SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT PROGETTO EDUCATIVO
ANNO EDUCATIVO 2013/ 2014
MICRONIDO LA TROTTOLA
BABY
F.I.S.M
CITTA’ di LECCO, LOCALITA’ GERMANEDO VIA ASILO MONUMENTO N°7 1
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT CHI SIAMO Il Micronido La Trottola Baby ha sede presso la Scuola dell’Infanzia “Monumento ai Caduti” di Germanedo (Lc) in via Asilo Monumento n°7. Il Micronido è un servizio educativo, associato FISM (Federazione Italiana Scuole Materne di Lecco), volto a favorire la crescita dei bambini dai 12 ai 36 mesi di vita. INTRODUZIONE Il PROGETTO EDUCATIVO del nostro servizio La Trottola baby ha come finalità principale quella di rendere chiara la filosofia e il modus operandi di tale agenzia educativa. Il Progetto Educativo è lo strumento attraverso cui vogliamo rendere trasparente e leggibile ciò che facciamo ed il perché lo facciamo. Ogni esperienza, ogni occasione di gioco, l’organizzazione del lavoro, dei tempi, degli ambienti, degli spazi e degli arredi è il frutto di un progetto educativo pensato e condiviso da tutto il personale. L’IDEA di BAMBINO La definizione delle finalità del servizio rivolto alla prima infanzia e delle scelte pedagogiche intraprese derivano dalla nostra IDEA di BAMBINO come SOGGETTO ATTIVO, impegnato in un continuo processo di crescita e come INDIVIDUO PORTATORE di DIRITTI peculiari del suo status. Porre il bambino al centro significa creare un contesto, famigliare e sereno, che gli permetta di esprimersi di essere ascoltato, accolto e sostenuto. Le educatrici riconoscono che ogni bambino è dotato di una propria personalità, ha proprie esigenze e desideri; non deve venire considerato come una scatolina chiusa da colmare di proposte esterne, estranee al suo essere e alla sua natura, ma come una “sorgente unica ed irripetibile che va alimentata e accompagnata nel suo naturale divenire fiume” (J.J.Rosseau). Ci proponiamo di favorire nel bambino la crescita armonica di tutti i suoi aspetti (relazionale, cognitivo, affettivo, psicomotorio) e di favorire lo sviluppo delle potenzialità che porta in sé. IDEA di GENITORE I genitori sono adulti che portano in sé un‘esperienza di vita e un’educazione che non si è esaurita con la maturità ma che continua e si arricchisce anche grazie all’esperienza di genitorialità. Ogni mamma ed ogni papà è chiamato a crescere insieme al proprio figlio. In questo loro doppio ruolo i genitori hanno il compito di conoscere e capire i loro bambini ma al contempo hanno il bisogno di essere compresi e sostenuti. Il confronto con le educatrici, con altri genitori, che è possibile realizzare nel nostro servizio risulta tanto più fecondo se vi è la capacità di riflettere su sé stessi e mettersi in continua discussione. 2
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT L’IDEA di EDUCATRICE L’educatrice d’infanzia è una figura professionale che ha precise conoscenze e competenze relative ai bambini di età compresa fra gli 0 e i 3 anni. In lei si coniugano saperi professionali e doti umane di ascolto, empatia e sensibilità. Con il suo lavoro l’educatrice accompagna il bambino per un tratto importante del suo cammino di crescita, affiancando e sostenendo la famiglia nel meraviglioso e complesso compito educativo. L’IDEA di AMBIENTE Riteniamo che la condizione indispensabile affinché il bambino cresca è che percepisca di essere ACCOLTO e AMATO. Questa esperienza, tessuto affettivo-­‐ emotivo del vissuto familiare, va ricreata e reinventata giorno per giorno anche all’interno dell’ambiente educativo. Il Micronido non deve essere un luogo intriso di formalismi, in cui predominano ordine e disciplina, ma deve indossare gli accoglienti abiti della famiglia, e deve impegnarsi a costruire un processo educativo ad hoc per ogni bambino. Occorre sempre ricordarsi che le dimensioni di sviluppo costituiscono un fattore aperto che si modifica continuamente per effetto della ricerca scientifica e per il contatto continuo con persone originali, uniche e non classificabili preventivamente quali sono i bambini. L’ambiente deve essere come un acquario in cui si rispecchino le idee, la moralità, gli atteggiamenti, le culture delle persone che lo abitano. Per agire sugli ambienti occorre formare MENTE – OCCHI-­‐ CUORE. Un ambiente povero di stimoli rende opache e atrofizza le percezioni sensoriali di chi lo abita. Se l’ambiente riesce ad essere FACILITANTE, CONTENENTE ed INTEGRATO (ovvero offre al bambino sicurezza e continuità ), STIMOLANTE e PROPONENTE (cioè favorisce l’emergere e lo sviluppo delle potenzialità e competenze del bambino) potrà considerarsi un luogo EMOZIONALMENTE significativo per ogni suo abitante. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI: CENTRALITA’ DELLA FAMIGLIA Crediamo in un servizio educativo che collabora strettamente con la famiglia nell’educazione del bambino, in un servizio educativo che non sostituisce i ruoli parentali e che non rimane una semplice assistenza, ma che svolge una funzione attiva. La partecipazione della famiglia è centrale e indispensabile e si attua: • nei colloqui personali con le educatrici • nelle assemblee di classe • nei momenti di convivenza, quali feste, preparazione di lavoretti per il Natale, Pasqua etc. • negli incontri serali organizzati dalla scuola con esperte di tematiche educative L’obiettivo di questi ultimi è quello di favorire i rapporti tra le principali agenzie educative coinvolte nell’educazione del bambino e di creare una collaborazione operativa. 3
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT Inoltre l’incontro quotidiano tra le educatrici e le figure genitoriali che accompagnano o vengono a prendere il bambino favorisce lo scambio d’informazioni tra famiglia e il servizio educativo per una corresponsabilità educativa. DISABILITA’ Dall’art. 4 dello Statuto dell’Ente: “La scuola accoglie tutti i bambini i cui genitori o chi esercita la potestà, accettandone il progetto educativo, ne richiedono l’iscrizione, inclusi i bambini in condizione di svantaggio fisico, psichico, economico, sociale o famigliare, per i quali si preoccupa di assicurare la frequenza, collaborando con la famiglia ed i servizi sanitari e sociali presenti sul territorio. Il regolamento interno al Piano dell’Offerta formativa della Scuola, approvato dal Consiglio di Amministrazione, stabiliscono, nel rispetto dei principi statutari, le norme, le modalità di ammissione di frequenza ed il progetto educativo.” Il bambino disabile non è un bambino “diverso”, è un bimbo con tanta voglia di sperimentare, giocare, apprendere, crescere come tutti i bambini. Il bambino con disabilità richiede, in ambito educativo, un’attenzione particolare, un sostegno e un progetto didattico individualizzato e unitario. Nell’ottica della continuità scolastica egli ha il diritto di intraprendere un cammino sempre coerente, privo di fratture e in grado di mantenere un rapporto individualizzato. Essendo il nostro servizio associato alla FISM, possiamo avvalerci della preziosa collaborazione dei professionisti che operano nella associazione. INTEGRAZIONE CULTURALE Alla base del progetto educativo del nostro servizio si può collocare la cultura dell’ACCOGLIENZA. Il rispetto per le diverse culture familiari di provenienza garantisce la centralità del bambino e il rispetto dei suoi diritti. La comunicazione diventa un bene fondamentale. Occorre così favorire l’incontro e lo scambio tra le famiglie per alimentare il dialogo e la conoscenza reciproca. Le educatrice possono divenire mediatrici di tale confronto, creando e programmando occasioni di incontro (feste, incontri serali con specialisti, merende etc.) Occorre poi ricordarsi sempre che per INTERCULTURA non va inteso solo l’incontro fra diverse etnie, ma anche quello tra mentalità differenti all’interno del nostro servizio educativo. CONTINUITA’ VERTICALE E TRASVERSALE CON LE ALTRE AGENZIE EDUCATIVE La continuità verticale con la realtà della scuola dell’infanzia avviene attraverso un percorso programmato detto RACCORDO. I bambini nei mesi di maggio o giugno vivono all’interno della scuola dell’infanzia una mattina speciale in cui giocano, conoscono l’ambiente, le insegnanti ed i compagni futuri; è un’esperienza emozionante per i bambini ed è tutelata dalla presenza dell’educatrice del servizio della prima infanzia. 4
