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Periodico bimestrale della Amministrazione Comunale - Direttore responsabile: Alberto Beneventi
Redazione: Piazza Montecuccoli, 1 - 41026 Pavullo (MO) - Tel. 0536.23.772 - Telefax 0536.20.125
Stampa: Tipografia AZZI s.n.c. - Pavullo (MO) - Tel. 0536.20326 - Fax 0536.324668
n. 93
Già in funzione il nuovo
polo scolastico di S. Antonio
Registro stampa Trib. di Modena n. 580 del 5-12-1975 - REGIME AGEVOLATO
Spedizione in AP Comma 20/C Legge 662/96 - Filiale EPI MO
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OTTOBRE 2009
Ricordata la figura di
“Armando”
a 20 anni
dalla sua scomparsa
Provincia di Modena - Comunità Montana del Frignano
Comune di Pavullo
Lunedi 16 novembre 2009 - Ore 9-13,30
Sala Consigliare della Comunità Montana del Frignano
Pavullo, via Giardini 19
Incontro pubblico di presentazione e approfondimento
Servizio a pag. 12
E’ già in funzione il nuovo polo scolastico di S. Antonio che sarà inaugurato
ufficialmente sabato 21 novembre alle ore 10 nel corso di una manifestazione alla quale interverrà il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco
Errani.
Servizio a pag. 4
I primi cento anni
dell’Ospedale
di Pavullo
Le norme, gli obiettivi, le modalità di attuazione
Saluti:
Atletica leggera
Presidente della Comunità Montana del Frignano
Silvia Gianaroli
e Christine Santi laureate
campionesse italiane
Questo fine stagione è stato un periodo di vittorie e soddisfazioni per
i ragazzi dell’atletica Pavullese che durante l’estate hanno lavorato
sodo per raggiungere ottimi risultati a livello provinciale, regionale e
anche nazionale.
Partiamo dai campionati regionali allievi/e e junior dove Francesca
Bertoni è arrivata seconda nei 2000m siepi e si è guadagnata una
bella vittoria nei 3000m dove anche Francesca Giacobazzi ha fatto
registrare un ottimo tempo, come quello della giornata precedente sui
1500m. Anche Chiara Casolari si è comportata bene in queste due
gare pur essendo ostacolata da qualche problema di salute che non le
ha permesso di dare il massimo. Risultati in grande stile anche per Silvia Gianaroli: seconda nei 400m piani e prima nei 400m ostacoli. Purtroppo per Silvia Vandelli la 5km di marcia non è andata per il meglio
SEGUE A PAG. 5
Il Piano Casa della
Regione Emilia Romagna
Romano Canovi, Sindaco di Pavullo nel Frignano
Interventi di:
Egidio Pagani, assessore alla Provincia di Modena
alle infrastrutture e allo sviluppo delle città e del territorio
Giovanni Pietro Santangelo, responsabile del servizio affari
generali, giuridici e programmazione finanziaria
della Regione Emilia Romagna
Sono stati celebrati i primi cento anni
dell’Ospedale di Pavullo.
Servizio a pag. 6
Vivo successo per le
celebrazioni
di Raimondo
Montecuccoli
Dibattito
Conclusioni di
Giancarlo
Muzzarelli
assessore alla programmazione
e allo sviluppo territoriale
della Regione Emilia Romagna
Articolo a pag. 2
Il primo
stralcio della
riqualificazione
del Parco
Ducale
L’assessore all’Ambiente Giuliano
Ferrari illustra la situazione delle
aree verdi a Pavullo.
Giovedì 12 novembre presso la sala
della Comunità Montana assemblea
pubblica con i cittadini.
Servizio a pag. 7 - 8 - 9
1
Testamento biologico: il Comune
istituirà il registro delle dichiarazioni
anticipate di volontà
Successo delle celebrazioni
per il 400° anniversario
della nascita di Montecuccoli
Nel corso di una recente seduta il Consiglio Comunale ha approvato, con il voto favorevole dei
gruppi di maggioranza, una proposta di deliberazione presentata dai consiglieri Graziani (Gruppo
Misto), Pasini (Unione a sinistra), Cellurale (Democratici per Pavullo) e Lami che proponeva la
istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari e al
cosiddetto testamento biologico. Sulla proposta di deliberazione si sono astenuti due consiglieri
del gruppo Castello. Gli altri consiglieri del gruppo Castello e del gruppo Misto hanno votato
contro.
Il 2009, anno del IV centenario della nascita di Raimondo Montecuccoli, ci ha visti impegnati
nella realizzazione di un significativo programma di celebrazioni per ricordare l’importanza di un
personaggio che, partendo proprio dal piccolo borgo di Montecuccolo, da un castello appenninico lontano dai grandi centri del potere ha segnato la storia dell’Europa secentesca.
Sia pur nella scelta di non voler, soprattutto in un momento di generale difficoltà economica
come questo, indulgere in spese eccessive e ingiustificate e che non sarebbero certo compresi dai nostri concittadini, abbiamo cercato di realizzare una serie di iniziative di sicuro valore
culturale e di rilievo nazionale ed anche internazionale per esaminare il tema del condottiero,
della sua biografia, delle sue “opere e giorni”, rivisitando i vari aspetti della sua figura e della
sua storia, grazie a un’ampia convergenza istituzionale con il Comune e la Provincia di Modena,
con la Regione Emilia Romagna, con lo Stato Maggiore dell’Esercito e il relativo Ufficio Storico,
con l’Accademia Militare di Modena, con l’Accademia Ungherese e con il Consolato Austriaco a
Roma, con gli studiosi coinvolti, con le associazioni e i gruppi presenti sul territorio. Il tutto grazie
a un progetto che ha saputo guadagnare il contributo determinante della Fondazione Cassa di
Risparmio. Si è trattato di iniziative che si sono tenute sia a Pavullo che in altri luoghi significativi.
Iniziate a Roma, presso l’Accademia d’Ungheria, sono proseguite con la presentazione pubblica
del volume curato dalla nostra amministrazione comunale “Nell’Europa del seicento: teoria, pratica militare, politica e cultura in Raimondo Montecucoli”, avvenuta il 20 febbraio a Modena nella
splendida cornice dell’Accademia Militare e il giorno successivo a Pavullo alla presenza delle
scuole del territorio, per proseguire poi con il grande lavoro di preparazione dell’inaugurazione
del castello a fine restauri e la realizzazione della mostra “Il castello del generale”, avvenuta a luglio, e quindi in Ungheria sui luoghi teatro delle battagli più importanti condotte dal Montecuccoli
a capo dell’esercito imperiale. È emersa l’immagine poliedrica ed eclettica di un uomo capace di
dedicarsi con eguale passione tanto alla prassi quanto allo spirito, tanto alla politica quanto alle
lettere, tanto alla strategia militare quanto alla ricerca di equilibri internazionali e di pace.
Si è approfondita la figura dell’uomo “periferico”, che si sposta nel cuore stesso della sua epoca
e che, da semplice soldato diviene il primo generale dell’Impero, capace di costruire il suo destino superando gli svantaggi, le difficoltà, attraversando i confini, le culture, le lingue.
Figura quindi quanto mai attuale per la sua mentalità e cultura squisitamente “europea” e sovranazionale. In un’epoca di grandi migrazioni, in cui le identità culturali si vanno disgregando ma
altresì va nascendo una nuova identità fatta di attenzione interculturale, di mobilità dei valori e
di capacità di conoscere autenticamente l’altro, la figura del Montecuccoli, sorprendentemente,
risulta contesa tanto da chi la vede come simbolo della difesa dell’Europa dai suoi nemici esterni
sia da chi ne scopre in realtà il tratto dinamico e più profondo dell’uomo cosmopolita, autenticamente moderno nel senso sovranazionale del termine. Esponente di un’Unione Europea ante
litteram, uomo aperto alla conoscenza e grande viaggiatore, il Montecuccoli diviene punto di
riferimento non solo storico ma anche a suo modo avveniristico, laddove soltanto un’identità
capace di riformularsi in relazione alle mille diversità che ci circondano sembra reggere alla sfida
della nostra epoca.
È forse per questa capacità sincretica di accogliere e interpretare pensieri e orientamenti così
vasti e stimolanti, eppure così diversi, che attorno al Montecuccoli abbiamo visto convenire un
interesse enorme, trasversale, autentico, concretizzatosi nella partecipazione numerosa a tutte
le iniziative che abbiamo realizzato e con il plauso al lavoro svolto e finalizzato non solo a ricordare il condottiero ma altresì a cogliere i valori attuali della sua opera.
Abbiamo scelto di dedicare le risorse e gli investimenti soprattutto alla sistemazione e ultimazione del castello di Montecuccolo, centro catalizzatore dell’attenzione pubblica sulle celebrazioni
con la sua attuale sistemazione architettonica e logistica riportata a una vera completezza dal
restauro e dagli allestimenti museali. Riaperto il 25 luglio con la mostra temporanea dedicata a
una ricostruzione della vita quotidiana nei nostri territori all’epoca di Montecuccoli e arricchito
dalla realizzazione di un dvd di grande impatto, interpretato da Valerio Massimo Manfredi, a cui
va la nostra stima per aver saputo valorizzare tanto il personaggio quanto la sua storia quanto
la rocca e i suoi panorami mozzafiato, il castello di Montecuccolo si è rivelato capace di una
forza d’attrazione straordinaria, basti citare gli oltre 4000 visitatori registrati nel breve periodo da
agosto agli inizi settembre.
Segni questi dell’esattezza delle nostre previsioni che individuavano proprio il castello quale
motore dell’attrattiva turistico-culturale del territorio. Insieme ai nuovi allestimenti e con le già
esistenti collezioni artistiche di Gino Covili e Raffaele Biolchini e con il Museo Naturalistico del
Frignano, il Castello andrà ad offrirsi al pubblico più vasto in un percorso culturale e turistico
che unisce arte, storia e scoperta del territorio e che è riuscito a coinvolgere l’intera comunità
attorno a uno dei suoi patrimoni più preziosi. L’eredità più importante di questo lavoro è proprio il
castello di Montecuccolo, oggi un vero e proprio magnete al centro del Frignano, la cui capacità
di attrarre persone si dimostra nei numeri e la cui centralità nei nostri programmi è uno dei punti
di eccellenza sia dell’attività che abbiamo svolto quest’anno sia del lavoro che intendiamo portare avanti con la prossima attivazione dei servizi di ristorazione e accoglienza nella foresteria
della rocca. Anche per questo aspetto riteniamo che una corretta sinergia tra pubblico e privato,
unita a un’attenzione precipua alla qualità culturale e all’efficienza gestionale, siano orientamenti
chiari e perseguibili per le politiche che nel medio periodo intendono lanciare definitivamente
il castello di Montecuccolo a livello nazionale. Un bilancio dunque più che positivo quindi e al
contempo una responsabilità da coltivare per il futuro.
Fausto Gianelli
Una struttura al servizio
del laghetto da pesca
È stata recentemente inaugurata a Frandello di Coscogno una struttura a servizio del lago da
pesca sportiva già funzionante da tempo e che accoglie un numero sempre maggiore di appassionati. All’inaugurazione sono intervenuti il Sindaco Romano Canovi e i rappresentanti delle
Società di pesca sportiva la “ Frignanese” e “I Castori”, che gestiscono congiuntamente il laghetto.
Anche a Pavullo i “parcheggi rosa”
Da inizio settembre è partita, in via sperimentale, l’iniziativa “Parcheggi rosa”, un progetto di
mobilità solidale promosso dal Comune di Pavullo nel Frignano.
In Piazza Montecuccoli ed in Piazza Cesare Battisti gli automobilisti trovano ora, oltre ai parcheggi a pagamento delimitati con strisce blu, due parcheggi segnalati in rosa ed un cartello
raffigurante una cicogna con un bimbo nel fagottino e lo slogan “Diamo la precedenza a chi
aspetta. Invitiamo a lasciare la disponibilità del parcheggio alle donne in gravidanza e alle mamme con bebè”. I parcheggi rosa invitano gli automobilisti a compiere un gesto di cortesia verso
le donne in gravidanza e le neomamme che potranno così parcheggiare più facilmente nei
pressi del centro storico di Pavullo. “Il Codice della Strada - sottolinea al riguardo l’Assessore ai
Lavori Pubblici Stefano Iseppi - non prevede di poter riservare posti auto a favore delle donne
in gravidanza né di poter sanzionare la loro occupazione indebita. L’iniziativa, quindi, si fonda
esclusivamente sulla responsabilità e sul senso civico dei cittadini”.
Finanziaria deludente
per l’agricoltura
Il Governo continua ad ignorare la gravità della profonda crisi che attraversano le imprese. Tante
promesse, ma niente di realmente concreto.
La mobilitazione decisa dalla Direzione nazionale appare la risposta più opportuna.
“Ancora una volta niente risorse per l’agricoltura”. La finanziaria per il 2010 predisposta dal governo conferma la scarsissima attenzione nei confronti del settore primario, che sta vivendo una
fase di grave crisi, con imprese sempre più in difficoltà e costrette a fare i conti con costi produttivi e contributivi insostenibili e con prezzi sui campi in drammatico crollo. C’è il rischio fondato
che, dopo il 2009, anche per il prossimo anno non ci sia il finanziamento del Fondo di solidarietà
nazionale per le calamità naturali. E i riflessi negativi per le aziende saranno molto pesanti”. La
C.I.A. Confederazione italiana agricoltori in merito alla manovra economica illustrata alle forze
sociali e approvata dal Consiglio dei ministri.
“Constatiamo con grande rammarico e profonda delusione che le promesse che in questi mesi
erano state fatte al mondo agricolo, anche dallo stesso presidente del Consiglio, sono rimaste
tali. Si è così proseguito - afferma Quattrini - nel disinteresse totale verso i pressanti problemi
dell’agricoltura italiana. Il governo ha continuato ad ignorare la gravità della profonda crisi che
attraversano le imprese. Poco e niente di concreto. Dei tanto auspicati interventi straordinari e
urgenti, richiesti più volte, nessuna traccia. E appare molto difficile, visto quello che ha sostenuto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che durante l’iter della finanziaria possano essere
introdotte misure reali di sostegno all’imprenditoria agricola”.
“Nel sottolineare l’esigenza di una fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese, è opportuno
ribadito che la mobilitazione che la Direzione nazionale della Cia ha deciso è, quindi, quanto mai
valida ed opportuna. Vogliamo destare l’attenzione delle istituzioni, del mondo politico ed economico, dell’opinione pubblica sulle complesse questioni che oggi condizionano pesantemente le
imprese. Svilupperemo in queste settimane una serie di iniziative territoriali e non è esclusa una
manifestazione di carattere nazionale”. Siamo davanti a gravi difficoltà che richiedono un impegno forte e condiviso di tutto il mondo agricolo italiano. Per questo motivo, abbiamo rivolto un
invito in tal senso soprattutto a Confagricoltura e Copagri, organizzazioni con le quali, peraltro,
sono state promosse, a livello territoriale, manifestazioni di carattere unitario. L’attuale situazione impone una nuova strategia verso il settore primario che deve concretizzarsi da subito attraverso interventi straordinari che permettano di ridurre gli onerosi costi. Altrimenti c’è il pericolo
che migliaia di imprese vadano fuori mercato, con conseguenze facilmente immaginabili”.
Manuel Quattrini - Responsabile Cia Pavullo
2
Pubblicazioni sulla vita e le opere di Raimondo Montecuccoli
Omaggio dell’Accademia Militare
al Comune di Pavullo.
Canovi ringrazia il Gen. Bernardini
Il Generale Roberto Bernardini, comandante dell’Accademia militare di Modena, ha inviato
al Sindaco Romano Canovi alcune copie delle pubblicazioni sulla vita e le opere di Raimondo Montecuccoli edite dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. Il Sindaco
Canovi ha inviato al Generale Bernardini un messaggio nel quale lo ringrazia in modo
molto caloroso di questo dono particolarmente gradito.
“Le pubblicazioni sulla vita e le opere di Raimondo Montecuccoli edite dall’Ufficio Storico
dello Stato Maggiore dell’Esercito - prosegue il messaggio di Canovi - troveranno una degna e adeguata collocazione nella Biblioteca comunale a disposizione di tutti coloro che ,
studiosi , ragazzi delle scuole, semplici cittadini, vorranno approfondire le loro conoscenze
su questa grande figura di condottiero”.
5a Festa di “Nati per leggere”
Il 19 settembre si è tenuta la 5a Festa di Nati per leggere. L’appuntamento ha concluso, come tutti gli anni, la rassegna di letture “Una
montagna di storie”. Hanno collaborato all’iniziativa, rivolta ai bambini
e ai loro genitori con lo scopo di promuovere l’amore per la lettura fin
dai primi anni di vita, il Comune di Pavullo, il Sistema Bibliotecario del
Frignano, l’Azienda USL di Modena (Distretto 5 di Pavullo), la Pediatria di gruppo “C’era una
volta”, la Commissione per le pari opportunità del Comune di Pavullo nel Frignano, la Comunità Montana del Frignano e la scuola di danza “Le Muse”. Quest’anno, a causa della pioggia,
non c’è stato il solito corteo itinerante per le vie del paese, ma Fabio Galliani, con i sui strani
strumenti musicali, ha accompagnato allegramente i partecipanti per i corridoi e nelle varie sale
della biblioteca in cui si sono svolte le letture a cura dei volontari di Nati per leggere di Pavullo
e Serramazzoni e della Commissione per le pari opportunità del comune di Pavullo. La Commissione per le pari opportunità ha anche realizzato e regalato ai bambini presenti un piccolo
libro di storie. Questa volta il gran finale non è stato in Piazza Borelli, ma nell’atrio di Palazzo
Ducale dove la scuola di danza “Le Muse”, nonostante lo spazio ristretto, ha accompagnato con
i suoi balletti la lettura della storia “Il lago dei cigni”. L’appuntamento è per il prossimo anno e...
prenotiamo una giornata di sole fin da adesso!
Corso “Nati per leggere”
Giovedì 5 novembre alle ore 20 prenderà il via in biblioteca il corso di formazione “Il piacere
della lettura”: laboratorio di lettura espressiva di “Nati per leggere” per lettori volontari, genitori, educatori, operatori culturali e bibliotecari. Il primo incontro sarà dedicato all’introduzione
del corso, alla distribuzione dei materiali, alla presentazione del progetto “Nati per leggere nel
Frignano”, al ruolo dei lettori volontari e al consiglio di libri per le letture ad alta voce. Nei sei
incontri successivi, indicativamente di giovedì dalle 20 alle 22, saranno esplorate le possibilità
espressive dell’uso della voce e del corpo per riempire di “materia” la pagina scritta e rendere
più accattivante e piacevole la lettura. Ad ognuno sarà richiesto il passaggio dalla ripetizione di
un testo alla interpretazione, da una lettura distaccata ad una così espressiva da coinvolgere
tutta la persona, capace di suscitare nell’ascoltatore immagini ed emozioni. Ogni partecipante
dovrà scegliere un testo e preparare con il sostegno della docente una lettura rivolta ai bambini.
Il costo del corso è di € 50, rimborsabili con la restituzione di un numero di ore almeno pari a
quello del corso in qualità di lettori del progetto “Nati per leggere”.
Informazioni e iscrizioni presso la biblioteca.
Shakespeare schools festival
Lo Shakespeare schools festival è il più grande festival teatrale giovanile che dal 2000 ad oggi
ha celebrato la figura del famoso scrittore inglese. Dal 18 settembre al 12 novembre in numerosi
teatri e scuole tantissimi ragazzi metteranno in scena opere di Shakespeare.
Quest’anno all’iniziativa ha aderito anche l’Istituto Cavazzi-Sorbelli di Pavullo nel Frignano: il 23
ottobre la giornata si aprirà al mattino con improvvisazioni in classe e proseguirà con l’intervento
di due docenti della Facoltà di Lingue dell’Università di Bologna. Nel pomeriggio i ragazzi irromperanno nelle strade e nei negozi del centro trasformandosi in teatranti di strada per arrivare
alle 17 in biblioteca per letture e improvvisazioni. Alla performance potrà partecipare chiunque.
La conclusione sarà all’Auditorium Francesco e Chiara con videoproiezione e due lezioni magistrali.
URPmemorandumURP
n ot i z i e da l l a b i b l i oteca
Contrassegno auto per invalidi
Descrizione procedimento: gli invalidi di cui al DPR 503/96 possono ottenere il
rilascio di un tesserino da esporre sull’auto a loro servizio, che consente la sosta
negli appositi spazi contrassegnati.
Modalità di richiesta: per il primo rilascio occorre presentare al Comando Polizia
Municipale la richiesta di autorizzazione, redatta su apposito modulo (disponibile presso il Comando, presso l’URP e sul sito internet del Comune) allegando il
certificato rilasciato dall’Ufficio Medico Legale dell’Azienda USL (prenotazione al
CUP).
Per il rinnovo occorre presentare al Comando il certificato del medico curante nel
quale si attesti che la persona necessita del contrassegno auto.
Modalità di erogazione: il contrassegno deve essere ritirato presso il Comando
dal diretto interessato o da persona delegata.
Scadenza: il contrassegno scade dopo 5 anni, se non diversamente specificato
nel certificato medico.
Documentazione da presentare: a) Domanda redatta su apposito modulo (disponibile presso il Comando, presso l’URP e sul sito Internet del Comune) SOLO
PER 1° RILASCIO.
b) Certificato rilasciato dall’Ufficio Medico Legale dell’Azienda Usl in caso di prima
richiesta o dal medico curante in caso di rinnovo, attestante che la persona necessita di contrassegno auto.
Dove rivolgersi: al Comando di Polizia Municipale, nei seguenti giorni e orari: dal
lunedi al sabato ore 8,00-13,00, il martedì anche 14.30-17.30 - tel. 0536/29925
Indirizzo e-mail: [email protected]
URPinforma
• Dall’1 al 31 ottobre è possibile presentare la domanda per l’iscrizione all’Albo dei Presidenti di Seggio elettorale, le domande per l’Albo degli scrutatori saranno invece
accolte fino al 30 novembre. Per informazioni rivolgersi all’Urp o visitare il sito internet
del Comune di Pavullo.
