da un’idea di Sandra Manzi e Massimiliano
Filippi, una raccolta di tutti gli articoli e i
comunicati prodotti ed emanati da FederFauna,
assieme ad una accurata rassegna stampa di
settore, tratta da media nazionali e locali.
Realizzazione PDF a cura di FederFauna - Via
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Chi siamo
FederFauna e' una Confederazione Sindacale che
riunisce Associazioni di Allevatori, Commercianti e
Detentori a vario titolo di Animali. FederFauna difende
e promuove le attivita' umane tradizionali connesse
agli animali e l'economia e l'occupazione che esse
producono. Difende i Cittadini che lavorano con gli
animali ed i semplici possessori, adoperandosi per la
tutela dei loro diritti. Ma non solo: FederFauna e' una
realta' giovane e dinamica che tutela gli animali, non
sostenendo ideologie che producono spesso effetti
opposti ai buoni intenti sbandierati e urlati, ma
difendendo le molteplici funzioni che gli animali
hanno per l'Uomo. Le attivita' economiche e ludiche
umane connesse agli animali hanno prodotto e
tuttora producono benessere, posti di lavoro, imprese
piccole e grandi e strutture socialmente utili per
l'Uomo, rappresentando contemporaneamente per gli
animali, l'unica vera garanzia di conservazione. Chi
lavora con gli animali e' il primo ad avere a cuore il
loro benessere.
Milani, Pasquale Gionti, Elettra Grassi, Damiano
Legramandi, Sara Maestri, Giovanni Mandelli,
Roberto Marescotti, Aldo Mariani, Gianni Mattiolo,
Eva Minotti, Bianca Montico, Monica Sandrolini,
Walter Nones, Marco Nosenzo, Francesco Parmiciano,
Susanna Penzo, Karolina Klaudia Pocieha, Andrea
Perteghella, Simone Pletto, Emanuele Righi, Denis
Rinaldi, Lodocico Valenza, Angelo Sed, Alberto
Veronesi, Michele Visone, Massimo Zaratin.
Segretario Generale
Massimiliano Filippi
Responsabili Ufficio Stampa
Sandra Manzi
Massimo Zaratin
In questo numero:
Comunicati e news in evidenza..…………..2
Ne s Alleva ento………………………………1
News Commercio e Servizi………………….15
Ne s Circo e Zoo…………………………………18
Ne s varie…………………………………………. 1
Opportunità e Bandi……………………………
Annunci dei Soci………………………………….
Modulo di iscrizione……………………………32
Il Comitato Direttivo
Massimiliano Bacillieri, Pierlio Baratta, Massimiliano
Bertolucci, Giovanni Boccù, Fabio Bonciolini, Luca
Bragagni, Roberto Brandalesi, Vincenzo Calamunci,
Marco Carrozzi, Andrea Defranza, Gianluca Fanni,
Roberto Del Fiandra, Domenico Di Berardino,
Massimiliano Filippi, Maximilian Walter Figel, Gabriele
Sostienici con un bonifico
IBAN: IT 27 P 02008 12121 000102734829
Pag.1
FederFauna patrocina il 27mo Palio dell'Oca di Luneo - 05 Novembre 2014 - Con la tradizione
dell’O a di “a Marti o, ritor a a Mira o a he la orsa dei si pati i pe uti. La storica gara che vede una partecipazione
se pre più res e te di a i i, si terrà do e i a 9 ove re ei pressi del ristora te 9 al Paradiso di Lu eo. Il ritrovo è
previsto per le ore 9.00 con la registrazione delle oche partecipanti e conseguente visita veterinaria che certifica il buono stato
di salute delle atlete he vivo o elle ase di a pag e, a udite a orevol e te tutto l’a o, proprio i virtù di uesto
i porta te appu ta e to. Prese te o e l’a o s orso l’ a ulo a , per le eve tuali emergenze sanitarie. Partenza della
corsa, ore 10.19. Gli organizzatori esprimono soddisfazione per essere riusciti a mantenere viva negli anni una tradizione che
assume significati importanti per tutti, animali compresi. Oltre ad essere infatti una festa dei bambini, va specificato che questi
eve ti servo o proprio per reare u i teresse dell’uo o ei o fro ti degli a i ali. La storia i seg a he laddove sparis e
l’i teresse dell’uo o per u a razza a i ale da ortile, uesta è desti ata ad esti guersi. Ora gli abitanti del luogo, grazie a
questa manifestazione, hanno ripreso lentamente ad allevare amorevolmente le oche che diventano nel tempo dei veri e propri
animali da compagnia per le famiglie. No
a hera o a he uest’a o le sorprese ed i ri hi premi per i vincitori.
Quest’a o i sarà u pre io a he per l’o a he vi erà il palio, o il diritto di s orrazzare da sola per tutta la gior ata (o se
preferisce in compagnia di una oca di suo gradimento) in un grande bosco recintato, al sicuro dalle volpi; una sorta di centro
Wellness per oche con percorsi fatti di erba freschissima, mangimi di prima qualità rigorosamente biologici ed ampia piscina per
il bagno. L’Eve to è patro i ato dalla Fo dazio e Cultura Rurale – Onlus e da FederFauna, con la presenza dei Dirigenti
Nazio ali. Novità a he per ua to riguarda la e efi ie za. Quest’a o i fatti il Palio ospiterà Teletho . Il oordi atore
provi iale, l’Avv. “tefa o Tiga i, sarà prese te o u a lotteria per soste ere la ri er a s ie tifi a. Tra i premi un prezioso
orologio offerto da Leonardo Gioielli di Mestre. Come tutti gli anni non mancheranno a fine gara i risotti, la pasta ed il vino
offerti dal ristora te 9 al Paradiso .
Palio di Luneo, successo: felici grandi,
bambini ed oche, raccolti fondi per
Telethon
11 Novembre 2014 - "Grande successo per la 27ma edizione
del "Palio dell’O a di Lu eo" disputatosi do e i a s orsa a
Mirano (VE). L'evento, organizzato dal ristorante "19 al
Paradiso", e' stato patrocinato da FederFauna, dalla
Fondazione Cultura Rurale Onlus e dall'Associazione per la
Difesa e la Promozione della Cultura Rurale Onlus. Alle
premiazioni, in rappresentanze delle stesse, Massimiliano
Filippi, Massimo Zaratin e Attilio Lunardi.
Ha vinto per il secondo anno consecutivo l'oca "Via col vento", condotta da Enrico Lucato di Mirano (VE). Via col
vento si e' cosi' aggiudicata una vacanza di relax in un "centro benessere" per oche, con erba fresca, cibi genuini ed
una ampia vasca per il bagno, in un grande bosco recintato, al riparo dalle volpi.
Co e tutti gli a i il Palio dell’O a si e' di ostrato u a gior ata di festa per i a i i he, u erosi, ha o
partecipato alla corsa. Felici anche i grandi e le oche che hanno potuto fare un po' di jogging lungo Via Luneo, chiusa
al traffico per l'occasione, soddisfatti gli organizzatori per la perfetta riuscita dell'evento e soddisfatti anche i
Veterinari che hanno potuto constatare l'ottima salute degli animali e il rispetto del loro benessere da parte di tutti.
E' inconfutabile come, al contrario di quanto sostenga l'ideologia animalista, queste tradizioni, oltre a rappresentare
un importante momento di incontro tra le persone, in particolare i bambini, e gli animali, siano essenziali anche per
il benessere delle oche che vengono amorevolmente curate tutte l'anno proprio in virtu' di questa gara.
La giornata e' stata anche occasione di beneficienza, con la presenza di una lotteria organizzata da Telethon. Piu' di
mille euro raccolti per sostenere la ricerca. - Autore: MZ
Pag.2
San Martino in Ungheria, chi se ne frega di Report: stufato
d'oca e foie gras per tutti
e la notte si dor e in caldi e soffici piu oni…
12 Novembre 2014 - L'Ungheria e' in Europa un vero baluardo
della Cultura Rurale, dove il settore primario e' ancora tale e
dove le persone custodiscono gelosamente le tradizioni. Tra
esse quella, a San Martino, di mangiare l'oca: l'animale che
secondo la leggenda con il suo starnazzare e sbattere le ali
fece scoprire il Santo, nascostosi perche' per umilta' non
voleva essere proclamato vescovo.
Cosi', mentre in Italia gli urbani internauti si indignavano per un filmato sulla spiumatura delle oche (estorto con
l'inganno ad ignari poveracci in una stalla sperduta chissa' dove nella puszta ungherese), in Ungheria un po'
ovunque si festeggiava con prelibatezze a base d'oca e foie gras. A Siofok, sul Lago Balaton, e' stato cucinato e
servito uno stufato d'oca di ben 6mila litri e si e' brindato con tutti i tipi di palinka, alla faccia della Gabanelli e degli
animalisti italiani!...
Scherzi a parte, in realta', praticamente nessuno in Ungheria sa nemmeno dell'esistenza di una polemica in Italia
sulla produzione di piumino e i pochi che abbiamo messo al corrente noi nell'apprenderlo si sono fatti grasse risate
pensando si trattasse di una burla. Quando abbiamo detto loro che era vero, ci hanno chiesto come sia possibile che
in Italia, con i problemi economici che ci sono, alla vista di persone che spinte dalla miseria spiumano un'oca per 30
centesimi ci sia gente che si indigna per la sorte dell'oca, che peraltro ben curata e alimentata rigenera il suo
piumino in men che non si dica, ma anche come sia possibile che in Italia ci sia gente che crede che un'azienda,
"u a", a
esso he di azie da si trattasse, sia lo spe hio di u i tero settore…
La risposta e' semplice: in Italia molte persone hanno perso il contatto con la realta' e con le proprie radici, e ci sono
lobby che, con la disinformazione e la propaganda, fomentano questo distacco, facendolo passare per civilta', per
sfruttarlo a puri fini di marketing.
Cosi' oggi in Italia a molti sfugge che in qualsiasi settore e' possibile che ci siano operatori che lavorano meno bene
di altri, ma che per fortuna cio' non rappresenti la norma. Cosi' sfugge che nelle produzioni animali, in tutte le
produzioni animali, sia proprio la salute e il benessere degli animali a garantire migliori e piu' abbondanti
produzioni, perche' un animale malato o maltrattato non dara' mai buone performance.
Ben lo sanno, invece, gli Ungheresi, che a differenza degli Italiani, di oche (ma anche altri animali) ne allevano in
gran quantita' e quindi le vedono dal vivo tutti i giorni e non sporadicamente attraverso telecamere animaliste. Da
loro ben difficilmente si bloccherebbe l'attivita' di un'azienda che "rende", mai e poi mai sequestrandogli gli animali
per darli ad un'associazione animalista che "costa". Si perseguono, invece, i delinquenti che si introducono in una
proprieta' privata per filmare o fotografare qualche animale malato o ferito, che su migliaia ci puo' essere
e issi o, o lo s opo di ra o tare he so o tutti osi'…
E' questione di Cultura, che da noi si sta perdendo e che invece dobbiamo impegnarsi a recuperare, difendere e
promuovere, perche' e' una falsa civilta' quella che rinnega la Cultura Rurale.
Autore: Massimiliano Filippi, Segretario Generale FederFauna, Vicepresidente ACR Onlus
Pag.3
Oliviero Toscani contro la Gabanelli: ''Un'oca, voleva bastonare Moncler''
e gli animalisti rompono sempre i coglioni,
come tutti i fondamentalisti.
13 Novembre 2014 - "E' chiaro che le oche vengono spennate, lo sappiamo
tutti. Da dove arrivano le piume delle oche, dal cielo?"
La puntata di Report sul lusso e sulla produzione all'estero dei piumini
continua a far discutere. Dopo l'amministratore delegato di Prada, Patrizio
Bertelli, si scaglia contro Milena Gabanelli anche Oliviero Toscani. In onda
durante la trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio24, il fotografo
attacca la giornalista: "Gabanelli? - dice - Un'oca, voleva bastonare
Moncler".
"La Gabanelli - ha detto Toscani - sbaglia come nella storia della pizza. E'
chiaro che le oche vengono spennate, lo sappiamo tutti. Da dove arrivano
le piume delle oche, dal cielo?". "Che scoperta che ha fatto la Gabanelli –
aggiunge - i prodotti li fanno all'estero! Lo fanno molte altre ditte meno chic
e lei va a bastonare la Moncler". "Bertelli – dice ancora Toscani – non doveva nemmeno risponderle, doveva
mandarle un'oca e dire: ho mandato il tuo ritratto". "Gli animalisti – attacca ancora Toscani – rompono sempre i
coglioni, come tutti i fondamentalisti".
Fonte (http://www.ansa.it/)
MIPAAF apre consultazione on line su etichettatura. Esprimi il tuo parere!
13 Novembre 2014 - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali rende noto che è aperta da oggi la consultazione pubblica on
line tra i cittadini sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari.
I consumatori, i produttori e gli operatori potranno esprimere il
proprio punto di vista, rispondendo ad un questionario con 11
domande sull'importanza dell'origine e della tracciabilità dei cibi. I
risultati saranno utilizzati come supporto e rafforzamento delle scelte
nazionali che l'Italia farà sul tema dell'etichettatura, che verranno
presentate a Bruxelles, in attuazione del nuovo Regolamento
sull'etichettatura che entrerà in vigore il 13 dicembre.
L'iniziativa fa parte delle misure di 'Campolibero' della Legge Competitività e ha l'obiettivo di coinvolgere la
collettività su una questione decisiva come la trasparenza delle informazioni sugli alimenti. Un ulteriore effetto della
consultazione è allinearsi ai principi generali dell'Unione europea, dove la condivisione dei contenuti delle decisioni
pubbliche costituisce da tempo una prassi consolidata.
