SIEnergiaNEWS Cinque
Notiziario di Informazione | 2015
Regione Siciliana
Assessorato regionale dell’energia
e dei servizi di pubblica utilità
SIEnergiaNEWS
Cinque.2015
SIEnergia
NEWS
in questo Numero
Notiziario di Informazione
Numero cinque
3
l’Editoriale
4 in Primo Piano
• La nuova gestione degli impianti termici
• I percorsi formativi di SIEnergia
6 l’Innovazione
• Serra agricola ad alta efficienza
• Traversa ferroviaria in materiale riciclato che produce energia
• Moveo, lo scooter elettrico pieghevole
• Auto eolica in Corea
8 per Esempio
2
• La Regione Siciliana esempio d’eccellenza per la strategia di sostegno
al Patto dei Sindaci
• I Paes già approvati in Sicilia
10 l’Energia nel Mondo
• Anche Milano a led
• Eolico invisibile a Capri
• La prima grande centrale europea di storage a batterie
• La Standard Oil dei Rockfeller passa alle rinnovabili
Questo numero di SIEnergia punta i
riflettori sull’inizio della nuova era degli
impianti termici secondo le norme introdotte dallo Stato e, in chiave attuativa,
dal decreto regionale n. 556/2014 che ha
istituito, fra l’altro, l’obbligo di registrare
per via telematica tutti gli apparati installati nelle case. La rubrica in Primo Piano
illustra le novità essenziali e propone
un focus sul nuovo libretto di impianto.
Accanto, un articolo sui corsi di formazione per tecnici e professionisti avviati
sull’intero territorio regionale.
La rubrica per Esempio è dedicata alla
Regione Siciliana, “insignita” del titolo di
esempio d’eccellenza europea dall’ufficio
del Patto dei Sindaci per la strategia integrata di sostegno alla stesura e attuazione
dei Paes. A margine, uno sguardo ai contenuti dei primi Paes siciliani approvati dal
JRC. l’Innovazione si apre con due invenzioni made in Sicily: una serra agricola ad
alta efficienza e una traversa ferroviaria in
materiale riciclato che produce energia.
Immancabile, un tributo alla tecnologia
Led, che colonizza anche Milano (prima
metropoli italiana) e che, soprattutto, è
stata celebrata con il Nobel per la fisica ai
suoi sviluppatori.
Tra le curiosità, uno scooter elettrico pieghevole e l’inaugurazione in Germania del
primo megaimpianto europeo di storage
a batterie che accumula la produzione da
eolico e fotovoltaico.
Notiziario di Informazione a cura del Dipartimento Energia della Regione Siciliana
Responsabile: Dott.ssa Antonina Rappa, Dirigente Servizio IV Dipartimento Energia
Per informazioni: [email protected]
Regione Siciliana
Assessorato regionale dell’energia
e dei servizi di pubblica utilità
Finito di stampare nel mese di luglio 2015
Cinque.2015
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l’Editoriale
Vania Contrafatto
Assessore regionale dell’energia e
dei servizi di pubblica utilità
SIEnergiaNEWS
Essere indicati dall’ufficio del Patto dei Sindaci come esempio di
best practice a livello europeo è
certamente motivo d’orgoglio ma,
soprattutto, rappresenta un’importante conferma ed è uno stimolo a portare avanti con la massima
determinazione la nostra strategia
per il raggiungimento dell’obiettivo 20-20-20 in Sicilia, che consideriamo prioritario.
La scelta di offrire ai comuni siciliani un sostegno finanziario per i
Paes, Piani di azione per l’energia
sostenibile, e il modo in cui l’abbiamo fatto, rispondono in fondo
a una semplicissima logica di concretezza. Per un verso, non molte
amministrazioni cittadine disponevano delle risorse tecniche ed
economiche sufficienti per poter
affrontare la pianificazione.
E d’altro canto, una volta programmate le azioni per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra, molti enti locali
si troverebbero nell’impossibilità
di realizzarle per mancanza di coperture finanziare e, di conseguenza, la gran parte di questi interventi sarebbe destinata a rimanere
lettera morta.
Da qui l’idea di lanciare un programma che supporti entrambe le
fasi.
I 7,5 milioni di euro stanziati con
la delibera di Giunta regionale
numero 306 del settembre 2013 e
con conseguente il bando, hanno
messo i comuni nelle condizioni
di rivolgersi anche a professionisti
esterni per la stesura dei Paes e
degli inventari delle emissioni, nei
Cinque.2015
quali va fotografata la situazione
di partenza. Ben 216 comuni hanno aderito al bando dimostrando grande sensibilità verso i temi
dell’efficenza energetica.
