Progetto Bosco dei
Dossi
I.I.S. G. Cantoni – Treviglio (BG)
4°E – a.s. 2012/13
LAVORO DI ESTIMO
INDICE
INTRODUZIONE
PREMESSA
LA FINALITÀ DEL PRESENTE LAVORO È STATA QUELLA DI FORNIRE
AGLI ALUNNI STRUMENTI E METODI IDONEI PER LA
DETERMINAZIONE DEL VALORE DI MACCHIATICO RELATIVO AL
BOSCO DEI DOSSI.
A TALE FINE È STATO PRIMA NECESSARIO FORNIRE AGLI STESSI LE
NOZIONI FONDAMENTALI DI SELVICOLTURA E DENDROMETRIA, PER
POI POTER RENDERE LORO POSSIBILE LA COMPRENSIONE DEI
METODI E L’UTILIZZO DI STRUMENTI ATTI AD OTTENERE LA STIMA
RICHIESTA.
IL LAVORO DIDATTICO È STATO POI SEGUITO, PRESSO IL BOSCO DEI
DOSSI, DA UN’ESERCITAZIONE PRATICA DURANTE LA QUALE GLI
ALLIEVI HANNO PROCEDUTO, CON STRUMENTAZIONE ADEGUATA,
AL RILIEVO DENDROMETRICO E SUCCESSIVAMENTE ALLA
RIELABORAZIONE IN CLASSE DEI DATI RACCOLTI.
SELVICOLTURA
DEFINIZIONE E FUNZIONI DEL BOSCO
STRATIFICAZIONE DEGLI ECOSISTEMI FORESTALI
ZONE FITOCLIMATICHE
CLASSIFICAZIONE DEI BOSCHI
- IN BASE ALL’ETA’
- IN BASE ALLE SPECIE CHE LO POPOLANO
BOSCHI PURI
BOSCHI MISTI
GOVERNO DEL BOSCO
- CEDUO: SEMPLICE, MATRICINATO, COMPOSTO
- FUSTAIA
TRATTAMENTO DEL BOSCO
FUSTAIA: - TAGLIO RASO
- TAGLIO SUCCESSIVO
- TAGLIO SALTUARIO
CEDUO: - A CEPPAIA
- A CAPITOZZA
- A SGAMOLLO
IPSOMETRIA
METODO DELL PALINE
METODO DELL’OMBRA
METODO DEL BOSCAIOLO
DENDROMETRIA
CUBATURA
ALBERI ABBATTUTI
IN PIEDI: - METODO A VISTA
- MISURAZIONE DIRETTA
- NUMERI FORMALI
MASSA BOSCHIVA: - METODO SINTETICO A VISTA
- METODO DELL’ALBERO MODELLO
- METODO DELLE AREE D’ ASSAGGIO
- TAVOLE ALSOMETRICHE
- TAVOLE STEREOMETRICHE
STRUMENTI DIDATTICI
TESTI: - “ESTIMO AGRARIO, CIVILE, CATASTALE”
AUTORE: MARIO VIZZARDI, LUIGI PIATTI - ED. CALDERINI
- “CORSO DI ESTIMO RURALE”
AUTORE: STEFANO AMICABILE – ED. CALDERINI
TAVOLE DENDROMETRICHE: TAVOLE DELL’ISTITUTO SPERIMENTALE PER
L’ASSESSORATO FORESTALE E PER L’ALPICOLTURA (ISAFA) A CURA DI
CAMILLO CASTELLANI
ATTREZZATURA: IPSOMETRO, CAVALLETTO DENDROMETRICO
TRADIZIONALE
ESERCITAZIONE TECNICO PRATICA
RILIEVO DENDROMETRICO DEL BOSCO
ESERCITAZIONE TECNICA
VALORE DI TRASFORMAZIONE DEL SOPRASSUOLO
VALORE DI MACCHIATICO
VALORE DI MERCATO DEL LEGNAME
COSTI DI TRASFORMAZIONE
SELVICOLTURA
Bosco
Ecosistema maggiormente rappresentato sulla
terra (32% delle terre emerse)
Definizione adotta negli inventari forestali italiani
Superficie di terreno con copertura arborea di
almeno 5000 m2, larga almeno 20 metri, grado di
copertura >10%, altezza del soprassuolo > 5 m
Tasso di imboschimento dei diversi pesi
europei (Mantel 1960)
Funzioni del bosco
Rilevanza pluridirezionale
Dipende dall’erosione, in relazione al grado di
copertura
Regola il deflusso superficiale delle acque
favorendo l’infiltrazione dell’acqua nel terreno
e alimentando le sorgenti
