Ministero dell’Istruzione,
Università e Ricerca
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Piano dell’Offerta Formativa
ESTRATTO
Scuola secondaria di I grado “don Milani”
Una scuola laboratorio per costruire le
competenze
di cittadinanza attiva delle studentesse e degli
studenti
e sostenere lo sviluppo professionale dei docenti
Luglio 2014
Indice
PREMESSA
3
Che cosa è il POF?
Pubblicizzazione del POF
La storia sperimentale (1976-2011) e l’attuale Progetto “Dalla Scuola Laboratorio verso la wiki
school”
3
3
LE IDEE PEDAGOGICHE
5
Le finalità istituzionali
La pedagogia della “don Milani”
5
5
IL CURRICOLO TRIENNALE
7
4
I caratteri distintivi
7
Verso una ridefinizione del profilo formativo atteso al termine del triennio
8
Le discipline
8
Oltre le discipline: l’ampliamento obbligatorio dell’offerta formativa e i contesti di apprendimento
interdisciplinari
8
L’educazione alla cittadinanza attiva
12
Il curricolo comune
12
La progettazione di interventi didattici per facilitare e sostenere l’apprendimento
12
La valutazione
13
ASPETTI ORGANIZZATIVI
18
Orario settimanale delle classi prime
Rapporti tra scuola e famiglie
Orari degli uffici amministrativi
Come contattarci
18
19
19
19
2
PREMESSA
Che cosa è il POF?
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento progettuale con cui una scuola
presenta agli utenti, e rappresenta al proprio interno, la propria identità pedagogica e il
servizio formativo offerto in un anno scolastico. È approvato dal Collegio dei Docenti e
dal Commissario, sentito il parere di tutte le componenti della scuola.
Il nostro POF si articola in cinque parti:
parte uno: chiarisce le premesse dell’offerta formativa, cioè i bisogni rilevati
nell’utenza e l’identità pedagogica della scuola, delineatasi nel tempo attraverso diverse
esperienze sperimentali e definita nel Progetto Dalla Scuola Laboratorio verso la wiki
school;
parte due: presenta il curricolo, cioè il profilo formativo atteso, le discipline
insegnate e i contesti di apprendimento allestiti, il sistema di valutazione degli allievi;
parte tre: descrive l’organizzazione, cioè l’organigramma della scuola, i servizi offerti
(orari delle lezioni, mensa, libri, ecc.), il rapporto scuola-famiglia (incontri con gli
insegnanti, orari degli uffici amministrativi);
parte quattro: relativa al controllo dell’erogazione, cioè alle modalità con cui il
servizio viene effettivamente programmato e attuato(questa sezione e la successiva non
sono sintetizzate nel presente documento, ma si possono consultare nella versione
integrale del POF);
parte cinque: dedicata alla valutazione dell’efficacia della proposta didattica, alla
luce degli esiti formativi e della soddisfazione dell’utenza; la stessa contiene anche
procedure per il superamento delle criticità emerse e per la riprogettazione.
Pubblicizzazione del POF
Il POF “sintetico”, che riprende le tematiche considerate di maggiore interesse per gli
utenti, è consegnato ad ogni famiglia all’inizio dell’anno scolastico.
Il POF “integrale” può essere consultato sul sito web www.convittocolombo.gov.it, da
dove possono essere “scaricati” tutti gli allegati esplicativi.
Il Progetto di sperimentazione “Dalla Scuola Laboratorio verso la wiki school” presenta
le ipotesi di ricerca educativa che ci hanno portato a richiedere al Ministero
l’autorizzazione a sperimentare significative innovazioni nell’attuale ordinamento della
scuola secondaria di primo grado.
Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta la traduzione operativa del Progetto
sperimentale in un percorso curricolare triennale che si declina in tappe annuali.
3
La storia sperimentale (1976-2011) e l’attuale Progetto “Dalla Scuola Laboratorio
verso la wiki school”
Dal 1976 la scuola don Milani, nella sua veste di scuola sperimentale autorizzata dal
Ministero, ha interpretato nella realtà locale genovese il bisogno della comunità civile e
professionale di tenere viva un’istituzione pubblica capace di raccogliere sul terreno
della formazione le sfide di una società in rapida trasformazione.
