TI AMERO’ FINO ALLA MORTE “AMA E FA’ CI0’ CHE VUOI” - SANT’AGOSTINO D’IPPONA 1 CAMERA ADRIAN - INT\NOTTE. FADE IN: Scorrono i titoli di testa. Davanti allo specchio, appare ADRIAN (40 anni appena compiuti). Indossa solo un paio di mutande. Si avvicina e si rimira a lungo. Si passa le mani sul viso, sulle tempie, attorno agli occhi. Prova alcune smorfie. Controlla i segni dell'invecchiamento. E poi passa al fisico. Di certo non tonico. Come dimostra la pancia floscia e i pettorali un po' cadenti. Nell'insieme non è brutto, ma certo non spicca per un fascino particolare. Indossa una camicia. Accanto allo specchio vediamo appeso ad una gruccia un vestito buono da sera. Poi prende una cravatta, e con totale imperizia cerca di annodarsela. Senza riuscirci. Si spazientisce subito e mugugna. SALOTTO CASA ADRIAN - INT\NOTTE. Davanti alla televisione, una coppia di anziani (sugli 80 anni) sta guardando un programma a quiz. Sono i genitori di Adrian. Sentono il figlio scendere le scale. MADRE Com'è andata con la cravatta? Benissimo! ADRIAN (V.O.) MADRE Allora buona serata. Nessuno risponde. In compenso sentiamo chiudere la porta con una certa forza. I due genitori si guardano con aria interrogativa. PADRE Sarà la volta buona? Forse. Speriamo. MADRE (pausa) PARCHEGGIO CASA ADRIAN - EST\NOTTE. Fuori il sole sta tramontando. Adrian si avvicina ad una macchina grigio topo. Perfettamente dello stesso colore del suo vestito. 2 Adrian entra in macchina e dopo aver lottato anche con la cintura di sicurezza, riesce a partire, non senza aver fatto spegnere il motore almeno una volta in fase di avvio. RISTORANTE ECONOMICO - EST\NOTTE. Adrian arriva con passo lento e titubante. Scorge subito GIORDANA (40 anni, non appariscente, e fisicamente poco curata) che gli agita la mano per salutarlo. La donna è vestita con molta discrezione, e l'unica nota luminosa che spicca è un foulard bianco. E' evidente che ha qualche notizia urgente da comunicare. Quando Adrian arriva ad un metro di distanza da lui, lei gli prende il braccio e lo trascina dentro il ristorante. Adrian non oppone resistenza. E scompare dietro le sliding-doors. Fine titoli di testa. RISTORANTE ECONOMICO - INT\NOTTE. Adrian e Giordana sono seduti ad un tavolino un po' in disparte. Nel piatto di Adrian campeggia una bistecca gigantesca su cui si sta affannando da minuti col suo coltello. Mastica ogni boccone con precisione ed un numero imprecisato di volte. Giordana è alle prese con una “dieteticissima” insalata. Ma ha appena toccato il cibo. GIORDANA (molto accalorata) Sai Adri, dovremmo pensarci su...Sono passata oggi in comune e mi hanno detto che non ci sono problemi. In poche settimane sarebbe tutto pronto. ADRIAN (fingendo di non sapere) Ancora coi permessi per allargare il garage? GIORDANA (ignorando il sarcasmo) Adri, no, è per la licenza matrimonio! Ah... di ADRIAN Adrian stacca un pezzo di carne e questa volta lo butta giù tutto insieme senza masticare. Si batte il petto, forzando un sorriso alla compagna. Poi tocca i petali della pianta che campeggia sul tavolo accanto alle candele. Giordana lo guarda perplessa, in attesa di una risposta. Invece, l'altro chiama il cameriere che passa di lì. 3 ADRIAN (CONT'D) Scusi, ci potrebbe cambiare questi ciclamini? Sono morti da stamattina. CAMERA ADRIAN - INT\NOTTE. I vestiti di Adrian sono appesi alle meno peggio su una sedia. Lui spegne la luce e si corica sotto il lenzuolo. Dopo tre secondi, si toglie il lenzuolo. Si stiracchia tutto. E cerca di addormentarsi. Vediamo che muove le labbra velocemente senza però emettere suoni. Come se stesse pregando. FADE TO: Adrian apre gli occhi. Un secondo dopo la radiosveglia finisce sulle 6.00 e parte una canzonetta stupida. Vediamo che il letto di Adrian è semi disfatto e lui si è finalmente addormentato in posizione fetale, come un bambino, occupando il minor spazio possibile nel letto pur grande. SERRA - EST\GIORNO. Adrian si ritrova, alle 8 in punto, davanti a questa enorme serra, dove vengono tenuti sotto controllo centinaia tra piante e fiori. Almeno un paio di furgoni vengono caricati e scaricati nel momento in cui arriva il nostro. Entra indisturbato, qualcuno degli inservienti lo saluta. SERRA - INT\GIORNO. All'interno, nell'ambiente perfettamente climatizzato, sembra di stare in una giungla. Se non fosse per le enormi vetrate che circondano e rinchiudono la serra. Ci sono piante alte anche più di due metri. Adrian vi si muove con estrema naturalezza. Alla fine del lungo corridoio trova PAVEL (arzillo signore, di poco sopra ai 60 anni), in piene faccende affaccendato. PAVEL (dandogli una pacca sulla spalla) Notte da leoni, fenomeno? ADRIAN (serissimo) La passiflora racemosa non sta bene, valle a dare un'occhiata. PAVEL Dieci minuti fa stava benissimo! 4 Adrian non risponde e passa oltre. Pavel evidentemente conosce questo silenzio, e fa spallucce. Andando a controllare la pianta, che in effetti ha i fiori tutti socchiusi. Dopo una smorfia la sradica. LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Adrian entra finalmente nel suo regno. E' un'ampia stanza. Le pareti completamente bianche. Grossi banconi tagliano orizzontalmente l'ambiente. Sopra, su ognuno, ci sono varie scatole anch'esse di vetro che contengono decine e decine di piante tenute sotto osservazione e controllo. Come ci spiegano i cartelli, questi vegetali vengono contaminati con vari agenti chimici. Adrian indossa il suo camice, con grande cura. E poi mette i guanti. Il suo atteggiamento si è fatto improvvisamente molto professionale. Tutte le insicurezze di prima sembrano sparite. Passa in rassegna tutti i suoi esperimenti con gli antiparassitari. Qualche fiore è andato a male. Allora procede con molta cautela a prelevarlo e a sistemarlo all'interno di alcune scatole. Nel secondo settore però, dietro una tendina nera, si trova un'area completamente diversa. All'interno dei vasi, anche scoperti, si trovano dei fiori assurdi. Colori e forme veramente strani. Adrian controlla petali, pistilli, stato del terreno. PAVEL (V.O.) (all'improvviso) Allora come stanno i tuoi mostri di laboratorio? Adrian non gli risponde ma fa cenno di avvicinarsi. Nell'ultimo vaso, quello più lontano dall'ingresso, c'è un germoglio da poco nato. Solo quello. Beh? PAVEL (CONT'D) ADRIAN Guardatelo bene. Da qui verrà fuori il capolavoro della collezione. Mi sono arrivati i semi due giorni fa proprio dal Brasile. Poi al resto ci ho pensato io e… voilà! PAVEL E questo perché dovrebbe riuscire? Adrian lo scaccia via con la mano, infastidito dall'ironia. PAVEL (CONT'D) 5 Ma poi che doveva dirti ieri Giordana, eh? Qualche buona notizia? Adrian ha un lampo di sconforto negli occhi. ADRIAN E' passata in Comune. C'ha delle idee strane... PAVEL (andando via) Ho capito, vai! Non è una buona notizia! ADRIAN Pavel! Guarda che stavolta me lo sento, ce la farò! SALOTTO CASA GIORDANA - INT\NOTTE. Il tavolo del salotto è stato allungato e imbandito con tutte le vivande. Attorno ci sono circa una dozzina di sedie. In piedi riconosciamo i genitori di Adrian, i suoi futuri suoceri che circondano Giordana - vestita finalmente con un po' di vivacità e comunque raggiante di gioia - più alcuni parenti e qualche amico. Il ritratto d'assieme infatti pare un po' grottesco, vista l'età media dei partecipanti. MADRE DI GIORDANA (a Giordana) Ma in chiesa proprio non si poteva fare? GIORDANA (arrossendo) Dobbiamo accontentarci mamma, è già un miracolo così! Sorrisi e risatine. Si fa avanti Nikola, evidentemente amico della futura sposa. NIKOLA Io il calendario delle visite agli appartamenti te l’ho fatto. Sta a te convincerlo ora… Versi di approvazione e piccolo applauso da parte di tutti. Poi Giordana si guarda attorno cercando Adrian che per il momento non è ancora apparso. CASA GIORDANA INGRESSO DI SERVIZIO SULLA CUCINA - INT\NOTTE. 6 Adrian entra furtivamente dalla porta di ingresso del retro. Ha con sé la borsa da lavoro e l’ombrello grondante acqua. Fuori diluvia. Si chiude la porta dietro di sé. Dopo un respiro di sollievo, prende un bicchiere dalla credenza e cerca del bicarbonato di sodio da sciogliere nell'acqua. In quel momento, mentre gira il cucchiaino nel bicchiere, si accorge che sotto il tavolo in cucina c'è un fagottino di coperte. Si abbassa per guardare meglio e vede che dentro sta quasi dormiente una piccola cagnetta. Ha gli occhioni lucidi. Adrian ha un momento di esitazione, come si aspettasse una reazione che invece non segue. Così avvicina molto lentamente la mano, finché non riesce ad accarezzarle il muso. La bestiola non accenna a ribellarsi, anzi si lascia toccare. E' la prima volta che vediamo il viso di Adrian esprimere sentimenti umani. Improvvisamente si spalanca la porta. GIORDANA (V.O.) Adri, sei qui!? Ma che combini! Adrian si gira verso di lei. ADRIAN (sinceramente sorpreso) Hai visto? Non mi sta abbaiando contro! E' la prima volta! GIORDANA Amore, Zoe, sta per morire...Tra due giorni la portiamo dal veterinario per un'iniezione. Ah... ADRIAN E volge uno sguardo di infinita tenerezza alla cagnetta. Prima di venire arpionato da Giordana e portato via di forza. GIORDANA Andiamo ora su! Ti aspettando tutti! stanno SALOTTO CASA GIORDANA - INT\GIORNO. Adrian, con un vestito differente, entra nel salotto del pranzo. Ma siamo evidentemente in un altro giorno. Il tavolo è pieno di pacchi, di scatoline con le bomboniere, e bigliettini ovunque per le partecipazioni. Nella stanza c'è soltanto Giordana, seduta con davanti un quadernetto di appunti su cui scrive. 7 GIORDANA Adri, ma perché nella tua lista invitati c'è solo Pavel? Adrian, come suo solito, non risponde. Vaga con gli occhi su tutti quegli scatoloni con aria infastidita. GIORDANA (CONT'D) Allora? Perché solo Pavel? ADRIAN Beh, chi altri devo chiamare? GIORDANA Possibile che tu non abbia nessun altro collega? Un altro amico? Adrian continua ad ignorarla. GIORDANA (CONT'D) Proprio nessuno? ADRIAN La pianta all'ingresso è morta. Giordana attende qualche secondo, capisce che la discussione è finita. GIORDANA Sei pronto per andare a vedere la casa? Adrian le rivolge uno sguardo interrogativo. SEQUENZA CASE DA VISITARE (1) - INT\GIORNO. Adrian e Giordana sono in visita ad un certo numero di case. Con loro Nikola per tutta la sequenza. Il primo appartamento è un enorme spazio, praticamente vuoto, soltanto il bagno sembra essere presente. NIKOLA Beh, ovvio ci vorranno alcuni lavori e si può chiedere uno sconto per l'assenza di mobili, ma è evidente le grandi possibilità logistiche anche in prospettiva di un allargamento della famiglia(ride della sua stessa battuta) ADRIAN (a Giordana) Sai, mi sento un po' agorafobico in questa casa... Giordana allora scuote il capo a Nikola. 8 CUT TO: SEQUENZA CASE DA VISITARE (2) - INT\GIORNO. Il secondo appartamento è l'esatto opposto del primo. Un nido d'amore, due stanzine, cucinino e bagno. NIKOLA Qui credo che non vi perderete mai. Però sono già inclusi tutti i comfort e il prezzo è veramente imbattibile. ADRIAN (a Giordana, con aria proprio afflitta, ma tenendo sotto controllo Nikola) Pensa ai bambini: dove li mettiamo? Verranno su affetti da claustrofobia, no? Giordana annuisce a lui e scuote il capo a Nikola. CUT TO: SEQUENZA CASE DA VISITARE (3) - INT\GIORNO. Questa volta l'appartamento sembra veramente in ottime condizioni, e misurato per una famiglia in fieri. Ci sono anche belle ed ampie finestre. NIKOLA Rispetto all'ultimo qui non ci si può proprio lamentare della mancanza di luce per le piante, come potete notare tutti gli ambienti sono ben rischiarati. Siamo sotto un atticoADRIAN Giordana, non dico non sia bello, ma pensaci...mi ha detto il portiere che c'è morta una signora qua dentro l'anno scorso. Io non sono superstizioso, peròGIORDANA (disperata) Adri! Ma aveva 85 anni! ADRIAN Era nel fiore della vecchiaia, no? Scusa! E i miei allora? Che… gli stai augurando la morte? Nikola si trattiene a stento dal bestemmiare. CUT TO: 9 SEQUENZA CASE DA VISITARE (4) - INT\GIORNO. Un appartamento da sogno. Giordana è veramente felice, mentre si aggira tra le stanze. Sembra tutto in ordine. Adrian controlla mattonelle. forno, frigo, radiatori, stipiti, infissi, ADRIAN (scettico) L'impianto elettrico è a norma? Nikola tira fuori il certificato. ADRIAN (CONT'D) La linea internet veloce? Per il mio lavoro è fondamentale, sai? Nikola gli mostra il modem dell'ADSL. GIORDANA Adri, hai già controllato tutto dieci volte, no? Sei anche sceso a vedere se ci sono tutti i bidoni per la differenziata, direi che può bastare, che dici? ADRIAN (insofferente) Beh, ammetto che l'appartamento sia il migliore fin qui visto, per quanto il quartiere abbia poco verde, ma...Se Giordana è così sicura... Nikola si fa il segno della croce. MACCHINA GIORDANA - INT\GIORNO. Giordana è alla guida. Veramente felice. Si vede che si è tolta un enorme peso dallo stomaco. Il contrario appare invece sul viso di Adrian, quasi cadaverico. Perso completamente nei suoi pensieri, emette ogni tanto qualche borbottio. GIORDANA E' praticamente perfetto, caro, è tutto merito tuo, io mi sarei fermata al primo... ADRIAN Già...conosco i metodi di queste agenzie immobiliari… Beh, certo, Nikola è un amico… GIORDANA 10 Adesso non ci ferma più nessuno, amore. Quando c'è la casa, c'è tutto... In quel momento Giordana reclina il capo come avesse perso improvvisamente i sensi. Se ne rende subito conto Adrian che con gesto repentino prende il controllo del volante. ADRIAN (impanicato) Giordana, Giordana! Non c'è bisogno di emozionarsi così... L'altra non accenna a riprendersi. ADRIAN (CONT'D) (cercando di frenare) Amoreeee!!! FADE TO: SALA VISITA PRONTO SOCCORSO - INT\NOTTE. Un'infermiera prende il braccio di Giordana e le fa un prelievo del sangue. Giordana ha il viso pallido, mantiene ancora i vestiti della giornata. Al suo fianco, insospettabilmente attivo, c'è Adrian. GIORDANA Non mi sento bene, Adri. Mi