Scuola secondaria di 1° grado “P. E. Barsanti”
RELAZIONE FINALE
Scienze matematiche
Anno scolastico 2014 – 2015 Classe I sez. C
Situazione della classe
N° di alunni: 22 Femmine: 8
Maschi: 14 (Sono presenti tre alunni ripetenti, provenienti uno
dalla prima B e due dalla prima E della nostra scuola, di cui due diversamente abili. Ci sono inoltre
3 alunni BES: una alunna ha presentato la documentazione negli ultimissimi mesi dell’anno
scolastico, per cui il Consiglio di Classe non ha ritenuto opportuno, per quest’anno, elaborare un
PDP ).
Gli alunni diversamente abili sono stati seguiti nella loro programmazione individualizzata dalle
insegnanti di sostegno. Gli alunni BES hanno seguito il loro percorso, delineato nel PDP.
Livello della classe: basso
Tipologia della classe: molto vivace e problematica da gestire già nella prima parte dell’anno. Gli
alunni, fin dai primi giorni, hanno acquisito troppo confidenza tra di loro, sono risultati poco
rispettosi nei confronti degli insegnanti e sono quindi apparsi meno controllati nei propri
atteggiamenti, più propensi a distrarsi e decisamente inclini a chiacchierare. Il clima generale della
classe, caotico, confusionario e inadatto a favorire un lavoro disciplinare, sarebbe rimasto tale se,
fin dai primi giorni di scuola, l’insegnante non avesse avuto il polso fermo per impedire qualsiasi
cenno di confusione. Ovviamente il clima generale è risultato piuttosto pesante; difficilmente ci si
poteva permettere di allentare un po’ le briglie. Le lezioni sono risultate faticose e di scarsa
efficacia, in particolare per gli alunni con inadeguati strumenti e che necessitano di maggiore
tranquillità e attenzione. Questa situazione, pur lievemente migliorata negli ultimissimi mesi
dell’anno scolastico, ha condizionato anche quei pochi alunni che avrebbero potuto seguire e
consolidare le proprie conoscenze, poiché venivano facilmente coinvolti in situazioni estremamente
dispersive. L’ambiente di provenienza degli allievi risulta eterogeneo e non tutte le famiglie hanno
seguito con costanza la vita scolastica dei propri figli.
Partecipazione generale: un esiguo numero di alunni ha mostrato attenzione viva e costruttiva; ha
compreso i messaggi ed è stato in grado di utilizzarli opportunamente; molti hanno recepito il
messaggio in maniera superficiale e approssimativa, mostrando lacune e incertezze alle quali si è
aggiunta una notevole carenza di attenzione.
Socializzazione: da migliorare
Interesse e impegno generali. Molti alunni non sono abituati ad ascoltare, a mantenere
l’attenzione su quanto richiesto e a studiare o svolgere i compiti a casa; in alcuni momenti
pretendono di intervenire contemporaneamente e fanno fatica a rispettare i turni e ad ascoltare gli
interventi dei compagni. Nei confronti del lavoro scolastico, solo un ristretto gruppo di alunni ha
operato con continuità e interesse sia a casa che a scuola; non tutti, però , in maniera ordinata e
produttiva. Alcuni hanno lavorato in modo superficiale e/o senza seguire le indicazioni date, e
hanno mostrato di non possedere un metodo di studio efficace.
Metodo di lavoro: autonomo per n. alunni (3); efficace per n. alunni (2); guidato per n. alunni (12);
disordinato per n. alunni (3).
Fasce di livello, individuate sulla base di: a) prove d’ingresso; b) griglie di osservazione;
c)osservazioni sistematiche; d) informazioni pregresse; e) colloqui con insegnanti della scuola
primaria.
