ISTITUTO COMPRENSIVO
“ A. DE GASPERI ”
- CARONNO PERTUSELLA -
PIANO
OFFERTA
FORMATIVA
A.s. 2013-2014
INDICE
INDICE.......................................................................................................................... 2
ANALISI DEL TERRITORIO ..................................................................................... 3
PRINCIPI .................................................................................................................... 12
ASPETTI EDUCATIVI E DIDATTICI ..................................................................... 14
LA PROGRAMMAZIONE .................................................................................. 15
La dimensione progettuale ........................................................................................ 22
Progetti per il potenziamento del curricolo affettivo – relazionale e cognitivo che
coinvolgono tutti gli alunni dell’istituto...................................................................... 22
SCUOLA DELL’INFANZIA...................................................................................... 46
Caratteristiche dell’offerta formativa................................................................. 47
Programmazione didattica........................................................................................... 51
La dimensione progettuale - progetti per il potenziamento del curricolo .................. 56
affettivo - cognitivo ..................................................................................................... 56
Aspetti organizzativi.................................................................................................... 62
SCUOLA PRIMARIA ................................................................................................ 65
Aspetti organizzativi.................................................................................................... 66
Caratteristiche dell’offerta formativa .......................................................................... 68
La dimensione progettuale – progetti per il potenziamento del curricolo affettivo –
relazionale e cognitivo che caratterizzano tutta la scuola primaria ............................ 70
Progetti per il potenziamento del curricolo che caratterizzano ciascun plesso......... 71
Progetti per il potenziamento del curricolo che caratterizzano le classi..................... 72
Percorsi per il potenziamento cognitivo...................................................................... 74
Percorsi per il potenziamento degli interventi educativi............................................. 76
Valutazione .................................................................................................................. 77
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO...................................................... 86
Utenti e modelli formativi ........................................................................................... 87
Attività per la qualità dell’apprendimento .................................................................. 90
Valutazione.................................................................................................................. 92
Ampliamento dell'offerta formativa ............................................................................ 94
IONI ORGANIZZATIVE E OPERATIVE NELLA SCUOLA ............................... 101
Scelte pedagogico – didattico - organizzative........................................................... 105
Linee gestionali di riferimento dell’istituto............................................................... 107
PARTECIPAZIONE A RETI E CONVENZIONI ................................................... 108
2
ANALISI DEL TERRITORIO
ANALISI DEL TERRITORIO
Posizione geografica del paese
Il Comune di Caronno Pertusella si trova a Sud –Est di Varese da cui dista 32 Km e confina con
la provincia di Milano, da cui dista solo 18 Km.
Il suo territorio si estende per una superficie completamente pianeggiante di 8.6 Km quadrati
ed è attraversato da un corso d'acqua, il Lura, nei confronti del quale è tuttora operativo un
progetto di risanamento delle acque.
Demografia
Il Comune comprende gli abitanti di Caronno, Pertusella e Bariola.
Fino al 1926 il Comune risultava aggregato alla provincia di Milano ed era chiamato Caronno
Milanese; al momento dell'aggregazione alla provincia di Varese ha assunto l'attuale nome.
-Nell'ultimo decennio Caronno Pertusella ha avuto un incremento della popolazione residente
del 15%, fenomeno dovuto al progressivo allontanamento dal centro di Milano e dai comuni
limitrofi di molti abitanti, in cerca di zone relativamente meno cementificate e con un minor
costo degli alloggi, senza tuttavia spostarsi troppo dall'area milanese.
Attualmente ( dati 1.1.2010 ) gli abitanti sono 15.624, 6646 sono i nuclei familiari.
Presenza di differenti gruppi etnici nel paese
Nel comune di Caronno Pertusella la presenza di etnie differenti risulta essere il 6,2% della
popolazione totale.
Le rilevazioni effettuate dal Comune dimostrano che gli immigrati di diverse etnie provengono
in modo abbastanza uniforme da tutti i continenti; tra gli europei vi è una netta maggioranza
di provenienti dai paesi dell'Est, soprattutto dalla Polonia, dalla Romania e dall'Albania.
Strutture presenti sul territorio
Il P.G.R. considera fabbisogno fondamentale del paese l'incremento di aree da destinare ad
attività di interesse collettivo come l'ampliamento di attrezzature scolastiche, il
potenziamento degli spazi pubblici, la creazione di nuove zone per parchi –gioco e per aree
destinate allo sport.
Nel paese attualmente sono presenti:
• Due palestre gestite da privati
• Due campi da calcio
• Un campo da baseball
• Due aree verdi deputate a parco –gioco
• Una zona destinata al pattinaggio in uno dei parchi
3
Nel territorio di Caronno Pertusella, sono presenti:
• un Asilo Nido che viene interamente gestito dal Comune, sia per ciò che riguarda
l'efficienza della struttura, sia per ciò che concerne l'assunzione del personale docente e
non;
• un Asilo Nido comunale e quattro privati;
• una Scuola dell’Infanzia statale, costituita da due plessi;
• tre scuole dell’infanzia private;
• quattro plessi di Scuole Primaria;
• una scuola Secondaria di I grado.
Servizi
Caronno Pertusella ha potenziato il servizio di assistenza sociale soprattutto per le
problematiche relative alla popolazione anziana (è stata aperta nel febbraio 2007 la
Residenza Sanitaria Assistenziale “Casa Cova”); risultano in evoluzione gli interventi nei
confronti della popolazione giovane (infanzia, pre-adolescenza, adolescenza), con l’istituzione
di un nucleo di tutela dei minori all’interno dei Servizi Sociali e l’avvio, dal 2004, del centro
educativo ricreativo LION POINT, uno spazio ludico e formativo per i ragazzi preadolescenti
ed adolescenti di Caronno Pertusella. Il paese è comunque attento alle problematiche sociali
su cui intervengono l'Amministrazione, gli Enti Privati, il Volontariato fornendo strutture e
proponendo attività culturali.
L'Amministrazione Comunale è presente sul territorio con:
• la Biblioteca;
• un servizio di pre e post scuola e di mensa scolastica per l’ asilo nido e le scuole
dell’Infanzia, Primarie, Secondaria di I grado;
• il Distretto di base, che dispensa i seguenti servizi: controllo neonatale, l'ambulatorio di
ginecologia e ostetricia, il centro di prevenzione del tumore al seno ;
• il C.S.E. o centro educativo sociale che accoglie i disabili psicofisici medio gravi di età
differenti. Questo centro è collegato ad alcune cooperative che consentono, per quanto è
possibile, l'integrazione dei disabili nel tessuto sociale fornendo loro piccoli lavori adeguati
al grado di handicap;
• l'assistenza domiciliare a favore degli anziani, dei disabili e degli svantaggiati
socioeconomici.
• il servizio di assistenza psicologica (legge 285 del '97) che si occupa delle problematiche
relative agli adolescenti e preadolescenti operando nella scuola e sul territorio
Attività culturali e di volontariato
Nel paese di Caronno Pertusella sono presenti le sottoelencate attività culturali e di
volontariato:
• la Biblioteca
• la Scuola Civica di pittura
• la Piscina
• l'Accademia musicale e la Banda musicale "Concordia Santa Cecilia"
• il Coro Aurora
• una sezione del gruppo Alpini
4
•
•
•
•
•
•
•
•
•
l'ANPI (Associazione Partigiani Italiani)
l’AVIS (Associazione Volontari dei Donatori di Sangue)
l’AIDO (Associazione Italiana dei Donatori di Organi)
la Caritas
la Casa di Prima Accoglienza “Comunità Intrecci”
la Croce Azzurra
gli Oratori delle Parrocchie di Caronno e di Pertusella
l’Unitalsi
il centro culturale “Peri”
Società sportive presenti nel paese
Nel paese di Caronno P.lla vi sono numerose società sportive che svolgono attività sia in campo
agonistico, sia amatoriale.
5
EVENTI SIGNIFICATIVI - STORIA DELLA SCUOLA
EVENTI SIGNIFICATIVI – STORIA DELLA SCUOLA
La scuola elementare – scuola primaria
La prima fonte nella quale si fa riferimento a una scuola per bambini, scuola maschile, a
Caronno porta la data del 1821.
I pertusellesi, nel 1882, rivendicarono il diritto di avere una scuola nel loro territorio e
riuscirono ad ottenerla nonostante gli amministratori affermassero che per i bambini di
Pertusella possibile la frequenza a Caronno.
Le scuole elementari per le bambine si diffusero più tardi: se ne hanno notizie a partire dal
1837. il numero degli alunni, sia della scuola maschile che di quella scuola femminile continuò
ad aumentare, tanto che, nel 1868, venne deliberata l’istituzione di una Sottomaestra e di un
sottomaestro, con funzione di assistenti dei maestri titolari.
.
NEL 1905 le classi di scuola elementare di grado inferiore, fino alla classe 3^, erano nove:
quattro maschili e due femminili a Caronno e tre miste a Pertusella
Nel 1908 venne edificata l’attuale scuola I. Militi.
Nel 1910 venne realizzata, a nord invece che a sud del paese , la cosiddetta scuola di
Pertusella con Bariola , allora i bariolesi non mandarono i loro figli a scuola per quasi un anno,
finchè l’Amministrazione trovò una soluzione provvisoria con l’ affitto di un locale destinato
alla scuola mista a classi plurime per i ragazzi della piccola frazione
La scuola elementare di grado superiore, che comprendeva la 4^, 5^ e 6^ classe,venne attivata
nel 1910.
Le scuole D. Alighieri e I. Militi continuarono a ingrandirsi; nel1913 venne edificata un a
scuola a Bariola che era costituita da una sola classe e venne successivamente ampliata.
Nel 1975, in seguito all’aumento della popolazione, si aprì la scuola elementare in via S.
Alessandro
ISTITUZIONE DELLA DIREZIONE DIDATTICA
Dall’anno scolastico 1978/79 la sede della Direzione Didattica risulta coincidere con il
territorio Caronnese.
Le scuole Elementari/Materna di Caronno non dipendono più dal punto di vista gestionale dalla
Direzione Didattica di Saronno 1° circolo. Ciò ha consentito:
• Maggiore autonomia gestionale
• Facilitazione dei rapporti scuola territorio
• Aumento della corrispondenza tra obiettivi di politica scolastica dell’Istituzione scolastica
e politica scolastica territoriale
• Servizio scolastico più “vicino” alle esigenze dell’utenza
• Uffici/servizi di segreteria scolastica sul territorio
6
Il progetto di scuola a tempo pieno
Nell’anno scolastico 78/79 si attiva il progetto di Tempo Pieno in alcune sezioni della scuola
elementare “S.Alessandro”; negli anni successivi si dà inizio a un analogo progetto nella scuola
elementare “G.Pascoli”. Entrambe le esperienze sono state precedute dall’attuazione di
attività integrative progettate e organizzate dall’Amministrazione Comunale.
Le finalità e le motivazioni della scuola a T.P. rispondono, fin dalla sua prima attuazione,
ad esigenze di carattere psicologico, educativo, didattico e sociale.
L’intervento educativo è teso infatti a:
• favorire lo sviluppo armonico ed integrale del bambino, recuperando la totalità della sua
esperienza;
• dare al bambino la possibilità di valorizzare ogni sua attitudine;
• rispettare i ritmi di apprendimento ed il livello di partenza del bambino, con particolare
attenzione agli alunni in situazioni di svantaggio;
• fornire strumenti di conoscenza adeguati alla struttura mentale del bambino;
• sviluppare lo spirito di collaborazione e di solidarietà;
• valorizzare le attività espressive e creative, oltre a quelle intellettuali e verbali;
• rispondere in modo qualificato alle esigenze dei genitori;
• promuovere momenti di aggregazione e di integrazione sociale per i bambini e le loro
famiglie.
TRAGUARDI CONSEGUITI
• l’impostazione delle discipline finalizzata ad una formazione unitaria dell’alunno;
• la programmazione del tempo scolastico tesa a realizzare un rapporto corretto tra le
attività didattiche e i momenti non strutturati;
• le attività per le classi aperte, quali i gruppi opzionali, i gruppi operativi e i gruppi mensa;
• i momenti di socializzazione e di conoscenza con i bambini e insegnanti diversi da quelli di
classe;
• il confronto e il colloquio fra docenti e famiglie.
La positiva esperienza di scuola a Tempo Pieno porta alla graduale estensione del progetto
nelle scuole D. Alighieri e I. Militi dal 1999.
L.148/90---->riforma della scuola elementare
Con l’attuazione della Riforma della scuola elementare e con l’impegno delle risorse disponibili
vengono conseguiti i seguenti significativi risultati di arricchimento del curriculo e del servizio
offerto:
introduzione dell’insegnamento della lingua straniera;
diffusione del “gruppo docente” come gruppo funzionale allo sviluppo del bambino/alla
progettazione e valutazione unitaria degli interventi educativi;
incremento qualitativo del tempo scuola .
7
Riforma della scuola l. 53/03
Nel corso dell’a.s. 2003/2004 entra in vigore una nuova Riforma della scuola
(L. 53/2003) che prevede:
-
una diversa scansione dei cicli didattici;
possibilità per le famiglie di scegliere l’anticipo delle iscrizioni;
l’introduzione obbligatoria della lingua Inglese in tutte le classi;
la scansione del curricolo in obbligatorio (27 ore settimanali) e opzionale;
la funzione tutoriale;
l’introduzione di una valutazione annuale degli apprendimenti degli alunni, ad opera
dell’INValSI;
piani di studio personalizzati e obiettivi specifici di apprendimento.
Legge 176/07
Al fine di realizzare gli obiettivi formativi del curriculum, è reintrodotta, nella scuola
primaria l’organizzazione di classi funzionanti a Tempo Pieno, con orario settimanale di
quaranta ore, comprensivo del tempo dedicato alla mensa.
Riforma della scuola D.L1/908 n 137, convertito in L. 169 del 30/10/08
La nuova riforma prevede:
-
la riduzione del tempo scuola a 24 ore settimanali,
la possibilità del mantenimento del Tempo Pieno,
la valutazione delle discipline espressa in decimi,
la valutazione del comportamento degli alunni.
Il Collegio Docenti decide, anche in considerazione delle esigenze dell’utenza, di mantenere la
proposta di Tempo Pieno, con 40 ore settimanali comprensive di attività mensa e post-mensa,
e organizzazione invariata.
Successive modifiche organizzative
A causa della riduzione del personale , l’ organizzazione del Tempo Pieno si è, negli ultimi anni,
notevolmente modificata tanto che esso non può più essere definito tale, nonostante il
tempo-scuola sia di 40 ore settimanali;
attualmente si rileva:
- la turnazione, in ciascuna classe, di un numero sempre maggiore di docenti
- una significativa riduzione delle ore di contemporaneità con conseguente azzeramento di
numerosi progetti indispensabili al miglioramento dell’offerta formativa,
8
La scuola media – scuola secondaria di primo grado
Riforma del 1962
Dal primo ottobre del 1963 tutte le scuole medie inferiori furono unificate sotto un unico
modello, denominato scuola media unificata.
Ciò comportò la scomparsa della precedente scuola media, della scuola di avviamento
professionale, dei corsi inferiori di istituti d'arte e quelli dei conservatori musicali, nonché
del terzo ciclo delle scuole elementari (classi sesta, settima e ottava) istituito dai programmi
ministeriali pubblicati con D.P.R. 503/1955 e dalla successiva riforma dell'ordinamento
didattico delle scuole elementari di cui alla legge 1245/1957..
Il programma ministeriale prevedeva 25 ore settimanali, con l'opzione si seguire uno o più
corsi facoltativi durante gli anni. Durante il secondo anno, per esempio, alla lingua italiana
veniva accostato l'insegnamento introduttivo della lingua latina, che poteva essere poi scelta
durante il terzo anno, senza la quale non ci poteva iscrivere al liceo classico. Le altre due
materie facoltative corrispondevano ad un proseguimento naturale di materie
precedentemente studiate.
A Caronno Pertusella la scuola media venne attivata nei primi anni ’60.
L’attuale edificio venne utilizzato dai primi anni settanta.
Riforma del 1979
Il programma di studio venne rivisitato : l'insegnamento della lingua latina fu eliminato, le
applicazione tecniche divennero educazione tecnica e resa obbligatoria e non più differenziata
tra maschile e femminile, e anche l'educazione musicale venne estesa a tre anni. L'orario
settimanale fu portato a 30 ore.
