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SPETTACOLI CULTURA
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Io, Baglioni e una canzone:
continuate a scrivere le vostre
storie per vincere l’ingresso
al concerto del 24 e 25
IL TIRRENO IN DIRETTA
di Stefania Sandrolini
LIVORNO. C’è chi ringrazia
Claudio Baglioni per le emozioni che le sue canzoni sanno
suscitare. Chi lo definisce il
proprio miglior amico. Chi, addirittura, dichiara di amarlo
perdutamente e di vivere per
lui. Grazie all’iniziativa “Io,
Baglioni e una canzone” lanciata da Il Tirreno, centinaia e
centinaia di persone hanno
avuto l’opportunità di scrivere al celebre cantautore romano. E dieci di loro - ecco la novità dell’ultim’ora - avranno
la possibilità di essere scelti
da Baglioni in persona ed essere ospiti speciali in una delle
due serate del doppio concerto che terrà al Palalgida di Livorno il 24 e 25 novembre.
Molti hanno partecipato al
blog dedicato al musicista attratti dal fatto che, per una
volta, sarebbero stati loro a poter emozionare il proprio beniamino. Un bello scambio di
ruoli al quale hanno preso parte fan di tutte le città della Toscana e oltre. Persone di età,
condizione sociale e cultura
delle più diverse accumunate
da una unica, grande passione: Baglioni. La maggior parte
dei partecipanti, tanta è l’ammirazione per il musicista,
non è neppure riuscita ad indicare una sola canzone. «Per
me il titolo “Io, Baglioni e una
canzone” è limitativo - scrive
Gigliola - vorrei cambiarlo
in: “Io e la mia vita con Claudio”, perché non ho una specifica canzone legata ad un magico momento della mia vita,
ma ho la musica di Claudio come colonna sonora di tutta la
mia vita». E Maurizio di Pistoia, rivolgendosi direttamente a Baglioni, scrive:
«Una tua canzone nel mio cuore? Ma il mio cuore è praticamente il tuo best off!».
“Il mare, la luna / la brezza
che porta la bruma/ il fuoco,
Baglioni”, secondo “Il flamenco della doccia”, una nota canzone di Daniele Silvestri, gli
ingredienti per la riuscita di
una romantica serata estiva
sono questi. Baglioni non può
mancare. E sono tanti a pensarla come lui. «Con in sottofondo tante canzoni come ‘E
tu’ ho diviso momenti importanti con una ragazza speciale», scrive sul blog Luca, sedici anni, di Carrara. «‘Questo
piccolo grande amore’ è un’estate all’Elba, ‘E tu’ un juke-box a Tirrenia, ‘Avrai’ è anche per mio figlio...», confida
Catia che racconta di aver
ascoltato Baglioni fin da ragazzina, quando di pomeriggio faceva i compiti di scuola.
‘E tu’ è una delle canzoni
più gettonate tra i partecipanti al blog. «Ricordo tutto di un
ormai lontano pomeriggio del
1974 che mi vedeva rientrare
a casa stringendo al petto ‘E
tu...’ le 500 lire della mia paghetta trasformate in lacca nera... pronte a regalarmi emozioni da quei solchi...», ricorda Maria Grazia che, come altri suoi coetanei, da allora è
una sfegatata clabber, come si
autodefiniscono i fan del cantautore.
Un altro brano entrato di diritto nei cuori degli italiani è
‘Questo piccolo grande amore’. È la canzone preferita di
Lisetta che racconta: «È stato
un giorno importante quello
del dicembre del ’72, quando il
Tutta una vita insieme a te
I concerti di Livorno: pioggia di messaggi nel blog del Tirreno
mio ragazzo, anzi fidanzato, allora si diceva così, mi ha regalato il 45 giri più bello della
mia vita: ‘Questo piccolo grande amore’. È stato il suo modo
di dirmi “ti amo” e l’emozione
che ho provato la prima volta
che l’abbiamo sentita insieme
è stata grande e ancora oggi,
ascoltarla è un po’ come rivivere lo stesso momento». E,
ad ascoltarla ed emozionarsi,
sono anche i giovanissimi come Lisa, dieci anni, che spiega: «Questa canzone mi ha regalato forti emozioni. Tutto è
partito dal mio primo campeggio che ho fatto quest’estate,
ogni sera dopo aver cenato facevamo i balli a coppie e quando veniva la tua canzone io la
cantavo. Ancora adesso quando vado a dormire ti ascolto
con l’mp3 e mi addormento felice perchè ricordo tanti bei
momenti!».
Le canzoni di Baglioni fanno innamorare a ogni età e a
ogni latitudine. È anche grazie ai brani più dolci del musicista che Daniele ha conquistato la ragazza che ha lascia-
Al PalaAlgida il 24 e il 25
Dieci lettori saranno scelti dal
cantautore come ospiti speciali
Le tue canzoni come
colonna sonora dei
momenti più
importanti. Sei
un amico che non ti
abbandona mai
Sei capace di esserci
senza essere presente
Mi hai aiutato più tu
solo con la tua musica
che tante persone
con presenze vuote
to il Brasile e si è trasferita in
Italia per sposarlo. E decine di
brani, ‘Con tutto l’amore che
posso’ per esempio, sono stati
utilizzati, di diritto, come colonna sonora di cerimonie di
matrimonio.
Baglioni un semplice cantante sentimentale? No davvero. Per molti le sue canzoni sono un patrimonio da trasmettere ai figli. Non sempre con
successo. «Ora sono sposato e
ho tre bambini - scrive Massimiliano - ho provato in molti
modi a contagiarli tutti, por-
tandoli più o meno di forza a
Palasport, a Lucca all’Anfiteatro, al Festival Gaber, ma non
“gliel’ho fatta”, sono tollerato
e sei tollerato in casa mia, non
è scoccata la scintilla e vige
l’accordo che quando c’è Baglioni da vedere e sentire, come a Rieti, papà si organizza e
va! Eppure ci avevo messo del
mio, prima con Cinzia, mia
moglie, poi con Samuele che
nel ’96, ancora in pancia, a Firenze, ha partecipato al Tour
Rosso, con Leonardo che ti ha
visto nella magia di una piaz-
I fans al PalaAlgida di Livorno per il concerto di due anni fa
za circolare, con Federico che
è cresciuto mentre addormentandolo, a pochi mesi di vita,
gli canticchiavo ‘Mai più come te’, ma ho fallito! Va beh,
tutti i gusti sono gusti e se son
rose fioriranno».
Grazie alla passione per Baglioni, del resto, può accadere
di tutto. La musica del cantautore capitolino ha la meglio
perfino sulla proverbiale antipatia tra nuora e suocera. «La
mamma del mio fidanzato ama
la musica di Claudio quanto
me ed è proprio questo che,
quattro anni or sono, ha reso
formidabile il legame che ho
con la mia futura suocera»,
scrive Carlotta che spera di
vincere il biglietto del concerto
al Palalgida per scatenarsi proprio con la suocera.
Al blog aperto dal Tirreno sono stati affidati ricordi straordinari. Tante storie d’amore,
ma anche racconti di vittorie
importanti. «Ciao Claudio scrive Sirio - è difficile in poche righe comunicarti la mia
gratitudine per aver fatto da
colonna sonora alla mia vita...
e grazie per avermi aiutato (a
tua insaputa naturalmente) a
vincere un cancro che cinque
anni fa voleva impadronirsi
del mio corpo con prepotenza e
arroganza. Ti portavo sempre
con me quando andavo a sostenere le sedute di chemioterapia: la tua voce, le tue melodie
e i tuoi testi erano lampi di sole acceccante in quel mare di
nuvole nere e minacciose di
corsia d’ospedale. Adesso ho
37 anni, sono guarito, due mesi
fa mi sono sposato con una “baglioniana” (non poteva essere
altrimenti) e adesso il mio desiderio più grande è poterti un
giorno incontrare, stringerti la
mano, ringraziarti di persona,
fare una foto insieme a te e poter un giorno festeggiare insieme a te il tuo 100º compleanno,
visto che i il tuo 50º l’ho già vissuto con te al teatro Verdi di Pisa, proprio mentre ero in cura».
Claudio Baglioni, per tanti
suoi fan è l’amico che non ti abbandona mai. «Penso che ogni
singola canzone abbia in qualche modo fatto parte di ciò che
ho vissuto in tutti i sensi, dalle
emozioni più belle sino ai dolori più forti - scrive Michela Una cosa è certa, in ogni momento tu c’eri sempre, con la
tua voce a regalarmi emozioni.
Eri lì a condividere con me le
gioie più belle ma c’eri anche a
confortarmi nei momenti più
brutti, a darmi un aiuto con la
tua splendida voce, come l’amico più caro».
L’amico più caro, a dispetto
delle distanze, come scrive Mirella 69: «Mi interessava solo
farti sapere che nonostante siano tante le cose che ci separano, la tua musica fa in modo
che questa distanza non sia
mai tale da dividerci». O come
confida Alessandra: «Ho trentaquattro anni e praticamente
da trenta anni “vivo con te”,
da piccolina mi raccontano
che non ascoltavo le canzoni
dello Zecchino d’oro, ma preferivo inserire a ripetizione la
cassetta con la tua musica! Sono cresciuta, o almeno così si
dice, e tu sei sempre stato vicino a me, anche se non lo sai!
C’eri quando da adolescente
trascorrevo pomeriggi interi
sola con la tua voce, con le tue
parole che facevo penetrare
nel mio cuore, senza trascurare nemmeno un tuo respiro;
c’eri il giorno della mia laurea
quando chiesi alla mia famiglia e ai miei amici come regalo solo quello di conoscere te;
c’eri il giorno del mio matrimonio quando in chiesa ho fatto
suonare ‘Con tutto l’amore che
posso’; c’eri quando è arrivata
la mia piccola Chiara e la prima melodia che ha ascoltato sono state le tue canzoni; e ci sei
ora in ogni mio giorno, quando
lavoro (sono un avvocato e ho
messo su un’associazione che
si occupa di minori e che ho
chiamato “Strada facendo”),
quando mi diverto perchè canto le tue canzoni, seguo te in
concerto dove posso, e parlo
con le parole delle tue canzoni;
quando sono arrabbiata e “parlo” con le tue foto (che tappezzano la mia casa) come fossi
pazza!! Forse è così... Sono
pazza... ma questa dolcissima
pazzia ti voglio regalare, perchè sei capace di esserci senza
essere presente... perchè mi
hai aiutato più tu solo con la
musica che tante persone con
presenze vuote».
La laurea, il matrimonio
in chiesa: tante emozioni
legate ai brani più celebri
Io, Baglioni e una canzone
Una canzone che ha segnato un amore, una canzone che ha firmato un’amicizia, una che ha accompagnato
un momento magico della vostra vita. C’è una canzone, o più canzoni, che hanno quasi sempre questo
significato nella nostra esistenza. E tanto più ce l’hanno le canzoni di Claudio Baglioni, poeta del cuore. E
allora in vista del doppio concerto del 24 e 25 novembre a Livorno, al PalaAlgida,Il Tirreno vi offre una
straordinaria opportunità: quella di raccontare il vostro legame con Baglioni, di narrare le emozioni della
canzone che più è nel vostro cuore. E non sarà solo un’occasione di aprire il vostro animo ma di vincere
l’ingresso gratuito al concerto. Sarà proprio Baglioni a leggere questo blog, a scorrere i vostri commenti e
scegliere i sei più belli, più emozionanti, più significativi: per gli autori ci sarà dunque l’occasione di andare al
Palalgida e seguire un concerto che si annuncia spettacolare del loro cantante preferito. E le sorprese per
quella sera potrebbero non finire qui.
SCRIVETE QUI LA VOSTRA STORIA
1.
elisabetta ha scritto:
25 Novembre, 2006 20:53
Questo racconto e’ stato scritto per l’emozione che ho provato dopo aver sentito una canzone
di Claudio Baglioni
Non ci riesco a scrivere con serenità di Claudio e di quando e’ stato il mio
compagno di banco : forse perche’ non lo sopportavo proprio.
E’ stato sempre eccessivo, in tutto.
Veniva a scuola con l’autista …era famoso -lui -! il poeta e cantastorie Baglioni.
La nostra scuola serale per adulti, si era onorata o per meglio dire, si era prestata (e spero
gratis) ad accogliere l’alunno Claudio per insegnargli come la parola parlata potesse
diventare l’arte della vita.
Ogni sera al suo arrivo …. niente tappeto rosso per carità, ma il bidello -bontà sua- gli
apriva la porta e la lezione non iniziava mai se Claudio non si era seduto nel suo banco (non
gli avevano messo lo scranno regale solo per una sorta di pudore nei confronti degli
insegnanti -credo!!) e se un paio di energumeni prima, non avessero controllato ogni
centimetro quadrato dei corridoi, delle aule e dei bagni temendo: …temendo che orde di
barbari attentassero alla sua incolumitàb -credo-!
Io non lo sopportavo Claudio…troppo sicuro di se’, troppo esageratamente “pubblico” ;
sempre troppo preso nella parte di quello che ha una risposta per ogni domanda , sempre
pieno di parole e di soldi, sempre bello, elegante, inavvicinabile e antipatico.
Lo chiamavano il poeta delle emozioni, dell’amore schizzato sulla tela, il menestrello di
quelli che non sanno dire, il maestro dei buoni sentimenti, l’incantatore di folle, bleah!!
Io, che me ne andavo in giro ancora con il pugno chiuso (perche’ gli anni passano , ma le
buone abitudini no), che tenevo conservati nell’armadio un eschimo blu e un paio di
polacchine marroni consunte, che firmavo le mie lettere con le parole di una canzone di un
poeta - convinta che “dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fiori- ” ecco io ,
Baglioni -quello della maglietta fine- non lo sopportavo proprio.
E mai ,dico mai, mi sarei seduta nel suo stesso banco per ascoltarlo o peggio per guardarlo
negli occhi e credere in lui (cosa che sembrava esortasse a fare ritenendosi un grande uomo).
Le lezioni comunque andavano avanti : ore e ore di fonemi, di accenti gravi
ed acuti, di respirazione diaframmatica, di mimica facciale e corporale, di ragli di asini per
imparare le modulazioni della voce, di interminabili lezioni su poesie e brani
d’autore accompagnati da composizioni di testi e da letture dei classici
russi …un tormento!!!
Finalmente , quando ormai non ci speravo più, il nostro professore di recitazione ci assegno’
come compito, un piccolo brano da riportare a memoria, scegliendolo tra quelli che
ritenevamo ci somigliassero di più.
La sera della “recita” , accoccolata nel banco di prima fila ascoltavo gli altri , Claudio era tre
banchi Oltre il mio; impeccabile come sempre con il suo gilet nero, se ne stava un po’ in
disparte , fuori da quell’atmosfera da “stadio” che aleggiava nell’aula. Tutti gli studenti della
V B del corso di recitazione del professor Roma erano seduti sui banchi in stato di evidente
agitazione; i professori in piedi e in silenziosa attesa leggevano a fior di labbra alcuni fogli
che tenevano in mano.
Claudio si alzo’ dal suo banco ,con un tamburello in mano si diresse verso
la pedana posta di fronte ai banchi ,si voltò verso di noi (le luci si abbassarono come a
teatro) e con voce alta e sicura recitò una storia…la storia di un cavaliere in bianco e nero…
E’ passato qualche anno da quella sera a me il cantante Baglioni sta sempre antipatico:
quell’aria da perfettino non se l’e’ mai tolta.
La consapevolezza di essere qualcuno e’ diventata la sua seconda pelle; lui in tasca continua
a tenere i soldi ed io continuo a credere nell’ umana uguaglianza;
Ma le parole di una storia che ho sentito, qualche anno,
mi hanno fatto venire il desiderio di guardare quel poeta negli occhi per vedere se la poesia
di cui e’ il cantore sia veramente la poesia di un cuore impavido…. e amarla.
Cosi’ recitava quella storia e spero mi perdonerete se non la ricordo tutta:
c’e’ un viaggio che ognuno fa solo con se’
un mattone vuole essere casa
un mattino divenire chiesa
ed il matto che c’e’ in me ……..
vuole diventare qualche cosa…
Scalerò le rocce in mezzo al vento
sulle tracce di chi ha perso o vinto
vagherò la mia odissea…
una pace prenderò
quando io camminerò le vie dei colori
dove arriverai anche tu camminando…..
Non sono più tornata a scuola,
sto ancora cercando gli occhi del poeta e le
vie dei colori.
2. cinzia ceccherini ha scritto:
14 Novembre, 2006 14:53
Nella mia famiglia c’é un ospite indesiderata: la sindrome di Martin-Bell.
Sta scritto nel foglio delle analisi genetiche che la “sindrome di Martin- Bell” è una fragilità del
braccio lungo del cromosoma “x” in “xq 27.3″.
Cosa significa scientificamente non lo so, ma so per certo che le persone affette da questa
alterazione sono sempre di sesso maschile e, pur essendo fisicamente normali, hanno lo
sviluppo intellettivo ritardato.
Mangiano, camminano, parlano, ridono e piangono come tutti, ma ragionano da bambini e
finché bambina lo sono stata anch’io, non ho mai intuito la differenza tra me e mio fratello….
Quando nasce un bambino ha intorno volti gioiosi e sognanti, le mille ipotesi di un futuro pieno
di soddisfazioni e felicità andranno di pari passo alla sua crescita: tutti godono della sua
perfezione, se è sano.
Quando nasce un bambino imperfetto la gioia è spezzata, i sogni infranti, qualsiasi parola
diventa inopportuna e magari può diventare imbarazzante anche portare un mazzo di fiori alla
puerpera: cosa ha da festeggiare?
Non sarà facile far comprendere agli altri che averlo partorito si è rivelato un bel dono seppur
faticoso da “scartare”.
Scoprire che mio fratello era handicappato ha spezzato la mia adolescenza, il bimbo che
giocava, rideva, guardava i cartoni ed il telefilm di Zorro con me ad un certo punto non ha
continuato a farmi compagnia nel cammino della vita e non ho potuto confidargli quanto mi
sentivo sola e quanta paura avevo nel rendermene conto.
Ero una ragazzina spavalda e ribelle tra i compagni che, appena entrava in casa, si chiudeva
nella sua camerina a studiare (poco) e a fantasticare sul grande amore (tanto).
Uscivo da lì alle diciassette per vedere la “TV dei ragazzi” e ritrovare Lamberto, gioivo con lui
per la Carrà vestita da Maga Maghella o per il Festival di Sanremo.
Lambi era felice e voleva che gli leggessi i titoli dei brani, riusciva a memorizzarli e ricordarli
tutti in ordine: con lui stavo benissimo e mi rassicuravo con i suoi sorrisi ed il suo affetto; ma gli
amici non lo capivano e così a quattordici anni, con amarezza, ho smesso di lottare e di
proporlo- imporlo rassegnandomi all’idea di poter condividere con lui solo la vita al centro
diurno per handicappati che frequentava.
Gli altri sono strani, si spaventano facilmente della diversità e sono buffi da osservare mentre
tentano un approccio con essa.
Se l’handicap è fisico, è semplice, c’è possibilità di dialogo, si cerca di fare attenzione ai
riferimenti offensivi e si parla al disabile, ma se l’handicap è intellettivo la cosa si fa più
complicata: di cosa si parla, come si fa a capirlo se parla male, come si fa a sganciarsi da lui se
disturba con parole ripetute ossessivamente o a defilarsi se la saliva che cade dalla sua bocca
storta emana un cattivo odore?
Spesso guardo il volto sempre sereno di Lamberto e maledico quella “fragilità” che lo ha reso
eterno bambino e che non mi permette di essere la zia dei suoi figli allora corro a comprargli un
cd, glielo porto, gli leggo i titoli dei brani e mentre lo ascoltiamo insieme torna forte il ricordo di
quando mi chiedeva insistentemente:- Cinzia metti “coccola”..
Era il periodo di “E tu” e coccola stava per accoccolati; l’ascoltavamo sul balcone di cucina tra i
giocattoli e il desiderio di essere amata come cantava Baglioni in quella canzone.
Il mangiadischi era sempre con noi e “E tu” ci accomunava più di tanti altri dischi così quando
lo trovai tutto storto, sciupato, non capii il motivo per cui Lamberto l’avesse rotto.
Mi offesi tantissimo perché fu come se lui avesse spezzato il nostro legame e mostrai il mio
disappunto come a volte si fa tra fratelli: lo menai!!
Il giorno dopo ricomprai il 45 giri e prendendo il mangiadischi sul terrazzo ebbi una
folgorazione: il sole!
Era stato il sole con il suo calore a distorgere il prezioso oggetto ed io la sua complice (per non
dire colpevole) perché ce lo avevo lasciato…
Cercai subito Lambi, lui mi accolse felice e ci mettemmo a giocare.
Mio fratello è così: tenero, innocente, inconsapevole portatore di amore.
“Coccola” è la nostra canzone speciale e mi fa molto piacere fartelo sapere; il biglietto per il tuo
concerto è già da diversi mesi che sta nella mia agenda perciò il 24 se per caso canterai
“accoccolati ad ascoltare..”saprai che tra i tanti ci sarò io particolarmente partecipe al coro. Con
affetto Cinzia Ceccherini
P.S. iniziative per una stretta di mano?
3. Ilaria ha scritto:
17 Novembre, 2006 09,42
Ci sono voluti quasi vent'anni per capire quanto la musica è magia.Mi sono sempre chiesta cosa
mi ha fatto scegliere la musica di Claudio Baglioni come la Mia musica. La scelta è stata
ponderata,l'armonia della musica l'eleganza dei testi, la ricercatezza delle parole, quello che mi è
piaciuto è stato l'artista e non il cantante. maè stato un lungo viaggio,un legame fatto di alti e di
bassi, di album che ho amato moltissimo e altri che ho ritenuto insensati, per poi riguardarli con
la tenerezza di qualcosa che ti appartiene ma che non è certo la cosa che preferisci,le
interviste,le volte in cui mi sono trovata nello stesso albergo con l'uomo
Baglioni,e,osservandolo,con quel modo scocciato e indifferente ,confrontarsi con deliranti
signore, gongolanti solo per un suo gesto, mi sembrava così diverso,dall'artista che apprezzo e
stimo, dall'entusiasmo dei primi concerti ,dalle copertine di vanity fair che preferivo, avevo
davanti un palestrato signore ,fasciato in un paio di jeans troppo stretti e dalle improbabili
scarpe:differente e lontana quella sagoma ,dall'immagine del ragazzo un pò schivo, di
periferia,con l'accento romano ancora sensibile,ma dall' innata eleganza che avevo scelto come
mio artista preferito. Fino all'ultimo concerto di qualche settimana fa,perfetto dal punto di vista
tecnico,belle le luci che creavano un singolare effetto tenda lungo le fasce,scrupolosa la
disposizione del palco ,accurato e preciso il suono, ma con un interprete impeccabile
ma distante, svogliatamente insofferente ai flash delle macchine fotografiche,più impegnato in
quello che stava facendo piuttosto che in tutto il delirio che girava vorticosamente intorno a
lui,ed io avvolta nel mio vestito firmato, mi chiedevo ancora una volta cosa mi accomunava alle
sedicenti signore che intonavano un imbarazzante sei bellissimo durante le pause,alla ragazza
cicciottella che che cantava e ballava come fosse la più suadente delle soubrette, alla ragazza
accanto ,che alternava all'italiano un siciliano cosi stretto da risultare indecifrabile, e più in là
ancora, un tenero ragazzo, brutto e ormai non più giovanissimo che col suo vestito
migliore cantava a squarciagola con tanto di bandana, con scritto Claudio Baglioni, eravamo
tutti lì, così diversi, per età, ceto sociale ,cultura aspetto, idee politiche immagino, ma insieme
accomunati dalla musica di Claudio Baglioni.Tutto Qui. Semplicemente il segreto di un
successo.
4. Bruno ha scritto:
21 Novembre, 2006 12:57
Ciao Claudio,
ti stupirai di vedere una lettera anche da un uomo
maturo, ma devo ammettere che la passione della mia
fidanzata, adesso moglie da quasi 10 anni, ha contagiato
anche me. Dapprima con distacco, ma poi con trasporto le
tue canzoni hanno aiutato a crescere il nostro amore: dal
primo bacio fino ai figli attraverso decine di canzoni che
sono cresciute con noi! Si’, perche’ la tua evoluzione
artistica, a tratti ’shoccante’, ha rinnovato il tuo modo
di essere artista mentre anche la nostra vita ‘cresceva’.
Infatti io appartengo alla generazione che ha vissuto con
te il momento dei primi amori, eternamente dipinto nelle
tue prime canzoni, fino alla maturita’ con riflessioni
piu’ profonde tipiche di parte della tua produzione piu’
recente, alternate a momenti a tratti anche gioiosi.
Ciao
Bruno
5. Graziella ha scritto:
21 Novembre, 2006 12:55
Ciao Claudio,
sai qual e’ il mio sogno? Vincere il biglietto
per il concerto? Noooo, molto di piu’! Vorrei che tu
venissi a suonare ‘Per incanto e per amore’ sul mio
pianoforte!
Lo so che e’ impossibile, in alternativa mi
accontentero’ del biglietto per sognare ancora insieme
alle tue canzoni che hanno accompagnato la mia vita.
6. Italia - Lucca ha scritto:
21 Novembre, 2006 12:51
Scomponi il silenzio
in delicate
note di Poesia,
sfiorate appena,
da parole di musica.
Unisci intere generazioni
che si specchiano
e si confrontano,
fra gli intricati rami della vita,
oltre i boschi delle memorie.
Rendi magico
ogni concerto,
nell’attesa che scorra,
per sempre,
“acqua dalla Luna”
Ci vediamo a Livorno,
Italia
7. Willy - Borgo a Mozzano ha scritto:
21 Novembre, 2006 12:46
Ciao Claudio,
corre sul filo dell’ illusione e del sogno,
tutto quello che compone la tua musica.
Ti sei preso le nostre storie,
le hai messe in musica
e ce le hai riconsegnate attraverso la tua voce,
unica e intensissima.
Hai accompagnato il mio viaggio senza compromessi,
ho sorriso con te,
ho pianto con te,
ho amato con te.
Tantissime volte ho perso con te,
ma ogni tanto ho anche vinto.
Una canzone su tutte:
LE RAGAZZE DELL’EST,
un dipinto di musica e parole,
su di una tela immaginaria,
nel pentagramma della vita.
Grazie.
Willy ‘68
8. Roberto - Bagni di Lucca ha scritto:
21 Novembre, 2006 11:47
LIBERTA’
Questa è
la giovinezza
che corre via,
senza aspettarci,
quella voglia di gridare
che purtroppo si affievolisce,
con il passare degli anni.
Tu,
in pochi accordi
e attentissime parole,
sei riuscito a fermare,
come in una foto,
quell’età.
Oggi,
a quasi quarant’anni,
posso ancora assaporare
quei giorni
e cantare a squarciagola
e un po di nostalgia
la “Mia libertà”
Grazie per questa opportunità, Roberto
9. davide marchini ha scritto:
21 Novembre, 2006 11:30
caro Claudio, a giugno di quest’anno ho cercato di contattarti tramite il clab, perche’ mia
mamma e’ purtroppo in fin di vita, in quel momento non avevo nessuno a cui aggrapparmi, mi
hai fatto avere una tua foto con scitte delle parole che tengo strette nel mio cuore…grazie
claudio!
10. Alessandra ha scritto:
21 Novembre, 2006 10:42
Caro Claudio,
tutto comincio’ con un LP regalatomi dai miei compagni di classe alle medie: “ma che brutto
regalo: e’ un cantante da vecchi’!”, poi, come si suol dire, ‘chi disprezza compra’ e quel
cantante ‘da vecchi’ ha colorato tutta la mia vita e continua ad accompagnarmi tutti i giorni
anche oggi che ho due figli di cui uno si chiama Claudio (puoi immaginare perche’?) e la
seconda gia’ ti ascolta tutte le volte che, nel gesto piu’ bello che una madre puo fare, si nutre dal
mio seno.
Non e’ un tradimento, ma e’ per amore verso di lei che questa estate non ho comprato i bilgietti
per il tuo stupendo concerto perche’ non ero sicura di poterla lasciare, ed ormai… tu sei la mia
unica speranza di poterti ri-vedere (non ho mancato nemmeno uno dei tuoi concerti in zona
dagli anni ‘80 ad oggi) e non perdere questa occasione stupenda di poter nuovamente sognare
‘live’ al suono delle note delle tue stupende canzoni! Come poterne scegliere una sola?
Grazie Claudio
Alessandra
11. Alessandra ha scritto:
21 Novembre, 2006 10:41
Caro Claudio,
tutto comincio’ con un LP regalatomi dai miei compagni di classe alle medie: “ma che brutto
regalo: e’ un cantante da vecchi’!”, poi, come si suol dire, ‘chi disprezza compra’ e quel
cantante ‘da vecchi’ ha colorato tutta la mia vita e continua ad accompagnarmi tutti i giorni
anche oggi che ho due figli di cui uno si chiama Claudio (puoi immaginare perche’?) e la
seconda gia’ ti ascolta tutte le volte che, nel gesto piu’ bello che una madre puo fare, si nutre dal
mio seno.
Non e’ un tradimento, ma e’ per amore verso di lei che questa estate non ho comprato i bilgietti
per il tuo stupendo concerto perche’ non ero sicura di poterla lasciare, ed ormai… tu sei la mia
unica speranza di poterti ri-vedere (non ho mancato nemmeno uno dei tuoi concerti in zona
dagli anni ‘80 ad oggi) e non perdere questa occasione stupenda di poter sognare ‘live’ al suono
delle note delle tue stupende canzoni! Come poterne scegliere una sola?
Grazie Claudio
Alessandra
12. ANTONELLA B. ha scritto:
21 Novembre, 2006 10:39
Ciao Claudio, anche per me come per tanti altri la vita è stata scandita dalle tue canzoni, ma mi
ritengo più fortunata di tanti altri perchè nel 1982 ho potuto seguirti nelle ultime tappe del tuo
tour terminato a Tirrenia. Ho tanti ricordi di serate passate con te, Walter Savelli, Wilfred
Copello e tutti gli altri. Serate cominciate a cena al Britannia con Franco Califano e poi
all’Astor. Speravo di poterti incontrarre di nuovo associandomi al CLAB Ass.ne Culturale ma,
nonostante la mia adesione, anche quest’anno non ho ricevuto i gadget ma soprattutto il pass che
mi consentiva di assistere alle prove. Verrò a vederti il 25 prossimo e ti prego non dire il nome
di quella cantante napoletana (Maria Paris) che ti faceva scorciare il concerto. Ricordi… era il
segnale quando il pubblico era poco entusiasta.
Caro Claudio, continua così… a farci sognare ! ANTONELLA B.
13. SANDRA ha scritto:
20 Novembre, 2006 23:15
Ciao Claudio, ho letto molte cose in questi messaggi e mi sono accorta che l’anello di
congiunzione di tutti è il sentimento che - emanato dalle tue “poesie” - li lega con un filo
indissolubile… Anche mia figlia, Lisa di 10 anni, che ti ha scritto qualche sera fa, ha legato una
sua esperienza importante ad una tua canzone, ed ha iniziato a cercarti fra i miei vecchi vinili e
fra i miei più recenti cd… Eppure tra di noi ci sono 33 anni! Hai fermato il tempo Claudio, lo
hai fissato in mille e mille stelle che brillano nei cuori di ogni persona che ti ha scritto in questo
spazio di parole mescolando ricordi, sensazioni, sentimenti, amori, gioie e lacrime… Vita!!!
Perchè la vita è sogno, amore, tenerezza, gioia e amicizia! La vita è adesso!!! Ciao e grazie!
14. antonella boldrini ha scritto:
20 Novembre, 2006 22:22
Ciao Claudio,
che emozione scrivere questo nome che per tutti questi anni ho solamente sognato!! Si, sono una
mamma di 43 anni, ho due splendidi bambini che ormai conoscono a memoria molte tue
canzoni, e solo da tre anni sono socia del tuo clab ( ma ti seguo da quando avevo 12/13 anni).
Con la mia amica Michela siamo venute da Como ai tuoi ultimi tre raduni (e non con poche
avversità) ma con una carica incredibile che non provavamo ormai da tanto tempo.
Ci siamo sentite ancora delle ragazzine, capaci ancora di provare emozioni forti e contrastanti, e
ci siamo sentite unite più che mai. Pensa che al raduno di Firenze siamo venute con il figlio di
Michela che aveva un anno.
Ci sono tante tue canzoni che mi ricordano momenti particolari come “E tu come stai”, “Ti amo
ancora”,”Mille giorni di me e di te” e soprattutto “Tienimi con te” (ogni volta che la sento
piango). Be taglio perchè altrimenti faccio un poema.
La cosa che mi interessa di più è che tu legga la mia lettera e che tu sappia che ti voglio un
sacco di bene, da tanto tempo (lo sa anche mio marito che è gelosissimo!!!!!), UN BACIO
GROSSISSIMO, tua Antonella.
15. Rossana ha scritto:
20 Novembre, 2006 22:01
Caro Claudio,
poco tempo fa rovistando nel mio armadio ho trovato una musicassetta con la registrazione di
un tuo concerto fatta nel marzo del 1979 a Milano. Era il concerto “e tu come stai ?” ed io avevo
17 anni, quanti ricordi! Ero arrivata al Palazzo dello sport con il mio registratore pensando di
immortalare per sempre quei momenti, era solo il primo di una serie di appuntamenti che da
tanti anni mi portano a te, sperando sempre prima o poi di stringerti la mano e di poterti dire
quanto la tua musica sia stata importante per me e quanto mi abbia fatto compagnia anche nei
momenti piu’ tristi.
Grazie Claudio e a presto
16. giacomo ha scritto:
20 Novembre, 2006 20:33
Ho 12 anni e forse sono troppo piccolo per capire il contesto delle tue canzoni,però avendo un
fratello innamorato di esse credo di saperne abbastanza.
La mia famiglia possiede l’affinity cafè a grosseto e ci faresti grande onore se ci venissi a
trovare (l’aperitivo è ovviamente offerto),ho 2 fratelli adulti e una sorella (la più grande)
anchessa adulta. Mamma e babbo anche loro patiti delle tue canzoni,
lavorano come tutta la famigli al bar, ma io sono ancora troppo piccolo per stare dietro al
bancone quindi mi diverto a socializzare con le persone che vengono li e piano piano gli
divengo amico. Ti avrò sicuramente scocciato parlando del mio modo di vivere per questo
arriverò al punto: sono quasi sicuro che non mi sceglierai sia per la mia età, sia perchè saranno
tantissimi a scriverti (presto anche mio fratello Marco) comunque sia mi fa piacere parlare con
una grande personalità come la tua e tento, con tutta la mia voglia di venire a quel concerto, di
vincere questo concorso. Per me la tua musica è vita,ogni tua canzone mi fà pensare ad ogni
cosa che mi è successa, che mi potrà succedere o che mi stà succedendo proprio nel momento
nel quale la ascolto; mi fà riflettere su ogni cosa che mi succede o che succede nel mondo ed in
generale posso dire solo che per me la tua musica è un sentimento è la bellezza, la felicità, la
gioia, ma allo stesso tempo può essere la tristezza e la malinconia.Soprattutto, almeno per me, le
tue melodie, le parole delle tue canzoni, le tue canzoni stesse sono la musica, solo e sempre la
musica o per meglio dire la signora musica e così rimarrà il mio pensiero per ogni attimo della
mia vita, nello spazio e nel tempo.
SALUTI SPECIALI IL TUO PER SEMPRE FAN
GIACOMO
17. Susanna ha scritto:
20 Novembre, 2006 19:27
Ciao Claudio, ci sono molte canzoni che hanno accompagnato i miei 43 anni. Tutto iniziò
quando dal juke box (spero si scriva così) del lido suonavano le note di SABATO
POMERIGGIO, era la mia prima cotta, le mie prime lacrime per quel ragazzo conteso da molte
ragazzine che a tutte pensava tranne che a me. Poi il fantastico concerto del Flaminio mi ha fatto
incontrare la persona che è diventata mio marito e la mitica MILLE GIORNI DI TE E DI ME è
la colonna sonora del nostro amore, inoltre è una canzone che mia mamma amava tanto e
cantava a squarciagola ogni qualvolta la sentiva, infatti sulla cassetta del mio matrimonio ho un
bellissimo ricordo di mia mamma che purtroppo mi ha lasciata, che canta abbracciata a me
questa stupenda poesia. E poi STRADA FACENDO che mio figlio canticchia sempre perchè il
parroco l’ha scelta per il loro percorso di vita, non ti dico l’emozione quando in chiesa 40 voci
bianche hanno cantato questa splendida canzone. Dirti GRAZIE è veramente poco, sappi che la
stima, l’ammirazione e la gratitudine che provo per TE è IMMENSA.
18. valerio ha scritto:
20 Novembre, 2006 18:15
io…so solo che…con te di nuovo so sorridere…e un giorno imparerò anche a vivere…a clà…ti
voglio bene…valex
19. Elisa Monelli ha scritto:
20 Novembre, 2006 17:21
“Tante divise blù con il fazzoletto al collo intorno ad un fuoco a cantare accompagnati da una
chitarra, sotto un cielo stellato all’inverosimile”, “ragazzi a bivaccare su divani e tappeti, seduti
sui gradini di una chiesa, di un palazzo, sdraiati sul prato, sulla spiaggia a cantare a voce alta
canzoni della propria adolescenza”. “la notte ad ascoltare al buio musica in cuffia, aspettando il
sonno che tarda ad arrivare, sognando amori difficili”. Tutto questo mi fa emergere nel cuore la
musica di Baglioni, uno dei poeti della musica italiana; non c’è momento della mia vita che non
sia accompagnato dalla sua musica. Le prime canzoni cantate dalla mamma a me bimba, alla
mia adolescenza passata tra scouts, parrocchia e uscite di gruppo dove ci divertivamo a giocare
semplicemente a nascondino, a cantare canzoni accompangate dalla chitarra, con la voglia di
essere spensierati e di imparare a vivere aiutandici e supportandoci nella gioia e nel dolore.
Quante lacrime asciugate da volti amici, ascoltando storie cantate tanto simili alle nostre, quante
volte queste canzoni sembravano rubate ai nostri diari. Commuoverci nel pensare al mondo che
cambiava con la paura del domani, di non avere più la fortuna di vivere sensazioni così forti
come quelle di quei giorni intensi ed irripetibili.
Vorrei che tutto questo, così indimenticabile e così nostalgico, potesse viverlo ogni persona,
nessuno può immaginare il potere di una canzone, a distanza di anni può far rivivere emozioni
passate, lontane ma ancora vive ed intense dentro di noi, che ci portano indietro nel tempo e ci
aiutano a vivere il presente e darci la forza per pensare al futuro, con la stessa intensità di quegli
anni.
Sono legata molto all’album “La vita è adesso”, ma altre mille canzoni sono importanti per me.
GRAZIE CLAUDIO.
20. alessandra e luca ha scritto:
20 Novembre, 2006 15:39
Nessuno sa dove arrivi.
Né da dove, né come, né perchè.
Tutti, però, la sentiamo scendere dentro di noi fino a profondità immaginabili e,
una volta lì, la sappiamo capace di compiere prodigi per chiunque altro impensabili.
La musica,la TUA MUSICA intendo.
Grazie per averci regalato e vissuto con noi tante stupende emozioni.
Con ammirazione e stima
Alessandra e Luca Invernazzi
21. antonella ha scritto:
20 Novembre, 2006 15:20
Ciao Claudio sono antonella ho 44 anni ,ascolto le tue canzoni da molti anni .Sono venuta ai
tuoi concerti di Montecatini,Pratolino e cittadella di Viareggio con la mia amica lucia.Nel mio
negozio ho attaccato le tue foto ingrandite dagli album comprati nei tuoi concerti,quando
entrano i bimbi in cartoleria mi chiedono se sei il mio fidanzato e ridono divertiti.Quando ti
ascolto mi fai stare bene,la tua musica mi richiama alla mente i ricordi più bellidella vita,il
matrimonio,la nascita dei figli ,i fine d’anno passati a ballare sulle note delle tue canzoni.
La canzone che preferisco è AVRAI ,mi sarebbe piaciuto averla scritta anche come poesia per la
nascita dei miei figli,c’è dentro tanto sentimento ,tutto quello che noi genitori auguriamo a loro
è di essere felici e sereni e di apprezzare quello che la vita gli offre e di tutto farne esperienza.
Insieme alla mia famiglia Tu sei tra le persone più care,quando ti ho visto a Villa borbone avrei
voluto farti 1000 domande ma la voce avrebbe tradito la mia emozione .Ci vediamo sabato
AFFETTO ANTONELLA
22. 19 Barbara / la_tedesca ha scritto:
20 Novembre, 2006 12:09
ciao a tutti voi!
avevo già scritto il 119simo commento e ho lasciato la mia “storia” lì … con questo commento
vi voglio solamente dire che mi piaciono veramente quelle vostre storie, raccontini, emozioni
scritti su questo blog. ci dovrebbe essere un spazio per raccogliere tutti i nostri commenti - tutti
qui!
non sono mai stata a un concerto di claudio baglioni - vivo a monaco di baviera, in germania, e
qui sono quasi la sola fan di lui. però sono felice che siano così tanti fan, per lo meno in italia,
che sentono come me amando le canzoni e il mondo di cb … se anche voi vedete la stessa luna
non siamo poi così lontani …
e così: grazie a tutti voi per essistere, per non smettere di trasmettere, per fare il mondo un posto
commune.
barbara
“und sollten wir uns unter der sonne von morgen verlieren,
wie weit wir auch voneinander entfernt sein moegen, wir alle hier werden immer zusammen
sein”
“se nel sole di domani ci perdessimo così
e se anche fossimo lontani noi saremo insieme sempre tutti qui”
23. STAFF saltasullavita.com ha scritto:
20 Novembre, 2006 11:26
Stasera insieme ad EBOLI per un altra NOTTE DI NOTE…
Salta sulla vita con noi…
In questa occasione esporremo il nostro nuovo striscione con LE VIE DEI COLORI…
Un abbraccio da tutto lo staff di saltasullavita.com
24. ARIANNA BALDINI ha scritto:
20 Novembre, 2006 10:48
Claudio già la scorsa estate a Torre del Lago mi hai regalato la tua attenzione, il tuo sguardo..le
tue risponste alla mie domande stupide…regalami anche un concerto memorabile come tutti i
tuoi concerti… come all’olimpico nel 2001..e pensare che non mi piacevi che ho visto il mio
primo tuo concerto a Firenze nel 1999 perchè ho accompagnato Monica, pensavo di trovarti a
suonare al pianoforte triste e serio e invece….che forza della natura che portento che voce e che
sculettamenti…continua così sexi e con una voce capace di non steccare per tre ore e mezzo
capace di coinvolgere e dare emozioni a milioni di persone.
ci vediamo sabato!
Arianna
25. Claudia Napolitano ha scritto:
20 Novembre, 2006 10:30
Ciao Claudio,
sono una donna di 37 anni. Trascorro le mie giornate tra l’ufficio (sono Resp. Marketing di una
casa Editrice) e gli impegni familiari. Perchè ti scrivo? Solo un pò di pazienza, vorrei raccontarti
una storia. Tutto è iniziato quando avevo 12 anni. Mio padre mi regalò una compilation di tuoi
brani. Credo che se ne sia pentito amaramente perchè da allora è cominciato il suo calvario.
Sono infatti la prima di tre sorelle che ho contagiato in modo sistematico con la mia
“baglionimania”. La mia nonna, nell’anno di Strada Facendo, mi chiedeva sempre di mettergli
la canzone di quel tizio che “saliva sul treno e non partiva mai” e a 15 anni, quando volevo
andare a Genova a vedere un tuo concerto, organizzai un intero pulmann (lo fissò alla ditta
noleggio il mio ragazzino di allora, l’unico maggiorenne del gruppo!) perchè quello era l’unico
modo per dare garanzie a mio padre che temeva per il viaggio del rientro. La cosa buffa è quel
concerto tu non l’hai mai fatto! Arrivammo ai cancelli e scoprimmo che avevi la laringite! Nella
mia vita, sempre con le mie sorelle al seguito, ti abbiamo seguito un pò ovunque. Ora siamo
tutte mamme e abitiamo in diverse città ma ogni tuo tour è l’occasione per chiamarci a raccolta.
La nostra mamma viene con noi perchè dice che è l’unica vera occasione che ha per trascorrere
un’intera serata sola con tutte le sue figlie. A dire il vero gli anni non sono passati invano e ai
tuoi concerti non ho più nulla della scalmanata ragazzina che si metteva in coda al mattino
davanti ai cancelli per trovare un posto sotto il palco. Ora svesto i panni della donna manager e
mi godo quelle tre ore di relax e di coccole. Quest’anno, per la prima volta porterò al tuo
concerto anche mia figlia Benedetta. Ha solo 6 anni ma mi chiede sempre quando siamo in
macchina se le metto la canzone di quello che, lei dice, ha “le braccia aperte per me”.
Ecco qua, la storia che ti volevo raccontare è finita, anzi, ora che ci penso meglio, non lo è
affatto!
Un caro saluto
Claudia Napolitano
26. Berti Lucia ha scritto:
20 Novembre, 2006 10:08
Ciao Claudio
sono Lucia una tua fans da quando avevo 15 anni per la prima volta ho ascoltato le tue canzoni
scatenando in me tante emozioni.Mi piacciono tutte la mia preferita è Strada Facendo perchè
nella vita trovare un GANCIO in mezzo al cielo può dare la speranza di un futuro migliore:Il
gancio può essere interpretato come un amico,una persona che ti da una pacca nella spalla e ti
dice coraggio e più in alto Dio.Tu sei un gancio per tutte quelle persone che arrivano a
Lampedusa senza conoscerli,senza sapere da dove arrivano “combatti ” in prima persona
affinchè possano trovare nel nostro paese il loro “gancio” .
Nell’ultimo cd quello degli altri adoro 5 minuti.Ci vediamo sabato a livorno con Antonella
Marilena Graziella Ciao e GRAZIE Lucia
27. Monica '59 ha scritto:
20 Novembre, 2006 08:17
Ciao Caro Claudio,
come fare in modo conciso a scegliere una tua canzone a cui associare un momento particolare o
una emozione. Tutte e dico tutte, sin dai tempi di Signora Lia contestualizzano un momento
della mia vita, allora come oggi. Ho viaggiato nelle strade dei miei anni accompagnata dalle tue
poesie e dalle tue melodie.
Inutile dire che vorrei, o Dio se vorrei, essere là Venerdì o Sabato ad ascoltarti, ma anche tutti
gli altri che hanno scritto sul Blog lo desiderano ed il motivo per tutti è forse l’unico: la tua
poesia in musica…e… E TU…Claudio, amico caro dei miei, dei nostri anni.
Buon viaggio.
Monica
28. Cristiana ha scritto:
19 Novembre, 2006 21:42
Caro Claudio,
chi ti scrive è una donna di 36 anni con un marito e 2 splendidi bambini.
Dopo la nascita del mio secondo bambino,ho sofferto di depressione e tu con le tue canzoni hai
accompagnato il mio percorso per arrivare alla guarigione.
Nei tuoi testi trovavo frasi in cui riconoscevo il mio animo;sentivo di “non aver amato mai
abbastanza”i miei cari ma soprattutto me stessa,fino a quando ho capito che cosa era “che mi
faceva andare avanti e dire che non è finita”.
“La vita è adesso” il mio lavoro i miei figli,ma soprattutto me stessa e sperare sempre che”il
domani sia migliore perchè il domani…..”
29. Laura ha scritto:
19 Novembre, 2006 20:37
Claudio è cominciato ad entrare nella mia vita circa 19 anni fa, quando sono nata.
Posso dire che la sua musica mi ha accompagnata da lì; dai primi anni della mia vita, per
arrivare poi a quando ho cominciato ad acquisire una certa indipendenza, fino ad oggi. Un
percorso sempre costante che non mi ha mai lasciato sola. Passo dopo passo cominciavo a
cogliere la magia, il trasporto, e il vero significato delle sue canzoni. in particolar modo, iniziai
a capirlo parallelemente al momento in cui mi accorsi che i miei genitori si erano separati.
Esattamente nell’anno in cui uscì “Oltre”. In quel periodo vedevo mio padre una volta a
settimana e ogni volta che veniva a prendere me e mio fratello, in macchina c’era sempre quella
cassetta, oltre, e colpita sopratutto da “mille giorni di te e di me” indagavo nei meandri di quelle
parole e risentivo un pò la storia di mio padre e di mia madre, risentivo quell’addio indecifrabile
per me, di fronte al quale ero così impotente e il quale mi lasciava un grande peso nel cuore e
contro il quale poi ho cercato di combattere con tutti i miei futili mezzi. Poi sono passata a
qualche anno dopo, dove cominciavo a cercare altre canzoni da ascoltare e andavo sul sicuro,
cercando tra le cassette di claudio di mia madre e trovai una canzone nella quale mi
rispecchiavo in quegli anni dove mi avvicinavo alla mia adolescenza; “Ragazza di campagna”.
Cominciai ad acquistare, poi tutto quello che prima del novanta mi ero persa, ad informarmi su
di lui e a tappezzare i muri della mia cameretta con i suoi poster. anno ‘97 Il primo programma
televisivo di claudio,”Anima mia” e la prima volta che tutti lo vedevamo mettersi in gioco, dopo
anni di assenza dalle scene, Non mi persi una puntata e le registrai tutte. Poi la mia grande
delusione nel ‘98 quando non mi consentirono di andare al concerto dell’ olimpico “Da me a te”
perchè ero “troppo piccola”! Ma un’altro evento che ha segnato la mia esistenza, e che lego
estremamente a un cd di claudio, è quando a 16 anni ho avuto il mio primo ragazzo del quale mi
ero perdutamente innamorata e proprio come “questo piccolo grande amore” lui mi illuse che
fosse amore, quando invece, un giorno, venne e mi disse che pensandoci bene non era poi così
sicuro che fosse proprio amore. Ed io… non mi sentivo più niente… con quelle parole lui mi
distrusse totalmente. Passai così da “Quel giorno”, “con tutto l’amore che posso” e “La prima
volta” per passare a …”Quanto ti voglio”. Un urlo disperato verso il tempo che era l’unico che
potesse guarirmi e che io pregavo affinchè passasse in fretta. Amori persi, Amori ritrovati,
amori che poi tanto amori non sono, amori sognati e amori andati. Forse la musica è una di
quelle forme d’arte che riesce a trattare meglio l’argomento, “amore”. Un incontro tra musica e
poesia che ci fa entrare in un mondo di tutti ma ascoltandolo si fa sempre più tuo. Claudio è un
grande poeta, un grande musicista, e un grande uomo. Sa inventare quell’attimo di eterno che
non c’è.
30. RITA GALEAZZI CAPONI ha scritto:
19 Novembre, 2006 20:36
Ho avuto la fortuna di conoscere Claudio come assessore alla cultura della mia
città,AULLA,quando ha vinto il PREMIO LUNEZIA.
E’ stata una grandissima emozione !!!!
A tavola,poi, dopo la serata della premiazione è stato una persona veramente eccezionale ,ha
cantato per noi Patapan (che non canta poi tanto spesso!) regalandoci attimi di profonda gioia
che non dimenticherò mai.
E’ una persona unica,un vero poeta,forse l’unico del nostro tempo,che sa unire il sentimento alla
musica con una delicatezza straordinaria.
GRAZIE, Claudio di essere venuto ad Aulla, …..a presto,spero !
Rita , Sandro … e tutti gli amici di Aulla. P.S. Abbiamo in comune il 4- 8- 73
31. Fabio Orselli ha scritto:
19 Novembre, 2006 20:32
Caro Claudio….
ascoltarti quasi ogni giorno dall’inizio degli anni ‘80, dai tempi di “Strada Facendo”.
Riscoprire ogni giorno per il mio carattere introverso, canzoni come “Solo” o “Quante Volte”
oppure “Poster” per la mia voglia di fuggire e veder luoghi lontani quasi per sfuggire alla realtà
per poi,più tardi,sempre grazie a te e alle tue canzoni,tipo “Fammi andar Via” capire che alla
realtà non si sfugge perchè non è possibile fuggire da noi stessi. E insieme a te dopo 8 anni,
riuscire a metabolizzare un lutto gravissimo,mio padre,con “Patapàn”. Che dire ancora. E’ tutto
qui……
Fabio Orselli
Lucca
32. simonetta ha scritto:
19 Novembre, 2006 20:23
41 anni ex me baglioni e un mitissimo ho visti 3 dei suoi famosi concerti a tirrenia stadio e
palaalgida con le sue canzoni ho passato momenti belli e anche pultroppo brutti ma mi a sempre
fatto buona compgnia difficile scegliere una canzone tutte stupende sto cominciando a far amare
le sue canzoni anche amia figlia di 6 anni x me claudio e uno di famiglia e mi piacerebbe molto
darle una stretta di mano con affetto
33. giacomo ha scritto:
19 Novembre, 2006 19:28
ciao claudio mi chiamo GIACOMO è l’ultimo appiglio a cui mi aggrappo. prima di tutto le tue
canzoni sono stratosferiche non ricordo una che non mi piaccia.
non mi interessa il biglietto se viene meglio ma quello che ti chiedo è di fare un’appello sabato
25 novembre a mia moglie MANOLA che mi faccia tornare nella sua vita perchè mai come in
questo momento ho sentito il bisogno di lei. mio padre sta lottando contro una malattia e solo lei
con la sua forza può essermi di aiuto e poi per tutto il resto per far vincere l’amore. lei sta
avviando le pratiche di separazione ma rimango sempre con la speranza che un giorno si
accorga dell’enorme sbaglio che sta facendo. quindi se puoi a parole tue fai qualcosa per me ti
ringrazio per tutto il bene che fai nella vita per tutti noi un abbraccio giacomo
34. LINDA ha scritto:
19 Novembre, 2006 17:04
CIAO CLAUDIO IO IL BIGLIETTO L’HO ACQUISTATO A LUGLIO APPENA HANNO
APERTO LA VENDITA PER ME E PER MIA SORELLA LEI ERA IN VACANZA E
QUANDO E’ TORNATA HA TROVATO LA SORPRESA! LA COSA CHE TI CHIEDO
CON TUTTO IL MIO CUORE, E NON T’ IMMAGINI CHE FELICITA’ MI
PROVOCHERESTI, E’ DI POTER ANCHE PER QUALCHE MINUTO FARTI
INCONTRARE CON MIA SORELLA, LEI HA CIRCA LA TUA ETA’ E SIN DALL’ INIZIO
DELLA TUA CARRIERA TI HA SEGUITO SEMPRE. SAI IO NON SO COSA FAREI PER
POTER VEDERE REALIZZATO QUESTO SUO SOGNO IO PER MIA SORELLA, COME
SI DICE, MI BUTTEREI NEL FUOCO LE DEVO TRA L’ALTRO LA VITA PERCHE’ SE
NON AVESSE INSISTITO COSI’ TANTO CON I MIEI GENITORI PER AVERE LA
SORELLINA, IO OGGI NON CI SAREI, TRA L’ALTRO SONO NATA IL 16 MAGGIO
COME TE! SEMBRA PROPRIO IL SEGNO DEL DESTINO! TI PREGO CLAUDIO
AIUTAMI IMMAGINO CHE FAREI UN REGALO A MIA SORELLA CHE SI
RICORDERA’ PER TUTTA LA VITA E QUESTO GESTO DA PARTE MIA SARA’ UN’
ULTERIORE PROVA DI QUANTO LE VOGLIO BENE! ANCHE SE TRA NOI CI
CORRONO DIECI ANNI DI DIFFERENZA SIAMO LEGATE COME DUE GEMELLE.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE E SPERO CHE MI AIUTERAI CI TENGO
IMMENSAMENTE! LINDA
35. Cinzia ha scritto:
19 Novembre, 2006 16:18
Ormai sono una donna-mamma. Già….a 40 anni la società ti considera così. Ma allora perchè
sono così emozionata di vederti venerdì 24 e tutte le altre volte è successo così, a Firenze,
Lucca, Tirrenia, Livorno. Ormai convivo con queste meravigliose sensazioni legate a te, alla tua
persona, al tuo modo di essere, di scrivere di cantare, di pensare, di essere così diverso dai tuoi
“colleghi”. Mi commuovo appena ti vedo e la magia continua per tutto il tuo spettacolo. La mia
follia è arrivata anche a venirti a trovare a casa (meno male sono scusata dall’età: avevo 18
anni) ed ero così contenta di averti visto solo alla finestra che per me era già una vittoria. Non
sono più così “pazza” ma la mia follia è più meditata, arriva più nel profondo, forse perchè l’età
ci fa essere più sensibili ma anche più veri e consapevoli. La mia canzone? se proprio devo
scegliere (ed è veramente una forzatura..) “Avrai” perchè mi sono commossa quando l’hai
scritta per Giovanni e perchè mi sono altrettanto commossa quando l’ho adottata come augurio a
mio figlio quando è nato:era tutto quello che volevo dirgli per spiegargli cosa è la vita!