Prima fascia(8): (impegno: costante; partecipazione: attiva; metodo di lavoro: autonomo;
espressione e comunicazione: abbastanza sicura; abilità logiche e di organizzazione del pensiero:
più che buone). Hanno acquisito pienamente le competenze individuate nel piano educativo
personalizzato: numero di alunni: 3
Seconda fascia(7) (impegno: adeguato; partecipazione: attiva; metodo di lavoro: efficace;
espressione e comunicazione: generalmente corretta; abilità logiche e di organizzazione del
pensiero: buone o più che sufficienti) Hanno acquisito le competenze individuate nel piano
educativo personalizzato: numero di alunni: 2
Terza fascia(6): (impegno: superficiale; partecipazione: discontinua; metodo di lavoro: guidato;
espressione e comunicazione: incerta; abilità logiche e di organizzazione del pensiero: sufficienti)
Hanno acquisito solo in parte le competenze individuate nel piano educativo personalizzato: numero
di alunni:6
Quarta fascia(5): (impegno: scarso; partecipazione: assai discontinua; metodo di lavoro:
disordinato; espressione e comunicazione: difficoltosa; abilità logiche e di organizzazione del
pensiero: scarse o addirittura carenti). Hanno acquisito le competenze individuate nel piano
educativo personalizzato solo con l’aiuto dell’insegnante, numero di alunni: 6
Quinta fascia(4): (impegno: quasi nullo; partecipazione: assente; metodo di lavoro: molto
disordinato; espressione e comunicazione: estremamente difficoltosa; abilità logiche e di
organizzazione del pensiero: molto carenti). Non hanno acquisito le competenze individuate nel
piano educativo personalizzato, neppure con l’aiuto dell’insegnante, numero di alunni: 3. Per questi
alunni sarebbe necessaria la ripetenza.
Gli alunni diversamente abili hanno seguito il loro PEI con l’aiuto delle insegnanti di sostegno.
Uno, in particolare, si è sempre dimostrato insofferente agli aiuti, assumendo anche atteggiamenti
provocatori e al limite del consentito. Gli obiettivi generali e specifici sono stati raggiunti solo in
minima parte. Carente anche sul piano della socializzazione e della integrazione.
Obiettivi generali
Vedi la programmazione generale del Consiglio di Classe.
Obiettivi didattici
Per quanto riguarda gli obiettivi didattici inseriti nella programmazione disciplinare annuale si può
rilevare che per pochi si sono avuti dei progressi degni di nota. Durante tutto l’anno scolastico si è
dedicato molto tempo all’acquisizione di un metodo di studio delle materie scientifiche basato, non
tanto sulla ripetitività degli esercizi, quanto sulla osservazione di fatti e fenomeni, sulla ricerca di
analogie strutturali, di varianti e invarianti, in modo da essere in grado di affrontare qualsiasi
tematica e in qualsiasi campo, applicando opportunamente il metodo scientifico. E’ stato
sicuramente un percorso faticoso; molti alunni infatti sono carenti di quegli strumenti di base
necessari per affrontare con successo le tematiche proposte. A questo si è aggiunto, per alcuni,
anche un impegno saltuario e, in taluni casi, assente, per cui un esiguo numero di alunni ha
raggiunto gli obiettivi prefissati. Pochi si sono dimostrati attenti e partecipi a tutti gli stimoli
proposti; questi alunni sono maturati nella personalità, dimostrando serietà di intenti e anche sul
piano prettamente disciplinare, acquisendo una adeguata preparazione.
