1° ISTITUTO D'ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Liceo Classico e Linguistico Statale
“ TOMMASO GARGALLO ”
Siracusa
via Luigi Monti, 23 - 96100 - Siracusa - Tel. 0931 490053 - 758727 - Fax 0931 757018
codice SRPC04000A
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web site: www.liceogargallo.it
anno scolastico 2012-2013
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
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Indice
1 Premessa
2 La nostra storia
3 Il territorio e le proposte curricolari
4 Profilo specifico del liceo classico
5 Profilo specifico del liceo linguistico
6 Le competenze comuni ai due percorsi liceali
7 I principi fondamentali della scuola
8 Le finalità e gli obiettivi
9 Gli obiettivi degli insegnamenti curricolari
10 Le strategie didattiche
11 La valutazione dei percorsi didattico-formativi
11.1 Obiettivi globali per la promozione alla classe successiva
11.2 Criteri di valutazione
11.3 Ammissione alla classe successiva
11.4 Sospensione del giudizio
11.5 Non ammissione alla classe successiva
11.6 Ammissione agli Esami di Stato conclusivi
11.7 Criteri di attribuzione del credito scolastico
11.8 Criteri di attribuzione del voto di condotta
11.9 Strumenti di valutazione
12 La programmazione educativa e didattica
12.1 Suddivisione dell'anno scolastico e orario delle lezioni
12.2 Docenti del Liceo e orario di ricevimento
12.3 Consigli di classe
12.4 Docenti delegati
12.5 Incarichi
12.6 Funzioni strumentali
12.7 Accoglienza
12.8 Piano di lavoro del CDC
12.9 Documento del 15 maggio
12.10 Le risorse
12.11 Gli strumenti
13. I servizi
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13.1 Orientamento in ingresso ed in uscita
13.2 Interventi didattico-educativi, integrativi e di recupero
13.3 Educazione alla salute ed alla legalità
13.4 Visite guidate e i viaggi d'istruzione
13.5 Il centro sportivo studentesco
13.6 I progetti e le attività integrative ed extracurricolari
13.7 I rapporti scuola – famiglia
14. Il regolamento per il funzionamento del liceo
Organi collegiali
Rapporti con le famiglie
Biblioteca e laboratori
Regolamento interno
Regolamento di disciplina
15. Patto di corresponsabilità educativa
16. Statuto degli alunni
Allegati
A. Quadri orari
B. Calendario delle attività collegiali
C. Modello di prenotazione dei colloqui settimanali con gli insegnanti
D. Progetti per l'arricchimento dell'offerta formativa
E. Parametri valutativi
F. Schede di valutazione infra-quadrimestrale
1. Premessa
Il Piano dell'Offerta Formativa è il progetto nel quale si concretizza il processo educativo del
Liceo Classico e Linguistico “ Tommaso Gargallo”.
Documento previsto dal vigente regolamento dell'Autonomia scolastica, il piano propone il profilo
attuale del Liceo, definisce il disegno coerente delle scelte culturali, didattiche e formative,
presenta la progettazione del curricolo e delle attività extra curricolari educative ed organizzative,
delinea il quadro di riferimento dell’attività di tutti i soggetti della scuola.
In altri termini esso presenta l'identità della scuola in un’ottica pienamente integrata e rivolta al
successo formativo degli studenti.
Espressione di tutte le componenti della comunità educante, elaborato ed arricchito annualmente,
il Piano intende essere uno strumento operativo, facilmente fruibile dagli operatori dell’Istituto,
accessibile a studenti e genitori e aperto ai contributi critici e alle proposte di aggiornamento.
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2. La nostra storia
Il Liceo Classico “Tommaso Gargallo” è certamente l’istituzione scolastica più antica di Siracusa:
il Ginnasio fu istituito subito dopo l’Unità d’Italia, nel 1861 ed il Liceo pochi anni più tardi, nel
1865. Nello stesso anno esso ottenne tanto la sede nell’elegante, ma al tempo stesso austero
edificio nel cuore del centro storico di Ortigia, quanto, su richiesta deliberata dal Comune di
Siracusa, l’intitolazione a Tommaso Gargallo, insigne letterato ed uomo politico siracusano
vissuto nell’età a cavallo tra Illuminismo e Restaurazione, testimone, pertanto, di avvenimenti
politici e culturali essenziali nella storia d’Italia e d’Europa. Da allora il Liceo-Ginnasio
“Tommaso Gargallo” è sempre stato una istituzione che ha vivificato la cultura cittadina. Vi sono
passati, sia come docenti che come alunni, personaggi illustri della storia politica ed intellettuale
locale e nazionale, per i quali, così come per tutti coloro che lo hanno comunque frequentato, è
motivo di vanto essere stati “allievi del Gargallo”.
Ubicato nella nuova sede in via Luigi Monti, 23 da Settembre del 2012 per consentire i lavori di
restauro della sua prestigiosa sede, oggi il Liceo Classico condivide la sede e l’intitolazione con il
Liceo Linguistico Statale, istituito nell’anno scolastico 2010 -11 (D.A. N.740 ).
3. Il territorio e le proposte curricolari
Il Liceo “Tommaso Gargallo” accoglie ragazze e ragazzi provenienti in maggioranza dalle scuole
medie di Siracusa, ma sono numerosi anche studenti provenienti da Priolo, Melilli, Sortino,
Solarino e Floridia. Le risorse socio-economiche del territorio siracusano sono fondate sul settore
primario, (agrumicoltura, colture intensive); settore secondario (industria petrolchimica,
soprattutto, e relativo indotto tecnico e meccanico); settore terziario, privato e pubblico ed i servizi
che attorno ad esso gravitano. Notevoli aspettative sono riposte nell’immenso ed inestimabile
patrimonio artistico e paesaggistico della città e della provincia che, se adeguatamente
valorizzato, può diventare una grossa risorsa professionale per tanti giovani.
Agli studenti che scelgono il Liceo “Tommaso Gargallo”, la scuola fornisce gli strumenti culturali
e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché essi si pongano, con
atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai
problemi ed acquisiscano conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte
personali, adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita
sociale e nel mondo del lavoro.
Oggi più che mai il Liceo Classico e Linguistico “ T. Gargallo”, sempre al passo con i tempi,
conferma l’ efficacia e la validità pedagogica, coniugando la secolare e pregevole tradizione
del liceo classico con l’innovazione del liceo linguistico e preparando studenti consapevoli,
in grado di affrontare le sfide del nostro tempo.
4. Profilo specifico del Liceo Classico
Il liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. La
conoscenza delle radici del nostro passato non viene intesa come un sapere fine a se stesso, ma
come uno strumento, linguistico, storico, sociale e di confronto antropologico, per la
comprensione del presente e per la progettazione del futuro.
La tradizione classica, fondamento del mondo della filosofia, dell’arte e della letteratura ma
anche del mondo della scienza e della tecnica caratterizza l’iter del percorso di studi nel quale
recano il proprio contributo i saperi umanistici storicamente presenti nella nostra cultura e i
metodi e i contenuti dell'approccio scientifico.
L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore
nel primo biennio corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 1023 ore nel secondo biennio e
nel quinto anno, corrispondenti a 31 ore medie settimanali. Per rispondere alle esigenze formative
degli studenti rappresentati anche dalle famiglie, il Liceo Gargallo aveva adottato, già nel 1994, la
sperimentazione dell’insegnamento della lingua straniera per tutto il quinquennio ( C.M. 198 ),
promuovendo in alcuni corsi anche lo studio della Matematica con elementi di Informatica e
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Fisica e di due lingue straniere, l’ inglese e il francese. L’insegnamento del francese permane
nelle ultime due classi (quarto e quinto anno) della sez. B del vecchio ordinamento.
La recente riforma
ha mantenuto l’impianto pedagogico tradizionale del Liceo classico,
potenziando nel contempo l’asse matematico-scientifico e confermando le scelte innovative fatte
dal nostro istituto, quale l’introduzione della lingua straniera per tutto il quinquennio, adottata già
nel 1994, e favorendo anche la possibilità, nell’ambito dell’autonomia, di studiare una seconda
lingua straniera.
In particolare il percorso del liceo classico favorisce :
 la formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo
della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo
simbolico, antropologico e di confronto di valori.
 l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro
culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali,
consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della
realtà.
 l’approfondimento e lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze (Art.5 comma 1).
A conclusione del percorso di studi, lo studente dovrà:
 aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei
suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico,
scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed
essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione
critica del presente;
 avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei
testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche
(morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi
stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua
italiana in relazione al suo sviluppo storico;
 aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle
discipline scientifiche, una buona capacita di argomentare, di interpretare testi complessi e
di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente
studiate;
 saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e collocare il
pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.
5. Profilo specifico del Liceo Linguistico
Il Liceo linguistico fa propri i principi della Commissione Europea della pari dignità delle lingue
e delle culture dei popoli nonché del diritto alla libera circolazione dei cittadini per motivi di
studio, professione e lavoro, ed offre una formazione plurilinguistica e multiculturale, intesa come
strumento di conoscenza e collaborazione tra i popoli, finalizzata alla creazione dell’identità di un
cittadino fortemente consapevole della propria appartenenza all’ampio contesto culturale, sociale
ed economico europeo.
Istituito nel 2010, dopo una mini sperimentazione linguistica avviata nel 2001, il liceo linguistico
prevede lo studio di discipline letterarie e scientifiche (italiano, latino, storia, geografia,
matematica, filosofia) e linguistiche, inglese, francese e spagnolo, secondo una didattica moderna
delle lingue straniere che associa all’insegnante curricolare anche un lettore madre lingua e
tenendo conto dei criteri fissati dal QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) per il
conseguimento di certificazioni europee spendibili nel proseguimento degli studi e nel lavoro.
Dal primo anno del secondo biennio è impartito l’insegnamento in lingua straniera di una
disciplina non linguistica, prevista nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti
gli studenti. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una
diversa lingua straniera, di un’altra disciplina non linguistica.
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L’orario annuale delle attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel
primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel
quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.
Il percorso di studi del Liceo linguistico dà la possibilità di accedere a tutte le Facoltà
Universitarie, oltre naturalmente alle facoltà specificamente linguistiche come Lingue e
Letterature straniere, Mediazione linguistica, Traduzione e Interpretariato. Le specifiche
competenze linguistiche acquisite consentono, in ogni caso, un più facile inserimento nei percorsi
universitari che prevedono stage, scambi e specializzazioni internazionali.
Agli studenti che desiderano un rapido inserimento nel mondo del lavoro, inoltre, la preparazione
culturale e linguistica acquisita offre concrete possibilità di sviluppo professionale in vari settori
della pubblica amministrazione e presso aziende private (direzione aziendale, vendite e acquisti
con l’estero, marketing e pubbliche relazioni), oltre che in tutte le attività collegate al turismo
nazionale ed internazionale (assistenti di volo, guide turistiche, strutture alberghiere.
6. Le competenze comuni ai due percorsi liceali
La Riforma fissa inoltre i risultati attesi a conclusione del percorso liceale. Lo studente dovrà
aver sviluppato e approfondito conoscenze e abilità, aver maturato competenze ed acquisito
strumenti nelle aree metodologica, logico-argomentativa, linguistica e comunicativa, storicoumanistica, scientifica, matematica e tecnologica.
Area metodologica
 Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre
ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi
superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero
arco della propria vita.
 Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere
in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
 Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole
discipline.
Area logico-argomentativa
 Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni
altrui.
 Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a
individuare possibili soluzioni.
 Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
Area linguistica e comunicativa
 Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
 Dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a
quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e
specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi
comunicativi;
 Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e
le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il
relativo contesto storico e culturale;
 Curare l’esposizione orale e renderla adeguata ai diversi contesti.
 Acquisire, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
 Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre
lingue moderne e antiche.
 Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
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Area storico-umanistica
 Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i
doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
 Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità
sino ai giorni nostri.
 Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale),
concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione,
senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini,
dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per
l’analisi della società contemporanea.
 Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica,
filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle
correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con
altre tradizioni e culture.
 Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e
artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della
necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
 Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
 Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo
spettacolo, la musica, le arti visive.
 Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui
studiano le lingue.
Area scientifica, matematica e tecnologica
 Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie
che sono alla base della descrizione matematica della realtà.
 Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone procedure e metodi di
indagine, per potersi orientare anche nel campo delle scienze applicate.
 Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di
studio e di approfondimento;
 Comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e
modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
7. I principi fondamentali della scuola
I principi fondamentali ai quali il Liceo “Tommaso Gargallo” ispira la propria attività si
informano ai principi fondamentali ed alle finalità indicati nel D.P.C.M. del 7 giugno 1997
ed agli articoli dello Statuto delle studentesse e degli studenti, approvato il 29 maggio 1998:
 la scuola si propone la formazione dell’uomo e del cittadino all’interno di una società
democratica
nella quale
vigono regole democraticamente stabilite e favorisce
l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale
si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri
diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile e la
vita scolastica.
 la vita della comunità scolastica si basa sul rispetto reciproco di tutte le persone che la
compongono, quali che siano la loro età e condizione, ripudiando ogni discriminazione per
motivi ideologici, sociali e culturali;
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la scuola, luogo di “elaborazione” oltre che di trasmissione del sapere, deve far
maturare la consapevolezza del valore intrinseco della cultura e della conoscenza, che
si
acquisiscono, oltre che attraverso l’impegno individuale, attraverso l’insegnamento.
 la scuola persegue la continuità dell’apprendimento anche attraverso la continuità delle
attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in
applicazione delle disposizioni contrattuali;
 la scuola fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità della relazione
insegnante-studente, affinché gli studenti raggiungano l’autoconsapevolezza, il senso di
responsabilità, l’autonomia individuale e siano in grado di inserirsi in modo attivo nella
società civile;
 la scuola si impegna con opportuni atteggiamenti ed azioni e con strategie didattiche mirate
a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione di tutti gli alunni, il recupero delle
situazioni di svantaggio, l’integrazione di studenti stranieri e di studenti portatori di
handicap;
L’attività didattica si uniforma a criteri di obiettività, equità e trasparenza, di efficienza, efficacia e
flessibilità, favorendo in modo particolare:
1. ogni forma di partecipazione del personale, degli studenti e dei genitori;
2. interventi di prevenzione e controllo della evasione e dispersione scolastica, in
collaborazione con tutte le istituzioni coinvolte, al fine di assicurare il proseguimento
regolare degli studi superiori;
3. aggiornamento del personale, compatibilmente con le esigenze di servizio, con la
partecipazione a corsi organizzati dalla Amministrazione o da istituzioni ed enti culturali;
4. attività culturali integrative ed attività aggiuntive facoltative, che realizzino la funzione
della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile.

