Anno VIII n. 338
Settimanale d’informazione del Salento • sabato 12 dicembre 2009
Primo piano
Primo piano
Lecce
Nardò
Sport
“FlySalento”,
le nuove
sfide del
turismo locale
Cuoreamico,
obiettivo
raggiunto per
tutti i 33 casi
L’ex Carlo
Pranzo funziona,
ma gli studenti
protestano
Caso Tributi
Italia,
tutto risolto.
O quasi
Il Lecce
di Di Canio
intriga
e vince
■ Laura Castelluzzo
a pag. 8
■ a cura della redazione a pag. 8
■ Giorgio De Matteis
a pag. 10
■ Alessio Palumbo
a pag. 20
■ Pasquale Marzotta
a pag. 28
“Il tuo volto, Signore, io cerco”
Il maestro Giuseppe Afrune torna a Poggiardo con una retrospettiva molto suggestiva. Il “pittore della fede”, attraverso i ritratti
di Gesù, Padre Pio e Giovanni Paolo II, darà testimonianza del messaggio di amore e speranza che il figlio di Dio ha voluto donarci
con il suo sacrificio
LETTERE E OPINIONI
12/12/2009
“Gioisci, figlia di Sion, esulta Israele,
rallegrati con tutto il cuore, figlia di
Gerusalemme. Non temere, Sion,
non lasciarti cadere le braccia!”.
La terza domenica d’Avvento è chiamata Domenica gaudete, a motivo
dell’annuncio di gioia che viene
proclamato dalla parola dei profeti
e dall’apostolo Paolo. Il motivo della
gioia non è tanto il Natale ormai vicino, ma il Signore che non dimentica il suo popolo nell’esilio e
nell’afflizione, ma lo soccorre e lo
solleva. Certo, considerando la realtà
del Medio Oriente e la situazione
disastrosa di alcuni paesi nel Mondo,
questo annuncio ci sembra cada
nel vuoto. Si chiedono rinforzi per
la missione di pace in Afganistan,
ma sappiamo che si tratta di guerra
con rischi e pericoli e già abbiamo
contato diversi soldati tornati a casa
in bare di morte!
Quando duemila anni fa Cristo è
venuto sulla Terra la situazione non
era diversa dalla cronaca dei nostri
giorni, tanto che il canto di gioia fu
intonato dagli angeli sulla grotta di
Betlemme nella desolazione più assoluta, fatta eccezione per dei pastori
che vegliavano di notte il loro gregge.
Evidentemente, la gioia cristiana
non è sinonimo di baldoria, chiasso
e allegria a buon mercato. Paolo
VI, a torto considerato triste e pessimista sulle sorti della Chiesa del
dopo Concilio Vaticano II (anni ‘60),
ci ha lasciato una lettera sulla gioia
cristiana, ove sottolinea la fonte e il
frutto di questa gioia che sgorga
dal cuore abitato da Dio. Il Vangelo
fa dire al nostro Maestro: “Il vostro
cuore è triste, ma si cambierà in
gioia, che il mondo non sa e non
può dare”.
Vi auguro, amici di Belpaese, mentre
allestite il presepio nella vostra casa,
di poter assaporare questa gioia
che ci regala la nostalgia della nostra
infanzia, quando eravamo contenti
di poco, perché il cuore era colmo
di affetto sincero.
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LETTERE
Le lettere anonime o firmate con pseudonimi non saranno pubblicate
Egregio direttore,
le scrivo da Lecce, lavoro come impiegato in un’azienda e sono padre di due
ragazzi di 12 e 14 anni. Quest’anno, se tutto va bene, tra stipendio e tredicesima
raggiungerò i 1700 euro (scarsi). In teoria una bella boccata d’aria per il mio
bilancio familiare. Solo in teoria, però. In pratica anche questa presunta boccata
d’aria si ridurrà ad un piccolo sbuffo. Le spiego subito perché.
Carlo, il ragazzo di 12 anni, vuole la Playstation3, che credo costi sui 250/300
euro. Naturalmente ci sarebbe da aggiungere qualche gioco e quindi il prezzo è
destinato a lievitare. Andrea invece è uno sportivo e uno juventino sfegatato (in
questo ha preso dal padre!) e desidera tanto una divisa ufficiale della Juve. Solo la
maglia costa sui 70 euro! Poi, posso trascurare mia moglie? Lavora tutto il giorno
in casa, accudisce con amore la famiglia, non ha chiesto nulla di esplicito, ma un
regalo lo merita anche lei. Se poi aggiungiamo le solite spese di casa, i regali agli
altri parenti, i costi per pranzi natalizi e affini, capirà bene che l’entusiasmo per
stipendio e tredicesima si riduce ad una pura illusione.
Mi rendo conto che c’è chi sta molto peggio di me ma, caro direttore, in linea
generale di soldi ce ne sono pochi e la “coperta” è sempre più corta. Non volendo
far mancare un bel Natale alla mia famiglia, credo che sarò io a rimanere
“scoperto” e senza regali. Poco male, spero ugualmente sia un Natale sereno per
tutti e se mia moglie e i miei figli saranno felici e apprezzeranno i sacrifici fatti
per loro, lo sarò anch’io, anche senza regalo. Distinti saluti.
M. C. - Lecce
PENSIERI E PAROLE
L’ultima
crociata
di Alessio Palumbo
Piazzatisi stabilmente al governo, dove oramai fanno il
bello ed il cattivo tempo, i rappresentanti della Lega
Nord hanno giudicato conveniente accantonare, almeno
per il momento, i consueti attacchi verso i meridionali e
“Roma ladrona”, trovando un nuovo cavallo di battaglia
nella guerra contro l’Islam. Una nuova crociata condivisa
anche da alcuni movimenti di estrema destra e motivata
in vario modo, dalla difesa delle radici celtiche alla
tutela delle tradizioni cristiane, dalla politica di sicurezza
ad una banale antipatia nei confronti di chi ha un colore
di pelle un po’ meno chiaro. Non di rado, tuttavia,
sembra che le vere ragioni di questa guerra santa siano
due: l’intolleranza e l’ignoranza.
Partiamo dalla prima. Le città del nord Italia sono
passate, nell’ultimo cinquantennio, dai cartelli del tipo
“non si affitta ai meridionali” agli slogan contro i musulmani e gli extracomunitari. L’intolleranza, la paura,
l’ostilità verso chi viene dal di fuori sono dunque
sentimenti diffusi da tempo. Ultimamente, tuttavia, il
Carroccio ne ha fatto il leit motiv per manifestazioni politiche e campagne parlamentari, garantendo a tali atteggiamenti un’estensione ancora più ampia. Pur senza
cadere in facili generalizzazioni, si può rivendicare, con
un certo orgoglio, la maggiore apertura del sud Italia
nei confronti degli extracomunitari, dei migranti e delle
altre culture in genere. Non a caso, lo stesso Salento fu
additato da molti, al tempo degli sbarchi delle popolazioni
balcaniche, come un eccellente esempio di accoglienza
e solidarietà.
In secondo luogo l’ignoranza. Accusare Maometto di
essere un “pedofilo” (secondo le parole di Daniela Santanchè) o definire Tettamanzi, l’arcivescovo di Milano,
“un Imam” solo perché aperto al dialogo con le altre
religioni, denotano una scarsa conoscenza ed una
crescente banalizzazione delle questioni. Nello specifico,
l’errata associazione tra terrorismo ed Islam, continua
a chiudere sempre più le menti al dialogo ed inculca infondate paure. In sintesi, ciò che il razzismo leghista ed
estremista non riesce a capire è che un clima del genere,
in un contesto multiculturale e globalizzato come quello
odierno, non assicurerà mai la sicurezza e la tranquillità
tanto sbandierata, ma favorirà soltanto la crescita
dell’odio e della diffidenza reciproca. Secoli di storia insegnano che l’intolleranza e l’ostilità nei confronti di
chi è portavoce di culture o religioni diverse hanno solo
creato scontri, paure e guerre. A quanto pare, tuttavia,
la storia continua ad essere una maestra poco ascoltata.
IN COPERTINA
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“Il tuo volto,
Signore, io cerco”
Il maestro Giuseppe Afrune torna a Poggiardo con una retrospettiva molto
suggestiva. Il “pittore della fede”, attraverso i ritratti di Gesù, Padre Pio e
Giovanni Paolo II, darà testimonianza del messaggio di amore e speranza che il
figlio di Dio ha voluto donarci con il suo sacrificio
a cura della redazione
A
partire dal 13 dicembre prossimo il Palazzo
della Cultura di Poggiardo sarà lo scenario
di un evento culturale e artistico di straordinaria importanza per l’intero Salento. Il maestro Giuseppe Afrune, dopo alcuni anni dalla
sua ultima mostra personale, torna ad esporre e
lo fa nella sua città natale con 36 ritratti molto
suggestivi, dalla grande espressività e delicatezza.
Giovani Paolo II, Padre Pio, il volto di Gesù,
Madre Teresa di Calcutta sono i soggetti religiosi
prediletti dall’artista salentino e che sarà possibile
ammirare nella cittadina messapica. Una mostra
assolutamente unica nella sua composizione,
realizzata con una maestria che toglierà il fiato
ai visitatori in un percorso intensamente spirituale
ed emozionante in cui il pennello ispirato dalla
fede di Afrune ci restituisce i lineamenti scolpiti
nel tempo della carità e della pace. Un messaggio
evidente del resto, prima ancora che nella scelta
delle opere, già nel titolo della mostra: “Il tuo
volto Signore io cerco” tratto dal Salmo 26.
La retrospettiva è un gesto di riguardo e affetto
dell’artista nei confronti di Poggiardo e di tutto
il Salento, il desiderio da tempo coltivato di
condividere con la sua gente, con i giovani soprattutto, il proprio percorso interiore di uomo
e di artista sviluppato negli anni attraverso le
opere che testimoniano la fede, la spiritualità
che si incontra con l’arte. Ciò che caratterizza la
pittura di Afrune è senz’altro la tecnica usata,
unica al mondo: una pittura “a fresco” su multistrato marino composto con polvere di carparo
(una tipica pietra leccese che si trova soltanto
nel Basso Salento), resine naturali molto rare,
pigmenti puri che fanno emergere dall’impasto
una particolare brillantezza dei colori tradotti
superbamente sui dipinti. Altra peculiarità è data
dalla luce che si sprigiona dall’immagine vivificandone, in mille sfaccettature, ora la bontà, ora
la fermezza, ora la melanconica sofferenza dell’uomo.
Ciò che però rende assolutamente unica e speciale
la pittura di Afrune è il sentimento che vi è
dietro, sono le profonde emozioni che la animano
e la guidano e che i visitatori riusciranno a
cogliere in tutta la loro intensità. Si tratta di
un’occasione unica: il Duomo di San Rufino ad
Assisi, che ospita una mostra permanente su
Giovanni Paolo II costituita da 19 opere e visitata
ogni anno da 6 milioni di visitatori; la Casa di
sollievo della Sofferenza nel Museo permanente
a San Giovanni Rotondo in cui sono esposte 25
raffigurazioni di Padre Pio; la Prefettura Pontificia
nel Palazzo Pontificio con un ritratto di Benedetto
XVI; la Sala Gentiluomini dedicata a Giovanni
Paolo II per i 25 anni di pontificato e unica nella
storia dei vari pontificati che ospita appunto un
ritratto del papa polacco o il Palazzo del Vicariato
di Roma in cui sono tre i volti impressi su tela
dall’artista salentino, esposti tra le opere di Michelangelo e Raffaello: oltre ai due ultimi
pontefici, anche il cardinale Camillo Ruini. Nella
cripta della “Madonna delle Grazie” di San Giovanni Rotondo che custodisce le spoglie di Padre
Pio, è possibile ammirare ben sette opere.
La mostra sarà visitabile dal 13 dicembre 2009
al 7 gennaio 2010, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e
dalle 16 alle 20. Per informazioni: 0836.909812.
La biografia del maestro
Giuseppe Afrune è nato a Poggiardo l’11 agosto 1954. Vive ed
opera a Specchia. È docente di
ruolo in disegno dal vero ed educazione visiva per gli Istituti d’Arte
Statali, è inoltre idoneo con nomina
per l’insegnamento di Pittura nelle
Accademie di Belle Arti. Ha eseguito numerosissime opere per
chiese ed enti religiosi: i suoi
ritratti di personaggi del clero,
della cultura, della politica, fanno
parte di collezioni pubbliche e
private.
Attivo partecipante della vita artistica nazionale ed internazionale,
ha esposto in mostre collettive e
personali sia in Italia che all’estero.
Dal 1982 al settembre del 2005
il maestro ha esposto a Roma,
Istanbul, Parigi, Seul, Figuras,
Tokyo, Washington, Philadelphia,
Torino, Lamezia Terme, Varese, MIlano, Castro Reale,
Modena, Viareggio, Firenze, Atene, Specchia, S. Maria
di Leuca, Bastia, Amsterdam, Otterloo (Olanda),
Auverse sur Oise (Francia), Lario Cadorago, Putignano,
Genova, Gallipoli, Poggiardo, Siviglia, Squinzano,
“La mia volontà
è quella di dare
testimonianza alla Verità”
Il maestro Giuseppe Afrune racconta, in questa
intervista, il suo percorso spirituale. Di come,
oltre dieci anni fa, la sua vita è cambiata
diventando, attraverso la pittura, una continua
ricerca dell’amore di Cristo
Novara, Bangkok, Hong Kong, Singapore, Cortina
d’Ampezzo, Saint Vincent, Carovigno, Bormio, La
Spezia, Tricase, Vibo Valentia, Grosseto, Bari. Presente
anche in trasmissioni televisive di TeleNorba, Italia 1,
Rai 1, Rai 3.
Giuseppe Afrune è il pittore
della fede. Da Giovanni Paolo
II a Benedetto XVI, l’artista
poggiardese è entrato da tempo nel cuore dei vicari di Cristo. Ma non sempre è stato
così. “Pittore dei bistrot”, così
veniva chiamato il maestro
prima del 1998. Scettico e
distante dalla parola di Cristo,
ha avuto anche lui un forte
periodo di crisi culminato con
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IN COPERTINA
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Una città in festa per Afrune
Il maestro Giuseppe Afrune racconta, in questa
intervista, il suo percorso spirituale. Di come,
oltre dieci anni fa, la sua vita è cambiata
diventando, attraverso la pittura, una continua
ricerca dell’amore di Cristo
una sofferta e travagliata conversione. Un
lungo e meditato percorso spirituale che Afrune
vuole trasmettere anche agli altri, a chi ancora
non ha la fortuna di conoscere la grande gioia
che può donare il Signore Gesù. “Ho avuto la
fortuna di conoscere Natuzza Evolo, la mistica
calabrese morta il 1° novembre scorso. Una
persona di grande sensibilità che ha contribuito
in maniera decisiva a cambiare la mia vita”.
Giuseppe Afrune racconta con precisione gli
stati d’animo della sua esistenza, di cosa è
cambiato da un certo momento in poi: “Attraverso la pittura cerco di esprimere i sentimenti
che provo ogni giorno della mia vita, di
regalare una forte speranza a chi è nella disperazione”. È questo il tratto distintivo di “Il
tuo volto Signore io cerco” la grande mostra
che nei prossimi giorni aprirà le porte a Poggiardo. Una iniziativa a cui Afrune tiene molto
e, ci tiene a specificarlo, non per motivi di affermazione personale. “Il percorso dell’esposizione presso il Palazzo della Cultura è stato
lungo e meditato: ci sono voluti oltre 5 anni
per approntare il filo conduttore e scegliere i
36 quadri che saranno visibili e che non
saranno in vendita”.