• Il Dott. Giglio Domenico è il nuovo Giudice di Pace (con un incarico a tempo determinato). La sede resta sempre in Via Marchiani, 87 - tel. 0536/324839 - fax 0536/324855
[email protected]
U.R.P. - Ufficio Relazioni con il Pubblico
P.zza Montecuccoli, 1 - Pavullo nel Frignano - tel. 0536/29977 - fax 0536/29961
[email protected]
Orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 8.15 alle 13.00
HERAinforma - HERAinforma - HERAinforma
Ad un anno dall’apertura,
Hera ha raccolto alla nuova
stazione ecologica
quasi 1000 tonnellate di rifiuti
Oltre 9.500 i conferimenti effettuati da clienti con la tessera per i servizi ambientali.
I cittadini di Pavullo dimostrano di apprezzare la nuova stazione ecologica di Via Gian Paolo
Bononcini. Lo dimostra il fatto che, a circa un anno dall’apertura dell’impianto, vi hanno conferito
quasi mille tonnellate di rifiuti. Progettato e realizzato da Hera con i contributi dell’Amministrazione Comunale, della Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna, l’impianto ha accolto
finora oltre 9.500 conferimenti da parte di circa 2.000 clienti muniti della tessera per i servizi
ambientali. In particolare sono stati raccolte oltre 300 tonnellate di carta, cartone e vetro, più di
100 tonnellate di rifiuti ingombranti, circa 350 tonnellate di legno e sfalci, quasi 100 tonnellate
di metalli ed oltre cento tonnellate tra plastica, pneumatici, RAEE (Rifiuti da Apparecchiature
Elettriche ed Elettroniche) e RUP (Rifiuti Urbani Pericolosi).
Si ricorda che, grazie all’apposita pesa informatizzata che Hera ha installato nell’impianto, utilizzando la tessera per i servizi ambientali, sia le utenze domestiche che quelle non domestiche
possono accumulare punti per accedere al sistema di sconti sulla
tariffa rifiuti. Per il 2008 sono stati
accreditati sconti a 205 utenze
domestiche e a 50 non domestiche. Visto il successo dell’iniziativa, per il 2009 l’Amministrazione
Comunale di Pavullo ha deciso di
aumentare il valore complessivo
degli sconti ed il numero di utenze
da premiare.
Grazie alla collaborazione dei cittadini ed all’apertura del nuovo
impianto, nell’ultimo anno la percentuale di raccolta differenziata
a Pavullo è aumentata di oltre
tre punti. Nel 2008, infatti, il dato
era al 41% mentre ad agosto di
quest’anno ha abbondantemente
superato il 44%.
Nuovi orari di apertura
per lo sportello di Pavullo
Garantito un miglior servizio a tutti i clienti del territorio servito
Nuovi orari d’apertura per lo sportello Hera di Pavullo. La nuova programmazione, che riguarda
anche altri sportelli presenti sul territorio modenese, è stata formulata sull’analisi dell’effettiva domanda misurata in termini di affluenza di pubblico ed ha l’obiettivo di garantire ovunque
una presenza più equilibrata, fornendo ai clienti un servizio ancora più efficiente. I nuovi orari
di apertura dello sportello Hera di Pavullo, in Via Ricci 16, sono: dal lunedì a venerdì dalle 8
alle 13,30 ed il sabato dalle 9 alle 12. I nuovi orari relativi agli sportelli Hera sono consultabili
nell’area clienti del sito www.gruppohera.it, oppure è possibile telefonare al Servizio Clienti Hera
al numero verde 800.999.500 (da cellulare 199.199.500, numero non gratuito), attivo da lunedì
a venerdì dalle 8 alle 18 ed il sabato dalle 8 alle 13. Oltre allo sportello ed al Servizio Clienti, lo
ricordiamo, è possibile utilizzare lo Sportello HER@ ON-LINE, sul sito www.gruppohera.it, che
permette di effettuare tutte le principali operazioni relative ai servizi di Hera, come subentri, pagamento bollette, richieste domiciliazioni, autoletture, in qualsiasi momento, comodamente da
casa o dall’ufficio.
Un nuovo numero per il
pronto intervento elettricità
Risponde all’800.999.010, è gratuito ed è attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno
800.999.010. È il nuovo numero Hera per le richieste di pronto intervento elettricità. Il numero
verde, unico su tutto il territorio in cui Hera ha in gestione la distribuzione di energia elettrica, è già attivo, è gratuito ed è disponibile 24
ore su 24, tutti i giorni dell’anno, per accogliere segnalazioni di pronto intervento relative a
guasti sulle reti elettriche gestite dall’azienda.
Il nuovo numero si aggiunge all’ 800.88.66.77,
sempre gratuito ed attivo 24 ore su 24, per le
richieste di pronto intervento relative agli altri
servizi a rete gestiti da Hera: gas, acqua e
fognature. Oltre a Pavullo, sono 18, nella nostra provincia, i comuni in cui Hera gestisce il
servizio elettrico: Modena, Castelnuovo Rangone, Fanano, Fiumalbo, Guiglia, Lama Mocogno,
Marano sul Panaro, Montecreto, Montese, Pievepelago, Polinago, Riolunato, San Cesario sul
Panaro, Savignano sul Panaro, Sestola, Spilamberto, Vignola e Zocca.
3
Già in funzione il nuovo polo scolastico per l’infanzia a Sant’Antonio
Con l’avvio dell’ultima legislatura, nell’estate del 2006,
il Comune si è trovato a fronteggiare il grave problema
dell’edilizia scolastica legato all’aumento esponenziale
della popolazione in età scolare, fenomeno peraltro comune a quasi tutti i comuni della Provincia, come effetto
della consistente immigrazione che da anni interessa il territorio provinciale.
Per rimediare quindi all’insufficienza ed all’inadeguatezza
strutturale del sistema scolastico locale, si è programmato
ed avviato un programma di edilizia scolastica articolato in
stralci di intervento di breve, medio e lungo termine, che ha
portato complessivamente a:
La realizzazione e l’apertura nell’anno 2007 di due nuove
sezioni di scuola dell’infanzia presso il plesso “Mariele
Ventre”, con aumento della capacità di accoglienza di 52
bambini alla scuola d’infanzia
L’ apertura nell’autunno 2007 del micronido “I Folletti” in
Serra di Porto, che ospita 21 bambini.
Stefania Cargioli
La progettazione e l’avvio, dal primo ottobre 2008, dei
lavori di costruzione del nuovo polo per l’infanzia in località Sant’Antonio, ultimati nell’estate
2009, nel pieno rispetto dei tempi stabiliti.
All’interno di questo nuovo edificio, che è stato aperto all’attività didattica il 15 settembre 2009,
hanno trovato spazio le 4 sezioni della scuola d’infanzia di Sant’Antonio e temporanea collocazione la sezione d’infanzia del De Amicis, per un totale di 180 bambini ospitati.
Nonostante la disponibilità di una sesta sezione, ultimata e compiutamente arredata, non abbiamo potuto dare risposta alle famiglie in lista d’attesa a causa dei tagli e delle riduzioni di organico
attuate dal Governo. Infatti, a seguito dell’istanza di istituzione di una nuova sezione, inoltrata
dal Comune e dalla Direzione Didattica entro i termini previsti, l’Ufficio Scolastico provinciale non
ha provveduto ad assegnare gli insegnanti.
Quindi ancora una volta, a fronte di importanti investimenti da parte dell’Amministrazione Comunale, lo Stato non ha risposto in maniera adeguata mettendo a disposizione il personale per
il funzionamento della sezione.
Il nuovo plesso scolastico è stato costruito tenendo conto delle più recenti disposizioni normative in materia di risparmio energetico ed è stato progettato secondo moderni criteri pedagogici
che hanno giocato un ruolo primario nel dimensionamento, nella disposizione e nell’arredo degli
spazi interni ed esterni.
Nel medesimo edificio verrà aperto, a partire dal 19 ottobre, un servizio di micronido per la prima
infanzia, che darà risposta ai bisogni di accoglienza di 21 bambini. Con l’avvio di questo nuovo
servizio, il Comune ha compiuto un importante sforzo economico volto a sostenere le famiglie
nella complessa conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Contemporaneamente stanno procedendo a pieno ritmo i lavori di costruzione del nuovo polo
per l’infanzia (edificio ex Corsini) nel Capoluogo, la cui ultimazione ed apertura è prevista per
l’esordio dell’a.s. 2009/2010. In pochi anni l’Amministrazione ha messo in campo innumerevoli
risorse, dedicate al miglioramento del patrimonio di edilizia scolastica e finalizzate all’ampliamento
ed al miglioramento del “Sistema scuola” nel nostro Comune, per un totale complessivo di investimenti sul triennio che supera i dieci milioni di euro.
Ma il nostro impegno non si esaurisce qui. Il prossimo anno ci vedrà infatti impegnati nella progettazione del polo dedicato alla scuola primaria, che sorgerà nel capoluogo in prossimità dello
Stadio Minelli.
Sefania Cargioli - Assessore alla Politiche Sociali
Come funzionano i servizi scolastici nel nostro comune
I servizi scolastici
Tutti i servizi scolastici vengono classificati servizi “a domanda individuale” e come tali soggetti
alla contribuzione obbligatoria da parte dell’utenza per la copertura dei costi.
L’entità della contribuzione da parte delle famiglie è determinata sulla base dell’ISEE (Indicatore
della situazione economica equivalente), che tiene conto della situazione reddituale, patrimoniale e della composizione del nucleo per tutti i servizi ad eccezione del prolungamento orario.
La refezione scolastica
Con il nuovo appalto del servizio di ristorazione scolastica, affidato a CIR food a seguito di procedura ad evidenza pubblica, il Comune ha effettuato importanti scelte che interessano la qualità complessiva dei prodotti, il contenimento dei costi in termini finanziari ed ambientali, nonché
la realizzazione di progetti e percorsi di educazione alimentare a partire dalle scuole d’infanzia
fino alle scuole medie.
Preziosa è stata la collaborazione dell’Azienda USL nell’orientare le decisioni dell’Amministrazione Comunale, in particolare del dott. Tripodi (SIAN - servizio Igiene degli alimenti e della
nutrizione), e dei pediatri dott. Guidi e dott.ssa Muratori.
Le variazioni più significative hanno riguardato:
• L’aumento dei prodotti provenienti da agricoltura biologica o a produzione integrata
• Estensione quantitativa e qualitativa dei prodotti DOP e IGP
• Inserimento obbligatorio di prodotti a Km
ZERO, acquistati da aziende produttrici ubicate nel Comune di Pavullo. (vedi volantino)
• Inserimento di prodotti biologici equosolidali
• Consumo di acqua potabile del rubinetto
in tutte le scuole ad eccezione dei nidi d’infanzia dove è mantenuto l’uso dell’acqua in
bottiglia.
Importante è stata la scelta di servire l’acqua
erogata dall’acquedotto comunale in luogo
delle bottiglie in PET, in linea con l’azione di
quasi tutti i Comuni della Provincia ed in armonia con i principi contenuti nel documento
‘Linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia Romagna’ elaborato dal Servizio
sanitario regionale.
L’iniziativa infatti risponde all’ obiettivo di coniugare la qualità dell’acqua, che viene garantita dai gestori del servizio idrico attraverso l’adozione di Sistemi di Qualità certificati
che prevedono controlli, monitoraggi e trattamenti obbligatori, alla riduzione dell’impatto ambientale causato dal trasporto e dallo
smaltimento dei rifiuti.
4
Altrettanto importante risulta essere la volontà di servire nelle mense scolastiche gli alimenti di
qualità prodotti sul territorio del Comune di Pavullo ed acquistati presso i nostri operatori locali.
Relativamente ai costi ed agli introiti del servizio di ristorazione scolastica, si riportano i dati
risultanti dal rendiconto dell’esercizio 2008
ENTRATE
€ 687.837,50
SPESE
€ 703.203,91
Percentuale formale di copertura
97,81%
N.B: sono escluse le spese per la ristorazione al nido d’infanzia
Per quanto riguarda le tariffe all’utenza, gli importi a carico delle famiglie sono calcolati sulla
base dell’ISEE, che, come detto, tiene conto della situazione reddituale, patrimoniale e della
composizione del nucleo.
Il trasporto scolastico
Il servizio di trasporto è organizzato attraverso quattro linee a gestione diretta comunale, dodici
linee appaltate a privati ed una linea pubblica ATCM. È rivolto attraverso tale organizzazione agli
alunni delle scuole d’infanzia e primaria, mentre gli studenti della scuola secondaria di primo
grado utilizzano i mezzi di linea ATCM, con una contribuzione da parte del Comune pari al 40%
del costo dell’abbonamento.
Il bilancio dell’anno 2008 per il trasporto scolastico è il seguente:
ENTRATE
€
SPESE
€ 468.202,85
Percentuale di copertura
96.641,48
20,64%
Anche per questo servizio le tariffe sono determinate sulla base dell’ISEE
I Nidi d’Infanzia
Il nido d’infanzia è considerato dall’Amministrazione un obiettivo strategico, finalizzato al sostegno della genitorialità e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie.
Non a caso, al grande impegno finanziario sostenuto negli ultimi anni per la costruzione di nuovi
poli dedicati all’infanzia si è affiancato l’ulteriore sforzo economico per l’apertura di un micronido
in località Sant’Antonio a partire dal 19 ottobre.
Il nuovo servizio amplierà l’offerta educativa territoriale dedicata alla prima infanzia, offerta che
verrà a strutturarsi nel seguente modo:
• Un nido a gestione diretta comunale, il Tonini,con tre sezioni e capienza 48 bambini
• Un nido a gestione esternalizzata attraverso appalto alla coop. Domus Assistenza, Gli Amici
dello scoiattolo con due sezioni e capienza 30 bambini.
• Due micronidi, ciascuno con capienza 21 bambini, anch’essi affidati in gestione alla cooperativa Domus Assistenza: ‘I Folletti’ ed il nuovo di prossima apertura
A fianco dei nidi, sono poi presenti servizi integrativi rivolti alla prima infanzia quali il centro gioco
‘La casa tra i pini’, lo spazio ‘Favolando’ ed il Maternage Rosa - Azzurro.
Per l’anno 2008, il bilancio del servizio “Asili nido”, comprensivo del costo riferito al Centro gioco
è stato il seguente:
ENTRATA
€ 316.233,31
SPESA
€ 799.090,80
Percentuale di copertura
39,57%
Il sistema tariffario dei nidi d’infanzia è basato sull’ISEE per la definizione delle rette mensili e
prevede una riduzione del 15% per il secondo figlio frequentante il servizio.
Il servizio di prolungamento orario (pre-post scuola)
Il servizio di prolungamento orario è organizzato dal Comune con l’obiettivo prioritario di sostenere le famiglie con entrambi i genitori occupati, favorendo la complessa conciliazione dei tempi
di vita e lavoro, oggi particolarmente gravosa soprattutto in assenza di reti familiari o amicali di
supporto.
Gli oneri e gli introiti relativi all’anno 2008 (dati desunti dal rendiconto) sono:
ENTRATA
€
19.636,50
SPESA
€
56.242,94
Percentuale di copertura
34,91%
È un servizio svolto con personale qualificato, affidato alla cooperativa Domus Assistenza (e da
essa subappaltato alla coop. L’Ontano), che si configura come servizio a domanda individuale,
aggiuntivo rispetto ai servizi trasporto e mensa ed erogato esclusivamente a fronte di comprovata necessità familiare.
L’Amministrazione Comunale, in considerazione della bassa percentuale di copertura del servizio e del fatto che il costo molto contenuto ha portato negli anni passati ad un sostanziale incremento della domanda, in buona parte non sostenuta da reale necessità, ha deciso di aumentarne la tariffa annuale, sia per allineare gli importi con quelli applicati dai Comuni della Provincia
più simili per numerosità e struttura socio-demografica, sia per far fronte agli aumenti derivanti
dal costo orario del personale di cooperativa incaricato del servizio.
Il pacchetto famiglia
Pur in un momento di difficoltà che ha visto e vede il Comune impegnato nello sforzo economico
di ampliare l’offerta scolastica ed educativa attraverso la costruzione di nuove scuole e l’apertura di nuovi servizi educativi nonostante la continua, consistente riduzione dei trasferimenti dai
livelli istituzionali sovraordinati (Stato e Regione), l’Amministrazione ha deciso di introdurre delle
agevolazioni in favore delle famiglie su specifici servizi.
In particolare, oltre alla rateizzazione dei pagamenti per i servizi di trasporto e prolungamento
orario, sono previste già dal corrente anno scolastico agevolazioni e riduzioni in favore dei figli
successivi al primo, indipendentemente dalla fascia ISEE di collocazione del nucleo familiare.
Nel dettaglio, le agevolazioni possono essere così sintetizzate:
Servizio
Agevolazioni tariffarie
Agevolazioni di pagamento
TRASPORTO SCOLASTICO
• Applicazione dell’ISEE per
la determinazione delle tariffe
• Riduzione del 20% a partire
dal terzo figlio, indipendentemente dall’ISEE
• Gratuità per il quarto figlio
Rateizzazione in due
tranches dei pagamenti
indipendentemente
dall’ISEE e dal numero dei figli
PROLUNGAMENTO ORARIO
(PRE E POST SCUOLA)
Riduzione del 10% sulla tariffa a partire dal 2° figlio
iscritto al servizio
Rateizzazione in due tranches
dei pagamenti
NIDI D’INFANZIA
PLURIUTENZE
(famiglie con più figli che
fruiscono contemporaneamente
di più servizi)
Riduzione del 15% per il
secondo figlio iscritto al nido
Riduzione del 15%
dal secondo figlio per famiglie
con ISEE pari o inferiore
a € 9.000,00
È ormai realtà il progetto
per le classi multimediali
Circa un anno fa, la scuola media R. Montecuccoli, il Comune di Pavullo e la Comunità Montana
del Frignano, hanno dato inizio ad una collaborazione finalizzata alla realizzazione di un progetto didattico denominato “Classi Multimediali”.
Il progetto, ambizioso e con pretese innovative, ha acquisito forza sin da subito grazie alle
metodologie progettuali: infatti, pur essendo il sottoscritto colui che ha materialmente stilato il
progetto, esso nasce dopo una serie di incontri con amministratori e funzionari degli Enti e quindi
tramite un coinvolgimento attivo ed una condivisione a priori. Questa metodologia ha portato una
piccola rivoluzione nel modo di proporre progetti da parte della scuola: infatti normalmente si
confeziona la proposta, poi si ricerca un Ente disposto a finanziarlo!
Inoltre ha imposto un all’allargamento del progetto: non solo rivolto alla scuola media di Pavullo,
ma a tutte le scuole medie del Frignano.
Questa progettazione comune è diventata poi preziosa nel momento in cui si sono ricercati
ulteriori finanziamenti.
A settembre infatti il progetto si è avviato grazie ai contributi finanziari del Comune di Pavullo,
della Comunità Montana e della Fondazione della Cassa di Risparmio di Modena.
Venendo ai contenuti del progetto: si tratta di attrezzare le aule delle scuole con tecnologie
multimediali, a disposizione degli insegnanti sia come sussidio didattico, sia come sostituti ai
classici registri cartacei.
In pratica viene posizionato in ogni classe un pc collegato ad un sistemi di proiezione quale
schermo LCD o videoproiettore: l’insegnate potrà quindi utilizzare tale attrezzatura per arricchire
le lezioni con sussidi come filmati, brani musicali, presentazioni multimediali, ipertesti e così via.
I computer saranno collegati in rete e a internet: la navigazione nel web potrà essa stessa divenire un sussidio alla lezione. Inoltre sarà possibile realizzare banche comuni in cui depositare
i contenuti multimediali per renderli immediatamente accessibili a tutte le classi: non sarà più
necessario ricorrere a supporti esterni quali DVD, CD audio, CD rom, chiavette USB o altro.
Il collegamento internet sarà poi indispensabile per dar vita al secondo aspetto del progetto: il
computer sostituirà il registro di classe, il registro personale degli insegnanti. Verrà utilizzato per
gestire i verbali dei consigli di classe, gli scrutini e per automatizzare la stampa delle schede. Il
software che si occuperà di tutto questo sarà un applicativo web, ovvero non installato sui PC
ma residente su internet: ciò significa che gli insegnanti potranno accede ai vari registri, tramite
autenticazione, da una qualsiasi postazione internet. Si apriranno inoltre scenari interessanti per
i genitori, i quali potranno essere abilitati a controllare la situazione dei figli per quanto riguarda
le assenze, la valutazione delle singole discipline, le schede di valutazione. Potranno inoltre attivare sistemi di avviso quali SMS o e-mail da ricevere in caso di assenza dei figli.
Il progetto prevede il raggiungimento di tutti le caratteristiche elencate in tre anni e in diverse
fasi. In questo momento la scuola media Montecuccoli sta usufruendo della prima fase del progetto, ovvero il completamento delle infrastrutture di rete, il posizionamento dei PC nelle varie
classi e il collegamento con sistemi di proiezione (quattro classi dispongono di videoproiettore
e lavagna interattiva, le altre di televisore LCD a 32 pollici). Contestualmente alcuni insegnanti
stanno sperimentando una soluzione software di registro informatico. Tale sperimentazione è
finalizzata alla raccolta di dati utili allo sviluppo della soluzione software definitiva che sarà utilizzata a partire da settembre 2010. Durante questi due anni saranno realizzati corsi di aggiornamento per aiutare i docenti a sfruttare il potenziale software e hardware messo a disposizione.
A settembre 2011 il progetto dovrebbe essere a regime e si potrà ipotizzare l’apertura dei registri
ai genitori. Per chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento, può trovare la descrizione
dettagliata del progetto con relative ipotesi di spesa all’indirizzo internet
http://www.hobbyescuola.net/classi_multimediali/
Massimo Bonetti
L’insegnante responsabile del progetto
...le notizie che ci inviano
PERCHÈ VA COMBATTUTA
OGNI DISCRIMINAZIONE
...dalla prima pagina
Silvia Gianaroli e Christine Santi laureate campionesse italiane
per un forte dolore al ginocchio. Da non dimenticare la grande vittoria ottenuta in volata dallo
junior Stefano Busi sui 1500m.