Riforma 2009
La riforma, entrata in vigore il 1º settembre, ha sviluppato due diversi piani settimanali fissi,
il primo a tempo normale, che comprende 30 ore settimanali, e uno a tempo prolungato, che va
da un minimo di 36 ad un massimo di 40 ore settimanali..
•
•
•
Comprende l'insegnamento cittadinanza e costituzione;
Nel programma a tempo normale è possibile attivare il corso ad indirizzo musicale, che
aggiunge 6 ore settimanali per ognuno dei quattro strumenti musicali;
Sono proposti dalle singole scuole in base alla loro disponibilità. Fra i più comuni c'è
l'insegnamento della lingua latina.
9
Esame di Stato
Fin dall'istituzione della scuola secondaria di primo grado, il triennio si conclude con un esame
di Stato che permette di conseguire il diploma di licenza media che consente di frequentare la
scuola secondaria di secondo grado. L'esame è diviso in prove scritte e una prova orale:
Dall'anno scolastico 2007/2008 sono state introdotte nell'esame di Stato anche le
cosiddette prove nazionali INVALSI:
.
Oltre alla valutazione d'esame viene anche redatta, e consegnata agli interessati, una scheda
di valutazione delle "competenze" acquisite.
La scuola materna- scuola dell’infanzia
La Scuola Materna Statale apre nell’anno 1977/78 con tre sezioni e, con una media di 17
bambini per classe.
Le sezioni vengono chiamate Blu, Verde, Rossa.
Nell’anno scolastico 1980/81 il numero dei bambini aumenta e si rende necessario aprire altre
due sezioni, nascono le sezioni Gialle e Arancione.
Nell’anno scolastico 1981/82 si apre la sesta ed ultima sezione, Azzurra ed il numero dei
bambini è pari a 24 per ogni sezione.
Le insegnanti lavorano in sezioni eterogenee, ovvero in esse sono presenti le tre fasce di età
(3-4-5 anni).
Nell’anno 1992/93 le insegnanti allora presenti nella scuola decidono di far partire una prima
sperimentazione di classi omogenee.
In quell’ anno le sezioni Verde e Arancione sono frequentate solo dai bambini di 3 anni, mentre
le altre sezioni hanno i bambini di 4 e 5 anni.
Nell'anno scolastico 2006/07, per rispondere alle impellenti richieste degli utenti, si apre sul
territorio un distaccamento provvisorio della scuola dell'infanzia in via Trieste, formato da
un'unica sezione. Nel 2013 prende avvio la nuova scuola in via Verdi.
La scuola si trova, ora, ad essere così costituita:
> SCUOLA DI VIA FANI- COLLODI
sei sezioni bilivello, divise in due ali dell'edificio.
> SCUOLA M. MONTESSORI
tre sezioni bilivello
10
TRAGUARDI CONSEGUITI
• Innalzamento qualitativo/quantitativo del servizio educativo a favore della fascia d’età 3 6 anni.
• Garanzia di pluralismo istituzionale nell’erogazione del servizio (presenza sul territorio di
scuole materne statali e non statali)
ISTITUZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
Dall’anno scolastico 2012/13 la Direzione Didattica è stata chiusa e si è costituito l’istituto
comprensivo “ A. De Gasperi”
11
PRINCIPI
Il Progetto dell’Offerta Formativa dell’ Istituto comprensivo di Caronno Pertusella si
fonda sul concetto di “Educazione alla salute” inteso nella sua accezione più ampia di
“star bene” a scuola, in famiglia, nei contatti sociali.
deve essere basato su
•
IL CONFRONTO, L’ACCETTAZIONE, IL DIALOGO, LA FIDUCIA E LA
COLLABORAZIONE tra alunni, insegnanti e genitori
•
LA CONDIVISIONE DELLE FINALITA’ EDUCATIVE, DEGLI OBIETTIVI,
DELLE STRATEGIE NELLA LIBERTA’
DI SPERIMENTARE
E
NELL’ESIGENZA DI VALORIZZARE LE RISORSE INDIVIDUALI
•
IL RECUPERO DEL TEMPO PER INSEGNARE E LA GESTIONE ECONOMICA
ED EFFICACE DEGLI OBBLIGHI ISTITUZIONALI
•
IL CONFRONTO CON LE FORZE CHE OPERANO SUL TERRITRORIO
quindi
saranno
elementi fondanti la nostra azione educativa.
12
- La scuola ha per suo fine fondamentale la formazione dell’uomo e del cittadino.
- La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 33 e
34 della Costituzione Italiana ed, in particolare, fonda il proprio impegno nei principi di
UGUAGLIANZA - IMPARZIALITA’ - ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE.
Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio formativo può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e
socio - economiche.
La scuola, attraverso le sue componenti, agisce secondo criteri di obiettività ed equità.
:
Con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, la scuola
favorisce l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi,
con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante
necessità.
13
ASPETTI EDUCATIVI E DIDATTICI
La scuola si qualifica come agenzia educativo – didattica, in quanto ha il compito specifico di
promuovere:
- la prima alfabetizzazione culturale, ossia di far acquisire al alunno un
adeguato patrimonio
culturale, perché possa soddisfare i suoi
bisogni formativi e liberare le sue potenzialità
creative per poter “concorrere al progresso materiale e spirituale della società”;
- la consapevolezza nel ragazzo del proprio modo di essere “l’uomo della ragione e della
libertà”;
- lo sviluppo di tutti gli aspetti della sua personalità.
COMPITO DELLA SCUOLA E’, QUINDI, PREDISPORRE PIANI DI INTERVENTI A
LIVELLO EDUCATIVO E DIDATTICO CHE MIRINO AL COMPLETO SVILUPPO DELLA
PERSONALITA’ DI CIASCUN ALUNNO.
14
LA
PROGRAMMAZIONE
15
Gli obiettivi educativi e didattici che il nostro Istituto si pone, sono frutto di una riflessione che, nel corso degli anni, ha
portato i docenti all'elaborazione di un documento che pone al centro l'individuo nel suo complesso e che ha come
finalità principale la crescita armonica della persona, nel pieno rispetto della libertà di insegnamento, crescita fondata
sul benessere e sull'acquisizione di strumenti che permettano di prevedere, prevenire, progettare, cambiare, verificare
e che siano diretti all'assunzione di comportamenti positivi nei riguardi del sé, del sociale e dell'ambiente.
Obiettivo irrinunciabile dell’educazione è dunque porre le basi per l’esercizio di una cittadinanza attiva che porti alla
costruzione del senso di legalità e allo sviluppo di un’etica della responsabilità.
N.B. > i traguardi indicati con * si riferiscono alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado
16
FINALITA’
1. Far riconoscere la persona come
soggetto portatore di valori
originali
OBIETTIVI
1.1
Sviluppare la maturazione di una immagine
Positiva di sé.
TRAGUARDI
a. Avere consapevolezza di sé
• conoscere il sé corporeo;
• percepire le proprie capacità e i propri limiti a
livello fisico;
• conoscere le proprie abilità e i propri limiti a
livello cognitivo;
• conoscere le proprie abilità e i propri limiti a
livello comunicativo.
b. Esprimere i propri bisogni :
• raccontare il proprio vissuto;
• chiedere aiuto.
c. Riconoscere e gestire le proprie emozioni:
• individuare le sensazioni di benessere e di
malessere;
• riconoscere i diversi stati d’animo e le relazioni
che essi hanno con il corpo;
• dare un nome alle proprie emozioni;
• individuare le modalità che dall’emozione portano
all’azione;
• controllare le proprie reazioni.
d. Mettere in atto comportamenti di autonomia,
autocontrollo, , di impegno e responsabilità, fiducia
in sé e senso critico
e. Scoprire le proprie potenzialità e metterle in atto
17
TRAGUARDI
TRAGUARDI
FINALITA’
OBIETTIVI
2. Promuovere la cooperazione per il
benessere fisico, psichico, sociale
della persona/alunno
2.1.
2.2
Acquisire consapevolezza del
benessere psico-fisico del singolo
e della collettività
Star bene con gli altri
a.
Osservare e ascoltare il proprio corpo al fine di acquisire
a. Osservare e ascoltare il proprio corpo al fine di acquisire
consapevolezza dei momenti di benessere e di malessere
dei momenti
di benessere e di malessere
b. consapevolezza
Vivere positivamente
le esperienze
b. Vivere positivamente le esperienze
a. Ascoltare l’altro
b. Instaurare positive relazioni attraverso il dialogo, mettendo in
comune le proprie esperienze e le proprie idee.
c.
Collaborarel’altro
nel gioco e nel lavoro
a. Ascoltare
d. Confrontarsi con gli altri
b. Instaurare positive relazioni attraverso il dialogo,
e. Accettare la frustrazione e l’impossibilità della vittoria
mettendo in comune le proprie esperienze e le proprie
assoluta.
idee.
f. Saper gestire spazi e tempi nel rispetto del singolo e della
c. Collaborare
nel gioco
e nel lavoro
collettività ( classe,
famiglia,….)
d.
con gli modo
altri di entrare in relazione con l’altro
g. Confrontarsi
Riconoscere il proprio
e. Accettare
la
frustrazione
e l’impossibilità della vittoria
*
h. assoluta.
Vivere il confronto come tappa di crescita *
i. Saper
Valutare
le cause
di una
situazione
conflittuale
f.
gestire
spazi
e tempi
nel rispetto
del singolo e
j. Escogitare
diverse
strategie
risolutive,
condivise
dal gruppo *
della collettività ( classe, famiglia,….)
g. Riconoscere il proprio modo di entrare in relazione con
l’altro *
h. Vivere il confronto come tappa di crescita *
i. Valutare le cause di una situazione conflittuale
j. Escogitare diverse strategie risolutive, condivise dal
gruppo *
18
FINALITA’
3.
Costruire una cultura della
partecipazione e della
responsabilità
TRAGUARDI
OBIETTIVI
3.1
3.2
Sviluppare l’abitudine al dialogo e al
confronto.
Rispettare le varie forme
di diversità
a. Conoscere e interiorizzare la funzione della
regola e delle norme nei diversi ambiti di vita
quotidiana
b. Esprimere la propria opinione con modalità
b
corrette
c.ccccccc
c. Comprendere la propria realtà socio-culturale
in rapporto con altre e diverse
d. Formulare proposte per migliorarla e impegnarsi
nella loro realizzazione *
e. Prendere coscienza dei concetti di diritto/
dovere ( cooperazione, sussidiarietà )
f. Prendere coscienza che tutti i cittadini hanno
Pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge
*
a. Prendere coscienza delle differenze
b. Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da
sé, comprendendo le ragioni del loro comportamento
c. Vivere la differenza come ricchezza da conoscere,
apprezzare e condividere
d. Ampliare l’orizzonte culturale per riflettere sulla
realtà più vasta, in uno spirito di cooperazione
internazionale
19
OBIETTIVI
3.3
3.4
Sviluppare una cultura della pace e
della cooperazione
Sviluppare una sensibilità
ecologica e una cultura del
rispetto ambientale
TRAGUARDI
a. Prendere coscienza che ciascuno di noi può essere
agente di cambiamento
b. Impegnarsi in iniziative di solidarietà
a. Prendere coscienza che l’ambiente è una risorsa per
ciascuno e per tutti
b. Assumere comportamenti positivi ed efficaci per
rispettare e tutelare l’ambiente
c. Acquisire un senso di appartenenza planetario
20
I Docenti,
per evidenziare le specificità dei percorsi ,
mettono in atto curriculi differenti per ciascun ordine di
scuola.
21
La dimensione progettuale
Progetti per il potenziamento del curricolo affettivo – relazionale e
cognitivo che coinvolgono tutti gli alunni dell’istituto
PROGETTI
PER
IL
POTENZIAMENTO
DEL
CURRICULO
AFFETTIVO/RELAZIONALE E COGNITIVO CHE
COINVOLGONO
TUTTI GLI ALUNNI DELL’ ISTITUTO
•
ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE
o
TRA DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
• SCUOLA DELL’INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA
• SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
DEGLI ALUNNI STRANIERI
o
DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
o
o DEGLI
ALUNNI CON
DISTURBI
SPECIFICI
APPRENDIMENTO E/O DELL’ATTENZIONE
•
PROGETTI DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
•
PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE - SICUREZZA -
DELL’
22
INTEGRAZIONE TRA DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
PREMESSA METODOLOGICA
“L’IDENTITA’ CULTURALE del bambino, che la scuola di base chiama ad assumere come dato
fondamentale di riferimento della sua progettualità, si sostanzia di un complesso intreccio di
influenze”. La scuola deve porsi, pertanto, in CONTINUITA’ e in COMPLEMENTARITA’ con le
esperienze che l’alunno compie nei suoi vari ambiti di vita, mediandone culturalmente e
collocandole in una prospettiva di sviluppo educativo.
E’ necessario, quindi:
costruire un sistema di rapporti interattivi tra istruzioni educative contigue
prestare attenzione alla coerenza degli stili educativi
operare raccordi verticali ed orizzontali con la FAMIGLIA, con il TERRITORIO, con gli
ENTI LOCALI.
Risultati concreti di raccordo possono essere perseguiti:
mediante le programmazioni educative e didattiche
attraverso il confronto e la verifica con i genitori e con gli altri operatori
con l’organizzazione di servizi comuni
con rapporti organici tra scuola e istituzioni
collaborando per l’ACCOGLIENZA degli alunni per l’OSSERVAZIONE SISTEMATICA, per
la FORMAZIONE DELLE CLASSI, per la SCANSIONE DEI TEMPI e delle ATTIVITA’
attuando PROGETTI di ACCOGLIENZA degli alunni
cooperando con la scuola materna e media per il COORDINAMENTO dei CURRICOLI degli
anni ponte
con la formazione comune, iniziale e in servizio, degli insegnanti della scuola materna, della
scuola elementare e della scuola media.
FINALITA’
Qualificare la programmazione educativa come pratica unificante per tutti gli ordini di
scuola
Assicurare un continuum di opportunità educative a tutti gli alunni nel loro sviluppo
individuale e formativo
Individuare iniziative comuni intese ad assicurare operativamente la continuità.
23
OBIETTIVI
A1 - Realizzare il passaggio di informazioni attraverso il fascicolo personale del bambino
(documentazione specifica per bambini portatori di handicap)
A2 - Coordinare i curricoli, soprattutto degli anni iniziali e terminali, tenendo in particolare
considerazione gli specifici obiettivi e stili educativi
B1 - Individuare obiettivi da verificare nei diversi ordini di scuola e stabilire la linea
pedagogico - didattica, capace di garantire continuità educativa
B2 - Scegliere strumenti ed attività utili alle rilevazioni delle abilità acquisite al termine del
quinquennio di scuola elementare e triennio della scuola dell’infanzia
C1 - Programmare attività di raccordo
Il progetto accoglienza ha quindi come obiettivo l’approccio alla scuola primaria attraverso la
conoscenza
Dell’ambiente fisico
Dello spazio organizzativo
Dell’organizzazione delle attività della scuola
Degli operatori scolastici
CONDIZIONI ORGANIZZATIVE
Accoglienza degli alunni
•
per l’accoglienza degli alunni provenienti dalla scuola dell’infanzia:
o realizzazione di laboratori da attivarsi tra marzo e aprile con lo scopo di “fare
insieme” e di conoscere lo spazio fisico.
Accoglienza genitori
o Incontro con i genitori tenuto dalla dott. Mara Scorra allo scopo di “narrare”
i cambiamenti che i bambini affronteranno con il passaggio alla scuola primaria e
di rispondere alle loro domande.
24
Rapporti genitori – dirigente scolastico
•
Presentazione del Piano dell’Offerta Formativa dell’ Istituto in occasione degli incontri
previsti nel periodo precedente le iscrizioni scolastiche.
•
Rapporti genitori – strutture scolastiche
•
Possibilità per i genitori degli alunni di visitare le strutture scolastiche, in tempi
programmati dalla scuola, prima di procedere all’iscrizione dei figli.