8. Le finalità e gli obiettivi
La proposta formativa della nostra scuola mira alla formazione umana, culturale e civile della
persona dell’alunno. Tale finalità, da considerarsi primaria, si associa ai seguenti obiettivi
trasversali, comportamentali e cognitivi, comuni alle varie discipline e ai diversi indirizzi :
 sviluppo delle capacità intellettuali
 acquisizione della consapevolezza di essere parte di un sistema sociale, all’interno del
quale è necessario operare e collaborare secondo principi civili e morali
 potenziamento di una positiva motivazione nei confronti della cultura nelle sue accezioni
essenziali: umanistica, scientifica e antropologica.
Obiettivi comportamentali
 acquisizione della consapevolezza degli effetti positivi o negativi che il comportamento
individuale produce sugli altri
 capacità di modificare quei comportamento o atteggiamenti che si pongono in contrasto
con il rispetto della libertà degli altri e con il rispetto verso la propria persona.
Obiettivi cognitivi generali
 progressiva acquisizione di conoscenze e abilità nell’ambito delle diverse discipline del
curricolo
 graduale padronanza di abilità logico - riflessive trasferibili in ambito anche non scolastico
 apprendimento di un metodo di studio autonomo
 motivazione ad imparare, anche al di là delle discipline strettamente scolastiche.
9. Gli obiettivi degli insegnamenti curricolari
Gli obiettivi vengono concordati dai docenti della scuola che, all’interno dei dipartimenti
disciplinari, per materie affini o aree disciplinari, programmano i curricoli e realizzano una
efficace cooperazione culturale, epistemologica, metodologica e didattica.
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DIPARTIMENTO MATERIE LETTERARIE (CLASSICO E LINGUISTICO)
Italiano (biennio)
 sviluppare le abilità linguistiche di base, di ricezione – ascoltare e leggere – e di
produzione – parlare e scrivere;
 fare acquisire una discreta padronanza della lingua, sul piano grammaticale, sintattico e
semantico, ponendo come obiettivi per il primo anno la correttezza a livello
morfologico, ortografico e della punteggiatura, per il secondo anno la correttezza a
livello lessicale e sintattico;
 fare acquisire la capacità di analizzare i fenomeni della lingua nel loro attuarsi, di
riflettere teoricamente sulle strutture linguistiche e di confrontarle con quelle delle
lingue classiche e moderne;
 sviluppare la conoscenza delle tipologie testuali e la capacità di scegliere e utilizzare
correttamente il tipo di testo più adatto ai diversi bisogni comunicativi e ai diversi usi
della lingua, orale e scritta.
Quanto all’educazione letteraria, al termine del biennio lo studente dovrà essere in grado
di:
 saper distinguere e compiere in modo autonomo diverse operazioni sui testi proposti
per la lettura: riassunto, parafrasi, spiegazione, commento, interpretazione, analisi
testuale;
 riconoscere gli aspetti formali del testo letterario e, a grandi linee, dei diversi generi;
 saper contestualizzare il testo o l’opera letteraria nel periodo storico e nell’ambito
culturale in cui si colloca.
Latino – Greco (biennio del classico)
 comprendere e tradurre un testo in lingua, relativamente semplice, individuando gli
elementi che lo costituiscono e mettendo in relazione le informazioni ricavate dal testo
stesso con le conoscenze sulla cultura classica acquisite in ambito interdisciplinare;
 analizzare un testo dal punto di vista morfosintattico e lessicale, dimostrando di avere
acquisito una discreta conoscenza della grammatica e delle principali strutture
sintattiche e semantiche;
 trarre dalla lettura dei classici, in lingua e/o in traduzione, elementi per una più
approfondita conoscenza dell’origine di miti, leggende e personaggi ancora presenti
nella nostra tradizione artistico-letteraria nonché dei diversi aspetti storico-culturali ed
antropologici del mondo antico;
 saper individuare nel patrimonio lessicale del latino e del greco elementi significativi
tanto per la conoscenza delle rispettive culture, quanto per la storia delle rispettive
culture, quanto per la storia della lingua italiana.
Storia e Geografia (classico e linguistico)
 acquisire gradualmente la consapevolezza della dimensione storica della realtà;
 saper esporre in forma narrativa ed argomentativa, facendo uso del lessico appropriato,
i principali avvenimenti della storia antica e medievale, collocandoli nel tempo e nello
spazio ed individuandone cause e conseguenze;
 approfondire la conoscenza del territorio, in particolare del patrimonio archeologico ed
artistico della città di Siracusa;
 consultare e leggere fonti storiche antiche opportunamente selezionate, ma anche
contributi di studiosi moderni, da cui trarre spunti di ricerca ed occasioni per riflettere
sulla complessa problematica della ricostruzione ed interpretazione del passato;
 saper leggere ed interpretare carte geografiche e tematiche, grafici e fotografie; saper
ricercare e rielaborare, traendole da fonti diverse, informazioni di interesse geografico
che possano far conoscere e comprendere la realtà contemporanea;
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conoscere i principali sistemi territoriali, individuandone gli elementi fisici, antropici
ed economici essenziali;
 saper esporre in forma chiara e coerente, facendo uso del lessico appropriato, i
contenuti e/o i nuclei tematici studiati.
Educazione civica (classico e linguistico)
 riflettere sull’esperienza del vivere in relazione con gli altri, in una prospettiva di
rispetto, tolleranza, responsabilità e solidarietà;
 individuare, nella Costituzione, i principi fondamentali che ispirano le istituzioni
democratiche e i valori su cui si basa la convivenza civile.
Italiano – latino - greco ( triennio )
 Potenziamento delle abilità di base indispensabili per affrontare ambiti disciplinari
diversi;
 conoscenza storico-letteraria delle discipline e capacità di collocare storicamente e
collegare fra loro le varie manifestazioni letterarie ed artistiche in rapporto agli esiti
culturali del mondo antico, moderno e contemporaneo;
 sviluppo e potenziamento della capacità di affrontare tematiche da un punto di vista
pluridisciplinare;
 acquisizione dell’attitudine interlinguistica ed interculturale come coscienza della
propria identità culturale;
 capacità di interpretazione e di critica autonoma dei fatti letterari ed artistici.

DIPARTIMENTO LINGUE STRANIERE ( CLASSICO E LINGUISTICO)
Lingua e cultura straniera
Biennio
Alla fine del primo biennio lo studente dovrà avere conoscenze sull’universo culturale relativo
alla lingua straniera e raggiungere una competenza comunicativa e linguistica pari al livello
B1.
Questi gli obiettivi:
 comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla
sfera personale e sociale e produrre testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e
descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali;
 partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in
maniera adeguata al contesto;
 riflettere sul sistema (fonologia, morfologia,sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici
(funzioni, varietà di registri e testi, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di
acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana;
 riflettere sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare
autonomia nello studio.
 conoscere aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare
riferimento all’ambito sociale e riconoscere differenze e analogie tra fenomeni culturali di
paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).
Triennio
Alla fine del percorso liceale lo studente dovrà raggiungere una competenza linguisticocomunicativa, riconducibile almeno al livello B2 e sviluppare conoscenze relative all’universo
culturale della lingua straniera e per :
 comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di
interesse di carattere generale e produrre testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire
fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni argomentando;
 partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in
maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto;
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


riflettere sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi
linguistici(funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un’ottica
comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la
lingua straniera e la lingua italiana;
consolidare il metodo di studio della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non
linguistici anche in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali;
comprendere, contestualizzare, analizzare e confrontare testi letterari di epoche diverse, ma
anche produzioni artistiche provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere), con
priorità per quei generi o per quelle tematiche che risultano motivanti per lo studente.
DIPARTIMENTO DI STORIA, FILOSOFIA, ARTE E RELIGIONE
Religione (classico e linguistico)
 acquisizione di una conoscenza oggettiva dei contenuti del cattolicesimo;
 superamento di ogni pregiudizio e conseguente approccio dialettico con il fatto religioso;
 conoscenza dei valori della persona umana e coerente realizzazione di sé.
Storia dell’arte (classico e linguistico)
 promozione della capacità di fruire di forme d’arte nella progressiva consapevolezza della
complessità del fenomeno artistico, inteso sia nei suoi rapporti dinamici con il contesto
culturale e storico, sia nella sua peculiarità di forma di conoscenza e rappresentazione del
reale;
 conoscenza storico-artistica nel suo insieme e acquisizione di strumenti e metodi per
l’analisi
 capacità di interpretare autonomamente i fatti artistici;
 comprensione dei prodotti artistico-visuali più rappresentativi di ogni civiltà del passato e
del presente;
 conoscenza ed uso della terminologia appropriata
Storia ed educazione civica
 capacità di considerare criticamente il complesso tessuto degli avvenimenti del passato per
agevolare una consapevole valutazione del presente;
 capacità di formulare e discutere un giudizio storico;
 consapevolezza del sistema etico, politico, culturale in cui ogni evento si inserisce;
 acquisizione della coscienza storica, intesa come consapevolezza del protagonismo di ogni
singolo individuo e dell’intera comunità.
Filosofia
 formazione di una coscienza filosofica;
 capacità di problematizzare la propria esperienza e le sollecitazioni etiche, culturali e
politiche del proprio tempo;
 possibilità di leggere anche i problemi consueti da un’angolatura diversa da quella comune;
 maturazione di un senso critico che consenta di non assolutizzare le proprie scelte ed
opinioni, capacità di cogliere il rapporto, spesso condizionante, tra filosofia e scienze;
 acquisizione del linguaggio specifico della disciplina.
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICA
Matematica con informatica (classico e linguistico)
primo biennio
 utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole
anche sotto forma grafica;
 confrontare ed analizzare figure geometriche individuando varianti e relazioni;
 individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
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analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
Matematica ( triennio )
 acquisizione della capacità di analisi e sintesi;
 capacità di utilizzare autonomamente le informazioni acquisite;
 acquisizione e padronanza del ragionamento ipotetico;
 sviluppo di una rigorosa mentalità scientifica.
Fisica
 consapevolezza dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica;
 capacità di reperire e utilizzare in modo autonomo e finalizzato le informazioni e di
comunicarle in forma chiara e corretta;
 capacità di osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale;
 padronanza di strumenti d’indagine che possano essere utilizzati anche nelle successive
scelte di studio e di lavoro;
 consapevolezza critica dei rapporti tra lo sviluppo del pensiero fisico e il contesto storico,
filosofico, matematico e tecnologico.

