AINA ONLUS
Associazione Italiana Nomadi dell’Amore
Newsletter
Anno I, Numero 2, Giugno 2011
DONA ORA!
EURO 100 mensili : per assicurare scuola, cibo, medicine e sostegno del bambino al villaggio
(inclusi i salari dei lavoratori e le altre necessità)
EURO 240 annue: per la sola istruzione
EURO 180 annue: per assicurare cibo, alloggio e cure mediche
EURO 500 annue: sostenitore onorario del villaggio “Bimbi del Meriggio”
Cari amici, sostenitori, volontari,
la nostra seconda Newsletter arriva dopo la grande festa in occasione del primo compleanno del
villaggio “Bimbi del Meriggio”
Vi scriviamo poco prima delle grandi vacanze estive sperando che non vi dimentichiate di noi e
dei bambini di 'Nchiru durante questo lungo periodo, ma che – al contrario – troviate occasioni
per parlare del nostro lavoro ed aiutarci così a fare sempre meglio.
Se avete consigli, suggerimenti, richieste da farci, brillanti idee da offrire … sia sulla Newsletter
che sul nostro progetto non esitate a scriverci a: [email protected]
Lo staff dell'AINA
Una torta per il nostro Primo Compleanno
Il 30 Aprile 2011 il villaggio famiglia
dell'AINA di 'Nchiru ha compiuto 1 anno!
Ci sono stati grandi e allegri festeggiamenti e
tante persone sono venute a celebrare con
noi. I bambini erano tutti in ―alta uniforme‖
per l'occasione (cioè nei loro vestitini da
festa) e hanno partecipato emozionati e un
po' sperduti ad una giornata carica di eventi
e di persone.
Da Roma è arrivata una bella delegazione
composta da Vicky e sua mamma, Magda,
Elena, Marilena, Luciano, Claudio, Joana. Da
Nairobi ci hanno raggiunto l' Hon. Dr. Kilemi Mwiria, Assistente del Ministro e membro del distretto di Tigania West, il suo assistente personale Mr. Kimathi, il Commissario del Distretto Mr. Jeremiah Ratunka Ole Kikua, l’Ufficiale del Distretto Sanitario, il Comandante di Polizia di Nchiru, il
Rappresentante della RWANJWEE PRIMARY SCHOOL, il presidente di ARIA, Mr. Moses Muriuki, il
Cancelliere di ARIA e vari altri responsabili delle politiche del territorio; hanno partecipato da
Meru e da 'Nchiru varie autorità e dalle missioni vicine sono venuti molti religiosi di varie congregazioni. In tutto ci è parso di contare 400 persone!
Alle 11 Father Francis Limo Riwa della chiesa cattolica
Santa Rita di 'Nchiru ha iniziato a celebrare la Messa.
Sia perché era un'occasione particolarmente importante, sia perché questo è lo stile locale: la Messa è stata
arricchita e inframmezzata da balli, canti dei bambini
e vari discorsi: è durata complessivamente tre ore.
Dopo la messa ci sono stati ancora altri discorsi, dai
più ufficiali ai meno, ma davvero tanti hanno sentito
di voler celebrare con noi questo momento, di ringraziare per il lavoro fatto e di augurare il meglio per il futuro.
La premiazione dei 10 bambini che
avevano conseguito i migliori risultati scolastici è stato il momento
più commovente: Marek aveva un
premio per ognuno di loro!
E' seguito un grande pranzo dislocato in vari locali data la numerosità degli ospiti: carne con verdure, riso, ugali, pollo con fagioli,
patate dolci, maiale in salsa di verdure e chapati a volontà sono
stati serviti con abbondanza e generosità. Le ―autorità‖ hanno
mangiato nel refettorio; per i più giovani, invece, erano allestiti
dei tavoli all'aperto e nei locali del dormitory.
Cucinare per così tante
persone ha richiesto un'attenta e complessa organizzazione: è stato necessario
richiedere l'aiuto di 10 persone e si è cominciato a lavorare ben tre giorni prima.
I praticelli del grande spazio centrale erano verdi (l'erba
ormai è cresciuta dappertutto) e tutte le piante (incluse
le rose) erano in fiore: il nostro villaggio ha dato il meglio
di sé.
Alla fine della giornata tutti erano esausti. Però era comune in ognuno un senso di grande emozione e di soddisfazione non solo per una giornata ben riuscita ma per un anno di lavoro e di impegno i cui risultati sono apprezzati da tanti.
Sessantanove
Sono ad oggi (Giugno 2011) sessantanove i bambini ospitati nel villaggio: l'ultima arrivata è Yvonne Mukiri , di dodici anni. La piccola Rachel, invece, che era arrivata da noi a soli tre mesi, è
stata trasferita in un altro centro di accoglienza. Può accadere che, nei loro primi due anni di
vita, i bambini risultati positivi alla nascita — non per la presenza del virus, ma solo per il passaggio di anticorpi antivirali materni — si negativizzino. Così è successo a Rachel: è risultata negativa agli ultimi test di HIV e ha quindi potuto lasciare I bimbi del Meriggio. Questa è una bellissima
notizia e ci rende felici sapere in buona salute questa deliziosa bimbetta, anche se è stato triste
vederla andare via.