Continua ad emozionarmi.!Cinzia
36. Katiuscia ha scritto:
19 Novembre, 2006 15:00
UN GANCIO IN MEZZO AL CIELO.
Era il 1978 quando mia madre uscendo dalla sala parto con me appena nata sentì “questo
piccolo grande amore” proveniente da una radiolina, credo che la tua voce mi sia entrata nel dna
da subito ed è così che ti voluto compagno di vita, sei così importante per me e tu nemmeno sai
che esisto,che strana la vita.
Ogni tua ospitata in tv per me è un modo di starti vicino,ogni concerto è un piccolo sogno che si
avvera, il giorno del mio matrimonio mi hai accompagnato con le tue canzoni e ogni momento
della mia vita è sempre sottolineato dalle tue note.
Ricordo un pomeriggio della mia infanzia, mi decisi a chiamare la “SIP” volevo il tuo numero
di telefono, ma dissero che non potevano darmelo…era privato. lo ti volevo solo salutare!!! Era
così normale per me,ti volevo bene e volevo parlare con te…
Che dire Clà, grazie grazie e ancora grazie per ogni tua “partecipazione” nella mia vita, sei il
migliore amico che ogni persona può desiderare.
Con immensa stima.
37. Mary ha scritto:
19 Novembre, 2006 14:23
Sto ascoltando “Gli altri tutti qui” ed è come se riavvolgesse il nastro di un film già visto: il
mio, accompagnato in ogni momento, bello o triste che fosse, dalla tua musica!
Notte di Natale, Una favola blu, Una faccia pulita, Ragazza di campagna, Chissà se mi pensi,
Giorni di neve… per i “sogni “di un’adolescente innamorata, corrisposta o meno…
Gli ultimi anni delle superiori con il tuo poster attaccato sopra il banco ed un solo errore…
essermi ammalata e averlo lasciato a scuola… (puoi immaginare come era al mio rientro?)
E poi Oltre, e via via gli altri album ad accompagnare la mia vita! Un figlio che già prima di
nascere ha partecipato a molti tuoi concerti (Firenze, Torre del lago, Lucca…) e a soli 2 mesi di
vita è entrato al teatro Verdi di Pisa per il tuo “Incanto” e ha dormito ininterrottamente per tutto
il concerto (quanto avrei voluto che si svegliasse e piangesse, non tanto, solo un pochino… per
attirare la tua attenzione…). Crescendo ha subito riconosciuto sui dischi e alla televisione “tato
Claudio” e ormai sa ( insieme al fratello) che l’unica occasione in cui non ci sono per nessuno è
quando c’è un tuo concerto!!!
Naturalmente ci sarò il 25, in prima fila, ma sarebbe davvero un sogno poterti stringere la mano
e ringraziarti per tutti i sogni che mi hai fatto vivere e quelli che mi fai ricordare.
Grazie di tutto
Mary
38. ILARIA 83 ha scritto:
19 Novembre, 2006 14:08
CIAO CLAUDIO,sono Ilaria e nasco a Piombino nel 1983.
Chissà se tra le migliaia di righe dei fan,ti capiterà mai di leggere anche queste, ma non volevo
rimanere col rammarico di non averci provato.
Provato a dirti un semplice ma sincero GRAZIE tra i GRAZIE,per ogni nota ,ogni canzone e
ogni emozione.Per quella sincronia perfetta che trovi tra testi e pentagramma,per quel modo di
raccontare l ‘amore di ‘tutti’ ,le storie della gente comune dalla semplicità dell’adolescenza ai
dolori del cuore,quelli grandi.
Sono nata ascoltando ‘CON TUTTO L’AMORE CHE POSSO’,mi addormentavo con ‘AMORE
BELLO e SIGNORA LIA’ (risultato di un’altra bramosia di mia zia per te!) e in definitiva
allevata a pane e …CANZONIERE!!!! Insomma ‘gira che ti rigira’ alle medie si strappavano
tutte i capelli per i thake that e io me li strappavo per te!!!
Ogni stagione che mi ha accompagnato è stata siglata da una tua colonna sonora e non è un caso
adesso se il mio finanzato o mio fratello si trovano soprapensiero a canticchiare ‘…mai più
come te…’o ‘…lungo il tevere che andava lento lento..’,la BAGLIONITERAPIA ha avuto i
suoi effetti!
Ad ogni compleanno,ogni Natale il regalo che chiedo è sempre il solito:vederti almeno una
volta e TUTTO IN UN ABBRACCIO dirti quanto riesci ad entrare nella vita di ognuno di noi
senza esserne sempre consapevole.E forse è anche per la semplicità con cui appari e ti ‘racconti’
, anche ‘SENZA MUSICA’ , che il tuo pubblico ti apprezza sempre più come uomo e come
cantautore.
Nella mezz’ora di viaggio per il lavoro,nelle serate a casa,nei tragitti per i tuoi concerti (E QUI I
MIGLIAIA DI SUPERLATIVI SAREBBERO D’OBBLIGO!),ci sono sempre le tue note che
mi accompagnano ,come mi accompagneranno la sera del 25 a Livorno insieme a un altro
gruppo di baglioniani che come me fanno il conto alla rovescia da luglio,quando disperati
temevamo di non trovare più i biglietti.
Insomma Claudio,ci sei sempre stato e sempre ci sarai:un giorno credo che pronuncerò il mio
fatididico ‘ si’ e come ogni giorno più bello della mia vita,tu sarai li’ anche con la distanza,per
immortalarlo con le tue canzoni….perchè se è vero che ‘LA VITA E’ ADESSO’ e ‘IL SOGNO
E’ SEMPRE’ , io con te non smetterò mai di sognare…GRAZIE!
ti abbaccio forte …ilaria
39. francesca bracali ha scritto:
19 Novembre, 2006 13:34
Ciao Claudio.
Sono una fra le tante tue fan, o meglio una fra quelle che ti seguono da sempre, ma non solo
come cantante, ma come poeta, scrittore di pensieri e parole , di commenti, di testi e di libri.
Sono una persona che ama la tua persona, nel senso più ampio del termine, amo i tuoi pensieri,
le tue canzoni, il tuo modo di fare, il tuo non esere vip. Ho 39 anni e ti seguo da quando sono
arrivata in Italia. Avevo 10 anni, figlia di emigranti in Svizzera decisi a rientrare in Italia per
coronare il sogno di una vita. Non parlavo italiano ma ho cominciato ad ascoltare la musica e
pure le tue canzoni anche se all’inizio non ti capivo. Da allora non ti ho più lasciato. Ricordo
che risparmiavo sulla piccola paghetta che mio padre riusciva a darmi per poter comprare ogni
tuo LP ed ogni volta mi chiudevo in camera ad ascoltare per ore le tue canzoni, le imparavo a
memoria e più avanti mi è capitato anche di svolgere dei compiti in classe usando alcune tue
canzoni, come ad esempio “I vecchi” o “Le ragazze dellEst”. Io vivo a Montecatini Terme e ho
fatto di tutto per seguirti quando tanti anni fa hai registrato un tuo album qui da noi. Conservo
ancora le foto che di nascosto ti ho scattato nella nostra pineta quando suonavi il piano e mi
sono nascosta nella biancheria dell’Hotel solo per vederti da lontano, perchè non avrei mai osato
neanche chiederti un autografo. Negli anni ti ho seguito nei tuoi concerti sia quando eri qui in
zona sia lontano. Nel 2003 eri qui a Montecatini. Il titolare del negozio di CD del centro mi
aveva invitata per conoscerti, ma io continuo a pensare che non sia giusto disturbarti, tu ci dai
già così tanto con le tue canzoni.Così ho preferito fare la fila alle 4 di mattina davanti al negozio
per comprare un biglietto in prima fila ed essere presente. Ci sarò anche a Livorno e a
Firenze.Come ci sono stata negli anni in tutte le tappe del tuo percorso musicale.
Anche stavolta le tue canzoni accompagneranno uno dei momenti particolari della mia vita, ce
ne sono stati tanti, belli e brutti, ma almeno in ognuno ho sempre trovato compagnia nelle tue
canzoni . Cosa c’è di più bello che seguire le tue emozioni, in qualche modo la tua vita, nelle
cose che racconti? Al concerto che hai tenuto a Firenze allo stadio con tanti artisti di strada ho
vissuto una delle esperienze più toccanti. Migliaia di persone, un palco grande come il campo da
gioco, i bambini, le luci e tu in mezzo a fare davvero da ponte tra le parole e il cuore, tra il cuore
e le emozioni, tra le emozioni e le lacrime, tra le lacrime e la voglia di amore, vero.
Continuerò a seguirti sempre, nei concerti, nei cd, nei libri, nelle interviste ecc, ma non sarò mai
tra le fan che ti vengono addosso, che insistono per un autografo, sarò piuttosto tra quelle
persone che guardano da lontano, che vivono le emozioni che ci dai come un regalo prezioso.
Ti dico solo “Tienimi con te” nelle tue canzoni, nelle tue emozioni, nelle cose che racconti
40. Loretta ha scritto:
19 Novembre, 2006 12:39
“Io, Baglioni e una canzone”………………”Loretta, Claudio, “SOLO”
41. Giulia ha scritto:
19 Novembre, 2006 12:36
Caro Claudio! Sei il primo cantante di cui ho ascoltato canzoni, il primo di cui ho visto un
concerto: avevo soltanto due anni, ricordo che nn finivi più di cantare e che mi addormentai di
botto. Crescendo ho capito che eri e sei tutt’ora, veramente importante per la mia mamma, così
quando voglio vederla felice, sò che basta una minima cosa di te. Ovviamente dopo quel
concerto, il primo, ne ho visti altri, una serie infinita…negli stadi, nelle piazze, nei palazzetti e
naturalmente anche a questo non mancherò, visto che vieni proprio nella mia città. Ora a 19 anni
posso dire ormai di non poterne più di te…..però un’ultima cosa la voglio fare….conoscerti per
toccare con mano “il sogno ” della mia mamma e per concordarci su data e luogo del rapimento.
Aiutami!!!! spero solo che visto che i tuoi concerti sono sempre infiniti, canti acqua nell’acqua,
una delle tue canzoni che preferisco e che mi ricorda il mio adorato mare che ad una
windsurfista non si può negare!!!! un bacio
42. Anna ha scritto:
19 Novembre, 2006 12:21
…Era il 1974 e mio padre scriveva: “Quando sentirai parlare del gabbiano Jonathan Livingston
e potrai comprendere gli sforzi e gli enormi sacrifici per apprendere i segreti del volo, intenderai
i primi segreti della vita e le tue esperienze saranno solo tue e di nessun altro…allora ricordati di
tuo padre, un “gabbiano particolare” e solo tuo…”.
Avevo otto anni, l’ho rivisto un paio di volte da allora e oggi, che ho quarant’anni, che non so
dove sia, trovo mille argomenti per perdonarlo, mi guardo le mani identiche alle sue e mi chiedo
perché non abbia voluto stringerle…ma poi mi ritrovo ad amare la sua assenza perché è ciò che
ha caratterizzato tanti voli della mia vita, perché ho sempre sperato di vederlo arrivare…ma la
vita è adesso…ed io ho imparato a volare…perché non c’è mai fine a un viaggio…anche se un
sogno cade…
Ti abbraccio
Anna
43. Simona ha scritto:
19 Novembre, 2006 11:52
CIAO CLAUDIO!CHE DIRE, SONO GIA’ EMOZIONATA NEL TROVARMI QUI A
SCRIVERTI.MI SENTO DI DIRTI SOLTANTO:GRAZIE. GRAZIE PERCHE’ MI SEI
STATO VICINO NEI MOMENTI PIU’ DIFFICILI, QUANDO NON CE LA FAI AD
ANDARE AVANTI E SENTI CHE TUTTO INTORNO CROLLA, E’ STATO BELLO
AVERE UN “GANCIO IN MEZZO AL CIELO”.GRAZIE PERCHE’ PROPRIO IN QUESI
MOMENTI, GRAZIE ALLA YUA MUSICA, HO RITROVATO L’AMORE E IL PIACERE
DI STARE CON LA MIA FAMIGLIA, CON MIA MAMMA E CON MIA SORELLA, CHE,
COME ME, TI SEGUONO DA TEMPO.GRAZIE PERCHE’ CON QUESTO RAPPORTO
RITROVATO E CON LE TUE CANZONI HO AVUTOI IL CORAGGIO E LA FORZA DI
ANDARE AVANTI, DI LASCIARE DA PARTE I TRADIMENTI E LE VIGLIACCHERIE
SUBITE; MI SONO SENTITA PIU’ FORTE ED E’ PROPRIO VERO “STRADA FACENDO
VEDRAI…CHE NON SEI PIU’ DA SOLO”. HO RITROVATO LA VOGLIA DI AVERE
FIDUCIA NEL PROSSIMO E IN CHI DA TEMPO MI STAVA VICINO,AMANDOMI,
SENZA PRETENDERE NULLA DA ME E ASPETTANDOMI, AVENDO A CUORE SOLO
LA MIA FELICITA’ E LA MIA SERENITA’.ED E’ STATO PROPRIO IN QUESTO
MOMENTO DI RINASCITA CHE SONO VENUTA AD UN TUO CONCERTO, A
FIRENZE, CON MIA MAMMA E MIA SORELLA, ED E’ STATO STUPENDO VEDERE
COME PROPRIO MIA MAMMA, FOSSE LA PIU’ EMOZIONATA.AD UN CERTO
PUNTO, NON SO COME, PROPRIO SULLE PRIME NOTE DI “MILLE GIORNI DI TE E
DI ME”, HO ACCESO IL CELLULARE ED HO COMPOSTO IL NUMERO DELLA
PERSONA CHE PIU’ MI ERA STATA VICINA;LUI HA ASCOLTATO TUTTA LA
CANZONE IN SILENZIO ED IO PIANGEVO.ERA ARRIVATA L’ORA CHE FOSSI IO A
DIMOSTRARE A LUI QUELLO CHE PROVAVO, SENZA PAURE E ESITAZIONI. DA
QUEL MOMENTO NON CI SIAMO PIU’ LASCIATI ED IL 27 MAGGIO DIVENTEREMO
MARITO E MOGLIE. GRAZIE CLAUDIO, GRAZIE MILLE.
44. DAVID ha scritto:
18 Novembre, 2006 22:23
io non ho mai detto amore tu mi manchi, aio, io l’ho solamente urlato …aio aio !
ciao claudio io sono david o pinturicchio se preferisci, ho 33 anni sono sposato con cinzia e il
frutto di questo amore si chiama matilde. di lavoro facciamo entrambi gli autisti di autobus
pubblici,
una di queste sere mia moglie mi ha regalato il tuo nuovo doppio cd: gli altri tuttiqui ; e io
ovviamente con la bramosia e tanta voglia di ascoltarti ho inserito il cd nel lettore del bus e me
lo sono ascoltato. durante il percorso (cecina -riparbella) è salita una signora che, dopo aver
timbrato il biglietto , è rimasta in silenzio ad ascoltare quel meraviglioso cd. alla fine del tragitto
giunti al capolinea , la signora si appresta ha scendere e dopo il saluto mi dice:
” grazie e complimenti per il meraviglioso viaggio…” adesso io sto’ pensando:
io ho guidato bene? le tue canzoni gli sono piaciute? o entrambi?…
se potremo ioncontrarci mi dirai la tua opinione …io ho comunque la mia……
grazie per come rendi piacevole anche il mio lavoro. david
45. Maria-Cristina ha scritto:
18 Novembre, 2006 21:16
E tu come stai? Da lì ho iniziato a girare e rigirare sapendo però dove andare….alla ricerca di
attimi di eterno, inseguendo il sogno e facendo dell’irrealtà un luogo dove il mio cuore fosse in
sintonia con il cuore di Claudio.
Strada facendo ho iniziato, ragazzina diciassettenne, anche a godere della frenesia, della gioia e
dello stupore genuino che ogni concerto mi procurava e continua a procurare.
Dosi rigeneranti di sana e buona energia, sorrisi felici anche nei momenti di tristezza, di vuoti
che mai si colmeranno, nei giorni di malinconia e monotonia.
E ancora adesso, dopo quasi trent’anni, il viaggio continua e Claudio e’ sempre sulla rotta del
mio cuore ed io, grazie a lui, sono viaggiatrice sulle ali del tempo e della fantasia, alla ricerca
forse di un posto che non c’e', di una sensazione fuggente ma sicuramente molto, molto
appagante!
Clabber 8508
46. tiziana ha scritto:
18 Novembre, 2006 19:16
Sono sicura che il 25 Novembre vorresti impegnarti a fare due chiacchiere con ogni persona che
incrocia il tuo sguardo ; io ti chiedo se proprio vuoi meravigliarci di chiamare sul palco una mia
grande AMICA : TANIA
Tiziana per Tania
47. Barbara ha scritto:
18 Novembre, 2006 13:52
E’ sempre stato il mio mare, il mio angolo di libertà e di pace,
Viareggio.
Il mare che ha vista crescere e che mi ha aspettata anno dopo anno,
come a un appuntamento silenzioso a cui non sono mai mancata. Quanto
tempo è passato da quando ridevo felice nelle foto del babbo, piccola
piccola, il cappellino rosa e i piedini a schizzare le onde, le
formine fatte con la sabbia bagnata e il canotto arancione da gonfiare
ogni estate. E sempre, ogni volta che sono partita sapevo che sarei
tornata, a lasciarmi scivolare addosso giornate lunghe e pigre, senza
obblighi nè orari
E poi, in quell’estate indimenticabile, per una volta non mi sono
messa in viaggio io per venire a un tuo concerto, ma sei venuto a
trovarmi tu, Claudio. Doveva succedere che le nostre strade si
incrociassero a Viareggio, prima o dopo. E’ stato nel luglio 2004,
per il Festival Gaber, ricordo la sorpresa quando l’ho saputo,
ricordo l’attesa, a cancellare dal calendario un giorno dopo
l’altro, fino al 21, il mio compleanno, quando mi hai fatto il
regalo più prezioso che mai abbia ricevuto, e io così confusa e felice
da non riuscire neanche a dirti grazie….
E poi la sera dopo, quando dal pianoforte sono uscite le prime note…
un tuffo al cuore… Patapan! Pensavo che non
l’avresti mai cantata davanti a un pubblico, e invece è successo proprio a Viareggio,
e per me è stato come se tu avessi voluto farmi vivere un piccolo incantesimo, a me soltanto in
mezzo a tanta gente…
Era tutto così strano e immobile, come se anche l’aria e il cielo scuro si fossero fermati ad
ascoltarti, emozionati, trattenendo il respiro, e sentissero i miei stessi brividi…
Credo di non averti mai sentito tanto vicino come quella sera, quando
hai tirato fuori il tuo dolore e il tuo rimpianto per quel padre che
dopo averti tenuto per mano per tanto tempo, un giorno si era fermato
senza aspettarti, e lo hai fatto senza difese, senza barriere, senza
niente che ti separasse dalle persone che si trovavano là
Non so quanto ti sia costato cantare quella canzone, ma forse per te è
stato un modo per camminare ancora una volta a fianco di tuo padre, e
io ascoltandoti forse per la prima volta sono riuscita a salutare il mio amato
nonno, anche lui saltato giù un giorno senza aspettarmi, e a pensare
che il nostro non è stato un addio ma solo un arrivederci
Dopo ho sperato in qualche modo che tu non cantassi Patapan mai più, in nessun altro posto,
perchè rimanesse come un momento prezioso e
irripetibile che avevi voluto condividere con chi era là con te,
in quella notte fatata di mezza estate
un abbraccio
Barbara
48. Sandra ha scritto:
18 Novembre, 2006 09:08
Mi chiamo Jacopo, sono biondo e ho 9 anni, e sono appassionato di Harry potter. La mia
mamma mi dice che ho iniziato a abitare nella sua pancia una sera di martedi di gennaio dopo
che te in televisione avevi cantato o babaluba. Quando poi sono uscito dalla sua pancia mi
cantava avrai, ma io preferisco Ufo Robot. A scuola con la maestra Lisa abbiamo fatto una
recita e ci siamo divertiti a ballare con la canzone ufo robot, vestiti col domopak. La mia
maestra Lisa non ha trovato il biglietto per venire al tuo concerto e con questo concorso cerco di
vincere per lei che è una maestra un po’ brontolona ma molto simpatica. Lisa è nata a Salviano
proprio dove è nata anche la mia mamma e erano piccole insieme e ascoltavano le tue canzoni.
A Lisa piace tanto la musica e ballare. Se porto il biglietto a scuola sviene davanti a tutti gli
alunni.
Lo vorrei vincere per Lisa, perchè la mia mamma ce l’ha già da tanti mesi.
Ciao, Jacopo
49. Andrea ha scritto:
18 Novembre, 2006 08:42
Caro Claudio,
la mia è una storia come tante, ed inevitabilmente si fonde e confonde con le migliaia di storie
che attraversano e segnano le vite di chi ti segue.
Eppure per me ha il sapore del ricordo, del totale abbandono alla memoria, per combattere
l’oblio cui sembra condannarci la rapidità cui ogni giorno dobbiamo sottostare.
E’ la storia di un padre e un figlio, separati da cinquant’anni d’età ed uniti dal comune sentire,
dall’amore più intenso, quello che si comunica con uno sguardo, o un rimprovero. Avevo 4 anni
quando, in viaggio verso le Dolomiti, mio padre ed io per la prima volta ascoltammo “La vita è
adesso”. Erano gli anni in cui il mondo si celava agli occhi di un bambino che non conosceva
ancora il dolore e sentiva solo il profumo del bosco, e si guardava allo specchio , sul lago.
Rimpiango l’età in cui ero follemente e splendidamente ingenuo, come solo i pazzi e i bambini
sanno essere. Ora che vedo mio padre invecchiare, rimpianti e rimorsi si affastellano e
comprimono i miei pensieri. Mi resta il conforto del ricordo di quella cassetta suonata per la
prima volta, e ascoltata mentre, seduto di dietro, guardavo gli occhi di mio padre, e sorridevo.
50. Antonella Calugi ha scritto:
17 Novembre, 2006 22:48
Quando
Quando……… mi sono innamorata la prima volta ..Questo piccolo grande amore
Quando……… sono stata tradita la prima volta…Porta Portese
Quando………adolescente litigavo in famiglia….E adesso la pubblicità
Quando………nelle notti d’estate sognavo ad occhi aperti …Ragazza di campagna
Quando………sognavo ad occhi aperti di essere altrove.. Poster
Quando………ero triste e avevo bisogno di un “gancio in mezzo al cielo” …Strada facendo
Quando………sognavo la mia indipendenza…Casa in costruzione
Quando………è nata mia figlia CLAUDIA… Avrai
Quando………mi sento allegra senza motivo…. Serenata in Sol
Quando………vedo alla televisione o leggo sui giornali notizie sugli immigrati ….Le ragazze
dell’Est
Quando………sono in crisi con mio marito … Quei due
Quando………mio padre di 80 anni mi fa un poco perdere la pazienza… I vecchi
Potrei continuare all’infinito perché, se ci penso bene è difficile per me pensare ad un momento
o ad un avvenimento della mia che non trovi un riferimento in una canzone di Claudio.
Antonella Calugi
51. Maila ha scritto:
17 Novembre, 2006 21:45
Caro Claudio, anch’io faccio parte delle numerose fans che ti hanno seguito dall’inizio della tua
carriera e spero di poter ascoltare le tue canzoni per altro tempo ancora.Non è per me però che ti
invio queste righe, bensì per conto di mia sorella minore che era veramente “persa” per te tanto
da seguirti ad ogni concerto.Alcuni anni fa io e lei partecipammo ad un concorso telefonico di
una nota compagnia ed io vinsi l’ingresso gratis per il tuo concerto a Firenze.Mi accompagnò
anche lei ed era così felice che sembrava tornata adolescente anche se aveva
trent’anni.Purtroppo ho scritto “era” perchè Milva non c’è più da 4 anni.Adesso che ho la
possibilità di rivolgermi direttamente a te ti chiedo solo un piccolo favore:se durante la tua
esibizione a Livorno puoi dedicarle una canzone.Per me significherebbe essere riuscita a farle
un meraviglioso regalo e a dimostrare che poi non è così vero che i nostri cari li perdiamo per
sempre ma se vogliamo riusciamo a trovare l’occasione per poter stare assieme a loro anche, per
esempio, grazie ad una bella canzone di Claudio Baglioni.Ti ringrazio tantissimo.Maila
52. Lucia ha scritto:
17 Novembre, 2006 21:15
Che dirti Clààààààààààààààààààààààààààààà sei unico, un grande……………. un
magoooooooooooooooooooooooooooooooooooo solo tuuuuuuuuuu mi regaliiiiiiiiiii
puraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa felicitààààààààààààà al 100% con la tua musicaaaaaa ………….con la
tua dolce voceeeeeeeeeee splendida .Sono una tua fanssssss da sempre vengo quando posso ai
tuoi concerti ma non mi bastono maiiiii perchèèèèèèèèè sono tre ore di magiaaaaaaaaaaaaa di
star bene, di felicitààààà per meeeeeee .Se potessi avere una bacchetta magicaaaaaaaaaa per
potertiiiii per una volta incontrare te da vicino sarebbe per me una felicità
indescrivibileeeeeeeeee chissààààààààà se avrò una fortuna un giorno incontrare te grande
clààààààààààà un artistaaaaaa spendido ,e insuperabile ma soprattutto un gran uomo . Si dice che
i sogni son desideri chissàààààà se un giorno non lontano ……….. (spero) il mio sogno possa
diventare pura realtà. La mia vita è rappresentata dalle tua canzoni grazie per tutto quello che ci
trasmetti puro benessere e momenti magici ……………se sono giù io ho una cura infallibile per
farmi tornare il sorriso ascoltare te e ritorna il sole anche se la giornata inizia storta .Grazie
Clàààààà per tutto quello che ci regaliiiiii a noi fans attimi di pura felicità con i tuoi concerti e
faccèèèèèèèè sempre sognàààààààààààààà un bacio da Lucia una super fanssssssssss che ti vuole
un bene immensooooo …………Ciao Clààààà baciiii Lucia
53. Matteo MASSA ha scritto:
17 Novembre, 2006 18:27
25\11\2006
tutti a Livorno!
CLAUDIO FACCI SOGNARE!!!
54. maricetta ha scritto:
17 Novembre, 2006 17:35
Il mio primo ricordo di Claudio Baglioni risale ormai a più di vent’anni fa… Se penso a dove
mi trovavo non è affatto una cosa piacevole… Ero in un centro per grandi ustionati con la
riserva sulla vita e avevo 15 anni ed una gran voglia di continuare a vivere nonostante tutto
quello che mi stava accadendo. Avevo pochissimi contatti con il mondo esterno e uno era una
radio privata che trasmetteva in continuazione soprattutto la notte tutto Alè oo. Mi ha tenuto
compagnia per quasi tre mesi e praticamente da allora non ci siamo più lasciati
55. Grazia ha scritto:
17 Novembre, 2006 16:38
Una canzone?
Sì, ma non per un amore, o per un’amicizia ma una canzone per la mia crescita.
La mia passione per la musica di Claudio Baglioni è cominciata il giorno in cui ascoltai “E
adesso la pubblicità”.
Perchè ero io quella ragazzina (quella schienuccia da uccellino) che guardava, attraverso i vetri
della mia camera, i grigi marciapiedi all’imbrunire della giornata.
Ero io quella ragazzina che voleva fuggire da quella realtà quotidiana che era troppo stretta,
troppo infelice e timida.
Ero io, quella ragazzina che litigava contro le smorfie di un fratello (e aggiungo una sorella) e
cercava di aiutare come poteva quei genitori che dovevano combattere per mantenere una
famiglia un po’ troppo numerosa, lavorando come operaio mio padre (mani da operaio a vita) e
bidella mia madre non si e’ rassegnata e neanche spera).
Ero io quella ragazzina che accendeva lo stereo “a palla” ad ascoltare “Un nuovo giorno o un
giorno nuovo” e ci ballava su come una pazza per scappare nel suo mondo fatto di pennelli,
colori e carboncino.
No. Non basta una sola canzone per raccontare quello che hai rappresentato…
Ora, sono diventata donna, nascosta in fondo ad un’amarezza e che cerca sempre di far finta che
il mondo sia un bel posto. E sono questa donna, con pregi e difetti,anche grazie a te, alla tua
musica e a quel modo che hai di vivere la vita, con quel velo di malinconia che hai negli occhi e
che ti rende “Un po’ di più” che un semplice Uomo.
Non smetterò mai di ascoltare la tua musica. Hai un angolino in ognuno dei miei quattro
ventricoli del cuore, per sempre.
Ti voglio bene.
Grazia
56. Simona ha scritto:
17 Novembre, 2006 14:40
Avevo quattordi anni quando ti ho conosciuto, non ero più una bambina ma non ero ancora una
donna “le lacrime in tasca annusavo la vita con l’anima in mano”, e tu, Claudio, sei entrato
prepotentemente nella mia esistenza, mi hai accompagnato nella mia crescita e non mi hai più
abbandonata, anche adesso che ho 36 anni, un marito e due figli.
Sono passato tanti anni da quel primo incontro e se penso al mia passato nono posso non
ricordare i miei primi scontri con i miei genitori e quante volte ho pensato “babbo me la paghi,
domani scappo via”; non posso non ricordare il mio primo amore, i primi batticuore, i primi
baci.
Era inverno e faceva fredddo e la canzone che mi suonava in testa diceva “..amori al buoi dei
portoni si scrollano la pioggia dai capelli come cani..”, poi è arrivata la primavera e come in
“fotografie” qualcosa in quella storia si èspento ed è finito tutto ed avrei voluto gridare “io ti
amo, ti amo, ti amo , ma perchè sei tanto bella, perchè non scompari..”
“Strada facendo” ho conosciuto l’amore della mia vita, era estate, l’aria frizzante e “amori
vanno scoppiettando incontro al mare con il costume sotto” e stavamo “accoccolatiad ascoltare
il mare”.
Io della provincia di Pisa, Daniele di Milano, nessuno avrebbe scommesso sulla nostra storia,
per noi è stata una sfida ed a volte è stata davvero dura, quante notti ho pianto ascoltando “e se
potessi fare in modo che Roma non fosse lontano per te…
Poi a dispetto di tutto ci siamo sposati e mentre aspettavo l’arrivo di Tommaso ho capito che
“avevo sognato su un treno che” questa volta era partito per un viaggio misterioso e bellissimo.
“Avrai” è la prima canzone che che ho dedicato a Tommaso e che gli ho sussurrato nelle lunghe
notto insonni, non avrei potuto trovare parole più belle che riescono ad arrivare all’anima.
E poi è arrivato anche Giovanni che a cinque anni canta a squarciagola “tutti qui” e “cinque
minuti e poi un jet partirà”
Questa è la mia storia e tu sei sempre presente.
Grazie per tutte le emozioni che hai saputo trasmettermi nelle tue canzoni e come dice
Tommaso “sei un grande”
Simona
P.s. venerdi io Daniele e Tommaso saremi lì ad emozionarci ancora.
Tommi e Giovanni hanno l’autografo di Totti, ma per il tuo farebbero carte false.
In bocca al lupo per il concerto!
57. Francesca ha scritto:
17 Novembre, 2006 14:40
“IO, BAGLIONI E UNA CANZONE”: chi mi conosce sa che potrebbe essere il sottotitolo della
mia esistenza, o meglio della parte più gioisa e giocosa di essa.
E’ da oltre un ventennio ormai, gande mago dai capelli color della luna, che sei entrato nella
mia vita per regalarmi, quale moderno Melquìades dei miei cento e più momenti di solitudine,
meraviglia e stupore…. E da allora è cominciato un fantastico viaggio tra note, emozioni e
canzoni.
Sceglierne una in particolare non è facile: in qualche modo tutte mi appartengono e mi sono
appartenute: nel momento in cui le ho scoperte e le ho fatte mie, in quello in cui le ho cantate a
squarciagola, o quando ci ho riso e pianto sopra, o quando, emozionandomi ancora oggi come la
prima volta, le sento casualmente passare per radio.
Una, però, occupa un posto particolare nel mio cuore ed è “La vita è adesso”, e non solo per
l’emozione e la forza che riesce a trasmettere, ma perchè è da lì che è cominciato tutto: ricordo
ancora quella notte stellata di agosto, quando grazie ad un biglietto regalato da qualcuno ( … o
forse piovuto dal cielo !!! ), vidi per la prima volta un tuo concerto: ma non fu tanto il tuo dolce
sguardo a colpirmi ( eri un puntino bianco troppo lontano), quanto la luce che scorsi negli occhi
di due ragazzi seduti dietro di me che cantavano abbracciati ogni parola delle tue canzoni;
rimasi letteralmente stregata da quell’energia che sembrava legarli in un tutt’uno verso il centro
del palco.
Ancora quattordicenne, ma cresciuta troppo in fretta per qualche guaio dell’esistenza (avevo da
poco perso il mio adorato papà), avevo smarrito quell’entusiasmo e quello stupore verso la vita,
ma è bastato chiudere gli occhi e spalancare il cuore per venire travolta dalle note di quella
canzone…………………..
Da allora ne è passato di tempo, ma quel dorato incantesimo, che mi aveva reso parte di mille e
mille fiammelle che vibravano all’unisono in un unico cuore, ancora continua: si è tinto di
giallo, di rosso e di blu, si è profumato di odori, colori e suoni di isole d’altomare, si popolato di
nuovi sguardi, nuovi sorrisi, nuovi cuori.
Allora grazie bel cavaliere bianco e nero, compagno di tante avventure, per avermi ricordato che
“c’è sempre la possibilità di andare avanti” e che c’è ancora tanta strada da fare insieme……..
perchè non si può mai smettere di sognare!
CON TUTTO IL BENE
Francesca (Grosseto)
58. Luca ha scritto:
17 Novembre, 2006 14:26
1975: Sabato Pomeriggio, il catechismo, la prima cotta, il primo dopo barba! Eh, si, nel 1975
ero un ragazzino undicenne, timidissimo e complessato e pure occhialuto! (come Claudio nei
primi tempi della sua carriera)..a quel tempo non seguivo più di tanto la musica,ma in estate
andavo sempre in vacanza in un paese dove la sera ascoltavamo le canzoni sul mitico juke-box!
E’ lì che ascoltai per la prima volta Sabato Pomeriggio e mi piacque perchè era orecchiabile,
romantica e quando Claudio cantava il ritornello mi sembrava che si inerpicasse su sentieri dove
non osano neanche le aquile! (a quel tempo non avevo le idee ben chiare sulla musica come
oggi si intende!).Dopo le vacanze iniziai il catechismo per fare la Cresima e li conobbi una
bambina più piccola di un anno: mi conquistò subito,ma essendo timidissimo non sapevo come
farglielo capire…la prima brillante idea fu quella di attirare la sua attenzione usando il
dopobarba che il babbo usava quotidianamente. Così me ne cosparsi il viso sicuro che ne
sarebbe stata conquistata (d’altronde quanti ragazzini di 11 anni usano il dopobarba se non
hanno ancora idea di cosa sia la barba?). Ahimè, non fece alcun effetto..Già disperato mi venne
un altro colpo di genio: la settimana seguente, prima che cominciasse la lezione mi avvicinai a
lei e cominciai a canticchiarle: ” Senza te morirei, senza te scoppierei…..”.Beh, non so se fu la
mia voce (ci credo poco!) o cos’altro ma mi rivolse la parola e dimostrò di apprezzare che le
cantassi con la mia voce stridula le parole della canzone più in voga di quell’anno. Così spezzai
il ghiaccio con lei e da quel giorno ho capito che la vera bellezza non è quella che appare ma
quella interiore…Grazie Claudio!!
59. Daniele Scarioni ha scritto:
17 Novembre, 2006 14:22
…il giorno che è nato mio figlio Tommaso ho provato la più forte delle emozioni della mia vita
ed in quella sala parto di fronte a quel piccolo capolavoro della natura pensavo che mi sarebbero
venute in mente le cose più incredibili ed invece ho cominciato a sentire le note e le parole della
canzone più bella che un uomo può dedicare al prorpio figlio.
Tornando a casa, dopo la notte insonne, ho riascoltato mille volte quelle note e quelle parole,
sentendo gli occhi riempirsi di lacrime e sperando che tutto ciò che avevi scritto si potesse
avverare anche per mio figlio ed ancora oggi, quando canto “Avrai”, sento le lacrime salire da
dentro.
Ancora lo stesso stupore ho provato dedicando le stesse parole a Giovanni, secondo nato.
Per questo venerdì, insieme a mia moglie Simona ed a Tommaso, che vede a nove anni il tuo
secondo concerto, saremo lì da qualche parte in quel palazzetto, insieme ad altri e come tanti
altri; sentirò ancora una volta quelle lacrime salire e abbraccerò Tommaso che incredulo non
capirà quel pianto, ma al quale auguro di provare le stesse emozioni…
Daniele Scarioni
60. Linda ha scritto:
17 Novembre, 2006 13:53
Caro Claudio,
poche parole per dirti che sei speciale. Il calore della tua voce mi scalda come un abbraccio nei
momenti tristi. Le parole delle tue canzoni sono sempre quelle giuste al momento giusto.
Trasmetti amore, cosa rara oggi. Chi non ti conosce davvero si è perso qualcosa di importante in
questa vita.
Un bacio e grazie di esistere.
Linda
61. Simona F. ha scritto:
17 Novembre, 2006 12:51
Ciao Claudio!!! Anche io faccio parte dell’enorme stuolo di tuoi estimatori dal 1971, ora ne ho
46, impossibile dire quale canzone io ricordi per una storia particolare. Ogni momento della mia
vita, bello o brutto, è stato segnato da una tua canzone, praticamente sono cresciuta con te!
Il momento più straordinario? Il concerto del 2000 al Palalottomatica di Roma, dove
straordinariamente avevo unito più generazioni. Mia nonna, mia mamma, mia sorella, mia figlia
ed io. STUPENDO!!!! Sono felice di aver regalato loro un concerto che tanto desideravano
vedere. E, per ciò che riguarda mia nonna e mia mamma, sono sicura che continueranno a
seguirti anche se non sono più tra noi, ti seguiranno come sempre e canteranno con te e per te da
lassù le loro notti di note.
Un bacio
62. Stefania ha scritto:
17 Novembre, 2006 12:42
Riassumere in una canzone di Claudio più di trent’anni di emozioni non è certo cosa facile.
Il mio in effetti è un percorso di emozioni iniziato all’alba della mia adolescenza quando,
tornando a casa da scuola con il transistor attaccato all’orecchio, scoprivo nelle hit di allora
questa voce intensa che ti arrivava dritta al cuore, cantare Questo piccolo grande amore.
Erano i primi anni 70 e fu amore a primo ascolto.
Così non ho mai smesso di seguire e di inseguire il successo di Claudio, comprando i suoi dischi
(conservo ancora gelosamente i vecchi enormi LP), partecipando ai suoi concerti in giro per la
Toscana.
La mia giovinezza è scorsa ascoltando Amore bello, con Sabato pomeriggio mi sono
innamorata, con Strada facendo mi sono anche divertita insieme a mio marito, quando nostro
figlio Dario se la cantava come ninna nanna per poi abbandonarsi al sonno nel suo lettino. Il
caso ha voluto che Mille giorni di te e di me accompagnasse un momento difficile del nostro
matrimonio.
Ogni volta che riascolto queste canzoni scopro che hanno lasciato in me emozioni indelebili,
ricordi che rivivo ogni volta con i profumi, con le sensazioni di allora…
Un lunghissimo percorso quindi che non finisce, anzi continua e passa di generazione in
generazione. Si perchè nostro figlio Alessio, nel raccogliere in un DVD delle bellissime foto di
una vacanza con la sua ragazza, le accompagna tra le altre con Tienimi con te…
Io il mio biglietto nel cassetto ce l’ho da alcuni mesi e sarò al concerto di Livorno insieme a mio
figlio e la sua ragazza.
Mi sembrava un bel modo di raccontare il “mio” Baglioni!
63. antonella ha scritto:
17 Novembre, 2006 12:26
Non mi piacevi,neanche un po’.DIicevo alla mia piu’cara amica, che invece ti adorava :come
cavolo fa a piacerti uno cosi’che e’una lagna non a caso lo chiamano agonia. Era il 1972 ed
avevamo appena 12 anni io e la mia amica
Carmen.Ne e’passata acqua sotto i ponti da allora visto che adesso sei ‘l’unico che potrebbe per
cosi’dire infastidire mio marito.Mi dispiace che le mie colleghe non ti apprezzano come ti
apprezzo io(forse sto chiedendo troppo alla loro pazienza visto che in ufficio ahi LORO
’si ascolta solo discografia completa di Claudio Baglioni) ma io non demordo e mi dico non
e’successa la stessa cosa a me?Diamo tempo al tempo caro Claudio perche’la tua musica e’per
tutti ma non da tutti ci solo tanti stupidi al mondo .La mia canzone preferita?e come si fa a a
decidere?FAMMI ANDAR VIA .Dalla tua bellissima ossessione e dal mio fanatismo .CI
VEDIAMO, ANZI TI VEDO IO IL 14/12 A MILANO da sola senza nessun familiare che possa
distrarmi ma con tante altre e altri come me che possono capire e non compassionarmi come
fanno le mie due scellerate bellissime e acculturatissime figlie che non fanno altro che
prendermi in giro del tipo:MAMMA MA LA SMETTI DI FARE LA STUPIDA?E ABBASSA
LO STEREO PER FAVORE CI DEVE SENTIRE TUTTO IL CONDOMINIO? Che mi senta o
meno tutto il condominio non e’che poi me ne frega piu’di tanto sono cosi’e me vanto, fiera di
saper ascoltare un poeta in musica CIAO CLA’
64. Serena ha scritto:
17 Novembre, 2006 11:20
C’era una volta Me….
C’era una volta Me, una ragazza come tante che un giorno decise di raccontarsi, di diventare per
una volta ancora la protagonista di una storia che narrava la sua vita. Da tempo infatti Me non
era più la persona più importante per se stessa, non lo era più da quando aveva fatto capolino
nella sua esistenza un tenero musetto, un amore di bimba che le aveva rubato, con infinita
dolcezza, la spensieratezza e l’indipendenza che fino a quel giorno avevano contraddistinto
Me…
” libertà risali a ieri, la ricordo a mala pena, eri tutti i miei pensieri, il mio pranzo la mia
cena”…..
Me era felice; quella vita da Signora Lia , tra piatti, marito e televisione, non le andava stretta,
ma qualche volta guardava indietro, chiudeva gli occhi e ripensava a quel tempo in cui tutto
ruotava intorno a Lei…..
” Meglio di no, non voltarsi mai quando si va via, perchè voltarsi è già un pò tornare, è già
nostalgia”…..
Nostalgia di quelle serate sui prati a cantare a scuarciagola con quell’amore che non è l’Amore
di oggi ma che allora ti faceva scoppiare il cuore;
nostalgia dell’innocenza di quelle due amiche che su quelli stessi prati hanno dimenticato la
spensieratezza, l’incoscienza e la leggerezza della vita presa così come viene…… che bello
ricordare…..
” non si esce da una storia che non esce da noi, nelle vie di memoria la stessa storia riaccade poi
; si abbattono le statue, i piedistalli no, perchè le cose fatue , di nuovo servono dopo un pò”…..
Me riapre gli occhi, accarezza il capo della sua bimba teneramente accoccolata sulle sue gambe
e guarda avanti con la speranza di vincere quel biglietto che la renderà ancora
,FORTUNATAMENTE solo per una notte ,la protagonista della sua storia.
Ciao Clà, grazie di tutto
…. se il miracolo di dovesse compiere… vi prego per il concerto del 24….
65. Raffaella D'Auria ha scritto:
17 Novembre, 2006 10:39
Ciao Claudio…. ho 39 anni e la mia passione per te è nata con me… non so come,ma Tu con le
tue canzoni mi sei stato sempre dentro l’anima anche se nessuno nella mia famiglia ti ha mai
apprezzato come me. Ero bambina ed ascoltavo i tuoi LP chiusa nella mia stanza perchè nessun
altro ti voleva ascoltare… Sono cresciuta e volevo andare ai tuoi concerti ma, mio padre non me
l’ha mai permesso, ma la mia passione cresceva sempre di più. Mi sono sposata ma purtroppo
anche mio marito non ti ammmirava ed io ero costretta ad ascoltarti quando lui era fuori per il
lavoro. Ora da circa due anni sono la donna + felice del mondo, ho un compagno che mi ha
conquistata tenendomi al telefono x 10 ore con in sottofondo le tue canzoni e la compilation
iniziava con “Notte di note” siamo iscritti al CLAB e lui mi porta ai raduni ed i concerti mi
regala i tuoi CD che ascoltiamo insieme e sulle note di “Tienimi con te” una lacrima scappa
sempre….
Ciao Claudio … Non cambiare mai da come sei….
66. veronica ha scritto:
17 Novembre, 2006 09:56
Ciao Claudio sono una tua fans da sempre, da quando mia mamma tenendomi tra le braccia mi
cullava cantandomi le tue canzoni, le stesse che adesso ascolta anche la mia bambina di 2 anni
che sa già chi è il mitico Claudio!!!
La tua musica è la colonna sonora della mia vita, ogni tua canzone mi ricorda una sensazione,
un’emozione particolare, un’ amicizia vissuta in un determinato momento della mia vita…
Infatti è proprio parlando di te, della tua musica che, durante una pausa di studio in biblioteca,
ho conosciuto molti anni fa un ragazzo speciale che ho frequentato per un po’ di tempo. La
passione per te, il nostro mitico Claudio, era una cosa che ci univa!!!
Claudio sei un grande, sei unico………….grazie per le emozioni che ci trasmetti con le tue
canzoni e con i tuoi mitici concerti……….grazie di esistere!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao un abbraccio forte (come vorrei poterti abbracciare dal vivo magari una volta!!!!) Veronica
67. ROSSELLA ha scritto:
17 Novembre, 2006 09:45
Ciao Claudio,
sono Rossella di Livorno e da moltissimi anni sono una tua grande ammiratrice.
La mia è una storia molto semplice che inizia nel 1972.
Ho conosciuto mio marito quando non avevo ancora 15 anni ad una festa organizzata dalla
scuola che frequentavo.
Durante le prime uscite ascoltavamo sempre QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE alla
radio.
Con il passare del tempo la nostra storia cresceva e diventava sempre più importante , tutti i
nostri momenti piuù belli avevano il sottofondo delle tue canzoni……AMORE BELLO, E TU,
SABATO POMERIGGIO e naturalmente QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE.
La tua musica è stata testimone di ttte le nostre prime volte: progetti, litigate, riappacificazioni,
tenerezze.
Sono passati tanti anni il mio matrimonio è sempre più solido, la tua musica mi emoziona e mi
fa sentire ancora una ragazzina.
M piace ancora tantissimo venire ai tuoi concerti, solo che oggi ci vengo con mia figlia , mio
marito infatti preferisce rimanere a casa ad aspettare le sue ragazze.
Non sono molto brava a mettere sulla carta le mie emozioni ma ti posso assicurare che
QUESTA PICCOLA STORIA è la storia di un GRANDE AMORE.
Ciao Rossella
68. Sandra ha scritto:
17 Novembre, 2006 02:35
Ciao Claudio…. sono la figlia di una tua fans che scrive per lei questa semplice lettera, trovata
strappata tra le briciole di un pranzo, lei forse non ha trovato la forza di scriverti per paura di
non essere all’altezza o chissà cosa… ma ecco qua, la sua lettera dice questo:
Il mio amore per baglioni è iniziato con “…quella sua maglietta fina…” fequentavo la terza
media e riempivo i miei diari con le tue foto, ed ora che di anni ne ho 47, sono sempre
innamorata di te, come cantante si intende!. Tre anni fa sono venuta a vederti al concerto di
Firenze il 28 giugno, quella sera è stata bellissima e unica, insieme a me c’era anche mia figlia
(ho contagiato pure lei) è stata una sensazione unica, ti guardavo attraverso un piccolo
canocchiale e sentivo le tue parole nel cuore, i ricordi affioravano alla mente… Grazie a te un
sabato sera di tantissimi anni fa ho conosciuto il mio ragazzo che mi ha cantato una tua canzone,
diventata poi, la nostra canzone, “…sabato pian piano se ne va passerotto ma che senso ha… ti
prego passerotto non andare via…senza te morirei senza te scoppierei…” è entrato nel mio
cuore con quelle tue parole e fu lì che pensai, che lui sarebbe stato il compagno della mia vita…
io 16 anni lui 18… ci siamo sposati e sono nati due splendidi bambini.
In tutti questi anni ti ho sempre seguito mi hai aiutato tantissimo sono cresciuta con le tue parole
e la tua musica,passando da adolescente a donna e le tue canzoni mi hanno dato la forza per
vivere… grazie .
Sandra
Ecco, la lettera di mia madre finiva così mi sembrava uno spreco non scriverla, spero tanto che
tu la leggerai, tantissimi saluti (Melania).
69. ANGIOLA ha scritto:
17 Novembre, 2006 01:46
La mia prima festa,la prima volta che ballavo,con un ragazzo bellissimo e con “Questo piccolo
grande amore”,avevo 14 anni.E’ così che ti ho conosciuto Claudio,con te sono cresciuta,ho
sognato (lo faccio ancora),ho sperato,ho amato,mi sono illusa,ho gioito,ho pianto,ho riso,mi
sono divertita,ho creduto nell’amicizia,in ogni tua canzone ho ritrovato me
stessa,ogni sfumatura faceva parte dei miei pensieri,i tuoi valori sono i miei.Nel corso degli anni
mi hai insegnato ad inseguire i miei sogni,a rialzarmi anche se un sogno cade,a credere in me e a
lasciare un’orma,anche se piccola piccola,su questa terra che ha tanto bisogno di PACE e di
AMORE.E’ questo che ho insegnato ai miei tre figli,ad amare e rispettare gli altri,ma soprattutto
se stessi.Il mio primo concerto solo nell’82,e lo devo a mio marito,fu lui a farmi trovare i
biglietti sotto il piatto,figurati! Allora, la mia seconda figlia aveva 9 mesi e a te era nato da poco
Giovanni,il concerto era a Cava dei Tirreni,tu mi facesti l’occhiolino….e chi se lo dimentica,è
impresso nella mia mente!Ogni tuo concerto mi ricorda qualcosa,come quello del 19 luglio
del’92 ad Alba Adraitica quando il giudice Borsellino fu ucciso e tu rimandasti la data del
concerto con quell’aria triste e impotente che avevamo tutti,quel giorno nessuno aveva voglia di
cantare,ma solo voglia di giustizia! Oppure quello di Napoli (era il mio primo concerto ad uno
stadio),la “ola” che meraviglia! O quando ad un altro concerto, aveva diluviato per tutto il
giorno e non la smetteva più di piovere,ma poi spuntò una luna piena meravigliosa,arrivasti tu
con la tua chitarra e si iniziò,dopo due ore di concerto ci chiedesti se eravamo stanchi,se ci
sentivamo a “pezzettini”,ma ormai, con la tua musica ,ci avevi fatto dimenticare che eravamo
tutti bagnati e si poteva andare oltre,anche fino al mattino…..Uno dei concerti più belli, quello
del 2000 all’anfiteatro di Pompei,ho trascorso,insieme a mia figlia Giulia,una delle settimane
più belle.Tutte le sere eravamo sotto il tuo albergo con la speranza di vederti anche solo un
attimo e la nostra costanza fu premiata,ma la cosa bella era la complicità che si veniva a creare
con gli altri,sembravamo un’unica famiglia,è questo che si diventa ai tuoi concerti,un’unica
famiglia! E il concerto della notte bianca a Napoli? Beh,come potevo mancare? Ero lì ,in prima
fila con Giulia,che logicamente è diventata anche lei tua fan!
Caro Claudio,posso solo dirti che ogni tua canzone mi ricorda ed è un momento particolare della
mia vita che io non avrei mai saputo raccontare in modo così poetico,posso solo ringraziarti per
avermi accompagnato in questo mio cammino talvolta gioioso,talvolta irto di spine; i periodi bui
li ho superati anche grazie a te,perchè,in quei momenti di sconforto mi sono rifugiata nella tua
musica che ha saputo darmi tutto il calore e la tenerezza di cui avevo bisogno e la spinta giusta
per farmi andare avanti!
Grazie Claudio,spero che tu mi accompagnerai ancora per tanti e tanti anni,confido in te.
Il mio grande sogno è quello di incontrarti un giorno,ma poi penso che morirei dalla
vergogna,però non ho vergogna a dirti che
ti voglio bene Claudio,sarai sempre ai “quattro angoli” del mio cuore! Ciao
ANGIOLA
70. ginevra ha scritto:
17 Novembre, 2006 00:06
Note d’autore… un manifesto blu..notte con un uomo seduto al pianoforte.
Tor Vergata 1985. Attori, cantanti, cantastorie vengono a parlare a noi studenti del loro segreto,
di cosa c’è sotto la faccia patinata sbattuta in prima copertina, del fiume sotterraneo che scorre
sotto le righe, che rimbalza nelle note e nelle smorfie. Venditti, Sting, Nuti (sic!) e… Baglioni.
Un fermento e un fremito ansioso in chi da anni (di nascosto quasi) segue quel canta-utore
canta-fiabe. Arriva il giorno e due ragazzi di periferia siedono sul palco accanto all’ex ragazzo
di periferia. Un pianoforte aspetta silenzioso nell’angolo mentre qualcuno fa domande da un
microfono ronzante. Ma Baglioni sorprende sempre e sembra un poco annoiarsi. La voce
abituata a volare si stanca di troppo spiegare e allora una ragazza gli chiede: “ci canti qualcosa?”
Ancora una volta… sorpresa: AVRAI. Tutti si aspettavano qualcos’altro: una canzone d’amore,
una canzone impegnata, ironica, “romanesca,” filosofica; invece è la più semplice e la più
variegata delle esperienze (essere padre) che arriva alle nostre orecchie. Allora figli e oggi
genitori c’è sempre un momento che riporta alle parole dense di quella canzone. Grazie ancora
oggi per aver scelto - di scrivere e di cantarci- quella canzone (la ragazza con lo spolverino blu).