Gli oltre cinquecento milioni destinati a specifici obiettivi tematici istituiti all’interno del Po Fesr
2014-2020 (riduzione dei consumi,
integrazione di fonti rinnovabili
negli edifici pubblici, sfruttamento
delle bioenergie), nonché l’istituzione di un fondo di garanzia e dei
fondi di rotazione, hanno di fatto
creato una prospettiva di concreta
attuazione delle opere previste nei
Paes.
L’adesione di 359 su 390 comuni siciliani al Patto dei Sindaci dà l’idea
del grande impulso offerto dalla
efficienza energetica alla pianificazione locale, col coinvolgimento
diretto di cittadini e stakeholder.
In questo quadro strategico per la
promozione dell’efficienza energetica, del risparmio, delle fonti rinnovabili, non meno importante è il
pacchetto delle iniziative previste
all’interno della campagna SIEnergia e, per rimanere ai contenuti di
questo numero della newsletter,
considero particolarmente importante il ciclo dei corsi di formazione svolti tra ottobre e luglio in tutte
le 9 province siciliane.
In una fase di grande trasformazione della realtà, delle normative di
settore e del mercato, aggiornare il
bagaglio di competenze dei tecnici
e dei professionisti diventa indispensabile.
3
in primo Piano
Inizia una nuova era nella gestione degli impianti termici:
obbligatoria la registrazione per via telematica
Schedatura obbligatoria delle apparecchiature, un elenco dei soggetti abilitati all’installazione e alle
verifiche periodiche, un nuovo tipo
di libretto nel quale annotare le
operazioni di manutenzione.
La nuova era della gestione degli
impianti termici è cominciata.
L’8 agosto 2014 è stato pubblicato
nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il decreto n. 556 emanato dal dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Energia
in attuazione del Dpr 74/2013.
Il provvedimento, che per gli
aspetti non direttamente disciplinati rimanda alle norme previgenti, anche nazionali, ha introdotto l’obbligo di registrazione
degli impianti termici nello speci-
fico catasto regionale, già istituito
col precedente decreto 71/2012:
un adempimento da assolvere entro il 7 aprile 2015 per quelli già esistenti, mentre per quelli di nuova
installazione il termine è di 30 giorni dall’avvenuto montaggio.
La categoria degli impianti termici
soggetti a registrazione comprende,
in base al decreto
71/2012, tutti gli apparati destinati alla
climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti, con o
senza produzione di
acqua calda per usi
igienici e sanitari,
oppure destinati alla sola produ-
C’è anche il nuovo modello
di libretto, unico per tutti
gli impianti domestici
4
A
scandire il nuovo corso c’è anche l’obbligo, in vigore dal 15 ottobre (decreto 20 giugno 2014 del Ministero Sviluppo Economico e circolare
34304/2014 dell’Assessorato regionale Energia), di documentare in un nuovo
modello di libretto i vari controlli periodici e le azioni di manutenzione sugli
impianti domestici, oltre che le loro caratteristiche di sicurezza, efficienza e
salubrità. Si tratta di un documento unico per tutti gli apparati presenti nell’unità immobiliare, da quelli termici per il riscaldamento a quelli per il raffreddamento dell’aria (caldaie, pompe di calore, condizionatori, impianti solari e
così via). In caso di sistemi per il calore invernale con potenza utile oltre i 10
kilowatt o di impianti di climatizzazione estiva oltre i 12 kw, va anche redatto
un rapporto di efficienza energetica. L’obbligo di compilazione è a carico di
proprietari, inquilini e amministratori di condominio, ma è possibile attribuire la responsabilità a un operatore con adeguati requisiti professionali e organizzativi. Il nuovo libretto può essere richiesto al manutentore ma può anche
essere acquistato in cartoleria o scaricato in formato pdf dal sito del ministero
www.sviluppoeconomico.gov.
zione centralizzata di acqua calda
per gli stessi usi, compresi eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore.
Ci rientrano anche gli impianti individuali di riscaldamento, ma non
caminetti, stufe e apparecchi per
il riscaldamento localizzato, che
sono assimilati solo se fissi e se la
somma delle potenze nominali in
una singola unità immobiliare raggiunge i 15 kilowatt.
Il caricamento e l’aggiornamento dei contenuti vanno effettuati
esclusivamente per via telematica, utilizzando il portale SIEnergia
(www.energia.sicilia.it), e cite.energia.sicilia.it è la pagina dedicata al
catasto degli impianti termici.
