La P.A. del XXI secolo:
fini sociali e valori europei
Alberto Tamburrini
il ruolo guida della PA
1. servizi efficaci
• crescita sociale ed economica
2. servizi innovativi
• nuove attività lavorative
3. servizi omogenei
• equilibrio sociale e coesione sociale
4. soluzioni intersettoriali
5. collaborazione pubblico/privato
6. comunicazione cittadino/istituzioni
7. società dell’informazione/immaginario collettivo
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la conquista dei valori europei
1. la grandezza delle origini
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il diritto romano e il diritto anglosassone
il cristianesimo e il giudaismo
la rivoluzione francese
le guerre fratricide intereuropee del XIX e del XX secolo
il conflitto epocale tra capitalismo e socialismo
2. ogni europeo ha “vissuto la frontiera”
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su fronti diversi ma a contatto dello stesso bene e dello stesso male
accomunati nella “patologia”
accomunati dai principi e dai “valori” del distillato storico
3. dalla “patologia” ai “valori comuni”
•
i cittadini non possono fare a meno della “Patria Europa”,
da cui prende le mosse il progetto “e-Europe”
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la Patria Europa
il concetto di Patria deriva da “pater”, colui che custodisce
ed è delineato dai romani come inscindibile legame tra:
a. “libertas”
• il proprio benessere
• la propria libertà da un “dominium”
b. “civitas”
• il benessere dei propri concittadini
• la loro libertà da una “dominatio”
c. “actualitas”
• trasposizione delle idee in pratica,
per verificare la compatibilità delle tesi diverse
su questo concetto di Patria è nata l’Europa:
civiltà dei padri e continuità delle generazioni
l’Europa rispetta più degli altri continenti
il valore della persona
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i padri nobili
(1/3)
Jacob Burckhardt (1818-1898)
• cogliere la continuità storica senza lasciarsi attrarre da rivoluzione o
da conservazione, per cogliere i dinamismi dei valori spirituali .
Benedetto Croce (1866-1952)
• l’Europa è una comunità spirituale, retta da comuni radici, espressa
dal romanticismo europeo, che seppe risvegliare i popoli all’estetica
e all’etica .
Simone Weil (1909-1943)
• necessità dell’ “inradicamento” degli uomini e delle civiltà, negando
valore ad ogni cosmopolitismo ed egualitarismo ;
• dobbiamo rispetto ad ogni collettività (patria, famiglia o altro), in
quanto nutrimento di un certo numero di anime umane ;
• con la sua durata, la collettività penetra nell’avvenire .
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i padri nobili
(2/3)
Edmund Husserl (1859-1938)
• il positivismo ha ridotto l’attenzione puramente ai fatti, trascurando
la ricerca di base e lo studio interdisciplinare .
Edgar Morin
• sono un neo-europeo perché ho visto l’Europa malata e la prova
generale della sua agonia. L’Europa va pensata come comunanza
di destino prima che come comunanza di progetti .
R.C. Kalergi (manifesto del 1924, per un’Europa unitaria, che protegga
le sue minoranze)
• in Europa sono possibili frontiere stabili, ma non frontiere eque,
perché l’Europa è strutturalmente unitaria ;
• per risvegliarsi, l’Europa deve costruire il suo avvenire sui pilastri
più nobili del suo passato: sull’individualismo greco, sul solidarismo
cristiano, sulla dignità umana e sull’amore del prossimo .
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i padri nobili
(3/3)
R. Shuman che elaborò lo Statuto della prima Comunità Europea
(quella del Carbone e dell’Acciaio); da “Per l’Europa”:
• la democrazia è nata il giorno in cui l’uomo è stato chiamato a
realizzare la dignità della persona umana., nella libertà individuale e
nel rispetto dei diritti di ciascuno. L’Europa non potrà e non dovrà
restare un’impresa economica e tecnica: le è necessaria un’anima e
la coscienza delle sue affinità storiche e delle sue responsabilità
presenti e future, una volontà politica al servizio di un medesimo
ideale umano .
Adriano Paglietti (filosofo, 1999)
• la Patria Europa va amata come i figli amano i padri per i problemi
ereditati; va amata per le sue piaghe, alla ricerca delle modalità per
volare più alto, a partire dallo stato di sofferenza nel quale viviamo .
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l’Europa di oggi
a.
all’origine c’è il concetto di “comunità”
• siamo in un sistema planetario, che rende interdipendenti le
economie e le politiche degli Stati, e provoca la convenienza
generale a ridurre l’isolamento delle singole nazioni per avviare
la collaborazione fra popoli che hanno interessi ed esigenze
comuni;
• ogni condizione umana sia interdipendente con le altre;
• ottenere i migliori risultati insieme agli altri e non ignorando gli altri;
• all’interno di una visione sistemica dei problemi comuni agli Stati .
b.
l’UE è un “Sistema socio-politico”
• prevede continue intersollecitazioni e incentivazioni per una
migliore conduzione delle responsabilità pubbliche, in vista di un
godimento più pieno dei diritti civili e delle conquiste acquisite .
c.
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l’UE si impernia sulle nuove responsabilità
e sui nuovi e innovativi servizi della PA
i valori dell’Europa di oggi
1. il valore Europa
• il valore Territorialità
2. il valore Persona
3. il valore Democrazia
• il valore Inclusione sociale
• il valore Coesione sociale
4. il valore Sostenibilità
• il valore Progettualità
5. il valore Qualità della vita
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l’immaginario collettivo
riconosce e premia
la presenza di valori
la PA del XXI secolo
1. finalizzata alla crescita del sistema paese
in ottica integrata e doppiamente intersettoriale:
• verso le altre realtà della filiera amministrativa
• verso le realtà private del territorio della singola amministrazione
2. finalizzata allo sviluppo del territorio
ruolo sempre più attivo nel guidare lo sviluppo dei suoi territori di
riferimento, ben al di là dei processi amministrativi tradizionali
3. strutturata attraverso l’ICT
4. glocale: glo(-bale) + (lo-)cale
utilizzazione delle conoscenze e degli strumenti globali, e
finalizzazione allo sviluppo locale nel rispetto delle culture locali
concetto di e-Government per e-Europe
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la “bussola”
la bussola per conseguire l’obiettivo
è affidata al
sistema
di obiettivi sociali
e di valori europei
che, in via di sussidiarietà,
l’UE suggerisce ai Paesi Membri,
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1.
per far crescere
l’economia, l’occupazione e la qualità della vita
2.
per migliorare le probabilità di
successo dei progetti ICT nella PA
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