ANNO XLVIII - N. 1
Mercoledì 16 Gennaio 2008
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
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Auguri per il 2008
Pensando di fare cosa gradita riproduciamo integralmente
gli auguri che il neonato “L’Alassino” nel suo primo
numero del 30 dicembre 1961 porgeva a tutti gli Alassini.
AUGURI
Il primo augurio, l’augurio più sentito, e più cordiale, che
“l’ALASSINO” ha il piacere di fare, vada senza esitazione alcuna a tutti i Componenti dell’Associazione «Vecchia AlASSIO», a
tutti coloro, cioè che della “Vecchia Alassio “hanno accettato
e condiviso oneri ed onori, difendendone in privato e, più ancora, in pubblico, gli onestissimi e disinteressati intenti
Pari augurio vada a tutti i concittadini che nella «Vecchia
Alassio» hanno creduto e continuano a credere, sostenendola
moralmente e materialmente.
Auguri vivissimi e cordiali a tutte le Associazioni Alassine,
che tendono, con la attuazione dei loro programmi a far maggiormente apprezzare e sempre più amare la nostra città.
Auguri alle Autorità Civili e Religiose, all’Azienda Autonoma,
ai Carabinieri, alla Pubblica Sicurezza, alla Finanza, alle
Guardie Comunali, agli Uffici Pubblici, ai Servizi Pubblici ai
Giardinieri ai Netturbini e, perché no, ai Becchini…
Gradito giunga infine l’augurio che l’Alassino porta a tutti i
Concittadini residenti fuori Comune, i quali, simili all’emigrante, hanno più sovente sulle labbra - e nel cuore il nome del loro paese. Non possiamo chiudere senza tendere cordialmente
la mano a Te, notissimo e deprecato Tantalé, invitandoti a mettere finalmente in pratica il nostro sentito e fraterno augurio:
«Voglia il Ciel che Tu possa finalmente risvegliarti! Voglia il Ciel
che Tu possa scrollarti di dosso lo sterminato esercito di parassiti che Ti succhiano avidamente il sangue…! Voglia il Cielo
che Tu possa rivedere Alassio nell’antico splendore!» Con questi voti «l’Alassino» chiude il 1961 ed inizia il Nuovo Anno nella sincera speranza che il Cielo li accolga e li faccia fiorire.
Ritruvammuse Insemme 2007
ASSEMBLEA ORDINARIA
DEI SOCI A.V.A.
Nella splendida cornice del
Palasport di Alassio, venerdì 21
dicembre u.s. davanti ad un
pubblico attento e divertito si è
svolta la diciannovesima edizione di “Ritruvammuse insemme”, festa dei musicisti, dei poe-
Nella serena atmosfera natalizia si è svolta l’Assemblea
Ordinaria dei Soci della Vecchia
Alassio. Il 14 dicembre, alla presenza di un buon numero di persone, il Presidente Carlo
Cavedini ha letto la Relazione
2007. L’Assemblea ha ricordato,
con un minuto di silenzio, i Soci
che ci hanno lasciato in questo
anno: Antonio Caviglia – socio
fondatore, Dott. Luigi Balduzzi,
Paolo Galassi, Claudio Airaldi,
Ambrogio Grollero, Augusta
Quadri, Franco Mendola, Dott.
Mario Ghigo, Gino Oliva.
I presenti hanno appreso che
questo è stato un anno intenso
per il Direttivo che oltre ad organizzare tavole rotonde su turismo, alberghi, seconde case,
ambiente, ecc., ha partecipato a
tante manifestazioni, tra cui
quella concernente i 500 anni
dalla Consacrazione della Parrochia Sant’Ambrogio. Vi è stata
poi la collaborazione con le diverse S.O.M.S. riguardo l’avvistamento degli incendi. Costante è stata la presenza dell’Associazione alle riunioni della
Consulta Ligure che ha ricevuto
il riconoscimento da parte della
Regione.
È infatti abitudine, da qualche
anno, che ad aprire la manifestazione sia un complesso musicale proveniente da un’altra
città, a dimostrare l’apertura
dell’Ava all'accoglienza degli
ospiti nella nostra città. Nel loro
Le insegnanti ritirano il premio “Alassini per il futuro”. (FOTO HALL ROMANISIO)
ti e del teatro alassino organizzata dall’A.V.A. E parliamo innanzitutto della parte musicale.
Introdotti dal Presidente
dell’Ava,Carlo Cavedini, che ha
aperto come da tradizione la serata, si sono esibiti i ragazzi
dell’Artgroup di Albenga.
programma intitolato “Musica e
dintorni” i giovanissimi interpreti dell’Artgroup hanno dimostrato la loro validità e il merito
della loro fama, toccando varie
corde musicali e vari repertori,
(continua a pagina 2)
(continua a pagina 2)
l’Alassino
Lettera del consigliere
Invernizzi
Auguri purtroppo ancora attuali per l’odierno Tantalè «Voglia il
cielo…» Con questi voti “l’Alassino” inizia il nuovo 2008 nella forte
speranza che il Cielo finalmente provveda, e i tantalè si risveglino.
CONSIGLIO COMUNALE
DEL 21 DICEMBRE 2007
Inizia la seduta con una comunicazione da parte dell’ex Assessore Rocco Invernizzi che, con
voce che tradisce l’emozione,
spiega i motivi dello scontro con
il sindaco Arch. Marco Melgrati,
che ha portato al ritiro delle deleghe (vedi a parte lettera di
Invernizzi, pubblicata su questo
numero).
Comunicazione che suscita
l’intervento del Cons. Fui del
Gruppo di Minoranza, per lamentare la mancata variazione
degli incarichi da parte del sin-
daco in sede di consiglio.
Replica il Sindaco dichiarando,
oltre il suo dispiacere per l’accaduto, che era sua intenzione
di precedere la comunicazione
di Invernizzi per informare il
Consiglio dell’avvenuto cambio
di rotta.
Segue altra breve comunicazione del Sindaco per dare notizia del premio concesso alla
Città di Alassio per “Dieci anni
di mare pulito”; affermazione
Alassio, 7.12.2007 - La consegna dei tre “Alassini d’Oro”. Da sin.: Mons.
Brancaleoni, vicario del Vescovo, il sindaco Marco Melgrati, seguono i tre
premiati: Pietro Cattaneo che ritira il premio a nome del padre Carlo
Cattaneo, pittore; Franco Quaglieni, presidente del Circolo Pannunzio; Carlo
Tomagnini, ex amministratore delal città. Seguono il consigliere Vinai, il presidente dell’A.V.A. Carlo Cavedini e il parroco di S. Ambrogio Don Angelo
De Canis. (ARTICOLO A PAG. 8)
(FOTO SILVIO FASANO)
Credo che ultimamente siano
state fatte anche troppe polemiche sulla mia esclusione dalla
giunta Melgrati e quindi in questo articolo mi limiterò a effettuare un resoconto dell’attività
da me svolta in questi anni.
Il Comune, dall’anno 2002, data che ha visto il trasferimento
delle funzioni autorizzative e gestionali in materia di demanio
marittimo alle Province ed ai
Comuni in ossequio al principio
di sussidiarietà, si è trovato a
gestire un territorio costiero
denso di attività con un numero
di concessioni demaniali marittime tra i più elevati tra i Comuni
liguri, senza specifica esperienza né risorse economiche ed
umane in aggiunta a quelle già
utilizzate per gli altri compiti di
istituto.
(continua a pagina 2)
(continua a pagina 2)
RINGRAZIAMENTO
Continua la tradizione
Alassio, Capodanno 2008 - Sempre più belli i fuochi artificiali che salutano il
Nuovo Anno. Dal molo Bestoso i turisti hanno potuto godersi uno spettacolo con motivi nuovi che hanno entusiasmato e sorpreso il pubblico che si è
riversato sulla spiaggia numerosissimo.
(FOTO SILVIO FASANO)
In occasione delle festività,
all’Associazione Vecchia Alassio sono pervenuti molti auguri.
RINGRAZIAMO TUTTI COLORO CHE HANNO INVIATO ATTESTAZIONI DI STIMA, AMICIZIA E SIMPATIA.
Ricambiamo di cuore, augurando a tutti un 2008 ricco di
soddisfazioni.
Il C.D. A.V.A.
AVVISO IMPORTANTE
GIOVEDI 31 GENNAIO - VENERDI 1° FEBBRAIO
Esercitazione di protezione civile
Terremoto
Il 24 dicembre la Banda musicale “Città di Alassio” guidata dal sempre presente ed impareggiabile Maestro G. Puerari, ha rallegrato la vigilia di Natale
presso la sede dell’A.V.A. con bellissime musiche tradizionali.
All’interno inserto speciale a cura dell’Assessorato
alla Protezione civile
QUOTE SOCIALI 2008
Durante l’Assemblea del
14-12-2007, è stato deciso l’importo delle Quote Sociali
SOCI EFFETTIVI
€ 22,00
SOCI ADERENTI
€ 19,00
SOCI AD. ESTERO
€ 24,00
“L’Alassino” in edicola € 2,00
alla copia.
Angolo
di
Daniele La Corte
Lezioni
di bilancio
L’anno trascorso ci ha riservato non poche sorprese. Chissà cosa accadrà nel 2008...
Fare previsioni è da maghi e
ciarlatani e con la fauna politica
che ci circonda anche la più
sensitiva cartomante avrebbe
grosse difficoltà. Può accadere
di tutto.
Negli anni trascorsi Alassio
ha gratificato personaggi sconosciuti, senza arte o posizione
alcuna, ribaltandoli sulla scena
politica. C’è stato addirittura
un assessore alla finanze che
non sapeva neppure, leggendo
un bilancio, la differenza tra residui attivi e passivi. Per diverse “lezioni” i funzionari comunali cercarono di spiegarglielo,
ma, dicono, nonostante la buona volontà non ci furono risultati soddisfacenti. La sua carriera sembra, però, essere andata avanti superando ogni
ostacolo, in barba alla semantica e alla tecnica dei conti economici. In fondo, in questo
Belpaesino tutto è possibile. Un
assessore può improvvisarsi
telecomunicatore immaginando che con tanti maxi schermo
sparsi per il centro si possa anche potenziare l’immagine e la
qualità delle spiagge. Per diventare potenti occorre avere visibilità. Allora la pensata migliore, alla maniera berlusconiana,
dopo aver aderito all’ideologia
“dellutriana” (intesa come
quella di Marcello Dell’Utri) un
rampante di casa nostra avrebbe avuto la brillante idea di far
disseminare per Alassio tanti
monitor giganti per far pubblicità e, un giorno, magari, far sapere al popolo che non disdegnerebbe la poltrona di Sindaco. Il primo cittadino in carica,
però, non avrà gradito....
Tutte cose del passato che
fanno tornare alla mente, occorre dirlo, anche il passato remoto. I più anziani ricorderanno i “giochini” del sedicesimo
voto, quando nei banchi della
massima assise comunale sedevano 30 consiglieri: c’era sempre il “furbetto” che, se non accontentato per incarichi e favori, minacciava il terremoto.
Maggioritario o proporzionale,
le cose non sembrano siano
molto cambiate. Un rimpasto
oggi, un rimpasto domani...
Ma il cambiamento? I pronostici, quelli fatti dai “sapientoni
di sempre”, mettono volentieri
in evidenza bilanci positivi
all’insegna delle molte cose fatte e di quelle ancora da fare. Ma
con quali garanzie? La continuità della coalizione che sembrava cullarsi nell’ovattato salotto della Casa delle libertà è
ormai cosa del passato. Oggi il
gioco è più difficile. Ex allenatori di squadre rivali sono tornati
in panchina pronti alla formazione di nuove squadre, anche
se con vecchi compagni di gioco. Forte è, più che mai, la fratellanza che garantisce alle
nuove compagini forniture di
squadra e compasso per far
“quadrare il cerchio” preparando così il terreno delle prossime elezioni.
Non importa se i bilanci hanno residui attivi o passivi. Chi
se ne frega! Il potere è dietro
l’angolo e per i soliti ingordi è
tempo di semina pensando a un
raccolto anticipato.
2
«L’ALASSINO»
Mercoledì 16 Gennaio 2008
CONSIGLIO COMUNALE (segue dalla prima pagina)
ASSEMBLEA ORDINARIA SOCI AVA (segue dalla prima pagina
che provoca ilarità nel gruppo di
minoranza, con riferimento alle
note vicende dei parziali divieti di
balneazione.
Segue la trattazione degli argomenti all’O.d.G. con le interrogazioni presentate dai Consiglieri
Testa e Canavese del Gruppo “
Alassio più tua!”, riguardanti i lavori del Centro Talassoterapico,
del parcheggio interrato nella
piazza Partigiani, ivi compresa la
sistemazione superficiale della
passeggiata con le cabine sottostanti e del fabbricato interrato ed
in elevazione nell’area ex giardino
“Cavalieri di Vittorio Veneto” in
corso di realizzazione.
La risposta viene dal vice sindaco Aicardi che, definendo pretestuose le interrogazioni e accorata preghiera di scaglionarle nel
tempo per non gravare oltre gli uffici comunali, illustra sul decorso
dei lavori e relative varianti sopravvenute, nonché la loro ultimazione che prevede nel giugno
del 2008 l’apertura del Grand
Hotel e nel dicembre 2008 l’apertura del Centro Talassoterapico.
Vivace la reazione degli interroganti, sia sulla presunta pretestuosità delle richieste che del
contenuto delle risposte, i quali si
dichiarano alla fine estremamente
insoddisfatti.
Il Cons. Canavese replica insistendo sulle opere eseguite in
difformità del progetto, la preoccupazione per il rischio di danni
economici al Comune e la incompletezza della relazione del vice
sindaco Aicardi.- Al punto che segue la modifica della normativa regionale in materia delle vendite di
fine stagione (saldi).La parola al
Consigliere Maiellano con la richiesta, pervenuta dai commercianti, di anticipare di qualche
giorno l’inizio dei saldi, cioè al 2
gennaio, al fine di sfruttare la presenza dei turisti che dopo
l’Epifania saranno rientrati ai loro
paesi. D’accordo sulla legittima
aspirazione dei commercianti
però, secondo il parere del cons.
di minoranza Fui e del cons. di
maggioranza Agostini, evitiamo di
fare diventare Alassio “Città dei
saldi”, citando anche il desbarassu
estivo, puntando invece sulla qualità del prodotto. La richiesta viene approvata all’unanimità.
Approvazione del regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’I.R.P.E.F.Relaziona l’Assessore Calò; si rende necessario un aumento di questa addizionale dallo 0,5 per mille
allo 0,8 causa la considerevole diminuzione dei trasferimenti da
parte dello Stato e nel rispetto del
patto di stabilità. È una scelta obbligata, continua Calò, tenendo
conto che dall’anno 2002 non ci
sono stati aumenti di imposte a
carico dei cittadini. Intervento del
cons. Boggiano per rimarcare il
mancato rispetto del patto di stabilità , da sempre raccomandato
dalla Minoranza, con richiesta di
quanto andrà ad incidere l’aumento di questa addizionale sulle
tasche dei contribuenti. Segue richiesta di emendamento da parte
La Vecchia Alassio si è occupata del problema parcheggi di
Piazza Stalla, pubblicando le lettere ricevute e raccogliendo le
firme di opposizione al progetto
comunale. Sull’argomento è
giunta in sede una lettera della
Soprintendenza di Genova (pubblicata in altro spazio su questo
giornale nel mese di Dicembre).
Nel 2007 vi sono state anche
occasioni di letizia: le serate
“Tra Musica e Poesia”, e “Ritruvammuse Insemme” ed anche il
pranzo sociale, sono stati momenti di aggregazione e di condivisione.
La Vecchia Alassio vuole anche avere contatti con i giovani
delle scuole: a novembre, per
esempio, gli alunni delle Elementari hanno partecipato a
“Un fiore su ogni tomba”, mentre alcuni contatti con la Direzione Didattica sono stati presi in
occasione del bando di concorso organizzato dalla Regione
Liguria e Consulta Ligure.
Sono state consegnate borse di
studio e libri a studenti meritevoli, oltre che ad alcuni sportivi.
Diverse mostre hanno avuto
luogo nella Sala Carletti dell’Associazione, tra cui quella ornitologica di Iebole-Giardini che ha
riscosso un enorme interesse.
Un importante accordo tra
l’A.V.A. e la Regione Liguria – tramite l’Agenzia Liguria Lavoro riguarderà la pubblicazione, per
quattro trimestri consecutivi su
del cons. Testa per fissare una soglia di esenzione a chi possiede la
sola casa di residenza e il minimo
di pensione, e per quanti hanno a
carico una persona diversamente
abile, con reddito o pensione pari
al doppio del reddito dichiarato,
utile alla sopravvivenza. Nella risposta dell’assessore Calò viene
precisato che una valutazione in
tal senso è difficile al momento, se
ne parlerà in apposita commissione, e che da parte del fisco già viene concessa esenzione a livello
nazionale per le fascie più deboli.
Il punto viene approvato dopo
aver respinto l’emendamento proposto dal cons.Testa.
Vertenza Comune di Alassio/ASL n.2 Savonese. Indirizzi in
ordine a proposta ASL. L’argomento viene relazionato dal sindaco Marco Melgrati: Finalmente,
egli dichiara, si chiude una annosa
questione e informa che nei primi
mesi del 2008 entrerà in funzione
il nuovo ospedale di Albenga. L’accordo con la ASL prevede il mantenimento dei lasciti al Comune di
Alassio, esclusi gli edifici Val
d’Olivo e Villa Flora. Quanto raggiunto è il massimo che ci si poteva aspettare, in quanto è l’unico
Comune, il nostro, che è riuscito
ad ottenere qualcosa dalle ASL.
Di parere contrario il consigliere
FUI che accusa questa Amministrazione e le precedenti di non
aver fatto abbastanza affinché venga conservato il patrimonio lasciatoci dai munifici Benefattori, dando
scarso e tardivo appoggio all’Avvocato Claudio Bottelli che si è battuto strenuamente per questa causa, e che si poteva ottenere di più.
Ribatte il Sindaco che questa
amministrazione, al contrario, ha
sostenuto l’avv. Bottelli in maniera egregia, e lo ringrazia per il suo
operato. Tra l’altro, aggiunge il
sindaco, una di queste proprietà
sita in Via Robutti, verrà adibita al
Centro Anziani essendo l’attuale
sede non più idonea in quanto a
spazio.
Lastrico solare Autosilo “Il
Pino” – sito in Alassio Viale
Hanbury-Cessione a favore della
Società proprietaria del diritto
d’uso del lastrico dietro corrispettivo. Dopo un emendamento proposto dal vice sindaco Aicardi in
materia di convenzioni, relaziona
l’Ass. Calò sulla richiesta di riscatto a favore della Società Computer
Group, dietro compenso fissato in
Euro 1.066.000 più adempimenti
connessi. La discussione si protrae con l’intervento dell’Ing.
Lagasio che illustra le fasi delle
trattative intercorse tra la società
ed il Comune. Il cons. Fui chiede
conferma che su detto lastrico si
possa costruire in futuro. Ottenuta risposta negativa si passa alla votazione con esito favorevole.
L’ultimo argomento riguardante
interventi sulla riqualificazione urbana della Piazza Partigiani, del
Grand Hotel e giardini Vittorio
Veneto con approvazione delle varianti alle norme di attuazione del
P.U.C. viene rimandato alla prossima riunione di Consiglio.
