ALLEGATI
A.
B.
C.
D.
E.
F.
G.
H.
I.
J.
K.
L.
Progetto Continuità
Laboratorio artistico: Let’s Art Attack ( Progetto
extracurricolare – Scuola dell’Infanzia)
Progetto Doposcuola (scuola primaria)
Progetto Assistenza allo Studio (Scuola Secondaria I°)
Progetto Annuale Scuola dell’Infanzia
Certificazioni delle Competenze
Modello Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) adottato
dall’Istituto
Regolamento dell’Istituto
Statuto degli Organi Collegiali
Funzionigramma
Carta dei servizi
Patto Educativo di Corresponsabilità
ALLEGATO A:
PROGETTO CONTINUITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA
“Gli allegri racconti”
PREMESSA
Il progetto continuità nasce dall’esigenza di garantire al bambino un percorso formativo organico e
completo. La condivisione del progetto tra la scuole dell’Infanzia e la scuola Primaria consente di
facilitare la transizione di cui i bambini sono protagonisti.
Quello del passaggio dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria è un momento importante, pieno di
incertezze, di novità e di impegni sia scolastici che extrascolastici.
Il progetto mira a supportare il bambino in questo approccio con la scuola Primaria, mettendolo a
contatto con gli ambienti in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di lavoro sempre
più intenso e produttivo.
Valorizzando le competenze già acquisite e nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche proprie
dell’età evolutiva che il bambino sta attraversando, verranno promosse attività laboratoriali improntate
sul gioco e sul gioco-lavoro, sfruttando il suo entusiasmo e il suo desiderio di nuovi apprendimenti.
L’aspetto ludico gli consentirà di inserirsi nel nuovo ambiente senza traumi e di vivere le nuove
esperienze serenamente.
Le insegnanti e gli alunni dei due ordini di scuola si incontreranno più volte nel corso dell’anno.
OBIETTIVI
spressive personali, conoscenze e competenze.
reciproca.
CONTENUTI DEL PROGETTO
Partendo dalla lettura di alcune storie che vedono protagonisti bimbi o simpatici animaletti colti in
momenti particolari della loro crescita, i bambini giungeranno alla conoscenza dei personaggi, delle loro
caratteristiche e delle loro emozioni. Sarà possibile cogliere aspetti simbolici legati alla lettura e
giungere ad una elaborazione grafico-pittorica delle storie. In questo modo i bambini potranno acquisire
consapevolezza delle loro possibilità e sentirsi capaci di interagire e collaborare con gli altri.
I temi su cui lavorare: l’amicizia, la diversità e l’integrazione, la capacità di affrontare problemi e
risolverli, conoscersi e accettare i cambiamenti.
SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA I°
Sulla via dei pellegrini
La via Francigena: da Canterbury a Roma, passando per Viterbo.
BREVE PRESENTAZIONE
L’Istituto Scolastico anche quest’anno, dopo gli apprezzabilissimi risultati avuti negli anni precedenti,
propone un gemellaggio tra la classe V Primaria e la classe I Secondaria di I° grado dello stesso Istituto in
cui gli alunni vivranno insieme la maggior parte delle lezioni frontali, laboratoriali ed interattive.
E’ consuetudine curare i rapporti tra i due livelli scolastici diversi, garantendo quel clima di collaborazione e
di interscambio. Desidera pertanto, tale progetto, costruire ponti di dialogo tra il corpo docente, genitori e
alunni, per sperimentare la bellezza del lavorare insieme in sinergia.
L’attenzione rivolta alla nostra terra della Tuscia è una occasione importantissima di crescita culturale ed
umana per i nostri ragazzi perché studiando possono sperimentare in loco ciò che viene loro presentato.
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (2006/962/CE
raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per
l'apprendimento permanente )
competenza digitale
imparare ad imparare
competenza sociale e civica
spirito d'iniziativa e imprenditorialità
OBIETTIVO
Tale percorso, spalmato nel periodo Novembre - Marzo, sarà articolato in modo che, con l’apporto della
maggior parte delle discipline, verrà fornito ai ragazzi (soprattutto di V elementare) un tempo necessario per
conoscere il nostro ambiente scolastico della Scuola Secondaria di I° grado e fornire loro uno sguardo verso
il prossimo futuro sostenuti dai docenti e dai ragazzi di I media.
Seguendo il tema scelto, verrà realizzata (rispettando le competenze e l’area di appartenenza di ciascun
docente) almeno una lezione della durata di un’ora.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
1. Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc.)
2. Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate.
3. Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non,
cartacee e digitali.
4. Comprendere ed interpretare brani scelti
MATERIALI/METODOLOGIE DIDATTICHE
Brainstorming e domande-stimolo
Lezione frontale partecipata con l’ausilio della LIM
Didattica laboratoriale
Cooperative learning
Utilizzo di pc, LIM
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Periodo: Novembre - Marzo
numero di ore: 12 ore circa
DISCIPLINE INTERESSATE
Italiano
storia
Geografia
Religione Cattolica
Tecnologia
Educazione motoria
Arte ed immagine
Spagnolo
Inglese
DURATA E STRUTTURA DELL’ATTIVITA’
Fase1 durata: 2 ore
I PELLEGRINI NEL MEDIOEVO
Primo incontro in aula LIM. PROF. PALAMA’
MATERIA COINVOLTA: Storia, Italiano
Conoscenza e presentazione del tempo storico scelto utilizzando la narrazione. La storia di un pellegrino
medioevale aiuterà i ragazzi a collocarsi non solo nella linea del tempo ma anche ad avere un primo
approccio del mondo medievale.
1 ora: Ascolto e scoperta delle imprese di un pellegrino medievale.
2 ora: Nozioni base per scrivere un diario di viaggio.
Attività: realizzazione di un personale e segreto diario di viaggio dove poter scrivere, immaginando di essere
un vero e proprio pellegrino sulla via Francigena, impressioni, scoperte, avventure…
Fase 2 durata: 1 ora
COME I PELLEGRINI SI ORIENTAVANO NEL MEDIOEVO
Secondo incontro nella Scuola Secondaria di I° grado con la collaborazione dei ragazzi di I media
PROF. DELIA
MATERIA COINVOLTA: Storia, Geografia
I ragazzi saranno aiutati a scoprire i segreti per orientarsi all’aria aperta come facevano i primi pellegrini.
Mezzi semplici e naturali, carte geografiche rudimentali garantivano la riuscita o meno di un viaggio verso la
Città eterna oppure verso la Città santa. La localizzazione dei villaggi, la loro struttura, la distanza tra un
villaggio e l’altro rappresentano tutti elementi importantissimi per la vita del pellegrino. Ed infine saper
tracciare i diversi percorsi geografici, che la tradizione ci tramanda, della Via che da Canterbury giunge a
Roma.
Fase 3 durata: 3 ore
VISITA GUIDATA PERCORRENDO LA VIA FRANCIGENA NELLA NOSTRA CITTA’ DI
VITERBO
Terzo incontro visita guidata nella città di Viterbo
PROF. PALAMA’ - LOIALI - PREGOLINI
MATERIA COINVOLTA: Storia, Geografia, Arte/Immagine, Religione
Partendo da porta Fiorentina, percorreremo il tragitto che i pellegrini provenienti dal Nord compivano, e
compiono ancora oggi, nella città di Viterbo per venerare nella Cattedrale le reliquie dei Santi Valentino ed
Ilario.
Fase 4 durata: 1 ora
CANTERBURY
Quarto incontro in laboratorio di lingue
PROF. CONNOLLY
MATERIA COINVOLTA: Inglese, Storia, Geografia
Tradizione e mistero sul percorso Santo che partendo da Canterbury si articola e si dirige verso Roma.
Personaggi, luoghi e leggende verranno presentate ai ragazzi in lingua Inglese.
Fase 5 durata: 1 ora
LE STRADE NEL MEDIOEVO
Quinto incontro insieme agli alunni di I media in aula LIM PROF. BOCCI
MATERIA COINVOLTA: Tecnologia 4
Illustrazione sulle tecniche di costruzione delle strade medievali, basamento, materiali utilizzati e relativo
assemblaggio…
Il tutto in una lezione frontale e multimediale il aula LIM
Fase 6 durata: ½ giornata
PERCORSO A PIEDI SULLA FRANCIGENA
Sesto incontro percorso a piedi PROF. VEZZINI - PALAMA’ - PREGOLINI
MATERIA COINVOLTA: Educazione motoria, Storia, Geografia
Percorso ben scelto e localizzato dai nostri docenti, i ragazzi sperimenteranno il cammino e la visita ad
alcuni luoghi importanti per i pellegrini. Tra le mete ricorrenti e possibili da visitare ricordiamo:
Acquapendente e la cripta del S. Sepolcro, Bolsena e le catacombe di Santa Cristina, Montefiascone e la
basilica di San Flaviano…
Fase 7 durata: 1 ora
ALTRI CAMMINI DEI PELLEGRINI: SANTIAGO DE COMPOSTELA
Settimo incontro insieme agli alunni di I media in aula LIM PROF. REDONDO e PROF. CASCIANELLI
MATERIA COINVOLTA: Spagnolo, Storia, Geografia
In una lezione frontale e multimediale il aula LIM e in lingua spagnola i ragazzi saranno aiutati a cogliere
somiglianze e differenze tra la via Francigena e il cammino di Santiago De Compostela.
Fase 8 durata: ½ giornata
USCITA CONCLUSIONE PROGETTO
ALLEGATO B: PROGETTO DI “LABORATORIO ARTISTICO “
ART ATTACK
PRESENTAZIONE
Il progetto è finalizzato a sviluppare le capacità espressive dei bambini coinvolgendoli in un’attività
di laboratorio dove possano vivere l’arte sviluppando la creatività, dove si rendano consapevoli
delle proprie capacità manuali ed artistiche e dove possano imparare l’armonia delle forme e dei
colori in un’attività che all’inizio sembrerà solo giocare con le mani e con materiali semplici, ma
che alla fine si trasformerà in oggetti concreti. Dare spazio alla dimensione affettiva (vissuti, ansie,
paure, aspettative....) attraverso una libera creazione e non ultimo acquisire la consapevolezza della
possibilità, per ciascuno, di essere artefice di cose belle e/o utili e non solo fruitore.
Destinatari:tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia
Risorse: la docente Dirigente di Comunità Simona Salomone con specializzazione in
Obiettivi
-Acquisire nuove conoscenze nel disegno, nell’uso dei colori, nelle tecniche pittoriche e
nell’utilizzo di materiali creativi differenti.
- Acquisire autonomia nell’uso di linguaggi artistici e creativi come possibilità di espressione del
proprio essere e del proprio modo di vedere le cose.
- Sviluppare la motricità fine della mano attraverso la manipolazione.
-Migliorare la coordinazione oculo-manuale attraverso l’uso di materiali diversi .
- Favorire, attraverso lo sviluppo di attività artistiche, l’espressione delle capacità creative
individuali
- Comprendere che le immagini costituiscono un linguaggio e che attraverso esse si può comunicare
esprimendo un messaggio (nel disegno, nella pittura, nel modellaggio, ...) .
-Accostarsi alla varietà dei beni culturali, con particolare riferimento a quelli presenti nell’ambiente
(opere di scultura e pittura, di arte decorativa...).
-Condividere in gruppo contenuti legati alla relazione, alla multiculturalità, ai diritti, alla storia.
-Lavorare in gruppo imparando a chiedere e fornire aiuto. -Esporre le proprie idee e proposte ed
ascoltare quelle degli altri
-Far comprendere l’importanza di arricchire le proprie conoscenze non solo attraverso la
realizzazione delle attività, ma anche attraverso la condivisione del lavoro svolto.
-Sviluppare la fantasia e l’immaginazione.