I titolari degli impianti (proprietari dell’immobile, oppure amministratori di condominio con
sistemi centralizzati) devono eseguire la registrazione per il tramite
di installatori o manutentori regolarmente iscritti in un apposito
elenco dei soggetti abilitati, contestualmente istituito.
A seguito della registrazione dell’impianto, il Catasto assegnerà allo
stesso un numero identificativo.
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in primo Piano
Si evolve la realtà, si aggiornano i professionisti:
già nel vivo i
percorsi formativi
di SIEnergia
Panorama tecnico-normativo che si
evolve, professionisti che si aggiornano. Concluso il ciclo di corsi per professionisti che ha coinvolto
l’intero territorio regionale da ottobre 2014 a luglio 2015 e fatto tappa
in tutte le città capoluogo.
Rivolto a imprenditori, tecnici e operatori (progettisti, installatori ecc.)
del settore pubblico e privato, il programma si è composto di sei percorsi formativi gratuiti, ciascuno da 36 ore distribuite nell’arco di una
settimana (cinque giornate), con un massimo di 40 partecipanti
per corso.
Ciascuno dei sei corsi ha avuto tre edizioni, per un totale di 18 appuntamenti. Un attestato di frequenza è stato consegnato a chi ha partecipato ad almeno l’80% delle ore di lezione e superato la verifica finale.
Questi in dettaglio i titoli dei corsi in calendario con, tra parentesi, le
città ospitanti: Energy manager (Catania, Messina e Palermo); Certificazione energetica degli edifici (Caltanissetta, Messina e Palermo);
Risparmio energetico: aspetti normativi e progettazione (Catania,
Messina e Trapani); Verificatori di impianti termici (Agrigento, Palermo e
Siracusa); Fotovoltaico: progettazione e installazione di nuovi impianti
(Catania, Ennna e Siracusa); Solare termico: progettazione e installazione di nuovi impianti (Agrigento, Caltanissetta e Ragusa).
Giusto per fare un paio di esempi degli argomenti trattati, il corso per
verificatori di impianti termici è stato incentrato sulla conduzione, la
manutenzione e l’ispezione di tutti gli apparati per la climatizzazione
invernale ed estiva degli ambienti, esclusi quelli per il riscaldamento
localizzato ad energia radiante.
Nuovo catasto regionale degli impianti termici, libretto di impianto,
rapporto di efficienza energetica ed esercizio degli impianti i temi
generali, con dei focus specifici su generatori di calore a fiamma,
macchine frigorifere, pompe di calore e sistemi centralizzati.
Invece, il corso su progettazione e installazione di impianti termici, ha
offerto a tecnici ed esperti approfondimenti sullo stato delle tecnologie, sul montaggio dei sistemi solari negli edifici, ma anche su Registro
delle fonti rinnovabili, nuove normative, incentivi, autorizzazioni, mercato italiano ed europeo.
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I Corsi di formazione
e aggiornamento realizzati
Verificatori di Impianti Termici
Agrigento, 6-10 ottobre 2014
Palermo, 20-24 aprile 2015
Siracusa, 8-12 giugno 2015
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
DEGLI EDIFICI
Caltanissetta, 3-7 novembre 2014
Messina, 9-13 marzo 2015
Palermo, 20-24 aprile 2015
SOLARE TERMICO: Progettazione
e installazione nuovi impianti
Agrigento, 6-10 ottobre 2014
Caltanissetta, 3-7 novembre 2014
Ragusa, 11-15 maggio 2015
ENERGY MANAGER
Catania, 15 - 19 dicembre 2014
Messina, 9-13 marzo 2015
Palermo, 20-24 aprile 2015
RISPARMIO ENERGETICO: Aspetti
normativi e progettazione
Catania, 15-19 dicembre 2014
Messina, 9-13 marzo 2015
Trapani, 6-10 luglio 2015
FOTOVOLTAICO: Progettazione e
installazione nuovi impianti
Catania, 15 - 19 dicembre 2014
Enna, 2-6 febbraio 2015
Siracusa, 8-12 giugno 2015
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l’Innovazione
Serra innovativa creata dal CNR Toscana/Sicilia
Realizzata la prima serra agricola ad alta efficienza: costi energetici ridotti fino all’80%
Rispetto alle serre tradizionali, abbatte i consumi di
gasolio in una percentuale variabile dal 50 all’80 per
cento, a seconda che utilizzi riscaldamento elettrico
puro e semplice oppure prodotto con elettricità ottenuta da pannelli fotovoltaici.
È la nuova serra agricola ad alta efficienza progettata
e realizzata, in grandezza reale, dai tecnici del Centro
nazionale ricerche (Cnr) della Sicilia e della Toscana.