faranno stare qui per la notte... ADRIAN (facendosi appresso) Dopo 5 ore di attesa qua dentro, tesoro, nessuno potrebbe stare bene. E rivolge un'occhiata di rimprovero all'infermiera, che subisce il colpo senza prendere danno. In questo preciso istante arriva un giovane dottore, dall'aria molto gentile. DOTTORE Mi scuso per questa lunga attesa. Adesso siamo pronti per le visite, signora. ADRIAN (incuriosito) Scusi, ma...di quali visite stiamo parlando? DOTTORE Beh, sono degli accertamenti. E' la prassi per questi casi di 11 svenimento improvvisi. Per togliersi lo scrupolo, diciamo così. GIORDANA Ma che ho dottore? ADRIAN Nulla, tesoro, sei felice! solo troppo Il dottore sorride strano, poi fa un cenno all'infermiera come a dire: "Il signore è un po’ su di giri??” SALA TAC - INT\NOTTE. Giordana, terrorizzata, viene inserita nella tac. Adrian la guarda da fuori, dietro la parete di vetro. Cerca di sorriderle, anche se lei non può vederlo. Passano le immagini sullo schermo del medico. Che però ha la faccia più inespressiva di un giocatore di poker. SALA ECOGRAFIA - INT\NOTTE. Dettaglio del pancreas di Giordana che vengono esplorati in lungo e in largo. La mano della donna sta stringendo quella di Adrian, che guarda invece quasi rapito la telecamera che mostra il corpo di Giordana prima a lui ignoto. ADRIAN (sorridendo alla moglie) Tesoro non mi avevi mai detto di avere un pancreas così bello! Giordana vorrebbe accennare un sorriso, ma non ci riesce. SALA ATTESA - INT\NOTTE. Giordana, pallidissima, è seduta. Sono passate diverse dall'arrivo in ospedale. La mano destra le trema un po'. ore Adrian, prontissimo, la prende tra le sue. Sul suo viso nessun segno di stress. O altro. ADRIAN Amore, non preoccuparti. E' solo come aver fatto il day-hospital. D'altronde se si tratta della 12 prassi, meglio farsi tutti i controlli e togliersi ogni dubbio. GIORDANA (spaventata) Dubbio su cosa? ADRIAN (accorgendosi dell'argomento spinoso) Beh, magari, è solo un'allergia... Si apre la porta dello studio e un'infermiera gli fa cenno di entrare. STUDIO PRIMARIO - INT\NOTTE. Il PRIMARIO, abbastanza giovane, dalla faccia bonaria e pacifica, li accoglie seduto dietro la scrivania. Adrian e Giordana si accomodano di fronte a lui, in trepida attesa. Un secondo dopo, il viso del primario si contrae e si corruccia. PRIMARIO Signora, vede, i test che abbiamo condotto oggi non sono serviti a capire per quale motivo lei fosse svenuta mentre si trovava alla guida. Per quello, con molta probabilità, si tratta di un rilassamento del nervo vago, dovuto all'eccesso di stress... Ultimamente è sotto pressione? (pausa) Giordana e Adrian si guardano l’un l’altro e fanno spallucce. PRIMARIO (CONT’D) Ma dal primo prelievo abbiamo avuto la segnalazione che qualcosa nel suo organismo non andava bene... Giordana sta quasi per cedere sulla sedia, ma Adrian prontissimo la sorregge. PRIMARIO (CONT'D) I test hanno confermato che purtroppo nel suo pancreas (agita per la prima volta l'ecografia) è presente una metastasi diffusa, che al momento ci pare non operabile... Giordana guarda Adrian, il cui viso è l'emblema di un dolore soffocato. CORTILE OSPEDALE - INT\NOTTE. 13 Giordana è lì sola. Una presenza spettrale. Sottolineata dal buio quasi completo che la circonda. Non c'è nessuno a quell'ora. Adrian spunta fortissimo. subito dopo, le corre incontro e l'abbraccia ADRIAN Scusa, amore, ho preso subito l'appuntamento per la chemio... Poi la guarda nel viso, vede lo shock devastante che serpeggia tra i suoi occhi e la bacia in fronte. ADRIAN (CONT'D) (sussurrando) Povera piccola Giordi... STUDIO PRIMARIO - INT\NOTTE. (FLASHBACK) Primo piano di Adrian che non muove un muscolo. ADRIAN Quanto le manca, dottore? PRIMARIO (V.O.) Nessuno può saperlo con precisione. Ma purtroppo dato lo stadio avanzato del tumore, non credo più di 2-3 mesi. SALOTTO CASA ADRIAN - INT\NOTTE. Adrian e Giordana rientrano senza far rumore. Senza parlare. Senza guardarsi. I genitori di lui non danno segni di presenza. Giordana rivede il tavolo così ingombro di scatole e scatoline, dove poche ore prima incartava la propria felicità. Si avvicina al tavolo e cerca appoggio con la mano. Adrian posa anche lui lo sguardo su quegli oggetti, oramai diventati inutili. E ha come un'epifania, un'illuminazione. Si avvicina alla compagna, la stringe forte. ADRIAN Amore, non ti preoccupare, noi ci sposeremo lo stesso! E finalmente, Giordana scoppia a piangere tra le sue spalle. Adrian resta invece un po' sorpreso da questa reazione. Poi però la stringe a sé. COMUNE SALA CERIMONIE - INT\GIORNO. 14 La sala del comune è piena di fiori. Quasi quanto la serra. A dispetto di ciò gli invitati sono pochi. Riconosciamo i parenti visti al pranzo di annuncio delle nozze. Alcune ragazze, tutte dalla parte della sposa, e di là, un paio di colleghi di lavoro di Adrian. Lo sposo è assieme al testimone, Pavel. Indossa un vestito elegantissimo, e sembra quasi un vero gentleman in questi abiti. Stanno aspettando al tavolo dell'officiante, il SINDACO in persona (un signore occhialuto di mezza età). ADRIAN (bisbigliando) Pavel, ma saranno abbastanza quelle composizioni? PAVEL Adrian: abbiamo svuotato il vivaio, anzi mi sembra di stare nel vivaio... Forse manca vivace... ADRIAN qualche colore più PAVEL Piuttosto, hai controllato se c'è qualche persona allergica al polline? ADRIAN Per due pistilli in croce? Viene interrotto dalla musica. Dal fondo della lunga sale appare Giordana, che dà il braccio al padre secondo tradizione. Adrian è tutto trepidante. Accoglie Giordana e le sorride. Ci rendiamo conto del pesante trucco che porta sul viso. E anche della parrucca che ha indossato. Il sindaco inizia subito la cerimonia. CUT TO: COMUNE SALA CERIMONIE - INT\GIORNO. Al momento culminante della cerimonia. SINDACO Vuoi tu Giordana Melli prendere il qui presente Adrian Levi come tuo legittimo sposo? Giordana resta in silenzio per un po’, generando stupore e qualche cenno di preoccupazione tra i presenti. Alla fine la donna si scioglie e con lei il gelo caduto tra gli invitati, e con una risatina di nervosismo, riesce a pronunciare il mitico: 15 GIORDANA Sì, lo voglio. Adrian le stringe la mano. E lei si appoggia a lui per farsi forza. Si scambiano le fedi, quella di Giordana con un fiorellino fatto di brillanti sopra. Dopodiché si arriva alla firma dei testimoni. A questo punto, non resta che il discorso finale del cerimoniante. SINDACO (pomposamente) Vi auguro in questo giorno di grande festa per l'intera comunità, la più duratura felicità, a voi che avete deciso di unirvi nel vincolo del matrimonio. Primo piano di Giordana e Adrian, vicinissimi. Il viso di lui sempre inappuntabile. Con un mezzo sorriso stampato. Il viso di lei sempre più contratto. SINDACO (V.O.) (CONT'D) Che possiate affrontare assieme le avversità che la vita vi metterà davanti. E che il vostro sogno d'amore possa accompagnarvi per tutta la vita. Qualcuno tossicchia per l’imbarazzo e solo allora il Sindaco si accorge che, per aver seguito la routine, ha commesso una gaffe. COMUNE - EST\GIORNO. Adrian e Giordana escono fuori accolti dai soliti lanci di riso. Anche la sposa sembra aver superato la tensione del momento. E corre felice scendendo i gradini, con un po' di goffaggine. Si fermano davanti alla macchina che li aspetta col classico "JUST MARRIED". Giordana alza il braccio per lanciare il bouquet. Ma la forza le vien meno, e la parabola - strana - finisce proprio tra le mani di Adrian. Che sorride, li annusa, bacia la sposa, e l'aiuta ad entrare in macchina. Mentre il piccolo pubblico applaude e fischia. FADE TO: PARCO TOUR EIFFEL - EST\GIORNO. In un meraviglioso tramonto che cala su Parigi e il suo simbolo, Adrian e Ginevra passeggiano nel parco sottostante la torre. Lei sembra assolutamente ripresasi rispetto all'ultima volta che l'abbiamo vista. Quasi imbellita. 16 ADRIAN Ci facciamo una foto? Dà la camera ad un passante che immortala la coppia in un tenero abbraccio. AMBIENTI VARI DI PARIGI - EST\NOTTE. Classica sequenza di foto-cartoline in cui vediamo Adrian e Giordana assieme vicino ai mitici luoghi di Parigi. L'unica particolarità di queste foto, è che man mano ci mostrano Giordana sempre più viva e meno cadaverica. Come se la malattia stesse indietreggiando. CAMERA ALBERGO PARIGI - INT\NOTTE. Giordana è allo specchio, truccandosi. Ha messo il vestito migliore. Vediamo chiaramente la differenza rispetto alla prima inquadratura, in cui non brillava di nessuna luce. Dal bagno, esce in accappatoio Adrian, che si dà delle arie da James Bond. Si lascia scappare un fischio di approvazione. Giordana quasi arrossisce imbarazzata. Sai Adri... GIORDANA ADRIAN (versandosi da bere un Martini) Cosa? Poi inizia a trafficare con questo Martini. Vi aggiunge altri liquori inconciliabili, cercando forse di renderselo appetibile. Poi lo annusa e fa uno sforzo per resistere all’odore dell’intruglio che gli risulta insopportabile. GIORDANA (cercando il suo sguardo) Io credo di non essermi mai sentita così amata come in questi giorni... Adrian lascia passare qualche secondo prima di rispondere, quasi schifato dal Martini che sta sorseggiando. ADRIAN (posando definitivamente il bicchiere) Sei tu, Giordi, che mi hai aperto il cuore. Poi si avvicina a lei. ADRIAN (CONT'D) (sinceramente appassionato) 17 E' come se prima non riuscissi a vivere, ad esprimermi, a godermi le persone care...Ero come cieco e insensibile. E ora grazie a te, sono rinato. E qui l'abbraccia. RISTORANTE GRAN LUSSO - INT\GIORNO. In un ampio salone: orchestrina che suona, coppie che ballano e tavoli in cui si mangia. Adrian e Giordana sono in una zona meno frequentata della sala. Finalmente la donna ha scelto un piatto bello nutriente, invece dell'insalatina. Adrian, vestito in modo non appropriato con uno smoking, invece si è dato alla nouvelle cuisine, con esiti non soddisfacenti. Guarda con preoccupazione, però, l'estrema eleganza dei tovaglioli, dei bicchieri, delle porcellane. GIORDANA Scusami, vado un momento al bagno. ADRIAN (sorridendole) Fai pure cara. Appena la moglie si allontana, Adrian guarda il menu, senza il prezzo della portata sul lato. Poi chiama il cameriere. ADRIAN (CONT'D) (in francese) Mi procurerebbe per favore un menu con il costo dei piatti che abbiamo ordinato? CAMERIERE (senza battere ciglio) Subito signore. Lo sfila da sotto il bracco e lo consegna ad Adrian. ADRIAN (in italiano) Cavolo! Fanno 220 euro,finora! CAMERIERE (che ha inteso comunque) Qualche problema signore? ADRIAN Assolutamente no, grazie. Il cameriere si allontana. ADRIAN 18 (Solo) Per la miseria! Un po’ tantino anche se per un'ultima cena… CAMERA ALBERGO PARIGI - INT\NOTTE. La porta si apre ed entrano Giordana e Adrian, con in testa dei simpatici cappellini da festa. Sono entrambi un po' alticci. Adrian ancora muove qualche passo di danza. GIORDANA E' stato il giorno più bello della mia vita. Poi scoppia a piangere. Adrian la raggiunge, la cinge e la stringe forte. ADRIAN (cercando di calmarla) Beh, non vorrai mica piangere proprio oggi? GIORDANA (singhiozzando) No, è che oramai è finita Adrian le tappa la bocca con un bacio appassionato. Poi la spinge verso il letto, e cadono tutti e due distesi. Mentre Adrian inizia, un po' troppo focosamente, a spogliarla, la parrucca di Giordana cade. OSPEDALE – INT\GIORNO Adrian, in completo blu scuro, dinanzi alla porta della studio delle sedute di chemio, imprime un bacio sulla guancia di Giordana, che poi varca la soglia. Quindi si aggira per il reparto di oncologia e vagando senza meta, raggiunge la zona ricoveri. Un mondo di dolore gli si para dinanzi, certo, ma non di disperazione. In quel luogo trova persone di ogni genere, di ogni età, di cui incrocia gli sguardi per ricambiarne la dolcezza. Gli sorridono e lui sorride. Poi rientra in sala d’attesa studio delle sedute chemio. dello Dinanzi ad una finestra, da cui penetrano raggi di sole, siede una giovane donna, ELOISE (30 anni), vestita un po' new-age, molto carina ma anche molto preoccupata. Adrian le si accomoda di fronte e sfoglia svagatamente una rivista, mentre con la coda dell’occhio sorveglia la ragazza. ELOISE 19 (con una bella voce melodiosa) Scusi...è in attesa anche lei per la visita? Adrian si prende qualche secondo prima di rispondere, come se facesse finta di non capire la domanda. ADRIAN (sorridendole) No, sto aspettando mia moglie. Tra poco dovrebbe uscire. ELOISE Ah. (ricambiando il sorriso) Comunque non ho fretta! Adrian accenna una risata. ADRIAN (più serio) Questa è la tua prima chemio? ELOISE Sì. Per il colon... Mi sa che sono nei guai. Perché? ADRIAN ELOISE Dice che le chance sono bassissime. In quel momento esce ancora luminoso per Adrian, poi si rende ferma, arrossisce, e Giordana, con il viso un po' affaticato, ma il viaggio di nozze. Abbraccia teneramente conto che stava parlando con la ragazza, si la saluta con un cenno del capo. Andiamo? GIORDANA (al marito) ADRIAN Certo amore! (ad Eloise) E tu non ti preoccupare. Tieni duro e brucia quelle statistiche! Eloise sorride di nuovo. CORTILE OSPEDALE - EST\GIORNO. Adrian, abbracciando Giordana, passa davanti ad un paio di infermiere, che sorridono compiaciute dello stato di salute di Giordana. SERRA - INT\GIORNO. 