-Sviluppare comportamenti relazionali positivi di collaborazione, rispetto e valorizzazione degli
altri
-Utilizzare in modo corretto il materiale facendo attenzione a non sprecarlo e a rimetterlo in ordine
dopo averlo usato in quanto proprietà di tutti
Contenuti
Interdisciplinarietà, letture specifiche, modellaggio di sabbia, creta, cere e paste di vario tipo e ogni
materiale per la manipolazione, per favorire la percezione tridimensionale, il contatto diretto con la
materia, la coordinazione delle braccia, delle mani, delle dita; disegno e pittura per creare
opportunità di espressioni e il riconoscimento e la riproduzione delle forme e dei colori, la
coordinazione occhio- mano, lo sviluppo del senso estetico.
Metodologia: in questo laboratorio si cercherà di sviluppare in ogni alunno sia il potenziale
espressivo che quello comunicativo. Si continuerà a dare importanza allo spazio del laboratorio con
la disposizione dei tavoli rispetto alla luce e in funzione del lavoro individuale o di gruppo, l’angolo
del materiale, lo spazio del pavimento per lavorare su grandi superfici in orizzontale, lo
sfruttamento dello spazio-parete per lavorare su grandi superfici in verticale e per esporre i lavori
realizzati.
Tempi e modalità di intervento:
il progetto di laboratorio verrà sviluppato ogni sabato in orario extracurricolare (dalle ore 9.00 alle
ore 11.00) e sarà indirizzato ai bambini di 3, 4 ,5 anni debitamente iscritti alla frequenza del
Progetto dai loro genitori presso la segreteria dell’istituto.
Il progetto inizierà SABATO 24 OTTOBRE 2015 e terminerà SABATO 28 maggio 2016.
Quota mensile: è richiesta una quota mensile di euro 40 ad ogni iscritto.
Quota minima iscritti: il progetto viene attivato di mese in mese con un numero minimo di iscritti
pari a 6 bambini
Spazi: laboratorio-classi.
Verifica e valutazione: osservazione durante lo svolgimento delle attività ,griglie di
rilevazione . Valutazione dei “prodotti realizzati”.
Materiali: creta, ceramica, carta, polistirolo,smalti, utensili vari, stecche, stampi, cavalletti , telai in
legno, colori, (tempere, acquerelli, acrilici, a cera, a olio, per la stoffa, per il vetro) scatole di carta
di varie forme, cartoncini vari, pennelli di vari formati, materiale autentico.
ALLEGATO C: Progetto DOPOSCUOLA – PRIMARIA
ALLEGATO D: Progetto Assistenza allo Studio – scuola secondaria (Doposcuola)
L’Istituto propone per l’anno in corso un progetto che nasce dal desiderio di offrire un
valido aiuto laddove le esigenze familiari non permettano ai genitori di seguire
attivamente i ragazzi nello studio. L’iniziativa consiste in un prolungamento
dell’attività scolastica oltre l’orario curricolare fino alle ore 16.00, dal lunedì al
venerdì, con attività di assistenza allo studio svolta a turno dai docenti delle classi. I
ragazzi che decideranno di aderire potranno svolgere i compiti assegnati per casa
stando insieme ai loro compagni, sotto la vigilanza di un docente che garantirà un
sereno e proficuo svolgimento delle attività e, laddove si rendesse necessario, potrà
fornire un valido supporto per gli alunni che necessitino di chiarimenti. Per coloro che
ne facessero richiesta, l’Istituto offre la possibilità di usufruire del servizio mensa
nei limiti delle possibilità logistiche offerte dalla scuola, mentre gli altri potranno
consumare in Istituto un pranzo al sacco portato da casa oppure potranno scegliere di
tornare a casa e poi rientrare in Istituto per il doposcuola.
ALLEGATO E: Progetto Annuale Scuola dell’Infanzia
Alimentazione, Ambiente e Territorio
Motivazione
Il progetto educativo “Alimentazione, Ambiente e Territorio” trae spunto dall’importante
esperienza italiana dell’Expo 2015, che ha tanto sensibilizzato la nostra nazione sulla tematica
dell’alimentazione come espressione della propria identità e come elemento indispensabile per una
crescita sana e armoniosa. Il progetto mira quindi a introdurre tali essenziali tematiche ai bambini,
in particolar modo facendo loro comprendere quanto l’alimentazione che adottano e l’ambiente in
cui vivono siano inscindibili.
Attraverso attività didattiche che trovano fondamento nella metacognizione, i bambini esploreranno
i diversi aspetti dell’alimentazione correlati alla dimensione territoriale e alla dimensione temporale
della ciclicità delle stagioni.
Si prediligerà lo sviluppo dei seguenti campi di esperienza:

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
Il sé e l’altro: conoscere le regole del vivere insieme instaurando un confronto positivo con gli altri
bambini e con gli insegnanti; confrontare la propria esperienza umana di crescita con la crescita di
piante e animali, processi questi accomunati proprio dall’alimentazione; promuovere il rispetto di
se stessi, degli altri e dell’ambiente circostante.
Il corpo e il movimento: conoscere e riconoscere gli alimenti attraverso i cinque sensi;
comprendere che una crescita sana e armoniosa del nostro corpo dipende dalla nostra nutrizione;
esprimere se stessi attraverso la danza e i movimenti del corpo.
Immagini, suoni e colori: fruire e produrre messaggi sotto forma di espressioni grafico-pittoriche;
conoscere la realtà mediante l’esperienza visiva, uditiva e manipolativa.
Soggetti coinvolti: i bambini della scuola dell’infanzia e le insegnanti.
Tempi: ottobre – giugno.
Spazi: la sezione e tutti gli ambienti scolastici interni ed esterni.
Modalità: i contenuti del progetto saranno sviluppati nelle sezioni, inoltre, al fine di fornire ulteriori
stimoli ai bambini, saranno organizzate uscite didattiche in linea con gli obiettivi del progetto.
Aspetti metodologici e articolazione del progetto
Il progetto è volto allo sviluppo delle abilità cognitive fondamentali per la costruzione della
conoscenza attraverso la scoperta, l’esperienza e la riflessione sui tre elementi alimentazione,
ambiente e territorio.
Al fine di accrescere il più possibile l’esperienza dei bambini, come messo in luce, saranno
utilizzati sia gli spazi interni che gli spazi esterni della scuola. In particolar modo, in sezione si
opterà per il lavoro del grande gruppo, mediante cui verranno introdotte le tematiche, verranno
presentati stimoli atti a suscitare motivazione all’apprendimento e, soprattutto, verrà dato ampio
spazio alla conversazione, come strumento di conoscenza di sé e dell’altro, nonché strumento di
condivisione di esperienza e crescita.
Le attività di carattere ludico-didattico si serviranno di linguaggi verbali e non verbali al fine di
fornire ali bambini una ricca complessità di stimoli. Tutte le attività confluiranno nello sfondo
integratore che sorregge e dà vita all’intero progetto.
Al lavoro collettivo, anche con i bambini delle altre sezioni, si affiancheranno momenti di attività
programmate per piccoli gruppi, come anche attività individuali guidate.
È possibile individuare obiettivi specifici che si sviluppano nell’intero progetto, essi sono:


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
Capire che nutrizione e movimento sono indispensabili alla salute del nostro corpo;
Discriminare attraverso il gusto ed il tatto il sapore e la forma di alcuni alimenti;
Manipolare ed utilizzare agevolmente oggetti e strumenti:
Conoscere e nominare cibi ed utensili;
Nominare, descrivere e rappresentare gli alimenti;


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
Esprimere e motivare le preferenze sul cibo;
Indicare i cibi che vengono assunti durante i pasti:
Riflettere sulle abitudini alimentari per una crescita sana;
Visualizzare e conoscere gli organi della digestione attraverso tavole anatomiche e disegni;
Codificare e decodificare simboli;
Coinvolgere il bambino nel contatto col cibo, attraverso la manipolazione;
Manifestare interesse e curiosità verso i fenomeni osservati;.
Rappresentare la quantità in relazione al cibo;
Individuare i derivati di alcuni prodotti;
Scoprire le origini degli alimenti;
Seguire i ritmi della natura: semina-germinazione-crescita;
Il progetto mira inoltre allo sviluppo di obiettivi generali propri all’iter di formazione:
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Ascoltare e comprendere discorsi e racconti;
Esprimere idee, opinioni, vissuti;
Migliorare le competenze lessicali;
Sviluppare la capacità di attenzione;
Educare all’ascolto:
Acquisire e sviluppare la capacità narrativa;
Decodificare immagini;
Partecipare con atteggiamento positivo e curioso alle attività;
Porre domande e confrontarsi in modo sereno e produttivo;
Memorizzare poesie e filastrocche.
Esprimersi attraverso la drammatizzazione;
Riflettere sulle esperienze fatte;
Sviluppare l’interazione tra pari e tra bambini e adulti;
Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e condivisione di esperienze;
Favorire la costruzione dell’immagine di sé;
Usare il corpo e il movimento in modo creativo;
Orientarsi nello spazio e nel tempo e usare indicatori spaziali e temporali;
Riconoscere, esprimere ed interpretare emozioni e stati d’animo;
Migliorare le capacità percettive e discriminative;
Acquisire padronanza di mezzi e tecniche espressive;
Osservare, confrontare e cercare differenze e similitudini;
Porre domande, discutere, confrontare ipotesi, elaborare soluzioni, spiegazioni ed azioni.
Alla luce di quanto espresso, di seguito vengono riportate le competenze attese.
Il bambino:
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Partecipa con atteggiamento positivo e curioso alle attività;
Collabora con i compagni;
Ascolta e ripete i racconti;
Sa rappresentare graficamente le storie ascoltate;
Esprime idee, opinioni e vissuti;
Riconosce ed esprime emozioni e stati d’animo;
Conosce le funzioni di alcune parti del corpo;
Rappresenta lo schema corporeo;
Conosce ed utilizza spontaneamente i colori;
Lavora con impegno collaborando alla realizzazione di un progetto comune;


Drammatizza situazioni ed interpreta ruoli diversi;
Conosce e ripete alcuni vocaboli in lingua diversa dalla propria.
Verranno proposte numerose attività didattiche quali:
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Conversazioni guidate in circle time;
Giochi volti alla conoscenza di sé e degli altri;
Ascolto di racconti, filastrocche e poesie;
Memorizzazione di filastrocche, poesie e canti da ripetere da soli o in gruppo;
Disegni e riproduzioni di storie ascoltate o inventate;
Presentazione di materiale vario (libri, videocassette, DVD, foto, CD);
Realizzazione di piccoli oggetti con varie tecniche costruttivo-manipolative;
Attività grafico-pittoriche con varie tecniche e materiali;
Ascolto di musiche;
Ricerca nell’ambiente di vari oggetti e raggruppamento secondo criteri dati;
Ricerca su libri o riviste riguardanti gli argomenti trattati;
Trasformazione di forme in modo creativo;
Lettura di immagini con particolare attenzione alle forme;
Rappresentazione grafica delle principali forme geometriche;
Ritaglio e utilizzo di forme per realizzare immagini.
Gli indicatori di verifica saranno costituiti dalle competenze sopra indicate ed espresse in termini
operativi. Gli strumenti di verifica saranno costituiti da:


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
Osservazioni delle insegnanti durante le attività;
Schede appositamente predisposte alla verifica;
Conversazione libera e guidata;
Analisi degli elaborati dei bambini.
La documentazione prodotta sarà costituita da:


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
Il progetto;
I percorsi didattici realizzati;
Gli elaborati dei bambini;
Il materiale video e fotografico prodotto nel corso dell’anno.
ALLEGATO F: CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA - A.S. ………………….
