogni zona della struttura di ristorazione, per esercitare il controllo circa il corretto svolgimento del
servizio in ogni sua fase.
Inoltre, l'Amministrazione attraverso il proprio personale potrà esercitare il controllo sul servizio
come segue:
fornire i suggerimenti, al fine di ottimizzare il servizio stesso;
controllare la distribuzione dei pasti con riferimento al rispetto del menù ed agli effettivi consumi
(resi e avanzi);
monitoraggio del gradimento del cibo da parte dell'utenza;
verificare la pulizia dei locali e stoviglie;
verificare il rispetto da parte del personale delle norme igienico-sanitarie;
controllare le modalità dello stoccaggio delle derrate alimentari;
verificare le condizioni igieniche del centro cottura;
verificare le date di scadenza dei prodotti alimentari;
verificare che la qualità e la tracciabilità siano effettivamente controllabili e rispondenti al
progetto gestionale presentato in sede di gara.
26
Lo stesso personale, inoltre, può richiedere l'assaggio del cibo presso i relativi centri di cottura e
prendere visione della documentazione sulle forniture. I controlli devono essere compiuti, sempre
ed in ogni caso, in modo da non intralciare la normale attività lavorativa del personale e nelle fasce
orarie concordate preventivamente con la ditta appaltatrice e con il responsabile del contratto.
Alla ASL compete il controllo igienico - sanitario e igienico - nutrizionale per tutto il periodo di
affidamento del servizio; a tale scopo l’appaltatore dovrà giornalmente prelevare una quantità
corrispondente a due porzioni di ogni vivanda somministrata (Pasto Test giornaliero), da
confezionare in contenitori sterili riportanti un'etichetta con le seguenti indicazioni: ora, giorno
dell'inizio della conservazione e denominazione del prodotto e conservare in cella frigorifera per
le 72 ore successive.
Il gestore è tenuto ad informare tempestivamente la stazione appaltante di eventuali visite
ispettive dell'Autorità sanitaria e degli organismi e/o istituzionali preposti ai controlli (ASL,
NAS ecc.) e a fornire contestualmente copia di eventuali rilievi e prescrizioni dagli stessi
effettuate.
Per una migliore funzionalità del controllo l’appaltatore è obbligato a fornire agli incaricati della
vigilanza tutta la collaborazione necessaria.
Tutti i soggetti preposti al controllo dovranno indossare, in sede d'effettuazione dei controlli delle
qualità presso le cucine e presso i refettori, apposito camice di colore chiaro e copricapo che la Ditta
metterà a disposizione.
Non è soggetto ad indossare il camice ed il copricapo il personale incaricato dal Comune a
consumare, sporadicamente, il pasto che viene proposto all'utenza scolastica.
La stazione appaltante potrà adottare forme di monitoraggio e rilevazione della qualità del servizio
offerto dall’appaltatore, anche istituendo un servizio di segnalazione reclami nonché comitati di
controllo della mensa composti da rappresentanti dei genitori e degli insegnanti di ogni plesso
scolastico in cui viene effettuato il servizio.
TITOLO IX: RILIEVI INADEMPIENZE - PENALI
ART. 38
RILIEVI - INADEMPIENZE E PROCEDIMENTO APPLICAZIONE PENALI
In caso di accertate inadempienze da parte dell’appaltatore la stazione appaltante provvederà
all’applicazione di una penale, consistente in una sanzione pecuniaria.
La somma stabilita quale penale sarà detratta dalla fattura mensile riferita al periodo a cui si
riferisce l’inadempienza. A fronte di tale decurtazione, l’appaltatore si obbliga ad emettere regolare
nota di accredito, ai sensi e per gli effetti del D. P. R. n.633/72 e successive modificazioni ed
27
integrazioni. Qualora la stessa inadempienza grave si ripeta per tre volte per le quattro scuole, la
stazione appaltante avrà la facoltà di risolvere il contratto d’appalto, incamerando la garanzia
prestata. Nel caso si tratti di colpa grave comprovata addebitabile al personale, è facoltà della ditta
procedere alla sostituzione del personale, senza che l’addebito venga conteggiato alla ditta, in
considerazione dell’obbligatorietà della ditta di avvalersi dell’attuale personale.
In caso di risoluzione del contratto o di fallimento dell’appaltatore, la stazione appaltante potrà
interpellare progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara,
risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per l'affidamento del
completamento del servizio. Si procede all'interpello a partire dal soggetto che ha formulato la
prima migliore offerta, escluso l'originario aggiudicatario.
L'applicazione delle penalità è di competenza dell'Amministrazione Comunale attraverso il
Responsabile del Contratto.
Ogni applicazione delle penalità deve essere preceduta da regolare contestazione da parte dei
soggetti preposti al controllo, alla quale la Ditta Appaltatrice avrà facoltà di presentare le sue
controdeduzioni entro e non oltre 3 (tre) giorni dal ricevimento della contestazione.