Rapporti genitori – docenti
•
Conoscenza / primo contatto dei docenti con i genitori degli alunni in occasione della
prima assemblea di classe, con i seguenti obiettivi:
o comunicare ai genitori informazioni di carattere strettamente operativo/ pratico;
o esplicitare il senso e il significato dei colloqui individuali
o porre le premesse al “patto educativo” con le famiglie
•
colloqui individuali con i genitori degli alunni , gestiti secondo i seguenti criteri:
o
o
o
colloquio “non direttivo”;
accordo tra i docenti del team rispetto alle modalità di conduzione.
valutazione da parte di ogni team dell’opportunità di documentare per iscritto
quanto emerso dal colloquio.
oppure
•
colloqui informativi in merito all’andamento gestiti dal singolo insegnante o dal
coordinatore di classe
Rapporti docenti – docenti
•
Scuola primaria - dell’infanzia
Il “passaggio di informazioni” tra docenti avverrà attraverso:
o
o
o
un colloquio agli inizi del mese di settembre
un secondo colloquio agli inizi del mese di novembre
il fascicolo personale dell’alunno (in particolar modo attraverso la scheda di
osservazione dell’alunno compilata dai docenti di scuola materna)
Scuola primaria - secondaria di I grado
•
Il passaggio di informazioni tra docenti avverrà attraverso:
o un incontro,generale, a fine giugno per la comunicazione dei problemi più
evidenti(incompatibilità tra alunni,difficoltà marcate….).
Incontro finalizzato prioritariamente alla formazione delle classi;
25
o
il fascicolo personale dell’alunno ( in particolar modo attraverso la scheda di
osservazione dell’alunno compilata dai docenti di classe).
Formazione classi prime scuola primaria
Criteri:
• valutazione/accoglimento secondo i criteri del Consiglio d’Istituto da parte del
dirigente scolastico;
Nei plessi in cui si dovesse rendere necessaria la formazione di 2 o più classi si applicherà la
seguente procedura:
• 5 giorni di osservazione mirata (primi 5 giorni di scuola a orario ridotto:solo turno
antimeridiano).Gli alunni verranno suddivisi per gruppi di attività numericamente
ridotti. Lavoreranno nei gruppi i docenti di classe/sostegno;
• valutazione dei dati rilevanti,da mettere a confronto con quanto emerso dai colloqui
con i docenti della scuola dell’infanzia;
Nel corso della settimana in questione un insegnante verrà individuato come referente per i
contatti con i genitori
VALUTAZIONE DEL PROGETTO
La valutazione dell’efficacia dei progetti avverrà attraverso discussioni tra docenti e la
compilazione di moduli predisposti.
26
INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI STRANIERI
FINALITA’
Partendo dalla convinzione che l’incontro tra culture diverse è possibile, il progetto persegue
la finalità di:
favorire un clima di accoglienza che faciliti l’integrazione
costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture
prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi
ANALISI DEL BISOGNO
La scuola deve rispondere al bisogno degli alunni stranieri di:
- sentirsi accolti nel nuovo contesto sociale
- essere sostenuti soprattutto nella fase di adattamento al nuovo contesto
e a quello degli alunni autoctoni di:
- poter affrontare la diversità con atteggiamento che escluda reazioni di rifiuto
- considerare i compagni portatori di altre culture come una risorsa, non come un
problema
OBIETTIVI
Alcuni obiettivi del progetto sono rivolti a tutti gli alunni:
A. aiutarsi reciprocamente
B. acquisire l’abitudine al dialogo e al confronto
C. acquisire la coscienza che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
D. rispettare le regole di convivenza
altri obiettivi sono rivolti in particolare agli alunni stranieri:
E. acquisire criteri di socializzazione
F. acquisire strumenti linguistici
o per la vita quotidiana
o per lo studio
G. acquisire contenuti culturali nuovi
27
CONDIZIONI ORGANIZZATIVE
AUNNI COINVOLTI -
Alunni di tutte le classi
RISORSE UMANE
Risorse interne: *
docenti della commissione intercultura per la programmazione e il monitoraggio del
progetto
docenti facilitatori (uno per ciascun plesso) per l’accoglienza agli alunni e alle
famiglie
docenti mediatori linguistici (anche in collaborazione con l’Ente Locale) per
l’apprendimento della lingua
docenti dei Consigli di Classe e dei Team di classe per l’apprendimento delle singole
discipline e l’interiorizzazione degli obiettivi educativi
personale di segreteria per la fase di accoglienza dell’iscrizione e il supporto alla
compilazione della modulistica
Risorse esterne:
Risorse date dal MIUR, in quanto Caronno Pertusella risulta essere Comune a forte
flusso migratorio;
ente Locale per il supporto alla mediazione linguistica ed eventualmente l’assistenza
sociale:
casa di accoglienza per rifugiati politici, per il raccordo iniziale con alcune famiglie
TEMPI
Il progetto si realizza nell’arco dell’intero anno scolastico, con modalità e tempi diversi, in
riferimento alle diverse situazioni non programmabili che si presentano.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO
L’organizzazione generale del progetto è affidata alla Commissione intercultura
Fasi di attuazione.
accoglienza, secondo il protocollo d’istituto (allegato 1 / 2)
alfabetizzazione
apprendimento della lingua per lo studio
cfr. laboratorio linguistico
28
METODOLOGIE – CONTENUTI – STRUMENTI
Gli studi effettuati in Italia e all’estero hanno evidenziato la necessità di creare una
situazione mista di apprendimento linguistico che tenga conto sia di un’acquisizione spontanea
sia dell’acquisizione in momenti strutturati.
La metodologia di lavoro, calibrata in riferimento all’età degli alunni, è mirata allo sviluppo
armonico delle abilità dell’ascoltare, capire, comunicare, leggere, comprendere, produrre,
rielaborare, e pone particolare attenzione ad attività di tipo comunicativo e situazionale,
attraverso
•
•
•
•
•
uso della lingua in diverse situazioni
osservazioni dirette
esperienze e manipolazioni
esecuzione di azioni
uscite sul territorio e visite di istruzione
I contenuti riguardano
• il vissuto degli alunni, in rapporto alle diverse aree tematiche (famiglia, scuola, tempo
e spazio…)
• l’apprendimento della lingua italiana
• i contenuti disciplinari, eventualmente semplificati
• il confronto tra culture
I sussidi utilizzati sono prevalentemente, in relazione all’età dell’alunno:
• giochi mimati e di ruolo
• giochi e libri cartonati
• supporti audio e video
• testi
• materiali informatici e multimediali
VALUTAZIONE
Monitoraggio periodico
a. da parte della Commissione
b. da parte dei Consigli di Classe e dei Team
Verifica intermedia e finale in sede di Collegio dei Docenti (verifica del POF)
attraverso la valutazione della ricaduta
1. sull’apprendimento disciplinare
2. sulla socializzazione
29
Laboratorio linguistico per alunni stranieri
- L2 Italiano -
RESPONSABILE DEL PROGETTO
ALUNNI PARTECIPANTI – tutti gli alunni non italofoni
FINALITA’ – OBIETTIVI - cfr. progetto , ob .E, F, G
OBIETTIVI SPECIFICI osservare immagini e descriverle
mettere in successione logica avvenimenti
leggere e comprendere testi semplificati
METODOLOGIA –
Gli alunni verranno stimolati a migliorare la comunicazione e guidati ad acquisire la
strumentalità di base attraverso:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
il riconoscimento e la denominazione degli elementi presenti in un’immagine
l’arricchimento della frase minima
il riordino in sequenza di immagini
l’ utilizzo di termini adatti alla collocazione degli elementi nel tempo e nello spazio
il confronto
la descrizione di persone, animali, oggetti, ambienti.
La lettura di un testo
l’intuizione del significato generale
l’individuazione delle parole chiave
la rielaborazione del testo attraverso domande guida
la costruzione di uno schema funzionale alla memorizzazione e alla rielaborazione.
Il racconto di fatti e esperienze legati all’argomento preso in esame.
La costruzione e l’ampliamento di campi lessicali.
L’utilizzo del linguaggio specifico di una disciplina.
TEMPI – da definire in base alle esigenze
RISORSE UMANE – i docenti coinvolti
BENE E SERVIZI – schede , cartelloni, software , lettere mobili, libri semplificati ( Gaia ed )
30
A…COME ACCOGLIERE
PROTOCOLLO PER L’INSERIMENTO
DEGLI ALUNNI STRANIERI
Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro la cui adozione consente di attuare in modo
operativo le indicazioni normative contenute nell’art. 45 del DPR 31/08/1999 n° 394 (vedi
testo integrale allegato), intitolato “ISCRIZIONE SCOLASTICA”, che attribuisce al Collegio
Docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta.
Il protocollo di accoglienza si propone di:
•
•
•
•
•
•
definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema d’accoglienza di alunni
stranieri
facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e
sociale
sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto
favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova
eventuali ostacoli alla piena integrazione
costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con la “storia” di
ogni bambino
promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo
integrato.
Il protocollo delinea prassi di carattere:
□ amministrativo e burocratico – ISCRIZIONE
□ comunicativo e relazionale – PRIMA CONOSCENZA
□ educativo-didattico – PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE, ACCOGLIENZA,
EDUCAZIONE INTERCULTURALE, INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO COME SECONDA
LINGUA
□ sociale – RAPPORTI E COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO
31
1. LA COMMISSIONE D’ACCOGLIENZA
Il DPR 31/08/1999 n° 364 all’art. 45 “ISCRIZIONE SCOLASTICA” attribuisce al Collegio
Docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta in merito all’inserimento nelle classi degli
alunni stranieri.
Il Collegio Docenti di questo Istituto nomina annualmente la Commissione Intercultura
composta da
• il Dirigente Scolastico
• Docenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria Inferiore.
La Commissione ha il compito di occuparsi dell’inserimento e dell’integrazione degli alunni
stranieri.
All’interno della Commissione si indicano docenti che, insieme al Dirigente Scolastico, hanno il
compito di sostenere gli alunni nella fase di accoglienza.
La Commissione ha il compito di
□ progettare azioni finalizzate all’adattamento e alla piena integrazione, anche con eventuali
adattamenti
dell’orario scolastico
□ monitorare progetti già in atto
□ operare il raccordo tra le diverse realtà istituzionali: scuola, servizi sociali, azienda
sanitaria…
La Commissione, quindi, ha carattere consultivo, gestionale, progettuale.
32
2. L’ISCRIZIONE
L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’accoglienza dell’alunno straniero e
della sua famiglia.
Tra il personale di segreteria viene dato incarico ad un collaboratore di ricevere le iscrizioni.
È stata approntata a tal fine una scheda per la raccolta dei primi dati anagrafici, per la
conoscenza della situazione familiare, della storia personale e della storia scolastica. La scelta
di un’unica persona è finalizzata al progressivo affinamento di abilità comunicative e
relazionali che aiutino l’interazione con i nuovi utenti. In questa fase, per alcune situazioni si
prevede l’intervento di un mediatore linguistico. Inoltre, sono state preparate traduzioni, in
varie lingue, dei moduli relativi all’iscrizione.
I docenti incaricati della prima accoglienza verranno tempestivamente (se possibile in
giornata) informati della nuova iscrizione, al fine di poter organizzare la prima accoglienza.
3. LA PRIMA CONOSCENZA
Nei giorni successivi all’iscrizione i docenti incaricati della prima accoglienza
• daranno al nuovo alunno alcune conoscenze logistiche riguardanti
→ l’edificio
→ le discipline
→ l’orario
• approfondiranno la conoscenza della storia scolastica del bambino
• accerteranno il grado di conoscenza e di utilizzo orale e scritto della lingua italiana, della
lingua inglese e della lingua francese e le competenze matematiche; per questo colloquio si
seguiranno come traccia alcune schede predisposte.
Si valuterà, inoltre, per ogni caso l’opportunità di un colloquio con i genitori.
Anche in questa fase per alcune situazioni che lo richiedono si prevede l’intervento del
mediatore linguistico.
33
4. PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE ALLA SCUOLA E ALLA CLASSE
Sulla base di quanto previsto dall’art. 45 del DPR 31/08/1999 n° 394, i minori stranieri,
soggetti all’obbligo scolastico, vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica,
salvo che i docenti della Commissione che hanno seguito l’iter d’iscrizione dell’alunno
suggeriscano l’inserimento in una classe diversa, tenendo conto:
a. dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare
l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella
corrispondente all’età anagrafica
b. dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione con particolare
attenzione alla competenza d’uso della lingua italiana
c. del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza
d. del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno
e. della capacità di accoglienza della classe d’inserimento (numero degli alunni,
composizione, e tipologia degli alunni).
Per una decisione avveduta e corretta, oltre alle informazioni acquisite precedentemente, è
necessario avere informazioni sui sistemi scolastici dei Paesi di provenienza, sulla tipologia dei
loro curricoli, sulla durata e sul calendario scolastico. A tale scopo si consiglia l’acquisto e la
consultazione di fonti informative relative ai sistemi scolastici degli altri Paesi.
Qualora i docenti della Commissione individuassero problematiche d’inserimento nel plesso
richiesto dai genitori, nel colloquio con la famiglia possono proporre l’iscrizione in altra scuola.
Nelle situazioni in cui la famiglia si mostri disponibile, i docenti della Commissione proporranno
al Dirigente l’assegnazione al plesso individuato.
5. L’INSERIMENTO NELLA CLASSE
Dopo l’assegnazione al plesso e alla classe, il Dirigente o i Docenti della Commissione che hanno
seguito l’iter d’accoglienza convocano i docenti della classe con il seguente ordine del giorno:
a – passaggio dei dati raccolti dalla Commissione accoglienza
b – comunicazione delle risorse umane e strumentali disponibili
c – definizione di alcuni interventi comuni richiesti a tutti gli insegnanti
• indagine sul livello di padronanza della lingua italiana per la quotidianità e per lo studio
• semplificazione dei contenuti disciplinari
d – definizione di due percorsi di facilitazione linguistica
• per l’alfabetizzazione
• per lo studio.
34
Successivamente, per facilitare l’attuazione del punto d), qualora sussistessero le condizioni si
organizzeranno laboratori linguistici.
6. LA COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO
Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale per realizzare
un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la
scuola terrà conto delle risorse del territorio, cercherà la collaborazione con servizi,
associazioni, luoghi d’aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con l’amministrazione locale
per costruire una rete d’intervento che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura
dell’accoglienza e dello scambio culturale.
35
ALLEGATO 1
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA
FASI
SOGGETTI COINVOLTI
TEMPISTICA
Personale di segreteria
Al momento del primo contatto con la scuola
A rotazione, due insegnanti della
commissione + l’eventuale mediatore
Entro la settimana successiva al primo contatto
Gli insegnanti che effettuano il
colloquio, sentiti i colleghi del plesso
Dopo il colloquio con la famiglia
I docenti del plesso disponibili
A seguito dell’assegnazione al plesso, secondo
orari concordati con la famiglia e gli insegnanti
coinvolti: durata 1 settimana
DOMANDA D’ISCRIZIONE
1. OFFERTA PRIME INFORMAZIONI
SULLA/SULLE SCUOLA/E
Richiedere documentazione
Supportare la compilazione della domanda
di iscrizione, chiarendo l’organizzazione
scolastica ( orario, mensa, rientri
pomeridiani )
Contattare l’insegnante referente della
commissione intercultura
2. COLLOQUIO
DELL’ALUNNO
CON
I
GENITORI
Raccogliere informazioni sull’alunno e sulla
famiglia
Compilare la biografia dell’alunno
3. COLLOQUIO CON IL
SCOLASTICO
DIRIGENTE
Fornire indicazioni riguardanti
l’assegnazione del plesso ed,
eventualmente, della classe
Assegnare al plesso e alla classe *
4. CONOSCENZA DELL’ALUNNO
Visitare l’ambiente scolastico
Effettuare la valutazione delle competenze
dell’alunno a livello didattico e relazionale
5. ASSEGNAZIONE E
36
ACCOGLIENZA NELLA CLASSE
Assegnare alla classe
Passare le informazioni riguardanti l’alunno
agli insegnanti della classe
Dirigente scolastico, in collaborazione
con i docenti del plesso che hanno
effettuato la valutazione delle
competenze.
A conclusione della prima settimana
di frequenza
I docenti che hanno effettuato la
valutazione delle competenze
Dopo l’assegnazione definitiva alla classe
Accogliere nella classe
Insegnanti del team
In sintesi
La segreteria deve:
1. OFFRIRE PRIME INFORMAZIONI SULLA/E SCUOLA/E ALLA FAMIGLIA
2. RICHIEDERE DOCUMENTAZIONE ALLA FAMIGLIA
3. SUPPORTARE LA FAMIGLIA NELLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA DI ISCRIZIONE,
FORNENDO LA MODULISTICA NELLA LINGUA MADRE
4. CONTATTARE L’INSENANTE REFERENTE DELLA COMMISSIONE INTERCULTURA
5. CONTATTARE LA FAMIGLIA PER FISSARE IL COLLOQUIO, PREVIO ACCORDO CON IL
REFERENTE DELLA COMMISSIONE INERCULTURA
L’insegnante referente della commissione intercultura deve:
1. RACCOGLIERE LA DOCUMENTAZIONE DELL’ALUNNO DEPOSITATA IN SEGRETERIA
2. CONTATTARE, A ROTAZIONE, DUE INSEGNANTI DELLA COMMISSIONE
I due insegnanti della commissione devono:
1.