71. Ilaria ha scritto:
16 Novembre, 2006 23:12
..Dopo tutti questi anni che Claudio ha incantato(e continua a farlo!)milioni di persone con la
sua voce,le sue parole,le sue frasi..io sono entrata adesso nel suo mondo..grazie a una persona
che fa parte della mia vita..questa persona è la mia Zia..ed è indescrivibile la passione che ha e
che ha sempre avuto per le sue canzoni..Claudio ha accompagnato con le sue note ogni attimo
della sua vita,bello o brutto che sia..e ora questo sta succedendo anche a me..Claudio
accompagna le mie NOTTI DI NOTE..Claudio mi insegna che LA VITA E’ADESSO quando
sono triste..e che STRADA FACENDO ritroverò presto anche le VIE DEI COLORI..claudio mi
augura BUONA FORTUNA..Claudio ci ritrova sempre TUTTI QUI..ad ascoltarlo..e a sognare
per l’ennesima volta,mai stanchi di farlo…
grazie zia per avermi trasmesso questa passione che ci lega..e grazie Claudio per i sorrisi e le
emozioni che ci regali..non smettere di trasmettere mai!!!!!!
Ilaria
72. Simona ha scritto:
16 Novembre, 2006 21:07
Io e Baglioni…come si possono trovare le parole per descrivere un’ Emozione, la Mia
Emozione più Bella…
Ci proverò…
Questo bene immenso, questa infinita stima per te è nata quando avevo 10 anni e già sognavo il
momento del principe azzurro con la tua musica in sottofondo…
Poi sono cresciuta e tu eri ancora la colonna sonora della mia vita…Ora ho 29 anni e tu sei nel
mio cuore più che mai…
La vita ci mette davanti a tutto e anche quando ho dovuto affrontare la perdita di mio padre tu
c’eri.
E’ morto nel 2000, dopo aver lottato per un anno e mezzo con tutte le sue e le nostre forze. Ogni
volta che venivo via dall’ospedale c’eri tu con la tua musica a darmi il coraggio e la forza di non
mollare…ascoltavo spesso “Naso di Falco” cercando risposte ai miei mille perché che mi
attanagliavano.
Quando senti il mondo che ti crolla addosso c’è un disperato bisogno di avere davvero un
gancio, una spinta che ti porti a non mollare, qualcosa di bello a cui aggrapparti anche se tutto ti
sembra nero.
Io dovevo trovarlo per reggere quel periodo, per dare la mia forza, per non mollare e lo trovavo
nella tua musica, nelle emozioni che mi davi.
Poi quell’agosto 2000 mio padre se n’è andato… Ricordo il giorno dell’addio, guardavo una
pagina del giornale locale perché c’era un articolo che parlava di lui e quasi per caso mi si è
aperta la pagina dove si parlava della prima data del tuo tour Acustico a Pompei. E’ stata una
coincidenza, ma non lo so, ho sentito che c’eri, che il mio cuore poteva ancora battere di nuovo,
è stato come vedere una “porta” e avere la spinta per aprirla.
Dopo pochi giorni sono venuta lo stesso a due tuoi concerti ed hai cantato “Titoli di Coda”…E’
stato come aprirmi l’anima e il cuore.
E poi “Tamburi Lontani”…ogni volta che la sento sono brividi!!
Claudio non volevo essere triste, ma volevo farti sapere che sono le Emozioni piccole e
semplici, quelle pure, quelle del cuore, quelle che anche TU mi dai, che ci spingono a non
mollare e ad andare avanti.
Quel dolore c’è ancora e ci sarà sempre, tu lo sai meglio di me, ma grazie anche a te sono
riuscita ancora a provare la gioia nel cuore, quella che non avrei mai creduto di provare di
nuovo, la sento dentro quando con gli amici speciali conosciuti grazie alla passione x te che ci
accomuna, SALTO SULLA VITA…La Vita è Adesso e ti ringrazio per renderla ancora più
speciale con le Emozioni che ci doni senza riserve.
Ti stringo nell’abbraccio più forte che posso.
Con Affetto e Stima,
Simona
73. Daniela ha scritto:
16 Novembre, 2006 19:40
Caro Claudio, non ho mai visto un tuo concerto dal vivo e finalmente sabato 25 ci sarò con mia
figlia e con una sua amica. Ti ricordo già dai tempi di “signora mia” alla Tv ancora in bianco e
nero e con quei grossi occhiali sul naso: da quel momento ho pensato che avresti fatto grandi
cose e che avermmo potuto sognare con le tue canzoni. Quando è uscito il tuo lp “questo piccolo
grande amore”, io che non avevo il giradischi mi sono fatta prestare disco e giradischi dalla mia
amica, anche lei tua fan, e così l’ho imparato a memoria. Finalmente poi ho acquistato il
registratore e la cassetta. La seconda cassetta “E tu” mi è stata regalata dall’allora mio ragazzo,
oggi mio marito da ormai 26 anni. Le tue canzoni sono state una costante in tutti questi anni e
pur non avendone una in particolare, quando ascolto la tua musica sto bene. Grazie
74. Matteo ha scritto:
16 Novembre, 2006 19:34
Sono passati due anni e per la prima volta riesco a parlare con qualcuno di un dolore che mi
tengo dentro e spesso mi soffoca la gola.
Forse riesco a dirlo perchè non è la classica situazione di racconto vocale ma in forma scritta, il
modo da me considerato più sincero.
Non posso dire quando sia cominciata, ma forse l’amicizia tra me e Stefano ha inizio fin dal
giorno che siamo nati, guarda caso uno il giorno prima dell’altro.
Per i primi tre anni ci ha diviso solo il muretto del cortile, poi dopo non ci ha diviso più niente,
stesse scuole elementeri, medie e superiori, fughe in motorino dalle lezioni per raggiungere le
“fidanzatine” di turno al mare, fiumi di birra e notti a suonare i Beatles, e quanti treni per vedere
i tuoi concerti… Firenze, Genova, Milano, Roma e sempre con la speranza di sentirti suonare
dal vivo (speranza sempre svanita) la canzone che più ci faceva sentire uniti e vicini a te,
L’amico e domani.
Un domani che una notte “un’essere” ubriaco, passando con il rosso, ci ha portato via, ma sono
sicuro che quando ascolto un tuo nuovo album, assisto ad un tuo concerto, Lui stà ancora lì, e
forse ci sarà per sempre……
75. Rossana ha scritto:
16 Novembre, 2006 15:27
Caro Claudio
se chiudo gli occhi posso ancora sentire il caldo delle mie estati da bambina e il fruscio del
giradischi dei miei zii, posso ancora vedere la nostra prima macchina, la musica alta, i baci le
carezze gli abbracci della mia adolescenza; e ora accoccolata con la mia bambina sento la sua
vocina che canta “tutti qui ” alla sorellina nel pancione.
Non posso descrivere un avvenimento legato ad una tua canzone, perchè le tue canzoni sono
sempre state le note della mia vita.
Grazie per averci regalato tutte queste emozioni; non voglio vincere l’ingresso al tuo concerto
ho già i biglietti per tutte e due le serate!!!!!!!! ma tu hai condiviso con noi le tue canzoni e io
volevo fare altrettanto con i miei ricordi ciao Rossana.
p.s. seguo i tuoi concerti in tutta italia da quando avevo 15 anni, ma qui a due passi da casa è
ancora più bello!!!!!!!
76. Gianluca ha scritto:
16 Novembre, 2006 15:23
….Quando ascolto le tue canzoni, è come se tu raccontassi pezzi della mia vita vissuta, le tue
poesie straordinariamente semplici raccontano attimi e momenti di tutti noi….
….Nella mia vita ho avuto un’unica storia veramente importante, dove il fulcro dei miei pensieri
era solo lei, quando questa è giunta al suo capolinea una tua canzone più di ogni altra cosa
riusciva a riaccendermi il sorriso….”la vita è adesso”……oggi quando sento quel pianoforte
intonare le prime note mi si accende un bagliore, ho i brividi che mi percorrono lungo tutta la
schiena…….in ogni mio momento più triste è tutto ciò di cui ho bisogno per sentirmi su, è ciò
che mi fa capire che sono i momenti brutti a rendere straordinari quelli belli…….ho
l’impressione che molti come me devono qualcosa alle tue canzoni e credo che molti come me ti
devono ringraziare per i sogni che ci hai fatto vivere, per i giorni di pioggia che hai irraggiato
con le tue parole…..tutti noi te lo dobbiamo
grazie Claudio
77. Gabriele e Marisa ha scritto:
16 Novembre, 2006 15:14
UN BEL REGALO
Questa primavera, qualche settimana prima del nostro matrimonio ho spedito, all’insaputa della
mia futura moglie, una partecipazione con tanto di invito a Claudio Baglioni, inviandola presso
la sede del CLAB di Roma.
Poco tempo dopo, al mio rientro a casa dal lavoro, ho trovato nella cassetta della posta una busta
del CLAB contenente la nostra partecipazione con questa dedica sul retro:
“A GABRIELE E MARISA PER IL 20 MAGGIO 2006 E PER VOI DUE UN GIORNO
BELLISSIMO UNICO E SPECIALE E VOSTRO - BUONA FORTUNA CLAUDIO
BAGLIONI”.
Potete immaginare la mia sospresa, ma non quella di mia moglie che è scoppiata a piangere
dalla gioia.
Pochi minuti del tuo tempo e un gran cuore hanno fatto felici due persone nel momento più
bello della loro vita.
Ancora grazie a CLAUDIO
P.S. Inutile dire che la suddetta partecipazione è oggi conservata in una teca di cristallo modello
SACRA SINDONE!!
78. giovanna ha scritto:
18 Novembre, 2006 23:48
IO ED I MIEI OCCHI SCURI SIAMO DIVENTATI GRANDI INSIEME CON L’ANIMA
SMANIOSA A CHIEDERE DI UN POSTO CHE NON C’è………………..
è impossibile dover scegliere una canzone sono tante che riportano la mente a viaggiare fra i
vagoni dei ricordi di momenti vissuti,di piccoli e grandi amori passati.di emozioni che sono
sempre vive dentro di noi ma dovendone sceglierne una allora dico STRADA FACENDO ,
ascoltarla mi ha sempre dato un’ emozione forte e soprattutto la forza di continuare a crederci
nei sogni nell’amore e in tutto quello che la vita di bello può dare…… (VEDRAI PIù AMORE
VEDRAI……..) è vero che i sogni esistono e hanno inizio da qualche parte e ci sono delle
Strade che ci portano anche per caso a viverli e magari succede che la vita e il sogno si
incrocino e diventino paralleli per sempre. Le nostre strade si sono incrociate la prima volta
nel’98 a palermo allo stadio, le emozioni che ho provato quella sera sono indescrivibili , claudio
con la tua musica sei diventato il mio gancio in mezzo al cielo. Adesso il mio sogno sarebbe
quello di incontrarti e dirti grazie per tutte le emozioni che mi regali e per gli attimi eterni che
mi fai vivere. Grazie per le tre splendide serate che mi hai fatto vivere a palermo, adesso sarai a
livorno il 24 novembre giorno del mio compleanno sarebbe proprio un bel regalo poter
festeggiare il mio compleanno con te…. ma finora ho parlato di sogni per i miracoli occorre
aspettare…
Ti abbraccio
GIOVANNA
79. nando papa ha scritto:
17 Novembre, 2006 18:52
Che dire? 25 Anni di emozioni, di incontri, di notti di musica napoletana con te… 25 anni
vivendo con forte emozione tutti i tuoi cambiamenti e la continua sfida di rimetterti in gioco.
Voglio solo dirti che ritengo “Oltre” l’album più bello di questa musica “leggera” italiana.
Spero di essere scelto e di incontrarti.
Sei sempre nei miei pensieri.
Nando.
80. Annamaria Senatore ha scritto:
17 Novembre, 2006 01:43
La mia storia ha inizio nel 1980. Avevo appena 5 anni e ricordo vagamente un’immagine
attaccata al muro di un ” tipo” con i capelli ricci e lunghi da far spavento!!! Era un tuo poster,
Claudio, appeso nella stanzetta della mia vicina di casa Angela,12 anni. Ebbene, a quell’età non
immaginavo ancora che quell’uomo con quello sguardo un pò “stralunato” avrebbe fatto parte
della mia vita, nel mio scrigno allora c’erano solo bambole e peluche. Angela nutriva una
grande passione per te e le tue canzoni, aveva già capito quale persona straordinaria fossi tu e
quanto grande fosse la bellezza della tua anima che sprigiona una luce tanto forte da risultare, a
volte, accecante, abbagliante. Poichè Angela ascoltava le tue canzoni dalla mattina alla sera,
anch’io indirettamente e forzatamente le udivo e probabilmente nei miei 5 anni mi facevo anche
una ballatina. Venivo spesso tormentata da una canzone in particolare “Questo Piccolo Grande
Amore” che, tutti i giorni, penetrava tra le mura della mia camera e si diffondeva nella mia
mente. Beh, pur non volendo, a 5 anni ho dovuto già imparare la tua, ed oggi anche un pò la
mia, incantevole canzone. Dopo un pò di tempo io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in un
paese poco distante. Di conseguenza io ed Angela ci siamo perse di vista. Ho trascorso, così, i
successivi momenti della mia vita ascoltando un altro genere di musica , influenzata anche da
mia sorella più grande, ossia quella da “discoteca” rigorosamente inglese poichè lei mi ha
sempre inculcato nella mente che quella era la sola musica vera; il resto, e quindi anche la tua,
era spazzatura! Gli anni sono trascorsi alternando episodi tristi a vicende gioiose fino ad arrivare
al giorno in cui mi ritrovo in salotto e stanno trasmettendo in TV ” Amori in corso 25 anni
dopo” . In quell’attimo, mi giunge all’orecchio una canzone del tutto familiare : Questo piccolo
Grande Amore. Incuriosita mi soffermo ed osservo quell’uomo che con tanta energia ed
intensità canta la vita, l’amore…………. All’istante mi rendo conto che i suoi pensieri sono i
miei pensieri, che i suoi dubbi sono i miei dubbi, che le sue gioie sono le mie gioie, che le sue
paure sono le mie paure! Allora vedo scorrere davanti ai miei occhi tutta la mia vita vissuta fino
a quel giorno ( 18 anni) come un treno che sfreccia sui binari con in ogni vagone un piccolo ma
importante frammento della mia esistenza e comprendo che fino ad allora ho vissuto nel buio.
Con te Claudio quella parte trascorsa della mia vita sarebbe stata irradiata da una luce che va al
di là della linea di confine, che va al di là dell’infinito………..Ascolto tutto il concerto, poi,
vado a dormire con una sensazione di confusione ma allo stesso tempo di felicità poichè ero
consapevole di aver trovato un “amico” per i miei viaggi futuri. Comincia la ricerca ed il voler
sapere ancora di più su questo “Signor Baglioni” così tanto amato. Aumenta sempre di più la
passione per te e le tue canzoni fino al punto di diventare tua Clabber e godere dei tuoi concerti.
Ed è proprio in occasione di un tuo concerto che succede quello che non avrei mai pensato
potesse accadere! Ero appena uscita di casa per acquistare i biglietti del concerto allo Stadio
Olimpico di Roma. Con mia grande sorpresa, nell’entrare in biglietteria, i miei occhi incrociano
quelli di una “persona”……………ed è subito gioia immensa. Indovina chi era questa persona?
La mia cara Angela! Incredibile! Ci eravamo separate da 17 anni, adesso eravamo lì per lo
stesso motivo ossia te Claudio ed ancora non sospettavo che da quel momento noi ci saremmo
unite per sempre. In un susseguirsi di emozioni ci siamo ritrovate a parlare per ore degli anni
trascorsi, di te , della tua musica, dei progetti futuri…..e da quel giorno tutto è
iniziato……..Abbiamo cominciato a percorrere la strada insieme tra concerti, raduni, attese per
l’uscita di un nuovo cd……L’amicizia è cresciuta sempre di più, la nostra intesa è diventata
perfetta ed in questa vita non sempre tanto dolce , un tuo sorriso e una tua canzone ci hanno
aiutato ad asciugare qualche lacrima e riprendere a sognare. E’ bellissimo questo! Ma la cosa
ancora più sorprendente è che colui che ci ha fatto rincontrare sei tu Claudio e la tua splendida
musica! Hai anche questo potere! Questo nostro “legame a tre” è una piccola grande ricchezza
che nessuno ci può togliere: molti ci invidiano, altri ci deridono, ma la forza del nostro amore è
così immensa che calerà ad ogni tramonto ma risorgerà sempre ad ogni alba. E tu sei e sarai il
nostro perno. Assomigli tanto al mare: quando sei in tempesta ci travolgi con la tua energia,
quando sei calmo, le tue piccole onde ci cullano. Mi ricordi il sole: quando con i tuoi raggi
penetri e ci dai calore. Mi rievochi il vento: quando hai dato uno scossone alla nostra vita. Sei
l’oceano immenso poichè oltre alla superficie possiedi una profondità grandissima, hai tanti
tesori nascosti dentro di te che pian piano le onde della tua vita fanno affiorare sulla riva dei
nostri occhi e nel golfo dei nostri cuori. Sono passati 8 anni da quell’incontro memorabile con
Angela ma io e lei siamo ancora assieme e condividiamo tutto. Oggi, a 31 anni compiuti, posso
affermare che “Questo Piccolo Grande Amore” ha veramente firmato quest’amicizia. Anzi
oserei dire ha “autenticato” quest’amicizia che si è consolidata nel tempo così fortemente con
una complicità rara tanto che nell’istante in cui l’Una guarda negli occhi dell’Altra, senza
proferir parola, comprende già cosa sta pensando. E ciò è meraviglioso! Tu Claudio, con il tuo
essere e le tue canzoni hai acceso la scintilla che ha fatto esplodere quest’amicizia speciale, ne
sei stato l’artefice. Tu Claudio hai fatto in modo che “il mio mondo” non sia uno scrigno pieno
di ori, gioielli, perle……… ma di un tesoro più grande ossia l’amicizia e l’amore per la vita!!!
Grazie Claudio
Annamaria
81. Sonia ha scritto:
16 Novembre, 2006 15:46
Ciao Claudio..appena ho visto questa meravigliosa iniziativa ho deciso di scriverti cosicchè tu
possa sapere perchè mi emoziono e mi sento quasi morire dalla gioia quando sento una tua
canzone dal vivo o ti vedo in tv. Io sono particolarmente legata a 2tue canzoni: FAMMI
ANDAR VIA e IL NOSTRO CONCERTO. Tutte e due mi riportano alle parole del mio
angelo..nonna Lucia, volata da un letto d’ospedale a una culla di stelle per quella che
definiscono la malattia del secolo. Forse non ti emozioneranno tanto queste semplici parole
perchè non riescono ad esprimere abbastanza la tristezza e l’amore che abita in me.. ma quando
sento le parole di queste canzoni sento anche le braccia di mia nonna strette strette a me,ed è
bellissimo. Vorrei poterti stringere ank’io come faceva lei con me. Sei la mia gioia più
grande!!!! E’ vero, ho solo 16 anni ma dentro ne ho molti di più perchè l’infanzia mi è stata
portata via dalla morte di mia nonna avvenuta l’8-1-2002. Claudio ti prego regalami questa
possibilità! Sonia da Torino
ps voglio che tu legga una poesia che ho dedicato a mia nonna…
In un giorno di sole, bianco di neve
un angelo cade tra le nuvole e il mare.
un grande dolore ora mi prende;
mani gelate scaldate da lacrime,
tiepide cadon sulla mia giacca.
neanche questa mi tiene ormai caldo
perchè si è spento ora il mio sole.
addio al gran calore della mia vita,
ricordo vicino e stretto al mio cuore.
Confido nel vederti presto.grazie di esistere!
82. PESTIFERA ha scritto:
16 Novembre, 2006 15:09
CIAO CLA,
UNA CANZONE CHE MI PORTA MOLTI RICORDI è “SOLO”….ANNO 1977 ,FINITA DA
POCO UNA STORIA PER ME MOLTO IMPORTANTE ,INCONTRO UN RAGAZZO CHE
ERA IL CONTRARIO ESATTO DEL MIO EX…CI METTIAMO ASSIEME PER LUI NON
PROVAVO ASSOLUTAMENTE NULLA MA LE SUE ATTENZIONI MI FACEVANO
SENTIRE MOLTO IMPORTANTE ,IN MACCHINA RICORDO NELLO STEREO UNA
CASSETTA, ERA IL TUO ULTIMO SUCCESSO SOLO…..E MI MISI A PENSARE CON
NOSTALGIA AL MIO EX…QUELLE PAROLE MI RIPORTAVANO ALLA MIA STORIA
FINITA CHE MI FACEVA ANCORA STAR MALE
E DEVO DIRE CHE FINITO L’ASCOLTO DEL NASTRO FINì LA MIA NUOVA
STORIA…
p.s. x la cronaca con il mio ex ci sto di nuovo oramai da 25 anni e uno splendido figlio!
83. Matteo MASSA ha scritto:
16 Novembre, 2006 15:07
ciao sn l’amico di Luca da Carrara
e sarò presente cn lui tra 9 gg a Livrno x il conmcerto
ti voevo fare i complimenti x le tue canzoni ke ci fanno sonare tt i gg
e le parole meraviglose ke ci inserisci
grazie di tt
ci si vede il 25 a Livorno
Tonla
84. Susi ha scritto:
16 Novembre, 2006 13:18
Ciao Claudio,
scelgo un momento particolare della mia vita legato ad una tua canzone, di cui porto un
bellissimo ricordo…
ero in vacanza a Capo Verde, posto bellissimo, mi trovavo in spiaggia e ascoltavo “te” con il
walkman, mi si avvicinò un bimbetto del posto, avrà avuto 7 o 8 anni, mi disse cercando di farsi
capire un po’ con le parole e un po’ con i gesti, che si chiamava Ricardo e che voleva ascoltare
la musica che stavo ascoltando io.
Gli misi le cuffie, c’era STAI SU, lui iniziò a ballare facendomi capire che gli piaceva tanto…e
fu così che, per tutta la mia vacanza, ogni giorno Ricardo veniva da me mi diceva: “amica,
Ricardo vuole sentire SU SU, vuole ballare”! Era fantastico, e a fine vacanza gli regalai il
walkman e la cassetta…era felicissimo e io con lui!
Ogni volta che sento quella canzone ripenso a Ricardo, così lontano, che ascolta SU SU!
baci
Susi
85. Giuseppe ha scritto:
16 Novembre, 2006 13:05
Ciao Claudio, la canzone che più mi emoziona ogni volta che la sento è “stai su” perchè è la
canzone che ho dedicato velatamente ad una ragazza con la quale non mi sono messo insieme.
Una ragazza dolce e timida, e tuttora quando sento “stai su” in sua compagnia non siamo in
grado di ascoltarla fino alla fine per paura di ciò che potrebbe suscitare in noi, forse perchè non
abbiamo il coraggio di parlarci apertamente. Grazie di cuore.
Giuseppe
86. Sonia ha scritto:
16 Novembre, 2006 12:59
E adesso la pubblicità…emozioni di un mondo passato, portato via dal tempo e dalla vita che
scorre.. che ti ha lasciato addosso la stessa aria di periferia, la stessa voglia di fuggire.
Ricordi di frasi lasciate a metà, di una madre che “rammenda qualche ruga” e che adesso non
c’è più…di un padre troppo vecchio ormai e di una famiglia che ti ha lasciata sola.
Ogni volta lo stesso nodo alla gola, la stessa voglia di riavolgere il tempo e tornare a quella
tavola che non c’è più
Grazie Claudio per tutti gli istanti della mia vita che con le tue canzoni riesci a
riavvolgere…almeno per un istante…e adesso la pubblicità…
87. Emanuela ha scritto:
16 Novembre, 2006 12:26
Ciao Claudio,la canzone che riguarda la mia storia è Mille giorni di te e di me.Era una sera di
circa 12 anni fa ho conosciuto un ragazzo di nome Dino(mio attuale marito)e quella sera per me
aveva organizzato una cena molto romantica in un ristorante a lume di candela in una grotta
sulle alture di Chiavari peccato che abbiamo girato 1 ora ma il ristorante non lo abbiamo trovato
così mentre tornavamo a casa ci siamo fermati a parlare e abbiamo messo come sfondo un pò di
musica caso strano la canzone che c’era era Mille giorni di te e di me,l’abbiamo risentita per 3
ore ininterottamente e da li abbiamo capito che eravamo fatti l’uno per l’altro e sopratutto che
amavamo le stesse canzoni di un grande artista come te Claudio.In seguito sono passati 11 anni
e mezzo e il 25 giugno di quest’anno ci siamo sposati e indovina un pò con che canzone
abbiamo aperto le danze?ma certo con Mille giorni di te e di me.Grazie di cuore per avermi
concesso di raccontare le mie emozioni di quando ascolto Claudio un grosso abbraccio spero di
dartelo di persona al concerto del 27 novembre a Genova noi ci saremo ho già i biglietti nel
cassetto da luglio non mancheremo continua così sei sempre il migliore.Bacioni Emanuela e
Dino
88. Michela ha scritto:
16 Novembre, 2006 12:16
La canzone che mi ha emozionato di più è “I Vecchi”. Quando uscì pensavo a mia nonna che
allora era viva e maggiormente adesso che non c’è più. In particolar modo la frase “…se avessi
avuto un auto per caaricarne tanti, mi piacerebbe un giorno portarli al mare…” Spero che esita
davvero e lei ci sia salita!
Complimenti, un bacione e tanta fortuna
89. Franca ha scritto:
16 Novembre, 2006 11:24
Questo piccolo grande amore è stata la canzone che mi ha fatto conoscere Claudio. Una storia
comune a tanti, ma nel cammino musicale accanto al mio artista preferito, mi sono sempre
sentita diversa dagli altri.
Ogni volta che usciva un nuovo lavoro, a me piaceva sempre la facciata B, e degli Album
amavo sempre le canzoni più nascoste..
Il top l’ho raggiunto con gli Album “OLTRE” - un vero capolavoro di percorso introspettivo - e
con “Viaggiatore sulla coda del tempo”, il prodotto artistico che in assoluto mi assomiglia di più
e che mi ha spalancato gli occhi su certe verità fino ad allora volutamente ignorate.
Parole e musica di questo capolavoro, mi hanno accompagnata in un percorso personale di
cambiamento, di profonda e costruttiva crisi esistenziale.
Penso che l’universo che ci circonda, fatto di cose e persone, a volte trami per aiutarci ad
affrontare cambiamenti indispensabili.
“Viaggiatore sulla coda del tempo” è stato per me uno strumento prezioso, uno di quei doni che
arrivano dall’impalpabile energia che ci circonda e ci avvolgono di una nuova speranza di luce.
E’ curioso come si possa assomigliare ad una persona che neppure conosci, come si possa
percepire di vedere il mondo con gli stessi occhi dell’anima..
Per me è così ed è sempre stato così con Claudio, da quando avevo 11 anni ad oggi che ne ho
45.
Non sono una fan scatenata, non urlo ai concerti, non spingo per arrivare in prima fila (non ci
sono mai arrivata..). Mi metto comoda e chiudo gli occhi, immagazzinando sulla pelle e nel
cuore, l’energia che una persona VERA come Claudio sa dare.
E così, anche se non l’ho mai incontrato personalmente e forse mai lo incontrerò, io posso dire
di averlo conosciuto.
Grazie. un abbraccio a te Claudio.
Franca
90. Daniele ha scritto:
16 Novembre, 2006 11:07
Ciao Claudio…sei da sempre importante nella mia vita con le tue canzoni che mi
accompagnano nei miei stati d’animo…la mia storia però narra di una sera di luna e stelle a
Roma, il mio scooter con lei sopra che quasi per magia si ferma fuori lo Stadio Olimpico mentre
scorrono le note di “Quante Volte”…un bacio ed in un attimo ci siamo trovati dentro in
quell’atmosfera magica che solo i tuoi concerti sanno regalare…quella notte è iniziato un sogno
che purtroppo oggi vive solo nel mio cuore e nel tuo brano “Tutto in un abbraccio”…e mai
saprò come ringraziarti per aver tradotto in musica e parole il nostro sentimento…hai un dono e
donarlo a noi è una delle rare gioie che la vita ci regala…ci vediamo il 19 dicembre a Roma!!
91. Barbara ha scritto:
16 Novembre, 2006 10:37
LA VITA E’ ADESSO.
questo, solo questo voglio raccontarvi.
non di singole emozioni, ma di forza. parole e musica prestate al mondo, per il mondo. siamo in
tanti, si, e non siamo tutti qui, ma la vita è adesso, per noi e il nostro prossimo.
vorrei parlare di politica, d’amore, di rispetto. questo è.
la vita è adesso. cerchiamola negli occhi degli altri, scopriamola nei nostri.
solo questo può farci andare avanti, come uomini, come donne.
finalmente tutti qui.
92. Maria Loredana ha scritto:
16 Novembre, 2006 09:40
Caro Claudio,
grazie per l’amore che le tue canzoni hanno portato nella mia vita.
Potrebbe sembrare cretino parlare con qualcuno che non si conosce, ma io ti conosco benissimo,
sei tu, purtroppo, che non conosci me!
A tua insaputa, la tua “Patapan” mi ha aiutato ad accettare la perdita di mio padre; come vedi
siamo stati uniti anche nel dolore.
Però se penso a te, la prima canzone che mi viene in mente è “Un nuovo giorno, un giorno
nuovo”, perchè il domani sarà un nuovo giorno se siamo pronti a affrontare con gioia e a testa
alta la nostra vita, anche se essa a volte ci mette a dura prova.
Grazie di esserci, amico mio
Grazie per la poesia che acompagna la mia vita
Grazie dell’amore che traspare dai tuoi occhi quando canti per noi!
Con tutto l’amore che posso, Maria Loredana
93. Loredana ha scritto:
16 Novembre, 2006 09:27
Caro Claudio,
riesco a parlare con te come se parlassi con un caro amico, perché è quelo che tu sei per me. Ho
la sensazione ad ogni nostro incontro di conoscerti da sempre, così da riuscire a pèrevedere le
tue battute, le tue risate, le tue smorfie e i tuoi sorrisi.
Ogni tua canzone è per me un piccolo tassello dell’enorme puzzle che è la mia vita, ed ognuna
ne ha accompagnato momenti felici o momenti tristi.
Potrei citare decine di tue canzoni, ma preferisco associare la tua poesia a “La vita è adesso”, un
vero inno che ci incita a vivere la nostra vita e a non biuttarci via.
Grazie Claudio per avermi insegnato a “Saltare sulla mia vita” e per quei momenti
indimenticabili trascorsi in tua compagnia, che scalderanno il mio cuore nel freddo inverno della
mia vita!
Con affetto Loredana
94. michela ha scritto:
16 Novembre, 2006 09:19
Ciao Claudio,
ascolto le tue canzoni da quando ero bambina e mi hanno accompagnato sino ad oggi che ho
trentacinque anni (scritti in lettere sembrano pochi vero?)
Non mi sono innamorata con le tue poesie, perchè così le definisco io, poesie in musica, ma
certo le ho cantate a squarciagola quando con le mie amiche uscivamo dalle riunioni
parrocchiali e a piedi percorrevamo le strade di paese verso casa.
Mi hanno sostenuto quando a 16 anni sono stata ricoverata in ospedale per un sospetto tumore.
Nel reparto ero la più piccola e la cocca delle donnine coi capelli bianchi che aiutavo a mangiare
e accompagnavo al bagno; il tuo poster, invidiato da tutte, compreso le infermiere, era affisso
vicino alla parete del mio letto.
Il tuo repertorio è così vasto che c’è una o più canzoni per ogni stato d’animo od emozione che
in quel momento mi assale, così metto il cd adatto e canto.
Ti ringrazio, Claudio, per aver dato te stesso con le tue canzoni che sono una costante nel
cammino della mia vita ed un ricordo dolce e gioioso della mia adolescenza.
Un caro saluto.
Michela
95. Benedetta ha scritto:
16 Novembre, 2006 08:52
Ciao Claudio,
Cosa dire di te e delle tue canzoni? Praticamente non basterebbe una intera vita per descrivere
cosa riesci a donarmi con le tue canzoni, la tua voce, i tuoi concerti e ancora di più i tuoi raduni
anzi per meglio dire i nostri raduni. Mi chiamo Benedetta Abito a Cecina E vivo praticamente di
te e di tutto quello che ti accompagna quotidianamente. Non perdo una frase di un giornale, una
intervista in tv, un tuo passaggio a un programma ( per’altro rari ) Ho la mia camera tappezzata
di ogni cosa che ti riguarda. Magliette gadges vari comprati ai raduni e concerti visti
praticamente i tutta italia. Da milano a Roma. Da firenze alla Sicilia. Tu sei ormai parte della
mia vita e nelle tue canzoni cè tanta emozione e tanto amore. Una su tutte. Scritta da te per
Giovanni ,io in AVRAI mi riconosco perfettamente l’ascolto praticamnete sempre è la suoneria
del mio cellulare come se ogni volta che squilla fossi tu a chiamarmi. Grazie per avermi regalato
intensi momenti di indimenticabile passione.Ah dimenticavo… quando fai concerti nelle città e
esse vengono tappezzate di tuoi poster, sono io che praticamente li “sradico” dalle pareti e dagli
alberi per portarli con me. Grazie per esserci SEMPRE.
Benedetta!!!!!
96. margherita ha scritto:
16 Novembre, 2006 00:55
non voglio rubare altro spazio, perchè ho già scritto del mio legame con Claudio.
Voglio solo dire un grazie a tutti quanti stanno aprendo i loro cuori in questo blog.
Siete straordinari xome strairdinario è l’uomo che ha ispirato i vostri racconti,
Un grosso bacio a tutti
97. ile ha scritto:
16 Novembre, 2006 00:32
Mille giorni di te e di me…quando l’ho ascoltata la prima volta mi ha lasciato indifferente,tanto
che l’ho messa nel dimenticatoio.Al raduno di Roma pochi anni fa l’ho ascoltata e mi ha
tramortito,mi sono scese le lacrime e non capivo perchè;Dopo poco tempo io e lui abbiamo
dovuto dire addio al nostro amore bellissmo.,ma tu l’avevi già capito. é rimasta la nostra
canzone,ogni volta che la sento al tuo concerto è d’obbligo un sms.Pochi giorni fa ero in
macchina e mentre la cantavo insieme a te ci ho visto dentro tutta un’altra storia fatta anche di
speranza.Questo è il bello delle tue canzoni,non sono piatte,le puoi girare a 360 gradi e leggervi
ogni volta una nuova storia…P:S: io e lui siamo di nuovo insieme per mille giorni di noi…Un
bacio
98. beppe ha scritto:
15 Novembre, 2006 23:03
claudio è sempre stato l’icona della mia vita musicale , il motore delle mie emozioni, quel passo
per essere un grand’uomo un pò di più ogni giorno nuovo che arrivava e che passava, fino al
convolare a nozze con cristina la donna della mia vita che in seguito mi ha donato ROBERTA
ora ha 8 anni ma di caludio ha già imparato abbastanza….fino al concerto del 30-11 a TORINO
lo aspetta impaziente…. come vedi le generazioni che fai emozionare nn hanno età!!!! graziedi
esistere e fallo più forte che puoi ora.
99. Donatella ha scritto:
15 Novembre, 2006 22:42
Ciao Claudio, mi chiamo Donatella abito in Sardegna terra bellissima ma non mi permette di
seguirti come vorrei!!!!!!
La mia passione per te e’ incominciata molto tempo fa negli anni 70 eri l’amore di mia sorella
maggiore, all’eta di 17 anni ti ha addiritura scritto una lettera allegando una sua foto tessera, nel
1972 sei venuto a Cagliari per l’occasione i miei hanno acquistato una telecamera super 8 (il
filmato e’ gelosamente custodito)il concerto e’ stato bellissimo io avevo appena 9 anni ma
abbondantemente innamorata, la cosa piu’ comica e’ stato mio padre che…ha passato tutto il
tempo con mio fratellino di qualche mese in braccio… piangente…..
Anche se ero piccola ho coltivato la mia passione per te …. tutte la volte che sei venuto nella
mia citta’ io eri li’ ….purtroppo non ho mai avuto la fortuna di innamorarmi di persone con la
mia passione infatti in quei periodi ero costretta ad ascoltarti da sola ma ti ascoltavo
ugualmente, ora sono separata da 8 anni e finalmente posso ascoltarti cantarti dove ….come e
quando voglio ===== SEMPRE il mio bimbo di 8 anni sa quasi a memoria le tue canzoni
qualche volta si ingelosisce e mi chiede se voglio piu’ bene a lui o a te….che buffo una volta
quando era piccino circa 2 anni vedendo una rivista con una tua foto, mi ha chiesto “mamma
quello papi?” io tra me ho pensato “almeno fosse”.
Dal 2003 partecipo ai raduni “stupendi” e a qualche concerto in giro per la penisola dato che qui
non vieni di frequente probabilmente non dipende da te , pero’ se ti capita sappi che non sto
nella pelle……… la prossima ti vedro’ a Verona il 5-12 spero di poterti vedere durante le prove,
vorrei tanto stringerti la mano e scambiare due parole, per me sei una persona unica un amico
sempre vicino, mi dai una sensazione bellissima quando ti sento piango e rido assieme sono
emozioni indescrivibili che danno una carica particolare, durante l’ultimo raduno ho visto una
cosa che mi ha fatto rabbrividire, forse l’hai visto anche tu o ti e’ stato riferito, un ragazzo sulla
sedia a rotelle mentre cantava saltava, cosa riesci a fare………..grazie per cio che fai per me
non mi lasci mai sola ti voglio tanto bene Donatella
Anna ha scritto:
100.
15 Novembre, 2006 22:07
…non sempre la vita è semplice, ma se qualcuno ti dice STAI SU, allora puoi provare a capire
che sei davvero parte del mondo, allora raccogli le forze e ti dici che LA VITA è ADESSO, è
avrò la stessa tua triste speranza…di non essere SOLO…se tu canti per me, per noi!!! grazie e
spero che STRADA FACENDO tu continui a vivere affianco a me con le tue splendide
canzoni!!
101.
Carlotta ha scritto:
15 Novembre, 2006 20:54
La musica di Claudio mi ha aiutato a crescere quando ero quindicenne, grassoccia e brufolosa e
portandola tuttora in borsa nel mio viaggio mi fa sentire più forte e carica di vita. (Ora sono
anche più carina di allora!!!….ogni scarrafone…)La mamma del mio fidanzato ama la musica di
Claudio quanto me ed è proprio questo che quattro anni or sono ha reso formidabile il legame
che ho con la mia futura suocera….ma ancora non siamo riuscite a vederlo in concerto assieme
io e lei più scatenate che mai!!! (sarebbe possibile solo se facesse una tappa in
Ancona….magari!).
Thanx, Carlotta.
102.
Lorenzo ha scritto:
15 Novembre, 2006 20:34
IO e CLAUDIO BAGLIONI
Di Claudio, io, sono quasi coetaneo, perché sono nato un anno dopo il suo. Suono le sue canzoni
e ci accomuna (e di questa cosa avrei fatto volentieri a meno) la data della scomparsa dei nostri
padri (seppelliva lui, il suo, quella mattina, come io , il mio ed eravamo solo a pochi metri l’uno
dall’altro.. ma lui questo non lo sa)….
Seguo da sempre con attenzione e, tutt’ora immutata, passione, la musica di Claudio Baglioni,
che ha fatto da colonna sonora a molti avvenimenti della mia vita, non solo sentimentale.
E questa frase è comunque riduttiva del significato che, personalmente, attribuisco alle attività
da lui svolte, non tutte esclusivamente collocate nell’ambito del pentagramma..
Lui, per me non ha rivali, per l’eclettismo della sua inarrivabile, inconfondibile voce, non meno
che per i suoi giri armonici, la melodia ed il “ sound “, nell’insieme. Ho cercato, fino ad oggi, di
non perdermi alcuna occasione di assistere ai suoi concerti, nei quali non si risparmia mai,
dando sempre il meglio di sé, o comunque, tutto quel che può e come sa…
Lo stimo come persona, come artista ed egregio professionista.
E trovo che la sua capacità di rinnovarsi nel linguaggio, ed altrettanto nella composizione
musicale, è la chiave di volta della sua longevità artistica ed, insieme, la vera ragione per la
quale, passati più di trent’anni, arriva dritto al cuore di almeno due generazioni, se non tre.… Ai
suoi concerti vanno le famiglie. . . .
Voglio raccontare una cosa che mi è successa, nel pomeriggio di martedì 4 luglio 2006, a poche
ore dalla partita di semifinale del Campionato Mondiale di calcio Italia-Germania.
Conosco da molti anni Cristina, che si occupa dell’Organizzazione eventi della SIAE , dove
lavora da tanto tempo.
Aveva organizzato la presentazione di “Foglie della Memoria”, Antologia sull’Italia del
Novecento nella poesia del Novecento, scritta da un bravissimo autore che si chiama Vanni
Pierini. La presentazione ed il relativo dibattito avvengono in un posto suggestivo, la Sala
Convegni della Biblioteca e raccolta Teatrale del Burcardo, in via del Sudario, a fianco del
Teatro Argentina.
Oltre all’Autore del libro, al Presidente della SIAE ed altri quotatissimi intellettuali, critici
letterarari e giornalisti della carta stampata e radiotelevisivi, ha invitato Claudio Baglioni, amico
personale di Vanni Pierini che ha inserito un suo testo nella stessa Antologia, come segno di
riconoscimento alla “sua poetica”…
Cristina sa benissimo quale sia la mia predilezione per Claudio ed essendo la sola responsabile
dell’esclusivo evento, (con selezionatissimi inviti personali, per ragioni di sicurezza e per la
esigua capienza del luogo che può contenere al massimo cinquanta persone) lei ha pensato a me
e mi ha. . .”convocato”.
Così, puntualissimo, anzi in anticipo di un accademico quarto d’ora, previdentemente munito di
una copia di “Senza musica”, il libro del Nostro, uscito l’estate scorsa, che,ovviamente, al
tempo avevo comprato e letto d’un fiato, camicia bianca, giacca scura, jeans scuri, sono andato
all’”incontro” !
Alle 17.30, lui, con svizzera puntualità , incedere elegante, giacca avorio, pantaloni bianchi,
scarponcini avorio, come la giacca, “più grigio, ma… non domo”, fa il suo ingresso nella
magica saletta.
Si avvia verso il tavolo degli Oratori e io, che mi sono posizionato in prima fila, a due metri dal
tavolo, lo saluto con un ” Ciao Claudio, benvenuto “.
Affabile e sorridente, lui mi stringe la mano e ricambia con un altro ciao.
Seguiranno poi tutti i vari interventi, incentrati sulla presentazione e i commenti inerenti
l’Antologia del Pierini, tra i quali quello semplice ed elegante, (come lui), garbato nei toni e
nelle parole di riflessione, di Claudione, su cosa sia la poesia e sulle differenze tra i testi delle
poesie e quelli delle canzoni. . . .
Alla fine di tutto, mi avvicino e gli chiedo se gli fa piacere scrivermi due righe sulla pagina di
apertura di quel suo libro che mi sono portato appresso e lui, schivo, si sorprende che io lo abbia
fatto e me lo dice !! Con la semplicità, propria dei “grandi”, impugna la penna, mi chiede il mio
nome, apre il libro e riempie di getto la pagina bianca che sta all’inizio, scrivendoci sù una
dedica dai toni indubitabilmente poetici..
” Per Lorenzo, queste parole senza musica,
come legni abbandonati sulla spiaggia ..”
(già…e menomale che poco prima aveva affermato di non voler essere
chiamato “poeta” !)
Subito dopo, ci facciamo fare qualche foto insieme dal fotografo di scena della SIAE, amico di
Cristina, che me lo aveva presentato all’ingresso e che, sapientemente, aveva “imbeccato” a mio
favore.
Saluto reciproco con Claudio (mio quasi-coetaneo ma per una vita…per me
come un Mito..).
Lui fa : “Ciao Lorenzo” (la cosa , tutto sommato, mi fa effetto, lo ammetto)
e io : “Ciao Claudio, per sempre grazie per la tua musica e per quello che mi dà”.
Ci stringiamo la mano e vado via di corsa, chè incombe Italia-Germania, subito dopo aver
stampato un bacio sulla guancia di Cristina.
103.
Sonia ha scritto:
15 Novembre, 2006 19:37
Ciao Clà,
grazie all’amore per il tuo essere uomo e artista meraviglioso mi hai fatto conoscere persone con
cui condivido una bellissima amicizia pur se rilegata ad un solo incontro annuale. Da otto anni
che sono creatura del tuo piccolo grande mondo Clab ho imparato che l’amicizia non ha bisogno
di esser vista. Tra i tanti amici conosciuti c’è una ragazza che per causa di forza maggiore sono
due anni che non riesco ad incontrare al raduno.Anche a Rieti ci siamo cercate credendo di
individuarci tra uno striscione e l’altro ma niente…ancora una volta i progetti fatti durante tutto
l’anno sono crollati. La nostra è una amicizia un pò…”antica”..diciamo..
Ci scriviamo delle lunghe lettere dove ci raccontiamo cose che magari a voce neanche ci
diremmo, i sogni passati e futuri, la nostra vita, i nostri amori e soprattutto quello in comune un
certo Claudio Enrico Paolo.. A me piace Enrico a lei Paolo..mentre su Claudio ce la
contendiamo. A parte gli scherzi mi piacerebbe fargli questo regalo lei è di Lucca e so che non è
riuscita a prendere i biglietti.Se venisse scelta per andare al concerto sarei felicissima anche se
non potremmo vederti insieme neanche stavolta per scioglierci in lacrime dietro amori perduti
ma gridando felici ad una sola voce il nostro motto:”non c’è mai fine al viaggio anche se un
sogno cade”. Grazie Iaiò tu non sei solo una canzone…TVB
104.
Gigliola ha scritto:
15 Novembre, 2006 19:23
Per me il titolo “Io, Baglioni e una canzone” è limitativo, vorrei cambiarlo in: “Io e la mia vita
con Claudio”, perché non ho una specifica canzone legata ad un magico momento della mia
vita, ma ho la musica di Claudio come colonna sonora di tutta la mia vita.
Tanti, tanti anni fa, udii per la prima volta quella voce assolutamente “unica” che apparteneva
ad un ragazzo magro, timido, tenero, capellone ed occhialuto, con un naso non indifferente,
direi un “naso di falco”, che cantava canzoni che parlavano di emozioni e sentimenti di ragazzi,
di sensazioni vere, dove anche io mi ritrovavo, lo faceva in modo semplice, ma con una voce
che bucava il cuore e struggeva l’anima.
Da allora abbiamo vissuto in simbiosi, è stato veramente un camminare insieme, crescere,
correre, amare, gioire, sognare, soffrire, esaltarsi, piangere; ogni episodio della mia vita è legato
indissolubilmente alla sua musica. E’ bastato ascoltare in sequenza i brani del suo ultimo triplo
CD “Tutti qui” per riviverla totalmente.
Adoro il mio Claudio, (leggendo queste righe avete ormai capito che non posso certo chiamarlo
Baglioni….) perché non mi ha mai deluso, perché oltre ad essere un grande artista è un grande
uomo, perchè è riuscito ad evolversi ed adattarsi ai tempi come pochi sono riusciti a fare, perché
pur conscio della sua bravura ha mantenuto la semplicità degli esordi, perché riesce sempre a
stupire ed a stupirsi, ed anche questa volta ci farà trasalire per l’ennesima volta attingendo a
piene mani melodie ed emozioni dal suo cilindro magico e ….. grazie alla sua inesauribile
capacità di emozionare ci sono tutte le premesse affinchè continui così per tanti, tanti anni
ancora..
Caro Claudio,
potrei continuare a parlare di te senza fine, ti ho “studiato” come un testo scolastico e come ogni
materia scolastica, l’approfondimento non si esaurisce mai; mi piacerebbe dare un esame, ma tu
dovresti essere il Professore!
Grazie di cuore …con tutto l’amore che posso!!!
Gigliola Taccini
Cell. 348-9004980
105.
Assunta ha scritto:
15 Novembre, 2006 19:22
Dolce Claudio,
ci sono state situazioni vissute sulla mia pelle che andrebbero rimosse come macigni che non
permettono a me stessa di essere libera nell’anima e di vivermi la vita come viene.
Ho incontrato persone che mi hanno cambiata che mi hanno resa dura l’anima come roccia
bianca, mi hanno deturpato della felicità di vivere e della forza di affrontare le avversità di
questa esistenza avvolte troppo lunga da essere vissuta, altre volte troppo corta da non poter
realizzare tutti quei sogni desiderati e sperati.
Io non mi sono mai presa troppa cura di me stessa, ho disordinato e riordinato questa mia vita
troppe volte, ancora adesso a quasi trentadue anni provo solo delusione da questa società di
persone proiettate verso beni materiali e che dimenticano troppo spesso che non avranno una
seconda possibilità per amare e per vivere la loro vita che spesso non vivono.
L’amore è sempre stato la mia priorità ho solo incontrato le persone sbagliate con cui
condividerlo e viverlo, eppure, una di queste mi manca e credo che mi mancherà per sempre,
perchè non può esserci cura per il rimpianto dal momento che questo mio amore per lui non lo
sento più in unisono ma diviso da incomprensioni stupide e divenuto oggi a senso unico.
Ma ascoltando le tue canzoni e in particolar modo STRADA FACENDO, potrei ancora sperare
di trovare quel gancio in mezzo al cielo…
Grazie di esistere, sei per me davvero una medicina, mi fai star bene…
Un bacio….
Assunta
106.
Luca di Carrara ha scritto:
15 Novembre, 2006 18:06
Per Claudio,
Buonasera! sono un ragazzo di Carrara, ho 16 anni, le devo fare i complimenti per tutta la sua
bellissima carriera,lei nn ha idea di quanti brividi fa venire tuttora alle persone ke ascoltano la
sua Musica.
Mi sono accorto della sua musica grazie ad un mio amico l anno scorso e in tante canzoni come
‘’E tu'’ ho diviso momenti importanti cn una ragazza speciale,cn propio quella canzone cm
sottofondo. Tra poco è il 25 e io sarò tra il pubblico a sentirla con questo mio amico e canteremo
cn lei.
distinti saluti Luca.
107.
francesca ha scritto:
15 Novembre, 2006 17:22
Ciao Clà,all’incirca correva l’anno 2000 e mia madre comprò un tuo cd..io(tieni conto ke mia
madre è del 61 io del 78)stetti ttt il tempo a prenderla in giro,perkè reputavo te la tua musica
roba ormai passata,da circolo delle vecchiette/i!Un giorno x caso dallo stereo usciva fuori ‘’E tu
come stai'’,cominciai ad ascoltarla…e da li ke ora vedo il mio presente accanto a te..xkè infondo
“se vediamo la stessa luna nn siamo poi così lontani”..un bacio Francesca
108.
cristina ha scritto:
15 Novembre, 2006 17:08
Ciao Claudio, mi chiamo cristina, ho 31 anni e la passione per te mi è stata lasciata in eredità
dalla mia mamma che ti sognava anche la notte. Figurati che quando è nato mio fratello (nel
1980), lo ha messo a nome Claudio visto che ci chiamiamo di cognome BUGLIONI.
Mi ricordo un episodio divertente di mio fratello che ad 1 anno di età cantava “Corta Cortese”
(Porta Portese).
Aiutami a fare un regalo alla mia mamma a farla venire con me al concerto, perchè l’ultimo che
a visto è quello alla stadio di Viareggio insieme a me quando avevo 2 anni.
Un saluto affettuoso
Cristina.
109.
Beatrice Giasi ha scritto:
15 Novembre, 2006 16:55
Ciao Claudio,
questa bella iniziativa per raccontare una canzone che mi lega a te…..
dovremmo citare quasi tutta la tua discografia…
Magari faremmo meglio a diverderla per decenni altrimenti ci perdiamo tra note e spartiti…
Ogni frase, ogni nota hanno per me un ricordo che mi riporta ad un momento o ad una persona
importante della mia vita, ma non credo che questo serva a farmi essere tra i messaggi
importanti da scegliere.
Era solo un modo per farti arrivare il mio saluto ed un caro abbraccio che ti accompagni in
questo nuovo viaggio, da poco intrapreso, tra le vie dei ricordi.
A presto
Beatrice
110.
Mariasilvia ha scritto:
15 Novembre, 2006 16:45
Caro Claudio, io ti conosco da un pò..nel senso che ti ascolto da quando avevo 14 anni. Adesso
ne ho 29 e tutto è cominciato quando rufolando per casa cercando chissà cosa, salta fuori questa
cassettina tutta impolverata.
Mi dico “Beh, ascoltiamola un pò” ed ecco che da allora non ho più fatto a meno della tua
poesia.
La cassettina l’avevo comprata 8 anni prima per fare una sorpresa a mia madre ed era ASSOLO
vol. 1 adesso è tra le cose più care anche se non l’ascolto più perché troppo logora. Ho però il
CD.
Ho assistito solo ad un tuo concerto, a Firenze nel 1996 e adesso a 10 anni di distanza mi
farebbe tanto piacere non solo venirti a vedere, ma anche stringerti la mano e congratularmi con
te che hai saputo rinnovarti nel tempo.
Un bacio e in culo alla balena!!!
Mariasilvia
111.
anna clelia ha scritto:
15 Novembre, 2006 16:44
Come ho conosciuto Claudio Baglioni?
La risposta risale ormai a molti anni fa, avevo 12 anni (ora ne ho quasi 30) e vivevo le mie
prime tribolazioni amorose ed il mio fidanzatino del tempo che aveva il brutto vizio di
dimenticarsi spesso della mia esistenza, provava a farsi perdonare mandandomi testi di canzoni
perlopiù baglioniane. A quel punto la curiosità ha preso strada dentro di me ed ho acquistato il
primo disco di Baglioni.
Da allora li ho comprati tutti ed ho cercato di seguirlo in modo il più silenzioso possibile con
l’affetto e il rispetto che si deve ad una persona che con la sua voce ti accompagna in tutti i
momenti della tua vita.
Grazie Claudio è l’unica cosa che posso dirti, grazie perchè la tua voce spesso riesce a
infondermi calma e fiducia in questa vita che spesso corre troppo veloce.
Anna Clelia
112.
Sara ha scritto:
15 Novembre, 2006 16:18
Ciao Clà!
Questo è il racconto della nostra amicizia, una storia semplice in mezzo alle tante (e chissà
quante altre ne dovrai ancora leggere!) che affollano da giorni questo blog, ma per noi
bellissima…
…Magari starai già pensando che tutto sia iniziato grazie ad una tua canzone, E INVECE NO,
perché chi dobbiamo ringraziare è una “PERSONA”: ti ricordi il famoso ARTURO che è
“sbucato” improvvisamente dalle note di “Questo piccolo grande amore”? (Ti diamo un aiutino:
Tour Cercando 2004: ti amo lo giuro, lo giuro su Arturo…!)
Da quel momento, complice una bella serata d’estate nella nostra Firenze (esattamente a
Pratolino) e l’euforia generale, siamo scoppiate in una risata contagiosa che ci ha fatto
conoscere (eravamo sedute accanto).
Da lì, dunque, è incominciata la nostra Odissea: concerti (come dimenticare Madrid!), raduni
CLAB e allegre serate in pizzeria a raccontarci le nostre piccole storie di vita, sempre pronte a
scambiarci un sorriso ed una parola amica.
A coronare il tutto è arrivata una splendida sorpresa, l’evento più bello dell’anno di cui ti
vorremmo rendere partecipe: una di noi, Alessandra, è in dolce attesa…
…a proposito, ogni volta che c’è una tua canzone il piccolo inizia a scalciare: sarà un segnale
positivo o negativo?!? : - )
Te lo faremo sapere…!!!
