2 | ADN KRONOS - LABITALIA
Martedì 27 marzo 2012 il Giornale del Piemonte
OCCUPAZIONE
IN BREVE
Dall’uovo di Pasqua
spuntano mille lavori
Quando le aziende
cambiano manager
Le agenzie ex interinali scaldano
i motori per i nuovi avviamenti
da Roma
Ricerche di personale dall’uovo pasquale?
Tra addetti alle vendite e alle casse, camerieri e commessi,non sono poche le opportunità di impiego offerte in questo periodo dalle agenzie per il lavoro. A cominciare dal periodo delle festività di Pasqua.
«La primavera -spiega a LABITALIAStefano Agarossi di ManpowerGroup- è un momento importante anche per quanto riguarda l’industria, e le opportunità di assunzione con contratti di somministrazione aumentano a partire proprio da
questo periodo anche per la produzione.I
profili più ricercati sono sempre quelli più
qualificati e specializzati, con competenze elevate e trasversali che permettano alle aziende di competere in un mercato che
si prospetta ancora difficile anche per il
trimestre che sta per iniziare. Si cerca soprattutto personale di vendita, commessi,
cassieri, e profili specializzati nei diversi
settori alimentari (banconisti macelleria,
pescheria, panetteria-pasticceria, gastronomia, salumeria), oltre ad addetti distribuzione scaffali».
Come spiega a LABITALIA Russo, referente di Gi Group, «sostanzialmente fino a
questo momento stiamo registrando un
andamento delle richieste in linea con
quello dell’anno scorso, non registriamo
dati che ci facciano pensare a un aumento delle richieste o a una loro diminuzione. Abbiamo riscontrato in questo perio-
do un aumento delle richieste da parte
delle aziende della Gdo in corrispondenza con le festività pasquali. Inoltre, abbiamo avuto un aumento delle richieste di
addetti alle casse, visto che adesso ci sono
più turni da dover coprire». Registra ancora Gi Group, «per quanto riguarda il settore lusso, abbiamo avuto richieste da parte
dei nostri clienti del settore moda per addetti alle vendite da impiegare nelle boutique di Firenze, Venezia, Porto Cervo, Portofino, Capri,visto che per queste attività
in questo periodo si apre la stagione turistica». Senza dimenticare, spiega Russo,
che «sono state diverse richieste di personale dal settore turistico-alberghiero».
Per il picco pasquale e in vista della stagione estiva, ancheAdecco sta registrando, come spiega Loira Rossi a LABITALIA,
«un aumento considerevole di ricerche del
personale nel settore del turismo rispetto
allo scorso anno, in particolare per il comparto aeroportuale con 40 addetti al check
in a Firenze, 40 assistenti di volo Roma e
Malpensa, 30 addetti imballaggio bagagli
sui principali aeroporti, 30 operatori unici aeroportuali, 10 addetti al cambio valuta, agenti di rampa, manutentori». Più stabile, spiega Rossi, la ricerca per quanto riguarda hotel e ristoranti. C’è un picco di
richieste, secondo Rossi, anche «per il settore fashion dove i profili più richiesti sono: sales assistant settore luxury, store manager, hostess di eventi, vestieriste soprattutto nelle città meta del turismo pri-
maverile come Firenze, Milano, Roma,
Venezia».
Secondo l’agenzia per il lavoro Openjob
Metis il «quest’anno - spiega a LABITALIA
Piccolo - la quasi totalità delle opportunità lavorative legate all’avvicinarsi della
Pasqua è generata dall’industria alimentare, in particolare dolciaria, che ricerca in
tutta Italia più di 100 addetti alla produzione e al confezionamento. Inoltre, crea
un indotto di egual misura principalmente nei settori logistica e trasporti».
Anche nel periodo pasquale non mancano le ricerche tecniche come quelle portate avanti in questo periodo da Randstad
, che «seleziona in questo periodo ingegneri e disegnatori, progettisti elettrici e
agenti di commercio e monomandatari.
Ma anche project manager, sistemisti e
programmatori. Senza dimenticare molte posizioni aperte nel settore metalmeccanico e in quello informatico».
Certificato malattia
è contestabile
INCA - CGIL
STUDIO DELLA CONFAPI
Piccole imprese: solo una su tre
ha ottenuto l’ok per un fido bancario
ROMA. Per le pmi è allarme credito. Oltre il
56% delle pmi ha chiesto alle banche di poter
ampliare i propri affidamenti, ma solo il 36%
ha ottenuto, almeno in parte, risposte positive.
Per il 19% però c’è stato un netto rifiuto da parte degli istituti di credito, che ha costretto molte piccole imprese a chiudere i battenti. Questa
la fotografia scattata dal effettuato da Confapi
Milano e presentato alla Camera di commercio
nel corso di una tavola rotonda, «Recessione
economica e credit crunch, imprenditori e istituzioni a confronto», cui hanno preso parte, tra
gli altri, oltre al presidente di Confapi Paolo Galassi, il presidente della Camera di commercio
di Milano Carlo Sangalli, il vicepresidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli, il direttore generale della direzione strategie e mercati finanziari dell’Abi Gianfranco Torriero. L’aspetto che più ha sorpreso Confapi è la scarsa
trasparenza su questo tema da parte del sistema bancario che nel 46% dei casi non ha neppure reso noto il rating assegnato all’azienda e,
anche quando lo comunica, nell’81% dei casi
non lo ha fatto per iscritto. «Il 49% degli imprenditori - osserva Galassi - prevede di non
dar vita, nel 2012, a investimenti. Ai clienti che
non rispettano le scadenze di pagamento,
spesso grandi aziende o la pubblica amministrazione, si aggiungono le banche, che fanno
venir meno il tradizionale supporto alla crescita delle imprese, e la prossima entrata in vigore delle regole previste da Basilea 3. Tutti i piccoli e medi imprenditori che hanno già dato
tutte le loro garanzie cosa d’altro possono dar
se non un’economia migliore e un’occupazione in crescita?». Di tutto questo, sostiene Galassi, «diamo sempre e solo la colpa alle banche, ma non è solo così, è colpa di un sistema
politico nazionale. O questo governo si mette
in testa di puntare sul Pil o noi l’Italia non la tiriamo fuori dalla crisi». Per il rappresentante
dell’Abi, Torriero, «il mondo bancario sta studiando tutta una serie di misure per interveni-
Il lavoro in somministrazione
promette nuove opportunità
lavorative in linea con la Pasqua
2011, soprattutto nell’alimentare
re, in una fase negativa come l’attuale, a sostegno delle imprese. Sono tutte misure che immaginano l’utilizzo dei fondi messi a disposizione della Bce e in particolare con una operatività che permette di mantenere il tasso originale di finanziamento per la durata di tre anni».