INCONTRARE LA FAMIGLIA DEL NUOVO ALUNNO PER COMPILARE LA SUA
BIOGRAFIA
2. INCROCIARE I DATI PROVENIENTI DALLA DOMANDA DI ISCRIZIONE CON LA
SITUAZIONE DEI PLESSI
3. FORNIRE INDICAZIONI PER L’ASSEGNAZIONE AL PLESSO ED, EVENTUALMENTE,
ALLA CLASSE
Dopo l’assegnazione al plesso, i docenti disponibili devono:
1.
EFFETTUARE L’ACCOGLIENZA DELL’ALUNNO, ACCOMPAGNANDOLO NELLA VISITA
ALL’AMBIENTE
2. PROCEDERE ALLA RICOGNIZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO
3. PASSARE AL DIRIGENTE SCOLASTICO E INFORMAZIONI RACOLTE
4. PASSARE LE INFORMAZIONI RACCOLTE AGLI INSERGNANTI DEL TEAM, -OPO CHE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO AVRA’ DEFINITIVAMENTE ASSEGNATO L’ALUNNO
ALLA CLASSE.
37
Allegato 2
TRACCIA PER LA RILEVAZIONE DEI DATI RELATIVI
AL BAMBINO STRANIERO E ALLA SUA FAMIGLIA
Nazionalità dei genitori e del bambino
Composizione e caratteristiche del nucleo familiare:
quante persone sono presenti in Italia
di quale età
presenza di fratelli o sorelle (età e luogo di nascita, eventuale loro inserimento
scolastico)
ruolo della madre (lavoratrice, casalinga)
(per i bambini immigrati), chi si è occupato del bambino fino al momento
dell’immigrazione / la famiglia nel Paese di origine
Data di arrivo in Italia dei componenti la famiglia:
quando è arrivato il capofamiglia
data di arrivo degli altri familiari
data di arrivo del bambino
Motivi dell’emigrazione
Natura e durata del progetto migratorio:
di tipo economico
politico
situazione del Paese d’origine
durata del soggiorno prevista
Percorso migratorio
eventuali soggiorni in altri Paesi o città italiane
Situazione abitativa e lavorativa
occupazione del capofamiglia (precaria o stabile)
tipo di alloggio
Contatti con autoctoni
Quantità e qualità dei contatti (con quali interlocutori, per quali motivi, in quali situazioni
...)
Religione
Scolarità e livello culturale dei genitori e di eventuali fratelli o sorelle
Lingua/e parlata/e
Lingua/e scritta/e
38
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
FINALITA’
Promuovere e favorire la crescita della persona umana.
Far riconoscere e rispettare la “diversità” affinché sia di stimolo alla
crescita e alla maturazione dei compagni che possano, così, sviluppare
atteggiamenti di mutuo aiuto e solidarietà.
Essere comunità educativa accogliente.
Essere scuola dell’inclusione.
OBIETTIVI
Sviluppare le potenzialità ai fini
- dell’autonomia
- della socializzazione
- dell’acquisizione di abilità e competenze psicomotorie
percettive,
cognitive,
comunicative,
espressive
- della conquista di strumenti operativi di base: linguistici e
logico-matematici.
MODALITA’ ORGANIZZATIVE
ALUNNI COINVOLTI
•
I bambini disabili di ciascun plesso, tutti gli alunni e gli adulti coinvolti
TEMPI
•
L’intero anno scolastico
RISORSE UMANE
•
•
•
•
Docenti di sostegno
Docenti curricolari
Educatrici e assistenti comunali
Commissione H, composta da rappresentanze di:
Dirigente Scolastico,
insegnanti curricolari,
insegnanti di sostegno
39
•
•
•
Collaboratori scolastici
Operatori delle Aziende Sanitarie Locali
Genitori dell’alunno disabile
METODOLOGIA
Incontri con i docenti della scuola di provenienza.
Incontro con la struttura sanitaria che ha in carico l’alunno.
Incontro con i genitori.
Incontro con i componenti del GLI, gruppo di lavoro per l’inclusione
Osservazione dell’alunno sul piano cognitivo,
affettivo-relazionale,
sensoriale,
della comunicazione,
motorio-prassico,
apprenditivo,
dell’autonomia
per rilevare i punti di forza e di debolezza e favorire l’assunzione di decisione sui percorsi
educativo-didattici più adeguati.
o Stesura del Profilo Dinamico Funzionale,
documento che segue il primo periodo di inserimento scolastico. Indica il prevedibile
livello di sviluppo che l’alunno disabile dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi)
e lunghi (due anni); fornisce il quadro globale dell’evoluzione e del percorso che
operatori e insegnanti compiono nell’interesse dell’alunno; è una guida per la
progettazione dell’intervento, che evidenzia i bisogni, le risorse e indica le strategie
utili per attivarle e valorizzarle.
o
o
o
o
o
o
Stesura del Piano Educativo Individualizzato, che contiene gli interventi integrati ed
equilibrati, finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, istruzione,
integrazione scolastica dell’alunno disabile.
o
Verifica e valutazione del piano di lavoro: attenta registrazione/riscontro delle attività
programmate (eventuali aggiornamenti e modifiche).
Organizzazione di laboratori, a piccoli gruppi, per classi aperte.
Utilizzo di metodologie e tecniche per la didattica individualizzata.
Progetti volti a favorire la relazione con gli altri, l’autonomia personale, la creatività.
Progetti per la continuità educativa fra i diversi ordini di scuola per favorire
l’inserimento nel nuovo contesto scolastico.
o
o
o
o
VALUTAZIONE
Durante l’anno scolastico tutti gli insegnanti operanti su soggetti disabili dovranno
registrare attraverso un’osservazione attenta e sistematica i momenti significativi relativi
al processo di apprendimento e allo sviluppo emotivo-affettivo-sociale e fisico e,via via,
adeguare i propri interventi
40
In relazione all’ inserimento degli alunni disabili…
PROGETTO CONTINUITA’ PER IL PASSAGGIO DA UN ORDINE
DI SCUOLA ALL’ALTRO
OBIETTIVI -
inserimento graduale rispetto a
Conoscenza degli spazi
Modalità di gestione del tempo
Costruzione di relazioni con adulti e coetanei
CONDIZIONI ORGANIZZATIVE
SOGGETTI COINVOLTI - l’alunno disabile – tutti gli alunni e i docenti della classe
TEMPI – l’esperienza di inserimento avrà durata di due settimane circa;
la prima settimana la frequenza potrebbe essere solo in orario antimeridiano, la seconda
settimana l’alunno dovrebbe seguire l’orario completo
MODALITA’ – affiancamento agli insegnanti di classe di un docente ( insegnante di sostegno
o titolare della scuola dell’infanzia o primaria), che possa essere un riferimento per l’alunno
VALUTAZIONE
Incontro tra i docenti in itinere e al termine dell’esperienza
-
41
PROGETTO MENSA
– PROGETTI DI EDUCAZIONE ALIMENTARE FINALITA’
Sensibilizzare i bambini nei confronti di temi connessi all’educazione
alimentare attraverso progetti didattici a carattere operativo e/o informativo .
Favorire la responsabilizzazione degli alunni più grandi nei confronti dei
compagni di età -inferiore.
Promuovere occasioni di confronto ed accettazione tra bambini non
particolarmente amici.
Migliorare il livello di integrazione degli alunni portatori di handicap e di quelli
in situazione di svantaggio relazionale.
OBIETTIVI
A.
B.
C.
D.
Vivere situazioni di conoscenza e aiuto tra bambini di classi ed età diverse;
Porsi responsabilmente nei confronti dei compagni;
Conoscere regole per una “buona” e sana alimentazione
Conoscere elementi/ piatti tipici della tradizione locale e internazionale
CONDIZIONI ORGANIZZATIVE
Ogni plesso scolastico, in relazione alle risorse e agli spazi disponibili, organizza, annualmente,
il tempo mensa sia dal punto di vista educativo, sia dal punto di vista della vigilanza.
E’ prevista la proposta di menù speciali, che verranno presentati ed analizzati insieme agli
insegnanti e coinvolgeranno tutti gli alunni.
ALUNNI COINVOLTI
•
Tutti gli alunni iscritti al servizio mensa.
TEMPI
•
L’intero anno scolastico
RISORSE UMANE
•
•
Gli insegnanti dei diversi plessi
La commissione mensa, formata da un genitore rappresentante e da un docente per
ogni ordine di scuola, i rappresentanti dell’ Amministrazione Comunale e della società
che ha in appalto il servizio.
42
VALUTAZIONE
•
•
Gli insegnanti rilevano il gradimento
La commissione si occupa di monitorare la qualità del servizio mensa e di promuovere
eventuali progetti didattici.
La valutazione avverrà negli incontri tra docenti e in incontri periodici della Commissione
Mensa
43
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
- SICUREZZA -
FINALITA’
L’ambiente scolastico deve essere il luogo di elezione nel quale la sicurezza viene intesa come
valore sociale. La scuola deve perciò tendere a
Promozione della cultura della sicurezza
Abitudine alla valutazione dei propri comportamenti
.
OBIETTIVI
A. Conoscere le principali fonti di rischio/pericolo nei vari ambienti (casa, scuola, strada)
B. Conoscere i comportamenti più idonei per la sicurezza propria ed altrui
C. Conoscere i contenuti essenziali del Piano di Evacuazione dell’edificio scolastico, in
particolare le vie d’esodo individuate.
D. Utilizzare
correttamente le vie d’esodo in relazione alle uscite di sicurezza
individuate.
CONDIZIONI ORGANIZZATIVE
Tutte le scuole dell’Istituto
• Hanno un referente per la sicurezza nominato dal Dirigente Scolastico per evacuazioneantincendio
Il referente si occupa inoltre della SEGNALAZIONE/INDIVIDUAZIONE RISCHI
all’interno della scuola.
• Hanno all’interno della scuola, una figura che si occupa delle emergenze di PRIMO
SOCCORSO
• Hanno provveduto all’affissione di PLANIMETRIE con le INDICAZIONI delle vie
d’ESODO, ( organizzato dai referenti di plesso ed illustrato ai colleghi nell’interclasse
tecnico.)
• Hanno integrato la segnaletica convenzionale con simbologia riconoscibile dai bambini,
• Organizzano più prove di evacuazione generali annuali,degli edifici scolastici
• Possono stilare un regolamento ,per prevenire rischi e pericoli provocati da comportamenti
e /o atteggiamenti
• partecipano ad iniziative predisposte dagli Enti competenti e dal Ministero del l’Interno
atte a promuovere la cultura della sicurezza nell’ambito scolastico
• Informano l’utenza sui contenuti del piano di evacuazione e sulle sue eventuali modifiche
future ( docenti referenti all’interno dell’Interclasse generale; docenti di classe nelle
assemblee)
• Danno in visione, alle famiglie dei bambini, il piano dell’evacuazione,
44
•
•
•
SEGNALANO all’Ente locale le fonti di rischio/pericolo per le persone, che vengono
verificate negli edifici scolastici
Promuovono la conoscenza delle vie d’esodo individuate
Addestrano all’utilizzo corretto delle vie d’esodo in relazione alle uscite di sicurezza
individuate
VALUTAZIONE
Dopo ogni prova di evacuazione e ogni attività volta a promuovere la sicurezza vengono redatti
dei verbali di valutazione.
45
SCUOLA DELL’INFANZIA
46
Caratteristiche dell’offerta formativa
OBIETTIVI GENERALI
DEL PROCESSO FORMATIVO
La scuola dell’Infanzia rafforza l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei
bambini.
Essa raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo (art. 8 del 275/99),
collocandoli all’interno di un progetto di scuola articolato ed unitario, che riconosce sul
piano educativo, la priorità della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con
le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.
47
• Maturazione dell’identità
In relazione a questo aspetto , la scuola dell’Infanzia mira al rafforzamento dell’identità
personale del bambino sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico.
Ciò comporta sia la promozione di una vita relazionale sempre più aperta, sia il progressivo
affinamento delle potenzialità cognitive e comunicative.
Una tale prospettiva formativa richiede e sollecita il radicamento nel bambino, dei
necessari atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia positiva nelle proprie
capacità , di motivazione al passaggio dalla semplice curiosità all’atteggiamento della
ricerca; richiede inoltre di imparare a vivere in modo equilibrato e costruttivo i propri
stati affettivi ad esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni, nonché
a rendersi progressivamente sensibile a quelli degli altri.
La scuola dell’Infanzia rappresenta, poi , di per sé un luogo particolarmente adatto a
orientare il bambino nel riconoscere e nell’apprezzare l’identità personale in quanto
connessa alle differenze tra i sessi, ed insieme a cogliere l’identità culturale ed i valori
specifici della comunità di appartenenza, non in forma esclusiva ed etnocentrica, ma in
vista della comprensione e dell’incontro con comunità e culture diverse da quella di
appartenenza.
• Conquista dell’autonomia
La scuola dell’Infanzia, mediante un’opera di continua e proficua collaborazione con la
famiglia, che diventa ancora più indispensabile in presenza di bambini di età inferiore ai
tre anni, contribuisce in modo consapevole ed efficace alla progressiva conquista
dell’autonomia.
Tale conquista richiede che venga sviluppata nei bambini la capacità di orientarsi e di
compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel necessario
riconoscimento delle dipendenze operanti nella concretezza dell’ambiente naturale e
sociale.
Ciò significa che il bambino si rende disponibile all’interazione costruttiva con l’adulto, gli
altri bambini , il diverso da sé e il nuovo, aprendosi alla scoperta, all’interiorizzazione ed al
rispetto pratico di valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il rispetto di sé.,
degli altri e dell’ambiente, la responsabilità la solidarietà la giustizia e l’impegno ad agire
per il bene comune.
Appare importante sviluppare nel bambino la libertà di pensiero, anche come rispetto della
divergenza personale, consentendogli di cogliere il senso delle sue azioni e di prendere
coscienza della realtà , nonché della possibilità di considerarla e di modificarla sotto
diversi punti di vista.
48
• Sviluppo delle competenze
Sotto questo riguardo la scuola dell’Infanzia sollecita il bambino nelle prime sistematiche
esperienze di scambio tra pari, impegnandolo in forme per lui inedite di costruzione
sociale della conoscenza, di riorganizzazione dell’esperienza, di esplorazione e
ricostruzione della realtà territoriale, consolidando ed estendendo, in questo modo, le sue
abilità sensoriali, percettive,motorie, linguistiche, intellettive, sociali , estetiche, morali e
religiose.
Mettendo sempre al centro la strategia del gioco, inoltre , essa lo stimola alla produzione
ed interpretazione di messaggi, testi e situazioni mediante l’utilizzazione di una
molteplicità ordinata e funzionale di strumenti linguistici e di rappresentazione simbolica
della realtà.
Nel contempo , rivolge particolare attenzione allo sviluppo di capacità culturali e cognitive
tali da consentire la comprensione, la rielaborazione, la comunicazione di conoscenze e di
abilità relative agli specifici campi di esperienza .
Analogamente, la scuola dell’Infanzia valorizza l’intuizione, l’immaginazione, il sentimento
di gusto e l’intelligenza creativa e mostra come queste risorse siano indispensabili per
affrontare e risolvere in maniera soddisfacente tutti i problemi che si incontrano nella
vita, da quelli relazionali e morali a quelli intellettuali ed operativi.
Il bambino, al suo ingresso nella scuola dell’infanzia possiede una gamma personale di
capacità, orientamenti e atteggiamenti, egli si presenta come:
•
•
•
•
•
•
Soggetto attivo
Autonomo
Portatore di bisogni psicologici e fisiologici
Soggetto di diritto: all’educazione, all’istruzione, al rispetto delle proprie
capacità, al rispetto delle proprie inclinazioni naturali, al rispetto delle sue
aspirazioni e della propria identità
Soggetto politico in quanto capace di esprimere liberamente le proprie opinioni.
Soggetto storico, in quanto inserito in un contesto sociale in trasformazione
continua.