Ecco qua, questa è la nostra storia con la quale speriamo di averti regalato un sorriso.
Grazie Clà, grazie di tutto.
Buona fortuna,
Sara, Laura e Alessandra
113.
Cristina Bianchi ha scritto:
15 Novembre, 2006 15:55
Grazie Claudio per le tue parole che continuano ad accompagnare molti momenti della mia vita,
che evocano ricordi e situazioni, che alimentano sogni e desideri.
Grazie per la tua musica da cantare da sola o in compagnia, da ascoltare in silenzio o da
tamburellare sul volante, sul tavolo o sui fogli di appunti, sulla lista della spesa, sulla tastiera del
PC…
Ti ho incontrato molte volte accanto a un giradischi, in una bella notte di note al Flaminio, nella
cronaca disperata che parla di uomini persi, in tanti ritagli di vita in cui ho condiviso con te
un’emozione.
E dato che probabilmente non avrò mai la possibilità di dirtelo personalmente, voglio salutarti
con queste parole (tue), che sono di augurio e di speranza:
“Buona fortuna per quel po’ di me che porterai con te”.
Ciao,
Cristina
114.
Arianna ha scritto:
15 Novembre, 2006 15:33
Ciao Claudio,
ti volevo raccontare la mia esperienza e il mio legame con le tue canzoni.
Da piccola spesso sentivo suonare mio zio che stripellava le tue canzoni e tentava di imitare la
tua voce…ogni volta che entravo a casa sua mi sedevo davanti a lui che continuava a cantare
per ore e mi accorgevo ascoltandolo quanto belle potevano essere le parole delle tue canzoni…..
Gli anni sono passati mio zio ha smesso di suonare ma il mio interesse per le tue canzoni
cresceva sempre di più fino ad arrivare ad un giorno in cui conobbi un ragazzo che mi disse di
essere un tuo fan…
Quel ragazzo oggi è mio marito..ci siamo sposati solo 2 mesi fa!!!
e dato l’interesse di entrambi per le tue canzoni abbiamo deciso di fare il tableaux per i posti
degli invitati con i titoli della canzoni, ripercorrendo un pò tutto il tuo repertorio!!
Il titolo del tableaux era ATTORI E SPETTATORI, poi avevamo il tavolo degli amici che non
poteva chiamarsi diversamente da “TUTTI QUI”, il tavolo del mio zio cantante (o almeno che
provava a cantare) “PORTA PORTESE”, il tavolo dei parenti lontano “tamburi lontani” e poi
“VIA” “BUONA FORTUNA” ecc
E mio marito che mi fa il giorno prima del matrimonio???la serenata cantando “STAI SU” e poi
per tirare un pò su la situazione si è messo a cantare insieme ai suoi amici “SERENATA IN
SOL” facendo il balletto come quello che tu hai fatto a Roma al concerto con i tuoi musicisti,
ma non potendomi vedere perchè come sai la sposa il giorno prima non si vede si era messo uno
scatolone in testa…..
Come vedi diciamo che le tue canzoni mi hanno accompagnato un bel pò nella vita….
Ah quasi dimenticavo………abbiamo messo una tua canzone anche durante la cerimonia….”Io
ti prendo come mia sposa”…..forse se ti invitavo al matrimonio era meglio :O)!!!!!!!!
Ciao e ancora “BUONA FORTUNA” per il resto del tour!!!
115.
Rita ha scritto:
15 Novembre, 2006 15:29
Si fa presto a dire Baglioni. L’associazione con le canzoni non è la prima
che mi viene in mente. Il didietro ammaccato, mi viene in mente, invece.
Sforacchiato dai sassi appuntiti su cui stetti seduta per ore, sotto il
sole, prima di arrivare in prima fila sotto il palco del tuo concerto. Con
uno sprint che solo le gambe dei quindici anni riescono a pompare nonostante
l’asfissia dell’afa. Gran caldo. Tirrenia, festa dell’Unità, estate
millenovecentoottantaequalcosa, piena, tonda. Il mio primo live, il tuo
ennesimo tour, non mi ricordo bene per quale 33 (a quei tempi si parlava
ancora di giri. . .) ma in copertina c’era un tuo primissimo piano, capelli
folti e scriminatura centrale, nocche delle mani ad angolarti il mento,
camicia di jeans sbottonata come i miei pensieri di allora. Alla fine il
concerto si può dire che non me lo gustai nemmeno, cantavo su ogni strofa e
su ogni assolo, gli occhi mi si impigliavano e le luci e la folla esaltante
mi confondevano, un pò eros un pò thanatos, tutti a ballare come se non
contasse niente altro al mondo che seguire il nostro pifferaio magico. Il
giorno dopo, solo il biglietto stropicciato e scolorito dal sudore era lì a
ricordarmi dove ero stata e il mio sedere ammaccato mi chiedeva ancora
perchè. I titoli non sono il mio forte neanche ora, adesso che se non ho la
poltroncina numerata non ci vado più a sentire un concerto (ma si dice anche
vedere, no?, perchè in fondo è un’esperienza totale dei sensi perdersi nella
musica, lasciarla fare), adesso che il mio sedere non può più permettersi
maltrattamenti ulteriori a quelli del tempo, adesso che non so più
innamorarmi di un’idea e non credo neanche molto alle suggestioni dei sogni.
Non so più tutti i tuo testi a memoria, ho dimenticato anche quelli che non
avevo neanche bisogno di rammentare, e ad essere sincera mi dispiace di non
riuscire più ad entusiasmarmi per niente: certo, come a quindici anni
sarebbe ridicolo o peggio, ma se mi fosse capitato di conservare un
pezzetto di incoscienza. . . sta tutto lì il limite all’impossibile.
Nell’indifferenza generale di questa età adulta anestetizzata e serissima,
ogni tanto mi capita però di venire distratta da qualche nota alla radio,
magari in macchina, di corsa, fra un appuntamento improrogabile e l’altro,
fra un impegno imperativo e la prossima questione di ordinaria importanza
vitale. “Toh!” penso. “Bella questa musica”. E prima che lo speaker squilli
nel microfono il tuo nome via etere, ho già riconosciuto l’impronta, l’orma,
il segno. La pelle si fa d¹oca a una frase giusta, che coglie il segno, che
mi aiuta a capire o solo a dire quello che non riesco più con parole mie.Si
cresce, si cambia, ci si veste e ci si pettina diversamente, si surfa da una
fede politica all’altra, si gioca con il Monopoli vero della vita, magari
non ci si riconosce neache più tanto, ma quello che ci è piaciuto davvero
non ci abbandona mai. Quando mi succede, torno a casa prima, preparo una
buona cena con cura, aspetto mio marito chè sembra che non lo veda da
cent¹anni e quando lo abbraccio penso che è un miracolo; penso a tutta la
magia che perdo, quando ascolto i clacson di questa vita puttana che non ha
mai tempo, invece del mio cuore. E delle tue canzoni.
116.
Laura ha scritto:
15 Novembre, 2006 15:26
Carta e penna, sedermi a un tavolo, consuetudine amata, per me.
Ieri il mio amore mi ha detto – “Laura, scrivi cosa è stato, cosa è per te, Baglioni, e poi invialo
al giornale!”.
Il mio amore mi conosce da poco tempo però sa cosa è, per me, Baglioni, perché è anche
attraverso le sue canzoni che mi sono lasciata conoscere da lui. Sapevo che le canzoni di
Baglioni, infatti, racchiudevano la parte più vera di me, mi piacerebbe dire la migliore, perché
sento che è così, ma dico, semplicemente, la più vera.
Così, un giorno, decisi di inviare al mio amore, per posta elettronica, un estratto di quelle
canzoni che avevano accompagnato le tappe fondamentali della mia vita. E fu bello potergli
dire, senza timore e senza ombra di retorica alcuna “sai, Baglioni è l’unica ‘cosa’ in cui ho
sempre creduto, da quando, nel 1982, avevo 14 anni e scoprii ‘Avrai’, fino ad ora, che ne ho 36.
Baglioni è l’unico che non mi ha mai deluso”.
E’ vero, avevo 14 anni e mi rivedo nella roulotte, al campeggio, sdraiata sul letto dei miei
genitori, con una piccola radiolina a pile intenta a cercare, di stazione in stazione, quella
canzone che mi commuoveva dall’inizio alla fine, “Avrai”. Non so bene perché, in fondo avevo
solo 14 anni ed ero, giustamente, ancora molto bimba; però quelle parole davano una piccola,
dolce, umana risposta a quelle domande che spesso mi angosciavano.
E mentre ancora acerba cominciavo a congedare la bambina che era in me, per far posto ad una
adolescente dai contorni ancora molto indefiniti, ecco la scoperta di “strada facendo” e di quel
“gancio in mezzo al cielo” che ho sempre cercato, tenacemente, con caparbia volontà in mezzo
a tutti i dolori e le gioie che da allora in poi sono venuti.
E la scoperta di quelli che per me, allora, erano veri e propri tesori, non si esauriva frugando nei
dischi del passato di mia cugina, delle mie amiche, delle zie delle mie amiche.
Scoprivo le classiche canzoni d’amore di Baglioni, “Amore bello”, “E tu”, “Questo piccolo
grande amore”, ma non erano quelle le scoperte che mi entusiasmavano di più.
No, ad entusiasmarmi erano le canzoni più defilate, quelle che spesso erano rimaste dietro la
scia dei grandi successi, ed ognuna dava voce ad una mia emozione: “Io una ragazza e la gente”,
la mia voglia di libertà; “Il mattino si è svegliato”, il mio stupore di fronte alla bellezza del
creato; “Gagarin”, l’incanto e insieme la paura del cielo, stupendo, sopra di me.
E quanti altri tesori, sui quali vorrei dilungarmi ancora, ognuno è un ricordo vivido e una tessera
del mosaico che compone la mia personalità.
Ma comincio a vedere che questo spazio è troppo angusto.
Quando è uscito l’LP “La vita è adesso”, nel 1985, mi sono convinta che davvero l’uscita dei
dischi di Baglioni accompagnava i miei momenti di svolta. Quanta gioia di vivere in quella
canzone; su quella stessa spiaggia di quello stesso campeggio, decisi che le mie prime,
goffissime prove d’amore con un ragazzo un po’ più grande di me non mi rispecchiavano; non
esitai a lasciarlo per strada e ricordo che gli dissi, anzi, gli scrissi, che “per me la vita è adesso”
e non era certo con lui, che non mi somigliava per niente!
Poi gli anni sono passati, sfilati via come in un soffio; se li penso, dall’85 ad ora, mi sembrano
tanti, eppure sento anche che sono volati.
C’è stato un progetto di vita, un matrimonio, ed un triste fallimento. Man mano che quel
progetto cadeva, le canzoni di Baglioni sussurravano sempre più insistentemente alle mie
orecchie la voglia, il bisogno e insieme la paura di andare via. “Noi no” con quel suo inizio
“come sarà, un giorno prendere, la strada e andare via, farsi travolgere, da un vento di follia”, mi
risuonava sempre più nella testa.
“Cuore di aliante”, una bomba dirompente, in me. Eppure restavo dov’ero, sentivo che “il mio
destino” era “solo vivere” ma mi chiedevo se sarebbe stato “vivere da solo, come il sasso di un
torrente che non ferma la corrente”.
E intanto, con “Mille giorni di te e di me”, non smettevo di cercare “quell’attimo di eterno che
non c’è” e non capivo, non capivo “cos’era, se c’era stato per davvero” …
Negli stessi anni, la morte di mio padre; “Tamburi lontani”, allora, in mezzo allo sconforto più
cupo, stava lì a dirmi che l’amore non può finire, mentre “Titoli di coda” accompagnava la mia
malinconia.
C’è stato buio, sì, c’è stata paura, ma c’era ancora “Strada facendo”, anche se per molto tempo
non riuscivo ad ascoltarla senza piangere; c’era ancora “Avrai”, e sentivo in un angolino
nascosto, un lumicino esile esile che illuminava ancora la mia voglia di poter tornare a cantare a
pieni polmoni “La vita è adesso”.
“Tutto in un abbraccio” ha segnato il mio definitivo saluto alla vita passata, ad un progetto
concluso, e la malinconia di quelle note, però, poteva diventare speranza. Piano piano
cominciavo a trovare, o ritrovare, chi lo sa, me stessa. Sì, “Sono io”.
Tutto questo, e moltissimo altro, l’ho detto al mio amore che, come dicevo in apertura, mi ha
spinto a scrivere queste parole.
Con lui, e col nostro piccoletto, che proprio ieri ha compiuto un anno, nei suoi occhi e in quelli
del nostro bimbo, io lo vedo “quell’attimo di eterno che non c’è”.
Baglioni ha continuato a regalarmi le sue bellissime canzoni: “Crescendo e cercando”, proprio
quando ho scoperto di esser incinta, e poi, quando stava per nascere Niccolò, ho detto sicura –
“Vedrai, farà una nuova canzone ora che nasce il nostro bimbo!”
E’ arrivata “Tutti qui” … e che bello, esserci tutti qui!
Il minimo che posso dire a Baglioni è “GRAZIE, CLAUDIO”! … e tutto quanto ho scritto
sopra!!!
117.
chiara ha scritto:
15 Novembre, 2006 12:34
Ciao Claudio…mi chiamo Chiara e ho 19 anni…le ho provate tutte per scriverti e appena ho
letto di questa possibilità mi sono precipitata davanti al pc…Sarà la centesima volta che scrivo
per te,e spero che questa sia davvero la volta buona…sinceramente non so nemmeno io cosa
scrivere,sono talmente tante le cose da dire..Come ti ho scritto ho 19 anni,e si può dire che da
sempre ti seguo!La prima volta che ti ho visto avevo più o meno 4 o 5 anni e mi ricordo che
trovai un disco di mio padre dove c’era una foto tua insieme a Gianni Morandi…Dissi a mio
padre che volevo ascoltare le canzoni di “quel signore bello” che c’era sul disco ma non potevo
perché era vecchio e non si sentiva bene…Allora iniziai a cercare delle cassette per vedere se ne
trovavo almeno una tua..e infatti…appena vidi la cassetta col nome del “signore bello” la portai
a mio padre e lui mi fece ascoltare le canzoni…Mi ricordo che mi innamorai subito di “Piccolo
grande amore” e nonostante fossi piuttosto piccola riuscii a impararla tutta!!!Poi col
tempo,crescendo,ho imparato a conoscere un pò tutte le canzoni,compravo le cassette,i cd,ti
ascoltavo alla radio..Fino a quando un bel giorno,era gennaio mi sembra,mentre ero in macchina
con i miei vidi il cartellone di un tuo concerto a firenze..era il 2000,l’anno del tour blu…Il
giorno dopo avevo già il biglietto in mano…prima fila..non male per il primo concerto no?E
così il 17 marzo(che nonostante fosse di venerdì per me è stato un giorno davvero stupendo che
mi ha portato tanta fortuna!)ti ho visto per la prima volta…!!Quella è stata la prima di una lunga
serie…da quel concerto non ho mai smesso di sperare di poterti incontrare un giorno…sono
stata a tanti altri concerti,ho comprato di tutto.dai cd,dvd,calendari,giornali che parlavano di
te..insomma,sono diventata quasi una maniaca!!!Però devo dire che ne vale davvero la pena,sei
unico,non passa un giorno che non ascolti le tue canzoni e ogni volta è sempre un’emozione
diversa…Credo di avere almeno un ricordo legato alla maggior parte delle tue canzoni,e spero
ce ne saranno ancora molti altri!Forse non avrò la possibilità di vincere l’entrata per livorno,ma
spero comunque di averti regalato qualcosa da poter tenere “tutto in un abbraccio”!!!Sei un
mito..Un bacio,Chiara!
Ps:a firenze,il 16 dicembre,ci sarò anch’io!!!
118.
Francesca ha scritto:
15 Novembre, 2006 12:18
Ciao Claudio,avrei voluto scriverti molte volte ma io non sono brava come te a trovare le parole
giuste e poi è veramente difficile riuscire ad esprimere tutto quello che tu rappresenti per me .
La mia adorazione per te è cominciata nel 1994, quando per caso ascoltai alla radio la più bella
canzone che io abbia mai sentito e che resterà per sempre nel mio cuore : “Mille giorni di te e di
me”: mi innamorai subito di quella splendida voce così emozionante (e ancora di più quando a
quella voce si associò un capolavoro della natura come te) . Da quel giorno non ho mai smesso
di ascoltarti e di seguirti con buona pace delle mie amiche e della mia famiglia, soprattutto di
mio padre che ormai si è rassegnato a sentirti dalla mattina alla sera e sta pure cominciando ad
imparare le tue canzoni !
Sono riuscita a venire a due tuoi concerti (bellissimi!) ma purtroppo non sono mai riuscita ad
incontrarti. Mi piacerebbe molto poterti incontrare per riuscire a ringraziarti personalmente per
essermi stato accanto in tutti questi anni e per avermi aiutato a superare i tanti momenti difficili
che ci sono stati nella mia vita: mi basta ascoltarti o vederti per ritrovare il sorriso anche nei
giorni più bui.
Se un giorno avrò un figlio lo chiamerò sicuramente Claudio e spero proprio che possa
diventare una persona speciale come sei tu.
Grazie davvero di tutto e grazie soprattutto di esistere perchè sei riuscito a colorare la mia vita.
Spero davvero che tu riesca a leggere questo mio messaggio (anche se per leggere tutti i
messaggi che ti sono arrivati dovrai prenderti qualche giorno di ferie!).
Un abbraccio e un grandissimo bacio.
Ti voglio e ti vorrò per sempre un mondo di bene.
Francesca
119.
alessandra ha scritto:
15 Novembre, 2006 11:38
Chissà se davvero leggerai queste parole, chissà se per un attimo la mia emozione sfiorerà il tuo
cuore, chissà……
Ho 34 anni e praticamente da 30 anni “vivo con te”, da piccolina mi raccontano che non
ascoltavo le canzoni dello Zecchino d’oro, ma preferivo inserire a ripetizione la cassetta con la
tua musica! Sono cresciuta, o almeno così si dice, e tu sei sempre stato vicino a me, anche se
non lo sai! C’eri quando da adolescente trascorrevo pomeriggi interi sola con la tua voce, con le
tue parole che facevo penetrare nel mio cuore, senza trascurare nemmeno un tuo respiro; c’eri il
giorno della mia laurea quando chiesi alla mia famiglia e ai miei amici come regalo solo quello
di conoscere te; c’eri il giorno del mio matrimonio quando in chiesa ho fatto suonare “con tutto
l’amore che posso”; c’eri quando è arrivata la mia piccola Chiara e la prima melodia che ha
ascoltato sono state le tue canzoni; e ci sei ora in ogni mio giorno, quando lavoro (sono un
avvocato e ho messo su un’associazione che si occupa di minori e che ho chiamato “strada
facendo”), quando mi diverto perchè canto le tue canzoni, seguo te in concerto dove posso, e
parlo con le parole delle tue canzoni; quando sono arrabbiata e “parlo” con le tue foto (che
tappezzano la mia casa) come fossi pazza!!
Forse è così…sono pazza…ma questa dolcissima pazzia ti voglio regalare, perchè sei capace di
esserci senza essere presente…perchè mi hai aiutato più tu solo con la musica che tante persone
con presenze vuote….perchè sei parte di me e non saprai mai quanto!!!! GRAZIE Claudio per
quello che sei stato e che per sempre sarai per me….desidero solo sapere che davvero hai letto
queste parole, che davvero per un attimo i nostri cuori si sono incontrati, che veramente il mio
grazie è arrivato al mio splendido “sogno”, un sogno che mi ha accompagnato in ogni momento,
un sogno che mi ha resa migliore, che soprattutto mi ha permesso di essere vera, perchè chi è
capace di provare emozioni semplici, chi sa ancora sognare, forse sa essere ancora vero!
ti voglio bene…….tutto qui!
120.
Anna ha scritto:
15 Novembre, 2006 11:05
Praticamente, la tua figura e le tue canzoni hanno sempre permeato la mia vita, mille emozioni
che ho respirato, respiro e respirerò…..
Fin da piccola, mia sorella si metteva a fare le faccende di casa, mentre le note di “…51
Montesacro e tutto cominciava…” si diffondevano per la casa, cominciava anche il mio amore
per la tua musica e, piano piano, ho cominciato a conoscerti, ad apprezzarti e, a volte, anche a
criticarti!!
Ma la canzone che più ha segnato un momento particolare della mia vita è stata “Mille giorni di
te e di me” perché sembra che sia stata scritta per me e per l’unica persona che io abbia mai
amato nei miei 27 anni.
Posso ora dirti solo questo, anche perchè qualsiasi altra parola risulterebbe superflua:
GRAZIE CLA’
Anna
121.
monica ha scritto:
15 Novembre, 2006 10:29
Ciao Claudio, ho voluto scorrere tutte le mail che ti sono state mandate e sono veramente
tantissime, chissà mai se con tutto il da fare che hai per questo tour riuscirai a leggerle, ma
magari conservale per i momenti ” bui”, con i nostri cuori e il nostro amore per te e la tua
musica, riusciremo” tutti assieme” a scaldare il tuo!
Non saprei quale canzone citare per dire che sia la più bella, non saprei veramente scartare l’una
o l’altra , ma so quale mi ha portato a te…nel lontano 1974 avevo dieci anni e un’amica della
mia stessa età che cantava molto bene e che sapeva a memoria “E TU” , forse perchè la
ascoltavano i suoi genitori spesso, e lei non sbagliava una parola. I miei genitori e i suoi
avevano il negozio vicini, in una via nel centro di Parma e lei ogni tanto veniva da me e
passavamo il pomeriggio assieme.
Ricordo che le chiedevo in continuazione di cantarmi E tu e quando non ne aveva voglia le
offrivi qualche soldo pur di sentirla ( ho cominciato da li a far calare i miei capitali per le tue
canzoni ).
Finchè un giorno è arrivata con un regalino per me…e indovina un pò? Era il 45 giri di E tu Chissà se mi pensi , ed è ancora li vicino allo stereo insieme a tutto quello che è venuto dopo.
Anch’io non ti ho mai incontrato cosi bene da poterti dire quanta ammirazione e gratitudine per
tutto quello che hai fatto e che spero farai e per questo ho voluto raccontarti tutto questo, chissà
chi non risica non rosica….ricorda che “ti voglio un mondo di bene” …allarga le braccia che sta
arrivando il più forte degli abbracci, da me a te, monica
122.
tiziana ha scritto:
15 Novembre, 2006 10:02
“E andare lontano ….lontano…….”
Sì, anch’io volevo andare lontano:avevo quattordici anni e ti ho incontrato in queste parole.
Questa canzone riesce, in me, ad abbattere il muro del tempo e mi fa tornare
affacciata alla finestra di camera mia.
Quanti pensieri a quella finestra!
Quanta voglia di scappare via!
Quanta voglia di sbagliare a modo mio!
E di errori, poi, ne ho fatti tanti, ovviamente! Dio sa quanti!
Ed oggi che sono madre di due figli adolescenti, facendo un bilancio della mia vita. penso che di
strada ne ho fatta ed un po’ lontano sono arrivata.
I figli, poi, davvero , ti spingono lontano.
Ma ancora mi fermo, affacciata ad una finestra e quanti pensieri!
E tu continui a farmi compagnia , ad essere “mio riparo”, come dice il mio scrittore preferito
Maurizio Maggiani.
Sì, mio riparo, mio riposo, mio ristoro, mio abbraccio.
E, insieme a te, sto andando, spero ancora pù lontano, curiosando, cercando nel cammino, altri
compagni di viaggio.
E la vita ti sorprende. Sempre.
Con molto affetto.
123.
Paolo ha scritto:
15 Novembre, 2006 09:29
Era il 1985 e per le radio quel piano ad introdurre note per dire che LA VITA E’
ADESSO…Così è iniziata la mia passione per Claudio, ormai più che ventennale, fatta di
presenze costanti ai suoi concerti, album irrinunciabili e soprattutto un excursus per coprire quei
dieci e più anni persi di lui ma che avrei voluto assolutamente vivere. L’età me l’ha impedito,
ma la voglia di innamorarmi con le sue canzoni vecchie e nuove no. Così non c’è nulla che non
sappia e non abbia vissuto di Claudio .Dal 1985 quell’INIZIO NON HA AVUTO PIU’ FINE,
ed è entrato inesorabilmente a scrivere anche LA COLONNA SONORA DELLA MIA VITA!
La vita è adesso, certo, ma IL SOGNO E’ SEMPRE, anche grazie a lui! Ed è giusto che sappia,
se mai leggerà questo blog, che al mio matrimonio, un anno fa, il tabloid degli invitati si
chiamava TUTTI QUI, mentre i tavoli portavano i nomi di tutte le sue canzoni più belleI
Ovviamente gli sposi erano QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE, mentre in sottofondo
splendevano le tue note. Così è stato un giorno indimenticabile, UN GIORNO PIENO
D’AMORE, e tu, Claudio, sei stato l’ospite d’onore…Non smettere mai di trasmettere, ciao
GRANDE CLAUDIO!
124.
cinzia ceccherini ha scritto:
15 Novembre, 2006 09:20
Nella mia famiglia c’è una componente indesiderata: la “sindrome di Martin-Bell”
Sta scritto nel foglio delle analisi genetiche che la sindrome di M-Bell è una fragilità del braccio
lungo del cromosoma “X” in “XQ27.3″
Cosa vuol dire scientificamente non lo so, ma so per certo che le persone affette da questa
alterazione sono sempre di sesso maschile e, pur essendo fisicamente normali, hanno lo
sviluppo intellettivo ritardato.
Parlano, mangiano, camminano, ridono e piangono come tutti, ma ragionano da bambini e
finché bambina lo sono stata anch’io, non ho mai intuito la differenza tra me e mio fratello….
Quando nasce un bimbo ha intorno volti gioiosi e sognanti, le mille ipostesi di un futuro pieno
di soddisfazioni e felicità andranno di pari passo alla sua crescita.
Tutti godono della sua perfezione.
Quando nasce un bambino imperfetto la gioia è spezzata, i sogni infranti, qualsiasi parola può
essere inopportuna e magari diventa imbarazzante portare un mazzo di fiori alla puerpera: cosa
ha da festeggiare?
Non sarà facile far comprendere agli altri che l’ averlo partorito si è rivelato un bel dono anche
se sarà stato sicuramente faticoso “scartarlo”
Scoprire che mio fratello era handicappato ha spezzato la mia adolescenza, il bimbo che
giocava, rideva, guardava i cartoni ed il telefilm di Zorro con me ad un certo punto non ha
continuato a farmi compagnia nel cammino della vita e non ho potuto confidargli quanto mi
sentivo sola e quanta paura avevo nel rendermene conto.
Ero una ragazzina spavalda e ribelle tra i compagni che, appena entrava in casa, si chiudeva in
camerina a studiare (poco) e a fantasticare (tanto) sull’amore.
Uscivo da lì alle diciassette per vedere la “TV dei ragazzi” e ritrovare Lamberto e gioire con lui
per la Carrà vestita da Maga Maghella o per il Festival di Sanremo; Lambi voleva che gli
leggessi i titoli dei brani, riusciva a ricordarli tutti in ordine e ci riesce ancora.
Con lui stavo benissimo e mi rassicuravano i suoi sorrisi ed il suo affetto, ma i compagni non lo
capivano e così, a quattordici anni, con amarezza ho smesso di lottare e di proporlo-imporlo e
mi sono rassegnata all’idea di poter condividere con lui solo la vita al centro diurno per
handicappati che frequentava e la misica.
Gli altri sono strani, si spaventano facilmente della diversità e sono buffi da osservare mentre
tentano un approccio con essa.
Se l’handicap è fisico, è semplice, c’è possibilità di dialogo, si cerca di fare attenzione ai
riferimenti offensivi e si parla con il disabile.
Ma se l’handicap è intellettivo la cosa si fa un po’ complicata: di cosa si parla, come si fa a
capirlo se parla male, come si fa a sgangiarsi da lui se disturba con parole ripetute
ossessivamente o a defilarsi se la saliva che cade dalla sua bocca storta emana un cattivo odore?
Spesso guardo il volto sempre sereno di Lamberto e maledico quella “fragilità” che lo ha reso
eterno bambino e che non mi permette di diventare la zia dei suoi figli, allora corro a comprargli
un cd, glielo porto, gli leggo i titoli delle canzoni e mentre le ascolto insieme a lui torna forte il
ricordo di quando mi chiedeva:- Cinzia, metti coccola…
Era il periodo di “E tu” e coccola stava per “accoccolati”
L’ascoltavamo a ripetizione, sul balcone di cucina, tra i giocattoli e il desiderio di essere amata
come cantava Baglioni.
Il mangiadischi stava con noi e “E tu” ci accomunava più di tanti altre canzoni perciò, quando lo
trovai tutto storto, sciupato, non capii il motivo per cui Lamberto l’avesse rotto.
Mi offesi moltissimo perché fu come se lui avesse spezzato il nostro legame e mostrai il mio
disappunto come a volte accade tra fratelli: lo menai.
Ricomprai il 45 giri e tornata a casa e arrivando in terrazza per prendere il mangiadischi, ebbi
una folgorazione: il sole!!
Era stato il sole con il suo calore a distorgere il disco ed io sua complice (per non dire
colpevole) perché ce lo avevo lasciato….
Subito corsi a cercare Lambi, mi accolse sorridente, giocava, lo baciai e ci mettemmo a giocare.
Mio fratello è così: tenero, puro, inconsapevole portatore di amore.
“Coccola” è la nostra canzone speciale e sono molto contenta di avere la possibilità di
raccontartelo.
Io sarò al concerto il 24 e se canterai “E tu” ricorda che tra tanti ci sarò io ancora più felice di
cantarla insieme a te. Con affetto Cinzia
P.S: e se magari al posto del biglietto ci fosse una stretta di mano?
Quando nasce un bambino imperfetto
125.
catia catamo ha scritto:
15 Novembre, 2006 01:13
Mi sento tanto goccia nel mare, ma perchè non provarci, anche solo per un saluto.
Una cosa in comune padre carabiniere e madre sarta.Abitavo a Livorno tanti anni fa , mio padre
era in servizio alla Legione e io passavo lunghissimi pomeriggi in casa con mia madre
ascoltavamo la radio mentre lei cuciva e io studiavo, quante canzoni di Baglioni hanno
accompagnato questi pomeriggi. Il mio tempo è passato dalla radio al mangianastri, i primi LP e
poi il CD e ora mio figlio mi ha regalato un lettore MP3 ( si dice così ?). Andare lontano è stato
sempre il mio motto, forse troppo lontana non sono andata ma che infinito senso di libertà
sprigionano ancora in me queste due semplici parole…..E’ trascorsa questa mia vita piena di
Fotografie, Questo piccolo grande amore è un’estate all’Elba, E tu un juke-box a Tirrenia, Avrai
è anche per mio figlio…..Grazie Claudio per chè ancora oggi quando ascolto le tue canzoni mi
si arrotola il cuore, piango e mi accorgo di essere ancora viva nonostante tutto.
126.
Roberta ha scritto:
15 Novembre, 2006 01:07
Ciao Claudio,
le nostre strade e i nostri sguardi si sono incontrati innumerevoli volte in questi anni e non e’
semplice scegliere una canzone che piu’ di altre ha segnato un particolare momento. Ma da
qualche anno, 3 ormai, ce n’e’ una in particolare che ci appartiene. E’ “Tienimi con te”. Questa
canzone l’aveva dedicata mia mamma Mara a mio padre scherzandoci un po’ su visto che anche
lui apparteneva alla schiera di mariti che “subiscono” la nostra passione!! Purtroppo ora lui non
c’e’ piu’ e ogni volta, ad ogni concerto e ad ogni incontro, quando canti quelle stupende strofe
ci stringiamo strette strette in un’unica travolgente emozione e ci ritroviamo tutti e tre ancora
insieme. E poi via, dopo qualche istante si “salta sulla vita” e tutto ricomincia con piu’ energia
di prima perche’ la vita va avanti! E’ incredibile davvero il potere della musica. Grazie di tutto
Cla’. Ti vogliamo bene. Ci vediamo a Livorno!
Roberta ( e Mara)
127.
Alessandro (l'apprendista mago) ha scritto:
15 Novembre, 2006 00:46
Difficile trovare parole che possano lampeggiare,le tue canzoni sono tante,infinite piene di
colori emozioni suoni……
Grazie a te su un sito amico ho trovato un mondo a forma di me, e quindi immagina la mia
difficoltà nel poterne trovare una…..
Forse come dici tu, l’ultima parola dell’ultimo canzone dell’ultimo concerto sarà la piu’ bella e
difficile contestualmente da ricordare….
Pertanto essendo in queste parole i miei sogni di essere un mago,ti saluto ribandoti due righe
abbracciato alla luna sulla cima di una transenna….
Se nel sole di domani ci perdessimo cosi’…. Se anche fossimo lontani …noi saremo insieme e
sempre tutti qui….
Alessandro
128.
PAOLA ha scritto:
14 Novembre, 2006 23:09
Ho cercato di trovare una canzone che più delle altre avesse significato un qualcosa in più e non
è facile perché molte hanno in se un ricordo .un emozione diversa ; cosi ho deciso di sceglierne
una dall’ album che mi ha fatto iniziare questo viaggio un po’ per caso , nel 1995 , che mi ha
fatto trovare parole, compagni di viaggio e quella parte di me che mancava lasciando alle spalle
un soprannome scomodo ( direi peggio del tuo ) e la solitudine , tutto questo grazie ad IO
SONO QUI a MALE DI ME e a te.
Un abbraccio.
Paola
.
129.
mirella69 ha scritto:
14 Novembre, 2006 22:59
mi interessava solo farti sapere che nonostante siano tante le cose che ci separano, la tua musica
fa’ in modo che questa distanza non sia mai tale da dividerci.
ciao.
130.
Francy e Mile ha scritto:
14 Novembre, 2006 22:54
Caro Claudio,
“E TU COME STAI”- “SONO UNA RAGAZZA DI CAMPAGNA” con ” UNA FACCIA
PULITA” e “A MODO MIO” per “LA PRIMA VOLTA” ti scrivo una “LETTERA”.
“SE CASO MAI” con un “VOLO DI ALIANTE” potessi volar “VIA” ti raggiungerei in una
“NOTTE DI NOTE,NOTE DI NOTTE”.
“QUEL GIORNO” per venire al concerto “QUANTA STRADA DA FARE” e “QUANTE
VOLTE” ho gridato il tuo nome “E TU” cantando “DOREMIFASOL” hai fatto crescere in me
“QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE”.
Come niente sono già trascorsi “70, 80, 90, 100″ concerti ma ogni volta “SEMBRA IL PRIMO
GIORNO” ed ora “GIRA CHE TI GIRA” non resta “SOLO” che “ASPETTARE” il 24
Novembre………… “CON TUTTO L’AMORE CHE POSSO” ti auguriamo comunque
“BUONA FORTUNA”……e buon cielo sereno!!!!!!!
- Francy e Mile131.
Umberto 11 anni ha scritto:
14 Novembre, 2006 22:47
Ciao Claudio,
tra tutte le tue canzoni quella che preferisco è “A DOMANI” perchè le parole giocano, si
rincorrono, entrano una dentro l’altra…con mio fratello la cantiamo una riga per uno e vince chi
se la ricorda tutta a memoria!
132.
Katia ha scritto:
14 Novembre, 2006 22:21
Caro Claudio,
se dovessi dare un titolo alla storia della mia vita, non avrei alcuna esitazione ad intitolarla: “La
vita è adesso… e adesso la pubblicità”. Potrà sembrarti solo un banale gioco di parole, ma in
questa manciata di parole ho cercato di racchiudere il senso di “un pò di più” di una manciata di
anni. Ho avuto, spesso, l’impressione di vivere in stand by, con la speranza che qualcuno
all’improvviso, premendo un tasto, potesse tirarmi fuori da quell’asfissiante attesa.
“E adesso la pubblicità” è proprio il ritratto dei miei vent’anni; è una canzone che ho sentito
subito mia, sin dal primo ascolto; ho rivisto me stessa, dietro a quel vetro, guardare fuori il
mondo che girava, senza accorgersi di me, che non trovavo il coraggio di aprire quel vetro per
urlare al mondo che c’ero anch’io. Ad ogni ascolto mi ritorna in mente l’immagine di un
quadretto familiare un pò sgangherato, fatto di piccole isole e di nessun ponte che possa
avvicinare quei mondi, tanto distanti, che sotto lo stesso tetto non riescono ancora a ritrovarsi.
E’ vero, le canzoni non possono “cambiar la vita” ma possono farci vedere la vita sotto una luce
nuova, quella della passione. La passione è un alito di vento che spalanca le porte del cuore alla
vita, per riscoprirsi parte di un unico respiro. Quell’alito di vento per me sei tu, con le tue
parole, la tua musica, la tua poesia, i tuoi gesti, i tuoi sorrisi, i tuoi sguardi, la tua timidezza, la
tua onestà e tutto quanto mi parli di te! Con tutto questo mi hai dato il coraggio di aprire quel
vetro e di andare incontro alla vita, perché “la vita è adesso”!
Grazie di cuore, Claudio!
Katia
133.
carolina ha scritto:
14 Novembre, 2006 22:01
caro il mio claudio(o chi sta leggendo) be io nn ho una storia particolare come altri… ho solo un
eta particolare 13 anni…mi sa che dei tuoi fan sono la mascot e la piu piccina…sai che sono
bravissssssssima a fare pubblicita?!in poco tempo chi della mia classe ha idea di cosa sia una
canzone orecchiabile ti adora ..piu o meno adesso nn esagero…anche perchè qui accanto a me x
scrivere questo mes c’è la mia compagnia di banco lei si che ti odia…mi dispiace ma sara che
con lei faccio troppa pubblicità..(:..è disperata appena mi dice una frase con una parola tiro
fuoiri una tua canzone…alla mia migliore amika gli ho fatto imparare a memoria questo piccolo
grande amore a memoria e anche e tu e una delle tue prime canzoni ci fosse lei…in questo
istante penserai che nn mi reggeresti pure tu se ti facessi vivere a pane acqua e tutta la tua
discografia…ma che ci vuoi fare mi sono rimbaglionita quando avevo 4 anni 6 una brutta
malattia sai?
mi devi promettere una cosa xro io arrivero a 52 anni insieme alle tue nuove canzoni
…insomma ti faccio una richiasta dato che un secolo lo hai gia passato ma io come al solito
sono arrivata in ritardo che ne dici di farne n’ altro di pura e buona musica ?
un consiglio te lo posso dare mettiti un paio di occhiali da sole o un cappello e vivi da persona
normale quando ne hai volta…poi vedi che l’ ispirazione ti viene xchè è tra la gente che si
trovano colori,emozioni ,e sapori…
un saluto a ki legge
nn stancatevi mai di sognare e puntate sempre piu in alto dando il tempo al tempo
BACI A TUTTTI….
134.
Cristiana ha scritto:
14 Novembre, 2006 21:59
Trentanni fa.Francesco è un neonato un po inquieto,piange tra una poppata e l’altra.Dorme poco
ma è bello,sano ed è la gioia della sua mamma.Provo a cllarlo,a cantare e……miracolo,si calma
quando sente:” tu sei il mio piccolo,grande amore,solo un piccolo grande amore,niente più di
questo……..”Così le canzoni di Claudio diventano un tenero lessico familiare.Quando è più
grande gli canto”Passerotto non andare via,senza i tuoi capricci che farò…..” e lui miviene
vicino e ride contento.
Oggi.
Francesco è un uomo,ha il suo carattere e la sua vita: quando lo vedo stanco o preoccupato per il
lavoro ,lo tiro per un braccio accenno”….passerotto non andare via………”Lui sischernisce e si
volta di là ma io intravedo i suoi occhi neri lucidi di commozione.
135.
Ghery ha scritto:
14 Novembre, 2006 21:39
La canzone che più di tutte mi ha segnato e mi da fortissime emozioni è sicuramente “Mai più
come te”!
Nel 2002 anno in cui uscì il tuo nuovo lavoro ero fidanzato con una ragazza e fu proprio lei a
regalarmi il tuo cd (essendo all’epoca l’unico che mi mancava…);
lo ascoltammo insieme, tutto, dalla prima all’ultima canzone in religioso silenzio anzi, provando
con il libretto a cantare insieme a te!
Ci piaceva molto ascoltare le tue canzoni assieme, dalla prima all’ultima ognuna ci rendeva
felici e mi sentivo ancor più innamorato.
Poi un giorno è successo quello che nessuno di noi vorrebbe mai che accadesse, lei mi ha
lasciato ed io son rimosto “Solo”. Il giorno stesso in cui questo è accaduto, appena salito in
macchina ed acceso la radio, è partito il tuo cd ed essendo in modalità random, è partita una
canzone a caso: “Mai più come te”…Destino o no, da quel momento la Tua canzone è diventata
un pò Mia ed amo ogni volta che la sento “amo l’assenza di Lei!!!”
Se sarà possibile e lo vorrai, sarò felicissimo di venire al tuo concerto per poterti sentir cantare
questa magnifica canzone.
Grazie, Ghery!
136.
Sandra ha scritto:
14 Novembre, 2006 21:38
Ero piccola, nemmeno quattro anni: mio nonno mi comprò un giradischi rosso e un disco di uno
sconosciuto Claudio Baglioni. Mio nonno che suonava la batteria, che fischiava ogni canzone,
che mi insegnò a cantare “La casetta in Canadà” e “Marcellino pane e vino”, mio nonno che
sapeva che non volevo stare all’asilo e dopo pochi minuti che la mamma mi aveva lasciato
veniva a “rapirmi”. Mio nonno con gli occhioni azzurri.
Rispolvero i suoi dischi, saltano fuori tanti ricordi, flash di un tempo in cui la perfezione non era
un suono ad alta definizione. Penso che ho molta nostalgia della magia incastrata nel vinile,
dello sfrigolare di quei cerchi concentrici di “Signora Lia”, il primo 45 giri che mi regalò. Le
mie prime emozioni sono incise su quel disco, consumato, messo e rimesso.
Mi invadono i ricordi dei momenti passati con quel nonno sempre un po’ acciaccato ma sempre
sorridente. Al Circolino Arci con lui che giocava a briscola e scopa e mi dava 50 lire da infilare
nel juke-box per mettere un disco di questo nuovo cantante capellone…. E pensare che lui era
orgoglioso di avere un autografo di un impomatato Little Tony, conservato con cura sul
credenzone della cucina.
Nostalgia dei pomeriggi passati con lui a cantare insieme e io che ballavo con passetti da
bambina, solo per lui, al centro della stanza.
Mi lascio portare indietro, toccando i dischi, e annuso il vinile, e ascolto la voce di lui che mi
dice Basta, cambia disco!!
Mio nonno mi lasciò per sempre quando avevo otto anni. Diventò il mio angelo custode proprio
quando Claudio Baglioni non era più invisibile, ma era in cima alla hit-parade con “E tu…”. Il
disco non fece in tempo a comprarmelo, ma lui è sempre con me. E con me, con le sue canzoni,
c’è ancora quel grande cantante che mio nonno mi fece conoscere.
137.
rosanna ha scritto:
14 Novembre, 2006 21:21
Tirrenia, 12 settembre 1982.
Era il primo concerto al quale ho partecipato. Avevo 14 anni e per me venire a quel
concerto ha significato mille cose di più che non andare semplicemente ad ascoltare
un cantante.Il mio cantante.
Cantavi AVRAI e dal pubblico lanciavamo orsacchiotti di peluche per tuo figlio
Giovanni… Ascoltando le parole di quella canzone chiudevo gli occhi
ed immaginavo il futuro, la speranza. In una parola retorica c’era tutta una
vita da vivere con pienezza.
Adesso auguro a mio figlio tutti gli “Avrai” che il mio amore per lui
mi suggerisce, avendo fatto miei i tuoi ” Avrai” , che in tutti questi anni
ho portato nel mio cuore.
Grazie, un bacio
Rosanna
138.
Francesco ha scritto:
14 Novembre, 2006 20:36
…una magia che si ripete nei miei tramonti d’estate: il sole, il sale, la spiaggia e…questo
piccolo grande Amore!
Grazie Claudio.
139.
Maurizio ha scritto:
14 Novembre, 2006 20:08
Carissimo Claudio
(Nel VERO senso della parola)…Mi chiamo Maurizio ho 25 anni e sono di Pistoia..Ti seguo da
12 anni ormai.Una tua canzone nel mio cuore? Ma il mio cuore è praticamente il tuo “best
off!!”Ho iniziato ad appassionarmi a te ascoltando “Domani mai” e poi “Amore bello” sia nella
versione tua sia nella versione di (lo dico)? Alessia Merz che all’epoca la faceva a “Non è la
rai”, e non era neanche orribile…Claudio, sarai tu che leggerai questo messaggio…Ho provato a
contattarti tramite qualche programma tv ma senza successo.Vorrei dirti che per “Imitarti” è
qualche anno che scrivo canzoni e ho realizzato un demo(si fa per dire imitarti….credo di avere
un mio stile).Ti ho visto in concerto 2 volte, Come si può intuire ti ho un pò preso d’esempio
anche nella vita mi piace molto ascoltarti quando parli leggere quello che scrivi anche aldilà
delle canzoni…Insomma una specie di amico e figura paterna, non importa se non ci siamo
incontrati ti voglio bene lo stesso (!) Claudio con un pò di sforzo posso fare a meno del
concerto, ma per favore permettimi di incontrarti e regalarti il cd che ho fatto, che magari,
ascolterai, per me sarebbe fantastico
ti saluto con affetto sincero.
Maurizio.
140.
ANNA ha scritto:
14 Novembre, 2006 19:45
ciao claudio io sono una tua giovane fans……la mia storia in confronto con le altre e
polvere….ho imparato ad amarti l’anno scorso e da allora sei un ossessione….però
sfortunatamente sono un pò piccina e non mi consentono di seguirti….volevo semplicemente
dirti grazie di tutte quelle canzoni cha da un anno a questa parte mi accompagnano in questa vita
così difficile da vivere,si clà la vita per noi giovani spece in una città come la mia e un inferno
ma tra una lacrima,un sorriso,e una tua canzone si stringono i denti e si prosegue per la lunga
strada della vita…anche se il mio sogno sarebbe quello di guardarti e vederti sorridere….ti
chedo di ricordarti di una tua fans che ti segue dagli esordi che ha perso la voglia di vivere,e
cosa peggiore ha perso il sorriso lei ha vari problemi di salute e soffre di depressione…. e stanca
e cosa di cui lei ne soffre maggiormente (+ dei veri problemi di salute)che non può venire ai
tuoi concerti lei asolta continuamente le tue canzoni…e forse sono le uniche cose che la fanno
andare avanti..ma una vita senza + speranza e gioia che vita è?…..per lei la vita non è adesso,ma
e passata…il sogno non e sempre,e mai…..e strada facendo e sepre più giù….io ho solo 17 anni
e sono veramente una tua accanittissma fans non ti chedo un abbraccio o una foto..ma ti chedo
di regalare un soriso a chi non lo ha più O PEGGIO A CHI HA DIMENTICATO COME SI Fà
CIAO GRANDE MAGO CHE TU POSSA FARE UNA PICCOLA MAGIA PER CTISTY
141.
fulvio ha scritto:
14 Novembre, 2006 19:21
Ciao Claudio (scusa la banalità, ma era da una vita che sognavo di dirlo), se è vero che stai
leggendo queste pagine allora colgo l’occasione di ringraziarti per tutte le emozioni che riesci a
dare ai tuoi fans grazie alla meravigliosa musica che hai scritto fin qui. I mie primi ricordi a
proposito della tua musica risalgono alla canzone “la vita è adesso”, poi in seguito ho ascoltato
“Oltre” e da quel momento non ho più potuto fare a meno di ogni canzone scritta da te. Così
album dopo album sono cresciuto attraversando un oceano di note che ancora oggi mi
accompagna quotidianamente, come un fedele compagno di viaggio in questa vita, che con le
tue parole d’amore (e non solo) diventa meno dura da affrontare.
Grazie ancora
142.
pina ha scritto:
14 Novembre, 2006 19:03
cosa dirti…
sono appena stata al concerto di Acireale, mi sembra ieri quando Anna mi disse”Pina ho sentito
un nuovo album è una storia bellissima è tutto il racconto di una storia d’amore…” era l’estate
del ‘73 sono passati tanti anni ….cosa posso dirti che per me ascoltarti è sempre come la prima
volta (viva il festival della banalità).
Quello che mi commuove di più adesso è vedere le mie figlie di 25 e21 anni impazzire per te (
esempio di nobile trasmissione genetica) e commuoversi ai tuoi concerti come è successo ieri
sera.
Grazie per tutte queste emozioni che arricchiscono le nostre vite……..
143.
Milena e Francy ha scritto:
14 Novembre, 2006 18:14
Beh! Dicono che sei come Babbo natale, e che oggi leggerai anche tu le lettere che ti scrivono in
questo caso i tuoi fans. Ho aperto la mia valigia dei ricordi…una piccola valigia rossa con
dentro tutto ciò che riguarda te e i tuoi concerti, ci sono anche magliette, foto e tanti accendini,
usati per illuminarti quando canti . Mia sorella era una tua fan ed io piccola e dispettosa ho
imparato come prima canzone “questo piccolo grande amore”….Ma un’estate quella del 1985
ecco arrivare mia sorella con un regalo, il mio primo biglietto per un tuo concerto…LA VITA
E’ ADESSO a Grosseto. Immagina…da quel giorno ti ho scelto e anche se non mi hai mai visto
ti ho sempre seguito con una schiera di amiche. E tu ci sei sempre stato,con le tue canzoni e i
tuoi dolci sorrisi nei momenti belli e in quelli più duri. La vita scorre veloce e noi ne siamo gli
attori-spettatori: per alcuni si ferma ma i ricordi restano e l’amore per gli altri e per la vita stessa
ci fanno ancora sorridere. Ma quest’anno caro CLA’ o BABBO NATALE festeggiamo 20 anni
di concerti insieme, purtroppo quasi sempre in piccionaia, chissà se potrai esaudire il desiderio
di poterti vedere da vicino e magari farci una foto insieme! Pensaci. Ho un’amica-sorella un po’
matta e insieme siamo state ai tuoi concerti quasi sempre a Roma. I nostri mariti non ti
sopportano, non ne possono proprio più, ma da bravi non ci ostacolano e ci accompagnano ai
concerti…ma non entrano, loro preferiscono farsi a Trastevere due bucatini all’amatriciana!
Quest’anno a Livorno andranno a mangiare il cacciucco…hai capito? Così siamo tutti felici!!!
Chi con la panza piena e chi senza voce…così il giorno dopo stiamo zitte e non brontoliamo. Ci
vediamo tra CINQUE MINUTI…
baci MILENA 70’ e FRANCESCA 73’
144.
Eleonora ha scritto:
14 Novembre, 2006 16:57
“la canzone che più è nel vostro cuore”…. beh, è un problema sceglierla!
Ma ce ne è una che in questo periodo non riesco a non ascoltare.
E’ “Fammi andar via”. Puoi immaginare perchè….
L’ho provata addosso, parola per parola…. Ti giuro: tutte. Come un copione.
Ma come si fa a chiedere “fammi andar via”???
Se lo si chiede è perchè il legame è forte. Magari è Amore.
E allora è eutanasia od omicidio ciò in cui si chiede di esser complici?
Ed il movente? Per quanto ne so, paura….. (Uomini, uomini…. che codardi!)
Io questa vigliaccheria non la voglio addosso.
Diverrebbe mia se mi arrendessi e mi ritirassi in un posto irraggiungibile.
E non me la perdonerei.
145.
Elena* ha scritto:
14 Novembre, 2006 16:56
Ciao Cla’,
mi permetto di scrivere cla’….Trovare le parole per iniziare a descrivere tutto ciò che provochi
nel mio cuore è un’impresa davvero seria, ma ci provo!
Ma dai veramente mi stai leggendo???non ci posso credereee…
Ho 24 anni e ti seguo da quanto ne avevo 14; infatti un giorno sentii “Strada facendo” e i giorni
successivi iniziai a documentarmi di chi potesse essere quella voce che aveva fatto appunto
“Battere il mio cuore”…e scoprì il tuo nome…, ma le ricerche non finirono qui…volevo
perlomeno conoscere il volto di questo Claudio Baglioni…e traac…se la voce aveva fatto
battere il mio cuore, il tuo volto lo aveva spezzato..veramente!! E da lì ti seguì….cominciai a
conoscerti meglio attraverso la tv, le tue canzoni e ho scoperto un Claudio non solo
artisticamente lodevole,ma una persona di cuore, di puri sentimenti(caso Manzella, io sn di PD),
le tue espressioni…i tuoi dolci sorrisi…,la tua voce……Claudio forse altri 5 minuti non mi
basterebbero per descriverti….non ho il jet che parte, ma vorrei dirti tutto,ma non è
semplice…..spero tu mi comprenda!!! Continua sempre così, ti voglio bene e ricordati tutto in
un’abbraccio…….
Allora ci si vede a Treviso…io ci sarò!!!!!
un abbraccione al mio cla’!
146.
Paola ha scritto:
14 Novembre, 2006 15:50
Era il 1979, ero una bambina avevo appena 10 anni, mi sono bloccata davanti al televisore come
se ci fosse una calamita ad attirarmi….. giuro, ancora adesso non me lo so spiegare ma è stata
una cosa pazzesca sono rimasta lì impalata a guardare ed ascoltare l’uomo e la voce più
profondi ed emozionanti che con il passare degli anni non mi è mai più capitato di conoscere.
Le sue canzoni, le sue melodie e le prove di grande umanità che mi hanno accompagnata fino
adesso, hanno contrubuito a colmarmi il cuore d’amore.
Non so se il mio sogno è quello di incontrarti, oppure quello di non volerlo per non rischiare la
delusione per un ideale che il mio cuore ha generato con la conseguenza di smorzare
quell’emozione così forte e viva che mi provoca da quel giorno di tanti anni fa e della quale non
potrei fare a meno.
Un grosso abbraccio
Paola
147.
Elena Proietto ha scritto:
14 Novembre, 2006 15:37
Adoro le canzoni di Claudio , è impossibile per me fare una classifica o preferirne una ad
un’altra. Tutte mi accompagnano da sempre. Posso dire che Claudio Baglioni è la colonna
sonora di tutta la mia vita, nei momenti più belli e anche in quelli più tristi e dolorosi. Anziché
soffermarmi su una canzone in particolare preferisco raccontare del rapporto e dell’amore per i
luoghi “di Claudio”. Proprio così, essendo una frequentatrice accanita di concerti, con Claudio
ho imparato ad amare tante meravigliose città italiane.. Prima fra tutte Roma, di cui mi sono
innamorata nel giugno del 1998 grazie ad un particolare incontro con Claudio, sono sicura che
se Claudio leggerà queste righe capirà il significato della parola “particolare” , come
dimenticare di aver passato un’intera serata , con pochi altri fortunati, all’interno dello Stadio
Olimpico, sdraiata sul prato a guardare le stelle con il sottofondo della sua voce. E come
dimenticare la serata successiva quando pochi minuti prima dell’inizio del concerto dal grande
schermo si annunciava che Pantani aveva vinto il Giro d’Itala e la folla esplodeva. Momenti
unici ed irripetibili. E poi Pompei, dove l’avventura incominciava con l’annuncio del probabile
annullamento del concerto, con lo smarrimento della valigia, con il negoziante che mi faceva
pagare i biglietti una seconda volta per poi finire in una serata magica nell’anfiteatro illuminato
dal fuoco delle torce. E Lucca con il calore di una piccola piazza e per finire la meravigliosa
Lampedusa, isola spettacolare, dove tutti abbiamo lasciato un angolino di cuore. Tutto questi
luoghi , e tanti altri, fanno parte della mia storia, del mio cammino come tutte le Sue
canzoni…………………
148.