Un’idea che per il comparto floro-vivaistico potrebbe
rappresentare un importante passo verso una maggiore sostenibilità, non solo ambientale ma anche
economica, considerato il peso rilevante che i costi
per il riscaldamento delle serre ha nei bilanci delle
aziende, spesso a discapito delle colture d’eccellenza.
Il modello zero della serra è stato presentato a settembre durante la quarta edizione della Conferenza
internazionale SuNec che si è svolta a Santa Flavia
(provincia di Palermo). Il dimezzamento dei costi
energetici va di pari passo con la riduzione complessiva dei costi d’impianto.
6
Da Palermo l’innovativa
traversa ferroviaria
in materiali riciclati
che produce
energia
M
etti insieme gomma ricavata da pneumatici
fuori uso e plastica riciclata e il risultato è… una
traversa ferroviaria che genera energia al passaggio
dei treni. Si chiama Greenrail Piezo ed è l’idea nata
dall’iniziativa di alcuni giovani imprenditori di Palermo. Anzi, più che un’idea è una tecnologia già
brevettata in quasi centocinquanta stati e verso la
quale hanno manifestato interesse diverse aziende
europee ed asiatiche, anche perché l’invenzione
è compatibile con qualunque tipo di linea ferrata,
Merito del metodo impiegato per scaldare l’acqua e
distribuirla all’interno della struttura.
L’aumento della temperatura nell’acqua viene
ottenuto attraverso la cosiddetta cavitazione idrodinamica, cioè facendola scorrere in un circuito la
cui conformazione, grazie ad un tubo a forma di U,
consente di generare variazioni di velocità e, conseguentemente, di pressione. Da questo processo si
originano bolle che, una volta ripristinata la pressione originaria, implodono liberando consistenti
quantità di energia in spazi molto ridotti.
L’acqua calda circola poi sul terreno all’interno di
normali tubi in polietilene. Il sistema si basa sulla
teoria byuon del fisico russo Yury Baurov.
Nel caso in cui si modifichi la combinazione ricavando
dal sole l’energia elettrica per l’impianto, tramite
pannelli fotovoltaici, il risparmio energetico raggiunge
quota 80% rispetto a una serra tradizionale.
(fonti: www.ilsitodipalermo.it, www.ilmattinodisicilia.it
e www.biokavitus.com)
dall’alta velocità alle metropolitane. Le barre alla
quali vengono fissate i binari sono, di regola, in calcestruzzo. Greenrail Piezo, invece, in calcestruzzo
ha soltanto il nucleo centrale, mentre l’involucro
esterno è composto dal mix di materiali riciclati.
La sua valenza ecosostenibile ha due facce.
Per un verso, su 100 chilometri di linea ferroviaria
si possono smaltire oltre cinquemila tonnellate di
pneumatici dismessi e altrettante di plastica.
Per altro verso, lo schiacciamento causato dal transito dei convogli produce energia pulita per 120 kilowatt/ora ogni mille metri di linea, che considerando una media di 15 treni in un’ora fa tanta energia
quanta ne basta per alimentare 40 abitazioni.
A questo si aggiungono minori vibrazioni e, quindi,
più comfort.
Nella definizione del prototipo e nei relativi test
sono stati coinvolti diversi partner, tra cui il Politecnico di Milano. Il 12 novembre Greenrail ha ricevuto il
premio “Edison Smart” nel capoluogo lombardo.
(fonti: www.greenrail.it e la Repubblica)
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l’Innovazione
Moveo, lo scooter pieghevole che
diventa un trolley e pesa solo 25 chili
Non inquina e non è necessario
posteggiarlo. In un unico mezzo,
l’affermazione della mobilità sostenibile e la soluzione al problema sia del parcheggio che dei furti.
Si tratta di Moveo, l’innovativo
scooter elettrico pieghevole realizzato e testato non molto tempo
fa da un’organizzazione no-profit
ungherese che, per commercializzarlo su larga scala, ha lanciato
una campagna internazionale alla
ricerca di fondi e di investitori. La
particolarità di Moveo, appena 25
chili di peso, sta nel fatto che
in poche mosse può
essere ripiegato e
trasformato in un
trolley medio-piccolo da “posteggiare” in casa o
all’interno del
luogo di lavoro,
con la sella che a
sua volta diventa uno
zainetto da portare in
spalla. Il design, caratterizzato da
linee molto arrotondate, scongiura
qualsiasi contatto con ingranaggi
e parti meccaniche anche durante
e dopo il ripiegamento. Moveo ha
un accumulatore a ioni di litio che
si ricarica in un’ora e, col pieno di
Un nuovo tipo di
generatore sul tetto:
in Corea
l’auto eolica va
U
n generatore sul tetto e la
scelta dei materiali giusti.