Tre le figure che Afrune ha voluto riprendere
nei suoi dipinti e raccogliere in questa personale:
Padre Pio, Giovanni Paolo II e il Volto di
Cristo. “Il Santo di Pietrelcina è stato fondamentale nel tragitto verso la piena consapevolezza della mia fede. Le opere sono una diretta
espressione del rapporto con lui, un tentativo
di restituire in maniera infinitesimale quanto
ho ricevuto da Padre Pio, della grande trasformazione che ho avvertito nella mia vita. Ero
una persona disillusa, dallo scarso interesse
per gli altri e per il mondo. L’incontro con
Padre Pio, di cui ho potuto sentire la viva e
costante presenza, mi ha cambiato profondamente. Visitare la sua opera più grande, la
Casa Sollievo della Sofferenza ha fatto di me
un uomo diverso, capace di guardare oltre la
materia, oltre lo scorrere dei giorni senza
scopo per riflettere sulla forza dell’amore che
diventa una ragione per l’esistenza. I 25 dipinti
che sono esposti nell’Ospedale di San Giovanni
Rotondo, sono stati più un dono per me e
spero che siano di conforto a chi purtroppo ha
la necessità di essere ospite della struttura”.
Altra figura essenziale per Afrune è stata Karol
Wojtyla, il papa che ha voluto conoscere personalmente quel pittore capace di rappresentare
vividamente, con le sue pennellate, l’animo
umano. “Giovanni Paolo II è stato l’ispiratore
della mia recente conversione, colui che ne ha
segnato i passi, accarezzandomi con la delicatezza di un padre amorevole. Ho avuto la
fortuna di conoscerlo in più occasioni, ritornando a casa ogni volta sempre più affascinato
dalla grande serenità di un uomo tanto buono.
La Madonna di Częstochowa, il dipinto che
portai in Vaticano lo colpì molto e fu per me
un grande e significativo momento di crescita
spirituale. Un rapporto intenso che spero si
riesca a percepire proprio nei dipinti selezionati
per la mostra”. L’ultima sezione è quella che
riguarda il volto di Cristo, in tante espressioni
significative: “Gesù è la Via che ogni giorno
indica la salvezza. Una fonte di speranza forte
per un mondo che ha bisogno di segni importanti
e sicuri. Nelle mie opere Cristo è il Salvatore,
colui che ridona la vita nei momenti più cupi
e difficili, quando lo sconforto sembra prevalere
e vincere su tutto. Gesù aiuta sempre ed è
fonte di speranza inesauribile”.
È sereno Giuseppe Afrune, consapevole di
aver trovato una ragione per la propria opera:
“La mia volontà è quella di dare testimonianza
della Verità. Io lo faccio attraverso i dipinti:
vorrei trasmettessero un messaggio d’amore e
di fiducia in tutti coloro i quali verranno al
Palazzo della Cultura e che, una volta usciti,
fossero a loro volta portatori della parola di
Cristo a tutto il mondo. Una parola che salva
e senza la quale non c’è nessuna possibilità di
vivere con serenità e soddisfazione una vita
all’apparenza senza alcun senso”.
“È con gioia immensa e profondo orgoglio che la città di Poggiardo
accoglie questo evento straordinario”. È emozionato il sindaco di
Poggiardo Silvio Astore, nel dare la notizia del grande evento che si
svolgerà da metà dicembre nella cittadina messapica. “C’è un intero
paese in trepidante attesa di ammirare le opere del maestro Afrune,
sono ormai settimane che non si parla d’altro. Sarà del resto una
mostra dal grandissimo significato culturale che, ne sono certo, catturerà
i visitatori per la sua profonda intensità, la forte spiritualità e il grande
valore artistico. Un magnifico regalo che il maestro Afrune ha voluto
donare alla sua città natia in cui non esponeva da molti anni. Avere la
possibilità di condividere con i cittadini di Poggiardo e Vaste la sua
trasformazione artistica e umana ammirando quella che è la sua arte
oggi rappresenta un momento di crescita per l’intera comunità anche,
ci tengo a sottolinearlo, sotto il profilo spirituale. Credo non si potesse
avere evento migliore per chiudere l’anno in corso e aprire il nuovo per
il nuovo Palazzo della Cultura, che con grandi sforzi e forte determinazione
sta ormai diventando il cuore culturale pulsante di un intero territorio”.
Per il Consigliere Regionale Aurelio Gianfreda “la mostra di Giuseppe
Afrune rappresenta un evento culturale di alto profilo per l’intera regione
Puglia, sia per l’aspetto artistico sia per le implicazioni di carattere
evolutivo di un percorso umano che il maestro Afrune ha intrapreso ma
non ancora concluso, passando dalla esaltazione dei cafè chantant alla
riflessione intima sulla caducità del ‘terreno’ e alla trascendenza del
‘divino’. Le opere del Maestro presenti in Vaticano, a Castel Gandolfo,
a San Giovanni Rotondo e nella Basilica di Assisi sono riconoscimenti
ad un artista poggiardese di cui l’intera comunità è fiera. Sono profondamente convinto che questa Mostra nel Palazzo della Cultura, realizzata
per la prima volta a Poggiardo e a distanza di quattro anni dall’ultima
nel Castello Carlo V a Lecce, rappresenti un tributo dovuto dall’Amministrazione comunale ad un artista che continua a dare lustro a
Poggiardo e alla cultura salentina che, nel panorama internazionale,
rappresenta un’enclave straordinaria in differenti campi dell’espressione
artistica. Un territorio, caratterizzato da esperienze che dai Messapi ai
Romani ai Bizantini è stato l’habitat naturale di straordinarie testimonianze
passate, non poteva essere sordo a straordinarie esperienze artistiche
attuali”.
Per l’assessore alla Cultura del Comune di Poggiardo, Lina Tarantino,
“questa iniziativa è la conferma di quanto questa Amministrazione
comunale abbia deciso di investire nella cultura e lo faccia con passione
e determinazione. Non si spiegherebbe altrimenti come un piccolo
Comune come il nostro riesca ad organizzare eventi come il Congresso
Internazionale sul Turismo Religioso, il Festival Internazionale dell’Archeologia per ragazzi, il Festival del Teatro Antico solo per citarne
alcuni. Lo spessore artistico del maestro Afrune è tale da trasformare
questa mostra in un evento straordinario non solo per Poggiardo e
Vaste. Ho visto alcuni dei quadri del maestro Afrune e ne sono rimasta
impressionata per l’intensità delle espressioni e per la profonda
spiritualità che da essi promana. Sono pertanto certa che questa mostra
rappresenterà un’esperienza indimenticabile per chi verrà a visitarla”.
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IN COPERTINA
Le immagini della fede
Alcune opere di Giuseppe Afrune protagonista della mostra a Poggiardo
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PRIMO PIANO
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“FlySalento”, le nuove sfide del turismo locale
Sarà presentato il prossimo 16 dicembre il progetto di
Confesercenti e Assoturismo Puglia per promuovere
l’offerta turistica del nostro territorio
I
l territorio pugliese
(ed in particolare
modo quello salentino) costituisce oggi una
delle destinazioni turistiche di maggior successo nel panorama nazionale ed internazionale.
Tutto ciò è certamente
dovuto alle bellezze naturali, artistiche e culturali insite nel territorio,
ma il merito è senz’altro
da attribuire anche all’impegno degli operatori
turistici che quotidianamente cercano di realizzare quel valore
aggiunto per rendere il Salento sempre
più appetibile.
E proprio la voglia di promuovere il
brand ‘Salento’ sarà oggetto del meeting
“FlySalento. Un progetto per far decollare
il turismo” che si terrà il prossimo 16 dicembre presso l’Hotel President di Lecce.
L’iniziativa nasce in seguito ad una
ricerca congiunta di Confesercenti e Assoturismo Puglia, con la collaborazione
delle sedi provinciali di Lecce, Brindisi
e Taranto e con l’Università del Salento,
nello specifico il Dipartimento di Studi
Storici all’interno del progetto Fixo. Il
convegno avrà inizio alle 9.30 con l’apertura dei lavori da parte del Presidente
Confesercenti Puglia, Ottavio Severo.
Il progetto “FlySalento” sarà presentato
dal presidente di Assoturismo Puglia,
Massimo Rota (nella foto), il quale spiegherà come l’obiettivo da raggiungere
sia quello di effettuare un’operazione di
Anche quest’anno il Salento
grida a gran
voce grazie perché anche quest’anno insieme
ce l’abbiamo fatta a vincere. Ha
vinto la speranza ma anche
quella forza che rende diverso questo territorio.
Un territorio unico che dallo scorso anno
abbraccia idealmente le province di Lecce e
Brindisi, integrate per un unico obiettivo. Quello
che ancora una volta è stato centrato.
Tutti i 31 casi di questa nona edizione sono
stati risolti, tutti i 33 bambini hanno potuto
insieme alle loro famiglie e grazie alla lunga
maratona radiotelevisiva assistere in tempo
reale alla realizzazione del proprio sogno. 345mila
euro era l’obiettivo finale e a 3 ore dalla fine
della diretta per la prima volta nella storia di
Cuoreamico il contatore superava già la cifra di
342mila euro. Un susseguirsi di emozioni e poi
la certezza di poter guardare al proprio futuro
con maggiore fiducia. Una mobilitazione generale
che ha coinvolto tutti: istituzioni a cominciare
dalle province di Lecce e di Brindisi. Associazioni,
comitati, rappresentanti del mondo sportivo,
imprenditoriale, scuole, privati esponenti del
governo nazionale. Molti di loro hanno anche
smesso i panni istituzionali per indossare calzoncini, maglietta e scarpette chiodate e partecipare
al triangolare al Via del Mare che ha visto
sfidarsi nazionale vip Comune e Provincia di
Lecce.
Un sostegno economico significativo è arrivato
da tutte le aziende che hanno aderito alla cam-
consolidamento dei mercati già esistenti e successiva apertura ai mercati emergenti. A presenziare l’incontro, tra
gli altri, vi saranno il
presidente della Provincia di Lecce, Antonio
Gabellone, l’assessore
al Turismo della Regione
Puglia, Magda Terrevoli, ed il presidente nazionale di Assoturismo,
Claudio Albonetti.
“Il progetto è il risultato
di una ricerca nella quale
sono stati evidenziati i dati riguardanti
la consistenza dell’offerta turistica del
territorio Grande Salento”, come spiega
il presidente Massimo Rota, il quale aggiunge che “sono stati analizzati i dati
dell’offerta turistica nelle diverse tipologie
di strutture per l’accoglienza e la consistenza per quanto riguarda il numero di
posti letto ad esse associato. Il tutto è
stato abbinato con i dati riguardanti i
flussi turistici, ossia arrivi e presenze sul
territorio. Da questo confronto è emerso
che purtroppo il nostro è un turismo
ancora molto legato al territorio italiano
e ancor più alla nostra regione, basti
pensare che il 30% delle presenze vengono
dalla regione Puglia. Quindi il turismo
pugliese è fatto di un turismo di pugliesi
e solo il 12% proviene da paesi al di
fuori dell’Italia”.
Analizzando il tasso di occupazione lorda
delle aziende, considerato il termometro
della salute delle imprese turistiche, è
emerso che questo non arriva al 17%,
inserendo il Salento in una posizione di
inferiorità rispetto alla media del territorio
nazionale (24%). “Questo è un segnale
della debolezza delle nostre aziende commenta Rota- e dell’eccessiva stagionalizzazione della nostra offerta turistica”.
Tutto ciò è stato poi confrontato con i
dati riguardanti una regione affine alla
Puglia, la Sicilia, che, nonostante offra
meno posti letto, ha un tasso di occupazione lorda pari a quello del territorio
nazionale e registra il 40% di presenze
straniere. Questo è dovuto alla capacità
della regione di saper sfruttare al meglio
le proprie potenzialità, considerando che
la Sicilia è molto meglio collegata al
resto d’Italia e d’Europa rispetto al
Salento. Negli aeroporti siciliani sono
stati registrati circa 11 milioni di passeggeri, mentre in quelli pugliesi solo 3
milioni e mezzo (dati relativi al 2007).
Questo studio ha portato a maturare la
Cuoreamico,
obiettivo raggiunto
Al termine della maratona radiotelevisiva
sono stati raccolti 364.481,25 euro.
Trentatré bambini avranno l’aiuto richiesto
pagna di sensibilizzazione di Telerama, Salento
doc. In piazza Sant’Oronzo, dove sono stati
allestiti gli stand con i loro prodotti per far convergere solidarietà e crescita del territorio. Fondamentale, come ogni anno, il ruolo della Banca
Popolare Pugliese. Sportelli aperti per tutto il
week end per permettere ai cittadini di poter effettuare i versamenti nelle filiali delle province
di Lecce e Brindisi. Banca Popolare Pugliese,
Gruppo Aligros e Mixer Media, veri pilastri del-
convinzione che il problema da risolvere
con maggiore urgenza, tra gli altri, è
quello legato ai collegamenti. Sarà quindi
in occasione del convegno che si proporrà
“una replica seppure semplificata di un
sistema che è già stato attuato in Emilia
Romagna” spiega ancora il presidente
Rota. La sfida che verrà lanciata sarà la
costituzione di un consorzio degli operatori
turistici all’interno delle tre province del
Grande Salento che gravitino intorno all’Aeroporto di Brindisi (nella foto grande)
e che siano disposte ad investire capitali
per la realizzazione di nuovi collegamenti
di voli charter dedicati esclusivamente
al turismo con destinazioni da definire
in itinere. Sarà chiesto un intervento
anche alle istituzioni per una migliore
commercializzazione del nostro prodotto
turistico, per riuscire a “pacchettizzare”
l’offerta turistica e posizionare il prodotto
sul mercato in maniera più efficace.
Laura Castelluzzo
l’iniziativa, hanno potuto contare sull’entusiasmo
di chi non può rimanere indifferente di fronte a
questo toccante intreccio di sofferenze, reciprocità,
condivisione e soprattutto amore. Tutti hanno
fatto a gara per dimostrare il proprio attaccamento
ad un progetto ormai radicato nella coscienza
collettiva. Innumerevoli gli ospiti che si sono
alternati negli studi di Lecce e Brindisi dove la
raccolta è continuata grazie ai contributi personali
agli oggetti messi all’asta, al denaro frutto delle
tantissime iniziative che si sono susseguite nell’anno e poi i collegamenti continui con le sedi
delle Banca Popolare Pugliese dislocate nel
territorio, con i maggiori comuni del Grande
Salento. Un unico filo con un unico sottofondo…quel tintinnio delle monetine alla rottura
dei tantissimi salvadanai.
Alla fine della maratona televisiva a rete unificate
che ha visto coinvolte le emittenti del Gruppo
Mixer Media, Tele Rama e Tele Rama 1, il
contatore ha segnalato la straordinaria cifra di
364.481,25 euro, regalando così un sorriso ai
33 bambini che hanno richiesto l’intervento di
Cuoreamico. I salvadanai, numerati e timbrati
dall’associazione, resteranno disponibili, per
tutti coloro che vogliano ancora contribuire,
fino al 7 gennaio nelle filiali della Banca Popolare
Pugliese, in tutti i punti vendita del Gruppo
Aligros, in 160 uffici postali sparsi su tutto il
territorio salentino, nelle edicole, in altri esercizi
autorizzati che hanno aderito al Progetto, e che
recano quale segno distintivo l’adesivo di Cuoreamico.
Ma la solidarietà non va in vacanza. Infatti,
continuano le iniziative a favore dei bambini di
Cuoreamico. Si procederà all’apertura dei salvadanai dal 7 al 23 gennaio, per poter aiutare
ancora, tanti altri bambini.
LECCE
12/12/2009
10
Torna in funzione
l’ex Carlo Pranzo
Il parcheggio adesso è pronto ma crescono le polemiche da
parte degli studenti universitari per l’esiguità dei posti
auto messi a loro disposizione dalla Sgm
I
l parcheggio d’interscambio situato nell’area dell’ex
Carlo Pranzo è tornato a funzionare a pieno regime.
Pochi giorni fa, infatti, sono stati realizzati alcuni
interventi di manutenzione ed è stata ripristinata
l’apposita segnaletica che indica le zone di sosta. L’area
parking, così, potrà tornare a essere utilizzata secondo
la tariffazione prevista: 52 centesimi per 50 minuti di
sosta, oppure la tariffa di 1,50 euro per tutto il giorno.
Nel parcheggio, inoltre, sono state installate le colonnine
del bike sharing, per agevolare chi preferisce lasciare
l’auto e girare il centro in sella ad una bicicletta.
Rientra in vigore anche la convenzione tra Università
del Salento ed Sgm, che prevede la disponibilità di 50
posti auto gratuiti agli studenti che espongono dietro al
parabrezza il loro libretto universitario, originale o in
copia.