A.V.A.
RITRUVAMMUSE INSEMME 2007
dalle canzoni natalizie alla visitazione “retro” della musica leggera italiana. È seguita l’esibizione
alla chitarra di Luciano Raita, che
ha eseguito alcune canzoni del repertorio popolare alassino. La
cantante Miky Vernazza, alassina
di nascita e di “cuore” come si è
autodefinita, ha eseguito con la
maestria della sua voce esperta la
canzone “U caruggiu du Bertu” da
lei scritta e con la quale ha vinto
un Festival della Canzone Ligure,
ed altri vari brani di De André e del
folklore ligure. Infine Mario Meli,
ospite d’onore della manifestazione fin dai suoi esordi, ha avvinto il
pubblico con la sua calda voce
presentando noti successi internazionali.
Per quanto riguarda i poeti alassini, Luciano Raita ha letto una gustosa poesia di Bruno Santino
Pezzuolo, Paolo Ammirati ha presentato le novità della sua produzione poetica, sempre in evoluzione, e Antonio Boscione ha avvinto
il pubblico con la spontaneità e
l’abilità che lui possiede, di far rivivere il passato e presentarlo toccante ai cuori degli spettatori.
Infine l’autore della commedia e
regista dell’intera serata, Gianni
Croce, dopo aver catturato il pubblico con una sua poesia meditativa, ha letto una composizione del
Socio Fondatore dell’AVA e notissimo poeta Tommaso Schivo, assente per indisposizione, dal significativo titolo “Ciao!” Si è passati quindi all’assegnazione del riconoscimento “Alassini per il futuro” alle maestre della scuola
dell’infanzia di Alassio, nelle sue
quattro sezioni di Via Neghelli, Via
Gastaldi, Moglio e Solva. Come ha
fatto ben notare il presidente
Carlo Cavedini, mai il premio è stato così attinente come quest’anno, essendo assegnato a persone
che si occupano specificamente e
amorevolmente dei bambini piccoli, cioè proprio degli “alassini
del futuro”. La serata è stata degnamente chiusa dalla recita
dell’atto unico di Gianni Croce “A
(segue dalla prima pagina)
famia di Tantalè”. Quest’anno
Gianni Croce ha voluto riprendere
un suo vecchio lavoro, e rimodernarlo in varie parti. In realtà, poichè la commedia tratta dei vizi antichi degli alassini (il tantaleismo)
si è visto come il discorso dell’autore, iniziato anni fa, sia ancora e
sempre valido al giorno d’oggi.
Vivi applausi per tutti gli interpreti, che vogliamo citare in ordine
d’entrata: Nino Brusco, Giuliana
Basso, Lina Nattero, Pierino Bogliolo, Nino Moirano, Luisella Tonin, Mimmo Bogliolo, Augusto Bogliolo, Nino Bruzzone, Giorgio Gioberti, e Giovanni Parascosso. La
regia è stata di Augusto Soldi, le
scene di Astrid Hammond, i costumi di Marisa Brusco, le luci e
l’audio dei Croce Service. Suggeritore teatrale e brillante presentatore dell’intera serata è stato,
come avviene dalla prima edizione, Andrea Gallea. Al termine della manifestazione l’AVA ha offerto
un ricco rinfresco a tutti i numerosi spettatori presenti. Sono stati premiati il parroco di Sant’Ambrogio, don De Canis che per molti anni ha messo gentilmente a disposizione la sala parrocchiale
per le edizioni di “Ritruvammuse”,
Nello Aicardi, socio fondatore
dell’AVA e direttore responsabile
de “L’Alassino”, l’Assessore Zavaroni, in rappresentanza del
Comune di Alassio, che aveva
messo a disposizione il palasport,
la signora Margherita Mantica
dell’Agenzia Muratore, che come
negli anni scorsi ha curato e offerto gli addobbi floreali.
I premi, artistici disegni su ardesia, sono stati realizzati da
Giovanni Giardini come gli artistici piatti eseguiti in collaborazione
con Caterina Maggi Rabolli.
Fra gli omaggi presentati agli artisti della serata c’erano anche i
Baci di Alassio offerti dalla pasticceria Balzola, e contenuti in scatole che riproducono fedelmente le
antiche storiche confezioni del gustoso dolce alassino.
L.C.
“L’Alassino”, di notizie sul lavoro a favore dei giovani. Iniziativa
di grande interesse poiché attraverso gli articoli vengono fornite informazioni riguardanti
leggi e notizie varie sul mondo
del lavoro in Liguria.
Vi sono state alcune votazioni
per alzata di mano da parte
dell’Assemblea: proposta del
Direttivo di aprire un sito web
sull’Associazione, approvazione della relazione del Presidente
e di quella finanziaria da parte
del tesoriere Nino Brusco, l’aumento della quota sociale.
La ciliegina finale è stato l’annuncio del presidente Cavedini
circa l’acquisto da parte
dell’A.V.A. di due magazzini.
Sarà così possibile liberare la sede da una gran quantità di libri
ed altri oggetti ingombranti.
L’artista dal pennello magico,
Gianni Giardini, pubblica la seconda serie di “Alassio Sbirciata”, riproduzioni originali e
numerate. Chi volesse acquistarne può rivolgersi in sede.
L’Assemblea ha termine con
un applauso caloroso rivolto al
Consiglio Direttivo per l’intensa
attività svolta e la passione dimostrata: un plauso era stato rivolto ai componenti del Consiglio anche da parte dei Revisori
dei Conti Barbera, Boggiano,
Rizzo.
Non rimane che ingeggiare…
“Floreat Alaxium”.
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
La lampadina che dovrebbe illuminare il sottopasso che da
Via Sollai porta in Via Gastaldi è sempre inattiva, poiché posizionata in maniera da permettere che sia rotta o rubata. Crea,
pertanto, una zona di buio oltremodo pericolosa. Sarebbe
quindi opportuno provvedere quanto prima ad eliminare, nel
migliore dei modi, tale inconveniente.
Beppe Rizzo
LETTERA DEL CONSIGLIERE ROCCO INVERNIZZI (segue dalla prima pagina)
Nonostante ciò, occorre far rilevare come si sia fatto egregiamente fronte a tale situazione ed
invero non si siano mai verificati
veri disagi ma, anzi, siano stati
prodotti indubbi vantaggi all’Ente
stante il rapporto più vicino e diretto con i concessionari rispetto
al passato.
E ciò anche in conseguenza delle molte proposte ed idee avanzate dal sottoscritto e perennemente
seguite in prima persona, che hanno poi portato lustro a tutta la
Nostra Amministrazione, riscontrando il favore dei titolari delle
concessioni demaniali che hanno
meglio potuto soddisfare la richiesta turistica.
Come non ricordare ad esempio
che abbiamo potuto vantare di essere il primo Comune della nostra
Regione a garantire una gestione
organica e più efficace delle aree
demaniali marittime, comprensiva
di tutti gli aspetti in gioco (commerciali, urbanistici e di suolo
pubblico), mediante la redazione
ed approvazione di un Regolamento specifico sul Demanio
Marittimo, successivamente anche modificato ed integrato per rispondere alle esigenze riscontrate
sul campo.
Una veloce analisi analitica
dell’attività svolta riporta innumerevoli atti adottati dagli Uffici competenti sotto il diretto indirizzo
dello scrivente, tra gli altri basta ricordare gli annuali calcoli dei canoni demaniali; l’annuale rilascio
di centinaia di autorizzazioni relative a diverse tipologie di intervento su suolo demaniale; il rilascio di
nuove concessioni demaniali,
comprendenti alcuni titoli temporanei; l’invio a tutti i concessionari
di appositi modelli da sottoscrivere per provvedere alla registrazione presso l’Agenzia delle entrate
del rinnovo ex lege delle concessioni relative al biennio 2002-2003;
il successivo rinnovo di tutte le
concessioni demaniali in essere
(quasi trecento); la riorganizzazione del servizio di elioterapia, sia
durante che al di fuori della stagione balneare.
Come sopraccennato, diverse
sono state anche le iniziative ideate dal sottoscritto e volte direttamente a snellire l’azione burocratica in favore degli operatori del
settore, iniziative che sono state
ovviamente accolte con entusiasmo e plauso da questi ultimi con
beneficio per tutta l’Amministrazione. Anche in questo caso, a titolo esemplificativo, rammento le
modifiche apportare per il rilascio
dei certificati di solidità e idoneità
igienico sanitaria degli stabilimenti balneari.
Novità fondamentale è poi stata,
cambiamento fortemente voluto e
perseguito dal sottoscritto, l’innovazione inserita all’art. 28 comma
1, del Regolamento D.M. relativa al
montaggio annuale delle strutture,
la quale ha previsto la possibilità
di montare le strutture balneari in
seguito alla sola presentazione in
Comune di un atto notorio nel
quale il concessionario dichiara
che il montaggio delle attrezzature avverrà senza variazione rispetto alla sistemazione precedentemente già approvata dalla
Commissione edilizia. Tale iniziativa ha senz’altro prodotto grandi
vantaggi anche in altri settori comunali, vedi quello dell’Edilizia
privata, sgravando gli uffici comunali e la Commissione Edilizia,
notoriamente sommersa di incombenze, dall’iter di approvazione e rilascio annuale di circa
duecento e più titoli edilizi.
Quanto sopra in relazione a
quello che forse può essere definito l’ordinario compito di istituto di un ufficio pubblico volto a
garantire il normale svolgimento
dell’attività. Ma notevole è stato
altresì il lavoro straordinario teso
ad ampliare e migliorare la qualità
delle aree demaniali marittime
del Nostro Comune, con attività,
lavori ed iniziative che, investendo gli interessi demaniali marittimi, mi hanno visto lavorare in prima persona a livello decisionale e
gestionale.
Eccone solo alcuni:
l’installazione nel tratto di
spiaggia compreso tra il Pontile
Bestoso e l’Hotel Milano del sistema sperimentale per la protezione
dell’arenile denominato Beach
Management System (B.M.S) con
finanziamento regionale pari al
50% della spesa sostenuta;
in collaborazione con la Soc.
“Marina di Alassio S.p.A.” la gestore delle aree portuali per conto del
Comune nonché la riorganizzazione e la sistemazione degli spazi
portuali (es.: razionalizzazione dei
parcheggi, manutenzione diga foranea, area di manovra sul risvolto
di testata del molo, nuovo banchinamento per approdi);
sono stati effettuati diversi interventi di manutenzione straordinaria e di completamento della
berma antistante il Torrione;
è stato realizzato un piano di
berma sommerso e sono stati spostati gli scarichi delle acque bianche presso il pontile Bestoso e
successivamente è stato vagliato
e setacciato l’arenile degli stabilimenti balneari limitrofi all’area di
intervento;
si è provveduto, intervento davvero strategico unico nel genere e
dagli ottimi risvolti dinanzi all’opinione pubblica, all’utilizzo del materiale sabbioso proveniente dallo
scavo di Piazza Partigiani (circa
10.000 mc di materiale), per l’effettuazione di un ripascimento sul litorale a conclusione di complicati
e arzigogolati iter di ottenimento
delle autorizzazioni regionali e da
parte degli Uffici ARPAL competenti per territorio;
la realizzazione di un molo in
massi naturali in zona Sant’Anna
con contributo regionale pari a
200.000,00 euro, ovvero 4/5 della
spesa totale, opera che ha inconfutabilmente giovato alla condizione morfologica della spiaggia tra le
più caratteristiche e pregiate del
nostro golfo.
Ma altre ancora sono state le attività che hanno visto impegnato il
sottoscritto nel corso dei suoi
mandati. L’impegno per l’annessione al patrimonio comunale del
comparto a mare di Piazza Partigiani previa classifica demaniale,
atto indispensabile per la conclusione degli accordi con l’impresa
esecutrice della nota ristrutturazione della piazza cittadina, e l’impegno durante le innegabili ed innumerevoli riunioni svoltesi con i
concessionari frontisti della piazza stessa, onde arginare il comprensibile malumore derivante
dall’indubbio disagio patito dalle
loro attività commerciali nel periodo di apertura del cantiere.
L’intervento diretto presso gli
uffici regionali di sanità pubblica e
quelli dell’ARPAL per ovviare
all’interdizione dalla balneazione
di circa 1 km di costa alassina in
piena stagione balneare in conseguenza del rilevato inquinamento
delle acque marine. Solo un’adeguata coordinazione tra tutti gli uffici preposti ed una pronta e concreta intercessione nel merito
hanno permesso di scongiurare tale possibilità salvando la stagione
estiva della nostra città il cui pericolo era stato anche più volte paventato sui quotidiani.
Ancora, e credo nuovamente
unico nel genere, il progetto totalmente da me concepito ed ideato,
di installare quale difesa della costa, una soglia subacquea in tessuto di polipropilene per una estensione di circa 800 ml. mediante la
collaborazione tra Comune e concessionari degli stabilimenti balneari frontisti dell’opera, dal sottoscritto organizzati sino alla costituzione di apposito Consorzio.
Il progetto, approvato con l’istituto della conferenza di servizi, sta
già dando ottimi risultati, come si
evince sia dalla prima campagna
di monitoraggio nonché dalle entusiastiche espressioni di apprezzamento dei concessionari coinvolti, talmente appassionate da
trascinare nella sperimentazione
della soglia anche i limitrofi concessionari di arenili che hanno già
informalmente manifestato la volontà di proseguire nell’opera iniziata dai propri vicini, sempre con
l’appoggio ed il patrocinio del nostro Comune.
La recente risoluzione del problema del sequestro da parte della
Procura di numerosi dehors, resa
possibile grazie al fatto che gli interessati erano in possesso delle
necessarie concessioni demaniali.
In ultimo ma non certo in ordine
di importanza, i due progetti di uti-
lizzazione delle Aree Demaniali
Marittime del nostro Comune, entrambi realizzati quasi interamente e per volontà del sottoscritto,
da personale dell’Ente adeguatamente incentivato e premiato, con
indubbi vantaggi di risparmio economico per il bilancio comunale.
Alla data odierna il secondo progetto presentato al vaglio della
Regione Liguria ha ottenuto il previsto nulla osta ed attende solamente di essere approvato dal
Consiglio comunale prima di divenire operativo e soddisfare, oltre
alle esigenze di molti privati comunicate nel corso degli anni e
che ora potranno essere appagate
con tanto di assenso regionale, anche le necessità dell’Ente. Infatti le
concessioni demaniali marittime
in capo a quest’ultimo verranno
riorganizzate così da assicurare
uno sfruttamento più equilibrato
ed economicamente vantaggioso
degli arenili.
Tanto è stato realizzato negli ultimi 5 anni con indubbio sostegno
da parte dell’Amministrazione tutta e con il diligente e competente
lavoro dei funzionari Comunali
che mi hanno sempre coadiuvato
negli aspetti più strettamente tecnici e professionali, ma anche con
l’indiscutibile prodigarsi del sottoscritto in ogni modo e tempo a beneficio della cittadina e della considerazione della Nostra Amministrazione.
E tanto rimane ancora da fare in
questo campo rammentando che
il Demanio Marittimo, gli arenili, la
spiaggia sono innegabilmente un
bene primario per la Nostra città
ed il volano della sua economia anche edilizia e turistica, in quanto
sono il mare ed il clima che attraggono ad Alassio turisti e nuovi investitori.
La continua preservazione, valorizzazione e rivalutazione del
Demanio Marittimo rimangono
ancora, oggettivamente, aspetti
primari di una saggia politica di
governo.
Ma il mio impegno ha riguardato
anche un altro settore della vita
amministrativa locale ovvero il
settore dell’informatica che grazie
all’impegno dei funzionari responsabili è oggi diventato punto strategico per la promozione turistica
della nostra città nonché un utile
strumento in grado di fornire servizi a tutti i cittadini, e tutto questo
grazie alla creazione del sito internet, primo motore promozionale
con quasi un milione di contatti
all’anno. Recentemente il sito ha
vinto il primo premio a livello nazionale nell’ambito del eContent
Award Italy per l’anno 2007.
Concludo con la certezza che i
cittadini alassini sapranno giudicare da soli l’operato dei propri
amministratori.
Il Consigliere Comunale
Dott. Rocco Invernizzi
Mercoledì 16 Gennaio 2008
3
«L’ALASSINO»
DA “L’AVVENIRE DI ALASSIO” LAVORI IN CORSO: CRONACA DI ANDATE: MESE DI GENNAIO 2008
Dopo 120 ANNI…
CAP. 2° Fra 120 anni? Forse…
Sempre nel “Supplemento
straordinario” al N° 4 del 1890
del bimensile “L’avvenire di
Alassio” (di cui abbiamo dato
notizia nel numero scorso de
L’Alassino) rileggiamo un articolo interessante di un ospite particolare della nostra città, forse
un Inglese (allora erano molti i
“vedutisti” inglesi di passaggio e
gli ospiti d’oltre Manica) che volle restare anonimo e si firmò con
lo pseudonimo “tuo Touriste”.
Nella sua lunga e dettagliata analisi sul clima della nostra città e
della baia, rilevato durante i brevi giorni di sosta e di “peregrinazione attraverso la bella Italia”,
l’ospite sconosciuto scrive: «Ho
che il Grand Hotel e il Mediterranée... «con i loro grandiosi terrazzi, con le loro incantevoli vedute e i giardini ameni» e si lamenta che manchino passeggiate, all’infuori di una, ma «anche
questa è mal tenuta e sembra essere stata eseguita con un criterio così opposto ad ogni sentimento del bello, da riuscire una
cosa meschinissima, mentre
avrebbe potuto essere splendida» (Di quale passeggiata abbia
inteso parlare non siamo riusciti a capire) Anche le critiche
continuano. «Ho cercato un
Caffè, ma ho trovato solo un botteghino» e aggiunge: «Allora capisco perché ad Alassio ci si ven-
Alassio Progetta con i
Giovani-Progetto Yepp
Venerdì 14 Dicembre, presso l’Auditorium della Biblioteca Civica “Renzo Deaglio” si
è tenuta la presentazione del
Progetto Yepp (Youth Empowerment Partnership Programme – Progetto di Sviluppo di Comunità per i giovani e
con i giovani) ai giovani alassini e sono state raccolte le
prime adesioni al Gruppo di
Supporto.
La prossima riunione è
prevista per il giorno 11 Gennaio, alle ore 17.00 presso il
Palalassio (Via San G. Battista, 31).
Rinnoviamo l’invito alla
partecipazione al Gruppo di
Supporto, che prevede riunioni quindicinali e che ha il
compito di occuparsi della
concreta realizzazione del
progetto.
Per informazioni, è possibile rivolgersi alla Dott.ssa
Francesca Parodi (Coodinatrice Locale del Progetto
Yepp) – Servizio Politiche
Sociali tel. 0182.602228.
L’Assessore alle
Politiche Sociali
Dott.ssa Loretta Zavaroni
Favole di Natale e di Capodanno
Mio nonno, tanti anni fa, mi
raccontava la favola di un paese
in cui il sindaco era piccolo di
statura, e a dar retta a ciò che lui
stesso diceva, misurava al massimo un metro e sessanta di altezza. Pertanto era solito scegliere assessori più bassi di lui; e
se per caso ce n’era qualcuno
più alto, che magari gli era utile
per esperienza e professionalità, lo obbligava a camminare
accanto a lui un po’ piegato verso terra, o, nelle strade con marciapiede, il sindaco sul marciapiede e l’assessore accanto, ma
con i piedi sulla strada. A rischio, tra l’altro, di essere investito da qualche autovettura di
passaggio. Soprattutto il sindaco voleva che tutti gli assessori
camminassero con la testa bassa, lasciandosi guidare da lui. E
se qualcuno, anche sommessamente, gli chiedeva di poter vedere, anche solo un poco, la
strada da percorrere, magari
per aiutarlo a superare qualche
ostacolo, si adombrava subito, e
gli chiedeva, molto gentilmente,
di dimettersi di autosospendersi, di sparire dalla circolazione.