20 Adrian cammina con passo sicuro e deciso verso il suo laboratorio, senza però gettare alcuno sguardo alle piante. Nonostante sia a lavoro, è arrivato vestito di tutto punto. Incrocia il solito Pavel, che stavolta lo guarda con un sorriso beffardo. Ehi fenomeno! PAVEL ADRIAN Me le hai guardate bene le piante? PAVEL Certo fenomeno. Anche se...beh, lo vedrai da te. Lo sai? E' la prima volta che arrivi in ritardo in 15 anni! ADRIAN Ah sì. Scusami, ma Giordana oggi si è sentita male. E tira dritto, laboratorio. uscendo dalla serra e dirigendosi dentro il Pavel, bloccato dalla sua risposta, decide di seguirlo. LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Adrian rientra dopo diversi giorni nel laboratorio. Controlla come suo solito tutti i campioni sperimentali con meticolosità. Assume un viso piuttosto corrucciato perché in molti casi ritrova la pianta defunta o malaticcia. Scusami volevo- PAVEL Adrian per prima, ADRIAN Ma sei sicuro di avergli l'acqua a questi fiori? non dato PAVEL (quasi sorpreso dalla domanda) Certo! Le ho trattate meglio delle mie... Ma si vede che sentivano la mancanza del padrone. Adrian ha come un presentimento e si reca all'ultimo bancone quello dietro la tendina. E qui scopre che la sua meravigliosa creatura ha assunto un aspetto poco rassicurante. Resta qualche istante ad osservarla. PAVEL (CONT'D) Allora? Come sta? 21 Pavel… ADRIAN (guardandolo fisso) CASA NUOVA - INT\GIORNO. Siamo nell'appartamento che Giordana e Adrian avevano visitato per ultimo, scegliendolo tra tutti gli altri. Nel salotto, stanno entrando man mano alcuni operai portando pacchi imballati, che Adrian smista nei vari angoli della stanza. Giordana è seduta su una poltrona, con l'aria molto affaticata. GIORDANA Adri, ma sei sicuro? A me sembra una pazzia buttare tutti questi soldi... Magari tra dieci giorni io nonADRIAN Giordi, non dirlo mai più. Questo è il nostro nido d'amore. Lo abbiamo cercato con tanta fatica e non possiamo farcelo scappare. Suonano alla porta. ADRIAN (CONT'D) Ecco, questo è l'incaricato di Nikola che viene a riscuotere...Tu resta pure qui. Adrian fa per allontanarsi. GIORDANA (agitando un blocchetto) Adri! Il mio libretto di assegni. ADRIAN (sorridendole) Dimentico sempre questi dettagli! CASA ADRIAN. CAMERA DA LETTO – INT\GIORNO Nella camera di Adrian ci sono due valigie più una decina di piante tutte pronte nelle scatole di cartone. Sono state staccate tutte le foto, i quadri. E' rimasto soltanto il letto e l'armadio. E lo specchio. MADRE (V.O.) Adrian, andiamo? Sì, arrivo. ADRIAN 22 Dopodiché si ferma a rimirarsi. E scopre con piacevole sorpresa di essere quasi ringiovanito. Il suo viso sembra abbia ritrovato vita e colore. ADRIAN (CONT'D) (a sé stesso) Sono uno splendore! Si sistema la cravatta ed esce. CAMPOSANTO - EST\GIORNO. E' una bigia giornata autunnale. Un gruppo ristretto di persone, gli stessi che abbiamo visto al Matrimonio, sono raccolti davanti alla terra in cui tra pochi istanti verrà calata la bara di Giordana. Il prete sta svolgendo la sua orazione funebre. PRETE Requiem aeterna dona ei, Domine. Adrian è davanti a tutti, vestito chiaramente a lutto. Ancora una volta, sul suo viso appare una ghigna impenetrabile. Su cui chiunque può leggervi cosa vuole. PRETE (CONT'D) Et lux perpetua luceat ei. I genitori di Giordana si fanno avanti, gli stringono le braccia. Contemporaneamente, con un sussurro, gli dicono GENITORI GIORDANA Grazie Adrian, grazie per tutto. Adrian fa un piccolo cenno col capo. Come a dire, "ho capito perfettamente". In quell'istante, iniziano a calare la bara. PRETE Requiescat in pace. Amen. Adrian si gira intorno a sé, vedendo gli sguardi dei presenti che vagano dalla fossa a lui. Dietro, a qualche metro di distanza, scorge Eloise, vestita di nero. Le sorride appena intercetta il suo sguardo. CUT TO: CAMPOSANTO - EST\GIORNO. E' rimasto solo Adrian. Tutti gli altri sembrano già andati via da un pezzo. Il GUARDIANO, un vecchio signore magro e abbronzato, lo guarda di lontano. 23 Adrian scruta la terra dove da poche ore giace sua moglie. Sta pronunciando qualcosa, di incomprensibile, come una cantilena o una preghiera. Sembra, da fuori, molto preso. Poi, d'improvviso, si china. Strappa due ciuffi d'erba. E li stringe nel pugno. Si allontana dalla fila delle tombe e raggiunge l'uscita, dove fa un cenno al guardiano. Che ricambia. Poi si avvicina ad un secchio della spazzatura e butta lì dentro l'erba. ADRIAN Erbaccia morta! LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Adrian si vede riflesso nel vetro del suo bancone degli esperimenti personali. Ha indosso il camice bianco e il suo viso sembra un po' appassito, nonostante il suo gioiello abbia ripreso vita. PAVEL (V.O.) Beh, fenomeno? Oggi siamo in vena di paturnie? Adrian neanche bada alle parole dell'amico. PAVEL (CONT'D) Cos'è? Hai perso la parola? Oggi ho trovato due parassitarie che ti erano sfuggite. Pavel? ADRIAN (pausa) PAVEL Avanti, che c'hai? Sputa il rospo? ADRIAN (serissimo) A volte ti viene la sensazione di aver sprecato la tua vita? Che avresti potuto fare di più? Pavel per la prima volta diventa serio. PAVEL (mettendogli una mano sulla spalla) Adrian, sei finito in una tragedia. Ma ora sono due mesi, e devi iniziare a risalire la china. Voglio che torni ad essere il fenomeno. Via quel muso triste. Via quella tristezza dagli occhi. Ok? Gli tira un buffetto sulla guancia. 24 PAVEL (CONT'D) (finto serio) Domani se vieni in ritardo ti faccio la multa! Adrian gli sorride. Poi gli fa cenno di saluto con la mano, mentre Pavel si allontana. ADRIAN (a sé stesso, sbuffando) Come al solito non hai capito un cazzo, Pavel! SALOTTO CASA ADRIAN - INT\NOTTE. Adrian apre la porta del salotto. Ci sono i suoi genitori a tavola, pronti a mangiare, ma che lo stanno aspettando, gettando un occhio alla televisione. Manda loro un sorriso, poi esce. Apre una porticina che dà sul bagnetto. Accende la luce. Sentiamo il rubinetto scorrere, mentre canticchia qualche aria famosa. I genitori si mandano uno sguardo interrogativo, l'ennesimo. Adrian torna, si mette a sedere a capotavola. Alza il coperchio e vede una meravigliosa bistecca. ADRIAN Brava mamma, ottima scelta! PADRE Che è successo oggi? T'hanno dato un aumento? ADRIAN Niente di tutto questo. Ma ho capito qualcosa di importante della mia vita. I genitori aspettano in religioso silenzio che sveli il gran segreto. Ma Adrian è troppo preso a disossare la sua bistecca. MADRE Allora? Che hai scoperto? ADRIAN Papà te l'ho detto mille volte. Non devi mangiare quei peperoni. Sono vegetali. Ve-ge-ta-li. Come puoi infierire su quelle creature indifese? PADRE Figlio mio, ma ti sei appena ingoiato mezzo chilo di manzo... ADRIAN 25 Ancora con questa storia? Il manzo è un animale, io sono un animale. La lotta è pari, no? Come può un peperone vincere contro di te? MADRE (insistente) Mi vuoi dire che hai scoperto? ADRIAN (con un sorriso a piena faccia) Ah sì. Beh, ho scoperto che le piante non possono essere tutto nella vita. I genitori continuano a fissarlo, alquanto perplessi. Il padre decide di prendere in mano la situazione. PADRE Adrian, se hai bisogno di parlare, di sfogarti per via di Giordana, non ti devi trattenere. Capito? Siamo la tua famiglia in fondo, vero? Adrian si scola un bel bicchierone di vino. Poi amabilmente e cortesemente si rivolge ai genitori. ADRIAN Vi ringrazio. Infatti è quello che ho appena fatto! Oggi sono guarito! CORTILE OSPEDALE - EST\GIORNO. Adrian arriva con passo sicuro e baldanzoso. Il suo viso ha ripreso la grinta dei giorni migliori - quelli del viaggio di nozze. Ha messo su giacca scura e jeans, e ha ravvivato i capelli con un taglio giovanile. Sembra un po' Dylan Dog. Fa il saluto militare al CUSTODE dell'ospedale (un giovanotto di neanche trent'anni), come se si frequentassero da anni. Il custode invece non riesce a riconoscerlo subito. Adrian prosegue imperterrito e sale i gradini della scala di corsa. STUDIO PRIMARIO - INT\GIORNO. Adrian si mette a sedere sulla solita poltrona. Questa volta non c'è nessuno attorno a lui. Prende il solito magazine da sfogliare. Un'infermiera che capita lì si ferma ad osservarlo. Poi lo saluta e gli si fa incontro. CAPOSALA (molto dolce) Signor Levi! Come sta? (pausa d'obbligo) 26 Purtroppo ho saputo della sua signora. Ci è dispiaciuto moltissimo. Le eravamo sinceramente affezionate. ADRIAN (sorridendole) La ringrazio. Molto gentile. Poi torna a leggere. La caposala ci resta un attimo perplessa. Ma evidentemente vuole maggiore soddisfazione conversazione. Così si schiarisce la voce. da questa CAPOSALA Le serve qualcosa relativo alla signora Giordana? Un documento, qualche attestato... Non faccia complimenti, chieda pure a me. ADRIAN La ringrazio, ancora. Faccia come se avessi accettato. Ma vede, sono venuto per una persona. CAPOSALA (rendendosi conto della gaffe) Oh, mi scusi! Non avevo capito. Mi dispiace veramente. Lei è davvero... E qui le mancano le parole. ADRIAN (serafico) Ne convengo. Ma il Signore mi vuole mettere alla prova. Come io faccio con le sue piante... L'infermiera non capisce minimamente quelle parole. Decide che è meglio togliersi di mezzo da quella discussione così “profonda”. CUT TO: SALA ATTESA - INT\GIORNO. Eloise, col viso affaticato forse anche stravolto, esce dalla sala. In principio non crede ai suoi occhi e passa oltre, come se si fosse sbagliata. Poi si ferma, guarda meglio. Adrian? ELOISE Adrian si alza dalla poltroncina e le va subito incontro. Un rapido abbraccio. 27 ADRIAN (con la massima naturalezza) Ti posso offrire un drink? CLUB - INT\NOTTE. Adrian fa il suo ingresso in questo disco-pub del centro. E' la prima volta da almeno vent'anni. Per l'occasione ha ancora cambiato vestito. Qualcosa di elegante e giovanile, per venire incontro ai 30 anni di Eloise, che lo aspetta al bancone. Mentre attraversa l'ambiente guarda con grande curiosità giovanissimi, giovani e meno giovani. Seduti ai tavoli, in piedi a sorseggiare cocktails, o nella piccola area relegata alla disco. La sua stessa camminata, dall'entrata nel locale fino allo sgabello che lo aspetta vicino alla ragazza, sembra cambiare, modulare fino a diventare perfettamente "confusa" con le altre. La musica è piuttosto alta per cui i due sono costretti a parlare abbastanza forte. Eloise gli dà un bacio sulla guancia. ELOISE Cosa prendi da bere? ADRIAN Ehm...Che mi consigli? ELOISE Qui si viene sempre per il mojito! ADRIAN Allora mi fido! E fa cenno al cameriere. ADRIAN (CONT'D) Un mojito, grazie! Dopodiché resta a guardare Eloise per qualche istante senza saper trovare le parole. E' lei a rompere il silenzio. ELOISE Ti ringrazio molto per questo invito. Davvero. Ne avevo bisogno. Ultimamente si è creato il vuoto sulla mia agenda. Adrian le sorride. Arriva il cocktail. BARMAN Sono 8 euro grazie. Il viso di Adrian si contrae per un attimo. ADRIAN 28 (pagando) Deve essere proprio buono questo mo-ji-to. Poi prendendolo in mano scopre con terrore che all'interno si nasconde una pianta. La prende. La porta vicino al naso. ADRIAN (CONT'D) (a Eloise) Non sapevo che la mentha pulegium fosse usata per i cocktail. ELOISE (non capendo) Com'è? Te gusta? Adrian nota lo sguardo insistente. Allora prende e sorseggia, costringendo la sua faccia a mascherare qualsiasi reazione. ADRIAN Veramente particolare. Sai, le piante sono la mia specialità. E se la sanno cavare anche col rumEloise lo prende per il braccio e lo porta lontano dal bancone. Attraversa tutta la sala. SEPARE’ CLUB - INT\NOTTE. Adrian ed Eloise si mettono a sedere ad un tavolino. ELOISE Almeno possiamo parlare tranquilli! Già! un po' ADRIAN ELOISE Ma come mai ti intendi di piante? Fai il giardiniere? Adrian le perdona con un sorriso il suo gravissimo errore. ADRIAN Beh...in un certo senso...Vedi il mio lavoro - che poi è anche la mia grande passione - consiste nel vivere giorno dopo giorno a contatto con le piante e i fiori. ELOISE Sembra una cosa figa! ADRIAN Sì, se ti piacciono le piante e i fiori. Io devo fare in modo che 29 possano crescere sani e robusti, senza problemi, né malattie. ELOISE (ammiccandogli) Quindi sei come un veterinario delle piante? ADRIAN Sai, non l'avevo mai pensata così la faccenda. Ma è un punto di vista interessante il tuo. ELOISE (con meno fiato) E' sempre un guarire e prendersi cura di qualcuno, in fondo... Adrian nota il cambio di accento. ADRIAN (comprensivo) Com'è andata oggi? Eloise si ferma un attimo. ELOISE (col suono di voce che si rompe) Di merda. L'occhio di Adrian si illumina, si accende di vita ed energia. ADRIAN Cazzo...mi dispiace. Quindi le sfiora la mano con la sua. CAMERA LETTO ELOISE - INT\GIORNO. Sta sorgendo il sole. Giusto i primi chiarori entrano nella camera, illuminandola appena per poterci vedere. Elosie è in posa quasi yogica e dorme profondamente. Per lei, a fianco del letto, è appeso il coloratissimo foulard che usa per coprire la calvizie. Dall’altra parte del letto, nella sua tipica posizione ultrafetale c'è il nostro Adrian, che come al risveglio da un incubo si mette a sedere di soprassalto. Sul comodino nota nel portacenere due canne consumate. Si guarda attorno, quasi non fosse realmente convinto di credere ai suoi occhi. Sul suo viso si stampa un'aria di grande soddisfazione. Poi si rende conto che sono quasi le otto. E tra pochi minuti deve andare al lavoro. In un balzo si mette in piedi e inizia a rivestirsi. 