In relazione agli obiettivi specifici della materia, per i quali si fa riferimento alla programmazione
disciplinare annuale, è possibile affermare che gli alunni della prima fascia li hanno raggiunti
pienamente. Altri, la cui preparazione di base è apparsa subito caratterizzata da gravi lacune, non
sono riusciti ad arrivare neppure al livello minimo prefissato, anche per disinteresse e inesistente
volontà di superare le difficoltà, pur con l’aiuto dell’insegnante. Anzi, si può dire che, tale aiuto,
spesso veniva vissuto con fastidio e riluttanza. Per quanto riguarda il gruppo intermedio sono state
svolte attività di consolidamento delle abilità e dei concetti appresi mediante esercitazioni a
difficoltà graduate. Il gruppo con necessità di recupero ha lavorato in attività finalizzate a rafforzare
le abilità di base. Inoltre, con l’intento di facilitare la comprensione, non per tutti agevole, sono stati
utilizzati schemi riassuntivi, più semplici, di immediata comprensione e facili da memorizzare. I
termini più difficili incontrati durante le lezioni si è cercato di catalogati all’interno di un’apposita
rubrica, in modo che i ragazzi potessero apprenderli, farli propri e utilizzarli quindi con la dovuta
padronanza. Molti, quasi sempre privi dello strumento, hanno praticamente reso vano il tentativo di
rafforzare il loro bagaglio lessicale. L’obiettivo prefissato è stato pertanto raggiunto soltanto da una
esigua parte di studenti. Per molti l’espressione orale e l’uso del linguaggio specifico della
disciplina sono rimasti difficoltosi e meccanici, spesso legati ad un apprendimento dei contenuti
mnemonico e poco consapevole.
Ancora da potenziare nel prossimo anno, oltre al metodo di studio, l’uso degli strumenti e la cura
del materiale, anche se gli alunni cognitivamente più forti hanno tenuto libri e quaderni in maniera
molto ordinata e davvero soddisfacente.
Contenuti (Programma effettivamente svolto)
Per quanto riguarda i contenuti effettivamente svolti è da segnalare che non tutte le Unità di
apprendimento di aritmetica sono state svolte regolarmente. Data la situazione della classe, l’iter
programmatico è andato a rilento; sono stati necessari diversi stop per rivedere di continuo quelle
procedure indispensabili per un proficuo raggiungimento delle abilità richieste. L’ultima unità di
apprendimento(le operazioni e i problemi con le frazioni) è stata affrontata solo in minima parte;
sono state studiate solo due delle operazioni: l’addizione e la sottrazione. Ancora più problematica
la situazione in geometria: non sono stati affrontati i seguenti temi: il poligono; i triangoli e i
quadrilateri. Gli alunni in generale e in particolare quelli meno attenti e motivati, hanno incontrato
grosse difficoltà nella geometria, il cui linguaggio specifico e le abilità richieste sono diventate
quasi insormontabili. L’insegnante ha ritenuto opportuno consolidare gli strumenti di
base(Segmenti e angoli), cercando strategie diverse al fine di far acquisire loro questa fondamentale
parte del programma. Per quanto riguarda le scienze non è stata svolta l’unita di apprendimento
relativa al calore e alla temperatura.. La classe inoltre ha, di base, delle difficoltà nell’acquisizione
e rielaborazione, in tempi brev,i dei temi proposti. Anche questo ha contribuito a rallentare il lavoro
stabilito in sede di programmazione.
Strategie formative e didattiche
Per raggiungere gli obiettivi educativi e didattici stabiliti sia nella programmazione generale del
Consiglio di Classe che in quella disciplinare, sono state attuate le seguenti strategie d’intervento:
 Informare l’alunno/a sui tempi, modi e contenuti del lavoro scolastico, favorendo e
stimolando l’autonomia;
 Favorire la discussione ordinata e serena di tutti i problemi che possono presentarsi;
 Trovare insieme agli alunni strategie d’intervento per risolvere i problemi;
 Sviluppare il dialogo con i ragazzi, creando occasioni per il confronto delle opinioni;
 Stimolare la generosità, la socialità e la collaborazione mediante l’esempio e l’approvazione;
 Incentivare la partecipazione attiva e ordinata degli studenti, sollecitando il contributo di
tutti nelle attività didattiche;
 Sottolineare positivamente anche i più lievi progressi;
 Incoraggiare e stimolare, sviluppando negli alunni un atteggiamento positivo nei confronti
delle difficoltà da superare;
 Informare sistematicamente e prontamente la famiglia su eventuali progressi e/o regressi;
 Motivare allo studio e suscitare interesse verso gli argomenti trattati;
 Fare agganci e riferimenti alle altre discipline;
 Sviluppare un apprendimento basato sulla comprensione, chiara e corretta sia nell’orale che
nello scritto, facendo comprendere l’importanza del miglioramento dei mezzi espressivi per
il raggiungimento di mete individuali;
 Favorire l’arricchimento lessicale mediante l’uso di una rubrica in cui inserire la spiegazione
dei termini non conosciuti;
 Adeguare il lavoro al ritmo di apprendimento della classe.
