Comunità in cammino: con chiarezza. GENDER…ma cos’è? Papa Benedetto XVI lo definì “dittatura del relativismo” Papa Francesco lo definisce una colonizzazione ideologica” 1) GENDER, COS’È? Un insieme di teorie fatte proprie dall’attivismo gay e femminista radicale per cui il sesso sarebbe solo una costruzione sociale. Vivere “da maschio” o “da femmina” non corrisponderebbe più a un dato biologico ma ad usa costrizione culturale. L’identità sessuata, cioè essere uomini e donne, viene sostituita dall’identità di genere (“sen-­‐
tirsi” tali, a prescindere dal dato biologico). E si può variare a piacimento, anche mantenendo immutato il dato biologico 2) GENERI SECONDO IL GENDER? 7, O FORSE 56… Non più solo maschile e femminile. Ai generi (non corrispondenti ai sessi) esistenti in natura, andrebbero aggiunti quelli previsti dall’acronimo LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer, cioè chi rifiuta un orientamento sessuale definito e si ritiene libero di variare a suo piacimento o di rimanere “indefinibile”). Ma il go-­‐
verno australiano ne ha riconosciuti ufficialmente 23. E Facebook USA permette di scegliere il proprio “genere” tra 56 diverse opzioni. Sembra comico ma è tragico. 3) COSA DICE LA SCIENZA? La scienza ci dice che la differenza tra maschile e il femminile caratterizzano ogni singola cellula, fin dal concepimento con i cromosomi XX per le femmine e XY per i maschi. Queste differenze si esprimono in differenze peculiari fisiche, cerebrali, or-­‐
monali e relazionali prima di qualsiasi influenza sociale o ambientale. La “varietà” pretesa dalle associazioni LGBTQ non ha alcun fondamento scientifico e anzi con-­‐
fonde patologie (i cosiddetti stati intersessuali) con la fisiologia (normalità). 4) COS’È L’OMOFOBIA? Un neologismo inventato dai media per definire gli atti di violenza, fisica o verbale, contro gli omosessuali – che vanno sempre e comunque condannati, come ogni altra violenza -­‐ e contro chi, come le associazioni LGBTQ, promuove la teoria del gender. Oggi l’accusa di omofobia è diventata però un vero e proprio strumento di repres-­‐
sione nei confronti di chi sostiene un’antropologia diversa rispetto a quella del gen-­‐
der. 5) PERCHÈ IL GENDER È PERICOLOSO? Perché pretende non solo di influire sul modo di pensare, di educare, mediante scel-­‐
te politiche ma anche di vincolare sotto il profilo penale chi non si adegua (decreto legge Scalfarotto); impone atti amministrativi (alcuni Comuni e alcuni enti hanno sostituito i termini “padre” e “madre” con “genitore 1” e “genitore 2”); educativi (la cosiddetta “strategia nazionale” di cui parliamo a pagina XX per introdurre nelle scuole testi e programmi “aperti” alla ricezione della teoria del gender e cioè l’eliminazione del maschile e del femminile, quindi dei modelli familiari normali): è un vero e proprio attentato alla libertà di pensiero e di educazione da parte di una minoranza (gendercrazia). CAMMINIAMO INSIEME…. Bollettino parrocchiale della Parrocchia S. Maria Assunta, Via Antares, 18 Bibione Anno XII/9, 1° marzo 2015 tel. 0431-­‐43178, cel. 349-­‐1554726 Il numero del 22 febbraio è stato stampato in 350 copie, rimaste 19 www.parrocchiabibione.org [email protected] facebook: parroco bibione twitter: parroco bibione Grazie, don Arduino! E’ difficile prendere la parola in questa triste circostanza per ricordare e commemorare la figura di Don Arduino. Oggi, la nostra comunità riunita, piange il suo primo parroco. Non desideriamo tessere un elogio funebre al nostro ama-­‐
to Don Arduino, gli faremmo sicuramente un torto, se solo ci provassimo. Lui è stato una persona che ha fatto della sobrietà e della discrezione lo stile essen-­‐