Per il presidente della Camera di commercio
di Milano, Sangalli, «la stretta creditizia è diventata un’emergenza per le piccole e medie
imprese e di conseguenza per l’economia italiana entrata in recessione: è dunque urgente
ridare ossigeno al sistema imprenditoriale per
ritornare a vedere la luce della crescita. Proprio
per questo stiamo realizzando una raccolta
fondi tra le principali Camere di commercio
italiane per l’accesso al credito delle piccole e
medie imprese impegnate sul fronte dell’internazionalizzazione una sessione speciale del
Fondo centrale di garanzia. Il fondo, pari a 20
milioni di euro, dovrebbe garantire un miliardo di crediti».
«Veri invalidi vittime dei controlli»
ROMA. «Un’operazione verità
sulla concessione e la revoca dell’indennità di accompagnamento e dell’invalidità, per parlare
non solo della caccia ai ”falsi” invalidi ma anche dei tanti casi che
a causa delle verifiche straordinarie avviate dal 2010 si sono visti negare i loro diritti». Così Franca Gasparri, dell’Inca Cgil Umbria, denuncia con LABITALIA
l’aumento nella sua regione dei
casi cui vengono negati invalidità
e sussidio di accompagnamento.
«C’è stato un caso a Spoleto - ricorda Gasparri - di un cieco che
guidava il pullmino: su questo sono state fatte trasmissioni televisive nazionali, ma si sono invece
dimenticate le tante, tante persone che, sottoposte a controlli a
volte invasivi e lesivi della dignità
personale, hanno visto revocarsi
le loro prestazioni, misconoscere
il loro grado di invalidità mentre
poi un tribunale ha detto che
queste persone erano malate
davvero». Gasparri racconta che
uno dei primi casi verificatisi in
Umbria riguardò la «situazione di
un bambino nato cerebroleso.
Chiamato a controllo dall’Inps
attraverso le commissioni mediche della Asl, sarebbe risultato un
miglioramento eclatante delle
sue condizioni tant’è che non è
stato più riconosciuto invalido».
Il caso è stato portato dall’Inca
davanti al giudice del lavoro, e la
causa è stata vinta. «In poco tempo abbiamo avviato decine di
azioni legali, ottenendo molti risultati e solo nelle ultime due settimane - ricorda - di 20 cause avviate ne abbiamo vinte 19 e solo
per una dobbiamo ricorrere in
appello».
Perché uno dei punti più spinosi
della questione sono proprio le
ROMA. Il manager italiano è
una figura professionale in
continua evoluzione e, a causa della crisi economica e anche della riorganizzazione dei
modelli industriali, assume
sempre di più un ruolo a 360
gradi nelle aziende in cui lavora. «Il termine manager -spiega infatti a LABITALIA Giorgio
Ambrogioni, presidente di Federmanager- indica figure tra
loro molto diverse, dall’imprenditore al super impiegato, ma il manager è soprattutto un professionista, che si è
affermato per merito, grazie ai
suoi risultati e che non appartiene certo alla cosiddetta casta. Nel settore privato sono
circa 120.000 e altrettanti ci
sono nel settore pubblico: sono una componente della
classe dirigente di questo
Paese». Tuttavia, la crisi ha
colpito duro anche questa categoria: «I dirigenti di aziende
industriali inizi degli anni ’90
erano circa 110.000: oggi sono solo 80.000». La colpa non
è solo della crisi, dice Ambrogioni, «ma anche delle modifiche dei modelli aziendali sempre più snelli. Oggi è una figura meno professional e più general manager e cioè deve saper guardare a 360 gradi a
quello che c’è intorno all’azienda, lo deve saper interpretare e portare all’interno dell’azienda».
modalità per poter contestare un
verdetto negativo. «La domanda
di invalidità si avvia con una certificazione del proprio medico di
famiglia - spiega Gasparri - che
viene inoltrata on line all’Inps,
che passa la pratica alle commissioni mediche delle Asl per il parere in merito. Se il parere è negativo e la domanda è respinta ci
sono solo 6 mesi di tempo per fare ricorso davanti al giudice del
lavoro».
«Qualche giorno fa -racconta
Franca Gasparri- si è presentata
da noi una signora in sedia a rotelle, Rossella, ammalata di una
gravissima forma di sclerosi multipla. Da una visita a cui era stata
sottoposta le veniva riconosciuta
un’invalidità solo del 75% e niente indennità di accompagnamento, a fronte di malattia che la
inchioda su una sedia a rotelle,
che le procura incontinenza e
turbe neurologiche importanti. E
di casi così ce ne sono tanti».
Marco Bottazzi, medico legale
dell’Inca Cgil, ricorda con LABITALIA che le indennità di accompagnamento «sono l’unica prestazione che il nostro Paese preveda per i soggetti che presentano gravi difficoltà nella vita quotidiana. In altri paesi ci sono prestazioni che vengono date solo
per il fatto di essere anziani e in
Italia questa forma di civiltà ce
l’ha solo la provincia di Trento».
ROMA. Il certificato medico attestante lo stato di malattia
del dipendente può essere
contestato dal datore di lavoro. Se ha motivo di ritenere insussistente la denunciata malattia del lavoratore. A sostenerlo, facendo riferimento a
una «giurisprudenza consolidata», un parere del Centro
Studi dei consulenti del lavoro. In particolare, si sottolinea,
il datore di lavoro può domandare in giudizio la verifica dell’attendibilità della certificazione prodotta dal lavoratore,
anche laddove non abbia richiesto una visita di controllo.
Infatti, si spiega, «il controllo
delle assenze del lavoratore
per infermità previsto dall’articolo 5, legge 20 maggio
1970, numero 300, non costituisce l’unico mezzo concesso
al datore di lavoro per contestare l’attendibilità del certificato medico prodotto dal lavoratore, che può sempre mettere in dubbio tale certificazione
mediante il ricorso all’autorità
giudiziaria». Per i consulenti
del lavoro, infatti, la legge «lascia integro il potere-dovere
del giudice di merito di controllare l’attendibilità degli accertamenti sanitari, avvalendosi dei poteri istruttori che gli
conferisce il rito del lavoro».
informazione pubblicitaria
Venerdì 30
Marzo 2012
La Voce
.SPECIALE LAVORO
19
IL SONDAGGIO Presentato da Confapi a Milano su recessione economica e credit crunch
Le piccole e medie imprese pagano l’effetto della crisi
ROMA - L'accesso al credito, oltre alla tassazione, è uno dei problemi più grossi per le
piccole e medie imprese. Oltre il 56% di
queste, nell'ultimo anno, ha chiesto alle
banche di poter ampliare i propri affidamenti ma solo il 36% ha ottenuto risposte positive. Questa la fotografia scattata dal sondaggio effettuato da Confapi Milano e presentato alla Camera di commercio nel corso di una
tavola rotonda, 'Recessione economica e credit crunch, imprenditori e istituzioni a confronto'. Il quadro che emerge dall'indagine
evidenzia come lo scarso rating dell'azienda
sia la prima causa di criticità del rapporto
con gli istituti di credito. L'aspetto che più ha
sorpreso Confapi è la scarsa trasparenza su
questo tema da parte del sistema bancario.”