Il tratto caratterizzante i 30 anni di sperimentazione è stato il tentativo di coniugare la
qualificazione costante delle conoscenze e delle competenze insegnate con la capacità
di rispondere alle caratteristiche e ai ritmi di apprendimento diversi di ogni singolo
alunno, valorizzando le risorse di ciascuno.
Questo sforzo trentennale della don Milani, ha avuto un riconoscimento importante:
unica in Italia, insieme alle scuole “Rinascita-Livi” di Milano e “Pestalozzi” di Firenze, con
Decreto Ministeriale del 10 marzo 2006 è stata riconosciuta e sostenuta come “Scuola
Laboratorio” e le è stato affidato il compito di diffondere su tutto il territorio le
innovazioni pedagogiche e organizzative sperimentate e collaudate al suo interno nel
quinquennio 2006-2011.
Al termine di tale periodo, le tre Scuole hanno presentato un nuovo progetto che
consentisse la prosecuzione delle attività già consolidate e la proposta di nuovi
obiettivi di ricerca e innovazione: il Decreto Ministeriale 14 giugno 2011 ha autorizzato
la realizzazione dello stesso e ha affidato agli Istituti proponenti precisi compiti per
l’elaborazione di un curricolo del primo ciclo di istruzione e la creazione di ambienti
idonei allo sviluppo della professionalità docente.
4
LE IDEE PEDAGOGICHE
Le finalità istituzionali
La “don Milani” è un ambiente di apprendimento allestito per soddisfare le finalità
istituzionali, che possono essere riassunte in tre grandi valori: l’equità, l’efficacia e la
democrazia.
Per scuola equa intendiamo un ambiente formativo che offre eguali opportunità di
apprendimento alle diverse intelligenze, che non solo rispetta ma mette in relazione la
pluralità di appartenenze di ognuno, che opera perché tutti raggiungano una soglia
minima di cittadinanza, che consente di esprimere se stessi, che discrimina
positivamente, offrendo vantaggi a chi è svantaggiato in partenza.
Per scuola efficace intendiamo un ambiente formativo in cui tutti i bambini, nella loro
diversità, ottengono alti livelli di apprendimento nelle singole discipline e nelle
competenze trasversali e di cittadinanza.
Per scuola democratica intendiamo una ambiente formativo che non si limiti alla
trasparenza, ma solleciti e costruisca la partecipazione attiva di tutte le componenti alla
vita della scuola, nel rispetto dei diversi ruoli e responsabilità.
La pedagogia della “don Milani”
La missione istituzionale è arricchita da specifiche finalità, maturate in anni di lavoro e
riflessione, che ruotano attorno a due nuclei forti di idee che ispirano il nostro lavoro
formativo.
L’olismo ovvero l’intenzione di tenere unite le parti del processo formativo, sia “le parti”
del soggetto che apprende, il bambino (la sua mente, il suo corpo e le sue emozioni), sia
“le parti” dell’oggetto da apprendere, la cultura, che non è una collezione enciclopedica
di saperi distinti, ma una sistema di rappresentazioni e interpretazioni del mondo
sempre aperto e in movimento.
Il costruttivismo ossia la convinzione della maggiore efficacia formativa di contesti di
apprendimento significativi, cooperativi, attivi e democratici:
SIGNIFICATIVI soggettivamente, perché innestati su preconoscenze che ogni
bambino possiede, e oggettivamente, perché proponiamo ai bambini problemi
autentici e rilevanti della realtà;
COOPERATIVI, perché l’interazione in classe è una formidabile opportunità di
formazione delle competenze sociali, quali l’ascolto, il rispetto reciproco, la
collaborazione, l’aiuto. Ma non solo: le più recenti ricerche sull’apprendimento
5
considerano il ragionamento come discussione interiore, individuando nella
cooperazione un potente e necessario strumento di sviluppo cognitivo;
ATTIVI, perché le conoscenze vengono costruite durante e al termine di attività
quali discussioni, manipolazione di oggetti e materiali, esplorazione di ambienti
fisici e virtuali, eccetera;
DEMOCRATICI, perché l’educazione alla cittadinanza attiva non si fa predicandola,
ma praticando contesti in cui è possibile esprimersi, rispettare le opinioni degli
altri, argomentare le proprie, negoziare decisioni comuni, mediare i conflitti.
6
IL CURRICOLO TRIENNALE
I caratteri distintivi
Da questa visione pedagogica conseguono scelte precise nella progettazione del
curricolo.