ziale della propria vita. Sei arrivato agli inizi di questa comunità nascente che non aveva ancora un luogo sacro dove trovarsi, tu giovane sacerdote e noi piccola comunità di fa-­‐
miglie. Con te è stata posta la prima pietra di questa nostra chiesa dedicata a Santa Maria Assunta ed in seguito sono state realizzate le altre strutture parroc-­‐
chiali. Sicuramente chi di noi ti ha conosciuto conserva nell’intimo del proprio cuore una tua parola, un tuo incoraggiamento, un tuo gesto, un tuo pensiero. Ora, come comunità, desideriamo soltanto esprimerti due sentimenti che affio-­‐
rano dal nostro cuore: la gratitudine e la riconoscenza. Ti siamo grati Don Arduino per averci insegnato, con l’esempio prima ancora che con le parole, quanto sia nobile e necessario lavorare quotidiana-­‐
mente, impiegando tutte le proprie capacità a favore degli altri. Ti siamo grati Don Arduino per averci educato a vivere con coerenza, con impegno, con responsabilità. Ti siamo grati Don Arduino perché ci hai fatto capire che la vita non è un gioco, che non può essere sprecata ma, al contrario, è un dono prezioso da condividere con chi ci sta a fianco. Ti siamo riconoscenti Don Arduino per esserti speso costantemente, con dedizione assoluta, rappresentando un punto fermo e rassicurante nelle no-­‐
stre esistenze e anche per aver sopportato pazientemente le delusioni, le ama-­‐
rezze, le incomprensioni, di cui gli uomini a volte non sanno fare a meno. Ti siamo grati Don Arduino perché hai preparato con cura, per ciascuno di noi, la mensa della Parola e dell’Eucaristia. Oggi ci sentiamo un po’ più soli, tuttavia siamo sereni perché la strada che ci hai indicato e che ora percorriamo con chi ti è succeduto, ci appare chiara. Come cristiani sappiamo che ci aspetti, assieme a quanti ti hanno e ci hanno preceduto e, questa consapevolezza, oggi, rende meno amaro questo distacco. Grazie Don Arduino Luigino Pellarin, Vice Presidente del Consiglio Pastorale Comunità in cammino: pregando. Ss. MESSE DELLA SETTIMANA Sabato 28, S. Romano Ore 18.00 -­‐ per i nostri ragazzi Domenica 1° marzo, II di quaresima Ore 9.00 -­‐ per i nostri anziani e malati Ore 11.00 -­‐ per la Comunità parrocchiale + Daniele + Gerard Lunedì 2, S. Quinto ore 18.00 + N.N. Martedì 3, ore 18.00 + don Arduino Biason + Antonietta e Antonio + Rino Benedet + Sante e Livia Pittaccolo + Alessandro + Maria Anna e Umberto + Francesco Moretto + Grazia Battisacco Mercoledì 4, S. Casimiro ore 18.00 + Maria Selvaggi Pasian -­‐ votiva a S. Giuseppe Giovedì 5, S. Adriano ore 8.00 -­‐ per le vocazioni sacerdotali Venerdì 6, S. Coletta ore 18.00 + Alessandro + Rosa Boscato + Ottorina Buttò Sabato 7, ore 18.00 + Marcellina VIdal Domenica 8, III di quaresima Ore 9.00 -­‐ per i nostri anziani e malati Ore 11.00 -­‐ per la Comunità parrocchiale + per i donatori avis-­‐aido def.ti + fam. Parcianello M aria, Olindo, Dino, Riccarda, Bruno La S. Messa domenicale delle ore 18 avrà inizio con domenica 22 marzo APPUNTAMENTI DI SPIRITUALITÀ
Nell’anno pastorale dedicato alla liturgia
Fatto salvo particolari ricorrenze liturgiche
Ogni giorno
Ore 17.15: recita del S. Rosario
Ore 17.45: canto dei Vespri
Ogni giovedì
Ore 8.00 S. Messa per le vocazioni
sacerdotali e religiose
Ore 17.00: apertura adorazione eucaristica
Ore 17.30: canto dei Vespri
Ore 17.50: lectio divina
Ore 18.15: chiusura adorazione
Ogni ultimo giovedì del mese:
ore 20.30 adorazione eucaristica
ore 20.45 proposta lectio divina
ore 21.30 canto della Compieta
e chiusura dell’adorazione.