Trascorso il termine di 3 (tre) giorni o qualora le controdeduzioni della Ditta Appaltatrice non siano
ritenute valide l'Amministrazione procederà, entro 5 (cinque) giorni lavorativi, all'applicazione delle
sanzioni previste dall' Art. 39 del presente capitolato.
ART. 39
PENALI
La stazione appaltante a tutela delle norme contenute nel presente capitolato e contratto si riserva di
applicare le seguenti penali per ogni tipo di infrazione del servizio all’oggetto contrattuale:
Penali €
A
Tipologia
2.000,00
B
1.000,00
Per ogni difformità delle pietanze (qualitativa e
numerica) rispetto a quelle previste nel menù
giornaliero e nelle diete speciali, ove non autorizzato.
C
1.000,00
Per mancato rispetto delle grammature verificate su
3 (tre) pesate della stessa preparazione accertato
dalla ASL o dall'incaricato del Comune
D
1.000,00
Per mancata
Giornaliero.
E
500,00
In caso di ritardo non giustificato della
somministrazione dei pasti oltre i 15 (quindici)
minuti.
28
Ogni qualvolta viene negato l'accesso agli autorizzati
ad eseguire i controlli di conformità.
conservazione
del
Pasto
Test
F
500,00
Per ogni pasto in meno (compreso le diete), non
consegnato, rispetto al numero dei pasti richiesto da
ogni singolo plesso scolastico.
G
2.000,00
Per carenza igieniche delle cucine, dei refettori, delle
attrezzature e degli automezzi adibiti al trasporto
dei pasti.
H
2000
Mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie da
parte del personale operante presso i centri cottura o
addetto alla distribuzione, scodellamento e rigoverno
dei refettori.
I
1.000,00
Confezionamento e etichettatura non conformi alle
norme vigenti e al capitolato
L
2.000,00
Per ogni tipologia di prodotto scaduto rinvenuto in
magazzino o nei frigoriferi, su verifica del personale
ASL.
M
500,00
Per assenza superiore a 3 (tre) giorni del responsabile
/coordinatore del servizio senza intervenuta
sostituzione.
N
3.000,00
Per ogni unità lavorativa
all'offerta presentata.
O
1.000,00
Per mancata consegna entro i termini previsti
dall'inizio del servizio dell'elenco nominativo del
personale, completo di qualifica ed orario.
Per ciascuna infrazione verificata relativamente
all'adozione ed al rispetto del piano di
manutenzione, nonché per la mancata esecuzione dei
necessari interventi previsti nel presente capitolato.
Per mancata somministrazione di eventuali prodotti
offerti in sede di gara nel progetto gestionale (DOP,
biologici, IGP, filiera corta, km zero, ecc.)
P
2.000,00
mancante
rispetto
Q
2.000,00
R
2.000,00
Per difformità non autorizzate dei prodotti
somministrati rispetto all'elenco delle marche
fornite
S
3.000,00
Per irregolarità nel versamento di contributi
previdenziali assistenziali ed assicurativi.
Per i casi non specificatamente previsti nella tabella di riferimento, l'importo della penale sarà
determinato e comparato alla violazione più assimilabile.
ART. 40
CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA
29
Fatta salva l’applicazione di quanto stabilito al precedente articolo, nel caso di gravi e/o reiterate
inadempienze, la stazione appaltante si potrà comunque avvalere, previa diffida all’appaltatore da
trasmettere anche a mezzo telefax, assegnando un termine non superiore a quindici giorni per le
eventuali controdeduzioni, dell’articolo 1456 del Codice Civile, ai sensi del quale il contratto di
appalto del presente servizio si intenderà risolto di diritto.
Le parti convengono che costituiscono motivo per la risoluzione espressa del contratto per
inadempimento, ai sensi degli art. 1454 e 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi:
per ripetute infrazioni per le quali sono state applicate le penali;
apertura di una procedura fallimentare della Ditta Appaltatrice;
per arbitrio abbandono dei servizi oggetto dell' appalto da parte del gestore;
per cessione, da parte della Ditta Appaltatrice, ad altri degli obblighi relativi al contratto senza il
preventivo consenso dell' Amministrazione Comunale;
inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei
contratti collettivi e per ritardi reiterati dei pagamenti delle competenze spettanti al personale
dipendente;
interruzione non motivata del servizio;
ripetute violazioni delle norme di sicurezza e prevenzione;
utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dagli
allegati relative alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche;
casi di intossicazione alimentare dovuti ad accertata causa della Ditta Appaltatrice.
La risoluzione del contratto per colpa, inoltre, comporta l'esclusione della Ditta Appaltatrice alla
partecipazione di successive gare per la ristorazione nel Comune.