Una espansione dei saperi e dei linguaggi non verbali (motorio, iconico, musicale,
teatrale), che escono dalla marginalità in cui sono confinati dai Programmi
nazionali e assumono un ruolo formativo “paritario” rispetto alle altre discipline:
lingue, scienze matematiche e naturali, scienze storiche e geografiche.
La creazione di diversi contesti laboratoriali interdisciplinari nei quali la
compresenza di due insegnanti permette l’attività con piccoli gruppi, impegnati in
compiti operativi e creativi che prevedono l’uso di tecnologie informatiche, la
manipolazione di materiali, la progettazione e realizzazione di manufatti, la ricerca
statistica, la creazione artistica, l’indagine sul territorio.
La centralità dell’interazione sociale e della cooperazione: l’attenzione agli
aspetti di relazione all’interno delle classi e l’intenzionale costruzione del gruppoclasse come comunità democratica è fondamentale sia a fini cognitivi, per un
produttivo svolgersi dei percorsi di costruzione delle competenze disciplinari, sia a
fini educativi, per acquisire competenze sociali, democratiche e interculturali,
imparando ad ascoltare, discutere, collaborare, decidere, risolvere conflitti e
“costruire il senso dello stare insieme a scuola”.
Le tecnologie in classe (Progetto Città Digitale, LIM, Cl@ssi 2.0): tutte le classi
sono dotate di punto web con Video LCD 52’ e PC portatili, per conseguire una
naturalizzazione nei confronti delle tecnologie che diventano pratica quotidiana
all’interno dello spazio aula. Tutto questo è stato possibile attraverso il
convergere di tre diversi progetti: “Città digitale”, “ Lavagne Interattive
Multimediali”, “Cl@sse 2.0” (progetto pilota del MIUR che coinvolge classi di
diverso ordine e grado in tutta Italia).
7
Verso una ridefinizione del profilo formativo atteso al termine del triennio
I percorsi educativi e didattici che l’alunno/a sviluppa nel triennio attraverso le
molteplici esperienze, riflessioni ed attività che la scuola gli/le propone, trovano
espressione nel Profilo Formativo in Uscita.
I docenti sono attualmente impegnati a ridefinire tale descrizione in base a:
la riflessione condivisa sull’attuazione concreta delle nuove Indicazioni Nazionali
per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo di Istruzione, che riprendono le otto
competenze chiave di cittadinanza definite in sede europea (comunicazione nella
madrelingua e in lingue straniere, competenze in campo matematico e scientificotecnologico, competenze digitali, competenze civiche, competenze creative,
competenze meta cognitive) e ne propongono una declinazione contestualizzata
nel profilo delle competenze, oltre a indicare dei traguardi per lo sviluppo di
competenze in ciascun campo disciplinare;
le specifiche aree di ricerca e innovazione in cui la don Milani è impegnata; tra
queste il percorso di definizione e revisione del curricolo, con particolare riguardo
all’introduzione sistematica di contesti e attività funzionali allo sviluppo di
competenze, e il percorso di riflessione dei consigli di classe sulle modalità di
progettazione che portano l’agire didattico a promuovere i valori della scuola:
l’equità, l’efficacia, la democraticità.
Le discipline
La didattica disciplinare deve principalmente essere finalizzata alla costruzione di
modelli, che permettano l'interazione fra la rete concettuale delle discipline e i concetti
spontanei dell'alunno: deve creare un sistema di domande, stimolando la capacità a
problematizzare, ad esercitare il dubbio e sviluppare la creatività. Tutto ciò allo scopo di
favorire lo sviluppo di ambienti idonei di apprendimento significativi e a garantire il
successo formativo per tutti gli alunni.
Oltre le discipline: l’ampliamento obbligatorio dell’offerta formativa e i contesti
di apprendimento interdisciplinari
Le specifiche finalità di ricerca e innovazione che caratterizzano il modello don Milani
implicano la costruzione di peculiari ambienti di apprendimento e la progettazione di
percorsi formativi idonei alla rielaborazione e integrazione degli apprendimenti
disciplinari e allo sviluppo di strategie di controllo dei processi.