Se, invece, l’assessore, recalcitrante, insisteva per continuare
a seguirlo, metteva in atto una
tecnica più raffinata, delicata ed
umoristica per convincerlo.
Con un sottile seghetto, che
portava sempre ripiegato in tasca, il sindaco segava una o due
gambe della sedia dell’assessore, in giunta. Perciò quando il
suo collaboratore, dalle idee indipendenti, cercava di sedersi,
si trovava inevitabilmente
col… posteriore a terra; e dopo
un paio di tentativi, rinunciava
serenamente a quei voli pindarici, e tornava, educatamente, a
farsi gli affari suoi. Così tutti
(meno forse uno) erano felici e
contenti; e non c’era neanche
un bambino che gridasse che il
re era nudo.
Mio nonno poi mi raccontava
un’altra favola, in cui mi parlava
di un paese piccino picciò, dove
il podestà (allora si chiamava
così) aveva regalato benignamente ad una ditta un albergo
abbandonato da Dio e dagli uomini, col patto che l’impresa lo
restaurasse, se lo godesse per
novantanove anni, e, forse vergognandosi perché il regalo era
piccolo e modesto, aveva aggiunto (come facevano a quel
tempo i macellai con l’osso per il
brodo) anche la piazza vicina,
purché la ditta sistemasse la
piazza stessa, mettesse a disposizione (a pagamento) del pub-
blico il primo piano di garage costruiti nel sottosuolo, e si vendesse tranquillamente gli altri
piani di box privati.
Ma a un certo momento la ditta ci ripensò (chi è che non ci ripensa ogni tanto) e disse: “Il regalo che mi hai fatto è povero e
scarso. Un albergo, tre piani di
garage sono un’elemosina. Io ho
lavorato bene, in fretta, impiegando metà del tempo concesso". Veramente ai cittadini non
sembrava così, ma a quel tempo
non c’erano gli orologi, e il campanile della chiesa era vecchio e
malandato. “Perciò – continuò la
ditta – mi devi ancora dare questo, e quello, e forse anche
quell’altro; fai questo piccolo
sforzo, e saremo tutti contenti!”
Io non so come finiva questa
favola, perché ogni volta che
mio nonno me la raccontava, io
mi addormentavo prima del termine, e lui, un po’ seccato ogni
sera voleva ricominciare da capo. Quindi altro non posso dirvi.
Se qualcuno però sa come finisce questa favola me la racconti;
magari quando ci incontriamo
per la strada. Io vengo spesso ad
Andate, a visitare questo paese,
baciato dal sole e dalla fortuna.
Luca Caravella
Davanti al lido.
voluto rendermi conto di una località che mi era stata additata
come concorrente delle stupende stazioni climatiche, quali
Hyeres, Cannes, Mentone e
Sanremo, i più eleganti fra i soggiorni invernali d’Europa...»
L’articolo è tutto un entusiastico elogio ad Alassio... «Confesserò subito, e francamente, la
maraviglia che ho provato nel
constatare la straordinaria dolcezza di questo clima e la sua benefica salubrità, dovute ad un
fortunato concorso di circostanze, le quali ai vantaggi delle tanto vantate condizioni climatiche
di questa magnifica Riviera aggiungono altri speciali vantaggi
di natura tutta locale». E continua con enfasi, ma con palese
convinzione: «L’aria purissima,
impregnata di lievi esalazioni
marine e degli aromi volatili che
si sprigionano copiosamente
da numerose piante, costituenti una ricca flora propria di latitudini ben più equatoriali... (e i
nostri attuali Amministratori
vorrebbero tagliare, mozzare
quelle poche rimaste...) è semplicemente balsamica. Le notti
soprattutto sono rimarchevoli
per la tranquillità degli elementi meteorici... Tutte queste doti
e la pittoresca originalità del
luogo, improntata di una bellezza direi quasi poetica, mi hanno
fatto trovare stranissimo che
Alassio non sia maggiormente
conosciuta e quivi non affluiscano in più gran numero i pellegrini del Nord!»
Proseguendo nella sua analisi,
esalta l’Hotel Suisse “eccellente
per la centralità della sua posizione e per la precisione e la diligenza del servizio”. Ricorda an-
ga ancora poco» ed aggiunge:
«Ma sarebbe ingiustizia dipingerla al forestiere sotto un
aspetto sfavorevole... Anzi è una
simpatica cittadina ma voglio
che le mie osservazioni servano
di stimolo ai suoi abitanti e specialmente ai loro Capi... (noi
speriamo che anche oggi leggano queste righe...) e li inducano
a scuotere la loro evidente indole a trarre partito dai preziosi tesori, di cui la natura si è mostrata tanto prodiga verso questa terra privilegiata… che potrà diventare col tempo uno dei
più graditi soggiorni invernali”.
Parla poi della nostra spiaggia
“vasta e bellissima, che mi assicura essere unica in Italia e la
più apprezzata dagli amatori
dei bagni di mare»
E finisce per dire che «al perfezionamento della città altro
non manca senonché quello
che, con l’energia, può produrre
l'iniziativa dei volenterosi» e
conclude col sentirsi «un vero
amico di Alassio ed auspico che
ciascuno possa portare la sua
parte all’innalzamento dell’edificio sociale, così che la nobile ed
umanitaria missione sopra la
terra sarà raggiunta»
Una bella “lezione” davvero
nella quale (donde il titolo del
presente articolo... “Forse”)
l’autore, ad un certo punto, si
pone una domanda: «Ho domandato se ad Alassio vi era un
teatro e mi fu risposto che è in
progetto»... In progetto, già in
progetto, proprio come oggi…
nel 2007...
E, forse, se ne parlerà fra altri
centoventi anni… Forse...
Tommaso Schivo
“Torre Adelasia”
L’AMORE grande di un tempo lontano,
torna presente al TURISTA che attonito osserva la piccola TORRE.
Un sentimento intenso lo riporta nel passato, e la torre diventa molto Grande dalla
sensazione ricevuta.
Una dolce MUSICA sale alta nel CIELO,
per ricercare la musica di Quel tempo, che
lentamente ritorna a noi nell’ECO dolcissima
e SOAVE della STORIA.
L’ANTICO e RECONDITO AMORE è ancora qui, ma LIBERO e Vuole sussurrarci con le
parole di una MUSICA bellissima, che la vera
LIBERTÀ, si avrà quando i “SENTIMENTI
UMANI”, saranno in pieno accordo con la
REALTÀ dell’AMORE.
Quell’AMORE che VIVE sempre e non
MUORE mai.
Sauro Pelagi
I RESTAURI IN S. AMBROGIO CIMENTO INVERNALE 2007
Una lodevole e meritevole iniziativa
Il 2007, appena trascorso, ci
ha consegnato l’edificio ecclesiale della nostra Parrocchia
quasi completamente restaurato nei suoi affreschi, nei dipinti, negli altari. Occorreranno ancora diversi mesi per
poter ammirare il risultato finale di quest’opera che tramanderà ai posteri un luogo di
culto degno del suo nome:
Parrocchiale di Sant’Ambrogio.
I lavori, iniziati nel 2006, hanno attraversato molteplici fasi.
Sono stati necessari studi approfonditi per individuare quali interventi sarebbero stati necessari per conservare le opere d’arte senza inficiarne gli
elementi artistici preesistenti e
ciò è stato possibile grazie ai
continui contatti con la Sovrintendenza alle Belle Arti di
Genova e la Curia Arcivescovile. Oggi, chi entri in S. Ambrogio, non può fare a meno di
alzare lo sguardo e soffermarsi
ad ammirare la volta centrale,
l’abside, la cupola, la navata laterale destra, senza rimanere
affascinato dai colori, dai disegni, dagli stucchi, dalle dorature, che con grande professionalità e meticolosità le restauratrici hanno riportato alla loro
primordiale bellezza. Un lavoro certosino, certamente, che
ha richiesto mesi di lavoro, che
alla fine diventeranno tre anni.
Ma ne valeva la pena, dobbiamo dire, sì, perché la Casa di
Dio ha bisogno anche di questo. Poiché l’Arte è espressione
di Fede. Infatti, quando l’Arte è
diventata cristiana, essa si è
posta al servizio della Fede,
che è stata pervasa da un impulso tremendo, grande. L’Arte
ha servito la Fede proprio perché ha aiutato la Fede ad esprimere dei Misteri, suggestionando l’animo dell’uomo, lo spirito
dell’uomo, affinché egli potesse in un certo senso capire la
loro intima essenza, non con la
ragione ma intuirli con lo spirito. Ecco perché l’Arte al servizio della Fede è stata uno strumento in mano alla Chiesa, che
ha così avuto la capacità di comunicare, di sorreggere, di guidare. In altri termini l’Arte ha
avuto e continua ad avere la capacità di suggestionare, di aprire, di spalancare il cuore degli
uomini. Tutto ciò perché l’Arte
nel suo vero senso, nella sua
vera natura è un dito di Dio
messo nel cuore degli uomini.
L’Arte al servizio della Fede e la
Fede al servizio dell’Arte.
Ma poiché, come dicevano
gli antichi saggi latini, “homo
sine pecunia, imago mortis”,
bisogna anche considerare
che senza il supporto finanziario i lavori non avrebbero potuto avere luogo. La Parrocchia di Sant’Ambrogio ha dovuto sopportare uno sforzo immane poiché gli imprevisti non
sono mancati, i lavori hanno
dovuto affrontare tempi lunghi, le dorature hanno avuto
costi notevoli. Anche i disagi,
diciamolo, sono stati accettati
con paziente sopportazione.
Un ringraziamento sincero e riconoscente va rivolto a tutti
coloro che hanno contribuito
con le loro preziose offerte a
dare un aiuto concreto alle ingenti spese. Un grazie dal
profondo del nostro cuore lo
rivolgiamo al nostro amatissimo Parroco Mons. Angelo De
Canis che ha dimostrato sensibilità e dedizione nel voler
prendersi cura, non solo
dell’edificio parrocchiale, ma
di tutti gli altri inglobati nella
Collegiata. Vogliamo mettere
soprattutto in evidenza lo sforzo organizzativo di “Don
Angelo” per gli eventi che hanno caratterizzato la “Grande
Festa” per il raggiungimento
dei 500 anni dalla Consacrazione della Parrocchia: i Missionari, le conferenze, gli incontri di vario genere, i concerti, le riunioni di lavoro, il catechismo, e tanti altri avvenimenti grandi e piccoli che fanno di questa Comunità di
Fedeli un centro di grande fervore e partecipazione culturale e spirituale.
La quarantacinquesima edizione del Cimento Invernale di
Alassio, che si è svolta la mattina del 26 dicembre 2007 sulla
spiaggia antistante l’Hotel
Mediterranee, ha visto la partecipazione di oltre duecento ci-
Il premio al cimentista più
maturo è stato consegnato ad
Attilio Chiodo, classe 1923 di
Sanremo e Daniele Casablanca, cinque anni di età, proveniente da Cinisello Balsamo, ha
ricevuto il premio quale cimen-
Alassio, 26.12.2008 - Il tradizionale tuffo in mare del 45° Cimento invernale
organizzato dalla Società Nazionale di Salvamento: 208 pertecipanti. I più
giovani i fratellini Daniele e Lisa Casablanca di Milano rispettivamente 6 e 8
anni: i più anziani l’84enne Attilio Chiodo di Sanremo e la 83enne Raffaella
Airone di Genova. Temperatura esterna 12 gradi, dell’acqua 15 gradi.
FOTO SILVIO FASANO
mentisti (208). La temperatura
esterna era di 14 gradi e quella
del mare di 12 gradi. È stato l’elicottero dei Carabinieri, alle ore
11,23, a dare il segnale d’avvio ai
tanti coraggiosi che hanno festeggiato Santo Stefano con il
tradizionale tuffo in mare. A vigilare sui cimentisti c’erano le
imbarcazioni di tutte le Forze
dell’Ordine di Alassio.
Ad annunciare i vincitori della manifestazione, organizzata
dalla Società di Salvamento di
Alassio, è stato lo speaker ufficiale, Franco Branco. Hanno
consegnato i premi il Sindaco di
tista più giovane.
Il premio alle donne è stato consegnato, dal presidente
dello Zonta Club Alassio-Albenga, Piera Olivieri. Il premio alla cimentista più matura è andato alla genovese Raffaella
Airone, veterana del cimento di
Alassio, classe 1924 e quello alla
più giovane è stato assegnato
a Lisa Casablanca, anni nove, di
Cinisello Balsamo.
La colonna sonora del cimento invernale di Alassio, anche
quest’anno è stata garantita dal
Complesso Bandistico Città di
Alassio, che, dopo aver sfilato
Beppe Rizzo
Alassio Bagni Méditerranée, 26.12.2007 - I partecipanti al tuffo del tradizionale cimento invernale di nuoto ripresi dalla passeggiata. L’elicottero dei
Carabinieri ha abbellito la manifestazione.
(FOTO MARCO FASANO)
RINGRAZIAMENTO
L’Assessore alle Politiche
Sociali, Dott.ssa Loretta Zavaroni, desidera ringraziare sentitamente il Lions Club di Alassio
e il Sig. Angelo Parolini, per aver
donato agli anziani ospiti della
Casa di Riposo Comunale “Poggio Fiorito” una telecamera, che
potrà essere utilizzata per riprendere i momenti di festa e le
attività svolte all’interno della
struttura.
Alassio, Marco Melgrati, il Vice
Sindaco, Gianni Aicardi e l’Assessore Piero Rocca.
Il sedicesimo Trofeo Pino
Cosso, che viene ogni anno assegnato alla società più numerosa è andato alla Nuotatori del
Tempo Avverso di Genova.
per le vie cittadine, ha animato
la festa con classici brani del repertorio bandistico.
Ospite eccezionale di questa
quarantacinquesima edizione è
stato il maratoneta Marco Olmo.
Lu. Ca.
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Edilizia in collina
Anno nuovo
problemi vecchi
In questo periodo mi è capitato
di leggere tre interessanti articoli
riguardanti le opere edilizie in atto sulle colline di Alassio.
I tre articoli sono pubblicati sul
N° 11 de L’Alassino e sulla Stampa
di Torino dei giorni 15 e 16
Dicembre 2007.
L’allarme lanciato tramite questi articoli dimostra che c’è una
realtà in pericolo che merita l’attenzione di tutti.
“Sono un artigiano edile ormai
in pensione, che negli anni ‘60 ha
costruito in Regione Fenarina, la
propria casa di civica abitazione
ed altre per parenti e committenti, sempre tra quel verde ricco di
pini marittimi e di tranquillità.
Con la cementificazione della
collina le necessarie movimentazioni di mezzi pesanti non idonei
alla larghezza della strada - soprattutto all’altezza del civico 37
di Regione Fenarina - hanno creato seri problemi al mio fabbricato
ed al muro di contenimento della
strada stessa.
Non entro nel merito se la concessione edilizia rilasciata a suo
tempo sia organica con le esigenze della Comunità Alassina o se le
regole siano state rispettate, perché non possiedo le necessarie
informazioni, né la giusta competenza; posso dire però che la viabilità in quella zona, non consente, né consentiva in passato, il
traffico oltre una certa misura e
portata, come quello che da alcuni anni sta subendo.
L’amministrazione Comunale
da me informata non ha saputo
provvedere alla tutela dei diritti di
alcuni cittadini.
La mia colpa è di aver osato chiedere il risarcimento dei danni subiti ma forse, in questi chiari di luna è pretendere troppo. Finora ne
ho soltanto ricavato tante spese,
frustrazioni a non finire e, l’umiliazione di sentirmi impotente.
Entrare in argomento quindi,
oltre essere pertinente mi è sembrato doveroso”.
Grazie dell’accoglienza e,
ringraziandoVi per la sensibilità
su questi gravi problemi del territorio, cordialmente saluto.
La Legge non ammette ignoranza, o è come la pelle del coniglio?
O va interpretata?
Mi riferisco a quello che è successo l’autunno scorso ad
Alassio. Prima sono state date
concessioni a ristoratori e bar
sotto forma di spazi per ampliare
verande, Dehors, e Bar. Poi improvvisamente queste concessioni sono state revocate, poi
nuovamente concesse, come è
possibile provocare tutto questo
subbuglio? Non esiste un
Consulente capace di indicare la
giusta interpretazione delle
Leggi per non creare questi malintesi che gettano nella costernazione molti ristoratori?
Qui non si tratta di “Fumus
Persecutions” ma di interpretare
le Leggi secondo le regole prestabilite. Ce lo auguriamo in questo
scorcio di anno nuovo (quando
la lettera sarà pubblicata saremo
nel 2008)
Nel 2008 ricorrerà il 60° anniversario della promulgazione
della Costituzione Italiana, che è
stato un salto di qualità nell’ordinamento istituzionale della
Nazione dopo l’arretramento dovuto al sistema totalitario. C’è un
articolo della Costituzione il N°
21 che cita: “TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO E OGNI ALTRO
MEZZO DI DIFFUSIONE…” Ma
quando si scrive qualche cosa ha
molto più valore se è firmata. È
questa una forma di coraggio a
conferma delle proprie idee.
Sarebbe il caso che qualche personaggio “altolocato” facesse
sentire il suo parere abbandonando il conformismo dell’epoca
in cui viviamo. Mi riferisco esclusivamente a problemi riguardanti la Città di Alassio e non andandoli a cercare da altre parti.
Cerchiamo con la proliferazione delle idee un effettivo progresso nel bene della città.
Luciano Arosio – Angela Malco
Francesco Trazzi
AGEVOLAZIONI
Parcheggi in
abbonamento
La Ge.s.co. s.p.a. comunica che a
partire dal 14.01.2008 sarà possibile acquistare, presso i propri uffici
in Via S. Giovanni Battista n. 31, abbonamenti mensili rivolti ai lavoratori dipendenti non residenti.
Tali abbonamenti, in vendita in via
sperimentale al prezzo di 70 euro,
sono stati ideati con l’ottica di venire incontro a tutti coloro che lavorano quotidianamente nel comune di Alassio ma non possono
godere delle speciali tariffe dedicate ai residenti e verranno rilasciati dietro presentazione di una
dichiarazione del datore di lavoro
e del libretto dell’auto.
Si rende noto altresì che, per
agevolare la sosta durante il periodo invernale, a partire dal 14.01.08,
i parcheggi di via Roma saranno a
pagamento solamente nei giorni
festivi e prefestivi.
Cogliamo inoltre l’occasione per
ricordare che, a partire dal primo
Gennaio, è possibile rinnovare
presso gli uffici Ge.S.Co. i bollini
per i residenti validi per il biennio
2008-2009 e che gli stessi residenti
potranno acquistare un abbonamento mensile, sempre in via sperimentale, alla tariffa di Euro 50,00.