DIPARTIMENTO DI SCIENZE ED EDUCAZIONE FISICA
Scienze ( biennio e triennio) (classico e linguistico)
 acquisire le conoscenze disciplinari fondamentali e le metodologie tipiche delle scienze
della Terra, della chimica e della biologia;
 favorire e promuovere l’osservazione e la comprensione dei fenomeni naturali;
 fornire gli strumenti didattici necessari ad analizzare i fenomeni complessi nelle loro
componenti fisiche, chimiche e biologiche;
 sapere effettuare connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni, classificare,
formulare ipotesi in base ai dati forniti, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle
ipotesi verificate, risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici;
 evidenziare i legami esistenti tra scienza e tecnologia, la loro correlazione con il contesto
culturale e sociale, con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente.
Educazione Fisica (classico e linguistico)
 acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive come espressione di un
costume di vita che rispetti l’armonico sviluppo della persona;
 consapevolezza della propria corporeità e promozione della padronanza e del controllo del
proprio corpo;
 sviluppo psico-motorio armonico ed equilibrato.
ATTIVITÀ ALTERNATIVE
Per gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica le attività
alternative di studio con la guida del docente verranno attivate compatibilmente alle risorse
economiche erogate alla scuola e verteranno sui seguenti argomenti :
 Per gli studenti del biennio: Etica pubblica e diritti umani;
 Per gli studenti del Liceo: I diritti umani e i rapporti fra le nazioni.
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10. Le strategie didattiche
Il metodo didattico va connesso strettamente alla scelta e alla definizione degli obiettivi che si
vogliono raggiungere e ai contenuti che si debbono veicolare. Tutto ciò chiama in causa e qualifica
in modo esclusivo la funzione del docente che esplica un ruolo di guida non solo sul piano del
sapere, ma anche su quello più complesso dell’educazione e della formazione. Le finalità che la
scuola si propone,infatti, prevedono la formazione di una personalità matura e responsabile,
capace di inserirsi armonicamente nella vita sociale e lavorativa.
Poiché ciascun allievo reagisce in maniera diversa agli stimoli dell’ambiente scolastico, non è
possibile predeterminare il metodo o definirlo a priori e in modo esclusivo. L’azione didattica è un
intervento molto complesso, finalizzato al raggiungimento di obiettivi trasversali quali:
1. l’acquisizione di un sempre maggior grado di autonomia, di fiducia in sé e nelle proprie
potenzialità
2. la capacita di conoscere e analizzare criticamente la realtà
3. la capacita di affrontare problemi scegliendo le giuste soluzioni.
I docenti del nostro Liceo, rendendosi interpreti di una cultura metodologica che ha
nell’interazione comunicativa tra alunni e insegnanti, nella diversificazione e nella
sperimentazione delle strategie i propri punti di forza, hanno fatto propri i principi qui di seguito
riportati miranti a promuovere la piena integrazione e il successo formativo di tutti gli allievi, a
prescindere dalle loro condizioni di partenza:
 valorizzazione del ruolo della comunicazione verbale nel rapporto tra docente e discente
per avere una buon conoscenza dell’interlocutore, dei suoi bisogni e delle sue potenzialità;
 comunicazione operativa fra i diversi insegnanti;
 insegnamento individualizzato sia di sostegno e recupero che di potenziamento;
 diversificazione degli approcci didattici ed educativi, nel rispetto dei diversi stili cognitivi e
dei differenti ritmi di apprendimento per guidare l’allievo nella possibilità di scegliere in
modo consapevole i campi di interesse più confacenti alla propria personalità e alle proprie
aspirazioni;
 processo educativo armonico, con contenuti graduati e adeguati alla fisionomia della
classe.
Privilegiare strategie che pongano lo studente al centro del processo di insegnamento –
apprendimento, implica una continua sperimentazione e una selezione dei metodi che risultano più
adeguati alle esigenze del momento; pertanto la lezione frontale, la lezione dialogata, il problem
solving, la problematizzazione dei contenuti, il dibattito, i lavori di gruppo e il confronto tra pari,
il cooperative learning, la riflessione comune sugli obiettivi e sui metodi, non vanno scelte in
drastica alternativa, ma, opportunamente utilizzate, concorrono al raggiungimento degli obiettivi.
Pertanto, nell’adottare le suddette strategie didattiche, saranno particolarmente curati gli aspetti
che riguardano
1. L’apprendimento motivato teso non solo al sapere, ma anche al “saper fare”. In tal modo si
permette allo studente di avere consapevolezza della gradualità del proprio percorso
intellettuale e culturale, nel quale l’acquisizione di contenuti e capacita operative
complesse si traduce nella promozione di atteggiamenti che incidono e permangono più
stabilmente nella sua personalità;
2. La consapevolezza dei processi didattici, degli obiettivi e dei criteri di valutazione,
utilizzando:
 metodi deduttivi legati all’esperienza e ipotetico-deduttivi, che muovono
dall’esperienza vissuta dall’alunno e dalle sue concrete possibilità;
 lavoro di ricerca, inteso come raccolta, analisi, confronto, sistemazione dei dati e
rielaborazione personale; attività di laboratorio;
 lavoro di gruppo finalizzato alla collaborazione, al confronto e alla problematizzazione;
 lavoro individuale per lo sviluppo dell’autonomia e dell’autogestione;
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conversazione e discussione-dibattito per educare all’ascolto e al confronto delle
proprie opinioni;
“stile di incoraggiamento”, nel rispetto dell’individuo per favorire la consapevolezza
delle proprie possibilità.
La piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico come:
lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici,
saggistici e di interpretazione di opere d’arte;
l’uso del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
la pratica dell’argomentazione e del confronto;
la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e
personale;
l’uso degli strumenti multimediali a supporto.
11. LA VALUTAZIONE DEI PERCORSI DIDATTICO – FORMATIVI
La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la
certificazione delle competenze da essi acquisite, sono affidate ai docenti responsabili delle attività
educative e didattiche previste dai piani di studio personalizzati.
I docenti rendono noti agli studenti gli obiettivi che l'azione didattica si propone, i criteri di
valutazione adottati, le valutazioni assegnate e le motivazioni che le sostengono al fine di ottenere
dagli studenti stessi una più consapevole collaborazione, una maggiore autonomia di studio, una
più matura capacità di autovalutazione.
Le valutazioni relative agli studenti saranno comunicate alle famiglie secondo le norme vigenti
(O.M. n.159). Ogni altro elemento di valutazione potrà essere comunicato agli interessati sia negli
incontri tra genitori e docenti, sia eventualmente, a loro richiesta, in qualsiasi momento.
Sulla base degli esiti della valutazione periodica, le istituzioni scolastiche predispongono gli
interventi educativi e didattici, ritenuti necessari al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti.
Di particolare rilievo la prima verifica, nel corso della quale il Consiglio di classe procederà ad
eventuale rettifica ed adeguamento delle scelte metodologiche, indicherà gli studenti a favore dei
quali attivare interventi didattici educativi integrativi e definirà una didattica del recupero
adeguata ai bisogni formativi reali.
11.1 Obiettivi globali dell'attività didattica, validi per tutte le discipline, per la promozione
alla classe successiva
Prima Classe :
 Far superare i dislivelli culturali di partenza;
 Fare apprendere un corretto metodo di studio;
 Fare conoscere e comprendere gli argomenti programmati;
 Abituare gli alunni ad esporre gli argomenti con ordine e in forma corretta;
 Abituare gli alunni a saper eseguire esercizi e risolvere semplici problemi di applicazione.
Seconda Classe :
 Rendere gli alunni padroni del proprio metodo di studio;
 Fare conoscere e comprendere gli argomenti programmati;
 Abituare gli alunni ad esporre gli argomenti con ordine, in forma corretta e con linguaggio
appropriato;
 Abituare gli alunni a saper eseguire esercizi e risolvere problemi di applicazione anche
complessi;
 Fornire agli alunni la conoscenza dei metodi e dei criteri che permettano loro di iniziare nel
triennio i processi di analisi e sintesi.
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Terza classe :
 Conoscenza degli argomenti studiati (possesso dei dati e del linguaggio specifico; capacità
di indicare funzioni o descrivere situazioni o esporre concetti);
 Comprensione degli argomenti studiati: capacità di interpretarli e definirli, esprimendoli in
forme autonome e appropriate;
 Capacità di esprimersi in forma corretta, oltre che oralmente, anche per iscritto;
 Capacità di utilizzare i metodi e i criteri in analisi semplici.
Quarta Classe :
 Conoscenza e comprensione degli argomenti studiati;
 Capacità di applicare le conoscenze apprese e capite (di generalizzare, classificare,
sviluppare mediante rappresentazioni astratte da trasferire al concreto) e di collegare un
fatto con le sue componenti culturali;
 Capacità di analisi (scoprire, distinguere, ordinare elementi per determinare relazioni,
ipotesi, errori);
 Capacità di esprimersi, oralmente e per iscritto, in modo logicamente ordinato e coerente
(capacità di distinguere l'essenziale dall'accessorio, l'antecedente e il conseguente, la
coerenza con il fine, e di organizzare l'argomento in modo unitario).
Quinta Classe :
 Conoscenza e comprensione degli argomenti studiati;
 Capacità di applicare le conoscenze apprese, di individuarne le possibili interconnessioni
(tra loro e col presente, per le discipline umanistiche) ed estensioni (pratiche e ad altri
campi, per la matematica e le discipline scientifiche);
 Capacità di esame critico (di testi, di fatti, concetti, teorie, fenomeni), di sintesi
(elaborazione teorica e pratica di progetti, operazioni, esecuzioni, riduzione ad esposizione
unitaria di conoscenze provenienti da discipline e fonti diverse) e di giudizi motivati (che si
fondano sull'individuazione di valori e che producono consapevoli comportamenti
preferenziali);
 Capacità di esprimersi oralmente e per iscritto in modo corretto, organico e personale (nel
contenuto e nella forma).
11.2 Criteri di valutazione
Per arrivare alla formulazione di un voto espresso con numeri tradizionali si seguiranno i seguenti
parametri:
1. La valutazione di ogni alunno deve essere individuale per ogni disciplina
considerando i livelli di partenza
2. Comportamento inteso come presenza, partecipazione, applicazione, ritmo di
apprendimento
3. Capacità intellettive, abilità cognitive
4. Misurazione dei contenuti acquisiti
5. Valutazione della sicurezza acquisita, della progressione del metodo di studio.
6. Individuazione delle potenzialità di miglioramento e maturazione.
7. Individuazione capacità di recupero
8. Eventuale stato di disadattamento scolastico
11.3 Ammissione alla classe successiva
Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un
congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre e sulla base di una
valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso
formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio
intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad
interventi di recupero precedentemente effettuati.
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Sarà dichiarato ammesso alla classe successiva l'alunno i cui giudizi sono positivi.
In tale ipotesi, il Consiglio di classe assegnerà i voti tenendo conto non soltanto del profitto ma
anche della maggiore o minore assiduità, continuità ed intensità della partecipazione al dialogo
educativo; allo studente delle classi del secondo biennio ed ultimo anno deve essere attribuito il
credito scolastico sulla base dei criteri successivamente esplicitati.
11.4 Sospensione del giudizio finale
È da prendere in considerazione la situazione dello studente che, pur in un quadro di generale
complessiva sufficienza, presenta in alcune materie (non più di tre) carenze che il Consiglio di
Classe, tenuto conto anche di eventuali progressi registrati rispetto ai livelli di partenza, ritiene
recuperabili entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto
autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In tal caso il Consiglio
di classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni
formativi, a predisporre le attività di recupero (“Sospensione del giudizio” – artt. 6 e 7 dell’OM n.
92 del 05/11/2007).
La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le
decisioni assunte dal consiglio di classe dai docenti delle singole discipline le specifiche carenze
rilevate per ciascuno studente e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle
discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza.
Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti
formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche che la scuola è tenuta a portare a termine
entro la fine dell’anno scolastico.
11.5 Non ammissione alla classe successiva
Non sarà ammesso alla classe successiva l’alunno che :
a) presenta, in più discipline (più di tre), gravi carenze nell’acquisizione dei contenuti e/o nel
possesso delle più significative abilità. Le carenze sono tali che a giudizio dei docenti delle
corrispondenti discipline non possono essere recuperate, neanche con attività di recupero o
interventi di sostegno. Il Consiglio di Classe dall’esame dei giudizi di tutte le discipline valutando
le capacità, l’impegno che ha mostrato nel corso dell’anno ed ogni altro elemento a sua
disposizione, conformemente a quanto dichiarato dai docenti sopraddetti, ritiene non possa
frequentare proficuamente la classe successiva.
b) presenta, in quasi tutte le discipline, carenze che, se pur eliminabili individualmente con attività
di recupero o interventi di sostegno mirati, non possono, dato l’alto numero, essere colmate e
quindi non consentono l’inserimento nella classe successiva.
c) ha effettuato più di 50 giorni di assenza (Artt. 2 e 14 DPR 122/2009).
Deroghe : L’articolo 14, comma 7, del Regolamento prevede che “le istituzioni scolastiche
possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo,
motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite (dei tre quarti di presenza del monte ore
annuale). Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione,
comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità
di procedere alla valutazione degli alunni interessati”. In caso di non ammissione, le modalità
di comunicazione alle famiglie sono le stesse di quelle per la sospensione del giudizio.
11.6 Ammissione agli Esami di Stato conclusivi
Sono ammessi agli esami di Stato conclusivi, gli alunni che, nello scrutinio finale conseguono una
votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non
inferiore a sei decimi.
Le deliberazioni di non ammissione all’esame sono puntualmente motivate. Nei confronti dei
candidati valutati positivamente in sede di scrutinio finale, il consiglio di classe, nell’ambito della
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propria autonomia decisionale, adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la
formalizzazione della deliberazione di ammissione.
La valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla
valutazione complessiva dello studente; pertanto, ai fini dell’esame del corrente anno scolastico, il
voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico riferito all’ultimo anno
di corso. Esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’esame di Stato (art. 2,
comma 3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169;
art. 2, comma 3 del D.M. 16/01/2009, n. 5).
11.7 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico
Il credito scolastico viene attribuito sulla base della media (M) dei voti di ogni disciplina, condotta
compresa, conseguiti negli ultimi tre anni scolastici in riferimento all’allegata tabella.
Media dei voti
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
III anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
Credito scolastico (Punti)
IV anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
V anno
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella tabella, va
espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche:
 l'assiduità nella frequenza scolastica
 l'interesse e l'impegno mostrarti nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative
 gli eventuali crediti formativi.
Sulla base di quanto esposto, il Collegio docenti ha stabilito che in sede di scrutinio finale,
nell’attribuzione del credito scolastico verranno adottati i seguenti criteri:
1. se l’alunno ha superato il tetto massimo di assenza pari a 150 ore/anno, nel determinare il
quale concorrono le ore o gli spezzoni di ore delle assenze, dei permessi di entrata in
ritardo e di uscita anticipata, gli verrà automaticamente assegnato il punteggio minimo del
credito previsto dalla banda di oscillazione della media dei suoi voti;
2. se la media M dei voti è inferiore a M,5 per accedere al massimo punteggio, previsto nella
banda di oscillazione, è necessario che l’alunno soddisfi almeno 2 dei parametri suddetti;
3. se la media M dei voti è uguale o superiore a M,5 per accedere al massimo punteggio,
previsto nella banda di oscillazione, è sufficiente che l’alunno soddisfi almeno 1 dei
parametri suddetti
In merito ai crediti formativi si stabilisce che verranno valutate da ogni consiglio di classe, quelle
attività, previste dal D.M. n. 49 del 24.02.2000, coerenti con l’indirizzo del liceo, debitamente
certificate e che si svolgano complessivamente per un minimo di 30 ore (equivalente ad un
insegnamento di un’ora settimanale). Inoltre, saranno presi in considerazione e valutati nell’anno
in corso, i crediti formativi non valutabili in quanto conseguiti dall’alunno nell’estate
immediatamente precedente.
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11.8 Criteri per l’attribuzione del voto di condotta
Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009,