Durante l’adorazione eucaristica disponibilità del sacerdote per confessioni e/o colloqui
Ogni venerdì, in quaresima
Ore 17.15 Via Crucis
VIA CRUCIS Ogni Venerdì alle ore 17.15 in chiesa, via C ru-­‐
cis. Come suggerito da alcuni genitori in oc-­‐
casione di una cena “in famiglia”, in fondo alla chiesa saranno disponibili dei libretti du-­‐
rante tutta la Quaresima, affinché chi per motivi di lavoro o sportivi non può partecipa-­‐
re alla Via Crucis alle ore 17.15, possa farlo in orari a lui più consoni. Ciascuno, anche come famiglia, potrà prendere il libretto, e vivere qualche tappa della via Crucis. Ricordo che il 27 febbraio e il 13 marzo ci sarà la Via Crucis anche alle ore 20.30. DEFUNTI In settimana sono morti BI-­‐
SONCIN SEVERINO e Don ARDUINO BIASON: li affidiamo alla misericordia di Dio e rinnoviamo vicinanza e pre-­‐
ghiera per ai familiari. Comunità in cammino: con chiarezza. 4) Rispetto del diritto alla libertà di educazione della famiglia Occorre rispettare la concezione della famiglia dello studente, in un campo in cui essa è strettamente legata alla concezione della vita, su cui la scuola non può e non deve intervenire in modo indiscriminato e, ultimamente, violento, nel rispetto degli articoli 29 e seguenti della Costituzione. Riteniamo che l’educazione sessuale non debba es-­‐
sere affidata ad “esperti”. La famiglia è esperta in umanità più di qualsiasi esperto, anche perché la vita non è un talk show, ma è una cosa seria. Semmai, aiutiamo la fa-­‐
miglia a svolgere questo compito, senza sottrarlo alla stessa. In tal modo, daremmo finalmente applicazione ad un sano principio di sussidiarietà, che non può non essere un o biettivo di chi abbia a cuore una società libera, secondo i dettati costituzionali. A tale proposito, non possiamo non ricordare che la nostra Costituzione affida innan-­‐
zi tutto ai genitori il compito di mantenere, educare ed istruire i figli (art. 30). Q uesto è un compito fondamentale e non sostituibile, talchè, se anche il nostro principio non dovesse essere malauguratamente accolto, i genitori non potrebbero essere espro-­‐
priati, come 3 spesso accade oggi, della potestà educativa, anche sul tema dell’educazione sessuale. Pertanto, nei confronti dei genitori occorrerebbe comunque tener conto di quanto segue: -­‐ riteniamo che si dovrebbe pensare, semmai, a corsi di sostegno alla famiglia; -­‐ i genitori d ovrebbero essere comunque coinvolti in ogni attività volta all’educazione affettiva (potenziando gli strumenti di partecipazione esistenti e concependone altri) a partire dalla fase preparatoria di eventuali interventi attuati nella scuola; -­‐ i genitori dovrebbero comunque poter partecipare ad iniziative eventualmente in-­‐
traprese; -­‐ i genitori devono in ogni caso avere il diritto di non far partecipare i propri figli ad iniziative in tema di educazione sessuale che essi non ritengano coerenti con la pro-­‐
pria impostazione di vita. È di tutta evidenza che, se la famiglia venisse esclusa dalla partecipazione a questo ambito educativo, si cadrebbe inevitabilmente nella condizione propria dello Stato Etico di infelicissima memoria. Sottoscriviamo questa lettera aperta, perché convinti che una vera conviven-­‐
za democratica possa crescere positivamente solo nel rispetto di ogni singola perso-­‐