È sempre bello
tornare a casa
Molte volte per non affrontare
le preoccupazioni quotidiane si
decide di andare via il più lontano possibile. Sembra di essere arrivati in paradiso; un mare infinito, senza orizzonte. Piante in abbondanza che rallentano la furia
di un vento caldo che non disturba. I primi giorni passano presto,
forse troppo presto! Poi l’incanto
scema e si ricomincia a pensare
al ritorno. Nel sogno sembra che
anche da noi tutto funzioni improvvisamente a meraviglia. Il
mare pulito è colmo di gustosi
pesci; musica, canti e risate che
non sono rumore ma melodia. Il
problema “verde” non c’è più
perché sono state messe piante
anche dove non ci sono mai state. Le colate di cemento si sono
fermate ed hanno lasciato posto
a spalliere di fiori variopinti. Il
sogno tante volte è solo illusione
ma la speranza è anche l’ultima a
morire. Posiamo i piedi per terra
e non addebitiamo quelli che sono i nostri errori al caso. Ricordiamoci che il bello o il brutto
delle cose sta solo nelle mani di
noi uomini che abbiamo il difetto
di non voler mai riconoscere i nostri peccati.
Fernanda
Mercoledì 16 Gennaio 2008
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
A proposito di turismo
Spett. Redazione dell’Alassino
Approfitto dello spazio che
date a noi lettori per esprimere
i miei complimenti alla Giunta
Comunale, al Sindaco e a chi si
è occupato dell’allestimento
del Capodanno 2008. Sono nata ad Alassio, vivo e lavoro qui
ma è stato il primo anno in cui
vi ho trascorso la notte di San
Silvestro. Un fiume di gente, la
musica in piazzetta, tantissimi
locali e lo spettacolo pirotecnico… Abbiamo la fortuna di abitare in una località splendida, e
speriamo che, come la scorsa
notte, si cominci a capire che
per ricevere bisogna anche dare. I turisti vengono volentieri
ma l’offerta deve cambiare.
Dobbiamo azzardare, durante i
periodi di crisi bisogna investire, sperare in un domani migliore e smetterla di pensare
che la gente venga ad Alassio
per la sabbia fine e perché ci
sono stati gli Inglesi all’inizio
del 900.
Ormai vendono i Carabi a 499
€ la settimana e, se permettete,
anche senza storia e senza
Inglesi, l’offerta turistica è eccellente in ogni sua parte: Ci sono stata spesso e volentieri,
non parlo per “sentito dire”…
Non dobbiamo vivere di ricordi, ma pensare al futuro e a
rendere visibile sul mercato
estero il nostro paese avendolo prima pareggiato all’offerta
internazionale.
Cordialmente
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Le palme di Piazza Partigiani
Com’erano…
Laura Oliveri
La famiglia
È il nucleo dove la vita nasce
e si svolge e per mezzo del quale continua. Niente è più bello
che lo svegliarsi la mattina e
cantare la propria gioia (come
fa il gallo con il suo allegro
chicchirichì, ringraziando Dio
del risveglio e correre a salutare i propri cari con un affettuoso “buongiorno, hai dormito
bene?”, felici di rivedersi dopo
che il sonno della lunga notte
che ci ha impedito di tenerci in
contatto visivo. Si comincia la
nuova giornata e la si continua
assieme per godere con gioia
la vita che ci viene data giorno
dopo giorno, e che deve essere vissuta minuto per minuto
così come Maria, Giuseppe e
Gesù ci hanno dato ad esempio. Il concetto cristiano della
famiglia mi ricorda una orchestra sinfonica dove i suonatori
per accordare i loro strumenti
generano un frastuono che si
trasforma in una musica dolcissima sotto la guida del
Maestro che dà loro le direttive. Il Maestro è Gesù e le sue
direttive sono espresse nel
Vangelo. Quanti lo hanno letto? Sono passate le feste di
Natale, chi ha pensato di relegarne una copia a chi non lo
conosce? Oggi c’è una certa
derisione e indifferenza che
serpeggia e il concetto di una
famiglia in cui Gesù è membro
effettivo ed indispensabile per
l’armonia della stessa pare
una stupidità. Ma non è così!
La famiglia cristiana per fare
un altro esempio è il porto sicuro dove trovar rifugio quando il mare tempestoso delle
avversità si fa pericoloso; un
porto illuminato da un grande
faro, Gesù, che lo indica a
chiunque. E come il navigante
in porto ha cura della sua barca, lavandola, pitturandola,
aggiustandola, così la famiglia
ha bisogno di essere curata e
coccolata, un poco di tenerezza, un largo sorriso, un caldo
abbraccio sono atti indispensabili per sentirsi uniti, non soli e dimenticati; nella famiglia
deve regnare la concordia,
l’amore e la gioia.
Quando in una famiglia non
c’è la gioia piena incominciano
le incomprensioni da cui nascono il malumore, il desiderio
di evasione e distacco, gli anziani diventano “i vecchi”, si
torna a Caino ed Abele, il Mali-
gno trionfa e instilla odio per
interesse o insoddisfazione
personale verso chi è considerato non più membro della famiglia ma ostacolo al realizzo
di una personale ambizione o
al proprio piacere materiale.
Diceva un poeta che la casa
senza gioia è “Triste come
l’april che non ha rose”.
I giornali e le TV sono pieni
di esecrabili casi di famiglie
sfasciate e distrutte laddove
non c’è più Gesù a dirigere l’orchestra!
Si giunge financo al delitto!
Ma grazie a Dio c’è ancora chi
crede in Lui e ne propaganda
la fede: cito ad esempio non un
santo qualsiasi sarebbe troppo facile citarne la vita esemplare, ma un semplice uomo
giovane dei nostri giorni e che
gioca al pallone in una squadra
di calcio prestigiosa; ogni volta che segna un gol si alza la
maglietta sportiva e fa vedere
la maglia bianca sottostante
con una grande scritta ”Io
Appartengo a Gesù”. È Kakà,
un esempio per ognuno di noi
una affermazione che ognuno
di noi mentalmente dovrebbe
ripetere sempre senza timore
di essere deriso.
Silvio Viglietti
…come sono.
Una bella famiglia numerosa dei bei tempi andati.
Mercoledì 16 Gennaio 2008
CAPODANNO
Grande iniziativa benefica:
la raccolta dei tappi di plastica PARROCCHIALE
By Volontari Boschivi Alassio
Pulendo i sentieri, o camminando, o pedalando su di essi…
ci si tiene in forma, inoltre la natura... e il verde… rilassano ed
aiutano a pensare… ad esempio
a quanto siamo fortunati ad essere in salute, e di poterlo fare.
Il nostro pensiero spesso era
andato (e va) a chi, (anche solo
momentaneamente… infortunato/a) non può deambulare.
Poi… un bel giorno, trovandoci a dover smaltire 20 grossi sacchi di materie plastiche, abbandonati da ignoti… nel bosco, mi
sono messo al computer alla ricerca di aziende atte a smaltire
e/o riciclare la plastica... così
scopro la possibilità che alcune
aziende sono disposte a finanziare “progetti” benefici in cambio di quantitativi di tappi di plastica da riciclare.
E tornando con il pensiero a
chi non può camminare… (temporaneamente) ecco l’idea! e la
decisione di fare qualcosa in
merito.
Nasce così il progetto:
“Raccolta tappi di plastica”.
Dunque, cari Alassini, sapete
cosa si può fare con i tappi di plastica?
…Ad es: delle stampelle…no!
non fissandoli uno sull’altro…
ma con il “riciclaggio”… beh…
scherzi a parte… adesso vi spiego tutto: Seriamente!
“Noi A.R.E.S. Volontari
Boschivi abbiamo un progetto a
scopo benefico, per realizzare il
quale, occorre il coinvolgimento
di quanti più concittadini possibili, e ritenendo che “l’Alassino”
sia lo strumento di informazione
più efficace, eccoci qui ad esporre questo progetto.
Si tratta di donare un assortimento completo di stampelle
(nei vari modelli) ed altro materiale sanitario, ad es: Unità
Spinali…e, se possibile, (ma
questo dipende anche da tutti
voi!) una sedia a rotelle… alla
C.R.I. di Alassio.
Il progetto è semplice, ma anche complesso e laborioso:
Occorre “semplicemente” raccogliere (…tanti …tanti) tappi di
5
«L'ALASSINO»
plastica delle bottigliette dell’acqua, del latte e di qualsiasi tipo
di bibita, la parte laboriosa sarà
il confezionamento dei sacchi,
pesati, numerati, stoccati e poi
trasportati all’azienda che si occupa, non del comune universale riciclaggio… (ad es. di bottigliette) ma specificatamente solo di “quel” tipo di plastica.
Con questa operazione l’azienda finanzierà il nostro progetto: “Operazione tappi di plastica pro C.R.I.”.
Premesso che: “l’augurio è
che tutti stiano (sempre) in salute… purtroppo la vita è fatta (anche) di incidenti…
E per sopperire al momentaneo disagio della difficoltà di
deambulare… il nostro “progetto” è di donare alla C.R.I. delle stampelle e vario materiale di
Pronto Intervento (es: Unità
Spinali). Se volete aderire
all’iniziativa… raccogliete i tappi… è facile… ed un gesto di altruismo!!!
…Ecco, il progetto è questo!
ciò che ognuno di voi può fare è
semplice: raccogliere questi tappini, dalle bottiglie di casa, del
proprio bar, ristorante e quant’altro… farne un sacchetto, e
portarlo in via Torino al N° 31 sede A.R.E.S. (in seguito individueremo, e comunicheremo altri
punti di raccolta) e lasciarli nel
bidoncino che reca la scritta:
“Raccolta tappi”.
Oltre a questo articolo, prepareremo un Volantino informativo, che verrà distribuito ad es:
nelle scuole, perché tale iniziativa possa essere anche un incentivo, all’apprendimento della
raccolta differenziata, seppur
sotto forma ludica, oltre alla partecipazione ad un “collettivo”
progetto benefico… e in queste
cose i bambini sono bravissimi…
ed insegnano anche agli adulti.
Per adesso… ho lanciato il
“sassolino nello stagno”………
Buone passeggiate a tutti…
e…pensateci!
Per i Volontari Boschivi
“Attila”
Sta diventando una sana tradizione il cenone di capodanno
presso il salone parrocchiale di
S. Ambrogio. Grazie al consenso
del parroco, mons. Angelo de
Canis, grazie all’iniziativa di Rita
Iuppa e di Ferdinando Radici
con la moglie Laura, grazie alla
collaborazione di Antonietta e
Isabella Branco, di Rosa Cane e
di Pierino e grazie all’esperienza
tra i fornelli di Mariangela
Martino col marito Domenico,
le cinquanta persone invitate
hanno trascorso un’attesa ed
un inizio del nuovo anno 2008 in
allegria e serenità. Le tavole erano imbandite di ogni delizia. Il
vino offerto da Franco Melgrati,
padre del sindaco, ha allietato
l’animo dei presenti, i panettoni
donati da Carlo Canepa e da
Mario Berrino hanno fatto da
corona al brindisi di mezzanotte, la lotteria dell’ormai 1° gennaio ha distribuito doni a tutti. Il
denaro ricavato andrà a favore
delle missioni.
In un ambiente tranquillo,
mentre all’esterno impazzivano
i botti di capodanno, nel salone
parrocchiale si è vissuta un’esperienza festosa, tra amici e in
piacevole conversazione.
G.P.
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
Scuola Elementare Villa Bice – Anno scolastico 1964-65 – Maestra Guaita Sottano
1 fila dall’alto: Isa Gazzano – Antonietta Febo – Annamaria Sartirana - …?... – Nadia Pelle – Elisa Spitale –
Annamaria Aonzo – …?... – Diana Ferrari – Daniela Ferrari – Luciana Caramello.
2a fila: Annunziata Abate – Anna Gustinetti- Claudia Coda- …?... – Luciana Arcella – …?... – Bruna Baldazzi –
Floriani – …?...
3a fila: Maria Dani – Paola Ravera – Franca Cappello – Maria Linda Cristiani – Laura Milardi – Marinella David –
Gabriella Gilli – Carla Gagliolo – Liliana Maglio – Irene Diotto.
a
CONCERTO
Pitti espone alla ex
LAIGUEGLIA
Chiesa Anglicana DI BENEFICENZA
Mostra di abbigliamento dell’800
IN S. AMBROGIO
di Alassio
Abiti e accessori di moda a
cavallo fra due secoli sono stati
esposti a Laigueglia nei locali
dell’Ufficio Marittimo di Sanità
dal 27 dicembre al 6 gennaio
scorsi. Organizzata dall’Associazione “Vecchia Laigueglia”,
consorella dell’A.V.A., è stata
allestita con cura e perizia dalla
signora Monica Pitolozzi e dal
signor Vittorio Corrado, con
esemplari conservati da note
famiglie laiguegliesi eseguiti fra
la seconda metà dell’’800 e la
prima metà del ‘900. Stupendi
abiti femminili lunghi, da passeggio, da sera e da cerimonia,
in stoffe pregiate: seta operata,
velluto, tulle, soprattutto bianchi o neri, ma non mancavano
quelli colorati marrone o giallino, con gale, pizzi e bottoncini.
Anche abiti (e oggetti) da casa
e biancheria: camicie da notte
(e un camicione da notte da uomo), sottovesti, scialli, ventagli, occhiali, servizi da toilette e
anche un antico lavabo con
specchio, catino e brocca, corredato dai relativi asciugamani. Una mostra interessantissima e anche di valore storicoculturale.
C. B.
Auguri dal lontano Ontario - Canada
Quando le “radici” affondano
nella propria terra, questa non
si può facilmente dimenticare,
sia negli usi che nella parlata. È
quanto il nostro amico MARITANO Lorenzo ci ha voluto dire
con queste sue semplici, amichevoli ma sentiti versi.
Con lo stesso sentimento contraccambiamo gli Auguri
A.V.A.
S. Dena 2007
I sönan
I sönan e cornamüse
Pé a stradda e pé u viale in-te-stu giùrnu de Natale.
I sönan quélle meludìe
Quélle dûsi cansùi
Ch’ìinpan u-cö d’emusiùi.
I sönan a-cansùn
au-Denâ, a-sö ciü bèlla
ch’a-và in-sciü fina a’na-stélla.
A-sgoâ luntàn
Quélla pina de brìu
E a-sgoâ fina a Léi amîgu miu,
a-travêrsa u-mâ e-i-munti
surva e-àe de-i-õxelli
e a-Ghe porta i-Prelüxi mé ciü bélli.
Luénsu
S. Natale 2007
Suonano
Suonano le cornamuse / per la strada e per il viale /in questo
giorno di Natale. / Suonano quelle melodie / quelle dolci canzoni / che riempono il cuore d’emozioni. / Suonano la canzone / del
Natale, la sua più bella / che va su fino ad una stella. / Vola lontano / quella piena di brio / e vola fino a Léi amico mio, attraversa
il mare e i monti / sopra le ali degli uccelli / e le porta gli auguri
miei più belli.
APPELLO AI DIPLOMATI ANNO 1962
Riceviamo dal Signor Armando Grillo il seguente appello:
Sono un ragioniere uscito dal mitico “Bartalini” di Alassio nel 1962.
Cerco i colleghi di quell’anno. Mi potete aiutare? Grazie, Armando.
Per contatti potete rivolgerVi a questa sede A.V.A.
Sant’Ambrogio 500 anni
LA FESTA
Le celebrazioni per i cinquecento anni della parrocchia
hanno avuto un epilogo di
straordinaria intensità. La presenza del vescovo, Sua Eccellenza mons. Mario Oliveri, la
partecipazione delle massime
autorità cittadine, con a capo il
sindaco, arch. Marco Melgrati,
il solenne pontificale dopo la
processione animata dalla
Banda Città di Alassio e dalla
Confraternita di S. Caterina, la
predicazione delle missioni da
parte degli oblati di Rho, il concerto della vigilia al grand’organo Gandolfo tenuto dal maestro
Roberto Maria Cucinotta con la
collaborazione del trombettista Takayuki Kiryu hanno conferito alla festa il carattere
dell’eccezionalità e insieme favorito un vivo slancio di fede.
Giovedì 6 dicembre l’organista onorario della Collegiata
Insigne di S. Ambrogio, R. M.
Cucinotta, si è esibito in un concerto magistrale interpretando
Pachelbel, Bach, Donizetti,
sfruttando al massimo le possibilità foniche dello strumento
romantico e dando prova di elegante ed espressivo virtuosismo. Le difficoltà tecniche presenti soprattutto nella Toccata,
Adagio e Fuga in Do magg. di
Bach sono state sorvolate con
superba maestria e sono divenute occasione per mettere in
luce la capacità dell’interprete.
Il trombettista giapponese
Takayuki Kiryu ha partecipato
al concerto nei brani di Purcell,
Krebs, Stradella e dello stesso
Cucinotta, dimostrando ancora
una volta il notevole equilibrio
fonico presente nel duo organotromba. La serata è risultata
esemplare sia per la perfezione
artistica messa in luce anche
grazie ad un programma adatto
alle caratteristiche dello strumento sia per la partecipazione
del pubblico sia per la carica
meditativa suggerita dai brani
eseguiti.
La festa ha raggiunto momenti di eccellente intensità
venerdì 7 dicembre quando le
vie cittadine ed in particolare il
budello sono stati invasi da un
flusso indescrivibile di fedeli,
che hanno seguito ora le musiche della banda cittadina ora le
preghiere e i canti del parroco,
mons. Angelo de Canis, ora
hanno accolto la benedizione
del vescovo. Il ritorno in chiesa
per il pontificale è stato solenne, al suono dell’organo e della
tromba. La manifestazione ha
raggiunto il suo apice con
l’omelia del vescovo, che si è
congratulato con gli Alassini
per la loro straordinaria partecipazione.
Le iniziative in onore del santo patrono si sono inserite
nell’ampio progetto di restauro
della chiesa, divenuta accogliente e luminosa nella freschezza dei colori, e di sistemazione in coro dell’organo elettronico rinnovato in molte parti e tra qualche mese di nuovo
pienamente funzionante.
Giovanni Puerari
L’ex chiesa Anglicana di Alassio
ospiterà dal 19 gennaio (fino al 17
febbraio) un personale di Pitti.
L’iniziativa, voluta dagli assessorati al Turismo e alla Cultura di
Alassio, è una occasione per conoscere questo interessante artista
bresciano.
L’inaugurazione della personale,
dal titolo: “Il gesto, il colore, l’anima”,
si terrà il 19 gennaio, alle 16,30, presso l’ex Chiesa Anglicana di Alassio
(Via Adelasia 10, dietro stazione ferroviaria). Saranno esposte una quarantina di opere selezionate, a cura
del critico Nicola Davide Angerame,
fra diverse centinaia prodotte negli
ultimi anni da un’artista la cui pittura
s’inserisce nel solco della tradizione
informale e gestuale.
L’evento sarà anche occasione
per la presentazione del primo volume del catalogo relativo all’opera generale di Pitti, intitolato Opera
Prima, e all’esecuzione di una performance pittorica eseguita dal vivo.
Albino Pizzi, in arte Pitti, nasce a
Rovato, in provincia di Brescia, il 12
aprile del 1951.
Compie gli studi artistici tra
Rotterdam e Amsterdam. Viaggia intensamente e inizia a esporre nelle
importanti città del nord. Nel 1973
va a studiare a Madrid. Qui incontrerà Antonio Saura e con lui darà vita ad una nuova corrente del simbolismo astratto. La Spagna accoglie
numerose su mostre. Nel 1992 fonda
una corrente artistica denominata
Espansionismo. Nel 1995 entra a far
parte del gruppo del Transvisionismo e nel 1997, con quattro artisti
italiani, forma il G.A.D. (Gruppo
Aniconismo Dialettico) voluto e diretto dallo storico e critico d’arte
Giorgio di Genova.