n. 5 del MIUR e successive modifiche, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei
comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno.
La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo
episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e
culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della
valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il
Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti
realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle seguenti finalità educative:
 accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento
alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile
 verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di
ciascuna istituzione scolastica
 diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità
scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e
al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al
riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri
 dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo
studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al
successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo di studi.
La valutazione del comportamento degli alunni, con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio
intermedio o finale, è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell’alunno che si sia reso
responsabile di comportamenti gravi oppure dell’inosservanza dei propri doveri (frequenza
regolare, impegno assiduo, rispetto verso tutto il personale scolastico e i compagni, corretto
utilizzo di strutture, macchinari e sussidi didattici) e al quale sia stata
precedentemente irrogata una sanzione disciplinare, come previsto nei regolamenti delle
singole istituzioni scolastiche a norma del D.P.R. n. 249/1998, art.4.
Tal valutazione, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di
valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo
studente, successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste
dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel
comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di
crescita e di maturazione in ordine alle predette finalità educative.
Sulla base della menzionata normativa, il Collegio docenti ha stabilito che, in sede di scrutinio
finale, per l’attribuzione del voto di condotta verrà utilizzata la seguente griglia:
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VOTO
10
9
8
INDICATORI
Comportamento
Partecipazione
Impegno
Frequenza e puntualità
Comportamento
Partecipazione
Impegno
Frequenza e puntualità
Comportamento
Partecipazione
Impegno
Frequenza e puntualità
Comportamento
7
Partecipazione
Impegno
Frequenza e puntualità
Comportamento
6
Partecipazione
Impegno
Frequenza e puntualità
Comportamento
5
Partecipazione
Impegno
Frequenza e puntualità
DESCRITTORI
Ineccepibile sotto il profilo didattico e disciplinare
Attiva collaborazione e costruttivo apporto alla vita scolastica
Si impegna sempre al massimo
Assidua e puntuale (massimo 3 ritardi/uscite e massimo 10 assenze)
Corretto e responsabile sotto il profilo didattico e disciplinare
Apporta un contributo collaborativo alla vita scolastica
Si impegna con assiduità
Regolare e puntuale (massimo 6 ritardi/uscite e massimo 15 assenze)
Generalmente corretto sotto il profilo didattico e disciplinare
Partecipa con interesse alla vita scolastica
Si impegna adeguatamente
Regolare e abbastanza puntuale (massimo 9 ritardi/uscite e massimo
20 assenze)
Vivacità eccessiva; sovente deve essere richiamato all’ordine;
presenza di nota disciplinare.
Partecipa in modo incostante alla vita scolastica
Non si impegna adeguatamente
Non sempre regolare e puntuale (massimo 12 ritardi/uscite e
massimo 25 assenze)
Comportamento spesso non adeguato al contesto scolastico;
presenza di più note disciplinari.
Scarsa attenzione e partecipazione alla vita scolastica
Discontinuo
Irregolare e poco puntuale(massimo 15 ritardi/uscite e massimo 30
assenze)
Continua mancanza di rispetto delle regole della convivenza civile;
ripetute note disciplinari e/o sospensioni dalle lezioni
Mostra palese disinteresse per la vita scolastica
Pressoché inesistente
Discontinua e raramente puntuale
11.9 Strumenti di valutazione
La programmazione didattica va sottoposta con regolarità a momenti di verifica, al fine di
adeguare l'azione didattica alle esigenze formative di recupero, di consolidamento e di
approfondimento emergenti in itinere sia nell'intera classe, sia in parte di essa.
Tali momenti di verifica saranno frequenti e regolari, per consentire una serena valutazione
dell'iter formativo dell'alunno, e si avvarranno dei seguenti strumenti:
 interrogazioni orali;
 compiti scritti;
 test o questionari.
La griglia di valutazione, in allegato, recante l’indicazione dei parametri in base ai quali valutare,
costituisce un punto di riferimento comune per Consigli di classe e docenti.
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12. LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
12.1 Suddivisione dell’anno scolastico e orario delle lezioni
L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Sono previste, oltre alle valutazioni di scrutinio
quadrimestrale e finale, due valutazioni intermedie atte a comunicare alle famiglie un giudizio
sintetico secondo gli indicatori della scheda, presente in allegato, adottata dal Collegio dei
Docenti. L’orario delle lezioni, suddivise in ore da 60 minuti è il seguente:
 inizio delle lezioni ore 8.00
 termine delle lezioni ore 12 (quarta ora), ore13 (quinta ora), ore 14,00 (sesta ora)
 intervallo delle lezioni dalle ore 10,55 alle ore 11,10 (15 minuti)
Durante l’intervallo gli alunni possono recarsi presso il punto di ristoro, situato all’interno del
cortile della scuola, che fornisce bevande e generi alimentari.
12.2 Docenti del Liceo e orario di ricevimento
Docente
Giorno
orario
Docente
Giorno
orario
AIELLO
ASARO
ASSENNATO
BLANDINO
BONANNO
BUCCHERI
CAPPUCCIO
CARPINO
CASSIA
CONSIGLIO
D’AMICO
DI MARI
DI MARIA
DI NATALE
DI RAO
DIERNA
FAVUZZA
FAZIO
FEDELI
GALLO
GENOVESE
GOZZO
GRIMALDI
Martedì
Lunedì
Mercoledì
Lunedì
Martedì
Venerdì
Martedì
Lunedì
Venerdì
Lunedì
Mercoledì
Venerdì
Lunedì
Lunedì
Venerdì
Lunedì
Sabato
Sabato
Giovedì
Martedì
Mercoledì
Sabato
Mercoledì
9 - 10
10 - 11
10 - 11
10 -11
10 - 11
10 - 11
9 - 10
9 - 10
10 - 11
12.20-13
13 - 14
11 - 12
10 - 11
10 - 11
9 - 10
9 - 10
9 - 10
9 - 10
11 - 12
8-9
9 - 10
10 - 11
9 - 10
LONERO
MADELLA
MARINO
MEDDE
MOLLICA
MOTTA
MURATORE
NARDONE
PUGLIARES
PUZZO
ROGASI
ROMEO
RUSSO M.
RUSSO P.
SANTACROCE
SARDO
SCALERA
SCROFANI
SPANO’
SPARATORE
TRINGALI
VACCARISI
VACCARO
Martedì
Sabato
Venerdì
Sabato
Sabato
Mercoledì
Martedì
Venerdì
Sabato
Mercoledì
Venerdì
Venerdì
Martedì
Mercoledì
Lunedì
Martedì
Sabato
Sabato
Venerdì
Venerdì
Venerdì
Lunedì
Martedì
10 - 11
10 - 11
13 - 14
9 - 10
10.30 - 11
9 - 10
10 - 11
10 - 11
11.45 - 12
9 - 10
9 - 10
11 - 12
9 - 10
11 - 12
9 – 9.30
9 - 10
10 -10.30
10 - 11
11.30 - 12
10 – 10.30
9 - 10
11 – 11.35
10 - 11
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12.3 Consigli di classe
CLASSI PRIME
MATERIA
1 A
1 B
1 C
1 F
1 G
RELIGIONE
ITALIANO
LATINO
GRECO
INGLESE
FRANCESE
SPAGNOLO
DIERNA
BLANDINO
SARDO
SARDO
GRIMALDI
-------
DIERNA
MURATORE
ROGASI
ROGASI
DI NATALE
-------
DIERNA
MURATORE
DI RAO
---MARINO T.
CONSIGLIO
SCALERA
SPARATORE
BONANNO
PUZZO
---MARINO T.
CONSIGLIO
SCALERA
STORIA/GEO.
BLANDINO
MURATORE
BUCCHERI
BONANNO
MATEMATICA
SCIENZE
ED. FISICA
CARPINO
SCROFANI
LONERO
CARPINO
D’AMICO
LONERO
DIERNA
AIELLO
SARDO
SARDO
VACCARO
------ASSENNATO
(Di Noto)
TRINGALI
RUSSO P.
SANTACROCE
TRINGALI
RUSSO P.
NARDONE
TRINGALI
SCROFANI
LONERO
CLASSI SECONDE
MATERIA
2 A
2 B
2 C
2 D
2 E
RELIGIONE
ITALIANO
DIERNA
BLANDINO
ASSENNATO
(Di Noto)
BLANDINO
GRIMALDI
------BLANDINO
DI MARIA
SCROFANI
LONERO
DIERNA
MURATORE
DIERNA
AIELLO
SPARATORE
BUCCHERI
SPARATORE
BUCCHERI
ROGASI
AIELLO
AIELLO
GOZZO
ROGASI
MARINO T.
------MURATORE
CARPINO
D’AMICO
NARDONE
AIELLO
VACCARO
------BONANNO
MOTTA
RUSSO P.
SANTACROCE
BONANNO
DI NATALE
------BUCCHERI
FAZIO
SCROFANI
NARDONE
BUCCHERI
GRIMALDI
------GOZZO
TRINGALI
RUSSO P.
LONERO
LATINO
GRECO
INGLESE
FRANCESE
SPAGNOLO
STORIA/GEO.
MATEMATICA
SCIENZE
ED. FISICA
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 21
CLASSI TERZE
MATERIA
RELIGIONE
ITALIANO
LATINO
GRECO
INGLESE
FRANCESE
STORIA
FILOSOFIA
MATEMATICA
FISICA
SCIENZE
STORIA ARTE
ED. FISICA
3 A
DIERNA
DI MARI
DI MARI
ASSENNATO
(Di Noto)
GRIMALDI
---ASARO
ASARO
FEDELI
FEDELI
SCROFANI
RUSSO M.
LONERO
3 B
DIERNA
GALLO
GALLO
3 C
DIERNA
VACCARISI
MEDDE
(Garzella)
3 D
SPARATORE
DI RAO
MADELLA
GOZZO
ROMEO
MARINO T.
---CAPPUCCIO
CAPPUCCIO
MOTTA
DI MARIA
D’AMICO
MOLLICA
NARDONE
VACCARO
---GENOVESE
GENOVESE
MOTTA
MOTTA
RUSSO P.
RUSSO M.
SANTACROCE
DI NATALE
---FAVUZZA
FAVUZZA
FAZIO
FAZIO
RUSSO P.
CASSIA
NARDONE
DI RAO
3 E
SPARATORE
VACCARISI
GOZZO
GOZZO
DI NATALE
---SPANO’
SPANO’
FAZIO
TRINGALI
RUSSO P.
CASSIA
LONERO
CLASSI QUARTE
MATERIA
RELIGIONE
ITALIANO
LATINO
GRECO
INGLESE
FRANCESE
STORIA
FILOSOFIA
MATEMATICA
FISICA
SCIENZE
STORIA
ARTE
ED. FISICA
4 A
DIERNA
DI MARI
DI MARI
ASSENNATO(
Di Noto)
GRIMALDI
---ASARO
ASARO
DI MARIA
DI MARIA
SCROFANI
4 B
DIERNA
GALLO
MADELLA
4 C
DIERNA
PUZZO
MEDDE (Garzella)
4 D
DIERNA
DI RAO
ROMEO
MADELLA
MEDDE (Garzella)
ROMEO
MARINO T.
CONSIGLIO
CAPPUCCIO
CAPPUCCIO
CARPINO
CARPINO
D’AMICO
VACCARO
---GENOVESE
GENOVESE
MOTTA
MOTTA
D’AMICO
DI NATALE
---FAVUZZA
FAVUZZA
FAZIO
FAZIO
SCROFANI
CASSIA
RUSSO M.
RUSSO M.
RUSSO M.
LONERO
NARDONE
SANTACROCE
NARDONE
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 22
MATERIA
RELIGIONE
ITALIANO
5 A
DIERNA
PUZZO
LATINO
PUZZO
GRECO
INGLESE
FRANCESE
STORIA
FILOSOFIA
MATEMATICA
FISICA
SCIENZE
STORIA ARTE
ED. FISICA
ASSENNATO (Di
Noto)
GRIMALDI
---ASARO
ASARO
FEDELI
DI MARIA
SCROFANI
MOLLICA
LONERO
CLASSI QUINTE
5 B
DIERNA
GALLO
MADELLA
MADELLA
VACCARO
CONSIGLIO
CAPPUCCIO
CAPPUCCIO
CARPINO
CARPINO
D’AMICO
CASSIA
NARDONE
5 C
DIERNA
PUZZO
MEDDE
(Garzella)
PUGLIARES
(Garzella)
VACCARO
---GENOVESE
GENOVESE
MOTTA
MOTTA
RUSSO P.
RUSSO M.
SANTACROCE
5 D
DIERNA
DI RAO
ROMEO
ROMEO
DI NATALE
---FAVUZZA
FAVUZZA
FAZIO
FAZIO
RUSSO P.
CASSIA
NARDONE
12.4 Docenti delegati
I docenti delegati a presiedere i consigli di classe sono:
CLASSI
1A
2A
3A
4A
5A
PRESIDENTI DELEGATI
BLANDINO GIUSEPPINA
ASSENNATO
ASARO MARIA TERESA
GRIMALDI LIDIA
PUZZO ROSAMARIA
1B
2B
3B
4B
5B
CARPINO DOMENICO
ROSASI CONSUELO
MADELLA PAOLO
GALLO CINZIA
D’AMICO ROBERTO
1C
2C
3C
4C
5C
SARDO SEBASTIANA
AIELLO MARIA
SANTACROCE GIUSEPPE
VACCARO LUCIA
GENOVESE ASSUNTA
2D
3D
4D
5D
BUCCHERI LETIZIA
FAZIO NUCCIA
DI RAO EMMA
ROMEO ROSSELLA
2E
3E
LONERO LUCIA
GOZZO ALESSANDRA
1F
1G
TRINGALI EMANUELA
SCALERA RAFFAELA
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 23
12.5 Incarichi
Docente Vicario: prof. Elio Cappuccio
Docente II collaboratore: prof. Salvatore Sparatore
Funzione Strumentale 1 (POF): prof. Piergiorgio Russo
Funz. Strumentale 2 (Supporto ai docenti, gestione sito web) : prof.ssa Emanuela Tringali
Funz. Strumentale 3 (Sostegno agli studenti): prof.ssa Rosa Puzzo
Funz. Strumentale 4 (Orientamento): prof.ssa Consuelo Rogasi
Resp. dipartimento Lettere: prof.ssa Emma Di Rao
Resp. dip. Matematica e Fisica: prof.ssa Nunzia Fazio
Resp. dip. Sto. – Fil.- Rel. - Arte: prof.ssa Assunta Genovese
Resp. dipartimento Lingue: prof.ssa Maria Luisa Consiglio
Resp. dipartimento Scienze: prof. Piergiorgio Russo
Resp. Centro Sportivo Scolastico: prof.ssa Lucia Lonero
Resp. Sicurezza Lavoratori: prof. arch. Domenico Cassia
Resp. laboratorio scientifico: prof. Russo Piergiorgio
Resp. laboratorio linguistico:
Resp. laboratorio informatica:
Resp. commissione elettorale: prof. Domenico Carpino
Commissione orario: prof. P. Russo – prof. Sparatore
12.6 Funzioni strumentali
1) Gestione del piano dell’offerta formativa (FUNZ. 1) – Prof. Russo Piergiorgio
Rientrano nell’ambito della funzione strumentale:
1. coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività del POF
2. coordinamento della programmazione curriculare
3. cura della documentazione didattica
4. coordinamento viaggi d’istruzione, visite guidate, manifestazioni pubbliche e scambi culturali
5. coordinamento delle attività di recupero
6. delega alla firma dei permessi di entrata in ritardo o di uscita anticipata
7. collaborazione con la presidenza per la sostituzione dei colleghi assenti
2) Sostegno al lavoro dei docenti (FUNZ. 2) – Prof.ssa Tringali Emanuela
Rientrano nell’ambito della funzione strumentale:
1. analisi dei bisogni formativi e gestione delle attività di formazione/aggiornamento
2. coordinamento e monitoraggio delle prove INVALSI
3. supporto e coordinamento nella elaborazione progettuale
4. cura del sito Web del Gargallo
3) Attività di sostegno agli studenti (FUNZ. 3) – Prof.ssa Puzzo Rosamaria
Rientrano nell’ambito della funzione strumentale:
1. coordinamento delle attività di educazione alla salute e di educazione alla legalità
2. coordinamento delle attività di consulenza medico-psicopedagogica
3. coordinamento delle attività di prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica
4. coordinamento dei rapporti scuola-famiglia
5. coordinamento e collegamento con gli organismi studenteschi
6. organizzazione e gestione delle assemblee degli studenti
7. delega alla firma dei permessi di entrata in ritardo o di uscita anticipata
4) Gestione delle attività formative degli studenti (FUNZ. 4) – Prof.ssa Rogasi Consuelo
Rientrano nell’ambito della funzione strumentale:
1. coordinamento e gestione delle attività di orientamento in entrata
2. coordinamento e gestione delle attività di orientamento in uscita
3. gestione delle attività promozionali e delle pubbliche relazioni
4. gestione dei rapporti con enti di promozione pubblici e privati
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 24
5. coordinamento delle attività proposte da enti e associazioni pubbliche e private
6. delega alla firma dei permessi di entrata in ritardo o di uscita anticipata
12.7 Accoglienza
Perché un piano di lavoro presenti criteri di concretezza e fattibilità deve tenere conto, nella sua
formulazione, della situazione iniziale della classe, onde individuare gruppi di allievi similari per
necessità formative e singoli alunni per i quali approntare opportuni percorsi didattici. Tale opera
di accertamento attuata nelle prime settimane dell'anno scolastico si identifica con la fase
dell'accoglienza per le classi iniziali, mentre per le altre si procede con la verifica di eventuali
debiti formativi e con la fase dell'approfondimento.
In queste ultime, in cui si attua una sostanziale continuità didattica, la ricognizione sorretta dalla
già solida conoscenza che gli insegnanti hanno della classe, sia delle caratteristiche complessive
che di quelle dei singoli alunni, è affidata alla raccolta e all'esame degli elementi di valutazione
che si evidenziano attraverso l'approfondimento e la puntualizzazione di temi e nodi concettuali
affrontati nel precedente anno scolastico.
Nelle classi iniziali sia del biennio che del triennio, in cui si verifica una interruzione della
continuità didattica, nella fase di accoglienza dovrà essere condotta un'attenta rilevazione dei
bisogni formativi.
Le relative prove, concordate in precedenza, ove possibile, dagli insegnanti delle stesse discipline
o di aree disciplinari concorrenti a finalità formative affini, saranno mirate a fornire elementi di
valutazione significativi, in relazione non tanto al possesso di particolari cognizioni quanto alla
padronanza di abilità e competenze. Nel medesimo periodo si svolgono le altre attività proprie
della fase di accoglienza, volte alla reciproca conoscenza, ad una prima rilevazione di
caratteristiche psico - affettive, alla presentazione a grandi linee degli impegni formativi che
caratterizzeranno il nuovo ciclo di studi.
Per gli alunni delle classi iniziali è prevista all’inizio dell’anno una fase di accoglienza che si
propone i seguenti obiettivi:
 favorire la socializzazione tra gli alunni
 precisare le caratteristiche e le finalità del liceo
 favorire la conoscenza dell'ambiente scolastico: accessi e spazi, orari, servizi, informazioni
di base sugli organi collegiali della scuola, sui diritti e sui doveri
 illustrare il programma di lavoro del Consiglio di classe e dei singoli docenti
 facilitare l'attivazione di una rete comunicativa tra genitori, alunni, preside ed insegnanti
 consolidare e potenziare il metodo di studio e l’organizzazione del lavoro nella transizione
Scuola Media - Scuola superiore
 attivare corsi zero per la preparazione linguistica
12.8 Piano di lavoro del consiglio di classe
Terminata la fase di accoglienza e di approfondimento, i singoli insegnanti, dopo aver discusso ed
eventualmente concordato con gli altri insegnanti delle medesime discipline le linee fondamentali
delle scelte didattiche e metodologiche, elaborano i Piani di lavoro, in cui definiscono, in rapporto
ai bisogni formativi rilevati, le proposte di attività didattica finalizzate al raggiungimento degli
obiettivi disciplinari, interdisciplinari e trasversali.
Sul fondamento di tali proposte, il Consiglio di classe elabora la programmazione didattica,
articolata nei seguenti punti:
 fisionomia della classe e rilevazione dei bisogni formativi, con attenzione ad eventuali
situazioni particolari;
 obiettivi relativi al comportamento;
 obiettivi disciplinari, sia cognitivi sia operativi;
 obiettivi interdisciplinari e trasversali;
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Pagina 25
scelte metodologiche funzionali al perseguimento degli obiettivi ed adeguate ai bisogni
formativi relativi;
 criteri di valutazione, tempi e modi della verifica, modalità in cui realizzare la trasparenza;
 scansione dei contenuti disciplinari nel rispetto di razionali ed equilibrati tempi di studio
degli alunni;
 attività extracurricolari
La programmazione didattica è approvata dal Consiglio di classe e formulata per iscritto in un
documento a cura del Consiglio stesso e sotto la responsabilità del coordinatore del Consiglio di
classe. Tale documento - ai sensi della legge 241/90, del D.P.CM. 19.06.1995 e del D.P.C.
07.06.1995 - è pubblicizzato a cura della presidenza e reso accessibile agli interessati che ne
facciano richiesta.
Alla fine delle lezioni la programmazione didattica sarà sottoposta a monitoraggio da parte degli
utenti e degli operatori scolastici, con l’uso di opportuni strumenti di rilevazione e valutazione.