Il week-end seguente si sono svolti a Sulmona (AQ) i campionati nazionali assoluti di società
dove, come in tutte le gare extra-provinciali, le ragazze di Pavullo hanno corso per la società
modenese “la Cittadella”. Sono stati ottenuti buonissimi piazzamenti da tutte le ragazze: Silvia
Vandelli è riuscita a portare a casa il risultato che desiderava sulla 5km di marcia e Chiara Casolari ha avuto l’onore di correre la 4x400m insieme ad Elisa Cusma, la grande campionessa
Italiana atleta dell’esercito, ma prima tesserata al “Mollificio Modenese Cittadella”.
Ma è stato il week-end seguente il protagonista dei più grandi risultati stagionali per le ragazze pavullesi, infatti; si sono svolti a Grosseto i campionati italiani individuali allievi/e dove nei
400m ostacoli Silvia Gianaroli, dopo avere vinto la batteria il sabato mattina, realizzando il suo
personale e la migliore prestazione italiana sulla distanza (1.03.61), la domenica ha corso la
finale distribuendo lo sforzo in modo perfetto e dopo un fantastico sprint finale, agli ultimi 60m
ha conquistato il gradino più alto del podio, aggiudicandosi il titolo di campionessa italiana 2009
e abbassando per la seconda volta in due giorni consecutivi il primato stagionale italiano a
1.03.25. Bellissima gara anche sui 2000m siepi per Francesca Bertoni che, dopo un inizio dove
a suo dire le gambe non giravano, a 450m dall’arrivo è partita con una notevole progressione
che l’ha portata dal 9° al 3° posto, riuscendo a conquistare la medaglia di bronzo. Negli 800m
gara difficile per Chiara Casolari che ha corso al di sotto delle sue possibilità sempre a causa dei
problemi di salute. Bene anche la staffetta composta da Laura Gabrielli, Francesca Giacobazzi,
Chiara Casolari e Silvia Gianaroli che si è classificata all’undicesimo posto.
Passiamo ora alla categoria cadetti/e (14/15 anni) dove si può proprio dire che nel corso di
questa stagione Christine Santi ha fatto scintille realizzando tempi straordinari sia sui 1000m
(3.00.16), che sulla specialità che lei preferisce, i 2000 (6.28.59). Proprio su questa ultima distanza, a Desenzano al “trofeo delle regioni” ,(il campionato italiano per le categorie giovanili) il
10 ottobre Christine ha messo a segno la più importante vittoria di questa stagione estiva, infatti
a soli 600m dalla partenza l’ atleta pavullese ha salutato le avversarie e si è dedicata a una corsa
solitaria che la ha portata ad una splendida vittoria in 6.27.27, con un incredibile distacco dalle
altre atlete in gara.
Da non dimenticare la staffetta regionale 3x1000 dove Raffaella Lokudo, Chiara Covili e Christine Santi hanno abbassato il record regionale portandolo 9.34.32. Da ricordare anche le medaglie di bronzo ottenute da Chiara Covili ai campionati regionali sia sui 1000m, sia sui 2000m.
Laura Bertoni
“L’educazione dovrebbe inculcare l’idea che
l’umanità è una sola famiglia con interessi comuni,,
Bertrand Russell
Nella società globalizzata o multiculturale spesso è difficile percepire ed accettare i cambiamenti
veloci della realtà sia da parte dei gruppi minoritari che da parte dei gruppi maggioritari come
da parte dei singoli individui, avendo ognuno la tendenza a conservare le sue caratteristiche e a
controllare tutti gli aspetti della propria “alterità”.
La realtà diversa o sconosciuta e stata sempre interpretata come fonte di paura oppure come
un difetto. Il contrario della fobia sono però la conoscenza reciproca, la socializzazione, la solidarietà, il dialogo.
Nella società attuale é incontestabile la diffusione elevata degli atteggiamenti discriminatori verso le persone: di una certa nazionalità, di un’altra razza, con handicap fisici \ psichici, con un
certo orientamento sessuale, che appartengono ad una certa categoria sociale, che hanno una
religione diversa, con appartenenza politica o provenienza territoriale diversa …
In questa situazione cosa possiamo fare?
Possiamo applicare le norme fondamentali e sane del buon senso, della solidarietà, del rispetto
reciproco, della convivenza multiculturale pacifica, in poche parole, le regole della “minima”
diplomazia.
Oppure possiamo applicare i principi inquinati della giungla moderna: l’ intolleranza, il terrorismo
psicologico, l’emarginazione, la discriminazione, l’isolamento, le minacce, gli abusi, il ricatto,
l’aggressività in tutte le forme che si può manifestare.
Ognuno, evidentemente, è responsabile di sé, delle sue scelte e dei suoi pensieri davanti a sé,
davanti alla giustizia terrestre e\o davanti alla giustizia celesta.
La certezza e che oggi non possiamo semplificare la realtà, organizzarci la vita o affrontare le
difficoltà quotidiane personale o collettive e non possiamo neppure difenderci usando prevalentemente i pregiudizi o le discriminazioni negative. Come sempre i pregiudizi consolidati e
l’intolleranza portano alle divergenze e a situazioni di tensione.
Dobbiamo usare le nostre doti di socializzazione e di negoziatori, la tolleranza, la pazienza, la
solidarietà, l’empatia, il rispetto, l’indulgenza, la responsabilità, per poter vivere pacificamente,
poiché ognuno di noi costruisce il mondo nel quale viviamo tutti.
La tolleranza individuale e collettiva è indispensabile per una buona convivenza, è la base della
tua e della mia libertà.
[email protected]
Angela Buburuzan
Presidente dell’Associazione Interculturale e Multietnica Tavola Rotonda, Pavullo
5
notizie dal distretto sanitario n. 5
I primi cento anni
dell’Ospedale di Pavullo
Una storia lunga un secolo
Il caldo abbraccio dei cittadini del Frignano
Ha appena compiuto cento anni l’Ospedale di Pavullo, una ricorrenza celebrata ricordando il
passato, ma tenendo allo stesso tempo ben presenti il ruolo attuale e le prospettive future della
struttura sanitaria del Frignano. Sono intervenuti Maria Pia Biondi, direttore del Distretto sanitario di Pavullo, Andrea Donati, direttore dell’ospedale, Romano Canovi, sindaco di Pavullo, Antonio Parenti, assessore ai Rapporti istituzionali e Celebrazioni del Comune di Pavullo, Alessandro
Tebaldi, presidente della Comunità montana del Frignano. Ha concluso la cerimonia l’intervento
di Giuseppe Caroli, direttore generale dell’Azienda Usl di Modena. Il piazzale a sud dell’edificio
ospedaliero è stato intitolato a Teresina Stefani. È stata installata una targa a ricordo di Carlo
Caselgrandi e Teresina Stefani.
La prima pietra dell’ospedale fu posata il 24 agosto del 1909, la struttura fu ultimata nel 1913 per
essere poi inaugurata ufficialmente il primo gennaio 1921. Un ruolo determinante nella realizzazione dell’opera, particolarmente importante per la popolazione della zona, è stato giocato
dal cav. Carlo Caselgrandi e da Teresina Stefani, che si prodigarono per promuovere e portare
a termine la costruzione dell’ospedale. Presidente delle Opere di Carità di Pavullo il primo,
e ricca possidente pavullese la seconda, si adoperarono con le loro sostanze e raccogliendo
finanziamenti fra i comuni, le banche e le persone più facoltose del territorio. Nel febbraio del
1945 la struttura fu seriamente danneggiata da un bombardamento, che provocò anche la morte
di alcuni degenti e addetti. Dopo la liberazione, avvenuta il 22 aprile dello stesso anno, il Comitato di liberazione nazionale nominò la giunta comunale, che a sua volta designò il prof. Enrico
Pacchioni a capo dell’Ente comunale di assistenza, fra le cui competenze c’era la direzione
dell’Ospedale civile. Fino al 1980, l’attribuzione dell’incarico è stata svolta dal Comune di Pavullo. Con l’istituzione del Servizio sanitario nazionale, l’Usl numero 18 assorbì tutte le funzioni
sanitarie e di igiene pubblica, dopodiché la gestione passò a dirigenti amministrativi di nomina
regionale. Nel corso degli anni, l’Ospedale di Pavullo è stato sottoposto a interventi di ristrutturazione e riammodernamento che gli hanno conferito i connotati attuali.
Targhe commemorative sono state consegnate a Melbia Isabel Stefani per Teresina Stefani dal
Sindaco di Pavullo Romano Canovi, ad Achille Caselgrandi per Carlo Caselgrandi dal presidente
della Comunità montana Alessandro Tebaldi, all’ex direttore dell’Ospedale di Pavullo Giuseppe
Lami dal direttore generale Azienda Usl Giuseppe Caroli, all’inserviente Ida Franchini dal direttore dell’Ospedale di Pavullo Andrea Donati e a Rina Venturelli (lo ha ritirato il figlio) dal direttore
del Distretto sanitario Maria Pia Biondi.
“La commemorazione del centenario dell’ospedale è un
evento importante – è il commento del direttore generale
dell”Azienda Usl di Modena Giuseppe Caroli – si tratta di
un appuntamento che segna idealmente un contatto fra la
generosità dei benefattori dell’ospedale, un secolo fa, e le
prospettive di sviluppo della struttura, che è un punto di riferimento imprescindibile per l’assistenza sanitaria nella zona
del Frignano”.
Al riguardo Gian Carlo Muzzarelli, Assessore regionale ha
dichiarato “Il centenario dell’Ospedale di Pavullo è una ricorrenza da festeggiare, ma per noi è soprattutto un impegno a mantenere alto, rafforzandolo continuamente, il livello
dei servizi socio-sanitari in Emilia-Romagna: dovunque, e
con particolare intensità in Appennino”. “L’impegno per le
aree montane è tra le priorità di questa amministrazione regionale, e la qualità dei servizi sanitari ne rappresenta uno
dei cardini. In questo senso, l’Ospedale di Pavullo – in rete
con i servizi territoriali di Fanano e Pievepelago - ha una
rilevanza chiave per la sicurezza dei cittadini del Frignano
e dell’Appennino modenese, e dei turisti che vengono a visitare questi luoghi”. “La bontà della
sanità regionale, prosegue l’Assessore, è stata recentemente confermata da una ricerca del
Censis, che colloca nettamente al primo posto la Regione Emilia-Romagna come offerta sanitaria. L’impegno della Regione è proseguire lungo questa strada, valorizzando la rete montana,
tra l’altro con il servizio di elisoccorso 118, per assicurare tutte le sicurezze ai cittadini. Sicurezza
della salute, sicurezza fisica, sociale e ambientale, dando a chi vive in montagna le stesse risposte e la stessa qualità delle risposte di chi vive nei grandi centri della pianura”.
Alcuni dati sull’Ospedale
I posti letto sono 145, suddivisi tra quelli che fanno capo all’area medica – Medicina Interna, con
unità semintensiva e posti dedicati ai pazienti con ictus, Geriatria Lungodegenza Postacuzie Riabilitazione Estensiva -, all’area chirurgica – Chirurgia Generale, Day Surgery Polispecialistico,
Ortopedia, Ginecologia – e, infine, all’area materno-infantile con Ostetricia, Pediatria e Nido.
Sono inoltre presenti Anestesia e Terapia Antalgica, Ambulatori specialistici, Laboratorio analisi,
Diagnostica per Immagini, Pronto Soccorso, Medicina Riabilitativa, Endoscopia Digestiva, Comparto Operatorio centralizzato, Centrale di Sterilizzazione, Servizi di Diabetologia e Cardiologia,
Emodialisi e Farmacia.
Quanto ai dati di attività, l’ospedale conferma di essere un punto di riferimento per tutto il territorio del Frignano, e in alcuni casi la competenza dei professionisti, raggiunge eccellenze che
portano a Pavullo pazienti da altri distretti, oltre che da fuori regione. Nel 2008 i ricoverati sono
stati 5.697, con un numero complessivo di giornate di degenza pari a 43.146, dati che evidenziano un aumento rispetto al 2007. Riguardo al day hospital, i pazienti seguiti sono stati 961,
mentre gli accessi sono stati 4.215.
In tema di innovazione tecnologica, l’Ospedale di Pavullo prosegue nelle sue azioni tese a migliorare la dotazione della struttura: si sono appena conclusi i lavori di ammodernamento tecnologico di due sale operatorie che hanno comportato un investimento di circa 120mila euro,
con l’installazione di moderne apparecchiature medicali, dette “pensili”. Si tratta di macchinari di
ultima generazione, dotati di tutto quello che necessita all’équipe chirurgica, che sostengono in
modo sicuro e stabile gli strumenti elettromedicali coinvolti nei vari interventi. Nei prossimi mesi
inoltre sarà rinnovato completamente il parco attrezzature del laboratorio analisi con un investimento di circa 300mila euro. L’ospedale dunque continua a essere un patrimonio dei cittadini del
Frignano, e in quanto tale deve essere funzionale alle esigenze del territorio. Si ribadisce la sua
funzione di parte integrante di una rete provinciale che consente a tutti i cittadini di accedere a
tecnologie e professionalità di alto livello.
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Servizio di trasporto alla Radioterapia
Taglio degli abeti in via Bellei :
oncologica del Policlinico
bocciata la mozione che chiedeva
le dimissioni dell’assessore
È in funzione il servizio di trasporto della LILT del Frignano dall’ospedale di Pavullo alla Radioterapia oncologica del Policlinico di Modena. Questo servizio,completamente gratuito, è rivolto a
tutti coloro che sono in cura al Day Hospital di Medicina dell’ospedale di Pavullo che necessitano
di fare radioterapia, previa richiesta al Dott. Giovanni Carrieri. Non tutti i pazienti sono in grado di
guidare da Pavullo a Modena per seguire le loro terapie, e non tutti hanno qualcuno che li possa
accompagnare, è per questo che per volontà del sig. Romeo Francia, deceduto qualche tempo
fa, è sorta la sede del Frignano della LILT, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, proprio perché
chi è malato e provato dalle terapie, possa proseguire le sue cure senza dover pagare taxi o
servizi di ambulanze troppo esosi. La signora M.R. è stata la prima ad usufruire del servizio:
“L’autunno scorso mi è stato diagnosticato un linfoma, e dopo sei mesi di chemioterapia a Pavullo, ho iniziato la radioterapia al Policlinico di Modena nel mese di giugno. Ho un figlio di 5 anni
e mio marito che è l’unico che lavora in famiglia non poteva certo accompagnarmi tutti i giorni
a Modena. Sono venuta a conoscenza del servizio della LILT tramite il Dott. Casolari del CSV
Centro dei Servizi per il Volontariato di Pavullo, ed ho avuto modo di contattare la Signora Sonia
Francia, che mi ha confermato la disponibilità dell’Associazione. La LILT accompagna i pazienti
tre volte a settimana, il mercoledì, giovedì e venerdì. Io dovevo fare quattro settimane di terapia,
dal lunedì al venerdì. Mi recavo all’entrata dell’ospedale di Pavullo e partivo con la macchina
della LILT per Modena, “scortata “ da tre volontari. Arrivati alla radioterapia del Policlinico, uno
mi accompagnava al reparto, e gli altri due dopo aver parcheggiato venivano anch’essi ad aiutarmi. L’appoggio e la solidarietà davvero sentita dei volontari LILT, per me sono stati un sollievo,
sia dal punto di vista fisico, che da quello morale”. Per informazioni rivolgersi alla signora Sonia
Francia, cell. 3497163479 o al Dott. Carrieri tel. 0536/ 29234.
LILT - Pavullo
Si è svolta recentemente una riunione del Consiglio comunale di Pavullo che ha esaminato una
mozione presentata dal consigliere Giuseppe Melchiorri del gruppo consigliare “Il Castello” che
aveva ad oggetto la nota vicenda del taglio dell’abetaia in via Bellei e concludeva chiedendo le
dimissioni dell’assessore all’ambiente Giuliano Ferrari.
Nel dibattito che è seguito alla illustrazione della mozione sono state riconfermate le posizioni
dei diversi gruppi politici.
Il Sindaco Romano Canovi ha riaffermato i motivi di sicurezza che hanno reso indispensabile
l’intervento ma ha altresì ammesso errori nella gestione della vicenda che non ha visto sufficientemente coinvolti e resi partecipi i cittadini della zona.
Errori - ha assicurato il sindaco - che non si ripeteranno più.
Canovi, assumendo comunque su di sè ogni responsabilità in merito, ha riaffermato la sua fiducia nell’ operato dell’ assessore Ferrari che, a suo giudizio, in questo anni ha lavorato con grande
tenacia e passione su tutti i temi di carattere ambientale, primo fra tutti l’avvio del progetto di
riqualificazione del parco Ducale.
Molto critici sull’ operato dell’ assessore Ferrari e sull’ abbattimento degli alberi gli altri consiglieri
di opposizione intervenuti nel dibattito mentre i rappresentanti della maggioranza hanno controbattuto difendendo l’ operato dell’ amministrazione comunale.
In sede di votazione la mozione è stata respinta con i voti favorevoli della minoranza e tutti i
consiglieri di maggioranza contrari.
Canovi: il Parco Ducale rinato
a nuova vita si difende da solo
Il Sindaco Romano Canovi sui recenti lavori di riqualificazione al Parco Ducale ha rilasciato una
dichiarazione nella quale si afferma: “L’ intervento di riqualificazione fatto nel Parco Ducale si
difende da solo ed è sotto gli occhi di tutti. Il consenso, sempre piu’ ampio e convinto, che mi
hanno manifestato i pavullesi e i turisti che in queste prime settimane dall’inaugurazione hanno
visitato il Parco Ducale ove è stato realizzato il primo lotto di lavori di sistemazione e riqualificazione è per me, e per gli altri amministratori del Comune di Pavullo, motivo di grande soddisfazione. Dell’esigenza di recuperare e qualificare il Parco Ducale se ne parlava a Pavullo, in
diversi sedi, da parecchio tempo, da tanti anni.
Finalmente nei mesi scorsi è stato possibile aprire il cantiere per attuare il primo lotto di opere
sulla base di un progetto redatto dall’Architetto Moreno Giacobazzi che vanta una competenza e
una esperienza specifica in questo campo. Considerando il fatto che il Parco Ducale rappresenta un vero e proprio patrimonio storico e ambientale il progettista ha preventivamente concordato con la Sovrintendenza modalità e tipologie degli interventi. Si tenga conto, inoltre, che ogni
tipo di azione esterna sul Parco Ducale non si presenta per nulla semplice in quanto si tratta di
intervenire su un’ area, su un’ opera, per meglio dire, che ha una sua precisa e secolare fisionomia che non va mai stravolta ma solo e unicamente recuperata, qualificata, resa più funzionale.
Ogni modifica che non fosse tesa unicamente al recupero e alla qualificazione, in un contesto
storico culturale ben definito come quello, sarebbe di per sè arbitraria.
Già all’epoca della sua realizzazione- e il capo progettista Huller ne era completamente consapevole- il Parco Ducale di Pavullo vedeva un’ area piu’ curata e ricca di aiuole e sentieri artificiali
nella zona attorno a Palazzo Ducale e una progressiva integrazione con la natura circostante
mano a mano che ci si allontanava dal Palazzo”.
“È evidente - ha continuato Canovi - che queste caratteristiche e modalità di intervento dovranno
essere mantenute in tutta l’azione di recupero e qualificazione così come è stato fatto con questo primo stralcio. In questo senso si spiega anche il fatto che l’impianto di irrigazione automatica, che tra l’altro in una logica di risparmio delle risorse funziona recuperando l’acqua di scolo
delle fontane, è stato previsto e realizzato solo in un’area circoscritta, in quelle zone cioè, ove le
aiuole fiorite la richiedono nei periodi più siccitosi.
Sarebbe stata palesemente una assurdità estenderla nelle aree più naturali del Parco così come
tanti stradelli, che altro non sono che semplici sentieri tracciati dal piede umano, soprattutto nelle
zone più lontane da Palazzo Ducale, in un contesto cioè di piena naturalità, rimarranno tali.
Su di essi non si interverrà con nessuna sistemazione che sarebbe comunque artificiale e si
rispetterà dunque pienamente la loro naturalità.
Altra cosa è stata, ovviamente, la sistemazione dei camminamenti che consentono ora ai residenti nella zona di via Tagliamento e delle aree circostanti di raggiungere il centro del Paese
attraverso il Parco Ducale anche quando le condizioni atmosferiche renderebbero impraticabile
un sentiero su terra battuta.
Per quanto riguarda il materiale utilizzato per delimitare le aiuole va detto che è quello più comunemente usato nella realizzazione delle aiuole nei parchi pubblici d’Italia e d’Europa.
L’ Assessore all’Ambiente Giuliano Ferrari che, su mia delega, ha seguito tutte le fasi di progettazione e realizzazione di questo primo stralcio ha fatto un ottimo lavoro del quale voglio nuovamente ringraziarlo come ho già fatto in occasione della cerimonia di inaugurazione.
Così come voglio ringraziare nuovamente il progettista, la ditta appaltatrice e tutti coloro che, in
qualsiasi modo, anche con proposte e critiche costruttive, hanno dato un contributo alla realizzazione di questa opera che registra oggi un così vasto consenso.
L’impegno che mi sento di assumere davanti ai miei concittadini non è solo quello di mettere a
cantiere nuovi stralci del progetto complessivo ma anche quello di garantire negli anni a venire
una manutenzione continua e adeguata di un patrimonio storico e ambientale così significativo
per la nostra comunità”.
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La situazione delle aree verdi del capoluogo.
Gli interventi necessari e i progetti in campo.
Il 12 novembre un incontro con i cittadini presso la sala della Comunità Montana
Il territorio del comune di Pavullo custodisce un patrimonio verde ragguardevole sia nel capoluogo che
nelle frazioni. Per ciò che concerne le aree verdi del
capoluogo l’eccellenza è senz’altro rappresentata
dal Parco Ducale su cui si è intervenuti con un importante progetto di riqualificazione atteso da anni e
inaugurato il giorno 8 agosto.