Così un ricercatore coreano della Chonnam National University
e il centro ricerche Samsung sembrano aver messo a
punto il primo prototipo di auto eolica realmente in
grado di alimentarsi sfruttando il vento. Ne ha parlato
la rivista Nature Communications.
Non si tratta di una novità assoluta ma pare che stavolta sia stato risolto l’inconveniente emerso in tutti
gli altri tentativi dovunque effettuati, cioè l’insuffi-
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energia, offre un’autonomia di 35
chilometri, estendibile a 70 km col
pacchetto batteria opzionale. Può
raggiungere una velocità massima
di 45 chilometri orari e trasportare
un carico massimo di 110 chili. Ovviamente, neanche
a dirlo, i fanali montano lampade a
Led. Ovviamente,
sarà l’esito della
campagna per
reclutare investitori a determinare
il numero di esemplari prodotti, che
varierà da quattromila a
quindicimila l’anno, e conseguentemente anche il prezzo di lancio
del prodotto, che secondo le stime
sarà di circa 4.600 dollari nel primo
caso e di circa 3.100 nel secondo.
(fonti: www.moveoscooter.com,
www.rinnovabili.it, www.greenstyle.it)
ciente quantità di energia prodotta. Il nuovo prototipo testato in Corea è dotato di un generatore montato
sul tetto che trasforma l’aria in energia elettrica grazie
all’azione di una specie di bandierina con rivestimento in metallo: quando il vento la fa muovere, la bandierina entra ripetutamente
in contatto con una superficie fatta di un
metallo diverso e ciò provoca un trasferimento di cariche elettriche (energia triboelettrica).
Il risultato misurato è una produzione di
energia pari a 0,86 mW di potenza, quanto
basta per far muovere adeguatamente il
veicolo, e la chiave di volta è rappresentata proprio dall’uso di metalli diversi.
È presto per parlare di modelli definitivi e di commercializzazione, ma la soluzione trovata potrebbe far
compiere un altro step importante alla ricerca per la
mobilità eco-compatibile.
(fonte: www.ansa.it, www.alternativasostenibile.it)
7
per Esempio
La Regione Sicilia
esempio di
eccellenza per
i programmi di finanziamento
Patto dei sindaci: il sito web ufficiale menziona la Regione Siciliana come esempio
d’eccellenza in Europa per l’inedita strategia di sostegno ai Paes
Il ruolo cardine assegnato al Paes
nelle strategie di sostenibilità
energetica, la previsione di finanziamenti per supportarne sia la
stesura che l’attuazione, il coinvolgimento delle autorità e delle comunità locali nell’impegno per la
tutela ambientale.
È con queste motivazioni che l’ufficio del Patto dei sindaci ha incluso
la Regione Siciliana tra gli esempi
d’eccellenza europei messi in vetrina nel portale www.pattodeisindaci.eu, il sito ufficiale dell’iniziativa promossa dalla Commissione
Europea.
Il Paes, Piano d’azione per l’energia
sostenibile, è lo strumento adotta8
to dai comuni aderenti al Patto per
il raggiungimento, entro il 2020, dei
tre obiettivi codificati: innalzare al
20% la quota di consumi soddisfatta con energia da fonti rinnovabili, migliorare del 20% l’efficienza
energetica (rapporto tra energia
immessa e prestazioni ottenute),
ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica (CO2).
“La Regione siciliana, in quanto coordinatore territoriale del Patto dei
sindaci – si legge nella web page del
sito ufficiale – ha assunto la leadership tra le autorità locali europee
lanciando un inedito programma di
sovvenzioni che copre sia le spese
di sviluppo del Paes che la sua attuazione, mettendo a disposizione
un pacchetto di finanziamenti composto da sovvenzioni, fondi di rotazione e fondi garantiti accessibili a
tutti i 390 comuni della Sicilia”.
Il riferimento è, innanzitutto, alla
deliberazione della Giunta regionale n. 306 del 2013, seguita dal
bando pubblicato per decreto del
dirigente generale 413/2013 (cosiddetto Start up Patto dei sindaci) con
cui sono stati destinati ai comuni
7,5 milioni di euro per l’elaborazione del Paes e dell’inventario delle
emissioni all’interno del PAC Sicilia. Somme che data l’importanza
del tema non sono state oggetto
del taglio ai fondi PAC operato dal
governo nazionale. E soprattutto,
la Regione ha inserito un obiettivo
tematico nel Po Fesr 2014-2020 con
450 milioni per le azioni previste nei
Paes in tema di riduzione dei consumi, produzione da fonti rinnovabili
ed efficienza energetica degli edifici
pubblici.
