Le dipendenze da
tecnologia e da internet,
uso e abuso del computer
e di internet.
Dott.ssa Elisa Papa
albo n° 5343 del 3/3/2008
Associazione MeC Educational
Via Ponderano 24, Torino
www.meceducational.it
 La
tecnologia
è
l’anima
del
progresso: non è soltanto computer
e
internet
ma
anche
televisione,
calore
che
diagnostica
medica
in
telefono,
riscalda,
grado
salvare la vita e molto altro.
di

Il computer ed internet sono strumenti
che dovrebbero consentire ai bambini
e ai ragazzi di imparare, divertirsi,
comunicare
con
i
loro
amici
conoscere il mondo che li circonda.
e
Il computer

Il pc, a differenza della televisione, richiede
di agire, di fare, per questo raccoglie tanti
consensi tra gli adolescenti che divengono
facilmente esperti.

Il computer è un simulatore di situazioni e
per questo risponde alle esigenze del giovane
che ha un bisogno impellente di conoscere e
sperimentare situazioni nuove.
ALCUNI DATI
Il 95,5% dei giovani (12-19 anni) possiede
un telefonino (Eurispes)
• 59,2% ne ha uno solo
• 28,5% ha un
telefonino di ultima
generazioni
• 7,9% ha più di un
telefonino
lo usa per:
• inviare SMS: 94,9%
• chiamare i genitori: 94,5%
• chiamare gli amici: 92,8%
• fare fotografie: 86,6%
• fare squilli: 83,6%
• fare filmati: 73,7%
• giocare: 46,7%
• ascoltare la radio: 45,8%
Altri dati

Il 93.3% degli adolescenti italiani utilizza il computer

Il 66.6% si collega da casa propria ed il 9% da quella di
amici (solo il 3,7% naviga a scuola)

Il 68,8% utilizza internet senza controlli da parte
degli adulti e dei genitori;

Cercano informazioni

Download di musica, film, giochi o video

Si comunica con la posta elettronica
(88,8%)
e materiale per lo studio
(81,2%)
(73,8%)
(52,6%)
e con le chat
(68,9%)

Il 34,2% ha instaurato nuovi rapporti di amicizia tramite
internet
Bambini di 10 – 11 anni
(commissione europea)
Il 50% possiede un
cellulare
2 su 3 accedono
regolarmente ad Internet
Quasi tutti dichiarano di
essersi imbattuti in
immagini pornografiche
20% dichiara di aver subito azioni di bullismo attraverso queste
tecnologie

I ragazzi oggi sono NATIVI DIGITALI e
sanno quindi utilizzare senza particolari
difficoltà
pc
e
internet,
non
ne
conoscono gli aspetti teorici ma sanno
usare questi strumenti con facilità a
differenza di molti adulti.

I flussi di informazione e i servizi offerti
(chat, blog, posta elettronica, videogiochi
e social network) sono così imponenti e
interagenti che talvolta si può perdere di
vista la finalità di quanto si sta facendo o
di quanto in realtà si sta cercando.

La
tecnologia
è
anche
questo,
sovrastimolazione continua e veloce.
una
I videogiochi

Il giocare con il computer, ripropone le
funzioni del gioco infantile e in adolescenza
il discorso è ancora valido. Molte cose si
scoprono giocando, perché il gioco di per sé
è
una
finzione
di
situazioni
reali
e
il
computer simula la realtà. I videogiochi di
per sé sono occasioni di apprendimento e
conoscenza.

Con
essi
competenze
si
possono
specifiche
e
sviluppare
creatività,
abilità manuali e intellettive. Uno degli
aspetti
violenza
più
pericolosi
simulata
è
legato
veicolata
alla
dai
videogiochi e dal fatto che il gioco
avvenga in contesti di isolamento.

Internet è sempre più usato dai ragazzi
perché
rappresenta
una
rapida
via
per
divertirsi, informarsi, apprendere, giocare e
comunicare.

INTERNET è una rete di computer mondiale
ad
accesso
pubblico,
è
un
sistema
di
connessione che consente di dialogare e
scambiare dati con qualsiasi altro computer
on line, ovunque esso si trovi. Attualmente
rappresentante
il
principale
comunicazione di massa.
mezzo
di

SOCIAL NETWORK: è un ambiente web in cui gli
utenti
possono
condividere
connettersi,
informazioni
in
comunicare
modo
e
personale.
Facebook, twitter e myspace sono i più diffusi.