30 Evita di fare rumore, ma la scarsa visibilità, gli fa rovesciare mezzo armadietto. Al che Eloise apre gli occhi. Lo vede mentre sta cercando di calzare ancora gli stivaletti anni '70. Fuggi via? Devo essere minuti. ELOISE ADRIAN al lavoro tra due ELOISE (trattenendo uno sbadiglio) Mmm...ma è un addio? ADRIAN (indossando la giacca) Addio? Stai scherzando! Ti devo far provare un paio di pianticelle che al confronto, la tua cannabis indica, ti sembrerà orribile! Eloise ridacchia. Adrian fugge via mandando un "Ciao" stretto trai denti. Adri!!! ELOISE (quasi gridando) Qualche secondo dopo riappare il nostro già col fiatone. Non risponde, aspetta che lei gli parli. ELOISE (CONT'D) Ti andrebbe di accompagnarmi la settimana prossima? Dove? ADRIAN CORTILE OSPEDALE - EST\GIORNO. E' una splendida giornata di sole. Nessuna nuvola in cielo. E la primavera sembra tornata alle porte. Il custode dell'ospedale sta ascoltando completamente assorto il racconto di Adrian. E' sull'uscio della cabina da cui controlla ingressi ed uscite. ADRIAN (V.O.) (con voce assai profonda) ...Alla fine non mi è rimasta che un'alternativa. Sono saltato in groppa al chopper e via come un razzo. CUSTODE OSPEDALE 31 Davvero? L'hai proprio rubata? ADRIAN (V.O.) Certo! Non potevo mica farmi il coast-to-coast a piedi, no? Vediamo finalmente Adrian a figura intera. Sta fumando una sigaretta "fatta a mano". Ma a colpire è il suo nuovo look. Direttamente dal Greenwich Village anni '70. Si è lasciato allungare un po' i capelli, che adesso porta pettinati all'indietro. Si è fatto crescere le basette. E poi indossa un completo verde pistacchio, con camicia arancione, e pantaloni a zampa di elefante. In cui sembra comodamente a proprio agio. Si sente un clacson suonare insistentemente. Il custode si gira un attimo e vede una macchina ferma in attesa, con all’interno un uomo che si agita per poter entrare. Il custode preme un bottone, facendolo passare. CUSTODE OSPEDALE Sai che non t'avrei mai fatto così avventuroso? Beh… ADRIAN CUSTODE OSPEDALE (indicando dietro di loro) Sta venendo la ragazza... Adrian si gira e vede Eloise avvicinarsi. Ha un viso tremendo. Sembra che sia appena saltata giù da un palazzo di cinque piani. Con la coda dell'occhio Adrian vede che il custode fa quasi un passo indietro, anche lui colpito dal pallore del viso. Adrian fa invece un passo avanti verso la ragazza. Non attende che lei lo raggiunga, si metta a piangere, o semplicemente lo interpelli per baciarla. MONTAGNE RUSSE - EST\NOTTE. Il trenino delle montagne russe è pronto per partire. Eloise è davanti, e Adrian svetta da dietro. Passa il controllore a verificare le cinture di sicurezza. Eloise è raggiante, sembra che la visita di poche ore prima sia alle spalle, lontana. Adrian invece guarda con grande apprensione le salite e il vorticoso giro della morte che lo aspetta qualche secondo più in là. Attorno a loro, la bolgia di chiasso e urla degli altri passeggeri. ELOISE (urlando) Lo sai che non ci salgo da 10 anni? 32 ADRIAN Anche io! Ma ogni tanto ci vuole, no? ELOISE E' una figata pazzescaaa!!! La vocale si perde nel rumore del trenino che parte e le puntuali grida del pubblico. All'inizio, per istinto, Adrian circonda con le braccia Eloise, stringendo forte. Lei lo prende come gesto d'affetto, non rendendosi conto che Adrian sta malissimo. Sembra quasi sul punto di vomitare. Poi, quasi d'improvviso riesce a riprendersi. Alza prima un braccio, poi l'altro, seguendo lo show della folla dietro di lui e davanti a lui. E inizia ad urlare, come un forsennato. Divertendosi, forse, per la prima volta senza freni inibitori. Eloise, che gli dà le spalle, non nota niente. LUNA PARK - EST\NOTTE. Dettagli di alcune fotografie. Sono gli scatti sparati dalla macchina automatica posta nei punti critici delle montagne russe. Vediamo Eloise divertirsi normalmente, mentre dietro di lei l'espressione e le movenze di Adrian cambiano, e alla fine sembra quasi alzarsi in piedi. ELOISE (V.O.) (divertita) Mi sembra che tu ci venga ogni settimana qui a fare lo scemo! Adrian si gratta il capo, come un bambino. E poi fa spallucce, a dire: "Che colpa c'ho?". A quel punto, Eloise lo prende sotto braccio, veramente contenta e lo spinge via. ELOISE (CONT'D) Adesso dobbiamo fare un gioco che piace a me... Adrian ha un attimo di sconcerto. TIRO AL PIATTELLO - EST\NOTTE. BANG! 33 Il colpo di Eloise abbatte la prima paperella. Poi seguono altri due colpi, sempre a segno. Col sorriso ammiccante, passa il fucile ad Adrian. ELOISE Vediamo il giardiniere come se la cava! Adrian si atteggia moltissimo, tipo vecchio cowboy. Come se lo Smith&Wesson finto fosse la sua arma preferita. ADRIAN (prendendo la mira) Non mi merito questa mancanza di fiducia, cara mia! Eloise quasi si pente della battuta. ELOISE Scusami, non volevo...Anzi sono davvero una stronza ad avertiBANG! BANG! BANG! Altre tre paperelle abbattute. Adrian abbassa il fucile trionfante. E guarda il gestore con aria di vittoria. GESTORE Vabbè, ma ha preso quelle dell'altro giocatore. Mica conta. Il più grande disappunto si mostra sul viso di Adrian. Invece Eloise scoppia a ridere. GESTORE (CONT'D) Con tre colpi, le posso dare una pianta, quale vuole? Eloise lo riporta via da lì con la forza, prima che Adrian protesti. Si allontana di qualche metro. Poi lo bacia. ELOISE Davvero, Adrian, mi sento veramente in colpa di averti trascinato di nuovo in questa situazione...Dopo quello che hai passato con Giordana… Sono solo una grande egoista... Gli prende il viso tra le mani. ELOISE (CONT'D) Tu devi andare via senza farti problemi. Anche stasera, se vuoi ci 34 diciamo "addio". Non voglio farti soffrire ancora. ADRIAN (con aria bogartiana) Ehi piccola. Non devi neanche pensarlo. Tra noi c'è...una sorta di magia. Non la senti? (senza aspettare la risposta) Io sto benissimo con te. Mi diverto come un pazzo. E mi sento una persona...migliore, sì. Per tutto quello che potrò darti. Anche quel cactus orribile che aveva sul bancone l'imbroglione! Eloise ride e piange, ma nasconde in fretta le lacrime con le mani. Grazie. ELOISE (in un sussurro) LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Adrian spalanca la porta del laboratorio fischiettando un motivetto rock anni '70. Nella sua scarsissima eleganza prova anche a muovere un po' il bacino seguendo la musica. E' ancora vestito un po' da fricchettone, ma con colori meno "pronunciati". Si mette il camice, e mentre lo abbottona fa il giro dei banconi. La sua faccia si rabbuia ben presto. Si vede chiaramente che il fine settimana non ha fatto bene alle sue piante. Tutte sembrano avvizzite, appassite, forse anche disidratate. Qualcun'altra è stata vittima dei bachi, dei vermi e delle farfalle. Ma il vero ko arriva alla vista dell'esperimento "finale". Il fiore dei fiori, il “gioiello” è completemante andato. Dal suo enorme pistillo è uscita una materia incolore. E i petali sono addirittura diventati neri. Adrian è fermo, quasi disperato, davanti al tracollo della sua creatura. PAVEL (V.O.) Beh? Che è successo, fenomeno? Adrian quasi sobbalza, sentendosi l'amico alle spalle. Neanche si volta, comunque. ADRIAN (con voce rotta dalla rabbia) Credo di aver esagerato con gli antiparassitari... PAVEL 35 Ma è andata? Adrian non risponde, fa solo "sì" col capo. PAVEL (CONT'D) (mettendogli l'ennesima mano sulle spalle) Amico, non ti preoccupare. Ne faremo degli altri. ADRIAN Ci puoi giurare, Pavel, ci puoi giurare. FADE TO: CAMPOSANTO - EST\GIORNO. C'è una leggera pioggerellina estiva che ricopre il cimitero. E praticamente dentro non ci sono visitatori. Si apre la porticina ed entra, abbottonato in un impermeabile scuro, Adrian. Adesso ha il pizzetto, ed è tornato ad un look più adulto. Di grande eleganza. In mano sembra avere un intero roseto. Tutti i colori possibili. Nei suoi occhi aleggia qualcosa di indecifrabile, sembra quasi spiritato. Il guardiano lo riconosce subito. GUARDIANO Salve Signor Levi. Giornata visite? di ADRIAN Buongiorno caro mio. Sì, oggi mi tocca. Sono proprio questi i giorni in cui le mie donne si sentono più sole, no? GUARDIANO (sorridendo) Se lo dice lei, Signore. Adrian si avvicina velocemente alla tomba di Giordana, che riconosciamo. Adesso è perfettamente in ordine. Lo stile floreale delle composizioni è veramente perfetto. Adrian prende le rose rosse oramai secche e le cambia con quelle nuove. ADRIAN (con allegria) Sei sempre un fiore Giordi! Dopodiché attraversa quasi tutta l'area del cimitero, finendo dalla parte opposta. 36 Qui su una lapide senza croce e soltanto una piccolissima fotografia, Adrian lascia delle rose blu elettrico. Poi prende due erbacce. ADRIAN (CONT'D) Ma ci batte un po' di sole qui Eloise? Mi sembra proprio di no. Non capisco come i tuoi genitori abbiano potuto scegliere questo postaccio... Poi si allontana. Arriva alla lapide di una tal Rose su cui lascia le rose rosa, e poi a quella di talaltra Marianne, su cui lascia le rose gialle. Dalle date di morte capiamo che anche loro hanno avuto vita breve e che Adrian le ha frequentate dopo Eloise. ADRIAN (CONT'D) (a Marianne) E con te il giro è finito. Poi, sul cancello del cimitero saluta con le mani tutte e quattro le sue donne. ADRIAN (CONT'D) Statemi bene, noi ci vediamo alla prossima. Il Guardiano assecondandolo gli fa un ampio gesto con la mano, mentre Adrian sparisce soddisfatto dalla sua vista. LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Dettagli di provette, di becchi Bunsen con liquidi in ebollizione, poi boccette fumanti. Adrian completamente coperto dal camice e dalla maschera di protezione, armeggia con un contagocce. Preleva alcune stille da una provetta piena di liquido nerastro e le introduce all'interno di un vasetto di vetro dove giace un meraviglioso fiore dai colori intensi. Dopo alcuni secondi vediamo il fiore appassire, chiudersi e perdere i petali. Il viso di Adrian appare quando si tira su le lenti. Sembra soddisfatto. PAVEL (V.O.) Fenomeno! Ha fiorito la Begonia, perché non vieni a vederla? ADRIAN (voltandosi) No, grazie! Adesso sono preso da questo composto del nitrato di ammonio che mi sta dando grandi soddisfazioni. Non ho ancora trovato un fiore in grado di resistergli. 37 Pavel dà un'occhiata ai banconi. PAVEL Lo vedo! Ma li hai lasciati morire tutti? Questo sembra un cimitero, Adrian. ADRIAN Ne ho parlato anche col boss. Voglio specializzarmi nei prodotti chimici. Le piante non mi attraggono più, se non come cavie per sperimentare il loro grado di resistenza… PAVEL (Confuso dalle dichiarazioni di Adrian) E il tuo esperimento del fiore perfetto? Mi hai dannato i pomeriggi per cinque anni, è da un bel po’ che non ne sento più parlare! ADRIAN (togliendosi i guanti) Appunto! Deve essere indistruttibile… Fiore perfetto? Veleno mortale!... Quindi ora ho delle priorità: i ve-le-ni, Pavel! PAVEL (sorridendo) E le donne nella tua scala priorità a che punto sono? di ADRIAN Al secondo posto, come sempre. PAVEL Beh, allora vedi di farlo salire al primo per stasera. Adrian si toglie guanti e camice, rivelando un ottimo completo gessato. ADRIAN Che succede stasera? PAVEL (con un sorriso beffardo) Esci con me a bere qualcosa. E non puoi dire di no. E' il mio compleanno. E voglio mettere alla prova le tue doti di seduttore... Sul viso di Adrian appare un ghigno un po' inquieto. Ma l'altro non gli lascia il tempo di replicare, andando via. 38 IRISH PUB - INT\NOTTE. Tipico ambiente da pub. Grosse pinte di birra che viaggiano dal bancone ai tavoli. Leggera musica folk-rock dal vivo, che sta suonando un quartetto in un angolo. Ci sono parecchi clienti, non tutti interessati ai suonatori. Adrian arriva al centro del locale, con una mise decisamente intonata. Evidentemente ha acquisito capacità camaleontiche. Avanza con sicurezza. Vede Pavel seduto ad un tavolo, che gli fa cenno di avvicinarsi. Il tavolo è lontano dalla band, leggermente in disparte. Adrian non si accorge di AGNES (una bella donna sui 40, dal piglio molto intraprendente e giovanile), finché non si siede al tavolo. Per lui è quasi uno shock. Impiega alcuni istanti per recuperare le coordinate. Pavel sembra cogliere la sorpresa negli occhi dell'amico. PAVEL Ehi fenomeno, lascia che ti presenti Agnes, di gran lunga la donna più attraente e simpatica della serata! Adrian si schiarisce la voce, mentre stringe la mano della donna. ADRIAN Piacere, sono Adrian. Anche se temo di non essere l'uomo più bello e simpatico del locale... PAVEL Non rovinarle la sorpresa, no? Agnes è rimasta ad osservarlo con grande attenzione. Lo scruta in profondità, dritto negli occhi. Quando Adrian se ne accorge, cade un po' in imbarazzo. PAVEL (CONT'D) Beh, allora vado a ordinarti qualcosa da bere, fenomeno! Il tuo solito doppio whisky va bene, no? Adrian gli fa quasi un gestaccio. Pavel si alza in tutta tranquillità e si dirige verso il bancone. Restano dieci secondi di totale silenzio tra i due. Di quei silenzi imbarazzati, in cui Adrian diventa consapevole degli attimi che passano. Inizia a tamburellare le dita sul tavolo. Vede che Agnes prende una sigaretta e l'accende. Poi fa un gesto ad Adrian, come a chiedergli se ne vuole una. Adrian accetta. 39 AGNES (con una voce molto squillante) Allora, pure tu hai il pollice verde come Pavel? Ad Adrian il fumo quasi gli va di traverso. ADRIAN Ah, no. Il dottore è lui, io piuttosto le piante...le uccido. AGNES (sorpresa) In che senso, scusa? ADRIAN Si tratta di capire quali riescono a sopravvivere contro certi agenti chimici e naturali. E io, in pratica, creo dei nemici sempre più tenaci. Ovviamente, la maggior parte delle volte, la pianta non sopravvive. AGNES Molto interessante... Agnes lo guarda con aria veramente aggressiva. Poi nota la fede al dito. AGNES (CONT'D) Sei sposato? Adrian sembra sorpreso dalla domanda. D'istinto spegne la sigaretta quasi intera nel posacenere. E’ infastidito da quell’indagine più o meno velata che Agnes conduce su di lui. ADRIAN Io? No! (poi, rendendosi conto dello sguardo di lei verso la vera) Cioè, non più. Divorziato? AGNES ADRIAN (nella massima tranquillità) Diciamo, che anche lei non sopravvissuta. è Agnes ha un lampo negli occhi, a metà tra il disappunto e lo spavento. ADRIAN (CONT'D) (alzandosi in piedi) E lei (pausa) sta bene? Agnes si gira verso Pavel che sta arrivando con un paio di drink. La sedia di Adrian è vuota, come si fosse volatilizzato. 