COMUNE DI RUSSI
Domenica, 26 luglio 2015
COMUNE DI RUSSI
Domenica, 26 luglio 2015
Prime Pagine
26/07/2015 Prima Pagina
1
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
26/07/2015 Prima Pagina
2
La Voce di Romagna
Cronaca
26/07/2015 La Voce di Romagna Pagina 30
3
Prelievi dai conti: avvocato finisce nei guai
Cultura e Turismo
26/07/2015 La Voce di Romagna Pagina 31
5
Russi Dal palco di Quelli della Notte "The Bluesmen" live alla Movida
Pubblica amministrazione
26/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 3
Dino Pesole
Meno spesa per meno tasse: la sfida mai vinta
6
sport
26/07/2015 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 18
9
Godo, l' ennesimo ko per un punto
26/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
Solo 3 valide per i Cavalieri Nettuno2 vince di misura
MARIO SILVESTRI
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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La Voce di Romagna
Prima Pagina
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Pagina 30
La Voce di Romagna
Cronaca
Da amministratore di sostegno avrebbe ritirato in maniera ingiustificata oltre 33.700 euro
perlopiù da anziani di Russi, Lugo e Ravenna: accusa di peculato continuato per 38enne
originario di Imola ma residente a Conselice.
Prelievi dai conti: avvocato finisce nei guai
In totale si sarebbe appropriato di oltre 33.700
euro appartenenti a otto persone segnate da
difficoltà personali ­ perlopiù anziani ma anche
qualche giovane ­ di cui era amministratore di
sostegno. Un'accusa di peculato continuato di
fronte alla quale un avvocato del Foro di
Bologna (almeno secondo quanto indicato
nello specifico sito) ­ si tratta dal 38enne
Marco Calderoni, originario di Imola ma
residente a Conselice ­ ha scelto di
patteggiare due anni di reclusione (con pena
sospesa) alla luce dell'avvenuto risarcimento
del danno. Tra i reati contestatigli figuravano
anche un episodio di falsa attestazione
aggravata e uno di tentato peculato.
L'ultimo passaggio formale della vicenda in
ordine di tempo si è avuto martedì scorso
davanti al gup del tribunale di Ravenna alla
presenza del legale difensore, l'avvocato
bolognese Gamberini.
Le indagini coordinate dal pm Scorza, hanno
collocato i fatti tra l'inverno del 2009 e
l'autunno del 2011. L'elenco delle parti offese
si apre con un 88enne di Russi ospitato in una
casa protetta del posto: secondo l'accusa il
38enne avrebbe prelevato dal suo conto, da lui
gestito in quanto amministratore di sostegno
per un certo I periodo, poco più di 2.000 euro
in maniera ritenuta ingiustificata tra il giugno 2010 e il novembre 2011. In questo caso l'indagato è stato
tirato in ballo anche per avere ­ prosegue l'accusa ­ attestato falsamente nel rendiconto presentato al
giudice tutelare Santi di avere usato 300 euro per l'88enne indicando come causale la dichiarazione dei
redditi.
Si passa quindi a un 69enne sempre di Russi al quale tra il giugno 2010 e il luglio 2011 il 38enne
avrebbe sottratto in totale 17.645 euro tra buoni postali, l'estinzione di un conto e il prelievo da altri conti:
soldi poi giustificati con varie voci. Il tentato peculato viene inserito in questo contesto: secondo la
richiesta di rinvio a giudizio, al momento della revoca dell'incarico da amministratore, il 38enne avrebbe
omesso di consegnare sette buoni postali per un totale di 24 mila euro: e se non era riuscito a tenerseli,
era stato perché il 10 agosto del 2010 il giudice tutelare ne aveva precluso l'incasso. La lista degli
anziani continua con una 86enne di Lugo, deceduta più di recente, anche lei sopite di una casa protetta:
in questo caso i prelievi ingiustificati tra fine 2010 e inizio 2011 ammonterebbero a 1.126 euro. Ancora
più bassa la somma presumibilmente prelevata dal conto di una 91enne di Ravenna: 400 euro in due
puntate tra fine 2009 e inizio 2010. Alla successiva delle parti offese ­ un 55enne ravennate ­
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La Voce di Romagna
Cronaca
l'ammontare complessivo ingiustificato prelevato dal libretto postale nel dicembre 2010 sarebbe stato di
1.500 euro. Per un 25enne ravennate ospitato pure lui da una struttura protetta, il prelievo ingiustificato
ammonterebbe a poco più di 632 euro da maggio 2010 a luglio 2011. Per la più giovane della parti
offese individuate ­ una 21enne ravennate sempre ospitata in una struttura protetta ­ in quello stesso
periodo la somma è stata di 2.594 euro. Altri 1.185 euro per una 47enne ravennate. E per ultimi, 6.618
euro per un'altra donna di Ravenna.