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE “ IN USCITA ”
ALLIEVO/A:
Cognome
__________________________
Nome
__________________________
LIVELLI DI COMPETENZA
Campi di esperienza e
competenze
Obiettivo
Raggiunto
Obiettivo
parzialmente
Raggiunto
Obiettivo non
Raggiunto
Il sé e l’altro:
sviluppa il senso dell’identità personale,
risolve i problemi in autonomia, gioca in
modo costruttivo e creativo con gli altri .
I discorsi e le parole
Ascoltare: ascolta e comprende comunicazioni
consegne e Narrazioni
Parlare: pronuncia correttamente le parole,
utilizza
un
vocabolario
sempre
più
appropriato, rielabora in modo personale un
racconto, sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti e argomentazioni
Leggere: legge
e
decodifica
semplici
immagini e simboli vari, si avvicina al
significato dei simboli della lingua .
Immagini suoni colori: sa esprimersi
attraverso:
il
disegno,
le
attività
manipolative, la produzione musicale e la
drammatizzazione utilizzando voce, corpo,
oggetti.
Il corpo in movimento:
riconosce il proprio corpo e le sue diverse
parti; vive pienamente la propria corporeità:
ne percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo,
matura
condotte
che
gli
consentono buona autonomia, sperimenta e
applica schemi posturali e motori, valuta i
rischi nel movimento.
La conoscenza del mondo
Oggetti, fenomeni, viventi:
osserva con
attenzione il suo corpo, gli organismi viventi
e i loro ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti
Numero e spazio: raggruppa oggetti e
materiali secondo criteri diversi, ha
familiarità con le strategie del contare e
dell’operare con i numeri, individua le
posizioni di oggetti e persone nello spazio
usando i termini come avanti/dietro,
sopra/sotto, destra/sinistra.
Le insegnanti di sezione:
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
Viterbo,
Il Coordinatore delle Attività Didattiche
…………………………….
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PARITARIO “GIOVANNI MERLINI”
Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria I°
Via G. Merlini, 45 - 01100 Viterbo Tel 0761.304658 – Fax 0761.309071 - C.F. e P. IVA 00284200565
E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] – www.istitutomerlini.it
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
IL COORDINATORE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE ED IL PRESIDENTE DI
COMMISSIONE
visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal consiglio di
classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICANO
che …………………….. nat.. a …………………..
il ………………
ha frequentato nell’anno scolastico 2015/2016 la classe 3a sez. unica, con orario settimanale di 33 ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati:
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle
abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
1
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere
le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Lettere
Livello
Comunicazione
lingue straniere.
nelle
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana,
in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Inglese – Francese
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Scienze
Matematica
Tecnologia
Competenze digitali.
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Tecnologia
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e
ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline
5
Imparare ad imparare.
Tutte le discipline
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed
è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente
nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi
con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Musica
Arte e Immagine
Ed. Motoria
Tutte le discipline
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per
portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline
10
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione
del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e
sensibilità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline
11
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile
di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi
informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
8
Data. …./…./…
Il Coordinatore delle attività didattiche
…………………………………..
Il Presidente della Commissione d’Esame
…………………………………..
ISTITUTO PARITARIO “GIOVANNI MERLINI”
Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria I°
Via G. Merlini, 45 - 01100 Viterbo - Tel 0761.304658 – Fax 0761.309071 - C.F. e P. IVA 00284200565
E-mail: [email protected][email protected] – www.istitutomerlini.it
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Coordinatore delle attività didattiche
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe
della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
Che l'alunn..
Cognome ……………………
nome …………………….
Nat.. il ………………… a …………………………
ha frequentato nell’anno scolastico 20…/… la classe V, con orario settimanale di 30 ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di
saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare
le proprie esperienze e di adottare un registro
linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione
nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
ITALIANO
È in grado di esprimersi a livello elementare in
lingua inglese e di affrontare una comunicazione
essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione
lingue straniere.
nelle
2
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
INGLESE
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali.
Competenza matematica
e competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
MATEMATICA
SCIENZE
Competenze digitali.
4
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti
per ricercare dati e informazioni e per interagire con
soggetti diversi.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
INFORMATICA
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive
e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove
informazioni.
Imparare ad imparare.
Tutte le discipline
6
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica
di dialogo e di rispetto reciproco.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio
talento si esprime negli ambiti motori, artistici e
musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline
8
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado
di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Tutte le discipline
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il lavoro
iniziato da solo o insieme ad altri.
Competenze
civiche.
sociali
e
Tutte le discipline
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri
per la costruzione del bene comune.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
12
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Competenze
civiche.
sociali
e
Tutte le discipline
3
Livello
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,
13
relativamente a: …………………………………………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Viterbo, …….
Il Coordinatore delle attività didattiche
…………………………………..
ALLEGATO F: MODELLO DI Piano Annuale per Inclusione adottato dall’Istituto
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC
Assistenti alla comunicazione
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
Prevalentemente utilizzate in…
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Sì / No
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
Attraverso…
Sì / No
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
D. Coinvolgimento personale
Progetti di inclusione / laboratori integrati
ATA
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
E. Coinvolgimento famiglie
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
istituzioni deputate alla
Procedure condivise di intervento su
sicurezza. Rapporti con
disagio e simili
CTS / CTI
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
G. Rapporti con privato
Progetti integrati a livello di singola scuola
sociale e volontariato
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
H. Formazione docenti
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Altro:
0
1
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
2
3
4
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data _________
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _________
ALLEGATO H
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Capitolo 1: REGOLAMENTO DISCIPLINARE
Art. 1
(Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione
delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai
valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa
ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione
alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità
di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi
ispirati al Vangelo e sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui
diritti dell'infanzia, redatta a New York il 20 novembre 1989, e con i principi generali
dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di
cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni
insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche
attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione della identità in
genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue
il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle
conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,
quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e
culturale.
Art. 2
(Diritti degli studenti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che
rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta
alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e
valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso una adeguata
informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente
scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il
diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che
regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della
scuola. Il dirigente scolastico e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di
istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro
competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di
organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale
didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva,
volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i
propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della
scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono
essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione;
analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli
studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività
aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le
attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono
conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per
assicurare:
a)
un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio
educativo- didattico di qualità;
b)
offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di
iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c)
iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio,
nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d)
la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti
gli studenti;
e)
la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica.
f)
la scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del
diritto di
riunione e di assemblea degli studenti
Art. 3
(Doveri degli studenti)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che
richiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono
tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al
patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4
(Principi generali in materia disciplinare)
La responsabilità disciplinare è personale. I provvedimenti disciplinari hanno finalità
educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di
rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla
valutazione del profitto.
In nessun caso può essere sanzionato, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di aspirazioni correttamente manifestate e non lesive della altrui
personalità.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e
ispirate per quanto possibile al principio della riparazione del danno. Esse tengono
conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la
possibilità di convertirle in attività a favore della comunità scolastica.
Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità
scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.
Art. 5
(Ingresso a scuola)
Per la prima ora, l’ingresso è consentito agli studenti dalle ore 8.00 alle ore 8.04
(inizio delle lezioni alle ore 8,05). Ulteriori 5 minuti di deroga sull’orario di entrata
(fino alle 8.10) saranno concessi solo ed esclusivamente agli alunni che provengono
dalla provincia e che avranno documentato anticipatamente presso la segreteria di
Istituto gli orari dei loro mezzi di trasporto. Dalle ore 8.11 alle 8.25 l’ingresso sarà
consentito solo previa autorizzazione scritta sull’apposito libretto da parte del
genitore o di chi ne fa le veci o eventuale permesso del Dirigente Scolastico o del
vicario. In caso di ingresso oltre le ore 8.25 senza permesso scritto del genitore
sull’apposito libretto, gli alunni dovranno aspettare l’inizio della seconda ora di
lezione sotto la sorveglianza di personale preposto. Le lezioni terminano alle ore
13.05 (alle 13.55 quando si effettua la sesta ora).
Art. 6
(Assenze)
In caso di assenza gli studenti devono essere giustificati dai genitori o da chi ne fa
legalmente le veci.
Se l’assenza supera i 5 giorni consecutivi la giustificazione dovrà essere
accompagnata da un certificato medico, che attesti secondo le norme vigenti
l’idoneità dello studente a frequentare le lezioni.
Il docente della prima ora di lezione giustifica le assenze. In caso di mancanza di
giustificazione, l’allievo dovrà presentarla il giorno successivo sull’apposito libretto e
farla annotare sul registro di classe; qualora ne fosse sprovvisto anche il secondo
giorno, l’alunno dovrà essere riammesso in classe dal Dirigente Scolastico o da un
suo Collaboratore.
Il docente che giustifica la 5°, la 10°, la 15° assenza (ecc.) dovrà informare l’Ufficio
del Dirigente, che valuterà l’opportunità di informare la famiglia telefonicamente o
per iscritto.
Le assenze dalle lezioni devono essere limitate nella maniera più responsabile; esse
possono incidere oltre che sulla condotta anche sul profitto, in quanto pongono
l’insegnante nella condizione di non avere sufficienti oggettivi elementi di giudizio
per stabilire il grado di profitto scolastico dei singoli alunni ai fini delle valutazioni.
In basa alla normativa vigente, inoltre,
L’assiduità della frequenza scolastica è considerata comunque elemento positivo di
valutazione anche in sede di scrutinio finale.
Art.7
(Ritardi, entrate posticipate e uscite anticipate)
Gli alunni che entreranno a scuola, con ritardo non preventivato, oltre le ore 8,25
saranno ammessi in classe solo con foglio di autorizzazione rilasciato dal Dirigente
scolastico o da un suo collaboratore. Tali ritardi verranno inoltre conteggiati ai fini
delle assenze (tre ritardi avranno il valore di una assenza).
Al quinto ritardo il docente che giustifica provvederà a farne segnalazione all’Ufficio
del Dirigente, che avvertirà telefonicamente o per iscritto la famiglia.
L’entrata posticipata da parte degli alunni si accetterà solo se il genitore
accompagnerà il figlio personalmente o se firmerà sul libretto la giustificazione che
sarà controllata dal Dirigente Scolastico o da un suo Collaboratore, che la
controfirmerà con successiva annotazione sul registro di classe.
Le uscite anticipate da parte degli alunni possono avvenire solo se il genitore preleva
personalmente il proprio figlio o firma sul libretto la giustificazione che sarà
controllata dal Dirigente Scolastico o da un suo Collaboratore, che la controfirmerà
con successiva annotazione sul registro di classe. I permessi per le uscite anticipate
devono essere fatti firmare obbligatoriamente entro il termine della prima ora di
lezione, fatta eccezione per quelle legate a fatti improvvisi e imprevisti.
Non si accetteranno richieste telefoniche da parte dei genitori.
Il genitore potrà delegare per iscritto un’altra persona maggiorenne ed identificata
con un documento di riconoscimento per prelevare il proprio figlio da scuola.
Art. 8
(Comportamento degli studenti durante le ore di lezione e durante l’intervallo)
Durante l’orario di lezione è vietato:
a)
b)
c)
mangiare, assumere bevande al di fuori dell’acqua e masticare gomma
americana;
tenere acceso e usare il cellulare;
uscire nei corridoi durante i cambi d’ora;
d)
uscire dall’aula mentre si svolgono i compiti in classe se non autorizzati
dal docente
Di preferenza, in caso di bisogno, si esce dall’aula all’inizio o alla fine della lezione,
mai più di uno alla volta.
L’intervallo, che avviene dalle ore 10.55 alle ore 11.10, si farà all’interno della
scuola. Sarà vietato fumare in ogni ambiente e i docenti designati per la sorveglianza
sono tenuti a segnalare al Dirigente eventuali infrazioni al Regolamento.
E’ vietato per Legge a tutti fumare in qualsiasi locale interno all’Istituto. Si rammenta
che la non ottemperanza alla presente disposizione costituisce a tutti gli effetti
infrazione alla normativa vigente.