na e senza imposizioni ideologiche di qualunque tipo. Le famiglie italiane sono più preparate e mature di quanto, in modo interessato, spesso si voglia far credere. Con-­‐
fidiamo che quanto da noi auspicato sia oggetto della massima attenzione. Da parte nostra siamo disponibili ad ogni tipo di confronto. Con i più rispettosi ossequi Milano, 19 febbraio 2015 Lettera sottoscritta da 23 Associazioni e Comitati impegnate nel campo familiare ed educativo. Comunità in cammino: con chiarezza. NO l’IDEOLOGIA GENDER NELLE NOSTRE SCUOLE. NO! L’educazione sessuale spetta alla famiglia, non alla scuola. Illustrissimo Sig. Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella, Illu-­‐
strissimo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri dott. Matteo Renzi, Illustrissimo Senatore Stefania Giannini, Ministro Istruzione Università e Ricerca, coscienti di non assecondare l’attuale “pensiero unico”, ci permettiamo esprimere alle SS.LL. un nostro punto di vista di principio, che ci sembra confortato anche dal senso complessivo della nostra Costituzione. Formuliamo così tale princi-­‐
pio: l’educazione sessuale sia affidata alla famiglia e n on assegnata alla scuola. Riteniamo di avere fondate motivazioni a sostegno di tale punto di vista. 1) Rispetto dell’intimità Se c’è un aspetto d i ogni persona che attiene strettamente alla propria intimità, que-­‐
sto è proprio tutto ciò che riguarda la sfera sessuale. Per questo, i genitori conosco-­‐
no i tempi e l’opportunità con cui affrontare certe tematiche e, avendo visto crescere giorno per giorno la giovane persona che hanno di fronte, sanno anche quali parole usare, nel rispetto, appunto, della intimità e della crescita di ognuno. Nella scuola, questo rispetto non sarebbe comunque possibile, neppure con le migliori intenzioni, perché quando si parla a venti o trenta persone, non tutte allo stesso grado di matu-­‐
razione, è inevitabile produrre traumi a chi, per i motivi più svariati, non è ancora pronto a recepire certe nozioni che riguardano, appunto, la propria intimità. 2) Rispetto del pudore Quanto detto, vale soprattutto in questo periodo, in cui, nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, riescono ad entrare gruppi di “esperti” che, nonostante l’intento di-­‐
chiarato di affrontare tematiche relative al doveroso contrasto alle discriminazioni ed agli atti di bullismo, quasi sempre all’insaputa dei genitori, e dopo avere in molti casi allontanato dalle classi gli insegnanti, esprimono brutalmente concetti ed esem-­‐
pi che quasi sempre lasciano sbalorditi, sconcertati e feriti molti giovani studenti. È bene che Loro sappiano che molto spesso tali gruppi parlano di masturbazioni a bambini di 4-­‐6 anni, che nelle classi dicono che i rapporti orali e anali sono “natura-­‐
li”, che, talvolta, alle ragazzine delle medie raccomandano di non dire ai genitori se rimangono incinte, perché ci sarà un giudice cui affidarsi per il problema dell’aborto. Sembra impossibile da credere, ma episodi d el genere avvengono sempre più spesso nelle scuole italiane. 3) Rispetto della privacy Mai come da quando è stata regolata per legge, la privacy è stata violata in modo clamorosamente sistematico. Questa violazione verrebbe perpetrata anche nella scuola, qualora vi fosse introdotta l’educazione sessuale, che, con tutta evidenza, po-­‐