Tor. Sa.
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La Voce di Romagna
Cultura e Turismo
GIARDINI DI NOTE.
Russi Dal palco di Quelli della Notte "The Bluesmen"
live alla Movida
Un viaggio nel blues con membri degli
Skiantos ed ex componenti della 'Mannish
Blues Band' che animava la celebre
trasmissione televisiva 'Quelli della notte'. A
proporlo sono i 'The Bluesmen' (Roberto
Formignani chitarra, voce, armonica; Massimo
Mantovani piano, organo; Roberto Poltronieri
basso, contrabbasso, banjo, pedal steel e
Roberto Morsiani batteria) forti di 20 anni di
tour e concerti su è giù per l' Italia(durante i
quali hanno 'aperto' per Robben Ford, Taj
Mahal, Bob Dylan e Dirk Hamilton). Dopo aver
dato alle stampe la bellezza di sei album, i
The Bluesmen approdano a Russi nell' ambito
de 'I Giardini di note', rassegna live promossa
dal Caffè La Movida (piazza Baccarini 9). L'
appuntamento con il concerto (ingresso
gratuito) è per mercoledì 29 luglio alle 21.30.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
Dal 2001 a oggi. Tutti i Governi che si sono succeduti lo hanno promesso senza però riuscirci.
Meno spesa per meno tasse: la sfida mai vinta
Tagliare le spese per ridurre le tasse. Non vi è
stato governo negli ultimi 15 anni che non si
sia impegnato all' inizio del mandato a
finanziare piani di riduzione della pressione
fiscale attraverso una contestuale cura
dimagrante delle spese delle amministrazioni
pubbliche. Promesse rimaste per gran parte
inattuate, a dispetto dei tentativi di spending
review che si sono susseguiti negli ultimi anni.
Ad affermarsi dal 2008 in poi è stato invece il
ricorso ai tagli lineari. Ora il governo Renzi ci
riprova con una impegnativo programma di
revisione selettiva della spesa che nel 2016
dovrà garantire risparmi per almeno 10
miliardi. Risorse peraltro già "prenotate" per
disinnescare le clausole di salvaguardia che
altrimenti scatteranno dal prossimo anno sotto
forma di aumenti dell' Iva e delle accise.
Il miraggio delle due aliquote Irpef. «Signor
Presidente, signori senatori, è nostra
intenzione ridurre la pressione fiscale,
esentando i redditi marginali e fermando
gradualmente l' aliquota dell' imposta
personale al di sopra di una certa soglia, a un
terzo del reddito». È il 18 giugno del 2011, e il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi
annuncia questo impegnativo programma al Senato nel chiedere la fiducia al suo neonato governo. È la
traduzione programmatica del famoso contratto con gli italiani, firmato in diretta tv l' 8 maggio di quello
stesso anno: esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui, aliquota del 23% fino a 200 milioni
e del 33% oltre tale soglia, abolizione della tassa di successione e sulle donazioni.
Cinque anni dopo, lo slogan "meno tasse per tutti" risultò onorato solo in parte: attraverso due «moduli»
di riforma fiscale, varati nel 2003 e 2005, l' abolizione della tassa sulle successioni e donazioni (decisa
con la legge dei «cento giorni», accanto alla riedizione della legge Tremonti), la riduzione dell' Irpeg al
33% (ora Ires).
Sconti per 5,5 miliardi grazie al primo modulo Irpef e contestuale introduzione della «no tax area» (7.500
per i dipendenti, 7mila per i pensionati e 4.500 per gli autonomi), mentre il secondo modulo mise in
campo circa 6,5 miliardi di riduzioni fiscali a regime. Misure che non riuscirono a ridurre in modo
significativo la pressione fiscale, che Berlusconi avrebbe voluto abbattere di un punto l' anno, e che nel
2005 restava inchiodata attorno al 41,2% rispetto al 42,2% del 2001. Quanto alla spesa, la cui riduzione
avrebbe garantito il taglio strutturale delle tasse, il totale delle uscite correnti primarie (al netto degli
interessi) registrava nel 2001­2005 un incremento del 2,1%, attestandosi al 38,9% del Pil (39,9% nel
2006).