Art. 9
(Comunicazioni alle famiglie)
Le comunicazioni “Scuola-Famiglia” avverranno tramite il diario dei ragazzi ed i
genitori firmeranno per presa visione. In casi che richiedano un tempestivo intervento
della famiglia, i docenti sono invitati a convocare la stessa tramite la segreteria. In
classe verranno comunicate le circolari urgenti, che richiedono la firma dei genitori, e
le variazioni di orario.
Art. 10
(Sanzioni disciplinari)
Agli studenti che manchino ai loro doveri scolastici, secondo quanto indicato nello
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola superiore, sono inflitte, seconda
la gravità delle infrazioni, le seguenti sanzioni disciplinari:
a) il rimprovero verbale;
b) il richiamo scritto con annotazione sul registro di classe;
c) l’ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe e comunicazione
immediata alla famiglia;
d) l’allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di 15 giorni;
e) l’allontanamento dalla comunità scolastica per più di 15 giorni.
Nella seguente tabella sono riportati i casi in cui si applicano i vari provvedimenti e le
figure preposte a comminare le sanzioni.
INTERVENTI DISCIPLINARI E PROCEDURE
COMPORTAMENTO
- Ritardo ingiustificato
- Assenza ingiustificata
- Ritardo nell’ ingresso in
classe dopo l’intervallo o
dopo uscita autorizzata
dall’aula
- Rifiuto o dimenticanza di
portare o utilizzare il
materiale scolastico
- Abituale ritardo nell’
ingresso in classe dopo
l’intervallo o dopo uscita
autorizzata dall’aula
- Uscita non autorizzata
dall’aula
- Disturbo continuato e
molesto durante le lezioni
- Utilizzo del cellulare
- Fare i compiti di altre
materie durante le lezioni
- Non svolgere i compiti
assegnati
- Non rispettare i tempi
delle consegne e/o delle
verifiche programmate
- Ritardo sistematico e
ingiustificato
- Assenze ingiustificate
- Comportamenti che
provocano degrado
all’ambiente
- Incuria e trascuratezza
nella custodia o nell’uso
delle
attrezzature
- Fumo nei locali chiusi
della scuola *
- Cumulo di sanzioni di
cui ai punti precedenti
SANZIONE
RICHIAMO VERBALE
PROCEDURA
Il docente richiama
l’alunno
Il docente verbalizza il
fatto sul registro di classe
e sul libretto dell’alunno
per la comunicazione alla
famiglia
RICHIAMO SCRITTO
AMMONIZIONE
SCRITTA
Il docente coordinatore
verbalizza il fatto e la
sanzione sul registro di
classe e informa la
famiglia. Viene
quantificato il danno e
intimato il risarcimento
per equivalente in denaro
o in
forma specifica
(sostituzione dei beni
danneggiati o riparazione)
- Uscita dalla scuola non
autorizzata
- Espressioni ingiuriose
nei confronti di alunni e
adulti
(docenti e non docenti)
- Alterco, contesa, litigio
tra compagni
- Atteggiamenti di
prepotenza, sopraffazione,
violenza psicologica,
intolleranza nei confronti
di alunni
- Cumulo di sanzioni di
cui ai punti precedenti
CENSURA SCRITTA
Il DS o il delegato di sede
in collaborazione con
ilcoordinatore verbalizza
il fatto e la sanzione sul
registro di classe e informa
con comunicazione scritta
la famiglia dell’autore del
fatto
SOSPENSIONE DALLE
LEZIONI
DS o suo delegatoin
fino a 5 gg.
collaborazione con il
docente coordinatore e
successiva ratifica del
Consiglio di classe.
Comunicazione scritta alla
famiglia
- Falsificazione e/o
distruzione di documenti
utili ai fini scolastici
- Danneggiamento doloso
con danni alle cose
pubbliche
- Rissa
- Aggressione fisica alle
persone
- Comportamenti reiterati
di prepotenza,
sopraffazione,
violenza psicologica,
intolleranza nei confronti
di alunni
- Cumulo di sanzioni di
cui ai punti precedenti
Il Consiglio di classe
delibera la misura della
sanzione.
Comunicazione scritta alla
SOSPENSIONE DALLE famiglia
LEZIONI
fino a 15 gg.
E/O ESCLUSIONE DAI
VIAGGI
D’ISTRUZIONE
- Danneggiamento doloso
con danni gravi alle cose
- Furto aggravatoRicettazione
- Estorsione –
Intimidazione
- Minaccia grave
- Uso e detenzione di
Il Dirigente scolastico,
informato dal
coordinatore, convoca il
ALLONTANAMENTO Consiglio d’Istituto che
delibera la sanzione e
DALLE LEZIONI
trasmette rapporto
oltre i 15 gg.
ESCLUSIONE DALLO alla Procura della
SCRUTINIO FINALE E Repubblica.
sostanze psicotrope
- Introduzione di armi,
anche improprie
- Atti di molestie
- Cumulo di sanzioni di
cui ai punti precedenti
NON AMMISSIONE
ALL’ESAME DI
STATO
Comunicazione scritta alla
famiglia
* in aggiunta sanzione pecuniaria secondo la legge ordinaria
Art. 11
(Infrazioni disciplinari)
Fermo restando la validità di quanto scritto nella precedente tabella, qualora ricorrano
circostanze attenuanti riguardo ad una condotta errata può essere inflitta la sanzione
di grado inferiore rispetto a quella stabilita.
In caso di recidiva o qualora le infrazioni assumano particolare gravità o abbiano
carattere collettivo può essere inflitta la sanzione di grado superiore.
Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni (ad esclusione
della sospensione per più di 15 gg.) con attività a favore della comunità scolastica,
quali riassetto e sistemazione di strutture ed attrezzature; partecipazione a compiti
ausiliari che potranno di volta in volta essere progettati in collaborazione con
l’allievo stesso.
Nel periodo di allontanamento deve essere previsto per quanto possibile un rapporto
con lo studente e con i suoi genitori, tale da preparare il rientro nella comunità
scolastica.
Per quanto riguarda il procedimento di irrogazione delle sanzioni, si dispone che:
a)
b)
c)
d)
la comunicazione avvenga in forma scritta;
la contestazione degli addebiti avvenga alla presenza dell’alunno e dei genitori;
il contraddittorio avvenga in forma orale e sia debitamente verbalizzato;
la conclusione del procedimento avvenga entro 90 giorni.
Fino a 15 giorni di allontanamento l’organo competente è il Consiglio di classe,
convocato in forma plenaria, con la presenza di tutte le sue componenti (compresi i
rappresentanti degli alunni minorenni, con diritto di voto). Oltre i 15 giorni di
allontanamento l’organo competente è il Consiglio di Istituto, convocato in forma
plenaria, con la presenza di tutte le sue componenti (compresi i rappresentanti degli
alunni minorenni, con diritto di voto).
Art. 12
(Sanzioni per uso improprio del telefono cellulare e altre apparecchiature
multimediali a scuola)
L’uso del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici a scuola è vietato (cfr.
D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249; Direttiva 104/2007). Gli alunni che contravvenendo
al regolamento, ne sono in possesso in classe sono tenuti a consegnarlo al docente
della prima ora di lezione. La restituzione avverrà al termine delle lezioni. L'uso di
cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad
esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta
comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o
se vietare del tutto l'uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o
foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. E' bene ricordare che la
diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può
far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri
reati. Stesse cautele vanno previste per l'uso dei tablet, se usati a fini di registrazione
e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on
line.
Art. 13
(Organi competenti e procedimento)
L’organo competente a infliggere sanzioni di un dato grado può anche infliggere
quelle di grado inferiore.
Lo studente, prima di essere sottoposto a sanzione disciplinare, deve essere invitato
ad esporre le proprie ragioni. Nel caso in cui lo studente sia minorenne saranno
invitati a presenziare anche i genitori. Tali incontri saranno debitamente verbalizzati.
Nel caso di applicabilità della sanzione che prevede la sospensione fino a 15 gg., il
Consiglio di classe viene convocato in via straordinaria dal Dirigente Scolastico con
la rappresentanza di tutte le
sue componenti entro 8 giorni dall’avvenuta denuncia dell’infrazione disciplinare.
Almeno cinque giorni prima della riunione, lo studente e la famiglia devono essere
informati dell’avvio del procedimento disciplinare e dei fatti che gli sono addebitati,
con l’avviso che possono anche presentare scritti difensivi e possono presenziare alla
riunione del Consiglio di classe.
Il Consiglio di classe, dopo aver svolto le attività istruttorie che ritiene utili, decide
sull’applicazione della sanzione a maggioranza assoluta dei suoi componenti.
Vengono messe al voto le proposte del Dirigente Scolastico o di chi lo sostituisce;
l’eventuale astensione è considerata voto contrario.
Art. 14
(Impugnazioni)
Ove il Consiglio di classe abbia deliberato la sanzione dell’allontanamento
temporaneo dalla comunità scolastica, è ammesso ricorso entro trenta giorni dalla
ricevuta comunicazione al Dirigente dell’U.S.P, ai sensi dell’art. 328 comma 4 del
Decreto Legislativo 297/1994.
Contro le sanzioni di grado inferiore è ammesso ricorso da parte dello studente
interessato, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di
Garanzia dell’Istituto.
Art. 15
(Organo di Garanzia)
L’Organo di Garanzia è designato dal Consiglio di istituto ed è formato da un
rappresentante degli studenti, da un rappresentante dei genitori e da due
rappresentanti dei docenti, designati dal Consiglio di Istituto.
Art. 16
(Norme in materia di privacy)
Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le
recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini
personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse
pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere di
regola il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.
L'attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali tramite questionari da
sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori sono stati prima
informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di sicurezza
adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non aderire
all'iniziativa.
I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami
di Stato sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad un
regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero
dell'istruzione.
Art. 17
(Disposizioni finali)
Il presente Regolamento disciplinare è in vigore a tempo indeterminato e potrà essere
modificato come disposto dall’Art. 12 del Regolamento di istituto.
Il presente regolamento sarà affisso all’albo della scuola. Una copia verrà affissa in
ogni aula. I docenti coordinatori avranno cura di illustrarlo agli studenti.
Per quanto non è espressamente previsto all’interno del presente regolamento si fa
riferimento al DPR 249/1998 e al DPR 235/2007 e alle norme ivi citate.
SPECIFICHE AL REGOLAMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
Al fine di garantire un buon funzionamento e l'instaurarsi di un reciproco rapporto di
fiducia e collaborazione tra scuola e famiglia, si specifica quanto segue:
Tutto il personale della scuola dell’Infanzia è tenuto:
Ad un comportamento improntato al massimo rispetto degli alunni, delle famiglie, di
tutti gli operatori che a vario titolo collaborano con l’Istituto stesso.
A valorizzare i punti forza dell’alunno/a e ad agire sui punti di debolezza in modo
costruttivo.
Ad attenersi alle procedure stabilite con autorizzazioni interne per quanto concerne la
riservatezza e la comunicazione dei dati personali e sensibili.
Ad intervenire sempre e dovunque si riscontri un’infrazione della disciplina e
dell’ordine da parte di singoli e di scolaresche.
INDICAZIONI AI GENITORI PER UNA FATTIVA COLLABORAZIONE
I genitori devono collaborare in tutti i modi possibili con i docenti per garantire
un’effettiva realizzazione del diritto allo studio e alla formazione del futuro cittadino,
in particolare sarà loro interesse garantire ai figli un percorso scolastico rispettoso
delle regole.
SI RICHIEDE QUINDI AI GENITORI DI:
Assicurarsi che i figli abbiano il materiale scolastico richiesto.
Leggere le comunicazioni dei docenti e del Dirigente Scolastico.
Partecipare alle riunioni collegiali e agli incontri individuali.