40 Pavel, sedendosi, comincia a ridere. PAVEL Me l'hai fatto scappare, strega! Ti ho detto aggrediscilo, ma così è troppo! AGNES Guarda Pavel, io di gente stramba me ne intendo. Facendo la criminologa sai quanti ne vedo? Quello, secondo me, è un serial killer. Pavel riprende a ridere. CAMERA ADRIAN - INT\NOTTE. Non si vede quasi niente, tranne per un po' di luce che filtra dalla persiana. Adrian è come al solito rannicchiato sul lato del letto. Vediamo il suo volto contratto in una smorfia di rabbia. Pronuncia la sua solita litania incomprensibile, anche se i suoi occhi sono chiusi. Seguendo la traiettoria dello sguardo, si nota - fuori dalla finestra - la luna piena che splende nitidamente nel cielo notturno. STRADE CITTÀ – EST\GIORNO Mattino di un giorno qualunque. Adrian gira in auto per le strade della città. Fa caldo e in giro c’è poco traffico. L’auto, dopo tanto girovagare senza meta, si ferma all’angolo dell’Ospedale. Il motore romba. Adrian guarda in direzione del nosocomio, indeciso sul da farsi. Quindi spinge sul pedale ed entra nel parcheggio. CORTILE OSPEDALE - INT\GIORNO Adrian cammina come se dovesse muovere davanti a sé colonne d'aria. Indossa gli occhiali da sole, si è tolto il pizzetto lasciando i baffi. Sulla sua mano, la fede di Giordana è sparita. Saluta il custode con un semplice cenno. E passa oltre. CUSTODE OSPEDALE (sorpreso) Di nuovo qui?! CORRIDOIO OSPEDALE - INT\GIORNO. 41 Adrian cammina lentamente guardandosi attorno con aria di grande curiosità. Sembra in cerca, anzi, a caccia. La coppia di infermiere del reparto disapprovando fino al disgusto. oncologico, lo osserva Lui passeggia guardandosi intorno, come annusando l’aria. Scruta un po’ dovunque, ma sembra che niente attiri la sua attenzione. Approfitta del bagno lì vicino. CABINA DI WC – INT\GIORNO Adrian sta ricomponendosi per andar via, quando sente entrare due infermieri. Si ferma ad ascoltare, molto incuriosito. Rumori di minzione. 1° INFERMIERE (V.off) … E che ci può fare più? Se stamattina le hanno diagnosticato un tumore al fegato! Tutto inutile! 2° INFERMIERE (V. off) Credimi una situazine come questa non mi era mai capitata! 1° INFERMIERE (V. off) Sì. E’ sempre una cosa terribile, ma quando devono morire persone così… Ma l’hai vista quant’è bella? VANO BAGNO CON LAVABO - INT\GIORNO. Adrian ha socchiuso la porta per seguire meglio il dialogo. Intravede i due che si rassettano. 2° INFERMIERE E poi quella ti sembra una con due o tre mesi di vita? 1° INFERMIERE Una speranza c’è: che domani il primario le dica che si possa ancora fare un trapianto e il resto… chemio! Mah… sarebbe un miracolo! CAMERA LETTO ADRIAN - INT\GIORNO. La sveglia suona. Sono le 6 e 30 e Adrian si alza prontamente. Fa una specie di strana sequenza ginnica. Poi apre l’armadio. SALA ATTESA - INT\GIORNO. Adrian è nella sala d’attesa dietro la porta del primario, un po’ defilato. Ha messo un completo Armani, riecheggiando Richard Gere in "American Gigolo". 42 Passano alcuni minuti e poi all’improvviso ne esce il primario che ha avuto in cura Giordana, seguito da uno stuolo di medici. Adrian li segue a distanza. CORSIA OSPEDALE – INT\GIORNO Ogni volta che il drappello di medici esce da una camera, Adrian, che segue a distanza, vi si affaccia, per allontanarsene insoddisfatto, non trovando chi cerca. Fin quando non sopraggiunge la Caposala. CAPOSALA (quasi all’orecchio) Mi scusi professore è tornata la signora Ginevra… PRIMARIO (interrompendola meravigliato) Ah! Ma non aveva deciso di rinunciare? DOTTORE Sì professore, infatti ieri sera tardi, improvvisamente ha firmato ed è andata via! CAPOSALA L’aspetta nel suo studio, professore! PRIMARIO Le dica che la raggiungo tra pochi minuti, concludo il giro e sono da lei. Adrian nascosto dietro una parete ha Stropiccia le mani, come a caricarsi. ascoltato attentamente. SALA ATTESA - INT\GIORNO. ADRIAN sente dei rumori provenire dallo studio del primario, di fronte a lui. Un'occhiata più attenta gli svela che la porta è socchiusa. S'avvicina lentamente, come avesse paura di farsi scoprire. STUDIO PRIMARIO - INT\GIORNO. Da fuori, Adrian accosta l'orecchio alla porta. GINEVRA (V.O.) Non esiste! Sei stato uno stronzo con me fino a ieri, e adesso mi vuoi aiutare? L'ultima cosa che mi interessa è la tua pietà! 43 Ma- COMPAGNO GINEVRA (V.O.) GINEVRA (V.O.) Niente ma, questo è il nostro addio. Ti libero anche dal peso di vedermi morire, non ti basta? Adrian sempre più incuriosito decide di guardare da quel centimetro che la porta appena socchiusa lascia della stanza. Vede una donna di spalle, con le mani frementi. Al suo fianco un uomo sui 50 anni, che la guarda sconvolto. E poi si allontana. Va così veloce che quasi si scontra con Adrian mentre esce. E' talmente sconcertato che non gli bada neppure. Adrian, certo di non essere notato, torna a guardare dalla fessura. E vede stavolta la donna di profilo. GINEVRA ha un viso dolcissimo e delle bellissime gambe che spuntano dalla gonna. Veste con molto gusto. La visione viene interrotta dall’arrivo del primario, che lo nota appena, giusto per rispondere all’imbarazzato cenno di saluto di Adrian. Dopodiché, sparisce dentro lo studio chiudendo con forza la porta. Adrian, spazientito, torna a sedere nella sala d'attesa. Continua comunque a scrutare la porta dello studio dove la donna è in seduta col primario. Qui lo becca la Caposala che passa per accertarsi della sua presenza. Gli si avvicina. CAPOSALA Signor Levi?! ADRIAN (cercando di mostrarsi sorpreso) Sì?! CAPOSALA Di nuovo qui? Un’altra parente colpita dal tumore? Dovrebbe iniziare ad andare a Lourdes, non crede? ADRIAN Grazie del consiglio. anche per lei, signora. Pregherò La Caposala si allontana indispettita. Proprio in quel momento si apre la porta dello studio e ne esce Ginevra. 44 Sul suo viso c'è la traccia di una lacrima già asciugata con la mano. Richiude l'uscio dietro di sé. E resta un attimo in riflessione sospesa. Il suo sguardo incontra quello di Adrian, tutto concentrato verso di lei. Quasi rapito. Colpito dalla personalità di questa donna, che né Giordana né Eloise avevano. GINEVRA Sta cercando qualcuno? Adrian impiega alcuni istanti per capire la domanda. Poi borbotta una risposta incomprensibile. Ginevra abbozza un sorriso e si allontana. Adrian sente i passi di lei uscire dal corridoio. E allora l'attende alla finestra. Dopo alcuni secondi la vede uscire e guardarsi attorno, come se cercasse qualcosa. A questo punto, Adrian ha come un'illuminazione e scappa via di corsa. Sempre dalla stessa finestra, lo vediamo saltare i gradini con un salto e atterrare sulla ghiaia uscendo dalla visuale mentre insegue Ginevra. PARCHEGGIO OSPEDALE - EST\GIORNO. Adrian alla guida della macchina vede Ginevra che cammina spedita verso i tassisti. L'affianca e abbassa il finestrino. ADRIAN Posso offrirle un passaggio? Ginevra si guarda attorno e al posteggio non c'è nessuno. GINEVRA (aprendo la portiera) Grazie, accetto. MACCHINA GIORDANA - INT\GIORNO. Adrian la osserva, ancora nel suo profilo bellissimo. Che lo ha stregato. Lei guarda davanti a sé, come avesse il paraocchi. GINEVRA Mi chiamo Ginevra... ADRIAN Io Adrian, piacere di conoscerla, signora. (pausa) Dove vado? GINEVRA Vada dritto, le dico svoltare, grazie. quando 45 Attende che il silenzio si rompa. Ma ciò non accade. ADRIAN Come è andata? GINEVRA (serrando per un attimo la bocca) Lei cosa ci faceva lì dentro? ADRIAN Ah! Beh, purtroppo ci sono stato parecchie volte dal primario. Per i parentiGINEVRA (tutto in un fiato) Mi ha dato due mesi di vita. Non un giorno di più. Il mio fegato è a pezzi. ADRIAN Ne è certa? Non ci sono rimedi? Che so… trapianti… GINEVRA Ho già fatto le controanalisi. E stamani il primario mi ha confermato che non c’è niente che mi salverà. A questo punto si gira verso destra. GINEVRA (CONT'D) Può svoltare qui, grazie. ADRIAN Non ci deve credere. Lei ce la farà. Ginevra stavolta non riesce a resistere e si volta verso di lui guardandolo un po' stranita. GINEVRA E lei che ne sa? ADRIAN E' un'intuizione del momento, ma quando ho incrociato il suo sguardo prima, in ospedale, ho saputo che lei l'avrebbe sconfitto. E qui cala un vuoto di parole che nessuno è più in grado di sconfiggere. PARCHEGGIO CASA ADRIAN - EST\GIORNO. Sta per calare la sera. Adrian chiude la portiera della macchina e si vede momentaneamente riflesso sul vetro. 46 ADRIAN Oggi sì, sono veramente io. Un ghigno quasi luciferino suggella la sua aria soddisfatto. LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Adrian tutto imbacuccato nella sua tuta che lo copre da capo a piedi è alle prese con un delicato travaso di liquidi. Segue con grande attenzione la procedura. Trattiene il respiro e serra la mascella. Un improvviso starnuto gli fa rovesciare tutto il liquido sul bancone che come dal nulla inizia a fumare e si apre un buco nel legno, che l'acido scava velocemente. E nello stesso istante inizia a suonare una sorta di allarme anti-incendio. Da dietro la maschera sentiamo Adrian lanciare un "Porcamiseria!". Si allontana immediatamente dalla zona. Si toglie gli occhiali protettivi. E si asciuga la fronte. PAVEL (sbucando all'improvviso) Fenomeno, ma dove cazzo la tieni la testa?! Questo non è da te! Cerca di rimediare al danno fatto dall'amico. Scuotendo la testa. PAVEL(CONT'D) Torno con dell'acqua. inalato niente? Tu hai Adrian dice di no col capo. Vede l'altro uscire. Prende dalla tasca il cellulare e digita un numero. Dopo qualche secondo si sente una voce femminile rispondere. Pronto? GINEVRA (V.O.) ADRIAN Ehm...pronto...Ginevra? Sono Adrian, il tizio dell'ospedale. Silenzio dall'altro capo. ADRIAN (CONT'D) Beh, mi scusi la sfacciataggine. Ma ha programmi per la serata? Silenzio dall'altro capo. Adrian sta per riprendere a parlare. Ma viene anticipato. GINEVRA (V.O.) 47 Passi da me verso le 19. Dove mi ha accompagnato ieri. Dopodiché chiude la chiamata. Non si è mai visto Adrian tanto felice come stavolta. Pavel rientra con un paio di secchi d'acqua. PAVEL E dammi una mano! Adrian quasi saltella mentre gli va incontro. CANCELLO CASA GINEVRA - EST\GIORNO. Nonostante l'ora, è ancora ben chiaro il cielo e la visibilità è perfetta. Adrian è di fronte al cancello di un'imponente casa, praticamente una villa. Indossa un sobrio completo scuro. Nota che il cancelletto si apre dopo alcuni secondi, e capisce che deve esserci una telecamera da qualche parte. Dopo un paio di secondi, Adrian entra e si inoltra per il piccolo sentiero lastricato. CORTILE CASA GINEVRA - EST\GIORNO. Il giardino della villa è piuttosto ampio. E contrariamente a quanto si aspettasse Adrian, è anche abbastanza gremito di persone. Sotto un paio di padiglioni, almeno una decina di giovani armati di squadre, compassi, macchine fotografiche, grafici, e via dicendo. La casa di Ginevra svetta imponente, costruita con grande originalità, uno stile evidentemente non "popolare". Adrian resta anche sinceramente impressionato da questo esempio di architettura. Come per reazione, si sistema il nodo della cravatta. Aspetta qualche secondo, passeggiando su e giù, finché decide di avvicinarsi verso il gruppo di ragazzi. Ferma una gentile giovane e le domanda qualcosa. Lei gli fa cenno di aspettare un attimo. Dopodiché entra dal portone principale. Adrian resta lì, manda sorrisi a tutti. Comincia a sentirsi un po' un pesce fuor d'acqua. Passano alcuni secondi e rispunta fuori la ragazza. Dai gesti si capisce che la signora arriverà entro breve. Lo invita a prendere qualcosa da bere nel bar vicino allo stand. Ma Adrian rifiuta, le fa segno che passeggerà un po' attorno alla casa per vedere cosa c'è. GIARDINO CASA GINEVRA - EST\GIORNO. 48 Il giardino è piuttosto ben curato. Anche se a destare la sua attenzione, sono alcuni gargoyles di gesso che sono stati perfettamente inseriti tra le piante. Alcuni, nella luce crepuscolare, sembrano quasi inquietanti. Adrian, ad un certo punto, nota vicino al roseto una pianticina molto piccola. Subito si avvicina. E con destrezza e decisione la strappa via. GINEVRA (V.O.) Non le piaceva quella? Adrian si gira di colpo, prendendosi un mezzo infarto. Arrossisce, ma è troppo scuro per poterlo notare. Mostra alla donna il suo trofeo. ADRIAN (schiarendosi la voce) Per niente sa. Questa è una cuscuta australis, non so come sia capitata qui. Ma la sua rosa, adesso, sta decisamente meglio. GINEVRA (sinceramente colpita) Mi deve scusare. Oggi avevo tutti gli stagisti attorno. Allora a che devo la sua visita? Adrian lancia l'erbaccia che finisce dritta nel cestino. ADRIAN (pulendosi le mani) Un drink. Solo un drink. TOILETTES MOSTRA D'ARTE - INT\NOTTE. Adrian si abbottona la perfettamente curato. giacca dello smoking. Ha il capello Si sciacqua canticchiando il viso. Dà un'ultima occhiata ai pantaloni e alla cintola. Poi passeggia giù e su sentendo il rumore delle scarpe di cuoio sul pavimento, provando la camminata. Apre la porta delle toilette. Ed esce tutto contento. MOSTRA D'ARTE SALA 1 - INT\NOTTE. Adrian avanza sicuro di sé. Si accorge appena dei quadri alle pareti. E' convinto che tutti i visitatori della mostra stiano guardando lui e il suo incedere. In realtà è soltanto una delle tante comparse. Tutte in lustrini e abiti da grande soirée. 