Per partecipare alla consultazione accedere al sito www.politicheagricole.it
Fonte: http://www.politicheagricole.it/
Pag.4
Grande successo del progetto ''inalberiamo-ci'': dal ripristino del
territorio all’educazione dei più giovani al rispetto dell’a iente.
Bolzano Vicentino, lì 14 novembre 2014 - Una mattinata a
contatto con la natura, un servizio alla Comunità e
u ’esperie za for ativa i porta te per i ragazzi he ha o
partecipato attivamente alla realizzazione del progetto. Così
possiamo riassumere questa importante giornata per il
progetto i al eria o- i , u progetto realizzato grazie
all’i peg o della Fo dazio e per la Cultura rurale – Onlus ed il
prezioso lavoro dei volo tari dell’Asso iazio e per la difesa e la
promozione della Cultura rurale – Onlus, in collaborazione con
Ve eto Agri oltura e l’A
i istrazio e o u ale di Bolza o
Vicentino, che ha permesso di dare vita ad una manifestazione
di ripristino e riqualificazione paesaggistica importante, non
solo per il territorio a a he per l’edu azio e al rispetto e alla tutela dell’a ie te dei più pi oli. Coi volti
direttamente nel progetto, gli alunni delle classi IV^ e V^ della scuola elementare Giacomo Zanella di Bolzano
Vicentino, coadiuvati dai docenti e dai volontari della Fondazione per la Cultura rurale – O lus e dell’Asso iazio e
per la difesa e la promozione della Cultura rurale - Onlus, hanno opportunamente preparato il terreno per poi
procedere con le loro mani alla messa a dimora delle piantine.
Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati otte uti e dell’e tusias o ge erato ei ragazzi he ha o potuto
cimentarsi in questa attività dal sapore ludico, ma che avrà un ruolo importante nella loro formazione come
ittadi i rispettosi dell’a ie te. Il ostro o iettivo è favorire l'uso orretto e sostenibile del territorio attraverso
l'educazione ed una corretta formazione etico ambientale dei giovani e di tutti i cittadini, contribuendo in maniera
fattiva a riqualificare aree degradate, collaborare con enti, associazioni ed istituzioni nazionali ed internazionali
aventi analoghe finalità.
Il progetto i al eria o- i si uove i uesta direzio e e o ti uere o ad offrire il ostro o tri uto per h si ili
iniziative possano essere attuate anche in altri territori.
Fondazione per la Cultura rurale – Onlus
Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale – Onlus
Carrara, il ricavato dell'expo canina va agli alluvionati
18 Novembre 2014 - Sarà messo a disposizione degli alluvionati di Carrara il ricavato
dell'esposizione amatoriale canina organizzata nei padiglioni di Carrara fiere, in occasione
di Mondo Caccia, 4° salone della caccia tradizionale e sostenibile.
L'evento, previsto per domenica 23 novembre, è aperto a tutte le razze, meticci compresi.
Sarà possibile iscrivere i propri cani durante la fiera, nelle giornate di venerdì e sabato
presso lo stand dell'associazione Libera Caccia o domenica al momento dell'acquisto del biglietto della
manifestazione. Sicuramente un modo concreto per far sentire la vicinanza alla popolazione colpita dai disastri delle
ultime settimane.
Fonte (http://www.bighunter.it/)
Pag.5
Collari a impulsi per addestramento, Bosio: ''l'uso corretto e' lecito''
Anche a fronte dei recenti fatti di cronaca della appena
trascorsa settimana, che hanno visto coinvolto un cacciatore
per aver fatto uso del collare di addestramento ad impulsi
elettro i i per addestrare il proprio a e el orso dell’attività
venatoria, si ritiene quantomeno necessaria una serena, e
quanto mai intellettualmente onesta, valutazione su questo
assai delicato tema. Nella società contemporanea nulla è
divenuto oggetto di attenzione psico-sociale come la
questione del benessere animale e, per contrapposizione,
sono grandemente irritanti per la sensibilità collettiva, i casi di
maltrattamento degli animali, che dal 2004 sono appunto
sanzionati come reato. Con la presente si vuole evidenziare
che il maltrattamento degli animali è un fatto riprovevole,
ma la sua sussistenza non può esclusivamente fondarsi sulla
sensibilità delle persone: percettibilità emotiva che per sua
natura è contestualizzata, e come tutti sappiamo, mutevole
alle condizioni temporali ed economiche, ad esempio, basti semplicemente pensare al rapporto uomo-animale agli inizi del
9 . Per o tro, dare u a defi izio e i dis uti ile ai o etti edi o veteri ari, tra ui uelli di e essere e altratta ento,
stretta e te legati alla salute degli a i ali, è u ’i presa davvero ardua, se non addirittura impossibile. Infatti, questi aspetti
clinici devono essere provati sulla base di una perizia scientifica prodotta da professionisti nel campo della scienza veterinaria.
Ed ormai, senza troppo sarcasmo, dovremmo esserci abituati ai risultati a cui pervengono le innumerevoli consulenze tecniche
richieste dalla Magistratura per giungere ad un giudizio: non di rado le perizie su di uno stesso caso pervengono a conclusioni
tutt’altro he u ivo he… Dopo questa doverosa premessa, si può facilmente comprendere come anche la questione relativa
alle possi ili riper ussio i sulla salute del a e deriva ti dall’utilizzo del ollare ad i pulsi elettro i i a fi i di addestramento
non è di facile lettura, anzi ci si ritrova a percorrere un sentiero, scientificamente poco conosciuto, e dunque, molto scivoloso
giurisprudenzialmente. Sui diversi siti web e su altrettante testate giornaliste compaiono spesso articoli che riportano condanne
per maltrattamento degli animali a carico dei proprietari che hanno fatto uso del collare elettrico, ma è bene inquadrare alcuni
punti fermi della vicenda. Nel 2006, a Roma, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha annullato per mancanza di
ido ee valutazio i te i he, u ’ordi a za o la uale il Mi istero della “alute i te deva proi ire dell’uso del ollare elettri o
ell’addestra e to dei a i: da ui il ollare elettro i o può essere ve duto ed utilizzato su tutto il territorio italia o. Nel
dicembre scorso, la Corte di Cassazione ha punito colui che faceva uso del collare elettronico a fini di addestramento, non per il
più grave reato di maltrattamento degli animali, ma per il più lieve delitto – dal punto di vista della punizione – di a a do o
degli a i ali , o ravvisa do l’ele e to del dolo ella o dotta dell’addestratore he utilizzava uesto stru e to. “e pre
sull’argo e to, al une pronun e di uest’anno e esse dal Tri unale penale di Bologna hanno visto assolvere on for ula
piena, per insussistenza del fatto, degli addestratori che avevano correttamente impiegato il collare elettronico. Non è per
nulla fuori luogo, con una buona dose di pragmatismo, fare queste due semplici riflessioni interrogative: come è possibile
di ostrare la volontà di voler pro urare un danno ad un ane nel orso dell’attività di addestra ento, se l’addestratore
utilizza lo strumento così come fabbricato e secondo le istruzioni della casa produttrice? Ed ancora, non è accettabile che
uno Stato, da un lato onsenta la produzione, la vendita, la detenzione e l’utilizzo dei ollari elettri i, e dall’altro ne sanzioni
penal ente l’uso. Quesiti questi quasi paradossali ma, nel contempo, purtroppo, quanto mai reali. Ma le invocate risposte
sono da ritenersi necessarie – come polemicamente potrebbe osservare qualcuno – non solo per gli amanti della cinofilia, o per
i cacciatori, o per gli Organi addetti alla Vigilanza, oppure per i Veterinari, ma unicamente e soprattutto per salvaguardare il
benessere dei nostri ausiliari canini nel corso delle attività di addestramento.Domande che, se come già detto in questi ultimi
a i si so o a uite o il res e te se ti e to della so ietà ei o fro ti degli a i ali, i parti olare uelli d’affezio e, a cui
appartengono a pieno titolo anche i cani da caccia, per trovare una risposta devono necessariamente continuare a confrontarsi
o l’evoluzio e te i a dei ollari elettro i i, o la s ie za edi o veteri aria, e per o essio e, o le pro u e
intervenute in diversi gradi di giudizio sulla materia. In conclusione, stante i punti cardinali fino a qui richiamati sulla questione,
a ora oggi tutta’altro he s evra da pregiudizi, il corretto uso del collare ad impulsi elettronici per finalità di addestramento
è da ritenersi lecito.
Autore: Giancarlo Bosio, Medico Veterinario e Presidente Pro Segugio Lombardia
Pag.6
Lav. l'unidicesima cosa che (non) vorreste sapere. Come spende i soldi
20 Novembre 2014 - Era l’Aprile
uando, spinto da una
grandissima voglia di conoscere i fatti ed i meandri delle Onlus
animaliste decisi di scrivere un articolo sulla LAV, la Lega Anti
Vivisezione Italiana. In realtà il mio percorso non è stato così lineare.
Tutto nato da due articoli scritti per il uotidiano “The Fielder ,
uno sul caso di Caterina Simonsen e degli insulti ricevuti ed uno sul
caso del boicottaggio della Pro-Rett proprio da parte della LAV di
Busto Arsizio e della minaccia di querela inviatami dal Presidente di
LAV Gianluca Felicetti. Molte cose, comunque, sono cambiate negli
ulti i te pi. La LAV, infatti, ha incre entato il suo “potere e la sua
azione di lobbying sulla politica e sulla italica società. Fino allo scorso
anno, infatti, pochi politici seguivano i consigli di LAV e di altre
associazioni animaliste; eccezion fatta per la Brambilla, infatti, gli altri politici cercavano, perlomeno in apparenza, di distaccarsi
da comportamenti per loro dannosi. Poi, però, è arrivato il Movimento 5 Stelle che, pur senza motivazioni scientifiche, ha
adottato una posizione forte ente “antivivisezionista co e spiegato pochi giorni fa dal “cittadino Di Maio sulla propria
acheca Face ook. La LAV, dun ue, ha au entato il proprio potenziale acino di influenza e, sopratutto…il proprio ilancio.
Co e visi ile sul sito internet della LAV, infatti, uscito il ilancio consuntivo per l’anno
ilancio al
Dice re 2013)
che ha mostrato un incremento di quasi 4 milioni di Euro. Ecco, prima di analizzare punto per punto il bilancio è necessario fare
una considerazione iniziale sulle Onlus e sulla loro situazione in questo grave periodo di recessione finanziaria. Per analizzare la
situazione ho deciso di visualizzare il ilancio di ““ave the Children“, una organizzazione internazionale di adozioni a distanza
presente in Italia con il no e ““ave The Children Italy . Osservando il ilancio di “tC si nota che, rispetto al Dicembre 2012,
l’avanzo di esercizio calato di uasi
.
Euro se ene il ilancio sia cresciuto di uasi
ilioni di Euro. Perché questo?
Perch “ave The Children, nell’ulti o anno, ha speso il % dei
ilioni di Euro raccolti per raggiungere gli obiettivi prefissati,
cioè salvare bambini nel mondo. “ola ente il % stato utilizzato per “spese di gestione , per “ave The Children in realtà
molto importanti anche per finanziare viaggi degli operatori nei paesi interessati dal programma. Ecco, ora possiamo passare a
LAV. Le disponibilità liquide di LAV sono passate, in un anno, da 2 milioni di Euro a circa 4.300.000 Euro con un aumento annuo
di quasi 2-500.000 Euro. La LAV, inoltre, ha aumentato di quasi 1 milioni di Euro le immobilizzazioni, in particolare quelle
ateriali con
.
Euro spesi per l’ac uisto di nuovi fa ricati. A cosa servono questi fabbricati? Ad ospitare animali? Ecco,
la risposta è no. Lo stesso Felicetti, infatti, tramite la propria bacheca Facebook, ha spiegato che il compito di LAV non è quello
di ospitare animali nelle proprie strutture. I costi che hanno su ito un au ento aggiore sono stati uelli di “supporto generale
sede nazionale au entati di en
.
Euro nel corso dell’anno solare. Cosa sono questi costi? In realtà. come ben visibile
su Google questi costi sono presenti solamente nel bilancio LAV e non trovano risultati in altri bilanci. La stessa “sede
nazionale , inoltre, ha generato un introito aggiunto di uasi
ilioni di Euro. Gli incassi derivanti da 5×1000 e da libere
donazioni sono in realtà rimasti piuttosto stabili mentre sono aumentati in maniera esponenziale (da 61.000 Euro a più di 3
milioni di Euro) i lasciti per eredità. La domanda che molti si faranno è? Dove sono i soldi utilizzati per le attività di ricerca
alternativa? La LAV, infatti, specifica sul proprio sito internet che si atte contro la vivisezione odo più “tetro per chiamare
la speri entazione ani ale perch “inutile nel trovare cure contro le alattie più varie. In realtà gli ultimi premi Nobel hanno
dimostrato che la sperimentazione animale è utilissima se non fondamentale ma spiegarlo a Felicetti è piuttosto complesso.
Questi fondi, però, nel bilancio LAV non ci sono. L’unica voce che potre e corrispondere a ueste attività uella dei “Costi ed
oneri da attività tipiche che però a
onta sola ente a
.
Euro sugli .
.
Euro di ilancio totale. Inso
a,
solamente il 4,9% della spesa di LAV potrebbe essere destinata allo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale.