CHAT: è una chiacchierata che avviene in rete “in
tempo reale”, uno scambio di messaggi che
vengono inviati dalla tastiera e che appaiono
sullo schermo.

NICKNAME: è un nome inventato che nasconde il
vero nome di una persona agli altri partecipanti

I maggiori utilizzatori della tecnologia sono i
ragazzi che, senza un'opportuna
guida,potrebbero:
- venire in contatto con contenuti non adeguati
alla loro età
- comunicare informazioni sensibili quali i
propri dati personali
- divenire vittima di malintenzionati o dei
propri coetanei.
Facebook & co

Su facebook non sono ammessi minori di 13 anni
(anche se crearsi un profilo falso è molto facile,
l’età è autocertificata).

Un bambino italiano su due , tra i 7 e gli 11 anni,
usa i social network (dati telefono azzurro).

Qual è l’età minima “giusta” per iscriversi?
La soglia dei 13 anni è burocratica ma non c’è
un’età valida per tutti, ogni genitore deve capire
quando il figlio è pront (sotto i 10 anni è
improbabile).
Quale tutela è possibile?

La prima cosa da fare è regolare insieme le
impostazioni della privacy, il profilo deve essere
visibile ai “soli amici”.

Sarebbe preferibile non diventare loro “amici”

Spiegare che l’online, il mondo virtuale, ha
conseguenze anche sul reale. Sui social network
odi
e
rancori
sono
amplificati,
dobbiamo
insegnare loro a valorizzare al meglio la propria
reputazione online e a non portarli alla chiusura
CHE FARE?

Le regole di buon comportamento valgono
anche su internet, non si usano termini
offensivi o volgari, si scrive senza errori
ortografici, non si da confidenza a persone
che non si conoscono oltre alla realtà
virtuale.

I social network rappresentano in tal senso
un formidabile aggregatore di persone in
cerca
di
approvazione.
contatti,
condivisione
Sicurezza,
visibilità
e
e
autostima vengono presto raggiunte, anche
se tutto rimane virtuale e con poche ricadute
sulla vita reale.

L’enorme sviluppo di facebook costituisce la
spia di un grosso problema di solitudine
mascherando ansie personali, preoccupazioni
e senso di disistima.
Pre e adolescenti possono cadere nella
dipendenza psicologica da internet perché
hanno l’illusione di comunicare in modo
intimo e profondo.
 La facile accessibilità ai servizi on line
(gratificazione
immediata),
l’elevata
percezione di controllo assoluto (senso di
onnipotenza) e la straordinaria quantità di
stimoli offerti (facile eccitazione) possono
intercettare personalità fragili o in
formazione,
provocando
particolari
disturbi.


Personalità sane, equilibrate, sorrette da
un buon rapporto con se stessi e con gli
altri,
con
una
sufficiente
capacità
di
amministrare il proprio mondo emotivo,
calibrando il piacere e le frustrazioni, non
sviluppano
fenomeni
mantenendo
con la
ludico e occasionale.
psicopatologici
rete un
rapporto
Campanelli d’allarme

Stanchezza eccessiva accompagnata da
cambiamenti nelle abitudini del sonno.

Problemi scolastici

Diminuzione dell’interesse per gli hobby

Isolarsi dagli amici

Disobbedienza o ribellione se si domanda
qualcosa sull’uso di internet

I filtri e le password si possono aggirare,
dobbiamo
accompagnare
un
adolescente
nella scoperta del mondo, essere presenti e
capire se l’isolamento è dato dallo stare
continuamente su internet o se il problema è
la
fatica
a
comunicare,
la
paura
della
relazione, la difficoltà a gestire la solitudine e
a confrontarsi con gli altri.

C’è da chiedersi se viene prima l’uovo o la
gallina.