49 Soprattutto qualche signora sembra aver esagerato con il desiderio di originalità. Adrian non si sofferma comunque su questi dettagli. Ad attenderlo all'imbocco della prima sala c'è Ginevra. E’ meravigliosa. Sta controllando il catalogo della mostra con uno spilungone anche lui in smoking. Adrian piombia nel mezzo della discussione. SPILUNGONE (con la "r" francese) … Per questo uno stile alla “Rotchko” da solo non basterà. Mi si ammoscia la sala. La tua “exhibition” vuole di più! Allora pensavo, con due casse gli spariamo un Lady Gaga, che ne pensi? GINEVRA Pensiamoci Manuel, pensiamoci. Scusa è arrivato il mio cavaliereAl che si allontana e saluta con molto affetto Adrian arrivato lì da alcuni secondi. GINEVRA (CONT'D) Adrian, andiamo alla sala 3 che c'è un quadro must! Devi vederlo assolutamente. Al che lo prende sottobraccio e si allontana. Escono dalla prima sala. MOSTRA D'ARTE SALA 2 - INT\NOTTE. Sulla destra compare una serie di dipinti con su riprodotti alcuni "gabinetti", con strane e non intuibili intrusioni di oggetti esterni. GINEVRA (salutando a destra e a manca) Vedi questi raduni di galleristi e artisti è l'occasione per chi spara più cazzate. Ne devi dire talmente tante, che bisogna prepararsene qualcuna da casa. Adrian ridacchia divertito della battuta. ADRIAN Beh qua dentro comunque, l'ispirazione non manca... GINEVRA 50 A te piace l'arte? Non ti ho mai visto in giro. ADRIAN Ehm. Ammiro molto, diciamo, alcuni tipi di soggetti... GINEVRA Tipo? ADRIAN Direi soprattutto… nature morte! Credo sia il banco di prova di un vero artista. Ginevra e Adrian arrivano all'ultima sala. MOSTRA D'ARTE SALA 3 - INT\NOTTE. La terza sala ripropone quadri ad ambo le pareti. In fondo alla sala c'è un gruppetto che fa la fila davanti ad un'opera, nascondendola alla vista della coppia. Ginevra si avvicina ad un quadro che rappresenta un argomento piuttosto cupo. E' quasi tutto nero. GINEVRA (mentre guarda i dettagli, togliendosi gli occhiali) Ho deciso di andare dal Dottor Galak. ADRIAN Il grande esperto? Lo conosci? Di nome sì... GINEVRA ADRIAN (vago) GINEVRA Voglio fidarmi del tuo sesto senso. Arrivano in fondo al corridoio dove termina anche la mostra. Il gruppo è ancora in animata discussione. Il quadro è effettivamente molto criptico. Si riconoscono appena delle tracce di colore. Ma non c'è apparente forma. Ginevra fa cenno ad Adrian di ascoltare i loro commenti. VISITATORE 1 Sarà una figura christi. Questo è l'albero della passione. Mi pare... VISITATRICE 2 51 Aziliz, mi pare più il nome di una divinità celtiADRIAN (schiarendosi la voce) Vedete non dobbiamo lasciarci trarre in inganno. Ginevra per un attimo impallidisce. ADRIAN (CONT'D) (gesticolando) Aziliz è il nome nordico del nostro comune Allium Sativum, le cui proprietà terapeutiche e i cui colori sono perfettamente riconoscibili nel quadro...Almeno mi pare, giusto Ginevra? E si gira facendole l'occhiolino. SEQUENZA CORTEGGIAMENTO – INT-EST\GIORNO-NOTTE. In questa sequenza, accompagnata da una ritmata canzone pop, vediamo tutte le trasformazioni di Adrian mentre accompagna Ginevra. Fa da controcanto a quella del viaggio di nozze e poi al lunapark. Ad ogni stacco, cambia anche il vestito di Adrian perfettamente centrato con il luogo in visita. In una lunga carrellata, Adrian e Ginevra attraversano nell'ordine: Un negozio di haute couture, dove lei si ferma a rimirare qualche stoffa pregiata. Il cantiere di una villa in costruzione di cui Ginevra sta curando il progetto. Un palco centralissimo, da cui si domina uno spettacolo di teatro contemporaneo. Adrian sbadiglia di nascosto. Un campo da tennis, dove Ginevra e Adrian stanno giocando. Adrian riesce a mancare spesso la palla. A conclusione di questa lunga fase finalmente a casa di Ginevra, dove la donna lo fa salire in camera, quindi trascina Adrian sull’enorme letto. FADE TO: ATRIO DOTTOR GALAK - INT\GIORNO. La clinica del dottor Galak è di gran classe. Le poltrone sono immensamente confortevoli rispetto a quelle dell'ospedale. E tutto l'arredamento, per quanto minimal, è di ottimo gusto. 52 Ginevra sta stringendo con forza le mani di Adrian seduto di fronte a lei. GINEVRA (con voce molto tesa) Sei stato un tesoro. L'unico amico ad accompagnarmi così… lontano... Grazie. ADRIAN Non dire sciocchezze. E' stato un piaceIn quel momento si apre la porta. I due si girano. Una gentile infermiera fa cenno a Ginevra di seguirla dentro. Adrian rifà l'occhiolino alla donna e l'accompagna con lo sguardo finché non è entrata dal dottore e la porta si è richiusa. A quel punto, con aria soddisfatta, sprofonda nella poltrona. E si gode tutta quella comodità. CUT TO: ATRIO DOTTOR GALAK - INT\GIORNO. Adrian si è placidamente addormentato sulla poltrona. Sembra quasi un bambino. Niente sul suo viso dà segni di preoccupazione. Poi la porta dello studio si apre. Ginevra ne esce col capo leggermente chino. GINEVRA (con voce rotta) Adrian... In quel momento, quasi istintivamente, Adrian si sveglia e salta in piedi. Si avvicina alla donna, mentre la porta dello studio quasi mossa da mano invisibile si chiude. Ginevra alza la testa. GINEVRA (CONT'D) Il dottore ha confermato la diagnosi dell'ospedale. Mi ha anche confermato quanto mi resta... ADRIAN Dovremmo scommettere contro di lui, allora. Perché adesso so con certezza che tu ce la farai. Ginevra gli getta le braccia al collo. Stringendolo fortissimo. E' il loro primo contatto fisico così ravvicinato e sincero. Adrian dopo qualche secondo ricambia l'abbraccio. 53 E una piccola luce di malizia gli affiora improvvisamente sul viso. Una luce che, comunque Ginevra non può vedere. LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Uno spesso panno di velluto scuro copre una teca di vetro. Adrian, come sempre iperprotetto dalla tuta di sicurezza, è lì tutto ansioso di scoprire come sia andato il suo esperimento. Con grande lentezza scopre pian piano il vetro. Spuntano prima due petali. Poi un terzo. Ma è anche l'ultimo. Il fiore, il fenomeno, praticamente è rimasto per metà spoglio. Non cresce come dovrebbe. Con un gesto di stizza, Adrian lancia via il panno nero. Poi si toglie la maschera. ADRIAN Porca miseria, non me ne va più bene una! Questo esemplare è inutilizzabile! Altro che veleno: è già morto! Poi alza la voce, arrabbiatissimo, rivolgendosi alla pianta, come se lo potesse ascoltare. ADRIAN (CONT'D) Allora! Che vuoi? Che ti sta succedendo? Ti stai ribellando? Inizia ad aggirarsi tra i banconi, martellando la mano sul legno. ADRIAN (CONT'D) Ti manca l'acqua, l'aria? E’ perché non ti do attenzione? Improvvisamente si ferma. ADRIAN (CONT'D) Perché se è così devi dir-me-lo! Avanti, dimmi qual è il problema! (alzando ancora di più il tono) Avanti!!! In quel momento entra Pavel. Ehi fenomeno! PAVEL ADRIAN (sollevando il capo) Che c'è? PAVEL C'è una donna bellissima che chiede di te fuori per strada. Adrian resta un attimo sovrappensiero. Poi si avvicina all'amico. 54 Sicuro? ADRIAN L'altro annuisce, e Adrian cerca di togliersi i guanti mentre sparisce dietro la porta. PAVEL Adrian! Ehi! Ma questa è una delle tue? O è una normale! Adrian ovviamente non risponde e non sente. VIVAIO - EST\NOTTE. Adrian spalanca la porta a vetri. Vede fuori da lì, Ginevra, vestita - volontariamente - con un bell'abito in stile floreale. E l'effetto d'assieme è molto bello. Adrian si perde a guardare quel vestito, quasi rapito. Sì? ADRIAN GINEVRA Ti va di andare a fare un giro? ADRIAN (avvicinandosi a lei) Rosa buttercup in campo bianco. Ottima scelta... GINEVRA (azionando l'apertura automatica della macchina) Io lo prendo come un sì. Ci vediamo quando smonti. Adrian la lascia andare via senza pronunciare parola. Rientra un po' intontito nel vivaio. SALOTTO CASA ADRIAN - INT\NOTTE. Nel salotto di casa, la madre di Adrian sta guardando la televisione. E' notte fonda. L'anziana signora sembra essere molto interessata. Improvvisamente un rumore di vetri infranti arriva alle sue spalle. Si gira presa dal panico. Vede Adrian avanzare a tentoni nel buio. Capisce al primo sguardo che Adrian ha qualche problema. Ma il viso di suo figlio non è abbattuto, o svilito. Anzi, sembra piuttosto contento. La madre comunque è preoccupata. La situazione deve averla colta completamente alla sprovvista. MADRE (asfissiante) 55 Adri, va tutto bene? Come mai sei rientrato così tardi? E' successo qualcosa? Vuoi una tazza di latte? Adrian resta infastidito da quella pioggia di domande. Attraversa tutto il salotto e raggiunge la scale che portano di sopra. ADRIAN (strascicando le parole da ubriaco) Lo sapevi mamma, che esce se mischi grano, la segale e il malto d'orzo? Cosa dici? MADRE Adrian sale su andando via dalla vista della signora. MADRE (CONT'D) Vuoi il latte col grano, figlio mio? ADRIAN (V.O.) (dal piano di sopra) No mamma! Il Whisky! CAMERA ADRIAN - INT\NOTTE. Ancora vestito, Adrian si lascia crollare sul letto. Contrariamente alla solita posizione ultrafetale, stavolta spalanca braccia e gambe, come l'uomo Vitruviano. Sul suo viso si stampa un sorriso indelebile. E inizia a pronunciare il suo mantra. Finalmente si intuisce il refrain. ADRIAN (a bassa voce) Sono un dio, sono un dio, sono un dio, sono un dio... La sua voce sfuma e pian piano viene coperta dai rumori della strada. Passanti e vociare. VIA DELLO STRUSCIO - EST\NOTTE. (FLASHBACK) Siamo in una delle arterie principali della città. Negozi, vetrine e molti passanti. Quasi tutti a coppie, che vanno su e giù, in questa piccola area pedonale. Alcune di queste portano con sé borse della spesa, tutte provenienti da boutique di marca. Adrian sta mangiando un gelato per strada, tutto concentrato a non macchiarsi la giacca. Ginevra è al suo fianco, e gli tiene l'altra mano. GINEVRA 56 Sai, Adri, questa malattia ti cambia la scala delle priorità. Ho iniziato a capire molte cose... ADRIAN (sempre alle prese col gelato) Posso immaginarlo, Ginevra. GINEVRA Io vorrei dare un taglio diverso alla mia vita. Non parlo solo di un'agenda diversa. Viaggi, un figlio, o un'altra casa...E' qualcos'altro. ADRIAN (seriamente) E' l'intensità. Ginevra. GINEVRA (girandosi verso di lui e stringendogli la mano) Sì, sì. Hai capito subito! Adri, spero...che se sopravvivo a tutto questo, vorrei averti al mio fianco. Adrian sorride, senza guardarla. Il rumore della strada sfuma via e torna il sienzio. Poi, la voce di Adrian, che continua a dire "Sono un dio, sono un dio, sono un dio…". LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Intenso primo piano, un po' deformato, di Adrian visto attraverso il vetro di una delle sue piante. E' senza maschera, né occhiali protettivi. C'è il bocciolo di un fiore chiuso. Gli occhi di Adrian lo stanno fissando con grande concentrazione. Improvvisamente i petali cominciano ad aprirsi. Adrian subito diventa apprensivo. Aspetta, aspetta. I movimenti sono lenti. Il fiore, comunque, sta per sbocciare del tutto. In quel momento il rumore di un messaggio interrompe l'estasi della nascita. Un rumore molto stridente con l'atmosfera che infatti fa quasi sobbalzare Adrian. Si cerca nelle tasche, quasi indispettito. Poi legge. "Ginevra". GINEVRA (SUBTITLE) Raggiungimi a questo indirizzo. CASA NUOVA DI GINEVRA - EST\NOTTE. 57 Adrian parcheggia con tale fretta che sfiora un palo della luce. Scende di fretta e si accorge che ha graffiato la fiancata. Gli scappa un accidenti. Poi si riprende. Guarda attorno a sé e vede di essere finito in uno dei quartieri più chic della città. Solo macchine di grande cilindrata e alto prezzo circondano la sua utilitaria. Controlla il numero civico. Il 17. Il cancelletto è aperto. Con la scarsa luce dei lampione riesce comunque a scorgere una casetta bohemienne, molto piccola, ma dall'aria accogliente. Apre il cancelletto e sale i pochi gradini che conducono alla porta. Anche la porta è socchiusa. OPEN SPACE CASA GINEVRA - INT\NOTTE. Dietro la porta, così quasi all'improvviso, appare Ginevra. E' proprio un'apparizione. Perché bella così, agli occhi di Adrian, non lo è mai stata né lo sarà più. Adrian resta un po' intimorito da quella manifestazione. Infatti per un paio di secondi si blocca. Ginevra si avvicina a lui, gli prende la mano e sul suo viso si forma l'ombra di un sorriso. Lo conduce verso l'angolo della cucina. E' un ambiente quasi totalmente arredato, anche se si vedono ancora tracce di recenti lavori. Per terra Adrian nota di sfuggita un secchio con vernice e pennelli. E una cassetta degli attrezzi. Ma la tavola, quella è perfettamente imbandita. Sul bancone che separa l'angolo cottura, Ginevra prende una bottiglia di champagne e due flutes. GINEVRA Stavolta ti ho sorpreso io, vero? Adrian non risponde, limitandosi ad annuire. Prende in mano il bicchiere, mentre lei gli versa da bere. A cosa incarico? ADRIAN brindiamo? Un nuovo Ginevra scuote il capo. ADRIAN (CONT'D) Questa è la tua ultima creazione? Sì. GINEVRA ADRIAN (guardandosi ancora attorno) Hai fatto un grandissimo lavoro. 58 Ginevra fa tintinnare i due bicchieri. GINEVRA Adrian... (pausa interminabile) Il tumore è regredito. L'occhio di Adrian si contrae per un istante millesimale. Poi torna normale, e d'istinto beve d'un sorso - quasi soffocandosi - lo champagne. Ginevra non ha ancora neanche sorseggiato il suo. Adrian se ne rende conto. Cin cin! ADRIAN Poi posa il bicchiere, quasi mancando il tavolo. Resta un attimo imbarazzato. Si avvicina alla donna e l'abbraccia, fortissimo. Sembra soffocarla. GINEVRA L'ho saputo stamattina dal dottor Galak. Ma volevo darti la notizia nel migliore dei modi. Ho dovuto mordermi la lingua tutta la giornata... Adrian struscia quasi infantilmente il capo sulla spalla di lei. ADRIAN Ginevra, Ginevra, Ginevra... E comincia una litania. Il viso è sicuramente sconvolto. Non si riesce a capire bene se sia disperato o estremamente felice. ADRIAN (CONT'D) (il tono scivola verso il sussurro, quindi diviene un sibilo) Ginevra, Ginevra, Ginevra... CAMERA ADRIAN - INT\NOTTE. Nella stanza di Adrian c'è soltanto la fioca luce proveniente dall'esterno. Gli angoli sono avvolti nell'ombra totale. E da quell'ombra, improvvisamente, spunta fuori Adrian. Completamente nudo. Col fisico più tonico di tempo addietro. Il suo procedere sembra dettato da una volontà ipnotica. E' lento, cadenzato. Avanza verso lo specchio. E precisamente come nella prima sequenza, Adrian cerca di analizzare il suo viso, centimetro dopo centimetro. Sembra adesso meno vecchio. Poi volge lo sguardo verso i suoi capelli. Cerca di scompigliarli, come a ritrovare il suo look precedente. Poi si ferma. Si blocca. Tenta di recuperare la pettinatura precedente. 