Come fa quindi LAV a dichiararsi contraria ad un metodo se non cerca, con il metodo scientifico, di trovarne altri? Ecco, queste
le domande da fare a Felicetti ed al Consiglio di Amministrazione della LAV. Ecco, il consiglio di amministrazione, comunque,
non risponderà mai. Costa infatti più il personale di LAV (600.000 Euro) delle attività destinate alla ricerca alternativa. La LAV,
infatti, oltre ai dipendenti delle varie sedi regionali, deve stipendiare il suo Presidente, i 5 soci del Consiglio Direttivo, i 3
membri del Collegio di Garanzia ed il Collegio dei Revisori, formato da 3 membri di cui due sindaci). Non si nota, però, un
“co itato scientifico . Dove sono i grandi esperti che lottano contro la speri entazione ani ale? No, non ci sono. Ecco, sicuro
che la LAV non risponderà chiudo questo articolo. Spero abbiate gradito.
Autore: Davide Valentini
Pag.7
Premio Hitler - Come ridurre un periodo storico a tabu'.
21 Novembre 2014 - L’anno scorso ero incuriosita dall'iniziativa
del “Pre io Hitler organizzata da Federfauna e sono andata a
vedere di cosa si trattava: un’iniziativa olto forte che voleva
condannare certi atteggiamenti animalisti assimilabili a quelli
nazisti. Che uno dei rari casi documentati di Sperimentazione
Umana senza consenso sia avvenuto durante la Germania nazista
non è una forzatura, ma un fatto storico. Che giornalmente in rete
animalisti propongano di sperimentare sui detenuti e sui
prigionieri è un altro dato di fatto (nel buon nome di Beccaria,
illuminista italiano conosciuto per il suo capolavoro “Dei delitti e
delle pene , che si rigira angosciato nella to a . L'opinione del
Nazismo sugli animali rifiutava la prospettiva antropocentrica: la
tutela degli animali era fine a se stessa e non agli interessi umani.
Durante la Germania nazista era importantissima la tutela dei
diritti degli animali: Hermann Goering, uno dei principali vertici
politici del tempo, animalista convinto, lottò strenuamente affinché la sperimentazione animale fosse vietata nello Stato e il 24
novembre 1933 fu varata la prima legge al ondo a favore degli ani ali, detta “Tierschutgesetz , e la speri entazione ani ale
venne quasi del tutto abolita. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nei lager nazisti, i deportati furono utilizzati come cavie
anche per esperimenti crudeli (per esempio: verificare la resistenza umana a condizioni estreme), che in alcuni casi erano
riconducibili anche alla perversione del medico. A conflitto finito ci fu un processo contro i medici tedeschi che avevano
praticato le sperimentazioni sui prigionieri dei lager di Auschwitz, Birkenau e di altri campi di concentramento, e vennero
condannati per cri ini contro l’u anità. In uell'occasione venne e anato il Codice di Nori erga
, che sta alla ase del
concetto di "consenso informato", grazie al quale gli uomini possono essere sottoposti a sperimentazione solo se consenzienti.
Un'altra interessante questione da valutare sono le tecniche di propaganda operate dagli animalisti estremisti che presentano
diverse analogie con la propaganda nazista ideata da Goebbels, dove sono similari non solo gli aspetti teorici, ma anche gli
effetti: slogan semplicistici, ripetitività (ripeti una bugia cento, mille, un milione di volte e diventa realtà), la creazione del
“ ostro . La creazione di un “ ostro , di un ne ico, è un fattore molto importante per la coesione del movimento. I nuovi
mostri sono i ricercatori, i macellai, gli allevatori e quelli come me che a fronte dei propri studi difendono la ricerca e
sostengono l’utilità e l’i prescindi ilità attuale della sperimentazione animale. Io, che sono pure studentessa di medicina
veterinaria, sono stata personal ente etichettata co e “sadica assassina , “ricercatrice assatanata ; girano ie foto nel e ,
in alcune pagine animaliste, circondate da immagini anacronistiche di animali squartati e accompagnate da slogan pesanti,
scritti a caratteri cubitali in rosso sangue, proprio da manuale, come insegnerebbe lo stesso Goebbels.
Certo, quello che successe in quegli anni è di una gravità inammissibile e ineguagliabile, ma trovo incomprensibile il tabù
secondo il quale non si può nominare, non si può citare o non si può paragonare il periodo storico nazista, e i suoi protagonisti,
per atti comunque inammissibile anche se ovviamente di minore entità rispetto all'efferatezza che il nazismo ha rappresentato.
Quando quotidianamente vedo nelle pagine pro-ricerca che gestisco estremisti che minacciano, che propongono di abolire la
sperimentazione animale a scapito di detenuti, non posso fare altro che pensare a quello che è successo mentre Hitler era al
comando. “e una persona i chia a “ ostro per uello che secondo lui rappresento, lo dico senza pro le i, per e uesta
persona è stata vittima di una propaganda identica a quella nazista. Se vogliamo portare dei confronti vergognosi che sono stati
fatti con uell'epoca, asta che visitia o l’Olocausto Ani ale e pagine si ili, dove vengono associate le i
agini dei cadaveri
dei lager con uelle delle carcasse dei suini a
assati dopo uno sta ping out o dopo un’epide ia. Altri ese pi condannabili
sono il confronto tra quello che subivano i deportati dei lager che facevano da cavie e la sperimentazione animale praticata nei
giorni nostri. Quello che successe in quegli anni non ha nulla a che vedere con quello che succede oggi nei laboratori alle cavie
impiegate a fini sperimentali, che sono tutelati da leggi molto stringenti, come il d. Lgs 116/92 e la Direttiva 2010/63/UE sono
all'avanguardia e sono il risultato del co pro esso tra l’osservazione del enessere ani ale e le necessità della ricerca. Quello
sì, sono paragoni vergognosi che andrebbero condannati. Istituire il premio Hitler per gli animalisti estremisti da parte di
Federfauna è stato irrispettoso? E' una provocazione che poteva essere evitata? Può darsi. Sicuramente è un paragone
contestualizzato, un messaggio forte che fa ricordare che il Reich all'epoca non si è palesato all'improvviso. Bisogna ricordare
che il nazismo è stato innanzitutto sociale e solo successivamente militare, per questo ritengo che non sia così sbagliato
ri ordare uel periodo uio uando e ergono anifestazioni di nazis o so iale .
Autore: Giulia Corsini
Pag.8
Premio Hitler 2014 agli animalisti che insultarono e minacciarono Caterina
FederFauna invia fiori alla ragazza malata e promuove una sottoscrizione a favore di Telethon.
24 Novembre 2014 - L'edizione 2014 del
"Premio Hitler", istituito da FederFauna "a
condanna di chi calpesta i Diritti Umani in
nome di ideologici diritti degli animali", e'
stata vinta dagli animalisti che circa un
anno fa insultarono e minacciarono di
morte Caterina Simonsen, ventiseienne
padovana affetta da quattro malattie rare,
perche' aveva sostenuto la ricerca ed i test
sugli animali grazie ai quali oggi e' viva.
L'esito della votazione online, chiusasi il 15
di novembre, non assegna quindi
quest'anno il Premio Hitler ad un unico
"vincitore" che si e' particolarmente
distinto nell'animalismo, ma ad una
pluralita' di soggetti aventi tale requisito. In
generale i votanti hanno preferito indicare, piuttosto che un animalista, interi gruppi di animalisti in base alle loro
condotte antiumane: "gli animalisti che hanno insultato e minacciato Caterina, gli animalisti che hanno boicottato la
raccolta fondi per le bambine malate, gli animalisti che esultano per la morte di cacciatori o allevatori, quelli che
hanno insultato e minacciato i Trentini per la morte dell'orsa Daniza, quelli che boicottano o danneggiano le attivita'
produttive, ecc.". Solo scendendo nella classifica compare qualche sigla di qualche nota associazione ed i nomi di
alcuni suoi dirigenti o di politici al loro soldo.
Il dato e' molto interessante, perche' indica una sempre maggior presa di coscienza da parte della gente della
grande differenza che esiste tra l'essere rispettosi o amanti degli animali e l'essere animalisti, che equivale molto
spesso ad essere fondamentalisti che odiano i propri simili ed hanno in realta' poco rispetto anche per gli animali
che dicono di amare, perche' dimostrano di non conoscerli affatto. Recente e calzante, in proposito, la sintesi di
Oliviero Toscani, che ha detto: "gli animalisti rompono sempre i coglioni, come tutti i fondamentalisti", ed ha
aggiunto: "Non e' che se non dai ragione agli animalisti non ami gli animali. Se fossi un animale non vorrei
certamente essere difeso dagli animalisti".
FederFauna quindi oggi, 24 novembre, nell'anniversario della promulgazione della prima legge di matrice animalista
da parte di Adolf Hitler nel 1933, ha deciso di evitare la cerimonia di consegna della targa, che non avrebbe saputo a
chi consegnare.
Ha invece inviato dei fiori a Caterina Simonsen, che in ottobre e' stata nuovamente attaccata dagli animalisti, in
occasione della pubblicazione del suo libro: "Respiro dopo respiro".
FederFauna ha inoltre stabilito che da domani, fino al 10 dicembre, mettera' sul proprio sito web un banner che
inviti a fare una donazione a Telethon, che dal 1990 investe nella migliore ricerca per arrivare alla cura delle
malattie genetiche rare.
Pag.9
Jo s act: dal supera ento dell’articolo 18 al controllo su pc e cellulari aziendali:
le novità della legge delega
Con il via libera della Camera al Jobs act, la legge delega sul lavoro torna in terza lettura al Senato per l'ok definitivo. L'accordo
raggiunto tra Pd e Ncd ha lindato il testo, ecco perch non sono previste ulteriori odifiche. L’o iettivo chiudere entro il 9
dicembre e approvare i principali decreti delegati entro fine anno. Il primo decreto delegato quello su contratto a tutele
crescenti e sulla semplificazione dei licenziamenti, dovrebbe essere emanato già la prossima settimana per entrare in vigore il
1° gennaio così come annunciato dal governo. Ma ecco cosa cambia. Si crea un nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele
crescenti. Limitato il reintegro previsto per le aziende con più di 15 dipendenti. Riordino degli ammortizzatori sociali e più tutele
per la maternità. Basta co.co.co., nuove norme sui controlli a distanza. E i dipendenti di aziende in crisi potranno acquisire
l’i presa. Ecco i punti chiave in sintesi della rifor a del ercato del lavoro prevista dalle legge delega.
I LICENZIAMENTI
Il vecchio articolo 18 dello Statuto, quello che prevedeva il reintegro nel posto di lavoro nel caso di licenziamento individuali
senza giusta causa, non c’ or ai più. Già la legge Fornero del
l’aveva forte ente depotenziato. Il reintegro resterà solo
nei casi di licenziamenti nulli o discriminatori, decisi, cioè, sulla base del sesso, della religione, delle opinioni politiche ecc, del
dipendente. In questi casi, accertati dal giudice, il lavoratore licenziato avrà diritto a tornare nel suo posto di lavoro. Per i
licenziamenti economici, quindi conseguenti ad una crisi dell’azienda, sarà previsto esclusiva ente il risarci ento onetario.
Rie ergerà la cosiddetta “tutela reale il reintegro solo in alcune «specifiche fattispecie » dei licenzia enti disciplinari, ben
tipizzate in modo tale da ridurre al minimo la discrezionalità dei giudici. I tecnici di Palazzo Chigi e del ministero del Lavoro
stanno già scrivendo le nor e attuative. “i ipotizzato di li itare il reintegro ai lavoratori licenziati con l’accusa rivelatasi poi
infondata di aver co
esso un reato persegui ile d’ufficio. Più pro a il ente il reintegro scatterà uando si accerterà che il
dipendente stato licenziato sulla ase di un’accusa poi scoperta falsa, co e uella, per ese pio, di aver ru ato. Non escluso
che il datore di lavoro possa optare per il pagamento di un indennizzo ma più alto di quello previsto nelle altre situazioni. Nei
casi di conciliazione diretta tra le parti il lavoratore non dovrebbe pagare le tasse sulla cifra ottenuta come risarcimento.
IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
Il decreto attuativo sul nuovo articolo 18 sarà anche quello che introdurrà il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti.
Il governo vuole che entri in vigore dal primo gennaio del 2015 insieme agli incentivi fiscali e contributivi (eliminazione del costo
del lavoro dal calcolo dell’Irap, azzera ento dei contri uti per i pri i tre anni previsti dalla legge di “ta ilità per i neo-assunti.
È il contratto su cui sco
ette l’esecutivo. Per tutti i neoassunti co preso chi passerà da un posto ad un altro) con contratto a
tutele crescenti varranno le nuove regole sui licenzia enti. A crescere sarà solo l’a
ontare dell’indennizzo in caso di
licenzia ento ingiustificato. E crescerà con l’anzianità di servizio aturata dal lavoratore.
MENO CONTRATTI ATIPICI
Parallela ente con l’arrivo del contratto a tutele crescenti, incentivato dagli scontri fiscali e contri utivi, dovre ero ridursi le
altre tipologie contrattuali. In ogni caso il nuovo contratto non sarà l’unico contratto, co e si era ipotizzato diverso tempo fa. Il
governo ha detto che intende far morire i contratti di collaborazione (i co. co. co) ma non ha precisato quali altre tipologie
scompariranno.
NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI Ca ierà anche l’attuale Aspi assegno sociale per l’impiego), cioè la vecchia indennità di
disoccupazione, e la cosiddetta mini-Aspi, destinata oggi alle circa 300 mila collaborazioni monoc ommittenti che il governo
vuol fare rientrare nel lavoro su ordinato. La platea dei destinatari dell’Aspi dovre e essere estesa e forse anche la durata.