“La recessione economica - afferma Galassi comprime gli utili delle aziende e alimenta
il circolo vizioso dei mancati o ritardati pagamenti che fanno vernir meno la liquidità per
affrontare l'ordinaria gestione. La finanza
aiuta di più le grandi imprese che le piccole”.
Tutto questo "è' colpa di un sistema politico
nazionale. Inoltre, il 60% delle piccole e
medie imprese pensa di ridurre il personale". Per il rappresentante dell'Abi, Torriero,
"il mondo bancario sta studiando tutta una
serie di misure per intervenirea sostegno
delle imprese sottoscrivendo un nuovo accordo su nuove misure in favore delle pmi,
dove si ripropone la possibilità di non ripagare la quota capitale dei mutui o poter chiedere in banca l'allungamento dei prestiti. Ci
stiamo concentrando su due misure che
vorremmo; la prima spiega Torriero, "ri-
IL CASO Parla Franca Gasparri dell'Inca Cgil Umbria
“Troppi i casi in cui si negano
invalidità e accompagnamento”
ROMA - “Un'operazione verità sulla concessione e la revoca dell'indennità di accompagnamento e dell'invalidità, per parlare non solo della
caccia ai 'falsi' invalidi ma
anche dei tanti casi che a
causa delle verifiche straordinarie avviate dal 2010 si
sono visti negare i loro diritti. Una vera 'caccia alle streghe' che penalizza i veri invalidi".
Così Franca Gasparri, dell'Inca Cgil Umbria, denuncia
con Labitalia l'aumento nella sua regione dei casi cui
vengono negati invalidità e
sussidio di accompagnamento. L'Inca, dice Gasparri,
"vuole raccontare un'altra
storia per sfatare luoghi comuni, in particolare per la
mia regione, in cui si racconta che tanti invalidi siano
'falsi'". "C'è stato un caso a
Spoleto - ricorda Gasparri - di
un 'cieco' che guidava il pulmino: su questo sono state
fatte trasmissioni televisive
nazionali, ma si sono invece
dimenticate le tante persone
che hanno visto revocarsi le
loro prestazioni, misconoscere il loro grado di invalidità mentre poi un tribunale
ha detto che queste persone
erano malate davvero. "Se si
guardano le pratiche - racconta Gasparri - si leggono le
cose più impensate: un sordomuto che non lo è più e
diventa udente, uno schizofrenico grave ha un'improvvisa guarigione, una signora
con tumore avanzato e metastasi ossee viene riconosciuta invalida al 60%. Praticamente dei miracoli". Gasparri racconta che uno dei primi
casi verificatisi in Umbria riguarda la "situazione di un
bambino nato cerebroleso".
"Chiamato a controllo dall'Inps attraverso le commissioni mediche della Asl, sarebbe risultato un miglioramento eclatante delle sue
condizioni tant'è che non è
stato più riconosciuto invalido". Il caso è stato portato
dall'Inca davanti al giudice
del lavoro, e la causa è stata
vinta. "In poco tempo abbiamo avviato decine di azioni
legali, ottenendo molti risultati e solo nelle ultime due
settimane -ricorda- di 20
cause avviate ne abbiamo
vinte 19 e solo per una dobbiamo ricorrere in appello".
Perché uno dei punti più spinosi della questione sono
proprio le modalità per poter
contestare un 'verdetto' negativo. "La domanda di invalidità si avvia con una certificazione del proprio medico di
famiglia che viene inoltrata
on line all'Inps, che passa la
In collaborazione con Labitalia/Adnkronos
pratica alle commissioni
mediche delle Asl per il parere in merito. Se il parere è
negativo e la domanda è respinta -dice- ci sono solo 6
mesi di tempo per fare ricorso davanti al giudice del lavoro, e non ci sono altri modi di
opporsi". "Qualche giorno fa
-racconta Franca Gasparri- si
è presentata da noi una signora in sedia a rotelle, Rossella, ammalata di una gravissima forma di sclerosi
multipla. Da una visita a cui
era stata sottoposta le veniva
riconosciuta un'invalidità
solo del 75% e niente indennità di accompagnamento, a
fronte di malattia che la inchioda su una sedia a rotelle.
Marco Bottazzi, medico legale dell'Inca Cgil, ricorda con
Labitalia che le indennità di
accompagnamento "sono
l'unica prestazione che il nostro Paese prevede per i soggetti che presentano gravi
difficoltà nella vita quotidiana". "Andare a restringere
questa prestazione e dire che
hanno diritto all'indennità
di accompagnamento solo
coloro che sono permanentemente a letto, vuole dire ridurre di molto questo diritto
e soprattutto creare un grave
problema sociale".
Fabio 25 anni, da
ripetizioni per il
computer dalla A alla Z
(es: pacchetto office,
internet o programmi di
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si fa assistenza e
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Fabio 25, diplomato in
economia aziendale con
84/100 (equivalente al
titolo di studio di
ragioneria), con i seguenti
attestati: grafico attestato
dell’ex libretto formativo
“personale addetto alla
produzione e vendita delle
sostanze alimentari”,
muletto e attestato
europeo Maitre (cameriere
di sala)/ barista cerca
lavoro nel periodo estivo
(mare o montagna) come:
barista, sicurezza, settore
impiegatizio, magazziniere,
autista, commesso o altri
tipi di lavoro. (NB: si
gradisce il vitto e alloggio)
cell: 349.0557696 e-mail:
[email protected]
guarda la gestione del supporto finanziario
nei confronti delle imprese che vogliano
investire e quindi ipotizzando un apposito
plafond che supporti progetti d'investimento; l'altra misura cercherà di risolvere l'annoso problema che è quello della risoluzione
dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione". Per il presidente
della Camera di commercio di Milano, Sangalli, “è urgente ridare ossigeno al sistema
imprenditoriale per ritornare a vedere la luce
della crescita".
In breve
Sito dell’Inps
On line gli Open data
■ E' disponibile, sul portale web dell'Inps (www.inps.it), la nuova
sezione informativa dedicata agli Open Data. In questa nuova
sezione informativa saranno progressivamente pubblicati una serie
di dati gestiti dall'Istituto, categorizzati per argomento e fonte, che
potranno essere consultati dai cittadini e utilizzati da operatori
pubblici e privati per condurre ricerche, produrre soluzioni informatiche, agevolare la condivisione di informazioni tra enti e
istituzioni pubbliche nazionali e comunitarie. E' possibile accedere
ai dati operando a piacere una selezione per argomento, per fonte
o per periodo, e per ogni serie di dati è riportata la data di
aggiornamento, il numero di download effettuati, il tipo di file
utilizzato e la licenza d'uso.