Adesso, dunque, dopo che per qualche tempo il parcheggio è stato considerato area di sosta libera, non saranno più accettate irregolarità nel pagamento della
sosta e gli automobilisti rischiano le dovute sanzioni.
Per evitare ulteriori equivoci, ad attendere gli automobilisti all’ingresso del parcheggio ci saranno per i primi
giorni gli ausiliari del traffico, incaricati di segnalare
agli studenti le piazzole auto a loro disposizione e verificare il possesso del libretto universitario. Per un
certo periodo il parcheggio è risultato abbandonato a
se stesso. In seguito ad
una serie di eventi cittadini
che si erano svolti sul piazzale, erano state rimosse
le barre di cemento divisorie dei percorsi e la segnaletica stradale. Inoltre,
la mancanza di manutenzione aveva fatto che si
che gli avvallamenti creati
dalle precipitazioni e dal
passaggio dei veicoli fossero diventati pressoché impraticabili nei giorni di pioggia.
Sulla questione era anche intervenuta l’Aduc, l’Associazione per i Diritti dei Consumatori, che aveva sollecitato gli utenti a non pagare la tariffazione giornaliera
per l’uso del parcheggio fino a quando l’amministrazione
comunale non fosse intervenuta a ripristinare l’area.
Adesso che sono stati effettuati tutti gli interventi manutentori, l’ex Carlo Pranzo è tornato a funzionare
alla normalità. Ma ugualmente non mancano le polemiche.
Questa volta sono gli studenti dell’Università del
Salento a lamentarsi dell’area parking, criticando l’esiguità di posti a propria disposizione. V. B., studente tarantino al secondo anno di Scienze della Comunicazione,
ammette il disagio: “Sarò costretto ad alzarmi prestissimo
la mattina, perché se non trovo il posto gratuito, a me
che vengo da Taranto e seguo le lezioni tutti i giorni,
pagare la tariffa giornaliera vorrà dire spendere almeno
40 euro in più al mese. Impensabile”. Anche B. F., studentessa di Lingue e letterature straniere presso lo sperimentale Tabacchi, polemizza sull’argomento: “Ci costringeranno a fare una gara ogni mattina. I primi che
arrivano vincono un posto gratuito. Senza possibilità,
poi, di spostarsi durante le ore di buco e ritornare,
perché altrimenti si rischia di perdere la «poltrona»”.
La parola adesso passa al Comune, che dovrà farsi
carico di una mediazione tra Sgm e Università per
venire incontro alle esigenze degli studenti.
Giorgio De Matteis
Cresce la protesta
dei restauratori leccesi
Numerosi operatori del comparto Restauro vittime di un inattendibile regolamento che
disciplina l’accesso al nuovo bando per l’acquisizione del titolo
S
e si volesse esprimere in un’immagine la risma
dell’attuale Governo nazionale, si potrebbe coraggiosamente prendere a prestito da quell’Italia
futurista la figura di una macchina. Una politica dal
taglio indifferenziato, un’imprudenza travestita da
ragion di Stato, che ha come unico fine quello di razionalizzare, velocizzare il funzionamento della macchina-azienda Italia, il cui passato è una zavorra. Questa
politica, rivoluzionaria nella misura in cui si giustifica
a monte nella sua accezione originaria di “arte” del governo, sta investendo tutti i settori della res-pubblica
ed è ben rappresentata da volti artistici ed eclatanti
come quello di Brunetta, o meglio ancora come quello
angelico e da “Giovanna D’Arco” della Gelmini..
Un volto ancora più memorabile è quello del ministro
dei Beni Culturali Sandro Bondi. Al centro della
contesa vi è un decreto ministeriale del 29 settembre,
un regolamento per “accedere a una prova di idoneità
utile all’acquisizione delle qualifiche di Restauratore
dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali”.
Lo scopo del bando, la cui scadenza è il 31 dicembre
2009, è di regolamentare le situazioni eterogenee che
caratterizzano le attività del restauro in Italia, situazioni
caratterizzate da professionalità maturate principalmente
nei cantieri. La prova di idoneità è una sorta di
transizione per una riabilitazione degli operatori del
settore. In base al regolamento che disciplina l’accesso
al bando, migliaia di restauratori rischiano di vedersi
rinnegare i curricula. Uno degli elementi ostativi più
eclatanti per l’accesso al bando, infatti, è che gli
operatori dovranno dimostrare l’esperienza pregressa
nel settore attraverso la presentazione di un certificato
di “Regolare esecuzione dell’intervento di Restauro”,
che dovrebbe dimostrare la responsabilità diretta nella
gestione dell’intervento. Questa richiesta non tiene
conto del fatto che la documentazione di cui viene
fatta richiesta è stata introdotta dall’allegato D del
DPR n. 34/2000, una tipologia di attestazioni del tutto
sconosciuta all’ordinamento precedente al 2000, e che
le autorità preposte alla tutela del bene non avevano
alcun obbligo di rilasciare all’atto di ultimazione dei
lavori; senza contare le lentezze e le lacune burocratiche
degli enti preposti al rilascio della documentazione, a
fronte della eccessiva prossimità tra la pubblicazione
del bando e la scadenza dello stesso.
I sindacati dei costruttori sono sul piede di guerra
contro la maschera di cera del Ministro Bondi, che
ostenta silenzio e disinteresse verso le richieste di
rivedere il regolamento del bando, o quanto di rinviarne
la scadenza. I restauratori leccesi, in attesa della manifestazione organizzata per il 12 a Roma, sono scesi in
strada nei pressi della Chiesa di Sant’Irene lo scorso 7
dicembre: “Se il Ministero dei Beni culturali continuerà
a non dare risposte alle nostre istanze -ha dichiarato
Simona Cancelli, coordinatrice provinciale di Fillea
Restauro- il 12 dicembre scenderemo in piazza a Roma
per manifestare il nostro dissenso”.
Alessandro Tomaselli
Una Lotteria per Giorgia
Quest’anno la lotteria dei Santi patroni Oronzo, Giusto e
Fortunato sarà dedicata interamente alla piccola Giorgia
di Lecce e sarà intitolata a suo nome. La comunicazione è
arrivata lunedì scorso, per voce del consigliere Antonio
Torricelli e del sindaco Paolo Perrone. Maggioranza e
opposizione di Palazzo Carafa per una volta unite per un
gesto solidale che va oltre le divisioni politiche.
Non ha soste, dunque, la gara di solidarietà per la piccola
Giorgia, la bambina di 15 mesi affetta da una grave
malattia all’intestino. La sua unica speranza è quella di un
difficile trapianto che potrà essere effettuato solo in una
clinica specializzata in Francia. Per dare un sostegno economico alla famiglia della bimba, da giorni tutto il Salento
si è mobilitato con iniziative benefiche in suo favore. Dai
Sud Sound System agli Ultras del Lecce calcio ai locali
della movida cittadina, tutti hanno voluto dare il loro contributo solidale. Adesso è il turno dell’Amministrazione
comunale, che dopo l’atto di donare il gettone di presenza
dell’ultimo Consiglio comunale, ha deciso di devolvere
l’intero incasso della consueta lotteria dei Santi patroni
(organizzata dall’omonima associazione) a Giorgia.
Saranno stampati 5.130 biglietti del costo di 10 euro
l’uno, reperibili anche presso l’Urp di Palazzo Carafa. Il
fortunato vincitore potrà portare a casa un’auto Citroën,
mentre il ricavato totale, che se fossero venduti tutti i
biglietti ammonterebbe a 51.300 euro, andrà (tolte le
spese per organizzare la lotteria e per il primo premio)
alla famiglia di Giorgia. L’estrazione è prevista per il 2
gennaio 2010 allo student center delle ex Officine Cantelmo.
Anche il premio, qualora non fosse riscosso entro 30
giorni dall’estrazione, sarà devoluto insieme al ricavato.
(G. D. M.)
LECCE
12/12/2009
Un laboratorio
per la creatività
L’8 dicembre è stato inaugurato a Lecce
il laboratorio artigianale “Div.ergo”,
un’opportunità per il futuro dei giovani con disabilità mentale
I
l progetto “Div.ergo” era stato
preventivamente presentato
presso la sede del Csv Salento
e promosso dall’associazione
C.A.Sa (Comunità Animatori
Salesiani) di Lecce, che opera
sul territorio salentino da ormai
vent’anni. Nello specifico, attraverso questo nuovo laboratorio
sarà offerta un’opportunità di
lavoro ad un gruppo di nove
persone con disabilità mentale.
“Div.ergo” rappresenta lo sviluppo e l’evoluzione di un progetto preesistente denominato
“Part-time”, nato nel 2002 con
l’obiettivo di offrire a cinque
giovani con diversa abilità mentale la possibilità di misurarsi e
vivere un’esperienza lavorativa,
affiancati da un gruppo di otto
volontari. Dal 2007 il progetto
ha messo radici a Santeramo in
Colle (Ba), mentre il 2008 è
stato l’anno in cui è sbarcato
sul web con uno spazio dedicato
al commercio on-line. Il Presidente di
C.A.Sa, Maria Teresa Pati, ha illustrato
chiaramente il perché di questo impegno.
Inizialmente, lo scopo del progetto era
quello di individuare cinque giovani appartenenti ad un gruppo di adolescenti con
cui si era già condiviso il tempo libero del
sabato, i quali, terminate le scuole dell’obbligo, non avevano una direzione
precisa per il proprio futuro, ma svolgevano
solo attività sporadiche e potevano contare
sulla compagnia dei familiari sempre al
loro fianco. Da qui la voglia di aiutarli,
permettendo loro di ricevere un piccolo
compenso dalla produzione e dalla vendita
di piccoli oggetti di artigianato di semplice
manifattura. Ai ragazzi, sin dall’inizio, è
stato richiesto un impegno quotidiano di
due ore nel pomeriggio dal martedì al venerdì. Con il passare degli anni, il progetto
“Part-time” è cresciuto, è mutato il clima
di lavoro, favorendo lo sviluppo di una
collaborazione solida tra tutti i partecipanti,
ai quali è stata data l’opportunità di ideare
e costruire nuovi spazi relazionali per poter
fare emergere e valorizzare le capacità ed
i limiti di ciascuno per donare tutto ciò
11
Lavorare a maglia per i diritti dell’uomo
Cosa collega il lavoro a maglia
con le grandi battaglie in favore
dei diritti dell’uomo? Sicuramente la voglia di sentirsi utili
e di imparare un lavoro e al
tempo stesso il desiderio di
dare un contributo per una
causa giusta. Questo è almeno
quello che hanno pensato i
volontari della sezione di Lecce
di Amnesty International, l’organizzazione non governativa
che dal 1961 lavora per difendere in tutto il mondo i diritti
universali dell’uomo. Così, dalle
17 alle 19, nella sede della Società Operaia
di Corso Vittorio Emanuele, i volontari di
Amnesty International hanno organizzato un
laboratorio di lavoro a maglia dal suggestivo
e quanto mai azzeccato titolo “Diritti & rovesci”.
L’intento è quello di fornire un servizio utile
alla cittadinanza e al tempo stesso reperire
fondi per le attività dell’organizzazione, ovvero
per sostenere le campagne in difesa dei
diritti umani (delle donne, dei bambini, degli
immigrati, dei condannati, degli emarginati)
in tutto il mondo. Il laboratorio si rivolge a
tutti coloro che vogliano accostarsi all’apprendimento del lavoro a maglia (con 2-5
ferri) o affinare le proprie competenze in
alcuni ambiti specializzati (maglia traforata,
jacquard, irlandese, punti d’amore, lavori artistici). Il costo del corso è di 25 euro mensili
ed il ricavato è destinato interamente al
gruppo Amnesty International 213 di Lecce.
Chi è interessato potrà ricevere ulteriori informazioni telefonando al numero
0832.345311.
(G. D. M.)
Puccetto in mostra al castello Carlo V
agli altri. “Part-time” è, quindi, cresciuto
nella quantità, nella qualità e nella tipologia
dei manufatti realizzati, potendo così ampliare il gruppo fino a nove componenti.
Le persone coinvolte nell’iniziativa lavoreranno nel laboratorio per produrre manufatti in ceramica che saranno messi in
vendita, in maniera tale da potere percepire
uno stipendio frutto di un impegno concreto.
La costante crescita del progetto ha permesso
di allargare i confini di questa esperienza
fino alla decisione di inserirsi nel contesto
cittadino. Nel momento della presentazione
del progetto alle autorità del Comune di
Lecce, queste hanno riconosciuto immediatamente la grande valenza sociale al
punto tale da decidere di mettere a disposizione del laboratorio un locale del centro
storico. L’assessore alle politiche sociali
al Comune di Lecce, Fulvio Lecciso, ha
commentato come la scelta sia dovuta alla
voglia di favorire l’integrazione con la
città, lo scambio, la conoscenza e l’apertura
a tutto il territorio.
Il laboratorio “Div.ergo” è aperto dal lunedì
al sabato dalle 9 alle 13 e dal martedì al
venerdì dalle 17.30 alle 19.30.
(L. C.)
“Un imbrattatore di pezze”. È così che ama
definirsi Puccetto, all’anagrafe Antonio
Rocco D’Aversa, l’artista di Tricase che dal
casello di Tutino, dove lavora per le Ferrovie
Sud-Est, ha raggiunto livelli di fama internazionale. Tutto grazie alle sue opere, pezze
imbrattate di colori capaci di riscuotere
successo anche tra i vip d’oltreoceano,
come è stato per Al Pacino, che possiede
alcune sue realizzazioni. A Puccetto è
dedicata una mostra nelle sale del castello
Carlo V, aperta fino al 6 gennaio 2010 e
inaugurata sabato 5 dicembre alla presenza
dell’artista, del sindaco Paolo Perrone e
dell’assessore provinciale alla Cultura Simona Manca.
Puccetto è nato a Tricase il 20 ottobre 1957.
Non ha mai studiato arte e non sa nulla
delle correnti pittoriche contemporanee, eppure è stato paragonato a Jackson Pollock.
Ha iniziato a dipingere buttando colore con
le mani su pezzi di lenzuola strappate, come
in preda ad un istinto primordiale. Ed è
proprio l’istinto che guida Puccetto nel suo
stile pittorico. Una dimostrazione vivente
che l’espressione artistica è parte integrante
e indissolubile della natura umana.
Quello con la pittura è un rapporto privilegiato,
ma non è l’unico. Puccetto è un artista a
tutto tondo e anche se non ha neppure la
licenza elementare, è autore di numerose
poesie e monologhi, che ha portato in scena
lui stesso in tanti teatri della provincia.
Adesso, dopo aver esposto in tutta Italia,
da Bari, a Fiuggi, a Bologna, finalmente
arriva a Lecce. La mostra sarà aperta ogni
giorno dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle
20.30.
(G. D. M.)
MAGLIE
12/12/2009
12
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il Pdl “de noantri”
S
i dirà che un partito politico non può nascere
da un annuncio fatto,
quasi per caso, da sopra un
predellino; forse però non
sarebbe nato se, invece della
pubblica spontanea invenzione, ci fosse stata una disinteressata riflessione. Comunque sia, il fatto è che il
Pdl è nato tra impegni, rogiti
e congressi che sono serviti
solo a convincere gli elettori
che, finalmente, tutti i problemi di governabilità erano
risolti. Per un po’ è stato
così, poi si è capito che le
rinunce finalizzate all’affermazione del progetto, sono
fatte dalla parte più debole,
cioè, solo An che è obbligata
a condividere quanto i forzisti
decidono sempre per il “bene
comune”.
È stato un patto leonino; era certo che Forza Italia
non avrebbe rinunciato a niente, forte della sistemazione
onorevole riservata alla classe dirigente di An. Gli
elettori di destra hanno creduto al grande partito, rinunciando, anche se con dolore, alla propria identità.