Metodologia
Gli obiettivi stabiliti nella programmazione disciplinare annuale sono stati perseguiti privilegiando
le seguenti metodologie:
 comunicativo – funzionale;
 della collaborazione;
 del lavoro individuale e individualizzato;
 del lavoro di gruppo;
 del lavoro in “coppie di aiuto”(tutoring)
 della trattazione globale dei contenuti
 del confronto/comparazione
 espositivo o della comunicazione(lezioni frontali espositive d’impostazione)
 della comunicazione dialogata(per alternare fruizione e produzione)
 induttivo(attività di ricerca guidata dalle esperienze ai principi)
 deduttivo(dai principi alle esperienze)
All’inizio di ogni unità di apprendimento sono state individuate e discusse le conoscenze e le abilità
che l’unità stessa si proponeva di raggiungere; per questo è stato opportuno ogni volta fare una
ricognizione dei prerequisiti necessari. La stessa unità poi è stata scomposta in varie e brevi sezioni
affrontate attraverso lezioni frontali espositive di impostazione, in genere di breve durata, per non
compromettere l’attenzione degli alunni, utilizzando anche schemi, appunti e materiale vario.
L’immediata ricognizione del tema svolto attraverso domande, per sollecitare una attiva
partecipazione e per mettere in luce eventuali dubbi o insicurezze su quanto esposto, ha permesso di
impostare un immediato recupero dei contenuti affrontati. Sono stati proposti numerosi e graduali
esercizi, anche al di fuori del loro libro di testo. Ciò ha permesso una immediata verifica delle
conoscenze, della comprensione e delle abilità relative al tema trattato. Al termine di ogni U.A sono
stati somministrati opportuni esercizi, anche di autovalutazione, che hanno offerto all’alunno
l’opportunità di mettersi alla prova, eseguendo una breve ma completa serie di esercizi. Questo ha
consentito loro di fare un’autocritica costruttiva su quanto appreso, individuando le difficoltà
incontrate. Un corretto uso di tale metodo ha permesso ad alcuni alunni, più motivati e volenterosi
di superare le difficoltà, di ottenere una buona preparazione e sviluppare il senso critico su quanto
appreso. Molti invece, soprattutto per pigrizia e anche per gravi carenze pregresse, non hanno
seguito tale iter e si sono trovati in evidenti difficoltà. Queste sono state comunque affrontate
attraverso un nuovo riesame degli argomenti svolti, non tanto con un’altra lezione frontale ma
attraverso esercizi di recupero, alcuni guidati, altri liberi fotocopiati da altri libri. Il lavoro di gruppo
e/o in “coppie d’aiuto” è stato importante per alcuni alunni che in questo modo sono riusciti a
raggiungere accettabili risultati.