Federmanager
La crisi cambia il manager
■ Il manager italiano è una figura professionale in continua
evoluzione e assume sempre di più un ruolo a 360 gradi nelle
aziende in cui lavora. “Con il termine manager - spiega infatti a
Labitalia Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager - si
intendono figure tra loro molto diverse, dall'imprenditore al super
impiegato, ma il manager è soprattutto un professionista, che si è
affermato per merito, grazie ai suoi risultati e che non appartiene
certo alla cosiddetta casta”. I dirigenti d'azienda nel nostro Paese
non sono pochi: “Nel settore privato sono circa 120.000 e altrettanti
ci sono nel settore pubblico: sono una componente della classe
dirigente di questo Paese, attraverso cui passa una parte
importante delle scelte operative e gestionali che determineranno
la crescita o meno dell'Italia”. Tuttavia, la crisi ha colpito duro anche
questa categoria e la colpa non è solo della crisi, dice Ambrogioni,
“ma anche delle modifiche dei modelli aziendali sempre più snelli”.
Anche il ruolo del manager è cambiato: “Oggi è una figura meno
professional e più general manger e cioè deve saper guardare a
360 gradi a quello che c'è intorno all'azienda, lo deve saper
interpretare e portare all'interno dell'azienda”.
Consulenti del lavoro
Il certificato medico è contestabile
■ Il certificato medico attestante lo stato di malattia del
dipendente può essere contestato dal datore di lavoro. Se ha
motivo di ritenere insussistente la denunciata malattia del
lavoratore. A sostenerlo, facendo riferimento a una “giurisprudenza consolidata”, un parere della Fondazione Studi dei
consulenti del lavoro. In particolare, si sottolinea, il datore di lavoro
può domandare in giudizio la verifica dell'attendibilità della
certificazione prodotta dal lavoratore, anche laddove non abbia
richiesto una visita di controllo. Infatti, si spiega, “il controllo delle
assenze del lavoratore per infermità non costituisce l'unico mezzo
concesso al datore di lavoro per contestarne l'attendibilità”.
10
Lunedì 26 marzo 2012
CORRIERE DEL GIORNO
CORRIERE DEL GIORNO
11
Lunedì 26 marzo 2012
SPECIALE
Redazione Spettacoli: tel. 099 4553231
[email protected]
in collaborazione con l'AdnkronosEmail:
Lavoro
LE RICERCHE IN CORSO DI MANPOWER, GI GROUP, ADECCO, OPENJOBMETIS
LA DENUNCIA DEL PATRONATO Una vera caccia alle streghe che penalizza i veri invalidi.
BREVI DAL LAVORO
La primavera 'batte' la crisi: in arrivo opportunità
di lavoro in grande distribuzione, turismo e lusso
Inca Cgil, troppi casi in cui si negano
invalidità e accompagnamento
ROMA - 'Entra' la primavera, la Pasqua è alle porte e,
nonostante la crisi, le aziende 'scaldano' i motori della
ricerca del personale, in vista dei momenti 'caldi' della
stagione turistica. E tra addetti alle vendite e alle casse, camerieri e commessi,
non sono poche le opportunità di impiego offerte in
questo periodo dalle agenzie per il lavoro. A cominciare dal periodo delle festività pasquali.
"La primavera -spiega a
LABITALIA Stefano Agarossi, Field Operation Director di ManpowerGroupè un momento importante
anche per quanto riguarda
l'industria, e le opportunità
di assunzione con contratti
di somministrazione aumentano a partire proprio
da questo periodo anche per
la produzione. I profili più
ricercati sono sempre quelli
più qualificati e specializzati, con skill e competenze
elevate e trasversali che
permettano alle aziende di
competere in un mercato
che si prospetta ancora difficile anche per il trimestre
che sta per iniziare".
In particolare, "nel periodo prima delle feste pasquali Manpower ha in previsione un aumento degli inserimenti di personale in particolare nel commercio:
Grande distribuzione, Stores specializzati, catene e
singoli esercizi. Si cerca soprattutto personale di vendita, commessi, cassieri, e
profili specializzati nei diversi settori alimentari
(banconisti macelleria, pescheria, panetteria-pasticceria, gastronomia, salumeria), oltre ad addetti distribuzione scaffali". Con la divisione specializzata ManpowerGroup Solutions "per
il Sales&Marketing sono
numerose inoltre le opportunità come promoter di diversi prodotti pasquali (uova, cioccolato in generale,
colombe) nei supermercati
e ipermercati, e come merchandiser".
E come spiega a LABITALIA Virginia Russo, referente Delivery Lombardia Ovest di Gi Group, "sostanzialmente fino a questo momento stiamo registrando
un andamento delle richieste in linea con quello dell'anno scorso, non registriamo dati che ci fanno pensare a un incremento delle richieste o a una loro diminuzione. Abbiamo riscontrato
-aggiunge- in questo periodo un aumento delle richieste da parte delle aziende
della Grande distribuzione
organizzata in corrispondenza con le festività pa-
ROMA - "Un'operazione
verità sulla concessione e la
revoca dell'indennità di accompagnamento e dell'invalidità, per parlare non solo
della caccia ai 'falsi' invalidi
ma anche dei tanti casi che a
causa delle verifiche straordinarie avviate dal 2010 si
sono visti negare i loro diritti. Una vera 'caccia alle
streghe' che penalizza i veri
invalidi".
Così Franca Gasparri, dell'Inca Cgil Umbria, denuncia
con LABITALIA l'aumento
nella sua regione ("ma il modello è sovrapponibile in tutte le altre regioni d'Italia",
dice) dei casi cui vengono
negati invalidità e sussidio di
accompagnamento.
L'Inca, dice Gasparri,
"vuole raccontare un'altra
storia per sfatare luoghi comuni, in particolare per la
mia regione, in cui si racconta che tanti invalidi siano 'falsi'".
"C'è stato un caso a Spoleto -ricorda Gasparri- di un
'cieco' che guidava il pulmino: su questo sono state fatte
trasmissioni televisive nazionali, ma si sono invece dimenticate le tante, tante persone che, sottoposte a controlli a
volte invasivi e lesivi della dignità personale, hanno visto
revocarsi le loro prestazioni, misconoscere il loro grado di
invalidità mentre poi un tribunale ha detto che queste
persone erano malate davvero.
Insomma, casi che se non altro sono altrettanto eclatanti di quelli raccontati sui 'falsi invalidi'".