Prodi punta sul cuneo fiscale. Subentra il governo Prodi, con queste dichiarazioni programmatiche (era
il 18 maggio del 2006): «Sarà giocoforza intervenire sulle tendenze dei grandi capitoli della spesa
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
pubblica centrale e periferica, stabilire un serio equilibrio tra potere di spesa e responsabilità della
copertura, modificare la composizione della spesa e dell' entrata per rafforzare la capacità dei bilanci
pubblici di promuovere la crescita». Quanto al fisco, l' impegno è a «ridurre sensibilmente, in una
misura quantificabile in cinque punti nel primo anno di legislatura, l' eccessivo carico contributivo sul
lavoro dipendente. Una riduzione che, andando a beneficio sia delle imprese che dei lavoratori, sarà
capace di agganciarci con maggiore slancio alla ripresa europea, di avviare un nuovo ciclo di
investimenti, e di stimolare una ripresa dei consumi». Il 17 dicembre del 2007 Prodi conferma in Tv che
l' obiettivo prioritario del governo è la riduzione delle tasse grazie alla lotta all' evasione. Si lavora a un
«grande e sostanziale calo delle imposte per i lavoratori con reddito medio basso e per le famiglie con
figli». Nei due anni di un governo appeso a una manciata di voti al Senato, si segnala la riduzione dal
2008 di 5,5 punti di Ires (dal 33 al 27,5%) e dell' Irap dal 4,25 al 3,9%. Il ministro dell' Economia,
Tommaso Padoa­Schioppa prova a mettere in campo una prima spending review, sulla base della
diagnosi messa a punto dalla Commissione Muraro. La fine del governo Prodi blocca ogni tentativo
organico di revisione della spesa.
Via l' Ici sulla prima casa.
Torna Berlusconi, che promette una pressione fiscale al di sotto del 40% del Pil e la totale abolizione
dell' Ici sulla prima casa (già parzialmente abolita da Prodi) che poi verrà reintrodotta dal governo Monti
nelle vesti della nuova Imu. Il totale delle spese correnti al netto degli interessi si colloca in quello stesso
anno al 42,6% del Pil, con la pressione fiscale inchiodata al 42,5 per cento. Arriva la grande crisi, e il
ministro dell' Economia, Giulio Tremonti al bisturi dei tagli selettivi sostituisce la forbice dei tagli lineari.
Il totale delle spese primarie passa dai 454 miliardi del 2008 ai 448 miliardi del 2011, con la pressione
fiscale che si colloca nel 2009 al 43,2% del Pil, per attestarsi al 43% nel 2011, l' anno delle tre manovre
correttive varate per spegnere l' incendio (a luglio e agosto ad opera del governo Berlusconi, a
dicembre del governo Monti), per un totale a regime di ben 81,3 miliardi, concentrati per due terzi in
aumenti delle entrate.
Monti e la batosta dell' Imu.
La vecchia Ici abolita da Berlusconi, con inevitabile e affannosa rincorsa per coprire il buco di bilancio
dei Comuni, rinasce sotto forma della nuova Imu, con questo ragguardevole bottino: nel 2011 il gettito
totale delle tasse sulla casa supera i 32 miliardi di euro, per raggiungere quota 42 miliardi nel 2014.
Con annesso incrocio tra Imu e Tasi e l' ultimo pasticcio della cosiddetta mini­Imu. A fine aprile del 2012
arriva Enrico Bondi, nuovo commissario alla spending review e i 6 luglio il governo presenta il suo
p r i m o piano per risparmiare 4,5 miliardi in quello stesso anno, 1,5 miliardi a carico delle
amministrazioni centrali. Il risultato della stretta è che la spesa pubblica resta sostanzialmente stabile
tra il 2010 e il 2013 (+0,8% in termini nominali), grazie soprattutto al contenimento della spesa per il
personale (­4,6%), al crollo degli investimenti fissi lordi (­18,7%) e al taglio dei consumi intermedi (­
3,7%). A fine 2012, poco prima del passaggio del testimone a Enrico Letta, la pressione fiscale vola al
massimo storico del 44%, con l' ultimo trimestre dell' anno che registra il picco del 52 per cento.
La spending review di Cottarelli. Il 29 aprile 2013, Enrico Letta espone le sue dichiarazioni
programmatiche in Parlamento: «La riduzione fiscale senza indebitamento sarà un obiettivo continuo e
a tutto campo. Anzitutto, quindi, ridurre le tasse sul lavoro, in particolare su quello stabile e quello per i
giovani neo assunti». Arriva dal Fmi Carlo Cottarelli che comincia a scandagliare i meandri delle spesa
pubblica. Un anno dopo lascia in anticipo, con un nutrito pacchetto di proposte che dovrebbero
consentire di risparmiare 32 miliardi nel triennio. Nel 2015 il primo step, con risultati però non all' altezza
delle aspettative e una cura dimagrante che somiglia molto ai vituperati tagli lineari e pesa soprattutto
sugli enti decentrati di spesa per oltre 5,2 miliardi (con annesso il rischio di incremento della tassazione
su base locale).
