“IL RUOLO DEI CONFIDI
NEL RAPPORTO TRA
BANCHE E IMPRESE”
Prof. Claudio Cacciamani
[email protected]
Università degli Studi di Parma
Dipartimento di Economia
COFITEX
Il nuovo ruolo dei Confidi



L’evoluzione del mercato e della
regolamentazione sta determinando una
nuova configurazione del ruolo dei Confidi;
In particolare, Basilea 2 imporrà una modifica
nel modello organizzativo e di offerta dei
Confidi;
La riforma sulla “thin capitalization”
comporterà uno sviluppo di garanzie su
prodotti per la capitalizzazione.
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Basilea 2 e le garanzie
Le variabili indicate dall’accordo di Basilea 2 per la
determinazione della copertura patrimoniale dei
rischi di credito da parte delle banche risultano:





La probabilità di insolvenza della controparte
La perdita in caso di insolvenza
L’esposizione al default
La durata residua del prestito
Il frazionamento del portafoglio
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Basilea 2 e le garanzie



Le garanzie incidono sul secondo fattore in
precedenza identificato: la perdita in caso di
insolvenza;
La severità delle perdite esprime la quota del
credito non recuperabile in caso di insolvenza,
neppure attivando azioni giudiziarie o
stragiudiziali di recupero;
Tale componente viene indicata con
l’acronimo LGD (Loss Given Default).
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Basilea 2 e le garanzie

Basilea 2 propone alla banca la scelta tra 3
approcci alla definizione del capitale
regolamentare per la copertura dei rischi di
credito:
RISCHIO
DI CREDITO
Metodo standard
Base
Metodo rating interni
Avanzato
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Il metodo standard

Una delle principali novità del nuovo
approccio standard rispetto a Basilea 1
riguarda il riconoscimento di “tecniche di
mitigazione del rischio”.

Con Basilea 1 la ponderazione per il rischio
avveniva mediante fattori dati “di ufficio”.
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Il metodo IRB base

Il metodo basato sui rating interni base prevede che
la banca fornisca una stima interna della probabilità
di default della controparte, attraverso un sistema di
rating del debitore;

Tutte le altre componenti di rischio, tra cui la LGD,
sono invece fissati in modo standard dalla
normativa;

Tuttavia, sono previste anche in questo caso alcune
tecniche di mitigazione del rischio.
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Il metodo IRB base

Come visto, è possibile distinguere tre tipologie di
tecniche di mitigazione:




Le garanzie personali e i credit derivatives;
Gli accordi di compensazione;
Le garanzie reali.
Nello schema regolamentare IRB base, a differenza
dell’approccio standard, vengono riconosciute anche
garanzie reali non finanziarie.
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I fattori di mitigazione dei rischi

I fattori di mitigazione devono rispondere ai
requisiti indicati dalla normativa;

In particolare, Basilea 2 definisce sia le
caratteristiche intrinseche dei fattori, intesi
come condizioni di idoneità, sia i requisiti
operativi che attengono alla forma dei
contratti e ai processi di gestione operativa
interna della banca.
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I fattori di mitigazione dei rischi

In particolare, le norme in tema di mitigazione dei rischi
richiedono la presenza di diversi requisiti oggettivi:







Credito diretto;
Copertura irrevocabile;
Copertura incondizionata;
Prima richiesta;
Natura esplicita e completa.
Molte garanzie prestate oggi dai Confidi mal si adattano a tali
prescrizioni.
Inoltre, i Confidi non presentano generalmente i requisiti
soggettivi previsti dalla normativa.
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I fattori di mitigazione dei rischi

L’insieme dei requisiti richiesti dalla normativa
rende irrilevanti, ai fini della mitigazione dei
rischi, alcune tipologie di garanzie diffuse in
Italia;

Questo ha generato un nuovo inquadramento
legislativo dei consorzi di garanzia e sta
determinando una profonda revisione del
relativo modello operativo.
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I fattori di mitigazione dei rischi
La nuova normativa incentiva i Confidi a modificare il
proprio modello organizzativo e di offerta al fine di:

segnalare alle banche la propria capacità di intervento in
termini di mitigazione del rischio;

dotarsi di tutti gli strumenti necessari per monitorare
l’andamento del merito creditizio della controparte.
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I fattori di mitigazione dei rischi

Dovranno per esempio essere riviste le
convenzioni tra banche e consorzi di garanzia,
prevedendo un impegno più forte da parte di questi
ultimi;