L’eccellenza, come afferma www.
pattodeisindaci.eu, sta anche nel
fatto che la Regione abbia condizionato all’avvenuta approvazione
del Paes l’accesso alla dotazione
finanziaria del Fesr per i settori del
risparmio energetico e dello sviluppo di energie rinnovabili.
“La Regione siciliana ha fissato
alcuni punti chiave che caratterizzano il tentativo di adottare un
approccio coordinato alla sostenibilità energetica e ambientale con
le autorità locali in prima linea”,
si legge ancora nel sito, con un accento sulla centralità del Patto dei
sindaci, riconosciuto dall’amministrazione come “un fattore chiave
per coinvolgere i portatori di interesse locali nella condivisione degli
sforzi per affrontare i cambiamenti
climatici”.
Attualmente, le domande presentate entro il 2 febbraio 2015, sono in
fase di valutazione da parte della
Commissione Europea per l’approvazione del PAES e della Regione
per la concessione del contributo.
Cinque.2015
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per Esempio
Uno sguardo ai primi quattro PAES approvati dal JRC
Attraverso i quattro brevi focus che seguono diamo uno sguardo alle misure programmate nei primi quattro
Paes siciliani approvati dal JRC della Commissione Europea.
Sono quelli dei comuni di Castellana Sicula, Belpasso, Nicolosi e San Pietro Clarenza.
Sommando le previsioni in cifre, nei centri interessati (che sommano circa 42mila abitanti) i quattro Paes
porteranno a una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 pari a quasi 46mila tonnellate nel 2020.
Castellana Sicula (PA)
San Pietro Clarenza (CT)
Il Paes di Castellana Sicula (3.600 abitanti) è stato il primo a tagliare il traguardo dell’approvazione da parte del JRC. Nell’insieme, comprende interventi per 2,7 milioni di euro e un abbattimento del 21,62% (3.185 tCO2 in meno) delle emissioni di CO2
nel 2020 rispetto all’anno di riferimento 2005.
Si punta in gran parte sul settore pubblico, con un 28,8% di
emissioni in meno e azioni per 2 milioni di euro: soprattutto,
riqualificazione energetica delle scuole, della palestra e del
centro sociale comunali, “conversione” a led di tutta l’illuminazione pubblica, autoproduzione da fonti rinnovabili attraverso
il microeolico e il fotovoltaico.
Pur con minore impiego di risorse, un abbattimento di CO2 pari
al 29,9% è atteso dagli interventi nel residenziale (gruppi d’acquisto di impianti fotovoltaici e/o di energia verde certificata,
regolamento edilizio con norme per le costruzioni ecocompatibili). Previsto uno sportello energia comunale.
Il Paes di San Pietro Clarenza (7.000 abitanti) prefigura 7.835
tCO2 in meno nel 2020 rispetto alle emissioni del 2011 (riduzione pari al 20,53%). Azioni per circa 1,7 milioni di euro, destinati
in gran parte al risanamento energetico degli edifici comunali (303 tCO2 in meno), alla riqualificazione dell’illuminazione
pubblica (836 tCO2 in meno), all’autoproduzione con pannelli fotovoltaici (446 tCO2 in meno) e all’acquisizione di energia
elettrica da fonti rinnovabili certificate per tutte le forniture
necessarie al Comune (1.786 tCO2 in meno).
Si scommette pure sulla riduzione dei consumi idrici dell’amministrazione (446 tCO2 in meno). Anche qui, come a Nicolosi,
il maggior abbattimento di emissioni (2858 tCO2 in meno) è atteso dal settore residenziale, attraverso l’allegato energetico. E
anche qui sconti Tares e Imu alle imprese che si dotano di certificazione energetica, bike sharing, sportello energia e contatori
domestici per la verifica dei consumi.
Belpasso (CT)
Nicolosi (CT)
Nel proprio Paes, la città di Nicolosi (7.200 abitanti) ha fissato
al 20,6% il target di riduzione delle emissioni di CO2 nel 2020
rispetto al 2011 (6.169 tCO2 in meno), con interventi per sette
milioni di euro. Al comparto pubblica amministrazione sono
destinati 6,6 milioni di euro, di cui quattro per l’efficienza
energetica dell’involucro esterno degli edifici comunali (640
tCO2 in meno) e due per riqualificare l’illuminazione pubblica
(225 tCO2 in meno). Il maggiore abbattimento di CO2 è atteso
dall’allegato energetico al regolamento edilizio (1.893 tCO2):
incentiverà la realizzazione di edifici con prestazioni energetiche superiori ai minimi di legge. Si punta poi su facilitazioni al
fotovoltaico privato (995 tCO2 in meno), distribuzione di lampade fluorescenti compatte alle famiglie (697 tCO2 in meno),
sconti Tares e Imu alle imprese che si dotano di certificazione
energetica, bike sharing, sportello energia comunale e contatori domestici per verificare i consumi.