trebbe mettere in imbarazzo giovani che sarebbero costretti, di fronte a compagne e compagni, a pronunciarsi circa situazioni che attengono esclusivamente alla propria sfera privata. Comunità in cammino: alla Scuola della Parola I consigli di Papa Francesco per …una vita trasfigurata! ESAME DI COSCIENZA I consigli di Papa Francesco Consiste nell’interrogarsi sul male commesso e il bene omesso: verso Dio, il prossimo e se stessi. Nei confronti di Dio Mi rivolgo a Dio solo nel bisogno? Partecipo alla Messa la domenica e le feste di precetto? Comincio e chiudo la giornata con la preghiera? Ho nominato invano Dio, la Vergine, i Santi? Mi sono vergognato di dimostrarmi cristiano? Cosa faccio per crescere spiritualmente? Come? Quando? Mi ribello davanti ai disegni di Dio? Pretendo che egli compia la mia volontà? Nei confronti del prossimo So perdonare, compatire, aiutare il prossimo? Ho calunniato, rubato, disprezzato i piccoli e gli indifesi? Sono invidioso, collerico, parziale? Ho cura dei poveri e dei malati? Mi vergogno della carne del mio fratello, della m ia sorella? Sono onesto e giusto con tutti o alimento la “cultura dello scarto?” Ho istigato altri a fare il male? Osservo la morale coniugale e familiare insegnata dal Vangelo? Come vivo le responsabilità educative verso i figli? Onoro e rispetto i miei genitori? Ho rifiutato la vita appena concepita? Ho spento il dono della vita? Ho aiutato a farlo? Rispetto l’ambiente? Nei confronti di sé Sono un po’ mondano e un po’ credente? Esagero nel mangiare, bere, fumare, divertirmi? Mi preoccupo troppo della salute fisica, dei miei beni? Come uso il m io tempo? Sono pigro? Voglio essere servito? Comunità in cammino: cosa abbiamo fatto Comunità in cammino: cosa si farà. CRESIMANDI CARITAS-­‐MISSIONI Giovedì 5 marzo ore 20.30 presso l’oratorio di Sant’Andrea Portogrua-­‐
ro, incontro con i volontari della cari-­‐
tas-­‐missioni della forania: * ci sono in parrocchia gruppi carità? * quali le povertà d iffuse in parroc-­‐
chia? * quali le iniziative d el gruppo? * quante persone vengono raggiunte? * ci sono centri distribuzione mobili-­‐
vestiti? * qual è rapporto con le Istituzioni? I volontari del gruppo cari-­‐
tas-­‐missioni sono invitati – nel limite del possibile – a partecipare. Salvo intoppi partecipa anche il parroco. Lunedì scorso i ragazzi che si stanno preparando alla Cresima hanno partecipato all’incontro con i cresimandi della Forania in-­‐
sieme al Vescovo. A quanto mi hanno riferito – ero impegnato con don Arduino – è stata una bella esperienza, insieme a tanti altri coetanei. Bentornato a casa, don Arduino! L’ultimo ricovero di don Arduino è stato fin dall’inizio dichiarato “critico”, e per lui abbiamo pregato. Lunedì e mar-­‐
tedì ho dedicato gran parte del mio tem-­‐
po a d. Arduino in ospedale, facendo an-­‐
che le notti: nulla di speciale, semplice-­‐
mente il mio dovere di uomo, sacerdote e di successore. La seconda notte è stata breve, visto che è spirato alle 19.40: un momento che non dimenticherò. Giovedì alle ore 18.00 circa 200 persone lo hanno atteso in chiesa, e insieme abbiamo reci-­‐
tato il Vespro dei defunti. Fino a mezza-­‐
notte c’è stato un via vai di persone: bello e toccante la presenza di molti quaran-­‐