Altre zone necessitano però di manutenzioni straordinarie per la presenza di numerose piante che
versano in condizioni critiche sia sotto l’aspetto fitosanitario che strutturale. Nei prossimi mesi massima
attenzione sarà quindi prestata ad alcune aree di
grande frequentazione, parco di Via Bellei e parco
di Viale Martiri in primis, e alle aree che completano
la fruizione del Parco Ducale, ovvero la pineta tra via
Marchiani e via Giardini e la pineta posti a margine
dei campi da tennis.
Il parco di via Bellei
Come è noto nell’area verde di via Bellei sono stati abbattuti 34 abeti. Secondo la perizia tecnica del
Giuliano Ferrari
Dott. Agronomo Antonaroli si trattava di alberi secchi
o gravemente compromessi dal punto di vista strutturale per i quali il rischio di schianto era da
considerare da elevato (classe fitostatica C-D con probabilità di caduta entro un anno dal rilievo
11-50%) a molto elevato (classe fitostatica D con probabilità di caduta entro un anno dal rilievo
50 - 100%). Per alberi in queste condizioni, secondo il parere tecnico, è indispensabile procedere all’abbattimento.
Se a questo si aggiunge l’alta frequentazione della zona e la presenza di numerosi parcheggi a
ridosso dell’area, ancor meglio si capisce l’urgenza dell’intervento e la decisione presa dall’Amministrazione. Si è quindi operato non per fare scempio, ma per salvaguardare l’incolumità dei
cittadini e dare al parco un futuro verde che una serie di concause, tra cui in primo luogo la messa a dimora di impianti forestali non idonei, i mancati diradamenti (necessari oltre un ventennio
fa) e le estati sempre più siccitose, stavano gravemente compromettendo.
Ora la migliore risposta ai pavullesi che sinceramente hanno a cuore il verde pubblico, sarà
operare nel parco di Via Bellei con la stessa attenzione e cura messi in campo nell’intervento
del Parco Ducale. Il progetto di riqualificazione, mai messo in discussione dall’Amministrazione,
prevede infatti la messa a dimora di nuove piante, l’impianto di irrigazione per favorirne l’attecchimento, una migliore delimitazione con staccionate e siepi del perimetro del parco, la sistemazione dei pedonali e il posizionamento degli arredi.
L’idea di progetto sarà presentata e discussa giovedì 12 novembre 2009, alle ore 20.30 presso
la Comunità Montana, in una serata dedicata a tutti i cittadini in cui sarà illustrato anche lo stato
del verde pubblico del nostro capoluogo e le linee guida relative alla riqualificazione che l’Amministrazione comunale ha tracciato.
Il parco di viale Martiri
Nel parco di Viale Martiri sono presenti in primo luogo, frassini, ippocastani e tigli.
La situazione più problematica è quella dei frassini, con numerosi esemplari deperienti che presentano evidenti disseccamenti della metà superiore delle piante.
Le ragioni di tale deperimento
sono dovute principalmente ad
una eccessiva densità dell’impianto, a lunghi periodi siccitosi e a danni che interessano le
radici.
Anche in questo caso, per alcune piante il rischio di schianto e ribaltamento è elevato o
molto elevato per cui sarà necessario continuare nell’opera,
già cominciata lo scorso anno,
di diradamento selettivo e successiva messa a dimora di
nuove piante.
Le pinete di
via Marchiani
e via Giardini
Le due pinete poste all’ingresso del capoluogo tra la Giardini e la Marchiani, presentano
numerosi aspetti critici e il loro
recupero, necessario, sarà
oneroso e complesso.
Si tratta infatti di impianti forestali realizzati con specie (principalmente abeti rossi e pini)
inadatte alle locali condizioni pedoclimatiche le cui condizioni sono gradualmente peggiorate
negli anni a causa dell’innalzamento delle temperature e della diminuzione delle piogge (l’estate
appena conclusa è stata una delle più calde degli ultimi 150 anni, seconda solo a quella del
2003).
Anche in questo caso sarà necessario continuare nell’opera di diradamento selettivo (un primo
lotto di lavori è stato realizzato nel 2007 con un progetto della Comunità Montana che ha interessato oltre 200 abeti malati e secchi) e dare spazio alle latifoglie che naturalmente crescono
nel sottobosco.
Terminati i diradamenti, che sono oggi la priorità, sarà poi necessario riqualificare la viabilità
pedonale e l’arredo urbano al fine di dare vita ad una porzione di Parco da sempre poco fruita e
forse anche per questo, troppo trascurata.
Chi mi conosce e conosce la mia storia sa che lavoro con dedizione per perseguire questi
obiettivi. Invito infine chiunque fosse interessato ad avere chiarimenti sulle politiche del verde
o su altre questioni ambientali a contattarmi direttamente nelle forme che meglio crede (cell.
3346050711; martedì, giovedì e sabato in ufficio dalle 9.00 alle 13.00 meglio se con appuntamento per evitare accavallamenti con altre persone o impegni; mail: [email protected]).
Giuliano Ferrari - Assessore all’Ambiente
L’avvio della riqualificazione del Parco Ducale
Ospitiamo in questa sede un intervento dell’architetto Moreno Giacobazzi, autore del progetto alla base del primo stralcio della riqualificazione del Parco Ducale di Pavullo inaugurato nei mesi scorsi. Nell’intervento l’architetto Giacobazzi illustra in modo dettagliato
i motivi ispiratori del progetto e le scelte attuate.
Un luogo dove la storia e l’arte incontrano la ricchezza della natura e degli usi contemporanei.
Il Parco Ducale di Pavullo rappresenta un bene di grande importanza ambientale ed è profondamente connesso all’immaginario della città di Pavullo, per come essa è vissuta tanto dai suoi
cittadini quanto dai suoi visitatori. Questo grande spazio verde, profondamente radicato nelle
vicende vissute e nella memoria di molte generazioni di pavullesi, oltre che preziosa risorsa
ambientale costituisce però anche un’importante emergenza storico-culturale, avendo accompagnato lo sviluppo urbano di Pavullo quasi per gli ultimi due secoli.
La notevole valenza storica ed ambientale del Parco ha comportato, prima dell’approvazione del
progetto, il conseguimento della autorizzazione al progetto definitivo di riqualificazione rilasciato
dalla competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici (L. 1089/1939 e L.
42/2004), la quale ha preventivamente valutato positivamente le modalità di intervento comples-
Un’immagine storica del Parco
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sivo proposte ed i materiali da utilizzarsi, senza porre condizioni od eccezioni.
Il Parco Ducale di Pavullo è stato pensato e realizzato come naturale complemento del Palazzo;
fu fatto costruire dal Duca Francesco IV ingegnere tedesco Carlo Huller (lo stesso che ridisegnò
i giardini di Modena) negli anni 1842-43. Il parco si ispirava ai principi compositivi che, convenzionalmente, potremmo identificare nel cosiddetto “giardino all’inglese” o giardino paesistico.
Superando le regole del “giardino all’italiana”, in voga fino a poco tempo prima, la vegetazione
non era più costretta ad assumere precise forme geometriche, i viali e i sentieri potevano adattarsi alla morfologia del terreno e rendere agevoli i percorsi, senza operare importanti modifiche.
Il progetto del giardino, pur nella sua artificialità, mirava ad una godimento migliorato e pittoresco
della natura dove l’uomo dotato di sensibilità coglieva, nella contemplazione dei luoghi, la consolazione di una natura armonizzata e non più nemica. L’idea del giardino paesistico ricavato nelle
adiacenze del palazzo di villeggiatura montana appariva particolarmente appropriata stante il
collegamento ambientale e visuale con il paesaggio naturale circostante.
La presenza di esemplari vegetali spettacolari evidenzia la particolarità del Parco Ducale; numerose sono le specie arboree e arbustive tipiche della zona e non mancano piante di origine
esotica non autoctona, come “Il Pinone” che altro non è che un esemplare di cedro del Libano,
oggi felicemente naturalizzato ma, al tempo della messa a dimora, considerato pianta esotica.
Tenendo conto dell’estensione del Parco Ducale, in gran parte costituito da aree boschive, si
è scelto di improntare il progetto su un insieme di interventi sistematici di riqualificazione, differenziati a seconda che si agisse sulle aree circostanti il Palazzo Ducale, ovvero quelle più
frequentate da parte dei cittadini pavullesi e dai turisti presenti nelle varie stagioni, o che le si
estendesse alle zone più periferiche, che sfumano nelle aree boscate caratterizzanti la parte più
alta del Parco. Il Progetto, nella sua articolazione Definitiva ed Esecutiva, è stato impostato su
di una attenta analisi storica del contesto ambientale oggetto di intervento.
Parco Ducale come Raggio Verde storicizzato
Occorre fare una considerazione di fondo su una caratteristica singolare del Parco Ducale di
Pavullo: la parte più conosciuta e frequentata del Parco si origina dal piazzale circostante il
Palazzo Ducale; seguendo il declivio naturale si dipana la rete dei percorsi storicizzati, in un
susseguirsi di zone boscate e di radure, alternando via via le zone più formalizzate del parco con
il paesaggio agricolo e naturale che caratterizza l’area circostante l’abitato di Pavullo. Bisogna
riflettere sull’importanza di questa particolarità: a Pavullo, provenendo dal centro del paese, si
possono raggiungere le campagne ed i boschi circostanti, rimanendo immersi nel paesaggio
naturale e, prevalentemente nella prima parte costituita dalla zona bassa del Parco Ducale,
blandamente modificato dall’intervento umano. Lo stesso percorso può essere effettuato al contrario, partendo dalla rete sentieristica esterna all’abitato per arrivare fino al centro del paese,
senza dovere attraversare strade asfaltate, rimanendo all’interno di un parco storico di grande
valore. La continuità della compagine naturale, fino all’interno del tessuto urbano consente agli
abitanti ed ai visitatori del paese di venire a contatto con un livello accentuato di biodiversità,
caratterizzato dalla presenza di microfauna e flora di assoluto interesse, fino all’interno dell’area
L’area della Fontana dei pesci rossi prima e dopo l’intervento di riqualificazione
urbanizzata. In molte importanti città europee, non ultima Milano, si stanno investendo grandi risorse economiche per interventi di riqualificazione e riequilibrio ambientale denominate convenzionalmente “raggi verdi”: non si tratta altro che costituire delle direttrici, sistemate prevalente
a parco urbano, che dal centro delle città raggiungano il territorio agricolo circostante. In realtà
Pavullo ha il suo “raggio verde” da quasi duecento anni e si tratta di un contesto di assoluto
valore ambientale, storico e culturale.
Se a questo si aggiunge le presenza, in adiacenza all’area del Parco Ducale, delle aree conosciute come pineta intermedia e pineta bassa, sia pure con l’interposizione della via Giardini
e della via Marchiani e con caratteristiche qualitative certamente inferiori, non possiamo che
cogliere la particolarità di questa direttrice verde che attraversa, da est ad ovest, l’intera compagine urbanizzata di Pavullo, determinando una interessante simbiosi tra territorio urbanizzato e
territorio naturale, sia pure modificato dall’intervento umano.
Criteri e priorità di intervento
Dovendo intervenire su di un contesto di alto pregio ambientale, caratterizzato da notevoli valori
a carattere storico ed culturale (particolarità queste che hanno comportato l’attribuzione del vincolo da parte della Soprintendenza competente) ci siamo dovuti attenere a modalità di intervento
calibrate sulla assoluta singolarità del luogo. In sintesi si è inteso agire sulle situazioni maggiormente compromesse dal degrado, cercando di valorizzare al massimo gli interventi possibili,
in rapporto con le risorse economiche a disposizione, apprezzabili ma indubbiamente limitate
rispetto alla dimensione del contesto di intervento; si è scelto di utilizzare tecniche, materiali e
modalità applicative tra le più aggiornate ed appropriate, anche secondo le più recenti evoluzioni della prassi di intervento e riqualificazione su ambiti caratterizzati dalla presenza di verde
urbano di interesse storico ed ambientale. Data l’estensione e la ricchezza territoriale del Parco
va comunque sottolineato che gli interventi operati non possono che rivestire carattere di primo
passo di un percorso che dovrà svilupparsi per ulteriori stralci, successivi a quello recentemente
completato, in modo da conseguire un progressivo arricchimento della qualità e della fruibilità
dei luoghi.
I materiali dell’intervento di riqualificazione
L’intervento di recupero del Parco Ducale si è configurato, anche in rapporto alle premesse
sovraesposte, come un insieme di azioni di alta manutenzione di ambiti e manufatti già dotati
di importanti valenze storiche, culturali e naturalistiche. Nella scelta delle modalità di intervento
(come già ricordato, necessariamente concordato con la Soprintendenza competente) si è così
dovuto procedere ad una accurata selezione delle alternative materiali e metodologiche da utilizzarsi, riferendosi comunque al massimo livello qualitativo ed alle migliori opzioni offerte dalla
cultura progettuale e del restauro dei giardini storici e di rilevante valore ambientale.
I contenimenti delle aiuole sono stati realizzati in acciaio cor-ten: realizzando la nuova delimitazione delle aiuole antistanti al Palazzo Ducale, con un disegno che ha volutamente richiamato
le caratteristiche rappresentate sulla pianta storica tracciata dal Vandelli nel 1855, si è optato
per l’utilizzo di fasce in acciaio cor-ten (lega di acciaio e rame che, ossidandosi, produce una
patina auto protettiva, di buona valenza estetica, che non necessita di futuri interventi di manutenzione). Questa scelta, peraltro riscontrabile in innumerevoli altri interventi paesaggistici e di
recupero del verde storico a livello italiano ed europeo, ha consentito di avere una delimitazione
lineare e continua delle aree sistemate ad aiuola, perfettamente sagomata rispetto al tracciamento curvilineo delle delimitazioni delle stesse e correttamente inserita nel contesto dal punto
di vista estetico e cromatico; gli spigoli delle bandelle sono stati rifiniti con appositi profili sagomati mentre i bordi sono stati arrotondati mediante smerigliatura, allo scopo di rendere assimilabile il sistema ad una normale cordolatura realizzata in pietra naturale od artificiale. Particolare
attenzione è stata posta nel ridefinire una adeguata cornice al basamento del busto di Raimondo
Montecuccoli (opera di grande pregio dello scultore Antonio Graziosi, posata nell’anno 1909, terzo centenario della nascita del condottiero, oggi nuovamente di grande attualità correndo l’anno
del quarto centenario): si è così realizzata una sorta di propaggine erbosa del basamento che
asseconda sobriamente l’andamento del percorso pedonale adiacente e dello slargo antistante
al Palazzo Ducale; questo scelta progettuale ha consentito un efficace collegamento con la
sistemazione a verde adiacente e ha conferito una adeguata valorizzazione a questa presenza
di considerevole valore.
L’intervento sui percorsi pedonali esistenti e per la sistemazione dei sentieri in terra battuta,
formati spontaneamente dall’intenso uso da parte dei cittadini, ha comportato, oltre alla realizzazione ed al recupero dei sottofondi e delle pavimentazioni, anche la realizzazione di adeguamenti ed integrazione delle dotazioni, funzionali ad un migliore utilizzo complessivo dell’area del
parco.
La realizzazione di una nuova rampa di accesso pedonale da via Giardini, in corrispondenza
della scalinata di ingresso nord, affiancata da parapetto in legno che accompagna il percorso
rialzato parallelo alla strada si è resa necessaria per facilitare l’accesso ai soggetti con difficoltà
di deambulazione, alle mamme con passeggino e a tutti coloro che abbiano difficoltà ad accedere al parco attraverso una sia pur breve gradinata; la realizzazione di tratti di palizzate in legno
ha consentito di mettere in sicurezza alcuni tratti di percorso realizzati in rilevato, ma anche di
delimitare alcune zone allo scopo di scoraggiare accessi impropri e dannosi attraversamenti
delle zone sistemate a verde.
Per quanto concerne il fondo dei percorsi pedonali, originariamente realizzato in conglomerato
bituminoso di tipo stradale e con elevati livelli di degrado, se ne è prevista l’integrazione e la
sostituzione con pavimentazione architettonica a doppio strato in ghiaietto lavato, ottenuto con
inerti selezionati, e legante trasparente per le zone più ampie circostanti il palazzo ducale e con
legante bituminoso per la rete dei percorsi interni al parco, a garantire un armonico inserimento
nel contesto naturale e ambientale.
Sono infatti numerosi gli esempi di applicazione di tale soluzione di pavimentazione in contesti
di pregio ambientale ed elevatamente significativi per il loro intrinseco valore storico-artistici.
La presenza di una parte di ghiaietto mobile, sulla parte consolidata sottostante, accentua la
naturalità della soluzione scelta, esaltandone la qualità dell’inserimento nel contesto storicizzato
e naturalistico circostante. I percorsi, le piazzole e l’ampio slargo circostante il Palazzo Ducale,
dialogano così coerentemente con l’architettura, le presenze monumentali, le sistemazioni a
verde decorativo
Uso di specie vegetali appropriate per la realizzazione del verde decorativo, con caratteristiche
estetiche e di portamento confacenti ad un parco storico ed alle particolari condizioni di luce
tipiche del luogo (presenza di ampie zone ombreggiate). Si è quindi privilegiata la messa a dimora di arbustive ed erbacee perenni, accostate a seconda del portamento, delle caratteristiche
cromatiche e tempi di fioritura, allo scopo di conseguire un incremento della qualità dell’effetto
decorativo nel corso del tempo senza dover ricorrere a costose sostituzioni (come sarebbe
avvenuto se si fosse scelto di utilizzare piante annuali); si è inoltre scelto di mettere a dimora
specie bisognose di bassa manutenzione e caratterizzate da ragionevole fabbisogno in termini
di irrigazione e concimazione.
Realizzazione di un impianto di irrigazione, dimensionato e calibrato sulle esigenze delle sistemazioni a verde decorativo poste a margine del piazzale circostante il Palazzo Ducale, lungo
la direttrice pedonale che conduce fino alla Fontanina e l’area immediatamente adiacente alla
Fontana dei pesci rossi”
Intervento di restauro sulla “fontana dei pesci rossi” e riqualificazione della piazzola circostante:
si è proceduto al restauro ed alla reimpermeabilizzazione della vasca, si è ripristinato lo zampillo
centrale, mantenendo accuratamente la guarnizione vegetale costituita dalla sedimentazione
del muschio che ha progressivamente rinaturalizzato le vasche sovrapposte portate dal fusto
centrale.
Predisposizione dei cavidotti di attraversamento necessari al futuro rifacimento dell’impianto di
illuminazione pubblica.
Azioni per un parco sostenibile
Nell’impostazione dell’intervento di riqualificazione sul Parco Ducale non abbiamo voluto sottrarci dall’imperativo di commisurare le azioni di recupero ed integrazione al criterio della sostenibilità ambientale. Le scelte fondamentali di sostenibilità adottate sono le seguenti:
Adozione di un catalogo di specie vegetali decorative da mettersi a dimora particolarmente rustiche, con basso fabbisogno di irrigazione e di concimazioni chimiche.
Scelta di limitare le aree verdi ad elevata manutenzione alla zona circostante il piazzale Palazzo
Ducale, alla passeggiata che conduce alla Fontanina ed allo spazio circostante alla “Fontana
dei pesci rossi”.
Mantenimento della maggior parte del parco a caratterizzazione seminaturalistica per ridurre gli
interventi di manutenzione e per consentire coerentemente il mantenimento del suo carattere
originario di contesto posto a raccordo tra spazi artificiali, sistemati con modalità più compiutamente formali, e le zone boscate adiacenti, in cui il parco torna ad assumere la connotazione di
luogo naturale.
Realizzazione di impianto di irrigazione alimentato mediante recupero delle acque provenienti
dagli scarichi della Fontanina e della “Vasca dei pesci rossi”: la posa in opera di una cisterna
interrata della capienza di 10.000 litri ha consentito di accumulare l’importante e preziosa risorsa idrica (non dimentichiamo che si tratta di acqua sorgiva) che, fino a poco tempo fa, veniva
dispersa nelle fognatura. Alla cisterna attinge l’impianto di irrigazione che va a servire tutte le
aree circostanti al Palazzo Docale, oltre che la siepe in bosso di recente impianto, frontistante
la via giardini. La cisterna raccoglie acqua 24 ore su 24 ed è dotata di scarico per troppo pieno.
L’autonomia di accumulo è tale da consentire la copertura dell’intero ciclo di irrigazione per i
diversi settori: tale ciclo viene svolto durante la notte allo scopo di ottimizzare l’assimilazione
dell’acqua da parte delle piante, ridurre le dispersioni per evaporazione e le interferenze con le
normali attività di fruizione del Parco.
Di fronte al Palazzo Ducale
9
Al teatro “Mazzieri” grande qualità delle proposte
Sono orgoglioso di presentare la nuova stagione teatrale del
Mac Mazzieri che si distingue per la qualità delle proposte. Il
teatro registra a Pavullo una crescita costante del pubblico
e del numero di abbonati, a dimostrazione del buon lavoro
svolto nel corso delle stagioni da ERT (Fondazione Emilia
Romagna Teatro) e della fiducia e del progressivo interesse
dei pavullesi agli spettacoli dal vivo.
Quest’anno la stagione si presenta varia e ricca, spaziando
dagli autori classici , Shakespeare in primis, agli autori contemporanei, con attori del calibro di Zingaretti e Paolini che
calcheranno le scene del Mazzieri.
Segnalo volentieri la novità della danza. A Pavullo, dove la
danza gode di un’importante tradizione, attestata dagli ottimi
risultati di due scuole affermate, sarà presente per la prima
volta l’etoile di fama internazionale Raffaele Paganini. L’attività del teatro è un valore aggiunto di altissimo significato
nel nostro territorio in quanto
rappresenta il fattivo impegno
a sostenere e promuovere
un’arte antichissima, capace
anche nell’attualità di paralare
al pubblico in una forma diretta e coinvolgente. La costante attenzione a garantire un
cartellone di qualità nel pieno
rispetto della trasversalità dei
gusti e dei generi si conferma
anche quest’anno alla base
Fausto Gianelli
delle scelte programmatorie,
Assessore alla Cultura
della ricchezza e varietà di
una proposta che i cittadini non mancheranno di apprezzare.