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Cinque.2015
Le cifre si fanno più consistenti nel
Paes di Belpasso, centro di 25 mila
abitanti. La previsione è di 29.780 tonnellate emesse in meno nel 2020 rispetto al 2010 (riduzione del 21,69%).
Anche qui si punta forte sull’allegato
energetico (10.454 tCO2 in meno).
Sempre al comparto residenziale è affidato un abbattimento di altre 1.225
tCO2 attraverso la distribuzione ai
nuclei familiari di lampade FLC. Incidono anche l’acquisizione
di forniture elettriche da fonti rinnovabili per il fabbisogno comunale (7.000 tCO2 in meno), il risanamento energetico degli
edifici pubblici (1.190 tCO2 in meno), la riqualificazione dell’illuminazione pubblica (2.100 tCO2) e del consumo idrico nella
p.a. (1.750 tCO2).
A Belpasso, vista la maggiore estensione territoriale, si chiederà un apporto consistente anche all’ottimizzazione degli
spostamenti casa lavoro dei cittadini, con un piano ad hoc preceduto da questionari (1.750 tCO2 in meno). I costi delle misure
superano i tre milioni di euro.
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l’Energia nel Mondo
Premio Nobel agli inventori del led blu
Anche Milano adotta i diodi
Milano prima metropoli italiana interamente illuminata
a led, la tecnologia premio Nobel
La sostituzione di quasi 142 mila punti
luce per convertire un’intera rete d’illuminazione pubblica. Milano, seconda
città italiana per popolazione e tra le
prime quindi in UE, ha presentato a
fine settembre la sua “rivoluzione” a
led, candidandosi a diventare la prima
metropoli dello Stivale con un parco
luci formato in toto dagli ormai celebri
diodi ad emissione luminosa, divenuti
sinonimo di efficienza energetica.
Un annuncio contiguo, sul piano temporale, alla celebrazione del led blu
con la massima onorificenza mondiale,
il premio Nobel per la fisica, attribu-
10
ito il 7 ottobre ai suoi sviluppatori
Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji
Nakamura.
Il progetto del capoluogo lombardo,
già avviato dal comune con partner
privati, segue un preciso cronoprogramma: 43% dei punti luce rinnovati
entro dicembre 2014, 100% entro
dicembre 2016, ma con un traguardo intermedio significativo, cioè il
raggiungimento di quota 80% entro il
primo maggio 2015, giorno dell’inaugurazione di Expo. Inclusa nell’operazione anche l’installazione di circa
cinquecento nuovi quadri di comando
e di un sistema per il telecontrollo
degli impianti. I benefici?
Tanto risparmio energetico, ovviamente. Secondo le stime diffuse, il
consumo annuale scenderà da 114 a
55 milioni di kiloWatt/ora, e la potenza media di ogni corpo illuminante
passerà da 150 Watt ad 85, ma con
identica resa, pari a 100 lumen/watt,
e densità del fascio luminoso perfino
migliore.
A fronte dei circa 38 milioni di spesa
per effettuare l’intervento, l’amministrazione comunale prevede un risparmio annuo fino a 13 milioni di euro
sulla bolletta della luce quando l’intero nuovo impianto sarà in esercizio a
regime. Poi ci sono le ricadute positive
in termini di sostenibilità: oltre metà
dell’energia elettrica risparmiata comporterà un abbattimento di anidride
carbonica emessa nell’aria superiore
alle ventimila tonnellate. E c’è anche
il risparmio sulla futura sostituzione
delle lampade, considerato che quelle
a led durano più delle omologhe ad
incandescenza, con conseguente riduzione anche della produzione di rifiuti
elettrici.
Milano si aggiunge a un elenco ormai
lunghissimo di città che in tutto il
mondo hanno “sposato” la tecnologia
led (Los Angeles e Copenaghen, per
esempio) e che comprende anche
centri siciliani tra cui Catania.
(fonti: www.ecodallecitta.it)
www.repubblica.it, www.comune.milano.it)
Fotovoltaico invisibile in Campania
A Capri il pannello si fa bello
Design tecnologico per aiutare la diffusione dell’energia
pulita. A questo serve il prototipo di “solare invisibile”
recentemente applicato a Capri su un muretto antistante
il celebre pino con vista sui faraglioni.