I cosiddetti laboratori, nati dalla pluriennale esperienza di interventi interdisciplinari e
continuamente aggiornati in base ai bisogni formativi emergenti, promuovono lo
sviluppo di competenze metacognitive, linguistico - comunicative, espressive,
8
progettuali, sociali e si articolano in diverse aree: lo sviluppo della creatività e l'uso di
linguaggi differenti l'educazione interculturale, l'utilizzo consapevole delle tecnologie,
l'utilizzo delle lingue straniere come mezzo di comunicazione autentica, la fruizione
consapevole del patrimonio culturale, l'educazione sportiva.
Pomeriggio sportivo
Ciascuna classe svolge, per due moduli settimanali in un quadrimestre, attività di atletica
leggera e giochi con la palla nelle classi prime e seconde, atletica leggera basket e
pallavolo nelle classi terze. L’attività di atletica si svolge nel campo sportivo di Corso
Monte Grappa. L’iniziativa ha lo scopo di migliorare le qualità motorie di base degli
allievi, promuovere la valenza formativa dell’educazione motoria, acquisire competenze
tecniche degli sport affrontati e favorire la riflessione dei docenti su questa area
dell’offerta didattica.
Laboratorio Tecnico-scientifico
Il laboratorio coinvolge i docenti di Tecnologia, Matematica e Scienze, Storia e Geografia
e si svolge in due trimestri con diverse intersezioni. Le attività proposte comprendono
uscite didattiche sul campo, ricerca e implementazione di dati, uso di questionari e
raccolta di testimonianze, elaborazione delle informazioni, “pubblicazione” dei risultati e
prevedono l’uso di laboratori multimediali, foglio elettronico e database, software
cartografico, strumenti di misura. I traguardi di apprendimento attesi sono:
- favorire lo sviluppo di capacità progettuali in contesti problematici;
- utilizzare in modo incrociato linguaggi disciplinari diversi per indagare problemi di
natura ambientale e socioeconomica;
- sviluppare capacità di costruire ipotesi in relazione a un problema o fenomeno e
di verificare la loro attendibilità in base a informazioni e/o elaborazioni di dati
acquisiti sia direttamente, sia attraverso strumenti diversi e risorse informatiche;
- favorire la capacità di costruire modelli quantitativi e non, capaci di interpretare e
spiegare fenomeni reali;
- favorire il processo di costruzione dei concetti e di riflessione sui processi messi in
atto (metacognizione);
- educare l’osservazione diretta e l’uso di strumenti nell’indagine ambientale.
Laboratorio Espressivo
Le attività proposte si svolgono in compresenza tra docenti di discipline diverse:
Italiano/Arte, Italiano/Musica, Arte/Musica.
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Il laboratorio espressivo si pone l’obiettivo di sviluppare la creatività attraverso la
sperimentazione dei vari linguaggi verbali e non verbali. Inoltre offre l’occasione per
affrontare lo stesso oggetto d’indagine didattica partendo da più punti di vista
disciplinari, favorendo lo sviluppo di atteggiamenti analitici e del senso critico. Infine
rappresenta un momento privilegiato dell’apprendimento attivo: si sperimenta e si
impara facendo.
Gli aspetti essenziali riguardano la percezione, il gioco, il rapporto tra operatività e
conoscenza, l’uso di diversi linguaggi artistici come mezzi per esprimere il proprio
vissuto emotivo. Tutto il laboratorio espressivo completa ed integra l’azione didattica
con l’espressione corporea.
Educazione alla Teatralità
L’attività costituisce un percorso esplicito e definito di laboratorio teatrale inserito
stabilmente nel curricolo, che interagisce con gli altri laboratori di area espressiva; le
lezioni di ogni classe si svolgono per due moduli settimanali in un quadrimestre.
Il percorso muove da azioni propedeutiche di espressione corporea che, attraverso le
pratiche di improvvisazione esplorano i fondamenti del movimento cioè lo spazio, il
tempo, le forme e le energie, arrivando alla progettazione di vere performances teatrali.
Lo scopo dell’iniziativa è la piena acquisizione di competenze espressive e motorie, la
consapevolezza dell’integrazione dei linguaggi e lo sviluppo dell’autonomia di lavoro.