Fabio ha scritto:
14 Novembre, 2006 15:31
Ciao Claudio
Mi chiamo Fabio e ho 18 anni, 15 dei quali trascorsi nella più totale ignoranza e nel ripudio
della musica. Non ci trovavo niente di bello a trascorrere del tempo tra due cuffie o davanti ad
uno stereo. Mi chiedevo sempre: “ma che gusto c’è a sentire un bischero che canta?”
Adesso invece mi domando come facevo a chiedermi simili cose.
Nel 2003, infatti, ho ricevuto la chiamata (musicale s’intende) in un assolato pomeriggio di fine
primavera. Ero in macchina, la radio era accesa, i miei orecchi imploravano pietà. Quando..
Arrivasti tu, o meglio “Sono io”. Quella canzone mi colpì subito: non era come le altre, aveva
qualcosa in più. Quello che provai e che provo tuttora nel sentirla non lo saprei spiegare. Io la
giudicai un brano “pieno”, per la ricercatezza del suono e per la sua “pienezza” (spero che tu mi
abbia capito, d’altronde non sono “uno del settore”).
Da quel momento in poi la mia passione per la tua musica è stata solo un “crescendo” di ardore
musicale. Cominciai a comprare i tuoi album, (ti confesso che “Sono io. L’uomo della storia
accanto” me lo feci masterizzare, ma giorno dopo giorno mi pentivo sempre di più e alla fine lo
comprai originale e devo dire che fa proprio una bella figura insieme agli altri) i dvd dei tuoi
concerti e, per finire, la chitarra. Ascoltare non mi bastava più, dovevo imparare a suonare.
Ormai è un anno che ho iniziato, ma, visto che sono duro come un calcagno di frate, non posso
dire di deliziare gli orecchi dei presenti (anche te ci metti del tuo.. Canzoni straordinarie, accordi
difficilotti, fortunatamente non per tutte!). Però, in fondo, me la cavo. Oltretutto ho comprato
anche la chitarra elettrica, oltre a quella classica, con la quale accompagno le tue canzoni
quando guardo i dvd alla televisione (è deprimente, lo so). Ma torniamo alla traccia, sennò vado
fuori tema..
Ogni volta che metto una tua canzone mi succede qualcosa dentro che non so come spiegartelo,
forse aveva ragione Battisti: “tu chiamale, se vuoi, emozioni”. Altro non ti so dire. E forse è
meglio che la smetta di annoiarti con questi discorsi, non voglio che ti addormenti sulla sedia su
cui sei seduto, chissà quanto hai da fare.. È meglio che ti prendi un caffé, così ti svegli un po’ e
puoi ricominciare a leggere le altre lettere.
P.S. Ogni tanto, nei tuoi concerti, canta anche “Andiamo a casa”.. è strepitosa!
Un grande abbraccio
Fabio
149.
Mary ha scritto:
14 Novembre, 2006 15:15
tour 2003-Compro il biglietto per un tuo concerto (ho perso il conto… sarà il ventesimo o forse
anche di più…) non sapendo ancora di essere incinta del mio secondo figlio. Al concerto non ci
andrò perchè purtroppo proprio quel giorno perdo (a gravidanza inoltrata) il bambino… Da
Firenze le mie amiche mi chiamano ripetutamente per farmi sentire vicina a loro ed è una lunga
notte di pianto e disperazione…
Dicembre 2003- Riparte la tourneè e la vita continua… Alle prove Claudio è di pessimo umore
e io… anche! (Troppe associazioni e brutti ricordi…) Ma ad un tratto intona una canzone che da
mesi non riuscivo ad ascoltare senza piangere (e senza capire perchè) ed improvvisamente, in un
fiume di lacrime, escono le parole che forse non ero ancora riuscita a dire a quel piccolo
angioletto: “…fino alla fine, fino a che si può, e fino al confine, fino all’ultimo… fino alla fine
di tutto … allora tu… tienimi con te…”
Novembre 2006- La vita continua, la vità è adesso, il sogno è sempre….
Il biglietto ce l’ho ma il sogno di parlarti lo porto nel cuore da più di vent’anni…
Grazie per ogni tua parola e ogni tua nota che brilla e illumina il cielo della nostra vita!!!!
Mary
150.
la_tedesca / Barbara ha scritto:
14 Novembre, 2006 14:04
Per una come me, cosa avessero potuto significare queste canzoni - questa musica, che mi
incontrava, trovava, tanti anni fa - quando non fui capace di capire nemmeno una parola
italiana?
All’ inizio erano solamente melodie accompagnate di una bellissima voce, e l’inizio era una
lezione a scuola, un’insegnante d’italiano con occhiali troppo grandi, e la traduzione del testo di
una canzone che mi toccava … parole poetiche che un padre regalava al suo neonato figlio.
A partire da questo giorno stavo cercando le frequenze della radio e i negozi di dischi, frugando
i scaffali della musica italiana trovando la lettera “B” e spesso rimanendo delusissima … non
trovavo niente di niente, perché non ero neanche in Italia.
Mi ricordo di comprare un disco in un mediastore piccolo piccolo in un paese nella Puglia, dove
anche l’ aria dei negozi sente di sale, e la commessa cantava straaada facendo vedraiii vedendo
il disco che stava per vendere a me, mentre stavo posando banconote nelle sue mani, molte
banconote con Marco Polo addosso …
Mi ricordo di fotografie, di quello cielo di marzo nella stessa Puglia, una Pasqua e tutta la terra
coperta di fiori bianchi e gialli, il suono delle campane, la freschezza del mare sui miei piedi
nudi, i vecchi, i bambini, gli abiti festivi davanti ai café.
Mi ricordo di andare a prendere la patente di guida il giorno del mio diciottesimo compleanno,
le cassette nella radio, quante volte, registrate per un ragazzo italiano, figlio di lavoratori
stranieri, lui, che mi lasciava, adesso lavora in un bar. Mentre io … studiavo in università,
facoltà di architettura, disegnavo, vivevo, vedevo amici arrivare, passare, alcuni restare, altri
andare per sempre … mentre io cambiavo macchina, cambiavo la radio, cambiavo opinioni …
quante volte sono cambiata io? Ma non cambiavo mai la musica …di quello cantautore …
Mi ricordo di un viaggio per Verona con mia sorella, era già buio, eravamo stanche, e stavamo
ancora cercando un supermercato, lei guidava, io giocava con il CD appena comprato – e
solamente solo suonava per noi, tutta la notte in autostrada. Una notte chiara e ancora calda di
autunno …
Mi vedo in bicicletta per tutto l’inverno, vedo i guanti bucati e le dita troppo intirizzite dal
freddo, non posso più operare sul ipod,e ascolto và, sperando di non dover frenare sulla neve
grigia della città.
Fratello sole mi ricorda a una amica mia, è regista e ha appena fatto un film sui gemelli Kessler
chi per caso sono amiche di Franco Zefirelli – quando questa amica regista mi telefona sento la
mia suoneria incominciare con - chi mi vorrà dopo di te … e mia sorella non smette mai dirmi
che io fossi pazza di un vecchio liftato panciato italiano ed io lei rispondo che il mio più grande
sogno fosse che una sola volta lui cantasse solo per me … e non taglio i capelli mai, ma non ha
niente di vedere con le sue canzoni.
Mi ricordo di anima mia, l’imbarcamento per il lido di Venezia, il tramonto, io, una amica e
quattro figli sul traghetto lasciando l’inverno indietro passando le luci di San Marco.
Mi ricordo di un’alba, correndo lungo il margine di un mare appena svegliato, i primi raggi di
un mattino d’estate sul viso, tutta sudata prendere un bagno, nuotare sola sola, come fino alla
fine del tempo, pace a me. E oggi faccio una foto di ogni bandiera pace che vedo perché quattro
lettere bianche possono significare tutto, e una canzona può davvero cambiar la vita.
E cercando le radici della cultura, l’inizio dell’infinito, mi son ritrovata in una camera di sei letti
con un soffitto macchiato, città eterna, erano le cinque della mattina, l’aprile sopra i tetti, i ponti,
un letto a Trastevere, soffrivo di una cistite gravissima, non avevo dormito, e ascoltavo tutti qui
… quel mare che ormai é un lago … com’ é vero, nel cuore della gente mi vedo sedere su un
sasso in mezzo al foro romano disegnare l’ eternità, e sono sola nel cuore del mondo, e sono
felice, e non sento più la cistite, la gente, il rumore, sento la matita passare sulla carta, carezzarla
…
E non è una canzone sola, sono così tante, numerose, grandiose, che evocano immagini ricche di
colori, odori, sogni, malinconie, che mi spezzano il cuore, che mi fanno sognare e andare avanti.
Se la vita fosse una canzone … se io dovessi decidermi … forse la mia vita sarebbe strada
facendo.
151.
matilde ha scritto:
14 Novembre, 2006 13:51
..a regà kai fatto?ma stì carzoni li vòi o nù li vòi?…..portaapoorteese….e il mangianastri avanti
e indietro1000volte al giorno,sempre lì solo lì,quella frase riascoltata come un’ossessione solo
per sentire il tono,il timbro,la cadenza romana della voce,per provare l’emozione di sentire i
brividi,per credere d’esser lì anch’io..quanti ricordi ogni volta sento lo stesso brivido
pervadermi.tutta l’estate in un paesino di montagna,sul’erba io e mia sorella passavamo le ferie
con il mangianastri acceso tutto il giorno,e sempre quella frase nella testa..ed eravamo felici
152.
PATRIZIA MERLI ha scritto:
14 Novembre, 2006 13:34
ps. quella volta ti seguii fino all ‘otel palazzo allora era il meglio della nostra citta’ ..ora e’ in
fase di ristrutturazione e quando ci passo davanti ricordo te che ci venisti incontro con il tuo
famoso spolverino e con simpatia ci salutasti tutti .ma claudio mi devi dire che cura
fai???????????? piu’ passa il tempo piu’ bello diventi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ciao
kis
153.
monica ha scritto:
14 Novembre, 2006 13:19
ciao claudio,
voglio conoscerti da sempre ma non mi riesce ……
almeno sfiorarti la mano sarebbe bellissimo….
aiutami …..vivo per te…….
monica
154.
PATRIZIA MERLI ha scritto:
14 Novembre, 2006 12:47
.ciao claudio,sono certa che dopo tutta la posta che ti hanno spedito non riuscirai ad arrivare a
me.comunque se leggerai questa mia.ne saro’ molto felice .mi chiamo patrizia ho 52 anni e ti
ascolto fin dai tuoi primi successi .ho seguito altri tuoi tour .ma questo tutti qui’ sara’ particolare
.il cd e’ bellissimo.e mi riporta indietro nel tempo .provocando in me un senzo di nostalgia di
quegli anni cosi’ straorinari della musica .Bravo claudio .appena ho ascoltato “5 minuti”sono
ritornata indietro ai miei 15 anni .Era bellissima .la cantava Maurizio e mi ricorda momenti
particolari della mia adolescenza.non mi dilungoa esprimermi negli altri pezzi .perche’ quelli
sono STORIA .Ehai scelto veramente i piu’ belli.”IL NOSTRO CONCERTO .è
FAVOLOSISSIMA ..ma dove la trovi tutta quella voceEEEEEEEEEEEE.sai claudio io mi
sposai a 18 anni e a 20 anni avevo gia’ 2 figli .il tempo da dedicare agli hobbi era poco.ma
cercavo sempre di ritagliarmi qualche piccolo spazio per ascoltarti.IL primo tuo concerto l’ ho
visto qui’ nella mia citta’ a livorno mi pare nell 83 allo stadio armando picchi .edall ‘emozioni
che mi regalasti rimpianzi di non averti potuto vedere prima ..troppe preoccupazioni e problemi
me lo avevano impedito .poi ti ho rivisto a lucca nell’ ambito del summer festival e nell ‘ ultimo
CRESCENDO nell occasione dell’ inaugurazione del nostro PALAALGIDA.ora saro’ li per
TUTTI QUI’ .e ti portero’ anche la mia nipotina di 15 anni cosi’ la storia continua .ti mando un
bacione TUTTO IN UN ABBRACCIO . E mi raccomando “PASSEROTTO NON ANDARE
VIAaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa CIAO PATRIZIA
155.
Nicoletta ha scritto:
14 Novembre, 2006 12:43
ciao Cla’… sto piangendo…. dal raffreddore che mi sta demolendo… ma leggere che c’è la
possibilità di partecipare come ospite speciale al tuo concerto fa parte della cura.. come
sempre… Raccontare quanto sei dentro la mia vita, fin da adolescente ad oggi che sono una
mamma più che quarantenne, non può stare in uno quadratino…sono cresciuta con te, in
qualche modo mi è sembrato di percorrere alcune delle tue situazioni, di pensare di provare le
tue stesse sensazioni, di prendere le decisioni che forse anche tu avresti preso…quanta
presunzione, ma se non fosse così non sarei io… brava (dentro) come lo sei tu…
un abbraccio surreale….
156.
katia ha scritto:
14 Novembre, 2006 12:33
Estate 1973….undici anni….allora non era nemmeno adolescenza…poche note nella testa e
questa frase…”Mi manca da morire quel suo piccolo grande amore..” Poi l’ incontro sulle
bancarelle di un mercatino…cassetta contraffatta..” Lo compro ” dissi a mia madre con aria che
non ammette repliche! Da lì è cominciata una passione mai interrotta, concerti…tentativi, assai
poco riusciti, di strimpellare le tue canzoni… Oggi ho 44 anni e da allora sei stato il sottofondo
musicale della mia vita…Grazie Cucaio.
157.
Erika Viviani ha scritto:
14 Novembre, 2006 12:31
Ciao Cla’, mi chiamo Erika e ti adoro !!!!!!
Ancora ho vive dentro di me tutte le magiche emozioni provate quel magico 29 ottobre a Rieti
dove in uno splendido raduno ci siamo comunicati il nostro affetto, perche’ come hai detto tu
“Io voglio bene a tutti voi in qualche modo” ed io Erika ne voglio moltissimo a te.
Tu sei per me qualcosa di grande, un’energia esplosiva ogni volta che ti ascolto, e rendi piu’
belle gran parte delle ore delle mie giornate.
E pensare che fino a 3 anni fa non era esattamente cosi…..un tuo concerto visto in tv privata
chiamato “Incanto tra pianoforte e voce” mi ha affascinata in maniera tale che ogni sera
guardavo la replica fino a ricordarmi tutto a memoria. E da allora quello che per me era soltanto
un cantante che mi piaceva come potevano anche altri e’ diventanto IL CANTAUTORE PER
ECCELLENZA!!!!!! Tu sei l’unico che seguo in tutto e per tutto…….da quel giorno via a
comprare il biglietto per Firenze per Tutto in un abbraccio e poi ancora Crescendo e Cercando,
Rieti, e prossimamente di nuovo in Tutti qui (non vedo l’ora). …….Vorrei tanto conoscerti e
dirti di persona quanto la tua musica e’ importante per me quanta emozione ogni volta ad
ascoltare alcune tue canzoni che inevitabilmente evocano in me tenerezza e amore….. con la
sensibilita’ che solo tu sai mi leggeresti negli occhi e capiresti cosa sei per me …Claudio sei il
mio piu’ grande amico !!! Grazie per essere con me in qualsiasi momento.
Ti voglio bene Erika
158.
Paola ha scritto:
14 Novembre, 2006 12:25
PER ME E’ MOLTO DIFFICILE ESPRIMERE CON LE PAROLE QUELLO CHE RIESCO A
PROVARE GRAZIE ALLE TUE CANZONI. NON C’E’ N’E’ UNA IN PARTICOLARE CHE
MI RICORDA UN MOMENTO O UN’EMOZIONE, IN TUTTE LE TUE CANZONI C’E’
ALMENO UNA FRASE IN CUI MI RICONOSCO. E ALLORA MI DOMANDO COME
PUO’ UNA PERSONA, CHE NON MI CONOSCE, CHE NON SA CHI SONO, SAPERE
COSI’ TANTO DI ME? GRAZIE PERCHE’ CON TE NON SONO MAI SOLA.
159.
Micòl Cozzani ha scritto:
14 Novembre, 2006 11:59
Ciao Claudio,
Sono Micòl,ho 19 anni e non c’è un solo giorno, dal momento in cui ti ho conosciuto attraverso
la tua voce, che passi senza aver ascoltato almeno una tua canzone.
E’ incredibile come ognuna di esse riesca a curiosare nel mio cuore e riportare alla mente
qualche ricordo chiuso nel cassetto delle memorie.
Ricordi del primo amore,ricordi di un’amicizia che credevi fosse eterna e che invece ti ha
lasciato l’amaro in bocca ma anche più semplicemente ricordi di momenti quotidiani passati in
famigli,con i compagni di scuola, con la tua compagnia che inevitabilmente guardi con nostalgia
ma anche con tanto tanto affetto.
Quando ti ascolto la mia mente si estranea e i miei pensieri volano volano,volano così in alto
fino ad arrivare nel mondo dei sogni dove ogni cosa è possibile,dove il tempo non esiste e così
rimango un po lassù, fino a che le note che accompagnano la tua voce pian piano diminuiscono
e si allontanano e allora mi risveglio……
La canzone è finita!!!… e provvedo immediatamente a metterne un’altra così da tornare lassù,in
quel mondo senza confini!!!!!!!!!!
Si,perchè credo che il bello della mie età sia propio questo,Sognare ma allo stesso tempo
pensare che sto diventando una donna e dunque prendermi le mie responsabilità e crearmi un
futuro,ora con lo studio domani con il lavoro,e sai,le tue canzoni aiutano anche in questo.
Nei momenti di crisi, in cui pensi di non farcela ascoltare “avrai sorrisi sul tuo viso come ad
agosto grilli e stelle” ti carica subito di una nuova voglia di fare, e ancora di più se penso che
come tu l’hai dedicata a tuo figlio,la mia mamma ascoltandola la dedicò a me prima ancora che
nacessi…Allora la crisi passa e il sorriso arriva veramente come ad agosto grilli e stelle!!!!!!!!!!!
La tua musica, le tue parole cantate, sono per me il cammino della vita perchè danno
insegnamenti,conforto e allegria.le tue canzoni Sono l’amico perfetto quando hai bisogno di star
da sola,il maestro saggio quando cerchi certezze e un sottofondo unico,speciale che ti
accompagna per tutta la vita.
Dunque conoscere chi mi tutti i giorni riesce a trasportarmi nel mondo dei sogni sarebbe
unico,conoscerti sarebbe l’opportunità per vedere con i miei occhi che a volte i sogni si
realizzano!!!!!!!!!!!
Un abbraccio Grande
Micòl
160.
Diego ha scritto:
14 Novembre, 2006 11:54
Ciao Claudio, voglio raccontarti questa storia. Ho conosciuto Eugenia, una ragazza russa (come
le famose “Ragazze dell’Est”) con la quale sono stato in contatto per circa un anno solo via email, lavorando lei in una ditta italiana di Mosca. Come regali ci scambiavamo la musica. Io
feci una compilation di musica italiana e ci misi alcune tue canzoni (sono del ‘78, sono cresciuto
con le tue canzoni per l’amore smisurato che mia madre nutre per te). Quando lei mi ha scritto i
commenti, le tue canzoni erano risultate quelle che le erano piaciute di piu’. Avrai, Ragazze
dell’Est, Ragazza di campagna, Una faccia pulita. Allora le mandai tutto il CD di Questo
piccolo grande amore, raccontandole che era una storia unica che iniziava e finiva. Quando mi
scrisse, era in lacrime, era rimasta commossa da tutto il CD e voleva sapere da me perche’ lei lo
avesse lasciato!!! allora ho fatto fare da mia mamma una compilation con le sue canzoni
preferite e ho mandato anche questa, con Lettera, Gagarin (era d’obbligo) e tantissime altre.
E’ poi arrivato il momento l’altra estate che ci siamo incontrati proprio a Livorno. Eravamo
seduti su una scalinata che dava sul mare, ma mai mi sarei aspettato che lei mi dicesse “Siamo
accoccolati ad ascoltare il mare” con quell’accento strano delle ragazze Russe “come nella
canzone di Baglioni”, e poi con il suo dito ha “seguito il mio profilo”. Certo di emozioni ne ho
avute in 28 anni, ma quella mi ha toccato il cuore. Figurati poi che il giorno dopo eravamo al
mare, mi ha baciato in acqua e mi ha detto “Volevo sentire come era un bacio a labbra salate”.
E’ stato il massimo. Penso che le tue canzoni le siano piaciute davvero tanto!!!! Ora gia’ mi
piacevano moltissimo (Il lago di Misurina mi piace molto), ma quando le ascolto sento qualcosa
dentro che prima non avevo, un ricordo.
Diego
ps. se canti 1X2 per favore potresti mettere “e se vincera’ il Livorno”?:))
161.
Massimo ha scritto:
14 Novembre, 2006 11:38
Caro Claudio, ho trascorso la maggior parte della mia vita ascoltando la tua musica e quelli che
mi conoscono dicono di me che sono una bella persona, forse sarà anche un pò merito tuo.
Scherzi a parte, sono contento di poter avere uno spazio per poterti esprimere la mia gratitudine
per il tuo esserci in ogni momento della mia vita e per averne segnato in modo significativo le
sue tappe più importanti. Le tue canzoni mi emozionano un pò tutte, dipende dai momenti che
sto vivendo, ora infatti la mia preferita è “Mille giorni di te e di me” una più classica canzone
d’amore, di cui non se ne ha mai abbastanza. L’amore è infatti al centro della mia vita, come è
al centro delle tue canzoni. A presto Gran’Uomo e non smettere mai di trasmettere.
Massimo 1964
162.
Alessia ha scritto:
14 Novembre, 2006 11:15
…”LA VITA E’ ADESSO”….
..questa canzone ha il potere “Magico” di portarmi indietro nell’estate 1985….
riesco a sentire i profumi…i sapori …gli odori…di quei mesi……!
Specialemte l’emozione di un giorno particolare….
….io adolescente di 13 anni…., mi sorella 19 anni….!!!
Mia sorella innamorata di Claudio Baglioni da sempre…mi ha inseganto ad apprezzare quelle
canzoni …quelle parole che sempre risuonavano nel nostro giradischi nella nostra
cameretta….!!!!
Quella sorella maggiore che ho sempre ammirato come una persona da imitare…speciale,
specialissima per la mia vita!!! Nonostate la differenza di eta’ la mia TATA adoratissima!!!…
..quel giorno di luglio….lei impeganta con gli orali per la maturita’ ….io emozionata ed in ansia
per lei per quella prova importante,per il suo primo vero impegno da superare…..ed io volevo
esserci dovevo esserci….
prima di recarmi alla scuola superiore…dove a breve avrebbe terminato gli studi …mi fermai a
comprarle il regalo che sapevo per certo avrebbe gradito e ci avrebbe legato ancora di piu’….
Avevo dato fondo ai miei pochi risparmi di bambina …le coprai LP uscito da poco del suo
(diventato nostro) cantautore preferito ….”la vita e’ Adesso”…..!il suo stupore e la sua
contentezza di quel giorno speciale per Lei e per me mi e’ rimasto nel cuore……
a distanza di anni , 34 anni io, 40 anni lei….!!!
Siamo ancora qui…a comprare i sui cd…ad emozionarci per una sua canzone….
ad andare ai suoi concerti….sempre insieme ….ad uralre ed a cantare come quelle adolescenti
del 1985!!!!!
163.
Stefano ha scritto:
14 Novembre, 2006 11:14
Caro Claudio, sono un ragazzo di 14 anni e sono forse uno dei tuoi più piccoli ammiratori. Sono
cresciuto con le tue canzoni, che sono la colonna sonora della vita dei miei genitori ed a poco a
poco ho iniziato ad amare la tua voce. La tua canzone che mi emoziona maggiormente è “E
adesso la pubblicità” soprattutto nella versione dal vivo. Perchè è ai tuoi concerti che ho capito
che sei “Un Grand’Uomo”, che riesce a trascinare con la sua voce un intero stadio in un’ondata
di gioia ed a farci sentire tutt’uno con gente mai incontrata pima. Ho cantato e ballato con te ad
Andria il 6 novembre, ma non vedo l’ora di poterlo fare di nuovo. Vorrei chiederti se posso
continuare a considerarti come uno zio che ogni tanto vado ad incontrare in giro per l’Italia e
che vorrei un giorno poter abbracciare e dirgli: “Ti voglio tanto bene zio Claudio!”
Stefano 1992
164.
anna ha scritto:
14 Novembre, 2006 11:12
Ciao Claudio, la prima volta ti ho conosciuto nel 1974 a un concerto a Marina di Pisa dove ti
esibivi con le coriste fra le quali c’era la tua compagna.
Da quel concerto è iniziata la storia con mio marito che dura tuttora.
Quando sono venuta al primo concerto al Palaalgida a Livorno due anni fa con la mia famiglia
(che mi prendeva in giro) l’emozione di rivederti è stata tale che ho pianto di gioia per tutto il
concerto, pur non perdendomi un attimo di questo.
Le tue canzoni (che non mi abbandoneranno mai).
mi ricordavano i periodi belli di tutta la vita trascorsa con il mio uomo
Tornerò anche il 25 novembre.
grazie Sei una persona favolosa
165.
Ilaria ha scritto:
14 Novembre, 2006 10:56
Ciao Claudio, credo che poche righe non bastino a raccontarci!!!!La mia storia con te inizia al
concerto di Tirrenia del 1985. Alle 12 eravamo gia’ ai cancelli che si sarebbero aperti alle 19.
Fu un brivido quando ti vidi entrare vestito di bianco…e quelle lacrime le ho portate dentro x
tanto tempo.Alle 22.30 xo’ mi aspettavano al cancello i miei genitori. A 15 anni (alcuni anni fa)
era gia’ troppo!! Ho ancora il libro Notte di Note, comprato con i miei risparmi ma di nascosto
(”I soldi non si buttano via cosi’!!!”). Un doppio cd prenotato quasi un anno prima xche’
l’uscita fu posticipata…. E poi e’ stato sempre un crescendo di musica e di vita. Fino al 9marzo
2004.Il regalo piu’ bello di mio marito:2biglietti x il concerto di Fi. Un figlio di 9mesi lascito a
casa x la 1 volta con i nonni, un mercoledi’ di coppa in cui giocava la juve (ma mio marito era
li’ con me…anche se non ama Baglioni).Lui aveva l’auricolare x la partita ma quando sei
entrato tu ha dovuto spegnere xche’ non sentiva…e la juve ha pure perso. Xo’ alla fine del
concerto persino lui ti ha fatto i complimenti. UNA FAVOLA!!!!!Mi piacerebbe essere a
Livorno come ad ogni tuo concerto…ma nel cuore ci sono ancora quelle emozioni Ed ora a 36
anni un marito e 2 figli…siamo ancora tutti qui.Grazie x ogni nota ed ogni parola regalataci.
Ilaria
166.
Lucia ha scritto:
14 Novembre, 2006 10:43
Ciao Claudiooooooooo mi chiamo Lucia ho 32 anni sono una tua fans da sempre che dirti grazie
davvero di cuore per tutte le emozioni che ci regali con la tua musica .La mia vita è
rappresentata dalle tue canzoni sei la mia colonna sonora in ogni istante della mia giornata
.Tutte le tue canzoni sono stupende non si può fare una classifica delle più belle o delle più
brutte ognuna è poesia ,magia ,benessere per me ….sei una persona unica ti seguo da sempre ho
in casa tutti i tuoi cd dvd vengo quando posso a tutti i tuoi concerti perchèèèèè con la tua musica
solo tu mi regali attimi di felicità immensa mi fai stare bene sei un artista unicooooo, un
grande.!!!!!!!!!!! Tra due giorni sono a Taranto per assistere a un tuo concerto non vedo l’ora
caro Clàààààààààà di vivere 3 ore di pura magia .Con queste poche righe volevo davvero
ringraziarti per tutto quello che ci regali a noi fans attimi immensi e unici che solo tu sai
trasmettermi grazie grande magooooooooooooo faccè sognà sempre un baciooooo da parte mia
clàààààààààààààà e ricorda tvb ciao da Luciaaaaaaaaa
167.
Anna ha scritto:
14 Novembre, 2006 10:35
Era nel 1974, avevo 11 anni,
da poco avevo subito una violenza da un ragazzo più grande di me, per lui è stata solo una
bravata, per me invece era una vergogna, non avevo più il coraggio di uscire di casa, mi ero
chiusa in me stessa, mi sentivo sporca….
Un giorno, faceva caldo, avevo la finestra aperta; abitavo all’ottavo piano di un palazzo nella
periferia di Torino e sentii “AMORE BELLO”, arrivare da un altro appartamento.
Non sapevo chi la cantasse, ma quel motivo così dolce, che non potevo non sapere chi era.
Così cominciai a guardare tutti i titoli delle canzoni sul “Radiocorriere”, nei programmi della
filodffusione…. finchè lo trovai…
CLAUDIO BAGLIONI diceva… presi una cassetta da ‘60 e cominciai a registrare tutte le
canzoni che trovavo con quel nome, finchè, a poco a poco, ricominciai a essere una rgazzina
“normale”.
Ricordo che una mattina misi la sveglia addirittura alle 4 per poter registrare una canzone di
Claudio.
Ora, io i biglietti del concerto di Torino ce l’ho già, per anni mi sono “imbucata” nei tuoi
concerti, sono stata anche sei anni a Roma e ti ho “respirato”.
Non so perchè ti ho scritto questa cosa, me la sono tenuta dentro per anni, e sono tanti, però ti
voglio ringraziare per tutto quello che hai fato per me.
Mano sul cuore, amico mio.
Anna
168.
Roberto ha scritto:
14 Novembre, 2006 10:26
Ciao Claudio,
non so,
se “questa piccola grande” vita,
si sia evoluta e cresciuta anche grazie alle tue parole e alle tue melodie,
so che in un tranquillissimo pomeriggio di un’estate ormai lontana,
una ragazza dai capelli neri, dagli occhi terribili e da un sorriso dolcissimo,
mi tenne compagnia per diverse ore facendomi ascoltare una musicassetta di un cantautore
romano dal titolo “La vita è adesso”.
Mi affascinò quella voce roca e maestosa, appena accennata a momenti,
esplosiva in altri,
mi attirarono quelle parole seminate a rime alterne che mi portarono ad “un giorno nuovo o un
nuovo giorno”…della mia adolescenza.
So che mi innamorai di due cose nello stesso momento, ma mentre quegli occhi adesso sono
solo un piacevolissimo ricordo di giovinezza, quel cantautore romano ancora oggi riesce a
cogliermi impreparato ogni volta che provo a sfidarlo cantando una sua canzone oppure
scrivendo due parole
accompagnato forse “dalla stessa Luna”.
Venni con lei al mio primo tuo concerto nel settembre di quell’estate, proprio a Livorno allo
stadio Ardensa, ricordo uno spolverino nero, un pianoforte e un uomo solo sul palco. “Non
solo”.
Ricordo l’emozione che frugava quelle note strappate alla notte e gridate a squarciagola verso il
mare, come un sussulto rocambolesco tutto lo stadio si ritrovò a cantare e a sperare, a piangere e
sognare.
Ci sentimmo parte attiva in uno spettacolo che andò “oltre” la musica.
Fu “tutto in un abbraccio” che mi ritrovai le sue labbra a pochi attimi dal mio viso e come
dicesti molti anni prima tu…”inciampammo contro un bacio all’improvviso”.
Colsi gli ultimi fiori di quell’estate disegnando l’amore sulle “vie dei tuoi colori”, che posso
ritrovare adesso, come petali essiccati, fra le pagine più belle della mia gioventù.
Grazie per Tutto questo. Roberto
P.S. m’apparve come una visione, quando giunto sulla cima vicino al rifugio, la vidi.
Poi ci fu la musica, il camion giallo…e “tu eri li”
Ci sono tornato mille e mille volte, in quel paradiso di nuvole.
Castelluccio di Norcia è “la piana dei cavalli bradi”?
(Era la domanda che avrei voluto farti a Viareggio a luglio…ma non mi dettero il microfono).
169.
Massimiliano - Lucca ha scritto:
14 Novembre, 2006 10:15
Il giorno è e resterà nella mia storia personale, nello scrigno dei ricordi che ognuno ha dentro di
sé: 4 agosto 1982 Stadio dei Pini Viareggio, la tournèe di Alè-oò, io ragazzino diciassettenne,
che passavo da una cotta all’altra senza mai riuscire a “stringere” niente partii in treno da Lucca
per andare al mio primo concerto di Claudio. Avevo scoperto da pochi giorni che il 4 agosto
anche per lui era una data particolare, 9 anni prima il suo matrimonio con Paola Massari e,
chiaramente, questa combinazione di eventi mi gasava ancora di più! La mia passione era nata
in realtà solo l’anno prima. In passato ricordo di aver ascoltato con stupore le note di QPGA e
soprattutto di Poster…ma l’anno prima era uscito Strada facendo e ne ero rimasto fulminato!
Devo ammettere che questo amore era scoppiato sulle spiagge viareggine, esattamente al bagno
Amore (sì lo so fa sorridere, ma tutto torna!), sostenuto anche dal fatto che il mio naso aquilino,
i capelli lunghi e boccolosi, insomma il mio profilo, aveva fatto dire ad una, e poi un’altra e poi
un altro ancora che io somigliavo a Claudio Baglioni. Claudio non avertene a male ma sai per
me, adolescente sfigato, già questa nomea era una piccola rivincita. Peccato che non portò né
quell’estate né in seguito a risultati tangibili e concreti, ovvero si continuò a non batter chiodo
almeno fino all’ottantatre.
In ogni caso Strada facendo, che per me rimane veramente la svolta, assieme al tuo successivo
La vita è adesso, per me era stato veramente un album che da un anno mi accompagnava
giornalmente, e poi Avrai, pochi mesi prima…
C’erano tutti gli ingredienti per una splendida giornata.
Arrivai dunque ai cancelli poco prima dell’apertura e potei così piazzarmi direi in terza o quarta
fila sotto il palco, sul pratone dello Stadio dei Pini, eh sì erano altri tempi, si potevano anche
calpestare i campi da calcio. Mi ero dotato di un prezioso radio registratore e difatti da qualche
parte conservo ancora le due cassette ricordo una da 120’ che, con pessima qualità, testimoniano
che ero là! E poi il concerto, Claudio che arriva nella mise bianca un po’ stile ospedale che
usava in quegli anni e inizia la magia. Io ero stralunato, quasi sotto l’effetto di “morfina” tanto
mi sembrava impossibile. Laura, amica mia e tra le responsabili della mia follia baglioniana in
quanto tra coloro che denunciavano la citata somiglianza, mi raccontò poi che dalla tribuna ebbe
la chiara sensazione che la prima maglietta a roteare sotto il palco era stata la mia, era pronta a
giurarlo! Chissà.
Comunque due o tre ore di trance (già ma quanto duravano i tuoi concerti nell’82, non ricordo
più) e poi….
Poi, con l’incoscienza dei miei diciassette anni un’idea malsana: perché non provarci?
Ed ecco allora che emulando altri e seguito da altri ancora scavalco la transenna e mi precipito
verso l’altra gradinata, fermato dai tipi tosti della security (chissà se si chiamava così, forse
erano gli allora semplici buttafuori??) che dicevano che non si poteva entrare…
Ma poi il miracolo, io ero davanti ad uno di questi gentili energumeni e fuori la calca aumentava
e così anche la spinta fino a che, non so neanche io come, la spinta fu talmente tanta che mi
ritrovai al di là dello sbarramento. Ricordo che il signore muscoloso mi guardò e mi disse: “Tu
non muoverti di lì”, con tono perentorio, ordine che mi guardai bene dal rispettare ed, infatti,
non appena si voltò per controllare la calca….Viaaaaaaaaaa (alla Baglioni!)… di corsa per i
corridoi dello stadio per cercarti.
Poi un improvvisa frenata e ti incontrai dove non avrei mai immaginato, nei cessi di uno stadio
versiliese, non lontano dai vespasiani, tu perfettamente cambiato, profumato e tirato a lucido,
sempre in bianco dalla punta delle scarpe alla camicia, ed io lì davanti incredulo e con una
faccia che sarà sicuramente sembra quella di un ebete a darmi pizzicotti davanti a quello che
fuori dal contesto avrei scambiato per un gelataio (tutto bianco così mancava giusto il
cappellino) e che lì era invece la ragione della mia serata.
Ti passai l’unico pezzo di carta a disposizione, cioè il biglietto, ancora gelosamente conservato
nei cimeli preziosi, e non proferii parola finché, persa ogni speranza tu mi chiedesti: Allora????
(della serie ..Ma questo nome ce l’hai o nun ce l’hai?).
E diventò “A Massimiliano, da Claudio Baglioni”.
Questa la mia avventura, per non dire che nel mio correre trafelato avevo con me ancora il
registratore e senza che me ne fossi accorto chiaramente “ACCESO”, così anche il mio balbettio
e tu che pronunci il mio nome è fissato anche per le generazioni future!!! Diciamo che ci ho
“campato” per qualche mese.
Le nostre strade si sono incrociate tante altre volte, a tanti concerti, tournèe, raduni, ma mai così
vicini, se si esclude che molti anni dopo, nel 2003, colpo di c…, sono stato tra i fortunati che ha
partecipato alla trasmissione radiofonica Facciamo storie, dando il mio contributo alla
formazione del racconto, ma anche lì stessa “impappinatura”, con Cinzia, mia moglie, che mi
dice “Ma come non ci parli, non gli dici nulla?”
Che dire di più, che ora sono sposato, ho tre bambini, ho provato in molti modi a contagiarli
tutti e quattro, portandoli più o meno di forza a Palasport, a Lucca all’Anfiteatro, al Festival
Gaber, ma non “gliel’ho fatta”, sono tollerato e sei tollerato in casa mia, non è scoccata la
scintilla e vige l’accordo che quando c’è Baglioni da vedere e sentire, come a Rieti, papà si
organizza e va! Eppure ci avevo messo del mio, prima con Cinzia, poi con Samuele che nel ’96,
ancora in pancia, ha Firenze ha partecipato al Tour Rosso, con Leonardo che ti ha visto nella
magia di una piazza circolare, con Federico che è cresciuto mentre addormentandolo, a pochi
mesi di vita, gli canticchiavo “Mai più come te”….ma ho fallito!
Va beh tutti i gusti sono gusti e se son rose fioriranno.
Grazie per questa opportunità, sperando che vista la lunghezza del racconto tu non ti sia
afflosciato prima della fine sul foglio o davanti allo schermo del pc e comunque, Livorno o non
Livorno, a presto e…
Buona Fortuna!
Massimiliano
170.
Annalisa ha scritto:
14 Novembre, 2006 01:19
Raccontare il “mio” Baglioni in poche righe, certo … non facile, far capire davvero cosa per me
lui e le sue canzoni rappresentano. Le canzoni poi, sceglierne una fra le tante che fanno da
custodi ai miei ricordi, alle gioie, alle paure ed affidare a questa il compito di dire di Lui, è un
po’ riduttivo, bisognerebbe essere bravi come te Claudio, ma voglio provarci.
Per fare questo devo andare a ritroso, alla pagina che racconta di quella Domenica mattina
quando da un registratore, usciva una musica che aveva qualcosa di diverso. Una voce che non
conoscevo, ma che sentivo amica, che portava con se una ventata di ottimismo, che mi è entrata
dentro ed ancora oggi mi sta accanto, come un qualcosa di buono che a bisogno sa come farsi
trovare.
Era il 1980, tu cantavi “Strada Facendo”, io avevo 10 anni e tutto da scoprire; toccò a mia
sorella maggiore, raccontarmi chi eri. Da quel giorno la tua musica mi ha accompagnato nella
vita, come una bella certezza da cui attingere energia o da usare per fare pace con il mondo;
fermandomi a guardare i mille attimi che hai saputo raccontare e che hai reso infiniti,
condensandoli nella magia di una frase o di un ritornello. Quello che hai scritto e cantato mi ha
fatto buona compagnia e mi piace l’idea di potermi voltare a guardare la strada dove tu, il tuo
mondo e i miei ricordi si fondono e si intrecciano a formare la scia della vita.
Inutile dirti ora, dei tanti concerti, i dischi, le foto e le battaglie “fino all’ultimo omino” con chi
pensa tu sia solo “quello della maglietta fina”. Impossibile cercare di spiegare la gioia per la
fortuna di averti potuto abbracciare e parlare almeno una volta, in quella estate a Viareggio, con
il cuore a mille, ma senza fanatismi proprio come si saluta una persona cara, uno di famiglia.
Grazie allora per quello che mi hai trasmesso, per le emozioni regalate, per aver fatto con me a
tua insaputa questo viaggio che chiamiamo vita.
Grazie Claudio per la strada fatta, quella che verrà … quella che stiamo facendo.
P.S. Ciao CUCAIO ci vediamo a Livorno !!
171.
MICHELA ha scritto:
14 Novembre, 2006 00:53
Carissimo Claudio, leggere su Il Tirreno l’articolo che ci invita a scrivere delle emozioni legate
alle tue canzoni è un’occasione da non perdere per poter comunicare con te ed ha risvegliato
inoltre in me un mare di ricordi lungo tutta la mia vita che non riesco più a fermare e che per
questo sento la necessità di esprimere così come farei con un amico fraterno quale tu ritengo sia
x me. . . Si hai capito bene, tutta la mia vita, perché io sono nata nel 68, proprio quando
cominciavi a cantare e perciò sei stato, e sei ancora, la colonna sonora della mia vita; ad
esempio ogni volta che sento le note di “E tu…” la mente torna ai miei 6 anni quando giocavo
con le Barbie ( quelle alle quali ancora non si piegavano le gambe) e mia sorella, parecchio più
grande di me ti ascoltava in continuazione…Ogni brano che hai scritto è un ricordo preciso
nella mia normalissima vita, la scuola, gli amici, le canzoni cantate a squarciagola sui pullman
in gita, tutte conservate gelosamente nel vecchio stereo di quei tempi insieme ai cd di oggi . La
mia bimba di 8 anni si stupisce di quanti capelli avevi sulla copertina di Avrai. Alè – oò mi
riporta invece al mio ingresso alle scuole superiori con una gamba ingessata e quelli delle classi
più grandi che sghignazzavano: che vergogna! Ma il nodo cruciale della mia adolescenza è stato
“La vita è adesso”: ascoltare solo le prime note di un qualsiasi brano di quel disco mi mette i
brividi addosso e le parole non bastano a spiegare le emozioni che mi suscita: improvvisamente
ritornano quei giorni, quando con la mia amica Sonia andavamo in giro in motorino e vivevamo
situazioni che ritrovavamo come per magia nelle tue parole e quelle sere di giugno in cui non
viene mai buio, erano veramente notti di note…Non so se riesco a far capire il bene che ci ha
fatto la tua musica e che spero farà ancora a lungo. Da allora per quella ragazzina che stava
crescendo, (e cercando?) ogni tuo concerto nel raggio di 100 km è diventato un appuntamento
da non mancare: quanti ricordi! Sono venuta a Firenze con la mia amica Cheti e la mia Panda
vecchia di 12 anni tornando alle 3 di notte; un’altra volta ci siamo perse sempre a Firenze dopo
il concerto e ad un semaforo accanto alla nostra auto abbiamo trovato un Walter Savelli un po’
preoccupato che avremmo volentieri voluto obbligare a portarci da te, oppure quando ti ho
registrato con la mia videocamera che mi salutavi e poi dalla fretta e l’emozione mi sono accorta
di non averla accesa… L’ultima volta a Livorno nel 2004 addirittura ero incinta di sette mesi e
felicissima di esserci! Ogni componente della mia famiglia sa che ovunque io mi trovi deve
avvisarmi se sei in tv e così ho decine di vhs con tutti i tuoi passaggi in televisione … Vedi sei
proprio parte della mia vita anche per questi piccoli episodi apparentemente insignificanti…
Devo dirti anche che mi hai piacevolmente sorpresa quando in tv con Fazio prima e con Fiorello
poi hai mostrato la tua vena comica – altro che Agonia! – Sei perfino diventato simpatico a mio
marito! (A proposito ma quando te lo fanno fare uno spettacolo tutto tuo in Rai come Morandi,
Ranieri etc.? ) Adesso basta, non voglio diventare noiosa e ti saluto dicendoti che tu non mi
vedrai, ma io il 25 novembre ovviamente ci sarò, con la mia bimba che sta crescendo bene
perché chiaramente ascolta la tua musica fino dal tuo concerto di Roma del 6 giugno 98, quando
ad un mese e mezzo di vita le ho cantato tutte le tue canzoni per tre ore cullandola davanti alla
tv . . .(poveraccia!) Del resto è nata il giorno sedici! Mentre a maggio è nato il mio secondo
figlio (il 20 però, non sono riuscita a farlo nascere prima!) quello che seppure in pancia al tuo
concerto c’è gia stato … un’altra generazione che ti aspetta! Ringrazio chi ha dato l’occasione a
questo fiume un po’ sgangherato di ricordi e pensieri di arrivare, forse, fino a te ed un bacio da
chi le tue canzoni le sa tutte ma proprio tutte, pure “Mia cara Esmeralda”!… E con questa
affermazione chiudo sperando di non avere rovinato tutto il senso della lettera. (scherzo!)
Sei un grande, Michela
172.
Marta ha scritto:
14 Novembre, 2006 00:21
Ciao Claudio..mi chiamo Marta ed ho 19 anni..avevo 4 anni quando ho iniziato ad ascoltare le
tue canzoni..tante cose vorrei scriverti ma c’è una in particolare che ha colpito di piu’ la mia
vita…mia madre è morta l’8 DICEMBRE del 2000,io avevo 13 anni,mi sono accollata di tante
responsabilità che mi hanno fatto maturare piu’ in fretta ma fa parte della vita e non la si puo’
cambiare..tu mi hai aiutato(e ancora continui a farlo) ad affrontare questo dolore e ti spiego
perchè….l’8 DICEMBRE del 2001,esettamente un anno dopo la morte di mia madre tu eri in
concerto al Teatro San Carlo di Napoli ed io ero li’ felice di vederti ma nello stesso tempo triste
perchè ricordavo il dolore di quel giorno dell’anno precedente e mi chiedevo “Perchè proprio in
questo giorno c’è un concerto di Claudio?beh…sarà una casualità!”…l’8 DICEMBRE del 2002
c’era un raduno Clab a Roma al Teatro Grande e anche questa vogliamo considerarla una
casualità?A DICEMBRE del 2003,questa volta non l’8 pero’ ,ti ho conosciuto al Palaghiaccio di
Marino,sempre per un raduno Clab,ero con mio zio Francesco(zio Franz per Giovanni)..non ti
dico la mia emozione anche se ero proprio RIMBAGLIONITA in quel momento …il 7
dicembre 2004 invece eravamo “tutti li’ ” all’auditorium,fu un giorno speciale quello per
me..l’inizio di un amore,un amore che mi ha dato tante sofferenze ma bello e puro da parte mia
ma che adesso è svanito..A DICEMBRE del 2005 eravamo a Firenze,sempre per un raduno
Clab..Come vedi questo mese che per me è tutto nero viene colorato da te..
Grazie Claudio per quello che fai per me..chissà..un giorno forse ci incontreremo e ti
raccontero’ di piu’ e mi consiglierai tante cose tu che sei un maestro di vita prima di essere un
grandissimo cantante.
“Tutto in un abbraccio”
Marta
173.
ENZA ha scritto:
13 Novembre, 2006 23:35
CIAO mitico CLAUDIO! mi chiamo ENZA tra i mille pensieri che mi affollano la mente la
prima cosa che mi viene da dirti é che
….la vita è amore,e tu con le tue canzoni hai saputo ben interpretare questo sentimento che ci
pervade l’anima e senza il quale di sicuro non si potrebbe vivere……
Sai ricordo ancora il mio primo concerto quando a 14 anni ho fatto l’impossibile per partecipare
al tuo concerto “ASSOLO” ero in vacanza a messina con i miei genitori che non volevano far
andare il loro piccolo gioellino al concerto da sola ed io sono riuscita non solo a partecipavi ma
a portare anche loro ,che alla fine si sono molto divertiti,specialmente il mio papà che,
purtroppo ,ho perso da poco e che per me era la mia vita…sai specialmente quando sono triste
ascolto le tue canzoni…la tua voce che mi scalda il cuore e che mi rallegra ….
Che dirti sono tutte meravigliose e non saprei quale scegliere….ognuna ha una sua storia,un suo
ricordo…..tutte mi hanno accompagnato lungo il percorso della vita e mi auguro che tu continui
a comporre nuove canzoni che possano far sognare dei nuovi piccoli baglioniani….
è questo il bello della tua musica non invecchia mai…..
avrei un sogno ……conoscerti ……ma rimarrà solo un sogno.
……non cambiare mai…GRAZIE e con amore un piccolo tenero bacio.
174.
Lorenza ha scritto:
13 Novembre, 2006 23:22
Ciao Claudio, vorrei raccontarti una favola e tutte le favole iniziano con “c’era una volta…”
C’era una volta una bambina, nata il 13 maggio 1970. I suoi genitori, tanto giovani, le facevano
ascoltare ogni genere di musica, soprattutto di cantautori italiani, e, tra tutti, lei si “innamorò” di
uno di questi. Non sa perché ne come, ma ciò accadde. Lorenza, così si chiama la bambina,
veniva spesso affidata ai nonni perché la mamma studiava ancora ed il papà lavorava. Dai nonni
abitavava anche lo zio, che la bimba considerava il suo fratello maggiore. Starvedeva per lui.
All’età di 8 anni (forse anche qualcosa in meno) gli sedeva accanto su una sedia osservando le
sue mani scivolare sui tasti bianchi e neri di un pianoforte e, incantata, ascoltava le note che ne
uscivano, note accompagnate dalla sua voce, anche un po’ stonata, che cantava “…è il primo
appuntamento e tu ci tieni tanto, sei certa che verrà”, oppure “…ma cosa è stato di un amore che
asciugava il mare che voleva vivere volare ed è finito ormai…”.
La sera, a casa, la bimba, con un walkman alle orecchie, ascoltava e trascriveva i testi di questo
cantautore. Forse non ne capiva nemmeno il senso, ma non poteva farne a meno.
Alla scuola media Lorenza si prese una cotta per il suo compagno di banco, nonché amico di
sempre, finendo col riempire il suo diario con i versi di quelle canzoni e facendogli ascoltare
ogni pomeriggio degli LP gracchianti.
Cominciò anche ad andare ai conceti assieme ai genitori.
Nell’adolescenza, poi, epoca delle grandi “cotte”, scrisse, ad un certo A., una lettera mai spedita
che suonava così
“Caro A., GIRA CHE TI RIGIRA mi sono accorta che TI AMO ANCORA.
Forse ti dovrei odiare, ma tu non sai QUANTO TI VOGLIO. Da te vorrei UN PO’ DI PIU’
della semplice amicizia, PUOI darmelo?
Chissà che STRADA FACENDO tra noi non nasca qualcosa, magari di SABATO
POMERIGGIO, in PIAZZA DEL POPOLO o, perchè no, la NOTTE DI NATALE.
Mi piacerebbe vivere in UNA FAVOLA BLU, solo io E TU, esisterebbero IL SOLE E LA
LUNA e probabilmente non verserei LACRIME DI MARZO.
Vorrei che tu mi regalassi un CARILLON oppure delle tue FOTOGRAFIE così io ne farei un
POSTER.
Non sai QUANTE VOLTE ho sognato che tu dicessi ai tuoi BEGLI AMICI: “questo è il mio
AMORE BELLO” ed io avrei risposto “tu sei il mio PICCOLO GRANDE AMORE”. QUEL
GIORNO, quando staremo insieme, non ci sarà alcun BATTIBECCO e non ti lascerò mai
SOLO.
Sarebbe bello trascorrere le NOTTI insieme.
Quando mi dirai “IO TI PRENDO COME MIA SPOSA”, potremmo trascorrere la luna di miele
sul LAGO DI MISURINA
IO ME NE ANDREI, VIA, CON TE per sempre.
Ora devo smettere di sognare, ma CHISSA’ SE MI PENSI…
Ti ho scritto questa LETTERA e spero AVRAI capito cosa provo per te.
Vorrei sapere E TU COME STAI, ti auguro BUONA FORTUNA… E ASPETTARE sarà dura
ma ce la farò.
CON TUTTO L’AMORE CHE POSSO
Lori”
L’adolescenza, però, per lei non era felice e spensierata. Verso i 16 anni la colpì quel terribile
male oscuro che avvolge ogni parte, impedendo di vivere, che fa precipitare sempre più in
basso, in un baratro senza fondo, in un tunnel buio.
Non riusciva più a vedere la luce, nè quella metaforica nè quella reale.
Chiusa in casa, ossessionata dai suoi pensieri terribili ascoltava sempre una canzone di quel
cantautore, La Vita è Adesso, e ogni notte, prima di dormire, si ripeteva nella testa un verso “e
non lasciare andare un giorno per ritrovare te stesso, figlio di un cielo così bello perchè la vita è
adesso”… Di giorni ne ha lasciati andare anche troppi, ma alla fine sé stessa l’ha ritrovata, ha
percorso Le Vie dei Colori, ha fatto un viaggio solo con sè, viaggio lungo e tormentoso, ha
“conosciuto” un “cavaliere bianco e nero prigioniero senza un sogno nè un mistero, senza fede
nè eresia…”, per riuscire di nuovo a vedere il giallo, il rosso, il blu…per tornare a riveder le
stelle, riscoprendo di nuovo l’amore per sè stessa e per la vita. E da allora in poi, Claudio, ha
iniziato a seguirti, dove e come quando poteva, impegni di lavoro e famgliari permettendo. Se
prima si accontentava di un concerto ogni tanto, ora non bastava più…la sua libertà, il suo
desiderio di vivere, le emozioni che la musica di questo cantautore le davano…erano sue, solo
sue e voleva viverle sino in fondo.
Questo cantautore eri tu, Claudio. La bimba ero io, Lorenza.
Mi avevi, inconsapevolmente, aiutata ed io avevo anche aspettato troppo per rinunciare ad ogni
piccolo istante di gioia che la vita può dare.
La bimba è diventata donna, si è sposata. Al matrimonio gli amici, conoscendo la sua passione
per il colore azzurro hanno “rivisitato” una canzone in questo modo
“quella sua maglietta azzura, tanto azzura al punto che imbarbagliava gli occhi…e quell’aria da
bambina che a noi l’ha detto sai lui ci andava matto…”ecc… Un coro di voci stonate che però
hanno fatto piangere lacrime di felicità a Lorenza nel giorno più bello della sua vita.
Un grazie di cuore per avermi fatto di nuovo saltare sulla vita.
Con tutto l’affetto che posso
Lorenza
175.
Ely ha scritto:
13 Novembre, 2006 22:05
Ciao Claudio …è passato un pò di tempo da quando la tua musica è inciampata nelle mie cose,
così per caso ascoltando la tua voce “… senti freddo anche tu , senti freddo anche tu . .. forse sei
l’amore !…” attraverso una piccola radio, in camera mia , quando ancora una bambina cercavo ,
facevo finta di studiare….. poi il mio primo concerto nell’82… ricordo la corsa pazza nel campo
sportivo per aggiudicarmi il posto sotto il palco … “Strada facendo ” non solo una canzone , ma
l’intero album per è stato significativo, rispecchiava esattamente il mio modo di pensare,di
vivere, di essere, di emozionarmi, di soffrire ……la mia passione per te non è mai tramontata e
ancora oggi a 41 anni suonati vengo ai tuoi concerti e cerco di trovare posto tra le prime file …
e l’emozione ogni volta è tanta , nuova , diversa ogni volta, riesci a meravigliarmi sempre e…..
mi scopro ancora come quella ragazzina che correva a “perdifiato” nel campo sportivo
nell’estate dell’82 del mio primo concerto! Grazie Claudio
Buon cielo sereno !