Quindi, si alzi il sipario.
Fausto Gianelli
La stagione teatrale 2009 / 2010
Il Teatro Mac Mazzieri annuncia con piacere quelli che saranno
gli appuntamenti proposti per la decima stagione di attività.
Si aprirà il sipario 19 novembre all’insegna del divertimento con
lo spettacolo La Presidentessa, una tra le più popolari opere
di puro vaudeville, che vedrà tornare sul palco di Pavullo, diretti
da Massimo Castri, i giovani attori già protagonisti di Così è (se
vi pare), spettacolo che riscosse grande successo di pubblico
nella Stagione 2007/2008. A seguire si propone un’assoluta
novità: per celebrare i dieci anni di programmazione infatti,
Raffaele Paganini porterà al Mac Mazzieri, per la prima volta
all’interno della Stagione teatrale, la danza, con Ho appena 50
anni. Lo spettacolo vede la partecipazione del corpo di ballo
della Compagnia Nazionale di Roma e propone un estratto dei
più grandi successi della carriera del grande danzatore.
Dopo la pausa natalizia si riprenderà con Il birraio di Preston,
spettacolo scritto dall’inventore del Commissario Montalbano,
Andrea Camilleri e a seguire un grande classico del teatro shakespeariano, Otello, con la regia di Arturo Cirillo.
L’11 febbraio Marco Paolini, uno dei più grandi narratori del teatro civile, dopo i successi di Il racconto del Vajont, Parlamento
chimico - Storie di plastica e I-TIGI Canto per Ustica, continua il
suo percorso di narrazione dell’Italia recente con La macchina
del capo. In questo nuovo spettacolo Paolini racconta la realtà
nazionale degli anni 60 e 70 con gli occhi di un ragazzino, attraverso il campo da pallone, la colonia estiva, la famiglia.
Sarà poi la volta di un noto protagonista della scena italiana,
Luca Zingaretti, che presenterà al pubblico pavullese La sirena,
monologo che racconta di una grande e insolita storia d’amore
fra un uomo e una sirena, tratto da un racconto di Giuseppe
Tomasi di Lampedusa.
Infine l’operetta, cui il pubblico del Mac Mazzieri è particolarmente affezionato, con la compagnia Corrado Abbati che chiuderà la stagione il 30 marzo con My fair lady.
La campagna abbonamenti inizierà il 19 ottobre, mentre la vendita dei biglietti ai singoli spettacoli inizierà sabato 7 novembre.
CGIL CISL UIL ed Emilia Romagna Teatro Fondazione promuovono un’iniziativa a favore dei lavoratori in mobilità o
in cassa integrazione tesa a contrastare la riduzione del
reddito disponibile e a mantenere attivo il rapporto con la
cultura.
I destinatari, iscritti ad una delle tre confederazioni sindacali, potranno sottoscrivere abbonamenti e acquistare biglietti scontati del 50% per gli spettacoli in programma nella Stagione 2009/2010 nei teatri gestiti da ERT Fondazione
nella Regione Emilia-Romagna.
Presso le sedi sindacali territoriali sarà possibile ritirare
un coupon che, presentato alla biglietteria del teatro con
un documento di identità, darà diritto all’applicazione dello
sconto.
Per avere maggiori informazioni i lavoratori potranno rivolgersi al proprio sindacato di categoria.
19 novembre
Emilia Romagna Teatro Fondazione,
Teatro Stabile dell’Umbria
LA PRESIDENTESSA
di Maurice Hennequin e Pierre Veber
regia Massimo Castri
con Marco Brinzi, Giorgia Coco, Francesca Debri,
Michele Di Giacomo, Federica Fabiani, Alessandro
Federico, Vincenzo Giordano, Diana Hobel, Alessandro Lussiana, Davide Lorenzo Palla, Antonio Giuseppe Peligra
Dopo il grande successo riscosso dal pirandelliano Così è (se vi pare)
nella passata stagione, Massimo Castri torna a lavorare con lo stesso
affiatato gruppo di giovani attori provenienti dal corso di Alta Formazione
da lui stesso diretto. Il Maestro toscano sceglie per questa stagione il
vaudeville, con un testo di Maurice Hennequin e Pierre Veber, autori tra
i più rappresentativi di questo genere. La presidentessa ricalca esattamente quelli che sono i canoni del genere: ritmo scenico e esattezza
dell’esecuzione interpretativa, valorizzazione delle capacità comiche e
del carattere di ogni singolo personaggio in scena.
15 dicembre - DANZA
Arteatro s.r.l.
HO APPENA 50 ANNI
Raffaele Paganini e la Compagnia Nazionale di Roma
regia e coreografie Mvula Sungani
con Raffaele Paganini, Emanuela Bianchini,
Simona De Nittis
con il pirotecnico Sirtaki. Luci e proiezioni all’avanguardia arricchiscono
Ho appena 50 anni, uno spettacolo nato per regalare al pubblico grande
danza e grandi emozioni.
12 gennaio
Teatro Stabile di Catania
IL BIRRAIO DI PRESTON
dal romanzo di Andrea Camilleri
regia Giuseppe Dipasquale
con Pino Micol, Giulio Brogi, Mirella Lo Giudice
Con Il birraio di Preston lo
Stabile di Catania riprende
e rinnova un allestimento
di grande successo che al
fascino del racconto camilleriano affianca l’avvincente
regia di Giuseppe Dipasquale, coautore della riduzione e
qui alla testa di un cast eccellente.
Come è tipico nello stile di
Camilleri, il racconto parte da un fatto che vuole essere di per sé stupefacente, misterioso e incantatore.
In un piccolo paese siciliano, nella seconda metà dell’Ottocento, si
inaugura il nuovo teatro civico “Re d’Italia”. Il Prefetto si intestardisce
di inaugurare la stagione lirica con un melodramma di scarso valore.
In realtà nessuno vuole la rappresentazione di quell’opera, ma il Prefetto
obbliga addirittura a dimettersi ben due consigli di amministrazione del
teatro pur di far passare quella che lui considera una doverosa educazione dei paesani all’Arte, causando quasi una guerra civile tra le due
fazioni.
3 febbraio
Teatro Stabile delle Marche, Teatro Eliseo, Nuovo Teatro srl
OTELLO
di William Shakespeare
regia Arturo Cirillo
con Salvatore Caruso, Arturo Cirillo, Michelangelo Dalisi,
Rosario Giglio, Danilo Nigrelli, Monica Piseddu,
Luciano Saltarelli, Sabrina Scuccimarra
L’Otello è la tragedia della parola. Tutto nasce da un racconto, quello
di Otello a
Brabanzio
e poi a Desdemona.
La parola
inventa
i
luoghi, costruisce i
sentimenti,
determina
l’agire dei
personaggi. L’Otello
è un letto,
disfatto e
spesso deserto. E’ il
luogo del
tradimento:
il palcoscenico immaginario, ma non per questo meno reale, della gelosia, della
brama, dell’atto animale. La storia finisce a letto, ma il letto c’era già,
continuamente evocato. Brabanzio è cacciato fuori del letto, Otello lascia forse Desdemona a letto, il Doge potrebbe essere a letto, certo
ci andrà poco dopo. L’Otello è tutto sentimento, covato, malato, irrealizzato; si parla di guerre e battaglie che non avvengono mai e intanto
nella mente dei personaggi esplode qualcosa di molto più pericoloso.
E’ quello che succede quando gli eserciti si fermano, quando gli uomini
non combattono più, quando arriva la fatidica pace.
Arturo Cirillo
11 febbraio
produzione Jolefilm
Lo spettacolo è una rivisitazione degli ultimi cinque decenni, ispirati ai
racconti di un grande artista, Raffaele Paganini ed ideati e realizzati dall’
eclettico regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani. La trama
si snoda in cinque quadri collegati tra loro, “Mare”, “Opera”, “Sonos”,
“Metropoli” e “Sirtaki”, che si susseguono componendo un’unica storia.
Uno spettacolo che dà un occhio al passato per proiettarsi con fiducia ed
entusiasmo verso il futuro. Durante lo svolgimento dei quadri coreografici si alterneranno grandi danze corali, intensi assolo e spettacolari passi
a due. Le musiche spaziano dai grandi compositori classici quali Puccini
e Verdi, alle splendide canzoni di Madredeus e Gloria Estefan, per finire
LA MACCHINA DEL CAPO
di e con Marco Paolini
musiche originali composte ed eseguite da Lorenzo Monguzzi
direzione tecnica Marco Busetto
La macchina del capo prende vita dagli Album, i racconti teatrali costruiti
lungo un arco temporale che va dal 1964 al 1984, nei quali lo stesso
gruppo di personaggi cresce passando da uno spettacolo all’altro, in
una sorta di romanzo popolare di iniziazione. Non è un diario, non è un
pezzo nostalgico, e nemmeno una memoria d’altri tempi. E’ un lavoro
Inizio spettacoli ore 21.00 - A spettacolo iniziato non sarà consentito l’accesso alla sala BIGLIETTI: intero 18 € - ridotto 16 €
La Direzione si riserva di apportare al programma modifiche che si rendessero necessarie per cause di forza maggiore.
Formula 6+ Sconto di 2 € a biglietto per l’acquisto di un minimo di 6 biglietti per una o più rappresentazioni con assegnazione del posto al momento dell’acquisto.
Orari biglietteria - Vendita biglietti Dal 7 novembre per tutti gli spettacoli della Stagione nei seguenti orari: il giorno precedente e il giorno stesso dello spettacolo dalle 17 alle 19 e nelle serate di programmazione cinematografica.
Presso la biglietteria del Cinema Teatro MacMazzieri è possibile acquistare i biglietti con prenotazione del posto di tutti gli spettacoli in cartellone al Teatro Storchi
e al Teatro delle Passioni di Modena, all’Auditorium Ferrari di Maranello, al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, al Teatro Nuovo di Mirandola.
Vendita biglietti online: www.emiliaromagnateatro.com
Prenotazioni telefoniche La prenotazione telefonica si può effettuare chiamando il numero 0536/304034. I biglietti prenotati telefonicamente devono essere ritirati tassativamente entro il giorno precedente allo spettacolo, pena annullamento della prenotazione.
Abbonamenti
Prosa 7 (7 titoli) intero 97 € - ridotto 92 €
Amico Teatro (7 titoli) Riservato ai gruppi e alle associazioni. Adesione minima di 10 persone. Unico 92 €
Abbonamento Coop (4 titoli) Riservato ai possessori di Carta Socio Coop. Una Carta Socio dà diritto all’acquisto di due abbonamenti Coop. L’abbonamento dà diritto all’ingresso ridotto al cinema presso il Cinema Teatro MacMazzieri e l’Auditorium Ferrari e di Maranello. Unico 60 €
Campagna abbonamenti – orari biglietteria Durante la campagna abbonamenti la biglietteria sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30.
VENDITA Abbonamenti
Prelazione Dal 19 al 24 ottobre vendita riservata agli abbonati della Stagione 08/09 che potranno confermare il posto occupato nella scorsa Stagione.
Cambio posto Il 26 ottobre la vendita è riservata agli abbonati della Stagione 08/09 che desiderano cambiare posto. Cambiando posto non si conserva alcun diritto su quello occupato nella stagione precedente.
Nuovi abbonamenti I nuovi abbonati potranno acquistare il loro abbonamento dal 27 al 31 ottobre. - Abbonamento Coop Dal 2 al 6 novembre. Abbonamento riservato unicamente ai titolari di Carta Socio Coop.
Campagna abbonamenti – Orari biglietteria Durante la campagna abbonamenti la biglietteria sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30.
RIDUZIONI
Le riduzioni non sono cumulabili. Hanno diritto alle riduzioni le persone fino ai 29 anni e oltre i 60 anni di età e i soci ARCI.
Per l’Associazione “Amici della Musica” sconto del 10% sul prezzo del biglietto intero riservato agli Associati. Per avere diritto allo sconto è necessario presentare la propria tessera alla biglietteria del teatro.
Per associati e dipendenti CNA Modena ERT sconto del 10% sul prezzo del biglietto intero.
Per gli abbonati del Teatro MacMazzieri sconto del 15% sui biglietti degli spettacoli in programma al Teatro Storchi e al Teatro delle Passioni – Modena.
Per informazioni e prenotazioni: Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri - Via Giardini - 41026 Pavullo nel Frignano (MO) - tel. 0536/304034 - [email protected] - www.emiliaromagnateatro.com - www.arcimodena.org
10
24 febbraio
Zocotoco s.r.l.
30 marzo - OPERETTA
Inscena s.r.l.
dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
di e con Luca Zingaretti
testi e lirche di Alan Jay Lerner
musiche di Frederick Loewe
con Compagnia Corrado Abbati
LA SIRENA
sull’infanzia e sulla primissima adolescenza, tra la famiglia, la colonia e
le avventure nel campetto di pallone. È un viaggio che parte dalla casa,
micro-universo dal quale osservare il mondo, per avanzare alla scoperta del macro-mondo (del mare, dei compagni di giochi, del sesso visto
con gli occhi di un bambino). È il ritratto di un’Italia di periferia, vista su
scala ridotta, tra la Pedemontana e il mare. È un lavoro sul desiderio e
sulla scoperta, vicino alle atmosfere di Monicelli. I ragazzi protagonisti
del racconto sono quasi gli “Amici miei”, ma ragazzini. E le zingarate
sono forse più innocenti, ma lo spettacolo si permette di giocarci con
altrettanta ironia.
Il teatro dei ragazzi
2009/2010
Anche quest’anno il Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo organizza una Rassegna di Teatro Ragazzi rivolta alle Scuole
per una fascia di età che va dalla Scuola Materna alla Media
Inferiore. Gli insegnanti interessati a partecipare con le loro
classi possono prenotarsi (entro il sabato 31 ottobre 2009) via
mail all’indirizzo [email protected] o via fax allo 0536/
21267 (seguendo le indicazioni riportate nelle cartelline consegnate alle direzioni didattiche). Si ricorda che l’adesione non è
automatica, ma deve essere verificata dal teatro che darà conferma dell’avvenuta prenotazione. Nel caso in cui le domande
superino la capienza della sala, verrà seguito l’ordine di arrivo
delle prenotazioni.
venerdì 13 novembre
L’ASINA SULL’ISOLA
L’INCOSCIENZA DI ZENO
di Paolo Valli e Katarina Janoskova
con Paolo Valli
scenografia Giona Rossetti
musiche Giacomo Puccini - fonica Erich Galliani
con la collaborazione artistica di Maurizio Bercini
Questa è una storia che vuole raccontare ai figli di questi tempi caotici
del mondo algido e semplice delle nostre montagne, di un bellissimo
sport - lo sci, e di uomini e donne che li hanno amati con tutta la forza
del loro cuore, come Zeno Colò. Storie vere che contengono però anche
il sapore magico delle favole, storie che stimolano i giovani a credere ai
valori dello sport e della vita.
Tecnica utilizzata: Teatro d’attore e ombre
Fascia d’età: 8 - 13 anni
lunedì 18, martedì 19 gennaio
COMPAGNIA BURAMBO’
L’ELEFANTE SMEMORATO E LA PAPERA FICCANASO
di e con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli
Luca Zingaretti, conosciuto al
grande pubblico per l’interpretazione del ruolo del Commissario
Montalbano nella celebre serie
televisiva tratta dai romanzi di
Andrea Camilleri, non è solo
interprete ma anche curatore
della regia e dell’adattamento
drammaturgico di questo piccolo gioiello che è Lighea. Siamo
a Torino, nel 1938.
In un caffè,
due uomini, entrambi siciliani,
s’incontrano. Sono un giovane
giornalista, Paolo Corbera, deluso da avventure amorose di
poco valore e in piena crisi di
misantropia e l’apparentemente arcigno professor La Ciura, ex senatore
oltre che esperto ellenista, animati dalle stesse passioni e soprattutto
dalla stessa solitudine che, fatalmente, li avvicina e li porta alla condivisione di un segreto: l’amore tra il senatore La Ciura e Lighea, sirena,
figlia di Calliope.
Per liberarsi dei pensieri che gli attanagliano la mente, un elefante soffia
dentro dei palloncini rossi i suoi ricordi e li fa volare via, perdendo la
memoria.
Tutto fila liscio fino a quando una papera ficcanaso non entra nella sua
vita e lo esorta a uscire dal torpore della dimenticanza per cominciare
una nuova vita: in fondo, i ricordi, belli e brutti, sono come gli amici, che
ti aiutano nel momento del bisogno.
Tecnica utilizzata: Pupazzi e marionette da tavolo
Fascia d’età: 3-7 anni
mercoledì 17 febbraio
PRINCIPIO ATTIVO TEATRO
STORIA DI UN UOMO E DELLA SUA OMBRA
regia Giuseppe Semeraro
con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei, Raffaele Vasquez
musiche originali dal vivo Raffaele Vasquez
luci Otto Marco Mercante
Spettacolo Finalista al Premio Scenario Infanzia 2008
Intorno a un quadrato bianco si danno battaglia un uomo, un palloncino
e la sua ombra, travestita da morte. E’una battaglia fatta di inseguimenti,
di ammiccamenti, di momenti di quiete e di burrasca. Agito come un cartone animato in bianco e nero e accompagnato da suoni e musiche eseguite dal vivo, lo spettacolo richiama il repertorio dei clown e del cinema
muto, offrendo un’ora di assoluto ed intelligente divertimento.
Tecnica utilizzata: clown e musica dal vivo
Fascia d’età: 5-10 anni
mercoledì 3 marzo
TEATRO CREST
LA STORIA DI HANSEL E GRETEL
testo Katia Scarimbolo
scene luci e regia Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Giulio Ferretto,
Paolo Gubello, Maria Pascale
Lo spettacolo porta in scena la celebre fiaba di Hansel e Gretel, che,
dopo essersi persi nel bosco, incontrano una donna che appare loro
bellissima, accogliente e materna, mentre in realtà è strega che inganna
e mangia i bambini. Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola, perché i
bambini imparino a dare valore alle cose e soprattutto alla loro capacità
di discernere e conquistarle.
Tecnica utilizzata: teatro d’attore
Fascia d’età: 6-10 anni
MY FAIR LADY
My Fair Lady è un
musical del 1956
di Alan Jay Lerner,
autore del libretto
su musiche di Frederic Loewe, tratto
dall’opera Pigmalione di George
Bernard
Shaw.
Frederick Loewe il
più “operettistico”
dei compositori di
Broadway, nasce
a Vienna ed è figlio di un cantante d’operetta. Il suo più grande successo, di portata mondiale, è appunto My Fair Lady il “musical” più vicino
all’operetta.
La Compagnia Corrado Abbati propone in esclusiva, la nuova versione
italiana di questa opera musicale leggera, che racconta la storia di uno
snob professore di fonetica che accetta di trasformare un’incolta e rozza
fioraia in una “signora”dell’alta società.
RASSEGNA DI
CINEMA PER BAMBINI
Ottobre - Dicembre 2009
abato 31 ottobre - ore 16.30
CORALINE E LA PORTA MAGICA*
di Henry Selick. Animazione, durata 100 min. - USA 2008
sabato 7 novembre - ore 16.30
LE AVVENTURE DEL TOPINO DESPEREAUX
di Sam Fell, Robert Stevenhagen. Animazione,
durata 90 min. - USA, Gran Bretagna 2008.
sabato 14 novembre - ore 16.30
ALIENI IN SOFFITTA*
di John Schultz. Con Ashley Tisdale, Robert Hoffmann,
Kevin Nealon, Doris Roberts, Tim Meadows. Avventura,
USA, Canada 2009
sabato 21 novembre - ore 16.30
IL MIO VICINO TOTORO
di Hayao Miyazaki. Animazione, durata 86 min. - Giappone
sabato 28 novembre - ore 16.30
MOONACRE – I SEGRETI DELL’ULTIMA LUNA*
di Gabor Csupo. Con Dakota Blue Richards, Augustus Prew,
Ioan Gruffudd, Natascha McElhone, Tim Curry. Avventura,
durata 103 min. - Ungheria, Gran Bretagna, Francia 2008.
sabato 5 dicembre - ore 16.30
BIANCANEVE E GLI 007 NANI
di Steven E. Gordon, Boyd Kirkland. Animazione, durata 70
min. - USA 2009
*CONSIGLIATO AI BAMBINI PIU’ GRANDI
Ingresso:
bambine/i (fino ai 12 anni) € 3,50 - adulti € 4,50
Abbonamento 5 film a scelta
bambine/i (fino ai 12 anni): € 14,00
L’abbonamento sarà in vendita negli orari
e giorni di apertura della sala.
RASSEGNA DI CINEMA D’ESSAI “FESTIVAL!”
Ottobre - Dicembre 2009
mercoledì 28 ottobre - ore 21
SUL LAGO TAHOE
di Fernando Eimbcke. Con Diego Cataño, Héctor Herrera, Daniela
Valentine, Juan Carlos Lara II, Yemil Sefani. Drammatico, durata 85
min. - Messico, Giappone, USA 2008.
Il sedicenne Juan, esasperato dai problemi familiari, decide di scappare a bordo dell’auto dei suoi. La fuga, però, termina velocemente
contro un palo del telegrafo poco distante dalla sua abitazione.
Costretto a riparare la macchina, Juan si imbarca in un’odissea cittadina ...
mercoledì 4 novembre - ore 21
TERRA MADRE
di Ermanno Olmi. Con Ampello Bucci, Maurizio Gelati, Carlo Petrini,
Pier Paolo Poggio, Marco Rizzone. Documentario, durata 78 min.
– Italia 2009.
Un maestro del cinema mondiale propone il proprio punto di vista
sul grande tema del cibo e sulle implicazioni economiche, ecologiche, sociali ad esso correlate. Ermanno Olmi costruisce un documentario, un film d’inchiesta limpidamente autoriale, che fa i conti
con il destino del pianeta. Una poetica riconoscibile e riconducibile
a tutta la sua opera precedente ma sorprendente per la sua unicità
formale nel panorama del genere documentario.
mercoledì 11 novembre - ore 21
VINCERE
di Marco Bellocchio Con Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi, Corrado Invernizzi, Michela Cescon, Matteo Mussoni, Elena Presti,
Fausto Russo Alesi, Paolo Pierobon. Drammatico, durata 128 min.