12.9 Documento del 15 Maggio
I consigli delle classi quinte prepareranno entro il 15 maggio, per la commissione d’esame, un
documento relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso: il
Documento del 15 Maggio. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi e i tempi del
percorso formativo, i criteri e gli strumenti di valutazione adottati, nonché gli obiettivi raggiunti;
al documento sono, inoltre, allegate le prove di simulazione della terza prova svolte durante l’anno
scolastico. Il documento sarà affisso all’albo dell’istituto e verrà anche inserito nel sito della
scuola per essere consultato ed eventualmente scaricato dagli alunni.
12.10 Le risorse
La realizzazione della programmazione si avvarrà delle risorse di cui la scuola dispone. Le risorse
materiali sono rappresentate dall’edificio con le sue strutture ed attrezzature (palestra, spazi
esterni, auditorium, laboratori di fisica e di chimica, laboratorio linguistico multimediale,
laboratorio multimediale di informatica, cattedre mobili, LIM, postazioni multimediali e
biblioteca) e dalle risorse finanziarie.
L’uso delle strutture è esteso anche alle ore pomeridiane, secondo un calendario che sarà
concordato con il Dirigente scolastico ed attuato con la collaborazione del personale A.T.A.
Le risorse umane sono rappresentate da tutto il personale, docente e non docente, in relazione alla
funzione e al ruolo che ciascuna componente svolge nell’ambito scolastico, e dagli alunni. Le
risorse umane interne, tuttavia, non possono assicurare tutte le competenze specifiche per
l’attuazione dei principi fondamentali previsti dalla Carta dei Servizi, come l’integrazione sociale
e culturale degli alunni disabili o di quelli che evidenziano disagio giovanile, che richiedono
nuove competenze della professionalità docente.
Indispensabili e complementari, pertanto, risultano le risorse umane esterne alla scuola: saranno
attivate forme di collaborazione con équipes mediche, assistenti sociali, équipe psicopedagogica
(come previsto dal C.I.C.).
12.11 Gli strumenti
Molteplici sono gli strumenti utilizzati per realizzare la programmazione curricolare:
 elaborazione di un calendario annuale che contenga le scadenze più importanti: scrutini,
verifiche , data di consegna degli elaborati scritti;
 riunioni del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe, incontri tra docenti per aree
disciplinari o per classi parallele, incontri scuola – famiglia;
 indicazioni di criteri relativi alla formazione delle classi ed alla assegnazione dei docenti
alle suddette classi; alla formulazione dell’orario del personale docente ed A.T.A. nella
programmazione didattica ed educativa;
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Pagina 26
pianificazione delle attività integrative, di recupero e sostegno e dell’offerta formativa
aggiuntiva;
 partecipazione ad iniziative significative che abbiano valenza formativa: spettacoli teatrali
e musicali, manifestazioni artistiche, visite guidate a musei, aziende o sedi universitarie;
viaggi di istruzione; scambi culturali, attività sportive, agonistiche e amichevoli;
 incontri con esperti su tematiche sia culturali che di attualità, di particolare rilievo e
complessità;
 attività di orientamento, per consentire agli studenti di effettuare scelte consapevoli,
attraverso la diffusione di materiale informativo ed anche favorendo i contatti con la scuola
media inferiore e con l’Università;
 attività di aggiornamento del personale, nei tempi e nei modi che le risorse finanziarie
consentiranno.
Per quanto attiene la parte amministrativo-contabile, il direttore dei servizi generali e
amministrativi, coadiuvato dagli assistenti amministrativi e dall’assistente tecnico curerà, secondo
criteri di efficienza, trasparenza e flessibilità:
 gli aspetti burocratici e formali
 la diffusione delle informazioni
 la tutela del materiale e delle attrezzature
 l’efficienza dei laboratori
 le modalità organizzative per interventi di immediata manutenzione delle risorse materiali.

