CONCERTI
E
OPERE
Tutti sanno che Pietro Mascagni compose la - C a v a l l e r i a rushcana ,, m gran
fretta mentre G i a c o m o Puccini laverˆ
al suo ,, Gianni Schicchi ,, con quella
meditazione che richiese l'intero (cosidd e t t o ] . , t r i t t i c o - Certamente la forma
del pr~mo e quella del secondo sono
3=v=,~e. ma ,J~r, edue hanno d pregio
Celia sponty
sicch› a s c o l t a r e l'una o r a l t r o š una gio~a; ne ha fatto fede
l e n t u s i a s m o del pubblico per uno spettacolo che ~ risultato tra i migliori di
questa stagmone 1974-75. nata tra tante
difficoIta,
In ver=ta alla - Cavalleria ,,
hanno partecipato tre nomi eccellenti
come
Ftorenza Cossotto, Gianfranco
Cecchele e Giang~acomo Guelfi. i quah
non hanno r~sparm=ato nulla del loro
,. c a l o r e - e della loro arte per far r~v=vere Fatto mascagnano Una y Cavaller~a- a - tutta v o c e - , alla quale hanno
partec~pato anche Mar~a Borgate (Lola)
e Vera Magrini (Lucia) con una scena
di Attillo C o l o n n e l l o fuori del consueto
e cosi ricca di ammali m fatto di reg~a.
da risultare esagerata E se anche la
processione non si e snodata con quella
grandlos~t~ e con quella rehg=os~t” che
Mascagm sognava, tutto š andato bene
I tre solisti erano in fehcissima serata
e sono stati applaud~h e ncoperti di
horL
Mettere m scena d -G~anm Schicchi ..
non š cosa facde anche qui la reg~a ha
funzionato m modo personale, tacendo
svolgere r e p i s o d i o dantesco a p,eno
g~orno, anche nella scena della dettatura del testamento che es~gerebbe la
penombra La scena di Angelo Urbani
Del Fabretto ha delle qualit” e su queste ha giuocato il protagonista Athho
D Oraz~ che, nella parte del protagomsta, r~evoca interamente r a z i o n e artistica di T=to Gobbi Le hnezze del capolavoro pucciniano sono in gran parte balzate in primo piano e p~u ancora sarebbe apparso lo spirito del libretto del
Forzano e della musicaht8 puccimana
se la dizione delle numerose donne e
degli uomini (Rafanelli. Traica. Lollini.
C~avarella. Mandolesi. La Porta, OnestL
Pud=s. Sessi e Cesarmi) fosse stata pi~J
chiara per gli ascoltatori Bravi. invece.
Guglielmi. Rocchi e Vinco. Nello ,, Schicc h i - la dizione ha lo stesso valore del
canto. Per¢ lo spettacolo ha filato per
bene e si ~ a c c o p p i a t o benissimo con
la
y C a v a l l e r i a 87 Risultato: un dopp~o
successo,
al quale ha partecipato anche
il maestro direttore Manne Wolf-FerrarL
d quale p r e f e r i s c e portare alcum tempi
in modo personale, s o p p r i m e n d o dello
y Sch~cchi
87 alcune ,, pause ,. che sono
Eli M A R I O
necessarissime al y r e s p i r o - della partit u r a Il c o r o guidato da Augusto Boro
ha fatto bene. Il numeroso pubblico afflmto al teatro alla = prima - e a~le rephche, ha dimostrato sempre le sue simpatie per Mascagni e Puccini, per - C a valleria ,, e per il y Gianni Schicchi 87
C= sono voluh otto annL c~oš dalla morte
dell'autore, per riascoltare un opera ni
Ildebrando Fizzetti. precisamente quell'- Assassinio nella C a t t e d r a l e - che š
forse la sua opera p~9 centrata Certamente che y D›
e Jaš
87 ,, Lo Stramero ... - Fedra .. e - Fra Gherardo - rappresentano lavori personahssimi, ma in
questo - Assassinio 87il c o m p o s i t o r e parmense e rmsc~to a c o n d e n s a r e tutte le
sue aspirazioni in modo veramente uroco E' riusc~to a trasfigurare vari sentimenh spmqendoh alla maggiore elevatezza. Sr tratta, pensiamo, d~ una vittor~a personale d e l r a r h s t a raggiungente
una purificazione che nelle opere precedenti non si avverte Il rtsultato appare sorprendente, anche nero riguardi
del pubbhco che oggL forse meglio di
teri. riesce a c o m p r ( m d e r e le ideaht” e
l e s t e h c a pJzzett,ana, oggi. in tempi difficili per l a t t e , in cut vari autori affermano che l ' o p e r a . , š morta ,, Se med~lassere bene quesh due atti. d o v r e b b e r o
c o n v e m r e che s= tratta d= un c a p o l a v o r o
RINALDI
che othene il pieno consenso. Il maestro
G i a n f r a n c o Rivoli ha d~retto con attenzione, anche se non sempre Si š addentrato nelle finaht” d e l l ' o p e r a Il protagomsta era Nicola Rossi Lemeni che ha
una grande dtmeshchezza, invece, con
=1 personaggio pizzettiano. Egli › stato
ben c o a d i u v a t o da Maria Grazia Carmassi Palm~tessa. da Luigi Infantmo. Gino S~nlmberghi, G~useppe Forg~one. Franca Mathucci, Giovanni C=minelli e tanti
altri La cosa p~9 y a punto 87š stata per¢
la regia dr Margherita Wallmann Il c o r o
non e risultato prec~so: =1 maestro Augusto Parod~ dovrebbe prepararle con
maggior cura. Belle le scene, gi” note.
d~ Piero Zuffi.
L'- A d n a n a Lecouvreur 87 di Francesco
Cdea š tutta mtessuta sulla protagomsta
che deve essere, soprattutto, una cantante-attrice di grande valore, come attestano le p~u notevoh rappresentaz=om
d~ questoDera Se accade, invece, come
e accaduto questa volta all'Opera, che
la Prlnctpessa di Boudlon (Bruna Bagliom} supera in bravura la protagonista
(Antometta Cannarde) allora la prospethva d e l l o p e r a fatalmente muta La Cannarile ha begli acuti e canta con stgnord=ta, per¢ per il personaggto della famosa y attrice 87 OCcorre una maggiore
personalita arhshca e =1 maestro Carlo
Franci ha dovuto fahcare non poco per
La scena d~ Angelo Urban~ Del Fabretto
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