Oggi, un po’ dappertutto, ci si accorge che non è stato
un matrimonio felice, le precisazioni di Fini, anche
se con ritardo, dimostrano che c’è qualcosa che non
funziona; rimane però il fatto che, a livello nazionale,
alternative al Pdl, secondo me, non ce ne sono. In
certe situazioni, poi, non si salvano neanche le “apparenze”. Così, a Maglie, il Pdl non è mai nato. Da
questa situazione ne consegue che non ha voce chi
non è nato forzista, ed è inutile reclamare alternanze,
altrove pretese e ottenute. È vero che la politica è servizio, da non intendere, però, servizio ai più forti ma,
ai cittadini che assistono, a volte sconfortati, all’inadeguatezza di questa amministrazione che sta diven-
tando, sempre più, una questione privata. C’è tuttavia
chi non è d’accordo ad accettare situazioni nelle quali,
anche le proposte efficaci
per la soluzione di problemi,
sono respinte perché nulla
portano, in termini clientelari,
alle varie “stelle” dell’amministrazione.
Ho sostenuto con lealtà, in
questi 5 anni, la maggioranza,
non senza cogliere, però, i
taciuti obiettivi delle tante
azioni decise privatamente,
ribadendo il concetto che c’è
chi decide e chi condivide.
Sono convinto che non è così
dappertutto, a Maglie però…
Dopo aver tante volte abbozzato, siamo giunti alla
fine di questa legislatura,
perciò il mio impegno a sostenere l’Amministrazione,
cessa. In ogni caso vanno salvaguardati i rapporti
personali con tutti di là dalla condivisione politica,
come primo segno di civiltà. Sento in giro una voglia
di risveglio da un torpore che sta durando da tempo e
c’è anche voglia di non identificarsi nei vecchi partiti
per non essere usati, facendo leva su un idealismo
strumentale. L’ideologia non serve, quando si parla
delle sorti di una piccola città come Maglie, serve
solo il buon senso e la volontà di fare, operando per
la collettività. Diamo una svolta perché Maglie ne ha
bisogno, cercando di risolvere problemi, tra cui quello
occupazionale, finendola di strumentalizzare proprio
le categorie più deboli. Io cercherò di contribuire affinché, questo cambiamento avvenga, con l’aiuto dei
cittadini liberi, che pure ci sono; se non avverrà,
vorrà dire che è giusto che sia com’è, ma almeno ci
possiamo ancora sentire… persone vive”.
Antonio Giannuzzi
Pizza & Salento
su Canale 5
Il Salento sbarca alla nuova trasmissione di Canale 5,
“Italia’s Got Talent”, un format proposto da Gerry Scotti
e Maria De Filippi, con la partecipazione di Rudy Zerbi,
che inizierà proprio sabato 12 dicembre sull’ammiraglia
Mediaset. Tra gli altri protagonisti ci sarà il magliese
Edoardo Fiore (nella foto) titolare del locale “Pizza
Flash” in via Clementina Palma, appartenente alla Squadra
Nazionale Acrobati Pizzaioli e composta da Danilo
Pagano, Christian De Rosa, Piero Lovecchio, Alessandro Genco, Luca Lanza. L’esibizione sarà all’insegna
delle evoluzioni con il cibo più apprezzato e conosciuto
al mondo: la pizza, preparata in forma acrobatica dagli
impavidi pizzaioli equilibristi.
Il programma, che riprende il format americano “America’s
Got Talent”, esordisce per la prima volta anche in Italia,
dopo gli ottimi ascolti avuti in America, e successivamente
anche in Inghilterra, con l’edizione “British Got Talent”.
Lo show permette la partecipazione a chiunque, a patto
che si abbia talento da vendere: dal ballo, a tutto quello
che susciti stupore agli occhi di chi guarda. Appuntamento
quindi per sabato prossimo alle 21 su Canale 5.
12/12/2009
POGGIARDO
DISO
14
La donna protagonista
dello sviluppo del terzo millennio
Il ruolo della donna al centro della conferenza
“Essere madre nel terzo millennio
ovvero l’arte del prendersi cura”
POGGIARDO Sarà la donna il protagonista della conferenza organizzata per il
prossimo 12 dicembre dal
Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo, “Essere madre nel
terzo millennio ovvero l’arte
del prendersi cura”. Figura
illustre dell’evento, suor Enrica Rosanna (nella foto in
alto), sottosegretario della
Città del Vaticano alla Congregazione per la Vita Consociata e la Società di Vita
Apostolica. L’evento vivrà
inoltre dell’inaugurazione
della mostra video-fotografica Donne di Elio Scarciglia.
Nel pensiero di Suor Enrica
Rosanna, all’inizio di ogni
uomo e di ogni cosa esiste
una donna, una madre che
“con le sue ricchezze e i
suoi limiti -spiega Suor Rosanna- con il suo genio femminile e materno, può offrire un contributo fondamentale per generare e crescere la società e la cultura del terzo
millennio”. Donne di Scarciglia, poi, si
integra perfettamente nel tema della
conferenza, tant’è che è proprio volontà
di suor Enrica Rosanna documentare
anche fotograficamente la figura della
donna nel nostro tempo; una donna che
deve sempre essere all’altezza della situazione, senza trascurare l’aspetto
fisico, come vogliono i
media, ma intrecciando,
così facendo, essere e apparire, causando disorientamento e confusione.
Superare queste divergenze
e recuperare il senso della
maternità spirituale, affettiva e culturale della donna
significa sviluppo e umanizzazione di ognuno di
noi. Donne vuole invece
illustrare, con oltre 20 pannelli fotografici, alcuni
aspetti della vita e della
personalità di donne del
nostro tempo, con l’ausilio
di tre video (Shakti, Matrika, Shekara), i quali, attraverso lo strumento della
danza di Luisa Spagna e
la musica di Paolo Pacciolla, incarnano tre aspetti
delle antiche dee-madri,
incarnazioni delle forze riproduttrici della natura.
“L’iniziativa -spiega il presidente del Consorzio Giuseppe Colafati
(nella foto in basso)- vuole riscoprire
l’essenza della maternità nella sua accezione più ampia, sottraendo al relativismo etico il ruolo prezioso e insostituibile della donna nello sviluppo della
famiglia umana. L’ennesimo evento
culturale organizzato con la condivisione
dei quindici comuni membri del Consorzio”.
Alessandro Chizzini
Un presepe artistico di antichi mestieri
Presso l’ex manifattura tabacchi di via Bottazzi è allestito
un capolavoro d’arte tutto da ammirare
DISO Una significativa cerimonia si terrà sabato 19
dicembre con la benedizione
del presepe artistico permanente organizzato dall’Associazione “Diso & Futuro”. Con l’occasione si
svolgerà un gemellaggio
culturale con gli artisti del
presepio poliscenico della
città di Anzi (Potenza). Alla
manifestazione presenzierà
la nota attrice italiana Claudia Koll (nella foto), presidente della Fondazione “Le opere del padre”, un’associazione
Onlus. Il programma prevede alle 17,30 la
celebrazione della messa da parte del parroco
don Adelino Martella e al termine l’esibizione
di un concerto, con canti e suoni del gruppo
folk Anzese “La tarantella”. A seguire la testimonianza di Claudia Koll. Infine la benedizione del presepe artistico permanente,
allestito da anni nei locali dell’ex manifattura
tabacchi di via Bottazzi alla presenza del
sindaco di Diso, Antonio Fernando Minonne, e del primo cittadino del Comune
di Anzi.
“Intendiamo dare alla nostra opera artistica
-spiega il presidente dell’associazione Diso
& Futuro, Guido Monosi- anche una valenza
culturale per mantenere vive
le tradizioni e gli antichi
mestieri”. L’evento è organizzato con perizia da Giuseppe Semeraro de “La Perla
del Salento”. Il pregevole
presepe di Diso, di circa
cento pupi in terracotta dipinta rivestiti con costumi
d’epoca, da circa otto anni
desta notevole interesse per
la progettazione ed esecuzione scenografica e per la
partecipazione di pubblico. La struttura è
ambientata sotto antiche volte a stella ed
occupa una superficie di 160 metri quadrati,
con un prospetto di circa 20 metri. C’è di
tutto: grotte, angoli di borghi, tratturi, scorci
del paesaggio salentino, giochi d’acqua,
scale e muri a secco sapientemente realizzato
in pietra locale, cartapesta, gesso, legno ed
altri materiali. Da ammirare poi gli eccezionali
effetti di luce con un cielo stellato dalle
tonalità cangianti, che riecheggiano l’aurora,
giorno, crepuscolo e notte. Nei vari ambienti
troviamo poi delle statuine lavorate a mano
raffiguranti pescatori, pifferai, contadini,
macellai e massaie. Infine, fa bella mostra
la Sacra Famiglia, che insieme ai re Magi
dà veramente un tocco di classe. (G. N.)
TRICASE
05/12/2009
15
Due attestati di benemerenza
dai Carabinieri
L’Associazione dei Carabinieri
consegnerà i riconoscimenti a due
personalità che si sono distinte
per le azioni a favore dell’Arma
C
erimonia di consegna degli attestati
di benemerenza ai soci della locale
sezione dei carabinieri “Antonio
Cezza”. Il riconoscimento va al socio effettivo dell’Arma, appuntato Cosimo Coluccia, e alla socia simpatizzante professoressa Maria Luisa Palumbo. L’incontro
si svolgerà alle 19,30 di sabato 12 dicembre
presso i locali della biblioteca comunale.
All’intervento del presidente della sezione,
maresciallo Antonio Leone, seguirà quello
del socio effettivo Giacomo De Donno,
presidente regionale Acli e del tenente
Cosimo Salvi, coordinatore provinciale
dell’Associazione dei carabinieri. Poi toccherà al capitano della Compagnia carabinieri di Tricase, Andrea Bettini e al sindaco
di Tricase, Antonio Musarò porgere il
saluto ai premiati, ai convenuti e alle varie
associazioni. La cerimonia si concluderà
con un dibattito e con la recitazione di
alcune produzioni poetiche sui carabinieri
a cura della poetessa Maria Luisa Palumbo.
Una manifestazione sociale che evidenzia
la Benemerita al servizio della collettività
e del vasto territorio salentino. Una riconoscenza ricca di sentimenti di umanità e
di professionalità verso tutti coloro che indistintamente sono profusi nella difficile
missione. Significative le parole della poetessa Maria Luisa Palumbo che apprezza
l’opera dei militari nell’attuale contesto
storico, civile e sociale, nonché sotto
l’aspetto emotivo e ideale, a testimonianza
del forte legame che i carabinieri hanno
con la società.
CARABINIERI
I Carabinieri sanno
cos’è la PATRIA
e per lei vivono, lavorano
e si sacrificano.
I Carabinieri sanno
cos’è la PACE
e per lei combattono, soffrono
e muoiono.
I Carabinieri non temono il pericolo
e volano, intrepidi e generosi
ancora una volta
verso i cieli non liberi
di altre Nassirya.
I Carabinieri planano pacifici
sui deserti provocati dalle guerre,
sulle steppe inaridite
dalle discordie umane
e con le loro mani e il loro esempio
seminano opere nuove
di civiltà, di libertà, di umanità.
I Carabinieri avvertono dov’è
il giusto, il vero e l’onesto
e sanno come si muore a Nassirya,
perché sanno come si vive
in quella divisa che contagia tutti
per la bellezza e la portata
dei VALORI altissimi
che rappresenta.
Giovanni Nuzzo
Pronto il nuovo
Oratorio parrocchiale di Depressa
Grande entusiasmo per l’inaugurazione del salone
parrocchiale nella frazione tricasina
Tutta la comunità della frazione di Depressa di
Tricase abbraccia la nuova struttura dell’Oratorio
completata da pochi giorni. L’inaugurazione
si è svolta nei giorni scorsi in un clima di
festa soprattutto da parte dei giovani che sprizzavano gioia nel vedere realizzata in tempo di
record un’opera di socializzazione. Protagonista
del nuovo immobile il parroco don Flavio
Ferraro, che, sin dal suo insediamento nella
parrocchia Sant’Antonio, ha sempre spinto e
stimolato perché il nuovo oratorio divenisse
realtà. Già nel mese di marzo dello scorso
anno fu promosso in paese un referendum
consultivo per delle proposte circa il nome da
dare alla nuova struttura parrocchiale. I cittadini
all’unanimità indicarono il nome del papa,
Giovanni Paolo II, che in più occasioni sosteneva
che “l’oratorio è l’istituzione complementare
alla famiglia e alla scuola. Un luogo ricco di
affetto e di pedagogico interessamento”.
La cerimonia del taglio del nastro si è svolta
in zona “Scorcia Santi”, dove sorge appunto
la neo struttura architettonica, la cui prima
pietra fu posata il 29 giugno del 2008 in oc-
casione della ricorrenza dei SS. Pietro e Paolo.
L’opera moderna si compone di otto aule per
la catechesi, di un’aula magna per attività
teatrali, convegni, tavole rotonde e servizi vari.
Progettisti, gli architetti Fernando Accogli e
Antonio Longo. L’immobile è costato circa
mezzo milione di euro ed è stato finanziato
per il 75% dalla Conferenza Episcopale Italiana
e la restante somma è stata erogata dai cittadini,
che si sono attivati a raccogliere fondi con le
sagre paesane. All’inaugurazione ha partecipato
il Vescovo della Diocesi di Ugento - Santa
Maria di Leuca, monsignor Vito De Grisantis,
e il direttore amministrativo don Giuseppe
Martella. Tra le autorità civili presenti la vice
presidente della Provincia, Simona Manca, il
sindaco di Tricase Antonio Musarò, la presidente
del Consiglio comunale Tina Ciardo e vari
amministratori.
Ora tutti sono protesi alla ricerca di ulteriori
fondi per realizzare il campo di calcetto attiguo
al salone parrocchiale. Un’opera tanto attesa
che dà lustro a tutto il territorio per le finalità
sociali.
(G. N.)
12/12/2009
CASARANO
Avviato il bando
dei “cantieri di lavoro”
L’Amministrazione ha comunicato date e modalità per l’adesione
dei cittadini residenti a Casarano all’innovativo provvedimento
emanato a favore dei disoccupati
CASARANO C’è tempo
sino al 23 dicembre per i
cittadini senza occupazione per presentare domanda di inserimento nell’elenco dei “cantieri di
lavoro”, l’innovativo
provvedimento dell’Amministrazione comunale
a favore dei disoccupati
approvata con delibera di
giunta nel mese scorso. I
“cantieri di lavoro” sono
un’attività ausiliaria del
servizio pubblico, alla
quale il Comune può ricorrere per realizzare
interventi che possono spaziare in ambiti
diversissimi. In tal modo, l’esecuzione di
opere e servizi di pubblica utilità contribuirà
non solo a rendere migliore e più vivibile
la città, ma anche a garantire un’entrata a
quanti sono privi di lavoro.
L’elenco è aperto a disoccupati, inoccupati
e persone in mobilità e possono inoltrare
richiesta tutti i cittadini italiani o appartenenti
ad uno Stato dell’Unione Europea o extracomunitari regolarmente soggiornanti
in Italia e maggiorenni, purché residenti
nel Comune di Casarano alla data del 12
novembre 2009 e che versino in particolari
condizioni di svantaggio socio-economico.
Requisito d’accesso sarà un Isee del nucleo
familiare che, per il 2008, non deve
superare la soglia dei 7.500 euro. La domanda di partecipazione può essere ritirata,
da lunedì 7 dicembre, presso l’Ufficio del
protocollo del Comune di Casarano o può
essere scaricata dal sito www.comunedi-
casarano.com, e dovrà pervenire al protocollo generale del comune di Casarano
entro le ore 12 del 23 dicembre.
“Mi piace sottolineare -precisa il sindaco
Ivan De Masi- come in pochi giorni
siamo riusciti a concretizzare una proposta
avanzata dall’assessore al lavori pubblici
Marcello Torsello e sposata con convinzione dall’intera Giunta. Il coinvolgimento
interassessorile, in modo particolare degli
assessorati ai lavori pubblici ed ai servizi
sociali, ci ha permesso di realizzare un
provvedimento che renderà meno incerta
la situazione di molti nostri concittadini.
Purtroppo l’Amministrazione non ha il
potere di porre rimedio ad una situazione
di crisi dovuta a motivi che affondano le
loro radici lontano nel tempo e nello spazio”.
Per informazioni: all’Ufficio Personale,
piazza San Domenico n. 1 - tel.
0833.514224, mail [email protected].
(D. G.)
