DATI IN AMBITO CULTURALE
Geoffrey CHAUCER
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Si pronuncia /’dʒefri/ /’to:sә(r)/;
Canterbury Tales. 1400.
Scritto in versi e in Middle English, già simile all’inglese
moderno, ma con commistioni inglese-francese.
E’ stato paragonato al Decamerone di Boccaccio – che però è
scritto in prosa - per realismo, tipo di comicità e anche tipo di
struttura (v. punto seguente)
Sia i Canterbury Tales sia il Decameron sono racconti con
una cornice (frame). Un gruppo di persone si intrattengono
raccontando storie: i rifugiati dalla peste nel caso del
Decameron, il pellegrinaggio a Canterbury per Chaucer.
Teatro medievale: myracle
plays, morality plays
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Teatro non professionista, ma organizzato dalle
corporazioni di arti e mestieri.
E’ di tema religioso; inizia in modo embrionale
durante la messa, poi ‘esce’ sul sagrato delle
chiese, poi si secolarizza sempre di più.
Effettuato su pageants (vedere Storia della
Letteratura).
La sua eredità è essenziale, e confluisce nel teatro
successivo.
SPENSER
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La sua opera da ricordare è la Faerie Queene.
In ambito italiano, si può avvicinare ad Ariosto e
Tasso: è un lungo poema cavalleresco (attenzione,
NON romanzo, che non esiste ancora in questo
periodo), con avventure fantastiche e celebrazione
della Regina.
Non viene completato. E’ pubblicato in parte fra il
1590 e il 1596, in parte postumo nel 1609.
Il sonetto in Inghilterra
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L’influenza della poesia italiana è importante,
addirittura determinante.
Il sonetto, forma poetica chiusa dalla struttura
determinata (14 versi con schema prosodico
fisso), è importato in Inghilterra dai poeti
Wyatt e Surrey (vedere Storia della
Letteratura)
IL TEATRO
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Nel 1576 è costruito il primo teatro, The Theatre;
La prima opera con caratteristiche teatrali
elisabettiane è il Gorboduc, 1561, di Sackville e
Norton. Seguono molti autori elisabettiani, tra cui il
maggiore prima di Shakespeare è Christopher
Marlowe.
Sotto Elisabetta, abbiamo il teatro elisabettiano in
senso stretto (1576-1603);
poi il teatro giacomiano (Jacobean Theatre: 16031625);
infine il teatro carolino (Caroline theatre: 16251642);
1642, chiusura dei teatri da parte dei Puritani.
I teatri all’aperto (open-air),
detti public theatres
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Il Rose, lo Swan, il Globe, e così via. Struttura
circolare, gallerie e parte del palcoscenico al
coperto, outer stage e platea allo scoperto.
Gli spettacoli sono rappresentati di giorno;
assenza di scenografia;
Prezzi molto bassi per i groundlings;
Pubblico variegato: popolo e nobili, fino ai gradi
più alti della scala sociale;
Si tratta di teatri molto grandi: 2000 o 3000 posti.
I teatri al chiuso
(private theatres)
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Basta citare il Blackfriars;
Sono presenti già dalla seconda metà del ’500;
Vi recitano principalmente le compagnie
composte da boy actors;
Dal 1608 viene affittato dai King’s Men;
Interni più curati e raffinati, prezzo del biglietto
piuttosto alto;
Sono più piccoli di quelli all’aperto e più
esclusivi, il pubblico che li frequenta è composto
di nobili o di persone facoltose.
I GENERI TEATRALI
PRINCIPALI – 1.
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Chronicle plays, o drammi storici: prevalentemente si
occupano di regnanti (Shakespeare, celebrazione
della storia inglese, costruzione di una identità
nazionale) o di nobili. Talvolta si occupano anche di
cittadini illustri. Se ne scrivono prevalentemente nel
decennio 1590-1600.
Tragedy of blood; revenge tragedy – or tragedy of
revenge: Kyd, Shakespeare, Webster (soprattutto
1590-1615, ma ne esistono esemplari anche fino al
1640)
I GENERI TEATRALI
PRINCIPALI – 2.
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Romantic plays: importanti le
shakespeariane, ad esempio As You Like It e
Twelfth Night: anni Novanta del ‘500.
Il masque: si teneva a corte e nelle case
nobiliari. E’ un genere sostanzialmente
mondano. Importanti sono soprattutto
scenografia, costumi, invenzioni sceniche.
I GENERI TEATRALI
PRINCIPALI – 3.
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City Comedies (Middleton, Ben Jonson):
genere tipicamente giacomiano, soprattutto
1600-1610. Protagonisti cittadini, trame basate
su problemi economici e di classe. Variante, la
city tragedy. A differenza della maggioranza
delle tragedie elisabettiane (che hanno setting
italiano e spagnolo), generalmente le city
comedies sono ambientate a Londra.
Tragicomedies (Beaumont and Fletcher) (1607
la prima, ne esistono esemplari fino al 1640).
Effettistiche, spesso audaci, pruriginose.
AUTORI FONDAMENTALI:
1, periodo elisabettiano
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Gli University Wits (Peele, Lily)
Thomas Kyd (The Spanish Tragedy – prob.
1587-89, probabilmente autore di un Ur-Hamlet)
Christopher Marlowe: anni ’90: Doctor
Faustus, Tamburlaine the Great, Edward II, The
Jew of Malta.
Naturalmente Shakespeare, Jonson.
AUTORI FONDAMENTALI:
2, periodo giacomiano
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Thomas Middleton: The Changeling (1622?),
Women Beware Women (1612 o 1621);
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Ben Jonson: Volpone (1606), The Alchemist;
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John Webster: The Duchess of Malfi, The
White Devil (prob. 1611).
AUTORI FONDAMENTALI:
3, periodo carolino
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John Ford: ‘Tis Pity She’s a Whore, Perkin
Warbeck, 1633 o ’34.
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John Shirley
Richard Brome
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Elementi della tragedia secondo
l’estetica elisabettiana
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Elementi della tragedia sono desunti dalla
teoria aristotelica: non nell’unità di tempo
luogo e azione, che sono trascurate, ma nei
sentimenti da suscitare:
“Fear, sorrow and wonder”: il dolore provoca
sorrow e pity, wonder include surprise and
fear.
La retorica collabora alla creazione del
wonder.
Interpretazione di Machiavelli in
Inghilterra
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Machiavelli in Inghilterra è stato travisato: i suoi testi
sono noti direttamente a pochi, mentre è letto
frequentemente il Contre-Machiavel di Gentillet (pubbl. in
Inghilterra nel 1576)
Gli sono attribuite caratteristiche di inganno, astuzia,
freddo calcolo.
Nel teatro inglese il personaggio del machiavellico è
totalmente negativo. Astuto, calcolatore, agisce soltanto
per il suo interesse.
Lo Edmund del Lear ha forti elementi del personaggio
del machiavellico.
Altri autori e opere
fondamentali:
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E’ bene ricordare inoltre:
Thomas Malory, autore della Morte d’Arthur,
che insieme a Caxton è fondamentale per la
pubblicazioen dei primi testi a stampa;
Thomas More, autore di Utopia;
Philip Sidney, autore dell’Arcadia;
John Donne, grande poeta contemporaneo di
Shakespeare.
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