176.
Lisa ha scritto:
13 Novembre, 2006 21:57
Caro Claudio, sono una bambina di 10 anni, mi chiamo Lisa e sono un’ appassionata della tua
magnifica canzone ” UN PICCOLO GRANDE AMORE” . Questa canzone mi ha regalato forti
emozioni. Tutto è partito dal mio primo campeggio che ho fatto quest’estate, ogni sera dopo
aver cenato facevamo i balli a coppie e quando veniva la tua canzone io la cantavo. Ancora
adesso quando vado a dormire ti ascolto con l’mp3 e mi addormento felice perchè ricordo tanti
bei momenti!
GRAZIE X TUTTO QUELLO MI TRASMETTI CON LE TUE CANZONI.
LISA.
177.
LISETTA ha scritto:
13 Novembre, 2006 21:30
E’ stato un giorno importante quello del dicembre del ‘72, quando il mio ragazzo, anzi
fidanzato, allora si diceva così, mi ha regalato il “45 giri” più bello della mia vita
“QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE”.
E’ stato il suo modo di dirmi “ti amo” e l’emozione che ho provato la prima volta che l’abbiamo
sentita insieme è stata grande e ancora oggi, ascoltarla è un po’ come rivivere lo stesso
momento.
Lo faccio ad occhi chiusi, con le cuffie, seduta per terra, immobile, per assaporarla con tutto il
mio corpo e sentirla dentro.
E’ una sensazione strana la mia, è come se tutto intorno a me non esistesse più.
Quel rumore del mare che si sente in sottofondo mi trasmette un senso di pace, ma nello stesso
tempo le parole e la musica mi emozionano tanto che il mio cuore cambia i battiti.
Non ho il senso del tempo nè dello spazio, perchè quando è finita apro gli occhi e mi guardo
intorno come a chiedermi…Dove sono?!
Considero tutte le canzoni di Baglioni un po’ come compagne di viaggio della mia vita, ma
questa lo è in modo particolare e la sento talmente mia che non mi fa piacere che qualcun’altro
la consideri la sua canzone preferita.
E’ LA MIA CANZONE e non sono disposta a dividerla con nessuno……a meno che tu
CLAUDIO non la dedichi a me e a mio marito che ci amiamo da tanti anni.
Il nostro è davvero….UN PICCOLO GRANDE AMORE
178.
daniela ha scritto:
13 Novembre, 2006 20:55
“…accoccolati ad ascoltare il mare..”…ecco come è cominciata…15 anni…e tanti sogni nel
cassetto…sono passati 23 anni da quel giorno..e sono ancora qui..con la Tua Musica, che mi
accompagna ogni momento…sono cresciuta con te, caro Claudio…e come te ho amato tanto la
Musica…e tanto ho sognato che la Musica potesse diventare veramente la mia Vita…non è stato
così…ma Lei…la Musica..la Nostra Musica…non mi abbandonerà mai…così come l’emozione
di ascoltarti…
Grazie di cuore per essere entrato nella mia Vita…
Ti voglio bene..davvero…
Buona Vita..Grande Mago…
Daniela-Genova.
179.
Paola ha scritto:
13 Novembre, 2006 20:31
Ciao Cla’, mi chiamo Paola ed ho 36 anni,
ne e’ passato di tempo da quel mitico 11 settembre 2004, giorno in cui riuscii a farmi largo tra la
folla del concerto di Viterbo e a consegnare tra le tue mani una lettera…..
Sai da allora mi sono chiesta tante volte se l’hai letta poi quella lettera…
Caro Claudio, se tu sapessi come ogni tua canzone e’ legata ad ogni pezzetto di strada che ho
percorso, come ogni tuo verso mi riporta ad un particolare ricordo come quando senti un
profumo che ti catapulta alla velocita’ della luce in un momento preciso della tua vita, come mi
emoziono ogni volta che ascolto le tue canzoni che ovviamente mi sono ricucita addosso e le
porto con me quotidianamente…..
Vorrei poterti dire un grosso GRAZIE per tutto questo, tu non immagini come la tua musica sia
importante per me e quanto grandi siano nei tuoi confronti la mia stima e il mio affetto!!!!
Tu sei per me un grande punto di riferimento dopo aver perso mio padre, tu sei il mio dolce
amico nel quale mi rifugio nei momenti tristi e dal quale corro gioiosa nei momenti meravigliosi
che la vita mi regala, tu sei sempre accanto a me con la tua musica….la tua poesia…..con i tuoi
versi d’amore , di rabbia ….di docezza!!!
Una canzone!!! E’ difficile, anche se effettivamente ci sono due album ai quali sono molto
legata, uno e’ Strada Facendo perche’ e’ quello che mi ha fatto avvicinare alla tua musica, e poi
l’ultimo SONO IO, che e’ da tempo la colonna sonora della mia vita!
PATAPAN e’ sicuramente quella che amo di piu’ perche’ mi ricorda mio padre, il bel rapporto
che avevo con lui, la sicurezza che mi dava soltanto stando al mio fianco, le risate che ci
facevamo, la nostra complicita’ nel fare le marachelle, e il grande vuoto che mi ha lasciato
quando “hai saltato giu’ e ora sei in volo, ti sei fermato un giorno e io corro solo, perche’ non mi
hai aspettato e stai lontano, e non mi prendi piu’ per la mano, e senza un legno adesso un po’
piu’ piano vado e spesso cado, ma andiamo avanti”
Grazie ancora!!!!!
Ti voglio un gran bene e non smettere mai di trasmetterci tutto questo!!!!!
Bacio
Paola
180.
Matia ha scritto:
13 Novembre, 2006 20:29
Ciao, io sono Maria ho 15,amo claudio da sempre gli voglio un bene dell’anima.
Lacanzone piu’ significativa per me forse e’ QUANTE VOLTE perche’ pur avendo 15 anni,non
nascondo che ho spesso momenti di depressione,e quella canzone e’ fatta a posta per me…
Un’altra e’ STRADA FACENDO…in primo luogo perche’ io ed i miei occhi scuri stiamo
diventando grandi insieme..e poi perche’ il 29 ottobre 2006 al raduno dei clabbers sono riuscita
a toccargli un braccio prprio mentre cantava questa canzone…ho pianto di gioia per tanto tempo
perche’ guardavo in dietro e ricordavo tutto quello che avevo sempre fatto,di quando ero
bambina e passavo ore davanti alla tv per vedere,sempre col sogno di essergli accanto…e vorrei
dire a quella bambina che sogna che non bisogna mai perdere la speranza…se una cosa la si
desidera nel profondo del cuore la si ottiene…pero’ il sogno non e’ ancora finito…spero di
incontrarlo un giorno ,di potergli dare un bacio di parlargli un po’ ed avere un suo autografo ma
non perdero’ mai la speranza,perche’ quello che e’ successo il 29 ottobre era solo l’inizio…e poi
perche’ come dice Claudio: IL SOGNO E’ SEMPRE….Grazie per avermi letto….
181.
stefano ha scritto:
13 Novembre, 2006 20:10
ciao Claudio. mi chiamo Stefano,dopo aver letto vari commenti,tutti carini e un po’ rufiani
ti dico di farmi vincere l’ingresso al pala algida di Livorno.contraccambio dicendoti che sono
del 1950 come te. ho fatto il militare a “porta portese” e che durante l’orario di lavoro insieme al
mio collega cantiamo spessissimo “poster” cosi’ impegnati ed a alta voce da essere spesso
richiamati dal capo officina….ciao stefano
182.
Solari Ida ha scritto:
13 Novembre, 2006 20:03
E’ stato ed è tuttora un amore.Di quelli unici e irripetibili,senza riserve nè ripensamenti.Ho
avuto negli anni modo di ascoltare, approfondire ed apprezzare molto altro.Ho lasciato che mi
toccasse le corde emozionali e mi procurasse sensazioni mutevoli e affascinanti;è stato un
percorso sentimental-musicale che dura ancora e spero durerà per la parte restante della mia
vita, nella quale ha avuto un posto di privilegio.
Niente però di quel “molto altro” o di quel percorso posso paragonare a lui e alla sua musica. A
Claudio, intendo.
A lui come persona, conosciuta(ahimè) attraverso scritti, concerti, riflessioni, dialoghi con il
pubblico, interviste e scambi con altri che lo apprezzano e lo amano come me. Alla sua musica
conosciuta invece in lunghi momenti di ascolto solitari e non, in luoghi più o meno consueti: nel
chiuso della mia camera, davanti all’alba o al tramonto, durante i viaggi e nelle attese importanti
della mia vita.E infine nelle occasioni magiche dei concerti, fra migliaia di persone intrecciate a
me dai fili invisibili della stessa passione.
Come per te la musica non è stato un colpo di fulmine,neanche tu lo sei stato per
me, Claudio. Le tue canzoni,come i momenti che le hanno accompagnate si aggiungevano le
une alle altre,mentre scorreva la vita e le sue vicissitudini.Mai, però, senza lasciare il segno.Sei
stato un punto fermo, ricorrente che mi scaldava il cuore: una sorta di binario parallelo alla mia
vita che portava con sè un sentimento
misterioso e trasparente nello stesso tempo.
L’amore, come la musica e la vita è un mistero fatto di note conosciute e tale spero
rimanga per l’eternità: esiste e resiste senza bisogno di tempi o spazi condivisi.
Perciò mi ritengo fortunata ed ho una fortuna ulteriore: quella di appartenere alla schiera
di”privilegiati” a cui tu regali ogni anno ore di spettacolo e della tua presenza senza risparmiare
energie nè risparmiarti umanamente.
Per tutto questo l’amore è ancora unico ed irripetibile e così resterà perchè il “mio fidanzato”(
come ti conoscono tutti quelli che vivono intorno a me e come ti sento io
in modo molto naturale) fa parte di me e dei giorni che vivo, insieme alla sua musica. E’ ancora
per tutto questo che adesso scrivo queste righe,unite alla speranza che le leggerai.
GRAZIE
IDA
183.
SABRINA ha scritto:
13 Novembre, 2006 18:43
Mi piace pensare che, tra le tante cose che mio padre mi ha insegnato, ci sia anche la mia
infinita passione per te…..
Le canzoni a cui mi sento legata sono moltissime….sono la colonna sonora della mia vita ma ce
n’è una in particolare che sento mia e che mi dona delle sensazioni uniche…..
…..Era il 05 luglio 1991 ed io, per la prima volta, ero riuscita a partecipare ad un tuo concerto a
Roma….non dimenticherò mai quello che ho provato quella sera….
Il concerto sembrava finito..ed invece tu hai cantato QUELLA canzone ed io ancora oggi non so
spiegarmi razionalmente il perchè ma, mentre cantavo insieme a te, ho iniziato a piangere…a
singhiozzare….erano lacrime di gioia….di pura e semplice felicità…..ed ho portato con me l’
ebrezza di quel momento per molto tempo ancora….
Da allora ogni volta che mi sono sentita gù (e, a quel tempo, capitava spesso….credimi)
…..ogni volta che ho sentito l’ impulso di farla finita….che ho pensato che non ne valesse più la
pena……mi è bastato ascoltare o anche solo canticchiare QUELLA canzone per pensare….”
No!!!Non esiste…ce la posso fare….ce la devo fare….” e ritornare a sorridere…..
…Ancora oggi…..mi vengono i brividi…..
….ED IN QUALUNQUE SERA TI TROVERAI NON TI BUTTARE VIA……
PERCHE’ LA VITA E’ ADESSO!!!!! …LA VITA E’ ADESSO!!! …..ADESSO…..
Ed ora, come tu hai fatto tante volte con me, vorrei permettermi di parlarti come si fa con un
amico…..
…sai Claudio io credo che dal Paradiso si veda il mare…si deve vedere altrimenti che Paradiso
sarebbe?
GRAZIE
SABRY
184.
SABRINA ha scritto:
13 Novembre, 2006 18:31
Mi piace pensare che, tra le tante cose che mio padre mi ha insegnato, ci sia anche la mia
infinita passione per te….
Le canzoni a cui mi sento legata sono moltissime…sono la colonna sonora della mia vita…ma
ce n’è una in particolare che sento mia e che mi dona ancora oggi delle sensazioni uniche….
…Era il 05 luglio 1991 ed io, per la prima volta, ero riuscita a partecipare ad un tuo concerto a
Roma….non dimenticherò mai quello che ho provato quella sera…..
Il concerto sembrava finito…ed invece tu hai cantato QUELLA
185.
Elisa ha scritto:
13 Novembre, 2006 18:14
Caro Claudio,
non è da molto che ti seguo con il cuore, prima, per me, eri solo quello della “maglietta Pina” e
dei “passerotti”, cantautore dei buoni sentimenti, dei primi palpiti giovanili e di brani “non
troppo impegnati”… Poi, un giorno, non so come nè perchè, ho scoperto quello che io definisco
“il secondo Baglioni”. Quante emozioni, speranze e ricordi, sguardi, sogni scaturiscono dalla tua
voce delicata e intensa allo stesso tempo. Le parole e le note cucite insieme da te sono foce ed
estuario del fiume della vita. Nei periodi più difficili della mia esistenza, quando il “male di
vivere” stava per annientarmi, ho trovato “un gancio in mezzo al cielo”, capendo di “non
lasciare andare un giorno per ritrovar me stessa… perchè la vita è adesso!!!”. Ho usato alcuni
versi delle tue canzoni, perchè non conosco modo migliore per esprimere quello che ho dentro,
mi conosci e ci conosci meglio di chiunque altro, anche se, strano scherzo del destino, per la
stragrande maggioranza di noi, non sai nemmeno che volto abbiamo. QUANTE VOLTE
QUANDO E’ COSI’ IO ME NE ANDREI DI LA’ DAL PONTE UN TRENO PER DOVE IL
SOGNO E’ SEMPRE NAVIGANDO UN MONDO A FORMA DI TE. Concludo
ringraziandoti per l’energia, la forza e la speranza che doni, augurandoti di NON SMETTERE
MAI DI TRASMETTERE. Un abbraccio pieno di stima e di affetto
Elisa D.
186.
Ernestina ha scritto:
13 Novembre, 2006 17:46
Ciao Claudio,
CHISSA’ SE QUESTO MESSAGGIO LO LEGGERAI DAVVERO!
In queste pagine ho letto un sacco di cose emozianti su di te, persone che affidano alle parole
della tua musica i passaggi determinanti della loro vita.
E’ incredibile quanto la musica possa collegare i destini di tante persone pur essendo
sconosciute e tutto questo grazie a Te ed altri artisti che ci regalano ogni giorno parole e musica.
Sai quante mie amiche parlano ogni giorno di te, due sorelle nate già con la tua musica quando
la loro mamma veniva ai tuoi concerti con la pancia per poi ritrovarsi dopo 20 anni insieme
abbracciate al concerto di Livorno ad ascoltare quella stessa musica, oppure una coppia di amici
carissimi che hanno affidato alle tue parole ciò che non riuscivano a dirsi, si sono lasciati ma si
sono ritrovati dopo anni e di nuovo con la tua musica il giorno del loro matrimonio hanno
iniziato la loro vita insieme… E’ così che ti ho conosciuto, da poco tempo quindi, non sapevo
chi eri ma l’emozione che mi hanno trasmesso parlando di te mi ha incuriosito, ho iniziato
anche io ad ascoltare la tua musica ed anche io come loro mi sono emozionata. Poi nel 2004
l’INCREDIBILE, l’inaugurazione del PalaAlgida di Livorno sarà con Baglioni!!!!!!!
Non puoi capire!!!!!!!!!!!!
Ho detto alle mie amiche : se viene a Livorno lo potremo conoscere!!!
Mi hanno preso in giro non sai quanto fino a che al concerto di Firenze dopo un pò di peripezie,
essendo molto testarda, sono riuscita a conoscere il responsabile box office che organizza i
concerti, persona squisita che ci ha detto di andare durante le prove a Livorno, ho persino
parlato con la tua compagna, devo dire molto simpatica e carinissima… Noi eravamo lì mentre
montavano il palco del tuo concerto di Livorno…
Quella sera il responsabile quando ci ha viste scusandosi con noi perchè non stava bene ci ha
lasciato nelle mani di un suo collaboratore, tu sei arrivato ma quella sera c’era la partita della
Roma che hai visto dentro il palazzetto, la Roma purtroppo per noi ha perso, ci sei passato
davanti, qualcuno del tuo staff ha detto che eri arrabbiato per quella sconfitta e che non avresti
certo avuto voglia di incontrare nessuno…
Sai, dopo esserci un pò rimaste male come quindicenni al primo rifiuto del moroso, la realtà è
che eravamo imbelvite, considera che abbiamo tutte passato i 30 anni e quindi questo è tutto un
programma, ti abbiamo persino lasciato un messaggio sulla macchina in albergo.
Sinceramente le mie amiche ti hanno subito scusato dicendomi che: MA LO SAI QUANTE GLI
ROMPONO LE SCATOLE PER CONOSCERLO, NON PUO’ MICA DARE RETTA A
TUTTE!!!
Ed io ho risposto:
MA VERAMENTE AL PALALGIDA C’ERAVAMO SOLO NOI QUATTRO PAZZE AD
ASPETTARE IL LORO IDOLO INGANNANDO IL TEMP0 A MANGIARE LA PIZZA CON
CHI MONTAVA IL PALCO….Devo dire che hai uno staff di persone molto simpatiche….
Quindi ho detto loro: ma come fa uno che scrive certe canzoni e che alla fine di ogni concerto
dice al suo pubblico di sperare di incontrare nel proprio cammino altri compagni di viaggio, che
è diventato famoso grazie a persone come noi che comprano i suoi dischi e vanno ai suoi
concerti, ad ignorare completamente alcune delle fans in un contesto non pericoloso, c’eravamo
solo noi!!!!!!!!!!
Siamo trentenni che certamente non ti sarebbero saltate addosso ma volevano solo salutarti e
magari farsi una foto!!!!!!!!!
Ho anche scritto al tuo fan club una lettera dove esprimevo il mio dispiacere e ti giuro non tanto
per me che ascolto la tua musica da poco tempo ma per le mie amiche che praticamente sono
cresciute a latte e Baglioni!!!!!!
Ti scrivo tutto questo perchè pur essendo molto razionale mi emoziono davvero tanto
ascoltando la tua musica, credo tu sia un grande Artista, ho molta stima di te e del tuo lavoro, ho
delle amiche che sono tue fans scatenate e volevo dare loro la possibilità di conoscerti, e quando
eravamo al Palalgida durante le prove sembrava un sogno che poteva realizzarsi.
Lo so che molti mi prenderanno per deficiente a scrivere queste parole in un blog come questo.
Io avevo bisogno di dirti tutto questo perchè sono un pò presuntuosa pensando di conoscerti
solo per il fatto di rappresentare la persona che sei attraverso le parole delle tue canzoni e quindi
mi sembrava semplice poterti incontrare non riflettendo che ci sono milioni di persone che
pensano la stessa cosa e che passano inosservate esattamente come me in questo momento.
Ma come dice una canzone di un tuo collega famoso 1 su 1000 ce la fa, e siccome questo è il
motto della mia vita non lascio mai niente di intentato, se c’è qualcosa che desidero almeno ci
provo affinchè possa non più essere un sogno ma diventare realtà, e quindi anche se non ce l’ho
fatta, posso dire almeno di averci provato e come premio di consolazione possiamo dire di
essere state dentro al palagida durante le prove, che per gente comune come noi e non famosa
come te che riuscite ad avere spesso ciò che desiderate , è già molto, in fin dei conti eravamo
solo noi 4 là in quel momento a vederti mentre c’era la partita della Roma.
Non ho bisogno di vincere il biglietto gratis per il concerto del 25 Novembre perchè lo abbiamo
già comprato da molto tempo e saremo a Livorno ad ascoltare tutta la musica della tua
carriera…..
Ma scrivo solo per il fatto che tu possa leggere i miei pensieri (se mai li leggerai) e chissà forse
incuriosire il grande Claudio tanto da dare alle mie amiche la possibilità di conoscerti quindi
vale la pena provarci!!!!!
Questa sarà un’altra delle cose che faccio per realizzare il sogno delle mie amiche di incontrarti
fino a che forse chissà potrò dire di essere stata 1 su mille a farcela…. Comunque la vita è lunga
sia per me che per te e quindi avrai modo credo di risentire il mio nome che è già particolare di
suo….
Ti auguro Buona Vita ed un tour pieno di soddisfazioni….. Un grande abbraccio da Ernestina
187.
Gabriella ha scritto:
13 Novembre, 2006 15:24
Caro Claudio,
anche se sono grande (avendo un figlio di 40 anni) sento di esprimerti l’emozione che ho
provato e provo sempre ascoltando la tua musica. Quando mio figlio Alessandro era ancora
piccolo ascoltava spesso il 45 giri, che ancora gelosamente conservo, “Questo piccolo grande
Amore”, le note entravano nel suo e nel mio Cuore, seppur in differente manieria, il mio corpo
era attraversato da brividi, gli stessi che ancora adesso provo quando ti ascolto, perché sei un
cantautore che con i tuoi testi e la tua musica arriva al cuore sia dei giovani che dei meno
giovani come me.
A parte bello, sei solare e molto bravo, un vero professionista, non mi stancherei mai di
ascoltarti.
Ti bacio e ti abbraccio, affettuosamente come potrebbe fare una mamma, e spero di convincere
mio marito, che dice che non ho più l’età, a venire ad applaudirti.
Gabriella
188.
Lucia ha scritto:
13 Novembre, 2006 15:11
Ciao Claudio,
la mia “storia” con te inizia molto molto tempo fa……frequentavo le elementari e avevo due
sogni: diventare una maestra e conoscere quella voce che ascoltavo dalla mia camera e che
proveniva dallo stereo della mia vicina di casa…..
Sono cresciuta ascoltando dalla finestra brani come “E tu”……..”Giorni di neve”…..Avevo 7-8
anni e una gran voglia di comprarmi un giradischi. Ma puntualmente Babbo Natale si occupava
di cancelleria e di libri!
Poi comincio a riconoscerti in tv: eri quello di “Strada Facendo” e di “Avrai”, eri quello che mi
faceva sognare, cantare e sperare che il domani potesse essere davvero migliore….Migliore
delle cotte non corrisposte, migliore delle amiche più belle, migliore della superficialità,
migliore dell’ipocrisia.
Chiusa nella mia camera cantavo da sola.
Ancora oggi continuo a cantarti….
Sai Clà, oggi sono una donna di 36 anni, sono riuscita ad essere quello che volevo: sono
un’insegnante, ma resta ancora un sogno da realizzare…..solo per dirti GRAZIE.
Buona fortuna, Clà.
189.
isabella ha scritto:
13 Novembre, 2006 15:01
Quando una voce inconfondibile ti fa tremare e scaldare il cuore….
quando parole pronunciate con quella voce, sono poesie che ti riempiono l’ anima di sentimenti
e di emozioni fino a commuoverti…
quando tutto ciò, è unito a note che ti fanno inspiegabilmente scorrere intensi brividi lungo la
schiena, allora fai parte di un grande, silenzioso, sconosciuto e inspiegabile ” Amore”….grazie
isabella
190.
veronica ha scritto:
13 Novembre, 2006 14:53
Claudio, è inutile che ti elenchi le canzoni a cui sono più legata, perchè tutte rappresentano per
me momenti particolari, nel bene o nel male. E non ti faccio nemmeno la lista dei tuoi concerti a
cui sono stata presente, con amiche care, quelle vere. Ti dico solo che mia sorella, appena
diciottenne e più piccola di me di undici anni, non ti ha mai potuto sentire…e io so perchè, o
credo di saperlo. Secondo me è una presa di posizione nata dal non poterne più di sentire parlare
di te, delle tue canzoni, dei tuoi video o dei tuoi cd. Ebbene stavolta mi ha comprato i biglietti
per il concerto decisa ad accompagnarmi sapendo che da sola non ci sarei mai andata. Il bene e
l’affetto di una sorella è una cosa meravigliosa. Grazie anche di questo.
Veronica
191.
ARY ha scritto:
13 Novembre, 2006 14:34
Ciao Cla…si dieci, centro tue canzoni ogni canzone un momento bello o brutto un grande
ricordo un grande dolore …Fotografie ecco la canzone di un ricordo doloroso , era giugno le
note di questa canzone urlavano fuori dalle radio ,dai giradischi ,niente mp3 quel periodo….una
serata strana ,ricordo la serata sembra ieri ,eri in tv allora ospite a Sant Vincent quasi un
avvenimento cantavi strada facendo….finita la trasmissione siamo uscite la sera in discoteca era
il 27 giugno….in macchina lo stero a palla…in giro tutta la notte e una notizia …forse la cosa
più brutta per ragazzi giovani ,un nostro amico aveva avuto un incidente…corriamo in ospedale
le facce dei infermieri…ci sembra un incubo un doloroso incubo ……torniamo in macchina e
dallo stero escono le note della tua canzone….FOTOGRAFIE….
….e dei dolori da tagliarci i cuori….
ciao CLa Ari
192.
Nico ha scritto:
13 Novembre, 2006 14:18
Ciao sono Nico. che dire? Grazie perchè stò ricominciando a vivere: ora che ho te amo l’altra
gente
Grazie perchè ho cantato mai più come te a una persona che ora non c’è più , ridendo insieme
quando tornavo dai concerti con una carica che riuscivo in qualche modo a trasmettere.
Grazie perchè la stessa passione per le tue canzoni mi ha permesso di conoscere una persona
fantastica: ogni volta che vado a trovarla torno piena di energia quell’energia che io dovrei dare
e invece ricevo: sì andrà tutto nel migliore dei modi!
E poi grazie perchè……quando ti ascolto sono felice
Un grosso abbraccio
Nico
193.
Sonia ha scritto:
13 Novembre, 2006 13:32
Ciao Claudio,
Ti seguo da .. sempre. Raccolgo tutto ciò che ti riguarda, per la felicità dei miei cari che sono
letteralmente sommersi .. di carta!
Sei stato (e continuerai) ad essere la colonna sonora della mia vita.
Ogni volta che ascolto la tua voce e le parole delle tue canzoni mi rispecchio in pezzi della mia
vita, che tutto sommato non è semplice.
La canzone ? Solo.
Ti voglio bene. E spero un giorno di poterti dire personalmente queste tre semplici ma profonde
parole.
Grazie di cuore di tutto.
Sonia
194.
Susi ha scritto:
13 Novembre, 2006 13:18
Ciao Claudio,
la scelta di una canzone unica, sembra un po’ il gioco della pistola alla tempia…hai presente
quello che fa sempre la Bignardi?
è difficile…
ne scelgo una, che ha firmato un’amicizia e un momento di quelli che ti rimangono accanto per
sempre…è “Acqua dalla luna”…
era il 1991 credo, abbiamo deciso da un momento all’altro che volevamo vederti allo stadio
flaminio e l’abbiamo fatto!
E’ stata la prima volta che venivamo a Roma, la prima volta che prendevamo un aereo, la prima
volta che facevamo un colpo di testa così…
ed è stata la prima volta che ci siamo scoperte amiche.
Il faro che tu usavi sul palco cantando quella canzone, la luna che c’era davvero,
l’aria festosa, ci hanno regalato un momento magico, e sempre, a distanza di tanti anni, ogni
volta che ascolto “Acqua dalla luna”, ripenso a quella sera, all’atmosfera di quell’istante, e
ripenso con tanto affetto alla mia amica…
P.S: di comune accordo non abbiamo mai fatto il conto della fortuna che abbiamo speso per
quella formidabile “tre giorni”…ma ne è valsa la pena!
Un abbraccio
Susi
195.
Tania ha scritto:
13 Novembre, 2006 12:30
o’scia’ sempre e ovunque con te!!!
Con le tue canzoni, riesco a sognare, ho vissuto e ancora oggi riesco a vivere, forti
emozioni…… Grazie di cuore Tania
196.
Ilenia ha scritto:
13 Novembre, 2006 11:44
Ciao Claudio, mi chiamo Ilenia.
Una canzone che mi rappresenta, che ha accompagnato un momento importante della mia vita?
Non ho dubbi, “Cuore di Aliante”! Ora però è più difficile spiegare perchè.
E’ come quando ti innamori, non puoi descivere le motivazioni di un sentimento… è una
combinazione di varie senzazioni, di momenti… è qualcosa che scatta senza preavviso, forte
che da quel momento entra prepotentemente nella tua vita!
Per me “Cuore di Aliante” e in più in generale “Viaggiatore sulla coda del tempo” ha
rappresentato quel gancio in mezzo al cielo! Stavo vivendo il momento più buio della mia vita,
credo una delle prove più grandi a cui si possa essere sottoposti… cercavo le risposte di tante
domande, cercavo i perchè… e ho trovato in questa canzone e in quest’album la stessa ricerca,
una sorta di percorso che mi catturato ed affascinato! Tutto questo poi mi ha accompagnato nel
percorso della mia vita fino ad oggi, rappresenta la mia storia accanto!
Grazie Claudio.
Ciao.
Ilenia
197.
tiziana ha scritto:
13 Novembre, 2006 11:22
Con
Lui
Amori
Unici
Diventano
Immensi
Oceani sempre legati come cielo e mare!
Bastano
Ancora come ancore
Gelosamente
Legati
Insieme
O
Nascosti
Individualmente nei più profondi pensieri delle menti.
Tiziana
198.
Carmen ha scritto:
13 Novembre, 2006 10:21
Una canzone di Claudio? E come si fa a sceglierne una in particolare, quando in molte strofe di
tutte, vedi racchiuse fotogrammi della tua vita? Claudio fa parte della mia giornata, ormai da
tempo immemorabile, da quando appiccicavo le sue foto sul diario e i compagni dispettosi si
divertivano ad aggiungerci barba e baffi per prendermi in giro. Chi mi conosce sa che vive in
me ed io sono consapevole che ho un bisogno continuo di vederlo,di sentirlo,che tremo quando
gli sto davanti, che quando arriva la notizia di un possibile incontro con lui cresce l’ansia,la
gioia,la pazzia di fare quello che non ho mai fatto in vita mia,che ho il coraggio di affrontare ciò
che nella vita normale mi fa paura,che provo rabbia quando ne sento parlare male e
preoccupazione quando so che deve affrontare un’uscita pubblica dalla quale so che usciranno
commenti, che sono serena nel saperlo al sicuro tra le sue cose o tranquillo in vacanza, mentre
temo che si faccia del male quando lo vedo arrampicarsi o ballare scatenato. Infine la dolcezza
che sento nel guardare i suoi occhi e la tenerezzaquando ripete le stesse battute di sempre,le
lacrime versate sentendo una certa frase e chiedersi come può esprimere un concetto usando
parole che toccano corde nascoste dentro di me,annusare l’aria e sentirla diversa solo sapendo
che lui si trova nella mia stessa città, voler fare milioni di cose per incontrarlo e non farne
alcuna, cercare parole da scrivergli e ritenerle tutte banali, riempirsi la mente di frasi da dirgli e
poi ammettere che starei bene anche in silenzio, solamente ad ascoltare la sua voce , pensare a
come sarebbe stata più buia la mia vita se non ci fosse stato lui, la consapevolezza di non avere
la possibilità di spiegargli ciò che provo e di non poter mai ripagarlo per quello che riesce a
darmi, la certezza che sia una persona speciale e che purtroppo abbiano buttato via lo stampo,
perchè con tanti uomini come lui il mondo sarebbe sicuramente più giusto. Tutto questo che
cos’è,se non AMORE?
199.
michela ha scritto:
13 Novembre, 2006 10:19
Ciao Claudio, mi chiamo Michela ed ho 30 anni. Trovare una sola canzone che abbia
caratterizzato in qualche modo un momento della mia vita credo che sia un’impresa. Penso che
ogni singola canzone abbia in qualche modo fatto parte di ciò che ho vissuto in tutti i sensi,
dalle emozioni più belle sino ai dolori più forti. Una cosa è certa, in ogni momento tu c’eri
sempre, con la tua voce a regalarmi emozioni. Eri lì a condividere con me le gioie più belle ma
c’eri anche a confortarmi nei momenti più brutti, a darmi un aiuto con la tua splendida voce,
come l’amico più caro. Ecco cosa hai rappresentato per me in tutti questi anni, visto che è una
vita che ti ascolto; sei stato un amico fondamentale e importante, pronto sempre a dire la cosa
più giusta e a tirarmi su nei momenti in cui ce ne era bisogno. Grazie per tutta la vita che mi hai
regalato, grazie per esserci sempre stato, grazie per la tua poesia. Un abbraccio.
Michela
200.
corrado ha scritto:
13 Novembre, 2006 08:54
Ciao Claudio, mi chiamo Corrado, e sono un tuo estimatore da quando sono piccino piccino (
ora ho 35 anni suonati da Maggio ). Ci vorrebbe più di un blog per poter farti sapere ciò che ho
provato e quello che provo ogni qual volta tu ci regali perle in musica e parole, però per
rievocare la il passato e la vera scintilla che mi si è accesa, ti racconto questo brevissimo
aneddoto.
Avevo più o meno 14 anni, mi trovato in ginocchio ai piedi del letto di casa mia, stavo
ascoltando un tuo lp in cuffia di nascosto da mia sorella, per non darle la soddisfazione di
apprezzarti , visto che lei mangiava e mangia Pane e Baglioni, e la cosa mi cominciava anche a
stufare. Come dicevo stavo ascoltando l’lp ” solo “. Mi ha colpito in maniera devastante un tuo
brano che abitualmente non esegui, e precisamente ” 200 lire di castagne “. Mi colpì il fatto che
descrivevi in maniera cinematografica tutti i momenti della storia, eri stato capace di farmi
vivere sulla pelle quella storia, ed ho subito trovato in te, un autore particolare, diverso dagli
altri, un autore che sapeva farmi vivere sulla pelle ciò che stava raccontando.
In seguito devi sapere che la stessa cosa è accaduta anche con altre canzoni ( tutto il calcio
minuto per minuto, Signora dalle ore scure , Opere e omissioni, Mille giorni…., ), ma quella
canzone mi colpì profondamente.
Grazie Claudio, per come hai saputo mutare una vita altrimenti persa in mezzo al rumore….
Grazie per farmi volare in punta di ali.
Corrado. ( clabber anziano…. vedi castelluccio )
201.
margherita ha scritto:
13 Novembre, 2006 02:08
hai visto Clà che alla fne ci sei diventato un mago !? Non è magia forse aver creato un popolo di
fans così bello, così pulito, così sincero.? Ho letto quì storie
bellissime legate alle tue canzoni, storie raccontate da persone di tutte le età, riunite tra loro da
un sottile filo rosso, il “fil rouge” delle emozioni che sai regalarci.
Sono orgogliosa di far parte anch’io di questo popolo. . Io che ho la tua età, i tuoi stessi ricordi
d’infanzia , compresi le tonsille tolte a quattro anni e l’olio di fegato di merluzzo, che ci
faceva…..tanto bene.
E poi Centocelle nel ‘68, la scuola in Viale della Primavera,(io a ragioneria e tu di fronte all ‘ist.
per geometri) e il baretto sotto scuola…..ma il destino volle che invece
di incontrare te …incontrai mio marito…..
E poi gli anni del sogno politico, ma anche di un matrimonio …di corsa… , gli errori, le canzoni
impegnate…..per scopriti solo nel 78 , per puro caso, ascoltando e riscoltando più volte in un
lungo viaggio in macchina tutta la cassetta di Tu come stai. Fu un colpo di fulmine!
Da allora non ti ho più lasciato, sono cresciuta con te, ho seguito la tua evoluzione, la tua
maturazione e ogni volta che tu, dopo lunghi periodi di silenzio, ritornavi più vivo e grande di
prima, mi davi nuovi stimoli, nuovo coraggio per superare i miei periodi bui.
Il 1 ottobre scorso finalmente ti ho potuto incontrare, sull’aereo al ritorno da Lampedusa e mi
son detta : no Margherita, non ti eri sbagliata, è veramente un grande mago !
202.
Francesco ha scritto:
13 Novembre, 2006 01:07
Caro Claudio le tue canzoni mi erano per lo più sconosciute,conoscevo qpga noino.
Ma un’ estate di 2 anni fa qualcosa mi fece cambiare idea.
l’amore per una donna, che è tutto ora tua ammiratrice, sa tutte le tue canzoni, io per parlare con
lei decisi di ascoltare tutte le tue canzoni. ogni notte me le ascoltavo le canticchiavo la mattina
la sera,però, ascoltandole mi accorsi che era rapresentata la mia vita in certe storie situazioni ed
iniziavano a piacermi, ma sempre più volevo amare lei, la registrai alle tante liste di discussione
dedicate a te Cla sul web.
Mi ero anche dato un sopranome omonimo affinchè potessi parlare cn lei visto che era sempre
lontana dai miei occhi e dal mio cuore.
Quest’anno ho partecipato al mio primo raduno emozionato come un bimbo piccolo cn la mente
e il corpo presente ma cn il cuore malinconico a lei (ho cercato di fargli sentire un pò di raduno
via telefono cercando di darle un pò di emozioni ma alla fine l’unica emozione personale che
volevo nn è ancora arrivata, credo che è colpa mia di non essere all’altezza sua e so per certo
che rimango un (dolce) amico di un’amore mai avvenuto,soltanto giochi e scherzi.
Vorrei ringraziarla di avermi fatto conoscere la tua musica ed in un certo senso anche la musica
di altri cantautori, vorrei dargli quell’emozione che solo te dai ad un tuo concerto o quando ogni
volta che ti ascolta o anche un Tuo Semplice Ciao diretto a Lei per farla felice , non so manco
perchè scrivo qui, già penso che sto sbagliando ,una canzone dice 100 giorni 100 ore 100 minuti
ti darò ma per me basterebbe anche l’istante di un bacio di Lei, piccolina peperina ma così dolce
così strana così particolare che i miei occhi non fanno altro che osservarla anche quando sono
chiusi.
il mio cuore inutile vorrebbe riscaldarla con le tue emozioni renderla felice,
ma chi sa se caso mai………
Ciao Claudio
amico delle mie notti solitarie
Francesco
203.
Nunzia ha scritto:
13 Novembre, 2006 00:28
ciao Claudio sono Nunzia,25 anni pensa un pò te quando!?!il 25 novembre…ti scrivo dalla
provincia di salerno e ahimè! non ridere e nè tantomeno non prendermi in giro ricordiamoci che
ogni cosa è legata all’età in cui la si vive.
Ai miei 17 anni cominciavo ad innamorarmi di un ragazzo di qualche anno più grande di me,
apparteneva alla mia stessa comitiva e io e lui eravamo agli
antipodi.io:solare,allegra,vivace,sveglia…lui:timido,chiuso,imbranato ecc ecc.me ne innamorai
e anche se ho vergogna di dirlo lo sono tutt’ora!i nostri amici “ma dai Nunzia come può
essere!!!non state proprio bene insieme!?!e poi lui dorme lascia perdere.”dopo 2 anni ero
sempre al solito punto:lui continuava a piacermi..troppo.mi ricordo quando uscivamo tutti
insieme,lui alla guida e io mi siedevo sempre dietro ,cosi da quella postazione gli guardavo il
collo,le orecchie,il braccio destro che poggiava sul finestrino chiuso a metà,le mani sul
volante……e come lo desideravo…quanto!!!ne parlavo e riparlavo con gli amici e la risposta
sempre la stessa”è una fissazione,una storiella e non lo vorrai più!”ci credetti a questo ma non
smise di piacermi.in nome della sua timidezza decisi di dichiararmi apertamente.volevo da lui
un bacio convinta che tutto svanisse.e queste furono le parole che gli dissi una sera quando
trovandomi una scusa per stare da soli,gli chiesi se potevamo andare in un posto più
tranquillo(l’idea era quello di baciarlo e a 19anni mi creavo il problema di farlo in mezzo ad una
strada).mi accontentò anche se era un pò troppo imbarazzato.come gli fu detto non potè da
quanto uomo sottrassi e finalmente ci baciammo!un imbarazzo totale quando una persona l’hai
tenuto come amico e adesso te lo ritrovi li a un mm di distanza.per quella sera per me era
finita.diciamoci la verità non perchè io ero fissata ma nn mi era piaciuto il bacio…sn ancora
dell’opinione che nn l’avesse ancora dato fino a quel momento…fu un bacio da attori di un film.
per me era finita li fino a quando dopo soli 15 giorni mi chiamò per un pretesto e io cedetti solo
perchè l’avevo desiderato da troppo tempo.da quella sera nn smisi più di resistergli,abbandonai
ogni mia resistenza e mi lasciai andare sentimentalmente a lui.più lo vedevo e più volevo stare
con lui e più non mi bastava.le nostre serate???in macchina sdraiati a baciarci,ad accarezzarci
per 2/3 ore con il sottofondo di una cassetta a nastro del mitico CLAUDIO BAGLIONI.bastò
che la mettesse una volta e da li sempre la stessa.scorrevano:signora Lia ,mille giorni di te e di
me,casomai,con tutto l’amore che io posso,sabato pomeriggio,e adesso la pubblicità e nn ricordo
più.
ogni attimo felice ,ogni sensazione stupenda che vivevo (ricordo che avevo desiderato tutto di
lui da 2 anni)io mi bloccavo sulle parole che scorrevano dal nastro in modo che a casa(ne avevo
fatto una copia,perdonami Clà),sentendole io mi sarei ricordata di quel momento e ancora di
più,avrei rivissuto le emozioni che quella persona era capace di farmi provare.
una sera decisi di finirla perchè ritenevo che io non ero importante per lui cm lo era lui per
me.nn pronunciò parola.ci vedavamo da 6 mesi circa ma nn riuscivo proprio a svegliarlo!fuori
casa mia ci detti un mezzo addio e mentre aspettavo il saluto prima di scendere dalla macchina
lui si impasticciava cn lo stereo fino a quando Claudio nn cantava “passerotto nn andare
via,senza i tuoi capricci che farei..”io abbassai gli okki,lui invece si appoggiò cn la testa al
sedile guardando verso l’alto.gli presi la mano e di getto uscii dalla macchina.dopo 6 mesi mi
emozionavo ancora al solo stringergli la mano e nn dico per un bacio.il cuore sempre a
1000.questo mi fece continuare e il giorno dopo dissi di averci ripensato.sottolineo che li
dovevo fare tutto io.ancora dopo 6 mesi se nn ero io che prendevo l’iniziativa a baciarlo si
faceva mattina…diciamo pure che bastava l’impatto,poi si sapeva sciogliere.le nostre serate
continuavano sempre cosi.avevamo un nostro posticino dove ci amavamo sempre tra un “piglia
e lascia”.dopo un anno fu interrotta la nostra relazione.fu io a non farcela più.c’era poco
interesse per me da parte sua.mi presi una distrazione quasi per vendetta.a lui questo nn piacque
e mi rincorse dappertutto.io godevo troppo e nn mollavo.i miei amici:”basta ora Nunzia,la
rivincita te lasei presa,puoi cedere.”ma io ero convinta di nn volerlo più.stupida a credere che
aveva lasciato per sempr eil mio cuore.ma che ero stupida me ne accorsi troppo tardi solo
quando i suoi genitori e/o sua sorella gli trovarono la fidanzata.(almeno è questo che ancora
oggi si dice..abitiamo vicino e le voci circolano velocemenete).crollarono le mie difese e il mio
cuore cominciò ad amarlo.le sue parole “non possiamo vederci più si sa poi come va a finire”(e
già qui stavamo per baciarci) mi diedero delle speranze.ci riprovai ma tardi troppo tardi era per
lui.velocemente mi diede le spalle e camminò,poi corso velocemnte allontanandosi
definitivamente da me.l’addio vero per me gliel’ho dato quando sn riuscita a distruggere quella
musicassetta e quando nel 2003 sn andata al concerto ormai dell’artista diventato il mio
preferito.a quella sera ho dato un senso.mi sono detta:sono 2 anni che è finita è ora di dire
basta.Claudio sarà a Napoli tu ci andrai e lascerai che le emozioni andranno dritte al
cuore,Claudio canterà per te dal vivo,vivile in pieno,piangi,piangi ma quando Lui saluterà e
ringrazierà devi dire addio a quella meravigliosa adolescenza-giovinezza perchè in nome di
questa fase che tu hai provato hai amato cosi tanto.ci sarà un nuovo amore e Claudio canterà
ancora per te.”
è stata un’emozione grandissima,inspiegabile.tu Claudio hai espresso la volontà di poter far
parte almeno 5 minuti della vita di ognuno di noi.io urlavo e dicevo di più! di più! e grazie
perchè hai tenuto vivo in me un ricordo troppo bello e prezioso.anche se le cose nn sono andate
come io speravo tu mi mi fai ricordare che ho avuto la possibilità di conoscere il più bel
sentimento che si possa provare in questa vita come purtroppo nn capita a tutti!!!
GRAZIE e sei in cerca di un pezzettino di immortalità Dio nn può mai negartela!!!
nn so se veramnete la laggerai ma so che se l’hai fatto la tua sensibilità nn è rimasta indifferente
a me e forse io,cn un pò di presunzione potrò pensare di aver fatto parte per 5 minuti dei tuoi
pensieri.e solo l’idea mi fa esplodere il cuore!ps:a volte è bello sognare!!
204.
gabriella ha scritto:
12 Novembre, 2006 23:11
Avevo dieci anni, ed abitavo in una casa con la terrazza di fronte al mare.
Ero cresciuta in una atmosfera quasi irreale, nutrendomi di storie bellissime, che mi
raccontavano la mia adorata nonna, con la sua parlata dialettale che, oramai non si sente più e,
spesso, un pescatore con la barba lunga, che chiamavano “il Professore”, con il quale avevo
stretto una segreta amicizia, e che, al tramonto, andavo a trovare sugli scogli, mentre lui
riparava le sue reti.
Ogni volta, gli portavo in regalo, uno dei miei cioccolatini bianchi, quelli che mi facevano
trovare, tutti i giorni, sul cuscino del lettone dei miei genitori, in corrispondenza di un quadro,
raccontandomi che, poiché ero stata buona, me lo aveva mandato la madonna. In cambio, gli
chiedevo di raccontarmi una delle sue storie.
Erano storei fantastiche, storie di sirene e di tritoni, store di mare, di barche e di tempeste, di
cavalieri e di principesse rapite da mostri marini e salvate dall’amore…
E, quando chiudevo gli occhi, sognavo le onde e gli scogli, avevo il rumore del mare nelle
orecchie, ed ogni volta, alla fine, arrivava quella sirena che il Professore incontrava ogni giorno
sullo scoglio dei gabbiani, e che io invece non ero mai riuscita, per quanto mi sforzassi, a
vedere.
Fu durante uno di quei tramonti, mentre ascoltavo una fiaba narrata dalla voce calda che
proveniva dai forellini del mio vecchio mangia-dischi arancione, che in mezzo alla pila dei miei
45 giri, che custodivo gelosamente in un cestone di vimini, trovai uno strano disco.
Sulla copertina le sagome di due ragazzi di fronte al mare, al tramonto, “E tu”, Claudio
Baglioni…
Il papà lo aveva regalato alla mamma qualche tempo prima, le aveva detto con un sorriso
compiaciuto: “ascoltalo, questo ragazzo è il figlio di uno dei “nostri”, è molto in gamba, si farà
strada”.
Non avevo mai sentito una storia bella come quella canzone… era così bella, da farmi
dimenticare di correre dal Professore, da farmi tralasciare la mia serata con la nonna, da farmi
pensare che, in fondo, c’era qualcosa di più interessante della mia ricerca delle sirene
all’orizzonte.
E’ stato allora che ho imparato ad ascoltare altre storie, le storie in musica di quel poeta che, fin
dalla prima volta, ha saputo accarezzarmi il cuore e toccarmi le corde dell’anima.
Da quel giorno, ho sempre portato con me quelle storie: a scuola, quando si studiava Cincinnato,
o Gagarin, o Trilussa, con gli amici, di fronte ai falò estivi, nello scoramento che precedeva il
giorno di un esame, nella gioia di un’alba luminosa, nella malinconia di una notte insonne.
E’ passato tanto tempo da allora, la mia nonna non c’è più, oramai sono troppo grande per
trovare il coraggio, d’estate, di tornare a salutare il Professore, che è sempre lì, sugli scogli, a
riparare le reti, e non ho mai visto quella sirena della quale tante, troppe volte, da bambina, ho
ascoltato la voce…
Ma nel mio cuore, sono rimaste intatte, ciscuna al suo posto, con i colori dei momenti che finora
ho vissuto, tutte le storie che ho sentito da quel ragazzo, da quel poeta, da quel fantastico
narratore, al quale devo un pò di quello che oggi sono diventata.
E mi auguro davvero che la storia continui…
205.
Nino Arena ha scritto:
12 Novembre, 2006 23:10
Ciao caro Claudio.
Il mio cielo musicale è costellato solo da tue canzoni tant’è che, per essere pignoli, anzichè
“cielo” lo si dovrebbe chiamare “universo” cioè “ad un solo verso”.
Una canzone?? Una soltanto??? Desidero citarne due, per me tra le più luminose e
indissolubilmente legate tra loro..
Era l’ormai lontano 1992 ed in quel primo di marzo, ad una festa di compleanno, iniziò per me
una nuova vita perchè il mio cuore si riempì di quel primo vero grande Amore tanto decantato
dai poeti. La conoscevo da mesi ma solo da quel giorno me ne innamorai anche se, col passare
del tempo, mi convinsi sempre più di “sognare lei da mille anni”. Mesi dopo, al termine di un
caldo giorno d’estate ebbi il coraggio di farle ascoltare il battito del mio cuore e mettendo una
vecchia musicassetta la mia voce accompagnò la Tua..
“Chissà se mi pensi
seduta sul letto
e se tieni stretto
quel tuo vecchio orsacchiotto
e gli parli di me..”
Quel peluche che le regalai il primo maggio e che lei stessa chiamo’ “Mat 92″, proprio perchè
quell’anno conseguiva la maturità scientifica, diventava così il veicolo del mio Amore per la
mia amata. Per la verità quel peluche non rappresentava un orsacchiotto ma un coniglio.. così
come apparivo io, timido di fronte ai suoi bellissimi occhi da cerbiatta.
Così come quella canzone rappresentò per me la meravigliosa alba di un lungo “giorno” che
prese consistenza per i successivi 9 bellissimi anni così un’altra canzone mi tenne perennemente
legato al pensiero di lei e spesso gliela dedicavo commuovendomi..
“Se tu sapessi casomai
che sogno te da mille anni
se tu sapessi che è così
forse lo cercheresti qui
l’amore..”
Queste sono due tue stupende canzoni che mi hanno legato ad un bellissimo sogno tramutatosi
poi in realtà. Quel lungo giorno arrivò però al tramonto e le nostre strade si divisero con non
pochi pianti.
Chiudo la presente non prima di affermare che dal 15 dicembre 2002 sono ritornato a vivere e
da allora ho il cuore colmo d’Amore per una dolcissima creatura, Santina, con la quale spero di
percorrere “fianco a fianco” la medesima strada per sempre.
Anche se mi piacerebbe molto ascoltarti dal vivo non ti scrivo con la speranza di vincere
l’ingresso gratuito al concerto del PalaAlgida in quel di Livorno ma semplicemente per farti
sentire la mia voce immaginandomi per un attimo di essere riuscito a parlare con te, il
cantautore delle nostre emozioni.
Nino Arena, classe ‘70
(Messina, 12 novembre 2006)
206.
Sara ha scritto:
12 Novembre, 2006 22:49
Con le canzoni di Claudio mi sono innamorata…non di un ragazzo e neanche di un amico.Mi
sono innamorata di una città,perchè ascolto Porta portese e mi sembra di stare là in mezzo alla
caciara un po’ sguaiata che adoro,in mezzo a una città che di mattina è ancora un po’
sonnacchiosa,in mezzo alla simpatia dei romani.
E magari “ti ammollano le patacche” ma anche quello è il bello della capitale!
207.
Romina ha scritto:
12 Novembre, 2006 22:19
Ciao Claudio,
mi chiamo Romina, la tua musica e le tue canzoni mi accompagnano oramai da da più di 20
anni. Non so scegliere una canzone tra le tantissime che hai composto, perchè tutte, a modo
loro, mi hanno dato emozioni forti.
La mia avventura baglioniana è cominciata nel lontano 1985 quando mia madre mi regalò per la
prima volta uno stereo, evento per me che allora ero costretta ad ascoltare solo Radio Rai.
Quell’anno ero una quattordicenne romantica e sognatrice, mentre mi divertivo a giocherellare
con il regalo di mamma vengo rapita dal “canto” del mare seguito da un pianoforte e da una
voce che mi ha scaldato il cuore immediatamente! Erano le note di Questo piccolo grande
amore.
All’epoca non sapevo nemmeno a chi appartenesse quella voce caldissima.
Poi un giorno prendo coraggio, chiamo una radio locale e chiedo chi canta “la maglietta fina” sconcerto dall’altra parte del telefono: “Non conosci uno dei più grandi esponenti della musica
italiana?” E io dico NO. Vengo illuminata e dopo qualche mese in un bar vicino al negozio dove
lavorava mamma trovo il manifesto di Baglioni a Rimini. Dopo aver supplicato tanto trovo chi
va a questo concerto e mi aggrego. Si trattava di Assolo, lì è stata per me la folgorazione. Il
primo concerto della mia vita, l’emozione forte nel sentire le canzoni e il chiedermi come uno
che nemmeno sa che esisto può descrivere le emozioni che sento io sulla mia pelle.
Da li tutto è cominciato e quando posso mi metto volentieri in viaggio per vederti sul palco. Ora
sono arrivata a 35 anni, una parte di quella ragazzina sognatrice vive tutt’ora e si emoziona
ancora a riascoltare quegli amori semplici apprezzando comunque anche la produzione
successiva a quel periodo. Grazie a te Claudio ho incontrato persone speciali che mi hanno dato
tantissimo, persone conle quali sono nate amicizie stupende.
Ti ripeto il mio infinito grazie Claudio. Grazie perchè come sempre sei il mio gancio in mezzo
al cielo e la colonna sonora della mia vita. Grazie per aver scambiato con me gli occhi in
qualche tuo concerto e grazie per il tuo sorriso nel quale mi perdo!
Ti voglio un mondo di bene, mi piacerebbe potertelo dire di persona anche se so che se ti ho
davanti non sono in grado di pronunciare una frase decente!
Un caro abbraccio, non smettere di trasmettere!!
Romina
208.
Ponziani Eliana ha scritto:
12 Novembre, 2006 22:02
a.
Colonna sonora della mia storia d’amore?
No, di più. Del mio matrimonio.
Ho iniziato ad ascoltare Claudio da quando avevo circa 14 anni su di una cassetta doppiata del
LP: Questo piccolo grande amore.
Ed è proprio ascoltando un brano contenuto in quella cassetta che fantasticai sul fatto di come
sarebbe stato bello se un giorno, durante il mio matrimonio, mio marito mi avesse cantato quella
canzone: “QUEL GIORNO”.
Gli anni passarono, io continuavo ad ascoltare Claudio, ed intanto mi innamoravo di colui che
un giorno sarebbe diventato mio marito. E alla mente riaffiorò il sogno fatto tanti anni prima,
con la certezza però che il mio Lui non mi avrebbe mai cantato una canzone davanti all’altare!!!
Perché non farlo io?