SUPERSANO
17
Casarano “clicca Copenaghen” per la tutela
dei principi della sostenibilità
CASARANO “L’Italia
prenda una posizione netta per la sottoscrizione
di un accordo vincolante
suo cambiamenti climatici, in vista della conferenza mondiale sul clima
che si svolgerà a Copenaghen il 17 ed il 18 dicembre prossimo”. Lanciando questo appello,
l’Amministrazione comunale di Casarano
aderisce all’iniziativa promossa dal coordinamento nazionale di Agenda 21, firmando,
tra i primissimi comuni in Italia, la petizione
rivolta all’esponente di governo perchè “dia
concretezza ai principi della sostenibilità”
nell’importante scadenza della prossima
settimana.
L’iniziativa, dal nome
Clicca per Copenhagen,
lanciata da Agende 21
Locali Italiane, mira al
coinvolgimento del maggior numero possibile di
amministratori di enti locali in vista della quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
“Le condizioni in cui verte il pianeta sono
sotto gli occhi di tutti -spiegano i firmatari
dell’appello-. Per questa ragione chiediamo
al Ministro di farsi portavoce di quell’Italia
che vuole che a Copenhagen venga sottoscritto un accordo vincolante che contempli
soluzioni ambiziose e di lungo termine per
una reale riduzione dei gas climalteranti”.
Prove tecniche di Carnevale
SUPERSANO In città si festeggia il Natale,
ma già si progetta il carnevale prossimo
venturo. L’edizione del 2010 della manifestazione carnascialesca cittadina sarà la numero trenta della serie e sarà organizzata
dall’associazione Arkà, sodalizio culturale
che ha ottenuto dall’Amministrazione comunale il “nulla osta” per curare l’evento. Il
Carnevale di Supersano da qualche anno è
stato inserito nell’albo delle migliori manifestazioni del Salento e la circostanza costituisce lo stimolo in più per continuare a
migliorare la proposta offerta ai tantissimi
visitatori che nei giorni della manifestazione
si riversano in paese da tutta la provincia.
“Arkà -si legge in un comunicato dell’associazione- intende conferire maggiore valore
sociale al carnevale, stimolare e rivalutare
opportunamente le capacità creative di
giovani e meni giovani; limitare disagi economici di persone svantaggiate; prevenire
rischi di disagio e devianza giovanili; creare
con la partecipazione e l’impegno di tutti
quelle strutture in cui si potranno svolgere
tutte le attività relative al Carnevale, e non
solo, e concretizzare appieno i contenuti di
questo progetto”.
GALATINA
12/12/2009
18
Consegnate le “Aquile”
a nove piloti a Galatina
Grande la soddisfazione del colonnello Bartomeoli, comandante
della Scuola di Volo: “L'importante traguardo raggiunto
dai neo brevettandi è motivo di orgoglio per il territorio salentino”
GALATINA Per nove giovani
allievi ufficiali piloti del corso
“Drago V” - 3° scaglione, è
finalmente giunto il momento
solenne della “consegna delle
Aquile”, avvenuto presso l’aeroporto militare. Da pochi
giorni, dopo aver completato
presso il 61° Stormo l’impegnativo addestramento per il
conseguimento del brevetto
di pilota militare, hanno appuntato sulla divisa l’aquila
turrita, simbolo del pilota militare. Per la prima volta, insieme a loro, ci sono stati anche gli allievi che si sono brevettati a Sheppard negli Stati
Uniti, 3 ufficiali del corso
“Eolo V” - 1° Scaglione.
Una cerimonia che si è svolta nell’hangar centrale
dell’Aeroporto “F. Cesari”, sede del 61° Stormo, presieduta dal generale Giampiero Gargini, comandante
delle Scuole dell’Aeronautica Militare, accompagnato
dal colonnello Alessandro Bartomeoli, comandante
della base salentina. Presenti anche numerose autorità
civili e militari oltre ai familiari dei brevettandi e al
personale dell’Aeroporto schierato per l’evento. Per
il colonnello Bartomeoli, comandante della Scuola di
Volo, “l’importante traguardo raggiunto dai neo brevettandi rappresenta non solo una tappa fondamentale
nella formazione professionale di un pilota militare
ma anche motivo di orgoglio per il territorio salentino,
che da sempre ospita e supporta una Base con capacità
uniche nel panorama Europeo e Mediterraneo. Per i
nuovi piloti inizierà ora una seconda fase di addestra-
Quando la strada
ti ruba i sogni
mento: coloro i quali saranno destinati all’impiego su
velivoli delle linee aerotattiche svolgeranno presso il
61° Stormo, per circa 6 mesi, il corso Preoperativo,
propedeutico all’addestramento su aeromobili quali
il Tornado, l’Amx, l’Eurofighter e l’F16; gli altri
ufficiali verranno invece inviati ai Reparti di assegnazione dove continueranno l’addestramento sui velivoli in dotazione”.
Questi i nome dei nuovi piloti dell’Aeronautica
Militare Corso Drago V: Roberto Basciu, Nicola Di
Guida, Angelo Lapetina, Antonio Maglione, Maximilian
Mori, Alfredo Pellegrino, Emanuele Savani, Luca
Sordi, Valentino Tasinato. I nomi invece del Corso
Eolo V sono: Annamaria Tribuna, Luca Locafaro,
Chiara Dell’Era.
Paolo Antonio Franza
COLLEMETO Tanto si è parlato e tanto se ne parla di “sicurezza stradale” che il pensiero comune elabora questi
vocaboli come inflazionati creando una reazione d’indifferenza anziché una sensibilizzazione all’argomento soprattutto da parte dei nostri ragazzi che per antonomasia
si dice siano quelli più indisciplinati sulla strada. Per questo motivo l’associazione Addesco ha organizzato a Collemeto giovedì 10 dicembre un dibattito sull’argomento
senza il solito snocciolare di dati cifre e statistiche, ma
cercando di mantenere viva l’attenzione dei presenti, soprattutto giovani e ragazzi, che sono intervenuti numerosi.
Dopo aver affrontato le problematiche a livello pratico che
insorgono in caso d’incidente stradale sia esso più o
meno grave, con la parola agli esperti dottor Mario Perrone, sostituto commissario di pubblica Sicurezza, e il
dottor Luigi Fracella, primario di Pronto Soccorso presso
l’ospedale “Vito Fazzi”, si è fatto leva sul fattore psicologico che si scatena dopo un evento traumatico di tale portata, facendo intervenire la psicologa e criminologa
dottoressa Diana Papaleo e la testimonianza diretta di
due genitori che hanno vissuto il “lutto” per la perdita del
proprio figlio in circostanze così drammatiche. Questa la
prima di una serie d’iniziative che l’ Addesco intende portare avanti dando il via ad una solida campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale.
Sonia Venuti
Informazione pubblicitaria
Nuovo showroom per Ceramiche Indino
Ceramiche Indino ha inaugurato il 5 dicembre scorso il nuovo showroom a Botrugno, sulla S.S. Maglie-Leuca. Al taglio
del nastro erano presenti il sindaco di Botrugno Mauro Leucci, l’assessore Provinciale al Bilancio Silvano Macculi e, per la
benedizione, don Giuseppe Mengoli, parroco del comune. L’azienda nasce nel 1964
dalla volontà di Giovanni Indino che, facendo
tesoro dell’esperienza accumulata come
capo mastro in diverse industrie salentine
di produzione di pavimenti in cemento,
graniglia e scaglie di marmo, decide di
aprire un’azienda tutta sua. Il passaggio
alla commercializzazione di pavimenti e
rivestimenti in ceramica è breve e diventa
in pochissimo tempo una realtà locale.
Nel 1982 viene inaugurato uno showroom
situato sulla statale Maglie-Leuca, unico in quel periodo nel
suo genere per innovazione e
razionalità degli spazi espositivi,
fino ad oggi all’avanguardia e
punto di riferimento per il settore.
Ventisette anni dopo, Ceramiche
Indino inaugura un nuovo showroom, con una concezione innovativa dello spazio espositivo,
che raddoppia con i suoi 2mila
mq sviluppati su due piani. Il
piano terra è completamente
dedicato ai pavimenti ed a tutti
i suoi complementi (gradini, scale, battiscopa, decorazioni, etc.).
Qui è presente una vasta gamma di pavimenti in grès porcellanato, che rappresenta
una delle nuove tendenze grazie alla possibilità di avere ottimi effetti legno e stoffa
ed una ampia zona dedicata al parquet, in
collaborazione con uno dei marchi italiani
più prestigiosi: Berti.
Il tour a piano terra si completa con camini,
termocamini e stufe a legna o pellet. Il
piano superiore è una continua sorpresa
di idee per il bagno, dai sanitari ai suoi
arredi. Le intuizioni di arredo del padrone
di casa, Claudio Indino, rendono piacevolissimo il giro tra le varie proposte: dai lussuosissimi bagni Versace alle idee più in-
novative, dal design minimal dei bagni moderni alle linee più sfarzose e classicheggianti, dai colori tenui e naturali ad accostamenti di oro e rosso, bianco e nero,
l’offerta è alla portata di tutte le tasche.
Proprio in occasione della nuova apertura,
infatti, Ceramiche Indino propone prezzi
ancora più concorrenziali grazie ad accordi
presi con le aziende produttrici. Al primo
piano, oltre l’area dedicata specificatamente
alle sale da bagno, è presente una zona
che parla di benessere: è la zona con le
vasche idromassaggio, delle docce a cascata o a pioggia, del wellness in casa.
Il cliente è seguito, nel processo di progettazione, dalla misurazione della stanza
da arredare fino alla proposta di soluzione
visibile in rendering virtuale (un sistema di
progettazione grafica in 3D). I prodotti utilizzati sono accuratamente selezionati e
tra i migliori sul mercato, basti pensare
alle ceramiche Gardenia-Orchidea, FAP,
Caesar, ai camini Palazzetti, ai pavimenti
in legno Berti, alle vasche Jacuzzi, agli
arredi bagno Ardeco, Mobiltesino, Globo,
alle rubinetterie Frattini, Palazzani, ai mosaici
Bisazza. Oltre la sala espositiva, l’azienda
ha un magazzino di circa 10mila mq, la
metà dei quali sono coperti e circa mille
sono dedicati agli uffici.
Ceramiche Indino, grazie alla sua pluriennale esperienza nel campo, garantisce
serietà, esperienza e professionalità a tutti
i suoi clienti.
05/12/2009
NARDÒ
ARADEO
20
Caso Tributi Italia, tutto risolto. O quasi
Trovata una soluzione temporanea per la riscossione dei tributi.
Ora bisogna pensare al futuro
NARDÒ Quando si parla di tasse sono
quasi sempre note dolenti. A Nardò, tuttavia,
le note oltre ad essere dolenti sono anche
confuse. Cerchiamo di mettere un po’ di
ordine, riassumendo in breve quanto è
successo nelle ultime due settimane.
Il 30 novembre, la Commissione Ministeriale delle Finanze ha stabilito la sospensione
della Tributi Italia Spa dall’Albo dei riscossori. In base a tale delibera, questa società non potrà più incassare neanche un
euro per conto dei Comuni italiani. Si
tratta di un evento per molti versi annunciato,
ma che ha colto di sorpresa la gran parte
delle amministrazioni comunali convenzionate con la Tributi Italia. La vicenda ha
riguardato anche Nardò.
Già in passato, con l’esternalizzazione del
servizio di riscossione delle tasse, erano sorti numerosi
equivoci e problemi. La situazione sembrava, almeno in
parte, tornata sottocontrollo, con il passaggio del servizio
dalla San Giorgio alla Tributi Italia. In realtà, come dimostrano gli accadimenti di queste settimane, si è passati
dalla padella alla brace. Diffusasi la notizia della sospensione della società dall’albo, in città è serpeggiato il
panico. Gli uffici comunali, i commercialisti, i sindacati
sono stati tempestati da richieste di chiarimenti: a chi
pagare? In che modo? Nessuno, sul momento, è riuscito
a dare risposte certe, contribuendo in tal modo ad incentivare dubbi ed incertezze.
Come al solito poi, la politica c’ha messo del suo e sono
volate le accuse e le difese da una parte e dall’altra. Evitando la cronistoria di tutte le polemiche, delle prese di
posizione e degli sfoghi personali, sin da subito le
diverse fazioni hanno concordato la necessità di recuperare
tutti i crediti dovuti dalla Tributi Italia, provvedendo al
contempo ad istituire un sistema di riscossione provvisorio
capace di garantire alle casse comunali la ricezione
diretta dei tributi dovuti dai cittadini. Il sindaco Antonio
Vaglio ha cercato di prendere tempo, nonostante le sollecitazioni interne ed esterne alla maggioranza, e dopo
Pro e contro del
Programma Integrato di
Rigenerazione Sociale
vari tira e molla, proposte e controproposte, ha infine
emesso un’ordinanza con la quale ha intimato alla Tributi
Italia Spa di riversare con effetto immediato presso la
Tesoreria Comunale tutte le somme riscosse e/o dovute
a qualsiasi titolo, interdicendola, inoltre, dalla riscossione
di qualsiasi altro tributo. Ai neretini, infine, è stato
chiesto di procedere al pagamento delle imposte attraverso
appositi conti corrente postali.
La situazione potrebbe dirsi risolta, almeno in teoria.
Sul piano pratico rimane la necessità di informare accuratamente la cittadinanza e di controllare scrupolosamente
che questa empasse transitoria non divenga causa di
gravi perdite per le casse di Palazzo Personè. Passato il
momento di emergenza sarà poi necessario rivedere
quanto successo e riconsiderare l’opzione di esternalizzare
nuovamente il servizio. I problemi arrecati all’Amministrazione comunale prima dalla San Giorgio e ora dalla
Tributi Italia non sono stati di poco conto; e allora,
meglio un servizio comunale, un po’ più dispendioso, o
un servizio affidato ad una società privata, forse meno
gravoso dal punto di vista organizzativo, ma più rischioso?
La parola agli amministratori.
Alessio Palumbo
ARADEO Unire soluzioni urbanistiche ad obiettivi di tipo
sociale rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai
sistemi di intervento sul tessuto cittadino finora adottati.
Il Programma Integrato di Rigenerazione Urbana, da poco
approvato dal Consiglio comunale, ha dunque l’intenzione di costituire una svolta sostanziale, non solo dal
punto di vista edilizio, ma anche ambientale e sociale.
Gli interventi programmati spaziano dalla costruzione di
piste ciclabili al miglioramento del verde pubblico, dall’istituzione di aree di interesse comune al restauro conservativo del centro storico.
La realizzazione del PIRU, in sostanza, favorirebbe un miglioramento della viabilità periferica ed urbana, garantirebbe la creazione di aree di integrazione sociale e
inietterebbe nuova linfa al centro storico. Gli unici limiti
potrebbero derivare dall’effettiva realizzabilità del progetto
(che si aggira sui 5 milioni e 100mila euro) e dallo sviluppo di strutture non realmente fruibili o non del tutto
necessarie. La stessa pista ciclabile, ad esempio, se limitata alla sola via Paolo VI rappresenta un intervento
inutile. In sintesi, le buone intenzioni ci sono, il tutto sta
a saperle realizzare con coscienza.
(A. P.)
12/12/2009
GALLIPOLI
PARABITA
Lavori in corso
nella zona Peep 3
Gli interventi di urbanizzazione nella zona periferica gallipolina
sono stati illustrati dagli assessori Barba e Pisanello
ai responsabili dell’associazione di quartiere “Città Nuova”
GALLIPOLI Una delegazione dell’associazione di quartiere “Città Nuova”
e gli assessori ai Lavori pubblici Giuseppe Barba ed alle Periferie Giovanni
Pisanello si sono incontrati nei giorni
scorsi per una riunione operativa incentrata sulle questioni della zona Peep
3, ovvero il nuovo quartiere di insediamento residenziale situato nella periferia
di Gallipoli e per il quale urgono lavori
di urbanizzazione, ormai indifferibili.
“Città Nuova” ed amministratori cittadini
hanno discusso delle priorità e delle
problematiche del quartiere, e l’incontro
è anche servito per tracciare un primo
bilancio degli interventi già realizzati e
per la programmazione di quelli futuri.