13. I SERVIZI
13.1 Orientamento in ingresso ed in uscita
L'Orientamento intende essere un processo continuo, formativo, globale e unitario rivolto allo
sviluppo delle attitudini e capacita del soggetto per il compimento consapevole di una scelta
scolastica e professionale e al fine di favorire il diritto/dovere degli studenti di assolvere
all’obbligo scolastico e formativo.
L’orientamento, inteso come costruttivo fattore di continuità nell’arco dell’intero quinquennio, è
curato nel duplice aspetto della formazione e dell’informazione dell’allievo.
L’azione prevede due tipologie di intervento:
1. l’orientamento in ingresso
2. l’orientamento in uscita
Orientamento in ingresso
Rapporti continui con le scuole medie del territorio sono stati instaurati già da molti anni per
l'orientamento degli alunni delle scuole medie. Varie attività sono organizzate per l'informazione
collettiva ed individuale mediante:
 Campagne d’informazione con brochure, manifesti, locandine
 Incontri presso le scuole medie del territorio
 Giornate Porte aperte al Gargallo ( da svolgersi a febbraio, preferibilmente di domenica)
 Sito della scuola
 Lettera informativa alle scuole medie del territorio
 Interventi, su richiesta, presso le scuole medie anche in orario serale
 Progetto continuità “guida per un giorno “ alla scoperta di alcuni siti archeologici illustrati
dai nostri studenti alle scolaresche provenienti dalle scuole medie del territorio.
Orientamento in uscita
Considerato che la circolare ministeriale 488 dell'agosto 1997 promuove l'orientamento come
parte integrante del curriculum e del processo educativo e formativo, le relative attività saranno
mirate ad aiutare l'alunno nell'auto-orientamento e a renderlo più consapevole nelle scelte e pronto
a sviluppare iniziative, in senso più tecnico, rivolte ad indirizzare correttamente sia alle successive
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 27
scelte di studio che all'ingresso nel mondo del lavoro. Pertanto attenzione prioritaria sarà rivolta
agli alunni delle ultime due classi, anche se in generale l'attività è indirizzata agli alunni di tutte le
classi. In tale quadro risulta utile la cooperazione con agenzie esterne e la realizzazione di un
programma di ordine generale che preveda interventi di operatori di tale servizio ed iniziative di
vario tipo, ad esempio incontri con esperti, con docenti universitari e professionisti, ma anche con
studenti universitari e neo laureati.
Tutte queste attività saranno svolte in orario scolastico ma anche inserite, qualora sia necessario,
nel quadro delle attività pomeridiane.
13.2 Interventi didattico – educativi, integrativi e di recupero
Il Collegio ritiene di rispettare i criteri di economicità formulati dal Consiglio di istituto, ma anche
quelli di prevenzione dell'insuccesso e pertanto propone che le attività, sia curricolari che
aggiuntive, siano programmate in modo che agli studenti sia data la possibilità concreta di
recuperare, che sia evitato il sovraccarico di interventi aggiuntivi, che siano rispettati tempi
razionali di impegno. Pertanto il Collegio indica interventi in itinere da attuare in orario
curricolare, e propone inoltre, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, corsi di
recupero, sportelli di consulenza, in orario extracurricolare riservati agli alunni che si trovino in
una situazione di svantaggio quanto al profitto.
13.3 Educazione alla salute ed alla legalità
Obiettivi:
1. aiutare l’alunno ad integrarsi nella vita attiva della scuola, nella famiglia e nella società,
affermando la propria identità in relazione agli altri;
2. favorire la partecipazione responsabile e costruttiva degli studenti alla vita comunitaria;
3. stimolare l’adolescente ad una crescita culturale, cognitiva, affettiva e sociale
armoniosa e consapevole;
4. aiutare il giovane e scoprire e a valorizzare le proprie risorse;
5. fargli acquisire tecniche e metodologie scientifiche per conoscere ed affrontare i
problemi adolescenziali.
Metodi ed attività:
6. sportello di mediazione per alunni, docenti e operatori della scuola con incontri
settimanali;
7. colloqui con gli insegnanti ed interscambio di notizie utili alla conoscenza del ragazzo;
8. colloqui con i genitori dell’alunno;
9. colloqui con gli alunni che ne faranno richiesta;
10. incontri sulla talassemia;
11. prevenzione malattie sessuali;
12. incontri con personale AVIS;
13. educazione alimentare.
L’educazione alla legalità è finalizzata a promuovere la crescita di una coscienza civile e
democratica al fine di far acquisire agli studenti una cultura di legalità diffusa.
Attività :
 partecipazione a concorsi indetti da enti locali e dal ministero su temi di rilevante
attualità;
 progetti di educazione alla cittadinanza ed alla legalità
13.4 Visite guidate e viaggi d’istruzione
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione devono essere inquadrati nella programmazione didattica
della scuola ed essere coerenti con gli obiettivi didattici e formativi volti alla promozione
personale e culturale degli alunni e alla loro piena integrazione scolastica e sociale.
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 28
La scuola, fin dall’inizio dell’anno scolastico, elabora una precisa ed adeguata programmazione
didattica e culturale e, per favorire l’arricchimento culturale degli studenti che vi partecipano,
fornisce preventivamente quegli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sul
contenuto delle iniziative stesse.
Si rammenta che nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di
almeno la metà più uno degli alunni componenti le singole classi coinvolte anche se è auspicabile
la presenza pressoché totale degli alunni della classe.
Considerato l’indirizzo di studi, le mete saranno scelte tra siti archeologici e città d’arte.
13.5 Centro sportivo studentesco (C.S.S.)
L’attività complementare di educazione fisica, gestita durante le ore pomeridiane dal centro
sportivo dell'istituto, è rivolta a tutti gli alunni dell’ istituto che desiderano seguire, a titolo
assolutamente gratuito:
▪ corsi di avviamento alla pratica sportiva;
▪ corsi di attività psico-motoria.
I primi tenderanno alla conoscenza e l'approfondimento di alcuni sport di squadra e individuali
oltre che alla formazione di rappresentative di istituto per la partecipazione a tornei interni ed ai
giochi sportivi studenteschi.
I secondi invece punteranno al miglioramento delle capacità coordinative e condizionali, con
particolare riguardo alla prevenzione e cura delle caratteristiche tipiche dell'ipocinesia (scarsa
mobilità articolare, sovrappeso, paramorfismi,ecc.).
In ogni caso, la partecipazione a queste attività rappresenta un valido momento di socializzazione,
che può costituire un’ interessante alternativa ad altre attività di aggregazione non sempre consone
ad un sano ed equilibrato sviluppo della personalità degli studenti di questa delicata fascia d’età
che a tante insidie è esposta.
Molteplici sono infatti le opportunità che può offrire la partecipazione alle ore complementari di
educazione fisica. Tra le tante:
 La partecipazione a tornei e campionati potrà rinforzare nei ragazzi lo spirito di gruppo,
l'identificazione come soggetto importante nella squadra e quindi nella scuola.
 Il rispetto delle regole che il gioco impone potrà incrementare le capacità di autocontrollo.
 Il sacrificio necessario richiesto per riuscire a dimostrare il proprio valore, rinforzerà la
capacità di applicazione necessaria nella vita per il raggiungimento dei propri obiettivi.
 Il lavoro di squadra renderà consapevoli dell’importanza dello spirito di abnegazione e del
lavoro di tutti per il raggiungimento di un fine comune.
 L’ acquisizione di un armonioso stato di forma psico-fisica, contribuirà a migliorare la
qualità della vita.
 Vivere in prima persona la competizione sportiva diventerà un concreto strumento di
comprensione dei valori positivi dello sport.
 Il centro sportivo scolastico avrà come scopo anche la formazione di giudici e arbitri tra gli
studenti. Ciò servirà ad una diversa lettura delle competizioni sportive, aiuterà a
comprenderle meglio e quindi a valutarle obiettivamente, prevenendo così il fenomeno
della violenza negli stadi.
Un’ attenzione particolare verrà rivolta agli alunni con scarse attitudini per il movimento o con
disabilità. Il C.S.S., ove possibile, organizzerà stage sportivi, approfondimenti culturali e tecnici
inerenti il mondo dello sport, l’alimentazione, il doping e quant’altro possa suscitare l’interesse
degli studenti.
I corsi pomeridiani si terranno presso la palestra della scuola e gli spazi aperti attigui, la Cittadella
dello Sport per alcune ore ed il Campo Scuola “Pippo Di Natale”di Siracusa e verranno tenuti dai
professori Lucia Lonero, Giuseppe Santacroce e Lucia Nardone, docenti di ed. fisica a tempo
indeterminato, titolari nell’istituto.
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
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Il Liceo Classico “T. Gargallo” di Siracusa, sentite le richieste dei propri studenti, parteciperà ai
Giochi Sportivi Studenteschi nelle seguenti discipline:
1. Corsa Campestre
2. Atletica Leggera
3. Calcio a 5
4. Pallavolo
5. Pallacanestro
6. Pallatamburello
7. Badminton
8. Tennis
9. Nuoto
10. Golf
Sarà inoltre effettuato un torneo interno di calcio a 5.
La quantità di lavoro necessaria per poter soddisfare la molteplicità delle richieste viene
quantificata in un numero di ore complessivo pari a 220.
13.6 I progetti e le attività integrative ed extracurricolari
La scuola propone ogni anno specifiche attività di carattere culturale e formativo volte alla
conoscenza ed all’approfondimento di particolari tematiche o allo sviluppo delle attitudini e della
creatività individuali.
Esse vengono svolte in base a progetti elaborati dagli insegnanti o proposti da enti pubblici e
privati e da associazioni di cui, in ogni caso, gli Organi Collegiali valutano la validità e la
fattibilità.
Le attività che rientrano nella tradizione del Liceo sono le seguenti:
 Certamen
Latinum Syracusanum: organizzato dalla Delegazione Siracusana
dell’Associazione Italiana di Cultura Classica “ Renato Randazzo ” e dal Liceo Classico
“T. Gargallo” di Siracusa, il Certamen è un’ attività di promozione culturale della scuola
non limitata all’ambito strettamente provinciale o regionale, rivolta a studenti di istituti
d’istruzione secondaria dell’ordine classico che si cimentano in una gara di Latino,
manifestando così il loro vivo interesse di giovani per il mondo classico.
 Laboratorio teatrale : a pieno titolo nella tradizione storica delle attività del Liceo, esso
prevede l’organizzazione di spettacoli a Natale, Carnevale e Pasqua, la partecipazione alla
Rassegna Nazionale del Teatro Scuola Pirandelliana di Agrigento e a manifestazioni di
teatro per i giovani, come quella organizzata dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico al
Teatro Greco di Palazzolo Acreide e ad altre ritenute altrettanto valide.
 Partecipazione al Convegno Pirandelliano per lo studio e l’analisi dell’opera pirandelliana;
 Partecipazione a concorsi ed iniziative per lo sviluppo della cultura del giornale;  Potenziamento e certificazione delle competenze linguistiche e comunicative nelle lingue
straniere tramite corsi, tenuti da docenti interni e docenti esterni madrelingua, che
prevedono il conseguimento di diplomi attestanti il livello raggiunto, spendibili nel
proseguo degli studi e nel mondo del lavoro.
 Scambi culturali : il liceo realizza progetti di gemellaggio e significative esperienze
culturali all’estero per l’arricchimento delle competenze comunicative e l’allargamento
degli orizzonti culturali.
 Progetti per la valorizzazione delle eccellenze.
 Progetti per l’approfondimento o l’integrazione delle materie di studio.
 Conoscenza e integrazione nel territorio attraverso visite guidate e realizzazione di specifici
progetti.
 Organizzazione di incontri a cura della Biblioteca del Liceo per lo sviluppo della lettura o
per l’approfondimento di tematiche di particolare risonanza civile.
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