Ma alla fantasia subentro però il pensiero del matrimonio e dell’importanza che questo
comporta. Per chi non conosce questa canzone va detto che questa è una vera e propria
benedizione che lo sposo chiede a Dio per se stesso e per la sua sposa, e lo fa proprio quando è
in Chiesa. Ed è inoltre una promessa d’amore fino all’ultimo passo fatto insieme.
Tutto questo non sarebbe niente per una persona fedele e credente; io non mi sento e non mi
sentivo tale, o meglio mi ritengo una scettica, con tante domande senza risposte.
Ed è infatti per l’importanza del sacramento che stavo per ricevere e soprattutto per la vita che
sapevo di dover affrontare dopo quel giuramento, che non mi sentivo di farlo senza la
Benedizione di Dio. Fin da piccola ho cantato nel coro della Chiesa e il maestro ci ha sempre
detto che chi canta prega 3 volte, quindi ancor di più mi sentivo spinta a chiedere cantando …
Ciò che mi dava forza era anche il fatto che nella canzone c’è una frase che dice: “quanto tempo
che non metto più piede in Chiesa, Dio è proprio da tanto che non vado d’accordo con Te, ma è
a Te che chiedo una cosa…” per cui non mi sentivo tanto lontano dal sentimento contraddittorio
che c’era in me, e mi sentivo serena nell’esternarlo, dato che evidentemente c’era stato qualcuno
prima di me che aveva provato qualcosa di simile.
C’era però una cosa che mi frenava: mi ritengo una persona semplice, odio gli sfarzi e le messe
in scene. Come avrebbero visto gli invitati questa mia “esibizione”?
Ci pensai a lungo ed arrivai ad una conclusione: -Anche se mi sposassi in una chiesina sperduta
in alta montagna con soltanto i Testimoni presenti, farei la stessa cosa. Lo sto facendo per noi, il
matrimonio è il nostro, nessuno dovrà interferire sulla mia decisione.
E per non farmi influenzare, informai della cosa soltanto mio fratello. Neppure mio marito
sapeva niente.
Arrivati alla mattina del matrimonio (il 15 giugno 1997), mentre l’estetista mi truccava, mentre
il parrucchiere mi pettinava, mentre mi vestivo, mentre mio padre mi conduceva in automobile
alla chiesa, il mio pensiero unico era: la canzone; ero più emozionata per il fatto che dovevo
cantare che non perchè mi stavo sposando. Questa cosa forse più grande di me, mi aveva fatto
perdere di vista la cosa più importante: la cerimonia. Tutto questo l’ho realizzato amaramente in
un secondo momento.
Comunque fu celebrata la messa ed il mostro matrimonio, e proprio dopo gli scambi degli anelli
e delle nostre promesse il Sacerdote disse: - Adesso la sposa dirà la sua preghiera.
Io mi allontanai tutta tremante da mio marito per recarmi vicino l’organo ed iniziò la canzone.
Avevo fatto mettere un leggio con il testo della canzone per paura di non ricordarmi le parole e
ricordo benissimo che lo stringevo forte a pugni chiusi per non far vedere come mi tremavano le
mani. Iniziai a cantare con voce insicura, sentivo che mi bruciava la gola, il mio corpo tremava e
lo stomaco sembrava aver ingerito un mattone. Ma io continuai pensando: che brutta figura!
La prima strofa finì, io guardai l’organista per chiedere un consenso ma lui non mi guardò,
allora pensai tra me che non ce l’avrei mai fatta ad iniziare e finire la seconda strofa, avrei
voluto chiedere scusa a tutti e ritornarmene al mio posto, pensavo alle mie mani che mi
tremavano e alla mia gola in fiamme ed allo stomaco che chiedeva aiuto e mi dissi: che grande
errore che hai commesso!, ma la bocca si aprì ed iniziai a cantare la seconda strofa, tutta, o
quasi, mi scappava da piangere e quando arrivai al verso finale che dice: “con tutto l’amore che
posso” riuscii a dire soltanto: con tutto l’a…. che posso.
Mi girava la testa, mi sentivo umiliata, pensavo di aver fatto una pessima figura, invece si levò
un applauso spontaneo, alzai la testa e vidi che piangevano tutti, mio marito che era rimasto
impietrito al suo posto, riuscì a darmi soltanto un bacio, ma vidi che deglutì e sembrava che
avesse mandato giù un masso.
La tensione mi rimase addosso per tutta la cerimonia, ma dopo terminato tutto i parenti mi
fecero tante congratulazioni, per il coraggio, per la voce e, questa mi fece proprio ridere, per il
testo.
Pochissimi capirono che quella era una canzone di Baglioni, alcuni pensarono che fosse una
canzone di Chiesa scritta appositamente per le Cerimonie Nuziali, gli altri pensarono che
l’avessi scritta io.
Di poche cosa sono orgogliosa riguardo alla mia vita, e di poche cose non cambierei niente, in
prima linea ci metto i miei figli e mio marito, poi ci metto questa mia canzone; sì perché ora
Claudio sinceramente me la sento proprio mia, infatti invece di titolarla “Quel giorno” io l’ho
intitolata “15 giugno 1997”. Non riuscirei ad immaginare la cerimonia del mio matrimonio in
nessun altra maniera se non come io ho deciso di interpretarla.
Aver pronunciato quelle parole con tanta forza e fatica in un momento così importante mi dà
energia. E ti dirò di più. Questo mio comportamento è stato analizzato dall’organista, che è una
persona cattolica nel senso più schietto che si possa immaginare; mi ha chiesto cosa mi ha
spinto a non fermarmi tra la prima e la seconda strofa (io stavo effettivamente cedendo sia
emotivamente che fisicamente), io gli ho risposto che non lo sapevo, lo dovevo fare e basta. Lui
mi ha dato la spiegazione: una forza soprannaturale mi ha sorretto e dato che stavo porgendo
una preghiera a Lui, mi sarà vicino durante tutto il mio cammino futuro.
Ma!!! Qualcosa o qualcuno mi ha aiutato. Certo è che io ero fermamente convinta a portare a
termine questa cosa e ci sono riuscita.
Mi sono sempre ripromessa di ringraziare Claudio per aver scritto questa canzone che ha
significato tanto per me, e sarei molto felice se lo poteste fare voi per me.
Grazie Claudio per l’emozione che mi hai dato l’opportunità di provare e per tutto ciò che
questa ha comportato.
Buona vita.
Eliana
Clabber 30156
209. Patrizia ha scritto:
12 Novembre, 2006 21:34
a.
ciao Claudio, leggo tanti commenti e messaggi tutti davvero bellissimi. Leggo anche
che sarai tu a sceglierli e allora colgo questa occasione per salutarti. Apprendo dalle rassegne
stampa dello svolgersi del tuo tour e quanto le persone siano entusiaste di questo concerto. Forse
le canzoni saranno pure sempre le stesse ma ogni volta entusiasmano e colpiscono la mente e
soprattutto il cuore in modo diverso, emozionando come fosse il primo ascolto. Ho letto dei tuoi
incontri con i fans, a queste persone dispensi autografi e fotografie insieme a tutto ciò che di più
bello alberga in te, ed io lo so che questo succede. “L’arte dell’incontro” è tangibile quando si
ha la fortuna e il grande privilegio d’incontrarti. Sono felice che molte altre persone possano
vivere questa gioia.
La canzone che preferisco delle tue? Quella che fa: “E’ UNA CANZONE E NEANCHE
QUESTA POTRA’ MAI CAMBIAR LA VITA”…forse non cambia la vita, sicuramente è un
“gancio” per sentirsi meno soli.
Ti abbraccio.
Patrizia
210. Yulja ha scritto:
12 Novembre, 2006 21:34
a.
Ciao Cla’,
descrivere le mie emozioni, le mie canzoni preferite e che hanno segnato qualcosa in me sara’
difficile!
Io mi chiamo Yulja, ho 16 anni e sono irlandese!
ti ho scoperto per caso, e per caso mi hai segnato la nascita dell’amore piu’ grande per me!
Io sono venuta a vivere in Italia 3 anni e 1.2 fa,prima vivevo in Irlanda, dove la tua musica non
è, purtroppo, ancora arrivata. Stavo passeggiando per una strada di Dublino, erail 19 marzo,una
giornata piovosa e fredda, ad un certo punto, dalla casa di un italiano,escono delle note e delle
parole che riescono a saldarmi il cuore, a bloccarmi il cuore….! erano le tue parole, la tua
musica,era MILLE GIORNI DI TE E DI ME.!
Bussai subito a quella porta, mi aprì una persona dal cuore dolce, amante di una persona che fa
musica col cuore e che col cuore riesce a trasmettere!
mi fece sentire tre canzoni: 1000 giorni di te e di me, strada facendo e questo piccolo grande
amore.
Fu’ la prima volta che un cantante riusciva a trasmettermni sensazioni forti tramite la musica e
le canzoni!
…
dopo un mese mi trasferisco in Italia… io pensavo dovessimo andare a vivere a ROma e invece
i miei scelsero di andare nel paese di origine di mio padre…OSTUNI…! ero felice perche’
potevo seguirti meglio dall’italia, pero’ ero un po’ dispiaciuta perche’ OSTUNI è un po lontana
dal resto dell’italia!!
b.
passano un po’ di mesi e il 31 luglio mia madre mi porta a vedere un tuo concerto a
MANDURIA..!
quella sera, quelle ore, sono state per me fatali!
appena finito il concerto, non riuscivo a no pensare a quella musica, a quelle parole, ai tuoi
discorsi per introdurre quie capolavori…..mi ero in breve innamorata della tua musica!
c.
il giorno dopo avevo gia’ 10 cd e di tre canzoni mi sono subito innamorata:
-I vecchi
-Le ragazze dell’Est
-Di la dal ponte
d.
sono le tre canzoni che da quel giorno segnano la mia vita.
i vecchila sento sempre con mia nonna, che la rende felice! Lei è la persona a cui sono piu’
legata, e mi sento di condividere co lei una canzone degna di un affetto cosi’ grande verso
qualcuno!
Le ragazze dell’est invece mi rikorda tutti i miei giorni nel terzo mondo insieme a bimbetti dal
cuore grande e dagli occhi tristi che mi chiedevanodi portarli con loro!
una vita che li distrugge, come i personaggi della tua canzone…. destinati a fare una vita che
spesso non vogliono fare…!
e.
e Di la dal ponte perche’ mi da l’idea di qualcosa che sta dall’altra parte e che io, da
persona fortunata (per dove e come sono nata), debba aiutare!non so come, cosa io debba fare,
maso il perche’, e cio’ basta e avanza….!
f.
Poi c’è la canzone che da 7 mesi mi lega ad un ragazzo.
E’ Amori in corso!
l’hanno messa alla mia festa di compleanno dove è scoppiata questa intesa con questo ragazzo
che è a sua volta tuo fun!
g.
le emozioni sono indescrivibili… so solo che appeno sento le prime note delle tue
canzoni, il mio corpo viene invaso da brividi intensi e pieni d’amore, eche l’unica cosa che mi
fa star bene sono le tue canzoni.
h.
un paio di settimane fa’, ho skoperto che io non sono nata in Irlanda, ben si in Italia e
he mio padre è morto e per questo siamo tornati a vivere in Irlanda. il mio padre, quello che mi
ha cresciuto, era il fratello di mio padre, ed io non ne sapebo niente… per me scoprirlo cosi’, è
stato sconvolgente, amareggiante ma allo stesso tempo contenta di non essere stata abbandonata
o trattata male…. be’ ero in uno stato confusionale e l’unica cosa che è riuscita a darmi
chiarezza, sono state le tue canzoni, con le tue parole e con quegli insegnamenti di vita che tu,
con le tue parole, ci dai giorno per giorno.
i.
grazie di Tutto Cla’, continua … perchè se un giorno smetterai, quel giorno
qualcun’altro smettera’ di sognare un qualcosa che senza la musica non esisterebbe…… !!
211. Grazia ha scritto:
12 Novembre, 2006 21:14
a.
Una canzone?
Sì, ma non per un amore, o per un’amicizia ma una canzone per la mia crescita.
b.
La mia passione per la musica di Claudio Baglioni è cominciata il giorno in cui
ascoltai “E adesso la pubblicità”.
Perchè ero io quella ragazzina (quella schienuccia da uccellino) che guardava, attraverso i vetri
della mia camera, i grigi marciapiedi all’imbrunire della giornata.
Ero io quella ragazzina che voleva fuggire da quella realtà quotidiana che era troppo stretta,
troppo infelice e timida.
Ero io, quella ragazzina che litigava contro le smorfie di un fratello (e aggiungo una sorella) e
cercava di aiutare come poteva quei genitori che dovevano combattere per mantenere una
famiglia un po’ troppo numerosa, lavorando come operaio mio padre (mani da operaio a vita) e
bidella mia madre non si e’ rassegnata e neanche spera).
Ero io quella ragazzina che accendeva lo stereo “a palla” ad ascoltare “Un nuovo giorno o un
giorno nuovo” e ci ballava su come una pazza per scappare nel suo mondo fatto di pennelli,
colori e carboncino.
c.
No. Non basta una sola canzone per raccontare quello che hai rappresentato…
d.
Ora, sono diventata donna, nascosta in fondo ad un’amarezza e che cerca sempre di
far finta che il mondo sia un bel posto. E sono questa donna, con pregi e difetti,anche grazie a
te, alla tua musica e a quel modo che hai di vivere la vita, con quel velo di malinconia che hai
negli occhi e che ti rende “Un po’ di più” che un semplice Uomo.
e.
Non smetterò mai di portarti dentro di me. Hai un angolino in ognuno dei miei
quattro ventricoli del cuore, per sempre.
Ti voglio bene.
f.
Grazia
212. monica ha scritto:
12 Novembre, 2006 21:01
a.
Il mattino si è svegliato e disteso s’è contro il cielo……poi correre quasi volando tra
i papaveri mossi dal vento….ed è questo che vivo ogni giorno da cinque anni a questa parte.
Quando con tutte le forze riesci a combattere il “male” che vorrebbe impadronirsi di te allora
impari a vedere e sentire le cose che spesso, fino a quel momento, ti erano sfuggite. Il correre
quotidiano a volte ti fa smarrire la luce della semplicità, quella stessa luce che riesci a ritrovare
quando capisci che non sapevi ancora amare ciò che avevi e non sapevi non amare quel che non
avevi……..quel che non ti uccide ti lascia la forza di vivere.
PACE A TE per quello che mi hai dato e per tutto ciò che tu non mi desti mai…..
Ed è con questa pace che, dopo aver combattuto il mio male, ho trovato in me stessa la capacità
di vivere la vita ma soprattuttto la forza di aiutare chi ha ricevuto ancora meno di me. Le più
felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il
meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
E allora canta…….canta e sorridi……sorridi e vivi!!!!!!!
Grazie di tutto caro amico di un lungo viaggio percorso sempre insieme….e non stancarti mai di
cantare la vita. CIAO CLAUDIO
213. Paola ha scritto:
12 Novembre, 2006 20:40
Mi innamorai della tua musica con Amori in corso insieme ad un ragazzo che si chiama Bruno.
Dopo tre anni ci siamo sposati e la tua musica è diventata la nostra colonna sonora
che ci accompagna
giorno dopo giorno
anno dopo anno
segnando i momenti più belli della nostra storia d’amore.
Poterti ringraziare con queste parole per me è un’occasione straordinaria.
Grazie e ancora Grazie.
Ti voglio bene
Paola
214.
Sabrina ha scritto:
12 Novembre, 2006 19:44
Caro Claudio, mi chiamo Sabrina e sono felice di aderire a questa iniziativa molto originale,
anche se devo dire che è arduo mettere a fuoco quale delle tue canzoni abbia segnato in modo
particolare la mia vita; questo perchè tutte le tue canzoni segnano quotidianamente l’ esistenza
di ognuno di noi. Sceglierne una sarebbe come guardare il cielo e dire quale è la stella più bella:
tutte sono belle e hanno un loro misterioso fascino. Mi rammarico solo di non saper trovare le
parole giuste per esprimere quello che provo ascoltando le tue canzoni, ma soprattutto la serie di
pensieri che una tua canzone mi suscita: Certe volte penso a quante signora Lia ci saranno che
tutti i giorni ” lavano i piatti asciugano il viso e….; o quanti ingenui ragazzi tornano in licenza
senza avvisare la fidanzata e “ci cascano come un pollo”… senza pensare a quante adolescenti
chiudono a chiave la porta e ” sentono ancora quelle cinque dita”… ( magari non più per il
rossetto ma per l’ ennesimo tatuaggio). Quante volte le mie notti sono state “nere di caffè “per
mille motivi, e quante volte avrei voluto “comprare un metro di paradiso “, o trovare “un gancio
in mezzo al cielo”. E così potrei andare avanti per ore, perchè ogni frase delle tue canzoni è una
parte della nostra vita, nei momenti belli e in quelli brutti. Comunque, dato che sono una
mamma ( di Cecilia che ha 7 anni ed è già una tua fan) la canzone che forse più di ogni altra ha
segnato e quotidianamente segna la mia vita è ” Avrai”. Fin dalle prime parole questa canzone è
in tutto simile ad una preghiera, semplice e genuina. E’ tutto quello che ogni madre dovrebbe
desiderare per il proprio bambino: e non importa se un amico lo “avrà deluso, tradito, ingannato
” o se nella sua vita ” avrà ore vuote come uova di cioccolato ” la cosa fondamentale è conduca
una esistenza onesta e che abbia la forza di reagire e il cuore per amare; al giorno d’oggi doti
non da poco. Probabilmente questa mia lettera ti risulterà banale e uguale a tante altre, ma ti
garantisco che la mia gratitudine nei tuoi confronti è sincera e profondamente sentita.
Ti saluto con affetto
Sabrina.
215.
sara ha scritto:
12 Novembre, 2006 19:37
grazie claudio sei da sempre il mio mito di cantautore italiano ed è la seconda volta che vieni a
livorno è mi piacerebbe conoscerti dal vivo …….
la mattina al mio risveglio e la sera prima di coricarmi ascolto sempre le tue canzoni che mi
fanno rilassare e stare bene interiormente ,,,,,,,,
poi diciamocelo claudio sei proprio un bel partito tua ……
sara
216.
Diletta ha scritto:
12 Novembre, 2006 19:32
Periferia di Livorno- Prima MattinaUno stereo suona nell’aria baluginante di nebbia le note di una canzone notissima.
Se qualcuno potesse magicamente seguire le onde e le vibrazioni delle note fino alla loro fonte
d’origine si troverebbe appollaiato sul marmo di una finestra situata al terzo piano di uno dei
tanti condominii che popolano la via.
Una giovane donna è seduta sul divano della stanza, persa tra i mille pensieri che normalmente
affollano la mente umana. Poco distante,celato dietro ai fumetti,ai libri di scuola ed alle varie
cianfrusaglie di cui amano circondarsi gli adolescenti, uno stereo lampeggia acceso. Nella
stanza si odono le melodiose note un pò ancestrali di una canzone nota ai più. L’uomo che la
canta con melodiosa armonia di note,spazia tra le tonalità complete della scala musicale, o così
sembra a colei che lo ascolta.
dove sono stato
in tutti questi anni
io me ne ero andato
a lavarmi i panni
dagli inganni del successo
a riscoprirmi uomo
io sempre lo stesso
più grigio ma non domo
siamo tutti dentro la storia
tardi o presto
e io sono qui
tutti in libertà provvisoria
in arresto o a nasconderci
e dove eravamo rimasti
chissà dove
ma io sono qui
forse prigionieri o fuggiaschi
forse altrove a difenderci
la realtà mi ha fatto atterrare
il mio errore fu di errare
e non ero un eroe
ma sono vivo
e sono qui
e vengo dentro a prenderti
da solo disarmato innamorato
tu devi arrenderti
ci sono io e sono qui
con la pazzia di stringerti
mi hai perquisito gli occhi
e sai sono pulito
non posso ucciderti mai più
e si torna a scendere in pista
un altro viaggio
e io sono qui
non perdiamoci più di vista
nel coraggio
di riprenderci
dentro l’abito della festa quello scuro
ora sono qui
l’unica paura che resta del futuro
è di non esserci
tra sparare oppure sparire
scelgo ancora di sperare
finché ho te da respirare
finché ho un cielo da spiare
per sapere che
io sono vivo e sono qui
e vengo dentro a prenderti
da solo disarmato innamorato
tu devi arrenderti
ci sono io e sono qui
perché ora so pretenderti
far fuori la tua scorta
e fuori dalla porta
sarò ad attenderti così
e scriverò il mio nome
sui fogli della gente
fino a sapere come
mi chiamo e non chi sono veramente
ma quaggiù sto
a chiedere perdono
se sono un uomo giusto
ma sono giusto un uomo
sono qui
e vengo dentro a prenderti
da solo disarmato innamorato
e devi arrenderti
se sono io e sono qui
e resto qui a viverti per vivere
da qualche parte
a mettere le porte al vento
per questo sono qui
Anche il testo è di quelli che ti perforano l’anima,specialmente se hai poco più di vent’anni ed
un miliardo di sogni sempre pronti a tornare alla mente. Sogni per i quali saresti disposto ad
uccidere, sogni che comprendono una storia d’amore difficile, quale amore non lo è. Ad occhi
chiusi ascolti, e immagini. Vedi te stesso spalancare una porta con baldanzoso furore, e lui, o
lei, ti aspetta, stavolta non ci sono impegni o contrattempi che tengano. Lui che è la tua gioia ed
il tuo dolore più grande. Apri gli occhi ed il sorriso è spuntato sul tuo viso, assieme alla fiducia
di poter fare qualsiasi cosa, ti alzi, così come si alza la giovane donna seduta in quella stanza, e
sai che non importa quanto ci vorrà o quali ostacoli ci saranno… l’amore è il motore che muove
il mondo e non hai nessuna intenzione di lasciare che il motore si spenga. Vaghi sognando per
un bel pò, convinto che ci sia solo quell’emozione nascosta nel testo,ma, quando la traccia gira
ti trovi catapultato in un mondo diverso,
Queste sono le magie di Claudio Baglioni, farti volare in mille mondi ed in mille emozioni
diverse in un solo cd, raccontare la vita ed i sogni, ma anche i dolori, storie diverse e di tutti i
giorni che hanno in se un pezzetto di verità innegabile.
Grazie Claudio.. perchè tutti i mondi che fin ora ho visitato sono sempre stati bellissimi… non
sempre gioiosi..ma comunque stupendi…
Diletta.
217.
patrizia ha scritto:
12 Novembre, 2006 19:17
Mia sorella mi guardava stupita ed anche un pò scocciata mentre con le cuffie in testa cantavo
con tutta me stessa le tue canzoni sorridendo o piangendo a seconda di cosa passava nel mio
cuore ;avevo 11 anni ed oggi a 43..continuo ad essere vicino al tuo cuore ..ed a ritrovarmi nella
tua poesia.avvolta nelle note della tua musica.
Hai accompagnato i miei baci ,le mie lacrime ,i miei sorrisi hai sostenuto la forza del mio
amore,e la Camilla oggi è una ragazza di 14 anni…a cui dico e mi dico..
.. Avrai
Grazie Claudio,poeta della verità delle anime che solo così si ritrovano e si ascoltano e vibrano
all’unisono,Grazie
. tu quando apri il tuo cuore ,ci doni ,disco dopo disco la possibilità di essere qui, sentire che la
vita è adesso,attraversare la vie dei colori,sentirci acqua nell’acqua,sentendo anche il male di
me,io continuo a sperare che strada facendo ci sia un gancio in mezzo al cielo e sentire che la
strada mi fa battere il cuore perchè domani sia migliore per tutti..con tutto l’amore che posso per
sentirmi forse dire da un piccolo grande amore..mai più come te
Grazie Claudio, tienimi con te fa che si avveri il sogno
Un abbraccio dal cuore
patrizia
218.
Luigi ha scritto:
12 Novembre, 2006 18:28
PRIMO TEMPO
_________________
-Interno sera.
Lentamente la telecamera dal basso scivola verso l’alto.
Un paio di anfibi, poi due gambe arrotolate nella stoffa di flanella marrone, un cinturone, una
giubba, un distintivo di reparto….un profilo dolce di giovane uomo, due occhi chiari persi
all’orizzonte.
-Stacco
Il vetro spesso di una garitta militare, la pioggia che batte, il vento che fischia in sottofondo.
-Musica
e duro’ un mese
finche’ un mattino
venne il postino
CARTOLINA ROSA …
stazione Termini
parenti ed amici
saluti e baci …
lei sola da una parte …
e dirle solo qualche scemenza
“torno in licenza”
“dai che perdi il treno …”
“dai che perdi il treno …”
“dai che perdi il treno …”
“dai che perdi il treno …”
“dai che perdi il treno …”
“dai che perdi il treno …”
“dai che perdi il treno …”
“dai che perdi il treno …”
“dai che perdi il treno …”
-Esterno sera
La telecamera riprende dal basso verso l’alto gli strumenti analogici di un’auto illuminati da una
luce giallastra antica, fino ad arrivare al parabrezza dal quale si vede la strada che scorre via.
-Stacco
Lo stesso profilo giovane alla guida, due occhi assonnati, in essi la malinconia:
-Musica
Cosa ho fatto
nella testa una musica
che mi far diventar matto
una macchina prima per poco
non mi ha messo sotto
l’avesse fatto almeno finiva tutto…
Torno a casa
e rivedo in un attimo un bar
una strada una chiesa
ma che bella sorpresa mi hai fatto
e chissà quale scusa hai trovato tu…
ma che cosa è cambiato…
ma dov’è che hai buttato il mio amore
e non so se sia meglio sparire
e non so se dar retta al mio orgoglio
e non so se ora sbaglio ma…
Io ti voglio quanto ti voglio
e non posso fare a meno
di te di ieri
dei tuoi grandi occhi chiari…
sei ancora quella che eri o no…
“Ciao soldato”
sulla porta mia madre felice
mi ha già salutato
non le ho neanche chiesto “stai bene?”
davanti le sono passato…
“Dio che sei diventato?”
“Mamma lasciami stare da solo”
“Ti preparo qualcosa avrai fame”
“Non ho fame non ho proprio niente
non voglio nessuno”…
Io ti voglio quanto ti voglio
e non me ne importa niente
di ciò che hai fatto
se ci sei stata a letto
tanto il tempo aggiusta tutto…
Io ti odio ti odio ti odio…
ma perché sei tanto bella
ti odio…
perché non scompari
perché non ti uccidi…
e perché ti voglio tanto io…
-Esterno sera
La stessa auto, in essa la telecamera impressiona i volti giovani degli occupanti tra i quali quel
volto giovane dal quale è scomparsa la tristezza e la malinconia.
I giovani presenti ridono e scherzano, i loro sorrisi si fondono con gesti spensierati e irrazionali.
Carezze e baci, goffi stupidi e sorrisi impacciati.
-Stacco
L’auto è ferma in riva la mare.
-Stacco
All’interno Le coppie ricercano la solitudine scomparendo tra la finta pelle scura dei sedili
ormai consumati.
-Musica
Quella sua maglietta fina
tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto
e quell’ aria da bambina
che non glielo detto mai ma io ci andavo matto
e chiare sere d’ estate
il mare i giochi e le fate
e la paura e la voglia
di essere nudi
un bacio a labbra salate
il fuoco quattro risate
e far l’ amore giù al faro…
ti amo davvero ti amo lo giuro…ti amo ti amo
davvero!
E lei
lei mi guardava con sospetto
poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto
ed io
io non ho mai capito niente
visto che ora mai non me lo levo dalla mente
che lei lei era
un piccolo grande amore
solo un piccolo grande amore
niente più di questo niente più!
mi manca da morire
quel suo piccolo grande amore
adesso che saprei cosa dire
adesso che saprei cosa fare
adesso che voglio
un piccolo grande amore
Quella camminata strana
pure in mezzo a chissacche l’ avrei riconosciuta
mi diceva “sei una frana”
ma io questa cosa qui mica l’ ho mai creduta
e lunghe corse affannate
incontro a stelle cadute
e mani sempre più ansiose
di cose proibite
e le canzoni stonate
urlate al cielo lassù
“chi arriva prima a quel muro…”
non sono sicuro se ti amo davvero
non sono…non sono sicuro…
E lei
tutto ad un tratto non parlava
ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva
ed io
io non lo so quant’ e’ che ha pianto
solamente adesso me ne sto rendendo conto
che lei lei era
un piccolo grande amore
solo un piccolo grande amore
niente più di questo niente più
mi manca da morire
quel suo piccolo grande amore
adesso che saprei cosa dire
adesso che che saprei cosa fare
adesso che voglio
un piccolo grande amore…
-Stacco
La serata è andata le giovani sono ormai a casa, i due giovani inebriati dalle emozioni si
rilassano guardando dai vetri dell’auto, il giallo scuro dei lampioni, la pioggia, le luci blu di
un’auto della polizia, la strada che corre costeggiando una ferrovia…..
-Musica
notti di nessuno
notti sfrigolanti di lampioni
notti raggomitolate sui termosifoni
notti di telefonate a letto
notti di tivu’ private
occhi naufraghi di gatti su un tetto
notti per star su
notti in macchina a parlare il vetro
basso per fumare
notti di canzoni vecchie ancora buone
da cantare
notti buie come un forno
notti insonni prima di un gran giorno
notti dure d’illusioni
lunghe scure di caffe’
notti di treni frettolosi
che attraversano stazioni
e scuotono valigie e cuori
notti di case illuminate
di parole grosse e di rumori
notti uscite da una festa
notti con i bigodini in testa
notti e nuvole piu’ grandi del cielo
e il gelo di un autogrill
e se stanotte tu mi fossi accanto
stanotte che ti voglio
e non sai quanto
e se potessi fare in modo che roma
non fosse lontana
per te tu che sei stata e sarai
tra le persone piu’ mie
tu che mi stai
nei quattro angoli del cuore
ridammi in queste mani senza amore
l’amore delle mani tue
notti assonnate di lancette
che sbucciano i minuti
e pioggia dietro i vetri e cordicelle
notti di alberi fioriti
di nuovi nidi e nuove stelle
notti di un antifurto disperato
notti volanti di polizia
notti di un amore disgraziato
notti senza compagnia
notti di strade
spalancate di vento
notti e gia’ ne avro’ contate cento
notti e quante notti amare
ad aspettare te
-Interno sera
Un divano in una stanzetta illuminata dalla luce blu di una TV.
Su di esso sempre lui il giovane in compagnia della ragazza.
-Stacco
Su di una poltrona poco distante un volto d’uomo di mezza età severo e vigile, poco più distante
una donna alle prese con un lavoro ad uncinetto.
-Musica
Tu dietro a un vetro guardi fuori
Lungo il luccichio dei marciapiedi
E la gente si è dissolta nella sera
Tua madre altezza media sogni medi
Che sbatte gli occhi da cammello
E non si è rassegnata e neanche spera
Un cespuglio di spini tuo fratello
Che pensa sulle unghie delle dita
Appitonato con un aria da bollito
Tuo padre mani da operaio a vita
Che ride e gli si spacca il viso
Impallidito di tivù
Tu fretta di vivere qualcosa
E ogni cosa è già un ricordo liso
E adesso la pubblicità
Tu e le tue voglie imbottigliate
Occhi come buchi della chiave
E un’ansia indolenzita sotto neve bianca
Tuo padre aspetta sempre qualche nave
Funambolo sul filo del passato
E cena insieme a una bistecca stanca
Tuo fratello è un grammofono scassato
Un fiume di pensieri in fuga
Si specchia in un cucchiaio e fa una bocca storta
Tua madre si rammenda qualche ruga
E una domanda di dolcezza
Che porta in tavola e va via
Tu nascosta in fondo a un’amarezza
A far finta che il mondo sia un bel posto
E adesso la pubblicità
Ma che giorno è è tutti i giorni
Ed una sera ogni sera
E questa sera come le altre
Che si siede accanto
E non c’è niente che ritorni
Niente allegria e nessun cerino
Per dare fuoco a tutto quanto
Tu in quella schienuccia di uccellino
Che s’incurva e si vedono gli affanni
Dei tuoi domani e dei tuoi pochi anni
Tuo padre che si strofina le mascelle
Come impanate nella barba
Una sigaretta in mezzo ai denti
E lui ci parla intorno
Tua madre che si sveglia a strappi
E scuote tutta la polvere di un giorno
Senza persone e novità
Tuo fratello scemo che dà uno spintone
Al tuo cuore rovesciato come tasche vuote
E adesso la pubblicità
Oggi è quasi un secolo di noia
E che si fa domani e dopo
E poi nei prossimi vent’anni
Figli di speranze
Per un attimo di gioia
Nella città di antenne e cielo
E luci grigie delle stanze
E la notte cade come un velo
A smorzare gli occhi ed i televisori
E tu dietro a un vetro guardi fuori
-Interno giorno
La telecamera riprende l’interno di una stanzetta disordinata.
In un letto, illuminato dalle prime luci del giorno lo stesso giovane.
La sveglia che suona, una donna entra e porta al ragazzo una tazza di caffè.
Il ragazzo apre gli occhi e sollevandosi poggia i piedi a terra.
Egli ha l’aria stavolta, allunga le mani e dal comodino prende un pezzo di carta.
La telecamera riprende il particolare, dal foglio si legge di una convocazione per un concorso
ministeriale.
-Musica
Bentornato a questo sole
nelle camere di tutto il mondo
quando allaga letti e cuori
che si girano per un secondo
uno specchio che si invecchia
mentre raschiano i sogni e il mento
a ricominciar le strade
e li coglie di fianco il vento
e spalle strette vanno
nelle vie e chi di luce come di candela
camicie silenziose nel mattino
che si spacca in due come una mela
ombre di donne pigre
s’aggiustano le calze e baciano rossetti
s’affrettano alla vita inseguite
da un mare di capelli e di tetti
e tutti amore
a dare indietro ieri
per un altro cuore
e un mucchi di pensieri
e tutti in fila
verso il vento del duemila
e noi al centro
di un frammento della vita
sotto questo cielo muto
una scena ferma che riprende
e si affaccia alle finestre
mentre tirano sospiri e tende
e la gente si alza insieme
come quando c’e’ un gol allo stadio
e si accendono rumori
e notizie fresche della radio
quando gli uomini
correndo stringono le giacche ed i polmoni
ognuno e la sua storia in macchine
di latta che si inseguono a milioni
e le ragazze dei tram
che scrivono messaggi dentro le bottiglie
e in fondo ad un diario e sognano
appese ai desideri e alle maniglie
e tutti quanti
a risalir dal fondo
e andare avanti
come se iniziasse il mondo
e tutti accanto
e ognuno un po’ da solo
a dire quando
si potra’ partire in volo
e i ragazzi
in giacche colorate ai gusti misti
ribelli e un po’ svogliati vanno in classe
come si entra dai dentisti
gli innamorati pazzi
che vivono il piu’ bello degli amori
gli occhi traboccanti cantano
piu’ forte dei motori
e tutti adesso
in contro a un sogno
che non e’ lo stesso
ma ne abbiamo gia’ bisogno
e tutti
ci guardiamo intorno
e ci chiediamo se
se questo e’ un nuovo giorno
o un giorno nuovo
un giorno nuovo
nuovo un giorno nuovo
SECONDO TEMPO
_____________
-Esterno sera
La telecamera sorprende in un auto due coppie di giovani, il tempo è diverso l’auto è più
moderna, strumenti analogici dal colore verde atmosfera sostituiscono quelli antichi e
giallognoli del tempo andato.
-Stacco
La mano del giovane oggi più maturo inserisce nello stereo dell’auto una musicassetta:
-Luigi:
Ehi ragazzi ascoltate:
-MUSICA
l’uomo
che corre l’ora del gallo
polmoni che gonfiano le costole
di un’aria di metallo
e gomiti di treno
sarà più mulo o cavallo
i piedi si spaccano di collera
martelli sul terreno
lasciai per sempre a questo braccio destro
un portafortuna d’acqua incandescente
feci l’amore il primo insieme a una
senza guardarla mai né dire niente
vidi il diavolo più volte in faccia
misi i guantoni e scaricai giù botte
guidai fischiando sulle gomme a caccia
del mio Brigante di Strada bianco nella notte
dagli il via
falla scorrere
la pazzia
dentro me che mi grida
o la corsa o la vita
dagli il via dagli libertà
che non sia mai più qua
dove fugge e va dove non fu mai
dagli il via a questo uomo che va.
l’uomo
in cerca del suo destino
polpacci si tendono più solidi
di ruote di mulino
e grandine di cuore
in un diluvio assassino
ricade giù e srotola le vertebre
cingoli di trattore
mi ubriacai di una città polacca
e vodka e vento e non sarei tornato
rubai e costò una mano e uno spavento
bruciai una macchina e il mio passato
fui tra luoghi santi e spogliarelli
portati un jet nei corridoi dei cieli
sorpresi donne a sciogliersi i capelli
come poterne sapere odori e gli altri peli
dagli il via
fagli prendere
la sua scia
che non c’è solitudine
quando si è soli
dagli il via dagli libertà
che non sia mai più qua
dove fugge e va dove non fu mai
dagli il via
a questo uomo che sa l’amore
e ama meno
che sa il dolore che si dà
pioggia e veleno
e sempre va e muore
dagli il via dagli libertà
che non sia mai più qua
dagli il via dagli libertà
che non sia mai più qua
dagli il via dagli libertà
a quest’uomo che va
-Domenico:
No….dai è uscito? E’proprio lui?
-Luigi:
Si è proprio lui!
-Domenico:
Era ora!
Troppo bello!
-Stacco
La telecamera riprende le ragazze che insieme ai due ragazzi festeggiano l’evento dell’uscita del
nuovo disco.
-Esterno giorno
Interno di un palasport, la musica che rimbomba il giovane Luigi in compagnia di altri amici
canta e balla sulle note dell’idolo.
-Interno giorno
Clinica di ospedale, rimori di apparecchi elettromedicali scandiscono il tempo che non passa
mai.
Luigi fermo immobile appoggiato ad un muro fuma stravolto.
Il rumore di una porta che si apre toglie fine a quel silenzio cadenzato.
-Stacco
Una infermiera di mezza età esce sorridente con un fagottino di lana azzurra tra le braccia.
Si avvicina con passo spedito al giovane e guardandolo negli occhi gli mostra un bimbo che
piange a squarciagola.
-Musica
Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
storie fotografate dentro un album rilegato in pelle
tuoni d’aerei supersonici che fanno alzar la testa
e il buio all’alba che si fa d’argento alla finestra
avrai un telefono vicino che vuol dire gia’ aspettare
schiuma di cavalloni pazzi che s’inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che e’ gia’ estate
un treno per l’America senza fermate
avrai due lacrime piu’ dolci da seccare
un sole che si uccide e pescatori di telline
e neve di montagne e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino da succhiare
avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti ore
vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avra’ deluso tradito ingannato
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore avrai
avrai parole nuove da cercare quando viene sera
e cento ponti da passare e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che ti fuma in bocca un po’ di tosse
Natale di agrifoglio e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici e sassi per la strada
avrai ricordi di ombrelli e chiavi da scordare
avrai carezze per parlare con i cani
e sara’ sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro mani
che frugano le tasche della vita
ed una radio per sentire che la guerra e’ finita
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore amore avrai
-Esterno giorno
La telecamera viaggia tra le file di loculi di un cimitero.
Cipressi e uccelli silenziosi in volo fanno da cornice riuscendo persino a donare colore ad un
ambiente destinato a ben altre definizioni.
-Stacco
Il giovane Luigi è fermo immobile davanti ad un loculo sul quale si scorge una fotografia di un
uomo che tanto gli assomiglia.
Il volto di Luigi si rifrange nel lucido di quella fotografia.
-Musica
Anche chi dorme in un angolo pulcioso
coperto dai giornali le mani a cuscino
ha avuto un letto bianco da scalare e un filo
di luce accesa dalla stanza accanto
due piedi svelti e ballerini a dare calci al mare
nell’ultima estate da bambino
piccole giostre con tanta luce e poca gente
e un giro soltanto…
Anche questi altri strangolati da cravatte
che dentro la ventiquattrore portano la guerra
sono tornati con la cartella in braccio al vento
che spazza via le foglie del primo giorno di scuola
raggi di sole che allungavano i colori sugli ultimi giochi
tra i montarozzi di terra
e al davanzale di una casa senza balconi
due dita a pistola…
Anche quei pazzi che hanno sparato alle persone
bucandole come biglietti da annullare
hanno pensato che i morti li coprissero
perché non prendessero freddo e il sonno fosse lieve
hanno guardato l’areoplano e poi l’imboccano
e son rimasti così senza inghiottire né sputare
su una stradina e quattro case in una palla di vetro
che a girarla viene giù la neve…
Anche questi cristi
caduti giù senza nome e senza croci
son stati marinai dietro gli occhiali storti e tristi
sulle barchette coi gusci delle noci
e dove sono i giorni di domani
le caramelle ciucciate nelle mani
di tutti gli uomini persi dal mondo…
di tutti i cuori dispersi nel mondo…
Quelli che comprano la vita degli altri
vendendogli bustine e la peggiore delle vite
hanno scambiato figurine e segreti
con uno più grande ma prima doveva giurare
teste crollate nel sedile di dietro
sulle vie lunghe e clacksonanti del ritorno dalle gite
un po’ di febbre nei capelli ed una maglia
che non vuole passare…
E i disperati che seminano bombe tra poveri corpi
come fossero vuoti a perdere come se fossero pupazzi
seduti sui calcagni han rovesciato sassi
e un mondo di formiche che scappava
le voci aspre delle madri che li chiamavano
sotto un quadrato di stelle dentro i cortili dei palazzi
e la famiglia a comprare il cappotto nuovo
e tutti intorno a dire come gli stava…
Anche questi occhi
fame di nascere per morir di fame
si son passati un dito di saliva sui ginocchi
e tutti dietro a un pallone in uno sciame
leggeri come stracci e dove fanno a botte
dov’è un papà che caccia via la notte
di tutti gli uomini persi dal mondo…
di tutti i cuori dispersi nel mondo…
Di tutti gli uomini persi dal mondo…
di tutti i cuori dispersi nel mondo
-Interno sera
La telecamera riprende una scrivania nel dettaglio una ceneriera, in essa poggiata una sigaretta,
il fumo risucchiato dal fascio di luce di una lampada.
-Stacco
Luigi ormai uomo sembra stravolto.
La mano appoggiata su una fronte già più invecchiata, ormai qualche capello bianco ha fatto la
sua comparsa.
-Stacco
Una donna sdraiata nel letto piange.
-Musica:
fammi andar via
liberami
da questa prigionia
fammi andar via
risparmiami
un’altra litania
non serve a niente
dire che mi ami
ma tanto chi ci sente
se per noi
si parleranno d’ora in poi
i legami
un minuto di raccoglimento
oggi si e’ spento un sogno
conti fino a cento
e torni a vivere
perche’ hai bisogno
e se andrai lontano
fa’ che non sia troppo
fuori mano
o trova un posto irraggiungibile
e calera’ la fine
in questo cine senza schermo
io e te come in un fermo immagine
attori e spettatori
chiama la polizia
che ho appena fatto fuori
la tua bella allegria
per risparmiarle ancora dei dolori
non la potevo piu’ soffrire
e non dovra’ soffrire piu’
ci amammo alla follia
poi siamo rinsaviti
da quella malattia di noi guariti
da quel fottuto medico del tempo
al crocevia di una via crucis
via la croce e cosi’ sia
fammi andar via
aiutami
in questa eutanasia
non ci ameremo piu’ qui
ma attraverso
cio’ che in altri giorni avremo perso
e nei ritorni della gelosia
ce lo divideremo
quel che pagheremo al boia
per crepare poi di noia
o nostalgia
ma che sia morte e mai ferita
quando tu chiederai
i baci e un’altra vita
agli uomini usurai
diglielo che tra noi non e’ finita
che ti ho fregato tutto
che sei in lutto
che sei roba mia
l’avrebbero chiamato poi
il nostro numeretto
e tocca pure a noi
noi dentro il sacchetto
di questa sporca tombola del mondo
che vuoi che sia sia che sia si’
sia che sia no lascia che sia cosi’
poi sia poesia
fammi andar via
perdonati
questa vigliaccheria
fammi andar via
fallo per me
fammi andar via da te
-Interno giorno
La telecamere riprendono lo scacchiere ordinato delle tavole di un ristorante.
Seduti ad uno di essi la coppia.
-Musica
non e’ niente
e tutto sta in quel niente
e tutto sembra uguale a sempre
intanto i due li’ accanto
sono quasi al conto
lui non parla tanto e spiega
come un maschio
alla deriva
con il raschio che gli annega
giu’ nella saliva
lei ha un’aria persa
da uscita di scuola
e ogni tanto si versa
una mezza parola
lui si sofferma a guardare l’orario
ma la vita ferma
su un altro binario
cuore e amore
qui non fanno rima
non e’ come un quiz
e quella giusta e’
l’ultima risposta non la prima
lei che fa una faccia apposta
e sbraccia nella luce brutta
che si butta sul vestito
che la tocca tutta
lui con la ruga
di quando e’ un po’ tardi
la linea di fuga
di tutti i suoi sguardi
lei e’ gia’ quell’altra
che ha la stessa voce
ma un po’ meno scaltra
e un po’ piu’ feroce
lui vede se’
dentro un riflesso
lei che non c’e’ sempre piu’ spesso
ma che cosa e’ mai
e’ splendore per pochi angeli
e’ dolore per tanti diavoli
e’ per gli uomini e’ amore
specchio degli dei
che a sorprendersi li da’ i brividi
fino a prendersi graffi e lividi
ed arrendersi come quei due
e sono aghi di pino
al vento che ha soffiato su un momento
per buttarli li’vicino
e illuderli di aver volato
lui ha un sorriso piu’ smagliato
e si specchia e taglia
strade di tovaglia
e quella storia vecchia
che gia’ impaglia
lei che s’appoggia
e si riempie il seno
e su guance di pioggia
occhi d’arcobaleno
lui l’accarezza
col dorso di una mano
e quanta bellezza
che cade lontano
lei a mento in su e un lato solo
lui a testa in giu’ caduto in volo
ma che cosa e’ mai
e’un rumore di quanti battiti
e’ un rancore di troppi fremiti
e per tutti e’ l’amore
favola da eroi
che pretendersi li’ e’ da stupidi
per nascondersi poi da pavidi
e perdersi come quei due
non e’ niente
e tutto sta in quel niente
e tutto sembra come sempre
non e’ niente
e intanto i due li’ accanto
sono al conto
ma che cosa e’ mai
e’ il bagliore di alcuni attimi
e’ l’errore di mille secoli
e per sempre è l’amore
amore e muore prima o poi
con lo svendersi il cuore e l’anima
con lo spendersi ogni lacrima
e rendersi conto che siamo noi
quei due.
-Esterno giorno
Quartiere periferico, bimbi in strada, auto disordinate che sfrecciano senza regole.
Un auto arriva.
-Stacco
Luigi bussa ad un citofono
-Voce Bambino
Papà scendo subito!
-Stacco
Interno dell’auto con Luigi e il bambino.
La telecamera riprende Luigi che in quel preciso istante guarda il bambino intento invece ad
osservare la strada.
-Musica
quando anch’io l’ho avuta quell’età
in cui si pensa di poter cambiare il mondo
sarei passato pure dentro l’anima
perché domani avesse un cielo
più profondo
e un figlio ama sempre un padre ma lo fa
mentre lo giudica e quasi mai perdona
finché gli scopre il segno dì una lacrima
e per la prima volta vede una persona
e dentro un po’ di un altro uomo
la mia strada ancora corre e va
ma mai lontano quanto l’immaginazione
e se non ho volato come un’aquila
provo ad alzarmi ancora come un aquilone
per andar via e senza andare via
ma ti giuro che
io sarò qualcuno
e griderò al futuro
il vento che c’è in me
com’è vero che
c’è più tra zero e uno
che non tra uno e cento
e uno è quello che
cammina sulla luna
sa rovesciare un trono
regala la fortuna
fa ammutolire il tuono
sa essere un grand’uomo
figlio mio la vita è questa qua
è più una lotta che una danza in cui girare
ma non fermarti mai perché la musica
non è mai un’isola la musica è il mare
che fa andar via e che fa stare via
ma ti giuro che
io sarò qualcuno
e griderò al futuro
il vento che c’è in me
com’è vero che
c’è più tra zero e uno
che non tra uno e cento
e uno è quello che
ai carri chiude il passo
fa stramazzare il fiato
la morte porta a spasso
e io chi sono stato
per essere un grand’uomo
la fantasia è dove non c’è
l’ipocrisia della realtà
e quel che dai di te
mai niente te lo porterà più via
la poesia è come un’idea
non cerca verità la crea
e se non credi sempre in me
fa’ che io creda sempre in te
e ti giuro che
tu sarai qualcuno
e griderai al futuro
il vento che c’è in te
com’è vero che
c’è più tra zero e uno
che non tra uno e cento
e uno è quello che
sa vendersi la pelle
fa impallidire il fato
s’illumina di stelle
e se io non sono stato
allora cerca tu
di essere un grand’uomo
-Esterno giorno
La telecamera fa capolino tra le barche capovolte dal quale si scorge il mare impetuoso delle
giornate invernali.
Nella solitudine di una spiaggia Luigi è li in riva al mare incappottato a coprirsi dal vento che
inesorabile sbatte cose e cuore.
Gli occhi persi, il vuoto di una vita che si colma di azzurro e di grigio, il silenzio delle parole
viene sostituito dalle urla di gabbiani e del mare che sembra suggerire qualcosa.
-Musica
nervi lisci di cavalli
a sfaticare sere
a calmarci di sudore
in fiaccole di gelo
inutilità di foglie
stupide e leggere
nubi di bucato
sugli stenditoi del cielo
come è duro essere nuovi
avere un’altra storia
io ti amai con noncuranza
senza mai uno scopo
i ricordi sono acqua
e l’acqua è memoria
il dolore è sforzo e vino
uccide il giorno dopo
vento di girandole
in mezzo alle immondizie
mi fa freddo così tanto
da cercarti adesso
e ad un certo punto andare
e non dar più notizie
solo in compagnia di se
e chiedere il permesso
per essere te stesso
mai
non odiarmi mai
se mi allontanai
perché potessi appartenerti
mai
non ti ho vissuto mai
e ti rinunciai
già rassegnato a non saperti
quanti addii che immaginai
facchini e treni
a sbuffare intorno
e tavoli di avanzi
in un viavai di camerieri
un fiammingo sole
sta per inchiodare il giorno
rondini croci d’autunno
infilano pensieri
guizzi in occhi di cavalli
laghi nero fondo
anime di ombre
nell’attesa delle stalle
è un’immensa sala in cui aspettiamo
questo mondo
il futuro è qui davanti
o già dietro le spalle
chiuderò la porta
a far star bene la tua assenza
ci sarà fedele sempre
il cane del rimorso
i cavalli origliano
quest’aria di impazienza
a metà della speranza
io cambiai percorso
e poi non ho più corso
mai
non odiarmi mai
io mi allontanai
perché potessi raccontarti
mai
non ti ho vissuto mai
e ti rinunciai già rassegnato a ripensarti
sudai di sud
di vento diventai
e andai
con la voce andai
coi capelli andai
lungo sentieri di tornadi
e andai
con il cuore andai
fino a che trovai
la piana dei cavalli bradi
scalpitai
scartai
m’impennai
scalciai
galoppai
saltai
m’involai
a.
FINE
_____
219. Andrea ha scritto:
12 Novembre, 2006 18:07
“E’ domenica mattina si è svegliato già il mercato …”
iniziava in questo modo la mia Domenica Mattina, quando la mamma veniva a svegliarci e mia
sorella metteva il suo disco preferito di Baglioni.
Con queste note la fantasia colorava una giornata comune in una splendida giornata “Porta
Portese, Porta Portese, Porta Portese cosa avrai di più?…”.
Dopo aver aperto le finestre ed inizziato le pulizie del mattino con quel profumo pungente di
polvere ed umidità magari mischiate ad un pallido sole autunnale, le stanze risuonavano “Fiore
de sale l’amore fa penà ma nun se mòre…”
220.
alessia 73 ha scritto:
12 Novembre, 2006 18:04
già sapevo che il quantitativo di lettere sarebbe stato immenso, ma tanto a livorno io ci sarò
anche se non gratis, e non solo, mi troverai a firenze e a roma quattro giorni prima di natale…
contento!!
da venti anni sei una tappa fissa almeno 2-3 volte negli anni dei tuoi concerti, il meglio,
naturalmente roma olimpico, ti ricorda qualcosa?
impossibile definire le canzoni più belle sarebbe un insulto alle altre ogni camzone è legata ad
un periodo della vita è come un profumo quando lo risenti lo associ ad una persona o un evento,
così le tue canzoni.
ti posso dire che la canzone che mi fa immaginare chiaramente la scena , per come la descrivi, e
ti sembra di viver quella scena è QUEI DUE,; quella che mi fa commuover di più è LAMPADA
OSDRAM;quella che mi fa rider di più è SERENATA IN SOL; quella che mi emoziona di più
PIANISSIMO;quella che ultimamente sta segnando la mia storia d’amore è 1000 GIORNI DI
TE E DI ME visto che dopo una separazione ho ritrovato l’amore che si è dichiarato sull’altare
della patria con queste parole: “sai che io e te facciam invidia al mondo, come dice Baglioni”
senza saper nulla della mia passione baglionara e da uno che ascolta U2 e oasis è tanta roba.ti
mando un bacio grande e ti darò carica durante tutti i concerti. bacissimi alessia 73
221.
serena ha scritto:
12 Novembre, 2006 17:47
Era il peiodo in cui uscì l’album “io sono qui”, periodo difficile per me,quanto intenso di
emozioni contrastanti tra loro, che lasciano il segno.
La mia prima vera storia d’amore si stava concludendo, con tutto il dolore che solo a 20 anni si
può provare quando ci si innamora davvero e nonostante il sentimento fortissimo che ci tiene
legati, è più grande la consapevolezza che ci stiamo affondando.
…..”non serve a niente dire che mi ami, ma tanto chi ci sente..”
….”conti fino a 100 e torni a vivere….”
Ore e ore in auto, a casa, ovunque, ad ascoltare, attraverso quella canzone, noi stessi. A dirci,
attraverso quella canzone, esattamente quello che provavamo ma che non riuscivamo a dirci con
parole nostre.
Ecco cosa sei riuscito a fare, dolcissimo Claudio,semplicemente con la canzone “Fammi andar
via..”
Dopo circa 10 anni, quel ragazzo ribelle e agitato che mi aveva fatto soffrire, ha dichirato al
mondo intero che mi voleva “dentro questa vita” accanto a lui: era il 29 agosto del 2004 e il
regalo più bello che potesse farmi me l’ha fatto dedicandomi
” Tienimi con te”, il giorno del nostro matrimonio.
E ancora oggi, quando ascoltiamo le tue canzoni, proviamo le stesse emozioni dei primi
giorni…sarà anche merito tuo?! Io credo proprio di sì.
In bocca al lupo per i tuoi concerti, ci vediamo sicuramente il 25 a Livorno oppure chissà….Un
abbraccio grande. Serena
222.
Silvia ha scritto:
12 Novembre, 2006 16:56
Un abbraccio di note e parole.Culla i ricordi e sorride al presente pronto a partire per questo
nuovo viaggio.
Un viaggio da condividere insieme ad altre emozioni che suoneranno con noi.
Ogni canzone si trasformera’ in un grande girotondo che abbraccera’ il nostro paese, un
passaggio di note ad annullare distanze percorrendo strade osservando paesaggi sconosciuti,
cieli stellati e lune piene ad illuminare i nostri ritorni…. e danzando attraverso un cellulare
portera’ una buona notte a tempo di musica anche negli angoli piu’ lontani, attraversera’ il mare
e incantera’ le isole.