49
Il gruppo docente, sulla scorta di quanto sopra affermato, ritiene che un
insegnante di scuola dell’infanzia debba possedere:
RISPETTO AI BAMBINI
•
•
•
•
•
•
Una sensibilità aperta
Una capacità di ascoltare e di osservare
Disponibilità alla relazione educativa
Flessibilità , autorevolezza ed entusiasmo
Una capacità di essere rassicurante
Una capacità culturale ,pedagogica, psicologica, metodologica e didattica.
RISPETTO ALLE COLLEGHE:
•
•
•
•
•
•
Capacità di ascolto, fiducia e disponibilità
Consapevolezza del proprio ruolo e di quello altrui
Rispetto delle scelte e delle proposte
Confronto e coraggio
Capacità di assumere decisioni importanti
Capacità di convivere e di condividere scelte.
RISPETTO AI GENITORI:
•
•
•
•
Capacità di ascolto e di accoglienza
Capacità di accettazione e di delegare
Reciprocità nell’informazione, nel conoscere, nel rendere partecipe
Capacità di condividere e collaborare nel rispetto dei ruoli.
RISPETTO AL PERSONALE NON DOCENTE:
• Accettazione
• Capacità di condivisione degli obiettivi educativi
• Consapevolezza del proprio ruolo
• Rispetto, disponibilità e collaborazione
50
Programmazione didattica
La scuola dell’infanzia fonda il progetto didattico sui
CAMPI DI ESPERIENZA
Con questo nome si indicano i diversi ambiti del FARE e dell’AGIRE del bambino,
settori specifici di competenza nei quali il bambino, aiutato dagli adulti,ha
l’opportunità di compiere il suo sviluppo di apprendimento acquisendo nuovi strumenti
di conoscenza, raggiungendo i propri traguardi formativi
I campi di esperienza entro i quali si muove il progetto educativo sono i seguenti:
•
•
•
•
•
IL CORPO E IL MOVIMENTO
IMMAGINI SUONI COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
IL SE’ E L’ALTRO
Nella nostra scuola dell’infanzia , in merito all’educazione religiosa, trova il suo spazio
un’insegnante specializzata, che opera in tutte le sezioni, per un ora alla settimana.
51
OGNI CAMPO DI ESPERIENZA SI
RIFERISCE A…
UN AREA
SPECIFICA
DI COMPETENZA
A SPECIFICI
PERCORSI
A PECULIARI
ESITI
EDUCATIVI E
DIDATTICI
A PROPRI
INDICATORI DI
VERIFICA
Le attività educativo-didattiche devono inoltre rispondere ,dal punto di vista
organizzativo, a caratteristiche di FLESSIBILITA’ ED INTERDISCIPLINARITA’
FLESSIBILITA’
Si intende la possibilità di fare esperienze tenendo conto di alcuni fattori molto
importanti come la variabilità dei ritmi e degli stili di apprendimento e le motivazioni e
gli interessi dei bambini
INTERDISCIPLINARITA
Si intende la stretta connessione tra tutti gli
AMBITI DELL’APPRENDIMENTO
52
OBIETTIVI FORMATIVI
IL CORPO IN MOVIMENTO
Sviluppare la conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale
percettiva
• Esplorare e osservare
• Manipolare
• Discriminare e distinguere
• Percepire
• Ascoltare
• Riconoscere
• Confrontare
• Localizzare
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Sviluppare la capacità di esprimersi attraverso la musica il disegno,la pittura e altre
attività manipolative utilizzando diverse tecniche espressive
•
•
•
•
•
•
•
Sperimentare tecniche
Riprodurre
Rappresentare
Costruire
Manipolare
Esplorare
Interpretare
•
•
•
•
•
Promuovere la riflessione critica
Anticipare significati
Cogliere differenze
Assumere ruoli
Esprimere emozioni e sentimenti
I DISCORSI E LE PAROLE
Sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere agli altri le proprie emozioni, le proprie
domande,i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale
•
•
•
Esprimersi
Raccontare
Rielaborare
53
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Domandare
Rispondere
Descrivere
Informarsi
Proporre
Prestare attenzione
Interiorizzare
Interpretare
Rielaborare
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Sviluppare la capacità di localizzare
• Misurare
• Delimitare
• Collocare
Sviluppare la capacità di porre in relazione
• Riflettere
• Prevedere
• Causa-effetto
• Tempo-spazio
• Utilizzo per l’uomo
Sviluppare la capacità di raggruppare
• Classificare
• Discriminare
• Associare
• Simbolizzare
• Seriare
• Quantificare
• Utilizzare strumenti di misurazione
Sviluppare la capacità di progettare, inventare
• Immaginare
• Ipotizzare e verificare
• Creare con progetto e realizzare
• Risolvere problemi
• Costruire
54
Sviluppare la capacità di leggere ed interpretare
•
•
•
•
•
Decodificare
Comprendere
Assimiliare
Ricordare
Seguire un ordine logico
IL SE’ E L’ALTRO
Sviluppare la capacità di riflettere, confrontarsi,discutere con adulti e con i pari,
rendersi conto che esistono punti di vista diversi e saperne tener conto
•
•
•
•
•
•
•
Cooperare
Collaborare
Rispettare
Intuire i bisogni altrui
Anticipare
Rassicurare
Aiutare
55
La dimensione progettuale - progetti per il potenziamento del curricolo
affettivo - cognitivo
I PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEL
CURRICOLO AFFETTIVO – COGNITIVO
• IL PROGETTO”ACCOGLIENZA”
• I LABORATORI
•
•
•
•
•
PROGETTO LINGUA 2 INGLESE – COMENIUS
PROGETTO … E LESSERO FELICI E CONTENTI
PROGETTO NONNI IN-FORMA
PROGETTO RITMIA
PROGETTO GENITORI A SCUOLA
• PROGETTO I P D A
vedi
allegati
Anche le VISITE DI ISTRUZIONE e gli SPETTACOLI TEATRALI
rappresentano occasioni per favorire lo sviluppo della creatività, della
fantasia, dell’immaginazione nel processo di apprendimento
56
ALLE FAMIGLIE DEI BAMBINI NUOVI INSERITI
FASI OPERATIVE
• RAPPORTO GENITORI-DIRIGENTE SCOLASTICO:
Il dirigente scolastico accoglie e conosce i genitori dei futuri alunni presentando il
progetto dell’offerta formativa del Circolo Didattico in occasione degli incontri
previsti nel periodo delle iscrizioni scolastiche
• RAPPORTO GENITORI-STRUTTURE SCOLASTICHE:
I genitori dei bambini possono visitare la struttura scolastica, in tempi
programmati, dalla scuola, prima dell’iscrizione del proprio figlio.
• RAPPORTO GENITORI- DOCENTI:
La conoscenza.
Il primo contato con i genitori dei bambini avverrà in occasione della prima
assemblea di classe prima dell’inizio della scuola , per il conseguimento dei seguenti
obiettivi:
- comunicare ai genitori informazioni di carattere strettamente operativo-pratico
- esplicitare il senso e il significato dei colloqui individuali che si tengono prima
dell’inserimento e dell’attività scolastica iniziata
- porre le premesse per un rapporto di fiducia con i genitori.
IL COLLOQUIO INDIVIDUALE
Il colloquio con i genitori avviene in modo “ non direttivo”.
I colloqui hanno lo scopo di acquisire prime informazioni sul bambino
e concordare tempi e modalità di accoglienza.
Durante l’anno scolastico sono previsti altri momenti da dedicare ai colloqui individuali e
possono essere richiesti sia dalla scuola che dai genitori.
PRE-INSERIMENTO
Il pre-inserimento si svolge a Settembre.
E’ aperto a tutti i bambini nuovi iscritti che vengono accompagnati dai rispettivi genitori
per trascorrere un “primo momento di scuola”,con le insegnanti.
57
INSERIMENTO GRADUALE
I bambini vengono inseriti nelle classi a gruppetti di sei,sette per volta, per un breve
periodo.
• Durante i primi cinque giorni frequentano solo per due ore, al mattino, con la
possibilità, solo per il primo giorno, della presenza dei genitori o di figure
parentali di riferimento
• Durante la successiva settimana, viene dilatata la permanenza fino al momento
del pranzo.
• Successivamente, sulla base dell’andamento dell’inserimento, si decide con le
famiglie di prolungare o meno l’orario di permanenza a scuola.
COMPRESENZA DELLE INSEGNANTI
Durante i primi cinque giorni le docenti
in tutte le sezioni
la compresenza.
effettuano l’ orario antimeridiano che consente
58
Il progetto “ laboratori” nasce da un’attenta analisi del contesto sociale e territoriale
nel quale è inserita la scuola dell’Infanzia.
Come si può evincere dalla lettura del POF il tessuto sociale del territorio è di
estrazione sociale medio-bassa.
Nella quasi totalità delle famiglie, entrambi i genitori sono lavoratori e spesso i
bambini sono affidati alle cure dei nonni nel tempo non scolastico.
Inoltre si sta verificando in questi ultimi anni un discreto aumento del numero degli
immigrati.
In questo quadro socio-culturale, la scuola si trova a dover rispondere ad una chiara e
forte richiesta più volte manifestata dai bambini ad un’ esigenza sempre maggiore di
trovare spazi e tempi di sperimentazione, dove l’azione è incentrata sul :
Nel piano dell’offerta formativa l’idea di proporre dei laboratori si colloca come
integrazione e arricchimento qualitativo delle esperienze formative
All’interno del percorso il gruppo docenti ha stabilito dei pre-requisiti che hanno la
valenza di “ cardini” intorno ai quali si svilupperà l’intero progetto.
59
•
•
•
•
•
Strumento per far accadere
Luogo di relazioni
Occasioni per agire sulla realtà
Incontro con il magico,il non conosciuto il non definito
Laboratorio dove il progetto del bambino si evolve, cresce prende forma e
sostanza
•
•
•
Luogo di osservazione, per accorgersi, per ascoltare, per rispondere
Momento di condivisione
Laboratorio di sperimentazione di un percorso non predefinito
•
•
•
•
Tempo inteso non come routine
Tempo del fare con godimento e piacere, senza fretta e nel rispetto dei tempi
del gruppo
Tempo come spazio della mente, il tempo del laboratorio
Tempo come spazio per vivere le emozioni
•
•
Tempo dell’osservazione
Tempo dello stare CON…
60
Crediamo sia importante ribadire l’importanza di un fare motivato e motivante, che renda il
bambino capace di pensare e realizzare in collaborazione con l’adulto un progetto-laboratorio
che preveda la valorizzazione delle capacità degli individui e la possibilità di operare con un
alto livello di autonomia.
Riteniamo che sia educativo l’aspetto del fare in cooperazione,ove sia possibile dare valore alle
differenze e riconoscerle come arricchimento per il gruppo.
Pensiamo che cercare l’aspetto magico e fantastico del FARE sia per i bambini un momento
importante per riappropriarsi della dimensione più intima del sé fortemente legata ad aspetti
di concretezza, così distanti in questa epoca di virtualità forzata .
Dare la possibilità ai bambini di sperimentare un sapere che non c’è, che si deve costruire
partendo da loro; facendogli conoscere lo spazio-tempo del non immaginato,del nonancora,della mancanza per tornare a desiderare.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Consentire agli adulti coinvolti nel progetto di attuare un reale lavoro di gruppo
che determini un confronto sui modi e sui contenuti del laboratorio, prevedendo
la supervisione in itinere
Sperimentare un percorso conoscitivo di tipo cooperativo al fine di valorizzare
le differenze
Attuare momenti di autovalutazione finalizzati alla verifica della coerenza
progettuale
Sperimentare la didattica per progetti
Fare per il piacere di fare
vivere un luogo diverso dallo spazio sezione
potersi, attraverso l’uso di materiale destrutturato, misurare
con la
formulazione di ipotesi, l’ideazione di un percorso di sperimentazione e la
verifica dello stesso
avere la possibilità di aprirsi ed entrare in relazione con bambini ed adulti
diversi ( omogeneità-eterogeneità)
61
Aspetti organizzativi
62
Scuola dell’infanzia “ Collodi”
La struttura sita in Via Martiri di Via Fani è composta di sei sezioni, frequentate da un
minimo di 25 bambini ( ove è presente un bambino portatore di h., aumentabile, in caso di
necessità del 10%),ad un massimo di 28 bambini.
Ciascuna sezione è contrassegnata da un colore diverso:
ROSSI
BLU
ARANCIONI
in un’ala della scuola
GIALLI VERDI
AZZURRI
nell’altra ala
L’edificio si compone, oltre che delle sezioni, anche di due ampi saloni, di un’aula lettura e
di un grande giardino attrezzato con giochi.
All’interno della scuola è presente una cucina per la preparazione dei pasti, un locale segreteria e una piccola infermeria.
Scuola dell’infanzia “ Montessori”
La nuova struttura in via Verdi, a Bariola, è composta di tre sezioni :
CERBIATTI - SCOIATTOLI - LEPROTTI
La scuola è stata inaugurata a ottobre 2013. E’ stata costruita con impianti per il
risparmio energetico, pannelli solari e un giardino pensile non usufruibile dai bambini.
L’edificio è composto da quattro sezioni per le attività educative, un atelier, un locale
attrezzato per il gioco psicomotorio, una biblioteca, un grande salone e un giardino.
63
7.30-8.00 pre-scuola ( gestito dall’ente locale)
8.00-8.30 ingresso e prima accoglienza ( in una sola sezione per
salone, con un docente a rotazione )
8.30-9.00 ingresso ed accoglienza nelle rispettive sezioni, gioco
libero negli angoli
9.30-11.45
momenti di routine ( presenza, calendario,bagno,frutta)
e attività relative al progetto educativo
11.45-12.00 preparazione al pranzo
12.00-13.00 pranzo
13.00-13.30 prima uscita ( solo per i bambini che frequentano il
turno antimeridiano)
13.00-14.00 gioco libero in salone o in giardino
14.00-15.40 continuazione delle attività iniziate durante la
mattinata relative al progetto educativo
15.40-16.00 seconda uscita
16.00-18.00 post scuola, per i bambini i cui genitori, entrambi
lavoratori, ne abbiano fatto richiesta.
17.00
apertura per l’uscita
Si ricorda ai genitori, l’importanza del rispetto degli orari stabiliti, nel caso in cui si
prevedono ritardi motivati, è opportuno informare i docenti con preavviso.
FREQUENZA:
Al fine di garantire un adeguato inserimento dei bambini, è opportuno che la frequenza sia
il più possibile regolare, ciò favorisce la continuità dei processi di integrazione
socializzazione e di apprendimento.
ASSENZE
Le assenze per motivi di salute ai 5 giorni consecutivi ,in precedenza venivano giustificate
con certificato medico, dall’anno scolastico 2003/2004 l’abrogazione della legge in merito
al sopraccitato certificato,ha determinato nei docenti
la necessità di dover innalzare il livello di sorveglianza da parte dei genitori,riguardo alla
salute dei propri figli per la tutela degli stessi e della comunità.
64
SCUOLA PRIMARIA
“…se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, allora tu
e io abbiamo sempre una mela per uno.
Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo, allora
abbiamo entrambi due idee…”
G.B. Shaw
65
Aspetti organizzativi
L’attività si svolge dal lunedì al venerdì, per 40 ore settimanali,
comprensive di mensa e attività post-mensa, nei plessi
“S. Alessandro ”- Via S. Alessandro, 193orario 8.20 – 16.20
La struttura dispone di 10 aule occupate , un’aula insegnanti, una biblioteca, un laboratorio
scientifico, un laboratorio informatico, una palestra, una cucina con annesso refettorio, due
intercicli per attività comuni e un ampio spazio all’aperto; bagni per alunni e personale. Si sta
avviando un progetto di utilizzo dei locali dell’ex segreteria.
“D. Alighieri” Via L. Ariosto - orario 8.00 – 16.00
La struttura dispone di 5 aule occupate, un’aula – laboratorio immagine, 2 aule adibite a
refettorio per il pranzo più il corridoio antistante le due aule, un’aula adibita a
biblioteca/laboratorio multimediale, un’aula adibita a palestra, un ristretto spazio esterno, un
locale bidelleria; bagni per alunni e personale
“Ignoto Militi” Corso della Vittoria, 531- orario 8.05 – 16.05
Il
plesso che potrà ospitare 15 classi.
Attualmente le classi funzionanti sono 10. Le altre aule sono occupate dai laboratori.
Sono presenti anche un’aula di informatica, un’aula insegnanti, un interciclo per riunioni
collegiali, quattro aule adibite a refettorio, bagni per alunni e insegnanti, uno spazio esterno.