Lo ha realizzato una ditta vicentina e consente di
camuffare, dietro l’apparenza di una pietra, un normale
impianto fotovoltaico che ha il compito di alimentare
l’impianto di illuminazione.
Al perfezionamento hanno concorso vari partner tra cui
l’Enea. Con questo sistema, sui pannelli viene collocata
una copertura in grado di replicare l’aspetto della pietra
così come quello del legno o di una tegola ma che,
essendo traslucida, incamera ugualmente la luce solare.
Un modo per raggiungere il risultato salvaguardando
l’estetica dei luoghi e permettere l’installazione di
moduli solari anche in contesti paesaggisti di pregio.
(fonte: il Venerdì)
Cinque.2015
SIEnergiaNEWS
l’Energia nel Mondo
In Germania il primo megaimpianto europeo
di storage a batterie per accumulare
la produzione da eolico e fotovoltaico
La Germania inaugura la prima grande
centrale europea di storage a batterie
È grande come un edificio e ospita oltre 25 mila batterie
targate Samsung. Batterie particolari agli ioni di litio e
ossido di manganese, che hanno la funzione di immagazzinare energia prodotta da sistemi eolici e fotovoltaici della
zona.
Funziona così il primo sistema di accumulo elettrochimico
di taglia commerciale d’Europa, inaugurato in Germania.
L’obiettivo è riuscire a sfruttare al meglio il picco giornaliero di produzione delle fonti rinnovabili. Dunque l’impianto servirà a stoccare l’energia in surplus di giorno per
utilizzarla la sera e la notte garantendo l’autoconsumo per
importanti quote di produzione.
L’area coperta dalla rete è grande circa 8.600 chilometri
quadrati, una regione dove la potenza elettrica immessa
già l’anno scorso per l’80% è arrivata da eolico e fotovoltaico. L’impianto è stato costruito nel nord del paese, nel
land settentrionale Meclemburgo-Pomerania anteriore,
dove termina un elettrodotto che trasporta energia eolica
prodotta nella regione di Amburgo.
Vicino alla struttura c’è una sottostazione della rete gestita
dalla stessa utility proprietaria del nuovo impianto di
accumulo: servirà per compensare fluttuazioni sul breve
periodo che possono creare danni e black-out.
Il sistema, realizzato da Younicos, ha una potenza di 5 megaWatt. È costato circa 6 milioni di euro, di cui 1,3 milioni
stanziati dal ministero dell’Ambiente tedesco. L’impianto
avrà un ruolo significativo nella transizione che permetterà
alla Germania di portare la quota delle rinnovabili nel mix
energetico dal 25% attuale al 40-45% nel 2025 e al 55-60%
nel 2035. L’investimento del governo sull’impianto è in
linea con la sensibilità del paese nei confronti delle energie
rinnovabili. Fondamentale il ruolo delle batterie, una sorta
di salvadanaio dell’energia, capaci di surrogare il controllo
di potenza di una tradizionale turbina da 50 megaWatt.
(fonti: www.qualenergia.it, www.casaeclima.com)
Svolta Rockfeller: passa alle rinnovabili
Sempre meno petrolio,
sempre più energia verde:
la svolta a sorpresa dei
Rockfeller
Dal combustibile fossile all’energia
verde. Standard Oil, una delle aziende
leader nelle produzione di greggio, si
converte alla green economy.
O meglio, a farlo è la fondazione proprietaria, la Rockfeller Brothers Fund,
cioè gli eredi di una famiglia tra le più
SIEnergiaNEWS
ricche e potenti al mondo, oltre che
storicamente legata al petrolio.
Ecco perché l’annuncio ha scosso
l’ambiente, ma questo è: il marchio
americano ridurrà progressivamente i
propri investimenti in progetti riguardanti le energie fossili, una notizia
resa nota durante il vertice straordinario delle Nazioni Unite sul clima a
New York.
L’obiettivo è contribuire alla lotta al
surriscaldamento climatico.
La strategia che porterà il fondo a
occuparsi sempre meno di energie
Cinque.2015
di vecchia generazione e sempre più
di rinnovabili è articolata in più fasi.
Ma la sostanza risiede nell’eliminazione degli investimenti su carbone e
sabbie bituminose, che costituiscono
le due principali fonti di emissioni
di anidride carbonica. Investimenti
che costituiscono circa l’1% del
portafoglio della multinazionale, già
comunque finanziatrice di progetti di
sviluppo sostenibile a New York, nella
Cina meridionale e nei Balcani.
(fonti: www.wallstreetitalia.com,
Giornale di Sicilia)
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