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT Esiste una continuità trasversale che si attua principalmente con le famiglie dei bambini, con le scuole dell’infanzia e servizi prima infanzia limitrofi e con le agenzie educative presenti sul territorio: la parrocchia, l’oratorio, le comunità sociali, le cooperative sociali. ELEMENTI di METODO EQUIPE EDUCATIVA Al Micronido operano: una coordinatrice, due educatrici e coloro che si occupano del servizio di refezione. COMPETENZE DEL PERSONALE La coordinatrice e il personale educativo, con qualificata esperienza ed in possesso del titolo di studio così come richiesto dalle normative regionali, cui viene fornito costante aggiornamento, consulenza e formazione (formazione esterna Fism di 20/30 ore con specialisti, e autoformazione) attendono rispettivamente a compiti specifici. La coordinatrice: § coordina gli aspetti organizzativi generali del servizio; § coordina gli educatori nell’elaborazione del progetto educativo e nella verifica della sua attuazione, nella piena valorizzazione delle risorse umane e professionali disponibili; § cura i rapporti con le altre istituzioni per l’infanzia presenti nel territorio; Le educatrici hanno il compito di accudire, vigilare ed educare i bambini fornendo loro un giusto supporto emotivo e fisico e un continuo stimolo per assicurare una crescita serena ed adeguata. Le educatrici si occupano delle iniziative di raccordo con le famiglie. L’equipe educativa s’incontra mensilmente per confrontarsi, progettare e collaborare. L’EDUCATRICE di RIFERIMENTO L’educatrice di riferimento si fa carico dei bisogni e delle richieste del bambino e della famiglia, ascoltandone le esigenze, rispettandone i tempi e i ritmi di adattamento e crescita. L’educatrice di riferimento facilita la conoscenza del nuovo ambiente, delle altre figure adulte e degli altri bambini presenti. Concretamente, a inserimento avvenuto, l’educatrice di riferimento è l’interlocutrice privilegiata dei genitori, è la persona che cura i momenti significativi della giornata. LO SPAZIO Consapevoli del fatto che i bambini sono ciò che gli adulti e gli ambienti consentono loro di essere, sicuri che lo spazio sia linguaggio molto potente e condizionante la strutturazione dei nostri spazi è pensata in funzione del bambino e dei suoi bisogni. Lo spazio vuole essere accogliente, caldo, curato, orientato al gusto e all’espressione della pedagogia e delle scelte educative dei nostri servizi. 5
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT È uno spazio che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, esplorazione, espressione, affettività e socialità. La scelta degli arredi e oggetti vari è finalizzata a creare una funzionale, sicura ed invitante esperienza di crescita per l bambino. Il MICRONIDO si trova al piano terra. L’ambiente è suddiviso in due luminose aule, inoltre sono presenti i servizi igienici a misura di bambino e dotati dell’angolo per il cambio. La cucina, la sala da pranzo e la segreteria sono in condivisione con la scuola dell’infanzia. Con il Centro Prima Infanzia condivide IL CORRIDOIO, dove sono disposti gli armadietti contenenti i beni personali di ogni singolo bambino (gli armadietti sono contrassegnati con il disegno di un animale) e un ampio spazio esterno attrezzato con scivoli, altalene e ricoperto da erba sintetica. Nelle sezioni gli spazi sono suddivisi in angoli, pensati in base all’età dei bambini e così denominati: • angolo morbido: dotato di tappeto morbido e cuscini dove potersi rilassare, guardare un libretto, abbracciare un peluche o farsi coccolare dall’educatrice; è l’angolo utilizzato per il saluto mattutino del “benvenuto” e di inizio giornata. Le pareti circostanti sono attrezzate con tasche contenenti libri (cartonati o realizzati dalle educatrici con cartellette trasparenti) visionabili dai bambini; • angolo attività: presenta un tavolo rotondo e sedie avvolgenti dove i bambini si possono sedere per disegnare, pitturare, manipolare, travasare, a seconda dell’attività proposta. • Lo stesso tavolo è utilizzato anche come “tavola da pranzo” nel momento della merenda a metà mattina e nel momento del pranzo; • angolo lettura e giochi in scatola: presenta un tavolo colorato sopra il quale i bambini possono sfogliare un libretto, giocare con i puzzle, con i giochi ad incastro