“Giovanni Pascoli” Via G. Verdi - orario 8.10 – 16.10
La struttura attualmente comprende 10 classi (8 occupate), 1 laboratorio multimediale, 1
biblioteca, 1 laboratorio di pittura, 1 sala mensa, 1 salone per le attività comuni e uno spazio
esterno che, dopo la ristrutturazione, è ancora ridotto.
E’ dotata di un locale seminterrato per lo svolgimento di attività ludico-motorie, bagni per
alunni e insegnanti.
66
Quest’anno gli alunni che frequentano la scuola primario sono 779
Il primo giorno di scuola l’attività si svolge solo in orario
antimeridiano, per consentire l’accoglienza.
Tale scelta è motivata dal fatto che la presenza contemporanea dei
docenti, almeno per le prime due ore, favorisce la creazione di un
clima che permette un sereno avvio delle attività.
Nel corso della prima settimana le classi prime seguiranno un orario
antimeridiano per facilitare l’accoglienza, l’osservazione e, nelle
scuole dove si attivano più sezioni, le procedure di formazione della
classe,
Nelle classi opera un team d’insegnanti costituito da due o più docenti,
insegnanti
di lingua straniera, di religione cattolica e di
sostegno/educatrici comunali, laddove siano presenti alunni
diversamente abili
67
Caratteristiche dell’offerta formativa
La scuola primaria promuove un percorso nel quale ogni alunno possa
assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al
meglio le potenzialità, esprimere le curiosità , assumere sempre
maggiore consapevolezza di sé.
Si propone quindi di
valorizzare le esperienze e le conoscenze di ciascuno
favorire la scoperta
attuare interventi adeguati nei confronti della diversità
promuovere l’apprendimento collaborativo / laboratoriale
a tal fine
, elaborata e, nel corso
degli anni, rivista e integrata dal Collegio dei Docenti della scuola
primaria, risulta essere un agile strumento di lavoro in quanto offre
la possibilità ai docenti stessi di avere una base e un linguaggio comuni
per la strutturazione dei vari percorsi didattici.
Cfr. allegato
I percorsi progettuali di attività alternativa all’IRC risultano parte integrante la
programmazione delle attività e degli interventi progettati a livello di classe.
La relativa documentazione verrà conservata nell’agenda di modulo
è utile per la
pianificazione degli obiettivi
interdisciplinari attraverso un incontro settimanale degli insegnanti, allo
scopo di creare collegamenti che favoriscano una visione globale della
realtà e il consolidamento delle conoscenze.
Tale
strumento
.
Lo stesso dicasi per gli interventi di didattica differenziata a favore degli alunni in
situazione di svantaggio apprenditivo e/o sociale.
68
con l’intervento di un docente
della
classe o del plesso risulta essere un momento fondamentale a
livello educativo.
La partecipazione degli alunni alle attività legate al tempo mensa, infatti
favorisce situazioni di conoscenza e di aiuto tra bambini di
classe ed età diverse,
permette l’instaurarsi di rapporti più stretti tra alunni e
insegnanti,
offrendo,quindi, occasioni che facilitano la
comunicazione.
Così come è possibile
attuando, per una o
due ore settimanali, in molte classi, la proposta di attività legate
all’espressività e/o al consolidamento delle abilità; ciò permette agli
alunni di ricevere attenzioni mirate, a seconda delle attitudini e dei ritmi
di apprendimento.
69
La dimensione progettuale – progetti per il potenziamento del curricolo
affettivo – relazionale e cognitivo che caratterizzano tutta la scuola
primaria
PROGETTI
PER IL POTENZIAMENTO DEL CURRICULO
AFFETTIVO/RELAZIONALE
E COGNITIVO
CHE CARATTERIZZANO LA SCUOLA PRIMARIA
•
PROGETTO SHOAH
•
PROGETTO STORIA LOCALE
•
LABORATORIO LINGUA INGLESE
Vedi
•
PROGETTO SPORT
Allegati
•
PROGETTO DI EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’
•
PROGETTO RIFIUTI
70
Progetti per il potenziamento
Progetti per il potenziamento del curricolo che caratterizzano ciascun plesso
PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEL CURRICULO
AFFETTIVO/RELAZIONALE
E COGNITIVO CHE
CARATTERIZZANO CIASCUN PLESSO
-
Vedi Allegati
SCUOLA “S. ALESSANDRO”
•
•
•
PROGETTO MENSA
PROGETTO SOLIDARIETA’
LABORATORI ESPRESSIVI
SCUOLA
“D. ALIGHIERI”
• PROGETTO MENSA
PROGETTO SOSTEGNO A DISTANZA
SCUOLA “I. MILITI”
•
•
PROGETTO MENSA
BIGLIETTI DI AUGURI NATALIZI
SCUOLA “ G. PASCOLI”
•
•
PROGETTO MENSA
LABORATORI ESPRESSIVI – GRUPPI OPZIONALI –
71
Progetti per il potenziamento del curricolo che caratterizzano le classi
PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEL CURRICULO
AFFETTIVO/RELAZIONALE
E COGNITIVO CHE
CARATTERIZZANO LE CLASSI
- Vedi allegati
SCUOLA “S. ALESSANDRO”
•
•
•
•
•
ANIMAZIONE TEATRALE
LABORATORIO POTENZIAMENTO EDUCAZIONE MUSICALE
PROGETTO “SUONI, STRUMENTI E MELODIE”
PROGETTO PSICOMOTRICITA’
LABORATORI LINGUISTICI
SCUOLA
•
•
•
•
“D. ALIGHIERI”
PROGETTO “MARCHING BAND”
PROGETTO EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
CRESCERE CON LA MUSICA
ANIMAZIONE TEATRALE
SCUOLA “I. MILITI”
•
•
•
•
•
•
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
MUSICA
CONI
ORTO E GIARDINO
“MARCHING BAND”
PSICOMOTRICITA’
DANZE POPOLARI
72
SCUOLA “ G. PASCOLI”
•
•
•
•
•
PROGETTO PSICOMOTRICITA’
LABORATORIO TEATRALE
PROGETTO “MARCHING BAND”
PROGETTO P.S.A. BASIC
LABORATORIO LINGUISTICO
73
Percorsi per il potenziamento cognitivo
•
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
•
POGETTO MULTIMEDIALITA’
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Cfr. allegato
74
PROGETTO
MULTIMEDIALITA’
.
FINALITA’
Potenziare la capacità di comunicare, fornendo la possibilità di sperimentare nuovi
linguaggi
Sviluppare la potenziale creatività del bambino
Sviluppare l’analisi visiva e la capacità di attenzione
Favorire l’iniziativa, l’autodecisione, l’aiuto reciproco e la condivisione
Favorire un approccio spontaneo e ludico alle nuove tecnologie
Ampliare le esperienze percettivo-sensoriali stimolando e rafforzando la capacità di
orientamento spaziale
Sperimentare l’uso diretto del computer, permettendo di interagire con la macchina
secondo le proprie capacità, i propri ritmi e tempi di apprendimento
OBIETTIVI
Conoscere la macchina
Utilizzare ed esercitare i programmi per disegno e videoscrittura
Creare semplici presentazioni
Costruire tabelle e grafici
Navigare in internet
Utilizzare la posta elettronica
MODALITA’ ORGANIZZATIVE
ALUNNI COINVOLTI -Tutti gli alunni, divisi in gruppi.
TEMPI - Pacchetti orari, con un monte ore diverso in riferimento alle classi.
RISORSE Interne – singoli docenti
Esterne - Squillante Michele, docente disponibile a coordinare l’attività delle scuole
primarie, garantendo a tutte le classi la possibilità di accedere al progetto.
METODOLOGIA
• Uso delle macchine
• Scoperta di strategie
• Realizzazione di percorsi, in collaborazione con i compagni
COSTI ///
VALUTAZIONE
Osservazioni per la rilevazione del grado di coinvolgimento degli alunni.
75
Percorsi per il potenziamento degli interventi educativi
• PEDAGOGISTA A SCUOLA
PEDAGOGISTA A SCUOLA
Sportello di consulenza pedagogica
RESPONSABILE PROGETTO - Borroni Anna
Referente: Dott..ssa Pagani Carla
OBIETTIVIcreare momenti di condivisione dei problemi che i docenti devono affrontare, sia nelle
relazioni con gli alunni, sia con i colleghi;
dare l’opportunità di affrontare le difficoltà in ambito educativo, approcciando punti
di vista differenti dal proprio;
sperimentare soluzioni al problema e discuterne per valutare i vari aspetti.
MODALITÀ - colloqui individuali con i docenti o con il team completo.
TEMPI- la Pedagogista sarà presente tutti i Martedì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle
16.30 Presso i locali della Scuola dell’Infanzia “M. Montessori”.
COSTI: il Progetto è finanziato dall’Amministrazione Comunale (Piano Diritto allo Studio).
76
Valutazione
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Il processo di valutazione è centrato sul singolo allievo e sul percorso di formazione
che assume quindi un carattere globale, processuale, orientante (valutazione
formativa).
Al valore diagnostico della valutazione viene attribuita importanza fondamentale.
Tuttavia quest’ultima forma di valutazione non essendo più “formalizzata” nel
documento di valutazione dell’alunno rischia di non essere trasmessa, comunicata
all’utenza e ciò potrebbe compromettere la “necessaria compartecipazione dei genitori
al processo educativo”.
Pertanto, costituendo la diagnosi iniziale fondamento per la valutazione da riportare
nel quadro finale, si ritiene vincolante comunicare alle famiglie degli alunni nel corso
del primo colloquio informativo le rilevazioni iniziali effettuate a garanzia di un
corretto rapportitolo2Per quanto concerne la rilevazione degli apprendimenti, viene
chiesto ai docenti di sintetizzare in un giudizio complessivo per disciplina i dati
“scaturiti da un insieme di prove di verifica riferite agli indicatori” (cfr.
programmazione didattica).
Strumenti della documentazione didattica
Agenda / Giornale / Registro / Documenti di Valutazione sono elementi essenziali di
un’unica procedura, quella della Valutazione Formativa, che si realizza attraverso la
raccolta di informazioni ed un uso ragionato di esse per l’assunzione di decisioni
didattiche.
L’Agenda, secondo quanto previsto dalla C.M. 288/95, ha funzione essenziale di
documentare sinteticamente il quadro delle decisioni didattiche assunte
collegialmente dai docenti.
L’Agenda, strumento “costruito” dal Collegio dei Docenti, deve mirare a quanto sopra
esposto.
77
Il Giornale ha invece lo scopo di documentare l’andamento degli apprendimenti e dei
processi educativi in modo che si possa ricostruire sinteticamente la “storia” di ogni
allievo in relazione alle singole discipline del curricolo ed alla loro integrazione.
Anche il Giornale è stato realizzato a livello collegiale con struttura modulare e
“aperta”. Ciò consente all’insegnante di personalizzare lo strumento.
L’impostazione base dovrà comunque far riferimento ai punti qualificanti della
programmazione curriculare.
I percorsi progettuali di attività alternativa all’IRC risultano parte integrante la
programmazione delle attività e degli interventi progettati a livello di classe.
La relativa documentazione verrà conservata nell’agenda di modulo.
Lo stesso dicasi per gli interventi di didattica differenziata a favore degli alunni in
situazione di svantaggio apprenditivo e/o sociale.
Osservazioni sistematiche:
Le osservazioni che i docenti condurranno sui globali processi di apprendimento
dovranno essere effettuate collegialmente avendo cura di evitare qualsiasi
disarticolazione e frammentazione contenutistica dei giudizi. A tal proposito verrà
utilizzata l’allegata griglia che permette di evidenziare i livelli raggiunti dagli alunni
nella sfera comportamentale, cognitiva e metacognitiva.
Strumenti per la rilevazione:
registrazione episodi diario giornaliero
registrazione comportamenti in situazioni strutturate
sociogrammi
schemi di partecipazione
Le osservazioni verranno registrate nei mesi di Gennaio e Maggio.
78
Per le osservazioni sistematiche relative agli apprendimenti nel campo disciplinare,
ciascun docente, in relazione agli obiettivi della programmazione, provvederà a
registrare i risultati dedotti dalle prove di verifica somministrate agli alunni
utilizzando la scala proposta dalla C.M. 491/96:
ottimo:
distinto:
buono:
sufficiente:
non sufficiente:
O. -D. -B. -S. -NS -
ottimo livello di competenza
piena competenza
buon livello di competenza
competenza essenziale
inadeguato livello di competenza
a cui corrisponde il giudizio espresso in decimi ( legge 169 /08 )
ottimo
distinto
buono
sufficiente
non sufficiente
------
9 / 10
8
7
6
5
79
ALUNNO__________________________________________________
SFERA COMPORTAMENTALE
DATA
CAPACITA’
RELAZIONALE
COLLABORAZIONE
NEL LAVORO
DI GRUPPO
PARTECIPAZIONE
RESPONSABILITA’
ED IMPEGNO
AUTONOMIA
ANNOTAZIONI
1° QUADRIMESTRE
____________
____________
____________
____________
2° QUADRIMESTRE
________________
__________________
__________________
____________
Glossario
ADEGUATO
IN EVOLUZIONE
PROBLEMATICO
POSITIVO
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
____________
____________
____________
____________
________________
_________________
________________
________________
POSITIVO
ADEGUATO
IN EVOLUZIONE
PROBLEMATICO
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
____________
____________
____________
____________
_________________
_________________
_________________
_________________
POSITIVO
ADEGUATO
IN EVOLUZIONE
PROBLEMATICO
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
____________
____________
____________
____________
_________________
_________________
_________________
_________________
POSITIVO
ADEGUATO
IN EVOLUZIONE
PROBLEMATICO
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
____________
____________
____________
_______________
_______________
_______________
ADEGUATO
PARZIALMENTE
ACQUISITO
DA ACQUISIRE
__________________________
__________________________
METACOGNIZIONE
__________________________
ANNOTAZIONI
DATA
1° QUADRIMESTRE
2° QUADRIMESTRE
Glossario
DISPONIBILITA’
AD
APPRENDERE
____________
____________
____________
____________
____________
________
________
________
________
________
PRESENTE
IN EVOLUZIONE
DA STIMOLARE
__________________________
__________________________
__________________________
PRESENTE
DA STIMOLARE
__________________________
__________________________
CURIOSITA’
COGNITIVA
SFERA COGNITIVA
DATA
CAPACITA’
MNEMONICA
CAPACITA’
ATTENTIVA
CAPACITA’
STRUMENTALE
ACQUISIZIONE ED
APPLICAZIONE
DEI CONCETTI
ANNOTAZIONI
1° QUADRIMESTRE
____________
____________
____________
____________
____________
2° QUADRIMESTRE
________
________
________
________
________
Glossario
OTTIMO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
SCARSO
INSUFFICIENTE
____________
____________
____________
____________
________
________
________
________
____________
____________
________
________
____________
____________
____________
____________
____________
________
________
________
________
________
____________
____________
____________
________
________
________
OTTIMO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
SCARSO
INSUFFICIENTE
OTTIMO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
SCARSO
INSUFFICIENTE
OTTIMO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
SCARSO
INSUFFICIENTE
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
80
AUTOVALUTAZIONE
Il percorso di valutazione interna pare passaggio obbligato per il miglioramento
dell’offerta formativa, infatti il rapporto tra progettazione e valutazione si sostanzia
attraverso una sere di percorsi attraverso i quali i docenti si impegnano a
comprendere il senso del proprio operare
cogliere le modalità della propria azione educativa, i punti forti e i punti deboli
ripensare il proprio modo di intendere e realizzare l’ attività
riflettere sulle modalità di rapporto con alunni e colleghi
riflettere sulle modalità organizzative
Un primo passo verso l’autovalutazione risulta essere la riflessione legata alla dimensione
progettuale.
81
Verifica relativa ai progetti effettuati nel corso dell’anno
scolastico 2012 /13
La verifica relativa alla dimensione progettuale ha portato alla valutazione, in generale, positiva dei seguenti
progetti:
esperienze di integrazione
•
tra i diversi ordini di scuola
scuola primaria – scuola dell’infanzia
scuola primaria – scuola secondaria di I grado
• degli alunni stranieri – laboratorio linguistico
• degli alunni diversamente abili –
•
progetti di educazione alimentare
progetto sicurezza
progetto “Shoah”
progetto storia locale “Arte, storia e religione intorno a noi”
progetto sport
educazione all’affettività e alla sessualità
In relazione ad alcuni progetti sono stati evidenziati punti critici, che saranno oggetto di
miglioramenti -e proposte per il prossimo anno scolastico:
integrazione
scuola primaria - scuola dell’infanzia → si sono rilevati,in alcuni plessi,
momenti di difficoltà all’arrivo di bambini e genitori a causa del numero
elevato, e nel corso della merenda; si curerà maggiormente l’aspetto
logistico.