Educazione al Patrimonio
Attraverso l’interazione continua con i beni storico-artistici presenti nel territorio, il
percorso, realizzato per 22 moduli nel corso dell’anno dai docenti di Arte e di Storia, mira
a promuovere negli allievi la capacità di:
- utilizzare i beni ambientali e culturali disponibili sul territorio per una ricostruzione
approfondita di segmenti significativi del passato;
- inferire conoscenze storiche dalla lettura di manufatti artistici, architettonici,
urbanistici;
-
leggere le opere d’arte con multiformi approcci diretti e indiretti, fruitivi e produttivi.
Integrazione delle certificazioni linguistiche nel curricolo di lingua inglese
Il progetto mira a un’integrazione dei contenuti e delle metodologie comunicative
tipiche dei corsi per il conseguimento delle certificazioni europee con la didattica delle
lingue straniere a scuola. A tale scopo, durante tutto l’anno scolastico, saranno proposte
alle classi attività e strategie compatibili con il sillabo dell’ente certificatore. Sono inoltre
previste in un quadrimestre compresenze inglese su inglese per 11 (classi prime e
seconde) o 17 moduli (classi terze). Le previste attività di potenziamento delle abilità
orali, in coerenza con il sillabo predisposto dall’ente certificatore, forniranno, quindi,
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un’adeguata preparazione ad affrontare l’esame per l’ottenimento della certificazione
Trinity College relativa al proprio livello di competenza.
Apprendimento integrato di lingua inglese e contenuti disciplinari (CLIL)
L’iniziativa prevede lo studio di un argomento di disciplina non linguistica (storia in
seconda, scienze in terza e, come esperienza pilota, arte in prima) con l’utilizzo
dell’inglese come lingua veicolare. L’attività è programmata in tutte le classi seconde e
terze per 12 moduli nel primo quadrimestre, e in alcune classi prime per circa 4 moduli.
L’obiettivo atteso è di promuovere l’utilizzo della lingua come strumento di
comunicazione autentica e di ricerca e rielaborazione delle informazioni, spostando
l’attenzione dal sapere al saper fare con la lingua.
Altre iniziative
Nell’ambito della progettazione disciplinare e interdisciplinare prevista, nelle classi
Seconde e Terze, ciascun Consiglio organizza la realizzazione di ulteriori percorsi mirati
all’acquisizione di competenze contestualizzate:
Classi seconde: Documentazione
Progetti di riflessione e rielaborazione/restituzione di alcuni percorsi didattici
significativi e caratterizzanti anche attraverso strumenti multimediali. Sono
coinvolti docenti di diverse discipline.
Classi terze: Cineforum
Realizzazione del tradizionale progetto del Cineforum interculturale, con
proiezione illustrata di film rivolta a tutte le famiglie.
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L’educazione alla cittadinanza attiva
La scuola deve essere un ambiente di apprendimento intenzionale delle competenze
sociali e di formazione di una cittadinanza attiva. A tal fine, la don Milani si impegna a
sviluppare un curricolo di educazione alla cittadinanza in cui siano esplicitate le
competenze attese, i percorsi formativi, le modalità della mediazione didattica e gli
strumenti di valutazione degli esiti. Non si tratta di aggiungere una nuova materia alle
tante già presenti, ma di progettare e gestire la mediazione didattica delle materie
esistenti e costruire climi di classe e d’istituto in cui si possano formare capacità
d’ascolto, di problematizzazione e argomentazione, di cooperazione, di partecipazione
alle decisioni, di consapevolezza delle emozioni proprie e degli altri. La scuola si impegna
inoltre a stipulare all’inizio dell’anno scolastico, classe per classe, due patti:
con le alunne/i, un patto formativo fondato su tre punti chiave: diritti e doveri,
regole della comunità, responsabilità individuale e nel gruppo;
con i genitori, un patto per il sostegno al percorso scolastico dei figli.
Il curricolo comune
La condivisione professionale e la progettazione cooperativa consentono di offrire agli
alunni un curricolo in gran parte comune. Le Unità di Apprendimento comuni si
concludono con prove di verifica degli apprendimenti per classi parallele. La versione on
line del documento è visibile sul sito donmilani.wikischool.it, alla voce Unità Didattiche
Strutturate.
La progettazione di interventi didattici per facilitare e sostenere
l’apprendimento
Il diritto di ciascun allievo a un percorso formativo mirato, efficace e inclusivo, rende le
iniziative per il recupero e il sostegno un aspetto centrale dell’offerta formativa.