Andare a scuola a ‘Nchiru
I bambini da tre a cinque anni hanno adesso una nuova maestra: Priscilla Kainda Kirimbi. La maestra è con i bambini tutti i giorni, dalle 9 alle 16 per fare con loro tutte le normali attività di
stimolo e di risveglio adatte a questa fascia di età.
I bambini più grandi, invece, continuano ad
andare alla scuola locale, quella di 'Nchiru,
la RWANJWEE PRIMARY SCHOOL.
Certo, le difficoltà sono tante: dal doversi
svegliare molto presto la mattina per raggiungere a piedi la scuola, alla mancanza di
pavimenti nelle classi, dalla frequente assenza degli insegnanti ad una qualità di insegnamento che spesso desidereremmo migliore.
I bambini non si lamentano e, anzi, molti di loro hanno dei
buoni risultati.
Cominciamo però a pensare che vorremmo un luogo più
stimolante e attento ai loro bisogni.
Il quaderno di Pauline Kagwira
Anni 8, Classe 2°
Dalla cucina del nostro villaggio
Nella grande cucina del villaggio si alterna ai fornelli una squadra di tre persone: un cuoco di
nome Isaac Murithi e due cuoche: Teresa Mwendwa e Makena. Hanno il compito fondamentale di
preparare, ogni giorno, un centinaio di pasti: a parte i tre pasti principali della mattina, del mezzogiorno e della sera per i bambini e per il personale tutto, ci sono – solo per i bambini – anche le
merende a metà mattina e metà pomeriggio. La presenza di queste tre persone è dunque garanzia non solo di stomaci pieni ma anche di buon umore. Cucinano generalmente piatti tradizionali
africani, della cucina swahili, ma si sono lasciate insegnare dai vari volontari di passaggio anche
altri piatti stranieri. Le abbiamo viste alla presa con gli ―spaghetti al ragù‖ e con la ―pizza margherita‖ (che hanno destato sorpresa e divertimento anche tra i bambini) e sappiamo che – anche
quando sono soli - si fanno tentare dal ripetere questi piatti......
Teresa Mwendwa lavora e abita nel villaggiofamiglia Bimbi del Meriggio fin dalla sua apertura. E' felice di vivere e di lavorare in questo
contesto: le piace cucinare, le piace stare con i
bambini, va d'accordo con tutto il personale. E'
una persona radiosa, soddisfatta e felice di poter mettere ogni giorno a tavola qualcosa di
buono. Il piatto che preferisce preparare è il
riso con piselli, ma quello che preferisce mangiare è il purea di patate.... Le abbiamo detto
che c'è allora un legame forte tra la cucina italiana e quella kenyota, rappresentato dal piatto
veneto dei ―risi e bisi‖, ma non l'abbiamo fatta ridere... Teresa ha una figlia di tre anni, che vive
con la nonna e gli zii mentre la mamma è al lavoro: proprio perché ha una bambina piccola come
tanti dei bambini del villaggio, Teresa sa apprezzare la
bellezza e l'allegria degli ospiti del villaggio e li adora.
Loro anche, amano Teresa: li abbiamo visti piangere ogni
volta che si allontana per qualche giorno per tornare a
casa sua. Teresa, come mamma, sa anche quanto sia difficile convivere con la paura che i bambini possano ammalarsi e soffrire.
Teresa e Makena ci offrono per questa Newsletter una
ricetta che utilizzano almeno quattro volte alla settimana. E' la ricetta per fare i chapati, una sorta di panino
che si cuoce in padella e si accompagna ad ogni tipo di
minestra. Il chapati in realtà è un pane tipico indiano,
ma le specialità swahili – della costa del Kenya e anche
dell'interno – riflettono i contatti che il paese ha avuto
con i mercanti arabi e con altri popoli che commerciavano sulle rotte dell'Oceano Indiano. Oramai però in Kenya
il chapati è un piatto tradizionale e non si fa risalire la
sua origine all'India.
Ingredienti
Servono farina, uova, zucchero, sale, margarina, latte, acqua calda.
Metodo
- mescolare un cucchiaino da tè di zucchero ed uno di sale
- aggiungere due cucchiai di margarina
- aggiungere 4 uova e lavorare l'impasto
- aggiungere gradualmente un chilo di farina e mescolare
bene
- aggiungere acqua tiepida e latte in modo tale da farne
risultare un impasto morbido
- lasciare riposare l'impasto al fresco per 30 minuti
- dividere l'impasto in piccole palline e stendere con il mattarello fino ad un'altezza di pochi mm.