→ Si ripropone l’intervento di un esperto per un momento di ascolto e
confronto con i genitori
scuola primaria - scuola secondaria di primo grado → non si è effettuato un
passaggio di informazioni con la consueta griglia, ma solo il colloquio di
giugno che non è ritenuto strumento sufficiente a fornire indicazioni
circa il percorso scolastico degli alunni.
→ Si propone
o l’istituzione di una commissione che si occupi del raccordo e
strutturi strumenti efficaci per il passaggio di informazioni ;
o il coinvolgimento del Dirigente Scolastico che funga da tramite
nei casi maggiormente problematici;
o l’anticipo dell’incontro di giugno nel mese precedente, in modo
tale da garantire la presenza di almeno qualche docente che
lavorerà con gli alunni;
82
un incontro di verifica, a novembre, tra gli insegnanti dei due
ordini di scuola per valutare se passaggio di informazioni sia
stato efficace .
→ Si propone, inoltre , che la commissione formazione dia avvio a un
percorso che porti alla strutturazione di un curricolo verticale.
alunni stranieri – laboratorio linguistico → è parsa decisamente positiva
l’esperienza, soprattutto per le modalità di relazione della docente
coinvolta.
→ Si ripropone, includendo la scuola dell’Infanzia
o
alunni diversamente abili → si richiede un numero maggiore di ore per
gestire al meglio i diversi problemi.
Si rilevano, inoltre tante situazioni di difficoltà a livello familiare
→ lavori della commissione H: si rileva la necessità che i componenti raccolgano
elementi in relazione alle diverse situazioni presenti nel plesso che
rappresentano e non focalizzino l’attenzione solo sul problema che li coinvolge
direttamente.
Progetto di educazione alimentare → si è rivelata positiva la proposta dei menù
a tema; non è stato effettuato dalla ditta appaltatrice alcun altro percorso
relativo all’educazione alimentare;
→ si richiedono delucidazioni circa l’organizzazione del servizio in alcuni plessi;
→ l’insegnante referente della commissione chiede, per il prossimo anno scolastico,
la disponibilità di un docente per plesso che funga da tramite, raccogliendo le
osservazioni e riportando le comunicazioni dell’Amministrazione Comunale.
Progetto sicurezza → è continuato il lavoro di adeguamento e aggiornamento
delle piantine.
Progetto Shoah→ esperienza positiva, sono stati rispettati i tempi stabiliti;
Interessante l’intervento della testimone M.Rosa Romegialli .
Si riconferma.
Arte, storia, religione intorno a noi → i tempi “stretti” hanno impedito
l’approfondimento dei temi trattati, per quanto riguarda l’intervento
dell’esperto si chiede di dare maggior spazio all’osservazione degli oggetti .
Si ripropone.
Progetto Sport - Softball → esperienza positiva.
Si richiede che il progetto abbia avvio a settembre per evitare che il maltempo
influisca sul numero degli incontri degli alunni che svolgono l’attività sul campo da
softball e non in palestra.
83
Progetto di educazione all’affettività e alla sessualità → la struttura del progetto è
buona;
criticità → le modalità di relazione di alcuni esperti non è parsa del tutto adeguata;
sono emerse, da parte dei docenti, difficoltà di gestione delle emozioni che la
proposta ha suscitato nei bambini.
.
Le esperienze di cui sopra saranno riproposte, anche se il Collegio tecnico dei Docenti, per
alcune di esse, si riserva di apportare,con la programmazione del mese di settembre,
modifiche a livello organizzativo e metodologico.
Tale scelta è motivata dal fatto che, a causa della carenza a livello di organico, si rendono
necessari, all’avvio delle attività, parecchi cambiamenti.
La riflessione servirà anche a superare alcuni aspetti di criticità che si sono rilevati.
Sono stati ritenuti, in generale, positivi, anche i progetti per il potenziamento del curriculo
affettivo/relazionale e cognitivo che caratterizzano ciascun plesso:
SCUOLA “S. ALESSANDRO” →progetto mensa
→ progetto solidarieta’
SCUOLA
“D. ALIGHIERI” → progetto mensa
→ progetto sostegno a distanza
SCUOLA “I. MILITI” → progetto mensa
→ laboratori per mercatino natalizio
SCUOLA “ G. PASCOLI” → progetto mensa
→laboratori espressivi – gruppi opzionali –
Il progetto mensa, che coinvolge con modalità diverse tutti i plessi, è stato ritenuto
sostanzialmente positivo ; si stanno, comunque, progettando modalità organizzative
diverse.
84
I progetti per il potenziamento del curriculo affettivo/relazionale e cognitivo che
caratterizzano le classi sono stati valutati positivamente, molti saranno riproposti.
Scuola “S. Alessandro”
•
•
•
•
•
Scuola
Progetto psicomotricità cl. 1^A
laboratorio teatrale cl.4^A-5 ^B
progetto teatro cl. 2^A -B
laboratorio potenziamento musicale - cl. 1^ A
laboratorio scrittura creativa cl. -3^A –B 4^A- B 5^A
“D. Alighieri”
•
•
•
•
•
laboratorio di scrittura creativa cl. 3^
progetto psicomotricita’ cl. 2^ 3^
laboratorio musicale suoniamo il flauto cl.4^
progetto “Marchino Band” cl. 1^ 3^ 5^
animazione teatrale cl. 1^ 2^ 4^ 5^
Scuola “I. Militi”
•
•
•
•
•
•
progetto vivaio cl 3^ A -B
laboratorio musicale “suoniamo il flauto” cl. 4^A e B / 5^A e B
progetto psicomotricita’ cl.1^A e B / 3^A e B
progetto danze popolari cl. 1^ A-B 2^A –B 3^ A-B
progetto Marching Band
progetto “vivere a scuola in armonia” cl. 2^A-B
Scuola “ G. Pascoli”
•
•
•
•
progetto “animazione teatrale” cl. 2^ A - B
progetto psicomotricita’
cl. 1^A – B 3^ 4^ 5^
laboratorio di scrittura creativa cl. 3^
progetto “Marching Band” cl. 3^
Per quanto riguarda i percorsi per il potenziamento degli interventi educativi
si ritiene decisamente valido il progetto→“pedagogista a scuola” e lo si ripropone.
Caronno Pertusella, 27-06 -13
85
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L'informazione è una materia prima che la
conoscenza deve padroneggiare e integrare; la
conoscenza deve essere costantemente rivisitata
e riveduta dal pensiero; il pensiero è oggi più
che mai il capitale più prezioso per l'individuo e
per la società.
E. Morin
86
Utenti e modelli formativi
UTENTI E MODELLI FORMATIVI
ALUNNI
ISCRITTI : n° 349
maschi : 174
femmine: 175
PROVENIENZA
La maggior parte degli alunni proviene dai plessi di scuola primaria dell’Istituto e dai comuni limitrofi
ALUNNI STRANIERI: extracomunitari
PORTATORI DI HANDICAP: n° 17
MODELLI
ORARIO
SETTIMANALE
CLASSI
N° ALUNNI
Orario scolastico
30 ore
1^B,1^C,1^E, 3^B
90
Orario scolastico
36 ore
CORSI: A-D, 2^B, 2^C,
259
MODELLI FORMATIVI ATTIVATI
ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
MODELLI
ORARI
RELIGIONE
LETTERE
SCIENZE MATEMATICHE
1ª LINGUA STRANIERA
2ª LINGUA STRANIERA
ARTE E IMMAGINE
TECNOLOGIA
MUSICA
SCIENZE MOTORIE SPORTIVE
METODO DI STUDIO
LABORATORI
MENSA
TOTALE
ORARIO SCOLASTICO
30 UNITA’ ORARIE
1
10
6
3
2
2
2
2
2
30
ORARIO SCOLASTICO
36 UNITA’ ORARIE
1
10
6
3
2
2
2
2
2
2
2
2
36
87
ORARIO SCOLASTICO
L'orario scolastico curriculare è di 30 ore settimanali.
Sono effettuate attività di insegnamento individualizzato che vedono coinvolti le seguenti
discipline: italiano e matematica.
Ore opzionali
2 ore di laboratorio
2 ore di metodo di studio
88
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
AULE
Aule ordinarie: 15
Aule speciali:
- Aule sostegno: 5
- Educazione artistica : 1
- Scienze :
1
- Informatica : 2
- Educazione musicale/biblioteca: 1
- Audiovisivi : 1
- Cucina: 1
ALTRI SPAZI
Aula professori 1
Ufficio presidenza 1
Uffici segreteria
2
Palestra 1
Palestrina 1
Mensa
3
Infermeria 1
89
Attività per la qualità dell’apprendimento
ATTIVITÀ PER LA QUALITÀ
DELL'APPRENDIMENTO
PROGRAMMAZIONE
Collegio
•
Declinazione delle linee educative di riferimento dell'Istituto in obiettivi socio-affettivi
comuni: Comportamento, Impegno, Socializzazione, Partecipazione, Metodo di lavoro.
•
Definizione degli obiettivi cognitivi trasversali:
Conoscenza, Comprensione, Produzione/Espressione
•
Definizione degli obiettivi generali del processo formativo e del Profilo educativo e culturale
professionale secondo le Indicazioni Nazionali
•
Definizione degli obiettivi specifici delle materie (abilità e conoscenze)
Consiglio di Classe/ equipe pedagogica
a. Inserimento nelle programmazioni dei Consigli delle singole classi degli obiettivi stabiliti dal
Collegio Docenti
b. Definizione delle Unità di Apprendimento comuni a più discipline
Riferimenti alle Indicazioni Nazionali
•
Definizione di attività extracurriculari: visite, incontri con esperti, con enti e associazioni
•
Definizione delle modalità di sostegno e recupero
•
Definizione dei criteri di esame di licenza comuni per la conduzione del colloquio
interdisciplinare e per la valutazione delle prove scritte. Per i portatori di handicap vengono
predisposte programmazioni individuali e prove d’esame adeguate alle diverse situazioni.
•
Predisposizione di Piani educativi individualizzati (PEI) per gli alunni portatori di handicap
secondo la L 104/92.
•
Predisposizione di Piani didattici personalizzati (PDP) per gli alunni con diagnosi specifica di
apprendimento DSA, BES, come da C.M. 4674 del 10/05/2007, C.M. 28/05/2009.
90
Gruppi disciplinari
•
Definizione di Unità di Apprendimento disciplinari
•
Definizione delle tematiche disciplinari e interdisciplinari
Programmazione individuale
•
Declinazione degli obiettivi specifici di apprendimento per ogni disciplina
•
Definizione con scansione quadrimestrale delle Unità di Apprendimento
Il docente stende le Unità di Apprendimento della propria disciplina seguendo le Indicazioni
Nazionali, tenendo conto dei seguenti punti:
1. Organizzazione dell'orario interno
2. Analisi della situazione di partenza
3. Strategie programmate nell'ambito socio-affettivo e cognitivo
4. Obiettivi e relativi descrittori
5. Contenuti disciplinari con scansione temporale
6. Metodologia
7. Forme di verifica
8. Criteri di valutazione
9. Attività interdisciplinari o extracurriculari
Il docente, rispettando le nuove disposizioni, organizzerà gli interventi didattici in Unità di
Apprendimento che andranno a costituire il Piano di Studio Personalizzato.
91
Valutazione
VALUTAZIONE
La valutazione avviene in sede di Consiglio di Classe e tiene conto dei dati raccolti dai docenti delle
singole discipline.
Ambito socio-affettivo
I criteri stabiliti nella programmazione collegiale: Attenzione, Impegno, Partecipazione, Metodo di
lavoro, vengono valutati attraverso osservazioni sistematiche annotate sul registro
dell'insegnante e e classificate con l'utilizzo di prospetti riassuntivi.
Ambito cognitivo
Le valutazioni sommative periodiche e quelle con scadenza quadrimestrali sono il risultato
dell’osservazione sistematica di prestazioni (abilità e conoscenze), ottenute dall’analisi degli
obiettivi specifici disciplinari che, a loro volta, hanno tenuto conto delle categorie concordate ed
approvate dal Collegio dei Docenti, quali: Conoscenza-Comprensione-Produzione-Espressione.
La valutazione delle singole prestazioni infine avviene puntualmente in occasione delle prove di
verifica, intermedie, conclusive di ogni unità didattica e alla fine di attività di recupero,
consolidamento e di sviluppo.
Per la maggior parte delle prove scritte i criteri di valutazione adottati sono basati, in una prima
fase, sulla misurazione del punteggio, ottenuto da ciascuno alunno, rapportato a quello totale
previsto e, successivamente, sull’individuazione dei rispettivi livelli di acquisizione delle abilità e
conoscenze raggiunti utilizzando una scala di valutazione concordata e approvata dal Collegio dei
Docenti ovvero:
10 = Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi
9 = Raggiungimento completo degli obiettivi
8 = Raggiungimento quasi completo degli obiettivi
7= Complessivo raggiungimento degli obiettivi
6 = Raggiungimento degli obiettivi essenziali
5= Non pieno raggiungimento degli obiettivi essenziali
4 = Parziale raggiungimento degli obiettivi
NB Per la raccolta dei dati necessari per la valutazione dei due ambiti si utilizzano delle schede
predisposte dalla Commissione tecnico-didattica e approvate dal Collegio.
• Nella parte finale del POF sono presenti gli Indicatori di Apprendimento relativi agli
obiettivi delle singole discipline e dei Laboratori.
92
Comportamento:
10= Responsabile e collaborativo
9= Corretto
8= A volte poco corretto ( richiami e note disciplinari)
7= Non sempre corretto (richiami continui, numerose e diffuse note disciplinari, sospensione con
obbligo di frequenza)
6= Scorretto (richiami continui, numerose e diffuse note disciplinari, sospensione senza obbligo di
frequenza)
5= Gravemente scorretto (richiami continui, numerose e diffuse note disciplinari, sospensione
senza obbligo di frequenza, danni a persone e/o cose)
NB La valutazione del comportamento deve essere trasparente e supportata da segnalazioni sul
registro di classe e libretto personale.
Verifica
Alla fine dell’anno scolastico avviene la verifica delle programmazioni sia a livello di singola materia
sia a livello di classe, documentata da una relazione articolata nei seguenti punti:
1) Composizione della classe
2) Fasce di livello cognitivo: inizio anno / variazioni fine anno
3) Obiettivi comportamentali proposti e valutazione
4) Obiettivi cognitivi proposti e valutazione
5) Clima della classe
6) Ritmo di apprendimento
7) Criteri di valutazione adottati
8) Difficoltà incontrate e situazioni particolari
9) Modalità utilizzate per la risoluzione delle eventuali problematiche intervenute
10) Situazioni motivanti realizzate
11) Osservazioni, suggerimenti per il lavoro futuro
12) Relazione del consiglio di classe del lavoro svolto in collaborazione con gli educatori
93
Ampliamento dell'offerta formativa
AMPLIAMENTO
DELL'OFFERTA FORMATIVA
Per diversificare ed ampliare le opportunità di apprendimento si prevedono attività comuni
• Visite d'istruzione
• Insegnamento individualizzato
•
Metodo di studio
• Laboratori
Classi prime:
•
•
•
•
STORIA LOCALE
SCACCHI
CINEFORUM
ARRICCHIMENTO LINGUISTICO
Classi seconde:
•
•
•
•
•
•
•
BOTANICA
ANIMAZIONE
CUCINA
DECO-ARTE
CINEFORUM
DIRE, FARE, CREARE
SCIENTIFICO
Vedi
Allegati
Classi terze
•
•
•
•
•
•
•
DANZE SPORTIVE - BADMINTON
ECOLOGIA
GIOCHI MATEMATICI
RITMO E '- POESIA DEL CORPO
L'INFORMAZIONE CHE VOGLIO- LA VOCE
DEL SILENZIO
CINEFORUM
LET'S SPEAK ENGLISH
94
VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE
Bisogno
Finalità
Alunni interessati
•
Fruizione corretta di beni ambientali e culturali
• Rapporto consapevole con il tessuto socio-economico e culturale della propria città,
della Nazione e dell' Unione Europea
1. Conoscere e rispettare beni ambientali e culturali (storici e artistici)
2. Fruire senza distrazione della bellezza
3. Conoscere e comprendere la realtà socio-economica
4. Imparare un codice di comportamento da seguire in occasione delle uscite
5. Potenziare rapporti personali positivi con coetanei e adulti in situazioni non strutturate
6. Porsi in modo critico di fronte a realtà culturali e modi di vivere diversi
Tutti
Personale esterno
Programmazione : tutti
Accompagnamento: docenti disponibili
Agenzie
Guide
Esperti
Tempi
Intero anno scolastico secondo un calendario predisposto che tiene conto delle indicazioni
ministeriali
Docenti coinvolti
Valutazione
Organi decisionali
• Consiglio di classe
• Collegio Docenti
• Consiglio d'Istituto
• Organizzazione
• Consigli di classe: proposta
• Presidenza e segreteria: coordinamento, contatti con le agenzie, definizione delle quote,
del programma
• Gara d'appalto alle agenzie turistiche
• Consiglio di classe e/o insegnante coinvolto: preparazione della classe
• Naturalistici
• Paesaggistici
• Artistici: pittura, scultura, architettura, musica, teatro
• Storici
• Socio-economici e culturali
* ricaduta sull'attività curriculare e sulle relazioni all’interno della classe
Comunicazione
•
•
Circolari interne
Avvisi per i genitori
Referenti
•
Insegnanti coordinatori
Modalità di attuazione
Contenuti
95
INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO
Necessità di diversificare, anche arricchendole, le opportunità di apprendimento
Bisogno
Finalità
Alunni interessati
Colmare il divario nella preparazione di base fornendo agli alunni gli strumenti per collocarsi
in modo attivo nella realtà sociale.