59 ADRIAN Non ti preoccupare, Adrian. Non c'è niente da temere. E' tutto a posto. Poi un flash bianco improvviso. La porta si spalanca. Adrian fa un balzo indietro. Una luce innaturale, potente, illumina da dietro una figura. Piuttosto bassa e sembra anche scoordinata. Sembra quasi E.T. Avanza, avanza. Finché i suoi lineamenti diventano riconoscibili. E' la madre di Adrian. MADRE Adrian! Adrian! Vediamo a questo punto, Adrian sbucare da sotto il letto, dove evidentemente è caduto. La sua testa si alza sopra il materasso. In questo momento notiamo che non è più notte fonda, ma ha iniziato ad albeggiare. ADRIAN (ancora sonnolente) Che è successo? MADRE (apprensiva) Tesoro, urlavi urlavi, e poi... ho sentito un colpo... ADRIAN (sorridendo) Niente mamma. Torna a letto. E' tutto a posto. La madre indietreggia lentamente così com'è entrata. SERRA - INT\GIORNO. Sono le 7.45, La serra è praticamente vuota. Da fuori provengono ancora le voci e i rumori dei camion che scaricano e caricano. Una figura, fischiettante, sta passando in rassegna tra uno scaffale e l'altro i fiori e le piante. E' Adrian, col camice sbottonato. In mano ha un paio di forbici con cui sta abbellendo e sistemando i vasi che secondo lui meritano dei ritocchi. Nell'altra mano vediamo una bustina piena di erbacce, petali, radici e terriccio. E' inequivocabilmente di buon umore. Dietro di lui sbuca Pavel, appena arrivato, con il casco della moto in mano e il giacchetto antivento. Lo nota subito. 60 PAVEL (quasi gridando) Ehi! Cos’è tanta felicità? Ti senti male o è successo qualcosa? Adrian continua imperterrito a lavorare. ADRIAN Mi dispiace per te, ma sto benissimo. Anzi. Mai stato meglio. PAVEL Come mai? Ne è morta un'altra? Adrian gli indirizza uno sguardo trucido. Veramente trucido. ADRIAN Per tua informazione, Ginevra è guarita. PAVEL (sinceramente sorpreso) Beh! Questa sì che è una notizia meravigliosa! Finalmente! ADRIAN Già. E' proprio una meravigliosa. notizia Pavel gli appioppa delle discrete manate sulla spalla. PAVEL Sono davvero contento per te Fenomeno. E' una donna in gamba. L'ho capito subito. Tienitela stretta, mi raccomando. Adrian fa finta di non aver sentito. Riattacca a fischiettare. Si avvicina verso l'uscita. Posa le forbici e butta via la busta. Dopodiché, esce dalla serra. SEQUENZA KULESOV, AMBIENTI VARI - INT\GIORNO. Una musica dal ritmo incalzante accompagna questa sequenza di montaggio. Tutto è in accelerato. Primo. Dal terriccio del bancone speciale, dove Adrian stava coltivando il fiore perfetto, improvvisamente spunta un germoglio. Che cresce, cresce, fino a far emergere lo stelo. Secondo. Viso completamente neutrale di Adrian. Su sfondo bianco, tipo fototessera. Terzo. Ginevra, avvolta da un succinto vestito rosso lussuria, balla girando su se stessa. Quarto. Dallo stelo esce fuori una gemma, d'un colore bellissimo. Che cresce, cresce. 61 Quinto. Viso completamente neutrale di Adrian su sfondo bianco, tipo fototessera. Sesto. Ginevra ride. Ride di gusto, come se non si fosse mai divertita tanto in vita sua. Settimo. La gemma si apre al fiore, che diventa color arcobaleno. Un fiore ovviamente impossibile in natura. La creazione di Adrian ha avuto successo. E' nato il fiore perfetto. Ottavo. Viso completamente neutrale di Adrian su sfondo bianco, tipo fototessera. CASA NUOVA DI GINEVRA, CAMERA DA LETTO - INT\NOTTE. Ginevra dorme. Riposa placidamente. Un suo braccio avvolge le spalle di Adrian. Adrian sta rannicchiato come suo solito nella posizione fetale. Quasi rischiando di cadere dal letto. Eppure, nel sonno, inizia a stiracchiarsi. Le gambe si allungano. Assume una postura rilassata, normale. Si gira. Rivolge il suo viso alla donna. Sente il suo dolce respiro su di lui. E allora apre gli occhi. Risponde al suo abbraccio. Circondandola. ADRIAN (in un sussurro) Grazie Ginevra. Sono guarito! STUDIO GALAK – INT\GIORNO Lo scienziato sta analizzando con i suoi collaboratori alcuni risultati di pazienti. Poi su un referto sbianca in volto. Quindi scambia sguardi di complicità con i suoi assistenti. LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Il fiore perfetto di Adrian è diventato, se possibile, ancora più sgargiante e colorato. E anche il resto dei banconi, tra cui si muove la mdp, mostrano un'incredibile fioritura fuori stagione di tutte le piante. Improvvisamente un rumore, come di vetro infranto. Adrian ha fatto rovesciare, svenendo, una mensola piena di fiale e fialette. Ovunque si sparge il liquido, sia scuro sia trasparente, che vi era contenuto. Adrian riprende conoscenza subito dopo. Si rialza. Si toglie la maschera e gli occhiali. Sembra ancora rintronato. 62 Vede il danno che ha fatto. E tra le labbra gli muore una bestemmia. Prende una confezione di carta assorbente e comincia a raccogliere i vetri. In quel momento, irrompe Pavel preoccupato nel laboratorio. PAVEL Adrian! Che cazzo è successo? ADRIAN (stordito e scuotendo il capo) Niente, un piccolo incidente Pavel osserva il disastro. E istintivamente mette su la maschera, per ripararsi da fumi e miasmi che si levano dal pavimento. PAVEL (urlando) Adrian, porca miseria copriti il naso! Da quanto tempo sei così? Poi si avvicina, allontanandolo dai vetri e da quel liquido. PAVEL (CONT'D) Quello era acido...Dobbiamo subito andare dal medico! ADRIAN (come parlasse ad uno scolaro) Non dire cazzate, Pavel. Non mi sono fatto niente. E poi ce l'avevo la maschera. Piuttosto dammi una mano: togli i cocci da terra! Si rimette subito la maschera sul viso, brontolando e riprende a trafficare con i suoi veleni. Prende una boccetta, su cui svetta l'immagine del teschio crociato dalle tibie. OPEN SPACE CASA NUOVA DI GINEVRA - INT\NOTTE. E' ora di cena. Sulla tavola sempre perfettamente imbandita, Adrian sta rimestando nel piatto il suo cibo. Ginevra addenta la sua portata macrobiotica, su cui Adrian non ha niente da obiettare. Annuisce in silenzio alle parole di Ginevra. GINEVRA (entusiasta) Adri, non hai idea di come mi stiano andando bene le cose al lavoro! Ormai mi sento perfettamente in forma! Tracanna un bicchiere di vino con estrema facilità. 63 GINEVRA (CONT'D) Credimi, non sono mai stata tanto bene. Adri. E' tutto merito tuo! Io lo so! Poi gli prende la mano stringendogliela fortissimo. ADRIAN Tesoro, devo dire importante. Dimmi tutto! una cosa GINEVRA ADRIAN Beh... Io non vorrei che tu ti sentissi in obbligo verso di me. A restare con me, perché prima ti sono stato vicinoGINEVRA Ma cosa dici Adri! ADRIAN Non mi devi assolutamente niente, capito. Ci tenevo che tu lo sapessi... Ginevra lo guarda con due occhi pieni di lacrime. GINEVRA Adri io voglio soltanto amarti con questa intensità tutta la vita. Adrian capisce che questa frase merita una risposta. Si pulisce la bocca col tovagliolo. Sente un piccolo insistente bruciore alla base del collo. Allora si specchia nella lama di un coltello: un rossore alla pelle. ADRIAN (soprapensiero) Anche io, amore. Mi hai letto nel pensiero! E le sorride, pieno di sentimento. BALCONE CASA GINEVRA - EST\GIORNO. Adrian è in piedi sulla scala. Indossa un paio di guanti di gomma e sta pitturando il muro esterno della parete. Sotto di lui ci sono almeno una decina di diversi tipi di vernice differenti. Ginevra guarda con aria attentissima la chiazza di colore che Adrian ha appena terminato. Ve ne sono altre due. GINEVRA 64 Amore, mi sembrano orribili tutte e due. Questo blu uova di pettirosso è tremendo. Ma Adrian non sta ascoltando. Si gratta con forza sul collo dove l’irritazione si è estesa. GINEVRA (CONT'D) Ci vuole un colore più violaceo, per il tetto. STUDIO DOTTOR GALAK - INT\GIORNO. Una penna rimbalza sul taccuino delle ricette. Lasciato vuoto. GALAK (V.O.) E' un miracolo, signora. E' un miracolo. Rispetto a un mese fa il tumore è regredito del tutto! GINEVRA Non è stato un miracolo. E' stato quest'uomo, il mio angelo custode. E indica Adrian. Poi gli stringe forte la mano, con le lacrime agli occhi. GALAK (con un compiaciuto sorriso) Questo avvalora la mia teoria, che purtroppo tanti colleghi esimi non vogliono avallare. La base per sconfiggere il cancro è nella psicheGINEVRA E nell’amore! Grazie mille dottore. Si alza in piedi. GINEVRA (CONT'D) Beh, non si dispiaccia, ma non ci vedremo più! Il dottor Galak ride sonoramente. Si alza in piedi e stringe le mani alla coppia. Adrian è rimasto completamente in silenzio per tutto il tempo. GALAK Comunque continui a fare qualche controllo, e segua le cure,ancora per un po’, mi raccomando! Ginevra e Adrian escono fuori. 65 LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Pavel e Adrian sono completamente presi da una reazione chimica che deve agire su un’esemplare di “fiore perfetto”. Mentre Pavel gli sostiene un flacone, Adrian prende alcune gocce e le fa scorrere precisamente dentro il pistillo del fiore. Dopodiché richiude la boccetta della sostanza. E si tira su la maschera. PAVEL Fra quanto arriva il risultato? ADRIAN (controllando l'orologio a muro) Con questo agente in appena sessanta secondi, secondo i miei calcoli. Altri sono invece a lento effetto, ma non per questo meno potenti. Pavel si appoggia al bancone e sorseggia una bottiglia d'acqua. PAVEL Non mi hai detto più niente di Ginevra! Sai che secondo me hai avuto una botta di culo smisurata? Non te la meriti proprio una come quella! ADRIAN (osservando sempre le lancette) Ricordati che è viva grazie a me. L'ha detto pure il primario. PAVEL (beffardo) Chissà perché non hai funzionato anche con Giordana... Evidentemente l'argomento. Adrian non Ci siamo. ha nessuna voglia di affrontare ADRIAN Si avvicina al fiore, toglie il panno che ricopriva la teca di vetro. Si vede che il fiore è completamente appassito. PAVEL Mi pare che l'abbia fatto secco, no? Più morto di così. ADRIAN Però, ieri ho provato con le stesse quantità e non ha fatto effetto. 66 Anzi. Riproverò. Farò le cose più in grande, Pavel. Devo essere certo! PAVEL di pianta Che razza sopravvivere? può Adrian stacca con prepotenza lo stelo del fiore appassito. Una pianta Quasi. ADRIAN quasi invincibile. E lo sguardo che appare nei suoi occhi sembra davvero poco umano adesso. CASA NUOVA DI GINEVRA - EST\NOTTE. Adrian parcheggia la super completamente automatizzato. macchina di Ginevra. E' tutto Infatti non riesce ad aprire le portiere. GINEVRA (cercando un pulsante sul cruscotto) Aspetta un attiE in questo momento viene colta da un violento attacco di tosse, improvviso. Adrian subito riprendere. le dà qualche colpetto sulle spalle per farla Appena si rimette, Ginevra quasi strabuzza gli occhi. GINEVRA (CONT'D) Deve essere l'aria condizionata! Mi devi dare qualche medicina... ADRIAN (di nuovo protettivo) Oh no, amore. Basterà un bel bicchiere di latte caldo e miele. GINEVRA I vecchi rimedi della nonna? ADRIAN Beh! Funzionano sempre! OPEN SPACE CASA GINEVRA - INT\NOTTE. Adrian, appoggiato al bancone, gira pensosamente il cucchiaino di miele nel bicchiere di latte. E' così bianco che sembra quasi innaturale. 67 Lo fissa come rapito dal ritmo del mescolio, finché la necessità di grattarsi l’eritema alla base del collo lo rianima. Sul suo viso appare un'espressione quasi soddisfatta. ADRIAN (gridando) Amore, il latte arriva! E si allontana verso la camera da letto. CASA NUOVA DI GINEVRA, CAMERA DA LETTO - INT\GIORNO. E' mattina presto. Adrian si sta vestendo, mentre Ginevra fa colazione a letto. Adrian le ha preparato un vassoio pieno di bontà. Ginevra sorseggia il caffè. GINEVRA (indicando la tazzina) Ma hai cambiato marca? ADRIAN Ah! No, ho messo lo zucchero di canna. Il dottore dice che fa decisamente meglio. GINEVRA (sorridendo) Ah, bene! Da quando ho il raffreddore non sento più bene i sapori! Adrian si gira, entrando in bagno. E sul volto di Ginevra appare una leggerissima espressione di disgusto. Quando riesce, vestito di tutto punto, Adrian si avvicina alla donna e la bacia sulla guancia. Poi si gratta il collo coperto dal colletto della camicia. ADRIAN Come ti senti oggi? Qualche dolore? GINEVRA Mi sento benissimo, Adri. Il latte ha fatto miracoli. Il volto di Adrian diventa impassibile. ADRIAN La nonna ha sempre ragione. Vediamo che di nascosto ha preso la tazzina dal vassoio e l'ha infilata in tasca con mossa rapida. ANGOLO DI STRADA\BIDONE SPAZZATURA – EST\GIORNO 68 Adrian esce dall’auto. Si guarda intorno, poi getta la tazzina nel bidone. Riparte frettolosamente. OPEN SPACE CASA GINEVRA - INT\GIORNO. Adrian ha indossato la divisa del perfetto cuoco, con tanto di cappello. Sfoggia un foulard. Copre così l’eritema alla base del collo. Davanti a sé, ha alcuni bicchieri tutti pieni di bevande. Coca-cola, succhi di frutta, vino rosso e vino bianco. Su ognuno di essi lascia cadere alcune gocce di un veleno preso da una boccetta mai vista fino ad ora. E dopo alcuni istanti di spasmodica attesa, Adrian si rende conto che il liquido cambia in maniera repentina. La cola diventa quasi verde, d'un verde innaturale. Arrabbiato prende i bicchieri e li versa tutti nel lavandino. Uno di questi gli cade di mano, andando in frantumi. Nel tentativo di prendere i frammenti, Adrian si taglia. Porca mise- ADRIAN Si porta istintivamente il dito alla bocca. Poi si blocca. Stringe il pollice tra due dita e lo spreme per fare uscire il sangue, ma non viene fuori neanche una goccia. Si gratta rabbiosamente l’eritema. CUT TO: OPEN SPACE CASA GINEVRA - INT\NOTTE. Adrian sta imbandendo con grande fantasia la tavola. Al centro, in posizione dominante, un'improbabile faraona. Dall'aspetto sembra un piatto avveniristico. Condito con una serie di ortaggi e vegetali tutti colorati. Quasi una pietanza hawayana. In quel preciso momento rientra Ginevra, con la sua pesante borsa di lavoro. La abbandona sul divano, e con gesto tipico da rientro a casa, si toglie gli orecchini (evidentemente regalati da Adrian, perché sono fiori assurdi). Passa dalla cucina per salutare e resta colpita da quel centro tavola inaspettato. GINEVRA Uau!!! E' meravigliosa! Si avvicina. Prende dalla borsa una macchina fotografica. E scatta un paio di foto, mentre Adrian si gusta la vittoria. GINEVRA (CONT'D) 69 Ma come mai hai cucinato tutte queste verdure? Hai cambiato i tuoi costumi alimentari? ADRIAN Nooo! Questi sono solo per amoreee! Io vado avanti con faraona! Bon appetit! te la OPEN SPACE CASA GINEVRA - INT\NOTTE. Il piatto della faraona è quasi vuoto. Ginevra si pulisce la bocca col tovagliolo. E si beve in un sorso mezzo bicchiere di vino. ADRIAN Allora ho passato la sufficienza? GINEVRA Passato? Tesoro era buonissimo. Devi aver fatto qualche corso a mia insaputa... Adrian si schermisce, imbarazzato. GINEVRA (CONT'D) Peccato che oggi sia messa così male con questa vescica... sono diventata incontinente! Anzi scappo ancora! Ginevra si alza e corre al bagno. CASA NUOVA DI GINEVRA, BAGNO - INT\NOTTE. Ginevra alza la tavoletta del water e vomita subito con facilità, senza alcuno sforzo. Si sciacqua il viso e ne approfitta per guardarsi allo specchio GINEVRA Adri, Adri... Ricordami impedirti di cucinare ancora! di E tira lo sciacquone. OPEN SPACE CASA GINEVRA - INT\NOTTE. Adrian vicino alla porta del bagno ha avvertito il malessere di lei. E’ soddisfatto. Poi recupera in un attimo il suo viso di sempre. Arriva vicino alla tavola e comincia a sparecchiare. 