Umbria - Convegno sulla sicurezza
Chiusi in casa soli ed indifesi
carsa fiducia nella giustizia, peso della solitudine, alto grado di insicurezza in relazione alla microcriminalità ed alla presenza di extracomunitari e di nomadi: questo, in sintesi, il risultato di una indagine condotta da
PublicaRes-SWG per conto della CNA Pensionati, i cui risultati sono stati
presentati nel corso del convegno “Sicurezza e legalità, un valore per
l’Umbria”, svoltosi recentemente a Perugia alla presenza delle massime cariche della CNA Regionale e rappresentanti del mondo politico-istituzionale.
La ricerca effettuata su un campione di 800 artigiani in pensione, ha messo in
evidenza l’esigenza di interventi da parte delle autorità nell’ottica del rispetto
del principio della legalità e delle regole.
I pensionati umbri si sentono sempre più insicuri dentro casa e si allarmano persino de qualcuno bussa alla porta. Ma non si tratta di fobia: molti furti e raggiri
avvengono all’interno delle abitazioni. Da qui, l’aumento del senso di insicurezza, la maggiore diffidenza (43%), l’aumento del senso di depressione (32%).
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LE REGOLE PER SALVARE LA PROPRIA PENSIONE
Queste le raccomandazioni rivolte alle forze dell’ordine agli anziani per prevenire i raggiri:
- non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende pubbliche;
- verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla
porta;
- ricordare che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per
sostituire banconote false date erroneamente;
- non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare soldi o libretto della pensione;
- quando si fanno operazioni di prelievo o versamenti in banca o in un ufficio postale, possibilmente
meglio farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate;
- se c’è il dubbio di essere osservati, meglio fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlare con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza;
- durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con gli sconosciuti.
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Proprio contro le nuove “procedure” utilizzate per togliere quattrini agli anziani ha messo in guardia il Vice Questore di Perugia Maria Letizia Tomaselli:
“Bussano alla porta dichiarandosi corrieri di un pacco da pagare in contrassegno o in contanti e nome di un familiare dell’anziani”.
Per quanto poi riguarda la presenza di immigrati, secondo il 61% degli intervistati, se venissero aumentate le quote di ingresso degli stranieri, si avrebbero
conseguenze sul livello di criminalità. Quindi viene richiesto più controllo e
sorveglianze e soprattutto pene più severe e meno uscite di prigione facili.
A questo riguardo il Sindaco di Perugia, Renato Locchi, ha dichiarato che puntare il dito su lavavetri e rom non sempre significa risolvere il problema sicurezza, ed ha sollecitato una soluzione politica a livello nazionale che garantisca la certezza della pena, anche attraverso la revisione del procedimento penale. Anche perché, in base alle informazioni fornite dalle forze dell’ordine, sono soprattutto delinquenti italiani che raggirano gli anziani.
Dal canto suo, il Colonnello Carlo Corbinelli, ha sottolineato l’importanza dell’uso del 112 e la presenza capillare dell’Arma sul territorio.
Giancarlo Fucili, della Direzione di CNA Pensionati, ha ricordato la serie di iniziative che l’Associazione sta mettendo in piedi su tutto il territorio nazionale
mentre Fabiano Coletti, di CNA Pensionati Umbria, ha sostenuto che, piuttosto che un call center cui far pervenire denunce di furti e truffe, sarebbe necessario installare, anche attraverso una convenzione con associati CNA, sistemi
di sicurezza che aiutino i pensionati a sentirsi meno soli.
Lazio - Assemblea su sicurezza
ed emarginazione sociale di Stefano De Fazi
e qualcuno pensava che l’Assemblea regionale dei pensionati della CNA del
Lazio, che si è tenuta presso l’aula Consiliare del Comune di Ladispoli, potesse avere un andamento sottotono, ha dovuto ricredersi.
Oltre 500 sono stati i partecipanti da tutte le province della regione, con una
nutrita partecipazione istituzionale e con una vivacità di dibattito che ha dimostrato, se ancora ve ne fosse stato bisogno, come “gli anziani” ancora possano dare grandi contributi di idee e di stimoli a tutta la nostra società.
Ed è questo proprio uno degli aspetti da rimarcare in una iniziativa per niente
formale, nonostante la nutrita presenza istituzionale, che ha messo in risalto i
temi che gli anziani pensionati sentono di più sulla propria pelle.
Alla manifestazione della CNA Pensionati regionale del Lazio, patrocinata dal
Comune di Ladispoli e organizzata dalla Associazione provinciale di Civitavecchia e dalla sede intercomunale di Lasdispoli-Cerveteri, hanno partecipato i massimi dirigenti dell’Associazione ai vari livelli (C. D’Antonangelo Segretario Nazionale di CNA Pensionati, A. Gallo Presidente regionale, i presidenti
di tutte le associazioni provinciali del Lazio) ma anche i dirigenti, artigiani e
non, della CNA sia regionale che provinciale, a sottolineare come si stia realizzando un rapporto stretto fra coloro che sono in pensione e coloro che operano nel ciclo produttivo.
Assente purtroppo per motivi di salute il Presidente nazionale De Matthaeis,
che ha inviato una lettera di saluto cui l’Assemblea ha risposto con un caloroso applauso.
La relazione introduttiva è stata svolta dal Presidente regionale di CNA Pensionati A. Gallo che si è soffermato sulla difficile situazione che stanno vivendo i pensionati, dal punto di vista dei redditi, per via dell’inflazione che ha ridotto il potere di acquisto, e dal punto di vista sociale,
Il dibattito si è incentrato anche sulla enorme risorsa che costituiscono gli anzia-
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