“La mostra – spiega Monica Zioni,
assessore al Turismo e alla Cultura – si
colloca nel solco dedicato alle ricerche dell’arte astratta ed informale che
abbiamo inaugurato con la personale
di Emilio Scanavino. Come lui, anche
Pitti ha scelto una località della
Riviera per insediarvi il proprio studio, in cerca di nuove luminosità e
nuovi rapporti umani. All’artista faccio i miei sinceri auguri affinché possa
trovare nuovi motivi d’ispirazione”.
“L’arte di Pitti – dice Angerame – è
figlia della temperie culturale postbellica, che oggi si ripresenta sotto
le vesti della globalizzazione e di un
individualismo ancora più estremo,
che tende però a smarrirsi. L’ideale
utopico di Pitti è “dipingere un miliardo di quadri senza farne mai uno
uguale all’altro”, lasciando che la vita fluisca direttamente sulla tela, imprimendo in essa la spontaneità del
gesto, la casualità dell’umore, la forza della sensibilità e tutte le vicissitudini che alimentano l’esistenza
quotidiana dell’artista. È il segno della conquista di una consapevolezza
informale matura, che trova nel
“Bios”, nel corpo organico e concreto propulsore di una pittura anti-intellettuale, diretta contro le moderne tecnologie e a favore dell’antica e
sempre valida concretezza del colore e della pittura”.
Alca
Brillantemente presentato da
Barbara Testa ed organizzato
dall’assessore al Volontariato e alle Politiche Sociali, dott.ssa
Loretta Zavaroni, il concerto del
27 dicembre ha avuto come caratteristica la varietà delle proposte
musicali e come finalità la raccolta
di fondi per anziani in difficoltà. In
apertura di serata la Cappella
Musicale S. Ambrogio, diretta da
G. Puerari e accompagnata al pianoforte da A. Giardini e al flauto da
G. Gollo, ha interpretato canti religiosi di natura diversa e ha messo
in evidenza la sua duttilità nell’affrontare molteplici proposte melodiche. L’esecuzione alla chitarra
di Francesco Pignataro è stata precisa nella sonorità, puntuale
nell’interpretazione e ha rivelato
una padronanza esemplare dello
strumento. Le premesse fanno
ben sperare in un futuro ricco di
Francesco Pignataro, una giovane
promessa Alassina.
successi. Al pianoforte si è esibito
Rino Nicolosi. I brani, che presentavano difficoltà di interpretazione, superate senza difficoltà
dall’esperto musicista, hanno
creato un clima di meditazione
adatto al periodo natalizio.
La manifestazione è stata animata del gruppo dei Sually, coro
misto di Laigueglia, accompagnato alla chitarra da Ciro De Furia. Il
loro repertorio ha percorso il cammino della Nascita del Bambino
dalla sua preparazione con l’avvento sino al canto del Gloria degli
angeli e dei pastori. I motivi scelti
sono stati proposti in modo brillante con intervento di solisti dalla bella voce, con trovate canore
sempre nuove, in un vivo coinvolgimento del pubblico.
L’iniziativa realizzata in un periodo di grande emozione religiosa ha riscosso un lodevole successo e ha permesso di donare un po’
di serenità “natalizia” ad alcuni anziani bisognosi di solidarietà.
G.P.
6
«L'ALASSINO»
Mercoledì 16 Gennaio 2008
Ritruvammuse Insemme 2007
SERVIZIO FOTOGRAFICO DI FOTO HALL DI R. ROMANISIO
I ragazzi dell’Art Group di Albenga.
Luca Mazzara, animatore
e Maestro del coro.
Claudia Vettor, vice presidente
dell’Art Group.
Gianni Croce.
Luciano Raita.
Paolo Ammirati.
Antonio Boscione.
Miky Vernazza.
Mario Meli.
Lina Nattero.
Antonio Brusco.
Giuliana Basso.
Luisella Tonin.
Nino Moirano.
Nino Bruzzone.
Mimmo Bogliolo.
Giovanni Parascosso.
Nello Aicardi.
Augusto Soldi.
Il premio all’autore della commedia.
Giorgio Gioberti.
Pierino Bogliolo.
Augusto Bogliolo.
I saluti del parroco Mons. De Canis.
La commedia.
La commedia.
La commedia.
Mercoledì 16 Gennaio 2008
7
«L'ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
Dai libbri de Samuele
A Bibbia - Samuele
Davide u respormia Saul
Dai libbri de Samuele
A morte de Saul - Davide Re
E cun tremilla fanti bèn armai
decisu u porte in quella diressiùn,
ch’u saxeva ch’i s’eran acciatai
Davide e i soi che, sensa prutessiùn,
i seguivan insparmìi e in anscietai
du muvimèntu a triste prugressciùn.
Essendu in pochi pe affruntò ’sta lotta
se rintognan a-u fundu de ’na grotta.
A prufessia tostu a s’è avverò...
Re Saul ancù üna vota u l’è in cammin
insemme ai fii ch’i no-u vön lasciò
capèndu foscia che in tu so destin
l’ura fatale... a sta pe sunò.
Difatti, ripassandu ancù i cunfìn
cui Filistèi u recumènsa a lotta
però, stavota, u pia üna bella botta.
E propriu in quella grotta, mancu a dì,
pe ’na necessitai u s’enfira u re.
Quale uccaxiùn, ciù bona de ’sta lì
massolu finarmènte, pe pué
vive tranquillu sensa ciù subì
l’odiu de st’ommu ch’u nu l’ha ün perché.
Ma u sa che ün re u nu se pò tuccò…
Però üna pröva aumancu u ghe vö dò…
Feriu e pe nu cazze prixiuné,
u vö dai soi surdatti esse massau
ma tütti… i se tiràn inderé
perché nisciùn u vö fenì indannau:
peccau murtale u l’è d’ammassò ün re!
I fii u l’ha lì, morti e… disperau
u pia a sciabbra e dai despiaxèi
cun gran curaggiu u s’enfirsa da lei.
Taiàndughe ün toccu de mantéllu
u va a musciolu a-u re che, sbalurdiu
u ricunusce a buntai de quellu:
“E l’eru in te so màn… Nu m’ha curpìu...”
Liberu aura u l’è da-u so fardéllu;
du so cumpurtamèntu u l’è pentiu…
Cianzendu allù u ghe fa ’na prufessia:
“Prestu ti sarai re… e l’ho accapia!”
Quante avventüre ancù e quanti evènti…
Pe sta gènte sùn mexi d’afflisciùn
e in te ’stu stramàn, tra tutti sti lamènti,
u se cunvegne in ta disperassiùn
duvüa a-a puvertai e ai patimènti
de truvò ün re ch’u sorve a situassiùn.
Davide u vén prescèltu… U pia l’impegnu…
Pöi, cunsacrau, u funderà u so regnu.
Taiandughe ün toccu de mantellu
u va a musciolu a-u re che, sbalurdiu…
Frammenti di storia nostrana - PARTE III
(a cura di Tommaso Schivo)
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
CAP. 5° - «E BÀZURE» OVVEROSSIA LE STREGHE
Oggi parlare di «bàzure» o temerle farebbe ridere persino... i
polli o, al massimo, quando, in casa una delle tue donne ti manda in
bestia o ti fa inc...avolare, le urli,
tra l’arrabbiato e il faceto… «Sei
una strega!», ma un tempo e per
molto tempo, fu un problema difficile, anche nei nostri tranquilli
paesi di mare, senza andare, ad
esempio, a Triora, in quel di
Imperia, ove sembra vivessero più
bàzure che donne. Così la storia
tratta dai libri antichi o quella più
fantasiosa e coreografica tramandata oralmente dai «vecchi dei
vecchi», è ricca di episodi e di fantasticherie da far rizzare i capelli,
ma a volte persino divertenti.
Sembrano, dunque, delle fantasie, dei racconti a fumetti… ma si
tratta, invece, di storia vera, vissuta, temuta, ma non è questo il momento, né il luogo per scendere nei
particolari. Ne parleremo in generale, per aggiungere qualche «tassello» alla variegata storia della nostra antica comunità o a quella che
potremmo definire più «superstizione» che storia vera, quella superstizione che, per secoli, in ogni
paese e presso ogni civiltà umana,
restò a lungo uno dei fattori più radicati nella vita e nella storia dei
popoli e, persino, nel loro folclore.
Erano certamente pregiudizi,
frange incontrovertibili della stessa educazione popolare e della
tradizione locale; erano, come ebbe a scrivere un esperto di queste
cose, T. Tentori, in «Il pregiudizio
sociale», opera del lontano 1962,
«erano visioni personali della
realtà, modificate e rafforzate dalla reciproca influenza fra gli individui, elaborata da un gruppo
umano attraverso secoli e forse
millenni». Pertanto ogni paese,
grande o piccolo che sia, serba
nella sua storia più o meno antica
le sue «brave» superstizioni, gli
scongiuri, la credenza più o meno
cieca su determinate forme risanatrici o taumaturgiche, mediche
e pubbliche o ancestralmente segrete e non trasmissibili ad altri,
se non (in articulo mortis) alla
persona unica, scelta e deputata a
perpetrare e a tramandare, a suo
tempo, il segreto.
In questo vastissimo campo
dell’arcano gravita anche la storia
delle «bàzure» liguri, spesso storia
di puerili credenze o di ancestrali
paure o di condanne a priori, che
pure trovavano persone capaci di
giurare d’averle viste in azione e
di averle scoperte. E di «bàzure»
ce n’erano dappertutto. Una prova è la grotta detta delle «bàzure»
in Toirano o tante dell’Imperiese e
persino le nostre antiche case di-
linghe e, da quelle parti, c’era anche un anfratto che, fino a qualche tempo fa (oggi non credo più)
era chiamato «U bazurottu».
Ad Alassio in particolare c’era
chi credeva fermamente che le
nostre «bàzure» preferissero riunirsi più che in... casa (forse per
“Sembra si facessero trasportare in Africa…”
DISEGNO DI GIBBA
roccate di Sant’Anna, tra Alassio e
Albenga, o quelle stesse della zona di Loreto (oggi propaggini periferiche, ma fortemente abitate
della città), ove si diceva (e si credeva) avvenissero in passato i periodici convegni segreti e spesso
funesti delle nostre «bàzure» casa-
questione di «privacy») addirittura sulle coste dell’Africa, in
Tunisia, ma come facessero in poche ore ad andare e tornare a casa, nessuno sapeva. Era, tuttavia,
certo che... ogni Venerdì si facevano traghettare puntualmente,
di notte, dalle «gundure ciazine»,
MOSTRE D’ARTE
certi barconi da trasporto merci
che... alla mattina del sabato, dopo il veloce ritorno, si ritrovavano
sulla riva del mare, ma certe volte,
udite, udite, non proprio esattamente da dove erano salpate poche ore prima!
Poteva succedere che talvolta
una vecchia vedova rimasta sola,
un po’ male in arnese, un po’ trasandata o scontrosa (come le due
sorelle a Sant’Anna ai Monti) venisse scambiata per «bàzura» e,
temendola, la gente dei vicoli o
del paese, alla sera, quando le ombre crescevano, si barricava in casa per non incontrarla, poiché il
regno delle tenebre giocava a vantaggio di essa. Le madri, superstiziose, temevano che le «bazure»
potessero comunicare ai figlioletti ingenui il «bazurumme», cioè lo
sguardo malefico o, per usare un
termine più classico e più meridionale, il «malocchio» o la iettatura. Persino quando capitava (e
poteva succedere) un malessere
naturale, un improvviso dimagrimento, anche senza arrivare ad
una vera anoressia, si parlava di
influenza malefica delle «bazure» e
di «cunsümmu» e si ricorreva ansiosamente a farsi curare da
esperte guaritrici con certe loro
«segnaüre», fatte di unguenti segreti, di segni, giaculatorie, frasi
smozzate e sibilline, così come facevano per la risipola, il patereccio, gli orzaioli o per cacciare i
vermi intestinali dai bambini. E
non mancavano i medicamenti religiosi antibazure, come ordinare
certe peregrinazioni mattutine fastidiosissime, ma necessarie e salutari per uno o più giorni (fino a
sette!) da una Chiesa all’altra, dalla Coscia a Barusso o, addirittura,
quando il malocchio pareva più
grave, sino al Santuario della
Madonna della Guardia! In ogni
occasione si recitavano formule
magiche o tiritere adatte. Ricordo
di averne colta qualcuna da una
madre vecchia vecchia, quando
ancora io ero giovane giovane:
«Che ti posci riturnò - quande a
sarà sciuta l’aigua du mo’» o, ancora, per guarire la risipola la guaritrice ripeteva tre volte, convinta, «Vattene via... cammina - e in te
‘na pria te cunfina (e nasconditi
dentro un sasso)».
Potremmo continuare a lungo
con le «bazure» e le «controbazure», ma per oggi facciamo punto.
(a cura di Carlo Bertolino)
Laura (Lalla) Cambise e Laura Lazzati
Durante il periodo delle Feste
natalizie 2007-2008 hanno esposto alla “Carletti” due pittrici.
La prima, Lalla, è tornata con i
suoi cani, così naturali ed
braccio.
L’altra Laura, alassina, appassionata d’arte, solo da qualche
anno si dedica alla pittura attiva e sta seguendo un corso, ma
espressivi che (prego non sia
considerata una banalità) viene
voglia di accarezzarli. L’artista,
milanese di nascita ma ora alassina, ha ritratto da par suo
il boxer “Duke”, il golden
retriver “Artù”, “Lilli” della Casa del Disco, “Lisetta”, “Trout” dal muso
così pensoso che è detto
“il languidone”, un altro
“Artù”, il magnifico barbone gigante nero, molto conosciuto ad Alassio, proprietà della signora Maria
Teresa Preve, faceva la
sua bellissima figura fra i
suoi titolati (e non) simili.
Quest’anno erano presenti anche due gatti: “Titti” e
“Lello”, grande e bell’esemplare dal pelo rosso tigrato. In fine, altra novità, un
genere diverso: una nascente “maternità”, lo
splendido ritratto di una
giovane mamma col suo
bambino imbronciato in
dimostra già una notevole maturità artistica. Per la prima volta espone alla “Carletti” oli dai
colori netti, chiari, paesaggi
(Laigueglia e Camogli) pervasi
da vivida luce. Poi ritratti multipli di persone appartenenti a
varie etnie, di tutto il mondo:
Africani, Orientali, Esquimesi
(anche vicini a un igloo); e due
stupendi doppi nudi di donna a
pastello. Numerose le marine,
con rocce battute dalle onde e
gabbiani in riposo e in volo, barche, figure sulla spiaggia, molto
suggestive. Esegue anche ceramiche: era esposto un bellissimo vaso dipinto a mano adattato ad Abat-jour con paralume in
pergamena anch’esso dipinto
con un bordo di foglie d’edera.
8
«L'ALASSINO»
Mercoledì 16 Gennaio 2008
INCONTRI CON L’AUTORE
CONFERENZE DEL “CENTRO PANNUNZIO”
Germano Sasso: “La sfida di Mario” Ed. Ennepilibri
Carlo Casalegno: un martirio in nome della libertà
A trent’anni dall’assassinio del Vice Direttore de “La Stampa” ad opera dei terroristi
Il professor Franco Gallea questa volta (incontro del 15 dicembre scorso nell’Auditorium della
Biblioteca civica) presenta prima l’editore, nella persona della
signora Nadia Pazzini, consorte e
collaboratrice di Rinangelo
Paglieri, titolare dell’Editrice
Ennepilibri di Imperia, che valorizza gli scrittori locali, e la invita
a parlare della sua professione.
La signora Pazzini dichiara:
«Sono dieci anni che ci dedichiamo a questa attività, rivolta alla
cultura e ai giovani autori, rischiando in proprio: si è cominciato con i liguri, ora provengono
da tutta Italia. Abbiamo organizzato un concorso-premio, suddiviso in vari generi: il giallo è il più
importante, per esordienti a tema, che quest’anno è “La sfida”,
Sasso, imperiese, è uno dei tre
vincitori. Il tema del prossimo (il
IV°) sarà “Dal Fantasy alla fantascienza”».
Passando all’autore, dice Gallea: «Romanzo strano, molto originale, con sequenze brevi, a volte banali, a volte avvincenti e flash-back. Il tono è ironico, grottesco all’inizio. poi più descrittivo. Il
protagonista , Mario, è un impiegato postale che a un certo punto
soffre di mal di testa: è un tumore
al cervello, che condiziona il resto
della sua vita. La vicenda si può
paragonare a “Colpi di timone” di
Gilberto Govi, ma questa è tutta
esteriore, quella di Mario tutta interiore. È una sorta di pellegrinaggio introspettivo: dialoghi serrati,
linguaggio moderno, discorsivo, è
lo specchio nel quale si riconoscono i trentenni».
Sasso (in risposta a Gallea):
«Sono nato nel ’69, ho una tabaccheria, sono perito elettronico,
scrivo nel pomeriggio. Mi piace
la fantascienza, ma ho scritto
questo libro di narrativa “normale”. La parte nella quale c’è la ricerca di Dio mi ha coinvolto, anche se sono agnostico. La sfida è
quella di un uomo che vuole ricostruire la sua vita. L’ho scritto
per me stesso e non per un lettore particolare, in un periodo per
me negativo, ma ho cercato di
privilegiare il lato positivo. La nostra vita è un continuo scambio
di relazioni con gli altri: amici
partners, compagni di lavoro, i
personaggi rappresentano una
varietà di caratteri. Il protagonista quando apprende la diagnosi
reagisce razionalizzando la sua
vita, prima un po’ disordinata,
programmando contatti con i
suoi amici, conoscenti e passati
amori. L’ironia è d’obbligo, ma
verso la fine del libro scompare.
Cristina Rava: “Tre trifole per Rebaudengo - Un’indagine ad Alassio”
Ed. Fratelli Frilli
«Cristina Rava è nata ad Albenga e vive a Cisano sul Neva, ma ha
vissuto anche ad Alassio ed è stata mia allieva». Così inizia il professor Franco Gallea nell’incontro
del 4 gennaio scorso, come di consueto, nell’Auditorium della
Biblioteca civica, e prosegue: «È
molto brava nei racconti ed è riuscita anche nei romanzi, soprattutto nei “Gialli”. Ha creato un personaggio, Bartolomeo Rebaudengo (Bertumé), piemontese, vicequestore, dirigente del Commissariato di Polizia di Alassio; uomo
semplice che ama la buona cucina, ha un’amica, Ardelia, medico
legale: una relazione che è un misto di affetto e realtà. Il romanzo
comincia con un prologo, un omicidio sulle colline di Alassio. Poi la
vicenda, sempre ad Alassio e dintorni, che si svolge secondo tre
nuclei narrativi: 1) Un nuovo negozio di antiquariato ad Alassio il
cui proprietario è un personaggio
ambiguo; 2) L’omicidio; 3) Il dialogo onirico di un personaggio col
proprio fratello. Libro piacevole
che si legge con gusto, stimola
l’interesse del lettore, con divagazioni, soprattutto gastronomiche, con la ricostruzione psicologica dei personaggi, il linguaggio
accurato, il senso dell’ironia, la
descrizione dell’ambiente. A proposito, una bellissima osservazione su Alassio come appare a
chi scende da Santa Croce dopo
la curva: “E davanti a quell’anfiteatro magnifico di splendore
notturno stava il mare, preso da
una sonnolenza benevola, quasi
senza onde”». Gallea nel corso
della conversazione legge alcuni
brani del libro e li commenta:
«Descrive con acume le città di
Albenga e di Alassio e i loro abitanti, rilevando le molte differenze e le poche affinità, ma in co-
mune hanno un chiodo fisso: i soldi. Lo stesso vale per i caratteri
dei liguri e dei piemontesi».