di legno etc. • angolo cucina: dotato di una cucina giocattolo realizzata in legno, scaffale a loro portata con pentolini, posate e stoviglie di vari materiali, frutta, verdura cibo giocattolo, tavolino, sedie. • angolo gioco libero -­‐travestimenti: arredato con contenitori trasparenti (riempiti da mattoncini di diverso materiale, cagnolini, stoffe, borse e cappelli) e uno specchio alla loro altezza.. I bambini possono aprire il contenitore scelto e divertirsi; • Angolo del riposo: spazio arredato con brandine e un armadio contenente l’occorrente per il riposo di ciascun bambino; le pareti sono decorate con tante piccole stelle. IL TEMPO COME RISORSA I tempi della quotidianità hanno un’importanza particolare nei nostri servizi per la prima infanzia: la routine costituisce il “telaio” su cui costruire molteplici intrecci. Il bambino ha bisogno di avvenimenti che si ripetono regolarmente, di abitudini che donano sicurezza e benessere. La giornata con i suoi von i suoi “tempi” ben suddivisi diviene contenitore di relazioni, attività, significati, in un equilibrio tra quiete e attività, routine e novità. L’organizzazione che prevediamo non è mai data una volta per tutte, se non nelle linee essenziali; infatti è soggetta a continue elaborazioni e riflessioni per individuare le strategie più efficaci in base al gruppo di bambini: flessibilità è la nostra parola d’ordine. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA 6
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT LA GIORNATA AL MICRONIDO Ore 8.00 – 9.30: ACCOGLIENZA creando un clima di attesa e ingressi personalizzati. Ore 9.30 – 10.00 SALUTO e PREGHIERA canti, giochi legati all’auto identificazione Ore 10.00-­‐ 10.30 MERENDA a base di frutta Ore 10.30-­‐ 11.15 ATTIVITA’ STRUTTURATA o gioco libero Δ Ore 11.15-­‐ 11.30 CAMBIO e igiene personale ♥ Ore 11.30-­‐ 11.45 ci prepariamo per il pranzo Ore 12.00 PRANZO  Ore 13.30 – 15.30 RIPOSO accompagnato dalla lettura di fiabe, musica e rilassamento ∗ Ore 15.30 – 16.00 RISVEGLIO e RICONGIUNGIMENTO con i genitori Δ : Annualmente, dopo un periodo di osservazione e conoscenza, l’equipe educativa progetta un PIANO di LAVORO che vede i bambini protagonisti attivi di varie attività, giochi e laboratori (manipolazione, travasi, pittura, gioco simbolico etc.). Il piano di lavoro viene presentato alle famiglie all’inizio in un incontro all’inizio del mese di ottobre. ♥ : I momenti del cambio e dell’igiene personale dei bambini rivestono una notevole importanza poiché consentono una maggiore intimità e vicinanza (fisica e affettiva) ed una sorta di piccolo rituale, individualizzato per ciascun bambino. Tale rituale può di stimolare lo sviluppo del bambino su più piani: cognitivo, linguistico, sociale, emotivo e relazionale. Inoltre il cambio condiziona la struttura temporale del servizio e dell’attività delle educatrici e del loro gruppo. : Il momento del pranzo permette molteplici interazioni: tra educatrice – bambino e tra bambini. Il pranzo permette di sviluppare l’attaccamento sicuro e il calore umano, di aumentare la sensazione di benessere psicofisico dei bambini e la loro autonomia. Un’atmosfera calma e piacevole, i posti fissi a tavola e i rituali (canzoni, apparecchiatori, consegna delle bavaglie) rendono il pasto un’occasione di socializzazione e di apprendimento delle prime regole sociali. ∗: Il riposo pomeridiano è delicato ed importante. Le informazioni fornite dal genitore alle educatrici durante i primi incontri e scritti nella scheda conoscitiva consegnata ad inizio anno, sono di grandissima utilità poiché aiutano le educatrici a preparare il momento del sonno in modo da renderlo il più vicino possibile alle abitudini del bimbo. Per un approccio sereno e sicuro a questo momento sono fondamentali il rispetto della ritualità (nei gesti e nei comportamenti) e la regolarità negli orari. Inoltre è importante che il momento che precede il riposo sia caratterizzato da attività rilassanti che facilitino la predisposizione, sia fisica che mentale, ad addormentarsi. In occasioni speciali come Il S.Natale, Pasqua e fine anno organizziamo momenti di festa insieme alle famiglie. Momenti importanti per trascorrere del tempo insieme. 7