La stessa, innanzi tutto, prevede l’attivazione di diversificate strategie di
apprendimento, che favoriscano un approccio personalizzato di ciascuno al lavoro, e il
costante monitoraggio degli esiti e dei conseguenti punti di debolezza; inoltre, è
generalmente prevista la realizzazione di interventi in piccolo gruppo per il
soddisfacimento di particolari bisogni.
Specifiche iniziative di supporto sono poi le seguenti.
Piano annuale per l’inclusività
Ai sensi della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e della C. M. n° 8 del 6/3/2013, la
Scuola ha definito le procedure per l’individuazione formalizzata degli allievi con Bisogni
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Educativi Speciali e promuove la redazione e realizzazione di efficaci Piani di intervento
atti a soddisfarli.
I percorsi di formazione e ricerca partecipata sull’inclusività
A partire dall’anno scolastico 2012-13, i percorsi di ricerca partecipata caratteristici delle
iniziative di sviluppo professionale dei docenti si sono orientati all’individuazione
condivisa di strumenti e strategie per rilevare, monitorare e soddisfare i bisogni
educativi comuni e speciali, attraverso la riflessione sul curricolo sommerso, l’equità, le
modalità di gestione dell’attività didattica, con particolare riguardo al lavoro cooperativo
e alla dimensione dell’imparare a imparare.
Educazione interculturale. Italiano L2
Il progetto si propone di attivare percorsi personalizzati finalizzati a favorire lo studio
individualizzato, lo studio in gruppi omogenei per livello linguistico, l’attività di reciproca
conoscenza linguistica/culturale. A tale scopo è stata altresì promossa la partecipazione
a iniziative nazionali e territoriali.
Attività di sostegno
Le attività di sostegno, coordinate dagli insegnanti specializzati in piena condivisione con
i docenti curricolari e i servizi sanitari, promuovono una reale integrazione degli allievi
con disabilità certificata, favorendone il pieno coinvolgimento in tutte le attività
proposte.
Disturbi specifici di apprendimento
Particolare attenzione è riservata agli allievi con Disturbo Specifico di Apprendimento. In
relazione a tale problematica, infatti, la Scuola sta organizzando percorsi formativi per
insegnanti e attività di monitoraggio e supporto degli allievi, anche in relazione a
iniziative di rilievo nazionale.
La valutazione
La valutazione si sta gradualmente definendo come un sistema che mette a fuoco tutto
il processo di apprendimento attraverso l’utilizzo di strumenti diversificati; essi sono di
natura quantitativa (prove oggettive disciplinari, comuni per classe parallela o del
singolo docente) e qualitativa (osservazioni strutturate, dialogo, focus group su elementi
particolari e cruciali del percorso).
I dati emersi sono utilizzati per definire nel modo più appropriato possibile i traguardi
raggiunti dal singolo alunno e dalla classe, sia per quanto riguarda le conoscenze e le
abilità specifiche, sia per ciò che concerne il percorso effettuato nel corso del tempo:
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fattore determinante risulta infatti la considerazione dei livelli di partenza e l’evoluzione
che da essi l’allievo ha fatto registrare.
La valutazione vuole inoltre essere formativa, cioè valorizzare le risorse degli alunni e
basarsi sulla relazione fra gli insegnanti e gli studenti.
Lo studio condotto dai docenti in merito alla valutazione si avvale di una intensa
collaborazione con le scuole “Rinascita – Livi” di Milano e “Pestalozzi” di Firenze.
Nel corso dell'anno sono previsti quattro momenti di valutazione:
Valutazione di dicembre e aprile
Viene consegnato un documento di valutazione formativa dove vengono informati
alunni e genitori dell'andamento sia per quello che riguarda il comportamento, sia per
quello che riguarda le singole discipline, attraverso l'uso della seguente scala di
valutazione:
1 equivale a “hai lavorato molto bene, continua in questo modo”
2 equivale a “hai lavorato bene ma puoi fare ancora meglio”
3 equivale a “nel tuo lavoro ci sono degli aspetti da rivedere, puoi fare meglio”
4 equivale a bisogna “il tuo lavoro non è ancora soddisfacente, dobbiamo lavorarci”
Valutazione di febbraio e giugno
Viene consegnato un documento di valutazione che riporta i risultati degli alunni, in
particolare, gli ambiti sottoposti a valutazione sono quello legato alle discipline oggetto
di studio e di attività didattico/laboratoriale e quello legato al comportamento.