Ricordare che i ritardi o le uscite anticipate devono essere quanto mai straordinari
onde evitare disturbo alla classe, comunque sempre giustificati.
Ricordare che gli insegnanti ricevono a scuola, in orario non coincidente con
quello di lezione, secondo criteri e tempi stabiliti dal Collegio dei Docenti o per
appuntamento.
Stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di
reciproca fiducia e di fattivo sostegno e collaborazione.
Prendere visione, attraverso la bacheca dell’istituto o le altre forme di trasmissione
delle informazioni prescelte dal coordinamento (comunicazioni cartacee e
digitali), delle date, degli orari dei colloqui, delle uscite programmate e delle varie
iniziative promosse non dimenticando di riconsegnare i moduli debitamente
firmati laddove questo fosse stato richiesto.
COMPORTAMENTO ALUNNI
Gli alunni/e sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei
docenti, del personale A.T.A. della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto,
anche formale, che chiedono per se stessi.
Devono rispettare le regole della convivenza democratica, le opinioni altrui, le
diversità di razza, religione e cultura, evitando ogni atteggiamento discriminatorio.
Sono tenuti ad un rigoroso rispetto degli ambienti, delle suppellettili scolastiche,
nonché delle attrezzature e del materiale didattico.
Devono tenere un comportamento consono alla dignità dell’ambiente, decoroso,
sia nelle ore di lezione che nei periodi ricreativi; comportarsi in modo educato,
usare un linguaggio corretto, essere rispettosi degli altri.
Qualora gli alunni debbano lasciare la scuola prima del termine delle lezioni,
possono uscire solo se prelevati da un genitore, o da un familiare o persona
conosciuta e delegata.
In caso di indisposizione e di incidenti degli alunni in orario scolastico, saranno
avvertiti i genitori, in concomitanza con l’Emergenza Sanitaria per le situazioni
più gravi.
La Direzione Scolastica declina ogni responsabilità in caso di omessa o carente
notifica del particolare stato di salute del figlio/a.
Le assenze degli alunni debbono essere giustificate per iscritto dall’esercente la
patria potestà. Per le assenze causate da malattia si richiede il certificato medico
dopo il sesto giorno continuativo.
VIGILANZA
Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella Scuola, nonché
durante l'uscita dalla medesima, valgono le seguenti norme:
I docenti vigilino sugli alunni a partire dai cinque minuti prima dell'inizio delle
lezioni, sino all'uscita degli stessi dall’edificio: la loro responsabilità termina con
l'orario delle lezioni (in caso di ritardo dei genitori di un alunno/a della Scuola
dell’Infanzia, il bambino/a sarà controllato dalle persone designate dagli organi
competenti).
All'ingresso nell'edificio scolastico gli alunni vengono affidati all'insegnante e non
è consentito intrattenersi in conversazione : è assolutamente vietato entrare nelle
aule.
In caso di brevi, imprevedibili ed indispensabili uscite dall'aula, i Docenti
potranno allontanarsi solo dopo aver affidato la classe al personale non docente
o ad un collega.
I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola
e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche delle sicurezza.
Dall'insegnante o dal personale ausiliario deve essere data immediata
comunicazione al Dirigente Scolastico di qualunque incidente accada agli alunni
durante l'orario delle lezioni.
I collaboratori scolastici dovranno prestare massima cura nei servizi di assistenza
e sorveglianza agli alunni in special modo nei seguenti momenti della giornata:
 Fasce orarie di entrata e uscita
 Momenti ricreativi (uso dei servizi igienici)
 Trasferimento all’interno dei locali scolastici per la
diverse attività.
realizzazione di
USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE
A seguito dei progetti avviati nella scuola e delle specifiche attività, sono previste
delle uscite didattiche a piedi o col mezzo di trasporto:
Per le visite guidate nei dintorni della scuola da effettuare a piedi, durante l’orario
scolastico, è sufficiente che i genitori firmino un’autorizzazione scritta cumulativa
valida per tutto l’anno scolastico.
Per le visite guidate da effettuarsi con un pullman e/o con l’utilizzo dell’orario
extrascolastico, è richiesta l’autorizzazione scritta specifica dei genitori con
eventuale assunzione di responsabilità per la sorveglianza in determinate
circostanze.
Gli insegnanti provvederanno a fornire l’elenco nominativo dei bambini
partecipanti.
Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.
CALENDARIO
La Scuola dell’Infanzia funzionerà da settembre a giugno, nei giorni lavorativi dal
lunedì al venerdì.
Il sabato la frequenza è facoltativa e subordinata al pagamento di una retta
aggiuntiva.
Per il periodo delle vacanze seguirà il Calendario scolastico della Regione Lazio, che
verrà fatto conoscere ai Genitori all’inizio dell’anno.
Per facilitare l’inserimento, specialmente dei nuovi iscritti, nel mese di settembre
l’orario sarà, per tutti, dalle ore 8.00 alle 13.00.
Da ottobre l’orario funzionerà normalmente: dalle ore 8.00 alle 15.45 .
PROGETTO ESTATE A SCUOLA
La scuola rimarrà aperta anche nel mese di luglio. I frequentanti saranno informati
circa il calendario, l’orario ed i costo entro la metà del mese di giugno.
INGRESSO E USCITA
L’orario dell’entrata e dell’uscita si deve considerare rigido: gli alunni devono essere
abituati alla più scrupolosa puntualità.
L’entrata è dalle 8.00 alle 9.00
I cancelli d’ingresso saranno aperti alle ore 7.30 e chiusi alle 9.00
Il “tempo scuola” funziona in “due moduli orari”:
Orario ORDINARIO: 8,00 – 15,45
Orario RIDOTTO con svolgimento nella fascia del mattino: 8,00 – 13,00/13,30
Una volta selezionato il modulo che interessa, è obbligatorio rispettarlo.
Per le uscite e le entrate fuori orario, previo avviso alla Direzione, si dovrà
passare per l’ingresso principale.
SERVIZIO MENSA
Interno alla scuola, è disponibile da ottobre a giugno, acquistando all’inizio di ogni
mese, un blocchetto di n. 10 buoni pasto; senza “buono” debitamente compilato ed
introdotto nell’apposita cassetta, non si ha accesso alla mensa e neppure può essere
sostituito con un ”bigliettino” improvvisato…
La refezione si attua secondo tabella dietetica approvata dalla ASL di Viterbo.
Viene fornito un primo piatto, una pietanza con contorno e pane, frutta o dolce,
acqua minerale. Per i casi particolari di intolleranze alimentari/ allergie/celiachia
si potrà usufruire, una volta consegnati in segreteria i richiesti certificati, di un
servizio differenziato.
Anche l’attività mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e
come opportunità formativa.
Il pranzo si svolge dalle ore 12.00 alle 13.00 a partire dall’ultima settimana di
settembre
Non si somministrano sostanze medicinali.
I compleanni dei bambini: per chi lo desidera, vengono festeggiati ad ogni
ricorrenza, in forma semplice, senza regali, con piccole porzioni di pizza bianca e
rossa, dolci da forno, salatini e bevande.
E’ vietata al personale scolastico la consegna di “biglietti-invito” per le feste
private. I genitori possono utilizzare la bacheca per fornire alle famiglie
informazioni relative alle feste di compleanno organizzate di pomeriggio.
SPECIFICHE AL REGOLAMENTO
SCUOLA PRIMARIA
Tutto il personale della scuola Primaria è tenuto:
 ad un comportamento improntato al massimo rispetto degli alunni, delle
famiglie, di tutti gli operatori che, a vario titolo, collaborano con l’Istituto
stesso;
 a valorizzare i punti forza dell’alunno e ad agire sui punti di debolezza in modo
costruttivo;
 ad attenersi alle procedure stabilite con autorizzazioni interne per quanto
concerne la riservatezza e la comunicazione dei dati personali e sensibili;
 ad intervenire sempre e dovunque si riscontri un’infrazione della disciplina e
dell’ordine da parte di singoli e di scolaresche.
 In caso di brevi, imprevedibili ed indispensabili uscite dall'aula, i docenti
potranno allontanarsi solo dopo aver affidato la classe al personale non docente
o ad un collega.
 I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della
scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche delle sicurezza.
 Dall'insegnante o dal personale ausiliario deve essere data immediata
comunicazione al Coordinatore Scolastico di qualunque incidente accada agli
alunni durante l'orario delle lezioni.
Art.1 Calendario
 La Scuola Primaria funziona da settembre a giugno nei giorni lavorativi da
lunedì a sabato.
 Le attività didattiche si svolgono secondo quanto stabilito in materia dalla
Regione Lazio e dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Art.2 Orario
 La scuola ha orari definiti di ingresso e uscita. E’ importante per tutti, compresi
gli alunni, il rispetto di tali orari come messaggio educativo e per esigenze
organizzative.
 Ore 07:30 - 08:05 :
Tempo di accoglienza, non incluso nelle ore
curricolari.
 Ore 08:05 - 13:05 :
Orario delle attività curricolari e
laboratoriali.
 Ore 08:05 - 8:15 :
Tempo di tolleranza eventuali ritardi.
 Ore 10:50 - 11:05:
Intervallo
 Ore 13:05 - 13:10:
Tempo di attesa per il “ritorno a casa”, non
incluso nelle ore curriculari.
 Ore 13.10 – 13.30:
Tempo aggiuntivo di attesa per il “ritorno a
casa” su richiesta scritta dei
genitori
 Ore 13.30-13.50
Pausa pre-doposcuola
 Ore 13:30 – 15:50:
potenziamento
Attività gratuita il cui svolgimento è organizzato dalle singole docenti e secondo
calendario stabilito con le insegnanti; sono comunque garantiti due incontri al
mese da novembre a maggio). Il potenziamento è un intervento didattico mirato
che ha come finalità il miglioramento di alcune conoscenze ancora non
completamente acquisite dall’alunno. Questa attività è tenuta dalle insegnanti
curricolari e può essere rivolta a tutti, a piccoli gruppi o a singoli elementi della
classe che necessitano di consolidare o potenziare conoscenze e abilità.
 Ore 13:50 – 15:50: Doposcuola facoltativo.
Attività a pagamento, svolta da docenti non curriculari, rivolta ai bambini della
Primaria il cui fine è quello di assistere nello svolgimento dei compiti assegnati.
Attività facoltative pomeridiane extracurriculari a pagamento con insegnanti
specializzati (Pianoforte, Inglese, Mini Basket, Fotografia).
Art. 3 Ingresso
 All’entrata l’alunno viene lasciato all’ingresso dell’edificio scolastico.
 La portineria della scuola è aperta dalle ore 7.30
 I genitori non possono entrare nei corridoi e nelle aule né durante l’orario
scolastico né dopo il termine delle lezioni per portare (o recuperare) materiale
dimenticato, merende, buoni pasto.
Art. 4 Uscita
 Al termine delle lezioni, gli alunni, accompagnati dai docenti, raggiungono
l’uscita secondo l’ordine prestabilito.
 In caso di maltempo le insegnanti attendono all’interno dei locali del pian
terreno.
 Gli alunni e i genitori possono sostare nel cortile della scuola per i tempi
strettamente necessari alle operazioni d’ingresso e di uscita; al di fuori
dell’orario scolastico, gli alunni che si fermano in cortile sono sotto la diretta
responsabilità del genitore.
 All’uscita della scuola i bambini vengono consegnati ai genitori che si ricorda
sono tenuti a prelevare l’alunno minore al momento dell’uscita ed al termine di
ogni attività scolastica ed extrascolastica . I genitori, che intendono autorizzare
altre persone (DELEGHE annuali o giornaliere) per il ritiro dei propri figli,
devono utilizzare l’apposito modulo da richiedere in segreteria.