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT L’INSERIMENTO L’inserimento del bimbo al Micronido è un momento importante e delicato, sia per il piccolo ospite, sia per la sua famiglia. I genitori si presentano al servizio prima infanzia nella prospettiva di iscrivere il proprio bambino ad un servizio a loro sconosciuto e quindi desiderosi di avere più informazioni possibili; dall’altra parte le educatrici hanno il bisogno di raccogliere ogni informazione utile per un sereno e positivo inserimento. Per tali motivi è funzionale attuare colloqui e confronti tra educatrici e genitori, per così scambiare notizie, punti di vista, per mitigare eventuali preoccupazioni e per visitare il servizio. L’inserimento ha come obiettivo essenziale quello di dover assicurare al bambino un’accoglienza il più possibile serena, limitando al massimo le difficoltà legate alla separazione dal proprio genitore e al suo introdursi in un ambiente nuovo. Il bambino si trova a dover affrontare una realtà quotidiana mai sperimentata, ricca di figure adulte e di coetanei a lui sconosciuti. Per questi motivi l’inserimento avviene in modo GRADUALE. Il tempo d’inserimento varia in base alle esigenze del bambino, visto la delicatezza di tale momento, si sviluppa in almeno due settimane. IL GIOCO Libero o strutturato è l’espressione creativa più immediata del bambino. Esso gli consente di “dirsi”, di comunicare con l’altro, di apprendere e di crescere, di sperimentare e sperimentarsi, di conoscere ed esplorare il mondo che lo circonda. LA RELAZIONE Nel nostro servizio educativo tutto deve concorrere a costruire una relazione positiva e significativa, che dia valore all’esperienza del bambino e che risulti gratificante per tutti coloro che vi partecipano. I poli di questo rapporto unico e speciale sono: • il bambino e l’educatrice • i bambini tra loro • l’educatrice e il gruppo • i genitori e le educatrici PEDAGOGIA DELLL’ASCOLTO Per noi l’ascolto è una sensibilità, essere disposti a provare quello che gli altri provano, che siano adulti o bambini. Ma cosa ascoltare? Il cuore, i bisogni, le paure, le attese e i desideri. 8
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT Ascoltare per conoscere, per accogliere, per amare. Ad un ascolto attivo associamo un’attenta OSSERVAZIONE. Osservazione realizzata da due educatrici che hanno così la preziosa possibilità di confrontarsi. Osservazione che viene documentata con griglie e diari di bordo. La documentazione viene arricchita da filmati, foto che creano una memoria storica che da spessore e valore al lavoro educativo svolto. OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE STRUMENTO basilare per la verifica è ancora L’OSSERVAZIONE, attraverso questa si possono cogliere i veri bisogni del bambino. L’educatrice deve essere disponibile ad un continuo cambiamento, verificando e valutando di volta in volta l’atteggiamento più idoneo. La verifica del percorso educativo è svolta in equipe attraverso il confronto e l’osservazione ed è costituita da diversi tempi: INIZIALE: serve per individuare i livelli di partenza del bambino, gli interventi educativi differenziati e per attivare una riflessione sui bisogni del bambino e sui presupposti teorici che guidano le scelte del personale educativo. IN ITINERE: serve per riflettere sul percorso didattico che si sta attuando e per modificare se necessario gli interventi. FINALE: permette di cogliere l’evoluzione del bambino dal suo ingresso al nido, alla sua uscita, gli esiti del lavoro complessivo del team educativo, il rapporto tra il progetto e la sua esecuzione e il confronto tra le educatrici e i genitori. PROGETTAZIONE CURRICOLARE FINALITA’ Porsi degli obiettivi non vuol dire avere delle strade certe da percorrere per raggiungere il nostro fine. Le strade sono sempre da tracciare in relazione ai bisogni e motivazioni del bambino. A nostro parere non si può avere una scaletta preordinata delle azioni strutturate da far fare ai piccoli per raggiungere quel dato obiettivo, poiché non rispetteremmo il bambino; per questo motivo un abile educatore è per noi colui che ha chiari gli obiettivi generali da perseguire e che attraverso l’osservazione, la fantasia, la creatività è capace di creare un contesto atto a rispondere all’esigenza reale del bambino. Il rispetto dei tempi e ritmi di apprendimento di ogni singolo bambino è per noi importantissimo. AUTONOMIA 9