A) Valutazione disciplinare
Concorrono alla valutazione disciplinare:
1. La valutazione del profitto
Si analizzano e si definiscono le conoscenze e le abilità (semplici e complesse)
raggiunte dagli alunni nei vari ambiti disciplinari declinate nei diversi indicatori
specifici per ogni disciplina.
Gli strumenti usati sono prove di verifica oggettive (scritte, orali e pratiche).
Ai singoli indicatori viene attribuito un punteggio che può essere convertito in
voto secondo la seguente tabella (adottata dal Collegio dei docenti e inserita nel
libretto di comunicazione fra scuola e famiglia):
95-100 % = 10
85-94 % = 9
75-84 % = 8
14
65-74 % = 7
55-64 % = 6
45-54 % = 5
Gli indicatori relativi a conoscenze e abilità disciplinari individuate per ciascuna
disciplina sono i seguenti:
Italiano
- Lingua orale: saper ascoltare e parlare
- Lingua scritta: saper comprendere e riflettere sulle strutture e sui testi
- Lingua scritta: saper produrre testi di tipo diverso
Lingua Inglese e Lingue comunitarie (Francese e Spagnolo)
- Ascoltare, parlare e interagire
- Leggere, scrivere e riflettere sulla lingua
- Conoscere e rielaborare contenuti interdisciplinari in lingua straniera
Storia
- Comprendere e analizzare i grandi processi di trasformazione su diversa scala spaziotemporale
- Selezionare e ricavare informazioni dal patrimonio culturale e da altre fonti per organizzarle
in testi
- Acquisire conoscenze e manifestare capacità critiche sull’organizzazione di diverse società
nel tempo
Geografia
- Osservare, leggere, analizzare, conoscere sistemi territoriali vicini e lontani
- Utilizzare linguaggi, strumenti e concetti geografici
- Analizzare e confrontare contesti socio-culturali, politici, economici e ambientali
Matematica
- Conoscenze e abilità riguardanti i numeri e il modi di operare con essi
- Conoscenze e abilità riguardanti lo spazio, le figure e i modi di operare con esse
- Conoscenze e abilità riguardanti variabili, funzioni, equazioni
- Conoscenze e abilità riguardanti l’interpretazione, le previsioni e le argomentazioni basate
su dati
- Conoscenze e abilità riguardanti l’osservazione, l’individuazione e la descrizione delle
proprietà che caratterizzano oggetti matematici
Scienze
- Conoscenze e abilità riguardanti il metodo scientifico
- Conoscenze e abilità riguardanti la complessità e variabilità dei sistemi biologici
- Conoscenze e abilità riguardanti l'evoluzione della specie e della Terra
Tecnologia
- Osservare, descrivere, analizzare la realtà e rappresentarla
- Utilizzare i linguaggi specifici
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Arte e Immagine
- Utilizzare gli elementi dl linguaggio visivo in modo efficace e personale
- Produrre elaborati affinando capacità creative e progettuali
- Mettere a confronto le opere del patrimonio storico-artistico attraverso diverse modalità di
lettura
Musica
- Comprendere e usare linguaggi specifici
- Acquisire abilità esecutive strumentali e/o vocali
- Sviluppare capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e musicali
Scienze motorie e sportive
- Conoscere caratteri e metodologie di allenamento delle qualità motorie
- Utilizzare tecniche specifiche dei giochi sportivi
- Esprimere idee, concetti ed emozioni attraverso l’espressione corporea
Insegnamento della Religione Cattolica
- Saper evidenziare gli elementi specifici di alcune delle principali religioni
- Saper fare riferimento a fonti e documenti religiosi e culturali
- Saper far uso dei linguaggi specifici e culturali più semplici
Attività alternativa alla Religione
- Mettere in relazione la propria esperienza con quella dei coetanei, anche di altra epoca
e/o cultura
- Riflettere sulle problematiche della società contemporanea
- Utilizzare materiali e strumenti didattici diversificati
2) La valutazione delle competenze di cittadinanza
I docenti, nel corso di attività di riflessione e di studio collegiali, hanno elaborato
le modalità per analizzare e valutare le seguenti competenze chiave di
cittadinanza:
- Comunicare;
- Collaborare e partecipare;
- Risolvere problemi;
- Imparare ad imparare;
- Progettare;
- Agire in modo autonomo e responsabile;
- Individuare collegamenti e relazioni / Acquisire ed interpretare
l’informazione.