Molto dipenderà dalle risorse disponibili, per ora ci sono 1,9 miliardi. La riforma complessiva della cassa integrazione arriverà
solo in un secondo o ento. Nella legge già sta ilito che la cessazione dell’attività aziendale o anche solo di un ramo non
permetterà come accade oggi di accedere alla cassa integrazione.
MANSIONI E CONTROLLI
E in caso di crisi aziendali sarà possi ile de ansionare il lavoratore per salvaguardare il suo posto di lavoro. L’a assa ento
dell’inquadramento professionale non dovrebbe comportare una riduzione della retribuzione. Possibili pure i controlli a
distanza sugli impianti e sugli strumenti da lavoro (dal personal computer al cellulare) affidati al dipendente.
Con le odifiche dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori (legge 300/1970) è prevista la revisione della disciplina dei controlli a
distanza sugli i pianti e sugli stru enti di lavoro, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica rispetto ai livelli di
anni fa. Le
nuove misure riguarderanno unicamente le forme di controllo degli impianti e non dei singoli lavoratori e verranno adottate
«conte perando le esigenze produttive ed organizzative dell’i presa con la tutela della dignità e della riservatezza del
lavoratore».
Fonte (http://www.sivempveneto.it/)
Pag.10
Zaratin su alleanza in Francia tra cacciatori e ambientalisti.
26 Novembre 2014 - Nel dipartimento francese del Rodano
ambientalisti e cacciatori hanno formalizzato una partnership per la
tutela della biodiversità. L'accordo, firmato già nel 2010 tra la
Federazione Nazionale dei Cacciatori e la Federazione per la
conservazione delle aree naturali, prevede l'acquisizione di terreni in
siti importanti, la gestione congiunta di aree naturali, monitoraggi e
studi e campagne di sensibilizzazioni comuni.
Per dire il vero gli ambientalisti francesi mi fanno un po' pena perché
non hanno capito, come invece hanno ben compreso gli ambientalisti
italiani, che dare contro la caccia, ingannare la gente con false
campagne pubblicitarie, sbraitare per cagnolini e gattini, ti rende
ricco. Vorrei mettere in confronto i bilanci milionari dei nostri
ambientalisti con quelli dei poveri cugini francesi che, pensa un po', si
sono messi in testa veramente di salvare l'ambiente, a discapito delle
loro tasche ... Il mondo è proprio fatto per i furbi
Autore: Massimo Zaratin, Consigliere Nazionale FederFauna
Multata azienda ''certificata animalista'', per pubblicita' ingannevole.
27 Novembre 2014 - Pubblicizzare prodotti cosmetici con il claim
"non testato sugli animali" rappresenta una forma di
"comunicazione commerciale ingannevole", "in contrasto con
l'art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione
commerciale", in quanto i test dei prodotti finiti e delle materie
prime utilizzate per la realizzazione di cosmetici sono gia' stati
vietati in tutta Europa fin dall'entrata in vigore della direttiva
europea 2003/15/CE. Lo stabilisce il Giuri' con la pronuncia n.
37/2014 del 23/09/2014, nei confronti de "I Provenzali" del
"Saponificio Gianasso S.p.A", azienda che figura sul sito
dell'associazione animalista Lav tra quelle "cruelty free",
"controllate per la Lav da una societa' indipendente denominata
ICEA, Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale".
L'azienda si e' subito preoccupata di far sapere di aver conseguito "la Certificazione Stop ai Test Su Animali rilasciata
da ICEA per LAV" ben prima dell'entrata in vigore della direttiva e la Lav di far sapere che "tale Certificazione e' di
fatto una garanzia che va oltre gli obblighi comunitari", ma appare lecito dubitare che certe certificazioni animaliste
e coniglietti saltellanti vari rappresentino solo l'ennesimo business.
Peraltro e' interessante notare come le norme abbiano vietato i test sugli animali dei prodotti cosmetici, i quali
pero' possono contenere un'infinita' di prodotti di origine animale: dal grasso, al latte, allo yogurt, alla placenta, al
miele, alla cera, al collagene, alla lanolina, alla cheratina e via dicendo…
Beh! Se e' per quello, c'e' gia' stato anche qualche produttore di mangimi per cani e gatti che ha pensato di
pubblicizzare i propri prodotti come "non testati su animali"… sono fatti per l' % di carne… forse non sara' carne di
animali!...
Pag.11
Arzago, ok all'allevamento di visoni Il Tar sospende diniego del Comune
11 Novembre 2014 - Un allevamento di visoni anche ad
Arzago. Lo potrà avviare Giovanni Santinelli dopo che il Tar
di Brescia ha e anato un’ordinanza che sospende il diniego
da parte del Comune nei confronti della sua richiesta di
inizio attività presso la cascina Santinelli.
Richiesta presentata oltre un anno fa. Il Tar ha anche fissato
per l’aprile
la data dell’udienza dalla uale scaturirà la
decisione definitiva, ma con la cosiddetta «sospensiva»
l’aspirante allevatore ha di fatto già vinto.
«Qualora “antinelli voglia iniziare l’attività di allevatore di ani ali da pelliccia - spiega il sindaco di Arzago Gabriele
Riva - lo può fare. Sostanzialmente il Tar dice che in mancanza di una legge nazionale un Comune non può impedire
l’avvio di un’attività co e uesta. Noi, nel nostro Pgt, a ia o inserito invece la nor a in ase alla uale sono
permessi sul territorio comunale solo gli allevamenti per animali a scopo alimentare oppure a scopo di compagnia.
Sapevamo che il diniego alla richiesta di Santinelli avrebbe trovato difficoltà in sede legale. Volevamo però dare un
segnale, tenendo la barra dritta rispetto al nostro strumento urbanistico e provando ad essere più vincolanti della
legge nazionale».
Santinelli è pronto ad iniziare la sua nuova attività avviando un allevamento con 2.500 capi. «Presumo di poter
cominciare - dice - ma comunque, in questa vicenda, il Comune mi ha fatto perdere un anno e mezzo. Ho perso
dei soldi. Chi mi paga questi danni? Li sto quantificando, poi vedrò se fare o meno causa al Comune».
Fonte (http://www.ecodibergamo.it/)
Processo a Green Hill: pure i cani in Tribunale?
11 Novembre 2014 - E poi per gli animalisti sarebbero tutti gli
altri (i non adepti alla loro religione integralista) a sfruttare gli
animali?!?!...
Domani, 12 novembre, in tribunale a Brescia si terra' la nuova
udienza del processo contro i vertici dell'allevamento Green Hill
di Montichiari e pare che gli animalisti abbiano pensato bene di
portarci anche i cani... Si legge, infatti, sul Corriere, che "tanti
beagle affidati dal tribunale a famiglie di mezza Italia daranno il benvenuto alla nuova udienza nel processo", pare
per iniziativa della Lav, intenzionata a confutare il quadro apocalittico delle condizioni dei cani "salvati" in rapporto
a uelle nell’alleva ento, tracciato dall'avvocato della difesa, Luigi Frattini, durante l'ultima udienza del 29 ottobre.
Chissa' quanti dei 2500 cani frutto del sequestro all'azienda bresciana si presenteranno in tribunale... e chissa'
quanti saranno gli affidatari che avrebbero tenuto e consegnato alla Lav un "diario delle condizioni di vita dei cani in
loro possesso", resoconto che pare sara' portato in Aula dal presidente Lav in persona, Gianluca Felicetti, , e dalla
sua "collega" Ilaria Innocenti...
Pag.12
Mercato avicolo europeo sotto minaccia del Ttip.
Benessere animale, le aziende: più costi per il rispetto delle norme Ue
13 Novembre 2014 - La Ue sta lavorando per concludere diversi accordi di libero
scambio, come il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP)
che però potrebbe assestare un duro colpo all'industria europea del pollame
che di fatto è già fortemente regolamentata. Peter van Horne della Sezione di
Economia Agraria (LEI) presso l'Università di Wageningen, nel corso di un
evento che si è svolto lo scorso 10 ottobre, ha ricordato ai presenti che, nei
prossimi anni, i produttori di uova e pollame dell'Unione europea
probabilmente dovranno sostenere una crescita dei costi causata dalle nuove normative in materia di ambiente e
benessere degli animali. Allo stesso tempo, ha avvertito che la competitività potrebbe essere violata dagli accordi di
libero scambio con altri paesi, in cui queste norme non esistono. La liberalizzazione degli scambi è spesso vista
positiva ente dagli econo isti. Per van Horne le esigenze poste produttori dell'UE sono l’evidenza della necessità
di una protezione tariffaria per compensare maggiori oneri normativi. I regolamenti comunitari pesano per circa il
5% sul costo totale di produzione delle carni di pollame, mentre per le uova l'onere normativo raggiunge il 15%.
Ma molte di queste normative sono assenti in altre parti del mondo, e secondo van Horne la liberalizzazione
lascerebbe i produttori della Ue "come un pugile con una mano legata dietro la schiena". Van Horne ha
recentemente completato uno studio sulla competitività dei settori Ue delle carni di pollame e delle uova.
Presentando i risultati alla vigilia della mostra Eurotier di Hannover, ha spiegato che molti produttori europei sono
attualmente in grado di competere con i loro più grandi rivali grazie ai prelievi all'importazione. Ha osservato che il
settore avicolo Ue impiega oltre 300 000 persone e fornisce un contributo importante alle economie degli Stati
membri. I costi di produzione della carne di pollo variano in tutto il blocco europeo, ma in media media si parla di
circa 1,73 Euro al kg includendo allevamento e macellazione. Facendo un confronto con i dati europei, i costi di
produzione dopo la macellazione inferiori di circa il 30% in Argentina e in Brasile, mentre Stati Uniti, Ucraina,
Thailandia e Russia godono di un vantaggio competitivo. Differenze simili si possono trovare nel settore delle uova,
in cui i produttori dell'UE devono rispettare diverse norme, tra cui il divieto delle gabbie non arricchite, entrato in
vigore all'inizio del 2012. Rispetto al livello medio dell'Unione europea, nel 2010 i costi di produzione delle uova
intere in polvere sono stati inferiori in Ucraina (79%), Stati Uniti d'America (80%), Argentina (75%) e India (80%).
Van Horne ha ricordato che attual ente le uote e le tariffe proteggono l'Unione europea dall’ingresso di grandi
volumi di polla e e uova. E’ uindi “ olto chiaro che gli accordi co
erciali ilaterali di li ero con Canada, “tati
Uniti e il locco Mercosur del “ud A erica hanno il potenziale di “inde olire notevol ente l'industria avicola
europea. I produttori dell'Unione europea devono rispettare una serie di normative come la direttiva sui nitrati, i
divieti delle farine di carne e rigorose norme in materia di densità. Inoltre i produttori dell'UE dovranno affrontare
nor e ancora più severe in futuro, co e uelle relative all’etichettatura, agli antibiotici e alla protezione dal
Campylobacter. Van Horne ha poi fatto una distinzione tra le questioni relative al benessere degli animali e quelle
che si basato su considerazioni etiche, in particolare il desiderio di trovare un utilizzo adeguato dei pulcini maschi
delle razze ovaiole. Partendo da questi presupporti, l'analista ha detto che i negoziatori dovrebbero tener conto
della particolare situazione del settore avicolo europeo che, necessitano non tanto di un accordo di libero scambio
uanto di un accordo di “co
ercio e uo . Una sfida chiave potre e essere convincere i consu atori dell’Unione
europea a pagare prezzi più elevati per i prodotti che garantiscono un alto livello di benessere animale, laddove
questa fosse la loro necessità. Ipotizzando uno scenario di libero scambio per i filetti di petto di pollo sottoposti a un
prelievo inferiore del 50% sulle importazioni e di un tasso di cambio più basso del 10%, tutti i paesi terzi
otterrebbero una posizione competitiva sul mercato comunitario, e potranno esportare grandi quantità di carne di
pollame verso l'Ue.
Fonte (Agra Europe (da Unaitalia))
Pag.13
Aviaria, nuovi casi in Olanda, Germania e Gran Bretagna
18 Novembre 2014 - Il ceppo H5N8 di influenza
aviaria scoperto in un allevamento di anatre
nel Regno Unito è lo stesso di quello
recentemente identificato nei Paesi Bassi e in
Germania, almeno secondo quanto affermato
dal diparti ento dell’a iente, che ha portato
anche all’a atti ento di .
volatili presso
un’azienda agricola in Nafferton, nei pressi di
Driffield, East Yorkshire, in cui è stato trovato il
virus “ad alta patogenicità , a senza rischi
per la sicurezza ali entare dell’uo o.
La macellazione per prevenire la potenziale
diffusione dell’infezione
stata realizzata in
modo sicuro da personale pienamente
addestrato da ani ali del governo e dell’Agenzia fitosanitaria e segue la attanza di circa
.
polli in Olanda.
Ma gli esperti hanno avvertito di nuovi focolai potrebbero emergere nei prossimi giorni e i funzionari stanno
studiando co e il virus a ia potuto raggiungere l’East Yorkshire, pro a il ente il risultato del trasporto
commerciale di uccelli, o portato da uccelli selvatici, che sono stati colpiti da influenza aviaria. Intanto la
Co
issione Europea ha adottato alcune isure di e ergenza contro la propagazione dell’influenza aviaria. ed
Enrico Brivio, portavoce del commissario europeo alla Salute e alla sicurezza alimentare ha affer ato “Questi uccelli
migratori sono selvaggi quindi non sappiamo se questo ceppo di aviaria può propagarsi in altri Paesi. Ma grazie a
ueste isure sia o certi che non si diffonderà in Europa .