L’autrice: «Ho complicato la situazione perché mi piace complicarmi la vita. La rivelazione
dell’assassino a metà romanzo
coinvolge il lettore, che partecipa
idealmente all’indagine. Al
Commissariato di Alassio mi accolgono con gentilezza quando
chiedo informazioni. Nel descrivere i personaggi non mi sono riferita a persone reali. Per la professione di Ardelia mi sono ispirata a Cristina Cattaneo (Che qui
ha presentato un suo libro su
questo lavoro. - N.d.r.). Per le
specializzazioni tecniche mi sono
documentata, per l’arte sono
amante del Caravaggio e dei dipinti a sfondo scuro. Sto scrivendo, divertendomi, il terzo libro
della serie».
Ca. Bl.
ALASSINI D’ORO 2007
Nel pomeriggio della festività
patronale di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre sorso nel Salone parrocchiale, sono stati assegnati gli
“Alassini d’oro” a tre persone meritevoli, che hanno contribuito a
incrementare il prestigio e il buon
nome di Alassio. Con delibera della Giunta Comunale e in collaborazione con l’Associazione “Vecchia
Alassio” sono stati premiati.
Pier Franco Quaglieni, torinese (nato nel 1947), a vent’anni è
stato fra i fondatori del “Centro
Pannunzio” del quale è presidente dal 2003. Laureato in Scienze
Storiche, giornalista, docente e
saggista di Storia del Risorgimento e Contemporanea. Cavaliere di
Gran Croce e Medaglia d’oro come Benemerito della Cultura e
dell’Arte. Collaboratore del Grande Dizionario Enciclopedico
dell’UTET, curatore di opere di
Benedetto Croce, coautore della
Storia del Parlamento Italiano.
Nel 2001 costituisce la sezione di
Alassio del “Centro Pannunzio” e
collabora attivamente con l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca civica, organizzando una serie di conferenze e dibattiti ai
quali partecipano personaggi fra
i più celebri della Politica, della
Letteratura e dell’Arte. Recentemente ha ricevuto dal presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano la Targa di Benemerenza per
il suo quarantennale impegno
culturale. L’Alassino d’oro gli è
stato assegnato quale “Rappresentante di spicco della storia
e della cultura italiana e per il
suo costante impegno nella
promozione di significativi
eventi ad Alassio. Attraverso le
sue opere ha impartito una
grande lezione di libertà e di integrità morale”. Ha ricevuto il
premio dalle mani di Monsignor
Giorgio Brancaleoni, alassino,
Vicario Vescovile. Il prof. Quaglieni ha ringraziato citando una
frase di Mario Soldati: “Conrad diceva che il mare è complice della
irrequietezza dell’uomo. Io dico
che Alassio è complice della gioia
di vivere”.
Carlo Cattaneo, nato ad Alassio il 19 marzo 1930, ha iniziato a
dipingere come autodidatta, poi
si reca a Roma dove frequenta
l’Accademia di Belle Arti; torna
spesso ad Alassio dove stringe
amicizia con Carlo Levi. Espone
in tutta Italia, in varie città
d’Europa e anche in Giappone.
Nel 1972 è invitato alla Biennale
di Venezia. Vince numerosi premi: il “Mazzacurati”, per la
Pittura alla XXXª Biennale d’Arte
Città di Milano, il Premio del
Presidente della Repubblica
dall’Accademia Nazionale di San
Luca, Il Premio Michelangelo
Buonarroti per la pittura (insieme per le altre discipline con
Roberto De Simone, Giancarlo
Menotti, Sergio Quinzio, Carlo
Rubbia e Giorgio Soavi). Ha illustrato molti libri, spesso con incisioni originali. Ora vive a
Castelnuovo di Porto (Roma),
ma è sempre legato ad Alassio: in
Borgo Barusso di fronte alla
Chiesa di Sant’Anna ha realizzato un’artistica fontana in ceramica. La motivazione: “Per la sua
brillante carriera artistica e
per aver sempre portato in alto il nome della città di Alassio” Impossibilitato per ragioni
di salute, ha incaricato il figlio
Pietro di ritirare il premio, che
gli è stato consegnato dal presidente dell’A.V.A. sig. Carlo
Cavedini, e di leggere un breve
commovente ringraziamento.
Carlo Tomagnini, nato a
Savona il 31 maggio 1934, è cresciuto ad Alassio, vero estimatore e amante della nostra città. È
stato Assessore al Turismo del
Comune di Alassio e in seguito
della Provincia di Savona; ideatore e protagonista dell’intitolazione dei Giardini Charlie Chaplin, del ritiro della Nazionale di
Calcio italiana nel 1982, in
quell’anno vincitrice del Campionato del Mondo; della presenza ad Alassio della portaerei
americana Indipendence e più
volte della Banda Americana, di
una numerosa troupe del Carnevale di Rio e di altre importanti
manifestazioni. Riceve il riconoscimento quale “Rappresentante di spicco del turismo alassino e uomo di cui la Città va fiera”. Ha ricevuto la moneta-medaglia dal Consigliere Comunale Angelo Vinai. Sono seguiti i suoi calorosi ringraziamenti.
C. B. per A.V.A.
Il “Centro Pannunzio” l’8 dicembre scorso, nell’Auditorium della
Biblioteca civica di Alassio ha ricordato un martire degli “anni di
piombo”.
La dottoressa Anna Ricotti,
Direttore del “Centro”, ha iniziato
dicendo: «Trent’anni fa le Brigate
rosse hanno assassinato il Vice
Direttore de “la Stampa” Carlo
Casalegno. Laureato a Torino, era
aperto al dialogo, alla collaborazione. Partecipò alla lotta partigiana
col Partito d’Azione, entrò a La
Stampa nel ’47 e per la sua professionalità ne divenne vice direttore.
Difese la democrazia contro la violenza, atteggiamento che lo pose
nel mirino dei terroristi».
La parola passa al senatore professor Dario Cravero, Primario
Emerito dell’Ospedale Molinette di
Torino. «L’ho conosciuto, l’ho curato. Eravamo insieme al Liceo
D’Azeglio di Torino, molti intellettuali di spicco furono suoi allievi.
Nel ’51 alcuni di noi, compreso
Casalegno, costituimmo una Fondazione per aiutare gli ex allievi a
inserirsi nelle professioni: col ’68
tutto finì, ora cerchiamo di farla rivivere. Negli anni ’70 ero Primario
di Chirurgia d’urgenza alle Molinette. Un giorno, fra molti altri, arrivò Casalegno ferito dalle Brigate
rosse. Era uomo di sinistra, ma difese la linea di rigore de La Stampa
contro l’eversione. Era sotto scorta, ma quel giorno andò da solo dal
dentista, ne approfittarono per
sparargli e ucciderlo. Passò tredici
giorni d’agonia in una situazione
ospedaliera drammatica: quel giorno perdemmo la battaglia per la sopravvivenza di un amico».
Francesco Goya y Lucientes (1746-1828)
“El sueño de la razon produce monstruos” - acquaforte e acquatinta.
Conclude il professor Pier
Franco Quaglieni, Storico, Presidente del Centro Pannunzio.
«L’abbiamo ricordato nel luogo in
cui fu ferito, pensavo di apporre
una lapide. Mi sovvengono i versi
della Divina Commedia su Catone
l’Uticense, che si tolse la vita con
dignità, versi poi ripresi da Ugo
Foscolo, che sembrano evocare il
sacrificio di Casalegno. È rimasto
sempre coerente anche quando
altri si adattavano alla situazione
eversiva di quei tempi. Era mazziniano, ma scrisse un libro sulla
Regina Margherita. Sentiva il richiamo dello spirito del Risorgimento. L’unico “Premio Pannunzio” alla memoria fu assegnato a
Casalegno. Il ’68 ebbe molte facce, alcune positive, ma provocò
“Il sonno della Ragione (che) genera mostri” (dall’incisione della
serie “I capricci” di Goya). È stato
il primo giornalista vittima del
terrorismo, gli altri furono solo
feriti (gambizzati). Desidero ricordare qui in Liguria un’altra vittima delle Brigate rosse: Guido
Rossa. Il terrorismo era ed è nemico della democrazia e della
classe operaia. Da Casalegno ho
imparato molto. Nel ’61 Nicola
Matteucci pubblicò presso la
UTET l’opera di Tocqueville, che
nel ’68 Casalegno apprezzò, perché pone in risalto l’idea della tolleranza. La Rivoluzione russa
spianò la strada al Fascismo in
Italia. Nel ’68 si voleva importare
la Rivoluzione cinese. Casalegno
voleva evocare la lezione di
Benedetto Croce, che era trascurato: era un moderato nella migliore accezione del termine».
Carlo Bertolino
CONCERTO DI NATALE NELLA CHIESA DI SAN GIOVANNI
“Pace in terra” - XII Edizione
Il compianto dott. Giacomo
Natale, appassionato di musica,
ha lasciato alla Chiesa di San
Giovanni della Fenarina un’eredità
di alto valore socio-culturale, ora
conservata dalle figlie Laura, Ilaria
e Giulia: in particolare questo annuale concerto.
Venerdì 29 dicembre scorso si
sono esibite tre corali della
Parrocchia di S. Vincenzo: la “Giacomo Natale” diretta da Ilaria Natale (S. Giovanni), “San Vincenzo”
diretta da Mirella Marcarino (omonima Parrocchia) e “La Mongolfiera”, pure diretta da Ilaria Natale,
composta da giovanissimi; in più la
“Schola Cantorum ‘don Primo
Volpe’”, di Albenga, diretta da
Paolo Guido.
Il parroco don Luciano ha iniziato la serata dicendo che: «Questo
concerto è l’occasione per farci gli
auguri e per chiedere a Dio il dono
della pace». Ha poi annunciato che
il presentatore sig. Davide Radici
sta per diventare padre per la seconda volta, perciò auguri doppi.
Radici ha risposto che per lui questo Natale è stato un po’ affannoso,
ma promette che il concerto sarà
senza fretta.
Il programma ovviamente ha
privilegiato i canti natalizi. Ha
aperto la “Giacomo Natale” con
una “Midley” di canti tradizionali,
accompagnata all’Organo dal
dott. Carlo Vallega e dalla Chitarra di Andrea Ghigliazza, proseguendo in alternanza con le altre
corali. La “S. Vincenzo” ha eseguito tre brani inediti per questo concerto e lo ha terminato con “Vivere” di Renato Zero. “La Mongolfiera” ha iniziato insieme alla
“Giacomo Natale” con “Ti do la pace” di Olivero e Tabasso, con Giulia Natale alla Chitarra e Andrea
Ghigliazza alle percussioni, per
terminare con “Che notte strana”
di Belardinelli-Colloggi. La “Don
Primo Volpe”, dopo un brano del
celebre teologo Alfonso Maria de’
Liguori, ha cantato fra l’altro
“Quel fanciullin” di Anonimo del
XV° secolo e “Dove la carità è vera” di Marco Frisina, accompagnata dalle clarinettiste Nadia Orefice
e Roberta Rizzo, per finire con la
classica “Stella appar” (Stille
Nacht) e la “Cantata 147” (Resta
con noi Signore) di J.S. Bach, pure
con l’accompagnamento delle clarinettiste.
Al termine, la signora Paola della
“Don Primo Volpe” ha pronunciato
alcune parole d’augurio e ha ricordato il dott. Natale che ha voluto
questo concerto: a proposito ha citato il famoso detto “Non è bello ciò
che è bello, è bello ciò che piace”,
modificato in “Non è bello ciò che è
bellico, è bello ciò che è Pace”.
Come in passato la Chiesa era
gremita di pubblico e calorosissimi
sono stati gli applausi.
C. B. per A.V.A.
Festa dell’olio nuovo al Frantoio Armato
Come da tradizione il 7 e l’8 dicembre scorsi il Frantoio
Armato di via Solferino ha organizzato la festa dell’olio nuovo.
La titolare signora Alessandra
Armato ci ha informati che quest’anno, eccezionalmente, è la
seconda annata consecutiva di
“magra”, ma la qualità è ottima.
Occorre considerare anche che
gli ulivi, se ben curati, fruttificano comunque e le olive rendono.
Il pubblico è intervenuto numeroso e ha apprezzato le specialità a base di olio d’oliva (naturalmente extravergine) offerte:
panissa, tartine varie (ai carcio-
fi, al pesto, al paté di olive, ai
capperi, al peperoncino, ecc. e
soprattutto la regina dei cibi popolari invernali liguri, la farinata
appena sfornata. Al tavolo delle
leccornie faceva bella mostra
un’artistica targa ricevuta dal
frantoio in premio per il 20072008 quando ha partecipato alla
trasmissione televisiva “Mezzogiorno in famiglia” di RAI 2. Era
presente l’Azienda vitivinicola
“Le Rocche del Gatto” di Bastia
d’Albenga con i suoi prestigiosi
vini: Pigato, Vermentino, Rossese, Spigau Crociata e Macajolo,
offerti in degustazione, insieme
al “Nostralino” di Solva. Il pomeriggio di sabato 8 è stato rallegrato dai canti di Luciano e
Filippo (chitarra e voci) e da un
Gruppo corale misto dilettantistico di Saluzzo in Val Varaita,
con le loro canzoni popolari.
C. B. per A.V.A.
Mercoledì 16 Gennaio 2008
ASSEMBLEA CITTADINA “IN DIFESA
DELLA COLLINA DI ALASSIO”
Organizzato dalla sezione
alassina
dell’Associazione
“Italia Nostra”, si è svolto un incontro-dibattito il 13 dicembre
2007 nel Salone dell’Hotel
Bristol (G.c.) sul problema della
speculazione edilizia ad Alassio
dove, esauritisi i terreni pianeggianti, si sta aggredendo la nostra splendida collina.
Di fronte a un numerosissimo
pubblico ha esposto l’argomento il professor Alberto Beniscelli, Docente all’Università di Genova, che (in sintesi) così si è
espresso. «Ci sono preoccupazioni sulla cementificazione collinare e pre-collinare. Ci sono
state posizioni su “Italia Nostra”, fuori dall’associazione e
fuori dalla politica, perciò abbiamo preso la decisione di questa
iniziativa per contrastare questo stato di cose. Fra i promotori la signora Carla Fazio, il
Consigliere Regionale Carlo
Vasconi, l’Associazione Vecchia
Alassio, la Società Operaia di
Mutuo Soccorso di Moglio, Italia
Nostra, W.W.F., F.A.I., Soprintendenza della Liguria; l’adesione
del Ministro Francesco Rutelli,
del Direttore de “La Stampa”
Giulio Anselmi, Antonio Ricci,
prof. Giovanni Bogliolo (Rettore
Magnifico dell’Università di
Urbino). Non è un’iniziativa ri-
9
«L’ALASSINO»
gorista ma di buon senso. In origine c’è il Piano urbanistico poi
alterato con una serie di varianti, col primo piano attuattivo e
col prossimo secondo. Si vedono sbancamenti e sorgere costruzioni dalle Serre a Santa
Croce, con una manovra a tenaglia. Ora si cerca di aprire la strada di “quota 200”, un progetto
vecchio ma che ora sarebbe nefasto. Non c’è soltanto la ragione
ambientalistica ed estetica, ma è
una realtà di sviluppo sbagliato:
si favorirebbe la proliferazione
delle seconde case, l’impatto
sulla popolazione residente e
l’acuirsi del problema parcheggi. Lo scopo di questa serata è la
costituzione di un gruppo che
osservi la situazione e verifichi
l’applicazione delle normative;
che si ponga rimedio alla mancanza di una mappatura dei terreni percorsi da incendi e del depuratore; che ci si muova fra le
varie competenze: Regione,
Provincia, Soprintendenze, Demanio, ecc.».
È intervenuto il Consigliere
Regionale dei “Verdi” Carlo
Vasconi: «Sulla Liguria premono
100.000 persone: dall’Italia
Settentrionale e dall’Europa c’è
una pressione molto forte per
avere una casa in Riviera. La
stessa situazione di Alassio l’ho
vista in altre cittadine costiere
come Ceriale e Borgio Verezzi. I
“PUC” (Piani Urbanistici Comunali) vengono aggirati dalle varianti, il Piano Paesistico Regionale cerca di contrastarle. Le
grandi imprese che operano oggi hanno il potere di condizionare sindaci e giunte comunali».
Puntualizzazioni sono state
fatte dalle dott. Enrica Carlini e
Marina Balduzzi. La prof. Lorena Nattero ha dimostrato con
la proiezione di diapositive i
danni già inferti alla collina. Il
Consigliere Comunale Angelo
Iebole si è detto soddisfatto di
questo “comitato trasversale”. Il
sig. Igi Viveri di Albenga propone che si stabilisca una superficie minima degli appartamenti e
afferma: «Albenga è stata immune dal problema seconde case,
ma ora è sulla buona strada». Ha
poi preso la parola il Consigliere
di maggioranza dimissionario e
Presidente dell’Associazione
Albergatori Enrico Mantellassi:
«Come albergatori lanciamo un
grido d’allarme: la collina è per
noi un bene primario. Nelle località turistiche le percentuali devono essere: 1/3 seconde case e
2/3 alberghi. Una necessità importantissima è il depuratore».
NATALE IN PISCINA
Il Natale nella Piscina di
Alassio riserva sempre delle
sorprese.
Quest’anno la piscina si è trasformata in una galleria di quadri perché ogni bambino iscritto
ai corsi è stato invitato a fare un
disegno su come vede il Natale;
così i disegni hanno fatto da cornice ideale per la festa della
scuola nuoto che chiude il primo trimestre dei corsi.
Lo staff della piscina ha allestito la festa venerdì 21 dicembre alle ore 16.30 cui è consuetudine che partecipino anche i
genitori ai giochi in acqua con i
Donne Arti Professioni Affari)
Sig.ra Gabriella Spadavecchia.
Ottima la cena, non solo per le
prelibate portate, ma anche per
la grande disponibilità dell’attuale Presidente di Alassio Donna, Sig.ra Francesca Iaria, garbata padrona di casa, e dei Suoi
Figli Giovanni, Luca e Angelo (attuale Presidente Provinciale
Associazione Albergatori). Ha
presentato la serata con la sua
magica carica di energia la Sig.ra
Rita Vitaloni, titolare della Profumeria Joan. Ideatrice dell’iniziativa la Sig.ra Nuccia Cosso titolare del Ristorante Panama, locale in cui alcuni anni fa erano
state premiate le storiche
Albergatrici e Bagnine alassine.
Un tocco frizzante è stato dato dalla Sig.ra Alessandra Aicardi, e dalle sempre entusiaste
Sigg.re Germana Romano e Antonella Belgrano.
Le Organizzatrici dell’evento
precisano che se involontariamente non hanno invitato, o lo
hanno fatto in ritardo, o se alcuni inviti non sono giunti a destinazione per problemi postali,
saranno ben liete di premiare le
altre Donne del “Turismo alassino” in occasione di una prossima Serata.