Svolge una sensibile azione sul clima (ciclo
dell’acqua)
Ruolo primario nella produzione di legname
Luogo di attività venatorie e ricreative
Stratificazione degli ecosistemi forestali
Zone fitoclimatiche
In ogni territorio si trovano forme tipiche di copertura arborea
Le associazioni vegetali sono soggette ad una dinamica evolutiva o
involutiva
Gli elementi del clima (temperature e piovosità e distribuzione
delle piogge) sono responsabili delle diverse zone fitoclimatiche
presenti in Italia
Stratificazione ecosistemi forestali
Classificazione dei boschi
Criteri
1) In base all’età dei popolamenti
- Coetanei
- Disetanei
2) In base alle specie che lo popolano
- Boschi puri
- Boschi misti
3) Governo
Modo nel quale viene rinnovato il bosco
- Sessuale: per seme
- Agamico: tramite porzioni di pianta (talea, polloni,
propaggine)
Governo a Fustaia e Ceduo
Boschi puri
Possono essere il risultato di interventi antropici
- Tagli selettivi
- Rimboschimenti o di situazioni naturali
Ambienti estremi (es. alta montagna)
Boschi misti
Sono costituiti da più essenze; migliore sfruttamento
delle risorse (es. spazio) da parte del soprassuolo
Governo del bosco
Fustaia
Il bosco si rinnova per via gamica (seme) in modo
naturale o mettendo a dimora delle piantine
(novellame)
Ceduo
Il bosco viene tagliato periodicamente e la
rinnovazione avviene naturalmente grazie
all’emissione di polloni dalla ceppaia
Governo del ceduo:
- Semplice
- Matricinato
- Composto
BIOLOGIA DEL CEDUO
A. Gemme proventizie
Si accrescono ogni anno di pochi mm,
corrispondenti allo spessore dell’anello
legnoso: esse rimangono sotto la corteccia e
sono collegate con il midollo del fusto, del ramo
o della radice. In seguito a un trauma (taglio)
sono loro a ricostituire la nuova pianta!
I polloni proventizi sono più stabili e si formano
nella parte bassa della ceppaia (affrancamento)
B. Gemme avventizie
Non sono preesistenti al trauma, ma si formano
in seguito a esso, in corrispondenza del callo
cicatriziale: il risultato però è analogo.
I polloni avventizi sono meno stabili.
La ceduazione (selvicoltura) corrisponde
al morso dell’animale o all’azione del
fuoco (natura)
Governo
Ceduo semplice
Il soprassuolo è costituito da soli polloni. Quando
le ceppaie si esauriscono, dopo un certo numero
di turni, si provvede alla loro sostituzione,
impiantando nuove piante.
Turni di ceduo semplice
- Betulla 50 anni
- Castagno 100-120 anni
- Faggio 80-100 anni
Ceduo matricinato
Ceduo con un certo numero di piante chiamate
matricine (in numero di circa 50/ha) destinate a
produrre seme che, cadendo sul terreno,
origineranno le nuove piantine (semenzali) che
sostituiranno gradualmente le ceppaie che
deperiscono. Le matricine rimangono in piedi per
2-3 turni.