- cucinare ogni sfoglia ottenuta in una padella leggermente unta
Per la prossima Newsletter Makena e Teresa ci proporranno la ricetta delle ―sambusa‖: una sorta
di frittelle ripiene di carne o verdura.
Progetto salute: sviluppi
Stiamo andando avanti con il progetto per il nostro presidio sanitario: già sono state fatte le fondamenta sul terreno adiacente al villaggio e la squadra è al lavoro per iniziare la costruzione
dell'edificio. Il medico Luciano Aragona, responsabile del progetto, sta pensando non solo a come
allestire i locali e a come gestire i piccoli malati, ma anche ad impiantare un progetto più ampio
che faccia uso delle nuove tecnologie. Luciano vorrebbe infatti che il presidio sia al centro di un
largo progetto di telemedicina in contatto con realtà ospedaliere e professionali in Italia.
All'inizio, il progetto sarà rivolto
solo ai Bimbi del Meriggio, ma in
tempi lunghi sarà esteso anche
alle altre realtà che operano
intorno a noi (ad esempio ai ragazzi del Villaggio di Father Francis) e alla comunità locale. Un
medico italiano di recente pensionamento, Nicola Samà, si è
reso disponibile a risiedere a
titolo gratuito presso il villaggio
e garantire, quindi, con la sua
presenza un collegamento costante con Luciano e l’equipe
medica italiana. Questo permetterà ai bambini sia di ricevere cure mediche immediate e attente, sia di evitare i lunghi tempi
dei trasferimenti verso l'ospedale o le degenze lontane dalla loro ―casa‖. Nel frattempo, comunque, abbiamo deciso di sottoscrivere un'assicurazione medica (200 euro al mese) per coprire i
costi dei vari ricoveri di cui ci facciamo regolarmente carico.
L’angolo dei volontari
Da Gennaio a Marzo è stato al villaggio AINA il fotografo Attilio Ulisse.
Ha scattato migliaia di fotografie, tutte – a nostro parere - magnifiche e ne ha poi scelte una
ventina per una mostra fotografica che si
è tenuta ad Acquapendente il 14 e 15
Maggio dalla quale sono stati già ricavati
1250 euro. La bellezza delle fotografie di
Attilio ci ha però anche aiutato ad illustrare e a dare colore al nostro nuovo
sito che sarà online tra poco. Chi non ha
avuto la possibilità di andare alla mostra
ma vorrebbe poter comprare una delle
riproduzioni (60x90cm) delle splendide
foto di Attilio (ed aiutarci così un'altra
volta) lo può ancora fare.
Basta guardare le foto, scegliere e poi contattare
Attilio per definire il resto...
Mobile: 333-7994907
E-mail: [email protected]
Tra Febbraio e Marzo sono stati al villaggio Valentina, Clara, Elsa, Tonino e Giulio.
Avevano già esperienze di volontariato in Burkina
Faso e hanno voluto dare a noi il loro contributo,
quest'anno, dopo averci cercato e scoperto nella
rete di internet. Valentina e Clara, infermiere entrambe, si sono occupate della formazione delle
house-mothers e di seguire i bambini.
Tonino e Giulio hanno partecipato alla
preparazione delle fondamenta del nuovo
edificio per il presidio sanitario e offerto
le loro competenze specifiche per migliorare le colture nella shamba.
Martina e Leonardo sono stati da gennaio
a aprile.
Martina si è occupata prevalentemente
dei bambini per i quali ci sono sempre
mille cose da fare:dall’accompagnamento
in ospedale al mantenimento dei rapporti con le scuole…
Leonardo si è scontrato con le difficoltà di
trovare una soluzione al problema degli elefanti che abbeverandosi alla sorgente sporcano con il fango le tubature. La burocrazia, la
complessità delle soluzioni tecniche, la necessità di garantire accesso all'acqua anche a
loro, gli hanno (e ci hanno) impedito di avere
per adesso acqua limpida... Leonardo ha
raccolto le storie che Joseph racconta ai suoi
bambini quando vanno a letto: tradotte in
inglese e italiano e illustrate dai Bambini del
Meriggio saranno presto disponibili in un delizioso libretto.
Il nuovo sito
Da Giugno sarà online il nuovo sito web dell'AINA: è più chiaro e ricco di quello ancora attivo, è
più facile da consultare, è pieno di belle immagini (grazie, Attilio, per le foto!). Speriamo che vi
piaccia!
Qualche altra parola in swahili per voi...
Abbiamo chiesto ai bambini più grandi quali altre parole vorrebbero insegnarvi.
Eccovi le nuove: cercate di impararle! Tra poco, per Natale, ci sarà un test!
-
Karibu - avanti, benvenuto!
Jina lako nani? - come ti chiami?
Jina langu …. - mi chiamo...
Mtoto - bambino
Hakuna matata – tutto apposto, nessun problema
Haraka – velocemente!
Asante sana! - grazie!
AINA—Associazione Italiana Nomadi dell’Amore
Via Nomentana, 1367
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