Partecipazione alle ‘Olimpiadi di matematica’ ed ai giochi logici e linguistici della
Mathesis.
Corsi PON per consolidare le competenze di base di italiano, matematica, informatica e
lingua straniera e per la partecipazione a gare e concorsi.
13.7. I rapporti scuola – famiglia
La scuola non può svolgere la sua azione educativa senza la collaborazione attiva e costante della
famiglia che è quindi chiamata ad affiancare i docenti nel delicato processo di insegnamento –
apprendimento.
Per questo il Liceo “Gargallo” ha previsto nel suo Regolamento (articoli 9 e 10) i rapporti
informativi con le famiglie.
14. REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL LICEO
Organi Collegiali
Art.1 – Disposizioni generali sul funzionamento dell’organo collegiale.
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un preavviso non inferiore a
cinque giorni rispetto alla data delle riunioni.
La convocazione deve essere fatta con lettera singola diretta ai singoli membri dell’organo
collegiale o con circolare e mediante affissione all’albo di apposito avviso; in ogni caso,
l’affissione all’albo dell’avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione
dell’organo collegiale.
La lettera, la circolare e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella
seduta dell’organo collegiale.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal
segretario, steso su apposito registro.
In deroga al primo comma la seduta si considera ugualmente valida qualora la riunione è plenaria
e tutti i componenti accettino all’unanimità l’ordine del giorno.
Art.2 – Consiglio di classe.
Il Consiglio di classe è convocato dal preside di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata
della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente.
Il Consiglio di classe “aperto”, cioè con la presenza dei rappresentanti dei genitori e degli alunni
eletti all’inizio di ciascun anno scolastico, si riunisce, di regola, almeno una volta al mese. Il
Consiglio di classe “chiuso”, cioè con la presenza dei soli docenti, si riunisce in occasione degli
scrutini quadrimestrali e finali, per la programmazione didattica e ogni volta che se ne ravvisi la
necessità.
Art.3 – Prima convocazione del Consiglio di Istituto.
La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei
relativi membri, è disposta dal preside.
Art.4 – Elezione del presidente e del vice presidente del Consiglio di Istituto.
Nella prima seduta il consiglio è presieduto dal preside ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori
membri del consiglio stesso, il proprio presidente.
L’elezione ha luogo a scrutinio segreto.
E considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al
numero dei componenti del Consiglio.
Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio.
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Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a
maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più
uno dei componenti in carica.
A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori
componenti il Consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l’elezione del presidente.
Art.5 – Convocazione del Consiglio di Istituto.
Il Consiglio di Istituto è convocato dal presidente del Consiglio stesso.
Il presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del consiglio su richiesta del
presidente della giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del consiglio stesso.
Art.6 – Relazione annuale.
Il consiglio di istituto redige ogni anno una relazione da inviare al Provveditorato agli Studi e al
Consiglio scolastico provinciale, come previsto dall’art.10, c. 9, del D. Lgs. 16 aprile 1994, n. 297.
Art.7 – Pubblicità degli atti.
La pubblicità degli atti del consiglio di istituto, deve avvenire mediante affissione nell’apposito
albo della copia integrale – sottoscritta e autenticata dal segretario del consiglio – del testo delle
deliberazioni adottate dal consiglio stesso.
La copia delle deliberazioni deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni.
I verbali e gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio della segreteria dell’istituto e, per
lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne abbia interesse e nei modi di legge.
La copia della deliberazione da affiggere all’albo è consegnata al preside dal segretario del
consiglio; il preside ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di
affissione.
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo
contraria richiesta dell’interessato.
Art.8 – Convocazione del collegio dei docenti.
Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art.7, c. 4, D. Lgs. 16 aprile
1994, n. 297. Per la programmazione e il coordinamento delle attività del collegio dei docenti si fa
riferimento a quanto previsto dal Regolamento tipo per il funzionamento degli istituti e scuole di
istruzione secondaria e artistica di cui alla C.M. n. 105 del 16.4.1975.
Rapporti con le famiglie
Art.9 – Colloqui con gli insegnanti
I rapporti con le famiglie si attuano con due diverse modalità:
 per mezzo di colloqui settimanali con i singoli insegnanti, previa prenotazione scritta che
gli alunni presenteranno ad ogni singolo docente, utilizzando l’apposito modello in
allegato, con almeno due giorni di anticipo rispetto alla data del colloquio stesso
 mediante gli incontri scuola – famiglia pomeridiani, in prossimità della scadenza del
quadrimestre, con l’intero Consiglio di classe.
Subito dopo l’entrata in vigore dell’orario definitivo delle lezioni all’albo della scuola viene
affisso l’orario settimanale di ricevimento dei professori, che si chiuderà improrogabilmente con il
ricevimento collettivo del mese di maggio; dopo tale termine non sarà possibile chiedere colloqui
agli insegnanti.
Art.10 – Comunicazioni alle famiglie
La scuola fa pervenire alle famiglie, generalmente tramite i figli, comunicazioni scritte di ordine
didattico relative ad eventuali debiti formativi, alle valutazioni effettuate, in caso di profitto non
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sufficiente in una o più discipline, alle deliberazioni del Consiglio di classe in materia di corsi
integrativi di sostegno e recupero.
Biblioteca e laboratori
Art.11 – Biblioteca e laboratori.
La biblioteca di istituto e la sala riviste sono aperte ogni giorno in orario curricolare: in tale orario
è possibile, per i docenti come per gli studenti, consultare o prendere in prestito volumi e numeri
di riviste (esclusi i libri antichi) che devono essere improrogabilmente restituiti entro un mese.
Il Collegio dei docenti designa annualmente gli insegnanti responsabili dei laboratori
d’informatica e multimediale, di fisica, di scienze e della postazione multimediale.
I laboratori sono disponibili, in orario curricolare, per gruppi - classe o interclasse, accompagnati
da almeno un insegnante, che avrà cura, dopo ogni lezione, di rimettere in ordine le attrezzature
utilizzate e segnalare al docente responsabile eventuali guasti.
Regolamento interno
Art.12 – Lezioni di educazione fisica.
Il nostro istituto è dotato di una palestra e di ampi spazi all’aperto dove poter svolgere le lezioni di
educazione fisica; pertanto al cambio ora, gli alunni delle classi in cui l’orario prevede scienze
motorie, si recheranno in palestra con il registro di classe, dove troveranno ad attenderli i loro
insegnanti. Al termine dell’ora, le classi licenziate, si recheranno celermente nelle loro aule
riportando indietro il registro di classe; infine, nel caso di ultima ora di lezione, gli alunni verranno
licenziati direttamente dagli insegnanti di scienze motorie che avranno cura di riconsegnare il
registro di classe al personale ATA.
Art.13 – Ingresso a scuola.
L’ingresso a scuola degli alunni ha luogo alle ore 8.00; gli alunni ritardatari verranno ammessi in
classe dall’insegnante della prima ora che annoterà nel registro di classe e nell’apposita scheda di
rilevazione assenze/ritardi l’orario di ingresso. I ritardi successivi alle ore 8.10 saranno computati
al fine dell’assegnazione del voto di condotta e del credito scolastico secondo i criteri
precedentemente enunciati e deliberati dal Collegio dei Docenti.
Art.14 – Ritardi.
Per l’ingresso a scuola dopo la prima ora sarà necessaria l’autorizzazione scritta del preside o di
un suo delegato; sarà cura dell’alunno compilare e fare firmare al genitore la richiesta di entrata in
ritardo allegata al libretto delle giustificazioni e consegnarla, unitamente all’autorizzazione scritta,
al docente dell’ora per la quale è previsto l’ingresso in ritardo.
Art.15 – Permessi.
I permessi di uscita anticipata saranno rilasciati solo per motivi gravi, sopravvenuti e documentati.
Gli alunni minorenni potranno uscire dalla scuola soltanto se accompagnati dai genitori previa
autorizzazione scritta del preside o di un suo delegato; sarà cura dell’alunno compilare e fare
firmare al genitore la richiesta di entrata in ritardo allegata al libretto delle giustificazioni e
consegnarla, unitamente all’autorizzazione scritta, al docente dell’ora per la quale è prevista
l’uscita anticipata.
Gli alunni maggiorenni potranno entrare/ uscire dalla scuola previa autorizzazione scritta del
preside o di un suo delegato, sarà cura dell’alunno compilare e firmare la richiesta di entrata/uscita
anticipata allegata al libretto delle giustificazioni e consegnarla, unitamente all’autorizzazione
scritta, al docente dell’ora per la quale è prevista l’entrata in ritardo o l’uscita anticipata.
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Art. 16 – Giustificazioni.
Gli alunni sono tenuti a giustificare le assenze sul libretto ufficiale fornito dal Liceo, alle cui
norme si atterranno scrupolosamente. Per le assenze causate da malattia è necessario esibire il
certificato medico di avvenuta guarigione quando esse si protraggono per oltre cinque giorni.
All’inizio dell’anno scolastico i genitori, o comunque l’esercente della potestà genitoriale, dovrà
apporre, per l’autenticità, la firma sul libretto in presenza del preside o di un suo delegato. La
presenza dei genitori è richiesta inoltre per la quinta assenza e per le assenze multiple di cinque.
Sono delegati a giustificare le assenze i docenti collaboratori del preside; gli alunni maggiorenni
potranno auto-giustificarsi. Del rilevante numero di assenze, di permessi di entrata in ritardo e di
uscita anticipata verrà data comunicazione scritta alle famiglie. Le astensioni collettive dalle
lezioni si considerano assenze ingiustificate e comportano pertanto una ammonizione per la prima
assenza, per la seconda la sospensione dalle lezioni, da uno a cinque giorni, su decisione del
Consiglio di classe, come previsto dal Regolamento disciplinare.
Art. 17 – Limiti al numero di assenze e di permessi.
La frequenza delle lezioni è un diritto-dovere dello studente pertanto l’eccessivo numero di
assenze, di permessi di entrata in ritardo e di uscita anticipata verranno utilizzati come criterio per
l’assegnazione del credito scolastico e per l’ attribuzione del voto di condotta.
Il tetto massimo di ore di assenza è stato stabilito in 150 ore/anno; superato tale limite, a cui come
detto concorrono le ore o gli spezzoni di ore delle assenze, dei permessi di entrata in ritardo e di
uscita anticipata, allo studente verrà automaticamente assegnato il punteggio minimo di credito
previsto dalla banda di oscillazione della media dei suoi voti ed inoltre verrà assegnato un
punteggio più basso del voto di condotta secondo i criteri stabiliti.
In deroga a quanto sopra saranno valutati, da ogni singolo consiglio di classe, i casi di gravi e
certificati motivi di salute.
Art.18 – Verifica delle assenze e dei permessi, vigilanza sugli alunni.
Ai docenti è affidata la scrupolosa verifica delle assenze, delle giustificazioni, dei permessi di
entrata in ritardo e di uscita anticipata. Il permesso di allontanarsi temporaneamente dall’aula è
concesso ad un solo alunno per volta, e per non più di 5 minuti, a meno che non intervengano
gravi e fondati motivi sempre da concordare con il docente presente in classe. Particolare
attenzione sarà prestata al controllo delle assenze durante i cambi dell’ora.
La vigilanza sugli alunni, sia durante le ora di lezione sia durante la ricreazione, spetta ai docenti.
Gli insegnanti controllano anche lo svolgimento delle assemblee di classe e di istituto, secondo il
proprio orario di servizio.
Art.19 – Norme di comportamento.
Gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi regolarmente e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività (ricerche
culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, ecc.) che vengono svolte nel contesto dei lavori
scolastici.
Durante l’intervallo delle lezioni, che dura 15 minuti, è necessario che il personale docente di
turno vigili sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle
persone e alle cose.
Gli studenti sono tenuti, in ogni momento dell’attività scolastica, a comportarsi in modo da non
arrecare danno alle strutture della scuola e dimostrando al capo di istituto, ai docenti, a tutto il
personale e ai compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
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Art.20 – Posteggio di motorini e automobili .
Nei limiti della compatibilità con le attività scolastiche e le norme di sicurezza, i motorini e le
automobili possono essere posteggiati entro gli spazi appositi nel cortile della scuola, in modo da
non impedire a quelli che hanno già posteggiato di uscire e da lasciare libera le vie di fuga che,
quale misura preventiva, deve essere priva di ostacoli.
Art.21 – Assemblee studentesche di classe
L’assemblea studentesca costituisce un’occasione di partecipazione democratica per
l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale
e civile degli studenti.
L’assemblea di classe verrà attuata nel rispetto della normativa vigente in materia.
Nell’ambito della gestione dell’assemblea di classe verranno nominati dagli alunni, a maggioranza
assoluta dei presenti, un presidente ed un segretario. La gestione dell’assemblea è affidata al
presidente che ne curerà il corretto svolgimento. Il segretario procederà alla verbalizzazione della
seduta con stesura di verbale su apposito registro.
I docenti delle ore di svolgimento dell’assemblea saranno presenti in classe allo scopo di garantire
la corretta gestione ed il coordinamento della stessa unitamente al presidente. Gli stessi, su
richiesta degli alunni, possono intervenire nel dibattito.
Qualora l’assemblea non si svolga in modo corretto, il docente presente può sospenderla e
riprendere le normali lezioni.
Art.22 – Assemblee studentesche di istituto.
Le assemblee studentesche di istituto si svolgeranno, nel rispetto della normativa vigente.
La richiesta di assemblea, unitamente all’ordine del giorno ed alla presumibile durata della stessa,
verrà avanzata dal Comitato studentesco con debito anticipo (5 giorni). In assenza del Comitato la
richiesta sarà avanzata da almeno il 10% degli alunni.
Parteciperanno alle assemblee i docenti in servizio con compiti di vigilanza. Possono altresì
partecipare, a titolo gratuito esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici in
riferimento agli argomenti posti all’ordine del giorno ed in seguito ad autorizzazioni del docente
referente (funzione strumentale AREA 3). L’assemblea sarà presieduta dai rappresentanti
d’istituto che né assicureranno il regolare svolgimento; dell’assemblea, inoltre, sarà redatto
apposito verbale.
Il mancato rispetto della durata prevista compromette l’autorizzazione di assemblee successive.
Art.23 – Comitato studentesco.
Il Comitato studentesco avrà durata annuale coincidente con l’anno scolastico.
Partecipano di diritto al Comitato i rappresentanti di classe. All’interno del Comitato, alla prima
riunione, verranno eletti a maggioranza assoluta dei presenti, il presidente ed il segretario
verbalizzante. L’autorizzazione alle riunioni, unitamente all’ordine del giorno, dovrà essere
richiesta al preside.
Alle riunioni, da effettuarsi nelle ore pomeridiane e compatibilmente con la disponibilità del
personale di sorveglianza, parteciperà, con compiti di coordinamento e vigilanza, un docente
nominato dal preside.
Regolamento di disciplina
Art.24 – Sanzioni disciplinari.
Agli alunni che manchino ai doveri scolastici indicati all’art. 3 del D.P.R. 24.6.1998, n. 249, e non
improntano il loro comportamento al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità
scolastica, nel rispetto delle situazioni specifiche del Liceo, sono inflitte, secondo la gravità della
mancanza, le seguenti punizioni disciplinari:
a) Ammonizione privata o in classe;
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Allontanamento dalla lezione;
Ammonimento scritto;
Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni (la punizione può essere eventualmente
commutata, con richiesta della riparazione del danno, con attività a favore della comunità
scolastica);
e) Allontanamento dalla comunità scolastica per una durata definita e commisurata alla
gravità del reato (la punizione può essere eventualmente commutata, con richiesta della
riparazione del danno, con attività a favore della comunità scolastica);
f) Allontanamento dalla comunità scolastica fino al permanere della situazione di pericolo o
delle condizioni di accertata pericolosità. (Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi
sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente
sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito
di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola).
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione
personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in favore della
comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un
rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
b)
c)
d)
Art.25 – Irrogazione delle sanzioni disciplinari.
Per mancanza ai doveri scolastici, per negligenza abituale e per assenze e ritardi ingiustificati, si
infliggono le punizioni di cui alle lettere a) e b).Per violazioni dello Statuto degli Studenti e delle
Studentesse o del Regolamento interno, per il reiterarsi dei casi previsti nelle lettere a) e b), per
fatti che turbino il regolare andamento della scuola, si infligge la punizione di cui alla lettera c).
Per offese al decoro personale, alla religione e alle istituzioni, per offese alla morale e per
oltraggio all’istituto o al corpo insegnante, si infligge la punizione di cui alla lettera d).
In presenza di reato si infligge la punizione di cui alla lettera e).
In presenza di reato di particolare gravità, perseguibile d’ufficio o per il quale l’Autorità
giudiziaria abbia avviato procedimento penale, se vi sia pericolo per l’incolumità delle persone, si
infligge la punizione di cui alla lettera f).
Per atti che turbino la regolare attività della comunità scolastica (litigi, risse, calunnie,
insubordinazione, etc.) tenuto conto delle circostanze e sentite le motivazioni dell’interessato si
infliggono le punizioni di cui alle lettere c) e d).
Per la mancata osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza si infliggono le punizioni
di cui alle lettere a), b), c), e, nei casi più gravi, quella di cui alla lettera d).
Per il danneggiamento delle strutture, dei macchinari, dei sussidi didattici, delle suppellettili e del
patrimonio della scuola: risarcimento del valore se involontario; risarcimento e irrogazione della
sospensione di cui alle lettere c) e d), se intenzionale.
Per la falsificazione del libretto di giustificazione: viene inflitta la sospensione di cui alla lettera
d).
Nei casi previsti dai commi precedenti, qualora concorrano circostanze attenuanti, e avuto
riguardo al profitto e alla precedente condotta, può essere inflitta la punizione di grado inferiore a
quello rispettivamente stabilito.
In caso di recidiva, o qualora le mancanze previste dai commi precedenti assumano particolare
gravità, o abbiano carattere collettivo, può essere inflitta la punizione di grado superiore.
Art.26 – Autorità competente ad infliggere le sanzioni disciplinari.
Le sanzioni di cui alle lettere a) e b) dell’art. 23 del presente Regolamento di disciplina vengono
inflitte dal professore o dal preside.
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La sospensione di cui alla lettera c) dell’art. 23 sopracitato viene irrogata dal preside.
La sospensione di cui alla lettera d) dell’art. 23 sopracitato è di competenza del Consiglio di
Classe. Le sospensioni di cui alle lettere e) e f) dell’art. 23 sopracitato rientrano nella competenza
della Giunta Esecutiva del Consiglio d’istituto, la quale delibera su proposta del rispettivo
Consiglio di Classe.
Art.27 – Organo di garanzia interno.
L’organo di garanzia interno, previsto dal c. 2 dell’art. 5 del D.P.R. 24.6.1998, n. 249, è così
costituito:
a) Il preside, che lo presiede;
b) Due docenti, eletti dal collegio dei docenti;
c) Un genitore, scelto dal comitato dei genitori tra i rappresentanti eletti;
d) Uno studente scelto dal comitato degli studenti tra i rappresentanti eletti;
e) Il responsabile amministrativo, che svolge le funzioni di segretario.
In caso di parità di voti, prevale il voto del presidente.
Art.28 – Procedimento disciplinare.
Il procedimento disciplinare si avvia con la contestazione degli addebiti, per consentire allo
studente di giustificarsi. Nei casi dell’ammonizione privata, dell’allontanamento dalla lezione e
dell’ammonimento scritto, la contestazione può essere formulata oralmente e sul registro di classe
vanno annotate la motivazione del provvedimento e le giustificazioni addotte dallo studente. Nei
casi di sospensione dalle lezioni e di allontanamento dalla comunità scolastica, il procedimento
disciplinare sarà svolto in due successive riunioni dell’organo competente, tenute in due giorni
distinti. Nella prima riunione, si definirà la proposta, dopo aver completato la fase istruttoriatestimoniale, nella seconda si passa alla votazione delle deliberazioni. La contestazione degli
addebiti, con l’invito a presentarsi per le giustificazioni, viene formulata per iscritto. Lo studente
può presentare per iscritto le proprie giustificazioni, ha facoltà di produrre prove e testimonianze a
lui favorevoli e può essere accompagnato dal genitore o da un legale di fiducia.
Il provvedimento deve essere motivato e va comunicato integralmente ai genitori dello studente.
Art.29 – Impugnazioni e ricorsi.
Avverso le decisioni del consiglio di classe e della giunta esecutiva è ammesso ricorso entro trenta
giorni, dalla ricevuta comunicazione del provvedimento, al provveditore agli studi.
Per tutte le altre sanzioni disciplinari, diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica, è
ammesso ricorso, da parte degli studenti, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro
irrogazione, all’organo di garanzia interno del Liceo.
L’organo di garanzia decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, anche sui
conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione dello Statuto degli studenti
e delle studentesse.
15. PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA: diritti e doveri di docenti, alunni,
genitori e personale non docente (art. 3 d.p.r. 235 del 21.11.2007)
La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione
oltre che dello studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica. La scuola
dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di
instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, con tutti i soggetti che compongono la
comunità scolastica i quali sottoscrivono il seguente patto di corresponsabilità educativa,
dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola, fondato sulla chiarezza e la
trasparenza che stabilisce comportamenti, impegni e obiettivi comuni.
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I docenti si impegnano a:
 creare un ambiente educativo sereno e rassicurante;
 favorire momenti di ascolto e di dialogo;
 incoraggiare gratificando il processo di formazione di ciascuno;
 favorire l’accettazione dell’altro e la solidarietà;
 promuovere le motivazioni dell’apprendere;
 rispettare i tempi e ritmi di apprendimento;
 fare acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare con
sicurezza i nuovi apprendimenti;
 rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi;
 favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentono la
rielaborazione dell’esperienza personale;
 favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative al curricolo opzionale;
 concordare nel team d’insegnamento, i compiti pomeridiani da assegnare per non aggravare
il carico di lavoro dell’alunno;
 pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire all’alunno di selezionare
gli strumenti di lavoro;
 rispettare i tempi di pausa tra le unità di apprendimento.
Gli alunni si impegnano a:
 conoscere il Progetto Educativo e il Piano dell’Offerta formativa dell’Istituto;
 conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo, le fasi e il percorso per
raggiungerli;
 essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
 tenere spenti i cellulari e i lettori audio – video durante le lezioni;
 uscire dall’aula solo se autorizzati dal docente;
 trattenersi nella propria classe tra una lezione e l’altra;
 intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
 partecipare al lavoro scolastico individuale o di gruppo;
 svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola o a casa;
 portare il materiale scolastico necessario per lo svolgimento delle lezioni;
 usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei Docenti, dei
Compagni, del Personale ausiliario;
 all’esterno rimanere negli spazi autorizzati;
 rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
 rispettare gli spazi, gli arredi e le attrezzature della Scuola e risarcire eventuali danni
arrecati;
 astenersi dal fumo, dall’uso e dalla diffusione di sostanze tossiche e illegali;
 conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto;
 favorire la comunicazione Scuola-Famiglia;
 custodire il materiale dato in prestito (strumenti, libri ecc.) dall’Istituto e risarcire il valore
in caso di smarrimento o danneggiamento;
 frequentare l’Istituto con abbigliamento adeguato al contesto.
I genitori si impegnano a:
 assicurare la frequenza regolare e la puntualità dell’alunno alle lezioni e stimolare la sua
partecipazione a tutte le attività della scuola;
 collaborare con la scuola ed i docenti nel far rispettare all’alunno i suoi impegni scolastici;
 controllare e sostenere l’alunno nel suo lavoro a scuola ed a casa;
 firmare per presa visione tutte le comunicazioni scritte dai docenti e consegnate all’alunno (
controllo diari, quaderni etc.);
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