- Italia 2009.
Milano, primi anni del 1910. Benito Mussolini, giovane direttore del
quotidiano socialista ‘Avanti!’, è fermamente deciso a guidare le
masse verso un futuro anticlericale, antimonarchico e socialmente emancipato. Accanto al lui c’è Ida Dalser, una donna conosciuta
a Trento che lo ama e lo sostiene in tutto. Arriverà persino a vendere
quello che ha per aiutarlo a finanziare i suoi progetti: la fondazione di un
nuovo quotidiano, il ‘Popolo d’ Italia’, e la nascita del movimento fascista. Gli darà anche un figlio: Benito Albino. Tuttavia, quando allo scoppio
della I Guerra Mondiale Mussolini si arruola nell’Esercito, Ida perde le
sue tracce..
mercoledì 18 novembre - ore 21
QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA
di Jacques Rivette. Con Jane Birkin, Sergio Castellitto, André Marcon,
Jacques Bonnaffé, Julie-Marie Parmentier. Drammatico, durata 75 min.
- Francia, Italia 2009.
Proprio alla vigilia dell’inizio della tournée estiva, il proprietario di un circo viene a mancare. Nonostante tutto gli artisti decidono di proseguire lo
stesso con il programma fissato e chiedono alla figlia del defunto direttore, Kate, di prendere lei in mano la direzione del circo. Kate è lontana
dal mondo circense da oltre quindici anni ed ha una sua attività ben avviata, però accetta di unirsi a loro. Tuttavia, non sarà solo Kate il nuovo
elemento della troupe. Infatti, a loro si unirà anche Vittorio, un italiano
appassionato del circo che non solo riuscirà ad entrare nel palinsesto
dello spettacolo ma anche a fare breccia nel mondo segreto di Kate...
mercoledì 25 novembre - ore 21
RACCONTI DA STOCCOLMA
In collaborazione con la Commissione delle Pari Opportunità, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
INGRESSO GRATUITO PER LE DONNE
di Anders Nilsson. Con Oldoz Javidi, Lia Boysen, Reuben Sallmander,
Per Graffman, Bibi Andersson. Drammatico, durata 133 min. - Germania, Svezia 2006. -V.M. 14 ANNI
Una giornalista di successo, il proprietario di un locale notturno e un’adolescente di origine turca sono i protagonisti di tre vicende parallele, che li
portano ad affrontare un dramma comune: tutti si ritrovano costretti a vivere nella paura, minacciati dalle stesse persone che amano. Tre storie
di ordinario terrore per i Racconti da Stoccolma di Anders Nilsson,
premio Amnesty International al 57° Festival di Berlino.
mercoledì 2 dicembre - ore 21
IL GRANDE SOGNO
di Michele Placido. Con Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Luca
Argentero, Massimo Popolizio, Alessandra Acciai, Silvio Orlando,
Laura Morante Drammatico, durata 101 min. - Italia, Francia 2009.
Nicola è un bel giovane pugliese che fa il poliziotto ma sogna di
fare l’attore, e si trova a dover fare l’infiltrato nel mondo studentesco
in forte fermento. All’università incontra Laura, una ragazza della
buona borghesia cattolica, brillante e appassionata studentessa che
sogna un mondo senza ingiustizie, e Libero, uno studente operaio,
leader del movimento studentesco che sogna la rivoluzione. Tra i tre
nascono sentimenti e forti passioni e Laura - sedotta da entrambi dovrà scegliere chi dei due amare.
mercoledì 9 dicembre - ore 21
IL CATTIVO TENENTE
ULTIMA CHIAMATA NEW ORLEANS
di Werner Herzog. Con Nicolas Cage, Val Kilmer, Eva Mendes, Xzibit, Shea Whigham. Drammatico, durata 121 min. - USA 2009.
Il film è il remake de “Il cattivo tenente” di Abel Ferrara con Nicolas
Cage nei panni del protagonista. Terence McDonagh, ispettore della
squadra omicidi del dipartimento di polizia di New Orleans, viene
promosso tenente per aver salvato un detenuto dall’annegamento
nelle ore immediatamente...
Ingresso unico: €. 4,50
Abbonamento 5 film a scelta: € 18,00
L’abbonamento sarà in vendita
negli orari e giorni di apertura della sala.
11
Pavullo ha ricordato l’on. Mario Ricci, il comandante
partigiano “Armando”, medaglia d’oro
della Resistenza e Sindaco della Liberazione
Nel ventesimo anniversario della scomparsa dell’on. Mario Ricci (Armando), il Sindaco della Liberazione e della ricostruzione di Pavullo, Comandante delle formazioni partigiane in montagna,
Medaglia d’ oro della Resistenza,parlamentare della Repubblica, il Comune di Pavullo nel Frignano, in collaborazione con l’ANPI provinciale e locale, ha promosso, per ricordarne la figura,
una serie di iniziative che si sono svolte domenica 6 settembre.
A tali iniziative hanno partecipato un grande numero di cittadini, partigiani e combattenti della
libertà, amministratori pubblici provenienti da diversi comuni della Provincia e della Regione.
In mattinata, dopo la deposizione di un omaggio floreale sulla tomba al cimitero di Monteobizzo,
si è svolta al Cinema Teatro Mazzieri, di fronte ad una platea gremita, la commemorazione ufficiale. Hanno così preso la parola il Sindaco di Pavullo Romano Canovi, che si è soffermato in
particolare sulla figura di Mario Ricci come Sindaco della Liberazione e della ricostruzione di Pavullo e il Presidente provinciale dell’ ANPI Aude Pacchioni che ha messo l’accento, rifacendosi
ai valori che sono stati alla base della Resistenza, sull’importanza decisiva delle lotte attuali a
difesa della Costituzione e della democrazia.
Il Prof. Giuliano Albarani, Presidente dell’Istituto Storico di Modena, ha concluso l’incontro presso il Cinema Mazzieri con un intervento nel quale ha sottolineato i motivi del grande fascino che
ancora suscita la figura di Armando con la sua “inattualita” rispetto ai tanti disvalori che contraddistinguono la società odierna. Un corteo ha quindi percorso le vie del centro sino al Paradiso dei
Pini ove è stata deposta una corona presso il monumento che ricorda “Armando”.
Nel pomeriggio, sempre presso il Paradiso dei Pini, si sono esibiti con ingresso gratuito diversi
gruppi musicali.
Una figura storica che riuscì a unire tutte le forze
nella lotta contro i nazisti e per la rinascita di Pavullo
Pubblichiamo di seguito l’intervento del Sindaco Romano Canovi in occasione della commemorazione dell’on. Mario Ricci “Armando”.
Quella di Mario Ricci rappresenta davvero uno dei rari casi nei quali la vicenda umana di una
persona si intreccia strettamente con la storia di quasi un secolo, di un secolo, come quello appena strascorso, che è stato uno dei piu’drammatici, tormentati e sanguinosi...
Mario Ricci nasce a Pavullo nel maggio del 1908 in una famiglia povera della frazione di Sassoguidano. La sua è una piccola famiglia di coltivatori costretta dalla miseria, come tante altre,
dopo il primo conflitto mondiale, a vendere il piccolo podere e a trasformarsi in mezzadri.
Ma la povertà, comune allora a gran parte delle tante e numerose famiglie delle frazioni e del
capoluogo, continua a non dare tregua...
Mario Ricci è costretto così nel 1930 a raggiungere il padre e il fratello che già erano emigrati
in Francia, il suolo che in quel tempo dava asilo a tanti nostri connazionali obbligati a fuggire
dall’Italia dalla fame o dalla persecuzione fascista.
È di quel periodo la svolta decisiva della vita di Armando.
A Tolone si iscrive al Partito Comunista Francese e, di fatto, da quel momento decide di dedicare
la sua esistenza, con tutto quello che avrebbe potuto comportare, alla realizzazione degli ideali
del movimento comunista internazionale.
Chi ha avuto la fortuna di ascoltare direttamente dalla voce di Armando il ricordo di quegli anni
rimaneva colpito dalla grande consapevolezza e, insieme, dalla naturalezza e dalla semplicità,
con la quale rammentava e commentava questa sua - per tanti aspetti drammatica - scelta di
vita. Una scelta di vita che significava, allora, non tanto aderire semplicemente ad una forza politica ma decidere di dedicare la propria vita alla realizzazione di ideali forti, al limite dell’utopia,
gli ideali comunisti nei quali Mario Ricci si identificava completamente.
E l’adesione ad un partito per lui altro non significava che fare parte di un movimento collettivo
che si poneva come obbiettivo, appunto, la realizzazione di quegli ideali.
Mettere gli ideali davanti ad ogni altra cosa, fossero la carriera politica, l’appartenenza allo stesso partito, ha segnato tutta la sua vicenda umana. Emblematico è stato il suo comportamento
nel dopoguerra nel momento in cui il PCI, sulla scia della scomunica staliniana nei confronti di
Tito, ruppe con il leader e il movimento comunista jugoslavo accusandolo di ogni misfatto oltre
che di essere un traditore degli ideali comunisti.
Armando, che aveva conosciuto personalmente Tito negli anni della guerra di Spagna, non
credette mai alle tremende e strumentali accuse nei suoi confronti, si rifiutò di fare fronte comune contro di lui e lo difese apertamente. Ma Armando non era un semplice militante o elettore
comunista. Mise consapevolmente a grave repentaglio una prestigiosa carriera politica (era giàSindaco di Pavullo e parlamentare), una fama vasta e consolidata a livello nazionale e la sua
stessa appartenenza al Partito Comunista.
Non mancarono voci anche autorevoli che chiedevano la sua espulsione per avere disobbedito
alle indicazioni del vertice del Partito ma non per questo Armando retrocedette dalla difesa di
Tito e del movimento comunista jugoslavo.
Questa era la sua tempra.
Quella che Armando compie nel 1930 è dunque davvero una scelta di vita che lo porta nell’
arco di pochi anni ad essere arrestato una prima volta a Nizza per il possesso di materiale di
propaganda comunista e poi alla partenza per la guerra di Spagna. Le vicende che vedono protagonista Armando negli anni a venire - la guerra di Spagna, la prigionia nella fortezza di Tolone
e nel campo di internamento di Vernet, il rientro in Italia e l’ arresto e, dopo l’ 8 settembre, la
12
costruzione e la direzione della Resistenza in montagna - sono sui libri di storia
A me preme soprattutto ricordare Armando come il Sindaco della ricostruzione di Pavullo.
Pavullo - lo sanno bene le persone in questa sala più avanti nell’ età - alla fine del conflitto, al
pari di tanti altri comuni della nostra provincia e della montagna in particolare, lamentava un
panorama di distruzione e miseria. Gran parte del capoluogo era stato bombardato.
Tra gli edifici praticamente distrutti vi erano il palazzo muncipale, la Chiesa parrocchiale, il Convento, l’Ospedale, tante abitazioni del centro e della periferia.
Ovunque, sia nel capoluogo che nelle frazioni, allora intensamente popolate, regnava la miseria
e la disoccupazione la faceva da padrona. Per non parlare degli ordigni inesplosi, delle famiglie
distrutte e separate dalla guerra, dei reduci che tornavano a casa, magari dopo anni ed anni di
guerra in Africa, in Grecia, in Albania, sul Don, colpiti così duramente nel corpo e nell’animo.
Ma le distruzioni e la devastazione non erano solo sul terreno. Le guerre, i conflitti, arrecano non
solo morte e distruzioni materiali ma lasciano sempre, dietro di se, inevitabilmente, una lunga
scia di odi e di feroci divisioni.
A Pavullo la guerra voluta dal fascismo e l’occupazione nazista erano costate tante vittime tra i
combattenti della libertà e tra i civili. Nella mente di ognuno vi erano ancora vivide le immagini
feroci e barbare delle rappresaglie nazifasciste.
Non solo di quelle compiute a Pavullo ma anche di quelle che avevano insanguinato, a poche
decine di chilometri da noi, Monchio, Susano e Costrignano, per non parlare di Marzabotto...
Sarebbe stato facile in quel tempo lasciare che le vendette si compissero e aprire una fase di
sanguinose persecuzioni di segno opposto. Così non fu e larga parte di questa scelta va a merito
del movimento partigiano, del Comitato di Liberazione Nazionale e di Armando in particolare.
Armando, già all’indomani del 22 aprile 1945, mise tutto il suo prestigio personale che era davvero grandissimo, tutto l’ enorme peso di tutta la sua autorevolezza a sostegno di una causa che
diventò la sua ragione di vita: la ricostruzione di Pavullo E Armando sapeva, l’ha sempre detto
e ripetuto fino alla fine dei suoi giorni, che per ricostruire Pavullo c’era bisogno del concorso di
tutti. C’era bisogno dei comunisti, dei socialisti e degli azionisti ma anche degli avversari politici,
c’era bisogno delle masse popolari ma anche del contributo delle famiglie più benestanti, c’era
bisogno della sinistra e c’era bisogno dei cattolici.
Armando voleva e sapeva parlare con tutti, con tutte le famiglie pavullesi. Era di saldissime
convinzioni politiche ed ideali ma, chiusa la parentesi pur lunga e sanguinosa della guerra, non
conobbe più la parola nemico proprio perchè non volle più considerare nemici quelli che erano
semplicemente avversari politici. In questo senso fu davvero un precursore, in anticipo di decenni. Era rimasto per i partigiani e il popolo di sinistra il comandante da seguire sempre e comunque ma allo stesso tempo Armando sapeva parlare con tanti che della Resistenza avevano
diffidato o che avevano combattuto. Pavullo era governato dalle sinistre.
Il Governo nazionale era guidato dalla Democrazia Cristiana.
Lo scontro con la Prefettura, allora longa manus del Governo, era pressochè quotidiano ma
sbaglierebbe chi pensasse che Armando, per due legislature eletto alla Camera, non sapesse
tessere i rapporti con il Governo nazionale.
Armando non peccò mai di settarismo e anche quando a Pavullo si realizzò la prima esperienza
di governo locale di centro sinistra non accusò mai i socialisti di tradimento nè mai considerò la
DC che lo scalzò dalla poltrona da sindaco una forza usurpatrice
È davvero significativo il fatto che tutti gli avversari politici che si sono battuti contro Armando e
la parte politica da lui capeggiata non hanno mai certo lesinato le critiche ma non l’ hanno mai
accusato di essere un fazioso o un settario. Al massimo per lui chi gli si parava di fronte era,
appunto, un avversario con il quale discutere e trattare. Magari con una benevolenza che a volte
era una pò sarcastica, a volte ironica, a volte armata di una sottile complicità...
Armando alle elezioni ha continuato per anni e anni a raccogliere nelle urne una grande quantità
di consenso ben al di là del tradizionale elettorato comunista o di sinistra proprio perchè è stato
percepito e amato dalla popolazione come Sindaco di tutti i pavullesi.
L’esempio di vita che ci ha lasciato, la lezione di impegno civile e morale che lascia a tutti noi,
compagni, amici o avversari politici, è semplice ma davvero significativa. Armando ci ha insegnato che gli ideali di progresso e di emancipazione sono capaci di dare significato all’ impegno
di una intera vita spesa per la loro affermazione. In questa battaglia, che può comportare anche
fasi davvero dure ed aspre, mai bisogna lasciarsi sovrastare dalla faziosità e dall’ odio e considerare l’ avversario politico come un nemico da distruggere ed annientare.
Armando ci ha inoltre insegnato che gli obiettivi, pur ambiziosi, ma da raggiungere in positivo
con un ampio concorso di forze - e la Liberazione di Pavullo e la sua ricostruzione sono davvero
un esempio significativo al riguardo - sono davvero gli unici per i quali valga la pena lottare con
tutte le forze.
Con questo spirito vogliamo ricordarlo insieme compagni, amici ed avversari politici di allora, e
con questo impegno vogliamo continuare lungo la strada della crescita sociale e civile di questa
nostra comunità.
...le notizie che ci inviano...
L’ATTIVITÀ DEL CORO MONTECUCCOLI
Tutta la comunità pavullese (e non solo) sa che il Coro Raimondo Montecuccoli opera da quasi
mezzo secolo fra le nostre montagne, le nostre città e paesi, le nostre borgate, le nostre genti,
per pura passione. Quest’anno (e speriamo anche per il futuro) la nostra Amministrazione ci
chiede un resoconto delle attività, svolte e da svolgere, allo scopo di pubblicarlo sul periodico
“Pavullo nel Frignano Notizie”. Eccoci quindi qui pronti a fornire quanto gentilmente richiestoci e
ben contenti. Ci si sta avvicinando all fine dell’anno e ciò comporterà la consueta preparazione
del già arcinoto Memorial P. Giacobazzi (5/6 serate nelle tradizionali località della nostra provincia). Vi saranno inoltre numerosi interventi a carattere religioso a partire dal 4 ottobre (messa
per S. Francesco, patrono d’Italia) e per finire il 24 dicembre con la messa di Natale (a mezzanotte presso il convento S. Francesco). Terremo anche un grandioso concerto Montecuccoliano
presso l’Accademia Militare di Modena, su invito particolare del Comandante S. E. Gen. Roberto
Bernardini. Ed ora una lieve carrellata di quanto già compiuto sin qui.
Il 5 gennaio abbiamo chiuso lo scorso Memorial P. Giacobazzi. In marzo, oberato di impegni
professionali e politici, il presidente avv. G. P. Lenzini siè dovuto, con rammarico, dimettere
(pur restando Presidente Onorario) ed aI suo posto ha assunto la carica la nostra entusiasta e
dinamica presentatrice Franca Lovino. Il 12 aprile abbiamo organizzato la rassegna “Cantiamo
la Pasqua” invitando tutti i cori cittadini ed il 25 abbiamo consumato in allegria la nostra annuale
cena sociale. In maggio abbiamo tenuto, nell’ordine: un concerto assieme ad un coro proveniente dalle isole Faroer (Danimarca); un concerto a Zocca assieme al coro Valpanaro in onore del
giornalista G. Marchi; un concerto di canti sacri nella chiesa Pomposa a Modena. Il 6 giugno un
concerto-conviviale presso la villa d’un importante industriale bolognese e il 25, nell’ambito delle
famose Serate Estensi presso i giardini pubblici di Modena, un concerto assieme alla corale
Rossini. Il 5 luglio grande concerto Montecuccoliano alla presenza del già citato Comandante
dell’Accademia Militare; il 21 serata dedicata al “Pane” presso il Parco Ferrari di Modena; il 30
siamo partiti per l’Austria/Ungheria, assieme ad una corposa rappresentanza dell’Amministrazione comunale ed abbiamo potuto tenere alcuni concerti e calpestare, con profonda emozione,
i prati ove nel 1664 il grande generale imperiale pavullese Raimondo Montecuccoli battè definitivamente i musulmani ottomani nella città ungherese di Sentz Gothard (S.Gottardo). Agosto ci
ha visto il 10 a Montecuccolo con l’interessantissima conferenza/concerto “La voce della luna”,
il 13 a Fiumalbo, il 14 nella chiesa parrocchiale per il nostro 46° Concerto d’Estate, il 21 a M.
Baranzone a celebrare Matilde di Canossa, infine il 29 alla festa patronale di S. Venanzio a Maranello. Settembre ci ha visto il 3 a Castelnuovo Rangone, il 10 al Carrobbio, il 26 a Bologna ed
il 27 di nuovo a Bologna al mattino poi a Riolunato nel pomeriggio. Il resto appartiene al futuro
già parzialmente presentato all’inizio della presente esposizione.
Il coro Raimondo Montecuccoli
VAGABONDI ALLA RISCOSSA
L’estate ci ha visti riuniti con molti di Voi, in occasione delle due
“sCANpagnata”, una svoltasi a Pavullo e l’altra a Serramazzoni
all’interno della “Festa del Volontariato”, dove abbiamo riscontrato
sempre grande simpatia da parte Vostra e gioiosità da parte dei
Vostri amici cani. Tutti i partecipanti hanno ricevuto medaglie di
partecipazione gentilmente offerte dalle amministrazioni dei due
Comuni. I vincitori delle varie categorie sono stati premiati con
coppe offerte dalla Comunità Montana di Pavullo nel Frignano, a
dimostrazione del sostegno profuso per il nostro operato.
L’Associazione Vagabondi alla Riscossa, che gestisce il Canile
comprensoriale di Corla, ha utilizzato le Vostre offerte per effettuare migliorie alla struttura ospitante i cani, con la realizzazione di pavimentazioni esterne (dove
prima era presente la terra e di conseguenza, in caso di pioggia, il fango a zampa di cane) e la
messa in opera di una fitta siepe ad altezza d’uomo lungo una piccola parte di perimetro della
struttura stessa. L’Associazione si prepara ai mesi invernali con la partecipazione al progetto
“Giovani all’arembaggio” che vede i nostri volontari impegnati nel dialogo e nella divulgazione
del sentimento del volontariato tra i ragazzi delle scuole superiori, iniziativa già consolidata da
anni utile alla sensibilizzazione della cittadinanza.
È significativo il risultato ottenuto questa estate nella campagna adozioni: sono aumentate le
adozioni in modo significativo e diminuiti gli abbandoni, segno inconfutabile della Vostra sensibilità e bontà! Attraverso la vostra collaborazione riusciamo a rendere pubblico il nostro operato
ed a mantenere vivo il messaggio di solidarietà verso il mondo animale, che rende migliori
anche noi. Vi invitiamo tuttavia a tenervi aggiornati con le informazioni presenti sul nostro sito,
continuando a pensare che il Canile sia un bene di tutta la comunità, ringraziamo tutti coloro che
insieme a noi se ne fanno carico con responsabilità e amore.