 La responsabilità dei docenti termina con l'orario delle lezioni (in caso di
ritardo dei genitori di un alunno/a, questi è controllato da persone designate
dagli organi competenti).
Art. 5 Ritardi – Uscite anticipate
 I ritardi e le uscite anticipate programmate devono essere sempre giustificate
per iscritto utilizzando il diario personale dell’allievo o meglio un foglio di
carta contrassegnato dalla data.
 I ritardi e le uscite anticipate non programmate devono essere sempre
giustificate per iscritto. Il genitore che per motivi improvvisi porterà in ritardo
il figlio a scuola o lo preleverà in anticipo dovrà rilasciare dichiarazione scritta
in portineria su un apposito registro.
 Gli allievi che non accompagnati dai genitori e quindi privi di giustificazione
arriveranno a scuola dopo le ore 08:20 (tempo di tolleranza dei ritardi)
attenderanno in portineria e potranno essere ammessi alle lezioni alle ore
09.05.
 Gli insegnanti sono tenuti a segnalare al Coordinatore o vice coordinatore
l’eventuale ripetersi sistematico dei ritardi giustificati, al fine di assumere
appropriati provvedimenti.
Art. 6 Assenze
 Le assenze degli alunni debbono essere giustificate per iscritto dall’esercente la
patria potestà. Per le assenze causate da malattia si richiede il certificato
medico dopo il sesto giorno continuativo, da presentare al momento della
riammissione alle lezioni.
 Spetta alla famiglia informarsi o aggiornarsi tramite i compagni sul lavoro e sui
compiti assegnati durante i periodi di assenza. Sarà discrezione degli insegnanti
far recuperare eventuali lezioni scritte.
 I Casi di assenze frequenti o non giustificate regolarmente saranno segnalate al
D.S. e alle Coordinatrici che solleciteranno le famiglie all’adempimento
dell’obbligo scolastico. La presenza dell'alunno a scuola dovrà coprire i tre
quarti dell'orario annuo. Art. 2 e 14 DPR 122/2009:“… ai fini della validità
dell'anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente,
è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato.
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva”.
Art. 7 Malori e Infortuni
 In caso di indisposizione e di incidenti degli alunni in orario scolastico, i
genitori saranno avvertiti. Gli stessi possono tornare a casa previo
avvertimento alla famiglia. Nelle situazioni urgenti in cui i familiari non
vengano rintracciati, si provvederà a far intervenire un medico o ad
accompagnare l’alunno al pronto soccorso.
 E’ bene che i genitori informino la scuola di eventuali allergie, intolleranze,
problemi di salute che possano presentarsi durante la permanenza dell’alunno a
scuola.
Art. 8 Norme di comportamento per alunni
 Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Coordinatore Scolastico, dei
Docenti, del personale A.T.A. della Scuola e dei loro compagni lo stesso
rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
 Devono rispettare le regole della convivenza democratica, le opinioni altrui, le
diversità di razza, religione e cultura, evitando ogni atteggiamento
discriminatorio.
 Sono tenuti ad un rigoroso rispetto degli ambienti, delle suppellettili
scolastiche, nonché delle attrezzature e del materiale didattico.
 Devono tenere un comportamento consono alla dignità dell’ambiente, decoroso
sia nelle ore di lezione che nei periodi ricreativi; comportarsi in modo educato,
usare un linguaggio appropriato nei contenuti e nel tono.
 E’ vietato portare a scuola e nelle uscite didattiche giochi elettronici o giochi
particolarmente costosi dei quali la scuola e gli insegnanti declinano ogni
responsabilità.
 Non sono ammessi a scuola cellulari e apparecchiature elettroniche.
Art. 9 Indicazioni ai genitori






Assicurarsi che i figli abbiano il materiale scolastico richiesto.
Leggere le comunicazioni dei Docenti e del Coordinatore scolastico.
Partecipare alle riunioni collegiali e agli incontri individuali bimestrali.
Utilizzare il diario dei bambini per comunicare con gli insegnanti.
Sono previsti colloqui bimestrali ed un'ora settimanale per colloqui individuali.
Le date e gli orari dei colloqui, come le uscite programmate e le varie
iniziative, che devono essere portate a conoscenza delle famiglie, vengono
comunicate via mail alle stesse. Alcune comunicazioni verranno inviate in
forma cartacea con moduli prestabiliti e con obbligo di riconsegna della
ricevuta con firma di presa di visione.
 Gli insegnanti ricevono a scuola i genitori degli alunni, in orario non
coincidente con quello di lezione, secondo criteri e tempi stabiliti dal Collegio
dei Docenti o per appuntamento.
 Stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima
di reciproca fiducia e di fattivo sostegno.
Art. 10 Uscite Didattiche e Visite Guidate
A seguito dei progetti e delle specifiche attività, sono previste delle uscite didattiche a
piedi o col mezzo di trasporto:
 Per le visite guidate nei dintorni della scuola da effettuare a piedi, durante
l’orario scolastico, è sufficiente che i genitori firmino un’autorizzazione scritta
cumulativa valida per tutto l’anno scolastico.
 Per le visite guidate da effettuarsi con un pullman e/o con l’utilizzo dell’orario
extrascolastico, è richiesta l’autorizzazione scritta specifica dei Genitori con
eventuale assunzione di responsabilità per la sorveglianza in determinate
circostanze.
 Per ogni uscita o viaggio è individuato un docente referente.
Art. 11 Servizio Mensa
Interno alla scuola, è disponibile da ottobre a giugno, acquistando all’inizio di ogni
mese, un blocchetto di n. 10/15 buoni pasto con validità a tempo indeterminato.
a) La refezione si attua secondo tabella dietetica approvata dalla ASL di Viterbo.
Vengono forniti primo piatto, secondo piatto con contorno, frutta/dolce. Se un
bambino ha qualche esigenza particolare e se ha bisogno di qualche
accorgimento sul pasto, i genitori sono pregati di segnalarlo già al momento
dell’iscrizione e di consegnare le certificazioni relative ad eventuali allergie o
intolleranze.
b) L’attività Mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e come
opportunità formativa. Essa si svolge dalle ore 13.05 alle ore 13.30.
c) Nelle giornate in cui le docenti prevalenti svolgono l’attività del potenziamento
le famiglie potranno scegliere di non usufruire della mensa e di optare per un
panino portato da casa che i bambini mangeranno in aula con la loro docente.
d) Non si somministrano medicinali.
e) L’istituto è dotato di un servizio-break dove gli alunni, che lo desiderano,
possono acquistare la merenda (pizza rossa, pizza bianca, panini, dolci da
forno, bibite non gassate ed acqua).
Art. 12 Corredo personale
- Grembiule blue con colletto bianco
- Per le varie uscite o altri eventi è richiesto:
- tuta, polo rossa e cappello con logo della scuola (da prenotare attraverso il sito
della scuola)
 il materiale didattico verrà indicato dagli insegnanti di classe.
Art. 13 Accesso al pubblico
Accesso di estranei e veicoli ai locali scolastici
 Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di
“esperti” a supporto dell’attività didattica, chiederanno, di volta in volta,
l’autorizzazione alla Coordinatrice. In ogni caso la completa responsabilità
didattica e di vigilanza della classe resta del docente.
 Nessun altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione
rilasciata dalla Coordinatrice o da un suo delegato può entrare nell’edificio
scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
 Chiunque può accedere all’Ufficio di Presidenza, di Segreteria e di
Amministrazione rispettando gli orari di ricevimento.
ALLEGATO I: STATUTO ORGANI COLLEGIALI
REGOLAMENTO ORGANI COLLEGIALI
ISTITUTO COMPRENSIVO PARITARIO “GIOVANNI MERLINI”
Art. 1 Costituzione degli Organi Collegiali
La Congregazione delle Adoratrici del sangue di Cristo per rendere effettiva ed efficace la
collaborazione di tutte le componenti alla gestione delle attività scolastiche ed educative
dell’Istituto comprensivo paritario cattolico “GIOVANNI MERLINI“ di Viterbo, secondo lo spirito
delle moderne istanze sociali espresse nella legislazione scolastica italiana con particolare
riferimento al D.M. n° 267 del 29 novembre 2007 sulla parità scolastica, istituisce i seguenti organi
collegiali:
1. Consiglio di Istituto, unico per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo;
2. Collegio dei docenti unificato; Collegio dei docenti per ogni ordine di scuola;
3. Consigli di classe ed interclasse;
4. Assemblee.
L’attività di tali organi è regolata dal presente Statuto – Regolamento.
Art. 2 Finalità istituzionali
La Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo nelle sue attività scolastiche ed
educative intende svolgere in senso positivo e dinamico un compito di promozione della persona,
soggettiva e relazionale, sociale, storica e metastorica alla luce dei principi educativi cattolici e
propri del carisma della congregazione
Pertanto, ogni atto, iniziativa o decisione di qualunque organo collegiale dovrà essere in sintonia
con le suddette finalità istituzionali secondo quanto esposto nello specifico Progetto Educativo di
Istituto (PEI) che è assunto come centro ispiratore di tutta l'attività formativa dell'Istituto. Al
suddetto Ente Gestore spettano in definitiva il giudizio sull’eventuale difformità degli atti collegiali
dalle finalità istituzionali e i provvedimenti applicativi conseguenti.
Capitolo I - CONSIGLIO D'ISTITUTO
Art. 3 Composizione
Il Consiglio d'Istituto (C.I.) è composto da membri di diritto e membri eletti.
Sono membri di diritto:
- Il Rappresentante dell’Ente Gestore;
- I Coordinatori delle attività didattico-educative.
Sono membri eletti:
- I rappresentanti dei docenti nella misura di 2 docenti della scuola dell’Infanzia, 2 docenti della
Scuola Primaria; 2 Docente della Scuola Secondaria di Primo Grado;
- I rappresentanti dei Genitori nella misura di 3 genitori della scuola dell’Infanzia, 4 Genitori
della Scuola Primaria, 2 Genitore della Scuola Secondaria di Primo Grado;
-
1 rappresentante dei non docenti.
L'appartenenza ai rispettivi settori (Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado) dei docenti e dei
genitori rappresentanti è condizione essenziale per l'elezione a membro del Consiglio d’Istituto. In
caso di mutamento del settore, di dimissioni o di decadenza di un qualsiasi membro (cessazione di
servizio scolastico [docenti] o di frequenza dell'alunno [genitori]), si procederà alla sua sostituzione
con un rappresentante di categoria e di settore che nell’ultima votazione ha ottenuto il maggior
numero di voti fra i non eletti così come dall'art. 6, comma 2.
Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del C. I., a titolo consultivo, gli specialisti che
operano in modo continuativo nella Scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento,
ed anche altri esperti esterni, a giudizio del Presidente o dietro richiesta di almeno 1/3 dei membri
del Consiglio.