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT Il tema dell’autonomia ha per noi una rilevanza notevole; molte teorie pedagogiche, come quella montessoriana hanno rivelato come un bambino educato all’autonomia manifesti una spiccata vitalità, intraprendenza e creatività. Osservando giorno per giorno, anno dopo anno i bambini accolti nella nostra struttura, ci siamo rese conto direttamente con la nostra esperienza concreta quanto un bambino con un elevato grado di autonomia si sappia muovere con sicurezza e serenità nell’acquisizione delle diverse competenze motorie, cognitive, affettive che caratterizzano la vita di un essere umano dai 0 ai 6 anni. La presenza discreta dell’adulto che ripone la giusta fiducia nel piccolo è il requisito fondamentale se si vuole stimolare l’autonomia. L’AUTONOMIA, intesa da noi come il piacere di fare sa soli e non come il saper fare da soli è così diventato uno degli obiettivi cardine del nostro progetto educativo. IDENTITA’ Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, come individuo che sperimenta diverse forme e ruoli: figlio, compagno, amico, maschio, femmina, componente di una comunità. AFFETTIVITA’ Non esiste educazione senza una relazione affettiva tra adulto e bambino. Attraverso la sicurezza che scaturisce da un solido legame, il bambino affronta tutte le esperienze funzionali allo sviluppo della propria personalità con slancio e forza. In un contesto del genere anche un”NO” viene accettato, non è una rottura del legame ma un sostegno alla crescita. L’equipe educativa si mostra rasserenante e stimolante, prestando particolare cura alla genuinità della relazione ed evitando quindi convenzionalità e forzature artificiose. Funzionale al nostro obiettivo è inoltre a creazione di un ambiente, specie nel momento dell’accoglienza, caldo e rassicurante, quasi familiare. In questo clima il bambino potrà acquisire la sicurezza che gli consentirà di vivere pienamente qualsiasi esperienza. SOCIALITA’ I bambini accolti nel nostro servizio possono mostrare un relativo interesse alla dimensione sociale, impegnati come sono nella conoscenze ed espressione delle loro individualità. Le relazione sociali che più interessano al bambino sono quelle con la figura adulta dispensatrice di attenzioni e sicurezza, ma la vita in luogo educativo, come lo è il nostro servizio, lo porta inevitabilmente al confronto con i suoi pari, con i quali deve condividere spazio, oggetti e attenzioni. Per tale motivo riteniamo importante guidare e accompagnare il bambino, sin da così piccolo, verso giusti comportamenti che gli possano garantire delle sane relazioni sociali. Per fare ciò offriamo la possibilità al bambino, attraverso giochi, senza forzature, di vivere direttamente l’importante esperienza che è la condivisione. 10
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT SVILUPPO CORPOREO Da Rosseau a Montessori, da Piaget a Stern sono tutti concordi ad evidenziare come l’esplorazione dell’ambiente e le prime interazioni sociali, la costruzione dell’identità e i primi livelli di concettualizzazione, avvengano sulla base del movimento e del coordinamento spazio-­‐ temporale tramite l’esperienza della corporeità. Con il corpo il bambino conosce se stesso e il mondo esterno, con il corpo comunica e si misura. Porre il corpo al centro del processo educativo significa incentivare alcune esperienze basilari del sé. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di stimolare il bambino alla conoscenza del proprio corpo, alla libera espressione e comunicazione attraverso di esso e all’affinamento delle competenze motorie e sensoriali. Particolare attenzione viene riservata alla ricerca della giusta sintonia tra gestualità e comunicazione verbale favorendo così la fluidità e la chiarezza nella trasmissione dei messaggi. SVILUPPO COGNITIVO Sul piano cognitivo, legato allo sviluppo e all’affinamento del linguaggio, all’emergere di competenze logico-­‐matematiche e soprattutto alla capacità di vivere in maniera originale e creativa le esperienze, tante e