Funzioni delle matricine
Funzioni
1. provvedere alla disseminazione per avere
piante da seme che progressivamente
sostituiscano le ceppaie
2. fornire legname da opera e ghianda per gli
animali al pascolo
3. Protezione del ceduo da vento e insolazione
Ceduo matricinato
Bosco ceduo dopo il taglio con le
matricine in piedi
Matricinatura Uniforme in un bosco di castagno
Ceduo composto
Simile al ceduo matricinato ma con più matricine
(piante lasciate a fustaia) per ettaro (circa 100-120)
scaglionate in diverse classi di età. Si tratta di un
bosco costituito da ceduo e fustaia. Rappresenta la
forma di trattamento migliore dal punto di vista
ecologico e economico.
Ceduo composto
Ceduo sotto fustaia
Trattamento del bosco
Modalità di come viene effettuato il taglio
1)Fustaia
- Taglio raso
- Taglio successivo
- Taglio saltuario
2)Ceduo
- Ceppaia
- a capitozza
- sgamollo
Trattamento della fustaia
Taglio raso
Il bosco è tagliato a maturità. Rinnovazione antropica
per seme o piantine.
Dopo il taglio il terreno è scoperto e soggetto
all’azione degli agenti atmosferici con rischi di
erosione. Rilascio di ramaglia al suolo:
vantaggi(protezione) e problemi (fuoco)
Economicamente conveniente
Trattamento della fustaia
taglio successivo
L’abbattimento delle piante mature è effettuato in più
tempi, durante un periodo di 20-30 anni con tagli che
si definiscono di preparazione, sementazione e
sgombro. Bosco coetaneo a rinnovazione naturale
Taglio successivo
Vantaggi
- Salvaguardia terreno
- Risparmio delle spese di semina
Svantaggi
- Maggiori difficoltà logistiche
- Danni al novellame durante le operazioni di
sgombro
Fustaia con rinnovazione
Trattamento della fustaia taglio
saltuario
Taglio saltuario
Vengono abbattute le singole piante che hanno
raggiunto la maturità. Il bosco risulta disetaneo e in
continua rinnovazione. Il taglio avviene con frequenza
di 1-5 anni. Elevate spese di gestione, difficoltà
logistiche. Ridotto impatto ambientale. Tipico dei
terreni declivi soggetti a fenomeni erosivi
Trattamento del ceduo
Ceduo a ceppaia: il taglio viene effettuato vicino al
terreno
Ceduo a capitozza: quando il taglio viene effettuato ad
una certa altezza dal suolo
Ceduo a sgamollo: tagli periodici dei rami laterali
lasciando intatta la cima
Ceduo a sterzo: ceduo a ceppaia con polloni disetanei
Ceduazione a ceppaia
Ceduazione a capitozza e
sgamollo
Ceduo a sterzo
TAGLIATA SU CEDUO A STERZO
IPSOMETRIA
Scienza che si occupa della determinazione
dell’altezza delle piante “in piedi”
Metodo delle paline
Metodo dell’ombra
Metodo del boscaiolo
Dendrometria
Scienza che si occupa della determinazione del
volume degli alberi
Cubatura degli alberi abbattuti
Cubatura del legname minuto
Cubatura degli alberi in piedi
Cubatura della massa boschiva
PIANTE
ABBATTUTE
STIMA A
VISTA
PIANTE
IN PIEDI
METODO DEI
NUMERI
FORMALI
STIMA
A VISTA
MISURAZIONE
DIRETTA
METODO
DELLE AREE
DI ASSAGGIO
METODO
DELL’ALBERO
MODELLO
METODO TAVOLE
STEREOMETRICHE
CORMOMETRICHE
METODO TAVOLE
ALSOMETRICHE
DENDROMETRICHE
DENDROMETRIA
La dendrometria è quella scienza che si occupa di
determinare il volume degli alberi e di boschi interi
coetanei e disetanei.