Fonte (http://www.newspedia.it/)
Autore: Annalisa Rossi
Agricoltura e innovazione. Maurizio Martina: ''Piedi nella terra e testa nel mondo''
Dall'informatizzazione nella gestione dell'allevamento alla combinazione
energie rinnovabili, dall'agricoltura idroponica al commercio via web.
moltiplicano le nuove frontiere dell'agricoltura innovativa. Per il ministro
ricambio generazionale è una priorità, vogliamo far crescere il numero
aziende condotte da giovani e proiettare il comparto nel futuro"
di
Si
"Il
di
Dichiara Martina: “Il ricambio generazionale è una delle più importanti sfide per il
settore, ed ecco perché abbiamo stanziato 80 milioni di euro all'anno per
aumentare del 25% gli aiuti comunitari per i giovani agricoltori. Nell'ultimo
consiglio dei Ministri dell'Agricoltura dell'Ue come Presidenza l'Italia ha proposto
un piano giovani su 3 punti fondamentali: credito, terre e formazione.
Innanzitutto una garanzia bancaria europea con intervento diretto della Banca
europea degli investimenti e delle facilitazioni per gli under 40 che vogliano
acquistare terreni, anche in deroga alle leggi sugli aiuti di stato. Abbiamo lanciato
anche l'idea di un 'Erasmus' per i giovani agricoltori, perché il confronto con le esperienze degli altri Paesi è fondamentale. I
nostri ragazzi devono avere i piedi nella terra e la testa nel mondo".
Fonte (http://www.repubblica.it/)
Pag.14
Protesta animalista contro le 'botticelle', attimi di tensione in Campidoglio
Roma, 12 nov. (Adnkronos) - Attimi di tensione questa
mattina, in Campidoglio, nel corso della protesta contro
le 'botticelle', organizzata dalle associazioni animaliste
(Fotogallery). Dopo aver intonato cori contro il sindaco
Ignazio Marino, ritenuto colpevole di "aver autorizzato a
circolare delle vetture illegali", i manifestanti hanno
cercato di sfondare il cordone di sicurezza e alcuni di loro
sono entrati nella piazza. Gli animalisti, che chiedono il
"ripristino della legalità e la chiusura delle strutture dove
i cavalli sono ricoverati", una volta penetrati in piazza del
Campidoglio, sono stati bloccati dalle forze dell'ordine e,
nella concitazione che ne è seguita, Stefano Fucelli,
presidente del Pae, partito animalista europeo, è caduto
a terra.
Lombardia: ok a ''caccia'' alle nutrie anche nelle aree a divieto
26 Novembre 2014 - Via libera al Consiglio regionale della
Lombardia alla modifica alla legge regionale 20/2002 sul
contenimento della nutria. La novità, in applicazione delle
recenti modifiche alla 157/92, che ha classificato il
roditore tra gli animali non più protetti, consentirà di
abbattere le nutrie con tutti i mezzi possibili: fucili, gas,
trappole, fionde in ogni luogo, anche in quelli sottoposti a
divieto di caccia. La proposta, accolta dal Consiglio, colma
il vuoto normativo che si era venuto a creare con le
novità alla legge nazionale per contrastare gli ingenti
danni all'agricoltura e ai corsi d'acqua.
Oltre alle modalità di abbattimento, la legge stabilisce
che per la restante parte del 2014, le Province potranno attuare le misure previste nei piani di contenimento, cosa
da non interporre soluzioni di continuità nelle azioni di abbattimento. A partire dal 2015, la Giunta regionale
elaborerà un 'Programma Regionale triennale' per coordinare gli interventi finalizzati alla totale eradicazione
dell'animale".
"In questo modo - ha precisato il relatore Carlo Malvezzi (Ncd) - eviteremo che i singoli enti si muovano come in
passato in ordine sparso e in modo, quindi, inefficace". "Chi teme il far west senza regole e controlli è fuori strada ha precisato anticipando le critiche - Gli autorizzati all'abbattimento sono la polizia municipale e provinciale, gli
agenti venatori volontari, le guardie giurate, gli operatori della vigilanza idraulica, i cacciatori e i proprietari o
conduttori dei fondi agricoli in possesso di porto d'armi e con copertura assicurativa. Tutti assoggettati al
coordinamento previsto dai piani e ad una adeguata formazione di base". Le risorse stanziate sono
complessivamente 150.000 euro, 55.000 per lo smaltimento delle carcasse, 15.000 per l'attuazione di metodi di
controllo selettivo e 80.000 per il finanziamento delle attività di monitoraggio.
Fonte (http://www.bighunter.it/)
Pag.15
La genetica canina: un aiuto per l'uomo
26 Novembre 2014 - I geni responsabili di alcune gravi condizioni
genetiche sono stati identificati con una nuova tecnica che richiede
un limitatissimo numero di animali. Il nuovo metodo si basa
sull’eccezionale so iglianza genetica fra cani della stessa razza. I cani
sono stati selezionati per particolari caratteristiche fin da quando gli
umani hanno addomesticato i primi lupi grigi, fra 15 e 100mila anni
fa. Oggi ne esistono oltre quattrocento razze e tutte discendono da
un piccolo numero di antenati. Ciò significa che i cani di una stessa
razza hanno grandi parti di genoma identiche. Le loro somiglianze
genetiche possono essere maggiori di quelle osservate sui roditori da
laboratorio, che vengono fatti riprodurre per endogamia allo scopo di
mantenere simile il loro patrimonio genetico. In genetica è
importante che tutti gli animali studiati siano i più simili possibile. Ciò
rende più facile individuare ogni eventuale cambiamento. Un gruppo
del Broad Institute of Harvard and Massachussets Institute of
Technology ha scoperto che è possibile identificare i geni responsabili di specifiche malattie dei cani usando non più di 10
animali malati e 10 sani.
Identificazione dei geni della cresta
Un microarray genetico è stato usato per analizzare migliaia di differenze di singole basi in tutto il genoma del Rhodesian
ridgeback. È stata individuata una regione di 750mila coppie di basi che differivano tra i cani che avevano la caratteristica cresta
sulla schiena e quelli che invece ne erano privi. Solo il 5% dei ridgeback non ha la cresta, a causa della selezione operata dagli
allevatori. Questi cani sono stati confrontati con il Ridgeback thailandese, con cui sono solo lontanamente imparentati e che
presenta la cresta sul dorso. Confrontando la stessa sezione di genoma nelle due razze, sono stati individuati i geni responsabili
del tratto. Quattro geni coinvolti nello sviluppo del feto sono duplicati nei cani che presentano la cresta.
Identificazione dei disordini genetici
Particolari malattie e difetti genetici sono spesso associati alla selezione delle razze canine e almeno un decimo dei Rhodesian
ridgeback soffre di seno dermoide. In questo disordine la pelle non si separa dalla corda dorsale durante lo sviluppo. È una
condizione dolorosa e gli animali che ne sono affetti vengono solitamente abbattuti. Lo studio ha scoperto che gli animali che
presentavano una duplicazione dei quattro geni avevano la cresta, ma quelli che avevano due copie duplicate di detti geni
avevano una pro a ilità dell’ % di presentare un seno dermoide. Questa metodica sarà usata in studi futuri per identificare
altri geni responsabili di disordini genetici, inclusi quelli che affliggono sia cani che altre specie.
Sindrome canina da deficit leucocitario
Questa rara (ma devastante) malattia causa la morte di cuccioli di setter irlandese in seguito a gravi infezioni multiple che non
possono essere contenute con antibiotici. Tale malattia presenta molte similitudini con le sue versioni bovina e umana. Da studi
precedenti si sapeva che è causata dalla presenza di due copie di una mutazione del gene integrina beta-2. Dopo che si ebbe la
conferma che questa fosse la cause della malattia canina, fu sviluppato un test genetico per esaminare grandi popolazioni. I
test hanno rivelato che circa il 12% dei setter rossi irlandesi in Inghilterra e Scandinavia sono portatori di questo gene . A patto
che ci si assicuri che i cani portatori sani non s’accoppino ai tra di loro, la alattia può dirsi al o ento de ellata e la
mutazione genetica può essere eradicata nel giro di qualche generazione.
Cecità stazionaria notturna
I grandi cani da pastore francesi Briard sono affetti da un disordine visivo ereditario chia ato “cecità stazionaria notturna . In
alcuni esemplari è stato possibile ripristinare la vista iniettando delle copie di un gene sano direttamente nella retina. Ciò è
stato reso possibile dalla somiglianza genetica fra tutti i mammiferi: il gene RPE65, quello responsabile della cecità notturna nei
Briard, è stato identificato per la prima volta nei topi e negli umani. Attualmente questa terapia genica è in fase di
sperimentazione su pazienti umani affetti da amaurosi congenita di Leber, una malattia molto simile.
Fonte (http://protestitalia.wordpress.com/)
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Il 28 novembre a Chioggia gli Stati Generali di pesca e acquacoltura
26 Novembre 2014 - “Un’a pia analisi del settore
della pesca veneta, affrontata per la prima volta,
sviscerando criticità e problematiche, esigenze, risorse
e soluzioni. Un processo avviato oltre un anno fa dalla
Regione Veneto in collaborazione con Veneto
Agricoltura, che tocca sia l’attività professionale sia
quella dilettantistico-sportiva, con l’o iettivo di fornire
linee strategiche a medio-lungo ter ine .
Con ueste parole l’assessore alla pesca Franco
Manzato pone l’accento sull’i portanza degli “tati
Generali della Pesca e Acquacoltura veneta, uno
studio fatto di incontri e riscontri con gli operatori,
imprese del settore e associazioni di pesca sportiva, i cui risultati verranno presentati venerdì 28 novembre a
Chioggia, presso la sala convegni ASPO (Via Maestri del Lavoro 50).
La giornata si svolgerà con questo programma: dalle 10 alle 12 si parlerà di pesca sportiva, mentre dalle 14,30 alle
, si toccheranno le te atiche della pesca professionale e dell’ac uacoltura. Approfondi enti e interviste agli
esperti potranno essere effettuate in loco durante la pausa delle ore 12.
Fonte (http://www.ladeadellacaccia.it/)
Regionali: Troi (SIVeLP), il veterinario gratis non porta voti
26 Novembre 2014 - Per la seconda volta le prestazioni veterinarie gratuite,
promesse in campagna elettorale, non hanno giovato alla politica. Anzi, forse hanno
contribuito ad accrescere la sconfitta. Chi vota (e pure chi non vota) è sempre più
consapevole che la gratuità deriva comunque da soldi pagati dalla collettività. Per chi
si trova a fare i conti con la realtà delle spese del vivere quotidiano, la veterinaria
gratuita appare un paradosso marziano. Anche da messaggi come questo, la politica
deve capire che la situazione è profondamente mutata per i bilanci di tutti, dalla
singola famiglia allo Stato. Eppure il cittadino non sempre è a conoscenza di quanto il
sistema pubblico eroghi per gli animali da compagnia. Si sono sommati
continuamente, negli ultimi anni, fondi di tutti i generi che per lo più non finiscono
direttamente a favore degli animali, ma probabilmente a loro scapito, come nel caso del canile a vita (per oltre 700.000
animali). Rientrano anche altre voci fantasiose co e il “ricongiungi ento dei cani dispersi , che altro non che la lettura del
icrochip e la riconsegna al proprietario, oppure le “consulenze sulla gestione dell’ani ale . Operazioni che tutti i veterinari
sarebbero in grado di fare presso gli ambulatori, capillarmente diffusi sul territorio e che non necessitano di un servizio
gratuito, in quanto rivolte a privati proprietari di animali. Consulenze comunemente fornite da onlus, pagate con offerte
spontanee di cui non resta alcuna entrata fiscale per l’erario. A uesti vanno aggiunti i vari fondi erogati a tutti i livelli, dallo
Stato ai Comuni, e tutta la dotazione di personale (impiegati in canili, uffici comunali per i diritti degli animali, guardie e polizie
zoofile di ogni tipo, centri di referenza, accalappiacani, uffici giudiziari impegnati in continui contenziosi, consulenti, esperti,
docenti in “patentini , soccorso ani ali, aziende sanitarie… ). Tuttavia i cittadini sono più perspicaci di quanto qualcuno li
reputi. Nel frattempo hanno chiuso un miriade di partite-IVA “vere del settore, che contribuivano al mantenimento dello
Stato, anziché mungerlo. Di nuovo il responso delle urne è cristallino: il veterinario gratis non porta fortuna (e voti) a chi lo
promette. Lo dichiara in una nota Angelo Troi – SIVeLP, Sindacato italiano veterinari liberi professionisti.