"Se si guardano le pratiche -racconta Gasparri- si leggono le cose più impensate: un sordomuto che non lo è più
e diventa udente, uno schizofrenico grave ha un'improvvisa guarigione, una signora con tumore avanzato e metastasi ossee viene riconosciuta invalida al 60%. Pratica-
INPS: DISPONIBILI ON LINE
SU PORTALE ISTITUTO OPEN DATA
ROMA - E' disponibile, sul portale web dell'Inps (www.inps.it),
la nuova sezione informativa dedicata agli Open Data, dati liberamente accessibili ai fini del 'riutilizzo' da parte di soggetti
esterni quali cittadini, aziende, enti, istituzioni ecc. Continua
così l'impegno dell'Istituto verso una sempre maggiore trasparenza e qualità delle proprie attività istituzionali, nell'intento di
rendere sempre più agevole l'utilizzo dei servizi erogati e con
l'obiettivo di essere sempre più vicino ai suoi utenti e ai cittadini
in generale. Anche il progetto Open Data, infatti, si inserisce nel
processo di innovazione tecnologica che l'Inps ha intrapreso da
diversi anni e che vedrà la completa telematizzazione dei servizi
offerti entro il 2012.
In questa nuova sezione informativa, pertanto, saranno progressivamente pubblicati una serie di dati gestiti dall'Istituto,
categorizzati per argomento e fonte, che potranno essere consultati dai cittadini e utilizzati da operatori pubblici e privati per
condurre ricerche, produrre soluzioni informatiche, agevolare
la condivisione di informazioni tra enti e istituzioni pubbliche
nazionali e comunitarie.
Si accede al servizio direttamente dalla home page del portale
Inps, attraverso il pulsante posto sulla barra comandi nella parte
superiore della pagina. La sezione si divide in due sottosezioni: la
prima, denominata Informazioni, spiega cosa sono, a cosa servono e come si usano gli Open Data, mentre la seconda, denominata Open Data Inps, costituisce il data base vero e proprio, i
cui contenuti vanno dalle aliquote contributive ai requisiti pensionistici, dai dati relativi alle prestazioni a sostegno del reddito
agli osservatori sulle varie tipologie di lavoratori, tanto per fare
alcuni esempi. E' possibile accedere ai dati operando a piacere
una selezione per argomento, per fonte o per periodo, e per ogni
serie di dati è riportata la data di aggiornamento, il numero di
download effettuati, il tipo di file utilizzato e la licenza d'uso.
squali. Inoltre, dopo la liberalizzazione degli orari dei
servizi commerciali abbiamo avuto un aumento delle
richieste di addetti alle casse, visto che adesso ci sono
più turni da dover coprire".
E ancora, registra Gi
Group, "per quanto riguarda
il settore lusso, abbiamo
avuto richieste da parte dei
nostri clienti del settore
moda per addetti alle vendite da impiegarenelle boutique di Firenze, Venezia,
Porto Cervo, Portofino, Capri,visto che per queste attività in questo periodo si
apre la stagione turistica".
Senza dimenticare, spiega
Russo, che "ci sono state diverse richieste di personale
dal settore turistico-alberghiero, che inizia adesso a
pianificare la stagione turistica e quindi a selezionare
il personale. Abbiamo registrato anche un picco di richieste di profili dal settore
alimentare, con le aziende
che operano nel settore
conserviero che stanno cominciando a organizzare la
stagione produttiva".
E per il picco pasquale e
in vista della stagione estiva,
anche Adecco sta registrando, come spiega Loira Rossi,
candidate manager Tourism&Fashion di Adecco Italia, a LABITALIA, "un aumento considerevole di ricerche del personale nel settore del turismo rispetto allo scorso anno, in particolare per il comparto aeroportuale con 40 addetti al
check in a Firenze, 40 assistenti di volo Roma e Malpensa, 30 addetti imballaggio bagagli sui principali aeroporti, 30 operatori unici
aeroportuali, 10 addetti al
cambio valuta, agenti di
rampa, manutentori". Più
stabile, spiega Rossi, la ricerca per quanto riguarda
hotel e ristoranti, che coinvolge "gastronomi, addetti
al bar, camerieri, responsabili punti vendita e allo stesso tempo cominciamo a registrare anche la partenza
del settore alberghiero: segretari di ricevimento, personale per i piani, cuochi,
pasticceri nelle principali
città turistiche".
C'è un picco di richieste,
secondo Rossi, anche "per il
settore fashion dove i profili
più richiesti sono: sales assistant settore luxury, store
manager, hostess di eventi,
vestieriste soprattutto nelle
città meta del turismo primaverile come Firenze, Milano, Roma, Venezia". Per
tutti i profili Adecco richiede "esperienza, disponibilità a lavorare su turni, nei
giorni festivi e nei week end,
predisposizione al contatto
con il pubblico e una buona
conoscenza della lingua inglese".
E secondo l'agenzia per il
lavoro OpenjobMetis il "periodo pasquale è sicuramente un momento topico per le
assunzioni di determinate
figure professionali in particolari settori, sebbene non
si registrino picchi di assunzioni paragonabili a quelli
del periodo natalizio". Quest'anno, spiega a LABITALIA Laura Piccolo, National
key account grandi clienti di
OpenjobMetis, "la richiesta
delle figure professionali legate alle festività pasquali si
è mantenuta costante rispetto allo stesso periodo
del 2011, anche se il picco di
inserimenti si è registrato
più 'sotto data' rispetto
all’anno scorso". Per OpenjobMetis, la quasi totalità
delle opportunità lavorative
legate all’avvicinarsi della
Pasqua è generata dall'industria alimentare, in particolare dolciaria, che ricerca in
tutta Italia più di 100 addet-
ti alla produzione e al confezionamento. Inoltre, crea
un indotto di egual misura
principalmente nei settori
logistica e trasporti.
Anche le grandi catene
della Gdo, spiega l'agenzia
per il lavoro, in vista delle
festività pasquali ricercano
addetti alla vendita per i diversi reparti (50 figure in
tutta Italia), addetti al rifornimento scaffali (20), cassieri (30). In ambito retail,
l'arrivo delle nuove collezioni primavera-estate genera
diverse richieste di addetti
a ll ’allestimento vetrine e
punti vendita. Il fabbisogno
è anche dettato dalla sostituzione per i turni di riposo
dei dipendenti diretti (oltre
200 'weekender'). E arrivano le prime richieste, secondo OpenjobMetis, di personale per alberghi e ristoranti: in particolare, sono molto
richiesti receptionist per
strutture alberghiere in tutta Italia, pronte ad accogliere i primi turisti. Un discorso a parte vale per l'industria dolciaria specializzata,
per cui le uova di Pasqua
rappresentano il core business: in questo caso, l'inserimento di lavoratori addetti alla produzione e al confezionamento avviene già
nei mesi di novembre/dicembre e prosegue fino alla
vigilia di Pasqua.
E anche nel periodo pasquale non mancano le ricerche 'tecniche' come
quelle portate avanti in questo periodo da Randstad
che, come comunica a LABITALIA, "seleziona in questo periodo ingegneri e disegnatori, progettisti elettrici e agenti di commercio e
monomandatari. Ma anche
project manager, sistemisti
e programmatori. Senza dimenticare molte posizioni
aperte nel settore metalmeccanico e in quello informatico".