CUBATURA DEGLI ALBERI ABBATTUTI
Per la cubatura dei fusti abbattuti esistono numerose
formule che permettono il calcolo dei volumi
considerando le aree delle sezioni dei tronchi e le
altezze degli stessi.
CUBATURA DEGLI ALBERI IN PIEDI
METODO A VISTA: Si raffronta mentalmente l’albero oggetto di cubatura con
quelli a cubatura nota (l’estimatore deve avere molta esperienza)
METODO DELLA MISURAZIONE DIRETTA: Si misurano rispettivamente il
diametro dell’albero a 1,30-1,50 metri da terra (a petto d’uomo) e la relativa
altezza calcolando poi il volume attraverso una delle formule usate per i tronchi
abbattuti.
METODO DEI NUMERI FORMALI: Consiste nel risolvere la seguente formula in
cui compare la lettera f che rappresenta il coefficiente di forma (numero
formale). S= superficie presa a metri 1,30
H= altezza
V= S*H*f
Il coefficiente di forma= Vr/Vc esprime il rapporto tra il volume reale del tronco e quello di
un cilindro. Esistono 5 coeff. Di forma riferiti ad altrettanti prototipi dendrometrici.
Cilindro f=1; parabolide cubico f=0,60; parabolide apollonico f=0,50; cono retto f= 0,33;
neiloide f=0,25.
CUBATURA DELLA MASSA BOSCHIVA
La cubatura della massa boschiva si può determinare con i seguenti metodi.
METODO SINTETICO A VISTA
Il perito forestale, conoscendo la massa ricavata da un considerevole
numero di boschi dello stesso tipo ma di densità, età e fertilità diversa, fissa
sinteticamente il grado di fertilità e di densità, l’età del bosco da stimare,
determinando così anche il suo volume attraverso il paragone maturato
nella sua mente. Tale metodo è soggettivo e l’errore di valutazione si
mantiene in media tra il 15 e il 20%.
METODO DELLE AREE DI ASSAGGIO
Consiste nel cubare le piante di una superficie limitata rappresentante le
condizioni medie di tutto il bosco. Una volta determinato il volume dell’area
di assaggio si procede poi, con una proporzione, al calcolo del volume totale
del bosco.
V:v=S:s
V=v*S/s
METODO DELL’ALBERO MODELLO
Si applica generalmente per i boschi coetanei della stessa specie.
Si misurano i diametri a petto d’uomo di un notevole numero di piante e si
raggruppano in classi di diametro.
Per fornire diverse classi diametriche dovrà sussistere una differenza
significativa di diametro tra una classe e quella successiva.
Per ciascuna classe si trova il diametro medio, si abbatte l’albero modello, cioè
quello avente il diametro e l’altezza media della classe, poi si determina il
volume di questo con uno dei metodi già illustrati per le piante abbattute.
Moltiplicando il volume dell’albero modello per il numero delle piante della
stessa classe si trovano i volumi parziali delle diverse classi che, una volta
sommati, forniscono il volume dell’intero bosco.
VALORE DI TRASFORMAZIONE DEL
SOPRASSUOLO
I boschi non sono in genere coltivati dai proprietari ma venduti in
piedi a ditte specializzate che pagano ai proprietari un prezzo di
macchiatico, occupandosi poi direttamente delle operazioni di taglio,
esbosco e commercializzazione del legname.
Prezzo di macchiatico: modo più comune di esprimere il valore del
soprassuolo di un bosco: è dato dalla differenza tra il prezzo del
legname ridotto in assortimenti mercantili e le spese da sostenere per
la trasformazione (taglio, esbosco ecc.)
Vmach = Vm - K
Valore di macchiatico: prezzo di macchiatico calcolato con dati
ordinari. Differenza tra prezzo di macchiatico e valore di macchiatico:
il primo è un dato reale, pagato tra due soggetti determinati in un
determinato istante, il secondo è un dato probabile, frutto di una
valutazione in ambito di ordinarietà.