Fonte (http://www.agenparl.com/)
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Pordenone, circensi italiani contro animalisti: ''Nemici del circo per interesse''
“Percepiscono soldi pubblici dalla confisca degli animali
05 Nov. 2014 - PORDENONE - Dal all’ nove re arriva in città il circo
Medrano e subito scattano le polemiche. Questa volta non sono gli animalisti
a scatenarle a l’Ente nazionale circhi Enc con un duro e articolato attacco
pubblicato su circo.it intitolato "Pordenone capitale del circo, ma gli animalisti
non lo sanno". Gli animalisti – l’accusa – “perseguitano i circhi solo per
tornaconto. “Fra le tante storture italiane – è la spiegazione dei circensi – vi è
quella che le associazioni animaliste sono soggetti denuncianti e gestori dei
centri che ricevono gli animali sequestrati o confiscati ai circhi (ma non solo) e
in uest’ulti o caso percepiscono anche finanzia enti pu lici . Tanto che “i
bilanci delle principali organizzazioni animaliste somigliano più a Spa che a
Onlus . Ma l’Enc attacca gli ani alisti anche sul loro terreno: “Gli ani ali nei
circhi non superano le 2000 unità, tutti sottoposti a puntuali e rigorosi
controlli, mentre gli animali negli appartamenti, i cavalli negli ippodromi e
negli allevamenti, ecc, sono circa 40 milioni. Gli animalisti si accaniscono solo
contro i circhi perch dà loro visi ilità ediatica. D’altra parte tacciono sui cani condannati a vita nei canili, forse
perch sono gestiti dalle associazioni ani aliste . L’affondo rivolto agli ani alisti in generale a prende spunto
da Pordenone, considerata dai circensi nazionali “capitale del circo fin dal
a Pordenone, peraltro, sono
sepolti i capostipiti della fa iglia Togni “ a la lo y ani alista non lo sa, pretende di dettare legge, e sui giornali
della città ingaggia polemiche inesistenti . Un lega e, uello tra Pordenone e la tradizione circense, che "una
inoranza ru orosa e spesso violenta avre e voluto interro pere". ““e davanti ai dra
i odierni che
coinvolgono i bambini – conclude il presidente Enc, Antonio Buccioni - certi psicologi partono dal circo per fare la
ra anzina ai genitori, eh, forse più di una prova di una i postazione prevenuta e ideologica .
Fonte (pordenoneoggi.it)
Circo, anche a Modena il Tar riammette gli animali esotici
07 Novembre 2014 -Come gia' successo per Ferrara e
Bologna, anche per Modena nei giorni scorsi il Tribunale
amministrativo regionale ha accolto la richiesta del circo
Millennium di sospendere gli articoli del regolamento
co unale che vietavano l’i piego di ani ali esotici negli
spettacoli. L'assessore Guerzoni ha confermato che il
Comune mettera' a disposizione dei circhi l'area
attrezzata di via Divisione Acqui che comprende circa
1.500 metri quadrati di sterrato naturale da destinare
agli animali "per poterli mantenere nelle condizioni
migliori possibili, secondo una regola di sensibilita' nei
confronti degli animali che in questa citta' e' ormai
consolidata".
Fonte (http://www.modenatoday.it/)
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39mo Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo: il programma completo
11 Novembre 2014 - Ecco il programma completo della XXXIX edizione del
Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo:
Erik Niemen al filo teso
Gli elefanti di Elvis Errani
Alessio Fochesato, pappagalli
Duo Silverstone, cinghie aeree
Liubov Empress, giocoliere
Meleshin Brothers, rola rola
Troupe Shatirov, Barra russa
Troupe Kholykalov, barre fisse
I Cavalli di Stykan
I clown Daris e Gianni Fumagalli
Boris Nikishkin, clown
Black & White, tessuti
Pranay Werner, diablo
La troupe di cavallerizzi cosacchi Ekk
Anastasia Stykan Fedotov
La troupe Pronin, altalena russa
Il comico Costin, trampolino elastico
Flic Flac Jumpers
Aerial Phantasy
Balletto del Circo Bolshoi
Trapezio volante e Passo a Due, Troupe di PyongYang (Corea)
Troupe Acrobatica di Tianjin, icariani
Troupe Nazionale Acrobatica di Cina, verticali
Troupe Balagan, bascula coreana
Un gruppo di leoni della scuderia di Marcel Peters
Fonte (http://www.circusfans.net/)
Pordenone, Blitz animalista contro il vescovo: ''Amico del circo'', Diocesi imbrattata
12 Novembre 2014 - I militanti di "Centopercentoanimalisti"
appendono cartelli offensivi in curia. Il prelato ha sostenuto i
circensi spiegando che sarebbe andato allo spettacolo
PORDENONE - Blitz nella notte alla Diocesi di Pordenone Concordia. Il gruppo di "Centopercento animalisti" ha infatti
affisso sui cancelli diversi volantini offensivi contro il vescovo Giuseppe Pellegrini. Nella foto il prelato è con la
famiglia Togni al cimitero di Pordenone e a fianco vengono associati alcuni gerarchi nazisti. Mons. Pellegrini nei
giorni scorsi era andato nel cimitero di Pordenone a benedire la tomba degli avi della famiglia Togni, tutti di grandi
tradizioni circensi, in occasione dell'arrivo in città del circo Medrano che sono i discendenti.
In quell'occasione il vescovo aveva spiegato che il circo "è una opportunità culturale" e i "circensi mostrano rispetto
per persone, animali e ambiente". Mons. Pellegrini aveva anche detto che sarebbe andato allo spettacolo. Da qui il
blitz dell'altra notte, con tanto di comunicato: "Troviamo grave che una persona di rilievo dia la propria
approvazione a una attività basata sul procurare dolore ad altri. Le esternazioni del vescovo sono inaccettabili".
Fonte (http://www.gazzettino.it/)
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Piove di Sacco (PD): animalisti danneggiano strutture Circo Orfei
21 Novembre 2014 - Circo Moira Orfei a Piove
di Sacco: contestatori-vandali: "Animali liberi"
- Giovedì notte, ignoti, dopo aver forato
quattro pneumatici di due autoarticolati di
proprietà dell'impresa circense, hanno
imbrattato altri tre veicoli, danneggiandoli
con delle scritte di vernice spray
Contestatori-vandali in azione, nella notte tra
giovedì e venerdì, ai danni del circo "Moira
Orfei", attendato in questi giorni a Piove di Sacco.
I DANNI. Ignoti, dopo aver forato quattro pneumatici di due autoarticolati di proprietà dell'impresa circense, hanno
i rattato altri tre veicoli, scrivendo con la vernice spray: "Merda, ani ali li eri . A denunciare il raid alla stazione
locale dei carabinieri il procuratore della ditta veronese Trapezio srl, società che gestisce gli spettacoli del circo di
Moira Orfei.
Fonte (http://www.padovaoggi.it/)
Da Gino Paoli a Ignazio La Russa solidarieta' al Circo
27 Novembre 2014 - Gino Paoli, dal 2013 presidente Siae, ha inviato
una lettera ai circensi italiani in occasione della Giornata
professionale del circo tenutasi il
nove vre presso l’Agis di Ro a.
Paoli scrive: "Cari amici del circo, voglio innanzitutto esprimervi il mio
personale sostegno alle vostre battaglie in questi momenti difficili.
La vita degli artisti sotto il tendone è diventata ogni giorno più dura e
difficile nonostante il circo sia uno spettacolo antichissimo e sempre
giovane, una splendida forma di educazione alla vita comunitaria, un
invito alla tolleranza u ana e all’accettazione di ogni diversità. Co e
si può altrimenti spiegare la gioia innocente dei bambini che restano
a bocca aperta davanti agli insoliti animali, la rumorosa allegria del
pu lico agli schia azzi dei clo n, l’incanto i
uta ile trattenendo
il respiro davanti a giocolieri e acrobati, le esibizioni dei cavalli
ammaestrati e i tanti elementi di questa grande attrazione popolare
che è stata lo spettacolo dal vivo per eccellenza di tante generazioni.
(...) Posso concludere solo augurandovi di ritrovare lo smalto dei giorni migliori, la voglia di stupire e di divertire, la capacità di
guardare avanti e in alto. In epoca di droni, di realtà virtuale e di social media, riuscire a infilarsi un paio d’ore nella platea di un
circo aiuta a gustare la vita e a sognare il futuro."
Ignazio La Russa, leader di Fratelli d’Italia – An, invece, è proprio intervenuto personalmente alla Giornata professionale del
Circo e la sua stata una argo entata difesa del circo con ani ali. ““pesso prevale l’ignoranza in chi vi attacca sugli ani ali ,
ha aggiunto, “ a il circo ha una esperienza di rapporto e difesa degli ani ali che parte da lontano. Alcuni ani alisti sono
arrivati a manifestare fuori da circhi che non avevano ani ali e uesto la dice lunga . Il circo, secondo La Russa, “
un’espressione artistica che ha fatto la gioia di intere generazioni di a ini e deve poter continuare a farlo. Io faccio parte di
queste generazioni e so cosa significa per un a ino l’arrivo del circo, agari nella vicinanza del Natale: la festa che arriva in
casa. Chissà quanti milioni di persone potrebbero dire la stessa cosa. E poi i bambini diventano adulti e continuano a
frequentare e a divertirsi col circo . Ma Ignazio La Russa, davanti alla platea riunita all’Agis di Ro a, ha anche sottolineato la
vicinanza, personale e dell’area politica che rappresenta, al circo: ““ono a vostra disposizione , ha sottolineato, “perch i vostri
diritti, le vostre a izioni, la vostra storia, possano continuare non solo ad esistere a a crescere in uesta nostra Italia .
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Nutrie, si salvi chi puo'. Lav ''illegittima ordinanza dei Ministeri''
05 Novembre 2014 - Come sappiamo, una
circolare esplicativa dei Ministeri della Salute e
dell'Agricoltura, ha dipanato alcuni dubbi sul
nuovo status della nutria. Due i punti
principali: competenze ai Comuni e nessuna
applicabilità delle norme sul maltrattamento
animale. Certo una soluzione drastica. Ma è
quella caldamente consigliata dall'Europa e
l'unica possibile per ridurre i danni, ormai in
parte già irreparabili. Se pensiamo che nella
sola Emilia Romagna finora, tramite una
regolare azione di contenimento, sono state
abbattute qualcosa come 60 mila nutrie
all'anno, e che in Lombardia attualmente ne
sono state censite almeno 2 milioni, abbiamo
un quadro esaustivo del problema, che è ambientale soprattutto, visto che i roditori non danneggiano solo le
coltivazioni, ma anche l'ambiente (argini dei fiumi) e sono una minaccia per la biodiversità. Eppure tutti questi
allarmi lasciano indifferente un'associazione come la Lav, riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, e quindi
a ientalista, oltre che ani alista. L'associazione accusa i due inisteri di per ettere “lo ster inio con ogni
ezzo e etodi, co presi uelli più efferati co e la tortura . “econdo la Lav, l'atto governativo, va di fatto
considerato nullo e illegittimo in attuazione della sentenza 11606-2012 della Corte di Cassazione con la quale è
stata certificata l’applica ilità della normativa penale a tutela degli animali anche a quelli esclusi da norme speciali
di protezione . La LAV ha uindi inviato la diffida anche agli Assessorati regionali e provinciali alla “anità e
all’Agricoltura nonch ai Corpi di Polizia affinché questi ultimi continuino ad assicurare la prevenzione e la
repressione dei reati di maltrattamenti anche nei confronti delle nutrie.
Effettivamente ancora nessuno si è mosso. Mentre la Lombardia vorrebbe predisporre una legge che mira a
ripristinare la regia regionale sugli interventi di conteni ento, che ora diventere ero di “eradicazione , e a
recuperare i fondi già stanziati per i piani bloccati, l'Emilia Romagna ha deciso di agire diversamente, lasciando la
questione all'autonomia dei Comuni. Per aiutarli ad agire in modo il più possibile coerente ed uniforme, ha
predisposto uno sche a di ordinanza, che ha ottenuto il parere favorevole dell’Ispra.Ovvia ente, essendo
considerate sullo stesso piano di topi, ratti, talpe e arvicole, ogni cittadino, anche autonomamente, può agire,
ricorda la Regione Emilia Romagna qualche settimana fa, contrastando la presenza dei roditori nel rispetto dei
limiti di legge. L'ordinanza aiuta ad organizzare le spedizioni civiche e dà qualche dritta ai Comuni, già spremuti
fino all'osso sul piano economico, su come farsi aiutare dai cittadini (cacciatori soprattutto)."I piani di controllo
comunali - dice una nota della Regione Emilia Romagna - potranno coinvolgere i coadiutori (ovvero cacciatori), il
personale della protezione civile, quello di vigilanza del reticolo idrografico; i cacciatori - di nuovo - nel rispetto
del calendario venatorio, gli stessi agricoltori regolar ente uniti di porto d’ar i , purch li itata ente al
proprio fondo agricolo". Ai cacciatori non interessa affatto partecipare ai programmi di sfoltimento della nutria, se
non per sentire di poter dare un contributo utile alla difesa di ambiente e biodiversità. Il caos, semmai, qualora le
proteste della Lav avessero un seguito, peserà sugli agricoltori. La nuova classificazione comporta infatti
l’interruzione dei risarci enti fino ad oggi riconosciuti alle aziende agricole per i danni alle colture provocati da
questa specie.
Fonte (http://www.bighunter.it/)
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Sabrina Antenucci: V'indignate per le oche di Moncler, ma mai per problemi degli umani
05 Novembre 2014 - La vicenda che vede coinvolta Moncler fa sorgere diversi
dubbi, al momento senza una risposta. La prima domanda che ci si pone è:
perch uesto accani ento nei confronti di un’azienda, piuttosto che di un
mercato? La seconda, spontanea è: come mai è emerso in questo momento,
dopo che il Premier Renzi li ha citati ad esempio e nel momento di massimo
fatturato per un’azienda già in un o ento critico? La terza, non in ordine
d’i portanza, : co e ai gli italiani hanno reagito in aniera così forte e
compatta?
Qual la logica che spinge l’opinione pubblica ad indignarsi di fronte ad un
trattamento disumano nei confronti delle oche, e non si è mai vista una simile
reazione compatta a favore di esseri umani?