Art. 4 - Attribuzioni
Il C.I., fatte salve le competenze specifiche dell'Ente Gestore, del Direttore Scolastico, del Collegio
dei Docenti e dei Consigli di Classe e Interclasse, ha potere deliberante per quanto concerne
l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della Scuola, nei limiti delle
disponibilità di bilancio stabiliti dall’Ente Gestore.
a) elegge nella prima seduta, tra i rappresentanti dei genitori, il presidente ed il vice-presidente,
a maggioranza assoluta nella prima votazione, a maggioranza relativa nella seconda;
b) adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio Docenti e deliberato dall’Ente
Gestore, secondo quanto previsto dall’art. 3 del regolamento in materia di autonomia (DPR
275/2000);
c) esprime parere sul regolamento interno delle scuole redatto dall’ente Gestore; dovrà
prevedere le modalità di funzionamento della biblioteca e d’uso delle attrezzature culturali,
didattiche e sportive, criteri per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso, la permanenza a
scuola e l’uscita degli alunni;
d) esprime parere all’inizio di ogni anno scolastico sui criteri per la programmazione e
l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, le visite
guidate ed i viaggi di istruzione;
e) esprime parere sull’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze
ambientali, tenendo presente quanto previsto dal regolamento in materia di autonomia;
f) promuove contatti con altre scuole e istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di
esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;
g) promuove la partecipazione delle scuole ad attività culturali, sportive e ricreative di
particolare interesse educativo;
h) offre suggerimenti sui criteri generali per la programmazione di attività extrascolastiche e
di viaggi e visite d’istruzione;
i) esprime parere, su richiesta del collegio dei docenti, in merito alle modalità di
comunicazione scuola-famiglia;
j) sostiene o promuove iniziative assistenziali/benefiche;
k) propone all’amministrazione dell’Istituto indicazioni per l’acquisto, il rinnovo e la
conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi gli
audiovisivi, i prodotti multimediali e le dotazioni librarie;
l) offre suggerimenti sui criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’adattamento
dell’orario, secondo le condizioni ambientali;
m) collabora nella progettazione e realizzazione delle iniziative volte a diffondere la
conoscenza della proposta educativa delle scuole sul territorio;
Art. 5 Funzioni del Presidente
Il Consiglio d’Istituto è presieduto da un genitore che designa tra i membri del Consiglio stesso un
segretario, con il compito di redigere e leggere i verbali delle riunioni e di coadiuvarlo nella
preparazione e nello svolgimento delle riunioni consiliari e di provvedere alla pubblicazione e alla
comunicazione delle delibere del Consiglio, come previsto dall'art. 7.
Spetta al Presidente convocare e presiedere le riunioni del C.I. e stabilire l'ordine del giorno
secondo le proposte pervenutegli; rappresentare il Consiglio presso l'Ente Gestore, gli altri organi
collegiali, le autorità e qualsiasi terzo.
Egli, secondo i propri impegni, può delegare tali diritti, anche in parte, al Vice-Presidente, il quale,
in caso di impedimento o di assenza del Presidente, esercita, di diritto, tutte le di lui funzioni.
Art. 6 Durata in carica del Consiglio di Istituto.
Il Consiglio d'Istituto dura in carica tre anni ed esercita le proprie funzioni fino all'insediamento del
nuovo Consiglio.
l Consiglieri che, nel corso dei tre anni, perdono i requisiti per i quali sono stati eletti, o coloro che
non intervengano senza giustificati motivi a tre sedute consecutive, verranno sostituiti dal
rappresentante di categoria e di settore, che nell'ultima votazione ha ottenuto il maggior numero di
voti fra i non eletti. In caso di esaurimento delle liste si procederà ad elezioni suppletive da tenersi
possibilmente insieme alle elezioni annuali per i rappresentanti nei Consigli di Classe e di
Interclasse.
Art. 7 Convocazioni, ordini del giorno, riunioni, delibere
Il C.I. dovrà riunirsi almeno una volta al quadrimestre, nel corso dell'anno scolastico, nei locali
della Scuola ed in ore non coincidenti con l'orario scolastico.
La data e l'ora di convocazione vengono deliberate al termine dell'ultima riunione; in caso contrario
il Presidente provvede a far pervenire ai Consiglieri la convocazione almeno 5 giorni prima della
data fissata. In caso di urgenza la convocazione è fatta dal Presidente anche «ad horam» e con
qualsiasi mezzo.
Il Presidente invierà l'elenco completo dell'ordine del giorno ai Consiglieri almeno 5 giorni prima
della riunione. Copia della convocazione e del relativo «ordine del giorno» dovrà essere affisso
nello stesso termine nell'apposito albo della Scuola. Qualora nell'ordine del giorno fosse incluso
l'esame di qualche altro documento, questo deve essere trasmesso in copia ai Consiglieri unitamente
alla convocazione del Consiglio.
Per la validità delle riunioni del Consiglio, in prima convocazione, è richiesta la presenza di almeno
la metà più uno dei Consiglieri e la stessa percentuale di rappresentanza delle categorie di
Consiglieri; in seconda convocazione la riunione è valida qualunque sia il numero dei Consiglieri e
delle categorie presenti.
Le deliberazioni del C.I., per estratto, vengono pubblicate nell'apposito albo della Scuola,
comunicate all'Ente Gestore, ai rappresentanti di Classe dei genitori degli alunni ed esposte nella
sala dei Professori.
Le deliberazioni del C.I. sono adottate a maggioranza dei voti dei Consiglieri presenti. In caso di
parità prevale il voto del Presidente.
La votazione è segreta quando si provvede alla designazione della carica di Vice Presidente ed ogni
qualvolta si vota per questioni riguardanti persone. In ogni altro caso la votazione è fatta per alzata
di mano, a meno che almeno un terzo dei Consiglieri presenti non faccia richiesta di votazione
segreta.
Capitolo II - CONSIGLIO DI CLASSE E INTERCLASSE
Art. 8 Composizione
l Consigli di Classe sono composti dai Docenti delle singole classi e da 2 rappresentanti dei genitori
eletti nella assemblea di classe di inizio anno scolastico.
I Consigli di Interclasse nella Scuola Primaria sono composti dai Docenti di classi parallele o dello
stesso corso, fissati dal Coordinatore Didattico, di volta in volta, secondo la necessità e da un
rappresentante dei genitori di ogni classe eletto come sopra.
l Consigli di Classe e di Interclasse sono presieduti dal Coordinatore Didattico o, dietro sua delega,
dal vicario o da un docente membro del Consiglio stesso designato dal Coordinatore Didattico.
Le funzioni di Segretario del Consiglio di Classe e di Interclasse sono attribuite dal Coordinatore
Didattico ad uno dei docenti membro del Consiglio stesso.
L’insieme dei rappresentanti di classe costituisce il Comitato dei Genitori che, oltre ad essere il
corpo elettorale per la nomina dei rappresentanti nel Consiglio di Istituto, collabora con la
direzione e col Consiglio stesso per la migliore riuscita delle iniziative educative della scuola.
Art. 9 Competenze
I Consigli di Classe e/o di Interclasse si riuniscono almeno due volte al quadrimestre in ore non
coincidenti con l'orario scolastico col compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in
ordine all'azione educativa e didattica, alla adozione dei libri di testo e ad iniziative di
sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed
alunni.
l Consigli di Classe possono altresì esprimersi riguardo ad altri argomenti legati al buon
funzionamento delle classi (programmi di studi, disciplina, rendimento della classe) e proporre
eventuali soluzioni agli organi competenti.
Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti
interdisciplinari e quelle relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al
Consiglio di Classe e di Interclasse con la sola diretta partecipazione dei docenti.
Capitolo III - COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 10 Composizione e riunioni
Il Collegio dei Docenti è composto da tutto il personale docente, operante nei singoli indirizzi o
gradi di scuola. È presieduto dal Coordinatore Didattico. Esercita le funzioni di Segretario un
docente, designato dal Coordinatore Didattico che redige il verbale di ogni riunione.
Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qual volta il
Coordinatore Didattico ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti
ne faccia richiesta, comunque almeno una volta al quadrimestre. Le riunioni del Collegio hanno
luogo in ore non coincidenti con l'orario di lezione.
Può articolarsi in sezioni: scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado a
seconda delle esigenze o delle competenze proprie attribuite dalla normativa scolastica.
Art.11 Competenze
Il Collegio dei Docenti:
a) ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'Istituto. In particolare, quale
organo tecnico, elabora il Piano dell'Offerta Formativa sulla base degli indirizzi generali definiti
dall’Ente gestore e dal consiglio d’istituto.; cura la programmazione dell'azione educativa anche al
fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabilito dallo Stato, i programmi di
insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare.
Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante nel
quadro delle linee fondamentali indicate dal P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa);
b) formula proposte al Coordinatore Didattico per la formazione e la composizione delle classi,
per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche,
tenuto conto, dei criteri generali indicati dal C.I. e della normativa vigente sull'autonomia;
c) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune
misure per il miglioramento dell'attività scolastica;
d) provvede all'adozione dei libri di testo, sentito il Consiglio di Classe o Interclasse;
e) adotta e promuove iniziative di sperimentazione in conformità alle normative vigenti
sull'autonomia scolastica;
f) promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell'istituto;
g) elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d'Istituto, con votazione segreta;
h) esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o
di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli
specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico- psico - pedagogici e
di orientamento.
i) nell'adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei Docenti tiene conto delle eventuali proposte e
pareri dei Consigli di Classe e Interclasse.
Capitolo IV - ASSEMBLEA DEI GENITORI
Art. 12 Assemblee dei Genitori
I Genitori degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei
locali della Scuola secondo le modalità previste nel presente capitolo.
Le Assemblee dei Genitori possono essere di Classe, di scuola o d'Istituto.
Le Assemblee si svolgono nei locali dell'Istituto, in orario non coincidente con quello delle lezioni.
La data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse devono essere concordati di volta in volta con il
Coordinatore Didattico .
L’assemblea di Classe è convocata dal Coordinatore Didattico all’inizio dell’anno scolastico o su
richiesta dei genitori rappresentanti di classe o del 30% dei genitori della classe
L’assemblea d'Istituto è convocata su richiesta del Comitato dei Genitori o del 20% dei genitori del
settore interessato.
Il Coordinatore Didattico, esaminata la predetta richiesta e previo esame dell’ordine del giorno
proposto, informa il Consiglio di Istituto e procede alla convocazione.
L'Assemblea di Classe è presieduta da uno dei genitori eletti rappresentanti di classe.
L'Assemblea d'Istituto è presieduta dal Presidente del Consiglio d'Istituto, affiancato da un
Segretario, scelto in seno al Comitato dei Genitori.
All'Assemblea di Classe e d'Istituto possono partecipare le insegnanti rispettivamente della classe o
dell'Istituto.
Possono aver luogo anche, su convocazione del Coordinatore Didattico, assemblee dei genitori di
classe, d'interclasse e d'Istituto, con l'eventuale partecipazione dei docenti e degli alunni, per l'esame
di problemi riguardanti specifiche classi o l'andamento generale didattico e formativo dell'Istituto.
Art.13 Conclusioni delle Assemblee
Di tutte le assemblee dovrà essere redatto, a cura del Segretario incaricato, un breve verbale con
l'indicazione dell'ordine del giorno proposto, della discussione seguita e delle conclusioni raggiunte.
l registri dei verbali dovranno essere depositati presso la Segreteria dell'Istituto nell'apposito settore
riservato agli Organi Collegiali.
Le conclusioni delle assemblee dei genitori devono essere comunicate al Consiglio d'Istituto, per
eventuali decisioni di sua competenza.
Capitolo V - ESERCIZIO DEL VOTO
Art. 14 Elettorato
L'elettorato attivo e passivo per le singole rappresentanze degli Organi Collegiali, previste dal
presente «Statuto», spetta esclusivamente ai componenti delle rispettive categorie partecipanti a tali
organismi: docenti, non docenti, genitori.
L'appartenenza a diversi settori di scuola conferisce il diritto di voce attiva e passiva nell'ambito di
ciascun tipo di scuola. L'elettore che appartenga contemporaneamente a più categorie (genitori,
personale docente e non docente) può esercitare il diritto di voto per ogni categoria di appartenenza.
Art. 15 Candidature
Per il Consiglio d'Istituto:
a) personale docente: tutti i docenti, suddivisi nei rispettivi settori di appartenenza, godono del
diritto di voce passiva;
b) personale non docente: esercita il diritto di voce attiva e passiva nell'ambito dell'Istituto;
c) genitori: l'elettorato passivo
Per la rappresentanza di classe tutti i genitori godono di voce passiva e attiva nell'ambito delle
rispettive classi di appartenenza. I genitori esercitano tale diritto di voto per ogni classe frequentata
dai rispettivi figli.