Da una parte i rappresentanti dell’associazione hanno richiesto una maggiore
pulizia in tutto il territorio che ricade
nella zona Peep 3, oltre alla messa in
sicurezza di alcune strade, soprattutto
tra le via Berlinguer e Pasolini.
“Abbiamo spiegato al presidente Nicola
Ripa ed agli altri associati -dichiarano
gli assessori Giuseppe Barba e Giovanni
Pisanello- che sarà realizzato il rondò
che regolerà la viabilità di accesso da
via Berlinguer, opera già finanziata e
in fase di progetto. Allo steso modo al
più presto sarà sistemata, almeno in
parte, via Pasolini che necessita di una
cura su strada e marciapiede. Infine per
quanto riguarda l’incrocio posto all’inizio
di via Pasolini si sta pensando di creare
una corsia di accelerazione verso Gallipoli per favorire chi esce dal quartiere
prima di immettersi sulla Taviano-Gallipoli. A testimonianza dell’interesse
che l’Amministrazione comunale ripone
per il Peep -spiegano ancora i due assessori- si sistemeranno e pavimenteranno le zone originariamente destinate
a verde ricomprese nelle vie Arditi, De
Giorgi e Vernole, oggi abbandonate.
Inoltre si provvederà alla pulizia del
parco Otto Marzo e della zona verde di
via De Angelis, dove si sistemerà il
presepe artistico luminoso che anche
quest’anno sarà realizzato a cura dell’associazione Città Nuova“. Soddisfazione per il clima che ha avuto l’incontro
è stata espressa dal presidente di “Città
Nuova”, Nicola Ripa.
(D. G.)
TUGLIE
22
L’Udc scende in campo a difesa del crocifisso
PARABITA La sezione cittadina dell’Udc ha presentato
nei giorni scorsi al presidente
del Consiglio comunale Gigetto Leopizzi, e per conoscenza a tutti componenti
dell’assise, una richiesta perchè nel prossimo consesso
consiliare venga portata all’ordine del giorno una mozione “per il mantenimento
del crocifisso all’interno delle
aule scolastiche e degli edifici
pubblici e perchè venga dato
sostegno al governo italiano
nel ricorso presentato su
tale argomento alla corte europea”.
“Il crocifisso nelle scuole -afferma Alberto
Cacciatore, segretario cittadino dell’Udc- è
sempre stato considerato
non solo come segno distintivo di un determinato
credo religioso, ma soprattutto come simbolo di valori
che stanno alla base della
nostra identità nazionale.
Non è togliendo il crocifisso
dalle aule che il nostro Paese
farà un passo avanti sul
tema della laicità delle istituzioni: in questa maniera
si afferma solo il laicismo
anticlericale che porta alla
negazione dell’importanza
dei principi cristiani -di cui
è peraltro informata la nostra Costituzioneper la crescita umana e spirituale del nostro
Paese”.
Il disagio giovanile finisce in un questionario
TUGLIE L’Amministrazione
comunale e il Ser.T. di Gallipoli in collaborazione con
Agesci - Gruppo Scout Tuglie 1, hanno avviato un’indagine sulla condizione
giovanile in paese. Il questionario è destinato ai giovani di età compresa tra i
14 e i 20 anni, è assolutamente anonimo, ed è finalizzato a rilevare abitudini
e atteggiamenti riguardanti
lo stile di vita e i loro comportamenti. “Lo
scopo dell’indagine -sottolinea il sindaco
Daniele Ria- è quello di conoscere meglio
la realtà dei giovani, individuare le nuove
tendenze e rilevare i loro bisogni, al fine di
predisporre interventi mirati per migliorare
la qualità della vita”.
I dati ottenuti saranno resi
noti nel corso di un incontro
pubblico e saranno utilizzati
per pianificare le politiche
giovanili dell’Amministrazione comunale e per qualificare le attività di prevenzione del disagio giovanile all’interno del Piano
di Zona. “Invitiamo i giovani
che riceveranno il questionario -conclude il sindaco- a compilarlo secondo le modalità indicate
lettera. Affinché il termine ‘partecipazione’
non sia solo uno slogan d’effetto, ma si sostanzi in un reale processo di espressione
e confronto con l’importante il contributo
di tutti”.
cultura
I messapi e la guerra:
la sacra Lega nell’Italia Meridionale
L
a dodecapoli messapica serbò sempre la sua
autonomia con l’orgoglio delle sue tradizioni
e l’attaccamento alla sua libertà, fatto valere
con la forza del suo agguerritissimo esercito, del
quale la punta di diamante era una formidabile cavalleria, mandata in una carica travolgente contro le
truppe nemiche, devastandone le falangi grazie all’abilità dei nobili messapi nel maneggio di archi e
lance a cavallo e della spada, una volta appiedati.
Una concordia, quella delle città messapiche, conseguita dopo anni di rivalità e piccole schermaglie
tra le comunità, sorta più che per spirito di fratellanza
messapica, per necessità strategiche, data la particolare
collocazione della Messapia nell’ambito dei regni
dell’Italia meridionale. La stessa Puglia, colonizzata
tra tre popoli di provenienza comune, era già divisa
tra Messapi, il cui regno si era esteso dalle coste
adriatiche del Salento fino all’attuale provincia di Brindisi,
Peucezi (o “Pediculi”, ossia “abitanti delle colline”) che
dalle spiagge del brindisino e del barese, si stabilirono
sulle colline murgesi, da Fasano e Cisternino fino al
Tavoliere, e Dauni, che dal Tavoliere arrivarono fino al
Gargano e agli Appennini. Daunia, Peucezia e Messapia
formavano la Japigia, unità territoriale solo nominale, che
sta ad indicare solo la comune provenienza indoeuropea
di queste tre popolazioni, le quali, in realtà, erano già differenziate, culturalmente, militarmente e spiritualmente
sin dal loro approdo in una Puglia già divisa tra la zona
costiera Adriatica colonizzata dai Pelasgi e la zona Settentrionale ed interna, che assieme a Basilicata e Calabria
Settentrionale, formava l’antica Enotria.
Il confine tra Messapia e Peucezia era in realtà già stato
tracciato da Pelasgi ed Enotri, le differenze tra i quali si
possono cogliere ancora oggi, tra i luoghi dove la tipica
costruzione rurale è il “trullo”, abitati dagli Enotri e quelli
nei quali le campagne sono costellate invece dal “furnieddhu”,
di derivazione tipicamente pelasgica. I Messapi, forti della
loro cavalleria che precedeva i coloni che si stabilivano
nelle località rese sicure dai nemici, si spinsero fino al Metapontino ed occuparono la stessa città di Taranto, fondata
circa nel 2000 a.C. dal mitico eroe cretese Taras, figlio di
Poseidone e della ninfa Satyria.
Gli Spartani nel Salento
Ben più altra rovina attendeva in realtà il Salento. La popolazione più bellicosa dell’antichità, la cui stessa società
espandersi nel territorio vicino, giungendo ad ottenere
il predominio di buona parte della costa Ionica, dal
fiume Lama, appena prima Metaponto, sino a sud.
Il generale spartano Leucippo riuscì infatti a conquistare
il principale porto messapico sullo Ionio, Eghenanxa,
mutandone il nome in Kalè Polis (Gallipoli). I
Messapi, per contrastare l’espansionismo tarantino,
furono costretti a spostare la capitale a nord, verso il
confine, da Soleto ad Oria. Taranto, con continue incursioni, mirava a distruggere attraverso il saccheggio
dei campi le economie dei paesi vicini, strategia
molto comune presso i fratelli spartani, costringendo
quindi i contadini a spostarsi lontano dai campi
contesi. I Messapi reagirono facendo altrettanto,
continuando questo tipo di azioni terroristiche fino a
quando la situazione non degenerò.
era fondata sulla guerra e sulla distruzione dei nemici,
aveva esteso le sue brame sulle ricche terre degli Japigi. A
Sparta, infatti, infuriava una guerra civile tra Iloti e Parteni
da una parte e Spartiati dall’altra. Gli Iloti erano le antiche
popolazioni che abitavano la penisola lacedemonica e che
erano stati soggiogati e resi schiavi dai dorici Spartani,
mentre i Parteni erano un gruppo di giovani impegnati
nell’Agoghè, richiamati in patria per accoppiarsi con le
vergini spartane ed incrementare la popolazione spartana,
decimata dalla guerra contro i Messeni. A capo dei Parteni
venne eletto uno di essi, Falanto, il quale cercò di rovesciare
lo stato spartano, complottando con gli Iloti. Ma il complotto
fu scoperto e gli Iloti trucidati tutti. Il destino dei parteni e
di Falanto fu demandato all’oracolo di Delfi che così
vaticinò: “Popolate la grassa terra degli Iapigi e siate la
loro rovina. Quando vedrai piovere dal cielo sereno conquisterai territorio e città.”
Sciagura peggiore non poteva abbattersi sulla terra dei
Messapi. Falanto ed i Parteni, avendo sacrificato ad Apollo
Achergetes (il Dio tutelare i fondatori di Città) partirono
con una flotta spartana alla volta del Salento. Vi giunsero
nell’anno 706 a.C., sbarcando a sud di Taranto, venendo
accolti con benevolenza dai Messapi, in nome della
comune nascita greca. Falanto, ottenuto il segno divino, il
pianto della moglie Ethra (il cui nome significa “cielo sereno”), penetrò coi suoi silenziosamente nella fortezza
messapica di Taranto e la conquistò. Taranto divenne così
la prima colonia spartana nella Magna Grecia.
Da Taranto gli spartani, popolo guerriero, cercarono di
Una battaglia epica
Nel 473 a.C. le truppe della lega sacra messapica si
unirono a quelle dei Peucezi e delle altre popolazioni
vicine, fino a raggiungere un esercito di 20mila uomini.
Immediatamente i Tarantini corsero ai ripari, alleandosi
con i greci di Reggio Calabria, il cui re Anaxilao inviò un
forte contingente al comando del suo generale Micito. La
battaglia fu memorabile e cruentissima. Da un lato la
falange spartana dei tarantini, con le fanterie ausiliarie
degli alleati, e dall’altra la cavalleria messapica con le
fanterie pelasgiche ed alleate. I leoni di Messapia riuscirono
in una carica devastante a spezzare in due l’esercito
nemico, costretto alla fuga. Sul campo rimasero 3mila
Japigi, ma il numero dei morti tarantini non fu nemmeno
possibile contarlo, tanto che quella rimase nella storia la
più grande strage di greci compiuta a memoria d’uomo.
L’esercito sconfitto si divise in due tronconi come anche
quello vincitore, che si divise in due per inseguire i nemici
in rotta: i tarantini furono raggiunti dalla cavalleria messapica
e fatti prigionieri o uccisi, ed i Messapi imposero a Taranto
di mutare la forma di governo da aristocratica a democratica,
mentre i Reggini vennero inseguiti fino alla loro capitale,
che fu addirittura presa dai Messapi.
L’esercito più celebrato dell’antichità, la medesima falange
spartana che qualche anno prima, nel 480 a.c. aveva dimostrato dinanzi al mondo il suo valore ed il suo eroismo
nella leggendaria battaglia delle Termopili, era stato vinto
ed umiliato dalla forza militare dei Messapi.
Vincenzo Scarpello
spettacolo
Omaggio leccese
a Gino Sandri
Fine 2009 nel solco della
“tradinnovazione” dei Mascarimirì
Il gruppo salentino che ha trasformato la pizzica in punk-dub tarantolato suonerà
il 12 dicembre a Muro Leccese, il 18 ad Alezio, il 26 a Sanarica ed il 28 a Zollino
U
ltimi appuntamenti di un 2009 ricco ed intenso di
concerti per i Mascarimirì, a conclusione di un
anno trascorso in giro per il mondo a diffondere
pizzica e punk-dub tarantolato.
Dopo aver fatto ballare l’Australia, prima, e, da ultimo le
francesi Marsiglia, Nimes e Aubagne nella settimana a
cavallo tra la fine di novembre e l’inizio di questo mese
(con annessi laboratori di tamburello e di canto curati
dalla band per promuovere lo “strumento” del Salento e
per mettere a confronto il canto di tradizione orale della
nostra terra con quello occitano), il gruppo di musica
popolare e tradizionale salentina guidato da Claudio
“Cavallo” Giagnotti completa dunque nella “propria”
terra la lunga serie di live sold out costruiti sull’asse
portante di Mascarimirì - 10 anni live Tour. È infatti con
un cd e con un progetto musicale dallo stesso identico
titolo che la band dell’etichetta Dilinò, formata oltre che
dal nome del leader da altri musicisti di qualità come
Cosimo Giagnotti, Vito Giannone e Salvatore Giannotta,
ha continuato a festeggiare e a celebrare le dieci candeline
sulla torta di compleanno. Nei quattordici brani che compongono l’ultimo lavoro discografico del gruppo, la
pizzica salentina ha incontrato le sonorità del punk e del
dub, creando una miscela ritmica che porta inevitabilmente
alla danza ed al movimento. La pizzica, dunque, grazie al
lavoro dei Mascarimirì ha cambiato radicalmente il suo
volto. E “lu tamburreddhu”, strumento principe del suono
tradizionale che scandisce i ritmi del sound salentino, le
inconfondibili voci della terra di Cosimo Giagnotti e Vito
Giannone, hanno sperimentato e giocato sui nuovi lidi
creati dalla fantasia fatta note di Emanuele Licci. Il tutto,
ovviamente, condito da quel pizzico di “modernità” assicurata dall’innovatore Claudio “Cavallo” Giagnotti, uno
degli artefici della riscoperta della musicalità e dei suoni
tipicamente salentini. Un lavoro, quello che immortala
Una giornata di parole ed immagini dedicata al pittore ligure
Gino Sandri (1892-1959). È questa la proposta dell’assessorato
al Mediterraneo della Regione Puglia ideata da Simone
Franco ed ospitata mercoledì 16 dicembre negli spazi delle
Officine Cantelmo. L’iniziativa che rivaluta la figura e l’opera
di Sandri prevede la conferenza conferenza-dibattito “Vecchi
e nuovi saperi poteri, lo sguardo degli esclusi” (alle 17.30) e
lo spettacolo “Musica, parole e immagini per Gino Sandri”,
con composizioni acustiche, elettroniche e miste del musicista
Gioacchino Palma eseguite dall’ensemble “Nottetempo”.
Sul palco Vanessa Sotgiù (pianoforte), Davide Greco (Violino),
Federico Sconosciuto (violoncello), Daniele De Pascali
(flauto), Tonio Stifanelli (clarinetto), e Simone Franco (voce
recitante). Per info: 0832.304896. (D. G.)
dieci anni di produzioni firmate Mascarimirì che regala
una nuova angolatura ed una nuova ottica musicale ad un
territorio che così ha potuto completamente rinnovare il
repertorio della sua produzione tradizionale.
Il Mascarimirì - 10 anni live Tour giunge dunque alle sue
tappe finali. Partendo da Muro Leccese (rassegna musicale
“Festa Mediterranea” organizzata dal Calema Caffè sabato
12 dicembre), e proseguendo per Alezio (concerto-evento
per tutti i fan al Tequila Bum Bum il 18 dicembre),
Sanarica (tradizionale appuntamento di fine anno che
Dilinò ha ribattezzato “Ballati te Jernu” e previsto come
sempre nel giorno di Santo Stefano) e Zollino (per una
delle ricorrenze più attese quale è la Festa te lu Focu che
il 28 dicembre anima nel centro a ridosso della Grecia Salentina gli spazi i Largo Lamardu). Evento nell’evento, i
Mascarimirì, presenteranno l’anteprima del progetto tradizionale “Polifonia Paccia Salentina”, ovviamente nel
solco di quella irrinunciabile “tradinnovazione” che da
sempre caratterizza le proposte di una delle band più prolifiche ed interessanti nel panorama della musica popolare
della Terra d’Otranto.
Per info: www.mascarimiri.com, www.myspace.com/mascarimiri, 0836.341153, 348.0442053 e [email protected],
www.dilino.com.
(D. G.)
appuntamenti_eventi_curiosità
Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: [email protected]
Domenica 13
SABATO 12
DOMENICA 13
LUNEDI 14
LE SFIDE CULTURALI DI MANTOVANO
LECCE, Hotel President - ore 18
Terza “sfida culturale” della rassegna promossa dal
sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano. A
trattare il tema “Giustizia negata, giustizia invocata”
saranno il presidente del gruppo Pdl alla Camera
Fabrizio Cicchitto ed il presidente emerito della
Camera Luciano violante. Info: 338.6986041.