Strumenti
Come strumenti sono stati utilizzati:
 libri di testo
 materiale audiovisivo(diapositive, documentari )
 strumenti informatici(ricerche su Internet, uso di Power Point, Word,)
 strumenti di laboratorio
 semplici supporti come schemi, grafici, cartelloni
 mappe concettuali
 lavagna multimediale
Verifiche
Durante lo svolgimento delle U.A. sono state effettuate numerose verifiche formative, sia scritte che
orali, al fine di individuare le difficoltà incontrate dagli alunni, le modalità di apprendimento, la
padronanza delle conoscenze e delle abilità sviluppate e verificare quindi l’adeguatezza del lavoro
svolto rispetto ai bisogni formativi della classe e dei singoli. Al termine di ogni unità, dopo
eventuali attività di recupero, sono state effettuate verifiche finali con prove più
strutturate(questionari tipo vero/falso o a scelta multipla) per le abilità più semplici o più facilmente
verificabili(comprensione, analisi, conoscenza)e con prove di tipo aperto(colloqui)per le
competenze più complesse da valutare(sintesi, capacità critiche). Le modalità di verifica sono state
quindi effettuate attraverso:
 esercitazioni orali e scritte
 interrogazioni di tipo tradizionale, il più possibile oggettive, strutturando in precedenza le
domande con le relative tabelle di valutazione
 controllo quotidiano tramite semplici domande e risoluzione di esercizi alla lavagna
 prove scritte di tipo oggettivo(schede; questionari)
 relazioni orali
Agli alunni sono stati comunicati preventivamente, sia per gli interventi/domande orali sia per le
verifiche scritte, i punteggi relativi in modo da stimolare il più possibile la autovalutazione.
L’insieme dei risultati ottenuti nella varie prove, tenendo conto della dinamica dei mutamenti di
livelli, hanno costituito uno degli elementi fondamentali per la formulazione del giudizio analitico.
Valutazione
La valutazione degli alunni è stata il più possibile individualizzata, tenendo conto della realtà
socio-culturale in cui vivono gli alunni, delle effettive capacità, dei livelli di partenza, dei progressi
effettuati relativamente a quest’ultimi ed agli obiettivi stabiliti, della socializzazione, dell’interesse,
della partecipazione, della disponibilità e dell’impegno.
La valutazione degli alunni si articolerà in 4 momenti:
 Valutazione d’ingresso(situazione di partenza)
 Valutazione formativa (al termine di ogni unità formativa).
 Valutazione sommativa (al termine del quadrimestre);
 Valutazione finale (al termine dell’anno scolastico).
Le voci che sono state utilizzate per tali verifiche sul registro personale, sul libretto personale
dell’alunno e al termine dell’anno scolastico, come risultato finale da presentare al Consiglio di
classe sono quelle stabilite dal Collegio docenti: valutazioni numeriche espresse in decimi.
Le verifiche sono state anche individualizzate per controllare l’acquisizione di abilità relative a
obiettivi diversificati, in particolare per gli obiettivi minimi fissati per gli allievi con maggiori
difficoltà di apprendimento. Gli obiettivi minimi indicano in modo approssimativo il livello di
sufficienza. In particolare si è tenuto conto di eventuali ostacoli soggettivi incontrati e del grado
raggiunto in relazione alla situazione di partenza nella socializzazione, nel comportamento, nella
partecipazione e nell’impegno, nel metodo di lavoro e nell’autonomia, nei livelli raggiunti nei
criteri di valutazione disciplinare.
Per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, in accordo con le insegnanti di sostegno si è
seguito un lavoro individualizzato, adattando la programmazione alle loro capacità e potenzialità.
La risposta degli alunni è stata diversificata, così come l’impegno dimostrato per superare le
difficoltà. Al termine dalla prima si può dire che un alunno ha raggiunto gli obiettivi minimi per lui
prefissati, pur con evidenti difficoltà; l’altro alunno, con abilità superiori, non si è impegnato,
neppure in classe, dimostrandosi refrattario a qualsiasi aiuto. Per questo alunno gli obiettivi minimi
sono stati raggiunti solo in minima parte. Non raggiunto l’obiettivo della socializzazione e
dell’accettazione dell’altro.
La valutazione di ogni singola prova scritta e/o orale è stata trascritta sul libretto personale scuolafamiglia e sul registro personale dell’insegnante. Si è inoltre riservato particolare riguardo alla
collaborazione scuola - famiglia per attuare un’azione sinergica più efficace. A riguardo va
osservato che la collaborazione richiesta non è sempre stata puntuale ed efficace.
Pietrasanta 10/06/2015
L’Insegnante
Cocci Loria
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