informare la scuola in caso di problemi che possono incidere sulla situazione scolastica
dell’alunno e partecipare con regolarità ai momenti di incontro e confronto con la
scuola ( consigli di classe, riunioni dei genitori, etc.),
giustificare sempre le assenze ed i ritardi dell’alunno utilizzando l’apposito libretto ed i
moduli della scuola e presentare, quando richiesto, il certificato medico;
segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero in
classe, nei servizi igienici o negli altri ambienti della scuola e collaborare con la scuola per
prevenire e controllare tutti quei comportamenti che potrebbero essere lesivi della salute
dell’alunno ( fumo, diffusione di sostanze pericolose, etc.);
rispondere direttamente ed economicamente degli eventuali danni a cose e/o persone
causati dai propri figli in violazione dei doveri sanciti dal regolamento d’istituto;
autorizzare la scuola ad intervenire quando il/la figlio/a fumi od utilizzi il cellulare
all’interno della scuola;
segnalare alla scuola eventuali disservizi.
Il personale non docente si impegna a:
 essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
 conoscere il Progetto Educativo e il Piano dell’Offerta



formativa dell’Istituto e
collaborare per realizzarli, per quanto di competenza;
garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
segnalare ai Docenti e al Coordinatore eventuali problemi rilevati;
favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti
nella scuola (Studenti, Genitori, Docenti).
16. Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione
delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai
valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In
essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i
principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti
dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali
dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di
cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle
relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei
giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione
dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia
individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la
compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera
ideologica, sociale e culturale.
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 39
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che
rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia
aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento
e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata
informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente
scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il
diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano
la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto,
attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in
tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione
della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo
studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad
attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di
forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della
scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta,
possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una
consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono
essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività
aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività
aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono
conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della
comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte
all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività
interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio
educativo-didattico
di qualità;
b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di
iniziative
liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche
con handicap;
e. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di
riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e
associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte
degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte.
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 40
I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e
con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente
agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale,
che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate
dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio
della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che
configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al
corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni
specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il
relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità
scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione
del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui
personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della
situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica
sono sempre adottati da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici
giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con
lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche
quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal
caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere
della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.
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Pagina 41
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata
dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di
appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono
inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si
applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16
febbraio 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da
parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola
media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di
garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni
scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola
secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola
secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano
all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami
proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse,
contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli
istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto
per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da
tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da
una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione
scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due
genitori.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in
materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola
secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione
scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
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Pagina 42
ALLEGATI
A. QUADRI ORARI
QUADRO ORARIO DI ORDINAMENTO DEL LICEO CLASSICO
In attuazione della riforma Gelmini, a partire dall’anno scolastico 2010-2011, viene applicato alle
prime classi del Liceo Classico il seguente quadro orario di ordinamento:
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura greca
Lingua straniera*
Storia
Storia e Geografia
Filosofia
Matematica con informatica*
Fisica
Scienze **
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
Totale ore
1° biennio
I anno
II anno
4
4
5
5
4
4
3
3
3
2° biennio
III anno IV anno
4
4
4
4
3
3
3
3
3
3
V anno
4
4
3
3
3
3
3
3
2
2
2
1
27
2
1
27
3
2
2
2
2
2
1
31
3
2
2
2
2
2
1
31
3
2
2
2
2
2
1
31
* eventuale seconda lingua straniera. Si avvieranno dei corsi di lingua per gli studenti che
faranno richiesta.
ne
*con informatica al primo biennio
**Biologia, chimica, scienze della Terra
È previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)
compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area
degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche, nei limiti del contingente di organico
ad esse annualmente assegnato.
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Pagina 43
QUADRO ORARIO DEL LICEO CLASSICO CON LA SPERIMENTAZIONE DELLA
LINGUA STRANIERA NEL QUINQUENNIO SEZIONI: A - C - D ( VECCHIO
ORDINAMENTO)
MATERIE
IV LICEO
V LICEO
1
4
4
3
3
3
3
3
2
2
1
2
31
1
4
4
3
3
3
3
2
2
3
2
2
32
Religione
Lingua e lettere italiane
Lingue e lettere latine
Lingua e lettere greche
Lingua e letteratura straniera (inglese)
Storia
Filosofia
Scienze naturali, chimica, geografia
Matematica
Fisica
Storia dell'arte
Educazione fisica
Totale ore
QUADRO ORARIO DEL LICEO CLASSICO CON LA SPERIMENTAZIONE
DELL’INSEGNAMENTO DI DUE LINGUE STRANIERE ( SEZ. B VECCHIO
ORDINAMENTO)
MATERIE
Religione
Lingua e lettere italiane
Lingue e lettere latine
Lingua e lettere greche
Lingua e letteratura straniera (inglese)
Lingua e letteratura straniera (francese)
Storia
Filosofia
Scienze naturali, chimica, geografia
Matematica
Fisica
Storia dell'arte
Educazione fisica
Totale ore
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
IV LICEO
V LICEO
1
4
4
3
3
3
3
3
3
2
2
1
2
31
1
4
4
3
3
3
3
3
2
2
3
2
2
32
Pagina 44
QUADRO ORARIO DI ORDINAMENTO DEL LICEO LINGUISTICO
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua latina
Lingua inglese *
Lingua francese *
Lingua spagnola *
Storia
Storia e Geografia
Filosofia
Matematica **
Fisica
Scienze***
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
Totale ore
1° biennio
I anno II anno
4
4
2
2
4
4
3
3
3
3
3
2° biennio
III anno IV anno
4
4
V anno
4
3
4
4
2
3
4
4
2
3
4
4
2
2
2
2
2
2
2
1
30
2
2
2
2
2
2
1
30
2
2
2
2
2
2
1
30
3
3
3
2
2
2
1
27
2
1
27
* con un’ora settimanale di Conversazione con il docente di madrelingua.
** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. Dal primo anno del secondo biennio e previsto l’insegnamento in lingua straniera di una
disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti
obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni
scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste
degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio e previsto inoltre
l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa
nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli
insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse
assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie.
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B. CALENDARIO ATTIVITÀ COLLEGIALI anno scolastico 2012-2013
COLLEGIO DOCENTI




giovedì
lunedì
giovedì
lunedì
22 novembre
11 febbraio
14 maggio
17 giugno
2012
2013
2013
2013
ore 16.00
ore 16.00
ore 16.00
ore 09.00
CONSIGLI DI CLASSE
Novembre 2012:
O.d.G.:
1. Insediamento presidente delegato del Consiglio di Classe
2. Insediamento rappresentanti di classe componente alunni e genitori
3. Analisi prove ingresso e attività di orientamento
4. Programmazione didattico-educativa
5. Progetti POF
6. Visite e viaggi d’istruzione
DATA
15.00–15.45
15.45-16.30
16.30-17.15
17.15 - 18
18 -18-45
5A
LUN. 5/11
1A
2A
3A
4A
LUN. 5/11
2D
3D
4D
5D
MERC. 7/11
1B
2B
3B
4B
5B
GIOV. 8/11
1C
2C
3C
4C
5C
GIOV. 8/11
1G
1F
2E
3E
15.45-16.30
16.30-17.15
17.15 - 18
18 -18-45
2A
3A
4A
5A
2D
3D
4D
5D
Dicembre 2012:
O.d.G.:
1. Andamento didattico e disciplinare della classe
2. Valutazioni infraquadrimestrali
3. Avvio recupero carenze formative
DATA/ORA
LUN. 3
15.00–15.45
1A
LUN. 3
MAR. 4
1B
2B
3B
4B
5B
MER. 5
1C
2C
3C
4C
5C
GIO. 6
1F
1G
2E
3E
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 46
Febbraio 2013:
O.d.G.:
1. Andamento didattico e disciplinare della classe
2. Scrutini 1° quadrimestre
DATA / ORA
15 – 16
16 - 17
17 - 18
18 – 19
19 - 20
LUN. 4
1A
2A
3A
4A
5A
DATA / ORA
15.30–16.30
16.30-17.30
17.30-18.30
18.30–19.30
LUN. 4
2D
3D
4D
5D
DATA / ORA
15 – 16
16 - 17
17 - 18
18 – 19
19 - 20
MAR. 5
1B
2B
3B
4B
5B
MER. 6
1C
2C
3C
4C
5C
GIO. 7
1F
1G
2E
3E
15.45-16.30
16.30-17.15
17.15 - 18
18 -18-45
5A
Aprile 2013:
O.d.G.:
1. Andamento didattico e disciplinare della classe
2. Valutazioni infraquadrimestrali
3. Proposte adozione o conferma libri testo a.s. 2013/14
DATA
15.00–15.45
LUN. 8
1A
2A
3A
4A
LUN. 8
1F
1G
2E
3E
MAR. 9
1B
2B
3B
4B
5B
MER. 10
1C
2C
3C
4C
5C
GIO. 11
2D
3D
4D
5D
Maggio 2013:
O.d.G.:
1. Elaborazione del Documento del “15 maggio” ai sensi del comma 2 art. 5 Regolamento
attuativo dei nuovi Esami di Stato
DATA
LUN. 13
15.00–15.30
5A
15.30-16.00
16.00-16.30
16.30 – 17.00
5B
5C
5D
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
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Giugno 2013:
O.d.G.:
1. Scrutini finali
DATA
15 – 16
16 - 17
17 - 18
18 – 19
MERC. 12
5A
5B
5C
5D
DATA / ORA
8.00 – 9.00
9.00 – 10.00
10.00–11.00
11.00-12.00
GIOV. 13
1A
2A
3A
4A
DATA / ORA
8.30 – 9.30
9.30 – 10.30
10.30–11.30
GIOV. 13
2D
3D
4D
DATA / ORA
15.00–16.00
16.00-17.00
17.00-18.00
18.00–19.00
GIOV. 13
1C
2C
3C
4C
DATA / ORA
8.00 – 9.00
9.00 – 10.00
10.00–11.00
11.00-12.00
VEN. 14
1B
2B
3B
4B
DATA / ORA
15.00–16.00
16.00-17.00
17.00-18.00
18.00–19.00
VEN. 14
1F
1G
2E
3E
RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA

Ricevimento settimanale secondo l’ orario dei docenti (previa prenotazione)

Ricevimento collegiale:
MERCOLEDI’ 12 DICEMBRE 2012 consegna valutazione infraquadrimestrale
LUNEDI’ 15 MAGGIO 2013 consegna valutazione infraquadrimestrale
INIZIO ANNO SCOLASTICO 2012-2013

VENERDÌ 14 SETTEMBRE 2012 ore 8,15 prime classi

SABATO 15 SETTEMBRE 2012 ore 8,15 tutte le classi
SCANSIONE DELL’ANNO SCOLASTICO IN QUADRIMESTRI COSÌ RIPARTITI :

1°QUADRIMESTRE : 14 SETTEMBRE 2012 - 31 GENNAIO 2013

2°QUADRIMESTRE : 01 FEBBRAIO 2013 - 12 GIUGNO 2013
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Pagina 48
PERIODO DI SOSPENSIONE DELL’ ATTIVITA’ SCOLASTICA:

VACANZE NATALIZIE ( DAL 22.12.2012 AL 06.01.13 )

VACANZE PASQUALI ( DAL 29.03.2012 AL 02.04.13 )

2 e 3 novembre; 11, 12 e 13 febbraio; 28 marzo; 26 e 27 aprile
CHIUSURA ANNO SCOLASTICO : 12 GIUGNO 2013
C. MODELLO DI PRENOTAZIONE DEI COLLOQUI SETTIMANALI CON GLI
INSEGNANTI
Gentile Professoressa/re
il sottoscritto ………………………………… madre/padre dell’alunno
……………………………….…
della classe …… sez …… desidera incontrarla, nell’ora della settimana da lei indicata ……….
……
del giorno …………………, per chiarimenti sul percorso educativo-didattico della propria
figlia/figlio.
Data …………………
Firma
………………………………………
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Pagina 49
D. PROGETTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2012/13
AREA
DESCRIZIONE
RESPONSABILE
Greco e latino
Certamen
Prof. Madella
Lingua Francese
Corso per la certificazione della lingua
francese DELF A2 e B1
Prof. ssa Consiglio
Lingua Spagnola
Corso per la certificazione della lingua
spagnola D.E.L.E.
Prof. ssa Scalera
Lingua Inglese
Corso per la certificazione della lingua
inglese B1 e B2
Prof. ssa Marino
Matematica e informatica
Mathesis
Prof. ssa Motta
Matematica e informatica
Olimpiadi di matematica
Prof. ssa Fazio
Matematica e fisica
“Potenziamento di matematica e fisica”
Prof. ssa Fazio
Prof. Carpino
Scienze naturali
“Potenziamento di biologia e chimica”
Prof. Russo
Prof. D’Amico
Teatro
Laboratorio teatrale
Prof. ssa Gozzo
Scienze motorie
“Movimento e salute”
Prof.ssa Lonero
Prof. Santacroce
Italiano, latino e greco
“Progetto Biblioteca”
Prof. Madella
Filosofia, Religione e
Storia
“Testimoni della dignità dell’uomo
davanti al male radicale”
Prof. Cappuccio
Pro.ssa Dierna
Prof. Sparatore
Italiano
Convegno pirandelliano
Prof.ssa Puzzo
Materie diverse
Sportello formativo pomeridiano
Prof. Carpino
Fisica
Scienze
“Riusa, riduci, ricicla”
Prof.ssa Di Maria
Spagnolo
“Tra mar”
Prof.ssa Scalera
Scienze motorie
Attivita’ complementari di Ed. Fisica
C.S.S. del Gargallo
Matematica
Storia dell’arte
“Matematica e arte”
Prof.ssa Tringali
Liceo Classico e Linguistico Statale “ T. Gargallo ” Siracusa
Pagina 50
E. PARAMETRI VALUTATIVI
LIVELLO
I
II
III
IV
V
VOTO
1-2
3-4
5-6
6-7
9 - 10
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
APPLICAZIONE
Nessuna
Non comprende il
messaggio
Non riesce ad
applicare le
conoscenze
Non è in
grado di
effettuare
alcuna
analisi
Non sa
sintetizzare
le
conoscenze
acquisite
Non è capace di
autonomia di giudizio
anche se sollecitato
Comprensione
frammentaria
Sa applicare le
conoscenze in
compiti semplici,
ma commette errori
E’ in grado
di effettuare
analisi
parziali
E’ in grado
di effettuare
una sintesi
parziale e
imprecisa
Se sollecitato e
guidato è in grado di
effettuare valutazioni
parziali
Comprende e
riespone in maniera
consapevole
Sa applicare le
conoscenze in
compiti semplici
senza errori
Sa
effettuare
analisi
complete
ma non
approfondit
e
E’ in grado
di
sintetizzare
le
conoscenze
ma deve
essere
guidato
Se sollecitato e
guidato è in grado di
effettuare valutazioni
approfondite
Riorganizza e
rielabora
Sa applicare i
contenuti e le
procedure acquisite
anche in compiti
complessi, ma con
imprecisioni
Analizza in
modo
completo e
approfondit
o gli
elementi
delle
relazioni
Effettua
sintesi
autonome e
corrette
E’ in grado di
effettuare valutazioni
autonome seppur
parziali
Applica le
procedure e le
conoscenze in
problemi nuovi
senza errori e
imprecisioni
Analizza in
modo
completo e
approfondit
o gli
elementi
delle
relazioni in
situazioni
complesse
E’ capace di
sintetizzare
in modo
autonomo
completo e
originale
E’ capace di effettuare
valutazioni autonome
complete e
approfondite
Frammentaria e
superficiale
Completa ma non
approfondita
Completa e
approfondita
Completa
coordinata
ampliata
Opera collegamenti
autonomi
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ANALISI
SINTESI
VALUTAZIONE
Pagina 51
F. SCHEDE DI VALUTAZIONE INFRAQUADRIMESTRALE
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Pagina 52
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