CAPPOTTO D’ARTISTA
GALATINA, contrada Santi Dimitri - ore 10/18
Prosegue a Galatina nella sede delle cantine vinicole
“Santi Dimitri” di via Guidano, la rassegna d’arte
“Cappotto d’Artista”, mostra itinerante per una creatività responsabile su progetto di Valentina D'Andrea
e dell’associazione “Esaltamente” con la direzione
artistica di Carla Pinto. Info: 338.2582527.
LE PAROLE DI FERNANDA PIOVANO
COPERTINO, castello Angioino - ore 19.30
L’attore Giulio Casale presenta il suo nuovo spettacolo teatrale intitolato “La canzone di Nanda”, collage
di emozioni, musiche e parole ispirate dalla figura di
Fernanda Piovano. Ad accompagnare i testi della
scrittrice ligure recentemente scomparsa, brani di De
Andrè, Tenco e Bob Dylan. Info: 349.1246462.
STAGIONE DI TEATRO DELLA CITTA’ DEI FIORI
TAVIANO, teatro Fasano - ore 20
Gianfelice Imparato e Luisa Ranieri, raccontano ne
“L’oro di Napoli” la “pazienza” del popolo napoletano, abile a rialzarsi dopo ogni caduta, sfruttando la
qualità del sapersi adattare. I testi sono tratti dall’originale opera di Giuseppe Marotta da Armando Pugliese e dallo stesso Imparato. Info: 0833.916111.
LE LETTURA TI FA GRANDE
CALIMERA, cinema Elio - ore 19
Si conclude oggi la decima edizione de “La lettura
di fa grande”, festival culturale per ragazzi. Il programma di chiusura prevede una tavola rotonda con
l’editore Giuseppe Laterza, la vice presidente della
Provincia Simona Manca e l’assessore alla Cultura
del comune di Calimera Leo Palumbo. Info:
0832.872413.
I BANDI DI “A CORTO DI IDEE”
SPECCHIA
Sono stati pubblicati il bando ed i documenti da
compilare per l’iscrizione alla terza rassegna europea
del cortometraggio e del documentario “A Corto di
Idee”, organizzato a Specchia dall’associazione “La
Ribalta” dal 2 a 3 gennaio 2010.
Per info: www.acortodiidee.it; [email protected];
333.8856323 e 329.5647065.
IN RICORDO DI PIAZZA FONTANA
ALESSANO, palazzo Legari - ore 19.30
Per iniziativa dell’associazione “Alfonsina Bertelli”
di Alessano, serata di commemorazione a 40 anni
dalla strage di piazza Fontana che il 12 dicembre
del 1969 nella Banca dell’Agricoltura di Milano
causò la morte di 17 persone. In programma la
proiezione di un documentario di Carlo Lucarelli.
Info: 339.3461266.
CONCERTO DI NATALE
MAGLIE, chiesa Madre - ore 19
I cori polifonici “Eratu’s” di Specchia e “Santa Maria
degli Angeli” di Poggiardo, intonano questa sera
nella chiesa matrice di Maglie i canti per il concerto
di Natale “Gloria in cielo e pace in terra”. L’ensemble
dei due e cori conta oltre 50 elementi, diretti dal maestro Deborah De Blasi. Info: 0836.483860.
CORSO DI SCRITTURA CREATIVA
MAGLIE, Libri&Musica, via Indipendenza
Libri&Musica presenta “Il caffè dello scrittore”, corso
di scrittura creativa a cura di Angela Leucci per introdurre ai diversi aspetti della letteratura contemporanea, appassionando alla ricerca di tecniche
narrative nuove ed efficaci prendendo spunto da libri,
canzoni e film. Info: 0836.485642.
MARTEDI 15
MERCOLEDI 16
GIOVEDI 17
VENERDI 18
RASSEGNA CINEFORUM
MELISSANO, cineteatro Aurora - ore 20
Per il nono anno l’Amministrazione comunale di
Melissano in collaborazione con la società Libera
organizza la rassegna cinematografica “Cineforum
2009/2010”. Oggi in scaletta (ingresso gratuito) il
film Nessuna Verità di Ridley Scott, con Leonardo
di Caprio, Russell Crowe e Mark Strong.
Info: 0833.586212.
QUANTE STORIE PER UN CAFFÈ
LECCE, Caffè Letterario - ore 21
Serata di musica e parole al Caffè Letterario di
Lecce che impagina una nuova data della rassegna
culturale “Quante storie per un caffè”. Oggi in pedana la voce narrante di Antonella Iallorenzi (che
legge le pagine di Massimo Carlotto) e le note proposte dal violoncello di Giada Giovanile. Info:
0832.242351.
STAGIONE DI PROSA DELLA “CITTÀ BELLA”
GALLIPOLI, cineteatro Italia - ore 20.30
Si alza il sipario sulla nuova stagione di prosa
della “Città Bella” organizzata dal Comune. Oggi
il cartellone prevede la serata finale del “Talento
Festival”, importante trampolino di lancio e di sviluppo formativo per i giovani. L’evento è curato e
diretto da Salvatore Mauro. Ingresso: 9 euro. Info:
0833.266940.
CESC GELABERT A STRADE MAESTRE
LECCE, cantieri Koreja - ore 20.45
Con “Glimpse” di e con Cesc Gelabert, arriva a Lecce
uno spettacolo innovativo ed originale con le videoinstallazioni del newyorkese Charles Atlas e le musiche originali di Carlos Miranda. Lo show propone
un video di “immagini interiori” tra i sentimenti,
emozioni, materia e pensieri. Info: 0832.242000.
READING CON ANNALISA BARI
LECCE, biblioteca Bernardini - ore 17.30
La vice presidente della Fidapa di Lecce, Maria Concetta Cataldo Giuri, incontra alla biblioteca provinciale “N. Bernardini” di piazzetta Carducci a Lecce la
scrittrice Annalisa Bari, autrice del romanzo “Separè”, edito da Giuseppe Laterza. All’incontro culturale prenderà parte anche l’editrice Renata Laterza.
LA CUCINA DEL FUTURISMO
SANNICOLA, villa Excelsa - ore 18
A cura del professor Carmelo Calò Carducci, in
“La cucina futurista, da Marinetti e Fillia a I lacci
di Afrodite”, si ricostruisce il menù in stile futurista
alla presenza di Luce Marinetti, terzogenita di Filippo Tommaso Marinetti che diede origine al movimento artistico italiano. Info: 0833.232261.
COMMEDIA IN VERNACOLO ALL’ILLIRIA
POGGIARDO, teatro Illiria - ore 20
Si ride all’Illiria con la commedia di William Fiorentino in dialetto salentino “Vico storto carità vecchia”, messa in scena dal Piccolo Teatro della
Neve. Il cartellone teatrale 2009/2010 di Poggiardo
è realizzato dall’agenzia Elettronica Service di Vaste
con il contributo del Comune. Info: 348.6503914.
RASSEGNA TEATRALE A SAN CASSIANO
SAN CASSIANO, circolo “Chiara Ruggeri
Catamo” - ore 20.30
Perfettamente in tema con il periodo di festività natalizie la rappresentazione programmata oggi nell’ambito
della rassegna teatrale del Comune di San Cassiano.
La compagnia de “La Busacca” recita in un classico
della commedia napoletana, “Natale in casa Cupiello”
di Eduardo de Filippo. Info: 366.6697449.
STAGIONE TEATRALE DELLA CITTA’ DEI FIORI
TAVIANO, teatro Fasano - ore 21
Spettacolo “cadeau” per gli abbonati della stagione
teatrale di Taviano. Gli attori della compagnia salentina de “La Busacca” diretti da Francesco Piccolo interpretano la commedia di Luigi Pirandello
“L’uomo, la bestia e la virtù”. Per non abbonati il
costo del biglietto è di 5 euro. Info: 0833.916227.
CORRIDA SHOW SPECCHIESE
SPECCHIA, palazzetto scuola media
L’Associazione Culturale e Sportiva ed il Gruppo Giovanile “Eugenia Ravasco” organizzano per il 2 gennaio
2010, con il patrocinio della Provincia e del Comune di
Specchia, la seconda edizione della “Corrida Show
Specchiese”. Per iscrizioni: 339.1603065, 339.1603065,
328.2815010, 328.2815010 (entro il 21 dicembre).
IL GIOVEDÌ LETTERARIO DEL TUSCÈ
GALATINA, galleria teatro Tartaro - ore 22
Nuovo appuntamento con la rassegna culturale dei
“Giovedì letterari” ideata ed organizzata dal Tuscè
di Galatina. Negli spazi della galleria del teatro cittadino, si trascorre una serata all’insegna della
video-musica, animata dall’ “Experimental jet set”
curato dal vj Davide Faggiano. Info: 329.3026960.
NUVOLE DI CARTA
COPERTINO, castello
Prende avvio oggi, per concludersi domenica prossima 20 dicembre, “Nuvole di Carta”, mostre, giochi
e spettacoli sul mondo dei fumetti realizzati dalle associazioni Apice e PortadiMare.it con il contributo di
Regione, Provincia e Comune. Tra gli ospiti Dante
Spada e Giuseppe De Luca. Info: 0832.933131.
Concerto
di Ornella Vanoni
LECCE, Teatro
Politeama - ore 21
Ritorna a Lecce, a distanza di un anno
dall’ultimo applauditissimo concerto, Ornella Vanoni, una delle “signore” della musica leggera italiana.
In questo tour invernale la cantante, attrice
e cantautrice milanese propone, tra gli altri
successi del suo vastissimo repertorio (su tutti
Senza Fine e Una ragione di più), i brani che
costituiscono il “tesoro” dell’ultimo suo lavoro
discografico Più di te, collezione di indimenticabili brani della canzone tricolore. Inizio
spettacolo: ore 21; costo biglietti: poltronissima
45 euro; poltrona 40 euro; palchi primo ordine
35 euro; palchi secondo ordine 30 euro; loggione 25 euro. Info: 0832.2421468.
sport
a cura di
Pasquale Marzotta
Il Lecce è intrigante:
bello, determinato e vincente!
I giallorossi, solitari al comando della classifica
dopo l'affermazione contro l'AlbinoLeffe, ora si
preparano alla sfida interna di sabato con l'Ascoli
Gallipoli a Crotone:
il futuro trova
certezze dal campo
I
l Lecce inizia ad avvertire l’intensa
fragranza del profumo della serie A.
Al momento è solo un bellissimo odore,
che potrà realizzarsi nel sogno della promozione solo nella vera ed attesa volata
di primavera. Ma in questo fine anno i
giallorossi di Gigi De Canio si stanno distinguendo per le prestazioni ed il filotto
di successi. Soprattutto per le affermazioni
conseguite al Via del Mare di Lecce ed in
molte situazioni di rimonta. E poi la bella
affermazione di carattere a Bergamo contro
l’AlbinoLeffe ha dato ancora più convinzione e forza sulle qualità tecniche e
mentali di questa squadra. E sabato pomeriggio arriva l’Ascoli, che naviga nella
bassa classifica ma con il fair play ha
conquistato l’attenzione mondiale.
“A Bergamo, secondo me, c’è stata una
ulteriore prova di forza, di carattere da
parte della squadra -afferma il capitano
Guillermo Giacomazzi-. Nel primo tempo
abbiamo tardato un po’ a prendere le
misure all’avversario. Tutti i giocatori bergamaschi giocavano dietro la linea della
palla e poi ribaltavano l’azione con dei
lanci lunghi. Nella seconda frazione, anche
se abbiamo preso gol, abbiamo fatto molto
meglio, abbiamo tenuto bene il campo e
alla fine è stato un risultato meritato.
Siamo stati bravi nelle distanze tra le linee,
con il 4-4-2 abbiamo giocato meglio la
palla e abbiamo utilizzato meglio gli spazi”.
E dalla vetta della classifica si gode il panorama della B. “Essere in testa alla classifica da soli è una soddisfazione perché
tutto il lavoro svolto fino a questo momento
è stato ripagato. Siamo contenti per come
sta andando il campionato, anche se sappiamo benissimo che è lungo e difficile.
Dobbiamo continuare ad avere la mentalità
di non mollare mai e di avere rabbia.
Sabato contro l’Ascoli non sarà facile,
loro hanno una classifica delicata e verranno
qui per cercare di non farci giocare. Contro
avversari sulla carta facili abbiamo incontrato delle difficoltà e per questo dico
che dovremo disputare una gara intelligente
e cattiva fin dal primo minuto. Mi auguro
che il Via del Mare sia il nostro punto di
forza. Quando devi raggiungere un obiettivo
importante, tutto passa dai punti che riesci
a conquistare nelle gare casalinghe”.
Ed il difensore Alberto Giuliatto, autore
del 2-0 e sigillo molto contestato da Mondonico, sottolinea: “La reazione che ho
avuto sul gol del 2-0 è stata una reazione
istintiva. Ho messo le mani nei capelli per
la traversa colpita. Sinceramente ho avuto
dei dubbi se la palla avesse oltrepassato la
linea di porta o meno, poi c’è stato il
guardalinee, che era posizionato meglio
di me, che ha convalidato la rete. Non
penso di aver avuto un comportamento
antisportivo, in quel momento non ero sicuro di dove avesse sbattuto la palla e anch’io ho preso per buona la decisione del
guardalinee. Quel gol è stato importante
perché ci ha permesso di andare negli
spogliatoi sul 2-0, poi dopo il gol di Perico
siamo stati bravi a gestire la partita. Non
abbiamo sofferto l’avversario e abbiamo
dimostrato che cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco. Ovviamente il primo
posto in classifica fa piacere, però, secondo
me, il difficile viene ora perché vogliamo
conservare questa posizione e sarà difficile
già dalla prossima gara contro l’Ascoli”.
Giuliatto è tra i reduci dell’ultima promozione in A dei giallorossi. “Sono due realtà
completamente diverse -evidenzia l’esterno
giallorosso-. Quello di due anni fa era un
Lecce formato da calciatori esperti e navigati, con un’età media elevata. Questo è
un gruppo più giovane che gioca bene.
Magari rischiando qualcosa in più. Secondo
me siamo una buona squadra, non la più
forte della serie B. E’ importante il gruppo,
crederci sempre, avere forti motivazioni”.
Ed intanto il Lecce è tra i campioni della
solidarietà. Una delegazione della prima
squadra si è recata in settimana presso il
Reparto di Oncoematologia Pediatrica del
Polo Oncologico “Giovanni Paolo II” di
Lecce.
Il Gallipoli cerca di alimentare le speranze
e di proseguire nel progetto trovando
segnali importanti sul rettangolo verde.
Sul campo la squadra di Beppe Giannini
(nella foto) piace e diverte, tanto che
con il Torino è uscito sconfitto immeritatamente ma con gli applausi. Poi le
polemiche e le turbolenze societarie
hanno portato alla decisione del silenzio-stampa e gli allenamenti a porte
chiuse. Ma già da martedì scorso è ritornato il sereno con la riapertura delle
porte dello stadio e le conferenze-stampa.
“La squadra ha recepito la volontà della
società nella persona del presidente Daniele D’Odorico a portare avanti il proprio
progetto con il Gallipoli -ha dichiarao il
tecnico Beppe Giannini, 45 anni, nella
conferenza stampa di martedì a San Donato-. La squadra sta reagendo a questo
momento con rabbia e determinazione.
Io il punto di riferimento per questa società? Fanno piacere le parole di D’Odorico. Sono il tecnico e sono chiamato a
dare delle idee sul campo”.
Ed intanto il ritorno allo Scida per la
sfida contro il Crotone riaccende i ricordi
della bella cavalcata della scorsa stagione
in B. “Il ricordo del successo a Crotone
della scorsa primavera è ancora vivo,
perchè li abbiamo ipotecato la promozione
in B -ricorda l’allenatore di Frattocchie-.
Sarà una sfida importante contro una
neopromossa come il Gallipoli. Affronteremo un buon avversario diretto da un
tecnico come Lerda. E poi non c’è da
trascurare anche il fattore-campo”.