La soluzione è l’educazione all’ascolto e
alle emozioni, stare attenti a ciò che
vivono e provano i nostri figli, parlare con
loro e non solo quel tempo che avanza
del giorno, ma quanto è necessario per
capire cosa ci dicono anche senza le
parole, le domande che pongono e che
nessuno ascolta.
BULLISMO INFORMATICO

L'azione di prevaricazione tramite apparecchiature
elettroniche di comunicazione è BULLISMO in
quanto:
1. c'è una vittima designata che non è in grado di
difendersi;
2. è un'azione che, in maniera inequivocabile, intende
procurare sofferenza o danneggiare la vittima;
3. gli attacchi informatici sono persistenti e si
ripetono nel tempo (settimane, mesi e anni).
L'aggressione informatica anche se è portata avanti
da una persona o da un gruppo, tramite la rete,
raggiunge il gruppo più ampio e ha ripercussioni sia
nella vita scolastica sia all'interno del gruppo classe.
Il Cyberbullsimo è un reato!!!
Caratteristiche del cyberbullismo




ANONIMATO del MOLESTATORE per la vittima
può essere difficile risalire da sola al molestatore.
L’anonimato è illusorio poichè ogni
comunicazione lascia delle tracce
DIFFICILE REPERIBILITA’via sms, chat…è più
difficile rimediare ad atti di bullismo
INDEBOLIMENTO delle REMORE ETICHE
spesso la gente fa e dice on-line cose che non
farebbe o direbbe nella vita reale (vedi anche
possibilità di essere un’altra persona)
ASSENZA di LIMITI SPAZIO-TEMPORALI la
vittima è molestata ogni volta che si collega al
mezzo elettronico utilizzato dal cyberbullo. Il
bullismo tradizionale spesso ha luoghi e momenti
specifici
Forme di cyberbullismo








Rivelazioni: pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti
su un'altra persona.
Inganno: ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per
poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate
via mezzi elettronici.
Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare la sua
reputazione via e-mail, messaggistica istantanea…
Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un
gruppo online per ferirla
Provocazioni: messaggi online violenti e volgari mirati a
suscitare battaglie verbali in un forum.
Molestie: spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a
ferire qualcuno
Cyberstalking: molestie e denigrazioni ripetute e minacciose
mirate a incutere paura.
Sostituzione di persona: farsi passare per un'altra persona
per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili.

Proprio come diciamo ai nostri figli di
essere
diffidenti
verso
gli
estranei,
specialmente in presenza di atteggiamenti
“sospetti”, dobbiamo insegnare loro ad
essere
prudenti
nei
confronti
degli
sconosciuti che incontrano navigando su
internet.
Regole per una navigazione sicura
(Moige)
1. Educare a non fornire mai informazioni
riservate, come il nome, indirizzo, numero di
telefono e le preferenze d’acquisto.
 2. Educare i ragazzi a non parlare con gli
sconosciuti, ad interrompere le conversazioni in
cui vengono fatte domande imbarazzanti e a
raccontare l’accaduto ad un adulto.
 3. Non posizionare il computer nella stanza
dei ragazzi, ma in una zona di passaggio così
che il genitore possa controllare che l’uso sia
appropriato all’età del bambino o del ragazzo.


4. Comunicare con i bambini, spiegando loro con
chiarezza, ma senza terrorizzarli, quali sono i
contenuti della rete per loro inappropriati e/o
diseducativi, incoraggiandoli a confidarsi quando
incontrano testi o immagini che li mettono a disagio.
5. Dotare il PC di adeguati sistemi di sicurezza
(firewall, antivirus, parental control, etc) in grado di
contrastare qualsiasi minaccia in tempo reale e di
agire anche preventivamente. Adottare soluzioni di
protezione che consentano di predefinire i percorsi di
navigazione dei ragazzi e di bloccare l’accesso a
pagine Web con contenuti e immagini inappropriati
alla visione dei minori e segnalare siti tematici di
maggior interesse.
 6. Non permettere l’acquisto online senza la
guida dei genitori e impostare misure di sicurezza
che inibiscano le connessioni non protette con negozi
on-line.


7 -Stabilire e far rispettare dei limiti di tempo per
l’uso di internet e di tutti i dispositivi digitali
(ovviamente il tempo non è cumulabile).

8 - Va favorito un uso collettivo e in socialità di
internet; trascorrere del tempo al computer con i
propri figli è un buon modo per condividere i loro
giochi,passatempi e interessi.
Scarica

Diapositiva 1 - Scuola Media Statale Dante Alighieri