Elenco delle Signore premiate:
Arrigoni Maria Luisa “Casalinghi Arrigoni” (Inizio attività
1929)
Fucito Tina "Pelletteria Giancarlo (Inizio attività 1968)
Gamoirano Annita “Giachino
Tende (Inizio attività 1960)
Gandolfo Enrica “Gandolfo
Abbigliamento (Inizio attività
1950)
Iebole Marisa “Arredo Casa”
(Inizio attività 1959)
Maiellano Marisa “Calzature
Maiellano”(Inizio attività 1950)
Mantica Margherita “Agenzia
Imm.Rinaldo Muratore” (Inizio
attività 1963)
Ottonello Angela “Semini
Casalinghi” (Inizio attività 1912)
Pozzi Ida e Maria Grazia
“Cartoleria F.lli Pozzi” (Inizio
attività 1924)
Sozzi Wilma “Aert regalo Wilma” (Inizio attività 1940)
Vaccari Bruna “Eleganza
Boutique” (Inizio attività 1940)
Verda MariaTeresa “Pasticceria Balzola” (Inizio attività 19021878)
Il Direttivo di Alassio Donna
ringrazia gli Sponsor “Nuova
Oliva 2000” e “Pane Burro e Marmellata” e tutti i Partecipanti alla Serata.
Il Natale della terza età
Come consuetudine la
GE.S.CO.SPA nei giorni che precedono il Natale ha allestito il
programma di incontri per la
terza età che favorisca ancora di
più quel clima tipicamente natalizio che scalda il cuore di tutti.
Il primo incontro al circolo
della Fenarina per la cena degli
auguri lunedì 17 dicembre dove
sono intervenuti tutti gli iscritti
dei corsi di attività motorie della palestra e della piscina. Una
cena allietata dalla presenza
dell’Assessore Loretta Zavaroni
e dal Sindaco Marco Melgrati
che ha personalmente fatto gli
auguri a tutti gli invitati.
A seguire martedì 18 dicembre
la cena per gli iscritti del centro
ricreativo di Via Piemonte e mercoledì pomeriggio alle ore 16.30 è
arrivato Babbo Natale al Centro
Ricreativo per organizzare la supertombolata di Natale e la festa
per gli scambi degli auguri.
A tutti gli iscritti dei corsi e del
Centro “Argento Vivo” la
GE.S.CO.SPA augura un anno ricco di sorprese e di incontri, un
Alla preside e a tutto il corpo
docente della Scuola Media
“Ollandini” alla Direttrice signora Santucci e a tutti gli insegnanti della Scuola Elementare del
Comune di Alassio, lo Staff della
Piscina di Alassio e la Direzione
GE.S.CO. augurano un sereno
anno nuovo.
Alla redazione dell’Alassino,
che ci segue ogni mese con premura ed attenzione si rinnovano i più cari ringraziamenti e si
augura un anno nuovo, sereno e
ricco di soddisfazioni.
GE.S.CO. SPA
A.V.A.
“ALASSIO DONNA” PREMIA LE STORICHE
COMMERCIANTI ALASSINE
Mercoledì 19 dicembre ospiti
di Alassio Donna, presso l’Hotel
Aida, le storiche Commercianti
Alassine hanno ritirato un premio alla carriera. Serata indimenticabile, ricca di calore umano, e con un rispolverato senso
comune di appartenenza ad una
comunità di Donne Imprenditrici, in una delle più belle cittadine turistiche italiane. La
Donna Commerciante è una
Donna che dà un valore aggiunto alla società turistica. È una
Donna che sa conciliare l'essere
Moglie e Mamma con una attività lavorativa che assorbe a tutto tondo.
Due Sindaci ad applaudire
queste “Signore del Turismo”,
l’Arch. Marco Melgrati, attuale
Primo Cittadino di Alassio, che
ha saputo intrattenere il pubblico come grande show-man, ed il
Dott. Vaccarezza, Sindaco di
Loano, che ha voluto rendere
omaggio alle Ospiti partecipando con entusiasmo alla serata.
Presenti anche i Presidenti
delle categorie commerciali, il
Sig. Pino Maiellano e il Cavalier
Balzola, la Presidente dello
Zonta Club di Alassio, Dott.ssa.
Piera Olivieri e la Presidente della Fidapa (Federazione Italiana
loro bambini; alla festa i genitori, nella parte di compagni di giochi acquatici, si sono trovati a loro agio e sicuramente per tutti è
stato un momento ricco di gioia
e di vero divertimento.
La manifestazione conclude
le attività natatorie del 2007
che ripartiranno lunedì 7 gennaio 2008.
A tutti i bambini e genitori
della Scuola Nuoto, ai clienti dei
corsi acquagym, aquabike e
adulti, alle mamme in attesa e
baby, agli atleti e genitori della
squadra agonistica, gli auguri
più affettuosi di Buon Anno.
anno che porti con sé serenità e
pace. A loro, che hanno la capacità di regalare pillole di saggezza
e sorrisi sinceri, dedichiamo la
nostra disponibilità per migliorare ancora di più i servizi che da
anni portiamo avanti per la loro
salute e per il loro benessere.
Auguriamo all’Assessorato alle Politiche Sociali un anno nuovo sereno e ricco di soddisfazioni per tutto quello che intende
realizzare nel 2008.
A presto.
GESCO SPA
Uno scorcio della piscina di Alassio.
NONNA CHIARA
Mia nonna Chiara, alassina
DOC - per tutti Ciairin - era una
Bonifai e abitava in Barusso.
Il marito Emanuele era quasi
sempre lontano da casa, lavorava sul mare infido, perché
era marinaio. Per sopperire alle magre entrate di Manuelin si
era inventata altri lavori soprattutto quando dovette crescere ed allevare un figlio; allora diventò anche materassaia e
poi verduriera con tanto di carretto-banco. Col passare del
tempo si era convinta -santa
donna, che il tempo da lei speso per tirare su il figlio le avesse conferito quasi il privilegio
di saper crescere figli meglio di
qualsiasi altra donna.
Col passare degli anni il figlio di Ciairin ormai grande e
grosso si era sposato. L’arrivo
di un nipotino - come si può
ben intuire – l’aveva completamente stregata! Tanto che soleva ripetere a cantilena a destra e a manca: “Mì é sùn màire due vòhte!”... sicché con
estrema ed ingenua semplicità
interferiva abbondantemente
nell’allevamento del nipote
creando via via disastrosi intuibili screzi e dissapori tra la
nuora e lo stesso suo figlio.
...Nonna era diventata più vecchia, abitava sempre in borgo
Barusso e la sera trovava il
tempo e la forza... di affacciarsi nella chiesa di Sant’Anna
“pe’ piò ù perdùn”.
Alassio era ancora circondata
da grandi giardini... (le cosiddette arancere) pieni di alberi di
arance e limoni e non mancavano mandarini, brignolle e persino caki; inoltre attorno alle case
sparsi qua e là c’erano campi
con una abbondante produzione ortofrutticola.
Stando a una pubblicazione
del 1880: “Alassio climatica”, vi
si producevano circa cinque milioni di limoni ed una grande
quantità di arance. Le verdure
oltre che soddisfare il consumo
locale, venivano portate con i
carri ad Albenga, Oneglia, San
Remo, financo a Nizza per essere vendute in quei mercati.
Proprio allora i genitori di
mia nonna: i Bonifai, erano affittuari di un vasto orto servito da
due pozzi con una casa colonica chiamata “a Cà de l'ortu
grande”.
Ultimamente (si parla oramai di più di 70 anni fa) mia
nonna Ciairin sembrava fosse
diventata depositaria unica di
tutti i ciàiti alassini: sapeva infatti tutte le ultime notizie del
borgo: nascite, comunioni,
cresime e sposalizi, litigi e tradimenti. E non c’era scampo
per chi le riferiva una notizia
sia pure inedita: doveva sorbirsi la sua ormai proverbiale
risposta: - E quantu Ù l’è che
mi e-u so!
Il giorno della sua scomparsa
tutto Barusso corse alle sue esequie, e per la messa di “Settima”
sant’Anna non ce la faceva a
contenerli tutti.
Vincenzo Moirano
Grazie
Vorrei trovar il muro d’un palazzo
di cento metri quadri o poco più
per tappezzarlo con un grande arazzo
sul quale ricamerei: Grazie, Thank you
Gracias, merci, tack, e poi grazie ancora
in ogni lingua al mondo conosciuta.
Nessuno più la dice, anzi l’ignora
questa bella parola benvoluta:
Le madri non l’insegnano ai bambini,
neppur la scuola ed è un vero peccato;
la gentilezza insegnata ai piccini
è un grande bene che va coltivato
per ciò vorrei la scritta colossale
perché sia letta e a tutti entri nel cuore
sia ripetuta e diventi normale
dir grazie e ognun diventerà migliore.
Silvio Viglietti
10
«L'ALASSINO»
CICLOCROSS
Mercoledì 16 Gennaio 2008
PALLACANESTRO
BEFANA-SUB
A Garlenda i Campionati regionali di Cross
Si è svolta a Garlenda l’ultima prova dei Campionati regionali di ciclocross, categoria giovanissimi.
Ancora una volta, dopo i tanti successi su pista e su strada, i giovani
alassini guidati da Angela Gaibisso
hanno ottenuto numerosi successi
anche nel ciclocross.
Le tre società giovanili savonesi
(Alassio, Andora e Laigueglia) si sono divise equamente le maglie. La
gara si è svolta su un bel circuito disegnato da Walter Greco all’interno
del Centro polivalente per il ciclismo di Garlenda, inaugurato questa
estate.
A consegnare le maglie ai dieci
campioni liguri è stato lo stesso presidente provinciale Piero Zangani:
“Speriamo – ha detto Zangani – che
l’anno prossimo questa manifestazione sia ancora più importante di
oggi, che abbia più prove e che vi
partecipi un numero ancora maggiore di giovani ciclisti”.
Questi i nomi dei campioni liguri.
G1: Gloria Scarsi (Uc Alassio) e Luca
Nadalini (Uc Laigueglia). G2: Giulia
Lombardo (Andora) e Gabriele
Cosentino (Laigueglia). G3: Giulia
Esposito (Andora) e Federico Fallico
(Alassio). G4: Giacomo Nadalini
(Laigueglia). G5: Mariole Scianchi
(Laigueglia) e Luca Passarotto
(Alassio). G6: Jacopo Maineri
(Andora).
Questi i risultati dell’ultima prova. G1: 1) Luca Nadalini (Laigueglia).
Femm: 1) Gloria Scarsi (Alassio); 2)
Marta Passarotto (id). G2: 1)
Riccardo Moro (GC Bordighera); 2)
Gabriele Casentino (Laigueglia); 3)
Diego Lazzarin (Pedale Canellese).
Femm: 1) Giorgia Stegagnolo
(Andora); 2) Giulia Lombardo (id);
3) Francesca Saccu (id). G3: 1)
Federico Fallico (Alassio); 2)
Alessandro Volpe (id); 3) Manuel
Erca (Laigueglia). Femm: 1) Giorgia
Senatore (Andora); 2) Giulia
Esposito. G4: 1) Leonardo Canepa
(Andora); 2) Francesco Canepa (id);
3) Giacomo Nadalini (Laigueglia).
G5: 1) Luca Passarotto (Alassio); 2)
Luca Lombardo (Andora); 3)
Daniele Raimondo (Alassio). Femm:
1) Mariele Scianchi (Laigueglia). G6:
1) Jacopo Maineri (Andora). Femm:
1) Elisa Salvatico (Esperia Piasco).
Società: 1) Andora; 2) Alassio; 3)
Laigueglia; 4) Esperia Piasco: 5)
Ciclistica Bordighera; 6) Pedale
Canellese.
C. A.
MOTOCROSS
Alassini che si fanno onore
Nicolò Braghin e il motocross
Domenica 9 Dicembre nel Teatro di Sassello si è svolta la premiazione del Campionato Regionale di Motocross che si è svolto
nei Crossodromi di Asti, Pinerolo,
Vercelli, Sassello, Fara Novarese,
nale con un 2° posto assoluto gareggiando nella categoria Esordienti 125.
Grazie al suo ottimo risultato il
prossimo anno passerà nella categoria superiore “Elite”, sperando
Cassano Spinola, Cremona e nuovamente Sassello, 8 gare, 16 manche combattutissime. Il giovane
alassino Nicolò Braghin, 16 anni, si
è laureato Vice Campione Regio-
possa ottenere ancora buoni risultati per il podio rappresentando al
meglio Alassio e lo sport. Ancora
complimenti e un “in bocca al lupo” per la stagione 2008.
GOLF
Scofferi, Asti, Cravero, Fea e Sesia OK al golf
Giovanni Scofferi e Giancarlo Asti
si sono aggiudicati la tradizionale
“Pallinata di circolo” al golf di Garlenda. Nelle altre gare (Coppa Argenteria Miracoli e Coppa Auguri) si
sono invece imposti rispettivamente la coppia formata da Pierandrea
Fea ed Emanuele Sesia e Guido
Cravero.
Ecco i nomi dei premiati.
Pallinata di circolo: 1) Giovanni
Gerolamo Scofferi e Giancarlo Asti,
69; 2) Angelo e Fulvia Fumagalli, 58;
3) Giuseppe e Angelo Galleano, 58.
Prima Coppia Mista: Corrado
Giorni e Francesca Fabbri, 57.
Coppa Argenteria Miracoli. Prima
Categoria: 1) Pierandrea Fea ed
Emanuele Sesia, 70 colpi; 2) Giorgio
ed Antonio Sandrone, 70. Seconda
cat: 1) Giancarlo Quadrelli ed
Angelo Fumagalli, 70; 2) Domenico
Martinetto e Michele De Martinis,
74. Primo lordo: Guido Cravero e
Guido Vigna Suria, 77.
Coppa degli auguri. Prima Cat: 1)
Guido Cravero, 39 punti; 2) Massimo
Germani, 37; 3) Isabel Chillemi, 36.
Seconda cat: 1) Giuseppe Ansaldo,
40; 2) Giuseppe Galleano, 38; 3)
Angelo Martini, 37. Terza cat: 1)
Aldpo Tomatis, 39; 2) Antonella
Giardino, 37; 3) Rosa Gramigna, 33.
Primo Lord: Guido Vigna Suria, 33.
Prima Lady: Ivana Zanini, 35. Primo
Seniores: Michele De Martinis, 34.
Primo Lord di II Cat: Vittorio Berlingieri, 26. Primo Netto Speciale III Cat
HCP a 28: Arcadio Lunati, 32.
Primo Seniores di I Cat: Marcello
Ceretto, 33.
Primo Seniores di III Cat: Walter
Xotta, 32.
C. A
LA ASD PALLACANESTRO ALASSIO AUGURA BUON 2008
A IVREA, PER L’A.S. BASKET ALBENGA ANCORA
UNA PASSERELLA CESTISTICA DI RILIEVO INTERNAZIONALE, CON L’OTTAVA EDIZIONE DEL TORNEO DI PALLACANESTRO “CANESTRI SENZA RETI”,
DEDICATA ALLA CATEGORIA UNDER 14. ANCORA
UNA VOLTA TERRA DI CONQUISTA PER IMPORTANTI SODDISFAZIONI SPORTIVE.
La squadra ha raggiunto un ottimo 7° posto assoluto dopo
aver sconfitto, nel girone eliminatorio, dapprima i serbi del KK
Kolonac Kragujevac con un perentorio 92-45 e, successivamente, i padroni di casa della
Lettera 22 con un altrettanto indiscutibile 122-70.
Gli ingauni si sono poi dovuti
arrendere, dopo una partita giocata magnificamente, alla favoritissima Scavolini Pesaro per 94-
Si pensi che la rappresentativa ligure selezione dei migliori
Under 14, lo scorso anno, aveva
raggiunto una, comunque, pregevole dodicesima piazza.
Ma le emozioni non si sono
esaurite con la finale contro il
Marghera. Riccardo Rovere, da
tempo nel mirino di diverse società di basket di primissimo
piano, è stato insignito del titolo
di “migliore promessa italiana
del torneo”.
Alassio, Pontile Bestoso, 6 gennaio 2008 - Una giornata stupenda (che sembrava abusiva per il bel tempo rispetto a tutte quelle inclementi delle festività
natalizie di quest’anno) ha permesso ai turisti e cittadini di assistere all’ormai
tradizionale cerimonia del tuffo in mare delle Befane Sub. Mons. Angelo De
Canis ha benedetto la corona di alloro che la Befana ha portato sott’acqua a
Capo Falconara dell’Isola Gallinara per cingere il Cristo degli Abissi che vi
giace dal 1992. La manifestazione, patrocinata dall’Assessorato della
dott.ssa Monica Zioni, è stata rallegrata dalla banda Città di Alassio e assistita dalla Capitaneria di Porto e dai Carabinieri che hanno contribuito anche
con le evoluzioni di un loro elicottero. L’evento, organizzato dai sub alassini,
è stato dedicato alla memoria del sub scomparso Arturo Gandolfo. Sotto le
FOTO SILVIO FASANO
spoglie della Befana, Carlo Cacciamani.
ALASSIO PORTO APERTO
di Dante Schivo
Bisognerebbe rivedere “ina
cora all’amò” (calare la rete a
strascico in profondità di mare di
24/30 mt e tirarla, strascicandola,
da terra), facendo passare la rete tra due di quelle ancore “ammarrate” sul fondo per scoprire
che un “allineamento” di due
“oggetti salienti” (ina mira) altro non è se non “un luogo di posizione”: un unput veloce e sensibile, che di più preciso non c’è;
e che nemmeno tre satelliti geostazionari collegati nel sistema
GPS riescono a dare. È ancora il
caso di dire che un’antica
“Mira”, un allineamento, è più
esatta di un “Punto” Gps.
Oggi molti di questi “bersagli
oculari” dal mare non sono più
visibili. L’uomo moderno li ha
dal mare, la Casa Bianca, non risalta più. È diventata invisibile
orbata, com’è, del suo splendente biancore. I nuovi pescatori, tra l’altro, non la saprebbero
più usare come “target”; per
scoprire la tana del mostro del
fondale, a loro, oggi, basta leggere la traccia (nella sua intensità e nel suo spessore) nera che
appare sull’apposita carta dello
scandaglio ultrasonico e che varia a seconda della natura del
fondale analizzato. E questa
traccia nera, tracciata dallo stilo
sulla carta elettrizzata, che compare sul quadrante oculare dello scandaglio ultrasonico, ha fatto perdere d’importanza, anche,
al vecchio scandaglio a mano
(da 5 kg.) dove il “battaglio” in
cancellati. Come è accaduto, ad
Alassio, per la famosa “Ca gìanca”, il luogo tanto amato da R.
West, (dove illustrava, dipingendoli, i “momenti” più salienti delle attività marinaresche del
Popolo Alassino dei Reordi). La
“Casa Bianca” di R West, tinteggiata in giallo scuro, si è uniformata al “giallore” degli altri edifici e, azzerata della sua vera
identità, conserva sulla sua facciata esterna una targa commemorativa posata a ricordo del
grande pittore, che di Alassio
ammirava, più di ogni altra cosa,
l’attività marinara. Soprattutto
piombo aveva la parte terminale
fatta a “gotto” in modo da catturare, nel suo incavo, i campioni
di fondale marino su cui batteva.