In particolare, ogni Dipartimento disciplinare individua alcune competenze da
sviluppare e osservare nei diversi contesti di apprendimento. Il livello raggiunto da
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ogni alunno in merito a tali competenze verrà quindi indicato sulla scheda di
valutazione e contribuirà alla determinazione del voto complessivo di disciplina.
3) La valutazione del percorso
Gli indicatori utilizzati sono:
- evoluzione, stabilità o involuzione del percorso individuale;
- cura del materiale didattico e dei compiti assegnati;
- disponibilità ad apprendere.
Il percorso viene analizzato con strumenti di osservazione, la valutazione è data
secondo un sistema di indicatori la cui positività o negatività permette di
aggiungere o togliere 0,50 al voto complessivo.
B) Valutazione del comportamento
Il comportamento, inteso come insieme delle modalità di partecipazione
dell’alunno alla vita scolastica, di relazione con compagni ed adulti e di rispetto
delle regole della scuola, viene analizzato e valutato attraverso una serie di
indicatori che appaiono nella parte iniziale della scheda di valutazione.
Gli indicatori sono:
partecipazione alla vita della classe: attenzione manifestata, qualità degli
interventi (pertinenza, rispetto dei turni di parola, richiesta di spiegazioni,
ecc.), costanza (continuità, impegno ugualmente distribuito su tutte le
attività, ecc.);
rispetto delle regole e degli impegni scolastici: rispetto delle regole della
comunità, rispetto degli impegni (materiali, compiti, incarichi, diario, ecc.),
rispetto dei tempi ( tempi di lavoro, scadenze, ingresso a scuola, ecc.);
relazioni interpersonali: correttezza verso i compagni, collaborazione nel
gruppo (disponibilità, ascolto, accettazione dei ruoli e dei compiti, ecc.),
correttezza con gli adulti e accettazione dei richiami.
La valutazione del comportamento viene espressa poi con un simbolo numerico
compreso tra il dieci e il cinque.
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ASPETTI ORGANIZZATIVI
Orario settimanale delle classi prime
La complessità dell’organizzazione oraria, che varia sia in verticale sui tre livelli (prime,
seconde, terze), sia in orizzontale nella distribuzione delle attività nei quadrimestri, non
consente di presentare un quadro generale unico e riassuntivo. Si propone quindi un
quadro esemplificativo riferito alle classi prime dell’a.s. 13-14, che si ripete nelle classi
seconde e terze con varianti riferite alla diversa organizzazione della didattica.
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Rapporti tra scuola e famiglie
Nella pratica di una scuola intesa come comunità legata da interessi comuni e nella
quale si viva un clima culturale attivo e strettamente legato al territorio è
imprescindibile l’azione congiunta di genitori e insegnanti. Le famiglie possono
intervenire attivamente nella gestione di alcuni ambiti della scuola e nell’organizzazione
di eventi particolari, sperimentando nuove forme di gestione partecipata. Tale
partecipazione attiva è da considerarsi una sinergia costruttiva per la scuola.
Molto importante è la creazione di un ambito in cui genitori e insegnanti possano
confrontarsi e interagire su tematiche culturali, individuando temi d’attualità e
problematiche che possano poi essere riferimento concreto per la progettazione
didattica e la vita della scuola; genitori esperti possono mettere la scuola in
comunicazione con esperienze significative del territorio, per quel che riguarda gli ambiti
culturale, scientifico e del volontariato.
Orari degli uffici amministrativi
La Scuola è associata all’Istituto Onnicomprensivo annesso al Convitto Nazionale “C.
Colombo”, con Sede in Via Dino Bellucci, 4. Tuttavia, i genitori possono rivolgersi
all’Ufficio di segreteria distaccato presso la Succursale nei seguenti orari.
Mattina: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì, dalle ore 12.00 alle ore 13.00
Pomeriggio: martedì, dalle ore 14.00 alle ore 15.00
In caso di particolari esigenze, e previo appuntamento telefonico, si possono concordare
incontri al di fuori di questi orari.
Come contattarci
Tel. 010.251239/660 – Fax 010.2512654
e-mail:
[email protected]
[email protected]
Sito web:
www.convittocolombo.gov.it
donmilani.wikischool.it
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