70 ADRIAN (rivolgendosi alla donna dietro di lui) Vai pure su amore. Stasera faccio tutto io. Va pure a riposarti! VIVAIO FIORI - EST\GIORNO. Adrian, con rinnovato buon umore, si avvia nella piazzetta da cui solitamente arrivano e partono le consegne. Indossa un dolcevita. Ma oggi, stranamente, non c'è nessuno. Non c'è anima viva. Adrian controlla l'orologio e nota che sono quasi le 9.20, più in ritardo del solito. Si avvicina all'ingresso della serra, continuando a guardarsi attorno. SERRA - INT\GIORNO. All'interno della serra tutto sembra normale. Punta allora direttamente sul laboratorio. Ovunque stagna un odore terrificante. Adrian è costretto a mettersi una mano davanti al naso. LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Una volta entrato, avanza, guardandosi tutt’intorno. Le piante sono state coperte da enormi buste scure: non si è salvato quasi niente. In fondo, abbandonato sulla sedia c'è Pavel. Quasi singhiozza. Adrian va verso di lui. Pavel! ADRIAN Pavel alza il viso, sorreggendolo tra le mani. PAVEL Una tragedia... una tragedia. Adrian aspetta che l'altro prosegua il racconto. Ma non accade. Allora si avvicina a lui. Pavel a questo punto riabbassa il viso. PAVEL (CONT'D) Non è colpa mia Adrian… Lo sai! Io ieri pomeriggio non sono passato per niente e ieri mattina tutto era a posto! Oggi sono arrivato, presto come sempre. E i germogli, i fiori di qui dentro erano tutti... Che odore terribile! 71 ADRIAN (tra i denti) Aha! Stai calmo Pavel, andrà tutto bene. Forse… questa volta… ho trovato quello che non dà scampo! Pavel lo guarda in volto e ci legge una sorta di soddisfazione. PAVEL Allora?!… Adrian, questa volta hai esagerato, Adrian… Che diremo alla direzione? Ci licenzieranno. Avessi visto la faccia del boss, poco fa! Adrian però è già oltre. Non sente più le parole dell'amico. Entra nel reparto segreto. Chiude dietro di sé la porta. Poi gira la chiave. Istintivamente prende la mascherina e la indossa. Poi accende la luce. Scosta la Ed eccolo Cresciuto adesso si tenda. lì. Il suo fiore perfetto. Che è diventato gigantesco. in maniera spropositata. Ha sfondato la teca di vetro. E erge, quasi innaturalmente, fino ad un metro d'altezza. Dopo il primo istante di totale terrore, Adrian furiosamente alla base del colletto del dolcevita. si gratta Poi prende un bastone e sferra una botta violentissima contro la credenza di vetro, dentro la quale sono nascosti tutti i suoi preziosi veleni. ADRIAN (urlando) No, no, no! Perche lui no? Perché solo lui mi resiste? E continua a menare fendenti. Tutti i liquidi e i gas, iniziano a riempire la stanza, e offuscano la figura di Adrian che quasi ne viene nascosto. CASA NUOVA DI GINEVRA, OPEN SPACE - INT\GIORNO. Adrian è solo in casa. Un vistoso cerotto sul collo. In mano ha una siringa dall’ago sottilissimo. Ne inietta il contenuto nel tappo di una boccetta della terapia antitumorale di Ginevra. Poi ripone tutto al loro posto ed esce furtivo di casa. chiude dietro di sé la porta. Il cielo fuori minaccia di piovere. 72 CASA NUOVA DI GINEVRA, OPEN SPACE - INT\GIORNO. Si riapre la porta. Entra Ginevra.Fuori piove a dirotto. E’ passato tempo rispetto alla scena precedente. La donna, di ritorno per il break del pranzo, si libera dell’impermeabile e dell’ombrello. Si butta sul divano e si rilassa qualche secondo. Poi va al mobiletto delle medicine e prende la boccetta della scena precedente. La tracanna. Subito avverte un forte dolore allo stomaco. Torna a sedere in preda alle contrazioni. Poi addirittura si piega in due. Quindi dopo qualche spasmo, il dolore si placa e tornata come prima, in perfetta salute. Ginevra, come se nulla le fosse accaduto, si accinge a mangiucchiare della frutta, distraendosi con il TG dell’ora di pranzo. VIALE CITTA’ - EST\GIORNO. Siamo all’imbrunire. Sta piovigginando. Adrian in macchina. Il suo colorito è verdognolo, il volto sudato, guida rischiando costantemente di provocare un incidente. Il segnale di sms. Legge. GINEVRA (SUBTITLE) Amore devo parlarti urgentemente. Ci vediamo stasera a casa. Baci. Adrian dimena il capo in preda alla disperazione. Nei suoi occhi il terrore. Un sordo lamento gli esce dalla bocca. OPEN SPACE CASA NUOVA DI GINEVRA – INT\GIORNO Adrian rientra in casa. E' solo. Si accerta che Ginevra non sia lì. Il suo viso è scurissimo. Si sta grattando vigorosamente il collo, che ora scopre: è apparso un bubbone purulento. E quando Adrian si lascia cadere sul divano, come fosse catatonico, il prurito ricomincia fortissimo. Gratta, gratta, finché non esce il sangue. E Adrian trattiene un urlo di dolore. Corre in cucina e ci mette sopra dell'acqua. Ma il dolore non si placa. In quel momento sente le chiavi girare nella toppa della serratura. Poi i tacchi di Ginevra che si avvicinano. 73 Quindi, la donna appare nella cucina. Ha lo sguardo piuttosto teso ed emozionato. Adrian ha prontamente nascosto la piaga mettendosi uno strofinaccio al collo, come se fosse alle prese con la cucina e non volesse sporcarsi. Infatti afferra anche un coltellaccio. GINEVRA Sono stata dal dottore, Adri. (pausa) Stamattina, allo studio, sono svenuta. A questo punto, come dal profondo, una scintilla si riaccende nell'animo di Adrian, che si riattiva un minimo. E si mostra tutto preoccupato. Ripone il coltellaccio. ADRIAN (avvicinandosi alla donna) Cosa è successo amore? Non fare quella faccia... Dimmi! GINEVRA E' successa una cosa incredibile. ADRIAN Bella o brutta? GINEVRA (maliziosa) Dipende dai punti di vista... Io spero che per te sia bella… Ginevra si porta le mani al ventre e se lo accarezza. E a quel punto come fosse stato colto da un ictus, Adrian si blocca. China la testa. E impallidisce per un momento. Ginevra lo scruta attentamente. GINEVRA (CONT'D) Adri! Non fare così, se vuoi non ne parliaMa Adrian la zittisce con un gesto della mano. Come a dirle "Non è questo". Adrian si porta l'altra mano al petto, e il suo viso impallidisce. Evidentemente, però, Ginevra non ha capito. GINEVRA (CONT'D) Amore, davvero, non c'è bisogno di reagire così… Mica dobbiamo tenerlo per forMa a quel punto, si blocca. Perché Adrian cade come un sacco vuoto per terra. Si affloscia svenuto. L'urlo di Ginevra si confonde con la sirena dell'ambulanza. CAMERA RICOVERO OSPEDALE - INT\NOTTE. Il viso di Adrian è terreo. E' ricoverato d'urgenza, e già il dottore è chino su di lui per visitarlo. 74 Ginevra, pallida anche lei come un cencio, gli sta al fianco. Un'infermiera fa un prelievo al braccio destro di Adrian, che la guarda senza fare una grinza. Né un gemito di lamento è uscito dalla sua bocca. Il dottore gli fa mettere l'ossigeno al naso. Allora? GINEVRA MEDICO Signora, il paziente ha quasi 39 di febbre. La pressione molto bassa. Ho visto lo sfogo al collo. Così, ad occhio e croce, potrebbe anche essere una forma di stress acuto. Ma devo avere i risultati delle analisi. GINEVRA (in disaccordo) Stress? Guardi che Adrian è la persona più serena di questo mondo. MEDICO (togliendosi lo stetoscopio) Certo, certo. Tornerò. Adrian rivolge lo sguardo un po' assente verso Ginevra. ADRIAN (con voce flebile) Se dicono che è lo stress, vuol dire che non sanno di che si tratta. Ginevra sorride leggermente. Poi si china su di lui, gli rimbocca le coperte. GINEVRA Sarà niente, vedrai. Poi lo bacia con foga, ma provoca in Adrian un leggero guaito di dolore. CORRIDOIO OSPEDALE - INT\NOTTE. Il corridoio, vista l'ora, è praticamente vuoto. Passa solo qualche infermiere e getta un'occhiata di sfuggita a Ginevra, che pur sotto la luce del neon, ha un fascino eccezionale. Il dottore agita la cartellina del paziente mentre accompagna le sue parole. MEDICO Vede signora, i dati sono precisi. Il tossicologico parla chiaro. 75 GINEVRA Guardi, le ripeto. Le misure di sicurezza di quel laboratorio sono severissime. MEDICO (abbassando il tono e ammiccando) Potrebbe allora aver ingerito spontaneamente i veleni? Ginevra strabuzza gli occhi. GINEVRA (accalorandosi) Ma che cosa sta dicendo! Pensa che si sia suicidato? Il dottore tossisce. MEDICO Si calmi signora. Non voglio proprio dire niente. Ma quest'uomo ha dentro di sé un tasso tossico altissimo. E so per certo che non ci si sveglia così per cattiva digestione. Ginevra si impensierisce. Non riesce a replicare. In quel mentre arriva Adrian, nel lettino, spinto da un’infermiera. E' intubato, gli hanno appena praticato la lavanda gastrica e il lavaggio del sangue. Attraversa il corridoio. Ed entra nella sua camera. Ginevra lo segue immediatamente. INFERMIERA (tra sé e sé) Ma dove l’ho già visto questo? Poi, come presa da un improvviso ricordo, si distende in un ghigno di perfida soddisfazione. CAMERA RICOVERO OSPEDALE - INT\NOTTE. Il respiro regolare di Adrian è l'unico rumore che si sente nella stanza. Una lucettina posta sopra il letto gli illumina appena il viso. Sembra davvero stravolto. Nell'ombra, seduta su una sedia, c'è Ginevra. GINEVRA Adri, lo so che sei sveglio! Ti prego dimmi cos'è successo! Adrian continua a far finta di dormire. GINEVRA (CONT'D) 76 Lo devo sapere! E non devi preoccuparti. In questo periodo sono successe tante cose tutte assieme. Davvero, Adri. Tu sei l'unica personaAdrian con un segno della mano la interrompe e le fa cenno di avvicinarsi. ADRIAN (con una voce dall'oltretomba) Gin... Evra. Torna domani, ti spiegherò tutto. GINEVRA Ma allora è vero che hai- Domani! ADRIAN (in un rantolo) Ginevra si blocca. Arretra di un passo. Poi si riavvicina, gli dà un bacio in fronte e scappa via di corsa. Adrian resta lì è ha una sorta di grugnito. Prova ad agitarsi, ma i tubi che lo circondano non gli permettono di muoversi granché. CAMERA RICOVERO OSPEDALE - INT\NOTTE. Ore sei del mattino. Adrian si agita nel letto. Sta sognando, e nel sogno invoca ripetute volte il nome di "Ginevra". L'infermiera accorre e lo sistema nel letto, visto che come suo solito, s'è rannicchiato all'angolo del materasso. Poi lo sveglia, per fargli un prelievo. Adrian, che mantiene lo stesso colore cadaverico della sera prima, apre gli occhi. ADRIAN E' arrivata Ginevra? INFERMIERA No signore. E' ancora notte. Provi a riposare. CUT TO: CAMERA RICOVERO OSPEDALE - INT\GIORNO. Sono le dieci del mattino. 77 Adrian riapre gli occhi. Nella camera c'è solo lui. Prende il cellulare, per controllare se abbia avuto chiamate. Poi suona il campanello, arriva l'infermiera immediatamente. INFERMIERA Buongiorno signor Levi, è riuscito a dormire un po'? ADRIAN E' già passata Ginevra? INFERMIERA Sì signore. Ma stava dormendo. Ha detto di dirle di chiamarla quando si sarebbe svegliato... Adrian si rizza a sedere sul letto. Pare abbia trovato energie di scorta. L'infermiera esce. Lui prende il cellulare in mano. Prova a chiamare. Ma si rende conto che non c'è campo nella stanza. Si muove un po' sul letto, ma non ne trova. Allora, con estrema fatica, si alza. Prende con sé l'asta della flebo e si avvicina alla finestra. Ma neanche qui il cellulare sembra ricevere il campo. CORRIDOIO OSPEDALE - INT\GIORNO. Adrian si porta appresso il cellulare e l'asta della flebo, passando in mezzo ai pazienti che lo guardano con l'aria quasi inebetita. Arriva fino in fondo, dove trova una porta antincendio. La spinge ed esce all'aria aperta. Senza accorgersi del cartello di avvertimento. "NON APRIRE". POSTAZIONE AMBULANZE - EST\GIORNO. Adrian si trova sulla rampa di lancio delle ambulanze. Ma non pare farvi caso. Finalmente il suo cellulare squilla. Adrian si incammina verso il lato opposto della strada. Pronto? GINEVRA (V.O.) In contemporanea arriva la sirena di un'ambulanza lanciata verso l’uscita, convinta che Adrian si tolga di mezzo. Ma Adrian sta cercando di trovare la forza per rispondere al cellulare. E viene centrato in pieno. 78 La sirena dell'ambulanza si ferma. Mentre lui si accascia, e il vociare dei paramedici sovrasta l'ambiente. FADE TO: CAMPOSANTO - EST\GIORNO. Giornata plumbea come poche. Neanche uno spiraglio di sole a illuminare la scena. Ginevra è avvolta in un sudario nero. Appena qualche centimetro della fronte riesce ad intravedersi. E' l'unica persona non anziana che partecipa al funerale. Accanto a lei i genitori di Adrian, che paiono incapaci di capire la situazione. Dietro, Pavel, che ha una faccia orribile, la barba lunga di giorni. Poi il guardiano che assiste all'interramento della bara. Qualche zio, qualche parente. Tutti anziani, e nessuno piange. Appena la bara tocca terra, Ginevra si affloscia svenuta. La lapide in marmo sembra guardarla. C'è la foto di Adrian, completamente impassibile. Anzi forse quasi spaventato dal flash. In bianco e nero. Tutt'intorno un'impressionante quantità di fiori e piante. Che debordano sul sentiero e verso le altre tombe. Ma dal loro aspetto, paiono quelli morti e appassiti due giorni prima nella serra. E, infine accanto alla foto, l'epigrafe. "MORI' DI TROPPO AMORE. DONO' LA SUA VITA PER SALVARNE DUE". LABORATORIO CHIMICO - INT\GIORNO. Mentre attacca la canzone dei titoli di coda, vediamo il fiore perfetto di Adrian, che si erge nella stanza, al momento deserta. E poi, d'improvviso, un petalo cade giù. Lentamente, come un piuma. Finché tocca terra. FADE TO BLACK. FINE 79