LA VISIBILITA’ DELL’ARTE:
DAI MECENATI AI SOCIAL NETWORK
RELATORE:CHIAR.MO PROF. MARIO DOSSONI
CORRELATORE: CHIAR.MA PROF. FEDERICA DA
MILANO
TESI DI
DIANA PISCIOTTA
ANNO ACCADEMICO 2012/13
TEMI TRATTATI
cambiamento della
visibilità dell’artista nella società attraverso il mercato
dell’arte, mostrando quanto è cambiato da quando i mecenati
In questa tesi ho affrontato i temi del
erano i principali committenti e sostenitori, sino ad oggi dove gli
artisti si prendono, si creano lo spazio per le mostre
autonomamente contrastando la tradizione accademica.
Cambiano i temi, le tecniche ed i
Nascono le gallerie ed
i musei nel Novecento, secolo ricco di novità che portano l’arte ad
colori.
un pubblico più esteso. Con l’avvento del
Social Network
web e dei
tutto si sdoppia per far parte di
un mondo virtuale e funzionale.
Con l’uso del web e dei Social Network la visibilità è alta ed il mondo
virtuale è coinvolgente (blog, forum) ed avvolgente, in cui
partecipare è molto semplice.
Andrea Diprè è l’esempio : il mercante d’arte oggi, che
sfrutta i Mass Media, per vendere e per creare uno spazio ai suoi
artisti.
IL NUOVO MERCANTE DI ARTE: ANDREA
DIPRÈ
Sostiene con fermezza che “la maggior parte degli artisti di cui
continuamente sentiamo parlare non sono che un piccolo, marginale,
non rappresentativo aspetto di una realtà infinitamente più complessa
e variegata che, con i suoi umori, le sue esuberanze, i suoi furori, sta
in penombra. È a questa realtà "sotterranea", a questo arcipelago
ancora in buona parte sommerso o inesplorato, che si rivolge, con
competenza e con la precisa volontà di ristabilire i valori.”
Andrea Diprè si propone come interfaccia,
collegamento tra il mondo dell’arte e gli artisti,
quegli artisti numerosi, ma non visibili.
E come nuovo mercante d’arte, ha colto subito le
potenzialità dei Mass Media e le ha sfruttate
al meglio per dare visibilità ai suoi artisti.
Possessore di due canali SKY e tre canali su You
Tube, Diprè coinvolge tutti nel suo mondo.
Pur sfruttando i Media ed i Social
Network,
Andrea Diprè non dimentica i modi “classici”
di vendere l’arte infatti possiede gallerie in Italia
ed a breve aprirà il Diprè Museum nella grande
città New York: una Galleria d’Arte
Contemporanea composta dagli artisti da lui
scoperti, di cui scrive:
“DIPRE' MUSEUM in NEW YORK CITY
the new way for CONTEMPORARY ART!”
Dai mecenati ad oggi quindi, ecco cosa serve per
vendere arte: uno spazio virtuale in cui poter
esistere. Andrea Diprè è un comunicatore e un
venditore che offre opportunità e facendosi
innovatore di nuovi concetti d’arte, ha
creato un mondo in cui tutti possono accedere.
Criticato od ammirato, Diprè sa come far parlare
di sé e ciò gli permette di avere
VISIBILITA’.
I METODI DI VENDITA OGGI SONO SVARIATI
Nel Novecento nacquero gallerie pubbliche
che oggi sono numerosissime in ogni città. I
musei che si dedicano all’arte, soprattutto
per la contemporanea, danno sempre molto
contributo a questo universo colorato, creando
eventi anche interattivi per attirare il
pubblico.
Ci sono anche gruppi di artisti che si organizzano
per creare situazioni suggestive negli spazi
urbani.
LA STORIA DEL MERCATO DELL’ARTE
Il mercato dell’arte come lo conosciamo oggi, potrebbe
avere come data di nascita idealmente, il
15 aprile 1874, ossia il giorno di apertura
della prima mostra degli Impressionisti.
Il gruppo nato attorno alla figura di Edouard
Manet, infatti, è stato importante non solo per le
innovazioni linguistiche e tematiche introdotte in
arte, ma anche per aver gettato i primi germi dello
mercato
sviluppo di un
basato,
principalmente, sul sistema delle gallerie private.
Organizzarono 8 mostre in 6 anni. Ciò diede il via.
FACENDO UN PASSO INDIETRO …
Rinascimento
Gli artisti nel
sono i protagonisti.
In seguito alla formazione nelle scuole d’arte, i pittori
aprono i loro studi, le loro wunderkammer al pubblico,
iniziando così ad attirare l’attenzione; cominciarono a
lavorare autonomamente non più solo su commissione e
questa fu una grande svolta.
Il loro personaggio rinasce nella società e l’epoca fa da culla ad
una quantità incredibile di grandi maestri insuperabili.
Famiglie come i Medici iniziarono ad
apprezzare l’arte e cominciarono a
circondarsene. L’arte divenne così un modo
per accrescere
prestigio alla casata.
Incentivarono gli artisti e crearono collezioni
con moltissime opere acquistate. Negli anni
a seguire moltissimi privati iniziarono a
collezionare dipinti.
Gli artisti si mostrarono capaci
commercianti e consulenti.
L’arte iniziò a ritagliarsi uno spazio
importante nella società aumentando
sempre di più la sua visibilità. Tuttavia i
sostenitori ed i fruitori erano sempre e
comunque persone d’
elitè, circoli di persone
colte ed intellettuali appartenenti a grandi
casate o alla Chiesa.
I PRIMI SEGNI DI COLLEZIONISMO
I primi segni di collezionismo risalgono all’epoca
romana. Iniziava a svilupparsi la passione
per il collezionare oggetti preziosi, sculture, pietre
rare, manufatti. Anche gli artisti stessi divennero
dei collezionisti di oggetti.
Negli anni le collezioni si arricchivano in base a ciò
che più appassionava il possessore.
L’arte ben presto si fece spazio nei cuoi dei
collezionisti conquistandosi un posto di rilievo.
Il mecenatismo finanziava e sosteneva i
prodotti artistici, facendo dei mecenati i primi
committenti.
Il processo che ha portato l’arte dai mecenati, alle
gallerie private, ai musei, dando agli artisti sempre
più visibilità e facendo crescere socialmente la loro
figura, è durato secoli. Dal Novecento in poi invece
si assiste a cambiamenti che si evolvono con una
velocità sempre maggiore ed oggi, con i Social
Media, il mondo dell’arte sembra essere diventato
senza confini, e il Signor Diprè, ce lo
dimostra.
Dai mecenati quindi, ai Social Network.
DAI MECENATI, A DIPRE’.
A cura di
Diana Pisciotta.
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Diana Pisciotta