VALORE DI MERCATO DEL LEGNAME
Dipende dalla quantità e qualità del legname stesso.
QUALITA’ DEL LEGNAME DIPENDE: dall’essenza legnosa, dalle dimensioni del
bosco e dagli assortimenti che si possono ricavare.
COSTI DI TRASFORMAZIONE: Consistono nelle spese per taglio, esbosco, riduzione
in assortimenti mercantili. I costi per taglio ed esbosco dipendono da:
presenza o vicinanza di strade percorribili con efficaci mezzi di trasporto
pendenza del terreno.
Le spese di trasformazione sono così raggruppabili:
taglio e allestimento (indicativamente 13 – 16 €/m3)
esbosco (indicativamente (5 – 15 €/m3)
spese generali (assicurazioni, interessi, direzione, amministrazione, progetto
indicativamente 15 – 30% delle spese precedenti)
STRUMENTI UTILIZZATI
1. L'IPSOMETRO
Questo strumento opera prefeibilmente a
distanze prefissate di 15, 20, 30 o 40 m
dall’albero in esame. Per facilitare l’operazione
di posizionamento insieme all’ipsometro viene
fornita una stadia tarata da appendere all'albero.
Traguardando la stadia attraverso il foro oculare
situato lateralmente sul corpo dell’ipsometro ci
si pone alle distanze prefissate.
Lo strumento è costituito da un pendolo oscillante provvisto di un fermo di
sblocco attivato dall’operatore che prima traguarda verso la base dell’albero,
rilascia il blocco e lo riattiva a misura completata.
In seguito legge l’altezza rilevata segnata sulla scala corrispondente alla distanza
di rilievo. Traguarda poi la cima dell’albero e ne rileva l’altezza.
A seconda della posizione relativa dell’operatore rispetto all’albero, le due
altezze vanno sommate o sottratte, e successivamente corrette in base alla
pendenza del terreno. Durante l’esercitazione svoltasi presso il bosco dei Dossi il
rilievo delle altezze si è limitato alla definizione dell’altezza dominante rilevata
nelle due aree di assaggio ed è pari a 16m.
2. CAVALLETTO DENTROMETRICO TRADIZIONALE
Per la misura diretta del diametro del fusto o dei tronchi arborei viene
utilizzato uno strumento detto cavalletto dendrometrico, un calibro in
lega metallica avente un braccio fisso (regolo) e uno scorrevole lungo il
regolo, di lunghezza variabile tra 60 e 100-120 cm. Il diametro di un
fusto arboreo si misura per convenzione a 1,30 m da terra (a petto
d’uomo), posizionandosi a monte dell’albero. Questa altezza, oltre ad
essere pratica per il rilievo, evita anche l’influenza dei cordoni radicali.
3. TAVOLA DENDROMETRICA DEL FAGGIO
Valutazione
Dendrometrica
RACCOLTA DEI DATI
Mercoledì 6 febbraio è stata organizzata per la classe 4°E
una esercitazione tecnico pratica avente come oggetto il
calcolo della cubatura della massa boschiva del Bosco dei
Dossi.
A tale fine sono stati utilizzati il cavalletto dendrometrico,
per la determinazione dei diametri delle piante, l’ipsometro,
per la definizione delle altezze, e la tavola dendrometrica
del faggio per la determinazione del volume della massa
boschiva.
Gli alunni , con l’aiuto dei due esperti, hanno poi individuato
all’interno del bosco due aree rappresentative (ognuna di 50
metri quadrati) di cui valutare il volume della massa
boschiva.
Gli alunni sono stati accompagnati
dai professori Marco Lambruschi e Mariarosa Sandrinelli
mentre l’esercitazione è stata organizzata con la
collaborazione di due esperti del settore rispettivamente
i signori Facchinetti Maurizio, imprenditore agricolo ed
ex allievo, e il Dott. Melesi Attilio , agronomo forestale, i
quali hanno fornito la strumentazione necessaria e
seguito
gli alunni durante la fase attuativa
dell’esercitazione.