Mezzogiorno di fuoco per il Salento 12 Trepuzzi
Si disputa domenica mattina (a mezzogiorno,
stadio comunale “Vittorio” di Trepuzzi) il terz’ultimo incontro del girone di andata nel campionato di serie B di rugby, campionato nel
quale da quest’anno milita (unica pugliese) il
Salento 12 Trepuzzi. Il “quindici” del presidente
Aldo Mea affronterà il Cus Roma, formazione
di metà classifica che però sogna ancora di in-
serirsi nei quartieri alti della lista per ora capeggiata dai corregionali del Segni. La squadra
allenata da Fabio Scippa è ancora alla ricerca
del primo successo interno della stagione e
cercherà di tenere a debita distanza le due
squadre che la seguono in classifica, Milazzo e
Dora Napoli, attualmente piazzate sulle posizioni
che a fine annata retrocedono in serie C.
Motor Show della “sfortuna”
per Marco De Marco
Il pilota salentino della Casarano Rally Team si è fermato
ad un passo dalle semifinali del BombBoogie Historic
Rally per un guasto alla sua Lancia Delta
L’
8 dicembre scorso a Bologna,
nell’ambito del ricco cartellone
di gare organizzate nel programma
collaterale del 34esimo Motor Show della
città felsinea, sul conto della Scuderia
Automobilistica Casarano Rally Team, la
sfortuna ci ha smesso lo zampino ed ha
impedito al pilota salentino Marco De
Marco di ottenere un buon risultato nel
“BombBoogie Historic Rally”, ovvero la
sfida tra le gloriose auto che hanno dominato la scena della specialità negli anni
’80 e ’90. De Marco, a causa della rottura
del differenziale, si è fermato prima dell’accesso alle semifinali della tradizionale
ed attesa manifestazione. La Lancia Delta
Hf integrale di De Marco, in livrea
ufficiale Martini Racing ex Didier Auriol,
ha fatto definitivamente rientro ai box
nel corso dei quarti di finale, per un problema all’anteriore autobloccante, un problema che si era già manifestato con
ampi segnali sin dalle prove cronometrate
di inizio mattino nel corso delle quali De
Marco non era riuscito ad andare oltre il
quinto tempo assoluto, subendo un distacco
di quasi 6 secondi dal vincitore della
competizione, il vicentino Simone Romagna, autore del miglior giro veloce.
“Purtroppo appena partito mi sono reso
conto che c’era qualcosa che non andava
-ha affermato il pilota leccese- la vettura
smusava molto davanti e faticavo ad inserirla come volevo nel tratto sterrato;
terminate le prove abbiamo constatato
che l’origine del problema era da ricercare
nel gruppo trasmissione, un problema irrisolvibile quindi in breve tempo. Ho onorato la mia partecipazione affrontando
ugualmente i quarti di finale nella consapevolezza che non avrei potuto certamente
lottare per il passaggio del turno, purtroppo
un problema del genere in una vettura a 4
ruote motrici finisce con l’avere delle pesanti ripercussioni in classifica”. (D. G.)
I “softgunners” di Poggiardo
La simulazione di tattiche militari si sta diffondendo in
maniera sempre più consistente anche nel Salento. Alla
base del “gioco” c’è il rispetto per le regole e la
correttezza nei confronti dell’avversario
A
nche a Poggiardo arriva
il softair, disciplina sportiva diffusasi in Italia
alla fine degli anni ‘90 nella
quale due o più squadre di giocatori simulano tattiche militari,
utilizzando giocattoli che riproducono solo nella forma
armi, ma che sparano pallini
in plastica ad una potenza inferiore ad 1 Joule.
Uno sport per guerrafondai?
No, nella maniera più assoluta.
La simulazione militare anzi è
del tutto innocua, in quanto i
pallini sparati non provocano
alcun danno e sono obbligatori
nel corso delle partite appositi
occhiali protettivi; non violenta,
in quanto è tassativamente vietato ogni contatto fisico tra i
giocatori e soprattutto basata sulla correttezza e sulla sportività, dato che si
fonda sull’onestà del giocatore che si
dichiara “colpito”.
Il Team di Poggiardo, denominato “Soft
Air Team Contractor”, nonostante sia
l’ultimo nato nel Salento (nel quale sono
già attivi oltre sette gruppi tra Lecce,
Ruffano, Cannole, Nardò e Gallipoli) conta già 18 iscritti, ed
un gruppo su Facebook. Le
partite si svolgono regolarmente
ogni domenica mattina in aperta
campagna, in campi delimitati
da cartelli che avvisano gli
ignari passanti dello svolgimento di questa particolare disciplina sportiva, che può comunque essere praticata in qualunque
scenario (bosco, pianura, collina, ambiente urbano) ed in qualunque periodo
dell’anno.
Per avere ulteriori informazioni su questo
sport o per partecipare ad una partita
basta contattare l’indirizzo e-mail [email protected]. (V. S.)
La Italgest Casarano approda alle semifinali di Coppa Italia
Vincendo contro il Bologna con il punteggio di 28-26 la gara di
spareggio dei quarti di finale, la Italgest Casarano ha staccato il
biglietto che qualifica alle semifinali della Coppa Italia di serie A
d’Elite di pallamano. L’incontro, disputato nel giorno dell’Immacolata, al PalaItalgest di Lecce, è stato vibrante e combattuto, restando in bilico sino alla conclusione. Dopo un primo tempo
sostanzialmente equilibrato (chiuso sul parziale di 13 a 13), nella
ripresa la squadra campione d’Italia allenata da Francesco Trapani (nonostante qualche decisione discutibile della coppia arbitrale Bassi-Scisci della sezione di Conversano) ha spinto di più
sull’acceleratore, meritando il vantaggio finale che regala la possibilità di competere nella Final Eight della manifestazione.
Primo avversario sarà l’Indeco Conversano, team che nell’altro
quarto aveva già superato Ancona in due gare. Intanto sabato 12
dicembre ritorna il campionato. La Italgest affronterà nuovamente
il Bologna, nella gara programmata in trasferta per l’ottava giornata,
prima di ritorno, del massimo torneo nazionale. All’andata, all’esordio nella nuova stagione, i rosso-blù furono sconfitti di misura al
PalaItalgest dai felsinei col punteggio di 28 a 27.
(D. G.)
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Anna Cinzia
Villani
Cantante, musicista e ricercatrice, inizia il suo percorso artistico negli
anni ’90 quando, giovanissima, muove i primi passi nel mondo della musica tradizionale salentina distinguendosi da subito per la straordinaria
caratteristica della sua voce, da molti definita “antica”, capace dei virtuosismi tipici della vocalità tradizionale. Arrivano quindi le prime collaborazioni e intensi anni di attività concertistica nei festival nazionali e
internazionali più importanti, cui affianca un personale percorso di conoscenza dei cantori e delle cantatrici “della porta accanto”, che le permette di affinare le proprie tecniche di esecuzione vocale e strumentale
assorbendo il vero spirito che sottende ai suoni e ai canti della tradizione.
Nel 2008 l’esordio discografico con “Ninnamorella”, album tra i più significativi della scena popolare salentina degli ultimi anni, che racchiude
tutte le sfumature della sua versatile personalità musicale. Voce principale della formazione calabro-salentina Nistanimera, collabora con Malicanti, Suoni Rurali e con l’Ensemble Terra d’Otranto e porta avanti il
progetto al femminile “E quista è la strada de le donne belle” sui canti
polivocali del Salento. Svolge inoltre un’attività didattica sul canto e sulla
pizzica-pizzica.
Il tratto principale del tuo
carattere.
La versatilità.
Il tuo principale difetto.
L’insicurezza.
La qualità che preferisci in
una donna?
La forza, il coraggio, l’indipendenza.
E in un uomo?
Le stesse.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Capacità di comprendere, ascolto, simpatia travolgente, improvvisazione.
Cos’è la felicità?
É fatta di pochi momenti.
L’ultima volta che hai pianto?
Due ore fa.
Di cosa hai paura?
Delle mie paure; le paure impediscono di guardare e giudicare le cose con la giusta lucidità.
Canzone che canti sotto la
doccia?
L’ultima che mi è rimasta impressa per un qualsiasi motivo.
Musicisti o cantanti preferiti?
De Andrè, De Gregori, Capossela, i vecchi bluesman, i Led
Zeppelin, Ezma Redzepova, le
signore Gina e Rita e tutte le
voci e le musiche capaci di
smuovermi emozioni.
Poeti preferiti?
A scuola era Leopardi, ora Bodini; adoro le poesie d’amore
di Neruda ma, in genere, le poesie mi piace ascoltarle più che
leggerle.
Autori preferiti in prosa?
Qualsiasi autore che mi fa stare
ferma a leggere per più di un’ora.
Salvatore Niffoi ci è riuscito.
Libri preferiti.
Ora sto leggendo Il mio nome è
rosso di Orhan Pamuk.
Attori e attrici preferiti.
Penelope Cruz, Sergio Rubini,
Giovanna Mezzogiorno, Antonio
Banderas.
Chi potrebbe interpretarti sul
grande schermo?
Penelope Cruz.
Film preferiti.
No… me li dimentico dopo
qualche giorno che li ho visti.
I tuoi pittori preferiti.
Mi piace l’arte bizantina, le
opere di Giotto, i quadri di Caravaggio, ma i quadri che più
mi emozionano sono i paesaggi
naturali.
Il colore che preferisci.
Nero, oro, rosso, verde, turchese
su di me; da guardare, tutti.
Se fossi un animale, saresti?
Un serpente, una tigre o una
capra.
Cosa sognavi di fare da grande?
La cantante.
L’incontro che ti ha cambiato
la vita?
Il canto e la danza.
La persona a cui chiederesti
consiglio in un momento difficile?
Poche care amiche.
Quel che detesti più di tutto.
La presunzione, l’arroganza e
la maleducazione.
Quanto tempo dedichi alla
cura del tuo corpo?
Quanto basta per non essere
mai contenta.
Piatto preferito.
Mangio tutto con gusto e piacere
ma, nei giorni di festa, i piatti
della mamma (parmigiana, pasta
al forno, cannelloni..) sono insostituibili.
Il profumo preferito.
Uso essenze naturali, ma mi piace tanto il Bulgari bianco.
Il fiore che ami.
Sono rimasta colpita quando ho
visto per la prima volta il fiore
del cappero e il tulipano selvatico, sono davvero bellissimi!
La tua stagione preferita?
L’estate.
Il paese dove vorresti vivere?
Vivrei per qualche tempo in
città come Berlino, Utrecht,
Strasburgo, Parigi; visiterei volentieri il Marocco e l’Egitto,
ma poi tornerei qui.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere?
Tra Ottocento e Novecento oppure negli anni Settanta.
Personaggi storici che ammiri
di più.
Nessuno in particolare, però mi
piace la rivoluzione francese.
Personaggi storici detestati.
Credo Hitler.
Cosa faresti per sostenere ciò
in cui credi?
Tutto.
Chi è il tuo eroe vivente?
Nessuno.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Migliorare.
Il tuo rimpianto più grande?
Non aver dato ascolto al mio
istinto qualche volta.
Cos’è l’amore?
Preferisco l’innamoramento.
Stato attuale del tuo animo.
Serenità.
Il tuo motto.
Ccoji l’acqua quannu chiove.
Come vorresti morire?
Dolcemente e senza grossi
rimpianti.
Anno VIII - n. 338
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Direttore Responsabile
Giovanni Nuzzo
Collaboratori:
Cristina Alemanno, Giuseppe Bellimbeni, Fabio Bolognino, Fabiana
Casto, Alessandro Chizzini, Tiziana
Colluto, Elisabetta De Giovanni,
Giorgio De Matteis, Emiliano De
Pascalis, Carla Falcone, Paolo Antonio Franza, Giorgio Gerardi, Monia Grassi, Daniele Greco, Alessandra Lupo, Claudia Mangione,
Pasquale Marzotta, Cristina Mello,
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Tessera n. 14594
a cura di Giuseppe Bellimbeni
Trattoria Il Palazzo: uno stile per tutti i gusti
Situata a Giuggianello a pochi passi
dal centro storico del paese, la trattoria Il Palazzo è un locale di indiscussa particolarità. Calore, accoglienza ed intimità sono le sue caratteristiche principali. Strutturato su
tre salette interne tutte a volta più
una copertura esterna in legno situata
allʼingresso, il locale dispone di 70
coperti. Le stanze sono ben arredate
e sulle pareti fanno bella mostra
splendidi quadri di arte contemporanea. Lʼattività di ristorazione, a conduzione familiare, copre ogni fascia
di clientela che va dalle comitive
giovanili e non sino ai gruppi familiari.
Infatti, oltre ad essere conosciuta
come ottima trattoria, Il Palazzo che
è aperto tutti i giorni tranne il martedì
turno di chiusura, è anche lounge bar, caffetteria,
sala da tè e pub. Piccoli divanetti e tavolini
consentono di effettuare una sosta per un caffè,
un aperitivo, un cocktail, una birra, stuzzichini
o quantʼaltro da prendere da soli o in compagnia
il tutto nella piena libertà di una conversazione
o nella massima intimità e discrezione.
La Locanda: lʼesperienza culinaria
al servizio del palato
Percorrendo la provinciale
Otranto-Martano in direzione
Nord e svoltando al secondo
incrocio a destra per Carpignano Salentino troviamo la
trattoria La Locanda. La
struttura nata nel 1982 comprende un ampio locale con
due archi centrali che può
ospitare 100 coperti più una
saletta attigua più riservata
con altri 25 posti a sedere.
Nella bella stagione inoltre 140 clienti possono
essere ospitati nei tavoli posti allʼesterno dellʼedificio.
A dirigere il tutto il signor Enzo che coadiuvato
dallʼaiuto della sua famiglia e dai suoi validi collaboratori ha così messo in pratica gli studi effettuati
nella scuola alberghiera realizzando il sogno della
sua vita. La passione per la buona cucina e la tenacia nel voler a tutti i costi realizzare qualcosa di
suo alla fine lo hanno premiato con risultati davvero
soddisfacenti. Perfetta è lʼorganizzazione con lo
chef Giuseppe ai primi piatti e Mauro ai secondi.
Il menù propone oltre gli antipasti ben visibili al
centro del locale prelibati primi piatti quali cavatelli
ai frutti di mare, pappardelle
ai funghi porcini, pennette
rosate salmone e gamberetti,
trifogli tartufati ai porcini, tortelli gratinati ai formaggi,
gnocchi ai crostacei, orecchiette con cime di rapa ed
altri mentre per i secondi il
filetto ai funghi porcini, la bistecca con funghi e panna,
angus alla griglia, tagliata
seerland con rucola e grana
o fritture miste. Il menù è comunque variabile a
seconda delle stagioni. Una selezione di oltre 50
vini accompagneranno il vostro pasto. La Locanda
è anche pizzeria con forno a legna.
Aperto tutti i giorni escluso il lunedì, è preferibile
comunque prenotare. E per la notte di capodanno
come da tradizione il signor Enzo vi aspetta per il
cenone proposto dalla casa e per festeggiare e
brindare lʼarrivo del nuovo anno.
Ristorante pizzeria La Locanda
Via Filzi - Carpignano Salentino
Tel. 0836.586594, 339.5723760
Il menù tradizionale tipico salentino
presenta non solo antipasti prelibati,
ma anche primi piatti di mare con
pesce freschissimo e secondi con
succulente grigliate di carne. Ma
dalla lunga lista di pietanze che
mamma Gina propone ai propri clienti
non bisognerebbe perdersi i cuoricini
con radicchio, speck e funghi champignon nonché il buonissimo entrecote argentino. In tutto questo non
dimentichiamo la generosa selezione
di vini, liquori, grappe, rhum e whisky.
Grazie invece alla direzione di Andrea, il figlio, si potranno trascorrere
splendide serate allʼinsegna dellʼallegria e della buona musica soprattutto il sabato dove è fisso lʼappuntamento con la musica rigorosamente live proposta ogni volta da differenti gruppi musicali. E
qui il divertimento è di certo assicurato.
Ristorante lounge bar Il Palazzo
Via Mazzini n. 14 - Giuggianello
Tel. 329.0629988, 339.3053537
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