Per l’elezione del C.I. i Genitori godono di voce passiva mentre esercitano il diritto di voce attiva i
soli rappresentanti di classe (elezioni di 2° grado).
Art. 16 Svolgimento delle elezioni
Le modalità e le norme particolari per l'esercizio del voto vengono fissate dal Coordinatore
Didattico in tempo utile per la preparazione delle operazioni elettorali.
Capitolo VI - Norme finali
Art. 17 Interpretazione, integrazione e modificabilità dello «Statuto»
In caso di dubbi d'interpretazione di qualche punto del presente Statuto o di eventuale carenza
normativa, l'organo competente per le opportune chiarificazioni o integrazioni è l’Ente Gestore
sentito il Consiglio d'Istituto.
Il presente «Statuto» può essere modificato per iniziativa dell’Ente Gestore oppure quando ne
facciano richiesta almeno 1/4 degli elettori fra genitori, docenti, non docenti o 1/3 dei membri del
Consiglio d'Istituto. La richiesta deve essere presentata per iscritto al Rappresentante dell'Ente
Gestore con l'indicazione della norma che si intende modificare o introdurre e con la formulazione
precisa di quella nuova, accompagnata da una breve motivazione della richiesta.
Il Rappresentante dell'ente Gestore invia copia della richiesta a tutti i membri del Consiglio
d'Istituto, i quali esprimeranno il loro parere sull'approvazione o il rigetto della richiesta di modifica
in una successiva riunione.
Art. 18 Vigore del presente «Statuto»
Il presente «Statuto», deliberato dall'Ente Gestore, abroga e sostituisce ogni precedente
regolamentazione ed entra in vigore nell’anno scolastico 2010/2011.
ALLEGATO J: FUNZIONIGRAMMA ISTITUTO
LEGALE RAPPRESENTANTE –
DATORE DI LAVORO
COORDINATORE DIDATTICO
SCUOLA SECONDARIA I°
COORDINATORE DIDATTICO
SCUOLA PRIMARIA
COORDINATORE DIDATTICO
SCUOLA INFANZIA
DIREZIONE ISTITUTO
Maria Iannotti
Francesca Palamà
Maria Luisa Finizio
Maria Luisa Finizio
DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA
Docente sezione Girasoli
Donatella Cacalloro
Docente sezione Primule
Maria Grazia Zena
Docente sezione Tulipani
Maria Antonietta Foglietta
Docenti aggiuntive di supporto all’attività didattica: Silvia Palumbo, Emanuela Rosati
DOCENTI SPECIALISTE PER TUTTE LE SEZIONI
Musica
Barbara Bastianini
Religione
Maria Antonietta Foglietta
Inglese
Agnese Bruni
Docenti prevalenti classi Prime
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA
Giovanna Manzi, Silvia Palumbo, Emanuela Rosati
Docente prevalente classe Seconda
Docente prevalente classe Terza
Docente prevalente classe Quarta
Docente prevalente classe Quinta
Musica
Informatica
Religione
Scienze Motorie
Lingua Inglese
Lingua Spagnola
Lettere
Arte e immagine
Daniela Scotolati
Suor Flora De Guglielmo
Sabrina Lo Vacco
Simona Pepponi
DOCENTI SPECIALISTE
Paola Canfora
Paola Canfora
Suor Elena Pregolini, Suor Flora De Guglielmo
Daniela Vezzini
Agnese Bruni
Suor Maria Mercedes Redondo
DOCENTI SECONDARIA I°
DOCENTI SPECIALISTE
Manuel Bocci
Francesca Palamà, Anna Maria
Delia
Patrizia Loiali
Lingua Inglese
Lingua Francese
Lingua Spagnola
Scienze chimiche, fisiche e naturali
Matematica
Religione
Musica
Educazione fisica
Lingua spagnola (docente madrelingua)
Lingua inglese (docente madrelingua – referente progetto
ELF)
Richard Garside
Dalila Screpante
Andrea Cascianelli
Pierluigi Mancinelli
Pierluigi Mancinelli, Giuseppina
Pacifico
Francesca Palamà
Ermenegilda Pisani
Daniela Vezzini
Maria Mercedes Redondo
Connolly Paula C.
ALLEGATO K : CARTA
DEI SERVIZI SCOLASTICI
Al fine di instaurare un rapporto improntato a criteri di trasparenza,
partecipazione, efficienza ed efficacia, in ottemperanza al Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 7 giugno 1995, pubblicato sulla G.U.
n.138 del 15/6/95, si definisce la seguente Carta dei Servizi che é un
documento che esplicita i servizi offerti dalla scuola, sulla base delle risorse
professionali e strutturali a disposizione.
La Carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale
gli articoli 3, 33, 34 della Costituzione Italiana che promuove nelle finalità
educative e nella operatività quotidiana.
Le attività scolastiche condotte nell’Istituto si ispirano ai principi legislativi
espressi nelle leggi e nei decreti inerenti l’istruzione nonché ai principi
educativi cattolici della Congregazione delle suore Adoratrici del Sangue di
Cristo.
UGUAGLIANZA
Gli elementi di diversità sessuale, sociale, religiosa, culturale, etnica sono
fonte di arricchimento reciproco e occasione di crescita e di confronto.
I principi fondanti dell'azione educativa sono il riconoscimento della
differenza e l'uguaglianza delle opportunità. All’interno della scuola nessuna
discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti condizioni
socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, d’etnia, di religione,
d’opinioni politiche.
L'azione educativa della scuola non si realizza in un'offerta unica e
indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma si
articola in modo da tener conto delle situazioni di partenza di ciascuno.
Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:
- differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno
ed a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le
proprie potenzialità;
- valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali,
associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di
volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un
progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della
scuola non si limiti alle sole attività curricolari ma assuma un più ampio
ruolo di promozione culturale e sociale.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La scuola si impegna a rendere l'ambiente scolastico il più sereno ossibile,
cercando di favorire negli alunni il superamento di situazioni di disagio.
Sono elaborati dai docenti progetti d'accoglienza per favorire e migliorare
l'inserimento e la permanenza degli alunni a scuola.
La scuola promuove iniziative di conoscenza / accoglienza per i bambini
provenienti dalla scuola dell’infanzia nella fase di passaggio alla scuola
Primaria; nelle classi quinte promuove iniziative di continuità nella fase di
passaggio alla scuola secondaria di 1° grado. Sono previste assemblee dei
genitori al fine di renderli consapevoli delle problematiche scolastiche e
sensibili ad un'interazione con i docenti.
Per i genitori vengono organizzati incontri di presentazione della scuola
dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado e
viene consegnata copia della sintesi del POF pubblicata anche sul sito
ufficiale dell’istituto.
Nelle prime settimane di scuola i genitori delle classi prime sono invitati
ad un incontro con i docenti allo scopo di facilitare la conoscenza
reciproca e ricevere le prime informazioni.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (DPR n. 235 del
21/11/07)
All’inizio di ogni anno scolastico la scuola pone in essere iniziative di
accoglienza, generalmente il primo incontro del mese di settembre,
nell’ambito delle quali si provvede alla presentazione e alla condivisione
dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Piano dell'Offerta
Formativa, del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di
Corresponsabilità.
Il progetto educativo dell’Istituto si realizza attraverso strategie
programmate, concordate, trasparenti e verificabili; il patto educativo si
esplicita con l’accettazione congiunta del progetto formativo che ha come
conseguenza l’impegno per ciascun soggetto a contribuire realmente al
perseguimento degli obiettivi fissati e delle finalità condivise. Il dialogo
rappresenta la condizione necessaria per creare la possibilità di incontro, di
crescita, di mediazione tra le componenti scuola – famiglia – territorio.
Ciascuna con propri specifici ambiti di competenza, con propri ruoli e
responsabilità ma tutte tese a migliorare la qualità del processo formativo.
Gli insegnanti si impegnano ad esplicitare le scelte educative e didattiche e
chiedono la collaborazione costruttiva di tutti gli interessati al servizio
scolastico (organi dell’Istituto, genitori, enti esterni preposti al servizio
scolastico).
Sulla base di tale patto educativo l’ alunno, tenendo conto dell’età, deve:
- conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;
- conoscere il percorso per raggiungerli;
- conoscere le fasi del suo curricolo;
il docente deve:
- comunicare la propria offerta formativa;
- motivare il proprio intervento;
- esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;
il genitore deve:
- conoscere e condividere l’offerta formativa;
- esprimere pareri e proposte;
- collaborare nelle attività scolastiche.
I genitori, che sono i responsabili diretti dell'educazione e dell'istruzione
dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale
importante compito, all’atto dell’iscrizione sono tenuti a sottoscrivere il
Patto Educativo di Corresponsabilità.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
La scuola, mediante l'impegno di tutto il personale amministrativo,
garantisce:
celerità delle procedure
Informazione e trasparenza degli atti amministrativi
cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza
tutela della privacy
Tutti i servizi di segreteria sono informatizzati.
Iscrizione: le famiglie vengono avvisate in tempo utile sulla data di
scadenza dei termini; l'iscrizione avviene ogni anno secondo le modalità
indicate dalla circolare ministeriale e da quanto tempestivamente
comunicato dall’ente gestore.
In caso di documentazione incompleta, la scuola si impegna a segnalare
agli interessati quali documenti mancano per perfezionare l'iscrizione.
Rilascio di documenti:
le certificazioni attinenti agli alunni o nulla- osta sono rilasciate nei
normali orari di apertura della segreteria al pubblico.
I documenti e gli attestati di scuola elementare, sono consegnati previa
richiesta agli interessati. I documenti di valutazione degli alunni sono
illustrati e consegnati dai docenti incaricati ai genitori. Il rilascio dei
certificati e delle dichiarazioni di servizio è effettuato entro il tempo
massimo di cinque giorni lavorativi, dietro richiesta scritta.
A domanda saranno messi a disposizione gli atti secondo quanto previsto
dalla legge 241/90/11.
Orari di apertura ufficio di segreteria
gli uffici di segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico
funzionale alle esigenze degli utenti.
Il Coordinatore Didattico ed il Legale Rappresentante ricevono il pubblico
su appuntamento telefonico.
Presso l'ingresso è presente un operatori scolastici in grado di fornire
all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
CONDIZIONI AMBIENTALI
Le condizioni di igiene e di sicurezza della scuola garantiscono una
permanenza a scuola confortevole per alunni e personale. Il personale
ausiliario si adopera per mantenere la costante igiene dei locali.
Nell’Istituto, periodicamente, vengono effettuate esercitazioni relative alle
procedure di sicurezza (Piano di Evacuazione). All’interno dell’istituto è
stato nominato un insegnante referente per la sicurezza.
PROCEDURA DEI RECLAMI
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta o telefonica, deve
essere chiara l'identità dei proponenti il cui nominativo, su sua richiesta,
può essere conosciuto solo dal Legale Rappresentante dell’istituto. Questi,
dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, nella forma
in cui è stato presentato il reclamo, con celerità e comunque entro 30
giorni da quando ne è venuto a conoscenza, attivandosi per rimuovere le
cause che hanno provocato il reclamo.
Le questioni relative al servizio mensa sono comunicate tramite la
Direzione, a chi di competenza attivando specifiche procedure.
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio,
l’Istituto si impegna ad effettuare un a rilevazione mediante questionari,
rivolti ai docenti, al personale ATA e ai genitori, nell’ambito di un
progetto di autoanalisi di Istituto, secondo i criteri stabiliti nel POF.
Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando
non vengano modificate per sopravvenute diverse disposizioni normative.
L’Ente Gestore ed il Consiglio di Istituto ritengono che la Carta dei Servizi
possa essere un valido strumento di chiarezza nei rapporti scuola - utenza e
possa favorire il miglioramento del servizio scolastico fornito dall’ Istituto
Paritario Giovanni Merlini.
ALLEGATO L: PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
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