PRESENTATO A MILANO UN SONDAGGIO EFFETTUATO DA CONFAPI
Galassi, per le pmi è allarme credit crunch
ROMA - Per le pmi è allarme credit crunch. L'accesso al
credito, oltre alla tassazione, è
uno dei problemi più grossi
per le piccole e medie imprese. Oltre il 56% di queste, nell'ultimo anno, in piena crisi
economica, ha chiesto alle
banche di poter ampliare i
propri affidamenti ma solo il
36% ha ottenuto, almeno in
parte, risposte positive. Per il
19% però c'è stato un netto rifiuto da parte degli istituti di
credito, che ha costretto molte piccole imprese a chiudere i
battenti. Questa la fotografia
scattata dal sondaggio effettuato da Confapi Milano e
presentato alla Camera di
commercio nel corso di una
tavola rotonda, 'Recessione
economica e credit crunch,
imprenditori e istituzioni a
confronto', cui hanno preso
parte, tra gli altri, oltre al presidente di Confapi, Paolo Galassi, il presidente della Camera di commercio di Milano,
Carlo Sangalli, vicepresidente
della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, e il direttore ge-
nerale della direzione strategie e mercati finanziari dell'Abi, Gianfranco Torriero.
Il quadro che emerge dall'indagine evidenzia come lo
scarso rating dell'azienda sia
la prima causa di criticità del
rapporto con gli istituti di credito. L'aspetto che più ha sorpreso Confapi è la scarsa trasparenza su questo tema da
parte del sistema bancario
che nel 46% dei casi non ha
neppure reso noto il rating assegnato all'azienda e, anche
quando lo comunica, nell'81%
dei casi non lo ha fatto per
iscritto. Tutto questo comporta, nei casi più gravi, la
chiusura della stessa azienda
ma sempre più spesso il blocco degli investimenti. "Il 49%
degli imprenditori -osserva
Galassi- prevede di non dar
vita, nel 2012, a investimenti.
La recessione economica
comprime gli utili delle aziende e alimenta il circolo vizioso
dei mancati o ritardati pagamenti che fanno vernir meno
la liquidità per affrontare l'ordinaria gestione".
"Ai clienti che non rispettano le scadenze di pagamento, spesso grandi aziende o la
pubblica amministrazione, si
aggiungono le banche -sottolinea Galassi- che fanno venir
meno il tradizionale supporto
alla crescita delle imprese e la
prossima entrata in vigore
delle regole previste da Basilea 3 non potrà che peggiorare
la situazione. La finanza -osserva Galassi- aiuta di più le
grandi imprese che le piccole.
Tutti i piccoli e medi imprenditori che hanno già dato tutte
le loro garanzie cosa d'altro
possono dar se non un'economia migliore? Un'economia,
cioè, che pensa al Pil. Il 53%
sostiene che non ha un'attenzione particolare dal sistema
bancario, anzi ha una riduzione e una maggiore richiesta di
garanzia che costringe le
aziende a non crescere comportando un danno anche sull'occupazione".
Di tutto questo, sostiene
Galassi, "diamo sempre e solo
la colpa alle banche, ma non è
solo cosi'". "E' colpa - avverte -
di un sistema politico nazionale. O questo governo si mette in testa di puntare sul Pil o
noi l'Italia non la tiriamo fuori dalla crisi e non avremo
neanche i soldi per pagare i
debiti che abbiamo fatto.
Inoltre, il 60% delle piccole e
medie imprese pensa di ridurre il personale e quindi anche
in questo campo il segnale è
negativo".
Per il rappresentante dell'Abi, Torriero, "il mondo bancario sta studiando tutta una
serie di misure per intervenire, in una fase negativa come
l'attuale, a sostegno delle imprese". "Abbiamo sottoscritto
nel febbraio scorso - ricorda un nuovo accordo su nuove
misure in favore delle pmi,
dove riproponiamo la moratoria, cioè la possibilità di non
ripagare la quota capitale dei
mutui o poter chiedere in
banca l'allungamento dei prestiti". "Sono tutte misure -osserva Torriero- che immaginano l'utilizzo dei fondi messi
a disposizione della Bce e in
particolare con una operatività che permette di mantenere
il tasso originale di finanziamento per la durata di tre anni. Inoltre ci stiamo concentrando su due misure che vorremmo definire in un arco
temporale particolarmente
breve". La prima misura, spiega Torriero, "riguarda la gestione del supporto finanziario nei confronti delle imprese che vogliano investire e
quindi ipotizzando un apposito plafond che supporti progetti d'investimento; l'altra
misura cercherà di risolvere
l'annoso problema che è quello della risoluzione dei ritardi
di pagamento da parte della
pubblica amministrazione".
Per il presidente della Camera di commercio di Milano,
Sangalli, "la stretta creditizia
è diventata un'emergenza per
le piccole e medie imprese e di
conseguenza per l'economia
italiana entrata in recessione:
è dunque urgente ridare ossigeno al sistema imprenditoriale per ritornare a vedere la
luce della crescita". "Proprio
per questo -ricorda Sangallistiamo realizzando una raccolta fondi tra le principali
Camere di commercio italiane per favorire l'accesso al
credito delle piccole e medie
imprese impegnate sul fronte
dell 'inter naziona lizzaz ione
attraverso una sessione speciale del Fondo centrale di garanzia". Il fondo, pari a 20 milioni di euro, dovrebbe garantire un miliardo di crediti
mente dei miracoli".
Gasparri racconta che uno dei primi casi verificatisi in
Umbria riguarda la "situazione di un bambino nato cerebroleso".
"Chiamato a controllo dall'Inps attraverso le commissioni mediche della Asl, sarebbe risultato un miglioramento eclatante delle sue condizioni tant'è che non è stato più
riconosciuto invalido".
Il caso è stato portato dall'Inca davanti al giudice del
lavoro, e la causa è stata vinta. "In poco tempo abbiamo
avviato decine di azioni legali, ottenendo molti risultati e
solo nelle ultime due settimane -ricorda- di 20 cause avviate ne abbiamo vinte 19 e solo per una dobbiamo ricorrere in appello".
Perché uno dei punti più spinosi della questione sono
proprio le modalità per poter contestare un 'verdetto' negativo.
"La domanda di invalidità si avvia con una certificazione
del proprio medico di famiglia -spiega Gasparri- che viene
inoltrata on line all'Inps, che passa la pratica alle commissioni mediche delle Asl per il parere in merito. Se il
parere è negativo e la domanda è respinta -dice- ci sono
solo 6 mesi di tempo per fare ricorso davanti al giudice del
lavoro, e non ci sono altri modi di opporsi".
Questo "spaventa molte persone, sia per i tempi, sia per
le difficoltà, sia per i costi".
Quindi, "l'Inca molto spesso aiuta le persone a promuovere un'azione offrendo il proprio servizio medico e legale:
le aiutiamo a non rinunciare ai propri diritti, offrendo un
servizio a costi 'fuori mercato' con contributi minimi per
l'attività legale e a volte neanche quelli".