Da Natale 2008 ci siamo attivati anche per permettervi di effettuare adozioni a distanza. A partire
dalla cifra di 20 € (ma ognuno può donare ciò che vuole) è possibile scegliere un cagnolino del
cuore per tutti coloro che non possono ospitarlo in casa. Le foto e le informazioni operative le
trovate sul sito www.vagabondiallariscossa.it. Ricordiamo che gli orari di apertura al pubblico
del Canile sono tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle18. L’ausilio di volontari rimane sempre
auspicabile e prioritario, perché ne abbiamo sempre bisogno! Vi ricordiamo che le adozioni sono
sempre aperte e che si effettuano sempre dopo approfondita visita veterinaria.
Bau, bau a tutti e ancora grazie.
Associazione “Vagabondi alla riscossa”
Centro estivo Virtus &
polisportiva Pavullese
Quest’anno si è rinnovato come qualche anno fa, il connubio fra le due Società Pavullesi che
hanno organizzato il Centro Estivo 2009. Scelta di collaborazione azzeccatissima, perchè oltre
100 bambini e due bambine hanno frequentato il Centro Estivo imparando e divertendosi nelle
tre settimane di durata dello stesso ed esattamante dal 29 giugno al 17 luglio. Il Centro Estivo
improntato su di un progetto Multisport ha permesso ai bambini di cimentarsi in vari sport che
oltre il calcio e la pallavolo, discipline pricipi per le Società che hanno organizzato il Centro
Estivo, sono stati: baseball, pallacanestro, nuoto e rugby il tutto “condito” con gli spettacolari e
divertentissimi giochi iniziali, le giornate in piscina e le combattutissime partite ad Alce Rossa
che si sono svolte nel Parco Ducale. C’è stata vera soddisfazione da parte degli Organizzatori
per il successo dell’iniziativa, e statene certi... Ci saremo anche il prossimo anno!
Chi vuole rivivere i momenti magici del Camp, potrà collegarsi al sito internet della Virtus Pavullese: www.virtuspavullese.com, dove oltre 500 foto Vi aspettano.
Franz
IL MIO CONTRIBUTO DI ARTISTA
PER LA CHIESA DI GROPPO
Invitato dai progettisti, Architetti Sergio Macchitelli e Giovanni Ronchi assieme al liturgista Don
Silvano Sirboni a partecipare alla realizzazione della Chiesa a Groppo di Riolunato, ho aderito
con entusiasmo portando il mio contributo non solo nella realizzazione delle sculture che arredano la Chiesa all’interno, ma anche nella reale progettazione.
Seguendo le indicazioni e gli orientamenti scaturiti dal Concilio Vaticano II (1962-65) e dai documenti prodotti successivamente dal Magistero della Chiesa in merito alla realizzazione delle
nuove chiese ed all’adeguamento di quelle esistenti, si è cercato di creare un gruppo in cui
collaborassero fin dalla fase progettuale l’architetto, l’artista e il liturgista, coinvolgendo l’artista
non solo a Chiesa finita per arredare o decorare gli spazi interni, ma rendendolo partecipe fin
dall’inizio del progetto portando la propria esperienza e creatività affinché gli spazi e le opere realizzate risultassero oltre che significative anche funzionali alla celebrazione liturgica contemporanea. L’ispirazione è nata da un grande abete che nel centro del cimitero stava sollevando con
le radici le tombe circostanti. La Chiesa simboleggia un sepolcro che, attraverso la resurrezione,
(rappresentata simbolicamente dalla piramide ottagonale) viene infranto. Il simbolo imponente
dalla terra si protende verso il cielo.
Tutti gli arredi liturgici sono mie sculture (altare, ambone, sede del Presidente dell’assemblea,
tabernacolo per la custodia Eucaristica e Croce gloriosa). Ho studiato il percorso che ha vissuto
Cristoforo Ennio Migliori e dalla sua storia ho trovato l’ispirazione per realizzare alcune opere.
L’altare come pure la seduta del Presidente, sono in pietra locale per legarmi alle origini del defunto. L’altare è rappresentato da un blocco di arenaria che ho simbolicamente lacerato come lo
strappo doloroso dell’emigrante che lascia il paese per lavorare in America. La Croce in bronzo
dorato è una fusione a cera persa. Questa è una “Croce gloriosa”, non è sottomissione rassegnata al Dio legislatore, non è morte, ma gloria che non fa vedere il volto di Dio Gesù che è morto affinché noi possiamo vivere. Il Tabernacolo, in bronzo, è incassato nel muro che si erge dietro
l’altare. La scultura sporge per alcuni centimetri e ha la forma esterna rigorosamente quadrata
rivestita in lamina “oro” che si contrappone al movimento del panneggio tormentato che ricorda
il percorso della vita. L’Ambone è la tribuna rialzata destinata alla liturgia della parola. In questa
scultura in bronzo ho voluto interpretare la difficile vita dell’emigrante.
Davide Scarabelli
LA CGIL INFORMA
ESENZIONE TICKET E FARMACI GRATUITI
per le famiglie e i lavoratori colpiti dalla crisi
Le Confederazioni Sindacali da tempo chiedono un sostegno alle famiglie colpite dalla crisi economica anche per le prestazioni sanitarie. Con la Regione Emilia Romagna si è concordato che
i lavoratori e i familiari a loro carico in difficoltà a causa della crisi, abbiano diritto all’esenzione
ticket, relativamente alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, presso le strutture sanitarie
pubbliche e private accreditate.Hanno diritto all’esenzione dal Ticket i soggetti, che al momento
della fruizione della prestazione risultino:
1. aver perso il lavoro dal 1° ottobre 2008;
2. in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga e che percepiscano una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, corrispondente ai massimali mensili previsti dalla
Legge 427/1980 (Circolare INPS n. 11 del 27/1/2009);
3. in mobilità;
4. in contratto di solidarietà e che percepiscano una retribuzione, comprensiva dell’integrazione
salariale, corrispondente ai massimali di legge).
Relativamente all’assistenza farmaceutica saranno erogati gratuitamente, con modalità definite
dalle singole Aziende USL, i farmaci in fascia C compresi nei Prontuari Aziendali e in distribuzione diretta, alle famiglie indigenti in carico/individuate dai Servizi Sociali dei Comuni. Per quanto
riguarda le modalità di applicazione sono da intendersi “familiari a carico” i componenti del nucleo familiare non fiscalmente indipendenti, vale a dire i familiari per i quali l’interessato gode di
detrazioni fiscali. Occorre rivolgersi agli sportelli CUP, con:
• l’autocertificazione circa l’esenzione, in relazione allo status sopraindicato, che viene acquisita direttamente dall’AUSL all’atto della fruizione;
• per chi ha perso il lavoro, dal 1° ottobre 2008, è necessario essere in possesso di Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) presentata al Centro per l’Impiego di competenza e di
essere tuttora in attesa di nuova occupazione;
• per i lavoratori in mobilità è necessario essere iscritto nelle liste di mobilità ed essere in possesso di Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) presentata al Centro per l’Impiego.
Per esenzione ticket e farmaci gratuiti vai al CUP e all’Assistente sociale del tuo Comune.
Per assistenza rivolgiti alle sedi sindacali.
RIPRESA ATTIVITÀ LAVORATIVA DOPO LA PENSIONE
Finalmente, a seguito della risposta del Ministero del Lavoro (interpello n. 19 del 20.3.2009 prot. 25/1/0003906) e della giurisprudenza in materia, la Direzione Centrale dell’INPS, con circolare n. 89/2009, integra le precedenti istruzioni con i principi che seguono.
L’Istituto ha chiarito che la ripresa dell’attività lavorativa da parte del pensionato di anzianità non
può in alcun caso coincidere con la data di decorrenza del trattamento pensionistico. In sostanza, non ci può essere coincidenza temporale tra la data di rioccupazione e la decorrenza della
pensione di anzianità.
In caso di riassunzione presso lo stesso o diverso datore di lavoro è necessaria una soluzione di
continuità fra i successivi rapporti di lavoro al momento della richiesta della pensione di anzianità
e alla decorrenza della pensione.
Le disposizioni dettate per i pensionati di anzianità vengono applicate anche ai fini del conseguimento della pensione di vecchiaia nel caso in cui la rioccupazione avvenga presso il medesimo
datore di lavoro.
Nei casi di rioccupazione presso diverso datore di lavoro, il diritto alla pensione di vecchiaia
viene conseguito anche nel caso in cui il lavoratore, cessato il rapporto di lavoro, si sia successivamente reimpiegato, anche senza soluzione di continuità. In sostanza, il titolare di pensione
di vecchiaia, cessato il rapporto di lavoro, si può rioccupare con diverso datore di lavoro anche
dal giorno di decorrenza della pensione.
In caso di rioccupazione, quindi, la durata del periodo di inattività è ininfluente, sia con il medesimo o con diverso datore di lavoro.
Per l’accertamento dell’avvenuta interruzione del precedente rapporto di lavoro, l’INPS riscontra
unicamente l’avvenuto esperimento di tutte le formalità conseguenti alla cessazione di detto
rapporto: dimissioni del lavoratore, comunicazioni e scritture di legge, liquidazione di tutte le
competenze economiche, ecc.
CGIL Pavullo
Fine prima parte - La seconda parte verrà pubblicata nel prossimo numero
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...le notizie che ci inviano...
Il punto di vista di Italia Nostra
AL POSTO DELLA PINETINA
IL VUOTO
Alla fine del mese di Luglio le persone che si trovavano a passare per via Bellei presso il Centro
Tennis hanno assistito sbigottite al taglio a tappeto di 34 abeti, tra cui molti esemplari di abete argentato (“picea pungens”), di circa mezzo metro di diametro, vale a dire oltre metà della
pinetina a valle dell’incrocio di via Macello. Lo sgomento era ancora maggiore per il fatto che
l’intervento, programmato dall’Amministrazione Comunale, era stato anticipato da cartelli che
parlavano di “potatura” di piante. La cittadinanza pertanto e le stesse associazioni ambientaliste
si sono trovate, in pratica, di fronte al fatto compiuto, un fatto senza precedenti e di eccezionale
gravità perchè il verde in questione, già inserito nel tessuto urbano più vecchio del paese, era da
considerarsi parte integrante del contesto del Parco Ducale attraverso la sottostante appendice
del “Paradiso dei Pini”. L’Amministrazione Comunale ha poi avuto modo di chiarire che l’intervento era conseguente alle indicazioni di una perizia,
commissionata dalla ditta appaltatrice del servizio di
manutenzione del verde pubblico, che per l’area in oggetto auspicava un intervento di“diradamento selettivo
realizzato sulla base della scelta e segnatura dei singoli alberi a pericolo di schianto ”.
A parte il fatto, discutibile, che l’Amministrazione Comunale possa assumere acriticamente le conclusioni
di una perizia di parte, viste le notevoli implicazioni
ambientali ed urbanistiche del caso e senza nemmeno
raccogliere il parere della Consulta Ambiente, si può
anche convenire in linea teorica con tali conclusioni.
Il probema è la stridente contraddizione tra l’indicazione della perizia e il taglio a tappeto che ne è seguito.
Infatti il significato di “diradamento selettivo” è quello
di abbattimento di alcune piante da selezionare accuratamente in modo da tutelare ed avantaggiare le
piante dominanti e sane rispetto a quelle sottoposte ed
eventualmente malate.
Il ricorso ad un taglio a tappeto come quello che è
stato fatto, anche nonostante le proteste che intanto si
levavano da molte parti e specialmente dai cittadini del
posto, sigifica che qualcuno si è preso la responsabilità di modificare il tipo di intervento indicato
in perizia, rispetto al quale anche misure minime di cautela e prudenza avrebbero imposto una
più approfondita indagine, corredata da precisi referti di patologie o di instabilità, che attestasse
oltre ogni ragionevole dubbio la indispensabilità di un intervento così radicale. Indagine e referti
mai eseguiti mentre esattamente questo andava fatto in un qualsiasi paese normale, tanto più
che il senso comune della gente, avvalorato anche da una controperizia eseguita sui ceppi e
sui tronchi abbattuti, continua a ritenere che la maggioranza di quegli abeti erano sani, vitali e
quindi assolutamente da tutelare.
Non è solo questione della perdita di un certo numero, per quanto rilevante, di piante, quindi
di patrimonio arboreo, bisogna mettere in conto anche la scomparsa di una intera porzione di
paesaggio urbano consolidato, se si considera la valenza storica della pinetina risalente a prima
dell’ultima guerra, oltre alla cancellazione di quella particolare nota ambientale di colore azzurro
argenteo cosi familiare ai pavullesi, dovuta alla diffusa presenza dell’abete del Colorado, che
caratterizza altri punti rilevanti di Pavullo come il fondale di piazza Borelli, tratti di via Cavazza o
l’ingresso della scuola elementare in viale Martiri.
Il risultato è quel disastro ambientale, ecologico ed urbanistico che è sotto gli occhi di tutti. Infatti
anche il resto della pinetina, rimasta quasi indemme dall’intervento, rivela tutta la precarietà e la
fragilità di una mutilazione così estesa e destablizzante; allo spazio una volta occupato in modo
compatto dalle conifere ora corrisponde un grande vuoto affiancato dalla sparuta e fitta schiera
degli abeti rimasti. Un rapporto, quello tra le due porzioni, non facile da ricomporre e comunque
se non in tempi lunghissimi. A ben vedere però un episodio di questo genere non è così isolato
ed eclatante come si potrebbe credere perchè ha dei precedenti illustri a partire dal primo dopoguerra quando l’intero margine meridionale del parco Ducale, il più pregiato in fregio a viale
Martiri, è stato urbanizzato e riempito di edifici, come anche il margine settentrionale assediato
com’è dalle villette della Montata.
Della pineta che un tempo attorniava il convento dei frati è rimasto quasi nulla.
Interi quartieri come quello che occupa i vecchi “prati della fiera”, quello di Budria e quello che
occupa il versante della Capanna, sono sorti privi di una qualche apprezzabile area destinata a
verde pubblico attrezzato. Solo il quartiere di Serra di Porto dispone di un fazzoletto verde delle
dimensioni di un campo di calcio che il sottoscritto, in anni lontani, ha avuto il privilegio di progettare per conto del Comune. Ma anche di recente si ricorda il progetto comunale che avrebbe
sconvolto il parco delle Rimembranze per realizzare delle autorimesse in via Cavazza, poi drasticamente ridimensionato dietro le vivaci proteste delle associazioni ambientaliste e dei cittadini. E d’altro canto come interpretare una politica urbanistica che non tanto sulla carta quanto nei
fatti ha decretato la scomparsa dello standard di verde ( ora superficie permeabile ) obbligatorio
e a servizio delle singole costruzioni nella misura del 30% del terreno costruibile?. Basta guardarsi intorno, considerare quanto verde c’è nei quartieri residenziali o, peggio ancora, in quelli
artigianali o industriali per rendersi conto di cosa si sta parlando. Sono in fase di ultimazione e
in corso d’opera costruzioni che hanno compromesso pesantemente giardini privati di ville storiche ai margini del centro storico. In tutte le città moderne siti come questi vengono tutelati come
reliquie sia per ragioni di conservazione storica sia per la rilevanza anche pubblica del prezioso
patrimonio ambientale che essi rappresentano anche dal punto di vista paesaggistico.
Vale la pena di notare che anche in questi casi a farne le spese sono stati prevalentemente filari
di abeti, pianta che evidentemente pare caduta in disgrazia presso il nostro Comune che, per
bocca dei suoi amministratori, non perde occasione per dichiarare quanto poco si addica al nostro ambiente per le mutate condizioni climatiche e quanto meglio sarebbe che venisse sostituita
con più “autoctone” latifoglie.
Penso viceversa che l’abete e in generale la conifera, sia ancora e a buon diritto una delle specie arboree che caratterizzano maggiormente l’ambiente pavullese: non si tratta solo di piante
storiche come le Sequoie Giganti o il Pinone che è diventato il simbolo di Pavullo. Esemplari di
abete piantati anche di recente e pur lasciati privi di manutenzione (vedi giardinetto di Serra di
Porto) hanno dato esiti molto buoni.
Il problema, semmai, è quello che essendo stato, l’abete, piantumato generalmente in filari
molto ravvicinati avrebbe avuto bisogno negli anni di una costante cura con un ben studiato e
progressivo intervento di diradamento. Cosa che non è mai stata fatta e adesso il problema si
presenta in tutta la sua evidenza e drammaticità specie nelle pinetine a valle della via Giardini e
via Marchiani. E’ ora che la collettività pavullese capisca che bisogna invertre la rotta, smettere
di aggredire o distruggere il verde , specie in ambito urbano, e incominciare a investire sulla sua
manutenzione e sul suo auspicabile potenziamento.
Giuseppe Lipparini
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EQUOFRIGNANO - INSIEME PER...
In una giornata di sole e tepore, contraddicendo alle previsioni più pessimistiche che davano
piogge intense sull’Appennino, Domenica 20 settembre presso la parrocchia di Monteobizzo
si è svolta la 2° Giornata Equosolidale organizzata da associazioni del territorio impegnate a
sensibilizzare i consumatori sui nuovi stili di vita, con il Patrocinio del Comune di Pavullo e della
Comunità Montana. Tra le iniziative in programma “A tutto GAS”, dibattito sui Gruppi di Acquisto
Solidale, sul consumo critico ed il commercio equo, che ha visto la partecipazione di un pubblico
attento e interessato di circa una settantina di persone, le quali hanno potuto approfondire le
modalità e le caratteristiche di queste proposte di commercio alternativo. A moderare l’incontro
la giornalista Chiara Tassi, presente il sindaco Canovi, sollecitato a contribuire con le istituzioni a
rendere più agevole la distribuzione diretta dalla produzione al consumatore, con iniziative come
“i martedì del mercato contadino” in piazza Toscanini durante il periodo estivo; presenti, inoltre,
il vice presidente del Gas di Modena Enrico Cambi e il produttore Alfredo Andreoli. Purtroppo
all’iniziativa è mancata, all’ultimo momento, la partecipazione del rappresentante della grande
distribuzione. Il rappresentante dei GAS ha sottolineato che questi gruppi nascono grazie alla
collaborazione tra le persone che li compongono e quindi arrivano a privilegiare la relazione tra
le persone, oltre che a consentire l’accesso a un prodotto di qualità a prezzi sostenibili. Anche il
modo di vivere il tempo cambia: non più ore a far fila alle casse, ma piuttosto a vagliare proposte
provenienti direttamente dalla filiera dei produttori, per conoscere alla fonte l’origine e le caratteristiche degli alimenti che giungono, poi, sulle nostre tavole. Anche il produttore ha chiarito che la
presenza di queste forme di acquisto permette scelte a favore del biologico e di una produzione
più consapevole e rispettosa nei confronti dell’ambiente, anche se questo non vuol dire tornare
al passato, ma saper distinguere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, rispettando le
caratteristiche dei terreni. La giornata è iniziata con l’apertura degli stands di prodotti del commercio equo e solidale, a seguire l’ apertura dello stand gastronomico che ha portato a servire
circa 130 persone con prodotti di provenienza biologica e del commercio equo (è stata posta
attenzione anche ai materiali dove le pietanze sono state servite, con piatti e bicchieri completamente riciclabili). A seguire i tornei sportivi per i più grandi e i giochi per i più piccoli.
A conclusione della giornata concerto del gruppo musicale “Insoliti sospetti” ed happy hour
equosolidale analcolico.
Possiamo certamente affermare che questo evento ha avuto grande successo, non solo per la
festa in sè (considerando il numero dei partecipanti) ma anche per lo spirito di solidarietà e condivisione con cui si sono svolti gli incontri di preparazione a cui hanno partecipato le le varie associazioni (Amici di S.Bartolomeo - Parrocchia di Monteobizzo – Gruppo Giovani S.Bartolomeo
- A.M.I.L.A - Tavola Rotonda – MASCI – Gruppo Scout di Pavullo - Centro di Servizi per il Volontariato (Sportello del Frignano) ed alcune libere volontarie sensibili a queste tematiche del
commercio equo, del consumo critico,della cooperazione internazionale e dei nuovi stili di vita.
LA NEW DANCE A PESCARA
Il 18-19 Luglio 2009 la scuola New Dance ha partecipato a Pescara al concorso
nazionale “Pescara Dance Festival”. Al
Galà, su quattro coreografie finaliste, la
New Dance era presente con due. Nella classifica finale le nostre coreografie
si sono piazzate al secondo e al terzo
posto ed è stato riconosciuto alla nostra
Scuola il “Premio della Critica”, assegnato da uno dei critici di danza più importanti in Italia, Alberto Testa. A giugno
la Scuola New Dance ha realizzato gli
spettacoli di fine anno. I due spettacoli
“La Bella e La Bestia” realizzato con i più
piccoli e “ Il Piccolo Principe” creato con i più grandi hanno ottenuto un grandissimo successo
di pubblico, con il teatro “Mac Mazzieri” esaurito per tutte e quattro le serate. Colgo l’occasione,
anche a nome di Giannina De Donato, per ringraziare tutti gli allievi e le loro famiglie per la bellissima riuscita dei due spettacoli e per le intense emozioni che ci hanno regalato. La Scuola di
danza New Dance aspetta tutti quelli che vogliono fare danza e divertirsi ballando con l’apertura
del nuovo anno accademico (info: 0536/32.46.33 – 346/05.64.889).
Jon B
I CORSI DELLE “MUSE”
Lo scorso 18 settembre sono ricominciati i corsi di danza della scuola LE MUSE, per l’anno
accademico 2009/2010. Le lezioni di danza sono rivolte a bambine/i in età pre-scolare, scolare
ragazze/i ed anche ad adulti principianti. Le novità di questo anno accademico sono i nuovi corsi
di modern – jazz, che l’insegnante e direttrice artistica della scuola Le Muse Emanuela Vedovelli
ha organizzato con la collaborazione del maestro di Modern Alex Atzewi e di Alessandra Calore.
Anche questi nuovi corsi sono rivolti a bambine/i dai sei anni in poi, ragazze/i ed adulti. La scuola Le Muse tiene le proprie lezioni nelle sale della palestra area fitness in via Serra di Porto a
Pavullo. Chiunque volesse avvicinarsi alla danza, arte mobile e completa che sposa la disciplina
del corpo e della mente con l’interpretazione artistica, può rivolgersi direttamente alla segreteria
dell’area fitness oppure telefonare ai numeri: 0536 44111 – 339 / 43.05.591. Le lezioni di danza
classica sono tenute nei giorni di mercoledì e venerdì mentre quelli di modern - jazz lunedì e
giovedì. Buona danza a tutti.