Al fine di soddisfare i requisiti soggettivi richiesti
da Basilea 2, inoltre, si prevede un’evoluzione dei
consorzi di garanzia verso il modello
dell’intermediario creditizio vigilato.
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I fattori di mitigazione dei rischi
Le garanzie riconosciute:
 Se migliori di A- (Rating Lombardia)



Se emesse da Confidi ex articolo 107 (intermediario
vigilato da Banca d’Italia)
Se emesse da banca di garanzia
(equiparazione del Confidi a una Banca di Credito
Cooperativo)
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L’impatto di Basilea
sulla domanda di credito



La normativa di Basilea 2 produrrà impatti di rilievo
non solo sull’offerta del credito, ma anche sulla
relativa domanda;
Le imprese “non ottime” richiederanno un
patrimonio di vigilanza maggiore alla banca e
potranno quindi subire un razionamento del
credito;
Le imprese “non ottime” pagheranno inoltre prezzi
più aderenti al relativo rischio di credito e al
livello di remunerazione che l’intermediario
intende conseguire.
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L’impatto di Basilea
sulla domanda di credito
SPREAD MINIMO: ipotesi ROE banca 15%
Spread di break even
AAA
A+
BBB+
BB+
Sotto
AA-
A-
BBB-
B-
B-
Sovranazionali
0,00%
0,20%
0,50%
1,00%
1,50%
Banche 1
0,20%
0,50%
1,00%
1,00%
1,50%
Banche 2
0,20%
0,50%
0,50%
1,00%
1,50%
0,20%
0,50%
1,00%
1,00%
1,50%
Corporate
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L’impatto di Basilea
sulla domanda di credito

Di conseguenza, ci si aspettano comportamenti pro-attivi da
parte delle imprese:


Miglioramento della propria struttura finanziaria, al fine
di migliorare il proprio standing creditizio e consentire
una maggiore puntualità nei pagamenti;
Aumento della trasparenza e dell’affidabilità delle
informazioni, al fine di comunicare alla banca uno
standing creditizio più preciso. In particolare, le aziende
dovrebbero passare da un atteggiamento passivo, limitato
alle informazioni pubbliche e alle garanzie, a un
atteggiamento attivo, esteso a informazioni “private”.
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L’impatto di Basilea
sulla domanda di credito

In tale contesto, potrà evolvere il ruolo dei
Confidi, attraverso lo sviluppo della fornitura
di consulenza per la soluzione di
problematiche di finanza d’impresa.

I Confidi potranno inoltre riconfigurare il
proprio modello di offerta, mediante nuovi
servizi…
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L’impatto di Basilea
sulla domanda di credito

valutazioni competitive d’azienda;

servizi di mediazione e di informazione alle
imprese;

consulenza nella strutturazione del debito
aziendale, anche tramite il ricorso a nuovi
strumenti;

autodiagnosi del proprio rating.
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I Confidi e la riforma del diritto
societario
Il nuovo diritto societario apre nuove possibilità
di intervento ai Confidi.
Si pensi:




Istituzionalizzazione dei leverage buy out;
Strutturazione di patrimoni e finanziamenti
separati;
Leasing azionario;
Istituzionalizzazione di diverse tipi di azioni.
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L’evoluzione organizzativa dei
Confidi

I profondi mutamenti richiesti alle strutture dei
Confidi potrebbero determinare in futuro
l’attivazione di un relativo processo di crescita,
anche mediante concentrazione e fusione;

Tuttavia, tale opportunità organizzativa dovrebbe
essere colta prestando attenzione al mantenimento
del localismo tipico dei Confidi, ossia alla capacità
di relazione e di presidio del territorio di
riferimento.
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Conclusioni

Le implicazioni di Basilea 2 sul sistema dei confidi
risultano talmente rilevanti da richiedere un
ripensamento totale del rispettivo modello
organizzativo esistente:
alcuni lo stanno facendo…

La nuova normativa dovrebbe essere colta come
un’importante sfida strategica per i consorzi, in
grado di impattare sia sulle relazioni di mercato che
sullo sviluppo della propria attività a favore degli
imprenditori.
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Conclusioni

Anche la Banca d’Italia, tramite il suo governatore,
nell’ultima assemblea ha ribadito il ruolo propulsivo
dei sistemi autogestiti dagli imprenditori al fine di
migliorare l’accesso al credito.

Occorre una migliore conoscenza dello strumento
della garanzia collettiva da parte degli imprenditori,
in particolare mediante una concertata azione che
passi per le associazioni imprenditoriali.
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Conclusioni: il valore delle
informazioni
Se non dici niente,
non ti chiederanno
di ripeterlo.
J. Bartlett
Familiar quotations
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