"Qualche giorno fa -racconta Franca Gasparri- si è presentata da noi una signora in sedia a rotelle, Rossella,
ammalata di una gravissima forma di sclerosi multipla.
Da una visita a cui era stata sottoposta le veniva riconosciuta un'invalidità solo del 75% e niente indennità di
accompagnamento, a fronte di malattia che la inchioda su
una sedia a rotelle, che le procura incontinenza e turbe
neurologiche importanti. E di casi così ce ne sono tanti. Ma
ora c'è la 'caccia al furbetto': e Rossella su una sedia a
rotelle che non vede concesso il suo diritto come la chiamiamo? Certo non 'furbetta'".
Marco Bottazzi, medico legale dell'Inca Cgil, ricorda con
LABITALIA che le indennità di accompagnamento "sono
l'unica prestazione che il nostro Paese prevede per i soggetti che presentano gravi difficoltà nella vita quotidiana".
"In altri paesi - spiega - ci sono prestazioni che vengono
date solo per il fatto di essere anziani e in Italia questa
forma di civiltà ce l'ha solo la provincia di Trento".
"Andare a restringere questa prestazione e dire che hanno diritto all'indennità di accompagnamento solo coloro
che sono permanentemente a letto o talmente dementi da
non avere più alcun rapporto con la vita quotidiana, vuole
dire ridurre di molto questo diritto e soprattutto creare un
grave problema sociale".
FEDERMANAGER, CRISI E RIORGANIZZAZIONE AZIENDE
CAMBIANO IL DIRIGENTE D'AZIENDA
ROMA - Il manager italiano è una figura professionale in continua evoluzione e, a causa della crisi economica e anche della
riorganizzazione dei modelli industriali, assume sempre di più
un ruolo a 360 gradi nelle aziende in cui lavora. "Con il termine
manager -spiega infatti a LABITALIA Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager- si intendono figure tra loro molto diverse, dall'imprenditore al super impiegato, ma il manager è soprattutto un professionista, che si è affermato per merito, grazie
ai suoi risultati e che non appartiene certo alla cosiddetta casta.
Il 90% dei manager che conosco -sottolinea Ambrogioni- viene
da un ceto medio e sono figure che si sono affermate per il proprio lavoro".
I dirigenti d'azienda nel nostro Paese non sono pochi: "Nel
settore privato -ricorda Ambrogioni- sono circa 120.000 e altrettanti ci sono nel settore pubblico: sono una componente della classe dirigente di questo Paese, attraverso cui passa una parte
importante delle scelte operative e gestionali che determineranno la crescita o meno dell'Italia".
Tuttavia, la crisi ha colpito duro anche questa categoria: "I
dirigenti di aziende industriali -afferma il presidente di Federmanager- agli inizi degli anni '90 erano circa 110.000: oggi sono
solo 80.000, quindi abbiamo perso circa 30.000 posizioni dirigenziali in circa 20 anni". E la colpa non è solo della crisi, dice
Ambrogioni, "ma anche delle modifiche dei modelli aziendali
sempre più snelli"."Questo ha significato -rimarca Ambrogioniperdita di competenze, di storie professionali e di livelli che andavano invece riorientati verso il modello delle pmi e su questo
abbiamo tutti fatto troppo poco". Comunque, anche il ruolo del
manager è cambiato: "Oggi -sottolinea il presidente di Federmanager- è una figura meno professional e più general manger e
cioè deve saper guardare a 360 gradi a quello che c'è intorno
all'azienda, lo deve saper interpretare e portare all'interno dell'azienda".
CONSULENTI LAVORO, DATORE PUÒ CONTESTARE CERTIFICATO
MALATTIA DIPENDENTE
ROMA - Il certificato medico attestante lo stato di malattia del
dipendente può essere contestato dal datore di lavoro. Se ha motivo di ritenere insussistente la denunciata malattia del lavoratore. A sostenerlo, facendo riferimento a una "giurisprudenza
consolidata", un parere della Fondazione Studi dei consulenti
del lavoro. In particolare, si sottolinea, il datore di lavoro può
domandare in giudizio la verifica dell'attendibilità della certificazione prodotta dal lavoratore, anche laddove non abbia richiesto una visita di controllo.
Infatti, si spiega, "il controllo delle assenze del lavoratore per
infermità previsto dall'articolo 5, legge 20 maggio 1970, n. 300,
non costituisce l'unico mezzo concesso al datore di lavoro per
contestare l'attendibilità del certificato medico prodotto dal lavoratore, che può sempre mettere in dubbio tale certificazione
mediante il ricorso all'autorità giudiziaria". Per i consulenti del
lavoro, infatti, la legge "lascia integro il potere-dovere del giudice
di merito di controllare l'attendibilità degli accertamenti sanitari, avvalendosi dei poteri istruttori che gli conferisce il rito del
lavoro".
LAVORO
Ilsettorealberghiero,
inparticolare,iniziaadesso
apianificarelastagione
equindiaselezionare
ilpersonaledaassumere
ROMA - “Entra” la primavera, la
Pasqua è alle porte e, nonostante
la crisi, le aziende “scaldano” i
motori della ricerca del personale, in vista dei momenti “caldi”
della stagione turistica. E tra addetti alle vendite e alle casse, camerieri e commessi, non sono
poche le opportunità di impiego
offerte in questo periodo dalle
agenzie per il lavoro. A cominciare dal periodo delle festività pasquali.
«La primavera - spiega a Labitalia
Stefano Agarossi, Field Operation Director di ManpowerGroup - è un momento importante anche per quanto riguarda
l’industria, e le opportunità di assunzione con contratti di somministrazione aumentano a partire
proprio da questo periodo anche
per la produzione. I profili più ricercati sono sempre quelli più
qualificati e specializzati, con
skill e competenze elevate e trasversali che permettano alle
aziende di competere in un mercato che si prospetta ancora difficile anche per il trimestre che sta
per iniziare».
In particolare, «nel periodo prima delle feste pasquali
Manpower ha in previsione un
aumento degli inserimenti di personale in particolare nel commercio: grande distribuzione, Stores
specializzati, catene e singoli
CORRIERE NAZIONALE
L
SABATO 24 MARZO 2012
L
11
IL DATO
Manager d’azienda con la valigia in mano
ROMA - Il manager italiano è una figura professionale in continua
evoluzione e, a causa della crisi economica e anche della riorganizzazione dei modelli industriali, assume sempre di più un ruolo a 360
gradi nelle aziende in cui lavora. I dirigenti d'azienda nel nostro Paese non sono pochi, tuttavia, la crisi ha colpito duro anche questa categoria: «I dirigenti di aziende industriali - afferma il presidente di Federmanager Giorgio Ambrogioni - agli inizi degli anni ‘90 erano circa 110.000: oggi sono solo 80.000, abbiamo perso circa 30.000 posizioni dirigenziali in circa 20 anni. E la colpa non è solo della crisi, ma
anche delle modifiche dei modelli aziendali sempre più snelli».