Scuola di danza “Le Muse”
BALLANDO SOTTO LE STELLE
È diventato ormai un appuntamento classico quello che tutti gli anni si ripete con la manifestazione “Ballando sotto le stelle”. Anche nei mesi di luglio ed agosto 2009 alla pista ex scattinaggio
di via Rainaudo tantissimi pavullesi e non hanno potuto partecipare ai mercoledì danzanti organizzati dal circolo culturale di Lavacchi Murales del Frignano. Anche quest’anno si sono esibite
orchestre e gruppi che hanno deliziato i presenti con ottima musica e tanto divertimento, il tutto
condito da un ottimo stand gastronomico che ogni sera serve ai presenti prodotti tipici locali della
tradizione pavullese quali crescentine, gnocco fritto, borlenghi e polenta. Il Circolo Culturale di
Lavacchio Murales del Frignano rinnova l’appuntamento con tutti per l’estate 2010 e vi aspetta
numerosi come sempre.
...le notizie che ci inviano...
LA “FRANCESCO E CHIARA” SRL
È DIVENTATA IMPRESA SOCIALE
La “Francesco e Chiara” Srl ha ottenuto, in seguito all’espletamento degli adempimenti di legge
necessari, la qualifica di “Impresa Sociale”, la nuova forma giuridica di impresa introdotta nell’ordinamento giuridico italiano dal D.Lgs 155/2006 “Disciplina dell’impresa sociale”. L’iscrizione è
avvenuta in data 01/09/2009 presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio di
Modena nella Sezione Speciale prevista dalla legge, al n. REA MO-285813. Gli effetti positivi di
tale traguardo possono essere ricondotti ad una molteplicità di aspetti, primo fra tutti l’opportunità di entrare a far parte a pieno titolo del mondo del Terzo Settore italiano, avendo riconosciuta
la valenza dell’attività di utilità sociale con finalità no profit che la Società già svolge fin dall’avvio
dell’iniziativa, che si fonda su valori morali e cristiani, e di solidarietà condivisi. Tutto ciò potrà
rendere più proficuo il rapporto e la collaborazione con le istituzioni pubbliche e potrà consentire
una migliore realizzazione degli obiettivi e della mission. La nuova ragione sociale della Società
è pertanto la seguente: “Francesco e Chiara – Impresa Sociale Srl”. Per conseguire il suddetto
obiettivo la Società ha redatto e pubblicato per gli anni 2007 e 2008 il Bilancio Sociale in conformità all’apposito decreto ministeriale e, soprattutto, ha modificato il proprio Statuto con l’Assemblea Straordinaria svoltasi in data 30/07/09, alla presenza del notaio d.ssa Marina Marino,
per renderlo conforme alle normative sopracitate. Le modifiche più significative apportate allo
Statuto riguardano:
• L’assenza dello scopo di lucro e pertanto il divieto di distribuzione, anche in forma indiretta, di
utili e avanzi di gestione, comunque denominati, a favore di soci, amministratori, partecipanti,
lavoratori o collaboratori. Eventuali utili e/o avanzi di gestione dovranno essere destinati esclusivamente allo svolgimento dell’attività statutaria e all’incremento del patrimonio societario.
• L’obbligo della redazione del Bilancio Sociale.
• Il coinvolgimento dei lavoratori e dei destinatari delle attività, attraverso l’informazione e la
consultazione sugli argomenti di rispettivo interesse.
• In caso di cessazione dell’attività e di scioglimento della Società o di cessione dell’azienda, il
patrimonio residuo non potrà essere in alcun modo distribuito ai soci, ma dovrà essere integralmente devoluto alla Provincia di Parma dei Frati Minori Cappuccini, proprietaria dell’immobile.
I suddetti principi sono stati finora messi in atto in modo facoltativo dalla “Francesco e Chiara”
Srl, nello svolgimento delle proprie attività.
Con la qualifica di “Impresa Sociale” gli stessi assumono carattere obbligatorio. L’assemblea
straordinaria con lo stesso provvedimento ha inoltre deliberato l’aumento del Capitale Sociale
(da €. 20.600 a €. 80.600) ed ha nominato il Collegio dei Sindaci che avrà, oltre le funzioni tradizionali, il compito di controllare il rispetto delle suddette prerogative della “Francesco e Chiara
– Impresa Sociale Srl”.
Come risulta presso la Camera di Commercio di Modena, la “Francesco e Chiara” Srl è il primo
soggetto giuridico della Provincia di Modena al quale è stata attribuita e riconosciuta la qualifica
di Impresa Sociale. Lo sviluppo molto limitato dell’impresa sociale nel nostro paese dipende
essenzialmente, a parere nostro e di molti esperti del settore, da tre fattori sostanziali:
La necessità di assumere vincoli molto impegnativi e trasparenti a carico dei soggetti interessati
(es. la pubblicazione dei bilanci), ai quali non corrisponde, almeno attualmente, alcuna agevolazione di carattere fiscale
Il rilevante impegno amministrativo ed organizzativo richiesto, che rende travagliato il percorso
da compiere La scarsa conoscenza della legge, adottata di recente, non solo tra l’opinione pubblica in generale, ma anche presso le istituzioni territoriali
Occorrerebbe a nostro parere una campagna promozionale da parte dello Stato e delle varie
istituzioni locali volta a far conoscere questo nuovo soggetto giuridico soprattutto ai giovani e al
mondo “no profit”, adottando anche iniziative di stimolo finanziario come avviene in molti paesi
europei e come sollecitato, in varie occasioni, dal “padre” della legislazione sulle ONLUS e attuale Presidente della rispettiva Agenzia, il Prof. Stefano Zamagni.
La definizione prevalente dell’impresa sociale esposta dal prof. Carlo Borzaga dell’Università di
Trento, in occasione di un Convegno svoltosi a Modena nel maggio 2003, a commento dell’allora
disegno di legge governativo, è la seguente: “è impresa sociale ogni organizzazione esplicitamente non finalizzata al profitto, impegnata nella produzione stabile e continuativa di servizi
di interesse collettivo secondo modalità imprenditoriali, e quindi caratterizzata da autonomia
decisionale e dalla conseguente assunzione da parte dei promotori e dei proprietari del rischio
di impresa”.
Tale definizione si articola pertanto lungo due dimensioni: quella economico-imprenditoriale e
quella sociale. L’orientamento verso un’operatività propriamente di impresa a finalità sociale, ha
portato vantaggi, un pò in tutti i Paesi europei, che si sostanziano nell’incremento di offerta dei
servizi sociali e nel conseguente alleggerimento delle responsabilità dei sistemi pubblici di welfare, nella maggiore soddisfazione dei bisogni, nonché nella creazione di nuova occupazione.
I concetti sopra espressi, enunciati dai maggiori esperti del settore nel nostro paese, acquistano
maggiore risonanza e importanza in presenza dell’attuale grave crisi economica in cui riversa il
nostro paese ed il mondo intero, causata soprattutto dalla cosidetta economia di carta e dall’aver
perso in larga misura quelle virtù etiche che il libero mercato, da solo, non si sa dare.
Occorre in sostanza riscoprire la cosidetta “economia civile” (in special modo nella produzione
dei servizi alla persona) e cioè “un mercato a più dimensioni dove a fianco dell’impresa multinazionale di tipo capitalistico troviamo la bottega artigiana, la cooperativa, l’impresa sociale.”
I vari appelli a tale riguardo che provengono dalle massime Istituzioni e dal mondo politico,
nonché la recente Enciclica Sociale del Papa, fanno ben sperare che qualcosa di più si stia
muovendo anche nel nostro paese per un nuovo Welfare.
Dr. Rino Bellori - Amministratore Unico
UNA GIORNATA DI “PASSIONE”
Una giornata come tante, ma in realtà non lo era… 21 giugno 2009 ore 09:00 l’aria fresca del
mattino rendeva frizzante l’atmosfera nel piazzale della ceramica Gold Art a Sant’Antonio di
Pavullo, come sempre messo a disposizione dall’azienda per accogliere gli ospiti della manifestazione: la Settima Festa delle Rosse. Gli organizzatori, già al lavoro da un paio d’ore, aspettavano i possessori delle macchine, protagoniste della festa, per accoglierli ed offrirgli, come
tradizione, un buon caffè caldo, qualche pasticcino e tanta cordialità.
Ore 10:30, come da programma, tutti in macchina e si parte! Il corteo delle vetture, aperto e
chiuso da due auto BMW Serie 1, gentilmente offerte dall’Autosalone Dalmazzini di Pavullo,
percorrendo la via per Serramazzoni fino a La Fondaccia e, prendendo, poi, la strada per
Pompeano, ha raggiunto il Caseificio Sociale Biologico Santa Rita, il quale ha offerto, nel suo
spaccio, svariati assaggi dei suoi prodotti biologici, tra cui il Parmigiano Reggiano di varie stagionature, dai 18 ai 72 mesi, e molti altri prodotti caseari e vinicoli.
Mentre il Presidente della cooperativa casearia guidava i partecipanti alla scoperta della lavorazione del Parmigiano, all’interno della moderna struttura, fuori il cielo si rannuvolava ed iniziavano a scendere alcune gocce sui piazzali stracolmi delle splendide vetture di Maranello… Tutti
in macchina, allora, si riparte, prima che la pioggia inizi a farsi insistente… ma fortunatamente
è stato un falso allarme ed appena raggiunta la statale 12 il sole è rispuntato. Le auto hanno
attraversato il centro cittadino di Pavullo e, passando per il paese di Verica, hanno raggiunto
alle ore 13:00 circa il ristorante “Martino” sulla Fondovalle del Panaro, dove li aspettava il
pranzo cordialmente offerto dal Frantoio Fondovalle e dallo stesso ristorante. Parcheggiate le
75 vetture, tutti i partecipanti sono andati a pranzo ed assieme è stato seguito il Gran Premio
F1 di Gran Bretagnia. A fine pranzo, ed in occasione del taglio della bellissima torta, le varie
autorità, tra cui il Sindaco di Pavullo Canovi Romano, il Sindaco di Serramazzoni Ralenti Luigi, il
Presidente del Passione Rossa Fans Club Frignano Ballocchi Gianni Piero ed il Presidente della
Cooperativa casearia Santa Rita Poggioli Claudio, hanno salutato tutti i partecipanti ed hanno
colto l’occasione per ringraziare i gestori del Ristorante “Martino” per la splendida accoglienza
e l’ottimo servizio. Subito dopo si riparte, scortati, come fin dal mattino, dalla Polizia Municipale
di Pavullo, ed, attraversando il centro abitato di Castagneto, si è raggiunta, nuovamente, la
cittadina di Pavullo. Arrivati nel centro città, già pieno di pavullesi e turisti, che aspettavano
impazienti di poter veder passare il corteo, le numerose vetture hanno sfilato tra la via Giardini
e viale Martiri, chiudendo un anello rombante che ha fatto sognare le migliaia di persone che
le osservavano estasiate. Dopo aver fatto parcheggiare le macchine lungo la strada principale
del paese, tutti i possessori sono stati ringraziati dalle autorità ed omaggiati di una confezione
di Parmigiano Reggiano offerta dalla Cooperativa Casearia Santa Rita di Pompeano. Durante
la premiazione tutti i presenti hanno avuto la possibilità di ammirare lo splendore ed il fascino di
tutte le vetture che hanno preso parte alla manifestazione e che sono il fiore all’occhiello della
nostra provincia. Alle 18:00 si riaccendono i motori, la festa sta finendo, ma non è un addio, è
solo un arrivederci al prossimo anno, per l’Ottava edizione della Festa delle Rosse!
Dott.ssa Eleonora Ballocchi
I CAMPIONATI DI
LANCIO DEL RUZZOLONE
Ai recenti Campionati Nazionali Assoluti
2009 di Lancio del Ruzzolone, disputatisi presso l’impianto sportivo di Lama
Mocogno nell’ultimo fine settimana di agosto, due titoli sono stati conquistati da
altrettante coppie pavullesi.
Mauro Bortolani e Gino Montanini hanno
trionfato nella categoria “B a Coppie”;
Simone Gandolfi e Fabrizio Giacobazzi si
sono invece laureati campioni italiani nella
categoria “C a Coppie”.
Da sottolineare che tutti i quattro atleti
fanno parte del Gruppo Ruzzolanti di
Verica del Presidente Primo Degli Antoni.
IL 1° RADUNO “4 RUOTE D’EPOCA”
È PAVULLESE
IL CAMPIONE
ITALIANO
PIÙ GIOVANE
Si è tenuta a Pavullo nel Frignano Domenica 13 Settembre la 1a edizione del
Raduno 4 Ruote d’epoca. Manifestazione nata dalla collaborazione tra il Circolo
Culturale di Lavacchio e l’amministrazione Comunale, ha visto il coinvolgimento di
molti proprietari e collezionisti che hanno
sfogiato i loro pezzi migliori di auto d’epoca, mezzi militari e mezzi agricoli rigorosamente a 4 ruote. Nel complesso erano
presenti circa 100 automezzi che sono
rimasti in esposizione lungo il centro cittadino di Pavullo per quasi tutto il giorno
così che gli amanti hanno potuto lustrarsi gli occhi con veri pezzi pregiati. L’appuntamento è
rinnovato a tutti per l’anno 2010.
È nato e vive a Pavullo nel Frignano, anche se gareggia per l’ASDR Tolè 2000
di Lama Mocogno, Alessandro Palladini
che lo scorso agosto durante la magnifica
manifestazione dei Campionati Nazionali
assoluti di lancio del ruzzolone svoltasi a
Lama Mocogno si è laureato campione
per la seconda volta consecutiva nella categoria pulcini.
Come già sottolineato è il più giovane
campione in carica avendo da poco compiuto 8 anni.
Nella foto (a destra) è ritratto con il Presidente Alessandro Cioni durante le premiazioni.
In piedi da sx: Gino Montanini e Mauro Bortolani.
Sotto da sx: Fabrizio Giacobazzi e Simone Gandolfi
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Galleria d’arte contemporanea
e Galleria dei Sotterranei di Palazzo Ducale
Vittorio Sgarbi
presenta
ONIRICA
opere di Giorgio Sebastiano Giusti
15 ottobre/15 novembre
Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Ducale
Orari di visita: sabato domenica 11/13 – 16/19 • martedì e giovedì 15/18
sono i “briganti di Montecasale? Le “Cattive
tentazioni”, i “Sogni del poeta”, il pittore,
il cavaliere dell’autunno, ma anche luoghi
magici come la “Trattoria di notte”, o “Sera
d’agosto”. L’universo di Giusti è popolato
di incubi,di minacce, di paure, di animali
comunque minacciosi. Ma dopo l’Angelo del
crepuscolo, Giusti rivela la sua condizione,
con la testa molto in alto fra le nuvole nel bel
dipinto “Pensiero sul colle” dove del gigante
si vedono i piedi e una porzione di gambe.
Il resto è fuori campo. Dominando, il pittore
vede senza essere visto. Ma le visioni di
Giusti non hanno limite e non cercano di
esprimersi attraverso una pittura educata;
bensì selvaggia, cruda,ossessionata.
Autentica anche quando è brutta. C’è qualcosa di inevitabile, di necessario in questa elaborazione così varia e continua di
sogni. Tutto il mondo è nel vasto territorio
del Pavullo: contadini, maghi, saltimbanchi,
streghe, cavalieri, che non sanno bene se
abitare nella realtà o nel sogno. E anche Giusti non lo sa. Per questo è in una condizione di
perenne instabilità, come chi sognando crede di vivere una esperienza reale o, vivendola, per
entusiasmo e felicità, di sognarla. Questa condizione che fu di De Chirico, di Fellini, Foppiani,
è stata anche la condizione di alcuni pittori primitivi e non contadini come Antonio Ligabue e
Gino Covili. Il primo ha trasferito gli animali nelle foreste, i leoni e le tigri nelle terre vicino al
Po, il secondo ha popolato di visioni le stesse terre di Giusti e le ha trasformate in una favola
di contadini. Giusti crede che quella favola non possa finire e vi trasferisce tutta l’umanità di cui
Pavullo è la metafora. Così esagera, recita, sogna e sente, lontana, la musica del Trovatore di
Verdi. Dipinge emozioni in una continua esaltazione della fantasia. Una originale espressione
“Surrealismo padano”.
Il saluto di Sindaco e Assessore
Giorgio Sebastiano Giusti
La pittura di Giorgio Sebastiano Giusti esprime un’arte di sogno ma anche attenta agli aspetti
immediati della realtà e del paesaggio. Nelle
sue tele ritroviamo innumerevoli richiami
ai luoghi che siamo abituati a vedere ogni
giorno, che il pittore ci invita a rivisitare con
occhi diversi, seguendolo nella sua fantasia
quotidiana o nella sua normalità fantastica.
Con questa nuova personale l’Amministrazione Comunale porta all’attenzione della
città le opere più recenti di uno degli artisti
storici della scena pavullese, parte di quella
temperie espressiva che va da Carlo Minelli
a Gino Covili a Walter Mac Mazzieri e che,
senza negare la piena originalità di ciascuno
e la completa diversità di esiti e percorsi,
trova nell’attenzione al nostro territorio, alle
sue forme naturali, ai suoi climi, alla sua
cultura, un elemento di ispirazione e comunanza.
Palazzo Ducale ospita in questa occasione
i lavori che hanno impegnato l’artista negli
ultimi anni: un ciclo pittorico del tutto inedito
dove si potrà apprezzare una nuova stagione dell’arte di Giorgio Sebastiano Giusti, in
cui la matrice fantastica, sempre centrale, è accompagnata da un alleggerirsi della scena e del
colore, nell’equilibrio di una compiuta maturità.
Siamo quindi lieti di ospitare a Palazzo Ducale questa mostra e ringraziamo insieme all’artista i
numerosi sponsor che ne hanno sostenuto la realizzazione.
Romano Canovi e Fausto Gianelli
di Vittorio Sgarbi
Qualche anno fa mi convinsi che il Surrealismo, che in Italia si è manifestato in modi molto
contenuti, ha avuto il suo territorio privilegiato in quella che oggi si chiama Padanìa, a partire,
filologicamente, dalla elaborazione della Metafisica a Ferrara. È a tutti noto che la metafisica è
la matrice del surrealismo; e Ferrara, città delle cento meraviglie, agli inizi del secondo decennio
del Novecento vide le straordinarie invenzioni di De Chirico, Savinio e De Pisis. Nei decenni
successivi troveremmo artisti che si muovono nella dimensione del sogno, da Trieste (Arturo
Nathan, Leonor Fini) a Rimini (Fellini e Tonino Guerra), a Padova (Tono Zaccanaro), a Verona
(Carlo Guarienti), a Piacenza (Gustavo Foppiani, Cinello Lodi, Luciano Spazzani, Armodio) a
Mantova Albano Seguri, Giuseppe Gorni).
Elaborai allora, attraverso una mostra molto ampia, con una classificazione a posteriori, la formula SURREALISMO PADANO, come trama di esperienze individuali.
Credo che sia stata una definizione pertinente e felice se, sfuggito a quella prima ricognizione, e
non è il solo, oggi mi trovo a ragionare di Giorgio Sebastiano Giusti e della sua pittura anomala,
bizzarra, capricciosa, fantasiosa, notturna, onirica, e profondamente padana.
Tutti i suoi sogni sono davanti a noi senza furbizie e malizie, senza pudore,, senza paura di
una certa volgarità, confinante con la caricatura. La definizione critica più prossima all’opera di
Giusti è di Sebastiano Grasso: “I dipinti di Sebastiano Giusti sono una commistione tra gusto
e tematica contadina con in più una forte tendenza espressionistica di marca nordica, attratta
dal pauroso e dall’orrido. Il colore è livido. Mentre il manierismo del disegno serve a incidere
figure, di uomini e di animali, in una specie di apocalisse”. Fuoco. Ma non fino in fondo. Vi si
approssima Michele Fuoco, scrivendo di Giusti: “La sua pittura dai toni cupi e sanguigni, alla
quale si vuole attribuire aspetti di favola di pulsante visionarietà, ha piuttosto di carattere sociale, di epica popolare”.
In realtà né Grasso né Fuoco hanno avvertito fino in fondo che per Giusti è necessario un rapporto con la terra, con il mondo contadino, con la nebbia, le strade polverose, le sedie di paglia,
la neve sulle colline, la luna, tutto quello che ha visto stando a Pavullo nel Frignano, muovendosi
tra la collina e la montagna.
C’è un dipinto di Giusti che mostra didascalicamente la condizione di chi ha avuto il privilegio
di vivere in questi luoghi: è “l’angelo del crepuscolo”, nel quale si identifica l’artista in pigiama
con la berretta da notte. Siede su uno sgabellone Thonet su trampoli e domina il paesaggio
del paese fra le colline. Guardando lontano, l’occhio che spazia intercetta un viandante con la
fisarmonica nella notte sotto la luna:è il “venditore di lucciole”. Poco più in là sulla cima di un
colle, come la Rotonda di Palladio, si vedono due macinini di caffè.
Altrove erano una macchina da scrivere o una teiera, o una caffettiera. Sono i sogni di Giusti,
che era partito negli anni ’70 con un transfert di Van Gogh riproducendone il segno luminoso.
Ben presto questa infatuazione aveva lasciato il posto a una dimensione piu’ favolosa come
si vede nel “viulà di Camparossa”, esaltazione della figura romantica del cantastorie con il suo
strumento a manovella. Gli anni Settanta sono popolati di personaggi come questo: “ e chi
INFO:
Gallerie Civiche d’Arte Contemporanea Palazzo Ducale
Via Giardini, 3 - 41026 Pavullo nel Frignano (MO) - tel. 0536/29022 - Fax 0536/29025
Sito Internet http://www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
e-mail [email protected]
5 dicembre 2009 - 6 gennaio 2010
Galleria dei Sotterranei di Palazzo Ducale
Info
Virtus Pavullese - tel. 0536 324210 - www.virtuspavullese.com
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