Oggi non serve più anche se la
Solas ancora lo prescrive per
tutte le navi!
L’uso dello scandaglio a mano
tanto famoso tra i marinai (Mark
Twain pseudonimo del grande
scrittore americano Samuel L.
Clemens, autore di “Le Avventure di Huckleberry Finn” e di
“Tom Sawyer”, altro non significa che «marca due braccia»
L’A.S. ALBENGA UNDER 14
In piedi, da sinistra: Roberto Ciccione che ha coadiuvato il coach Emilio
Bosisio, Roberto Bova, Matteo Piazza, Eugenio Gallea, Stefano Ciccione,
Riccardo Rovere, Giorgio Lagomarsino, Stefano Basso.
Accosciati, da sinistra: Igor Soracco, Daniele Giulini, Alberto Polimone,
Marco Borgna, Michele Santi e Luca Bosisio.
60, concedendo solo poco più di
30 punti ai pesaresi che avevano
sconfitto gli altri avversari del
girone con punteggi pesantissimi (137-34 contro gli eporediesi
e 137-41 contro i serbi).
Negli ottavi, l’A.S. Basket
Albenga si è trovata di fronte la
formazione danese della
Vaerlose Basketball Klub e non è
riuscita a imporre il maggiore
tasso tecnico, cedendo, alla notevole prestanza atletica degli
avversari, un amaro 104-60.
Si sono così spalancate le
porte della finale per il 7° e 8°
posto. Di fronte a un agguerritissimo e mai domo Giants
Marghera, i ragazzi ingauni hanno controllato con grande freddezza e capacità il risultato, regolando i veneti con il punteggio di 67-57, vittoria che ha consegnato loro la settima posizione assoluta, terza delle italiane
solo dopo Scavolini Pesaro e
Best Basket Brescia.
Questa la classifica finale:
1. OKK Drazen Petrovic Sibenik
(Croazia)
2. Scavolini Pesaro
3. KK Mladost Cacak (Serbia)
4. C.B.Saint Joesp Badalona
(Spagna)
5. Best Basket Brescia
6. Vaerolse Basketball Klub
(Danimarca)
7. A.S.BASKET ALBENGA
8. Giants Marghera
9. Pallacanestro Moncalieri
10. KK Kolonac Kragujevac
(Serbia)
11. Basket Club Ferrara Sanibol
12. Pallacanestro Valdera
13. KK Salinas Falcons Tuzla
(Bosnia)
14. Pallacanestro Livorno
15. Lettera 22 Ivrea
A.S. Basket Albenga
(continua a pagina 11)
Per ulteriori informazioni:
Presidente Mariangela Penna
339.5606476
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
Mercoledì 16 Gennaio 2008
ALASSIO PORTO APERTO
(segue da pagina 10)
t ipico grido dei piloti addetti
all’uso dello scandaglio a mano
del fiume Mississippi) non si adopera più e per misurare la profondità del mare e la natura del suo
fondale, anche sulle imbarcazioni
da pesca che frequentano il Porto
Aperto di Alassio, è passato in second’ordine.
Ad una nave che approdava per
la prima volta e non possedeva la
“carta nautica” apposita, bastava
dar fondo vicino ad una imbarcazione già ancorata. Ma se la rada
era deserta, avvicinandosi alla linea di costa emersa, il Comandante della nave doveva ben osservare la colorazione dell’acqua marina (che schiarisce e cambia nel color verde la sua tonalità di blu più
la profondità diminuisce) e, data
la grande trasparenza delle acque,
verificare visualmente la natura
del fondale ma soprattutto usare
lo “Scandaglio a mano”.
A questo punto voglio, per segnalare la grande facilità d’approdo nel Porto Aperto di Alassio in
confronto ad altri porti e località
di mare, far risaltare le vere difficoltà che spesso affrontano i
Naviganti percorrendo sulle navi
le rotte più frequentate.
“Profondo, senza ostacoli visibili
o occulti, con un fondale buon tenitore”: queste le qualità del golfo di
mare compreso tra Capo Mele e
Capo Santa Croce. Non è facile trovare un Porto Aperto con queste caratteristiche. “Pilota” o il “Pratico
Locale”, sono indispensabili a qualsiasi nave per dar fondo o ormeggiare nei porti o nelle zone di mare
11
«L’ALASSINO»
dove si effettuano operazioni di “carico e scarico” o dove s’imbarcano
e si sbarcano i “passeggeri”, tanto
che, questi uomini “esperti”, devono essere contattati e preavvisati
per tempo in modo da essere pronti ad imbarcarsi sulla nave in arrivo dove il mare è ancora “aperto”
e essere, tempestivamente, in grado di “consigliare” i Comandanti
sulle rotte da seguire per raggiungere lo scalo commerciale loro assegnato o già predisposto.
Per ragioni di “sicurezza” il “servizio di pilotaggio” nei porti nelle
rade, negli stretti, è così importante da essere “obbligatorio” e prestato dietro pagamento di una tariffa apposita. Il Codice dei Segnali
prevede, appunto, l’uso di bandiere o segnali acustici per indicare la
“Chiamata” del Pilota e per indicare la sua “Presenza” a bordo.
Nel Porto Aperto di Alassio il
Pilota o il Pratico Locale non ci sono stati mai anche se numerosissime erano le navi che entravano e
uscivano!
Nel mio girovagare per i mari del
mondo, mi è capitato molte volte
(almeno dieci) di dovermi disegnare un Piano (è una carta gnomonica di una zona allargata del
punto di tangenza di un piano immaginario alla superficie (sferica)
terrestre e almeno venti volte di
farmi da solo una carta nautica
mercatoriana e posso dire che “navigarci sopra” al Comando di una
nave carica di Gas o di Benzina
Avio è stato veramente un grande
azzardo anche se i “numeretti” (o
meglio: gli scandagli) indicanti la
profondità, sulla superficie bianca
del foglio riguardante la riproduzione in scala della una zona di mare ignota, li avevo scritti di pugno
sotto dettatura ,via radio, di un
collega o dell’Autorità marittima
che aveva sottomano una “Cartà
Nautica” vera o consultando l’apposito Portolano. Atterrare, per la
prima volta, con una Carta Nautica
della zona di mare da solcare fatta
sul sentito dire di qualche occasionale testimone (tipo: un pescatore) è veramente un atto da far
paura. E andare all’ormeggio in
una rada dove è stato istituito un
nuovo approdo di cui, al momento, non esistono “Carte Nautiche”
e (e dove non esiste ancora
l’Autorità Marittima) o avvicinarsi
ad una costa avvalendosi solo di
un “self-made” documento nautico
e fidandosi solo sulla vista (colore
delle acque e del materiale galleggiante o affiorante) è una vera e
propria “impresa” che, anche con
il perfetto utilizzo degli strumenti
ultra moderni come Radar, GPS,
Scandaglio (anche i segnali del più
sofisticato degli scandagli sono
emessi da una zona immersa della
nave (prora) ma non davanti ad essa) lascia, ogni volta, in chi la compie felicemente,un segno insostituibile che è molto più di un’emozione nuova o di una sensazione
esaltante ma è qualcosa che accresce la propria cultura al punto da
rafforzare, all’inverosimile, la fiducia in se stesso.
In queste condizioni ogni metro
di mare che si solca e che resta da
attraversare davanti alla prora potrebbe essere sede di una secca su
cui la nave potrebbe pericolosamente incagliare e naufragare.
ignorarlo o non saperlo anticipatamente se il carico di bordo è
Acrilolitrile, cherosene, soda caustica o acido solforico, potrebbe
essere catastrofico. Tuttora , in
tempi moderni, nelle zone bianche
di una carta nautica qualsiasi, tra
un numeretto indicante lo scandaglio e un altro, potrebbe improvvisamente capitare di scoprire uno
scoglio ignoto. E cosi succede
spesso. Così le Carte Nautiche vengono aggiornate! Si disegna un piccolo cerchio di puntini neri con all'interno una piccola crocetta nera
e la sigla “Reported 2007” (l’anno
in cui lo scoglio è stato provato).
Ero solito far verificare (dai miei
Ufficiali) queste note sulla carta
Nautica che riproduce il Mar dei
Carabi. In una zona di mare molto
nota a Sud dell’isola Guadalupe c’è
una piccolissima isola (come la
Gallinara) denominata “Alves” appartenente (stranamente vista la
distanza) al Venezuela; ebbene li
vicino mi è capitato di doverci fare
nel 1998 un “Reported”! Da
Cristoforo Colombo in poi ci sono
passate migliaia di navi, tutte li vicino; eppure nessuno fino al 1998
era a conoscenza del pericoloso
(per la navigazione) scoglio. E questa nota è verificabile acquistando
la Carta Nautica del luogo descritto, come sono verificabili, consultando le carte nautiche in diverse
zone di mare molto frequentate
dalle navi come, ad esempio, il mare attorno al Capo di Buona
Speranza (un mare che più frequentato non c’è mai stato e non
c’è) eppure, ancor oggi, i “reported” aggiornati. Non ho mai contribuito a fornire dati da “riportare”
sulla Carte Nautiche ma se questo
non è stato, questo “riuscire sempre nell'impresa” mi ha fatto capire quanto sia grande il valore della
«Preghiera».
Alassio: Porto Aperto 7 (Continua)
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
MARIA SIBELLI
VED. COSTA
Dopo una vita integerrima dedicata unicamente alla famiglia si è
spenta Nonna Maria – che ha così
raggiunto il marito Narduccio e la
figlia Lena che tanto amava.
Ciao Nonna – I tuoi cari.
L’A.V.A. si unisce al dolore dei
famigliari per la perdita della loro
congiunta.
NATALINO QUARTARA
Il 21 dicembre u.sc., all’età di 65
anni è “Andato Avanti” Natalino
Quartana, stroncato da un infarto.
La morte lo ha colto a poche decine di metri dalla sua abitazione in
Regione Liggia, dove viveva solo da
quando perse entrambi i genitori.
Lo ricordano con affetto e dolore
i cugini e parenti tutti, che ringraziano quanti hanno partecipato alle esequie.
L’Associazione Vecchia Alassio
si unisce al cordoglio dei parenti,
amici e quanti lo hanno conosciuto
per esprimere le condoglianze più
sentite.
UGO LANFREDI
Il 14 Novembre è deceduto
nell’ospedale di Albenga, all’età di
75 anni, Felice Torassa.
Felice è vissuto ad Alassio per
44 anni.
ISA PONTI
SCOSCERIA
3/1/2007 - 3/1/2008
L’amore per la cara Isa rimane
inalterato nel tempo, nonostante
tutto in questo mondo svanisca.
Il marito Gianni, il figlio Luca, la
nuora Eugenia, la piccola Lisa e
quanti la conobbero la ricordano
con immutato affetto.
Anniversari
LINO AGNESE
FELICE TORASSA
Dopo breve malattia il 3
Dicembre 2007 cristianamente
come era vissuto è mancato Ugo
LANFREDI. (Pasquale)
Ne danno il triste annuncio i famigliari, i nipoti e parenti tutti.
L’AVA porge a tutti i famigliari
le più sentite condoglianze.
È stato l’amico ed il meccanico
di fiducia di molti Alassini avendo
operato in diversi quartieri della
città, prima in via Terike, poi in via
Marconi ed infine in via Neghelli.
Negli anni 70 ha collaborato alla
fondazione di alcune attività socio-culturali: la scuola di musica
della banda di Alassio e l’ex gruppo sportivo Twirling.
Mancherà sicuramente a molti
Alassini. Mancherà ancora di più
ai sui famigliari che non solo hanno beneficiato della sua instancabile voglia di fare, ma anche del
suo affetto. Non avremmo mai voluto doverlo salutare per sempre.
Avremmo voluto poterlo ancora guardare mentre sorrideva giocando con i suoi nipotini, ma non
sarà più possibile.
Caro Felice, eccoti allora un forte abbraccio dalla tua famiglia e da
tutti gli Alassini che ti hanno apprezzato e voluto bene.
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio ricorda l’amico e si associa al cordoglio dei famigliari tutti.
4/1/2007 - 4/1/2008
Nel primo anniversario della
scomparsa, la moglie Piera, il figlio Augusto e tutti i famigliari lo
ricordano con nostalgia ed immutato affetto.
MESE DI DICEMBRE
2007
CAPRIOTTI Giampiero anni 81
CASTAGNO Anselmina anni 88
CHIERICHETTI Maria anni 101
GALBIATI Felicita
anni 84
GHIGO Mario
anni 85
GODFRIN BARONE Amato anni 82
LANFREDI Ugo
anni 91
QUARTARA Natalino anni 65
SALAMI Carolina
anni 94
SARI Mary Immacolata anni 89
SIBELLI Luigia
anni 95
TONSO Vittor Andrea anni 66
TORASSA Felice
anni 75
TRAVERSO Catterina anni 95
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro familiari.
12
«L'ALASSINO»
MARE DI ALASSIO
CURIOSITÀ
Mercoledì 16 Gennaio 2008
PREMIATE LE STORICHE
COMMERCIANTI ALASSINE
Meteorologia
Alassina
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
SINTESI 2007
Un rapido sguardo al mese di Dicembre:
Temperatura media: 11,5°C
Pressione media: 762,2 mmHg
Umidità media: 50%
Giorni sereni: 17
Giorni coperti: 5
Precipitazioni totali: 37,0 mm
(giorno più piovoso il 15 dicembre con 22,2 millimetri di pioggia)
Eliofania totale: 151,5 ore con una media di 4,9 ore al giorno di
limpido sole.
Non dimentichiamo che l’inverno astronomico ha avuto inizio alle ore 6 e 8 minuti del giorno 22 dicembre, che è la data del
SOLSTIZIO invernale e corrisponde anche al giorno (il dì) più
corto dell’anno.
Alle ore 20 del 3 gennaio 2008 il nostro pianeta era alla minima distanza dal sole: 147 milioni di chilometri.
Enrica Gandolfo, Annita Camoirano, Maria Grazia Pozzi, Vaccari Bruna, Marisa
Iebole, Ida Pozzi, Wilma Sozzi, Marisa Maiellano, Maria Luisa Arrigoni, Tina
Fucito, Teresa Verde Balzola, Margherita Mantica, Angela Ottonello Semini.
(ARTICOLO A PAG. 9)
Italiano
Dialetto locale (Alassio)
1) Uova di squalo
2) L’astice
3) Il paguro sfrattato
4) Granchio di sabbia
1) Öve de bestin
2) U longubandu
3) U Giuvannin sfrattàu
4) Gritta
IL LIONS CLUB ALASSIO BAIA DEL SOLE
PER GLI OSPITI DI POGGIO FIORITO
Valide terapie dei nonni
Cardo Mariano
Silibisum Marianum - Archiciocca sarvaiga
È una pianta tipica della flora
mediterranea che vegeta in luoghi aridi e soleggiati. È oggi in auge perché il suo pregio terapeutico è stato valorizzato dalla
scienza omeopatica.
Dall’odore di carciofo le foglie
sono dotate di spine e segnate
da una bardatura dove al centro
notansi delle macchie bianche.
Secondo la leggenda si narra
che queste macchie l’ha lasciate
la Madonna che fu disturbata
mentre era intenta ad allattare
Gesù Bambino. I giovani boccioli fioriti, che sono commestibili,
dopo l’essiccazione vengono
sbollentati con aceto e vino e lasciati a macerare per più ore;
poi l’aceto viene sostituito con
altro sempre bollente che li con-
serva, fornendo un gustoso
complemento di più pietanze.
Però la parte medicinale è
rappresentata dalla corteccia
della radice che è idonea contro gli spasmi della gotta e come diuretico.
I boccioli conservati, soltanto per le loro proprietà protettive sono utili per la preparazione di un decotto utile alla difesa dei vasi capillari.
In una cantilena antica abbiamo notato presenti questi due
versi:
“Daghe de scoü, daghe de zü
L’archiciocca a te spinze u cü”
(Dagli su, dagli giù/Il carciofo
ti punge il deretano)
Pessö
NOZZE D’ORO
Il direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Il giorno 20 Dicembre 2007 il
Presidente del LIONS CLUB
ALASSIO BAIA DEL SOLE Angelo Parolini, accompagnato
dal Socio Com.te Emilio Maggi,
hanno fatto visita agli Ospiti di
Poggio Fiorito. Sono stati ricevuti dal Direttore Dr. Momo
Paolo insieme alla Responsabile Politiche Sociali del Comune di Alassio Dr.ssa Sirtori
Ivana, dall’Assistente Sociale
Ricci Annalisa e da alcuni Ospiti
della Casa di riposo.
Come negli anni precedenti
anche quest’anno il Lions
Club Alassio Baia del Sole ha
voluto essere vicino a queste
persone consegnando un dono in occasione della festa del
Santo Natale.
Il Presidente
del Lions Club Alassio
Baia del Sole
Angelo Parolini
Fiocco Rosa
Il giorno 28 dicembre 2007 alle
ore 13,25, presso l’ospedale di
Imperia, è nata la piccola SARA.
Ne annunciano il lieto evento la
mamma Alessandra Seggi, il papà
Giuliano Servetti, i nonni, gli zii e la
Il 12 Dicembre u.sc. MARIA DE FALCO e NEREO ARCARO hanno raggiunto il traguardo delle Nozze d’Oro.
A festeggiarli il nipote Daniele, le figlie Anna e Sabrina, il genero Gino e le cognate.
Anche l’A.V.A., agli sposi, porge le più sentite Felicitazioni e calorosi auguri
di felicità per molti anni ancora.
IL 2007 IN SINTESI
Temperatura: media annuale: 18,2 °C
Medie mensili: mese più freddo: dicembre con 11,5 °C
Mese più caldo: luglio e Agosto con 24,9 °C di media
Minima assoluta dell’anno: + 5,4 °C alle ore 7 del 17 dicembre.
Massima assoluta: 29,0 °C alle ore 18 del 19 giugno.
Giorni sereni: 218; il mese di luglio ha fatto registrare 26 giorni sereni; il mese di giugno solo 14.
Giorni coperti: nessuno in luglio, il numero maggiore è in novembre con 7 giorni coperti.
In totale i giorni coperti sono stati 35.
Eliofania totale: 2519,6 ore; media giornaliera: 6,9 ore di limpido sole. Nel mese di luglio sono state registrate 355,0 ore di sole; il numero minore è del mese di gennaio con 107,7 ore (questi
numeri devono essere valutati anche con le diverse durate del
giorno nelle varie stagioni)
Un dato STORICO. PRECIPITAZIONI TOTALI: 275,6 mm!
Mese più asciutto: luglio con 0,2 mm. Di pioggia; mese più piovoso: maggio con 38,2 mm. di pioggia; media mensile: 23,0 millimetri!
Possiamo indicare come eccezionale la mancanza di precipitazioni nel 2007. Don Pierino Scotti nel suo libro sul clima di
Alassio ci informa: anno più piovoso il 1916 con 1687,0 millimetri. Il meno piovoso il 1908 con soli 324,5 millimetri. Noi forse
possiamo dire che mai è stato registrato un anno con soli 275,6
millimetri di pioggia.
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
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pensiero con la parola, lo scritto e
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Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
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restituiti».
bisnonna Sara Tomagnini.
Alla piccola Sara e famigliari tutti l’A.V.A. porge i più sentiti auguri
di una vita lunga e serena.
Congratulazioni anche alla
bisnonna Sara Tomagnini
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