La "rivoluzione fiscale" di Renzi. E ora la palla passa a Renzi e al commissario alla spending Goran
Gutgeld, che dopo la manovra sugli 80 euro, l' abolizione della componente costo del lavoro dal calcolo
della base imponibile Irap e la decontribuzione per i neo assunti, annuncia un ambizioso piano triennale
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Pagina 3
Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
da 45 miliardi in tre anni, che vedrà nel 2016 come primo step l' abolizione della Tasi sulla prima casa,
della tassa sugli "imbullonati" e dell' Imu nel settore agricolo. Piano da finanziare soprattutto con i tagli
strutturali alla spesa, come prevedeva del resto la stessa "mission" della spending di Cottarelli.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
Baseball coppa Italia. Il Nettuno 2 passa sul campo dei Knights traditi dal line­up.
Godo, l' ennesimo ko per un punto
GODO. I Knights battono solo tre valide ma
vedono ugualmente passare al nono il treno
giusto. Sotto 2­1 i padroni di casa si vedono
recapitare dallo stanco Tabata due basi e un
colpito ma a cuscini pieni Tanesini resta al
piatto e Servidei infine va out. Nettuno 2, così,
ottiene l' ennesimo successo della stagione su
un Godo che nel box non ha sostenuto a
dovere l' ottimo Uviedo con Ribeiro che dal
canto suo ha faticato in avvio concedendo le
due valide a Trinci e Davenport che al settimo
hanno dato il successo ai laziali. I Knights si
erano portati avanti già al primo: valida di
Pizzorni che arrivava in seconda ed era
portato a casa dalla valida di Bucchi. Pari
laziale al quinto: base a Trinci che avanza in
seconda e pareggia sulla valida di Zappone.
Poi il sorpasso al settimo. (s.c.
)
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Il Resto del Carlino (ed.
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sport
Baseball Coppa Italia Attacco deficitario per Godo.
Solo 3 valide per i Cavalieri Nettuno2 vince di misura
Godo Knights 1 Nettuno2 2 GODO: Servidei
ss (0/4); Pizzorni es (1/3); Gomez 3b (0/4);
Sanchez r (0/3); Bucchi 2b (1/2) (Piumatti pr);
Rubboli 1b (0/4); Monari ed (0/2), Meriggi dh
(1/3); Tanesini ec (0/3).
NETTUNO2: Zappone ec (2/4); Mercuri 2b
(0/4); Flores ss (8/4); Marval 1b (0/4);
Reginato ed (2/4); Giannetti 3b (1/3); Morville
dh (0/3); Trinci r (1/2); Davemport es (1/3).
Successione punteggio: Nettuno2: 000 010
100= 2, bv 7, e 0; Godo:100 000 000= 1, bv 3,
e 2. Lanciatori: Uviedo (i) rl 6.0, bvc 3, bb 2, so
6, pgl 1; Ribeiro (L) rl 3.0, bvc 4, bb 0, so 2,
pgl 1. Gonzales (i) rl 6.0, bvc 3, bb 5, so 6, pgl
1; Ibarre (W) rl 3.0, bvc 0, bb 2, colp 1, so 4,
pgl 0.
Note: doppio gioco difensivo Nettuno
GodoSCONFITTA di misura dei Knights nella
prima sfida di Coppa Italia col Nettuno2, al
termine di confronto che ha messo in evidenza
una sterilità cronica degli uomini di Fuzzi nel
box di battuta. Per vincere non si può fare
affidamento solo sui lanciatori, che non
commettono sbavature, ma saper incidere nei
momenti topici nel box di battuta. I punti del Nettuno2 sono stati realizzati in un momento di leggero calo
di rendimento e di partenza lenta da parte dei lanciatori, ma il terzo e quarto battitore del line­up su 7
turni di battuta non possono restare a bocca asciutta per sperare di vincere un match. Se a tutto questo
si aggiunge che su tre valide realizzate dai Cavalieri l' ultima è stata ottenuta al quarto attacco, e che all'
ultimo assalto con basi piene e un solo out non sono riusciti a far giungere a casa base neanche un
uomo, ecco spiegato il motivo della sconfitta.
Dal canto loro i laziali hanno disputato la loro onesta partita con due ottimi lanciatori, Gonzalez e
Tabata, che hanno concesso ben poco alle 'mazze' godesi, una difesa senza errori e ben 7 valide all'
attivo. Il match era iniziato bene per i padroni di casa che al primo assalto si portano avanti: singolo di
Pizzorni sulla battuta di Gomez, out in prima, Pizzorni va in seconda, ruba la terza e sulla valida di
Bucchi giunge a casa. Pareggiano i laziali al 5° inning: base ball a Trinci, la battuta di Davemport out in
prima lo fa giungere in seconda e il singolo di Zappone a punto. Alla 7ª ripresa Ribeiro entra al posto di
Uviedo e viene colpito a freddo da due singoli di Trinci e Davemport che mettono gli uomini agli angoli,
poi su battuta di Zappone out Davemport in seconda, giunge a casa base Trinci per il punto della
vittoria. Mario Silvestri.
MARIO SILVESTRI
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Rassegna stampa 26-07-2015