Andiamo per gradi. Come i più sapranno, domenica 2 novembre è andata in onda una puntata di Report,
programma di RAI3 curato dalla giornalista Milena Gabanelli (famosa per le sue inchieste), con un servizio sulla
produzione di piu e d’oca nell’est europeo con procedure a dir poco crudeli. La casa di a iglia ento indicata
come maggior acquirente di piu e d’oca proveniente da uesti alleva enti Moncler. La rete si i
ediata ente
o ilitata con l’hashtag # oicotta oncler ed ha sollevato un caso nazionale. La risonanza stata tal ente forte
che il titolo ha perso in borsa il 4,88% il lunedì successivo. Co ’era prevedi ile, l’azienda si difesa sostenendo di
non fornirsi dagli allevamenti indicati, Gabanelli si è difesa sostenendo di aver richiesto informazioni per iscritto a
Moncler senza aver ottenuto risposta. Probabilmente la questione arriverà in tribunale, sicuramente ne sentiremo
ancora parlare.
Questo episodio, però, ha portato con sé diversi quesiti; alcuni già ampiamente condivisi dalla stampa e che
riguardano la tempistica, principalmente. Il Premier ha infatti citato ad esempio Moncler pochi giorni fa, e l’azienda
– recentemente passata in mani italiane grazie ad un investimento importante – era in fase di ristrutturazione. La
pubblicità ricevuta non agevolerà sicuramente questa operazione, facendo parlare di complotto alcuni giornalisti.
Quello che invece ha portato noi a considerare questo caso in maniera particolare riguarda la reazione della rete. La
do anda che ci sia o fatti i
ediata ente riguarda l’interesse nei confronti di ani ali che non si riscontra
solitamente quando si parla di esseri umani.
Non voglia o essere fraintesi, non giustifica ile. E’ disu ano e inaccetta ile, e il fatto di a are e difendere –
giustamente – gli animali non comporta necessariamente una scelta a discapito degli esseri umani, ma di fatto una
simile reazione dopo un caso di crudeltà, o ingiustizia, o sfruttamento ad un essere umano non si è vista. Assistiamo
impassibili ad aumenti di tasse, leggi inique, suicidi di imprenditori colpiti da sfratti e pignoramenti delle proprie
abitazioni senza punto ferire. Leggiamo di famiglie costrette a dormire in macchina dopo aver perso la casa, di
donne che rinunciano ad esami per il cancro per problemi economici, di padri di famiglia che si sono tolti la vita
dopo aver ricevuto cartelle esattoriali e non battiamo ciglio. Non si è mai vista una catena di solidarietà contro
l’anatocis o, per ese pio. O contro le società di riscossione tri uti. O contro la casta. Inso
a, di situazioni
dra
atiche e d’istituzioni che costringono i cittadini a una vita – o una morte - drammatica ce ne sarebbero a
bizzeffe. Eppure, ci indigniamo solo se toccano gli animali. Dove abbiamo sbagliato?
Fonte (http://www.italiapost.info/)
Autore: Sabrina Antenucci
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Sozzani (Vogue): Io sono pro...il rispetto degli animali - Io sono contro...la
fanatica incoerenza
07 Novembre 2014 - Chi non ama gli animali? Credo che veramente poche
siano le persone che possano dichiararsi non amanti degli animali. E non
sono per nulla contraria alla scelta di diventare vegani, se si crede
seria ente e coerente ente in uesto. L’i portante nella vita
la
coerenza: non si mangia carne, non si indossa pelle e tutto quello che
riguarda il mondo animale. ma il fanatismo è sempre secondo me qualcosa
da co attere, perch isognere e fer are l’industiria degli accessori e
uindi niente orse, niente scarpe, niente di niente e l’econo ia dove
andrebbe a finire?
Ma isogna sapere distinguere e non fare di tutta l’er a un fascio. “e la mettiamo sul lato scandalistico e sugli effetti
speciali potremmo cominciare a porci una serie di domande: e le galline a cui si tira il collo? le oche alle quali si fa
scoppiare il fegato per avere il fois gras? i maiali che si uccidono per prosciutto e mortadella? E i piumoni con cui ci
si copre la notte? O i sacchi a pelo con cui si va in campeggio? E le scarpe dei bambini che devono essere in pelle
morbida per non rovinare i loro piedi e la camminata?
A me non va bene l'incoerenza, non il punto di vista. Se si critica per una crescita costruttiva e perché si sposa in
toto una filosofia, benissimo, ma non si può sparare a zero, peraltro spesso in modo molto maleducato e volgare su
tutto solo per creare mediaticità.
PS, vi prego, contrari o a favore, non usate parolacce. In questi giorni sui social ho letto di tutto: insulti e parolacce
soprattutto che trovo deludenti per chi legge e degradanti per chi scrive.
Fonte (http://www.vogue.it/)
Autore: Franca Sozzani
Orsa Daniza: per la Commissione UE l'Italia ha agito bene
07 Novembre 2014 - La decisione "di rimuovere" l'orsa Daniza presa dalle autorità italiane
"risulta conforme alla legislazione Ue". Lo ha messo nero su bianco il commissario europeo
all'ambiente uscente, Janez Potocnik, rispondendo all'interrogazione di nove eurodeputati
del M5S, che chiedevano la sospensione dei fondi europei del nuovo progetto Life DINALP
BEAR di gestione della popolazione di orsi bruni per la Provincia autonoma di Trento. La
Commissione europea, ha detto Potocnik, "non ha motivo di sospendere la partecipazione". Bruxelles riconosce
alle autorità italiane di aver agito "nell'interesse della sicurezza del pubblico dopo che l'orsa aveva ferito una
persona il 15 agosto 2014". Bruxelles riferisce poi che lo stesso animale inoltre "era già stato responsabile di ripetuti
attacchi predatori, anche nei pressi di zone abitate; era stato oggetto a più riprese di misure deterrenti (compreso
l'uso di pallottole di gomma) ad opera delle squadre d'emergenza e aveva già compiuto in due precedenti occasioni
pseudo attacchi intimidatori contro persone". Le tutele nei confronti dell'orso ci sono, ma "gli Stati membri precisa Potocnik - possono derogare al rigoroso regime di protezione e consentire la cattura o il contenimento
mediante uccisione di individui problematici" per prevenire gravi danni al bestiame o nell'interesse della salute e
della sicurezza pubblica, "a condizione che non vi siano soluzioni alternative e non si pregiudichi" la conservazione
della specie interessata. La risposta del Commissario anticipa quindi anche un nulla di fatto sulla denuncia
presentata nei confronti del Ministero dell'Ambiente italiano e della Provincia autonoma di Trento da Green Italia e
dalle associazioni per la protezione degli animali LEAL, OIPA e Associazione Animalisti.
Fonte (http://www.bighunter.it/)
Pag.23
Muore d'infarto mentre caccia, gli animalisti gioiscono sul web
Il post del segretario del Partito animalista europeo
Enrico Rizzi sulla morte del presidente del Consiglio
Regionale del Trentino AA Diego Moltrer: «Infame,
adesso sai cosa vuol dire morire»
Alto Adige, Diego Moltrer,
orto d’infarto
durante una battuta di caccia nei boschi. Moltrer si
era incamminato con tre amici cacciatori quando –
non sentendosi bene – ha detto loro che si sarebbe
riposato prima di raggiungerli. Non vedendolo
arrivare, gli altri cacciatori sono tornati indietro
trovandolo però ormai privo di vita. Diego Moltrer
era nato a Levico Terme il 28 settembre 1967 e
risiedeva a Fierozzo, in valle dei Mocheni. Sposato,
era padre di tre figli. Questo particolare però
sembra non abbia sfiorato minimamente il
segretario nazionale del Partito Animalista Europeo
Enrico Rizzi, che su Facebook ha commentato la
orte dell’uo o politico così: “Il Presidente del
Consiglio Regionale del Trentino è morto questa
mattina durante una battuta di caccia. Infame,
adesso sai cosa vuol dire orire…
GLI ALTRI - Rizzi però non è il solo a gioire della morte di Molter. Anche la pagina Facebook Freedom ALF ha perso
una buona occasione per evitare di pubblicare contenuti spiacevoli e che dimostrano una scarsa sensibilità nei
confronti dei parenti che stanno piangendo la orte del loro caro: ““ta attina uella erda del presidente del
consiglio della regione Trentino (-Alto Adige, ndr.
orto durante una attuta di caccia…Grazie Daniza!
CHI SI INDIGNA E CHI NO - Inutile dire che molti utenti del social network hanno risposto a queste dichiarazioni con
l’indignazione. Il fatto grave però che vi siano olte altre persone che condividono i contenuti dei post di Rizzi e di
Freedo Alf: “Una persona che porta orte non erita dispiacere o lacri e…Moltrer toglieva la vita per il gusto di
farlo uindi che sia aledetto all’inferno . Di seguito una serie di co
enti di utenti che non di ostrano alcuna
pietà nei confronti del genere umano, ma, per fortuna, anche uelli di chi chiede rispetto per un uo o che non c’
più e per i suoi familiari.
Fonte (http://www.giornalettismo.com/)
Autore: Edoardo Di Gennaro
Sul caso interviene la Regione
“Il rispetto per l’uo o, pri a che per l’Istituzione, non deve ai venire meno. Stiamo verificando, presso
l’Avvocatura di “tato, un intervento contro chi ha fatto affer azioni igno ili contro Diego Moltrer" ad annunciarlo
il presidente reggente del Consiglio regionale Thomas Widmann che aggiunge: chi ha fatto gravissime esternazioni,
dovrà risponderne nelle sedi opportune: a ia o avviato le procedure per uoverci attraverso un’azione
legale .“ulla uestione si uoverà dun ue anche la Regione, dopo l'annuncio dell'assessore Panizza di voler
denunciare i responsabili dei commenti ingiuriosi postati all'indomani della morte di Moltrer, e la conseguente
contro-denuncia da parte degli stessi animalisti. - Fonte (http://www.trentotoday.it/)
Pag.24
Caccia, Liguria: ricorso animalisti inammissibile. Bruzzone ''condannati anche a pagare''
20 Novembre 2014 - Il Consiglio di Stato con sentenza n. 01817/2014 in data 17/11/2014,
ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste VAS e
WWF nei confronti della sentenza del Tar Liguria sez II n.
/
sull’approvazione
degli indirizzi regionali per la pianificazione faunistica venatoria provinciale emanati dalla
Regione Liguria. Lo comunica in una nota Francesco Bruzzone, cacciatore e Consigliere
Regionale della Lega Nord in Liguria, che co
enta: “L’ennesi o tentativo strumentale e infondato di creare
pro le i allo svolgi ento dell’attività venatoria in Liguria stato s ascherato dal Consiglio di “tato".
"Esprimo soddisfazione per questo esito", prosegue Bruzzone. "La condanna inflitta a VAS e WWF del pagamento
delle spese dei due gradi di giudizio liquidate in complessivi 5 mila euro, che dovranno essere versati dalle
Associazioni ambientaliste alla Regione, è un chiaro segnale di come anche la giustizia amministrativa inizi a
manifestare sofferenza nei confronti dell’uso stru entale dei ricorsi ina
issi ili e infondati pro ossi in olteplici
occasioni negli ultimi anni.
"I Piani faunistici delle province liguri mantengono quindi la totale validità e la stagione venatoria continuerà senza
ulteriori intoppi. E anche le questioni di legittimità costituzionale che WWF e VAS avrebbero voluto fossero
sollevate dai giudici amministrativi in merito alle leggi regionali della Liguria su caccia, ambiente e incendi sono
decadute", conclude il Consigliere Regionale Francesco Bruzzone.
Fonte (http://www.bighunter.it/)
Pag.25
Cinema: I pinguini di Madagascar e gli incalcolabili danni di Ratatouille
21 Novembre 2014 - Una volta tutto era semplice. Da
una parte avevamo il Modello Paperopoli. Un universo
fatto di animali, in cui gli animali sostituiscono gli
uomini, parlano, edificano, acquistano, possiedono
altri ani ali i sottotesti razzisti dell’esistenza di Pluto
fanno accapponare la pelle). Nel Modello Paperopoli
non c’ traccia di esseri umani, perché è tutta una
grande METAFORA.
All’estre o opposto c’era il Modello Aristogatti.
Animali calati in un contesto umano, che comunicano
tra di loro ma non vengono capiti. Nel modello
Aristogatti gli animali fanno cose da animali, tipo
mangiare dalla ciotola, correre a quattro zampe,
dormire ai piedi dei padroni. Il sottotesto è animalista:
sono come noi, meglio di noi, impariamo a capirli.
Il modello Paperopoli e il modello Aristogatti erano incompatibili, non comunicanti (Pluto non spiccica parola).
I limiti ontologici del modello Aristogatti sono stati in seguito esplorati dalla saga di Toy Story, sostituendo i
giocattoli agli animali. I giocattoli si animano, si muovono, comunicano, ma solo quando non vengono visti. Tutta la
suspense si basa sul rischio che siano scoperti. “e accadesse… Toy “tory una saga geniale perch gioca sui confini
di un odello culturale, e in seconda attuta ricorda l’i portanza del rispetto di regole condivise per la costruzione
di una società funzionante.
Poi arriva il topo francese. In Ratatouille Rémy non comunica solo con gli altri topi, comunica pure con gli esseri
umani, in un contesto – attenzione – non magico. Il ragazzo che lo scopre sulle sponde della Senna resta un attimo
sbigottito, ma poi ok, finisce lì. È co e se Basil l’investigatopo risolvesse i veri casi di “coltand Yard.
I danni sono incalcola ili. Il ondo dell’ani azione i plode, l’anarchia regna sovrana. “noopy che non parla a
gioca a baseball) e il cane dei Griffin, da singolarità esplicitamente surreali, diventano norma.