diverse sono le teorie pedagogiche. Alla Montessori dobbiamo la sperimentazione della valenza del “fare da sé” del bambino come strumento che accelera i processi di costruzione di competenze esplorative e cognitive. A Rousseau piaceva sottolineare come l’ambiente naturale fosse un’inesauribile fonte di input all’attivazione e all’affinamento di processi cognitivi semplici e complessi. Il filosofo ginevrino urlava la necessità di rispettare i tempi dell’infanzia e di porre l’attenzione sulle facoltà innate di un bambino e sulla sua capacità di svilupparle in condizioni ambientali di amore e libertà: le sole in grado di portarlo per mano verso le frontiere dell’auto-­‐costruzione della propria personalità. Cercando di adattare le geniali intuizioni di Montessori, Rousseau al nostro contesto socio-­‐culturale e agli obiettivi pedagogici che ci siamo posti, tendiamo soprattutto ad agire sul piano delle motivazioni del bambino, tentando di alimentarle, poiché siamo convinti che la crescita di qualunque processo cognitivo (ad ogni età), sia proporzionale al grado di motivazione che c’è nell’affrontare le esperienze. Spesso le attività da noi proposte si vestono degli abiti magici del gioco che sollecita naturalmente l’interesse del bambino ed aumenta i coefficienti di ricettività cognitiva. ALTRI OBIETTIVI Dopo l’analisi di quelli che sono le finalità principali del nostro Progetto Educativo è bene considerare alcuni altri fini che ci proponiamo di raggiungere col nostro lavoro di educatori: 11
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT • Autostima: è l’input a qualsiasi nuova esperienza. Un bambino che non ha una buona reputazione di sé tende a isolarsi e a non esplorare le meravigliose potenzialità del suo corpo e della sua mente. Lavorare sull’autostima significa innanzitutto osservare con attenzione il bambino alle prese sempre con l’acquisizione di qualche competenza, far percepire la nostra rassicurante presenza e non facendo loro mancare i complimenti e i rinforzi positivi quando per esempio imparano a stare seduti, a gattonare, a camminare correre e saltare. • Sicurezza: sicurezza non significa limitare l’esplorazione corporea dei piccoli. Un bambino che non si muove sarà probabilmente molto impacciato e qualsiasi esperienza diventerà potenzialmente pericolosa a causa dell’assenza di destrezza e agilità. Un ambiente sicuro è costruito per stimolare le esperienze corporee, poiché è il bambino stesso, che acquisendo con naturalezza le innumerevoli potenzialità del suo abile corpo, diviene il miglior garante della propria sicurezza. • La giusta comunicazione: è la prerogativa di qualsiasi rapporto tra esseri umani. Mentre l’adulto utilizza prevalentemente la comunicazione verbale, quella dei bambini è fatta di gesti, sguardi e tensioni corporee. Se noi educatori non prestiamo molta attenzione a questo assunto rischiamo di non percepire il messaggio che ci arriva e conseguentemente rispondiamo non adeguatamente. Spesso noi adulti cadiamo nell’errore di considerare i bambini come delle bottiglie vuote da riempire e mai da cui attingere, ma dobbiamo sempre ricordarci che se rendiamo la comunicazione unilaterale priviamo il rapporto di qualsiasi evoluzione, perché un bambino per ascoltarti vuole essere ascoltato. • L’alimentazione: Oltre a porre la giusta attenzione alla scelta dei prodotti è importante lasciar vivere serenamente al bambino il momento del pasto, facendolo fare da sé, rispettando i suoi tempi e non forzandolo in alcuna maniera di fronte a pietanze che non gradisce. Ebbene sì i bambini hanno dei gusti e non priviamoli del gusto di sporcarsi! 12
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT “ Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito e torna a casa sporco: vuol dire che ha giocato, si è divertito, si è dipinto addosso, ha usato i propri sensi, è entrato in contatto fisico ed emotivo con gli altri” (Paolo Crepet) 13
SCUOLA DELL’INFANZIA “MONUMENTO AI CADUTI”-­‐ LECCO GERMANEDO-­‐ TEL/FAX 0341494660 WWW.ASILOMONUMENTO.IT Germanedo, ottobre 2013 L’elaborazione del Progetto Educativo è stata effettuata a cura della Coordinatrice e del Personale Educativo 14
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