E poi ogni sera, quando anche l’ultima nota cessera’ di vibrare lasciando spazio ad un po’ di
nostalgia…lanceremo uno sguardo a quella luna che tu canti per noi….sara’ lei a sussurrarci “se
anche tu vedi la stessa luna non siamo poi cosi’ lontani”….
e quell’abbraccio di note e parole sara’ pronto di nuovo a girare nel nostro lettore, continuera’ a
cullare i nostri ricordi, in attesa di un nuovo domani e un nuovo viaggio insieme.
Tutto questo, e’ una canzone.
SilviaM.
223.
Enrica ha scritto:
12 Novembre, 2006 16:50
Claudio,
ho letto i commenti già arrivati a “Il Tirreno”, un po’ per evitare ripetizioni ed un po’ per
curiosità… Mi sono commossa, commossa per frasi che avrei scritto anch’io e che provo
anch’io e per l’amore per te che traspare da ogni parola.
Hai scritto ” e una canzone e neanche questa potrà mai cambiar la vita…” e più recentemente
“una canzone non è niente, è un odore, una bugia, soffia al cuore della gente mentre prova a
volar via…”.
Che dirti più di ciò che già sai, sei con me da tutta la vita, sei parte di me.
Ed anch’io nei momenti più difficili cerco di “non buttarmi via” e non “lascio andare un giorno
per ritrovar me stessa figlia di un cielo così bello perchè la vita è adesso”….E non smetterò mai
di saltare sulla vita, di vivere la vita e di sognare la vita anche grazie a te.
La musica è il vero unico linguaggio universale e “se anche tu suoni lo stesso accordo non
siamo poi così lontani”…Ho usato parole tue perchè come poeta riesci ad descrivere ciò che
tutti proviamo ma non riusciamo ad esprimere…
“Te lo dico pianissimo il mio piccolo ciao”…(queste non sono parole tue ma è questa la
canzone che in questo momento mi accompagna “nel lungo viaggio della vita”)….Tienimi con
te, Enrica
224.
Marina ha scritto:
12 Novembre, 2006 16:15
Era il lontano 1978 quando ascoltavo quel meraviglioso LP “E tu come stai?”. Ed era sempre in
quel periodo, che frequentavo l’istituto tecnico per geometri della mia città. Purtroppo era quel
periodo, anche quando ebbi la mia prima delusione d’amore, ebbene si, ero stata lasciata dal mio
ragazzo … naturalmente per un’altra! Ero talmente innamorata (o per lo meno, in quel momento
mi sembrava di esserlo) che non facevo altro che scrivere il testo di “Ti amo ancora” sul banco
di scuola. Era diventata una gara con la bidella, lei tutti i giorni puliva il banco cancellando tutto
ed io puntualmente riscrivevo il testo. Siamo andate avanti in questo modo per diversi giorni,
poi penso di averla sfinita, così il mio “TI AMO ANCORA” è rimasto scritto sul banco fino alla
fine dell’anno scolastico, e devo dire che mi ha pure portato fortuna, perché quel ragazzo è
tornato da me.
Naturalmente questa è solo una delle tue canzoni che mi hanno fatto compagnia in tutti questi
anni, i tuoi capolavori mi sono sempre accanto!
Grazie Claudio ϑper tutte le emozioni che mi regali… non smettere di trasmettere
Marina (dal cuore della romagna)
225.
barbara ha scritto:
12 Novembre, 2006 16:09
Raccontare Claudio, raccontare le emozioni che lui riesce a dare è quasi impossibile.
Io non sono brava con le parole, ma Claudio non è semplicemente un cantastorie(come lo
definiscono) o almeno non è solo quello: è uno che riesce a dare l’anima, che riesce a cogliere
l’essenza delle cose, che è capace di raccontare i sentimenti (frasi banali, scontate, magari dette
e ridette, ma vere).
Ha un dono, Claudio, innato e geniale al tempo stesso, e in più la grandissima capacità di
mettere in armonia parole e musica. Ecco Claudio è anche un poeta che sa emozionare e
meravigliare, parlando semplicemente delle “cose” della vita - quella vita che prima o poi
appartiene a tutti. Ti mette a nudo,Claudio, ti fa guardare dentro e ti fa vivere la vita con la
consapevolezza di non essere sola.
Sono Barbara, ho 34 anni il primo disco che ho comprato si intitola “Alè-oh-oh” nel 1982:
avevo 10 anni. Da allora non ho mai smesso di seguirlo, anno dopo anno sono cresciuta con lui,
lo ho conosciuto attraverso le sue parole, l’ho fatto conoscere a mio marito e ai miei figli.
Non c’è una sola canzone (anche se alcune hanno segnato i miei ricordi e i momenti più di
altre), c’è un pezzo della mia vita in ognuna di esse. Mio figlio di 7 anni adora “quei due”, mia
figlia di 6 va matta per “amore bello”, “strada facendo” e “serenata in sol” le conoscono a
memoria. Mio marito è legato ai tuoi “vecchi” successi ma, adesso ama “mille giorni di te e di
me” e “mai più come te”.
Quindi, come puoi vedere, ho mille e più motivi per sentirmi legata a te, tu hai sottolineato con
le tue canzoni gran parte della mia vita ed è per questo che ti considero un grandissimo
compagno di viaggio. Grazie!
226.
michela ha scritto:
12 Novembre, 2006 15:57
Questa è la storia di un grande amore, un sentimento che va oltre il puro istinto biologico, oltre
il semplice voler bene.
E’ entrato nella mia vita per non uscirne mai più la notte del cinque dicembre del 2002 dopo
trentasei ore di travaglio che si sono concluse in taglio cesareo.
dicono i buddisti che ogni bambino sceglie la sua mamma prima di nascere. Lorenzo ha scelto
me ed io lo amo come non ho mai amto nessuno in vita mia.
Mi ritrovo spesso in lacrime di commozione quando ripenso ai suoi occhini socchiusi la prima
volta che l’ho visto, era tutto rannicchiato ed era mio ed io in quel momento ho scoperto cos’è
veramente la felicità.
Intanto nella sala parto dell’ospedale di Pescia riecheggiavano forti fuori e dentro di me le
parole di una tua canzone: “E adesso non ci sei che tu soltanto tu e sempre tu che stai
scoppiando dentro al cuore mio..Ed io che cosa mai farei se adesso non ci fossi tu ad inventare
questo amore”
mamma innamorata
227.
barbara ha scritto:
12 Novembre, 2006 15:37
Raccontare Claudio, raccontare le emozioni che lui riesce a dare è quasi impossibile.
Io non sono brava con le parole, ma Claudio non è semplicemente un cantastorie (come lo
definiscono) o almeno non è solo quello:
è uno che riesce a dare l’anima, che riesce a cogliere l’essenza delle cose, che è capace di
raccontare e di trasmettere i sentimenti (frasi banali, scontate dette e ridette) ma questa è la
verità.
E’ un poeta, Claudio, con il grandissimo dono e la capacità di mettere in armonia parole e
musica, parlando semplicemente di ciò che ha vissuto - e che in verità tutti viviamo.
Sono Barbara, ho 34 anni e il primo disco che ho comprato si intitola “Ale-oh-oh” nel 1982,
avevo 10 anni, da allora non ho mai smesso di seguirlo, anno dopo anno sono cresciuta con lui,
lo ho “conosciuto” attraverso le sue parole, l’ho fatto conoscere a mio marito e adesso persino ai
miei figli.
In realtà non esiste una sola canzone (anche se alcune hanno segnato i miei ricordi e i momenti
più di altre) c’è un pezzo della mia vita in ognuna di esse; mio figlio di 7 anni adora “Quei due”,
mia figlia va matta per “amore bello”, “strada facendo” e “serenata in sol”, mio marito invece
predilige i “vecchi” successi e le nuove “mille giorni di te e di me” e “mai più come te”. Quindi
ho mille e più motivi per sentirmi legata a lui e considerarlo un grande compagno di viaggio,
che
228.
cristina ha scritto:
12 Novembre, 2006 15:21
Ciao Claudio, mi chiamo Cristina e avevo 15 anni quando tu entrasti nella mia vita,perchè mi
fidanzai con un ragazzo che ti adorava e ascoltava le tue canzoni e portava i capelli come
te…Una sera mi portò ad un tuo concerto a Viareggio,era il mio primo concerto con il mio
primo grande amore,dire che ero emozionata è poco…non avevo mai visto tanta gente tutta
insieme…quando le luci si spensero e la musica si diffuse nell’aria, c’eravamo solo noi e tu che
cantavi: La vita è adesso nei pomeriggi appena freschi che ti viene sonno….Bellissimo!
Fantastico!!Sai quel ragazzo era speciale,perchè sono passati 23 anni e stiamo ancora
insieme…..Grazie per avere scritto il contorno musicale della nostra storia!!Grazie,perchè
adesso è la vita!! Cristina
229.
ARIANNA ha scritto:
12 Novembre, 2006 15:09
ciao Claudio ,sono Arianna di Trieste ,e qua posso raccontare uno dei miei tanti momenti con le
tue canzoni.
E…inizio dall’inzio …solito pomeriggio in un locale che ci ritrovavamo …alla radio E TU
COME STAI …e li ci stava una ragazza che come me la cantava a memoria,era l’inverno del
1978 ,ci mettiamo a parlare e dicendo che eri (già allora) il nostro cantante preferito e che
magari a dormire per terra avremmo voluto vedere un tuo concerto…passa qualche mese e…sul
quotidiano appare una scritta magica! noi leggendo questo articolo eravamo pazze di gioia e
decidemmo che non ci saresti scappato….Primo concerto 13 febbraio a Udine ….siamo arrivate
in tre …alle tre…ehehhe Patrizia Rita ed io….posteggiamo e sarà la fortuna sarà il caso li vicino
arriva una macchina e…..indovina chi scende….una bella ragazza bionda e un ragazzo magro
pieno di capelli,,,,,non è possibile pensiamo noi…e invece chi è ….sei tu Claudio con un grande
sorriso ci vieni incontro dicendo….ma state già qua per me…..siete matte il concerto inizia alle
21…e noi per te questo ed altro Claudio. Con noi le copie del tuo ultimo LP ,che ci autografi
che emozione un bacio e devi scappare per le prove….un sorriso e una mano che ci fa a
dopo…..e il mio dopo è ancora qua…quando posso ti vengo a vedere , e ogni concerto è come il
mio primo concerto ! Sempre grande emozione e tanti ricordi.
grazie Claudio dopo 30 anni sono ancora tutta qui!
p.s. a marzo so che sarai a Trieste che dici festeggiamo i nostri 27 anni di incontri ? magari
beviamo un caffè…oppure un thè? (senza h)!
230.
anna rita(staccato) ha scritto:
12 Novembre, 2006 14:32
ciao dolce e caro amico, sono Anna Rita(staccato), tiramisù dei tuoi compleanni…, che
dirti di cose che già in alcune occasioni ti ho scritto o detto…, sei la gioia della mia vita, e tante
tante tante volte ascoltandoti mi hai sostenuta ed aiutata. Da sempre le tue canzoni mi hanno
accompagnata, da E TU colonna sonora della mia storia d’amore con allora mio primo amore
poi divenuto marito da quasi 25 anni a Tienimi con te che quasi in silenzio sussurravo al mio
caro suocero mentre era malato in ospedale, incoscente dicevano, ma che invece mi faceva
capire a suo modo che mi stava ascoltando e tranquillizzava la tosse che lo disfaceva ogni
momento. Eravamo io, lui e te che mi sostenevi da un dolore lancinante che ancora oggi mi
travolge… Tienimi con te scrissi in un piccolo biglietto che misi nel taschino dello scuro vestito
che indossò per il suo ultimo viaggio…. grazie di tutto ciò che dai e che sei, ti voglio un mondo
di bene…Anna Rita(staccato)
231.
Linda ha scritto:
12 Novembre, 2006 14:24
Caro Claudio, le tue canzoni sono uniche. Esprimono sogno e quotidianità con una forza
disarmante. Ti conosco da sempre. Ho già il biglietto del concerto (come sempre), ma non
potevo perdere questa opportunità per dirti che quello che esprimi te non ha eguali
sempicemente perchè TE sei unico. Gli amori che ho avuto sono tutti fatti un po’ di te. Sei il
simbolo della canzone italiana. Sei grande. Ti aspetto (-13!!!).
Linda.
232.
Marzia ha scritto:
12 Novembre, 2006 14:13
La prima volta che ho sentito una canzone di Claudio Baglioni è stato nei primi anni ‘70, era
Signora Lia e l’ho ascoltata al mio Transistor che portavo sempre con me, anche sul lavoro.
Avevo poco più di 20 anni ed ero stata una Beatles fan accanita, adoravo tutto ciò che era
inglese o straniero, non amavo particolarmente lle canzoni italiane, ma Claudio Baglioni mi ha
fatto ricredere su molte cose. La melodia della sua musica e la semplicità dei suoi testi, insieme
al timbro particolare della sua voce mi hanno conquistato. Con il procedere degli anni le sue
canzoni hanno scandito vari momenti della mia vita, e quando ho dovuto acquistare la mia
prima automobile ho comprato una Citroen 2CV,come la sua mitica Camilla.
Nel profondo del mio cuore sono rimasta una Beatlesfan, ma una parte di esso la occupi anche
te Claudio, e non riesco a scegliere una singola canzone, farei un torto a tutte le altre. Spero di
poterti vedere a Livorno, per me sarebbe la prima volta
e sarebbe senz’altro un’emozione grandissima.
Marzia
233.
Stefania Cipriani ha scritto:
12 Novembre, 2006 13:43
“Ma te lo conosci un cantante che si chiama Baglioni a canta “E tu come stai?”…”
E’ cominciata così la mia grande amicizia con quel “fratellone un po’ più grande” che mi
sorrideva dai poster, raccoglieva le mie confidenze, e con i suoi versi mi faceva capire che non
ero sola, che in alcune situazioni lui c’era passato prima di me. Avevo passato tutta la mattina, a
scuola, accanto ad un compagno di classe che ripeteva sempre “E tu come stai?”…, ed alla fine
mi aveva detto scocciato:”Ma non lo conosci Baglioni?”. Ero una bambina che ancora giocava
con le bambole e ascoltava “Haidi”, così, arrivata a casa, la prima cosa che feci fu il rivolgere
quella domanda all’amica più grande di cinque anni. E fu quella canzone a farmi entrare nel
mondo dei “grandi”.
E così cominciai a crescere affrontando sogni e delusioni, sconfitte e traguardi; rifugiandomi a
volte nelle note dolcemente struggenti di qualche canzone, riconoscendomi poi in quei versi
scritti quasi appositamente per me.
Come quel giorno che nel piatto del giradischi avevo messo il 45 giri di “Avrai” e per la prima
volta provai quel meraviglioso desiderio di maternità ed istintivamente presi fra le braccia il
vecchio cicciobello con cui giocavo da bambina e sognai un futuro ipotetico figlio.
E tante altre volte quelle canzoni hanno fatto da colonna sonora alla mia vita, magari
strimpellate da qualche accordo alla chitarra, accanto ad una candela accesa che ballava al soffio
della mia voce. Ad esempio quella “Notte di Natale” proprio un 24 dicembre passato in
solitudine a piangere perchè lui “non chiama più”, ed una goccia di pianto era caduta come
piombo sulle note dello spartito.
E proprio come un grande amico nell’82 Baglioni mi ha fatto un grosso regalo che porto ancora
con me nello scrigno dei ricordi: il concerto alla Pisorno, in quel grandissimo campo sterrato
coperto da una folla di gente unita dall’unico scopo di ascoltare ed urlare a scquarciagola
l’amore. A volte, anche adesso, ripensandoci mi sembra di aver vissuto un sogno, un’irrealtà
nella realtà.
Ed ora sono qui, 40 anni appena compiuti, di fronte al manifesto del suo nuovo concerto e
sorrido, certa che le sue canzoni continueranno a tenermi per mano come hanno fatto finora,
come quando in passato, “strada facendo”, ho agganciato quel “gancio in mezzo al cielo” ed
altre non sono riuscita ad afferrarlo, purtroppo.
Ed ora beh! Ora “la vita è adesso” e mi sorprendo “a cantare ma non sai perchè”, o forse sì,
perchè mi sento “figlio di un cielo così bello”.
:::E se una ragazzina di 12 anni mi chiederà “Ma tu lo conosci un cantante che si chiama
Claudio Baglioni?” credo proprio che basterà farle leggere queste parole per farla entrare nel
magico mondo della musica e della poesia.
STEFY
234.
Manrico Scarpelli ha scritto:
12 Novembre, 2006 12:33
…E se adesso suono le canzoni, quelle stesse che tu amavi tanto, lei si siede accanto a me,
sorride e pensa che le abbia dedicate a lei…
SOLO la hai scritta che facevo il liceo e stavo assieme a una compagna di classe, una di quelle
cotte da ragazzini che allora eravamo, nata sui banchi di scuola in quei grigi anni ’70.
Quando le suonavo la chitarra, mi ricordo che tra tutte le storie che avevi raccontato, questa era
quella che di più non avrei voluto vivere. Ero innamorato perso. Sono stato fortunato, ce l’ho
fatta, ce l’abbiamo fatta, grazie al cielo, e adesso suono e canto ancora per lei e sono felice.
Grazie per tutte le emozioni che mi hai regalato in tutti questi anni
Manrico
235.
simone ha scritto:
12 Novembre, 2006 11:50
ciao claudio,
cosa dire di te, niente che nessuno abbia detto perchè tutto il mondo sa il tuo immenso valore
artistico e umano…. sei sempre il migliore e soppratutto non ci annoi mai……… non smettere
di emozionarci,,,,,,, grazie di esistere………
a presto un tuo fan da sempre……
simone……
236.
Virginia ha scritto:
12 Novembre, 2006 11:20
La mia passione per Claudio Baglioni è nata nel maggio del 2000, mentre, per passare il
tempo durante uno dei miei frequenti ricoveri in ospedale, stavo ascoltando la radio del mio
walkman.
Quel sabato pomeriggio, dopo una mattinata convulsa, tra esami vari, mia madre tardava a
venirmi a trovare, ed io, da sola nella mia stanzetta, non sapevo proprio che fare..Così mi sono
messa ad “armeggiare” con la radio e girovagando tra le varie stazioni,mi sono fermata ad
ascoltare “Strada facendo”.
Le parole di questa canzone mi hanno colpito profondamente e una volta dimessa dall’ospedale,
tornata a casa, ho cercato la canzone tra la marea di cassette di ogni genere sepolte nella mia
stanza, e ho comprato un libro con i testi delle più belle canzoni di Claudio.
Successivamente ho cominciato a comprare gli ultimi album, risalendo poi a ritroso, fino a
quelli pubblicati quando non ero ancora nata, e la mia passione è cresciuta sempre più.
Attualmente, nelle lunghe giornate di ospedale, le canzoni di Claudio Baglioni mi fanno
compagnia a tutte le ore, ma la canzone mia preferita resta senz’altro “Strada facendo”: perchè
mi ha fatto scoprire questo artista e perchè le sue parole mi sono state di aiuto nell’andare avanti
malgrado la malattia.
“Ma che cos’è che mi fa andare avanti e dire che non è finita?”
Virginia
237.
fulvio ha scritto:
12 Novembre, 2006 11:12
mary non sa suonare. però ha comprato gli spartiti di assolo: il disco è uscito da poco.
mi ci metto, di santa pazienza. voglio imparare a suonare le canzoni. fino a quel momento
sapevo solo fare le melodie, e qualche accordo.
piano piano, ascolto, ripeto, cambio.
così ho imparato a suonare, non solo quelle canzoni. a furia di accordi e lacrime.
dopo un mucchio di canzoni che lei mi ascoltava cantare, messaggi scritti quasi di nascosto sulle
cassette, una canzone scritta per lei e suonata davanti ad un mucchio di persone - mi sa che è il
destino di ogni cantautore si è concretizzato il mio sogno.
ero piccino (sono del 75, avrò avuto 16-17 anni), e la storia è finita ancora prima che sapessi che
significava stare insieme a qualcuno. ho continuato a cantare quelle canzoni, per altre fanciulle,
e ho detto ti amo ad altre ragazze.
ma “il sogno è sempre” rimane la sua canzone. le canzoni sono come scatole, nelle quali, dentro
la musica e le parole, la gente ci infila sentimenti, odori, immagini, che non vanno più via.
beh, la casa che era stata costruita nel mio cuore si è svuotata, e viviamo vicini ma siamo andati
lontani.
la canzone è rimasta lì, come il sogno che si porta dietro, e che lucido ogni volta che Claudio,
anzi io, la canto.
238.
elisabetta ha scritto:
12 Novembre, 2006 11:01
Ritornare da scuola e trovare sulla propria scrivania una busta.
I mie che mi obbligano a mangiare prima di poterla aprire, la smania che aumenta e finalmente,
chiusa nella mai cameretta, la apro.
Una cassetta, anonima, esce insieme ad alcuni spartiti.
La inserisco nel mangianastri e, in lontananza, un pianoforte un po’ stonato inizia a suonare e
una voce mi canta che sono piccola come un pulcino, che sono come il più dolce mattino. Una
canzone cantata a squarciagola e la voce diventa una dolce dichiarazione di un amico.
Sullo spartito una sola dedica che più o meno recita così: “solo per te”.
Tra di noi non c’è stato l’amore eterno, io quindicenne lui poco più grande, ma quella canzone
cantata col cuore quasi venti anni fa, mi ha fatto sentire importante, semplici parole che mi
hanno colpito al cuore.
Così ho conosciuto Claudio Baglioni, i suoi testi, le sue canzoni i suoi assoli ma soprattutto la
sua voce così partircolare che rende speciale anche la sigla di Ufo Robot.
Poter conoscere Claudio? Non riesco neanche ad immaginarlo…
Elisabetta
239.
silvia ha scritto:
12 Novembre, 2006 10:26
Ciao Claudio sono Silvia e ho QUASI 18 anni:non so come sia iniziata la mia passione,so solo
che mi piace pensare che siano state le tue canzoni a prendere me.Forse una sorta di
predestinazione,chissà, sta di fatto che ormai sono 4 anni(lo so non sono molti,ma sono
sufficienti per rompere le scatole alle mie amiche con la tua storia musicale)che ti ascolto,ho
imparato a conoscere i tuoi testi e le tue musiche che sono nella parte migliore di me,mi
caratterizzano.
ho già deciso che la mia tesina di maturità conterrà qualcosa di tuo,nei primi 15 minuti sparerò a
1000 una delle canzoni,non so se “uomini persi” oppure “nel sole sale nel sud” per raccontare
“l’individuo nel mondo in rapporto con il mondo”,puramente casuali saranno i riferimenti a
O’SCIA’.beh insomma vedi che persona sei?nella tesina ti vado a mettere!
Grazie di esserci sempre e per sempre!
Silvia Serafin
240.
Maria Grazia ha scritto:
12 Novembre, 2006 09:57
Il limite di una sola canzone è riduttivo quando è l’intero percorso a segnare il senso di un
sentiero di vita… ricordo tutto di un ormai lontano pomeriggio del 1974 che mi vedeva rientrare
a casa stringendo al petto “E tu…” le 500 lire della mia “paghetta” trasformate in lacca nera…
pronte a regalarmi emozioni da quei solchi…
A distanza di anni ritrovarsi ancora oggi a percepire “Via” con sentimenti vivi e reali… un po’
“ringraziarla” per il messaggio che a suo tempo ha “gridato” e che ora semplicemente “canta”…
Iniziare a sentire la voce di una parte di noi stessi che ha bisogno di “vivere” per vivere… che
per farlo necessita di un elemento particolare… quello che ti fa scattare la voglia di superare i
doveri e la ragione per regalarsi un sogno… e con esso “partire”… almeno qualche volta… per
sentirsi vivi ed emozionati… per battere il tempo e dirgli che si può fare di tutto affinché non
vinca lui… per combattere e cercare di contrastare il disegno del destino che ti vorrebbe fermo e
legato ad un palo…
Tutto questo e un po’ di più è la tua “musica e parole”… essere ancora “strada facendo” per
arrivare da qualche parte… perché questo significa ancora riuscire a “partire” e profuma di
conquista il semplicemente “esserci”…
Spero di vederti presto… anche perché ho qualcuno da accompagnare… qualcuno che spera
molto di esserci di nuovo…
241.
isabella ha scritto:
12 Novembre, 2006 09:05
Ciao Claudio,
la mia storia ha incrociato la tua nel lontano 1984, avevo appena 11 anni, una mia amichetta mi
regala una cassetta fatta di tue canzoni…..in quel preciso momento,anche se avevo solo 11 anni
e NESSUNO o NESSUNA STORIA , che mi invogliasse ad ascoltarti….ti ho “adottato” come
“amico” di vita…
Ho lottato contro tutti in famiglia, perchè ero piccola ed i miei fratelli,molto piu’ grandi non
sopportavano che io volessi ascoltare i 33 giri allo stereo grande di casa.
Quando ho capito come funzionava “quell’astronave” piena di tasti e lucine colorate….non c’e’
stato verso di farmi smettere.
il mio primo concerto nel 1985 accompagnata “dai genitori” (come a scuola ) poi….una lunga
serie!La mia canzone in assoluto preferita è LA VITA E’ ADESSO…il 33 giri è stato un regalo
di mia madre(ovviamente pilotato da me!) per la promozione in terza media…
E’ un grande affetto che mi lega a te, alla tua persona alla tua arte.
Sono felice di averti incrociato, perchè Crescendo…nella mia storia ho cercato di vivere
passioni, speranze e sogni!E tutto questo grazie alla tua Musica!
Un abbraccio
Isabella
242.
raffaella ha scritto:
12 Novembre, 2006 08:34
Carissimo Claudio,
che bella opportunità! Grazie di cuore a tutti.
Purtroppo devo dirti che ho in tasca il biglietto per il tuo prossimo concerto, qui tra meno di
dieci giorni, e ho paura che dovrò rinunciare… Il posto è lo stesso di due anni fa, quando per
due volte di seguito obbligai mio marito a seguirmi. Dopo un mese dall’ultimo concerto, lui
scoprì di avere un tumore. Ora sta meglio, ma è stata dura. Avevo bisogno di esorcizzare il
luogo e le persone, avevo bisogno di risentirti, vicino anche agli occhi, ma qualcosa mi blocca.
Qualcosa che ho dentro e che non riesco a tirar fuori che qui, adesso, con te.
“A’ Clà” è la canzone che mi viene in mente, e che vorrei tanto ascoltare dal vivo, ma che,
ahimè, non è mai in scaletta. Trovo che sia bellissima, mi ci identifico molto…
Se me lo consenti, ti abbraccio strettissimo, con l’affetto, l’ammirazione e la riconoscenza che
meriti.
Raffaella
243.
gioeco ha scritto:
12 Novembre, 2006 01:35
Tanti anni, tante parole, molte poesie dettate da una musica diretta sempre al cuore.
Tante emozioni per arrivare al solito punto, a due metri da te senza pronunziare una parola, la
voglia di superare l’ostacolo eretto dalla fretta, di lasciarmi andare all’armonia di una festa,
senza avere il terrore di doverla pagare al boia della tristezza sempre sull’attenti, qui davanti,
alla mia porta.
Tante canzoni per raggiungere il fondo, sfasciare tutto e poi riscostruire entro i 5- 6 minuti,
spaccati in secondi, di quel tuo cantare senza troppi risparmi.
Io che mi ammutolisco e ignobilmente piango consapevole, giono dopo giorno, di poter
rinascere ancor più fiducioso nelle mie potenzialità accumulati in tempi meno sospetti,
comunque prive di qualunque possibilità di certificazione ISO-9000
Io che capisco che per ascoltarti di più in macchina o nello stereo dovevo smettere di venirti a
vedere ai concerti anche se il risultato è stato perdere tutte quelle amicizie che, grazie a te,
avevo fatto parte del mio vivere quotidiano..
Io che qui scrivo senza continuare a cercare la giusta via per l’incontro, ma solo per dirti che ti
penso e che, grazie al tuo continuo interagire con la mente, comincio a sentirmi ogni giorno più
maturo. Tu pensa: un giorno cadrò dall’albero anche io.
Perchè a forza di tue canzoni la maturazione si fa perfetta: nota dopo nota m’aiutano a restare
sempre all’erta per non marcire.
Io che a questo punto non ti so più dire il perchè del mio ammutolire quando quelle rare volte
finisco in prima fila.
Io che m’allontano da te quando mi voglio punire per non gioire, per capire quanto valga il peso
di una mancata partenza dall’hangar della mia voglia di divertimento.
Io che ora ti saluto senza sapere se troverò il coraggio di essere lì, il 20 dicembre, a Roma,
davanti alla tua melodia.
Cordialmente
Giòeco
244.
michela ha scritto:
12 Novembre, 2006 00:22
Ciao Claudio,ogni tua canzone è una poesia , èun brivido che mi corre dentro ,sono immagini
che escono dalle tuo parole che il cuore vede e ne sente il profumo è la vita che ci scorre accanto
e tu che ci accompagni cantando ogni emozione .A 14 anni nel 1979 sentii per la prima volta
Poster e nn sapevo nemmeno chi fossi ,era una cassetta registrata dalla radio che mi hanno
regalato per quel compleanno il25 novembre 64,ma la tua voce mi entro nel cuore e di li non
uscì mai più,un bacio.Michela.
245.
giorgio giovanni lai ha scritto:
11 Novembre, 2006 23:45
Carissimo Cucaio,….. sciolta ormai l’ultima neve su un tappeto d’erba nuova. Tanti e tanti anni
fa io, in vacanza in Trentino con mia moglie, decisi di andare al lago di Misurina. Per un
Clabber come me era come vedere materializzarsi una fiaba. Questa fu infatti la sensazione che
provai quando, superata la salita che me lo nascondeva, lo potei ammirare incastonato ….. tra
abeti e genziane blu!! Non so quanto tempo rimasi a guardarlo, respirando piano, quasi sentissi
la tua voce….”per lasciarla poi tra le braccia di Sorapis….”. La fiaba era là, d’avanti ai miei
occhi!! Ma non bastò. Con un supplemento di molti chilometri e innumerevoli curve,
raggiungemmo Agordo, quasi all’imbrunire e sotto una leggerissima pioggerella. Non lo
dimenticherò mai!! Il Bar Centrale …. Coldifoglia …. l’Agner !! Come faccio a trasformare
quelle emozioni in parole? Sono tornato altre volte, dalla Sardegna dove vivo, a Misurina e ad
Agordo e sono sempre riuscito a ricreare quella magia, sull’onda delle parole delle tue eterne
poesie. Grazie di tutto.
Giorgio Giovanni Lai (DNA)
246.
DAVID MACELLONI E LA PICCOLA MATILDE ha scritto:
11 Novembre, 2006 23:40
ciao claudio ,
correva l’anno 2003 , sembra cosi’ vicino , o forse è un trascorso lontano…………
comunque il 27 di maggio del 2003 alle 16.45 circa i cancelli della vita si aprivano per la nascita
di mia figlia Matilde.
quella è una fotografia che soltanto alla fine del mio tempo svanira’, quando la candida e soffice
pelle di mia figlia ha toccato le mie braccia per la prima volta.
stupendo e unico tutto questo !! ma a completamento dell’evento meraviglioso partecipo’ anche
una tua canzone che usciva fuori da un piccolo stereo nella stanza
dei pargoletti appena nati …………MAI PIU’ COME TE ebbene si propio in quel momento la
radio trasmise questo brano.
io rimasi a contemplare tutto e nulla, mia moglie, la mia bambina appena nata, una canzone
bella e commovente del mio cantante, quasi il fato avesse voluto coronare l’evento con una nota
di piacere, il mio piacere il mio amico sognatore cantastorie che ammiro e che ringrazio e anche
se forse sembrera’ un discorso retorico …io adoro acoltare il tuo canto. grazie baglioni , grazie
claudio grazie amico.
io ovviamente sono afffascinato e coinvolto dalle parole e dai significati nascosti e semplici
delle tue opere e sono anch’io un sognatore , perche’ sognando si pensa alla vita, all’amarsi, al
naturale svolgimento delle cose e degli eventi, vedo in te semplicita’ e capacita’ di godere la
vita con gioia e nelle tue canzoni sento anche questo.
spero di incontrarti e farti conoscere la piccola Matilde Macelloni
che farebbe rima con baglioni (….un po’ di ironia non guasta ! )
247.
Enrico ha scritto:
11 Novembre, 2006 22:44
Ciao Claudio,
la sabbia nella clessidra del mio tempo, scorre idealmente al contrario e mi riporta fino al 1978 e
all’uscita di “E tu come stai?” io ragazzo, primi passi verso l’emozione di un incontro,
esploratore nella savana sconosciuta del pianeta femminile.
Da allora le emozioni delle tue canzoni, gli incontri “a distanza” nei concerti, il Clab con i testi
delle canzoni che hanno accompagnato in parallelo il mio cammino, anche se come scrivi “una
canzone non può cambiare la vita”, sicuramente ne colora a tratti il percorso.
Poi si cresce, ci si ritrova adulti, sempre con qualche frase dei tuoi testi cuciti addosso, come un
vestito, e ora ormai a 43 anni, una professione che tu in famiglia hai conosciuto (…ed un padre
Brigadiere che scrive poesie…) due figli, mi domando spesso quanto sia rimasto di quel
ragazzo, se ho ancora gli occhi per seguire un palloncino sfuggitomi dalle mani, come certe
illusioni perse.
Semplicemente grazie Claudio e arrivederci al 13 dicembre ad Assago (MI) dove per qualche
ora, posso provare a riprendere il filo di quel palloncino…
248.
maria cristina ha scritto:
11 Novembre, 2006 22:11
Ciao Claudio, la cosa più importante che vorrei dirti è che tu per me sei il sogno. una persona
sensibile che riesce a esprimere emozioni che non sono assolutamente semplici da far capire con
le parole, ma tu ci riesci! Quando ascolto le tue canzoni mi sembra di vivere un’altra vita e
finalmente di essere capita. Non saprei sceglierne una perchè tutte sono state e sono importanti
in tutti i giorni della mia vita, come ad esempio il giorno del matrimonio quando come colonna
sonora ho voluto “io ti prendo come mia sposa”. Non credo che riuscirò mai a conoscerti ma
voglio lo stesso ringraziarti perchè con le tue parole, la tua musica e la tua voce
mi hai accompagnato, mi accompagni e mi accompagnerai sempre, specialmente quando ho
bisogno di qualcuno sia per gioire che per rattristarmi e piangere, oppure anche solamente per
capirmi e capire gli altri, che non è poca cosa.
Grazie Clà.
249.
Staff saltasullavita.com ha scritto:
11 Novembre, 2006 22:06
Grazie Claudio perchè ci hai insegnato a saltare sulla vita…
Salta con noi
250.
Monica Barbieri Favati ha scritto:
11 Novembre, 2006 21:44
Ciao” Malinconia”,
che strano parlare con te dopo circa trenta anni. Non che allora ne avessi l’occasione diretta, ma
la sera nel buio della mia cameretta ascoltando le tue canzoni mi sembrava quasi che le distanze
non esistessero e avevo l’impressione di conoscerti. Ti sentivo tanto somigliante a me per
questo le tue canzoni le ho sempre amate. Ho creduto di essere stata anche un pò innamorata di
te, ma questo chissà quante donne te lo avranno detto. Oggi che sono una persona naturalmente
diversa da allora, moglie innamorata, madre di due meravigliosi ragazzi, conservo ancora un
amore segreto: la poesia delle tue canzoni, quelle di ieri ma soprattutto quelle di oggi. Quelle di
Claudio uomo, di Claudio libero, di Claudio spogliato dalla malinconia ma vestito di speranza,
di Claudio che forse come me, da un pò di tempo guarda il mondo con occhiali che mettono a
fuoco l’esistenza di D I O.
Grazie per la tua compagnia
Monica
251.
Dario ha scritto:
11 Novembre, 2006 20:23
avevo solo 12 anni quando nella testa mi rimbalzava nella testa 1000 giorni, e non capivo
perchè mi batteva forte il cuore. cosi come i profumi le canzoni portano alla mente momenti,
istanti, vissuti, belli, malinconici, ma almeno la fortuna di averli vissuti. per me il concerto è un
occasine per rivederti, come ad un appuntamento, ho sempre sognato di aver la fortuna anche
incosciamente che i miei occhi potessero attraversare anche per un secondo i tuoi. le tue poesie,
animano la voglia di vivere, la voglia di non perdere mai il bambino che è in ogniuno di noi, per
non perdere mai l’ingenuità che porto dentro di me. non ho mai avuto un fratello, ma mi piace
pensare, che almeno nei pensieri ci assomigliamo, e per questo ogni volta che posso vengo a
trovarti. A clà, continua cosi……Dario
252.
katia ha scritto:
11 Novembre, 2006 20:08
Ricordo solo che ci guardammo negli occhi e che le sue labbra sfiorarono dolcemente le mie.
In sottofondo “mille giorni di te e di me”.
E sono stati 5 anni d’amore e tu la nostra colonna sonora.
E non importa se è finita una storia perchè da quel giorno ne è iniziata una lunga una vita…la
mia e la tua..
Mille giorni di te e di me Claudio!
Grazie di riempire il mio cuore di emozioni uniche e incancellabili.
253.
BARBARA ha scritto:
11 Novembre, 2006 20:00
Come parlare di una tua canzone che ha un significato importante per me?
Le tua canzoni hanno segnato tutta la mia vita,dalla adolescenza, i primi fremiti che fanno
battere il cuore, i primi sogni,da W L’Inghilterra a Signora Lia, hanno accompagnato la mia vita
sulle ali di una farfalla in tutti i suoi momenti, quelli belli e quelli tristi.
Ma ne voglio ricordare tre:
Questo piccolo grande amore, ha segnato il mio primo grande amore finito nel modo più banale,
con un brutto ma proprio brutto tradimento,
Avrai, nel momento stesso in cui ho partorito mia figlia ho risentito nelle mie orecchie con la
voce del mio cuore le parole di questa tua bellissima canzone che esprimono tutto quanto un
genitore può desiderare per un figlio,
Mai più come te, una canzone che esprime una emozione così forte da far venire il nodo allo
gola anche ad una 45enne come me, che mi fa sentire ancora una ragazzina capace di dare tanto
amore accompagnato dalla tua splendida voce.
Grazie Claudio della gioia che mi fai provare quando canti e ti prego non smettere mai!!!!
254.
Fabio ha scritto:
11 Novembre, 2006 17:32
Ciao Claudio,
anche se per colpa tua a volte sembro bello e a volte un poeta, ti ringrazio perché mi fai vivere
una vita parallela ed istantanea. Istantanea perché anche se non penso alle tue tue canzoni, i loro
testi mi spingono a fare cose impensate: se sono vestito in riva al mare, prima lo ascolto e poi
per gioco ci finisco dentro senza spogliarmi. Oppure do la colpa di un battito più accellerato del
cuore alla strada. Speriamo però di non andare lontano lontano il giorno in cui sarai a Livorno.
Sei forte, educato e se mi inviti al concerto mi accontenterò anche di una col maglione bello
doppio. Ciak.
255.
Luca ha scritto:
11 Novembre, 2006 16:34
ciao claudio! eccomi qua a raccontarti la mia storia con la tua musica poetica, mi ricordo come
fosse ieri, anni fa ebbi una storia da favola come le tue canzoni,ci siam conosciuti sul mare (al
Golfo di Baratti) con una ragazza stupenda, non tanto per l’ aspetto esteriore ma di quello
interiore che ti fa capire la persona che e’ dentro, tagliam corto, dopo qualche giorno che
uscivamo e ci trovavamo al mare,una sera organizzammo una festa in spiaggia con chitarre e
birre e noi a cantare tutti insieme, durante la serata ho deciso di cantare(adesso vado a scuola di
canto) la tua stupenda canzone e tu, dedicandola alla ragazza , gli si illuminarono gli okki,finito
di cantare, mi venne incontro mi prese per mano, e andammo a fare due passi sulla riva bagnata
da leggere onde che trasformavano la serata in una poesia, pian piano ci abbracciammo,ci
coccollamo un po’ e poi il fatidico bacio tanto atteso da tutti e due, una serata indimenticabile,x
una storia durata anni ma poi purtroppo finita, ma questa visione di una serata bellissima non
me la scordero’ mai!! grazie di avermi ascoltato! chissa’ se ci vediamo al concerto lo spero!
porto anche mia madre una tua grande fan dall’inizio, lei ha visto tre tuoi concerti, sei il suo
mitointramontabile!! saluti luca! Rudy x gli amici!
256.
Anna ha scritto:
11 Novembre, 2006 15:53
Ciao Claudio..
sono Anna e la tua musica..la tua poesia è la colonna sonora della mia vita..e tu “il poeta del mio
cuore”!!!
L’incanto cominciò quando…
15 settembre 1996
Mamma, già tua fan da molti anni,decise di portarmi con se alla tappa genovese del tuor
giallo…
Ricordo come fosse ieri…si aprirono i cancelli e una gran folla entrò correndo per cercare di
prendere le postazioni migliori.Finalmente dopo lunghe ore di attesa tutto cominciò…Ero
sfinita, stanca di aspettare in piedi un concerto che non mi interessava, avevo una gran voglia di
andarmene via, ma quando tu salisti sul tir insieme ai tuoi musicisti cambiai ida e la magia mi
travolse..
Mi trovare a canticchiare e ballare insieme ai tuoi fans le tue canzoni pur non sapendone una
parola…
Avevo solo 10 anni ma da quel momento capii che tu avresti accompagnato tutta la mia vita
.Alla fine della serata tu ci augurasti BUONA VITA e dopo averci salutato, tra noi calò il
sipario e tu uscisti di scena..Tornai a casa da una parte un pochino triste perchè il nostro primo
incontro era già terminato ma dall’altra felice di avere incontrato un Grand’Uomo e sicura che
da quel momento avremmo potuto vivere altre notti di note con insieme..infatti così è andata…
Dal quel giorno sei parte di me e sei sempre nel mio cuore! In questi 10 anni di viaggio insieme
a te e alle tue poesie sei riuscito a trasmettermi tante emozioni e messaggi di vita corretti che mi
hanno aiutato a vivere la mia adolescenza nel migliore dei modi..e in più nei momenti più
duri(come la perdita di due persone che rappresentavano due colonne molto importanti per la
mia vita)sei stato il mio gancio in mezzo al cielo e mi hai aiutato a sperare e credere in tempi
migliori…
Ora ho 20 anni e ti sono immensamente grata di essere il mio compagno di viaggio e di avermi
donato così tanto senza chiedere niente in cambio…
Il mio desiderio è quello di poter vivere una meravigliosa notte di note di questo tuor..di saltare
sulla vita ancora una volta in un momento non molto semplice per me… e magari perchè no
avere finalmente l’opportunità di incontrarti per ringraziarti….
Tutto ciò che ho dentro e provo per te non riesco davvero a scrivertelo a parole…e in poche
righe…ma se me ne darai l’ooprtunità..solo guardandomi negli occhi capirai quanto sei speciale
per me!!!
Mi farebbe davvero piacere poter partecipare almeno ad una tappa di questo tour..te ne sarei
davvero grata
Ti stringo forte clabber 19969
257.
Paola ha scritto:
11 Novembre, 2006 15:19
Mi chiamo Paola, non so se leggerai mai queste parole, ma sento di doverti esprimere tutte le
sensazioni ed emozioni che le tue canzoni mi regalano quotidianamente e che che resteranno
dentro di me per sempre. Come fare a scegliere la canzone preferita? Ce ne sono tante……
Il tuo ultimo cd e’ fantastico e la mia canzone preferita e’ la piu’ triste, Patapan….quella che
parla del tuo papa’.
Sai quando ti rendi conto che qualcun’altro e’ riuscito ad esprimere quello che tu avresti voluto
esprimere ma non sei stato in grado di fare, oppure non sei riuscito a fare, il modo in cui
descrivi le passeggiate con tuo padre, la tua descrizione di un uomo che rispetto a te era un
gigante….”e non poter capire perche’ non e’ come un tram su cui chi si vuol bene sale viaggia e
scende giu’”…..parole meravigliose!!!!
Anche io ho perso mio padre quando aveva appena 57 anni, ero molto legata a lui, anche per me
lui era una guida insostituibile, il mio grande punto di riferimento, e quando lui si e’ fermato io
ho dovuto imparare a camminare senza di lui…mi sono chiesta perche’ non mi avesse
aspettato…..e senza la sua guida spesso cado ma vado avanti……
Ho cantato, non riuscendo a trattenere le lacrime e l’emozione, questa canzone con te a
Viareggio al Festival in onore di Gaber, e’ stato fantastco, tu sei stato fantastico, credo che in
quell’occasione si sia stabilito tra noi che ti amiamo e te un legame di complicita’ ed affettuosa
intimita’, era questo quello che si percepiva, il tuo amore verso di noi ed il nostro verso di te!
Sembrava che tu fossi un vecchio amico che ci raccontava la sua storia…le sue esperienze…e
che ci apriva il suo grande cuore…e ti giuro che se ci ripenso ho ancora i brividi!!!!
Grazie Claudio per quello che sei e per quello che fai…..mi hai regalato un attimo di eterno e gli
occhi tuoi resteranno sempre nei miei occhi!!!!
Non smettere di trasmettere….ti voglio bene!!!!
258.
Katy ha scritto:
11 Novembre, 2006 14:29
Sei atterrato nella mia vita come una luce e più luminosa che ha risolto molti miei problemi, ho
sempre pensato che la musica fossero solo note armoniose nell’aria ma adesso la tua musica per
me è crescita, sogno, realizzazione, tenacia e sicurezza, perchè tu mi hai ripetuto migliaia di
volte che in qualunque sera mi troverò non mi dovrò buttare via.La vita è adesso e il sogno è
sempre. Grazie sei meraviglioso.
Katy )
259.
Alessandro ha scritto:
11 Novembre, 2006 14:09
Tutti i tuoi dischi, uno dopo l’altro, finivano nel suo cassetto. E li ascoltava in silenzio e
piangeva. Ed io non ne ho mai saputo niente. Non fino a quando i miei occhi rimasero chiusi ed
il mio cuore muto. Quando lo venni a sapere avrei voluto regalarle l’unico disco che le
mancava. Non è forse un disco, è un pezzo della tua storia di uomo. Ed io ne rubai un pensiero,
un pianto, un sorriso, un macigno dentro, un alito di vita. Racconta anche del nostro amore
scivolato via prima che nascesse. In questa collezione segreta mancava solo quel pezzo. Ecco
perchè forse è tutto finito, o forse non è mai cominciato. Perchè non poteva sapere quanto di noi
c’era in quel disco. Una sera sgranò gli occhi stupita e nemmeno lì capii che forse, se le avessi
donato “Oltre”, avremmo potuto trovare una risposta in più. E avremmo corso nel vento, un pò
di più di nulla. Alessandro
260.
silvia ha scritto:
11 Novembre, 2006 13:33
CIAO CLAUDIO MI CHIAMO SILVIA E HO 18 ANNI….E DA CIRCA DUE ANNI CHE
HO SCOPERTO IL FANTASTICO MONDO DELLE TUE CANZONI CHE MI HANNO
ACCOMPAGNATO, MI ACCOMPAGNANO, E MI ACCOMPAGNERANNO
SICURAMENTE NELLE TAPPE DELLA MIA VITA.DIRE CON PRECISIONE QALE TUA
CANZONE PREFERISCA E VERAMENTE DIFFICILE!!!!!!!!!OGNIUNA E BELLA
PERCHE LA FACCIAMO NOSTRA!!!!!!!!!!!ANCHE SE DEVO DIRE CHE SN
PARLICOLARMENTE”AFFEZIONATA”A STRADA FACENDO,MILLEGIORNI DI TE E
DI ME,FOTOGRAFIE,AVRAI…… MI PIACEREBBE VERAMENTE TANTO VENIRE AL
TUO CONCERTO ANCHE SE MI FAREBBE PIU PIACERE “REGALARE” IL TUO
BIGLIETTO A MIA CUGINA CHE MI PIACEREBBE TRASCORESSE UNA SERATA
PIACEVOLE VISTO CHE LO DESIDERA TANTO!!!!!!!!!!!!!SPERO IN UNO(2
BIGLIETT):-)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!CON AFFETTO!!!!!!!!SILVIA
261.
attilio ha scritto:
11 Novembre, 2006 12:05
caro Caludio innanzi tutto volevo dirti che per un romano come me che vive in toscana scriverti
è davvero un’emozione, ti dico che i miei fratelli ed io ti seguiamo da molti anni.
Le tue canzoni per me sono stete sempre qualcosa di speciale, parole da ascoltare sensazioni
provate da me ,ritrovate nelle tue canzoni.In particolare la canzone “1000 giorni di te di me”
narra la mia storia avuta con la mia ex ragazza riascoltarla mifa tornare in mente i giorni passati
e mi fa capire come ho fatto bene a liberami di quella persona che non era davvero farta per me.
Poi c’è la canzone vecchi che mi fa tanto pensare ai miei gentiori anziani lontani da me che
purtroppo non riesco a vedere sempre. Comunque volevodire anche che sei la colonna sonora
della mia adolescenza e della mia vita da adulto e spero per tanti anni ancora.
Un saluto ciao Attilio e salutami Roma Montesacro
262.
Sirio ha scritto:
11 Novembre, 2006 11:08
Ciao Claudio,
è difficile in poche righe comunicarti la mia gratitudine per aver fatto da colonna sonora alla
mia vita…e grazie per avermi aiutato (a tua insaputa naturalmente) a vincere un cancro che 5
anni fa voleva impadronirsi del mio corpo con prepotenza e arroganza…ti portavo sempre con
me quando andavo a sostenere le sedute di chemioterapia…la tua voce, le tue melodie e i tuoi
testi erano lampi di sole acceccante in quel mare di nuvole nere e minacciose di corsia
d’ospedale…adesso ho 37 anni, sono guarito, due mesi fa mi sono sposato con una
“baglioniana” (non poteva essere altrimenti) e adesso il mio desiderio più grande è poterti un
giorno incontrare, stringerti la mano, ringraziarti di persona, fare una foto insieme a te e poter
un giorno festeggiare insieme a te il tuo 100° compleanno, visto che i il tuo 50° l’ho già vissuto
con te al teatro Verdi di Pisa, proprio mentre ero in cura. Se sarà possibile incontrarti a Livorno
ne sarò entusiasta, altrimenti spero un giorno possa comunque capitare, dove e quando il destino
vorrà.Ciao.
Sirio
263.
alessandro ha scritto:
11 Novembre, 2006 10:57
Una storia? No Claudio, io ho 100, forse 1000 storie che mi legano a te. Ti ho seguito pressochè
ovunque, da quando, nel 1990 sono rimasto “folgorato” sulla via di Oltre.. E tanto per non
smentirmi, ho chiamato mia figlia Claudia, che oggi ha due anni e chissa’come mai, già ti
riconosce sui manifesti e riesce a cantare alcune tue canzoni. In fondo lei ti ha sentito già prima
di nascere, concerto qui a Livorno con mia moglie incinta di 8 mesi, e appena nata, eravamo a
Pratolino, con la mia Claudia di appena 2 mesi, ma già felice di ascoltarti. Il mio ”
Rimbaglionimento”, cosi come lo hanno definito i miei amici, mi ha portato a seguirti da
Castelluccio di Norcia, mamma mia che freddo, a Ficulle, mamma mia che caldo, da Roma a
Modena, passando ovviamente per tutte le tappe che hai fatto in Toscana, in Liguria e in tutti
quei posti, dove sono riuscito ad arrivare. E ogni volta un’emozione diversa, sempre piu’ forte,
sempre piu’ bella da custodire dentro un angolo della mia vita. Una canzone? No, non riuscirei
mai a trovarne una perche’, come ci hai insegnato, ogni canzone ha una sua storia, ci regala
qualcosa di particolare. Ho condiviso idealmente tanta strada con te, e tanta spero ancora di
poterne fare, in modo tale che quando la mia Claudia, mi chiederà un giorno il perchè del suo
nome, io potrò aprire un libro di ricordi e di grandi emozione vissute
264.
francesca ha scritto:
11 Novembre, 2006 10:29
Le tue canzoni mi hanno accompagnato nei giorni dove il buio è padrone del vivere,nei giorni
dove il sole mi inebriava dei suoi baci,nei giorni in cui ho scoperto lui..ed ogni tua parola mi
dava la forza e la rabbia di ricominciare a credere nell’amore..è un pò di merito cel’hai proprio
tu..sei come una miccia dentro al mio corpo..alla prima nota della tua musica io esplodo..grazie
Francesca
265.
Cecilia ha scritto:
11 Novembre, 2006 10:06
Ciao Claudio, mi chiamo Cecilia, le tue canzoni mi hanno sempre trasmesso delle emozioni
molto intense e non scorderò mai quel pomeriggio del 1978, avevo da poco compiuto 12 anni, in
cui seduta a guardare la tv, la trasmissione Un pò d’amore d’amicizia e tanta musica, trasmessa
su Tele Montecarlo, ti vidi ospite di Sophie e Jocelyn. Presentasti l’album E tu come stai? Fino
ad allora vista la mia età ti conoscevo solo per aver sentito Questo piccolo grande amore, Sabato
pomeriggio, E tu e Solo che cantava spesso una mia conoscente più grande di me. Quel giorno
rimasi incantata davanti alla tv, presa dalle tue parole, dalla tua musica. La canzone che più mi
entusiasmò fu Un pò di più. Nonostante il testo un pò difficile da ricordare, la imparai tutta e
convinsi papà e mamma a portarmi al mio primo tuo concerto al Teatro Tenda a Firenze. Da
allora le tue canzoni hanno accompagnato la mia vita ed oggi, che di anni ne ho appena
compiuti 41, quando ascolto Un pò di più, come allora che ero ancora una bambina, provo
un’emozione così intensa da avvertire i brividi e l’immagine di te con i tuoi due cani, che era la
copertina di quell’album, sarà sempre viva nei miei ricordi.
Grazie di cuore.
Un forte abbraccio
Cecilia
266.
cinzia ha scritto:
11 Novembre, 2006 06:00
ciao claudio sei fantastico, le tue canzoni sono bellissime ,io e mio marito ci siamo conosciuti
che lui mi cantava le tue canzoni le porto sempre nel mio cuore sei grande ,un grosso bacio
dall’isola d’elba.
267.
irene ha scritto:
10 Novembre, 2006 22:19
Ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di cantare(piucchealtro piangevo) al matrimonio della
mia migliore amica Mariagrazia “Strada facendo” perchè con questa canzone volevo esprimerle
la mia gratitudine per il tempo(10anni)passato insieme, per le cose belle e quelle brutte che
abbiamo passato insieme e per dirle che anche se dopo sposata lei se ne andava a vivere in
Calabria dal marito io ci sarei sempre stata.
Giusto pochi giorni fa mentre provavo un non so che ascoltando “5minuti…”ho detto a mio
marito che mi sarebbe piaciuto andare insieme ad un concerto tuo. comunque vada UN
GRAZIE GRANDE per tutte le emozioni che ci hai regalato sempre!
Irene
268.
Daniele ha scritto:
10 Novembre, 2006 11:31
Ciao Claudio, mi chiamo Daniele, avrei mille cose da dirti, ma non basterbbe un libro per
descrivere la mia gratitudine nell’aver regalato cosi tante emozioni. Mia moglie (brasiliana) è
molto legata a te in quanto la prima canzone che lei in Brasile ha ascoltato è prorio una tua
canzone, lei desiderebbe vederti in concerto, sarebbe un sogno (degno del treno dei desideri) che
adesso non posso concedermi!
Grazie di cuore
Daniele
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