tenni venire a salutare il “loro don”: “son stato suo chierichetto”, dicevano uscendo. Grazie per questo gesto! Alla sera, oltre 250 persone ancora una volta riunite in chiesa per il rosario. Venerdì alle 15.00, alla presenza dei Vescovi Pellegrini e Po-­‐
letto, di una cinquantina di preti e tanta, tanta gente (circa 700) abbiamo rivolto al “nostro don” il ultimo saluto. Ora riposta a Bibione, nella sua Bibione. Il Sindaco ha annunciato, dopo essersi confrontato con me, che la piazza fronte chiesa (proprietà della parrocchia, ma comunque pubblico utilizzo, sarà intitolata a don Arduino. Da questa pagina vorrei dire il mio e nostro grazie ai Licia e Renato, a Noemi e a tutti i familiari per quanto fatto per il “nostro don”. Comunità in cammino: cosa si farà… REGISTRAZIONE IN CHIESA Questo pomeriggio, 1° marzo, fino a tarda sera –notte, la chiesa sarà utilizzata per la registrazione di un cd. La scelta è caduta a Bibione per il suo organo. In futuro ho già altre due richieste in tal senso. Festa dell’Avis e Aido Si dice che dove c’è vita c’è speranza. Sì, ma è anche vero che dove c’è la logica del “dono” , ci sarà sempre speranza per una vita migliore. Domenica prossi-­‐
ma, alla s. Messa delle ore 11.00, pregheremo insieme ai donatori e avremo modo di dire anche il nostro grazie per…il loro esserci. Sì, è b ello che ci siano! S.O.S. manodopera Sabato prossimo, 7 marzo, ore 8.00 ritrovo al bar per un caffè insieme! Poi, a Lido del Sole per si-­‐
stemare panchine. Servono maniJ grazie a chi si unisce. CORALE “LA CAMINESE” Sabato prossimo, 7 marzo, ore 20.30 coro e orga-­‐
no. La corale “la Caminese” è solita organizzare una serie di concerti lì dove ci sono organi “firmati Zanin”, quale atto di omaggio all’organaro. Ingres-­‐
so gratuito. CRESIMANDI E COMUNICANDI
Una Quaresima a tappe
Domenica 8 marzo ore 11.00:
consegna del Padre nostro ai
comunicandi, del Credo ai cresimandi.
Consiglio Affari Economici Il Consiglio è convocato per lunedì 9 marzo ore 20.30 in canonica. All’ordine del giorno: * momento di preghiera * situazione economica * previsioni. * varie. I^ CONFESSIONE La I^ confessione, inzialmente fissata per venerdì 13 marzo, viene antici-­‐
pata perché il parroco sarà a Medjugorie per accompagnare un pellegrinaggio. L’appuntamento è quindi giovedì 12 alle ore 20.00 in chiesa. 24 ore per il Signore Il Papa, per la quaresima, ha rinnovato l’invito ad organizzare nelle diocesi l’iniziativa “24 ore per il Signore”: dalle ore 18 di venerdì 13 alle ore 18 di sabato 14 marzo: per noi sarà Concordia. mettiamo-­‐
lo in calendario. VISITA FAMIGLIE E ANZIANI La presenza di don Ciprian permette di avviare la visita alle fami-­‐
glie in modo più sistematico: a partire da lunedì 2 marzo d. Ciprian visiterà ogni giorno alcuni anziani al mattino, e nel pomeriggio dalle 18 alle 20.00 le famiglie, cominciando con Via Vallesi-­‐
na. Di settimana in settimana indiche-­‐
remo le Vie. Dove non si trova nessu-­‐
no sarà lasciato un biglietto che si è passati. AGENDA DEL DON * mercoledì 4: in mattinata, a Pordenone per lezione e ufficio turismo * venerdì 5: in mattinata, a Pordenone per lezione. PELLEGRINAGGI Medijugorie: 13-­‐16 marzo Assisi: sabato 21 marzo Sicilia 19-­‐26 ottobre Bolivia-­‐Perù: gennaio 2016 
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1marzo copia - Parrocchia Santa Maria Assunta