Nel caso di risoluzione del contratto, l'Amministrazione Comunale ha la facoltà di interpellare la
seconda Ditta classificata per procedere all'affidamento del servizio alle medesime condizioni
economiche proposte dalla stessa in sede d'offerta e, in caso di rifiuto della seconda classificata, di
interpellare le successive ditte classificate utilmente in graduatoria al fine di stipulare un nuovo
contratto.
Nel caso che le ditte in graduatoria interpellate non fossero disponibili per l'aggiudicazione, o
laddove sussistano motivate ragioni di convenienza pubblica, l'Amministrazione Comunale si
riserva di procedere mediante procedura negoziata con soggetti terzi, con addebito alla Società
inadempiente d'ogni conseguente spesa o danno. Alla Ditta Appaltatrice, inadempiente, sarà
corrisposto il prezzo contrattuale del servizio effettuato fino al giorno della disposta risoluzione,
detratte le penalità, le spese ed i danni.
Art. 41 Esecuzione in danno
30
1. Qualora il prestatore di servizi ometta di eseguire, anche parzialmente, la prestazione oggetto del
contratto con le modalità ed entro i termini previsti, l’Amministrazione potrà ordinare ad altra ditta
l'esecuzione parziale o totale di quanto omesso dall'appaltatore stesso, al quale saranno addebitati i
relativi costi ed i danni eventualmente derivati all'Unione.
2. Per il risarcimento dei danni ed il pagamento di penali, l’amministrazione può rivalersi, mediante
trattenute, sugli eventuali crediti dell’appaltatore con ritenuta da operarsi in sede di pagamento dei
corrispettivi (decurtazione dal totale fatture); in mancanza di crediti, sul deposito cauzionale, che
dovrà, in tal caso, essere immediatamente reintegrato.
ART.42
DOMICILIO
L’appaltatore potrà eleggere e dichiarare il luogo del proprio domicilio diverso dalla sede legale, al
quale resta inteso che la stazione appaltante potrà indirizzare per tutta la durata del contratto avvisi,
richieste, atti giudiziari ed ogni altra comunicazione di qualsiasi natura.
ART.43
FORO COMPETENTE
Per ogni controversia inerente al presente atto è competente il Foro di Lecce.
ART.43
RICHIAMO NORMATIVO
Per tutto quanto non previsto nel presente capitolato, si fa espresso richiamo alle norme contrattuali
previste dal Codice Civile, alle norme vigenti in materia ed alle linee guida regionali contenute nella
D. G. R. Puglia n. 276 del 19.3.2002, pubblicata sul B. U. R. P. n. 44 del 8.4.2002, nonché alle linee
di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica approvate dalla Conferenza Unificata in data
29/04/2010 provv. N. 46175, alle quali dovrà essere uniformato il servizio.
Cavallino, 30/07/2015
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Dr. Roberto Carlino
31
SCHEDA PERSONALE
N. 1 CUOCO PER OGNI CENTRO DI PRODUZIONE PASTI
RAPPORTO MINIMO ADDETTI DISTRIBUZIONE PASTI/ALUNNI = 1 OGNI 30
CONSIDERANDO UN ORARIO DI 1,5 ORE AL GIORNO (7,5 ORE A SETTIMANA)
Denominazione plesso
Popolazione scolastica stimata
CAVALLINO
1) Scuola dell'Infanzia via Cesare
Battisti CON CUCINA
CUOCHI
131 ALUNNI : 30 = 4,36
= 5 addetti + 1 cuoco
CAVALLINO – n. 5 sez.
2) Scuola
ADDETTI
dell'Infanzia via
5
1
27 ALUNNI
Crocifisso CAVALLINO – n. 1
1 addetto
sez.
3) Scuola dell'Infanzia viale della
73 ALUNNI : 30 = 2,43
Repubblica CON CUCINA
= 3 addetti + 1 cuoco
1
3
1
CASTROMEDIANO – n. 3 sez.
LIZZANELLO
COTTURA 1 CUOCO
CENTRO
1
PRINCIPALE
4) Scuola dell'Infanzia via Bellini
LIZZANELLO
5)
Scuola
135 ALUNNI : 30 = 4,5
= 5 addetti
dell'Infanzia
Montenegro MERINE
via
132 ALUNNI : 30 = 4,4
= 5 addetti
TOTALE
5
19
Attualmente
Cavallino
n. 1 cuoco a 20 ore sett.
n. 4 addette distribuzione pasti:
n. 1 a 10 ore sett., n. 1 a 15 ore, n. 2 a 7,5 ore sett.
Totale ore settimanali n. 60
Lizzanello
n. 12 addette distribuzione pasti a 7,5 ore sett.
Totale ore settimanali n.17
32
5
3
Scarica

UNIONE MESSAPIA_CAPITOLATO REFEZIONE SCOLASTICA