Tutto questo mi torna in mente mentre assisto a I pinguini di Madagascar. La trama, a spanne, è: 4 pinguini vengono
rapiti da un polpo fucsia camuffato da scienziato (umano) che vuole distruggere il mondo con macchine
ipertecnologiche da lui asse late all’interno di una ase scavata nel sottosuolo. Lo fa perch la razza dei pinguini,
con la propria carineria, gli ha sottratto le attenzioni del pubblico (umano) degli zoo. Si parte quindi dagli zoo, la più
ovvia delle istituzioni che definiscono una gerarchia di specie, ma poi si trasformano gli animali in creature capaci di
qualsiasi cosa, senza che questo turbi nessuno.
La realtà e l’esperienza fisica cessano di essere un riferi ento per la costruzione di senso, l’effetto comico è quasi
se pre una uestione dina ica, ogni logica viene ignorata per ese pio: nella scena dell’aereo i pinguini ucano
alcuni aeroplani di linea, sfracellandosi sulle carlinghe, senza conseguenze per nessuno; un attimo dopo si
preoccupano di trovare un modo per atterrare senza spiaccicarsi).
Mi rendo conto che uona parte dell’ani azione di assa, oggi,
uesto: un delirio psichedelico. “arei curioso di
sapere co e un a ino ela ora la cosa, agari gli a ici di Movie for Kids e lo fanno sapere…
Fonte (http://blogs.bestmovie.it/)
Pag.26
Misano (BG): popolazione condanna manifestazione animalisti
Anche il Sindaco furibonda contro
atti vandalici
La popolazione polemizza contro i
manifestanti, che rischiano uno
scontro
Pomeriggio movimentato il 1° Novembre,
anche il Sindaco entra nel merito della
questione.
Misà: questa volta non è passata inosservata
la manifestazione contro gli allevamenti di
visoni presenti sul territorio comunale.
Non sono infatti mancate le polemiche
sollevate da diversi cittadini che, anche su facebook, hanno espresso il loro malumore.
Primo fra tutti è stato il Sindaco a sollevare alcune osservazioni alla manifestazione.
Su diversi cartelli del paese e su alcuni muri sono comparsi adesivi e scritte inneggianti le tesi animaliste.
Il sindaco ha voluto precisare, tramite il suo profilo facebook, di essere contrariati) rispetto a questi atti vandalici e
di non apprezzare che una manifestazione simile sia avvenuta in paese nei giorni in cui i cittadini ricordano i cari
defunti. Il primo novembre, infatti, in contemporanea con le celebrazioni al camposanto comunale iniziava il corteo
dalla via don Minzoni (è arrivato in via Martiri della Libertà a pochi metri dall' azienda agricola Legramandi) per poi
sfilare nel centro storico. Non sono mancati confronti con i passanti e alcuni residenti. Davanti ad alcune stalle
venivano urlati slogan del tipo « g l i alievator' devono estinguersi».
Ingente il dispiegamento di forze dell'ordine che ha vegliato sul corteo fino al termine della manifestazione
programmato per le 19,30. Una cinquantina gli uomini impegnati tra Polizia, Carabinieri e volontari della Protezione
Civile al lavoro per garantire l'ordine pubblico mentre i cento manifestanti sfilavano in paese. Giunti a pochi metri
dai cancelli dell'allevamento di via Santo Stefano, dopo una trattativa con le forze dell'ordine, la manifestazione ha
preso una brutta piega. I manifestanti hanno iniziato ad utilizzare fumogeni ed urlare pesanti epiteti e minacce nei
confronti dei proprietari dell'allevamento, provocando uno dei proprietari che è uscito dalla sua abitazione con un
badile per affrontarli. In pochi minuti le forze dell'ordine in tenuta anti sommossa hanno calmato le acque.
Non contenti i manifestanti di lì a poco hanno chiamato una squadra dei vigili del fuoco in quanto avrebbero
visto delle fiamme dall'interno dell'allevamento e sentito un forte tanfo. In realtà i vigili del fuoco hanno potuto
appurare che non vi era nulla all'interno dell'allevamento, ma a qualche centinaio di metri di distanza un
agricoltore, già in territorio vailatese, aveva dato fuoco ad alcune sterpaglie.
Fonte (La Civetta Pettegola)
Pag.27
In Difesa della Sperimentazione Animale: Il capitale della LAV
27 Novembre 2014 - La LAV non conosce crisi.
Nonostante l’econo ia sia se pre più in affanno, gli
italiani sono stati, nel 2013, molto generosi con
l’associazione che si dovre e occupare della tutela
degli ani ali. E’ ciò che alza all’occhio dando uno
sguardo al bilancio 2013, che la LAV è costretta a
pubblicare.
Dal documento, molto scarno –Greenpeace per
esempio ne redige uno molto più dettagliato- si nota
su ito l’i pennata nella raccolta fondi: da circa , a
6,8 milioni di euro, spinte in larga parta dalla crescita
di donazioni e lasciti in favore della Onlus, che passano da poco più di 61mila euro nel 2012 alla stratosferica cifra di 3.439.789
euro dell’anno scorso.
Aldilà del fatto che uesti sono i nu eri di un’azienda di piccole di ensioni, conta ovvia ente co e i soldi raccolti vengono
spesi.
Dal rendiconto della gestione si vede immediatamente che i costi crescono (+30%), ma molto meno di quanto lo hanno fatto le
entrate +
% . Puntual ente infatti il risultato della gestione le Onlus non fanno “utili schizza a quasi 3,5 milioni dai
ila euro dell’anno
.
Merita sottolineare che circa mezzo milione di euro è usato per pagare del personale.
Inso
a, non sono tutti volontari nell’associazione.
Se crescono le entrate e le uscite non tengono il passo, vuol dire che è la cassa ad aumentare, visto che ovviamente una Onlus
non distri uisce utili tra ite dividendi. E allora spostia oci nello stato patri oniale. Nessuna sorpresa: le “disponi ilità li uide
più che raddoppiano.
Dai già ragguardevoli 2 milioni abbondanti del 2012 ai 4,3 del 2013. Fermiamoci un attimo. Attivo e passivo pareggiano a 8,2
milioni (non male!). Ciò vuol dire che la LAV detiene sotto forma di liquidità metà del suo attivo! Si potrebbe pensare che hanno
molti più soldi di quelli che gli servono per condurre le loro attività istituzionali. Altrimenti non si spiega (la LAV non lo fa)
perché tenere in cassa quella montagna di denaro, senza di fatto impiegarla o donarla ad altri enti no profit. Ma allora, perché
continuare ad accettare donazioni?
La richiesta di donazioni continua…
Altre voci del ilancio eritano attenzione. Le i
o ilizzazioni ateriali crescono di circa
ila euro, grazie all’investimento
in terreni e fa ricati. All’interno di uesta voce possono esserci nuove sedi di rappresentanza.
Ci vorrebbe un documento aggiuntivo che spacchetti la voce.
Sul sito, però, la nota illustrativa, il documento che spiega a parole e più nel dettaglio cosa si nasconde nelle voci di bilancio e
co e si sono for ate, non c’ .
Sul sito sono reperibili solo gli schemi di stato patrimoniale e del rendiconto della gestione.
“postandoci nell’attivo vedia o che anche la voce “attività finanziarie che non costituiscono i
o ilizzazione cresce
parecchio. Cosa c’ ui dentro? Titoli finanziari appunto, detenuti per tempi che si prevedono brevi, per farla semplice. Attività
curiosa per una Onlus che ha il co pito statutario di tutelare gli ani ali. Ma d’altronde, se si ha tutta uella cassa, isogna farla
rendere, almeno in parte.
Ed infatti i proventi finanziari passano da 673 a 21233 euro in un anno. Ma chi dona alla LAV sa che questa, in parte, usa i soldi
ricevuti per investimenti finanziari? E come opera le sue scelte di investimento? Secondo che criteri etici e di
rischio/rendimento?
La straordinaria capacità di generare cassa dell’associazione testi oniata da un ulteriore indizio. Non solo la li uidità
cresciuta, a l’inde ita ento della Onlus si ridotto di un terzo, da , a ,
ilioni. E ridurre il proprio inde ita ento
determina un deflusso di fondi, co e noto. Ma non un pro le a se letteral ente navighi nell’oro.
E’ spontaneo infine chiedersi uante aziende in uesto periodo possano vantare una si ile posizione finanziaria. Pochissi e.
E’ evidente che la raccolta fondi a ezzo di i
agini raffiguranti animali maltrattati, spesso decontestualizzate o
erroneamente attribuite, ed il cavalcare la pancia della gente con battaglie magari senza alcun fondamento scientifico e
razionale, tiri co e nient’altro in uesto paese e di uesti te pi. Non sarebbe più corretto, specie durante questi anni di crisi
che hanno messo a dura prova i bilanci di molte famiglie, quando ci si accorge che le donazioni sono incredibilmente più elevate
del previsto, dire ai propri sostenitori “No grazie, teneteli voi i vostri soldi. Noi per il momento siamo a posto."
Fonte (http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/)
Pag.28
27/11/2014 PIEMONTE - Comune di Verbania - Bando per l`insediamento di Piccole e Medie Imprese
27/11/2014 UE - Premi Horizon 2020
27/11/2014 LAZIO - Latina: presentato il contratto di sviluppo della BSP Pharmaceuticals
26/11/2014 SARDEGNA - Nuova versione del Bando Voucher Startup
26/11/2014 TRENTINO ALTO ADIGE - Provincia Autonoma di Trento - Premio Solidarietà 2014: 5.000 euro a disposizione
delle associazioni
26/11/2014 Legge di Stabilità 2015: enti non commerciali con tasse più pesanti
26/11/2014 Otto Regioni danno mandato alle banche per buy-back titoli obbligazionari
26/11/2014 MOLISE - Bando regionale per attribuzione diritti di impianto vigneti
25/11/2014 LAZIO - CCIAA di Roma - Pacchetto Anticrisi - Bando per la concessione di contributi a sostegno dei processi di
aggregazione dei Confidi
25/11/2014 LOMBARDIA - Avviso pubblico per la selezione di progetti inerenti l’orto didattico negli Istituti scolastici pubblici
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Scheda di Adesione a
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(indicare qui il Sindacato/Federazione/Associazione/Ente)
Segreteria Generale: Via Altabella, 11 – 40126 Bologna - CF 91298460378 Pl 02926611209 – codice SIA: A5VTY
Tel. 051.6569625 – 329. 4340511 Fax 051.2759026 – 1782.706157 e-mail: [email protected]
Il/La sottoscritto/a…………………………………………………………………………………….
residente a……………………………………………… in Via/Piazza……………………………...
Cod.Fiscale:
(Codice debitore)
in qualità di:…………………………….
6 lettere
2 numeri 1let. 2 numeri 1let. 3 numeri
1let.
Titolare d’Impresa / Dipendente / Pensionato/ Altro
della ditta/ente/altro …………………………………………………………………………………..
con sede in …………………………………………….. in Via/Piazza………………………………
Tel …………………………… Fax …………………………… e-mail .............................................
facoltativo
facoltativo
Dichiara di aderire al Sindacato/Federazione/Associazione/Ente/Confederazione in indirizzo, di cui
conosce ed accetta gli Statuti, assumendo insieme ai diritti gli obblighi conseguenti. Si impegna
pertanto a versare i contributi associativi, nella misura e nelle forme determinate dagli organi
statutari della FederFauna, consentendo alla stessa l’addebito delle quote sul proprio conto corrente,
secondo le norme d’incasso del servizio SEPA Direct Debit, presso la Banca:
……………….……………………………. Agenzia ……………………………..............................
IBAN:
oppure, in alternativa :
2 lettere
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5 numeri
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Cod. ABI …………… Cod. CAB .………….. CIN ………….. N° Conto Corrente ………………...
Il/La sottoscritto/a, consapevole che l’adesione ha validità annuale e si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, consente alla Banca sopra indicata di addebitare sul c/c indentificato dall'IBAN sopra riportato,
nella data di scadenza indicata da FederFauna tutti gli addebiti diretti inviati dalla stessa e contrassegnati con le coordinate su riportate (o da essa aggiornate), a condizione che vi siano sul c/c da addebitare
disponibilità sufficienti al momento dell'esecuzione dell'operazione di addebito. È consapevole altresì che la Banca ha facoltà di recedere dal presente accordo con un preavviso non inferiore a due mesi, da darsi
mediante comunicazione scritta, fatte salve eventuali ulteriori disposizioni previste nel Contratto di conto corrente, mentre, che l’eventuale revoca da parte sua, pur senza penalità e senza spese, deve essere
esplicitamente formulata attraverso l’apposito modulo presente a fondo pagina (1). Prende atto inoltre che sono applicate le condizioni già indicate nel Contratto di conto corrente, in precedenza sottoscritto fra le parti, o
in mancanza le condizioni rese pubbliche presso gli sportelli della Banca e tempo per tempo vigenti. Per quanto non espressamente previsto dal presente accordo, sono applicabili le norme del Contratto di conto
corrente di cui il presente accordo fa parte integrante. Il/La sottoscritto/a, avendo ricevuto, ai sensi dell’art. 13 del D.L. 196/2003, l’informativa sul “trattamento” dei propri dati personali, consente altresì il trattamento
degli stessi da parte di FederFauna e degli altri enti pubblici e privati con essa convenzionati.
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Una volta compilato questo modulo in modo chiaro e leggibile, spediscilo in originale, insieme
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a FederFauna e pertanto vuole essere cancellato dai suoi elenchi. Revoca altresì l'autorizzazione permanente di addebito in c/c sopra riportata,
relativa agli addebiti diretti inviati da FederFauna e contrassegnati con le coordinate della stessa o da essa aggiornate.
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FederFauna patrocina il 27mo Palio dell`Oca di Luneo