Recuperare ed approfondire alcuni dei contenuti proposti
Insegnamento individualizzato: alunni che hanno bisogno di semplificazione dei contenuti
proposti
Docenti coinvolti
I docenti con ore in esubero.
Tempi
Tutto l’anno scolastico secondo l’orario delle lezioni.
Modalità di attuazione
Organizzazione dell’orario
Definizione dei contenuti tra gli insegnanti interessati
Scelta degli alunni da seguire concordati tra i docenti della classe e il docente
dell’insegnamento individualizzato
Monitoraggio
Valutazione
Consigli di classe: a) analisi situazione e piano iniziale;
b) supervisione mensile;
Realizzazione di progressi nell’apprendimento: ricaduta sull’attività curriculare attraverso: raggiungimento obiettivi –crescita/ motivazione – diminuzione disagio – maggiore
disponibilità all’apprendimento.
Da docenti e consigli di classe ai genitori e agli alunni tramite comunicazioni scritte e orali.
Comunicazione
Referenti
Insegnanti coordinatori
96
LABORATORI
Bisogno
Finalità
Arricchimento culturale.
Creazione di interessi extrascolastici.
Lavoro in equipe
ampliamento offerta formativa
acquisizione competenze
apprendimento attraverso attività creative e operative
prevenzione e riduzione del disagio
Alunni
interessati
Docenti coinvolti
Personale
esterno
Tempi
innalzamento del successo scolastico
Tutte le classi a tempo prolungato
I docenti delle classi
Collaborazione con l'Amministrazione Comunale:
Ufficio Tecnico
Ufficio Ecologia
Ufficio Istruzione e Centro Culturale E. Peri
Parco Lura
Due ore settimanali
Modalità di attuazione Organi decisionali
Collegio Docenti
Organizzazione
verifica risorse:
umane (competenze dei docenti)
materiali
tecnologia (strumenti e attrezzature)
disponibilità finanziaria
analisi strutture e spazi disponibili
organizzazione tempi e scelta scansione
formazione gruppi (di più classi)
organizzazione orario docenti
I contenuti
devono favorire l’operatività e la creatività
motivare l’interesse
Contenuti
vengono definiti tenendo conto
dei bisogni degli alunni
delle competenze dei docenti in orario
delle attrezzature della scuola
Modalità e contenuto.
incontri docenti
focus group
Monitoraggio
staff di supervisione
verifiche tempistica
verifica uso risorse
valutazione finale degli alunni e degli insegnanti
Preventivo di
spese
Comunicazione
Referenti
Contributo della scuola per acquisto materiale
Autofinanziamento degli alunni
circolari interne
avvisi genitori alunni
comunicazioni al personale docente e non docente
Insegnanti di lettere e matematica
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SCUOLA APERTA
Bisogno
Finalità
Attività proposte
Alunni interessati
Rapporti di conoscenza e reciproco scambio tra scuola e territorio
• Valorizzare le risorse del territorio
• Promuovere e partecipare ad iniziative di solidarietà
• Proporre l'operato della scuola al territorio
• Lavorare in équipe: scuola/docenti/alunni - famiglie - associazioni del territorio
• Accrescere la consapevolezza dell'appartenenza alla scuola e al territorio
Tombolata natalizia
B) OPEN DAY
C) "Insieme per l'ultima fatica":
• la presentazione al territorio delle attività scolastiche
• tornei e gare sportive
• camminata non competitiva
• saggi musicali
• rappresentazioni teatrali
D) Partecipazione a Concorsi
Tutte le classi
L'intero collegio
Personale esterno 1) Genitori
2) Aderenti ad enti e associazioni
• Dicembre
Tempi
• Giugno
Organi decisionali
Modalità di attuazione *Gruppi di docenti
*Consiglio di classe
*Collegio Docenti
* Consiglio d'Istituto
Organizzazione
*analisi strutture e spazi disponibili
*organizzazione tempi e scelta scansione
*verifica risorse:
- materiale
- tecnologia
- disponibilità finanziaria
*formazione gruppi di lavoro
*organizzazione orario docenti
• Ricaduta attività curricolare attraverso
*rilevazione presenze e partecipazione
Valutazione
*questionari di soddisfazione genitori alunni
*ricaduta attività curricolare attraverso l'osservazione di:
-crescita /motivazione
-diminuzione disagio
-miglior disponibilità all'apprendimento
Docenti coinvolti
Comunicazione
Referenti
• Ricaduta sull'immagine della scuola sul territorio (collaborazione con enti)
a. Manifesti per la cittadinanza
Ai genitori : comunicazione scritta e incontri assembleari.
Ai docenti : presentazione del progetto in Collegio Docenti e comunicazioni in itinere
Insegnanti coordinatori
98
METODO DI STUDIO
Bisogno
Finalità
Attività proposte
Alunni interessati
Docenti coinvolti
Personale esterno
Tempi
Acquisire un proprio metodo di studio e diventare autonomi nell'apprendimento,
attraverso una serie di concrete tecniche di studio, che possono essere apprese e
applicate da ogni studente per migliorare e ottenere risultati positivi, che
presuppongono alla base l'impegno e l'applicazione nello studio personale.
saper organizzare il lavoro personale (programmazione, tempo, spazio)
sviluppare l'abilità di lettura finalizzata allo studio
saper usare particolari strategie per rendere proficuo il proprio studio
individuare il proprio stile di apprendimento
saper trovare la giusta motivazione e l'atteggiamento corretto per lo studio
potenziamento/ recupero dei contenuti
• Test attitudinali
• Uso degli strumenti (libri, immagini, eserciziari, strumenti multimediali)
• lettura e sottolineatura
• comprensione delle richieste
• esposizione completa e corretta
Tutte le classi a tempo prolungato
Tutti i docenti
Non previsto
L'intero anno scolastico
Organi decisionali
Modalità di attuazione *Gruppi di docenti
*Consiglio di classe
*Collegio Docenti
* Consiglio d'Istituto
Organizzazione
*analisi strutture e spazi disponibili
*organizzazione tempi e scelta scansione
*verifica risorse:
- materiale
- tecnologia
*formazione gruppi di lavoro
*organizzazione orario docenti
Ricaduta attività curricolare attraverso l'osservazione di:
-crescita /motivazione
-diminuzione disagio
Valutazione
-miglior disponibilità all'apprendimento
Comunicazione
Presentazione del progetto in Collegio Docenti e comunicazione ai genitori delle
classi prime
Referenti
Insegnanti coordinatori
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PROGETTI FINALIZZATI ALLA CONOSCENZA DI SE' ALL'ORIENTAMENTO
La scuola ritiene di dare spazio a progetti destinati a favorire negli alunni la conoscenza di sé,
anche ai fini di una scelta consapevole del proprio futuro.
Inoltre valuta indispensabile, considerate alcune problematiche
esistenti sul territorio,
effettuare interventi di prevenzione del disagio giovanile.
Si intendono cioè creare delle condizioni il più possibile adeguate per "star bene a scuola".
Per ognuno dei progetti si riporta , in allegato, la scheda sintetica di presentazione.
• Orientamento
• Accoglienza, inserimento, integrazione alunni stranieri
• Intercultura
• Madre lingua inglese e francese: preparazione esame TRINITY e DELF
• Disabilità
• Educazione affettiva e sessuale
Vedi
Allegati
• Prevenzione disagio e dispersione scolastica
• Attività sportive e motorie
100
IONI ORGANIZZATIVE E OPERATIVE NELLA SCUOLA
GESTIONE DELLE RISORSE
Risorse umane e professionali
DIRIGENTE
Dirigente Scolastico Reggente
PERSONALE DOCENTE
L’organico funzionale dell’ Istituto comprensivo è così costituito:
Scuola dell’infanzia
n°23 docenti
Scuola primaria
n° 57 docenti
Scuola secondaria di primo grado
n° 43 docenti
Tutti gli insegnanti sono membri di diritto del Collegio dei Docenti, presieduto
dal Capo d’Istituto.
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INCARICHI
ELETTIVI:
- Collaboratori del Capo d’Istituto
- Docenti membri del Comitato di Valutazione
- Docenti membri del Consiglio d’Istituto:
- Docenti membri della Giunta
- Docenti con incarico di funzione strumentale
L’Amministrazione Comunale assegna annualmente alla scuola educatrici e assistenti
fisici in relazione alle esigenze degli alunni disabili.
Nell’a.s. 2013/2014 l’organico comunale è composto da 11 educatrici .
FORMAZIONE DEI DOCENTI
I docenti svolgono annualmente percorsi di aggiornamento o di auto-aggiornamento
per un arricchimento professionale in diversi ambiti.
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:
PERSONALE AMMINISTRATIVO
TECNICO
AUSILIARIO
DELL’ISTITUTO
n° 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
n° 8 Assistenti amministrativi
n° 23 Collaboratori scolastici
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO
Il responsabile amministrativo organizza i servizi amministrativo-contabili della unità
scolastica ed è responsabile del funzionamento degli stessi. Autonomo dal punto di vista
operativo definisce ed esegue gli atti amministrativo-contabile di ragioneria e di economato.
Provvede al rilascio di certificazioni, di estratti e copie di documenti. Avvia ad esecuzione le
delibere degli organi collegiali, elabora progetti e proposte inerenti il miglioramento dei
servizi, cura la stipulazione di accordi, contratti con oggetti esterni.
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
L'assistente amministrativo esegue lavori richiedenti specifica preparazione professionale,
ha autonomia operativa nella redazione degli atti amministrativo-contabili nell’ambito delle
direttive ricevute, tiene l’archivio e il protocollo ed ha rapporti con gli utenti.
COLLABORATORI SCOLASTICI
I collaboratori scolastici ed equiparati svolgono attività caratterizzate da procedure ben
definite con compiti di accoglienza e di sorveglianza sia nei confronti degli alunni sia nei
confronti del pubblico con compiti di pulizia degli spazi scolastici e degli arredi e
collaborazione coi docenti.
103
Costituiscono risorsa per l’Istituto comprensivo le attività degli organi collegiali e
l’interazione funzionale tra gli stessi.
ORGANI COLLEGIALI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
COLLEGIO DOCENTI
CONSIGLIO DI CLASSE
CONSIGLIO DI INTERCLASSE GENERALE
CONSIGLIO DI INTERCLASSE TECNICO–RIUNIONI DEI DOCENTI PER
MATERIE
COLLEGIO DEI DOCENTI E SUA ARTICOLAZIONE INTERNA IN GRUPPI DI
LAVORO - ogni anno il Collegio dei Docenti delibera l’articolazione interna in gruppi di
studio-ricerca/di progetto ed individua le figure di sistema funzionali agli obiettivi
progettuali del POF.
Risorse finanziarie
Le principali fonti finanziarie utili alla scuola per la realizzazione del POF risultano
essere le seguenti:
contributi ordinari dello Stato;
contributi dell’Amministrazione Comunale
contributi di privati/utenti;
fondi ex L.440/97;
fondi a favore aree a forte flusso migratorio;
fondo dell’istituzione scolastica;
fondi erogati da Istituzioni pubbliche o private su progetti specifici.
Il Programma annuale, documento di programmazione economico-finanziaria, elaborato
in coerenza con le linee programmatiche del POF, individua gli ambiti di specifico
utilizzo di detti fondi.
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Scelte pedagogico – didattico - organizzative
SCELTE PEDAGOGICO – DIDATTICO -ORGANIZZATIVE
APERTURA AL TERRITORIO
• Partecipazione di enti e associazioni presenti nel territorio ( Amministrazione
Comunale, Associazione Alpini, AVIS, Associazione Partigiani, Associazione nazionale
Carabinieri in congedo )
• Convenzioni con centri di formazione o socio-educativi
• Collaborazione e/o attività comune con CSE, C.P.
• Partecipazione a manifestazioni e concorsi indetti da enti ed associazioni nazionali e
locali: >Concorso presepi indetto dall’Avis
>Visita ai luoghi della memoria come Fondotoce “Casa della Resistenza” e
incontro/manifestazione con la cittadinanza in collaborazione con l’Associazione
Partigiani e la biblioteca
• Giornata delle rimembranze (25 aprile) incontro/manifestazione in
collaborazione con il Comune e l’associazione degli Alpini presso il Teatro di
via Adua rivolto alle classi terze
•
Progetto Polizia Cinofila, Milano
• Progetto “Guida sicura” in collaborazione con la Polizia Municipale
• Progetto PIGOTTA UNICEF
• Giornata della Memoria in collaborazione con l'Associazione Figli della Shoah
• Giornata Intercultura in collaborazione con l'Associazione PE' NO CHAO
•
Costituzione del centro sportivo scolastico e collaborazione con altre scuole: tornei
di pallatamburello, bowling, tennis tavolo, danza, badminton, orientamento con altre
scuole seconarie di I grado del comprensorio.
•
Incontri finalizzati alla scelta dopo la terza media con le Scuole Secondarie di II
grado del comprensorio; progetto continuità con le scuole elementari;
•
spettacoli teatrali.
• Pubblicazione di articoli sui giornali locali e partecipazione a concorsi (Concorso
Ghioldi per aspiranti giornalisti)
• Partecipazione alle iniziative delle associazioni locali per l'approfondimento, la
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conoscenza, la tutela e la conservazione del patrimonio culturale, ambientale e
storico.
• Collaborazione con Pro- Loco
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Linee gestionali di riferimento dell’istituto
LINEE GESTIONALI DI RIFERIMENTO DELL’ISTITUTO
Costante relazione tra scuola e territorio
Collaborazione con l'Amministrazione Comunale per pianificazione e coordinamento
servizi di supporto
•
•
•
o
arredo e manutenzione
o
mensa
o
pre e post scuola ( scuola primaria)
o
Piedibus ( scuola primaria)
o
orari di funzionamento dei servizi scolastici
o
sussidi – diritto allo studio (dote scuola – mensa – trasporto)
o
disabili e alunni in situazione di svantaggio socio-culturale
Coordinamento dell’utilizzo delle strutture da parte di
o
Associazioni sportive
o
coro “Aurora”
Pianificazione e coordinamento di interventi di servizi psico-socio-educativi
o
assistente sociale
o
psicologa
Progressivo adeguamento del ruolo e della funzione della scuola alle nuove condizioni
legislative di autonomia
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PARTECIPAZIONE A RETI E CONVENZIONI
PARTECIPAZIONE A RETI E CONVENZIONI
Al fine di collaborare con altre istituzioni scolastiche ed enti per la realizzazione di
iniziative corrispondenti ad interessi comuni, la scuola partecipa alle seguenti reti:
-
ASVA: associazione Scuole di Varese
Rete interregionale per la realizzazione del Piano SID
CTRH Vedano Olona
Rete provinciale scuole Varese
Convenzioni con università
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Piano Offerta Formativa 2013/14 - Istituto Comprensivo Statale