I manager in
Italia sono
numerosi,
120.000 nel
pubblico e
altrettanti
nel privato
(InfoPhoto)
Se la primavera batte la crisi
Opportunità di impiego in grande distribuzione, turismo e lusso
Le richieste di posti sono in aumento rispetto all’anno scorso
esercizi. Si cerca soprattutto personale di vendita, commessi, cassieri, e profili specializzati nei diversi settori alimentari (banconisti macelleria, pescheria, panetteria-pasticceria, gastronomia, salumeria), oltre ad addetti distribuzione scaffali». Con la divisione specializzata ManpowerGroup Solutions «per il Sales&
Marketing sono numerose inoltre le opportunità come promoter di diversi prodotti pasquali
(uova, cioccolato in generale, colombe) nei supermercati e ipermercati, e come merchandiser».
Gi Group registra, per quanto riguarda il settore lusso, «richieste
Credito e tassazione
Piccole e medie imprese
lanciano l’allarme
ROMA - Per le
nomica e credit
pmi è allarme crecrunch, imprendit crunch. L’acditori e istituziocesso al credito,
ni a confronto”.
oltre alla tassazioIl quadro che
ne, è uno dei proemerge dall’inblemi più grossi
dagine evidenper le piccole e
zia come lo scarmedie imprese.
so rating delOltre il 56% di
l’azienda sia la
queste, nell’ultiprima causa di
mo anno, in piecriticità del rapna crisi economiporto con gli istica, ha chiesto alle
tuti di credito.
banche di poter Aziende in difficoltà
L’aspetto che
ampliare i propri
più ha sorpreso
affidamenti ma solo il 36% ha Confapi è la scarsa trasparenza
ottenuto, almeno in parte, ri- su questo tema da parte del sisposte positive. Per il 19% però stema bancario che nel 46% dei
c’è stato un netto rifiuto da par- casi non ha neppure reso noto il
te degli istituti di credito, che ha rating assegnato allìazienda e,
costretto molte piccole imprese anche quando lo comunica, nela chiudere i battenti. Questa la l’81% dei casi non lo ha fatto
fotografia scattata dal sondag- per iscritto. Tutto questo comgio effettuato da Confapi Mila- porta, nei casi più gravi, la chiuno e presentato alla Camera di sura della stessa azienda ma
commercio nel corso di una ta- sempre più spesso il blocco devola rotonda, “Recessione eco- gli investimenti.
Con l’arrivo
della bella
stagione anche
la grande
distribuzione
cerca lavoratori
da parte dei nostri clienti del settore moda per addetti alle vendite da impiegare nelle boutique di
Firenze, Venezia, Porto Cervo,
Portofino, Capri, visto che per
queste attività in questo periodo
si apre la stagione turistica». Senza dimenticare, spiega Russo,
che «ci sono state diverse richieste di personale dal settore turi-
stico-alberghiero, che inizia adesso a pianificare la stagione turistica e quindi a selezionare il personale». E per il picco pasquale e
in vista della stagione estiva, anche Adecco sta registrand «un aumento considerevole di ricerche
del personale nel settore del turismo rispetto allo scorso anno, in
particolare per il comparto aeroportuale con 40 addetti al check
in a Firenze, 40 assistenti di volo
Roma e Malpensa, 30 addetti imballaggio bagagli sui principali aeroporti, 30 operatori unici aeroportuali, 10 addetti al cambio valuta, agenti di rampa, manutentori».
«I veri invalidi vengono penalizzati»
La denuncia dell’Inca Cgil Umbria
Gasparri: «In troppi casi negati handicap e accompagnamento»
ROMA - «Un’operazione verità sulla concessione e la revoca dell’indennità di accompagnamento e
dell’invalidità, per parlare non solo
della caccia ai “falsi” invalidi ma anche dei tanti casi che a causa delle
verifiche straordinarie avviate dal
2010 si sono visti negare i loro diritti. Una vera “caccia alle streghe”
che penalizza i veri invalidi». Così
Franca Gasparri, dell’Inca Cgil Umbria, denuncia con Labitalia l’aumento nella sua regione («ma il
modello è sovrapponibile in tutte
le altre regioni d’Italia», dice) dei
casi cui vengono negati invalidità e
sussidio di accompagnamento.
L’Inca, dice Gasparri, «vuole raccontare un’altra storia per sfatare
luoghicomuni, in particolare perla
mia regione, in cui si racconta che
tanti invalidi siano “falsi”». «C’è
stato un caso a Spoleto - ricorda
Gasparri- di un “cieco” che guidava
il pulmino: su questo sono state
fatte trasmissioni televisive nazionali, ma si sono invece dimenticate
le tante, tante persone che, sottoposte a controlli a volte invasivi e
lesivi della dignità personale, hanno visto revocarsi le loro prestazioni, misconoscere il loro grado di invalidità mentre poi un tribunale
ha detto che queste persone erano
Blitz dei carabinieri contro falsi invalidi (InfoPhoto)
IL PARERE
Il datore può contestare certificato malattia dipendente
ROMA - Il certificato medico attestante lo stato di malattia del dipendente può essere contestato dal datore di lavoro. Se ha motivo di ritenere insussistente la denunciata malattia del lavoratore. A sostenerlo, facendo riferimento a una “giurisprudenza consolidata”, un parere della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro. In particolare, si sottolinea, il datore di lavoro può domandare in giudizio la verifica dell’attendibilità della certificazione
prodotta dal lavoratore, anche laddove non abbia richiesto una
visita di controllo.
malate davvero. Insomma, casi
che se non altro sono altrettanto
eclatanti di quelli raccontati sui
“falsi invalidi”». «Se si guardano le
pratiche - racconta Gasparri - si leggono le cose più impensate: un sordomuto che non lo è più e diventa
udente, uno schizofrenico grave
ha un’improvvisa guarigione, una
signora con tumore avanzato e metastasi ossee viene riconosciuta invalida al 60%. Praticamentedei miracoli». «In poco tempo abbiamo
avviato decine di azioni legali, ottenendo molti risultati e solo nelle ultime due settimane- ricorda - di 20
cause avviate ne abbiamo vinte
19». Perché uno dei punti più spinosi della questione sono proprio
le modalità per poter contestare
un “verdetto” negativo. «La domanda di invalidità si avvia con
una certificazione del proprio medico di famiglia - spiega Gasparri che viene inoltrata on line all’Inps,
che passa la pratica alle commissioni mediche delle Asl per il parere in
merito. Se il parere è negativo e la
domanda è respinta - dice - ci sono
solo sei mesi di tempo per fare ricorso al giudice del lavoro, e non ci
sono altri modi di opporsi». Questo «spaventa molte persone, per
tempi, difficoltàe costi».
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