Agli alunni sono state fornite le informazioni necessarie per
l’utilizzo degli strumenti e le modalità per l’individuazione
degli alberi da misurare; a tutti loro è stata data la
possibilità di procedere al calcolo della massa boschiva
mediante l’utilizzo pratico della strumentazione.
Si è passati poi all’individuazione di un albero
rappresentativo per quanto riguarda l’altezza e, mediante
l’uso dell’ipsometro, è stata calcolata un’altezza media di
16 metri.
CALCOLO DEI VOLUMI DELLE
DUE AREE DI ASSAGGIO
I perimetri rettangolari aventi lati 25*2 sono stati misurati con il
metro lineare e i rispettivi vertici appositamente individuati con
legni colorati di rosso. Successivamente si è proceduto alla scelta
degli alberi da lasciare, individuandoli con bolli di vernice rossa, e
quelli da abbattere.
Il rilievo dei diametri è stato effettuato con soglia di
cavallettamento alla classe 10 cm. Ciò significa che sono state
rilevate le piante a partire da un diametro a petto d’uomo
maggiore di 7,5 cm (tutti i valori compresi tra 7,5 cm e 12,5 cm e
così per le altre classi) .
Tali misure sono state riportate poi su apposite tabelle.
Presa in considerazione
l’area di saggio A1 (50m2)
si riscontrano i seguenti dati:
CLASSE “0” (5/10 cm): 10 piante
VOLUME DENDROMETRICO: 0,070 m3/piante
m3 totali classe“0” =
10 x 0,070 m3 = 0,70 m3
m3 totali 2 ha =
0,70 m³ : 50 m² = x : 20.000 m2
X =280 m³
Presa in considerazione l’area di saggio A2
(50m2) si riscontrano i seguenti dati:
CLASSE “0” (5/10 cm): 4 piante - VOLUME DENDROMETRICO: 0,070 m3/piante
CLASSE “2” (15/20cm): 2 piante - VOLUME DENDROMETRICO: 0,330 m3/piante
m3 totali classe“0” =
4 x 0,070 m3 = 0,28 m3
m3 totali classe “2” =
2 x 0,27 m3 = 0,54 m3
Totale =
0.82 m³ \ 50 m²
m3 totali 2ha
0.82 m³ : 50 m² = x : 20.000 m2
VOLUME MEDIO: AREA 1 E AREA 2
(328 + 280) / 2 = 304 m3
X = 328 m2
Determinazione del valore di
mercato del legname in piedi e in
stanga:
Peso / m3 FAGGIO E ROBINIA = 1,05 T/m3 = 10,5 q/m3
-Volume medio del legname ottenuto = 304 m3
-Valore del legname (piante in piedi) = 1,5 €/q
•
Calcolo del valore del legname (piante in piedi) =
-10,5 q/m3 × 1,5 €/q × 304 m3 = 4.788 €
-Valore del legname tagliato in stanga = 5,5 €/q
Calcolo del valore del legname (in stanga) =
10,5 q/m3 × 5,5 €/q × 304 m3 = 17.556 €
-
Determinazione del valore di
mercato del legname in stanga:
Valore del legname tagliato in stanga = 5,5 €/q
Calcolo il valore del legname =
10,5 q/m3 × 5,5 €/q × 304 m3 = 17.556
-
Calcolo costo di trasformazione:
-Taglio e allestimento = 13€/m3 × 304 m3 = 3.952 €
-Esbosco = 5€/m3 × 304 m3 = 1.520€
-Spese generali = 20% delle spese precedenti
(somma sp. precedenti = 3.952+1.520 = 5.472)
5.472 × 20% = 1.094 €
Totale spese = 6.566 €
Valore macchiatico = 17.576- 6.566 = 11.010 €
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Procedura B - ITAS Cantoni Treviglio